Bjarni Benediktsson (1970): differenze tra le versioni
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{{Carica pubblica
|nome = Bjarni Benediktsson
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|carica =
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|mandatofine = 21 dicembre 2024
|presidente = [[Guðni Thorlacius Jóhannesson]]<br/>[[Halla Tómasdóttir]]
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|mandatofine3 = 9 aprile 2024
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|mandatofine4 = 14 ottobre 2023
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|primoministro5 = [[Sigmundur Davíð Gunnlaugsson]]<br/>[[Sigurður Ingi Jóhannsson]]
|mandatoinizio5 = 23 maggio 2013
|mandatofine5 = 11 gennaio 2017
|predecessore5 = [[Katrín Júlíusdóttir]]
|successore5 = [[Benedikt Jóhannesson]]
|carica6 = Leader del [[Partito dell'Indipendenza (Islanda)|Partito dell'Indipendenza]]
|mandatoinizio6 = 29 marzo 2009
|mandatofine6 = 2 marzo 2025
|predecessore6 = [[Geir Hilmar Haarde]]
|successore6 = [[Guðrún Hafsteinsdóttir]]
|partito = [[Partito dell'Indipendenza (Islanda)|Partito dell'Indipendenza]]
|titolo di studio = Laurea in giurisprudenza
|alma mater = [[Università d'Islanda]]
|professione = Avvocato
|}}
{{Bio
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|Cognome = Benediktsson
|Sesso = M
|LuogoNascita =
|GiornoMeseNascita = 26 gennaio
|AnnoNascita = 1970
|LuogoMorte =
|GiornoMeseMorte =
|AnnoMorte =
|Epoca = 1900
|Epoca2 = 2000
|Attività = politico
|Nazionalità = islandese
|PostNazionalità = , [[Primi ministri dell'Islanda|Primo ministro dell'Islanda]] dal 10 aprile al 21 dicembre [[2024]]<ref name=pm2024>{{Cita news|url=https://www.ilpost.it/2024/04/10/bjarni-benediktsson-primo-ministro-islanda-katrin-jakobsdottir-dimissioni/|titolo=Bjarni Benediktsson è il nuovo primo ministro dell’Islanda, dopo che Katrín Jakobsdóttir si è dimessa per candidarsi alla presidenza|data=10 aprile 2024|editore=Il Post}}</ref> e leader del [[Partito dell'Indipendenza (Islanda)|Partito dell'Indipendenza]] dal 2009<ref>{{en}}[http://icelandreview.com/news/2009/03/30/new-chairman-elected-icelands-independents icelandreview.com]
}}
Precedentemente
Il suo omonimo
==
=== Studi e famiglia ===
Dopo aver ottenuto una laurea in legge presso l'[[Università d'Islanda]], Benediktsson ha completato i suoi studi in [[Germania]] e negli [[Stati Uniti d'America|Stati Uniti]] prima di tornare nel paese natio per esercitare la professione forense.
È sposato con Thora Margret Baldvinsdóttir ed hanno quattro figli.
=== Carriera politica ===
==== Inizi ====
Bjarni è entrato nell'[[Althing]] nel [[2003]] ed è stato attivo in diversi commissioni e comitati riguardanti i settori dell'economia e della fiscalità, l'industria e gli affari esteri.
==== Leader del partito dell'Indipendenza ====
Bjarni è stato eletto leader del [[Conservatorismo|conservatore]] [[Partito dell'Indipendenza (Islanda)|Partito dell'Indipendenza]] al suo convegno nazionale del 29 marzo [[2009]] con il 58,1% dei voti, circa un mese prima delle [[Elezioni parlamentari in Islanda del 2009|elezioni parlamentari islandesi]] dell'aprile del 2009. Il partito è arrivato secondo alle elezioni conquistando 16 seggi, nove in meno rispetto alle [[Elezioni parlamentari in Islanda del 2007|elezioni precedenti]].
