Alcamo: differenze tra le versioni

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{{ndnota disambigua}}
{{C|Diffusi toni enfatici e promozionali da rimuovere, voce non aderente a quanto prescritto nel [[WP:COMUNI|modello di voce]]|Sicilia|settembre 2023}}
{{Divisione amministrativa
|Panorama = PanAlcamo2.jpg
|Nome=Alcamo
|Didascalia =
|Panorama=PanAlcamo1.jpg
|Stemma = Alcamo-Stemma.png
|Didascalia=
|Voce stemma =
|Bandiera= Gonfalone di Alcamo.png
|Stato = ITA
|Voce bandiera
|Grado amministrativo = 3
|Stemma=Logo di Alcamo.png
|Divisione amm grado 1 = Sicilia
|Voce stemma=
|Divisione amm grado 2 = Trapani
|Stato=ITA
|Amministratore locale = Domenico Surdi
|Grado amministrativo=3
|Partito = [[Movimento 5 Stelle|M5S]]
|Divisione amm grado 1=Sicilia
|Data elezione = 21-6-2016
|Divisione amm grado 2=Trapani
|Data rielezione = 22-10-2021
|Amministratore locale=Domenico Surdi
|Data istituzione =
| Partito = [[Movimento 5 Stelle|M5S]]
|Sottodivisioni = [[Alcamo Marina]], Fico
| Data elezione = 20/06/2016
|Divisioni confinanti = [[Balestrate]] ([[Città metropolitana di Palermo|PA]]), [[Calatafimi Segesta]], [[Camporeale]] (PA), [[Castellammare del Golfo]], [[Partinico]] (PA)
|Data istituzione=
|Zona sismica = 2
|Altitudine=
|Gradi giorno = 1140
|Superficie=130.79
|Nome abitanti = alcamesi
|Note superficie=
|Patrono = [[Madonna dei Miracoli|Maria Santissima dei Miracoli]]
|Abitanti=58000
|Festivo = 21 giugno
|Note abitanti=[http://www.tuttitalia.it/sicilia/91-alcamo/statistiche/popolazione-andamento-demografico/ Popolazione Alcamo 2001-2013]
|PIL =
|Aggiornamento abitanti=31-12-2015
|PIL procapite =
|Sottodivisioni=[[Alcamo Marina]], Fico
|Mappa = Map of comune of Alcamo (province of Trapani, region Sicily, Italy).svg
|Divisioni confinanti=[[Balestrate]] (PA), [[Calatafimi Segesta]], [[Camporeale]] (PA), [[Castellammare del Golfo]], [[Monreale]] (PA), [[Partinico]] (PA)
|Didascalia mappa = Posizione del comune di Alcamo nel libero consorzio comunale di Trapani
|Zona sismica=2
|Gradi giorno=1140
|Diffusività=
|Nome abitanti=alcamesi
|Patrono=[[Maria Santissima dei Miracoli]]
|Festivo=21 giugno
|PIL=
|PIL procapite=
|Mappa=Map of comune of Alcamo (province of Trapani, region Sicily, Italy).svg
|Didascalia mappa=Posizione del comune di Alcamo nella provincia di Trapani
}}
'''Alcamo''' (''Àrcamu'' in [[Lingua siciliana{{nomelingua|siciliano]]scn}}) è un [[Comune (Italia)|comune italiano]] di {{formatnum:45504Popolazione|ITA}} abitanti<ref dellaname="template divisione amministrativa-abitanti" /> del [[provincialibero consorzio comunale di Trapani]] in [[Sicilia]].
 
Sorge ai piedi del [[Monte Bonifato]] e fa parte dei comuni del [[Golfo di Castellammare]].
Alcamo è situata al confine con la [[provincia di Palermo]], a una [[distanza (matematica)|distanza]] di circa 50&nbsp;km sia da [[Palermo]] che da [[Trapani]]. Sorge ai piedi del [[Monte Bonifato]].
 
Il territorio comunale oggi si estende su una superficie di 130,79&nbsp;km². Dopo [[Erice]], è il secondo comune con la maggiore densità di popolazione della provincia di Trapani.<ref name=com-it>[http://www.comuni-italiani.it/081/001/statistiche/ Comuni-Italiani.it - Statistiche]</ref>
 
A [[nord]] è bagnata dal [[mar Tirreno]], confina ad [[est]] con i comuni di [[Balestrate]] e [[Partinico]], a [[sud]] con quello di [[Camporeale]] e ad [[ovest]] con quelli di [[Calatafimi Segesta]] e [[Castellammare del Golfo]].
 
