King Kong (film 1933): differenze tra le versioni
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{{Film
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|immagine = Kingkongposter.jpg
|didascalia =
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|
|paese = [[Stati Uniti d'America
|
|tipo colore = B/N
|aspect ratio = 1,37:1
|genere = Avventura
|
|genere 3 = Orrore
|regista = [[Merian C. Cooper]], [[Ernest B. Schoedsack]]
|soggetto =
|sceneggiatore =
|produttore =
|
|
|casa distribuzione italiana = RKO Radio Pictures
|attori = *[[Fay Wray]]: [[Ann Darrow]]
*[[
*[[Bruce Cabot]]: [[Jack Driscoll]]
*[[Frank Reicher]]:
*[[Sam Hardy (attore)|Sam Hardy]]: Charles Weston
*[[Noble Johnson]]:
*[[Steve Clemente]]:
*[[James Flavin]]: secondo ufficiale Briggs
*[[Victor Wong]]: Charlie
*[[Rory Mallinson]]: Jimmy il mozzo
*[[Lee Phelps]]: Herb il cameraman
*[[Charlie Hall]]: nostromo
*[[Roscoe Ates]]: fotografo di scena
*[[Gil Perkins]]: Marinaio (non accreditato)
*[[Paul Porcasi]]: Dirigente cinematografico corrotto
|doppiatori italiani = 1º doppiaggio (1933):
*[[Tina Lattanzi]]: Ann Darrow
*[[Ruggero Ruggeri]]: Carl Denham
Ridoppiaggio (1949)
*[[Renata Marini]]: Ann Darrow
*[[Gualtiero De Angelis]]: Carl Denham
*[[Giorgio Capecchi]]: Jack Driscoll
*
*[[Olinto Cristina]]: Charles Weston
*[[Vinicio Sofia]]: secondo ufficiale Briggs
|fotografo = [[Eddie Linden]], J.O. Taylor
|montatore = Ted Cheesman
|effetti speciali = [[Willis O'Brien]], [[Harry Redmond Jr.]], Harry Redmond Sr., Frank D. Williams
|musicista = [[Max Steiner]]
|scenografo = [[Carroll Clark]],
|costumista = [[Walter Plunkett]]
|truccatore =
}}
'''''King Kong''''' è un [[film]] del [[1933]]
La storia segue una troupe cinematografica partita alla volta della misteriosa [[Isola del Teschio]], nella quale si imbattono in [[King Kong]], gigantesco gorilla bipede che rapisce l'attrice protagonista. La sapiente combinazione di elementi avventurosi, romantici e fantastici, insieme a una serie di effetti speciali e trucchi visivi all'epoca rivoluzionari (come la combinazione di [[stop-motion]], retroproiezione, [[matte painting]] e [[Miniatura (cinema)|miniature]]),<ref name=Wasko>Janet Wasko. (2003). ''How Hollywood Works''. California: SAGE Publications Ltd. p.53.</ref> offrì al pubblico un'esperienza unica senza precedenti, e rese questo film uno dei massimi capolavori della [[storia del cinema]].<ref>{{cita web|url=https://www.filmforlife.org/2014/06/fermoimmagine-king-kong-il-rivoluzionario-mostro-del-1933/|titolo=Fermoimmagine: King Kong, il rivoluzionario mostro del 1933 |data=13 giugno 2014 |sito=Film4Life}}</ref> Passata attraverso più versioni successive e [[remake]], la storia dello scimmione King Kong costituisce uno dei paradigmi di base del linguaggio cinematografico.
Nel
Visto il grande successo ebbe un seguito dopo soli otto mesi, ''[[Il figlio di King Kong]]''
La prima si tenne il 2 marzo 1933.<ref>{{Cita pubblicazione|titolo=King Kong (1933) - Informazioni sull’uscita - IMDb|lingua=it|accesso=26 settembre 2024|url=https://www.imdb.com/title/tt0024216/releaseinfo/}}</ref> Il film uscì nelle sale italiane il 2 dicembre 1933,<ref name=hotcorn>{{cita web|url=https://hotcorn.com/it/film/news/king-kong-recensione-film-merian-c-cooper-ernest-b-schoedsack-robert-armstrong-fay-wray-streaming-trama-storia-cast/|titolo=King Kong - Merian C. Cooper e i novant’anni di un sogno diventato cinema|editore=Hot Corn|autore=Francesco Parrino |data=5 giugno 2023}}</ref><ref name=zinefilo>{{cita web|url=https://ilzinefilo.wordpress.com/2016/02/05/king-kong-1933/|titolo=King Kong (1933) |data=5 febbraio 2016 |autore=Lucius Etruscus |sito=Il Zinefilo}}</ref> e fu riedito nel 1948.
== Trama ==
{{dx|[[File:King Kong Fay Wray 1933.jpg|thumb|left|Foto promozionale per il film, con il gorilla e Anna ([[Fay Wray]])]]}}
[[New York]], 1933. Agli inizi della [[Grande depressione]], un arrogante regista di successo noto per i suoi documentari, [[Carl Denham]] (chiamato Carlo nel doppiaggio italiano), è sull'orlo della [[bancarotta]] e, per risollevare le sue sorti, cerca disperatamente una protagonista per il suo nuovo film. All'ennesimo fallimento del suo agente, Charles Weston, decide di cercare tra la gente comune la sua attrice; casualmente si imbatte in [[Ann Darrow]] (chiamata Anna nel doppiaggio italiano), bellissima, bionda e in gravi difficoltà economiche a cui propone una scrittura. Ann accetta e si imbarca verso la sospirata e promessa gloria su un'isola misteriosa, denominata ''[[Isola del Teschio]]'', non segnata sulle carte. Nella ciurma ci sono il primo ufficiale [[Jack Driscoll]], il capitano Englehorn, il secondo ufficiale Briggs, il bombardiere Jimmy e il cuoco cinese Charlie.
Dopo una lunga navigazione, la troupe giunge all'isola e vi sbarca proprio mentre degli indigeni stanno celebrando uno strano rituale tribale; gli stranieri non sono accolti al meglio e decidono di ritornare sulla nave. Durante la notte, gli indigeni, colpiti dalla capigliatura bionda di Ann, rapiscono la ragazza per offrirla in [[sacrificio]] al loro dio [[King Kong (personaggio)|Kong]], un gigantesco [[gorilla]] che vive al di là di una colossale muraglia.
Kong viene richiamato dal rullo dei tamburi e dal clangore dei gong e si mostra alla spaventatissima Ann in tutta la sua orribile e gigantesca statura; ma il gorilla, invece di uccidere la ragazza, la raccoglie delicatamente e la porta con sé nella foresta. Englehorn, insieme a Jack, Jimmy, Carl e undici marinai, organizza una spedizione per raggiungere e liberare la ragazza, scontrandosi contro uno ''[[Stegosaurus]]'', che viene tramortito. Giunti a una palude decidono di imbarcarsi su una zattera per attraversarla, ma un ''[[Brontosaurus]]'' capovolge la zattera uccidendo tre marinai, mentre Denham, Jack e gli altri fuggono: uno dei marinai rimane però indietro rimanendo anch'egli ucciso dal dinosauro.
