Fernanda Pivano: differenze tra le versioni

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|Nome = Fernanda
|Cognome = Pivano
|PostCognomeVirgolaSoprannome = detta '''Nanda'''
|Sesso = F
|LuogoNascita = Genova
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|AttivitàAltre = e [[critica]] [[musica]]le
|Nazionalità = italiana
|Immagine = Fernanda PivanoNanda1.jpg
|Didascalia = Fernanda Pivano, 1949
}}
 
== Biografia ==
[[File:Nanda1Fernanda Pivano.jpg|left|thumb|Fernanda Pivano, 19492006.]]
[[File:Festival internazionale dei poeti Castelporziano 1979 Allen Ginsberg e Fernanda Pivano.jpg|miniatura|sinistra|[[Festival internazionale dei poeti]] nel 1979 a Castelporziano: Allen Ginsberg e Fernanda Pivano.]]
Fernanda Pivano nasce in una famiglia che lei definiva vittoriana a [[Genova]] il 18 luglio [[1917]], da Riccardo Newton Pivano e Mary Smallwood, di origini [[scozzesi]]. Ha un fratello maggiore, Franco.
Fernanda Pivano nacque a [[Genova]] il 18 luglio 1917 in una benestante famiglia alto-borghese, che ella stessa soleva definire [[Età vittoriana|vittoriana]], secondogenita di due figli di Riccardo Newton Pivano (1881-1963), direttore dell'Istituto di Credito Marittimo, di origini in parte [[Scozia|scozzesi]], e di Mary Smallwood (1891-1978), figlia a sua volta di Elisa Boggia e dell'[[Inghilterra|inglese]] Francis Smallwood, uno dei fondatori della Berlitz School italiana. Pivano aveva un fratello maggiore, Franco (1911-1956).<ref group=N>Il fratello Franco, che, come Fernanda, non ebbe figli, è l'unico della famiglia di cui la scrittrice fa il nome nell'indice dei ''Diari'' editi da Bompiani. Nell'ottica dell'analisi trans-generazionale della famiglia secondo Abraham, Torok e [[Anne Schützenberger|Schützenberger]], Ottavio Rosati (amico stretto di Fernanda Pivano per 30 anni) ha osservato che nelle 3700 pagine dei ''Diari'' (Bompiani) la scrittrice non dà nessuna notizia delle famiglie dei genitori e che, nell'indice dei nomi, non fa mai il nome di sua madre (Mary) e di suo padre (Riccardo) oltre che il suo (Ottavio): ''"Impossibile creare il suo albero genealogico se non facendolo di libri e scrittori!"'' in ''Quattro decenni di plays con la Pivano e Marie-Louise von Franz'' {{cita testo|url=http://www.plays.it/ipod/scritti/ottavio-rosati/616-quattro-decenni-di-plays-con-fernanda-pivano-un-ipertesto-di-ottavio-rosati-5|titolo=Plays}}</ref>
 
La sua formazione avviene a [[Torino]], dove nelsi [[1929]]era si trasferiscetrasferita con la famiglia nel 1929. Frequenta il [[liceo classico Massimo d'Azeglio]], dove ha come compagno di classe in quarta e quinta ginnasio [[Primo Levi]] e, come supplente di Italianoitaliano, [[Cesare Pavese]]. Sia Pivano eche Levi non vengono ammessi agli orali dell'esame di maturità perché i loro temi per lo scritto sono giudicati "Non idonei" in quanto trattanti tematiche antifasciste. Nel 1938 Pavese le porta quattro libri in inglese che segnarono il suo destino di scrittrice e traduttrice, facendola appassionare alla [[letteratura statunitense]]: ''[[Addio alle armi]]'' di [[Ernest Hemingway]] – che tradusse clandestinamente in lingua italiana –, ''[[Foglie d'erba]]'' di [[Walt Whitman]], ''[[Antologia di Spoon River]]'' di [[Edgar Lee Masters]] e l'autobiografia di [[Sherwood Anderson]].
Nel [[1938]] Pavese le porta quattro libri in inglese che segnarono il suo destino di scrittrice e traduttrice, facendola appassionare alla Letteratura americana: ''[[Addio alle armi]]'' di [[Ernest Hemingway]] – che tradusse clandestinamente in lingua italiana –, ''[[Foglie d'erba]]'' di [[Walt Whitman]], ''[[Antologia di Spoon River]]'' di [[Edgar Lee Masters]] e l'autobiografia di [[Sherwood Anderson]].
 
Nel [[1940]] consegue il diploma in pianoforte al [[Conservatorio Giuseppe Verdi (Torino)|Conservatorio di Torino]], diretto da [[Franco Alfano (compositore)|Franco Alfano]]. Il 17 giugno [[1941]] si laurea in Letterelettere, con una tesi su ''[[Moby Dick]]'' di [[Herman Melville]]. Il 22 giugno [[1943]] si laurea in [[filosofia]] ad indirizzo [[pedagogia|pedagogico]] sotto la guida di [[Nicola Abbagnano]], con una tesi dal titolo "''Il valore della simpatia nell'educazione"''.<ref>[http{{cita news|url=https://wwwst.ilsole24ore.com/art/tecnologie/2011-03-31/tracce-tesi-rete-064729.shtml Nova - |pubblicazione=Il Sole 24 Ore "|titolo=Tracce di tesi nella rete"]|data=31 marzo 2011|autore=Monica Onore}}</ref>.
 
L'inizio della sua carriera letteraria risale al [[1943]], quando pubblica per [[Giulio Einaudi Editore|Einaudi]] la sua prima traduzione della ''[[Antologia di Spoon River]]'', sotto la guida di [[Cesare Pavese]],; a Torino viene arrestata perché si reca al comando delle [[Schutzstaffel|SS]] dove era trattenuto il fratello Franco, catturato poiché in una precedente retata presso la sede dell'[[Einaudi Editore|Einaudi]] di Torino era stato trovato il contratto, erroneamente intestato al fratello, per la traduzione del romanzo di [[Ernest Hemingway]] ''[[Addio alle armi]]''.<ref name="Poznanski2012">{{cita libro|autore=Durst Poznanski|titolo=La creatività: percorsi di genere|editore=FrancoAngeli|isbn=978-88-568-7379-5|paginap=145}}</ref> Questo romanzo non sarà pubblicato in [[Italia]] finosolo alnel [[1949]]1945 perché ritenuto lesivo dell'onore delle [[Forze armate italiane|Forze Armate]] dal [[Storia del fascismo italiano|regime fascista]], sia per la descrizione della [[disfatta di Caporetto]], sia per un certo [[antimilitarismo]] sottinteso nell'opera. Il fratello viene immediatamente rilasciato, ma la PivanoFernanda viene arrestata e interrogata a lungo da due ufficiali tedeschi e poi rilasciata.<ref name="Poznanski2012"/>[[File:Ettore Sottsass and Fernanda Pivano 1969.jpg|thumb|Milano, 1969: Fernanda Pivano e il marito [[Ettore Sottsass]]]]
 
