Politica: differenze tra le versioni

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{{F|politica|maggio 2010}}
[[File:Camera dei deputati Aula Palazzo Montecitorio Roma.jpg|thumb|Il [[Parlamento italiano]] riunito in Seduta Comune presso gli uffici della [[Camera dei deputati (Italia)|Camera dei Deputati]] in occasione del giuramento di [[Sergio Mattarella]], 12º [[Presidente della Repubblica Italiana|Presidente della Repubblica]]]]
Il termine '''politica''' viene utilizzato in riferimento all'attività ed alle modalità di [[governo]], od anche, nel lessico politico, alla cosiddetta attività di [[Opposizione (politica)|opposizione]].
PuòIl termine '''politica''' viene utilizzato in riferimento all'attività e alle modalità di [[governo]], o anche nel lessico politico alla cosiddetta attività di [[Opposizione (politica)|opposizione]]; può riferirsi a [[Stato|statiStati]], [[Confederazione di Stati|confederazioni]] ede [[Organizzazione internazionale|organizzazioni intergovernative]], oppure a entità locali e territoriali più circoscritte, come [[regione amministrativa|regioni]] e [[comune|comuni]]: in questi ultimi casi l'azione di governo è detta più propriamente [[amministrazione locale]].<ref>{{Treccani|politica|polìtica|v=sì|lingua=it-IT|accesso=2022-04-18}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://dizionari.corriere.it/dizionario_italiano/P/politica.shtml|titolo=Politica: Definizione e significato di politica - Dizionario italiano|editore=[[Corriere della Sera]]|accesso=18 aprile 2022}}</ref>
 
== Etimologia del termine ==
Può riferirsi a [[Stato|stati]], [[Confederazione di Stati|confederazioni]] ed [[Organizzazione internazionale|organizzazioni intergovernative]], oppure a entità locali e territoriali più circoscritte, come [[regione amministrativa|regioni]] e [[comune|comuni]]: in questi ultimi casi l'azione di governo è detta più propriamente [[amministrazione locale]].
Dal [[Lingua greca antica|greco antico]] ''politikḗ'' ("che attiene alla ''[[polis|pόlis]]''", la [[città]]-[[Stato]]), con sottinteso ''téchnē'' ("[[arte]]" o "[[tecnica]]"); per estensione: "arte che attiene alla città-Stato",<ref>{{cita web |url = http://www.etimo.it/?term=politica |titolo = Politica |opera = Vocabolario Etimologico della Lingua Italiana |autore = [[Ottorino Pianigiani]]|accesso=24 gennaio 2024}}</ref><ref>{{cita web |url = http://www.garzantilinguistica.it/ricerca/?q=politica |titolo = Politica |opera = Grande Dizionario di Italiano |editore = [[Garzanti Linguistica]]|accesso=24 gennaio 2024}}</ref><ref>{{Treccani|politica_(Sinonimi-e-Contrari)|Politica|v=sì|accesso=2024-01-24}}</ref> talvolta parafrasato in "tecnica di governo (della [[Società (sociologia)|società]])". Dalla stessa radice ({{lang|grc|πόλις}}, ''pόlis'', "città-Stato") derivano anche il sostantivo ''polī́tēs'' ({{lang|grc|πολίτης, "[[cittadino]]"}}) e l'aggettivo ''polītikós'' ({{lang|grc|πολιτικός}}, "[[politico]]").<ref>{{Treccani|politica_(Dizionario-di-filosofia)||anno=2009|accesso=2024-01-24}}</ref>
 
== Etimologia del termine ==
Dal [[Lingua greca antica|greco antico]] ''politikḗ'' ("che attiene alla ''[[polis|pόlis]]''", la [[città]]-[[stato]]), con sottinteso ''téchnē'' ("[[arte]]" o "[[tecnica]]"); per estensione: "arte che attiene alla città-stato"<ref>{{cita web
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|titolo = Politica
|opera = Vocabolario Etimologico della Lingua Italiana
|autore = [[Ottorino Pianigiani]]
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|titolo = Politica
|opera = Grande Dizionario di Italiano
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|url = http://www.treccani.it/vocabolario/politica_(Sinonimi-e-Contrari)/
|titolo = Politica
|opera = Dizionario dei sinonimi e dei contrari
|editore = Treccani
}}</ref>, talvolta parafrasato in "tecnica di governo (della [[Società (sociologia)|società]])".
 