Denham, in coda alla fila, si ferisce e rimane indietro, impigliandosi tra i rami, mentre gli altri arrivano a un precipizio che dovranno superare camminando su un tronco gigantesco, ma interviene il gorilla che uccide tutti i marinai, Jimmy compreso. Gli unici sopravvissuti sono Jack e Carl. Il gorilla tenta di uccidere anche Jack, che si era nascosto, ma in quel momento dal profondo della fossa esce un'[[iguana]] con solo due arti, aggrappata a una [[liana]] che Jack riesce a tagliare facendo precipitare l'animale. Kong lo individua e tenta nuovamente di ucciderlo, quando Ann grida: un ''[[Tyrannosaurus rex|T. rex]]'' ha appena aggredito la ragazza, che viene prontamente salvata dallo scimmione che uccide il dinosauro.
{{dx|[[File:King Kong (1933) movie poster (2).jpg|thumb|left|Locandina del film in cui compaiono anche Jack, Ann e Carl (in basso a sinistra)]]}}
Nel frattempo Jack, uscito dal suo nascondiglio, e Denham, liberatosi dai rami, prendono strade diverse: il regista, ferito, torna indietro mentre Driscoll, innamorato di Ann, segue il mostro fino alla sua tana. Proprio qui, Kong salva nuovamente Ann, questa volta da un serpentiforme [[Elasmosaurus|elasmosauro]]. In seguito lo scimmione spoglia Ann, incuriosito dalla carnagione chiara e dalla capigliatura bionda. In quel frangente Jack viene quasi scoperto ma, grazie all'intervento di uno [[Pteranodon|pterandonte]], Kong viene distratto, salvando per l'ennesima volta Ann, che viene portata via da Jack. I due vengono inseguiti da Kong infuriato, che sfonda la palizzata e travolge il villaggio, facendo strage di indigeni. Il gorilla viene però attirato dove il regista aveva fatto predisporre una trappola.
Lo scimmione, stordito dai gas lacrimogeni e imprigionato con pesanti catene, viene trasportato a New York e, qualche mese dopo, esibito in un teatro di [[Broadway]] come l'ottava meraviglia del mondo.
Nel corso della presentazione, però
Rapita nuovamente la ragazza, Kong raggiunge il punto più alto della città, l'[[Empire State Building]], dove viene attaccato da una pattuglia di aerei [[Biplano|biplani]] dell'aviazione. Colpito a morte, Kong riesce a deporre delicatamente Ann su un cornicione del grattacielo e ad abbattere uno dei biplani prima di
Alla vista del cadavere dell'enorme scimmione la stampa inneggia alla "vittoria" dell'aviazione, simbolo della potenza americana, ma il regista Denham controbatte, dicendo quasi sconvolto e un po' rattristato "''Oh no! Non sono stati loro... È stata la bellezza che ha sconfitto la Bestia''."
== Produzione ==
===Sviluppo===
{{dx|[[File:T. rex old posture.jpg|thumb|Ricostruzione (oggi obsoleta) di un ''[[Tyrannosaurus rex]]'' da parte di [[Charles R. Knight]], su cui si basa il grande [[teropode]] del film<ref>Orville Goldner, George E Turner (1975). ''Making of King Kong: The Story Behind a Film Classic''. ISBN 0-498-01510-6</ref>]]}}
L'idea del film fu di [[Merian C. Cooper]], cui venne parlando con l'esploratore scientifico del [[American Museum of Natural History|Museo americano di storia naturale]] W. Douglas Burden, che era rientrato da una piccola isola dell'[[Estremo Oriente]] dalla quale aveva portato il più grande [[rettile]] vivente mai trovato, il [[Varanus komodoensis|drago di Komodo]].<ref>{{Cita libro
Alla sceneggiatura parteciparono il celebre romanziere [[Edgar Wallace]], morto durante la lavorazione (da qui una controversia sul suo effettivo contributo), [[James Ashmore Creelman]] e [[Ruth Rose]], moglie del regista [[Ernest B. Schoedsack]].<ref name="Fantafilm">{{fantafilm|1931/33-4|King Kong|17 novembre 2013}}</ref>
La pellicola non è stata realizzata solo presso gli [[RKO Pictures]], ma vennero sfruttati anche vari luoghi esterni fra [[Culver City]] e [[Los Angeles]]; in parte venne sfruttata anche [[New York]], ma solo per le scene finali inerenti all'uccisione di King Kong sull'[[Empire State Building]].
=== Cast ===
{{Citazione|Quando Merian C. Cooper mi disse che come protagonista maschile del film avrei avuto l'attore più alto e più scuro che ci fosse mai stato ad [[Hollywood]], pensai che si riferisse a [[Cary Grant]]... Ma poi cominciò a illustrarmi l'idea di King Kong...|L'attrice [[Fay Wray]]<ref name="Fantafilm" />}}
[[Fay Wray]] e [[Robert Armstrong (attore)|Robert Armstrong]], interpreti di Ann Darrow e Carl Denham, avevano già collaborato con Cooper e Schoedsack per il film ''[[Pericolosa partita]]'' (1928), nei rispettivi panni di Eve Trowbridge e del suo fratello alcolizzato. Per interpretare Ann furono prese in considerazione le attrici [[Dorothy Jordan]], [[Jean Harlow]] e [[Ginger Rogers]], ma il ruolo alla fine è andato a Wray, incontrata da Cooper e Schoedsack quando venne scelta per il ruolo di Ethne Eustace in ''The Four Feathers'' (1929).<ref name="Morton31">{{Cita|Morton|p. 31}}.</ref>
Il regista Shoedsack e il produttore Merian C. Cooper si riservarono due [[cameo|camei]] nel film interpretando, rispettivamente, il mitragliere e il pilota dell'aereo che abbatte King Kong.<ref name="Fantafilm" />
=== Effetti speciali ===
[[File:King Kong (1933), Brontosaur.jpeg|thumb|left|Lo scheletro snodabile del [[brontosauro]] usato nel film
Il film è noto per il suo utilizzo rivoluzionario di effetti speciali, tra cui animazione in [[passo uno]], retroproiezione, [[matte painting]] e [[Miniatura (cinema)|miniature]].<ref name=Wasko/>
Le creature del film erano dei pupazzi articolati, animati in [[passo uno]]: i modelli venivano fotografati immagine per immagine, da [[Willis O'Brien]] e dalla sua équipe, su dei plastici rappresentanti la giungla e la città di New York, ogni volta in una posizione differente che corrispondeva all'intero ventaglio di un movimento.<ref name="Chiesi31">{{Cita|Chiesi|p. 31}}.</ref> I modelli vennero ideati e costruiti dall'artista messicano Marcel Delgado (che aveva già collaborato con O'Brien per il film ''[[Il mondo perduto (film 1925)|Il mondo perduto]]''), basandosi sulle iconiche rappresentazioni di [[Charles R. Knight]].<ref name="Chiesi41">{{Cita|Chiesi|p. 41}}.</ref> Alcune miniature e [[Armatura (scultura)|armature]] furono riciclate dal già citato film incompiuto ''Creation''.<ref name="Chiesi45">{{Cita|Chiesi|p. 45}}.</ref>
