Venere (divinità): differenze tra le versioni
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[[File:Aphrodite Anadyomene from Pompeii cropped.jpg|thumb|Venere, adagiata sulla conchiglia marina, dipinta in un affresco di [[Pompei (città antica)|Pompei]].]]
[[File:Strabismo di Venere - Botticelli.jpg|thumb|Dettaglio di Venere nel quadro ''[[Nascita di Venere]]'' di [[Sandro Botticelli]], ca. 1482-1485]]
'''Venere''' (
== Miti ==
▲'''Venere''' (in [[Lingua latina|latino]] ''Venus, Venĕris'') è una delle maggiori [[Divinità|dee]] [[Mitologia romana|romane]] principalmente associata all'[[amore]], alla [[bellezza]] e alla fertilità, l'equivalente della [[Mitologia greca|dea greca]] [[Afrodite]].
[[File:RSC 0022.jpg|thumb|upright=1.4|right|Denario che raffigura Venere che reca la [[Vittoria (divinità)|Vittoria]], e [[Gens Aemilia|Lucio Emilio L. f. Buca]] magistrato monetario nel [[44 a.C.]]]]
==
Esistono diversi miti sulla nascita della dea, ma i più noti sono quelli tramandati da [[Esiodo]] e [[Omero]].
[[Esiodo]] sostenne che ella scaturì dal [[sperma|seme]] di [[Urano (divinità)|Urano]], dio del [[cielo]], quando i suoi [[Apparato genitale maschile|genitali]] caddero in mare a seguito della [[castrazione]] perpetrata dal figlio [[Saturno (divinità)|Saturno]] per vendicare [[Gea]], sua madre e sposa di Urano. Il sangue e il seme in essi contenuti divennero schiuma dalla quale, presso l'isola di [[Cipro]], emerse Venere (''aphròs'', da cui ''Afrodite'', in greco significa proprio ''schiuma'').
{{Senza fonte|Una leggenda analoga vorrebbe che fosse nata a Trapani, ispirata forse dalla forma a falce (Drepanum) della città, che ricorderebbe il falcetto usato da Saturno come arma e gettato in mare, assieme ai genitali, dove oggi sorge Trapani.}}
Secondo Omero, invece, Venere sarebbe figlia di [[Giove (divinità)|Giove]] e della ninfa degli oceani Dione e nacque da una conchiglia uscita dal mare. Per i [[nabatei]] il nome di Venere, ovvero Aphros, Afrodite, era, invece, Anjou, nome della stella della dea detta Niphi Nerò, ovvero Signora, dea dell'acqua. Non a caso l'arma araldica dei re Anjou d'Inghilterra e di Francia, era una sorta di ruota, totem araldico dei re d'Anjou Plantageneti che si rifacevano a tale mito.
===Matrimonio e amori===
Venere si distingue per il carattere capriccioso, vanitoso e volubile. A causa della sua immensa bellezza, [[Giove (divinità)|Giove]] temeva che ella sarebbe stata causa di dispute tra gli altri dei e la diede quindi in sposa a [[Vulcano (divinità)|Vulcano]], il dio del fuoco, fabbro degli dei, di brutto aspetto, ma caratterizzato da un carattere fermo e costante e sempre dedito al lavoro.
A [[Roma]] venivano celebrati i ''[[Veneralia]]'' in onore di Venere ''Verticordia'', "che apre i cuori", e del suo compagno, [[Fortuna (divinità)|Fortuna Virile]] (o Fortuna Vergine, una dea, come risulta da studi recenti).▼
Il matrimonio non soddisfece, però, la dea, che intrecciò molte relazioni amorose, sia con umani che con dei. In particolare, è nota la relazione con il dio della guerra [[Marte (divinità)|Marte]]. I due furono scoperti da Vulcano e, imprigionati in una rete metallica da lui stesso lavorata, furono esposti al ludibrio degli altri dei. Si dice che dagli amori di Venere e Marte nacquero [[Armonia (divinità)|Armonia]] e [[Cupido]]<ref>Sebbene la paternità dia discussa tra Marte, Vulcano, [[Mercurio (divinità)|Mercurio]] o un ignoto, vista la promiscuità che caratterizza la dea.</ref>, [[Deimos (mitologia)|Deimo]] e [[Phobos (mitologia)|Fobo]]. Cupido, dio dell'amore, collaborò sempre con la madre, tranne in un caso: gelosa della bellezza di una donna mortale di nome [[Psiche (mitologia)|Psiche]], Venere chiese al figlio di farla innamorare del più mostruoso degli esseri.
Cupido dapprima accettò l'incarico ma poi s'innamorò egli stesso della donna. Psiche superò tutte le prove richieste da Venere e alla fine fu ricompensata da Giove che benedisse l'unione con Cupido.