La sua più importante frazione è [[Alcamo Marina]], che dista circa 6&nbsp;km dal centro cittadino.
 
Assieme ad altri comuni, è parte dell<nowiki>'</nowiki>''[[Associazione Città del Vino]]'', del movimento ''[[Patto dei Sindaci]]'', del ''[http://www.lacittadeibambini.org/progetto/motivazioni.htm Progetto Città dei Bambini]'', della ''[http://www.comunisolidali.org/ Rete dei Comuni Solidali]'',<ref>[http://www.tuttitalia.it/sicilia/91-alcamo/ tuttitalia.it - Alcamo]</ref> della strategia ''[[Rifiuti Zero]]'', del [[Distretto turistico]] territoriale "Golfo di Castellammare"<ref>http://pti.regione.sicilia.it/portal/pls/portal/!PORTAL.wwpob_page.show?_docname=16220325.PDF</ref> e di quello tematico "Terre del mito"<ref> [http://www.travelnostop.com/NEWS_dettaglio.php?regione=Sicilia&i=94566 Alcamo entra nel distretto turistico Le terre del Mito | Travelnostop]</ref> e del ''Patto Territoriale Golfo di Castellammare''.<ref>[http://www.comuni-italiani.it/081/001 Comuni-Italiani.it - Statistiche]</ref>
 
== Geografia fisica ==
=== Territorio ===
Alcamo si trova al centro del [[Golfo di Castellammare]], a 258 metri [[s.l.m.]] ed è situata alle pendici del [[Monte Bonifato]], complesso calcareo che raggiunge gli 829 metri [[s.l.m.]], e che dai 514 metri [[s.l.m.]] ospita la [[Riservariserva naturale Bosco di Alcamo|Riserva naturale del Monte Bonifato]] e il [[santuario della patrona di Alcamo [[Santuario_di_Maria_Santissima_dell'Alto_(Alcamo)|Maria S.S.Santissima Delldell'altoAlto]].
 
All'interno del territorio alcamese si trova anche la frazione di [[Alcamo Marina]], maggiormente frequentata nel periodo estivo come zona di villeggiatura.
 
=== Clima ===
Il clima ad Alcamo è temperatomediterraneo, ventilato quindi poco umido, tranne giornate piovose invernali, con inverni molto piovosi rispetto al periodo estivo.<ref name=clim>[{{cita testo|url=http://it.climate-data.org/___location/13900/ |titolo=climate-data.org]}}</ref>
 
La [[temperatura]] media annuale è di 16,918 [[Celsius|°C]],<ref name=clim/> essendo agosto il mese con temperature più alte (2425,8&nbsp;°C)<ref name=clim/> e febbraio il mese con temperature più basse (1011,32&nbsp;°C).<ref name=clim/>
 
La piovosità media annuale è di 558 [[millimetro|mm]].<ref name=clim/> In particolare le piogge sono più scarse nel mese di luglio (4&nbsp;mm)<ref name=clim/> e più abbondanti nel mese di dicembre (83&nbsp;mm).<ref name=clim/>
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File:Campagna nei dintorni di Alcamo.jpg|Campagna nei dintorni di Alcamo durante il periodo primaverile
File:CampagnaAlcamo.jpg|Veduta dalla cima del Monte Bonifato delle campagne attorno al territorio alcamese
File:Piano Santa Maria - La nevicata dell'8 gennaio 1981.jpg|Una delle nevicate ad Alcamo (8 gennaio 1981)
</gallery>
 
* '''[[Classificazione sismica dell'Italia|Classificazione sismica]]''': '''zona 2''' (sismicità medio-alta),<ref name=aracnet/> Ordinanza PCM 3274 del 20/03/2003
* '''[[Classificazione climatica dei comuni italiani|Classificazione climatica]]''': '''zona C''', 1140 [[Grado giorno|GR/G]]<ref>[http{{cita testo|url=https://www.comuni-italiani.it/081/001/clima.html |titolo=Comuni-Italiani.it, "Alcamo: Clima e Dati Geografici"]}}</ref>
* '''[[Classificazione dei climi di Köppen]]''': '''CSa'''<ref name=clim/>
* '''[[Diffusività atmosferica]]''': '''bassa''', Ibimet CNR 2002
 