Furono realizzati quattro pupazzi articolati di Kong, costruiti con uno scheletro di acciaio ricoperto di lattice, gommapiuma e pelliccia di coniglio.<ref name="Fantafilm" /><ref name="Morton36">{{Cita|Morton|p. 36}}.</ref> Furono usati due pupazzi alti 45 centimetri per le scene nella giungla, uno alto 60 centimetri per quelle in città, e un altro per la sequenza finale in cui il personaggio cade dall'Empire State Building.<ref name="Morton36"/> I modelli differivano leggermente tra di loro per i lineamenti dei musi, finitura del pelo e la lunghezza delle braccia.<ref name="Chiesi39">{{Cita|Chiesi|p. 39}}.</ref> Esistevano discrepanze fra le versioni che apparvero sullo schermo: la statura di Kong nella giungla era di circa sei metri, mentre a New York era di otto metri, in modo che il gorilla apparisse più imponente tra gli edifici della città e che il corpo spiccasse maggiormente nella scena dell'arrampicata sull'Empire State Building.<ref name="Chiesi39"/><ref>Antonello Sarno, ''Il cinema dell'orrore'', Tascabili Economici Newton/Enciclopedia tascabile</ref>
Per le riprese in primo piano furono utilizzati numerosi accessori a grandezza naturale, come un busto di Kong costruito in legno, stoffa, gomma e pelli d'orso da Delgado, E.B. Gibson e Fred Reese; al suo interno vi erano leve metalliche, cardini e un compressore d'aria azionati da tre uomini per controllare la bocca e le espressioni facciali del mostro.<ref name="Morton36"/> Le zanne erano lunghe 10 pollici, mentre i bulbi oculari 12 pollici di diametro.<ref name="Morton36"/> Furono anche costruite due versioni della mano destra di Kong, costruite in acciaio e gommapiuma e ricoperte di gomma e pelli d'orso;<ref name="Morton36"/> la prima mano, non articolata, venne montata su una gru ed usata per la scena in cui Kong cerca di acciuffare Jack, mentre la seconda era articolata e venne utilizzata nelle varie scene in cui il gorilla afferra Ann.<ref name="Morton36"/> Con gli stessi materiali delle braccia venne anche costruita una gamba non articolata, utilizzata per le scene in cui Kong calpesta le sue vittime.<ref name="Morton36"/>
Mario Larrinaga e Byron Crabbe realizzarono gli storyboard di diverse scene e dipinsero i fondali su cui si sarebbero andati a muovere i modelli di Kong e i dinosauri da animare; alcune ambientazioni furono ispirate dalle incisioni di [[Gustave Doré]].<ref name="Chiesi39"/> La grotta era un ambiente a grandezza naturale, mentre la giungla era una miniatura;<ref name="Chiesi41"/> in molti casi, O'Brien collocò i suoi modelli in passo uno davanti a veri dipinti di Larrinaga e Crabe.<ref name="Chiesi41"/> Il paesaggio metropolitano sullo sfondo della sequenza in cui Kong si arrampica sull'Empire State Building era un quadro di dodici piedi (circa 4 metri) collocato direttamente sul set in miniatura.<ref name="Chiesi41"/> Per le scene in cui Kong distrugge un treno, le immagini della gente che fugge furono impresse su un set in miniatura con gli edifici in scala di tre quarti.<ref name="Chiesi41"/>
[[File:KingKong001C.png|thumb|Foto promozionale colorizzata mostrante gli attori dal vivo che interagiscono con l'animazione in [[passo uno]]]]
La tecnica del passo uno era già utilizzata da più di un decennio, ma O'Brien e gli altri tecnici degli effetti speciali seppero miscelarla per la prima volta con altre tecniche, come la proiezione [[Miniatura (cinema)|miniaturizzata]] o la retroproiezione (''rear-projections''), in cui gli attori recitavano davanti a uno schermo trasparente, dietro il quale era proiettata una scena filmata anteriormente; le due azioni erano filmate contemporaneamente, così una volta impresse sulla pellicola davano l'idea di un'unica azione.<ref name="Chiesi41"/> Le parti in cui gli attori dal vivo interagivano con le creature animate vennero anche ottenute tramite due diverse tecniche: il processo Dunning e il processo Williams, che permettevano di combinare assieme delle strisce di pellicole diverse in un'unica immagine composita.<ref>Corrigan, Timothy, White, Patricia. (2015). ''The Film Experience''. New York: Bedford/St. Martin's. pp.120–121.</ref><ref>{{cita web|url=http://nzpetesmatteshot.blogspot.com/2013/07/king-kong-mightiest-wonder-of-world.html|titolo= Matte Shot - a tribute to Golden Era special fx "KING KONG - The Mightiest Wonder of the World"|data=12 luglio 2013|lingua=en}}</ref>
Durante la lavorazione vennero scritturate delle scene con dei [[Triceratopo|triceratopi]], uno [[stiracosauro]], un [[serpente]] gigante e un [[arsinoitherium]], che però furono tagliate o non vennero realizzate.<ref name="Chiesi45"/><ref name="Morton71">{{Cita|Morton|p. 71}}.</ref> Nel primo montaggio del film era presente una scena in cui gli uomini caduti nel crepaccio venivano uccisi da enormi insetti, rettili e invertebrati, ma la scena venne successivamente rimossa.<ref name="Chiesi45"/> Secondo alcuni sarebbe stata tagliata poiché inquietò troppo il pubblico durante una proiezione di prova nel gennaio 1933 a [[San Bernardino (California)|San Bernardino]],<ref name="Chiesi45"/><ref name="Morton63">{{Cita|Morton |p. 63}}.</ref> ma secondo altre fonti sarebbe stata rimossa tempo prima per volere di Cooper stesso, il quale riteneva che rallentasse il ritmo del film e distraesse troppo dal dramma di Fay Wray.<ref name="Morton63"/><ref name="Chiesi47"/> I modellini per questa scena furono riutilizzati dallo stesso O'Brien per il film ''[[Lo scorpione nero]]'' (1957) di [[Edward Ludwig]].<ref name="Chiesi45"/>
Murray Spivack realizzò gli effetti sonori del film.<ref name="Morton75">{{Cita|Morton|p. 75}}.</ref> Il ruggito di Kong si ottenne registrando i ruggiti di [[tigri]] e [[leone|leoni]] di uno zoo, poi rallentati e riprodotti al rovescio.<ref name="Morton75"/> I grugniti e i mugolii con cui il gorilla esprime la sua affezione ad Ann furono invece emessi da Spivack con un megafono e opportunamente rimaneggiati durante la registrazione.<ref name="Morton76">{{Cita|Morton|pp. 75-76}}.</ref> I versi dei dinosauri vennero realizzati registrando il sibilo di un compressore d'aria e dei gracidii emessi dallo stesso Spivack;<ref name="Morton76"/> per i versi del tirannosauro mischiò il sibilo del compressore d'aria con il ruggito di un [[Puma concolor|puma]],<ref name="Morton76"/><ref>Don Shay. (1982) ''Cinefex issues 7–10'', p.41</ref> mentre per quelli dello Pteranodon registrò i versi di vari uccelli.<ref name="Morton76"/> Per la scena tagliata dei triceratopi vennero originariamente registrati dei barriti di [[elefanti]], i quali rimasero inutilizzati.<ref name="Morton76"/> Spivack emise di persona anche varie urla emesse dai personaggi durante il film.<ref name="Morton76"/> Fay Wray registrò le grida del suo personaggio in una singola sessione di registrazione.<ref name="Morton76"/>
