Arsinoe II: differenze tra le versioni
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{{Monarca
| nome =
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| immagine = ArsinoeII.jpg
| legenda = Ritratto monetale di Arsinoe II ([[Metropolitan Museum of Art]], New York)
| regno = [[299 a.C.]] – [[280 a.C.]] (Regina di Tracia)<br />[[288 a.C.]] – [[280 a.C.]] (Regina di Macedonia)<br />[[275 a.C.]] – [[268 a.C.]]
| altrititoli =
| predecessore =
| successore =
| nome completo = Ἀρσινόη (fino al 275 a.C.)<br />Ἀρσινόη Φιλάδελφος (dal 275 a.C.)<br />ir-si-nꜢt (''irsinat'')<br /><small>(per la titolatura egizia, vedi la [[#Titolatura|sezione dedicata]])</small>
| consorte = [[Lisimaco]],<br />[[Tolomeo Cerauno]],<br />[[Tolomeo II]]
| figli = Da Lisimaco: [[Tolomeo di Telmesso]],
|
| padre = [[Tolomeo I]]
| madre = [[Berenice I]]
| data di nascita = [[316 a.C.]] circa
| luogo di nascita = [[Menfi (Egitto)|Menfi]] o [[Alessandria d'Egitto]]
| GiornoMeseMorte =
| data di morte = luglio [[268 a.C.
| luogo di morte = [[Alessandria d'Egitto]]
}}
[[File:Argento da Taranto al British Museum. Raffigura l' Apoteosi di Arsinoe II come Afrodite Urania secondo la ricerca dell'archeologa Giovanna Bonivento Pupino.png|miniatura|Argento da Taranto al British Museum. Raffigura l'Apoteosi di Arsinoe II come Afrodite Urania (bibl. Giovanna Bonivento Pupino, ''L’emblema in argento da Taranto al British Museum'', in ''Rendiconti della Accademia di Archeologia Lettere e Belle Arti'' , Nuova Serie Vol. LXV 1995, pp. 131-155, Società Nazionale di Scienze Lettere ed Arti Università Federico II di Napoli).]]
{{Bio
|Nome =
|Cognome =
|PreData = {{lang-grc|Ἀρσινόη Φιλάδελφος|
|Sesso = F
|LuogoNascita = Menfi
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|AnnoNascita = [[316 a.C.]] circa
|LuogoMorte = Alessandria d'Egitto
|GiornoMeseMorte = luglio
|AnnoMorte =
|Epoca = III a.C.
|Attività = regina
|Nazionalità = egizia
|Categorie = no
|
}}
Nacque in Egitto intorno al
Nel [[281 a.C.]], dopo la morte in battaglia del marito, fuggì in maniera rocambolesca da Efeso a [[Kassandra|Cassandria]] in [[Macedonia (regione storica)|Macedonia]] e sposò il fratellastro [[Tolomeo Cerauno]], che nel frattempo era diventato re di [[Tracia]]. Poco tempo dopo il matrimonio Cerauno uccise due dei figli di Arsinoe (
Come "regina dell'
Il ''[[
Dopo la sua morte, avvenuta nel
== Biografia ==
=== Origini ===
==== Nascita e famiglia ====
[[File:Ptolemy I Soter Louvre Ma849.jpg|sinistra|thumb|[[Tolomeo I]], il padre di Arsinoe (III sec. a.C.) ([[Museo del Louvre]], Parigi)
Arsinoe nacque probabilmente a [[Menfi (Egitto)|Menfi]], antica capitale della [[satrapo|satrapia]] d'[[Storia dell'Egitto greco e romano|Egitto]], oppure ad [[Alessandria d'Egitto|Alessandria]], la nuova capitale fondata da [[Alessandro Magno]].<ref name=C16>{{cita|Donnelly Carney|pag. 16}}.</ref> Il padre, [[Tolomeo I|Tolomeo]], era infatti stato nominato satrapo d'Egitto dal reggente [[Perdicca]] al momento della [[spartizione di Babilonia|spartizione dell'impero di Alessandro]], conseguente alla morte del re macedone ([[323 a.C.]]). Tolomeo era, come Perdicca stesso, uno dei sette ''[[somatofilachia|somatophylakes]]'', le guardie del corpo di Alessandro.<ref>{{cita libro|cognome=Bengtson|nome=Hermann|titolo=Die Diadochen. Die Nachfolger Alexanders (323–281 v. Chr.)|editore=C.H. Beck|città=München|anno=1987|lingua=tedesco|isbn=3-406-32068-6}}</ref> Dopo aver preso possesso dei suoi territori, Tolomeo si insediò dapprima a Menfi e solo successivamente ad Alessandria, quando i lavori di costruzione della nuova città furono completati. Dato che non è nota né la data esatta del trasferimento della capitale (avvenuto tra il 320 e il 311 a.C.),<ref>{{cita|Donnelly Carney|pag. 14}}.</ref> né quella della nascita di Arsinoe (avvenuta attorno al 316 a.C.) non sappiamo con certezza in quale delle due città sia nata la figlia di Tolomeo.<ref name="C16" />
Il padre era un macedone di [[Eordia|Eordea]],<ref>{{cita|Arriano, ''Anabasi di Alessandro''|3, 28, 4|Arriano}}.</ref> figlio di Lago, persona di secondo piano dell{{'}}''entourage'' di [[Filippo II di Macedonia]].<ref>{{cita|Plutarco, ''Moralia''|458a-b|Plutarco (Moralia)}}.</ref><ref>{{cita|Donnelly Carney|pag. 12}}.</ref> Secondo la storiografia propagandistica filo-tolemaica, invece, il futuro re era figlio illegittimo di Filippo II e dunque fratellastro di Alessandro Magno.<ref name="Pausania-1-6-2">{{cita|Pausania, ''Periegesi della Grecia''|1, 6, 2|Pausania}}.</ref><ref>{{cita|Curzio Rufo, ''Storie di Alessandro Magno''|9, 8, 22|Curzio Rufo}}.</ref> La madre, [[Berenice I|Berenice]], giunse a Menfi attorno al 320 a.C. al seguito di [[Euridice (regina egizia)|Euridice]], nobile macedone inviata dal padre [[Antipatro (generale)|Antipatro]] in Egitto per sposare Tolomeo:<ref name="Pausania-1-6-2" /><ref name="C20">{{cita|Donnelly Carney|pag. 20}}.</ref> si trattava di un matrimonio politico, volto a suggellare l'alleanza tra il satrapo d'Egitto e lo stratego d'Europa, subentrato al defunto Perdicca nella reggenza dell'impero di Alessandro.
Tolomeo aveva già avuto due mogli, nel frattempo ripudiate: [[Taide (etera)|Taide]] e [[Artacama]],<ref>{{cita|Donnelly Carney|pag. 18-19}}.</ref> rispettivamente un'[[etera]] ateniese, che aveva avuto anche una relazione con Alessandro, e una principessa [[impero achemenide|persiana]]. Con Euridice, Tolomeo si univa invece a una principessa di alto lignaggio, dalla quale avrebbe avuto dei figli di pura stirpe macedone: [[Tolomeo Cerauno]], [[Meleagro (re)|Meleagro]], [[Lisandra]] e [[Tolemaide (figlia di Tolomeo I)|Tolemaide]].