Dalla stessa radice (πόλις, ''pόlis'', "città-stato") derivano anche il sostantivo ''polī́tēs'' (πολίτης, "[[cittadino]]") e l'aggettivo ''polītikós'' (πολιτικός, "[[politico]]").<ref>{{cita web
|url = http://www.treccani.it/enciclopedia/politica_(Dizionario-di-filosofia)/
|titolo = Politica
|opera = Dizionario di filosofia
|anno = 2009
|editore = Treccani
}}</ref>
 
== Storia ==
=== Mondo antico ===
{{cn|Secondo unl'antica [[definizione]] scolasticacinese la politica è ''l'arte di governare,'' mentre in Grecia tra le società''.varie Lodefinizioni stessospicca quella di [[PlatonePericle]] nelper Politico,cui identificòla perpolitica primoè «l'arte di vivere assieme». [[Socrate]] identificò trequattro forme di governo con le relative degenerazioni:<ref>Aristotele, ''[[Politica (Aristotele)|Politica]]'', libri III, IV, V e VI.</ref><ref>{{Cita web|url=https://allegati.simone.it/paginesaggio/vs145.pdf|titolo=La riflessione politica nella Grecia antica|accesso=24 gennaio 2024}} </ref>
 
* [[Politeia]]: -(o [[repubblica]]) simile alla [[democrazia]] delodierna linguaggionel attualesignificato, (lasfociava suasempre corruzione:nella [[Democraziademagogia]] -(o nel[[mwod:ochlocracy|oclocazia]] linguaggio correnteo [[demagogiapopulismo]]): il governo in cui a comandare è la massa, che dà sfogo ai propri desideri, ma non conosce l'arte del comandare per via del loro stretto legame al [[Iperuranio|mondo sensibile]].<ref>{{Treccani|politeia|politeia|accesso=2022-04-18}}</ref>
* [[Oligarchia]]: dal greco Oligoi (pochi) era una forma di governo in cui un piccolo numero di individui in combutta tra loro, attraverso ricchezza o paura, ottenevano una posizione di comando al vertice.<ref>{{Treccani|oligarchia|oligarchia|lingua=it-IT|accesso=2022-04-18}}</ref>
* [[Aristocrazia]] ([[Oligarchia]]): Dal greco Aristoi (i migliori) si intende il governo dei più adatti a governare in contrapposizione alla sua corruzione Oligarchia (Da Oligoi pochi) ovvero il governo di alcuni, non necessariamente i migliori. Il termine aristocrazia è passato a indicare il ceto dei nobili anziché la forma di governo. C'è inoltre da notare come un'ulteriore degenerazione possa essere l'[[Oclocrazia]] cioè il "governo della feccia del popolo".
* [[Monarchia]] ([[Tirannide]]): da Monos (solo) indica il governo di un sol uomo. Il termine Tiranno indicava colui che si impossessava illegalmente del potere. Nell'[[antica Grecia]] non aveva il significato spregiativo attuale, ma indicava solamente l'"illegalità" del potere.
 
Non da confondere con: [[aristocrazia]] (governo dei migliori) considerata la forma normale di governo nella Grecia antica; plutocrazia (governo dei più ricchi) tipica delle colonie ioniche.
Da notare che nel mondo ellenico era conosciuta anche la [[Diarchia]] ovvero il governo di due uomini come accadeva a [[Sparta]]. La concezione del mondo antico era comunque maggiormente incentrata sulla politica come esercizio del [[bene comune]].
* [[Tirannide]]: "il tiranno" era il termine che indicava la figura del sovrano di una città-Stato, inizialmente non aveva connotazione negativa, poi in seguito alla caduta dei trenta tiranni nel 403 a.C. divenne un dispregiativo per indicare chi si circonda di violenti per mantenere una posizione di potere. Questo ruolo venne criticato sia da filosofi come Socrate e Platone, sia dai loro antagonisti (sofisti, eristi e Democrito... come anche Crizia lo stesso capo dei 30 tiranni).<ref>{{Treccani|tirannide|tirànnide|v=sì|accesso=2022-04-18}}</ref>
* [[Timocrazia]]: in questa forma di governo il potere spetta a chi detiene più onore, ovvero a quelle figure che per nobiltà, opulenza o buon nome (dovuto alle azioni in vita) hanno più prestigio. Anche questa forma di governo per Socrate è corrotta per via del poco interesse verso la sapienza con fine teoretico che lui professava.<ref>{{Treccani|timocrazia|timocrazia|accesso=2022-04-18}}</ref>
 