Lo chef Ken Roady (nome d'arte di Carmen Nigro) dichiarò di aver impersonato Kong con un costume da gorilla in alcune riprese a corpo intero, ma molti storici hanno contestato i suoi racconti e lo considerano un impostore.<ref>{{cita libro|autore=Donald Glut|titolo=Jurassic Classics: A Collection of Saurian Essays and Mesozoic Musings|url=https://archive.org/details/jurassicclassics00dona|anno=2001|editore=McFarland|isbn=9780786462469|p=[https://archive.org/details/jurassicclassics00dona/page/92 92]}}</ref><ref>{{cita libro|autore=James Hise|titolo=Hot Blooded Dinosaur Movies|url=https://archive.org/details/hotbloodeddinosa0000vanh|anno=1993|p=[https://archive.org/details/hotbloodeddinosa0000vanh/page/73 73]–74|editore=Pioneer Books|isbn=9781556983658}}</ref> Secondo [[Donald F. Glut]], lo stesso regista Cooper negò la presenza di uomini in costume sul set.<ref>{{cita libro|autore=[[Donald F. Glut]] |titolo=King Kong Cometh!|url=https://archive.org/details/kingkongcometh0000unse |anno=2005|editore=Plexus|città=London|isbn=9780859653626|p=[https://archive.org/details/kingkongcometh0000unse/page/64 64]|capitolo=His Majesty, King Kong - IV}}</ref>
=== Scene eliminate ===
Alcune scene previste per il film originale non furono completate o vennero successivamente rimosse dal montaggio definitivo. Attualmente sono considerate perdute, e ne rimangono solo alcune fotografie e storyboard.<ref name="Chiesi45"/> Queste includono:
* Uno ''[[Styracosaurus]]'' che attacca gli uomini della nave e poi li spinge verso la fossa. Inizialmente al suo posto doveva esserci un ''[[Arsinoitherium]]'', anch'esso scartato.<ref name="Chiesi45"/><ref name="Morton46">{{Cita|Morton |p. 46}}.</ref> Lo stiracosauro fu successivamente introdotto nel sequel ''[[Il figlio di King Kong]]''.<ref name="Chiesi51"/>
* La lotta nella fossa, in cui gli uomini vengono uccisi da dei giganteschi insetti, rettili e invertebrati; dalle foto e storyboard sopravvissuti si distinguono un [[ragno]], un [[granchio]], un [[rettile]] e una creatura con dei tentacoli.<ref name="Chiesi45"/><ref name="Morton63"/> Secondo alcuni sarebbe stata rimossa dal primo montaggio poiché inquietò troppo il pubblico durante una proiezione di prova nel gennaio 1933 a San Bernardino, California,<ref name="Chiesi45"/><ref name="Morton63"/> ma secondo altre fonti sarebbe stata rimossa tempo prima per volere di Cooper, il quale riteneva che rallentasse il ritmo del film e distraesse troppo dal dramma di Fay Wray.<ref name="Morton63"/><ref name="Chiesi47">{{Cita|Chiesi|p. 47}}.</ref> La caduta dei marinari nella fossa fu rigirata attraverso dei modellini, facendo in modo che i personaggi morissero a causa della caduta.<ref name="Chiesi47"/>
* Kong che viene inseguito da tre ''[[Triceratops]]'' in mezzo a dell'[[asfalto]]; due dei triceratopi muoiono (uno affonda nell'asfalto e l'altro viene ucciso da Kong), mentre il terzo fugge e carica contro l'equipaggio della Venture, uccidendone un membro.<ref name="Chiesi45"/><ref name="Morton61">{{Cita|Morton |p. 61}}.</ref> La sequenza del terzo triceratopo doveva provenire da parte del materiale girato per il film incompiuto ''Creation''.<ref name="Chiesi51">{{Cita|Chiesi |p. 51}}.</ref> Le riprese della scena non furono completate dopo che Cooper decise di scartarla, assieme alla sequenza di ''Creation''.<ref>{{Cita|Morton |p. 62}}.</ref>
* Prima dell'attacco del T.rex, Ann viene spaventata da un [[Gigantophis|serpente gigante]]. Benché la scena sia stata scartata, si può comunque vedere l'espressione disgustata sul volto di Ann alla vista del serpente, poco prima della comparsa del tirannosauro.<ref>{{Cita|Morton |pp. 65-67}}.</ref>
* Il viaggio di ritorno di Jack e Ann lungo il fiume, inseguiti da Kong.<ref name="Chiesi45"/>
* Kong distrugge un hotel dove degli uomini stanno giocando a poker; rimossa perché era presente una scena simile nel film ''[[Il mondo perduto (film 1925)|Il mondo perduto]]'' (1925).<ref>{{Cita|Morton|}}.</ref>
* Una ripresa dall'alto di Kong che cade dall'Empire State Building, tagliata a causa di un effetto trasparente sul personaggio dovuto all'esposizione multipla della pellicola.<ref name="Chiesi51"/>
Inoltre, al posto del rettile con due arti che minaccia Jack nascosto nella caverna doveva inizialmente esserci un ragno gigante.<ref name="Chiesi47"/>
Le scene dello stiracosauro e degli insetti nella fossa sono state ricreate in [[stop motion]] da [[Peter Jackson]] e inserite come contenuto speciale nella versione in DVD su due dischi del [[King Kong (film 2005)|remake del 2005]].<ref>{{cita web|url=https://www.bloglive.it/2020/06/03/king-kong-scena-perduta-ricostruita-peter-jackson/ |titolo=“King Kong”, la scena perduta del 1933 e ricostruita da Peter Jackson|sito=bloglive.it|lingua=en|data=3 giugno 2020}}</ref>
=== Creature protagoniste ===
[[File:King Kong vs Tyrannosaurus.jpg|thumb|King Kong combatte il [[Tyrannosaurus|tirannosauro]] in un'immagine promozionale]]
Nel film furono presentate numerose ricostruzioni animate di [[dinosauri]], ispirate abbastanza fedelmente alle immagini delle ricostruzioni dell'epoca, andando incontro tuttavia a varie imprecisioni, principalmente a causa delle limitate conoscenze scientifiche dell'epoca.<ref name="nhm">{{cita web|lingua=en|autore=Emily Osterloff|url=https://www.nhm.ac.uk/discover/debunking-dinosaur-myths-and-movie-misconceptions.html|titolo=Debunking dinosaur myths and movie misconceptions|sito=NHM|postscript=nessuno}}; {{cita web|lingua=en|autore=Brian Switek|url=https://www.tor.com/2014/11/28/cinemas-best-and-worst-dinosaurs-2/|titolo=Cinema’s Best and Worst Dinosaurs|data=28 novembre 2014}}</ref> Altre creature (come ragni, granchi e insetti giganti), presenti soprattutto nelle scene eliminate, erano di pura fantasia.