Berenice, forse anche lei originaria di Eordea come Tolomeo,<ref name=C20/> era invece stata la moglie di un certo [[Filippo (marito di Berenice I)|Filippo]], ufficiale di Alessandro Magno; rimasta vedova, aveva accompagnato in Egitto Euridice, sua seconda cugina (era infatti figlia di [[Antigone di Macedonia|Antigone]], figlia di un fratello di Antipatro).<ref name=C20/> Tolomeo, dopo qualche anno di matrimonio con Euridice, decise di sposare anche Berenice. Dato che non vi era nessun motivo politico o dinastico per avere un'altra moglie, visto che da Euridice aveva già avuto diversi figli e che la nuova moglie era imparentata solo lontanamente con lo stratego d'Europa, alcuni storici ipotizzano che quello fra Tolomeo e Berenice sia stato un autentico matrimonio d'amore.<ref>{{cita|Donnelly Carney|pag. 21-22}}.</ref> Da Berenice Tolomeo ebbe tre figli: Arsinoe, [[Tolomeo II|Tolomeo]] e [[Filotera]].<ref>{{cita|Strabone, ''Geografia''|16, 4, 5|Strabone}}.</ref>
==== Educazione ====
[[File:Aristotle Theophrastus Strato Lebiedzki Rahl.jpg|destra|thumb|upright|Affresco di [[Eduard Lebiedzki]] raffigurante [[Aristotele]], [[Teofrasto]] e [[Stratone di Lampsaco]], quest'ultimo probabile maestro di Arsinoe ([[Università
Non è nota con certezza la città di nascita di Arsinoe, ma sicuramente la figlia di Tolomeo trascorse la sua infanzia ad Alessandria,<ref name=C16/> la nuova e vivace capitale d'Egitto fondata da Alessandro nel 331 a.C. In questa città Tolomeo I progettò la costruzione del [[Faro di Alessandria|Faro]], della [[Biblioteca di Alessandria|Biblioteca]] e del [[Museo (Alessandria)|Museo]], opere successivamente completate dal figlio Tolomeo II, fratello e futuro marito di Arsinoe. Nel 304 a.C. Tolomeo I, dopo la vittoria su [[Demetrio I Poliorcete|Demetrio Poliorcete]] a [[Rodi]], aveva preso il titolo di re d'Egitto ({{lang-grc|βασιλεύς|basilèus}}). Da quel momento Arsinoe, all'epoca dodicenne, divenne automaticamente una principessa di stirpe regale.
Anche se sovrano d'Egitto, Tolomeo non dimenticò mai la sua origine macedone, sempre evidenziata nelle composizioni dai poeti di corte, che volevano così sottolineare la sua presunta parentela con Alessandro. Arsinoe, dunque, parlava sicuramente [[Lingua macedone antica|macedone]] coi membri della sua famiglia.<ref name="C16" /> La figlia di Tolomeo I ricevette un'educazione di stampo greco. [[Diogene Laerzio]]<ref name="Diogene">{{cita|Diogene Laerzio, ''Vita dei filosofi''|5, 4|Diogene Laerzio}}.</ref> tramanda che [[Stratone di Lampsaco]] ebbe una corrispondenza epistolare con lei: da questa notizia possiamo dedurre che il [[Scuola peripatetica|filosofo peripatetico]], futuro direttore del [[Liceo di Aristotele|Liceo]], fu l'istitutore di Arsinoe oltre che, come già noto, del fratello Tolomeo II. Perciò, la futura regina ricevette un'ottima istruzione sia dal punto di vista letterario sia filosofico.<ref>{{cita|Donnelly Carney|pag. 17}}.</ref>
L'educazione che ebbe Arsinoe, pur spiegabile nel contesto della corte ellenistica di Alessandria, dove la cultura greca era promossa con molti mezzi, era in ogni caso del tutto eccezionale per una ragazza, visto che nell'antichità greca le donne, con la sola eccezione di [[Sparta]], non ricevevano alcun tipo di insegnamento letterario e in genere non imparavano nemmeno a leggere e scrivere. Nelle polis, infatti, le donne non erano destinate in alcun modo a partecipare alla vita politica, ma rimanevano relegate alle sole faccende domestiche.<ref>{{cita|Pomeroy|pag. 5}}.</ref>
=== Regina di Tracia, dell'Asia Minore e di Macedonia ===
==== Matrimonio con Lisimaco ====
[[File:Lisymachus, marble - Ephesus Museum.JPG|destra|thumb|[[Lisimaco]], il primo marito di Arsinoe (Museo di [[Efeso]])
Dopo la [[battaglia di Ipso]], nella quale Lisimaco, [[Seleuco I|Seleuco]] e [[
* Arsinoe andò in sposa a Lisimaco nel
* Lisandra (figlia di Euridice) sposò dapprima [[Alessandro V di Macedonia|Alessandro]], figlio di Cassandro e, dopo la sua morte, [[Agatocle (figlio di Lisimaco)|Agatocle]], figlio di Lisimaco.
* [[Teossena (moglie di Agatocle)|Teossena]] (figlia di Berenice e del primo marito Filippo) andò in sposa ad [[
* [[Antigone d'Epiro|Antigone]] (figlia di Berenice e del primo marito Filippo) sposò [[Pirro]], re dell'[[Epiro]].