== StoriaOrigini del nome ==
Vi sono discordanze riguardo all'[[etimologia]] del toponimo "Alcamo". Un'ipotesi collega il nome alla parola [[lingua araba|araba]] ''al-qamah'', che significherebbe "terra [[fango]]sa" o "terra [[fertilità|fertile]]".<ref name=Reg16>{{Cita|Regina (1972)|p. 16}}.</ref><br />
{{Approfondimento
Un'altra ipotesi lo farebbe derivare dal nome del condottiero musulmano che avrebbe fondato la cittadina nell'828 e che si sarebbe chiamato al-Qāmūq ({{arabo|القاموق}}). Tale ipotesi secondo alcuni sarebbe un'invenzione di [[Leone l'Africano]], che avrebbe raccontato tale vicenda senza consultare alcun documento in proposito.<ref>{{Cita|Regina (1972)|p. 20}}.</ref>
|allineamento = destra
|larghezza = 350px
|titolo = Le origini del nome
|contenuto =
Vi sono discordanze riguardo all'[[etimologia]] del toponimo "Alcamo". Un'ipotesi collega il nome attuale alla parola [[lingua araba|araba]] ''al-qama'', che significherebbe "terra [[fango]]sa" o "terra [[fertilità|fertile]]".<ref name=Reg16>{{Cita|Regina (1972)|p. 16.}}</ref><br />
Un'altra ipotesi lo farebbe derivare dal nome del condottiero musulmano che avrebbe fondato la cittadina nell'[[828]] e che si sarebbe chiamato al-Qāmūq ({{arabo|القاموق}}). Tale ipotesi secondo alcuni sarebbe un'invenzione di [[Leone l'Africano]] che avrebbe raccontato tale vicenda senza consultare alcun documento in proposito.<ref>{{Cita|Regina (1972)|p. 20.}}</ref><br />
Inoltre, secondo altri studiosi, il nome della città di Alcamo deriverebbe da "caccamu", un termine dialettale che indica la pianta ''[[Citrullus colocynthis]]''.<ref name=Reg16/><br />
Il significato reale del termine è dunque incerto.
}}
 
Inoltre, secondo altri studiosi, il nome della città di Alcamo deriverebbe da ''"caccamu''", un termine dialettale che indica la pianta ''[[Citrullus colocynthis]]''.<ref name=Reg16/>
 
Un'altra ipotesi invece lega l'origine del suo nome alla città leggendaria [[Camico]], sede di [[Cocalo]] re dei [[sicani]], che si troverebbe in cima al [[Monte Bonifato]], dove esiste un insediamento molto antico ed ancora non identificato del tutto. Per cui il nome con cui i [[saraceni]] chiamarono il luogo, ''menzil al-Qamah'', così come descritto nella [[Tabula Rogeriana]], non sarebbe altro che un adattamento [[Lingua araba|arabo]] per "casale di Camico".<ref>{{cita libro | cognome= D'Asaro | nome= Leonardo | titolo= Minosse & Cocalo, Mito e Storia nella Sicilia Occidentale | editore= L'Espresso S.p.A | città= Roma | anno= 2014| isbn= 978-88-548-8167-9}}</ref>
 
== Storia ==
=== Preistoria ===
Sebbene si abbiano poche informazioni al riguardo, esistono prove che il territorio alcamese fosse popolato anche in tempi preistorici; in particolare in uno dei siti più antichi del territorio alcamese, presso la contrada Mulinello, sono stati trovati reperti risalenti al [[Mesolitico]], approssimativamente intorno al 90009.000-60006.000 a.C.<ref name=hist/>
 
Sono stati ritrovati inoltre antichissimi reperti risalenti al [[Neolitico]] duranteDurante le ricerche archeologiche presso il [[Fiume Freddo]] svolte dall'archeologo [[Paolo Orsi]] (1899) e dal marchese Antonio De Gregorio (1917)., sono stati ritrovati inoltre reperti risalenti al [[Neolitico]],<ref name=drep17-18>{{Cita|Gruppo Archeologico Drepanon|pp. 17-18.}}.</ref> Uno tra i reperti più importanti in tal senso ècui un'ascia del Neolitico conservata al [[Museo Paolo Orsi]] di Siracusa.<ref name=hist>[{{cita web|url= http://www.alqamah.it/2014/07/01/historia-alcami-reperti-archeologici-piccole-tracce-della-storia-di-alcamo/ |sito= AlqamaH -|titolo= Historia Alcami: Reperti archeologici. Piccole tracce della storia di Alcamo]}}</ref>
 