==== Ministro delle Finanze e dell'Economia ====
Nelle [[Elezioni parlamentari in Islanda del 2013|successive elezioni]] del 28 aprile 2013 il Partito dell'Indipendenza si è presentato in coalizione con lo storico avversario [[Partito Progressista (Islanda)|Partito Progressista]] ed entrambi sono riusciti a conquistare 19 seggi a testa. Il 17 maggio 2013 i media islandesi hanno riferito che Bjarni avrebbe assunto la carica di Ministro delle Finanze e dell'Economia in un governo guidato dal leader del [[Partito Progressista (Islanda)|Partito Progressista]] [[Sigmundur Davíð Gunnlaugsson]]. Carica che ha mantenuto anche nel successivo governo presieduto da [[Sigurður Ingi Jóhannsson]].
==== Primo ministro ====
Nelle [[Elezioni parlamentari in Islanda del 2016|elezioni anticipate]] svoltesi nel [[2016]] a seguito dello scandalo [[Panama Papers]] in cui è rimasto coinvolto Gunnlaugsson, il Partito dell'Indipendenza ha ottenuto 21 seggi mentre il Partito Progressista si è fermato solo a quota 8 seggi e questo non ha più garantito alla coalizione la maggioranza nell'Althing. Poco dopo i risultati, il primo ministro [[Sigurður Ingi Jóhannsson]] si è dimesso dal suo incarico. Una nuova coalizione tra il Partito dell'Indipendenza, il nuovo partito centrista [[Rinascita (partito islandese)|Rinascita]] e [[Futuro Luminoso]] si è costituita nel gennaio 2017 con Benendiktsson designato a diventare il nuovo Primo ministro.<ref name=":0">{{Cita web|url=http://www.ilpost.it/2017/01/12/islanda-nuovo-governo-panama-papers/|titolo=L'Islanda ha un nuovo governo|sito=Il Post|data=2017-01-12|accesso=2017-02-01}}</ref>
Il 15 settembre, la coalizione tripartitica al governo è collassata in seguito uno scandalo riguardante il padre dell'attuale [[Primi ministri dell'Islanda|Primo ministro]] Benediktsson, {{citazione necessaria|che sarebbe intervenuto per proporre la grazia ad un suo amico, Hjalti Sigurjón, condannato per pedofilia}}. Dopo il ritiro di Futuro Luminoso dalla coalizione di governo, non avendo più la maggioranza parlamentare, il premier ha chiamato le elezioni anticipate dell'[[Althing]] islandese.
==== Nuovamente Ministro delle Finanze e dell'Economia ====
{{Vedi anche|Governo Jakobsdóttir II}}
A seguito delle [[Elezioni parlamentari in Islanda del 2017|elezioni parlamentari anticipate]], che hanno visto il Partito dell'Indipendenza primo ma con la perdita di alcuni seggi, il 30 novembre 2017 il Partito dell'Indipendenza, il [[Partito Progressista (Islanda)|Partito Progressista]] e [[Sinistra - Movimento Verde|I Verdi]] hanno trovato un accordo che fa diventare primo ministro d'Islanda [[Katrín Jakobsdóttir|Katrìn Jakobsdòttir]] nel cui governo Benediktsson ha assunto la carica di Ministro delle Finanze e dell'Economia.