* [[Tolemaide (figlia di Tolomeo I)|Tolemaide]] (figlia di Euridice) alcuni anni dopo (
Per sposare Arsinoe, Lisimaco aveva ripudiato la moglie [[Amastri (principessa)|Amastri]], reggente di [[Eraclea Pontica]] fin dalla morte del tiranno [[Dionisio di Eraclea|Dionisio]]. Il re di Tracia rimandò la ex moglie nella sua città con tutti gli onori<ref name=Memnone>{{cita|Memnone, ''Storia di Eraclea''|FGrHist 434F 4,9|Memnone}}.</ref> e rimase in ogni caso in buoni rapporti con lei tanto che, quando nel
Arsinoe arrivò a [[Lisimachia]], la capitale del regno del marito, quando aveva circa sedici anni, mentre Lisimaco era ormai sulla sessantina. Nonostante la differenza d'età, sappiamo che la figlia di Tolomeo rimase sempre fedele all'anziano marito fino alla fine, tanto che Demetrio la chiamò "la sua [[Penelope]]" ({{lang-grc|τῆς ἐκείνου Πηνελόπης|tès ekèinou Penelòpes}}).<ref>{{cita|Plutarco, ''Vita di Demetrio''|25|Plutarco}}.</ref>
Lisimaco, d'altra parte, era molto attaccato alla moglie se è vero l'aneddoto, raccontato da [[Ateneo di Naucrati|Ateneo]],<ref name=Ateneo>{{cita|Ateneo, ''Dipnosofisti''|4, 616c|Ateneo}}.</ref> secondo il quale il re di Tracia imprigionò in una gabbia fino alla morte Telesforo, uno dei suoi ufficiali, solo per aver ridicolizzato Arsinoe durante un banchetto chiamandola "quella che vomita" ({{lang-grc|τήνδ' ἐμοῦσαν|
==== Politica interna e mecenatismo religioso ====
[[File:Samothraki Arsinoe rotunda.jpg|thumb|upright=1.6
La presenza di Arsinoe a fianco del re di Tracia, divenuto anche re di Macedonia dal [[288 a.C.]], fu tutt'altro che umile e silenziosa. Il decreto di Delo per Demarato, un'iscrizione del 295-285 a.C., parla del "re Lisimaco" e della "regina Arsinoe", testimoniando che il sovrano aveva associato la moglie nell'attività politica e nella legittimazione della sua dinastia.<ref name=C36>{{cita|Donnelly Carney|pag. 36}}.</ref>
Inoltre, lo storico [[Memnone di Eraclea|Memnone]] testimonia che Lisimaco donò ad Arsinoe la città di [[Eraclea Pontica]], probabilmente dopo la morte di Amastri (
Il potere e la ricchezza di Arsinoe sono pure testimoniate dalla "Rotonda" di [[Samotracia]], il più grande monumento circolare chiuso, coi suoi venti metri di diametro, edificato nell'antichità greca.<ref name=C38>{{cita|Donnelly Carney|pag. 38}}.</ref> Questa costruzione,
==== Congiura e morte di Agatocle ====
[[File:Greek - Head of Queen Arsinoe II (?) - Walters 42190.jpg|thumb|upright
Nel
La tragedia familiare portò [[Lisandra]], la vedova di Agatocle e [[Alessandro (figlio di Lisimaco)|Alessandro]], l'altro figlio maggiorenne di Lisimaco, a passare dalla parte di
Per primogenitura, età e meriti militari Agatocle poteva certamente aspirare all'associazione al trono, considerando anche il fatto che i tre figli di Arsinoe a quel tempo avevano rispettivamente solo quattordici, dodici e dieci anni,<ref>{{cita|Donnelly Carney|pag. 43}}.</ref> mentre l'unico altro figlio del re del quale abbiamo notizie, Alessandro, era molto probabilmente illegittimo, in quanto avuto da Macris, una principessa [[Regno degli Odrisi|odrisi]]a, [[concubinato|concubina]] del re.<ref name="Pausania-10-4">{{cita|Pausania, ''Periegesi della Grecia''|1, 10, 4|Pausania}}.</ref><ref>{{Cita|Landucci Gattinoni|pag. 122}}.</ref> In ogni caso, la condanna a morte di Agatocle portò al passaggio dalla parte di Seleuco di diverse città dell'Asia minore, tra le quali [[Pergamo]],<ref name="Pausania-10-4" /> sbilanciando le forze politiche e militari a favore del re di [[Siria (regione storica)|Siria]] e [[Babilonia (regione storica)|Babilonia]].
==== Morte di Lisimaco e fuga rocambolesca da Efeso ====
[[File:Ephesus street scene.jpg|sinistra|thumb|upright=2|[[Efeso]], strada con reperti archeologici. Arsinoe fuggì dalla reggia della città con un travestimento
Dopo la morte di Agatocle, Seleuco mosse guerra contro Lisimaco e, una volta conquistata [[Sardi (sito archeologico)|Sardi]],<ref>{{cita|Polieno, ''Stratagemmi''|IV, 9, 4|Polieno}}.</ref> affrontò l'avversario nella decisiva [[battaglia di Corupedio]] (febbraio
[[Polieno (retore)|Polieno]] racconta che Arsinoe comprese immediatamente di essere in pericolo ed escogitò uno stratagemma che le salvò la vita. La regina fece abbigliare un'ancella coi suoi vestiti e la fece uscire dal palazzo reale su una lettiga accompagnata da una scorta armata, mentre lei stessa si travestì con degli stracci sporchi e se ne andò da un'uscita secondaria, dirigendosi a piedi e da sola verso il porto.<ref name="Polieno8-57" /> L'ancella trovò la morte poco dopo, scambiata per la regina e pugnalata da un fautore di Seleuco, mentre Arsinoe riuscì a imbarcarsi su una nave e a riparare in Macedonia.<ref name="Polieno8-57" /> Dato che Polieno non menziona nella sua opera i tre figli di Arsinoe, all'epoca adolescenti, possiamo supporre che essi in quel momento non si trovassero a Efeso, ma al sicuro in Tracia o in Macedonia.<ref>{{cita|Donnelly Carney|pag. 47-48}}.</ref>
==== Matrimonio con Tolomeo Cerauno e strage di Cassandria ====
[[File:The Massacre of the Sons of Lysimachus - Google Art Project.jpg|thumb|destra|Il massacro dei figli di Arsinoe, [[codice (filologia)|codice]] del 1415 circa ([[Getty Museum]], Los Angeles)
Fuggita da Efeso, Arsinoe si ricongiunse coi tre figli a [[Kassandra|Cassandria]], l'importante città macedone fondata da [[
Successivamente, Tolomeo Cerauno, volendo da una parte impadronirsi di Cassandria e dall'altra legittimare la sua corona con un matrimonio regale e soprattutto neutralizzare eventuali altri pretendenti al trono che volessero sposare Arsinoe, convinse la sorellastra a diventare sua moglie.<ref>{{cita|Donnelly Carney|pag. 54}}.</ref> Nonostante [[Tolomeo di Telmesso|Tolomeo]], il figlio maggiore di Arsinoe, avesse sospettato fin dall'inizio l'inganno e avesse cercato di persuadere la madre a rifiutarsi, la regina accettò ([[280 a.C.]]), convinta dai giuramenti solenni del fratellastro secondo i quali avrebbe lasciato il trono in eredità ai suoi figli.<ref name="Giustino">{{cita|Giustino, ''Epitome delle Storie Filippiche''|XXIV, 3|Giustino}}.</ref> Per legittimare il matrimonio, che probabilmente avvenne a [[Pella (città antica)|Pella]] o a [[Verghina]],<ref>{{cita|Donnelly Carney|pag. 60}}.</ref> Cerauno pose il diadema sulla fronte di Arsinoe di fronte all'esercito schierato e la proclamò "regina",<ref name="Giustino2-9">{{cita|Giustino, ''Epitome delle Storie Filippiche''|II, 9|Giustino}}.</ref> fatto unico nella storia del [[regno di Macedonia]].<ref>{{cita|Donnelly Carney|pag. 57}}.</ref>