* ''[[Tyrannosaurus rex]]'': così come nel film ''[[Il mondo perduto (film 1925)|Il mondo perduto]]'' del 1925, viene mostrato con tre dita sugli arti anteriori anziché con due (come un ''[[Allosaurus]]''), e come le prime ricostruzioni oggi obsolete, con una postura eretta sulle zampe posteriori e con la coda strisciata a terra.<ref name="nhm" />
* ''[[Stegosaurus]]'': aveva 4 punte sulla coda, e non 8 come viene mostrato nel film.
* ''[[Brontosaurus]]'': viene mostrato come carnivoro, in quanto aggredisce e divora molti membri del gruppo, ma in realtà era erbivoro.<ref>{{cita web|lingua=en|autore=Brian Switek|url=https://www.tor.com/2014/11/28/cinemas-best-and-worst-dinosaurs-2/|titolo=Cinema’s Best and Worst Dinosaurs "King Kong movie review & film summary (1933)"|sito=Tor.com|data=28 novembre 2014}}</ref>
* [[Iguana]] o [[lucertola]] con due arti.
* ''[[Elasmosaurus]]'': differentemente da quanto mostrato nel film, non poteva strisciare e strangolare come i [[serpenti]].
* ''[[Pteranodon]]'': nel film viene raffigurato come carnivoro (mentre nella realtà si cibava di pesce) e di dimensioni maggiori rispetto alle sue reali dimensioni.
Nelle scene eliminate o irrealizzate comparivano anche: uno ''[[Styracosaurus]]'', un'iguana gigante, un [[granchio]] gigante, dei [[Ragno|ragni]] giganti, una creatura con tentacoli, un ''[[Gigantophis]]'', dei ''[[Triceratops]]'' e un ''[[Arsinoitherium]]''.<ref name="Morton" />
== Colonna sonora ==
La colonna sonora venne composta da [[Max Steiner]] e, a detta di Cooper stesso,{{
Esistono in commercio varie edizioni discografiche della colonna sonora originale e due incisioni moderne a cura della [[National Philharmonic Orchestra]] diretta da [[Fred Steiner]] (1975) e della [[Moscow Symphony Orchestra]] guidata da [[William T. Stromberg]] (1997).
==
===Data di uscita===
[[File:Grauman's Chinese Theatre, by Carol Highsmith fixed & straightened.jpg|thumb|upright|Il [[Grauman's Chinese Theatre]] ha ospitato l'anteprima del film]]
[[File:King Kong Re-release Trailer.webm|thumb|Trailer della riedizione del 1938]]
''King Kong'' debuttò al [[Radio City Music Hall]] e al RKO Roxy di New York City il giorno giovedì 2 marzo 1933, preceduto da uno spettacolo teatrale chiamato ''Jungle Rhythms''.<ref name="web.archive.org">{{Cita web |url=http://retrocrush.buzznet.com/kong/ |titolo=Archived copy |accesso=26 gennaio 2008 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20080126084027/http://retrocrush.buzznet.com/kong/ |dataarchivio=26 gennaio 2008 |deadurl=no}}</ref> I biglietti avevano un prezzo compreso tra i 35 e i 75 dollari, e nei suoi primi quattro giorni furono tutti esauriti per ognuno dei suoi dieci spettacoli giornalieri, stabilendo il record assoluto di presenze per un evento al coperto.<ref name="web.archive.org"/> Nel corso dei quattro giorni, il film aveva incassato $89.931.<ref name="web.archive.org"/>
Il film ha avuto la sua anteprima mondiale ufficiale il 23 marzo 1933 al [[Grauman's Chinese Theatre]] di Hollywood, con il grande busto di Kong usato nel film collocato nel cortile esterno al teatro.<ref name=buzznet>{{Cita web|url=http://retrocrush.buzznet.com/archive2005/kong/|titolo=retroCRUSH: The World's Greatest Pop Culture Site|data=27 ottobre 2007|lingua=en|accesso=12 aprile 2021|dataarchivio=27 ottobre 2007|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20071027120655/http://retrocrush.buzznet.com/archive2005/kong/|urlmorto=sì}}</ref> La proiezione fu preceduta da uno spettacolo in diciassette atti, ''The Dance of the Sacred Ape'', eseguita da una troupe di ballerini afroamericani.<ref name=buzznet/> Parteciparono anche il cast e la troupe del film.<ref name=buzznet/> La pellicola uscì a livello nazionale il 10 aprile 1933, riscuotendo un grande successo di pubblico.<ref name=buzznet/>
In Italia il film fu distribuito per la prima volta il 2 dicembre 1933.<ref name=hotcorn/><ref name=zinefilo/> Il doppiaggio italiano fu eseguito a [[Roma]] negli stabilimenti della International Acoustic, e tra le voci figuravano [[Tina Lattanzi]] e [[Ruggero Ruggeri]].<ref name=AntonioGenna>{{Cita web|url=https://www.antoniogenna.net/doppiaggio/film/kingkong1933.htm|sito=[[Il mondo dei doppiatori]]|titolo=King Kong (1933)}}</ref> Fu riedito nel 1949 con un nuovo doppiaggio ad opera della [[Cooperativa Doppiatori Cinematografici|CDC (Cooperativa Doppiatori Cinematografici)]];<ref name=AntonioGenna/><ref>{{Cita web|url=https://www.italiataglia.it/files/visti21000_wm_pdf/5560.pdf|titolo=King Kong}}</ref> quest'ultima è la versione reperibile nelle edizioni DVD.
Secondo il giornalista [[Ugo Buzzolan]]:
{{Citazione|Non c'era allora nemmeno un centesimo della pubblicità di oggi [...] eppure tutti sapevano dell'arrivo dell'immenso gorilla che avrebbe riempito gli schermi, e tutti ne parlavano. Sin dall'inizio, e per settimane, i cinema furono assaltati, con resse spaventose. Ricordo lunghe code di domenica pomeriggio, mai viste prima d'allora: un fenomeno strabiliante, e c'era, sul marciapiede, la folla che guardava la folla che andava a vedere ''King Kong'', o, una volta conquistato un posto, anche in piedi, si assisteva allo spettacolo ammutoliti e ammirati, e si riguadagnava l'uscita commossi, e convinti di aver presenziato ad un capolavoro ineguagliabile [...] ''King Kong'' fuoreggiò per mesi e mesi, anzi per anni. I ragazzi non si accontentavano di vederlo una sola volta. Io sono incerto sul numero delle volte: tre di sicuro, forse quattro, e ogni volta ci passavo il pomeriggio. Si andava a cercarlo nei locali di periferia [...] più lo conoscevamo a memoria, più ci divertivamo.|[[Ugo Buzzolan]], ''[[La Stampa]]'', 21 aprile 1978.<ref name="Buzzolan">[http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,9/articleid,1084_01_1978_0090_0009_15649808/ ''Era bello quel mostro degli Anni 30''], ''La Stampa'', 21 aprile 1978</ref>}}
Il film è stato riproposto nelle sale nel 1938, 1942, 1946, 1952 e nel 1956 grazie al grande successo al botteghino ottenuto.<ref name="web.archive.org"/> In Italia venne rimesso in circuito anche nel 1968 su distribuzione Delta, a seguito del buon successo riscontrato dal film ''[[King Kong - Il gigante della foresta]]''.<ref>{{Cita web|url=http://www.fantafilm.net/Schede/1961b/67-14.htm|sito=FantaFilm|titolo=King Kong - Il gigante della foresta}}</ref>
=== Censure ===
''King Kong'' è stato riproposto nelle sale nel 1938, 1942, 1946, 1952 e 1956 grazie al grande successo al botteghino ottenuto.<ref name="web.archive.org"/> Ogni volta tuttavia è stato censurato ulteriormente rispetto alla sua prima nel 1933, con alcune scene tagliate parzialmente o escisse del tutto. Queste scene sono state:
* quella del ''[[Brontosaurus]]'' che attacca i marinai sulla zattera e ne uccide uno che ha tentato di salvarsi salendo su un albero;
* quella di Kong che spoglia e annusa Anna;
* Kong che morde e calpesta i nativi quando attacca il villaggio;
* infine quella in cui, fuggito dal [[teatro]], Kong divora un uomo e si arrampica su un [[grattacielo]], dove preleva una donna credendola Anna ma, quando si accorge che non è lei, la lascia cadere nel vuoto.
