Corone: differenze tra le versioni

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{{Divisione amministrativa
|Nome = Corone
|Nome ufficiale = {{el}}Κορώνη
|Panorama = Koroni - Stadt und Hafen 2.JPG
|Didascalia = Corone
|Bandiera =
|Stemma =
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|Didascalia mappa =
}}
'''Corone''' o '''Korone''' ({{lang-el|Κορώνη}}) è un ex comune della [[Grecia]] nella periferia del [[Peloponneso (periferia)|periferia del Peloponneso]] di 5.067{{formatnum:5067}} abitanti secondo i dati del censimento [[2001]].<ref>{{cita web|url=http://www.ypes.gr/UserFiles/f0ff9297-f516-40ff-a70e-eca84e2ec9b9/D_diairesi.xls|titolo=Censimento 2001|accesso=2 maggio 2011}}</ref>
 
È stato soppresso a seguito della riforma amministrativa detta [[Programma Callicrate]] in vigore dal gennaio [[2011]]<ref>{{cita web|url=http://www.ypes.gr/UserFiles/f0ff9297-f516-40ff-a70e-eca84e2ec9b9/N_KALLIKRATIS.pdf|titolo=Programma Callicrate|accesso=2 maggio 2011}}</ref> ed è ora compreso nel comune di [[Pylos-Nestoras]].
 
==Storia==
[[File:Koroni - Stadt und Hafen 2.JPG|thumb|left|Koroni]]
Fu fondata in epoca non precisata, sicuramente entro il [[VI secolo]], dai [[bizantini]].
 
Nel [[1204]], dopo la caduta di [[Costantinopoli]], capitale dell'[[Impero bizantino]], a seguito della [[quarta crociata]], i [[Crociato|crociati]] si s'impossessarono anche del Peloponneso. Corone fu conquistata dai [[Repubblica di Venezia|veneziani]] nel 1204, nel [[1208]] passò ai [[Repubblica di Genova|genovesi]], ma in breve tempo fu riconquistata dai veneziani. Dall'epoca della conquista fu [[diocesi di Corone|sede]] di un vescovo di [[rito latino]].
 
A Corone esisteva dal XII-XIII secolo una folta minoranza albanese ortodossa, chiamata dai locali greci ''[[arvaniti|arvanites]]''.
 
Nel [[1500]] Corone si arrese ai [[Impero ottomano|turchi]]. Fu riconquistata da [[Andrea Doria]] nel [[1532]], ma già nel [[1534]] tornò in mano turca. Fu così che, grazie ad accordi diplomatici intercorsi tra l'esercito di [[Carlo V]] ed il [[Sultano]], alle nobili famiglie arvanite della città, come i ''Marchianò'', i ''[[Mazzuca (famiglia)|Mazzuca]]'', i ''Nociti'', gli ''Stratigò'', i Rafti, i Rodotà, i Renes, i CamodecaCamodecà ecc.{{Senza fonte}} fu consentita la scelta dell'esilio nel [[Regno di Napoli]] e nel [[Regno di Sicilia]].
 
[[Carlo V]] volendo omaggiare i profughi ed il loro strenuo eroismo nella difesa della roccaforte, insignì gli eroi del ''Regio Cavalierato'', i cosiddetti ''Cavalieri Coronei''<ref>P. Rodotà, ''Dell'origine, progresso e stato presente del rito greco in Italia'', ristampa edizioni Brenner</ref>.
Così, durante la dominazione [[Impero ottomano|ottomana]] del 1534, la popolazione fu esiliata in [[Italia]] e [[Sicilia]], principalmente in [[Calabria]] ([[San Demetrio Corone]], [[Santa Sofia d'Epiro]], [[Castroregio]] etc.) in [[Basilicata]] ([[Barile (Italia)|San Costantino Albanese, Barile]], [[Maschito]], [[San Paolo Albanese]], [[Brindisi Montagna]] etc.) ma anche in [[Sicilia]], in [[Piana degli Albanesi]] e nella città di [[Messina]].
 
I veneziani la riconquistarono ancora nel [[1685]] con [[Francesco Morosini]], ma nuovamente ricadde sotto la dominazione turco-ottomana.
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[[Categoria:Città bizantine]]