Clorofilla: differenze tra le versioni
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|immagine1_nome = Chlorophyll-a-3D-vdW.png
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|immagine1_descrizione = Modello spaziale tridimensionale della clorofilla ''
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|nomi_alternativi = Clorofilla
|titolo_caratteristiche_generali =
|formula = C<sub>55</sub>H<sub>72</sub>O<sub>5</sub>N<sub>4</sub>Mg
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}}
La '''clorofilla''' (dal [[greco antico|greco]] χλωρός, ''chloros'' = verde e φύλλον, ''phyllon'' = foglia) è un [[pigmento]] isolato nel [[1817]] da [[Joseph Bienaimé Caventou]] e [[Pierre Joseph Pelletier|Pierre-Joseph Pelletier]]. Di colore [[verde]],<ref>per una spiegazione scientifica sul colore verde della clorofilla, vedere la sezione "Spettrofotometria".</ref> è presente nei grani dei [[cloroplasti]] delle [[
Negli [[eucarioti]] non sono presenti clorofille, ma considerando quelle dei cianobatteri plastidiali degli archeplastidi ("piante") si potrebbe impropriamente dire siano presenti due
*la clorofilla ''a'', che assorbe soprattutto la [[luce]] blu-violetta e rossa
*la clorofilla ''b'', che assorbe soprattutto la luce blu ed arancione.
Altri pigmenti minoritari sono i [[carotenoidi]], che assorbono un ampio spettro della luce blu e che riflettono la luce arancio.
Le piante appaiono verdi, poiché le [[lunghezza d'onda|lunghezze d'onda]] del verde sono le meno assorbite
==Struttura molecolare==
[[File:Clorofilla animazione.gif|thumb
La clorofilla è una [[clorina]] prodotta attraverso lo stesso processo metabolico delle [[porfirina|porfirine]] come l'[[eme]], alle quali è strutturalmente simile. La molecola ha una struttura ad anello, al centro del quale c'è un atomo di [[magnesio]] che ha la funzione di mantenere la struttura rigida per evitare che l'[[energia solare]] si disperda sotto forma di calore prima che possa essere utilizzata per il processo fotosintetico. Dall'anello poi parte una lunga catena [[Idrofobia|idrofoba
Le differenti strutture della clorofilla sono sintetizzate sotto:
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|-
| Massa molecolare
|893.509
|907.492
| 610,96
| 608,94
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| cianobatteri
|}
<gallery widths="150" heights="300">
</gallery>
▲| [[File:chlorophyll_c2.svg|thumb|Struttura della clorofilla ''c2'']]
Nel momento in cui le foglie ingialliscono, la clorofilla è convertita in un gruppo di [[pirrolo|tetrapirroli]] incolori conosciuti come '''cataboliti influorescenti della clorofilla''' (NCC's). Questi composti sono anche stati identificati in vari frutti maturi.<ref>''I cataboliti tetrapirrolitici incolori della clorofilla trovati nei frutti maturi sono agenti antiossidanti'' Thomas Muller, Markus Ulrich, Karl-Hans Ongania, and Bernhard Krautler [[Angew. Chem. Int. Ed.]] '''2007''', 46, 8699 –8702 {{DOI|10.1002/anie.200703587}}</ref>▼
==La clorofilla nella fotosintesi==
[[File:Plagiomnium_affine_laminazellen.jpeg|thumb|La clorofilla si trova in grandi concentrazioni nei cloroplasti]]
[[File:Fotosistema secondo PSII.png|thumb|Molecole di clorofilla ''
La clorofilla è vitale per la [[fotosintesi]] che permette alle piante di ottenere energia dalla luce.
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Esistono due tipi di fotosistemi:
*il
*il
"700" e "680" indicano la [[lunghezza d'onda]] in [[Nanometro|nanometri]] in cui i due diversi accettori primari hanno il loro picco di assorbimento.<ref>Green, 1984</ref> L'identità, la funzione e le proprietà spettrali dei tipi di clorofilla in ciascun fotosistema sono distinte e determinate da ciascuno e dalla struttura proteica circostante. Una volta estratti dalla proteina in un solvente (come l'[[acetone]] o il [[metanolo]]), questi pigmenti possono essere separati in un semplice esperimento di carta cromatografica e, sulla base del numero di gruppi polari tra clorofilla a e b, essi saranno chimicamente separati sulla carta.