=== Longuro e Longarico ===
[[File:Scavi archeologici sul Monte Bonifato (Alcamo) 03.jpg|thumb|250px|Resti di un insediamento sul Monte Bonifato, abitato tra il VII-VI secolo a.C. e il XIII secolo d.C.]]
Dalle citazioni di [[Licofrone]], si sa che anticamente sul Monte Bonifato era presente un centro abitato chiamato '''"Longuro'''".<ref name=long>[{{Cita web |url=http://www.eventitrapani.it/longuro-longarico-e-le-origini-di-alcamo/ |titolo=Alcamo e le origini da Longuro, Longarico] |accesso=4 gennaio 2015 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150104062407/http://www.eventitrapani.it/longuro-longarico-e-le-origini-di-alcamo/ |urlmorto=sì }}</ref> Secondo un antico racconto, tale insediamento fu fondato da una colonia di greci che sfuggirono alla distruzione della città di [[Troia]].<ref>{{Cita|Orlandi|p. 204.}}.</ref>
 
Durante il periodo romano, gli abitanti di Longuro si trasferirono ai piedi del monte in modo daper praticare l'agricoltura nei terreni circostanti.<ref name=long/> Il centro abitato che nacque ai piedi fu chiamato '''Longarico'''; (o [[Longaricum]]<ref name=long/>); tale nome compare nell'[[Itinerario antonino|Itinerario di Antonino Pio]] (III secolo d.C.)<ref name=long/> e corrisponderebbe al nome latino di Longuro.<ref>[{{cita testo|url=http://www.forgottenbooks.com/readbook_text/Nuove_Effemeridi_Siciliane_v3_1300020835/169 |titolo=Nuove effemeridi siciliane]}}</ref>
 
{{Senza fonte|Secondo un'ipotesi, le due collinette che compaiono nello stendardo di Alcamo rappresenterebbero rispettivamente i centri abitati di Longaricum e Longuro.}}
 
=== Nascita di Alcamo ===
 
La prima testimonianza sull'esistenza di Alcamo risale al 1154 grazie ad un passo del Libro di [[Ruggero II]],<ref name=Reg15>{{Cita|Regina (1972)|p. 15}}.</ref> scritto dal [[geografo]] arabo [[Idrisi]] per ordine del re normanno al fine di ottenere una raccolta di carte geografiche. Lo scrittore descrive, da più di un [[miglio arabo]] di distanza, la posizione di Alcamo dal [[castello di Calatubo]] (tutt'oggi visibile all'interno del territorio comunale) e la definisce "''manzil'' (ovvero: "casale o gruppo di case") con terre fertili e un fiorente mercato".<ref name=Reg15/> In tale periodo, tale casale veniva chiamato dagli [[arabi]] ''"Alqamah"''.<ref name=trecc/> Un diario del 1185 dal pellegrino [[Ibn Jubayr]] conferma l'origine araba della cittadina;<ref name=Reg15/> quest'ultimo, in viaggio da Palermo a Trapani, si fermò ad Alcamo, che definì un paese (''beleda'') con moschee e un mercato, i cui abitanti erano tutti di [[religione musulmana]].<ref name=Reg15/>
Si ipotizza che la città di Alcamo sia nata a partire dall'insediamento di Longarico per mano degli arabi, che trovarono tale insediamento semideserto.<ref name=long/>
 
La prima testimonianza sull'esistenza di Alcamo risale al 1154 grazie ad un passo del Libro di [[Ruggero II]],<ref name=Reg15>{{Cita|Regina (1972)|p. 15.}}</ref> scritto dal [[geografo]] [[Berberi|berbero]] [[Idrisi]] per ordine del re normanno al fine di ottenere una raccolta di carte geografiche. Lo scrittore descrive, da più di un [http://www.phy6.org/stargaze/Icolumb.htm miglio arabo] di distanza, la posizione di Alcamo dal [[castello di Calatubo]] (tutt'oggi visibile all'interno del territorio comunale) e la definisce ''manzil'' ovvero "casale o gruppo di case" con terre fertili e un fiorente mercato.<ref name=Reg15/> In tale periodo, tale casale veniva chiamato dagli arabi ''"Alqamah"''.<ref name=trecc/> Un diario del 1185 dal pellegrino [[al-Andalus|andaluso]] [[Ibn Jubayr]] conferma l'origine [[arabi|araba]] della cittadina;<ref name=Reg15/> quest'ultimo, in viaggio da Palermo a Trapani, si fermò ad Alcamo, che definì un paese (''beleda'') con moschee e un mercato, i cui abitanti erano tutti di [[religione musulmana]].<ref name=Reg15/>
 