Nel 1949 sposa l'architetto e designer [[Ettore Sottsass]] junior<ref>Sandro Veronesi ricorda la mancanza di entusiasmo di Pivano per i bambini in {{cita news|titolo=Omaggio a Nanda Pivano - Quando ho tenuto per mano un mito|pubblicazione=la Repubblica|data=14 luglio 2010|url=https://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2010/07/14/omaggio-nanda-pivano-quando-ho-tenuto-per.html}}</ref> e si trasferisce quindi a [[Milano]]. Il matrimonio si incrina nel 1971 con alti e bassi finché, nel 1990, Sottsass, dopo la separazione, chiederà il divorzio.<ref>{{cita libro|autore=Fernanda Pivano|titolo=Diari /2 [1974-2009]|editore=Bompiani|data= 2010|p=784}}</ref>
Nel [[1949]] sposa l'architetto e designer [[Ettore Sottsass]] junior e si trasferisce quindi a [[Milano]].
Nel [[1956]] compie il primo viaggio negli [[Stati Uniti]] che sarà seguito da numerosi altri viaggi in America e in altri paesi.
Dopo aver tradotto e studiato i lavori dei maggiori classici statunitensi tra cui [[Francis Scott Fitzgerald]], [[Ernest Hemingway]], [[William Faulkner]], promuove la valorizzazione in Italia degli scrittori della [[Beat Generation]] tra cui [[Allen Ginsberg]]<ref>[http://www.dagospia.com/mediagallery/dago_fotogallery-24222/255542.htm ''Allen Ginsberg e Fernanda Pivano''], Dago spia, fotogallery.</ref>, [[Jack Kerouac]], [[William Seward Burroughs (scrittore)|William Burroughs]] e [[Gregory Corso]]. Lo stesso per autori come [[Henry Miller]] e [[Charles Bukowski]]. In anni più recenti, continua a segnalare al pubblico e alla critica italiani gli scrittori americani di talento che si sarebbero presto imposti sulla scena letteraria internazionale tra cui [[Erica Jong]], [[Jay McInerney]] e [[Bret Easton Ellis]].
[[File:Kerouac by Palumbo.jpg|thumb|Jack Kerouac]]
[[File:De André Napoli 1993.jpg|left|thumb|Fabrizio De André, 1993]]
Poco noto il suo interessamento verso la poesia beat italiana, che sviluppò negli [[anni 1960|anni sessanta]], grazie anche al progetto editoriale East 128 (dal numero della camera di Sottsass, ricoverato per un'infezione renale al centro medico della Stanford di Palo Alto) e alla rivista di tendenza [[psichedelica]] e pacifista da lei creata e diretta, "Pianeta Fresco", il cui progetto grafico venne ideato e curato da Roberto Pieracini, progettista grafico assieme a Sottsass, nello studio di quest'ultimo. In quel periodo incentivò la crescita di alcuni giovani poeti, tra i quali il torinese [[Gianni Milano]] e il lucano [[Antonio Infantino]].
 
Nel 1956 compie il primo viaggio negli [[Stati Uniti]], finanziato dall'[[United States Information Service]],<ref>{{Cita news|lingua=en|autore=Fernanda Pivano|autore2=Elisabetta Povoledo|url=https://www.nytimes.com/2004/07/31/style/postcard-traveling-through-a-writers-america.html|titolo=Postcard : Traveling through a writers' America|pubblicazione=The International Herald Tribune|data=31 luglio 2004|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20220122170100/https://www.nytimes.com/2004/07/31/style/postcard-traveling-through-a-writers-america.html|accesso=22 gennaio 2022|urlmorto=no}}</ref> che sarà seguito da numerosi altri viaggi in America e in molti altri paesi di tutto il mondo. Nel gennaio 1959 pubblica sulla rivista di filosofia [[Aut aut (rivista)|''aut aut'']] un articolo dal titolo ''La Beat Generation'',<ref>{{Cita pubblicazione|autore=Fernanda Pivano|anno=1959|mese=gennaio|titolo=La Beat Generation|rivista=aut aut|numero=49|pp=1-15}}</ref> tra i primi in Italia a trattare questo nuovo movimento. Pivano ebbe un forte interessamento verso la poesia beat italiana, che sviluppò negli anni sessanta, grazie anche al progetto editoriale East 128 (dal numero della camera di Sottsass, ricoverato per un'infezione renale al centro medico della [[Università di Stanford|Stanford]] di [[Palo Alto]]) e alla rivista di tendenza [[Psichedelia|psichedelica]] e pacifista da lei creata e diretta, ''[[Pianeta fresco]]'', il cui progetto grafico venne ideato e curato da Roberto Pieracini, progettista grafico assieme a Sottsass, nello studio di quest'ultimo. [[Allen Ginsberg]] è "direttore irresponsabile" dei due numeri della rivista che in breve tempo diventa celebre e introvabile. In quel periodo Pivano incentivò la crescita di alcuni giovani poeti, tra i quali il torinese [[Gianni Milano]] e il lucano [[Antonio Infantino]].
Il 16 dicembre [[1998]] viene inaugurata in Corso di Porta Vittoria, 16 a [[Milano]] la struttura destinata ad accogliere il patrimonio librario e documentario di Fernanda Pivano e i volumi del padre Riccardo. La Biblioteca Riccardo e Fernanda Pivano è una sezione staccata della Biblioteca/Centro documentazione della Fondazione Benetton Studi e Ricerche di Treviso.
 
Dopo aver tradotto e studiato i lavori dei maggiori classici statunitensi, tra cui [[Francis Scott Fitzgerald]], [[Ernest Hemingway]] e [[William Faulkner]], promuove la valorizzazione in Italia degli scrittori della [[Beat Generation]], tra cui Allen Ginsberg,<ref>{{cita web|url=https://www.dagospia.com/mediagallery/dago_fotogallery-24222/255542.htm|titolo=Allen Ginsberg e Fernanda Pivano|urlmorto=sì|accesso=19 agosto 2023|dataarchivio=19 agosto 2023|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20230819214646/https://www.dagospia.com/mediagallery/dago_fotogallery-24222/255542.htm}}</ref> [[Jack Kerouac]], [[William Seward Burroughs (scrittore)|William Burroughs]] e [[Gregory Corso]]. Lo stesso fece per autori come [[Henry Miller]] e [[Charles Bukowski]].
Nell'estate [[2001]] la Pivano gira per [[Fandango (azienda)|Fandango]] il film ''A Farewell To Beat'' scritto da Andrea Bempensante per la regia di Luca Facchini. Il documentario racconta il viaggio in [[America]] per ritrovare amici e luoghi cari. Nel [[2003]] viene istituito un premio a suo nome da assegnare ogni anno a chi si è distinto per avere svolto ricerche, scritti o portato contributi eccezionali alla società.
 
Nel 1972 incontra lo psicoanalista, regista e sceneggiatore Ottavio Rosati, con il quale avrà una relazione durata oltre trent'anni.<ref>{{Cita web|url=http://www.plays.it/ipod/scritti/ottavio-rosati/616-quattro-decenni-di-plays-con-fernanda-pivano-un-ipertesto-di-ottavio-rosati-5|titolo=Quattro decenni di plays per il Teatro del tempo con Fernanda Pivano e Marie-Louise von Franz}}</ref>
Nel corso della sua attività si è anche occupata di musica, scrivendo nel [[1966]] il primo articolo giornalistico su [[Bob Dylan]]<ref>[http://www.maggiesfarm.it/pivano.htm pivano<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>, collaborando negli anni settanta con la rivista ''[[Muzak (rivista)|Muzak]]''<ref>[http://stampamusicale.altervista.org/Muzak/index.htm Muzak<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref> ed occupandosi spesso di cantautori. Collaborò inoltre con [[Fabrizio De André]], effettuando per il suo album [[Non al denaro, non all'amore né al cielo]] l'intervista al cantautore pubblicata sul retro di copertina<ref>[http://www.viadelcampo.com/html/non_al_denaro___.html Fabrizio De AndrĂŠ - Non al denaro non all'amore nè al cielo<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>. A De André consegnò, nel [[1997]], il [[Premio Tenco|Premio]] Lunezia.
 