Probabilmente solo poche settimane dopo il matrimonio<ref name="C61">{{cita|Donnelly Carney|pag. 61}}.</ref> Cerauno, che già qualche mese prima aveva ucciso a tradimento Seleuco, mise in atto un altro attentato a sorpresa. Una volta entrato a Cassandria, attese che Lisimaco e Filippo, i figli minori di Arsinoe, di sedici e quattordici anni rispettivamente, gli venissero incontro ornati di ghirlande di fiori per dargli il benvenuto e improvvisamente ordinò di ucciderli. I figli corsero fra le braccia della madre e lì furono massacrati, mentre Arsinoe chiedeva urlando di assassinare lei al loro posto.<ref name="Giustino" /> [[Tolomeo di Telmesso|Tolomeo]], il figlio maggiore, molto probabilmente non si trovava a Cassandria, visto che scampò al massacro e tentò successivamente, senza riuscirci, di riconquistare il regno di Macedonia. Giustino testimonia che negli anni successivi il figlio di Arsinoe si recò prima in Egitto e poi nella città [[licia]] di [[Telmesso]], della quale, per intercessione di [[Tolomeo II]], divenne governatore ([[258 a.C.]])<ref name="Giustino" /> e poi, per ordine di [[Tolomeo III]], sovrano.<ref>{{cita|Donnelly Carney|pag. 125}}.</ref>
Arsinoe fu invece risparmiata dal fratellastro e cacciata dalla città, spogliata delle insegne regali e accompagnata da due sole ancelle.<ref name="Giustino" /> Cerauno non consentì alla sorellastra nemmeno di seppellire i due figli, il che denota un atteggiamento particolarmente vendicativo nei suoi confronti, forse perché la regina, quattro anni prima, aveva appoggiato l'esecuzione di Agatocle, oppure per il risentimento nei confronti del fratello di Arsinoe, Tolomeo II, che aveva ottenuto il regno d'Egitto nonostante fosse Cerauno il figlio primogenito del re.<ref name="C61" /> La donna trovò rifugio nell'isola di Samotracia, dove aveva fatto edificare la Rotonda alcuni anni prima, mentre Giustino non manca di sottolineare che il fratellastro avrebbe presto saldato il debito per il suo gesto atroce. Fu infatti ucciso dai [[Celti]] in battaglia solo pochi mesi dopo, lasciando il regno di Macedonia nell'anarchia fino all'avvento di [[Antigono II Gonata]].<ref name="Giustino" />
=== Regina d'Egitto ===
==== Matrimonio con Tolomeo II ====
[[File:Ptolemy II MAN Napoli Inv5600.jpg|thumb|sinistra|Busto di [[Tolomeo II]], fratello e terzo marito di Arsinoe II ([[Museo archeologico nazionale di Napoli]])
Non sappiamo con certezza l'anno in cui Arsinoe tornò da Samotracia ad Alessandria d'Egitto, ma sicuramente il viaggio avvenne fra il 279 a.C.
Poco tempo dopo l'ascesa al trono, Tolomeo aveva però esiliato la regina a [[Coo]], per una sua responsabilità nella congiura ordita nei suoi confronti da Aminta e Crisippo, amici della moglie, che furono per questo condannati a morte.<ref name="Dubner">{{cita|Dübner|17.128}}.</ref> Dato che l'unica fonte che abbiamo su questo evento, gli ''Scholia in Theocritum'', non parla di un coinvolgimento di Arsinoe II nel ripudio della prima moglie di Tolomeo II, possiamo supporre che la sorella del sovrano arrivò in Egitto successivamente all'esilio di Arsinoe I e in ogni caso sposò il fratello dopo la scoperta della congiura.<ref name="C68">{{cita|Donnelly Carney|pag. 68}}.</ref>
[[File:Arsinoe II Isis-Selene Louvre Ma4891.jpg|thumb|destra|Testa di Arsinoe II rappresentata come [[Iside]] (III sec. a.C.) ([[Museo del Louvre]], Parigi)]]
Il matrimonio fra Arsinoe II e il fratello Tolomeo II, avvenuto nel 275 a.C. circa, fu di sicuro sconvolgente per il mondo greco,<ref name=C68/> ma fu in genere accettato in Egitto, anche grazie all'intuizione dei sovrani di associarlo, nella propaganda tolemaica, al culto religioso-mitologico di [[Iside]] e [[Osiride]].<ref>{{cita|Donnelly Carney|pag. 70}}.</ref><ref name=C108>{{cita|Donnelly Carney|pag. 108}}.</ref> In questo periodo, Arsinoe veniva infatti rappresentata nell'arte figurativa come Iside e Tolomeo come Osiride. Prova del successo di questo matrimonio familiare è che questa tradizione fu in seguito imitata da quasi tutti i sovrani della [[dinastia tolemaica]].
All'epoca del matrimonio col fratello, Arsinoe aveva da poco sorpassato i quarant'anni, mentre Tolomeo era più giovane di circa sette anni. Pausania testimonia che Tolomeo II era innamorato di sua sorella.<ref>{{cita|Pausania, ''Periegesi della Grecia''|1, 7, 1|Pausania}}.</ref> È probabile che lo fosse veramente perché, oltre ad averla spesso associata nei ritratti monetali e nelle statue, le dedicò diverse città e soprattutto non si sposò più, dopo la sua morte, anche se le sopravvisse per circa 25 anni.
È però altrettanto possibile che il matrimonio avvenisse per motivi politici: sposando sua sorella, Tolomeo rafforzava infatti la dinastia tenendo al di fuori dai giochi di potere le altre famiglie macedoni che potevano aspirare al trono. Inoltre, in contrasto con la poligamia del padre e di altri diadochi, che aveva portato a diverse crisi intestine e lotte per la successione, la moglie-sorella non dava adito ad alcun turbamento familiare e dinastico. In questo senso, la storica Elisabeth Donnelly Carney chiama il matrimonio tra Toloemeo
Infine, nel corso della dinastia, il ripetersi incessante del nome Tolomeo per tutti i sovrani del regno ellenistico d'Egitto, associato al fatto che la regina sarebbe stata quasi sempre la sorella, dava l'idea ai sudditi egiziani di una monarchia solida e immutabile nel tempo.<ref name=C77/>
