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== Storia della Cartografia numerica ==
 
== '''Storia della Cartografia numerica =='''
===== Dalla cartografia tradizionale a quella moderna =====
La [[cartografia]] moderna nasce alla fine del 1700 quando vennero fissate le due superfici di riferimento terrestre, il [[geoide]] e l’ellissoidel’[[Ellissoide di riferimento|ellissoide]]. Il primo è il modello di riferimento che corrisponde alla [[superficie equipotenziale]], ma sul quale è molto complesso effettuare calcoli matematici. Il secondo è invece definito solamente da due parametri, la cui funzione analitica permette di svolgere in modo immediato operazioni matematiche.
Queste superfici fisiche di riferimento sono ancora oggi alla base della geodesia e di tutte le discipline ad esso associate (fotogrammetria, cartografia, topografia…).
 
Queste superfici fisiche di riferimento sono ancora oggi alla base della [[geodesia]] e di tutte le discipline ad esso associate ([[fotogrammetria]], cartografia, topografia…[[topografia]]…).
<h3>La cartografia diventa numerica</h3>
 
===== Dalla cartografia moderna a quella numerica =====
La nascita della cartografia numerica vera e propria si colloca nella seconda metà degli anni ’60, quando un gruppo di informatici statunitensi realizzò il primo software capace di elaborare i dati geografici e cartografici, basato su un programma [[CAD]] (Computer Aided Design).
[[File:Death of General Pike at the Battle of York.jpg|alt=Battaglia di Yorktown|miniatura|291x291px|Battaglia di Yorktown]]
Con l‘introduzione dei database geografici per la correlazione geometrica tra gli oggetti, il passaggio da CAD a [[Geographic information system|GIS]] fu inevitabile.
Lo sviluppo della cartografia moderna venne identificata con la stesura delle prime carte tematiche per rappresentare attributi utili all’organizzazione di uno stato (carte politiche, carte navali, carte catastali…). La prima carta tematica fu redatta nel 1781 con lo scopo di rappresentare i movimenti delle truppe militari durante la [[battaglia di Yorktown]]. Fu costruita sovrapponendo ad una carta geografica alcuni fogli semitrasparenti contenenti la disposizione dei battaglioni. Le carte tematiche costituiscono la base della cartografia numerica.
 
Il passaggio fondamentale per arrivare alla cartografia digitale si ebbe dopo l’invenzione del primo [[calcolatore]] ad opera di uno studente della [[Università di Harvard|Harvard School University]], [[Howard Hathaway Aiken|Howard Hathaway]], in collaborazione con alcuni informatici della [[IBM]]. Negli anni successivi, a cavallo tra gli anni ’50 e ’60, nacque una nuova disciplina che aveva lo scopo di inserire nei calcolatori le carte geografiche, sotto forma di coordinate spaziali per effettuare delle analisi: la cartografia automatica. Questo nuovo settore aveva però due limiti fondamentali: le equazioni delle carte erano note, ma era difficile risolverle perché mancavano dei software in grado di elaborarle. Inoltre era impossibile archiviare un numero sempre maggiore di dati.
La cartografia tradizionale aveva lo scopo di localizzare gli oggetti sul territorio e di definirne la forma, mentre la cartografia GIS permette di individuare la relazione tra le caratteristiche (morfologico, geologico…) e i fenomeni e che regolano la dinamica del territorio.
[[File:Arcgis.png|destra|senza_cornice|427x427px|Processo grafico da rilievo tridimensionale, effettuato con immagini aeree, alla riproduzione del territorio su file ArcGIS (2D)|alt=Processo grafico da rilievo tridimensionale, effettuato con immagini aeree, alla riproduzione del territorio su file ArcGIS (2D)]]
<h3>Vantaggi GIS</h3>
 
Questi problemi vennero superati con la cartografia numerica. Un gruppo di informatici statunitensi infatti, nella seconda metà degli anni ‘60 realizzò il primo software, capace di elaborare i dati geografici e cartografici, basato su un programma [[CAD]] (Computer Aided Design). Le novità in ambito tecnologico permisero inoltre di aumentare notevolmente anche la capacità di archiviazione delle coordinate. In questo modo vennero create le carte geografiche direttamente sul calcolatore. Con l‘introduzione dei database geografici per la correlazione geometrica tra gli oggetti, il passaggio da CAD a [[Geographic information system|GIS]] fu inevitabile.
I GIS hanno apportato innumerevoli vantaggi:
* Possibilità di memorizzare grandi quantità di dati
 
La cartografia tradizionale aveva lo scopo di localizzare gli oggettielementi sul territorio e di definirne la forma, mentre la cartografia GIS permette di individuare la relazione tra lei caratteristichesingoli (morfologicoelementi presenti sulle carte, geologico…)in emodo ida fenomenipoter einterrogare chedirettamente regolanoil ladatabase dinamicae delottenere territoriopiù velocemente le informazioni.  
* Maggiore velocità di acquisizione di informazioni
 
<h3>===== Ultimi Sviluppi</h3> =====
* Miglioramento dell’elaborazione dei dati acquisiti
Con l’aiuto del [[telerilevamento]] e lo sviluppo del [[Sistema di posizionamento globale|GPS]] è stato possibile studiare ampie aree della superficie terrestre con un dettaglio mai raggiunto in precedenza. Infatti lo sviluppo dei GIS ha creato nuovi sistemi di analisi che integrano immagini satellitari, carte tradizionali e dati rilevati sul terreno, in modo da mantenerle costantemente aggiornate. Grazie a questa recente evoluzione, la cartografia numerica ha ampliato i suoi orizzonti anche in altre discipline.   
 
===== Bibliografia e Sitografia =====
* Possibilità di editing frequenti e da parte di utenti diversi
* "Cartografia numerica, manuale pratico per l'utilizzo dei GIS" Niccolò Dainelli, Filippo Bonechi, Matteo Spagnolo, Anna Canessa; Dario Flaccovio Editore.
 
* Corso di cartografia on-line: https://hub10b.ecolearning.eu/course/mappare-il-mondodalle-carte-alla-terra-digitale-4/
* Possibilità di condivisione immediata
<h3>Ultimi Sviluppi</h3>
 
Con l’aiuto del telerilevamento e lo sviluppo del GPS è stato possibile studiare ampie aree della superficie terrestre con un dettaglio mai raggiunto in precedenza.
Infatti lo sviluppo dei GIS ha creato nuovi sistemi di analisi, i quali integrano immagini satellitari, carte tradizionali e dati rilevati sul terreno, in modo tale che si possa mantenerle costantemente aggiornate.
Grazie a questa recente evoluzione, la cartografia numerica ha ampliato i suoi orizzonti anche in altre discipline.
Il sistema informativo GIS deve essere in grado di fornire risposte a domande ben precise affinché possa rappresentare un’importante base di supporto nell'organizzazione e pianificazione territoriale.<references/>
==Bibliografia==
{{cita libro|autore=[[Niccolò Dainelli]], [[Filippo Bonechi]], [[Matteo Spagnolo]], [[Anna Canessa]]|nome=|cognome=|titolo= [[Cartografia Numerica. Manuale pratico per l'utilizzo dei GIS]]|anno=|editore=|città=|p=|pp=|ISBN=}}
==Collegamenti esterni==
{{cita web|url=http://www.polo-lecco.polimi.it/|titolo= Polimi Lecco|accesso=}}
[http://www.polo-lecco.polimi.it/ Sito Polimi Lecco]
 
== Tabella Prova ==
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