Il 16 dicembre 1998 viene inaugurata, al numero 16 di Corso di Porta Vittoria a [[Milano]], la struttura destinata ad accogliere il patrimonio librario e documentario di Fernanda Pivano e i volumi del padre Riccardo. La Biblioteca ''Riccardo e Fernanda Pivano'' è una sezione staccata della Biblioteca/Centro documentazione della [[Fondazione Benetton Studi Ricerche|Fondazione Benetton Studi e Ricerche]] di Treviso, che oggi ha sede presso la Fondazione del ''[[Corriere della Sera]]'' insieme al patrimonio storico-letterario lasciato dalla stessa scrittrice per mano del suo erede, l'editore Michele Concina. [[File:Ottavio Rosati e Fernanda Pivano.jpg|miniatura|Milano, 1997: Fernanda Pivano e Ottavio Rosati al teatro Armani.]]
Un altro suo interesse è stato l’introduzione dello psicodramma <ref name=psicodramma> [http://ipod.plays.it/curarsi-l-anima-con-il-teatro-di-fernanda-pivano-il-corriere-della-sera-2009 Fernanda Pivano, “Curarsi l’anima con il teatro”, Corriere della Sera, 19 maggio 1980]]</ref> e del role playing <ref name=playing>Fernanda Pivano, [http://ipod.plays.it/incontro-tra-dora-kalff-e-fernanda-pivano-al-primo-convegno-di-psicoterapia-infantile-junghiana-1982 “La psicoanalisi nell’oscuro universo del bambino”, Corriere della Sera, 1 giugno 1982]].</ref> in Italia. Ha fondato insieme a [http://ipod.plays.it/docenti/ottavio-rosati Ottavio Rosati] la rivista [http://ipod.plays.it/rivista "Atti dello psicodramma"] (Ubaldini) ha presentato al Teatro Stabile di Roma Zerka Toeman Moreno nel primo psicodramma tenuto in un teatro italiano.<ref name=Roma> [http://plays.plays.it/rassegna-stampa/questa-sera-si-recita-a-soggetto Rodolfo di Giammarco, "L'actors studio ha un nonno e si chiama Jacob Moreno", La Repubblica,27 marzo 1983]; [http://plays.plays.it/rassegna-stampa/97-attori-veri-e-falsi "Attori veri e falsi in Pirandello e no", Corriere della Sera", 2 aprile 1983]; [http://plays.plays.it/rassegna-stampa/104-serata-di-psicodramma-al-flaiano-ansa "Al Flaiano serata sullo psicodramma", Corriere della Sera, 29 marzo 1983]</ref>. Per il Teatro Stabile di Torino in un convegno del 1987 ha introdotto il socioplay su "Ciascuno a suo modo" con Zerka Moreno e Dario Fo nel ruolo di Jacob Moreno <ref name=modo>Piero Perona, “Pirandello: sorpresa al termine del convegno”, Stampa Sera, 15 settembre 1986</ref>e ha poi presentato la versione italiana dell'opera di J. L. Moreno al Piccolo Teatro di Milano<ref name=Milano>[http://ipod.plays.it/convegno-al-piccolo-teatro-per-la-presentazione-di-psychodrama-di-j-l-moreno-1986 Luciana Sica, "E' di scena lo psicodramma al Piccolo Teatro", Paese Sera, 20 aprile, 1986]</ref>. Nel 1991, ancora al Teatro Carignano, presentando il programma di Rosati prodotto da Rai3 "Da Storia nasce Storia" del cui libro omonimo (edito da Nuova Eri-Rai) ha scritto la prefazione, propone col gruppo di IpodPlays [http://ipod.plays.it/atti-dello-psicodramma-9/la-carretta-del-dottor-moreno-di-fernanda-pivano la realizzazione in Italia di un Teatro di Psicodramma ] nello stile di quello di Moreno al Beacon Institute di New York.
 
Nell'estate 2001 "[[Panorama (rivista)|Panorama]]"<ref>{{cita web|titolo=Com'è cinematografica la vita di Fernanda|data=7 settembre 2000|p=147|url= https://www.plays.it/plays/rassegna-stampa/generazioni-d-amore}}</ref> annuncia il primo documentario sulla vita di Pivano: ''[[Generazioni d'amore - Le quattro americhe di Fernanda Pivano]]''<ref>{{cita web|titolo=Generazioni d'amore|url=https://www.filmitalia.org/p.aspx?t=film&l=it&did=27490|urlmorto=sì|accesso=30 agosto 2020|dataarchivio=18 gennaio 2017|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20170118051333/http://www.filmitalia.org/p.aspx?t=film&l=it&did=27490}}</ref> di Ottavio Rosati, psicoanalista e regista, intimo amico di Pivano dal 1973.<ref>"Un quadrifoglio per Ottavio" da ''I miei quadrifogli'', prefazione di Jovanotti, Frassinelli, Milano, 2000, p.191</ref> Il docu-film, girato nel palazzo di Trastevere dove Pivano ha ambientato i suoi due romanzi editi da Rusconi<ref>''Cos'è più la virtù'' (1986) e ''La mia kasbah'' (1988). Un bambino che viveva nella kasbah disegnò Fernanda che pedalava sugli Appennini: ''Milano-Roma, Roma-Milano, pedala-pedala, Fernanda Pivano, con la pioggia, il vento e la bufera, pedala-pedala, la Corriera della Sera''. Dal booklet di Generazioni d'amore, Istituto Luce.</ref> e riedito nel 2020 da [[Istituto Luce Cinecittà]], presenta un rap di [[Jovanotti]] e brani del libro ''I miei quadrifogli'' ([[Frassinelli]]) letti da [[Bernardo Bertolucci]], [[Piera Degli Esposti]], [[Luciano Benetton|Chiara Caselli, Luciano Benetton]], [[Alessandro Haber]], [[Aldo Carotenuto]], [[Valeria Moriconi]] e contiene sequenze di [[Gregory Corso]] e [[Allen Ginsberg]] girate da Costanzo Allione al Naropa Institute di Boulder. Nel 2001 Pivano gira anche per [[Fandango (azienda)|Fandango]] il film ''A Farewell To Beat'' scritto da Andrea Bempensante per la regia di Luca Facchini. Il documentario racconta il viaggio in America per ritrovare amici e luoghi cari. Entrambi i film sono nel programma del [[Torino Film Festival|19° Torino Film Festival]] del novembre 2001. [[Alessandro Cecchi Paone]] presenta il film di Ottavio Rosati, mentre la proiezione del film di Fandango alla presenza di Pivano con [[Fabio Fazio]] è annullata a causa di un incendio che scoppia in sala proprio nel momento in cui la scrittrice mette piede sul [[red carpet]]. Pivano dichiara alla stampa che non può essere un caso: «Molti odiano l'America che io glorifico».<ref>{{Cita web|url=http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,33/articleid,0350_01_2001_0320_0035_3213264/anews,true/|titolo=Due documentari rendono omaggio alla grande Pivano|citazione=Così Nanda si innamorò dell'America libera|accesso=15 marzo 2018}}</ref><ref>{{Cita web|url=http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,avanzata/action,viewer/Itemid,3/page,1/articleid,0351_01_2001_0323_0001_3241369/|titolo=“Un attentato contro di me” Fernanda Pivano: non può essere un caso}}</ref> Un mese dopo però le indagini escluderanno la sua natura dolosa.<ref>''Incendio colposo e omissioni nell'antinfortunistica'', La Stampa, 30 nov. 2001</ref>
== Morte e omaggi ==
[[File:Ettore Sottsass and Fernanda Pivano 1969.jpg|thumb|Fernanda Pivano e il marito [[Ettore Sottsass]] (Milano, 1969)]]
Fernanda Pivano morì all'età di 92 anni la sera del 18 agosto [[2009]] nella clinica milanese ''Don Leone Porta'', dove era ricoverata da qualche tempo<ref>[http://www.corriere.it/cultura/09_agosto_18/pivano_morte_7c20f61e-8c19-11de-a273-00144f02aabc.shtml Corriere.it: "Addio a Fernanda Pivano, voce italiana della nuova America"]</ref><ref>[http://it.peacereporter.net/articolo/17298/E%27+morta+a+92+anni+Fernanda+Pivano È morta a 92 anni Fernanda Pivano]</ref>. I funerali si svolsero il 21 agosto nella stessa [[Basilica di Carignano]] a Genova, dove erano stati celebrati dieci anni prima i funerali di [[Fabrizio De André]]: una delle ultime apparizioni della Pivano era stata proprio l'11 gennaio di quell'anno, nello speciale della trasmissione [[Che tempo che fa]] dedicato a "Faber". L'orazione funebre fu tenuta, in una chiesa gremita, da don [[Andrea Gallo]] con una vibrante commemorazione<ref>[http://genova.mentelocale.it/24597-i-funerali-di-fernanda-pivano-l-ultimo-saluto-alla-signora-america/ mentelocale.it], articolo di Luca Giarola, 21 agosto 2009</ref>. Dopo la cremazione fu sepolta nel [[cimitero di Staglieno]] a Genova, accanto alla madre.
 
