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{{Edificio civilereligioso▼
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|nome edificio = Luogo Pio Colleoni
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|didascalia = Luogo Pio Colleoni
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|indirizzo = Via Bartolomeo Colleoni 11
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Il '''Luogo Pio Colleoni''' è un edificio che si trova in Via Bartolomeo Colleoni, 11 nella parte alta della città di [[Bergamo]] ed era l'abitazione del condottiero [[Bartolomeo Colleoni]], ed è dal 1476 la sede dell'ente benefico Luogo Pio della Pietà, uno dei più antichi enti benefici che sono ancora presenti.
== Storia ==
Il fabbricato era originariamente di proprietà della famiglia Suardi. Passando ai Colleoni divenne la residenza estiva del condottiero Bartolomeo Colleoni, il quale affidò al suo uomo di fiducia Vanotto Colombi l'incarico di amministrare tutte le sue proprietà nella città di Bergamo. Nel [[1475]] il Colleoni fondò l'ente caritatevole della Pietà, con l'obbligo di non alienazione. Il condottiero non aveva avuto figli maschi, e già nel 1466 aveva fatto alla città di Bergamo una donazione ''inter vivos'' comprendente beni immobili, affitti e diritti sulle acque; ne affidandò la gestione all'istituto ''Luogo Pio'' che doveva ogni anno assegnare alle fanciulle povere da marito o con la devozione monacale, la dote necessaria. Nel testamento redatto del 1475, il Colleoni incaricò l'ente al completamento della [[Cappella Colleoni]] e alla sua manutenzione, così come della sua officiatura.
Il fabbricato divenne cos ''Domuns Pietatis'' e venne nuovamente decorato dagli affreschi ancora esistenti.
L'ente continua a essere attivo ma cambiando nel 1975 la finalità della sua donazione, abolendo il diritto alla dote lo ha sostituito con un aiuto economico assegnato alle donne che per vari motivi sono emarginate e private dalla dignità sociale.
== Architettura ==
=== Parte esterna ===
Il portale che da sulla via Colloni ha la caratteristica policromia della Cappella Colleoni, formato in pietro arenaria ha le basi delle paraste, i capitelli e il fregio della trabeazione in marmo rosso di Verona scolpito con stemmi e cornucopie, mentre lo stemma della famiglia è stato probabilmente cancellato negli anni in cui l'immobile era stato alienato. L'architettura ricorda [[palazzo Brembati]] del 1467 opera di [[Giovan Battista Moroni]], il portale è probabile opera di [[Alessio Agliardi il Vecchio|Alessio Agliardi]] e delle medesime maestranze che lavorarono nella cappella.
Le facciate subirono alcune ristrutturazioni nel [[XIX secolo]] quando l'immobile venne venduto ao Secco Suardo, malgrado il divieto e in parte distrutto, gli affreschi del [[XIV secolo|'300]] vennero [[strappo (affresco)|strappati]] e venduti. Solo nel 1891 l'ente ricomprò l'immobile rimanente.
L'ingresso presenta sopra la porta principale l'immagine che è il simbolo dell'ente, il ''Cristo in pietà'' e un calco del busto del condottiero eseguito da [[Francesco Somaini (1795-1855)|Francesco Somaini]] nel 1840, il bozzetto in gesso è conservato nella [[Biblioteca civica Angelo Mai]] mentre il busto in marmo si trova alla [[Accademia di belle arti di Brera|Brera]].
==Note ==
<references/>
==Collegamenti esterni==
* {{cita web|url=http://territorio.comune.bergamo.it/PGT/VarPGT_2/IBCAA/IBCAA_00055.pdf|titolo=Luogo Pio Colloni via Colleoni 11|editore=IBCAA - Inventario dei Beni Culturali, Ambientali e Archeologici del Comune di Bergamo|accesso=8 gennaio 2017}}
{{Palazzi di Bergamo}}
{{Portale|architettura|Bergamo|pittura}}
[[Categoria:Palazzi di Bergamo]]
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