Da notare che nel mondo ellenico era conosciuta anche la [[Diarchiadiarchia]] ovvero il governo di due uomini come accadeva a [[Sparta]]. La concezione del mondo antico era comunque maggiormente incentrata sulla politica come esercizio del [[bene comune]].<ref>{{Treccani|diarchia|diarchìa|v=sì|accesso=2022-04-18}}</ref>
 
=== Età moderna ===
[[File:Niccolò-Machiavelli-Amelot-de-La-Houssaie-Il-principe MG 1089.tif|alt=Niccolò Machiavelli|miniatura|[[Niccolò Machiavelli]]]]
Nel [[1500]] il termine politica viene rivisto anche da [[Niccolò Machiavelli|Machiavelli]] che con il suo trattato ''[[Il principe]]'', la analizza e ne identifica una nuova formulazione, distinguendo da un'etica civile un'etica statuale, in quanto tale più alta e differente, un'etica del governo di un'entità territoriale e di una comunità umana, quale superiore attore distinto dalle esigenze di ogni singolo uomo o gruppo di uomini della comunità stessa. Egli inventa così il termine "Ragion[[ragion di statoStato]]", che però manterrà sempre ben separato dal termine politica, la cui accezione per Machiavelli rimarrà in totale positiva, (la frase "[[il fine giustifica i mezzi]]" è stata attribuita falsamente attribuita al Machiavelli). Machiavelli intendeva dare alla politica un'autonomia che il Clero dell'epoca non era disposto a concedere. Verrà censurato dai suoi contemporanei e criticato in tutta [[Europa]] per le sue dichiarazioni.<ref>{{Cita web|url=https://www.linkuaggio.com/2013/09/il-principe-di-machiavelli-riassunto.html|titolo=Il Principe di Machiavelli, riassunto dettagliato di struttura e temi {{!}} LINKUAGGIO?|lingua=it|anno=2013|mese=09|accesso=16 febbraio 2023}}</ref>
 
Stessa sorte toccherà un secolo dopo a [[Thomas Hobbes]] che pur avendo riconosciuto la migliore forma di governo nel Sovrano assoluto considerava la sua funzione derivante non dalla volontà divina (come stabiliva la tradizione) ma da un patto originario tra uomini liberi.<ref>{{Cita web|url=https://www.baroque.it/cultura-del-periodo-barocco/la-politica-in-epoca-barocca/la-politica-di-thomas-hobbes.html|titolo=La politica di Thomas Hobbes|sito=Baroque.it|accesso=16 febbraio 2023}}</ref> Al contrario di Hobbes, [[John Locke]] non solo non vedeva nell'attribuzione al sovrano di tutti i poteri la soluzione alla conflittualità della società ma anzi formulò l'idea che il sovrano doveva rispettare i diritti fondamentali come la proprietà privata.<ref>{{Treccani|john-locke|Locke, John|accesso=2023-02-16}}</ref> Fondamentale è nella storia del pensiero politico l'opera di [[Montesquieu]] "L'ésprit des lois" (Lo spirito delle leggi) dove viene formulata la distinzione dei poteri come principio base per evitare la tirannide. Anche [[Montesquieu]] esamina i vari tipi di governo, per concludere che la [[monarchia costituzionale]] resta la forma migliore, perché la classe nobiliare in generale è meno corruttibile, in quanto vincolata al principio dell'[[onore]].<ref>{{Cita libro|autore=Montesquieu|titolo=De l'esprit des loix ou Du rapport que les loix doivent avoir avec la constitution de chaque gouvernement, les moeurs, le climat, la religion, le commerce, &c. T. 1 / . à quoi l'auteur a ajouté des recherches nouvelles sur les loix romaines touchant les successions, sur les loix françoises, & sur les loix féodales. Tome premier [-second]|url=https://gallica.bnf.fr/ark:/12148/btv1b8618461c|accesso=18 aprile 2022|data=1748|lingua=IT}}</ref><ref>{{Cita libro|autore=Montesquieu|anno=1977|curatore=David Wallace Carrithers|titolo=The Spirit of the Laws: A Compendium of the First English Edition|città=Berkeley|editore=[[University of California Press]]}}</ref>
Stessa sorte toccherà un secolo dopo a [[Thomas Hobbes]] che pur avendo riconosciuto la migliore forma di governo nel Sovrano assoluto considerava la sua funzione derivante non dalla volontà divina (come stabiliva la tradizione) ma da un patto originario tra uomini liberi.
Al contrario di Hobbes, [[John Locke]] non solo non vedeva nell'attribuzione al sovrano di tutti i poteri la soluzione alla conflittualità della società ma anzi formulò l'idea che il sovrano doveva rispettare i diritti fondamentali come la proprietà privata. Fondamentale è nella storia del pensiero politico l'opera di [[Montesquieu]] "L'ésprit des lois" (Lo spirito delle leggi) dove viene formulata la distinzione dei poteri come principio base per evitare la tirannide. Anche Montesquieu esamina i vari tipi di governo, per concludere che la monarchia costituzionale resta la forma migliore, perché la classe nobiliare in generale è meno corruttibile, in quanto vincolata al principio dell'[[onore]].
 