=== Età medievale ===
[[File:Fontana araba (Alcamo) - Vista laterale.jpg|thumb|left|upright=1.4|Fontana araba (detta anche "Fontana di San Vito"<ref name=aracnet/>).]]
 
LaNel medioevo la città ha subìtosubito il succedersi di diverse dominazioni:, aglitra [[Arabi]]cui: succedetterovandali, dapprimaostrogoti, ibizantini, musulmani, [[Normanninormanni]] e poi gli [[ducato di Svevia|Svevisvevi]].<ref name="Reg42-50">{{Cita|Regina (1972)|pp. 42-50.}}.</ref> In questo periodo l'attuale centro storico era abitato da musulmani e diviso nei quattro casali di San Vito, San Leonardo, Sant'Ippolito e San Nicolò del Vauso (che in seguito divennero borghi feudali).<ref>{{Cita|Calia|p. 4.}}.</ref> Una serie di rivolte dei saraceni tra il 1221 e il 1243 indusse l'imperatore [[Federico II di Svevia]] a deportare la popolazione araba da Alcamo e i casali divennero gradualmente cristiani.<ref>{{Cita|Orlandi|pp. 204-205.}}.</ref> In particolare in seguito alla rivolta del 1243 i saraceni vennero deportati verso [[Nocera Inferiore]] e [[Lucera]], nei pressi di [[Foggia]].<ref name=aracnet/>
 
La città passò quindi nelle mani di diversi feudatari, dapprima i [[Ventimiglia (famiglia)|Ventimiglia]] (di cui rimangono i resti dell'omonimo castello sulla cima del Monte Bonifato), poi i [[Conti di Modica]] (il cui castello è tutt'oggi presente in ottime condizioni allorchéstato restaurato in tempi recenti). Durante il dominio dei Ventimiglia gli abitanti della città di [[Bonifato]], posizionata sul monte omonimo, si trasferirono ad Alcamo, che si allargò verso la parte nord-est in prossimità del Castello di Alcamo, che venne circondata da mura.<ref name=bell6>{{Cita|Calia|p. 6.}}.</ref>
 
Tra il 1334 e il 1340 il borgo medievale di Alcamo fu proprietà del demanio.<ref name=aracnet/> Nel 1340 l'ammiraglio [[Raimondo Peralta]] acquisì il feudo e la baronia di Alcamo da [[Pietro II d'Aragona]],<ref name=trecc/><ref name=Spu50>{{Cita|De Spucches|p. 50.}}.</ref> assieme al [[Castello di Bonifato]] e al [[Castello di Calatubo]].<ref name=aracnet/> In seguito alla morte di Raimondo Peralta (avvenuta nel 1348),<ref name=aracnet/> la baronia di Alcamo passò al figlio [[Contea di Sclafani|Guglielmo Peralta Sclafani]], detto "Guglielmone",<ref name=Spu50/> che venne ucciso nello stesso anno.<ref name=aracnet/> Successivamente la proprietà del feudo passò alla famiglia Chiaramonte,<ref name=aracnet/> ai quali è attribuita la costruzione del [[Castello dei Conti di Modica (Alcamo)|Castello dei Conti di Modica]].<ref name=aracnet/>
 
Nel 1360 la signoria di Alcamo venne consegnata a Francesco II di Ventimiglia, conte di Geraci.<ref name=aracnet/> Nel 1378, la città di Alcamo, che per ragioni ignote era piena di rovine, venne riedificata rapidamente per opera degli immigrati di quel tempo, chiamati "''habitatores''".<ref name=aracnet/> Alcamo rimase in mano ai Ventimiglia fino al 1397.
 