La funzione del centro di reazione della clorofilla è utilizzare l'energia assorbita e trasferita dall'altra clorofilla nel fotosistema per provocare una separazione di cariche, una specifica reazione di [[ossidoriduzione]] in cui la clorofilla dona un [[elettrone]] a una serie di intermediari molecolari sulla cosiddetta
Il flusso di elettroni prodotti dalla clorofilla del centro di reazione è usato per trasportare gli ioni H<sup>+</sup> attraverso la membrana tilacoide creando un potenziale [[chemiosmosi|chemiosmotico]] usato prettamente per produrre [[energia chimica]] da [[Adenosina trifosfato|ATP]]. Quegli elettroni infine riducono il NADP<sup>+</sup> in [[NADPH]], un riducente universale utilizzato per ridurre il CO<sub>2</sub> in zuccheri come anche per altre riduzioni biosintetiche.
I complessi clorofilla-proteina del centro di reazione sono in grado di assorbire direttamente la luce e produrre separazione di cariche senza altri pigmenti clorofilliani, ma la probabilità di assorbire un [[fotone]] sotto una radiazione luminosa data è bassa. Così la clorofilla rimanente nel fotosistema e i complessi antenna pigmento proteina associati col fotosistema assorbono cooperativamente e incanalano l'energia luminosa verso il centro di reazione. Oltre alla clorofilla ''a'' vi sono altri pigmenti, chiamati [[pigmento accessorio|accessori]], che intervengono in questi complessi antenna.
[[File:Chlorophyll ab spectra-en.svg|thumb|upright=1.6|[[Spettro di assorbimento|Spettri di assorbimento]] della clorofilla ''a'' (<span style="color:blue">
La clorofilla, di qualsiasi tipo essa sia, presenta colore [[verde]]-[[giallo|giallastro]] come visibile da una semplice [[cromatografia su carta]]. Da un punto di vista fisico questo vuol dire che la clorofilla assorbe
▲==[[Spettrofotometria]]==
▲[[File:Chlorophyll ab spectra-en.svg|thumb|upright=1.6|[[Spettro di assorbimento|Spettri di assorbimento]] della clorofilla ''a'' (<span style="color:blue">blue</span>) e ''b'' (<span style="color:red">rosso</span>) libere in un [[solvente]]. Gli spettri delle molecole di clorofilla sono leggermente modificati ''in vivo'' a seconda delle interazioni specifico pigmento-proteine.]]
▲La clorofilla, di qualsiasi tipo essa sia, presenta colore [[verde]]-[[giallo|giallastro]] come visibile da una semplice [[cromatografia su carta]]. Da un punto di vista fisico questo vuol dire che la clorofilla assorbe tutto le [[lunghezza d'onda|lunghezze d'onda]] dello [[spettro visibile]] tranne quelle in prossimità dei 490-590 [[nanometro|nm]].
Nel [[autunno|periodo autunnale]] la concentrazione di clorofilla nel [[foglia]]me diminuisce, quindi questo assume una colorazione bruno-rossiccia data dalla presenza dei [[carotenoidi]].
La misurazione dello spettro di assorbimento, ovvero del
La misura dell'[[assorbanza]] della luce è complicata dal [[solvente]] utilizzato per estrarre la clorofilla dalla materia vegetale, che influenza i risultati ottenuti;
*Nel dietil etere, la
*I picchi di assorbimento della
Il fatto che la clorofilla ''a'' e ''b'' abbiano dei spettri di assorbimento differenti si traduce in un migliore assorbimento della radiazione solare per la [[fotosintesi clorofilliana]].
Nella
{| class="wikitable"
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I valori indicati sono valori approssimati. Infatti si hanno risultati differenti a seconda che le prove siano fatte ''in vivo'' o ''in vitro'' e a seconda del solvente utilizzato.
▲Nel momento in cui le foglie ingialliscono, la clorofilla è convertita in un gruppo di [[pirrolo|tetrapirroli]] incolori conosciuti come
==Biosintesi==
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==Altri progetti==
{{interprogetto
==Collegamenti esterni==
* {{Collegamenti esterni}}
*{{cita web | 1 = http://www.mbl.ku.dk/mkuhl/pages/PDF/Larkum&Kuhl_2005.pdf | 2 = Chlorophyl d: the puzzle resolved | accesso = 18 giugno 2021 | dataarchivio = 13 marzo 2012 | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20120313121156/http://www.mbl.ku.dk/mkuhl/pages/PDF/Larkum%26Kuhl_2005.pdf | urlmorto = sì }}
{{Controllo di autorità}}
{{Portale|chimica|cucina}}
[[Categoria:Additivi alimentari]]
[[Categoria:Pigmenti
[[Categoria:Pigmenti fotosintetici]]
[[Categoria:Tetrapirroli]]
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