Toccata e fuga in Re minore: differenze tra le versioni
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{{Composizione musicale
|titolo= Toccata e fuga
|immagine=
|didascalia= La prima pagina, manoscritta da [[Johannes Ringk]]
|compositore= Johann Sebastian Bach
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}}
La '''''toccata e fuga in Re minore'''''
== Origini ==
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== Struttura ==
La struttura è quella tipica della Germania settentrionale: un'apertura di carattere libero (la [[toccata]]), il corpo centrale della composizione (la [[Fuga (musica)|fuga]]) e una coda anch'essa di carattere libero (di nuovo in forma di toccata).<ref name=":0">{{Cita libro|cognome=Williams, Peter, 1937 May 14-2016.|titolo=The organ music of J.S. Bach|url=https://www.worldcat.org/oclc/57509555|accesso=13 dicembre 2020|edizione=2nd ed|data=2003|editore=Cambridge University Press|oclc=57509555|ISBN=978-0-511-48187-1}}</ref>
[[File:BachToccataAndFugueInDMinorOpening.GIF|thumb|right||400px|center|Le prime note della toccata.]]▼
Il celebre [[Abbellimento#Mordente|mordente]] sulla [[dominante]] con cui si apre la toccata è universalmente conosciuto anche a quanti non ascoltano musica classica. I raddoppi all'ottava, utilizzati per sopperire alla mancanza di un registro di 16 piedi al manuale dell'organo di Arnstadt, costituiscono un caso raro nella produzione organistica bachiana e sono un'invenzione decisamente creativa per poter creare l'effetto del tipico ''plenum'' nordeuropeo.▼
=== Toccata ===
La [[toccata]], che ha un evidente impianto [[Improvvisazione (musica)|improvvisativo]], alterna parti ''manualiter'' in ''Prestissimo'' a potenti accordi in ''Adagissimo'', che ben rappresentano lo stile compositivo del giovane virtuoso. Le parole di [[Johann Nikolaus Forkel]], primo biografo di Bach, che descrivono il giovane compositore, sono assolutamente perfette per riassumere quest'opera: "[gli piaceva] correre lungo la tastiera e saltare da un capo all'altro di essa, premere con le dieci dita quante più note possibile, e proseguire in questo modo selvaggio fino a che per caso le mani non avessero trovato un punto di riposo"<ref name=Wolff>{{Cita|Wolff|p. 203|Wolff}}</ref>.▼
▲[[File:BachToccataAndFugueInDMinorOpening.
▲Il celebre [[Abbellimento#Mordente|mordente inferiore]] sulla [[Dominante (musica)|dominante]] (nota La) con cui si apre la toccata è universalmente conosciuto anche a quanti non ascoltano musica classica. I raddoppi all'ottava, utilizzati per sopperire alla mancanza di un registro di 16 piedi al manuale dell'organo di Arnstadt, costituiscono un caso raro nella produzione organistica bachiana e sono un'invenzione decisamente creativa per poter creare l'effetto del tipico ''plenum'' nordeuropeo.