==== Ministro degli affari esteri e nuovamente Primo ministro ====
{{Vedi anche|Governo Benediktsson II}}
Dopo una piccola parentesi come ministro degli Esteri nel [[Governo Jakobsdóttir II|precedente governo]] iniziata il 14 ottobre [[2023]], in seguito alle dimissioni di [[Katrín Jakobsdóttir]] dalla carica di [[Primo ministro dell'Islanda|Primo ministro]] al fine di potersi candidare alle [[Elezioni presidenziali in Islanda del 2024|elezioni presidenziali dello stesso anno]], assume l’incarico il 9 aprile 2024.<ref name=pm2024/>
== Controversie ==
=== Coinvolgimento nello scandalo Panama Papers ===
Nel gennaio 2017, dopo essere stato nominato primo ministro, ed aver presentato a Reykjavik il nuovo governo, hanno cominciato a circolare nuove accuse che riguardano Benendiktsson e che hanno a che fare con i [[Panama Papers]].<ref name=":0" />
L’Islanda è stato uno dei paesi più interessati dallo scandalo ed i documenti riguardanti la Mossack Fonseca, una delle più importanti società del mondo che si occupa di creazione e gestione di [[Società offshore|società off shore]] e in [[Paradiso fiscale|paradisi fiscali]], avevano mostrato un conflitto di interessi dell’allora primo ministro Sigmundur Davíð Gunnlaugsson, che si era dimesso, mostrando inoltre che anche Benediktsson aveva, con due altre persone, una società alle [[Seychelles]] (cosa comunque non necessariamente illecita, se dichiarata).<ref name=":0" />
Benediktsson, prima delle elezioni del [[2016]], era riuscito a non restare troppo coinvolto nello scandalo, non si era dimesso e in quanto Ministro delle Finanze si era impegnato ad avviare un’inchiesta sull'evasione fiscale basata sulle informazioni contenute nei Panama Papers. L’inchiesta si era conclusa a metà settembre e aveva stabilito che lo stato aveva perso ogni anno dal [[2006]] al [[2014]] tra i 23 e i 54 milioni di euro a causa dell’utilizzo di paradisi fiscali da parte delle 600 persone islandesi nominate nei documenti. La notizia era arrivata in piena campagna elettorale e di lì a poco più di un mese si sono svolte le [[Elezioni parlamentari in Islanda del 2016|elezioni anticipate]] vinte poi dal partito di Benediktsson. L’inchiesta è stata però pubblicata solo il 7 gennaio, a pochi giorni dall'annuncio del nuovo governo. Il nuovo primo ministro è stato dunque accusato di aver voluto tenere segreta questa relazione che avrebbe potuto danneggiarlo, in quanto Ministro delle Finanze, per la campagna elettorale.<ref name=":0" />
Benediktsson ha dichiarato di non aver visto il rapporto prima che il parlamento venisse sciolto, ma il Ministero delle Finanze lo aveva ricevuto un mese prima. Benediktsson si è dunque scusato per l’inesattezza delle sue indicazioni sulle tempistiche aggiungendo di aver deciso di non rendere pubblica l’inchiesta e che in ogni caso quelle notizie non avrebbero influenzato il risultato delle elezioni. [[Birgitta Jónsdóttir]], leader del [[Partito Pirata (Islanda)|Partito Pirata]] e capo della coalizione avversaria al Partito dell'Indipendenza, ha affermato invece che: «Se il rapporto fosse stato presentato al Parlamento poco prima delle elezioni e se le persone avessero visto nero su bianco quanto denaro è sfuggito alle tasse, questo argomento sarebbe stato certamente messo all'ordine del giorno».<ref name=":0" />
== Note ==
<references/>
== Altri progetti ==
{{interprogetto}}
== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
* {{Cita web|lingua=is|url=http://www.althingi.is/altext/cv/is/?nfaerslunr=652|titolo=Profilo sul sito web del Parlamento Islandese}}
* {{Cita web|lingua=en|url=http://www.althingi.is/altext/cv/en/?ksfaerslunr=40|titolo=Breve profilo sul sito web del Parlamento Islandese}}
{{Box successione
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▲|tipologia= incarico governativo
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{{Box successione
|carica = Ministro delle Finanze
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|precedente = [[Katrín Júlíusdóttir]]
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{{Box successione
|tipologia = incarico di partito
|carica = Leader del [[Partito dell'Indipendenza (Islanda)|Partito dell'Indipendenza]]
|immagine = Independence Party (Iceland), 2017 logo.svg
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|precedente = [[Geir Hilmar Haarde]]
|successivo = ''in carica''
}}
{{Controllo di autorità}}
{{Portale|biografie|politica}}
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