L'epiteto di "Filadelfo" ({{lang-grc|Φιλάδελφος}}, letteralmente "fratello-amante"), attribuito sia a Tolomeo II sia ad Arsinoe, idealizzava il loro matrimonio fraterno. In questo modo, la propaganda tolemaica assegnava una connotazione di amore familiare ai due sovrani, contribuendo alla giustificazione di questo tipo di matrimonio e successivamente a divinizzarlo.<ref name=C68/> Tolomeo
==== Politica estera e militare ====
[[File:Cameo gonzaga.jpg|thumb|sinistra|[[Cammeo Gonzaga]] (III sec. a.C.), coi profili (probabilmente) di Tolomeo II e di Arsinoe II ([[Ermitage|Museo dell'Ermitage]], San Pietroburgo)
Come all'epoca in cui fu regina di Tracia e Macedonia, Arsinoe, da sovrana d'Egitto, non si limitò alla vita di corte, ma partecipò attivamente alla vita politica del giovane
Nelle polis dell'antica Grecia le donne non partecipavano mai alle operazioni militari, nemmeno indirettamente,<ref name="C89">{{cita|Donnelly Carney|pag. 89}}.</ref> con la sola eccezione delle spartane che in qualche occasione, come nel caso dell'[[assedio di Sparta (272 a.C.)|assedio di Sparta]] del 272 a.C., aiutarono gli uomini nelle operazioni logistiche.<ref>{{cita|Plutarco, ''Vita di Pirro''|26-27|Plutarco (Pirro)}}.</ref> Le donne di stirpe macedone, invece, già prima di Arsinoe si erano interessate di attività belliche: [[Cynane]], figlia di [[Filippo II di Macedonia|Filippo II]] e sorellastra di Alessandro Magno, partecipò in modo effettivo ad alcune battaglie, mentre sua figlia [[Euridice II di Macedonia]], moglie di [[Filippo III Arrideo]], vestiva come un generale macedone e almeno in un'occasione aveva arringato personalmente le truppe schierate.<ref name="C89" /> Euridice si era confrontata con [[Olimpiade d'Epiro|Olimpia]], altrettanto vicina all'ambiente militare, nella lotta alla successione al trono di Alessandro. La prima aveva infatti un marito disabile e la seconda un nipote, [[Alessandro IV di Macedonia|Alessandro IV]], ancora bambino. [[Duride di Samo]] chiama questa lotta alla successione una "guerra fra donne" ("γενέσθαι πόλεμόν δύο γυναικῶν"),<ref>{{cita|Ateneo|13, 560f|Ateneo, ''Deipnosophistai''}}.</ref> raccontando che Olimpiade aveva schierato l'esercito come un corteo bacchico accompagnato dai tamburi, mentre Euridice aveva disposto le truppe secondo l'uso macedone.<ref>{{cita|Landucci Gattinoni 2|pag. 117}}.</ref> Giustino racconta che anche Arsinoe, nel breve periodo in cui fu regina al fianco di Tolomeo Cerauno, si mostrò all'esercito mentre il marito le poneva il diadema sul capo attribuendole il titolo di "regina".<ref name="Giustino2-9" />
Inoltre, la filologa Gabriella Longega, nel suo studio su Arsinoe,<ref>{{cita|Longega|pag. 72}}.</ref><ref name=B107/> evidenzia l'importanza internazionale della regina, sottolineando che le fu intitolata una città sul fiume [[Acheloo]] in [[Etolia]], regione alleata di [[Pirro]] e quindi non direttamente collegata ai territori tolemaici.<ref>{{cita|Strabone, ''Geografia''|10, 2, 122|Strabone}}.</ref>
La testimonianza più importante della partecipazione di Arsinoe alla politica estera e militare è però il decreto ateniese di [[Cremonide]] del 268-267 a.C., emesso probabilmente poco tempo dopo la morte della regina. In questo documento è riportato che Arsinoe aveva partecipato attivamente alla preparazione dell'alleanza delle polis greche contro Antigono Gonata, che esercitava su di esse un controllo militare. Nel decreto, che segna l'inizio della [[guerra cremonidea]] contro Antigono, si dice che "il re Tolomeo, seguendo la politica di suo padre e di sua sorella, dimostra la sua preoccupazione per la libertà dei Greci". Da questa frase si evince che Arsinoe aveva attivamente preparato il terreno, sia dal punto di vista politico
Il decreto di Cremonide è particolarmente importante perché si tratta della prima attestazione storica, nel mondo classico, della partecipazione di una donna
==== Vittorie alle Olimpiadi ====
[[File:Charioteer of Delphi-2.jpg|thumb|destra|[[Auriga di Delfi]], statua bronzea di un conduttore di carri (475 a.C. circa) ([[Museo archeologico di
In assenza di altre fonti antiche al riguardo, è solo grazie
Le corse dei carri erano tra le gare più prestigiose delle intere Olimpiadi e, proprio per il fatto che il vincitore risultava essere il finanziatore del carro, costituivano un importante mezzo di propaganda per i potenti. Questi infatti, attraverso la dedica di statue, iscrizioni e poesie commissionate allo scopo, utilizzavano la vittoria come mezzo per aumentare il prestigio di loro stessi e di tutta la loro famiglia, sia in patria sia all'estero, visto che le competizioni olimpiche costituivano una vetrina internazionale di visibilità senza pari.<ref>{{cita|Donnelly Carney|pag. 28}}.</ref>
Sono note altre donne che, prima di Arsinoe, vinsero delle gare di corsa dei carri alle Olimpiadi: innanzitutto la spartana [[Cinisca]], figlia di [[Archidamo II]] e sorella di [[Agesilao II]] e di [[Agide II]], fu la prima donna a vincere la corsa dei carri con quattro cavalli per ben due volte, nel 396 a.C. e nel 392 a.C.<ref name=Pomeroy21/><ref>{{cita|Pausania, ''Periegesi della Grecia''|3, 8, 2|Pausania}}.</ref> Successivamente, nel 368 a.C., la sua concittadina [[Eurileonide]] si aggiudicò la gara di corsa col carro a due cavalli.<ref>{{cita|Pausania, ''Periegesi della Grecia''|3, 17, 6|Pausania}}.</ref><ref>{{cita|Pomeroy|pag. 23-24}}.</ref>
Nel periodo ellenistico, fu [[Berenice I|Berenice]] a vincere una gara nel 284 a.C.,<ref name=Posidippo>{{cita|Posidippo, ''Papiro di Milano'', P. Mil. Vogl. VIII 309|AB 87|Posidippo}}.</ref><ref name=B120>{{cita|Barbantani|pag. 120}}.</ref> poi imitata dalla figlia nell'edizione delle Olimpiadi (probabilmente) del 272 a.C., in cui la regina d'Egitto vinse ben tre gare, sia con quattro sia con due cavalli. Arsinoe si guadagnò così un grandissimo prestigio internazionale e dimostrò di poter dedicare grandi investimenti alle gare sportive. La preparazione e l'allenamento dei cavalli, l'ingaggio dell'auriga e del resto dei componenti della squadra necessitavano infatti di un notevole impegno finanziario e organizzativo.<ref name=C89/>