Il motivo iniziale è proposto tre volte, la seconda con variazione e la terza all'ottava inferiore; il pedale ribadisce quindi la tonica, e i registri manuali vi costruiscono, una nota la volta, un [[accordo di settima diminuita]] (Do diesis), che risolve in un Re maggiore (cioè con [[Cadenza|Terza Piccarda]] che, invece di dare un colore triste e cupo - a causa del Re minore -, è una cadenza che conclude su un tono gioioso che infonde speranza). Seguono tre brevi passaggi, ognuno dei quali propone un breve motivo doppiato all'ottava, quindi un nuovo accordo di settima diminuita che risolve in Re minore. La seconda sezione della toccata è un insieme di virtuosismi; il pedale è modulato alla dominante (La minore). Si giunge alla terza sezione della toccata, un passaggio doppiato alla sesta alla maniera della prima sezione. Dopo un breve passaggio virtuosistico al pedale, un accordo di Re minore chiude la sezione.<ref name=":0" />
Anche se la composizione ricorda molto un'improvvisazione, è ravvisabile una certa omogeneità che unisce la toccata alla [[Fuga (musica)|fuga]]: il [[Tema (musica)|tema]] di quest'ultima, infatti, è figlio dell'esordio che apriva la toccata. La sua struttura non è particolarmente severa ed è ancora lontana dalla maturità del Bach di [[Weimar]].▼
▲La [[toccata]], che ha un evidente impianto [[Improvvisazione (musica)|improvvisativo]], alterna parti ''manualiter'' in ''Prestissimo'' a potenti accordi in ''Adagissimo'', che ben rappresentano lo stile compositivo del giovane virtuoso. Le parole di [[Johann Nikolaus Forkel]], primo biografo di Bach, che descrivono il giovane compositore, sono assolutamente perfette per riassumere quest'opera: "[gli piaceva] correre lungo la tastiera e saltare da un capo all'altro di essa, premere con le dieci dita quante più note possibile, e proseguire in questo modo selvaggio fino a che per caso le mani non avessero trovato un punto di riposo".<ref name="Wolff">{{Cita|Wolff|p. 203|Wolff}}.</ref>
=== Fuga ===
▲Anche se la composizione ricorda molto
La fuga è a quattro voci, basata su un soggetto composto di [[Semicroma|semicrome]] che implica un [[Pedale (musica)|pedale]] in contrapposizione a un breve soggetto prima discendente, poi ascendente. Una struttura violinistica tipica della musica barocca e nel dettaglio anche di quella di Bach.
La risposta, contrariamente a quanto ci si aspetterebbe, è nella [[sottodominante]]. Anche se la fuga dovrebbe essere, tecnicamente, a quattro voci, la maggior parte degli episodi ne usano solo tre, alcuni due e alcuni interludi addirittura uno solo, notato come due. Sebbene la fuga si serva principalmente di semplici melodie triadiche, un soggetto è inaspettatamente esposto in Do minore e, soprattutto, vi è un celebre assolo di pedale (il che è un ''unicum'' del repertorio barocco).<ref>{{Cita libro|cognome=Yearsley, David Gaynor,|titolo=Bach's feet : the organ pedals in European culture|url=https://www.worldcat.org/oclc/775869737|accesso=13 dicembre 2020|oclc=775869737|ISBN=978-1-139-22015-6}}</ref> La fuga, prima della successiva coda, è conclusa da un accordo di Si bemolle maggiore.<ref name=":0" /><ref>{{Cita libro|cognome=Newman, Anthony.|titolo=Bach and the baroque : European source materials from the baroque and early classical periods with special emphasis on the music of J.S. Bach|url=https://www.worldcat.org/oclc/30816383|accesso=13 dicembre 2020|edizione=2nd ed|data=1995|editore=Pendragon Press|oclc=30816383|ISBN=0-945193-64-5}}</ref>
=== ''Coda'' ===
Sebbene non sia tecnicamente una sezione della composizione, la coda si discosta dalla Fuga per il carattere improvvisativo, sullo stile della Toccata. Molto breve (solo 17 battute), contiene ben cinque cambi di tempo. È conclusa da una [[cadenza plagale]] minore.<ref name=":0" /> Infatti, la sequenza finale inizia con un accordo di Re maggiore settima, seguito da un IV grado (con la figura del ritardo che poi si sussegue), VII grado, I grado (Re minore); prosegue con la minore (il V grado cioè l'accordo di dominante della tonalità, con do naturale che esegue, efficacemente, il ritardo) che, invece di andare alla tonica (Re min), procede con l'accordo successivo al VI (con ritardo), cioè Si bemolle maggiore (che dà un forte senso di speranza e coraggio). Si tratta di una cadenza interrotta. L'accordo successivo è IV (sottodominante), Sol minore che, poi, finalmente, risolve alla tonica. L'accordo da IV a I è la cadenza plagale summenzionata.
La composizione termina in Re minore, a infondere la sensazione di malinconica, seppur maestosa, compiutezza e pace.