=== Età contemporanea ===
Nel [[XIX secolo]] i filosofi [[Karl Marx]] e [[Friedrich Engels]] assieme criticarono il [[socialismo utopico]] nato in risposta al [[congresso di Vienna]] (1814-15) e definirono le linee guida del [[Marxismo|comunismo]], poi riassunte nel [https://www.marxists.org/archive/marx/works/download/pdf/Manifesto.pdf manifesto comunista] e nei [https://www.marxists.org/archive/marx/works/1847/11/prin-com.htm principi del comunismo].<ref>{{Cita web |url=https://pilloledistoriaefilosofia.com/2021/11/08/marx-il-pensiero-attraverso-otto-concetti-chiave/ |titolo=Marx: il pensiero attraverso otto concetti-chiave |sito=Pillole di storia e filosofia |data=8 novembre 2021 |accesso=16 febbraio 2023}}</ref><ref>{{Treccani|friedrich-engels|Engels, Friedrich|accesso=2023-02-16}}</ref> Per riassumere tutta la mole di teoria da loro redatta tra articoli di giornale e saggi, possiamo dire che, visti i vantaggi della rivoluzione industriale era per loro giunta l'ora di abbattere tutte le gerarchie umane, ma non sotto forma di pacifismo, né con l'apporto di un rigoroso sistema statale ma bensì attraverso una di due vie: la prima acclarata nella storia, la [[rivoluzione]], la più immediata che però necessitava di una [[coscienza di classe]] e tanta organizzazione, la seconda (spesso ripresa dagli [[Accelerazionismo|accelerazionisti]]) il collasso del capitalismo per via delle incongruenze interne a sé stesso. Sull'abbattimento delle gerarchie possiamo tentare di elencarne alcune: patriarcato, razza, [[Stato e rivoluzione|Stato]] (di conseguenza anche il [[Cosmopolitismo|nazionalismo]] e il [[Nazione|patriottismo]]), omofobia, xenofobia, [[imperialismo]], classe. La base del marxismo si rifà al pensiero politico di [[Democrito]] e agli studi sui primati.<ref>{{Cita libro|autore=Marco Gatto|titolo=Marxismo dell’astrazione e critica della cultura|url=http://books.openedition.org/res/6062|accesso=18 aprile 2022|collana=La critica sociale|data=5 maggio 2020|editore=Rosenberg &amp; Sellier|pp=223-240|ISBN=978-88-7885-784-1}}</ref>
Nel [[XIX secolo]] [[Karl Marx]] formulò la critica scientifica al sistema capitalista borghese e la filosofia, in contrapposizione all'idealismo e allo spiritualismo, del [[materialismo storico]], e poi [[dialettico]]: la storia dei sistemi sociali e istituzionali è determinata da una struttura che deriva la sua "sostanza" dai rapporti economici in essere. L'economia rappresenta la base fondamentale ed essenziale della società, che viene ad essere modellata e influenzata dai rapporti economici (la struttura), la quale, proprio perché alla base dell'organizzazione sociale, concorre in maniera basilare a determinarne i vari assetti sociali, culturali ed ideologici del sistema capitalista borghese (sovrastruttura) o "forma". Marx sottolineò che tuttavia il rapporto non è da considerarsi in maniera semplicemente deterministica.
 