==== Morte e culto ====
[[File:Museo Gregoriano 030.jpg|thumb|sinistra|
La data della morte di Arsinoe non è nota con precisione. Secondo la
Il [[giambo]] XVI di [[Callimaco]] ({{lang-grc|Ἐκθέωσις Ἀρσινόης|Ekthèōsis Arsinòēs}}, ''Apoteosi di Arsinoe''),<ref name=Callimaco>{{cita|Callimaco, ''Apoteosi di Arsinoe'' (Giambo XVI)|228 Pf|Callimaco}}.</ref> è l'unica testimonianza che abbiamo sui funerali di Arsinoe. I versi, purtroppo frammentari, di questa poesia, testimoniano che la regina non fu imbalsamata e inumata come prescritto dalla religione egizia, ma fu bruciata secondo l'uso macedone su una pira funeraria, accesa dallo stesso marito. Nella sua poesia, Callimaco immagina che Filotera, la sorella già scomparsa della regina, scorga dal cielo il fuoco della pira e tema che la città di Alessandria stia andando a fuoco.<ref name=C104/>
Tolomeo stabilì il culto individuale della sorella e moglie, che fu chiamata "dea dell'amore fraterno" ({{lang-grc|θέα φιλάδελφος|théa philàdelphos}}), dedicandole un tempio ad Alessandria e un altro a Menfi e istituendo delle sacerdotesse preposte alle relative pratiche religiose.<ref>{{cita|Donnelly Carney|pag. 106}}.</ref> A Menfi, in particolare, il suo culto fu associato a quello del dio [[Ptah]].<ref>{{cita|Donnelly Carney|pag. 107}}.</ref> Quando morì, Arsinoe aveva circa 48 anni, mentre il marito, che non si sarebbe più sposato con altre donne, rafforzando così ulteriormente il culto della regina defunta, all'epoca ne aveva circa 40. Il culto della sovrana fu mantenuto in vita anche attraverso la diffusione di preziosi oggetti. In uno studio sulla toreutica ellenistica dell'archeologa Giovanna Bonivento Pupino è stata riconosciuta la scena dell'apoteosi di Arsinoe II raffigurata come la dea Afrodite Urania su un rilievo in argento (rinvenuto a Taranto e conservato al British Museum), sbalzato e cesellato e che decorava un oggetto relativo al mondo della cosmesi.<ref>{{Cita pubblicazione|nome=Giovanna Bonivento|cognome=Pupino|titolo=L'emblema in argento da Taranto al British Museum in Rendiconti della Accademia di Archeologia Lettere e Belle Arti, Napoli 1995, LXV, pp.131-155 (studio presentato dal socio Attilio Stazio)|lingua=en|accesso=2020-06-11|url=https://www.academia.edu/8648983/Lemblema_in_argento_da_Taranto_al_British_Museum_in_Rendiconti_della_Accademia_di_Archeologia_Lettere_e_Belle_Arti_Napoli_1995_LXV_pp.131-155_studio_presentato_dal_socio_Attilio_Stazio_}}</ref>
Tolomeo fondò o cambiò il nome di diverse città col nome della moglie, come [[Arsinoe (Golfo di Suez)|Arsinoe]] sul [[
{{Clear}}
== Titolatura ==
Secondo la [[Titolatura reale dell'antico Egitto|titolatura reale egizia]], i sovrani dovevano avere diversi nomi, ma, poiché era una donna, non le erano concessi tutti:
* nome Horo: ''non presente'';
* nome Nebty (o delle Due Signore): ''non presente'';
* nome Horo d'Oro: ''non presente'';
* nome del Trono: ''ḫnm(t) ib n mꜢꜥt mr(t) nṯrw'' (''khneme(t) ib en maat, mer(et) netjeru''), "colei la cui mente è unita con il [[maat]], amata dagli dei;
* nome personale (''nomen'' di nascita): ''ir-si-nꜢt'' (''irsinat''), "Arsinoe".<ref>{{cita|Leprohon|p. 179}}.</ref>
== Cronologia degli eventi ==
* 316 a.C. circa - Arsinoe nasce a [[Menfi (Egitto)|Menfi]] o ad [[Alessandria d'Egitto|Alessandria]] da [[Tolomeo I]] e [[Berenice I]].
* 299 a.C. - Arsinoe sposa [[Lisimaco]], [[traci|re di Tracia]] e dell'[[Anatolia|Asia minore]].
* 298 a.C. circa - Nascita di [[Tolomeo di Telmesso|Tolomeo]], primogenito di Arsinoe.
* 296 a.C. circa - Nascita di Lisimaco, secondogenito di Arsinoe.
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* 284 a.C. - Congiura e morte di [[Agatocle (figlio di Lisimaco)|Agatocle]], figlio di Lisimaco e della prima moglie [[Nicea di Macedonia|Nicea]].
* 283 a.C. - Morte di Tolomeo I, padre di Arsinoe. Gli succede [[Tolomeo II]].
* 281 a.C. - [[Battaglia di Corupedio]] e morte di Lisimaco. Arsinoe fugge da [[Efeso]] a [[Kassandra|Cassandria]], in Macedonia.
* 280 a.C. - Arsinoe sposa il nuovo re, il fratellastro [[Tolomeo Cerauno]], che poco dopo uccide Lisimaco e Filippo, i figli minori di Arsinoe, che si rifugia nell'isola di [[Samotracia]].
* 279 a.C. - Tolomeo Cerauno muore in battaglia contro i [[Celti]].
* 277 a.C. - [[Antigono II Gonata]] sconfigge i Celti e diviene re di Macedonia.
* 275 a.C. circa - Arsinoe, tornata nel frattempo da [[Samotracia]] ad Alessandria, sposa il fratello Tolomeo II.
* 272 a.C. circa - Arsinoe ispeziona, assieme al marito, le truppe egiziane
* 272 a.C. - Arsinoe vince tre gare di [[corsa dei carri]]
* 268 a.C. - Arsinoe muore ad Alessandria. Tolomeo ne stabilisce il culto.
* 268 a.C. - Decreto di [[Cremonide]], testimonianza della partecipazione politica di Arsinoe alla preparazione della [[guerra cremonidea]].
* 258 a.C. - [[Tolomeo di Telmesso|Tolomeo]], unico figlio sopravvissuto di Arsinoe, viene inviato da Tolomeo II a [[Telmesso]], in [[Licia]].
* 246 a.C. - Morte di Tolomeo II. Gli succede [[Tolomeo III]].
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== Storiografia ==
=== Fonti primarie ===
{{Doppia immagine|right|Arsinoe II portrait silver Collection of J. Demetriou.jpg|189|Arsinoe II double cornucopia silver Collection of J. Demetriou.jpg|200|Moneta d'argento con ritratto di Arsinoe sul diritto e doppia [[cornucopia]] con la scritta ΑΡΣΙΝΟΗΣ ΦΙΛΑΔΕΛΦΟΥ (
La perdita quasi completa del XXI libro della [[Bibliotheca historica]] di [[Diodoro Siculo|Diodoro]] e la scarsità di altre fonti antiche sul primo Ellenismo<ref>{{cita|Landucci Gattinoni|pag. 12-13}}.</ref> costituiscono un problema per la ricostruzione della biografia di Arsinoe, rendendo necessario l'utilizzo di altre fonti primarie come [[Pausania il Periegeta|Pausania]]<ref>{{cita|Pausania, ''Periegesi della Grecia''|1,7; 1,10|Pausania}}.</ref> e [[Strabone]]<ref>{{cita|Strabone, ''Geografia''|13,4; 10,2|Strabone}}.</ref> che però, interessati prevalentemente a resoconti di carattere geografico, descrivono solo incidentalmente il contesto storico.<ref name=C138>{{cita|Donnelly Carney|pag. 138-139}}.</ref>