Nel corso della sua attività, Fernanda Pivano si è anche occupata di musica, scrivendo nel 1966 il primo articolo giornalistico su [[Bob Dylan]]<ref>{{cita web|url=http://www.maggiesfarm.it/pivano.htm|titolo=With all memories and fate...|autore=Benedicta Cagnone}}</ref> collaborando negli anni settanta con la rivista "[[Muzak (rivista)|Muzak]]"<ref>{{cita web|url=http://stampamusicale.altervista.org/Muzak/index.htm|titolo=Muzak}}</ref> e occupandosi spesso di cantautori. Importante da ricordare la collaborazione, inoltre, con [[Fabrizio De André]], che prese spunto per il suo album ''[[Non al denaro, non all'amore né al cielo]]'' dalla traduzione in italiano, a cura della Pivano, della raccolta poetica ''[[Antologia di Spoon River]]'' di [[Edgar Lee Masters]]; Pivano realizzò anche l'intervista al cantautore pubblicata sul retro di copertina.<ref>{{cita web|url=http://www.viadelcampo.com/html/non_al_denaro___.html|titolo=Non al denaro non all'amore né al cielo|autore=Fabrizio De André}}</ref> A De André, Pivano consegnò nel 1997 il [[Premio Lunezia]].
La Pivano venne ricordata in particolare dai [[Radicali Italiani|Radicali]] con grande affetto<ref>[http://www.radicali.it/view.php?id=145446Ciao Nanda, incondizionatamente Radicale]</ref> dato che per un certo periodo fu vicina al [[Partito Radicale (Italia)|Partito Radicale]], di cui fu candidata in varie occasioni elettorali<ref>[http://www.radicalparty.org/history/chron2/1976_it.htm Candidati Partito Radicale 1976]</ref>.
 
=== Morte ===
Nel marzo [[2010]] esce edito da Bompiani e curato da Enrico Rotelli con Maria Rosa Bricchi il secondo volume della Biografia che raccoglie gli anni che vanno dal [[1974]] al [[2009]].
Fernanda Pivano muore, all'età di novantadue anni, la sera del 18 agosto 2009 nella clinica milanese ''Don Leone Porta'', dove era ricoverata da qualche tempo.<ref>{{cita news|url=http://www.corriere.it/cultura/09_agosto_18/pivano_morte_7c20f61e-8c19-11de-a273-00144f02aabc.shtml|sito= Corriere.it|titolo=Addio a Fernanda Pivano, voce italiana della nuova America|data=18 agosto 2009}}</ref> I funerali si svolgono il 21 agosto nella [[Basilica di Santa Maria Assunta (Genova)|basilica di Santa Maria Assunta di Carignano]] a Genova, dove dieci anni prima erano stati celebrati i funerali di Fabrizio De André. Una delle ultime apparizioni di Pivano era avvenuta proprio l'11 gennaio di quell'anno nel corso della puntata speciale della trasmissione ''[[Che tempo che fa]]'' dedicata al cantautore ligure, in occasione del decennale della scomparsa.
L'orazione funebre viene officiata, in una chiesa gremita, da don [[Andrea Gallo]] con una vibrante commemorazione.<ref>{{cita web|titolo=I funerali di Fernanda Pivano: l'ultimo saluto alla signora America|url=http://genova.mentelocale.it/24597-i-funerali-di-fernanda-pivano-l-ultimo-saluto-alla-signora-america/|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20110108064931/http://genova.mentelocale.it/24597-i-funerali-di-fernanda-pivano-l-ultimo-saluto-alla-signora-america/ |data=21 agosto 2009|autore=Luca Giarola}}</ref> Dopo la cremazione, è stata sepolta nel [[cimitero di Staglieno]] a Genova, accanto alla madre.
 
== Traduzioni ==
Il 4 settembre [[2011]] viene presentato alla 68ª [[Mostra internazionale d'arte cinematografica|Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica di Venezia]], nella sezione Controcampo italiano, il docu-film ''Pivano blues - Sulla strada di Nanda'', con Fernanda Pivano e [[Abel Ferrara]], [[Lorenzo Cherubini]] "Jovanotti", [[Piero Pelù]], [[Vasco Rossi]], [[Francesco Guccini]], [[Luciano Ligabue]], [[Fabrizio De André]], [[Dori Ghezzi]], [[Marco Castoldi]] "Morgan", [[Premiata Forneria Marconi]], [[Vinicio Capossela]], [[Jay McInerney]], [[Erica Jong]], [[Patti Smith]], [[Lou Reed]].
{{vedi anche|William Faulkner#Romanzi|Ernest Hemingway#In italiano|Allen Ginsberg#In italiano}}
* Jeanne Hersch, ''L’illusione della filosofia'' (''L’illusion de la philosophie'', 1936), prefazione di Nicola Abbagnano, Torino, Einaudi, 1942.
* Edgar Lee Masters, ''Antologia di Spoon River'' (''The Spoon River Anthology'', 1915), prefazione di F.P., Torino, Einaudi, 1943 (scelta); Torino, Einaudi, 1947 (completa); Alpignano, Alberto Tallone, 2007 (scelta, con nuova prefazione F.P.).
* Charles Dickens, ''Barnaby Rudge'' (''Barnaby Rudge'', 1841), introduzione di F.P., Milano, Frassinelli, 1945.
* John Locke, ''Pensieri sull’educazione'' (''Thoughts about Education'', 1693), introduzione e commento di Carlo Augusto Viano, Torino, Paravia, 1945 (nell’edizione 1946, introduzione e note di F.P.).
* James Fenimore Cooper, ''L’ultimo dei Mohicani'' (''The Last of the Mohicans'', 1826), introduzione di F.P., Torino, UTET, 1946.
* Sherwood Anderson, ''Storia di me e dei miei racconti'' (''A Story Teller’s Story'', 1924), prefazione di F.P., Torino, Einaudi, 1947.
* Ernest Hemingway, ''Morte nel pomeriggio'' (''Death in the Afternoon'', 1932), Torino, Einaudi, 1947.
* Elizabeth Goudge, ''Il delfino verde: il segreto di un amore disperato'' (''Green Dolphin Country'', 1944), Milano, Bompiani, 1948.
* Raymond Queneau, ''Il pantano'' (''Le chiendent'', 1933), Torino, Einaudi, 1948.
* Richard Wright, ''I figli dello zio Tom'' (''Uncle Tom’s Children'', 1938), Torino, Einaudi, 1949.
* Dwight Eisenhower, ''Crociata in Europa'' (''Crusade in Europe'', 1948), Milano, Mondadori, 1949.
* Ernest Hemingway, ''Addio alle armi'' (''A Farewell to Arms'', 1929), Milano, Mondadori, 1949.
* William Demby, ''Festa a Beetlecreek'' (''Beetlecreek'', 1950) Milano, Mondadori, 1950.
* William Faulkner, ''Non si fruga nella polvere'' (''Intruder in the Dust'', 1948), Milano, Mondadori, 1951.
* Thornton Wilder, ''Idi di marzo'' (''Idis of March'', 1948), Milano, Mondadori, 1951.
* Richard Wright, ''Cinque uomini'' (raccolta di racconti pubblicati in rivista), Milano, Mondadori, 1951.
* Ernest Hemingway, ''Il vecchio e il mare'' (''The Old Man and the Sea'', 1952), Milano, Mondadori, 1952.
* Edgar Allan Poe, ''Murder Tales and Other Stories'', Roma, Casini, 1953.
* William Faulkner, ''Requiem per una monaca'' (''Requiem for a Nun'', 1951), Milano, Mondadori, 1955.
[[File:POLAROID-PIVANO-ANNI 80 roma.jpg|alt=|miniatura|Roma, 1976: la festa di Natale "Luna Rossa" alla ''kasbah'', la casa romana a Trastevere.]]
* William Faulkner, ''La pallida Zilphia Gant'' (Miss Zilphia Gant'', 1932), Milano, Il Saggiatore, 1959.
* William Faulkner, ''La famiglia Stevens'' (''Knight's Gambit'', 1949), Milano, Mondadori, 1963.
* Ernest Hemingway, ''Di là dal fiume e tra gli alberi'' (''Across the River and Into the Trees'', 1950), Milano, Mondadori, 1965.
* Allen Ginsberg, ''Jukebox all’idrogeno'' (''Howl and other poems'', 1956, e ''Kaddish and other poems'', 1961), Milano, Mondadori, 1965.
* Thornton Wilder, ''Piccola città'' (''Our Town'', 1938), introduzione di F.P., Roma, Gli Associati, 1975.
* [[Gertrude Stein]], ''Autobiografia di tutti'' (''Everybody’s Autobiography'', 1937), a cura di F.P., Milano, La Tartaruga, 1976.
* Jack Gelber, ''La connection'', Milano, Ubulibri, 1983.
* Irma Blank, ''No words'', Livorno, Belforte, 1994.
* ''Volo di ritorno. Antologia di racconti afroamericani (1859-1977)'', Firenze, Le Lettere, 1996.
* Jane Austen, ''Orgoglio e pregiudizio'' (''Pride and Prejudice'', 1813), Torino, Einaudi, 2007.
 