== L'opera nella produzione bachiana ==
Se il giovane Bach era
== Dubbi sull'attribuzione ==
Il musicologo Peter Williams sottolineò, nel [[1981]], una serie di problemi stilistici tali da rendere dubbia l'attribuzione a Bach di questo lavoro:
* Raddoppi in ottava nella parte iniziale della ''Toccata'', non unici, ma nemmeno frequenti nella produzione bachiana (si veda ad esempio la ''Fuga a due voci in mi minore'', dal primo libro del ''[[Il clavicembalo ben temperato|Clavicembalo ben temperato]]'', o il ''[[Preludio e fuga in do maggiore BWV 547|Preludio in Do maggiore]]'', BWV 547, per organo-battuta conclusiva)
* Risposte alla sottodominante nella fuga (caso unico nell'opera bachiana).
* Esposizione del soggetto da parte della pedaliera, senza accompagnamento delle altre voci (caso unico).
* Mancanza di un controsoggetto nella fuga, sostituito da terze e seste parallele, 'alla maniera del violino'
* Conclusione del brano con una cadenza plagale minore
Poiché alcune di queste caratteristiche (contrappunto inesistente, assolo del pedale nella dichiarazione del tema, largo uso dell'arpeggio, soggetto della fuga scritto secondo la tecnica violinistica detta '
Successivamente un altro studioso, David Humphreys, ha attribuito la composizione a [[Johann Peter Kellner]] ([[1705]]-[[1772]]).<ref>
== Trascrizioni ==
La Toccata e Fuga è stata sfruttata anche in altri generi, come [[rock]], [[jazz]], [[heavy metal]] e [[techno]]: [[Jon Lord]], [[Jacques Loussier]], [[Yngwie Malmsteen]], [[Vanessa Mae]], [[Dave Stewart (tastierista)]] hanno infatti re-interpretato il celeberrimo brano.
Nel 1993 [[Salvatore Sciarrino]] ha realizzato un arrangiamento per flauto solo.<ref>{{Cita web |url=http://www.salvatoresciarrino.eu/Data/Catalogo/Johann_Sebastian_Bach_Toccata_e_fuga_in_re_minore_BWV_565.html |titolo=Copia archiviata |accesso=16 ottobre 2024 |dataarchivio=22 aprile 2016 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160422054110/http://www.salvatoresciarrino.eu/Data/Catalogo/Johann_Sebastian_Bach_Toccata_e_fuga_in_re_minore_BWV_565.html |urlmorto=sì }}</ref> Una versione per corno solista fu arrangiata da [[Zsolt Nagy]]<ref>{{Cita web|url=http://www.rmwpublishing.com/bach-nagy-toccata-and-fugue|titolo=RM Williams Publishing – Bach/Nagy: Toccata and Fugue in D Minor (in F Minor) for solo horn|data=11 gennaio 2012|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20130618105626/http://www.rmwpublishing.com/bach-nagy-toccata-and-fugue|urlmorto=}}</ref> ed eseguita da [[Frank Lloyd]]. Un'altra versione per [[Viola (strumento musicale)|viola]] sola è stata arrangiata e registrata da Marco Misciagna.<ref>{{Cita web |titolo= Bach: Toccata & Fugue BWV 565, Arranged for Viola by Marco Misciagna (Live)|url= https://www.discogs.com/it/release/31901515-Marco-Misciagna-Bach-Toccata-Fugue-BWV-565-Arranged-for-Viola-by-Marco-Misciagna-Live|data=4 ottobre 2024}}</ref> A metà degli anni '90, Fred Mills, allora trombettista della [[Canadian Brass]], creò un adattamento per quintetto di ottoni che divenne uno standard mondiale per gli ensemble di ottoni.<ref>{{Cita web |nome=Daniel |cognome=Shearer |url=http://www.canbrass.com/reviews/reviews-10.html |titolo=Reviews: Where No Brass Has Gone Before |editore=[[Canadian Brass]] |urlmorto=si |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20050216023058/http://www.canbrass.com/reviews/reviews-10.html |data=dicembre 1999 }}</ref>
== Discografia essenziale ==▼