Sempre a Roma fu eretto un tempio, il [[Tempio di Venere e Roma]], dedicato alla dea e alla città.▼
In un'altra versione il padre di [[Cupido]] è [[Giove (divinità)|Giove]] e non [[Marte (divinità)|Marte]].
Dall'unione con il dio [[Ermes]], o Mercurio, nacque [[Ermafrodito]]. Venere non disdegnava gli amori dei mortali, per cui si congiunse con il bellissimo [[Adone]] e con il principe troiano Anchise, da cui ebbe [[Enea]].
Gli unici in grado di resistere al fascino di Venere furono [[Ippolito (mitologia)|Ippolito]] e [[Narciso (mitologia)|Narciso]], che per questo furono severamente puniti.
===Ruolo nella guerra di Troia===
Tra le piante a lei sacre ci sono: il mirto, la rosa, il melo e il papavero. I suoi animali sacri invece sono: la lepre, il delfino, il cigno (simbolo di bellezza ed eleganza), il passero e, soprattutto, la colomba: simbolo dell' amore.▼
Dall'unione di Venere con [[Anchise]] sarebbe nato [[Enea]], il padre di [[Ascanio]] e il capostipite della futura [[Roma (città antica)|Roma]]. Egli fu uno dei protagonisti della [[guerra di Troia]] scaturita dalla rivalità fra [[Giunone]], [[Minerva]] e Venere. Le tre divinità volevano aggiudicarsi la mela destinata da [[Eris (mitologia)|Eris]], dea della discordia, alla più bella tra le dee. Giove, interpellato sulla questione, scelse il principe troiano [[Paride]] come giudice. Giunone cercò di corrompere Paride offrendogli l'Asia Minore, mentre Minerva gli offrì fama, saggezza e gloria in battaglia, ma Venere promise a Paride la più bella delle donne mortali, ed egli scelse quest'ultima.
[[File:MarsVenus.jpg|thumb|Marte e Venere, copia settecentesca da [[I Modi]] di [[Marcantonio Raimondi]]|222x222px]]▼
[[File:Statue of nude Venus of the Capitoline type, Roman, 2nd century AD, from Campo Iemini, housed in the British Museum.jpg|thumb|Nudo di Venere ritrovato nel [[1794]] a Campo Jemini ([[Pomezia]]),<ref name=Nibby>[[Antonio Nibby]], ''Analisi storico-topografico-antiquaria della carta de' Dintorni di Roma'', Aphrodisium – Campo Jemini.</ref> ed ora esposta al [[British Museum]] di [[Londra]] ]]
== Culti ==
▲A [[Roma]] venivano celebrati i ''[[Veneralia]]'' in onore di Venere ''Verticordia'', "che apre i cuori", e
▲Sempre a Roma, nel foro fu eretto un doppio tempio grandioso, il [[Tempio di Venere e Roma]], dedicato alla dea e alla città di Roma personificata, di cui si ergono ancora i resti.
▲Tra le piante a lei sacre
▲Un altro figlio della dea è [[Enea]], uno dei protagonisti della guerra di Troia scaturita dalla rivalità fra Era, [[Atena]] e Afrodite. Le tre divinità volevano aggiudicarsi la mela destinata da [[Eris (mitologia)|Eris]], dea della discordia, alla più bella tra le dee. Zeus, interpellato sulla questione, scelse il principe troiano [[Paride]] come giudice. Era cercò di corrompere Paride offrendogli l'Asia Minore, mentre Atena gli offrì fama, saggezza e gloria in battaglia, ma Afrodite promise a Paride la più bella delle donne mortali, ed egli scelse quest'ultima. Questa donna era [[Elena (mitologia)|Elena]], figlia di Zeus e [[Leda]] e moglie del re di Sparta [[Menelao]]. Sotto l'influsso di Afrodite Paride rapì Elena e la condusse a Troia. Menelao, insieme al fratello [[Agamennone]], radunò un imponente esercito e mosse guerra a [[Troia]]. L'assedio della città durò molti anni e gli dei si schierarono a fianco dell'una o dell'altra fazione. Successivamente Zeus ordinò agli dei di cessare qualsiasi interferenza nella guerra troiana. Fu l'astuto [[Odisseo]], re di Itaca, ad escogitare lo stratagemma del cavallo per far penetrare soldati greci all'interno delle mura troiane. Fu così che i greci vinsero la guerra ed Enea, insieme a pochi altri superstiti, lasciò per sempre Troia e, approdato sulle coste Italiche, fondò una nuova città, da cui viene generalmente fatta discendere la civiltà romana. I romani adottarono il pantheon greco, modificando i nomi e spesso i caratteri degli dei. Afrodite fu da allora conosciuta con il nome di Venere.