== Opere ==
La cantante statunitense [[Patti Smith]] si esibisce sul tappeto rosso in ricordo dell'amica Nanda. In questa occasione, viene presentata l'Associazione Culturale Fernanda Pivano Generation, voluta dalla Pivano stessa.
=== Romanzi ===
* ''Cos’è più la virtù'', Milano, Rusconi 1986-18-06017-1 - ISBN 88 - 18-06017-1 ; Venezia, Marsilio, 1997 (col titolo Dov’è più la virtù).
* ''La mia kasbah'', Milano, Rusconi, 1988 - ISBN 88-18-06043-0; Venezia, Marsilio, 1989.
* ''I miei quadrifogli'', prefazione di [[Jovanotti]], Milano, Frassinelli, 2000. ISBN 88-7684-591-7.
* ''Una favola'', illustrata da Fiorenza Casanova, Capriasca, Pagine d'Arte, 2001. ISBN 88-86995-43-1.
 
=== Saggi ===
== Premio Fernanda Pivano ==
* ''La balena bianca e altri miti'', Milano, A. Mondadori, 1961.
{{vedi anche|Premio Fernanda Pivano}}
* ''Auguri per sempre'', Milano, [[East 128]], 1963; Roma, Franca May, 1991 (col titolo ''Auguri per sempre; Le belle ragazze'').
Nel 2003 la stessa Fernanda Pivano con il contributo della giornalista Fiorella Minervino ha l'idea di creare il [[Premio Fernanda Pivano]] che consiste in un'opera esclusiva del grande maestro ed artista [[Arnaldo Pomodoro]]. Tra i premiati ci sono [[Renzo Piano]], [[Riccardo Muti]], [[Vasco Rossi]], [[Erica Jong]], [[Joyce Carol Oates]] e [[Michael Cunningham]] e la manifestazione è proseguita anche successivamente alla sua scomparsa.
* ''Poesia degli ultimi americani'', a cura di, Milano, Feltrinelli, 1964.
* ''America rossa e nera'', Firenze, Vallecchi, 1964.
* ''Le belle ragazze'', Milano, [[East 128]], 1965; Roma, Franca May, 1991 (col titolo ''Auguri per sempre; Le belle ragazze'').
* ''L'altra America negli anni Sessanta. Antologia in due volumi'', a cura di, Roma, Officina-Lerici, 1971-1972.
* ''Beat hippie yippie. Dall'underground alla controcultura'', Roma, Arcana, 1972; Bompiani, Milano, 1996-2017, ISBN 978-88-452-8357-4 [trad. francese ''Beat hippie yippie'', Christian Bourgois, Paris, 1977].
* ''C'era una volta un beat. 10 anni di ricerca alternativa'', Roma, Arcana, 1976.
* ''Mostri degli anni Venti'', Milano, Il Formichiere, 1976; BUR, Rizzoli, 1982; con l'aggiunta di un brano, La Tartaruga, Milano, 1994-2002; ora col titolo ''Leggende Americane<ref>Edgar Lee Masters · Ernest Hemingway · Francis Scott Fitzgerald · Dorothy Parker · William Faulkner</ref>'', Bompiani, Milano, 2011-2017, ISBN 978-88-452-9289-7.
* ''L’altra America degli anni Sessanta'' (a cura di), 5 voll., Roma, Officina, 1971; Milano, Il Formichiere, 1979; Roma, Arcana, 1993.
* Charles Bukowski, ''Quello che mi importa è grattarmi sotto le ascelle'', Milano, SugarCo, 1982; Milano, Feltrinelli, 1997 [trad. americana ''Laughing with the Gods'', Sun Dog Press, Northville, Michigan, 2000].
* ''Hemingway'', Milano, Rusconi, 1985-1996, ISBN 88-18-23004-2; Bompiani, Milano, 2001-2017, ISBN 978-88-452-8356-7 [trad. rumena ''Hemingway'', Editura Univers, Bucuresti, 1988].
* ''Amici scrittori. Quarant'anni di incontri e scoperte con gli autori americani'', Milano, A. Mondadori, 1995. ISBN 88-04-38452-2.
* ''Altri amici, altri scrittori'', Milano, Mondadori, 1997. ISBN 88-04-42215-7.
* ''Viaggio americano'', Milano, Bompiani, 1997-2017, ISBN 978-88-452-9287-3.
* ''Album americano. Dalla generazione perduta agli scrittori della realtà virtuale'', Milano, Frassinelli, 1997. ISBN 88-7684-418-X.
* ''American Writers selected by Fernanda Pivano'', note e apparato didattico a cura di Paola Loreto, Milano, Garzanti Scuola, 1998.
* ''Dreamers. La generazione che ha cambiato l’America'' (con Cesare Fiumi), Milano, Edimar, 1998.
* ''Dopo Hemingway. Libri, arte ed emozioni d'America'', Napoli, Pironti, 2000. ISBN 88-7937-225-4.
* ''De André il corsaro'', con [[Cesare G. Romana]] e [[Michele Serra]], Novara, Interlinea, 2002. ISBN 88-8212-354-5.* ''Un po' di emozioni'', Roma, Fandango, 2002. ISBN 88-87517-35-5.
* ''The beat goes on'', a cura di [[Guido Harari]], Milano, Mondadori, 2004. ISBN 88-04-51202-4.
* {{Cita libro|titolo=Contro la guerra|edizione=Collana Frecce|editore=Mondadori|città=Milano|anno=2005|isbn=978-88-045-4507-1}}
* ''Pagine americane. Narrativa e poesia, 1943-2005'', Collana Saggi, Milano, Frassinelli, 2005, ISBN 88-7684-864-9.
* ''I miei amici cantautori'', a cura di Sergio Sacchi e Stefano Senardi, Milano, A. Mondadori, 2005. ISBN 88-04-55051-1.
* ''Beat & Pieces. A complete story of the Beat Generation in the words of Fernanda Pivano with Photographs by Allen Ginsberg'', Milano, [[Photology]], 2005. ISBN 88-88359-16-8.
* ''Spoon river, ciao'', fotografie di [[William Willingthon]], Milano, Dreams Creek, 2006. ISBN 88-89906-00-6.
* ''Ho fatto una pace separata'', Milano, Dreams Creek, 2006. ISBN 88-89906-02-2.
* ''Conversazioni. A tu per tu con i grandi della musica italiana'', Novara, De Agostini, 2006 (Milano, BUR, 2008, col titolo: ''Complice la musica: 30 + 1 cantautori italiani si raccontano a Fernanda Pivano''. ISBN 978-88-17-02359-7).
* ''Lo scrittore americano e la ragazza perbene. Storia di un amore: Nelson Algren e Simone de Beauvoir'', Napoli, Pironti, 2007. ISBN 88-7937-394-3
* ''[[Diari (Fernanda Pivano)|Diari]] (1917-1973)'', Milano, Bompiani, 2008. ISBN 978-88-452-6013-1.
* ''Un po' di emozioni'', con DVD, Roma, Fandango libri, 2009. ISBN 978-88-6044-010-5.
* ''[[Diari (Fernanda Pivano)|Diari]]/2 (1974-2009)'', Milano, Bompiani, 2010. ISBN 978-88-452-5971-5.
* ''Libero chi legge'', Milano, Mondadori, 2010. ISBN 978-88-04-60124-1.
* ''Medaglioni'', Milano, Skira, 2014. ISBN 978-88-572-2585-2.
* {{Cita libro|titolo=Lo zio Tom è morto|altri=Prefazione di [[Masolino D'Amico]]|edizione=Collana I Grandi tascabili|città=Milano|editore=Bompiani|anno=2015|isbn=978-88-452-8039-9}}
* {{Cita libro|titolo=Viaggi ad alta voce [1968 / 1979]|altri=A cura di Enrico Rotelli|edizione=Collana Overlook|editore=Bompiani|città=Milano|anno=2017|isbn=978-88-452-9286-6}}
 
