Utente:Carolina Sugamosto/Sandbox: differenze tra le versioni

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Dapprima si prevedeva l'assunzione di 60 cg di chinino al giorno per otto settimane. Poi le Stazioni Sanitarie sperimentarono la somministrazione di 0,6-1 g per 1-6 settimane. Infine venne bloccata l'assunzione a non oltre una settimana<ref>Majori, Napolitani, op. cit., p. 24.
 
Altri autori quali Barbato e Galeazzi nell'op. cit. p. 28, affermano che il bisolfato e il chinino erano venduti come confetti da 200 mg. Gli adulti (da 12 anni in su) dovevano assumerne 6-8 al gg, i bambini (dai 6 ai 12 anni) dovevano assumerne 3-5, mentre per i più piccoli di 6 anni era valida la somministrazione di cioccolatini contenenti 140 mg di tannato di chinina pura o un cucchiaio di chinino polverizzato. 15 gg''</ref>.
 
==Propaganda di persuasione==
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==L'inizio a Tre Cancelli==
L'alleato più pericoloso di questo ''flagello '' era l{{'}}'''ignoranza'''<ref>Angelo Celli, op. cit., in Monti, op. cit., p. 107</ref>, diventarono dunque necessarie non solo le scuole primarie, ma le scuole primarie rurali, frequentate dai piccoli esponenti di quel popolo che per [[analfabetismo]] e miseria offrivano alla malaria un gran numero di vittime. Inoltre l'istruzione doveva essere riservata anche agli adulti<ref>Ernesto Cacace, op. cit.</ref>. Basti pensare che le donne, contrarie ai sistemi di modernizzazione applicati alle loro abitazioni, rompevano volontariamente le zanzariere per farne setacci di pomodori o per buttare fuori dalla finestra secchi di acque luride<ref>A. F. Celli, op. cit., p. 50</ref>.
 
Ragion per cui i medici tentavano di istruire la popolazione a rispettare determinate regole, banali ma efficaci, come evitare di dormire all'aperto o seguire un'adeguata alimentazione<ref name="CIAO 107" />.
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Conosciuta anche con le denominazioni di ''Centro Antimalarico'', ''VII Stazione Antimalarica'' e con il nome completo e ufficiale '''Scuola di Igiene Rurale e di Profilassi Antimalarica''''','' la scuola venne fondata dall'insigne sopracitato con la collaborazione dell'ex-allievo<ref name="CIAO 108">Monti, op. cit., p. 108</ref> e trovava sede in zona Acciarella. Edifici simili esistevano solamente a [[Caltanissetta]], [[Venezia]] e [[Cagliari]]. Divenne in breve tempo celebre non solo per la cura della malattia (si perfezionarono i metodi tecnici, diagnostici e terapeutici<ref>Il funzionamento della scuola viene ampiamente trattato nel libro omonimo del Professor Maggiora-Vergano.</ref>).................... ma anche per la ricerca sulle sue cause: vale la pena pensare allo studio di catalogazione svolto dai botanici nella ''Vallata del'' ''Loricina'', il cui habitat rendeva possibile studiare la flora e la fauna favorevoli all'insorgenza delle larve di Anofele. Grazie alle innumerevoli pubblicazioni di scienziati formatisi alla Scuola di Nettuno, fu possibile creare altre e numerose Scuole in zone altrettanto infestate e generare una consistente e valida lotta antimalarica<ref name="CIAO 110"/><ref> Boccini, Ciccozzi, Di Simone, Eramo, op. cit., p. 488</ref>..
 
NelInizialmente si raccoglieva in due locali del piano terra del fabbricato concesso, ma ben presto divennero insufficienti. Pertanto nel 1923 l'Amministrazione Militare concesse altri e più spaziosi locali alla Scuola<ref>Romano Maggiora Vergano, op. cit., p. 4</ref> e nel 1925 a [[Roma]] durante il Iº Congresso Antimalarico venne elogiata dai più grandi igienisti di diversi Paesi<ref name="CIAO 109">Monti, op. cit., p. 109</ref>.
Non essendo ancora sufficiente, il nuovo Direttore Generale della Sanità Pubblica ''Alessandro Messea'' nel 1926 fece definitivamente costruire una struttura in muratura adibito a scuola e museo didattico, con la promessa di sopraelevare l'edificio<ref>Romano Maggiora Vergano, op. cit., pp. 4 e 5</ref>.
 
==Metodologie e opere sanitarie==