A seguito della [[primavera dei popoli]] nel 1848, il socialismo iniziò a prendere piede in tutta l'Europa e avrebbe portato alla [[Rivoluzione d'ottobre]] (1917) nella Russia zarista. Nonostante ciò quest'idea di stato rivista e interpretata più volte non si realizzò mai effettivamente, con il suo esperimento migliore in epoca moderna presso la [[Comune di Parigi (1871)|comune di Parigi]].
Nel [[XX secolo]], l'arte della politica è diventata anche laboratorio pratico delle [[corrente politica|teorie politiche]]. Si sono sviluppati, infatti, una moltitudine di sistemi diversi di gestire la cosa pubblica. Accanto alle monarchie di inizio secolo si svilupparono le prime democrazie borghesi, e contemporaneamente i primi esperimenti di applicazione pratica del socialismo, la maggior parte dei quali sfociati in sistemi oppressivi. Nella prima metà del secolo a queste forme si affiancarono i totalitarismi ed autoritarismi di destra, derivanti dalla crisi delle fragili democrazie.
 
{{citazione|Uno spettro si aggira per l'Europa: lo spettro del comunismo.|Karl Marx, ''Il manifesto del partito comunista''}}
{{quote|In democrazia nessun fatto di vita si sottrae alla politica|[[Mahatma Gandhi]], ''Politica''}}
 
== Descrizione ==
Negli ultimi anni la politica è andata via via trasformandosi, includendo come soggetto la cosiddetta società civile, fatta di movimenti di opinione che cercano di sottrarla all'astrazione in cui è stata sempre confinata: la politica si fa globale e nella coscienza di molti si delinea come stato in costante divenire delle relazioni sociali ed economiche.
{{quotecitazione|L'[[uomo]] è per natura un animale politico.|[[Aristotele]], ''Politica'', Libro III, 1278 b}}
[[File:Aristotle Altemps Inv8575.jpg|alt=Ritratto di Aristotele, conservato a Palazzo Altaemps, Roma.|miniatura|Ritratto di Aristotele, conservato a [[Palazzo Altemps]] (Roma).]]
La prima definizione di "politica" risale ad [[Aristotele]] ed è legata all'[[#Etimologia del termine|etimologia del termine]]; secondo il filosofo, "politica" significava l'amministrazione della "polis" per il bene di tutti, la determinazione di uno spazio pubblico al quale tutti i cittadini partecipano<ref>{{Cita web|url=https://www.ccdc.it/documento/etica-e-politica-in-aristotele/|titolo=Etica e politica: Aristotele|sito=Cooperativa Cattolico-democratica di Cultura|lingua=it|accesso=18 aprile 2022}}</ref>. Altre definizioni, che si basano su aspetti peculiari della politica, sono state date da numerosi teorici: per [[Max Weber]] la politica non è che aspirazione al potere e monopolio legittimo dell'uso della [[forza]] e, per questo, richiede l'operato di appositi ''professionisti'';<ref>{{Cita web |url=http://www.linkiesta.it/it/article/2016/12/17/ok-abbiamo-scherzato-ridateci-i-partiti-e-i-politici-di-professione/32737/ |autore=Francesco Cancellato |titolo=Ok, abbiamo scherzato: ridateci i partiti e i politici di professione |sito=[[Linkiesta]] |data=17 dicembre 2016 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20161218142116/http://www.linkiesta.it/it/article/2016/12/17/ok-abbiamo-scherzato-ridateci-i-partiti-e-i-politici-di-professione/32737/ |citazione=ìbenché minima organizzazione che instradi il percorso del giovane talento politico, un gradino alla volta, con cognizione di causa per il proprio ruolo, le proprie responsabilità e un po’ di sano realismo sulle proprie competenze e le proprie capacità. E anche, magari, che insegni a mantenere un po' di sangue freddo in mezzo alle sconfitte, o alle bufere.}}</ref> per [[David Easton]] essa è la allocazione di valori imperativi (cioè di decisioni) nell'ambito di una comunità;<ref>{{Cita news|autore=Dieter Fuchs|autore2=Hans-Dieter Klingemann|anno=2003|titolo=La teoria politica dell'analisi dei sistemi: David Easton|rivista=Rivista italiana di scienza politica|numero=3|accesso=18 aprile 2022|doi=10.1426/11488|url=https://www.rivisteweb.it/doi/10.1426/11488|issn = 0048-8402}}</ref> per [[Giovanni Sartori]] la politica è la sfera delle decisioni collettive sovrane.<ref>{{Cita pubblicazione|autore=Antonio Zanfarino|url=https://core.ac.uk/download/pdf/228548356.pdf|titolo=Il pensiero politico di Giovanni Sartori|pubblicazione=SocietàMutamentoPolitica|volume=9|numero=17|editore=[[Firenze University Press]]|anno=2018|pp=393-402|issn=2038-3150|accesso=24 gennaio 2024}}</ref>
 