== Partecipazioni e docu-film==
* Ha partecipato al video musicale del brano ''Almeno Credo'' del cantante Luciano Ligabue.
* Ha scritto e cantato con la [[Premiata Forneria Marconi|PFM]] per l'album ''[[Serendipity (album)|Serendipity]]'' la canzone ''Domo Dozo'' nel finale del film ''[[Generazioni d'amore - Le quattro americhe di Fernanda Pivano]]''.
* Ha partecipato per anni con [[Aldo Carotenuto]] al progetto de ''Il Teatro del tempo'', un teatro stabile di [[psicodramma]] derivato da quello di [[Jacob Levi Moreno|J. L. Moreno]] al Beacon Institute (N. Y.)<ref>''Il Teatro del tempo di Fernanda Pivano'', booklet per il DVD ''Generazioni d'amore'', Istituto Luce, Cinecittà, 2020. Cod. LD 20120.</ref>
* Ha tenuto a battesimo la nascita del Premio Lunezia dedicato al valore musical-letterario delle canzoni italiane, premiando dal 1997 al 1999 Fabrizio De André, Samuele Bersani e Vasco Rossi.<ref>{{Cita web |url=https://www.premiolunezia.it/lalbo-doro-e-la-storia/la-storia/ |titolo=Cenni Storici: dal 1996 al 2013 |sito=Premio Lunezia |accesso=2024-05-04}}</ref>
 
== Documentari ==
Nella sua edizione del 2001 il Torino Film Festival<ref>{{Cita web|url = http://www.torinofilmfest.org/film/395/generazioni-d-amore-le-quattro-americhe-di-fernanda.html|titolo = Torino Film Festival|accesso = 2015-06-03|sito = www.torinofilmfest.org}}</ref> presenta il docu-film [http://www.filmitalia.org/p.aspx?t=film&l=it&did=27490 ''Generazioni d'amore']' (Le quattro Americhe di Fernanda Pivano) di [http://www.mymovies.it/biografia/?r=25576 Ottavio Rosati] , basato su trenta ore di interviste che il regista fa alla scrittrice nel 2000 nel vecchio palazzo di Trastevere dove dal 1974 abitano in due case unite dalla terrazza: "la Kasbah" descritta dalla Pivano nel suo romanzo edito da Rusconi) <ref name=Trastevere>Fiorella Minervino, [http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,14/articleid,0431_01_2000_0181_0014_4363823/ "La mia America a Via Lungara"], La Stampa, 6 luglio 2000; "Come è cinematografica la vita di Fernanda", Panorama, 7 settembre 2000; Alessandra Levantesi, [http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,33/articleid,0350_01_2001_0320_0035_3213264/anews,true/ "Così Nanda si innamorò dell'America libera"], La Stampa, 20 novembre 2001.</ref>.Il film di Rosati contiene sequenze della scrittrice con [[Gregory Corso]], [[Jack Kerouac]], [[Allen&nbsp;Ginsberg]], [[Meredith Monk]] e [[Peter Orlovsky]] girate da Costanzo Allione al Naropa Institute di [[Boulder (Colorado)|Boulder]].
* ''[[Generazioni d'amore - Le quattro Americhe di Fernanda Pivano|Generazioni d'amore - le quattro Americhe di Fernanda Pivan]]o'', un docufilm di Ottavio Rosati, del 2001, riedito in DVD con il booklet ''Il teatro del tempo di Fernanda Pivano'', Plays, [[Istituto Luce Cinecittà]] con Jean Vigo Italia, 2020, CODICE LD 20210 - Torino Cinema Festival 2001.
* ''Fernanda Pivano. A farewell to beat'', un documentario di Luca Facchini, con il libro ''Un po’ di emozioni'', Roma, Fandango doc, 2009.
 
== Riconoscimenti ==
La Pivano è presente nel brano ''Danni collaterali'' di [[Ricky Gianco]] e nell’album “Serendipity” (2000) della PFM dove canta la canzone “Domo Dozo” dei titoli di coda di “Generazioni d’amore”.
 
== Opere ==
; [[1947]]
* ''La balena bianca e altri miti'', Mondadori, Milano; Collana Il Saggiatore economici, Il Saggiatore, Milano, 1995.
; [[1964]]
* ''Poesia degli ultimi americani'', Feltrinelli, Milano.
; [[1964]]
* ''America rossa e nera'', Vallecchi, Firenze.
; [[1972]]
* ''Beat Hippie Yippie. Dall'underground alla controcultura'', Arcana Editrice; Collana Tascabili.Saggi n.53, Bompiani, 1977.
; [[1976]]
* ''Mostri degli Anni Venti'', Edizioni Il Formichiere; Collana Saggistica, Bur, Milano, 1982; Collana Saggi, La Tartaruga, Milano, 1994.
; [[1976]]
* ''C'era una volta un Beat. 10 anni di ricerca alternativa'', con fotografie in nero di Ettore Sottsass, Arcana Editrice.
; [[1979]]
* ''L'altra America negli Anni Sessanta. Volume 2°: la generazione dell'amore'', Edizioni Il Formichiere, pp.&nbsp;239.
; [[1982]]
* ''Quello che importa è grattarmi sotto le ascelle. Intervista a Bukowski'', Sugar, Milano; Collana Universale Economica, Feltrinelli, Milano.
; [[1985]]
* ''Hemingway'', Collana Le Vite, Rusconi, Milano, I ed.; Collana Tascabili, 2001.
; [[1986]]
* ''Cos'è più la virtù. Romanzo'', Rusconi, Milano; col titolo ''Dov'è più la virtù. Il primo romanzo postfemminista'', Collana Tascabili, Marsilio, Venezia, 1997.
; [[1988]]
* ''La mia kasbah. Romanzo'', Rusconi, Milano; Collana Tascabili, Marsilio, Venezia, 1998.
; [[1995]]
* ''Amici Scrittori. Quarant'anni di incontri e scoperte con gli autori americani'', Collana Ingrandimenti, Mondadori, Milano.
; [[1997]]
* ''Altri amici, altri scrittori'', Collana Ingrandimenti, Mondadori, Milano.
* ''Viaggio americano'', Collana Overlook, Bompiani, Milano.
* ''Album americano. Dalla generazione perduta agli scrittori della realtà virtuale'', Frassinelli, Milano.
; [[2000]]
* ''I miei quadrifogli. Prefazione di Jovanotti'', a cura di [[Arnoldo Mosca Mondadori]], Frassinelli, Milano.
* ''Dopo Hemingway. Libri, arte ed emozioni d'America'', Tullio Pironti Editore, Napoli.
; [[2001]]
* ''Una favola'', illustrazioni di F. Casanova, Collana Quaderni di Biolda, Pagine d'arte.
; [[2002]]
* ''Un po' di emozioni'', Fandango Libri, Roma
* ''De André il corsaro'', con [[Cesare G. Romana]] e [[Michele Serra]], Interlinea, Novara.
; [[2004]]
* ''The Beat Goes On'' a cura di [[Guido Harari]], Mondadori, Milano.
; [[2005]]
* ''Pagine americane. Narrativa e Poesia 1943-2005'', Collana Saggi, Frassinelli, Milano,
* ''I miei amici cantautori'', a cura di [[Stefano Senardi]] e [[Sergio S. Sacchi]], Collana Ingrandimenti, Mondadori, Milano; Collana Piccola biblioteca n. 515, Oscar Mondadori, Milano, 2006.
* ''Beat & Pieces'', with pictures by [[Allen Ginsberg]], Photology.
* ''Contro la guerra'', Collana Frecce, Mondadori, Milano.
; [[2006]]
* ''Spoon River, ciao'' con fotografie di William Willinghton, Dreams Creek.
* ''Ho fatto una pace separata'', Collana Sunflowers, Dreams Creek-
; [[2007]]
* ''Lo scrittore americano e la ragazza perbene. Storia di un amore: Nelson Algren e Simone de Beauvoir'', Tullio Pironti Editore, Napoli.
; [[2008]]
* ''Complice la musica. 30 cantautori si raccontano a Fernanda Pivano'', Collana 24/7, BUR, Milano.
* ''Beat Bible. Beat Books. Beat & Pieces'', Photology.
* ''[[Diari (Fernanda Pivano)|Diari]] (1917-1973)'', a cura di [[Enrico Rotelli]] con [[Mariarosa Bricchi]], Collana Classici, Bompiani.
; [[2009]]
* ''Farewell to Beat. DVD. Con libro'', Fandango Libri.
; [[2010]]
* ''[[Diari (Fernanda Pivano)|Diari]]/2 (1974-2009)'', a cura di [[Enrico Rotelli]] con [[Mariarosa Bricchi]], Collana Classici, Bompiani.
* ''Libero chi legge'', Collana Ingrandimenti, Mondadori, Milano; Collana Piccola biblioteca n.688, Oscar Mondadori, 2011.
; [[2011]]
* ''Viaggi, cose, persone. Catalogo della mostra'', a cura di Ida Castiglioni, Silvana Editrice.
* ''Leggende americane. Edgar Lee Masters - Ernest Hemingway - Francis Scott Fitzgerald - Dorothy Parker - William Faulkner'', Collana I grandi tascabili n.440, Bompiani, Milano.
; [[2014]]
* ''Medaglioni'', prefazione e cura di [[Enrico Rotelli]], Collana Narrativa, [[Skira]], Milano.
; [[2015]]
* {{Cita libro|altri=Prefazione di [[Masolino D'Amico]]|titolo=Lo zio Tom è morto|edizione=Collana I grandi tascabili|editore=Bompiani|città=Milano|anno=2015|isbn=978-88-45-28039-9}}
 