Dato che RKO non conservò le copie del negativo originale del film o le stampe di distribuzione, le scene tagliate furono considerate perdute per molti anni; tuttavia, nel 1969 venne rinvenuta a Filadelfia una stampa in 16 mm comprendente le scene censurate, che furono ripristinate nel film.<ref name=Morton>{{cita libro |autore=Morton, Ray |anno=2005 |titolo=King Kong: The History of a Movie Icon from Fay Wray to Peter Jackson |url=https://archive.org/details/kingkonghistoryo0000mort |città=New York, NY |editore=Applause Theatre & Cinema Books |isbn=1-55783-669-8}}</ref> Il film completo fu ripubblicato nel 1970 dalla Janus Film.<ref name=Morton/>
Nei due decenni successivi, gli [[Universal Studios]] hanno effettuato ulteriori restauri fotochimici al film, basandosi su una versione del 1942.<ref>{{cita web |url=http://www.creativeplanetnetwork.com/dcp/news/king-kong/43148 |titolo=King Kong |data=1º gennaio 2006|lingua=en |sito=creativeplanetnetwork.com}}</ref> Negli anni '80 venne trovata una versione britannica contenente le scene tagliate in qualità migliore. Dopo 6 anni di ricerca in tutto il mondo, nel 2005 la [[Warner Bros.]] ha completato un ulteriore restauro completamente digitale, che utilizza la scansione a risoluzione in [[4K]]. A questo restauro è stata aggiunta anche un'[[ouverture]] di 4 minuti, portando il film a una durata complessiva di 104 minuti.<ref>{{cita web |url=http://www.thedigitalbits.com/site_archive/articles/robertharris/harris102505.html |titolo=Robert A. Harris On King Kong |lingua=en |sito=thedigitalbits.com}}</ref> ''King Kong'' venne anche colorizzato alla fine degli anni '80 per la televisione.<ref>{{cita web |url=http://www.tcm.com/tcmdb/title/2690/King-Kong/misc-notes.html |titolo=King Kong: Miscellaneous Notes |sito=TCM |lingua=en}}</ref>
Le versioni home video comprendono le suindicate scene, e la versione colorizzata venne pubblicata anche in DVD nel Regno Unito e in Italia.<ref name=DVDcompare>[http://dvdcompare.net/comparisons/film.php?fid=2930 Rewind @ www.dvdcompare.net - King Kong (1933)<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>
=== Edizioni home video ===
Nel 1984, ''King Kong'' venne pubblicato su [[LaserDisc]] dalla Criterion Collection; fu uno dei primi film a venire distribuito in tale formato, nonché il primo ad includere una traccia di commento audio, registrato dallo storico del cinema Ron Haver.<ref>{{Cita web|url=https://www.denverpost.com/2005/08/24/if-dvd-killed-the-film-star-criterion-honors-the-ghost/|titolo=If DVD killed the film star, Criterion honors the ghost|data=24 agosto 2005|sito=The Denver Post|lingua=en}}</ref> Nel 1985, Image Entertainment ha pubblicato un altro LaserDisc, questa volta con un commento dello storico e produttore di colonne sonore Paul Mandell. Il film fu poi pubblicato in numerose edizioni in [[VHS]], prima di ricevere una distribuzione ufficiale in DVD.
Tra le varie edizioni [[DVD]] in Italia figurano una prima versione rimasterizzata pubblicata dalla Explosion Video,<ref name=DVDcompare/> e una dalla Ciak Cult Movie con doppia versione, in bianco e nero e colorizzata. Nel dicembre 2005, [[Sony Pictures Home Entertainment]] ha anche pubblicato in Italia una versione speciale in DVD a due dischi, con il primo contenente il film originale e la versione colorizzata, e il secondo dei contenuti speciali: il trailer italiano del 1933, un'intervista a [[Fay Wray]], il corto ''[[R.F.D. 10,000 B.C.]]'', parti del film incompiuto ''Creation'', e il film ''[[Il mondo perduto (film 1925)|Il mondo perduto]]''.<ref>{{Cita web| url=https://www.repubblica.it/2005/l/sezioni/spettacoli_e_cultura/dvd57/dvd57/dvd57.html |titolo=Tutti pazzi per il supergorilla
King Kong domina anche in dvd |autore=Claudia Morgoglione |sito=La Repubblica}}</ref> È stata riproposta il 24 gennaio 2006 in un'edizione limitata di 1500 copie, contenente anche la riproduzione della brochure originale americana di 24 pagine.<ref>{{cita web |url=https://www.dvdweb.it/Scheda_DVD/DV80220/King_Kong_Collector_s_Limited_Edition_2_DVD_Libretto_originale.html |titolo=King Kong - Collector's Limited Edition (2 DVD + Libretto originale) |sito= dvdweb.it}}</ref>
Il 26 novembre 2014, la [[Dynit]] ha distribuito un'edizione in DVD e [[Blu-ray Disc|Blu-ray]] denominata "''Ultimate Edition''", con gli stessi contenuti speciali dell'edizione di Sony del 2005.<ref>{{Cita web| https://www.avmagazine.it/news/software/king-kong-del-1933-in-blu-ray_9703.html |titolo=King Kong del 1933 in Blu-Ray |sito=AV Magazine}}</ref>
== Accoglienza ==
[[File:King Kong (1933) movie poster (1).jpg|thumb|Locandina statunitense alternativa]]
===Incassi===
Alla sua uscita nel 1933 il film fu campione d'incassi negli Stati Uniti,<ref name="Cinematografo">{{Cinematografo|film|king-kong-mfmpq0i9|King Kong}}</ref> con un incasso stimato di $90.000 durante il fine settimana d'apertura.<ref name="lords">{{cita libro |titolo=Lords of Finance |autore=Liaquat Ahamed |data=2009 |editore=Penguin Books |isbn=9780143116806 |url=https://archive.org/details/lordsoffinanceba00aham/page/452 |p=452 }}</ref> Le entrate sono diminuite del 50% nella seconda settimana di uscita, a causa del giorno festivo nazionale per i primi giorni in carica del presidente [[Franklin D. Roosevelt]].<ref name="lords"/>
Prima della riedizione del 1952, è stato riportato che il film aveva racimolato 2,8 milioni di dollari nel mondo, di cui 1,07 milioni negli Stati Uniti e Canada.<ref name="rko">{{cita libro |autore=Richard Jewel |titolo=RKO Film Grosses: 1931–1951 |editore=Historical Journal of Film Radio and Television |volume=14 |anno=1994 |pagina=39}}</ref> Dopo la riedizione, ''[[Variety (periodico)|Variety]]'' ha stimato che il film aveva incassato ulteriori 1,6 milioni di dollari negli Stati Uniti e in Canada, per un totale di 3,9 milioni di dollari.<ref>{{cita web|url=https://archive.org/stream/variety189-1953-01#page/n361/mode/1up|titolo='Gone,' With $26,000,000, Still Tops All-Timers; Greatest Show Heads '52|sito=Variety|data=21 gennaio 1953|lingua=en}}</ref> Tenendo presente tutte le riproposte al cinema del film nel corso degli anni, l'incasso totale si aggira intorno ai 5,3 milioni di dollari.<ref name="rko"/><ref>{{cita web |titolo=King Kong (1933) – Notes |sito=Turner Classic Movies |url=http://www.tcm.com/tcmdb/title/2690/King-Kong/notes.html |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20191216073610/http://www.tcm.com/tcmdb/title/2690/King-Kong/notes.html |dataarchivio=16 dicembre 2019 |lingua=en |deadurl=no}}</ref>