In questo periodo la città di Alcamo passò nuovamente in uno stato di decadenza a causa di lotte associate ad interessi di natura economica, giustificati dal ruolo di "Caricatore del Vallone" (cioè centro di accumulo e smistamento del frumento<ref name=bell8/>) della città di Alcamo.<ref name=aracnet/>
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Durante il periodo demaniale (1398-1407) la città venne nuovamente ricostruita.<ref name=aracnet/> Verso la fine del XIV secolo la città di Alcamo, mentre passava dal grado di "casale" a quello di "terra",<ref name=bell6/> contava circa diverse migliaia di abitanti<ref name=bell6/> e centinaia di essi erano immigrati da altre zone della [[Sicilia]] e dell'[[Italia]] (tra cui: [[Pisa]], [[Amalfi]], [[Bologna]], [[Calabria]], [[Liguria]]), nonché dalla [[Spagna]].<ref name=bell6/>
 
Nel 1407 [[Giaimo de Prades]] acquisì la signoria di Alcamo e [[Calatafimi Segesta|Calatafimi]].<ref name=aracnet/> AdA eglilui successesuccedette la famiglia dei Cabrera, che dominò la città di Alcamo per tutto il XV secolo.<ref name=aracnet/> In questo periodo, [[Antonello da Messina]] si trasferì ad Alcamo per la durata di 3 anni (intorno al 1438-1441) al fine di apprendere l'arte delle pelli dal maestro conciatore [[Guglielmo Adragna di Alcamo]].<ref name=bell6/> A quel tempo Alcamo era infatti un'importante città dal punto di vista del commercio e dell'artigianato.<ref name=bell8>{{Cita|Calia|p. 8.}}.</ref> In particolare, era intenso lo scambio di frumento e vino con le città vicine,<ref name=bell8/> mentre dal punto di vista dell'artigianato era piuttosto fiorente l'attività di panettieri, fabbri ferrai, conciatori di pelle e tessitori.<ref name=bell8/> Nello stesso periodo si sviluppa ad Alcamo una scuola scrittoria, alla quale appartengono Giacomo Adragna (che trascrisse i ''"Commentarii in Persium"'') e Pietro d'Alcamo (che trascrisse varie opere della biblioteca di San Martino).<ref name=bell14>{{Cita|Calia|p. 14.}}.</ref>
 
=== Età moderna ===
[[File:Centro Storico di Alcamo secondo le ipotesi dell'architetto Ignazio Longo.png|upright=1.7|thumb|Ricostruzione della mappa del centro storico di Alcamo intorno al secondo quarto del XVIII secolo (i nomi delle vie sono quelli attuali).<ref>[http{{cita testo|url=https://www.alqamah.it/wp-content/uploads/2014/01/resized_DSC_0187.jpg |titolo=Architetto Ignazio Longo, ipotesi sul centro storico di Alcamo]}}</ref>]]
Intorno al 1500, per un periodo la città si trovò sotto la giurisdizione del [[capitano di giustizia]] Ferdinando Vega, che combatté le incursioni dei pirati turchi. Il centro abitato viene cinto da mura difensive merlate che comunicavano con l'esterno attraverso quattro porte:<ref name=bell10>{{Cita|Calia|p. 10.}}.</ref>
* ''Porta Palermo'' (successivamente chiamata ''Porta Saccari''), alla fine dell'attuale via Rossotti;
* ''Porta Corleone'', alla fine dell'attuale via Commendatore Navarra;
* ''Porta di Gesù'', posta di fronte alla chiesa Santa Maria di Gesù attigua al convento dei Francescani;
* ''Porta Trapani'' (detta poi ''Porta del Collegio''), posta all'inizio di via Commendatore Navarra.
 
Durante tale periodo, la città fu divisa in quattro quartieri, che erano associati alle principali chiese della zona:<ref name=bell12>{{Cita|Calia|p. 12.}}.</ref><ref name=stor/>
* San Giacomo de Spada
* San Calogero
* San Francesco d'Assisi (o "Terra nuova"<ref name=palazzi>[{{cita web|url= http://www.alqamah.it/2014/01/13/historia-alcami-i-palazzi-storici/ |sito= Historia Alcami: I Palazzi storici -|titolo= Intervista al Prof. Roberto Calìa, storico.] }}</ref>)
* Maggiore Chiesa.
La città era divisa nei quartieri attraverso l'incrocio delle due arterie principali della città che erano l'attuale Corsocorso VI Aprile e Viavia Rossotti assieme alla sua continuazione via dei Baroni Emanuele di San Giuseppe<ref name=bell12/> (chiamata erroneamente "Via Barone di San Giuseppe"<ref name=palazzi/>).
 