La ''Storia di Eraclea'' di [[Memnone di Eraclea|Memnone]]<ref>{{cita|Memnone, ''Storia di Eraclea''|FGrHist 434F|Memnone}}.</ref> menziona alcuni aspetti della vita di Arsinoe al tempo della sua permanenza in Asia Minore. Nella sua opera, lo storico di Eraclea non manca di sottolineare la sua avversione politica alla regina
L'unica fonte che racconta la fuga di Arsinoe da Efeso dopo la battaglia di Corupedio è [[Polieno (retore)|Polieno]],<ref name=Polieno8-57/> che non nasconde la sua ammirazione per l'astuzia della regina, mentre [[Marco Giuniano Giustino]] descrive dettagliatamente, pur con qualche esagerazione sensazionalistica, il matrimonio della regina con Tolomeo Cerauno e la successiva strage di Cassandria.<ref name=Giustino/>
[[Appiano di Alessandria|Appiano]] nomina Arsinoe nel contesto della narrazione della prima guerra siriaca,<ref name=Giustino/> mentre [[Ateneo di Naucrati|Ateneo]] e [[Plutarco]] riportano alcuni particolari relativi alla tradizione aneddotica sulla regina.<ref name=Ateneo/> [[Diogene Laerzio]] menziona infine la corrispondenza epistolare tra Arsinoe e il filosofo Stratone di Lampsaco,<ref name=Diogene/> mentre le fonti numismatiche come la monetazione di Efeso<ref name=C140/> ed epigrafiche come il decreto di Demarato<ref name=C36/>
Riguardo al periodo in cui fu regina d'Egitto, le fonti storiografiche sono ancora più rare e frammentarie: gli storici devono pertanto fare affidamento sulle fonti epigrafiche, ''in primis'' la stele di Mendes e la stele di
Alcune informazioni sulla vita di Arsinoe possono infine essere desunte dal decreto di [[Cremonide]]<ref name=C92/> e dai frammenti papiracei dei poeti alessandrini, in particolare l
=== Storiografia moderna ===
[[File:Oktadrachmon Ptolemaios II Arsinoe II.jpg|thumb|destra|Moneta d'oro coi ritratti di Tolomeo II
A partire dal 1913, con l'opera di William W. Tarn,<ref name=Tarn>{{cita|Tarn|pag. 290-291}}.</ref> gli studiosi di storia ellenistica iniziano a dipingere Arsinoe come un personaggio aggressivo, violento e dominatore, contrapposto ai mariti Lisimaco e Tolomeo II, descritti come burattini nelle sue mani. Su questa scia prosegue il saggio di Bevan del 1927<ref>{{cita|Bevan|pag. 57}}.</ref>, che definisce la regina una "tigre" (''tigress''), termine utilizzato anche da Eleanor Huzar nel 1966.<ref>{{cita|Huzar|pag. 337-346}}.</ref>
Nel suo saggio del 2008, la filologa Silvia Barbantani evidenzia che questi stereotipi negativi descritti dagli storici della prima parte del ventesimo secolo hanno portato diversi studi a deformare le fonti primarie,<ref name=B106>{{cita|Barbantani|pag. 106}}.</ref> fino ad attribuire alla regina di Macedonia e d'Egitto fatti che non possono in alcun modo essere a lei collegati secondo le testimonianze rimaste, come la supposizione,
La distorsione delle fonti per amplificare il personaggio di Arsinoe prosegue nel saggio della Marcudy del 1932,<ref>{{cita|Marcudy|pag. 111-130}}.</ref> nel quale si attribuisce alla regina la pianificazione del matrimonio con Tolomeo II, l'espansione marittima egiziana e l'organizzazione della guerra cremonidea,<ref name=B107>{{cita|Barbantani|pag. 107}}.</ref> mentre la Longega,<ref>{{cita|Longega|pag. 86-87}}.</ref> nel suo libro del 1968, ascrive alla regina la completa responsabilità dell'alleanza del regno tolemaico con Roma, con la spiegazione che Arsinoe vedeva in Pirro, nemico dei Romani, un ostacolo all'eventuale ascesa al trono di Macedonia del figlio Tolomeo.<ref name=B107/>
Come reazione a questa sopravvalutazione di Arsinoe, alcuni storici successivi cadono nell'eccesso opposto, riducendo il ruolo di Arsinoe
La Barbantani sottolinea in ogni caso che il silenzio e la frammentarietà delle fonti riguardo all'effettiva partecipazione di Arsinoe alla vita politica internazionale non sono di per sé una prova di un eventuale ruolo modesto o addirittura assente della regina in questi eventi, dato che gli storici antichi erano sicuramente portati a sottovalutare l'importanza politica delle donne e preferivano evidenziare un ideale di regina come Apollonide, moglie di [[Attalo I]], modello femminile di tranquillità e di virtuosità esclusivamente domestica.<ref name=B109/>
Nonostante le diverse interpretazioni sull'importanza effettiva della sua personalità nel contesto storico dell'epoca, è un dato di fatto che Arsinoe sia stata tra i protagonisti un mondo in rapido cambiamento, ricco di guerre, congiure
== Nella cultura popolare, letteraria e scientifica ==
[[File:Arsinoitherium zitteli skull.JPG|sinistra|thumb|upright|Teschio di [[Arsinoitherium]], mammifero che prende il nome da Arsinoe (Museo di Storia naturale, Parigi)
[[File:Jacopo Tintoretto - The Liberation of Arsinoe - WGA22667.jpg|destra|thumb|upright=1.2|[[Arsinoe IV]], regina d'Egitto nel [[48 a.C.]], rappresentata in un dipinto di [[Tintoretto]] ([[Gemäldegalerie Alte Meister]], Dresda)
La figura di Arsinoe rimase popolare in Egitto almeno fino al 75 a.C., quando ancora se ne professava il culto. Fino a quel periodo, a molte bambine egiziane fu dato [[Arsinoe (nome)|il suo nome]],<ref name=C128>{{cita|Donnelly Carney|pag. 128}}.</ref> incluse due regine della dinastia tolemaica, [[Arsinoe III]]
L'unica opera letteraria moderna a lei dedicata è una [[tragedia]] del 1752, forse mai rappresentata, di [[Andrew Henderson (scrittore)|Andrew Henderson]], intitolata ''Arsinoë or the incestuous marriage'', nella quale si racconta il dramma del matrimonio della figlia di Tolomeo I con Tolomeo Cerauno e il successivo assassinio dei figli.<ref name="C130" /> Per quanto riguarda la cultura scientifica, il suo nome è stato dato nel 1895 a [[404 Arsinoë]], un [[asteroide]] della [[fascia principale]] individuato nel 1895 da [[Auguste Honoré Charlois]], ma lo scopritore probabilmente si riferiva all'[[Arsinoe (figlia di Leucippo)|omonima dea]] della [[mitologia greca]].