▲[[File:MarsVenus.jpg|thumb|Marte e Venere, copia settecentesca
Il poeta [[Lucrezio]] dedica alla dea Venere, "piacere degli uomini e degli dèi", feconda creatrice dell'universo, il suo libro ''[[De rerum natura]]''.
==I 7 difetti==▼
Si possono identificare sette tratti definiti del corpo della dea Venere, qualificati come "difetti" ma dette anche "buchi" o "ali": ▼
# capelli biondi con [[colore]] differente all'attaccatura;▼
▲Si
# dito medio della [[mano]] più lungo del palmo; ▼
# rughe a circonferenza sul [[collo]];▼
# il piede alla greca (ovvero col secondo dito più lungo dell'alluce);
# lo [[
# linee addominali oblique;
# Le [[
==
[[File:Venus sur un char tiré par des élpéhants - Pompéi - Atelier des Feutriers.jpg|miniatura|Venere su un carro trainato da elefanti, affresco da Pompei]]
La sua figura, presa a modello come ideale di bellezza, è diventata il soggetto di innumerevoli opere d'arte, fin dall'antichità, sia sotto forma di sculture, tra le quali famosi esempi sono la ''[[Venere di Milo]]''
===Pittura===▼
▲=== Pittura ===
{{vedi categoria|Dipinti su Venere}}
* ''[[Venere Anadiomene]]'' di [[Apelle]] (IV secolo a.C.)
* ''[[Allegoria del trionfo di Venere]]'' di [[Bronzino]] ([[1540]]-[[1545]] circa)
* ''[[Nascita di Venere]]'' di [[Sandro Botticelli]]
* ''[[
* ''[[Marte che spoglia Venere con amorino e cane]]'' di [[Paolo Veronese]]
* ''[[
* ''[[Venere e Amore spiati da un satiro]]'' di [[Correggio (pittore)|Correggio]] (1528 circa)
* ''[[Venere dormiente (Artemisia Gentileschi)|Venere dormiente]]'' di [[Artemisia Gentileschi]] (1625-1630 circa)
* ''[[Marte e Venere sorpresi da Vulcano]]'' di [[François Boucher]] ([[1754]])
* [[La nascita di Venere (Cabanel)|''La nascita di Venere'']] di [[Alexandre Cabanel]] (1863)
* ''[[Nascita di Venere (Bouguereau)|Nascita di Venere]]'' di [[William-Adolphe Bouguereau]] (1879)
* ''[[Venere e amorini]]'' di [[Salvador Dalí]] (1925)
▲* ''[[Venere e Cupido (Velázquez)|Venere e Cupido]]'' di [[Diego Velázquez]]
▲* ''[[Venere e Giove (Veronese)|Venere e Giove]]'' di [[Paolo Veronese]]
=== Scultura ===
{{vedi categoria|Sculture su Venere}}
* ''[[Dea di Morgantina|Venere di Morgantina]]''
* ''[[Venere di Milo]]''
* ''[[Venere Callipigia]]''
* ''[[Venere capitolina|Venere Capitolina]]''
* ''[[Acrolito Ludovisi|Venere
* ''[[Venere
* ''[[Afrodite accovacciata|Venere
* ''[[Afrodite Sosandra|Venere
* ''[[Afrodite cnidia|Venere Cnidia]]''
* ''[[Venere de' Medici]]''
* ''[[Afrodite pudica|Venere pudica]]''
=== Letteratura ===
* {{de}} Gerd Scherm, Brigitte Tast, ''Astarte und Venus. Eine foto-lyrische Annäherung'', Kulleraugen,
==In altre mitologie==
''Biblia'' è il nome con cui i [[Fenici]] identificavano
== Note ==
<references/>
== Voci correlate ==
* [[Afrodite]]
* [[Divinità dell'amore]]
* [[Mitologia greca]]
* [[Mitologia romana]]
*[[Venere ericina]]▼
* [[Venere (astronomia)]]
* [[Venere e Adone (arte)]]
== Altri progetti ==
{{interprogetto}}
== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
* {{cita web|url=http://warburg.sas.ac.uk/vpc/VPC_search/subcats.php?cat_1=5&cat_2=43|titolo=Database Iconografico del Warburg Institute con circa 2300 immagini di Venere/Afrodite|lingua=en|accesso=13 marzo 2012|dataarchivio=18 maggio 2013|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20130518105254/http://warburg.sas.ac.uk/vpc/VPC_search/subcats.php?cat_1=5&cat_2=43|urlmorto=sì}}
{{Religione romana}}
{{De mulieribus claris}}
{{Controllo di autorità}}
{{Portale|arte|letteratura|mitologia}}
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[[Categoria:Venere (divinità)| ]]
[[Categoria:Divinità romane]]
[[Categoria:Personaggi del De mulieribus claris]]
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