Al di là delle definizioni, la politica in senso generale - riguardante "tutti" i soggetti facenti parte di una società, e non esclusivamente chi fa politica attiva, ovvero opera nelle strutture deputate a determinarla - è l'occuparsi in qualche modo di come viene gestito lo Stato o sue substrutture territoriali. In tal senso "fa politica" anche chi, subendone effetti negativi per opera di coloro che ne sono istituzionalmente investiti, scende in piazza per protestare; quest'accezione del termine si spinge fino a sostenere che - se la politica in senso generale è l'occuparsi del bene pubblico - allora anche prendere una carta da terra e metterla nel cestino è azione ''lato sensu'' politica. Per converso, la regola della temporaneità degli incarichi pubblici elettivi aiuta a evitare che la politica non resti «il mestiere di chi non ha mestiere, come denunziò [[Max Weber]]» (''La politica come professione'', 1919).<ref>{{Cita web |autore=[[Michele Ainis]] |url=http://www.repubblica.it/politica/2017/04/28/news/come_salvare_il_parlamento-164114983/ |titolo=Come salvare il Parlamento |giornale=[[La Repubblica (quotidiano)|La Repubblica]] |data=28 aprile 2017 |accesso=24 gennaio 2024}}</ref>
Uno degli strumenti di intervento della società civile nell'azione politica istituzionale sono apparsi sempre più spesso i referendum di iniziativa popolare, sia in ambito nazionale, sia sempre più spesso in ambito regionale o locale.
 
=== Branche della politica ===
== Caratteristiche ==
La politica si può suddividere in tre branche, in base all'aspetto della società e dei suoi rapporti in cui viene analizzata: ''[[politics]]'', ''[[policy (politica)|policy]]'' e ''polity''.<ref>{{Cita web|url=https://www.tesionline.it/appunti/scienze-della-comunicazione/scienza-politica/le-interazioni-tra-polity-politics-e-policy/734/5|titolo=tesionline.it}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://www.docsity.com/it/le-tre-facce-della-politica-polity-policy-e-politics/5484552/|titolo=Le tre facce della politica: polity, policy e politics|sito=[[Docsity]].com|lingua=it|accesso=18 aprile 2022}}</ref>
{{quote|L'[[uomo]] è per natura un animale politico|[[Aristotele]], ''Politica''}}
* Perper ''politics'' si intendono le dinamiche attuate dai vari [[Partiti politici|partiti]] o [[Lobby|gruppi di pressione]] per riuscire a conquistare il potere politico; le dinamiche sono ovviamente differenti in base al sistema di riferimento, che può essere [[democrazia|democratico]] o meno.;
La prima definizione di "politica" risale ad [[Aristotele]] ed è legata all'[[#Etimologia del termine|etimologia del termine]]; secondo il filosofo, "politica" significava l'amministrazione della "polis" per il bene di tutti, la determinazione di uno spazio pubblico al quale tutti i cittadini partecipano. Altre definizioni, che si basano su aspetti peculiari della politica, sono state date da numerosi teorici: per [[Max Weber]] la politica non è che aspirazione al potere e monopolio legittimo dell'uso della [[forza]]; per [[David Easton]] essa è la allocazione di valori imperativi (cioè di decisioni) nell'ambito di una comunità; per [[Giovanni Sartori (politologo)|Giovanni Sartori]] la politica è la sfera delle decisioni collettive sovrane.
* Perper ''policy'' si intendono le leggi o altri [[atti giuridici]] attuati dal potere politico per gestire la ''cosa pubblica''.;
 