La toccata e fuga è da sempre uno dei brani più incisi dagli organisti. Qui, in ordine cronologico, alcuni [[Compact disc|CD]] che la contengono.▼
▲== Discografia essenziale ==
▲La toccata e fuga è da sempre uno dei brani più incisi dagli organisti. Qui, in ordine cronologico, alcuni [[Compact disc|CD]] che la contengono
* [[Gustav Leonhardt]], all'organo [[Christian Müller]] della Waalse Kerk ad [[Amsterdam]] ([[Seon]]-[[Sony]], [[1972]]) ▼
*1956 - [[Karl Richter]] 45 giri pubblicato in Francia ([[Deutsche Grammophon]] – 121 693); nell'album ''Bach and Liszt – Organ Recital'' ([[Decca Records]] – LXT 5110), pubblicato nel Regno Unito, Stati Uniti d'America e Germania
*1956 - [[Helmut Walcha]], al piccolo organo della chiesa di san Giacomo a [[Lubecca]], nell'album ''Johann Sebastian Bach'' ([[Archiv Produktion|Archive Production]] – APM 14509), pubblicato nel Regno Unito e Stati Uniti d'America
*1958 - André Marchal EP pubblicato in Spagna ([[Erato (casa discografica)|Erato]] – HE 64-05); album del 1966 ''J. S. Bach'' ([[Erato (casa discografica)|Erato]] – EFM 8011), pubblicato in Francia e Italia
* [[Simon Preston]], all'organo [[Klais]], della Klosterkirche sul Kreuzberg a [[Bonn]] (Deutsche Grammophon, [[1989]]) ▼
*1958 - [[Fernando Germani]] nell'album ''Bach Organ Music'' ([[Capitol Records|Capitol-EMI]] – G 7111), pubblicato in Canada e Stati Uniti d'America
*1963 - [[Marie-Claire Alain]], nell'album ''The Great Works for Organ of J.S. Bach Vol. 1'' ([[Columbia Records]] – OS-3334), pubblicato in Giappone
*1965 - Eberhard Fölster nell'album ''Bach - Recital de organo'' all'organo della chiesa Cristo Re di Amburgo (Germania) ([[Harmony (casa discografica)|Harmony]] – S 51040), pubblicato in Messico, Paesi Bassi, Brasile e Francia
*1971 - Giuseppe Zanaboni al grande organo Tamburini di santa Maria dei Servi in Bologna, nell'album ''J. S. Bach'' ([[Phase 6 Super Stereo]] – VPAS 891), pubblicato In Italia e Spagna
*1971 - [[Jean Guillou]] registrato nella chiesa di sant'Eustachio a Parigi, nell'album ''Tresors classiques'' ([[Philips]] – 6504 022), pubblicato in Francia
*1972 - Fritz Kermann (45 giri) ([[Fonit]] – JBF 417)
*1975 - Andre Carr Orchestra e Coro, singolo ([[Harmony (casa discografica)|Harmony]] – H 6003); album ''From Movies'' ([[Harmony (casa discografica)|Harmony]] – LPH 8006), pubblicato in Italia, Turchia e Brasile
*1977 - [[Daniel Chorzempa]] nella compilation ''Bättre Ljud'' (Svenska HiFi Institutet – Testskiva 2), pubblicata in Svezia
*1984 - [[Ton Koopman]], organo di Rudolf Garrels, registrato nella Chiesa Grande a Maassluis (Paesi Bassi) 1983 ([[Archiv Produktion]] – 410 999-1)
*1985 - [[Paul Mauriat]] nell'album ''Classics in the air'', pubblicato in Perù, Venezuela, Giappone, Grecia, Portogallo e Canada ([[Philips]] – 8260721.3)
▲*1985 - [[Gustav Leonhardt]], all'organo [[Christian Müller (organaro)|Christian Müller]], della Waalse Kerk ad [[Amsterdam]] nel doppio album ''Johann Sebastian Bach - Orgelwerke'' (
*1988 - Otto Winter nell'album ''Johann Sebastian Bach - Meisterwerke auf der orgel'' (Pilz Media Group – CD 65003)
▲*1989 - [[Simon Preston]], all'organo
*1993 - K-Tech (singolo) ([[Discomagic Records|Klassy - Co]] – KSSY 9321)
*1997 - [[Claudio Simonetti]], nell'album "Classics in rock" ([[Hit Mania|HM]] – CD HM 012)
== Note ==
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== Collegamenti esterni ==
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