===Critica===
Sull'aggregatore di recensioni [[Rotten Tomatoes]] il film ha una percentuale di gradimento del 98% basato su 54 recensioni con un voto medio di 9 su 10.<ref>{{cita web |url=https://www.rottentomatoes.com/m/1011615-king_kong |titolo=King Kong (1933) |sito=Rotten Tomatoes}}</ref> Lo stesso sito lo ha classificato come il quarto miglior film horror mai realizzato,<ref>{{cita web |titolo=Best Horror Movies – King Kong (1933) |sito=[[Rotten Tomatoes]] |url=https://www.rottentomatoes.com/guides/best_horror_movies/1011615-king_kong/ |lingua=en |accesso=12 aprile 2021 |dataarchivio=1 aprile 2010 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20100401203419/http://www.rottentomatoes.com/guides/best_horror_movies/1011615-king_kong/ |urlmorto=sì }}</ref> e lo inserì nella lista dei 100 migliori film di tutti i tempi.<ref>{{cita web |sito=Rotten Tomatoes|url=https://www.rottentomatoes.com/top/bestofrt/|titolo=Top 100 Movies of All Time – Rotten Tomatoes |lingua=en}}</ref>
Il ''New York World-Telegram'' definì il film "uno dei migliori thriller cinematografici, realizzato con tutti i trucchi più astuti del cinema".<ref>''New York Reviews''. [[The Hollywood Reporter]]. ''Los Angeles: The Wilkerson Daily Corporation 2'', 7 marzo 1933</ref> Il ''[[Chicago Tribune]]'' lo considerò "una delle novità più originali, elettrizzanti e gigantesche emerse da uno studio cinematografico".<ref>''Monster Ape Packs Thrills in New Talkie'', in ''[[Chicago Tribune]]'', Chicago: Tribune Publishing: Part 7, p. 8, 23 aprile 1933.</ref>
L'autore e critico francese [[Jean Boullet]] — riconosciuto come uno dei maggiori "kongofili" assieme a [[Forrest J. Ackerman]] — ha definito ''King Kong'', forse provocatoriamente, il più grande film della [[storia del cinema]] mondiale.<ref name=Fantafilm /> Nel 2002, il noto critico [[Roger Ebert]] lo inserì nella sua lista dei film migliori di sempre.<ref>{{cita web|autore=[[Roger Ebert]]|data=3 febbraio 2002|titolo=King Kong movie review & film summary (1933)|url=https://www.rogerebert.com/reviews/great-movie-king-kong-1933|urlmorto= no|urlarchivio= https://web.archive.org/web/20130417055656/http://www.rogerebert.com/reviews/great-movie-king-kong-1933|sito=RogerEbert.com|lingua=en}}</ref>
Il film è stato anche inserito in varie liste stilate dall'[[American Film Institute]]:
*[[AFI's 100 Years... 100 Movies|migliori cento film statunitensi]] di tutti i tempi - 43º posto;<ref name=AFI>{{cita web|lingua=en|url=http://www.afi.com/100years/movies.aspx|titolo=AFI's 100 Years... 100 Movies|editore=[[American Film Institute]]|accesso=12 ottobre 2014}}</ref>
*[[AFI's 100 Years... 100 Movie Quotes|cento migliori citazioni cinematografiche di tutti i tempi]], per la battuta finale di Denham (''"Oh, no, it wasn't the airplanes. 'Twas Beauty killed the Beast."'' in lingua originale) - 84º posto;<ref>{{cita web|autore=[[American Film Institute]]|url=https://www.afi.com/afis-100-years-100-movie-quotes/|titolo=AFI's 100 YEARS...100 MOVIE QUOTES|accesso=4 gennaio 2020|lingua=EN}}</ref>
*[[AFI's 100 Years... 100 Thrills|cento film più avvincenti]] - 12º posto;
* [[AFI's 100 Years... 100 Passions|cento migliori film statunitensi sentimentali]] - 24º posto;
* [[AFI's 100 Years of Film Scores|25 colonne sonore più belle del cinema statunitense]] - 13º posto;
*[[AFI's 10 Top 10]] - 4º [[AFI's 10 Top 10#Fantasy|miglior film fantasy]].
La pellicola non fu tuttavia esente da giudizi negativi. Tra questi, il noto critico cinematografico [[Mario Gromo]] criticò duramente il film a causa degli effetti speciali, definendolo "film per miopi":
{{Citazione|[…] Oggi, dopo aver visto ''King Kong'', si potrebbero inaugurare due altre categorie: film per miopi, film per non miopi; e ''King Kong'' è fatto per un pubblico affetto da almeno una mezza dozzina di diottrie. […] Tutto ciò per lo spettatore assai miope, apparirà in una visione apocalittica, densa di brividi, d'imprevisti. […] Non tutti sono miopi, però; e ieri sera, nei momenti più volonterosamente spaventosi risuonavano non poche risate, con un nutrito codazzo di fischi finali. Siamo in parecchi a non portare occhiali. Se ''King Kong'' rinuncia a priori a ogni e qualsiasi intento d'arte, e vorrebbe invece soltanto ammanirci lo spettacolone terrificante, e specialmente in una sorta di campionario delle risorse tecniche sulle quali la cinematografia può ormai sicuramente contare, è proprio in questo assunto che il film rivela le sue pecche più grossolane. […] Prescindendo dalla cartapesta degli sfondi, questi mostri antidiluviani, dinosauri e C., sono tutti timidi ed epilettici: si muovono lentamente e a scatti, come vogliono i meccanismi ad orologeria che li governano. Si salva King Kong, che il terribile urango non è che un uomo camuffato, e le sue proporzioni sono ottenute con delle sovrapposizioni, degli schermi multipli: ma sono, questi sistemi, veramente l'ultima parola della tecnica, del trucco cinematografico?|[http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,5/articleid,1144_01_1933_0287_0005_24342785/anews,true/''La Stampa'' del 3 dicembre 1933]}}
[[Gianni Rondolino]] (''[[La Stampa]]'', 14/2/1993) osserva che "Forse ''King Kong'' non regge più di tanto nella sua modestia spettacolare e nei limiti oggettivi della sua artisticità a interpretazioni sociologiche o psicanalitiche, ideologiche o politiche. Ma certo la forza eversiva della grande scimmia come modello di alterità rispetto alla società americana del tempo, e più in generale del costume sociale e morale degli anni trenta, risulta ancor oggi vincente."<ref name="Cinematografo" />
== Altri media ==
{{vedi anche|King Kong (romanzo)}}
Dalla sceneggiatura del film venne tratto un [[King Kong (romanzo)|romanzo omonimo]] scritto da [[Delos W. Lovelace]] (anche se spesso è attribuito erroneamente al romanziere [[Edgar Wallace]], autore della prima stesura della sceneggiatura del film), pubblicato a puntate sulla [[rivista pulp]] ''[[Mystery Magazine]]'' nel 1932 e in forma di libro in quello stesso anno da Grosset & Dunlap, un po' prima che fosse distribuito il film.