Infine, una specie di mammifero estinto nell'[[Oligocene]], simile al [[Rhinocerotidae|rinoceronte]] ma dotato di due enormi corna parallele, costituite d'osso, fu chiamato in suo onore [[Arsinoitherium]], letteralmente "la belva ({{lang-grc|θηρίον|therìon}}) di Arsinoe". Il motivo di questa scelta risiede nel fatto che gli scheletri fossili di questo animale furono ritrovati nella depressione di [[al-Fayyum]], nei pressi della [[Crocodilopoli|città a lei dedicata da Tolomeo II]].<ref>{{cita libro|autore=Donald R. Prothero, Robert M. Schoch|titolo=Horns, Tusks, and Flippers: The Evolution of Hoofed Mammals|url=https://archive.org/details/hornstusksflippe0000prot|editore=JHU Press|anno=2002|lingua=inglese|p=[https://archive.org/details/hornstusksflippe0000prot/page/n159 142]}}</ref>
{{-}}
== Ascendenza ==
{{Ascendenza
|1=Arsinoe II
|2=[[Tolomeo I]]
|3=[[Berenice I]]
|4=[[Lago (generale)|Lago]]
|5=[[Arsinoe di Macedonia]]
|6=[[Magas di Macedonia]]
|7=[[Antigone di Macedonia]]
|14=Cassandro
}}
== Note ==
{{
== Bibliografia ==
Riga 295 ⟶ 256:
* {{cita libro|autore=[[Appiano di Alessandria]]|titolo=Syriakà|cid=Appiano}}
* {{cita libro|autore=[[Arriano]]|titolo=[[Anabasi di Alessandro]]|cid=Arriano}}
* {{cita libro|autore=[[Ateneo di Naucrati]]|titolo=[[
* {{cita libro|autore=[[Callimaco]]|titolo=Giambo XVI, Apoteosi di Arsinoe|cid=Callimaco}}
* {{cita libro|autore=[[Diodoro Siculo]]|titolo=[[Bibliotheca historica]]|cid=Diodoro}}
* {{cita libro|autore=[[Eusebio di Cesarea]]|titolo=[[Chronicon (Eusebio di Cesarea)|Chronicon]]|cid=Eusebio}}
* {{cita libro|autore=[[Diogene Laerzio]]|titolo=Vita dei filosofi|cid=Diogene Laerzio}}
* {{cita libro|autore=[[Marco Giuniano Giustino|Giustino]]|titolo=Epitome delle Storie Filippiche di [[Pompeo Trogo]]|cid=Giustino}}
Riga 315 ⟶ 276:
* {{cita pubblicazione|autore=Silvia Barbantani|titolo=Arsinoe II Filadelfo nell'interpretazione storiografica moderna, nel culto e negli epigrammi del P. Mil. Vogl. VIII 309|rivista=Amicitiae templa serena: studi in onore di Giuseppe Aricò, Volume 1|editore=V&P|città=Milano|anno=2008|pp=103-134|isbn=978-88-343-1397-8|cid=Barbantani}}
* {{cita libro|autore=Gabriella Longega|titolo=Arsinoe II|editore=L'Erma di Bretschneider|anno=1968|cid=Longega}}
* {{cita libro|cognome=Landucci Gattinoni|nome=Franca|titolo=Lisimaco di Tracia nella prospettiva del primo ellenismo|città=Milano|editore=Jaca Book|anno=1992|isbn=88-16-95090-0|url=http://books.google.it/books/about/Lisimaco_di_Tracia.html?id=Ylh4OzCLymoC&redir_esc=y|cid=Landucci Gattinoni}}''Napoli''
* <abbr>EN</abbr>) Giovanna Bonivento Pupino, ''L'emblema in argento da Taranto al British Museum in Rendiconti della Accademia di Archeologia Lettere e Belle Arti, 1995, LXV, Napoli,pp.131-155 (studio presentato dal socio Attilio Stazio)''. <small>URL consultato l'11 giugno 2020</small>.
* {{cita libro|cognome=Landucci Gattinoni|nome=Franca|titolo=Duride di Samo|città=Roma|editore=L'Erma di Bretschneider|anno=1997|isbn=88-7062-985-6|url=http://books.google.it/books?id=kOI0MBgkwyUC|cid=Landucci Gattinoni 2}}
* {{Cita libro|autore=Ronald J. Leprohon|titolo=The Great Name: Ancient Egyptian Royal Titulary|editore=Society of Biblical Lit|anno=2013|isbn=9781589837362|cid=Leprohon}}
* {{cita libro|autore=Paul R. McKechnie, Philippe Guillaume|titolo=Ptolemy the second Philadelphus and his world|editore=BRILL|anno=2008|url=http://books.google.it/books?hl=it&id=dLr7rXZB35cC|isbn=978-90-04-17089-6|lingua=inglese|cid=McKechnie}}
* {{cita libro|autore=William Woodthorpe Tarn|titolo=Antigonos Gonatas|url=https://archive.org/details/antigonosgonatas0000wwta|editore=Clarendon Press|città=Oxford|anno=
* {{cita libro|autore=Edwyn Bevan|titolo=The House of Ptolemy: A History of Egypt Under the Ptolemaic Dynasty|anno=1927|editore=Ares Publishers|lingua=inglese|cid=Bevan}}
* {{cita pubblicazione|cognome=Huzer|nome=Eleanor|anno=1966|titolo=Egyptian Influence on Roman Coinage in the Third Century BC|url=https://archive.org/details/sim_classical-journal_1966-05_61_8/page/337|rivista=Classical Journal|volume=61|pp=337-346|lingua=inglese|cid=Huzar}}
* {{cita libro|autore=R. A. Hazzard|titolo=Imagination of a Monarchy: Studies in Ptolemaic Propaganda|anno=2000|editore=University of Toronto Press|lingua=inglese|cid=Hazzard}}
* {{cita libro|autore=C.H. Marcudy|titolo=A Study of Woman-Power in Macedonia, Seleucid Syria and Ptolemaic Egypt|editore=Oxford University Press|anno=1932|lingua=inglese|cid=Marcudy}}
* {{Cita libro|autore=Paul McKechnie, Philippe Guillaume|titolo=Ptolemy II Philadelphus and his World|editore=BRILL|anno=2008|isbn=9789047424208|cid=McKechnie, Guillaume}}
* {{cita libro|autore=Sarah B. Pomeroy|titolo=Spartan women|editore=Oxford University Press|anno=2002|isbn=0-19-513066-9|lingua=inglese|cid=Pomeroy}}
* {{cita libro|autore=[[Felix Jacoby]]|titolo=[[Die Fragmente der griechischen Historiker]]|città=Berlino, Leida|anno=1923|lingua=tedesco|cid=FGrHist}}
* {{cita libro|autore=Johann Friedrich Dübner|titolo=Scholia in Theocritum|url=https://archive.org/details/bub_gb_5wPmb1nPqvoC|anno=1849|editore=Ambrosio Firmin-Didot|lingua=latino|cid=Dübner}}
== Voci correlate ==
Riga 331 ⟶ 295:
* [[Tolomeo Cerauno]]
* [[Tolomeo II]]
* [[Tolomeo II e Arsinoe II (invv. 22682, 22681)]]
* [[Tolomeo di Telmesso]]
== Altri progetti ==
{{interprogetto
== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
* {{cita web|url=http://www.wildwinds.com/coins/greece/egypt/arsinoe_II/i.html|titolo=Monetazione di Arsinoe|lingua=inglese|editore=da Wildwinds|accesso=30 settembre 2013}}
* {{cita web|url=http://www.reocities.com/christopherjbennett/ptolemies/arsinoe_ii.htm|titolo=Articolo su Arsinoe II|lingua=inglese|editore=da Reocities|accesso=30 settembre 2013|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20121102131017/http://www.reocities.com/christopherjbennett/ptolemies/arsinoe_ii.htm|dataarchivio=2 novembre 2012|urlmorto=sì}}
{{Box successione|immagine=
Riga 356 ⟶ 322:
{{Box successione
|tipologia = faraone
|carica = [[Faraone|<
|immagine = Double crown.svg
|periodo = [[275 a.C.|275]] – [[268 a.C.]]
Riga 363 ⟶ 329:
|coreggente = [[Tolomeo II]]
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{{governatori ellenistici}}
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|