* Perper ''polity'' si intende il problema dell'identità e dei confini della comunità politica.;
Al di là delle definizioni, la politica in senso generale, riguardante "tutti" i soggetti facenti parte di una società, e non esclusivamente chi fa politica attiva, ovvero opera nelle strutture deputate a determinarla, la politica è l'occuparsi in qualche modo di come viene gestito lo stato o sue substrutture territoriali. In tal senso "fa politica" anche chi, subendone effetti negativi ad opera di coloro che ne sono istituzionalmente investiti, scende in piazza per protestare.
Questi tre aspetti si intrecciano e influenzano tra di loro, attuando più complesse dinamiche e aspetti socio-politicisociopolitici.
Secondo altri pareri invece, la politica in senso generale è l'occuparsi del bene pubblico e dello Stato nel senso più ampio, come ad esempio prendere una carta da terra e metterla nel cestino.
 
== Branche della politica ==
La politica si può suddividere in tre branche in base all'aspetto della società e dei suoi rapporti in cui viene analizzata: ''[[politics]]'', ''[[policy (politica)|policy]]'' e ''polity''.
* Per ''politics'' si intendono le dinamiche attuate dai vari [[Partiti politici|partiti]] o [[Lobby|gruppi di pressione]] per riuscire a conquistare il potere politico; le dinamiche sono ovviamente differenti in base al sistema di riferimento, che può essere [[democrazia|democratico]] o meno.
* Per ''policy'' si intendono le leggi o altri atti giuridici attuati dal potere politico per gestire la ''cosa pubblica''.
* Per ''polity'' si intende il problema dell'identità e dei confini della comunità politica.
Questi tre aspetti si intrecciano e influenzano tra di loro, attuando più complesse dinamiche e aspetti socio-politici.
 
Dal punto di vista [[Stato|statale]] un'altra classificazione attuale della politica vuole la distinzione tra:
* ''politica interna'': riguarda l'amministrazione interna dello Stato in tutti i suoi aspetti ([[pubblica amministrazione]], [[Servizio sanitario|sanità pubblica]], [[trasporti]], [[pubblica istruzione]], ecc...);
* ''[[politica economica]]'': riguarda le scelte in materia [[economica]] da parte dello Stato con effetto sul [[sistema economico]] del paese.;
* ''[[politica estera]]'': riguarda le relazioni politiche internazionali con gli Stati esteri.
 
== Note ==
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== Bibliografia ==
* {{cita libro|cognome=Bobbio|nome=Norberto|wkautore=Norberto Bobbio|coautori=[[Nicola Matteucci]]; Gianfranco Pasquino|titolo=Dizionario di politica|città=Torino|editore=Utet|anno=2004|isbn=978-88-02-07713-0}}
* [[Salvatore Veca]], ''La filosofia politica'', Roma-Bari, Laterza 1998 (2010 ult. ed. aggiornata).
* Maurizio Cotta, [[Donatella Della Porta]], [[Leonardo Morlino]], ''Scienza politica'', Bologna, Il Mulino, 2001.
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== Voci correlate ==
{{Div col|3}}
* [[Antipolitica]]
* [[Bene comuneCollaborazionismo]]
* [[Corrente politica]]
* [[Diplomazia]]
* [[Destra (politica)]]
* [[Elezioni]]
* [[Filosofia politica]]
* [[Geopolitica]]
* [[Glossario politico e sociale]]
* [[Interesse pubblico]]
* [[Ideologia]]
* [[Partecipazione politica]]
* [[Partito politico]]
* [[Politico]]
* [[Politica economica]]
* [[Politica estera]]
* [[Politica della post-verità]]
* [[Propaganda]]
* [[Rappresentanza politica]]
* [[Scienza politica]]
* [[PoliticaSinistra della post-verità(politica)]]
{{Div col end}}
 
== Altri progetti ==
{{interprogetto|n|n_preposizione=di|q=Politica|q_preposizione=sulla|commons=Category:Politics|commons_preposizione=sulla|wikt=politica|s=Categoria:Politica|s_preposizione=sulla|etichetta=politica}}
 
== Collegamenti esterni ==
* {{ThesaurusCollegamenti BNCFesterni}}
* {{Treccani|politica}}
 
{{Discipline umanistiche}}
{{Ideologie politiche}}
{{Controllo di autorità}}