== Onorificenze e Premi ==
{{Onorificenze
|immagine = Cordone di gran Croce OMRI BAR.svg
|nome_onorificenza = CavalieriCavaliere di gran croce dell'Ordine al merito della Repubblica italiana
|collegamento_onorificenza = Ordine al merito della Repubblica italiana
|motivazione =
|data = 17 ottobre 1997<ref>[{{cita web|url=http://www.quirinale.it/elementi/DettaglioOnorificenze.aspx?decorato=11809|titolo= SitoPivano web delDott.ssa Fernanda|sito=Quirinale: dettaglio decorato.]}}</ref>
}}
[[File:Pivano--cav.jpg|miniatura|Roma, 1997: Pivano a Trinità dei Monti con decorazione quale cavaliere di gran croce della Repubblica.]]
{{Onorificenze
|immagine = BenemeritiCultura1.png
Riga 147 ⟶ 151:
|collegamento_onorificenza = Benemeriti della cultura e dell'arte
|motivazione =
|data = 14 dicembre 2004<ref>[{{cita web|url=http://www.quirinale.it/elementi/DettaglioOnorificenze.aspx?decorato=277929|titolo=Pivano Sito web delDott.ssa Fernanda|sito=Quirinale: dettaglio decorato.]}}</ref>
}}
{{Onorificenze
Riga 154 ⟶ 158:
|collegamento_onorificenza = Benemeriti della cultura e dell'arte
|motivazione =
|data = 2 marzo 1999<ref>[{{cita web|url=http://www.quirinale.it/elementi/DettaglioOnorificenze.aspx?decorato=134 Sito web del |sito=Quirinale:|titolo=Pivano dettaglio decorato.]Fernanda}}</ref>
}}
[[Premio Saint Vincent]] per il [[giornalismo]] ([[1964]])<br />
[[Premio Monselice]] per la traduzione ([[1975]])<ref>{{Cita web|url = http://www.bibliotecamonselice.it/wp-content/uploads/2018/04/vincitoremonselice.pdf|titolo = I VINCITORI DEL PREMIO “MONSELICE” PER LA TRADUZIONE|sito = bibliotecamonselice.it|accesso = 5 novembre 2019}}</ref><br />
[[Premio Monselice]] per la traduzione ([[1975]])<br />
[[Premio San Gerolamo]] ([[1983]])<br />
Premio letterario Giovanni Comisso ([[1985]])<br />
Premio Estense ([[1998]])<br />
 
{{Simbolo|Onorificenza non faleristica.svg|100}} [[Sigillo Longobardo]] (1999)<ref>{{Cita web|url=https://web.archive.org/web/20070206150853if_/http://www.consiglio.regione.lombardia.it:80/wai/istituzione/documenti/ipremiati.pdf|titolo=I premiati nelle precedenti edizioni}}</ref><br />
[[Premio Arte, Scienza e Pace|Premio "Arte, Scienza e Pace"]] ([[2002]])<br />
[[Premio Grinzane Cavour]] ([[2003]])<br />
[[Premio Tenco]] ([[2005]])<br />
Premio [[Vittorio De Sica]] per la Letteratura ([[2006]])<br />
 
== Omaggi in memoria ==
Nel marzo 2010 esce, edito da Bompiani, il secondo volume dell'autobiografia che raccoglie gli anni che vanno dal 1974 al 2009, escludendo la sua vita privata nel palazzo romano di via Lungara descritto nei suoi unici due romanzi ''Cos’è più la virtù'' (1986) e ''La mia kasbah'' (1988).<ref group=N>Nel finale del romanzo la protagonista dichiara: «Non invidio le donne belle, perché sono stata bella anch'io. Non invidio le donne ricche, perché sono stata ricca anch'io. Non invidio le donne amate, perché sono stata amata anch'io, tanto, tantissimo. Ma sapessi quanto invidio le puttane».</ref> Altre esclusioni erano state operate nel primo volume dei ''Diari'' (1917-1973) per le famiglie del padre Riccardo Pivano e della madre Mary Smallwood, che non compaiono nell'indice dei nomi. Nel 2011 l’erede Michele Concina la ricorda ideando la mostra ''Fernanda Pivano. Viaggi, cose, persone''<ref>AA. VV. ''Fernanda Pivano: viaggi, cose, persone'', a cura di Luigino Bardellotto, Silvana Editoriale, Milano, 2011 EAN: 9788836620265</ref> al Palazzo delle Stelline di Milano. Ignoti aprono una teca di plexiglas, non dotata di sistemi di sorveglianza e d’allarme, sottraendo gioielli d’oro, d’argento e d’acciaio, per un valore di 200&nbsp;000 euro, raccolti da Pivano nei suoi viaggi in varie parti del mondo, dagli Stati Uniti al [[Giappone]], dal Nordafrica a Cuba, oltre a quelli realizzati da [[Arnaldo Pomodoro]], [[Roberto Crippa]] e dal marito [[Ettore Sottsass]].<ref>{{cita news|titolo=Colpo alla mostra sulla Pivano. Rubati i gioielli della scrittrice. Stimato in 200 mila euro il valore dei monili|pubblicazione= Corriere della sera|data= 25 maggio 2011|url= https://www.corriere.it/cultura/11_maggio_25/pivano-gioielli-ribati_9e4d8af0-86f8-11e0-a06d-0594606c12ff.shtml}}</ref> [[Enrico Rotelli]], assistente della Pivano a Milano per gli ultimi cinque anni<ref>{{cita news|titolo=I miei 5 anni indimenticabili con Nanda|pubblicazione= Il Giornale di Vicenza|data= 29 agosto 2009|url= https://www.ilgiornaledivicenza.it/argomenti/laquo-i-miei-5-anni-indimenticabili-con-nanda-raquo-1.1179329|autore= Marco Scorzato}}</ref><ref>Enrico Rotelli aveva ventisei anni quando incontrò Fernanda Pivano nel 2004: tra di loro correvano sessantun anni di differenza. Pivano gli dichiarò la sua riconoscenza, scrivendo: «È grazie a Enrico se ho potuto presentare così tanti articoli ai giornali, così tanti libri agli editori e vedere pubblicata tra i Classici Bompiani questa mia raccolta di memorie che qualcuno si è divertito, con mia gratitudine, a chiamare “Pivaneide”».</ref> Nei ''Diari 1974-2009'' (Bompiani, p.1462), dichiara: «Ha sempre avuto con sé dei gioielli […] Tra quelli a cui teneva di più c’era la spilla ''Pistilli'': ogni pistillo rappresentava gli anni del loro matrimonio».<ref>{{cita web|titolo=Storia dei gioielli di Fernanda Pivano simbologia dell'amore con Ettore Sottsass|sito= Head topics|data=1º febbraio 2021| url=https://headtopics.com/it/storia-dei-gioielli-di-fernanda-pivano-simbologia-dell-amore-con-ettore-sottsass-18436237|autore=MarieClaire_it}}</ref> Il 4 settembre 2011 viene presentato alla 68ª [[Mostra internazionale d'arte cinematografica|Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica di Venezia]] il [[Documentario|docufilm]] ''Pivano blues - Sulla strada di Nanda'', di Teresa Marchesi con Fernanda Pivano e [[Abel Ferrara]], [[Lorenzo Cherubini|Jovanotti]], [[Piero Pelù]], [[Vasco Rossi]], [[Francesco Guccini]], [[Luciano Ligabue]], [[Fabrizio De André]], [[Dori Ghezzi]], [[Marco Castoldi|Morgan]], [[Premiata Forneria Marconi]], [[Vinicio Capossela]], [[Jay McInerney]], [[Erica Jong]], [[Patti Smith]], [[Lou Reed]]. La cantante Patti Smith si esibisce sul tappeto rosso in ricordo dell'amica Nanda e viene presentata l'Associazione Culturale Fernanda Pivano Generation, voluta da Pivano stessa.<ref>{{cita web|titolo="Pivano blues". Molta retorica e poca comprensione per una delle figure più complesse della cultura italiana|autore=Gabriele Niola|sito= Mymovies |data=5 settembre 2011|url= https://www.mymovies.it/film/2011/pivanoblues/}}</ref>
 