== Influenza culturale ==
[[File:King Kong, 1933.jpeg|thumb
Il finale del film è stato citato e parodiato in innumerevoli opere. Ad esempio nel [[Musical|film musicale]] ''[[The Rocky Horror Picture Show]]'' del [[1975]] (tratto dal musical del [[1973]]), nella scena finale del film [[Rocky (The Rocky Horror Show)|Rocky]] si arrampica sull'antenna della [[RKO Pictures|RKO]] trascinando sulle proprie spalle il corpo del suo creatore [[Frank-N-Furter]], ucciso poco prima dai suoi ex servitori [[Riff Raff (personaggio)|Riff Raff]] e [[Magenta (The Rocky Horror Show)|Magenta]], in una scena che ricorda in modo evidente l'arrampicata di King Kong sull'[[Empire State Building]]. Nella stessa pellicola viene anche citata l'eroina di ''King Kong'' [[Fay Wray]] e la provocante sensualità che sprigiona nel film del 1933.
La grande popolarità del film e del personaggio di Kong si riflette nelle numerose citazioni e parodie in altre opere televisive e cinematografiche e in alcune canzoni, videogiochi e video musicali. Ad esempio, la seconda storia del [[Episodi de I Simpson (quarta stagione)#La paura fa novanta III|quinto episodio della quarta stagione]] (''La paura fa novanta III'') de ''[[I Simpson]]'' (''King Homer'') è una parodia del film
== Sequel ==
{{vedi anche|King Kong (personaggio)}}
[[File:Kingkongedo38.jpg|thumb|left|Una rara immagine del film perduto ''[[Wasei Kingu Kongu]]'' (1933), che usava ''King Kong'' come sfondo alla storia]]
Visto il successo, il film ebbe subito un seguito, ''[[Il figlio di King Kong]]'' (''The Son of Kong'', 1933), sempre diretto da [[Ernest B. Schoedsack]], la cui prima si tenne otto mesi dopo l'uscita di ''King Kong''.<ref>{{cita web|url=https://www.imdb.com/title/tt0024593/|titolo=The Son of Kong (1933)|editore=imdb.com|accesso=12 ottobre 2014}}</ref>
Il soggetto del film del 1933 ha ispirato il [[remake]] ''[[King Kong (film 1976)|King Kong]],'' del 1976, diretto da [[John Guillermin]] e prodotto da [[Dino De Laurentiis]], come il suo seguito ''[[King Kong 2]]'' del 1986. Nel 2005 [[Peter Jackson]] ha girato un [[King Kong (film 2005)|nuovo remake]] del film del 1933.
Il [[King Kong (personaggio)|personaggio]] del film ha inoltre ispirato liberamente varie pellicole giapponesi del filone dei "[[Kaijū|mostri giganti]]" (essendo il primo in assoluto), tra cui due film [[Film perduto|perduti]] degli anni trenta (''[[Wasei Kingu Kongu]]'' ed ''[[Edo ni arawareta Kingu Kongu]]'')
King Kong inoltre è una delle maggiori fonti di ispirazione per il famosissimo [[Godzilla]]. Lo stesso [[Ishirō Honda]] (regista del primo film su Godzilla) diresse due film su King Kong degli anni sessanta, ''[[Il trionfo di King Kong]]'' (キングコング対ゴジラ ''Kingu Kongu tai Gojira'', 1962), in cui Kong combatte contro [[Godzilla]], e ''[[King Kong, il gigante della foresta]]'' (キングコングの逆襲 ''Kingu Kongu no gyakushū'', 1967).
Nel 1998 è stato anche distribuito un [[film d'animazione]] basato sul film originale, intitolato ''[[The Mighty Kong|Mighty Kong - L'invincibile King Kong]]'' (''The Mighty Kong''), e ne segue grossomodo la stessa trama ma adattandolo a un pubblico di ragazzi e dotandolo di un lieto fine. Kong è stato protagonista di due serie televisive animate, la prima nel 1966 intitolata ''[[King Kong (serie animata 1966)|The King Kong Show]]'', che ha ispirato il film giapponese del 1967, e la seconda nel 2000 intitolata ''[[King Kong (serie animata 2000)|Kong: The Animated Series]]'', serie d'avventura fantasy che funge da sequel alle vicende originali del film, e il cui protagonista è un [[Clonazione|clone]] di Kong. Entrambe le serie televisive sono state trasmesse in Italia col semplice titolo ''King Kong''.
Nel [[2016]] viene annunciato un [[Reboot (mass media)|reboot]] della serie intitolato ''[[Kong: Skull Island]]'', secondo capitolo dell'universo cinematografico [[MonsterVerse]], che è stato seguito da ''[[Godzilla vs. Kong]]'' nel 2021.
== Note ==
<references/>
== Bibliografia ==
;Fonti
*{{en}} Richard B. Jewell, Vernon Harbin
;Approfondimenti
* {{Cita libro|autore=Cynthia Marie Erb|titolo=Tracking King Kong: A Hollywood Icon in World Culture|url=http://books.google.com/books?id=pU7mnHBaqvQC|anno=2009|editore=Wayne State University Press|isbn=978-0-8143-3430-0}}
*{{cita libro| |url= https://books.google.it/books/about/King_Kong.html?id=MNOPWJTvuxoC |autore= Roberto Chiesi |titolo=King Kong: la storia, i film, le foto, il mito |editore=Gremese Editore|anno=2005 |cid=Chiesi}}
* {{cita libro |url=https://books.google.it/books?id=UPXbsJLVgCcC |autore=Ray Morton |titolo=King Kong: The History of a Movie Icon from Fay Wray to Peter Jackson |città=New York |editore= Applause Theatre & Cinema Books, 2005 |ISBN= 1-55783-669-8 |cid=Morton}}
== Voci correlate ==
Riga 203 ⟶ 258:
== Altri progetti ==
{{Interprogetto}}
== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
* [http://www.fantascienza.com/7201/il-mitico-king-kong-del-1933 ''Il mitico King Kong (del 1933)''], Fantascienza.com
{{King Kong}}
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