In occasione del centenario dalla nascita, il 18 luglio 2017 viene trasmesso da [[Sky Arte HD]] il documentario ''Fernanda Pivano - L'altra America'',<ref>{{Cita web|url=http://arte.sky.it/temi/fernanda-pivano-e-lamerica/|titolo=Fernanda Pivano e l'America|data=14 luglio 2017|accesso=15 settembre 2017|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20170915160656/http://arte.sky.it/temi/fernanda-pivano-e-lamerica/}}</ref> mentre il 27 settembre successivo viene organizzata dal Consolato Generale degli Stati Uniti d'America di Milano, dalla cattedra di letteratura inglese dell’[[Università degli Studi di Milano|Università di Milano]] e dall'associazione Amerigo, una giornata di studi intitolata "Fernanda Pivano, tra Italia e Stati Uniti".<ref>{{Cita web|url=https://www.eventbrite.it/e/biglietti-fernanda-pivano-tra-italia-e-stati-uniti-37686084092|titolo=Fernanda Pivano, tra Italia e Stati Uniti|accesso=|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20170915161220/https://www.eventbrite.it/e/biglietti-fernanda-pivano-tra-italia-e-stati-uniti-37686084092}}</ref> Ottavio Rosati le dedica lo short ''La mia Nanda'' con [[Milena Vukotic]]<ref>''La mia Nanda'', negli extra del DVD ''Generazioni d'amore'', Istituto Luce Cinecittà, 2020</ref> e nel 2018 la commedia ''Grandi Feste con Fuoco'', dove compare col suo [[nickname]] romano ''Luna'', contrapposto a quello milanese ''La Nanda''.<ref>Presentata all'OFF OFF Theatre di via Giulia a Roma nel socioplay sui sette sistemi neurologici di [[Jaak Panksepp]] in Fernanda Pivano, 2019</ref>
 
Nel marzo 2021 il comune di Genova annuncia che a Fernanda Pivano sarà dedicata una strada.<ref>{{cita news|titolo=Genova avrà una via intitolata a Fernanda Pivano|data= 23 marzo 2021 |url=https://www.ansa.it/sito/notizie/cultura/libri/altre_proposte/2021/03/23/genova-avra-una-via-intitolata-a-fernanda-pivano_5697ae15-f14e-443b-90cc-fec57086f744.html|sito= Ansa Genova}}</ref> Nel settembre 2021 Rai Tre annuncia una puntata su Fernanda Pivano per la stagione 2021 del programma ''Illuminate'', che racconta le storie di quattro grandi donne italiane. La regia della puntata è di Maria Tilli, mentre il personaggio è interpretato da [[Valentina Cervi]] ed è ambientato nei luoghi del Festival della Disobbedienza di Santa Margherita Ligure.<ref>{{cita news|titolo=Illuminate 2021 dal 27 settembre su Rai 3|url= https://www.maridacaterini.it/news-televisione-novita-programmi-tv-ultime-notizie-programmazione/305854-illuminate-2021-protagoniste-agnelli-melato-pivano-marzotto-quando.html|autore=Anna Mancini|sito=Marida Caterini}}</ref> Sempre nel settembre 2021 è stata inaugurata a Milano, nel quartiere Romolo, una piazza a lei dedicata, nell'ambito del progetto di riqualificazione urbana ''The Sign''.<ref>{{cita news|titolo=Milano, ecco la piazza hi-tech dedicata a Fernanda Pivano|url=https://milano.corriere.it/foto-gallery/cronaca/21_settembre_14/milano-ecco-piazza-hi-tech-dedicata-fernanda-pivano-foto-762a7752-1524-11ec-87fe-df13c0096efb.shtml|sito=Corriere della Sera}}</ref>
 
== Note ==
;Annotazioni
<references group=N/>
;Fonti
<references />
 
== Bibliografia ==
* {{cita libro|titolo=Fernanda Pivano, a cura di Guido Harari, ''The Beat Goes On'',|curatore= Guido Harari|città= Milano,|editore= Mondadori,|data= 2004 |ISBN= 88-04-51202-4}}
* {{cita libro|autore=AA. VV.|titolo=Fernanda Pivano: viaggi, cose, persone|curatore= Luigino Bardellotto|editore=Silvana Editoriale|città= Milano|data= 2011}}
 
== Voci correlate ==
* [[Fondazione Benetton Studi Ricerche|Fondazione Benetton studi e ricerche]]
*[[Generazioni d'amore - Le quattro Americhe di Fernanda Pivano|Generazioni d'amore - le quattro Americhe di Fernanda Pivano]]
*[[Premio Fernanda Pivano]]
 
== Altri progetti ==
{{interprogetto|q}}
 
== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
* {{cita web|http://fernandapivano.blogspot.com/|Blog ufficiale}}
* {{cita web|url=http://www.utopie.it/campagne/fernanda_pivano_senatrice_a_vita.htm|titolo=Campagna Fernanda Pivano Senatrice a Vita}}
* {{cita web |url=http://www.ndanet.it/pdf/pivano_prefaz.pdf |titolo=L'Omelia funebre di Don Andrea Gallo alle esequie per Fernanda Pivano |urlmorto=sì }}
* ''Quattro decenni di plays con Fernanda Pivano e Marie-Louise von Franz'' {{cita testo|url=http://www.plays.it/ipod/scritti/ottavio-rosati/616-quattro-decenni-di-plays-con-fernanda-pivano-un-ipertesto-di-ottavio-rosati-5|titolo=su Plays.it }}
* {{cita testo|url=https://books.discogs.com/credit/589619-fernanda-pivano|titolo=Fernanda Pivano su Discogs|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20200805203226/https://books.discogs.com/credit/589619-fernanda-pivano }}
* ''Su 7 Hawkins, Didion, Bennett e Pivano. Scrittrici tra Europa e Usa'' di Micol Sarfatti, 26 agosto 2021 {{cita testo|url=https://www.corriere.it/sette/attualita/21_agosto_26/su-7-hawkins-didion-bennett-pivano-scrittrici-europa-usa-583e8c12-05c3-11ec-a855-aa98be4fea91.shtml|titolo=''Corriere della Sera''}}
 
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{{Premio Monselice}}
{{Premio Grinzane Cavour / Traduzioni}}
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