[[File:Porta Palermo (stampa antica del 1900).jpg|thumb|La nuova Porta Palermo in una stampa del 1900.]]
Nel 1535, in onore dell'imperatore [[Carlo V d'Asburgo|Carlo V]] di passaggio per Alcamo, di ritorno dalla [[Tunisia]], fu chiusa la vecchia Porta Trapani e ne furono aperte altre quattro:<ref name=bell10/>
* la nuova ''Porta Palermo'', posta all'ingresso dell'attuale corso VI Aprile (che venne chiamato Corso Imperiale);
* la nuova ''Porta Trapani'' (inizialmente chiamata ''Porta San Francesco''), posta alla fine dell'attuale corso VI Aprile;
* ''Porta Stella'', all'angolo tra la Viavia Stella e Piazzapiazza Ciullo; era chiamata così per via della Chiesa della Madonna della Stella, costruita lì vicino;
* ''Porta Nuova'', tra l'attuale Discesadiscesa al Santuario e Piazzapiazza della Libertà.
 
[[File:Dipinto ad Alcamo 02.jpg|thumb|left|''La Madonna dei miracoli accoglie le preghiere per la cessazione della peste del 1575'' (dipinto di Giuseppe Patania del 1828).]]
Nel XVI secolo Alcamo passò in mano alla famiglia Enriquez.<ref name=aracnet/> In questo periodo continua la costruzione di edifici religiosi che aveva già contrassegnato il XV secolo,<ref name=aracnet/> per cui si ha un'elevata concentrazione di chiese in tutto l'abitato, tranne nel quartiere di San Calogero, a causa della presenza di 400 ebrei che avevano lì edificato una [[sinagoga]] in corrispondenza di Viavia Giacomo Matteotti, che fino al 1941 si chiamò appunto "Via della Sinagoga".<ref name=aracnet/> Tali ebrei che si trovavano ad Alcamo vennero espulsi per ordine di re [[Ferdinando II d'Aragona|Ferdinando II]] e il governo spagnolo ne sequestrò inoltre le abitazioni.<ref name=aracnet/>
 
Nello stesso secolo si ha una svolta in senso culturale per la città di Alcamo, la quale ebbe alcune scuole e dei dotti insegnanti, tra cui il poeta ed erudito [[Sebastiano Bagolino]] (1562-1604).<ref name=bell14/><ref name=stor/> In questo periodo avvenne anche l'apparizione della Madonna ad alcune popolane e il ritrovamento dell'immagine della Madonna ''Fons Misericordiae'', poi venerata col titolo di [[Maria Santissima dei Miracoli]] (1547).<ref>{{Cita|Calia|p. 15.}}.</ref> Tra il 1574 e il 1575, mentre fiorivano l'[[architettura]] e la [[scultura]], la popolazione alcamese venne decimata dalla [[peste]].<ref name=bell16>{{Cita|Calia|p. 16.}}.</ref> I cadaveri degli appestati furono sepolti nel cimitero di Sant'Ippolito.<ref name=bell16/>
 
Nel 1618 la città di Alcamo passò a Pietro Balsamo. Nel 1631 venne elevata dal grado di "terra" a quello di "città" dal viceré [[Francisco Fernández de la Cueva (viceré 1575) | Francesco de la Cueva]].<ref name=aracnet/><ref name=bell16/> Inoltre nel 1667 Mariano Ballo fece costruire un [[teatro]], il teatro Ferrigno, in seguito demolito e ricostruito negli anni '60 e ribattezzato prima cineCine-teatro Euro, e dopo i recenti restauri, [[teatro]]Teatro Comunale "Cielo d'Alcamo"]].
 
Nel XVIII secolo il dominio di Alcamo passa dalla famiglia Enriquez al regio fisco (per la durata di sedici anni),<ref name=aracnet/> quindi di nuovo alla famiglia Enriquez<ref name=aracnet/> e infine alla famiglia De Silva,<ref name=aracnet/> passando sotto il dominio di [[Giuseppe Alvarez]] nel 1777.<ref name=trecc/>
 
Tale secolo per Alcamo fu ancora contrassegnato da pestilenze e moti popolari.<ref name=bell16/> Però questo fu un periodo d'oro per le arti, con la costruzione della [[Basilica di Santa Maria Assunta (Alcamo)|Chiesa Madre]] (1699), su progetto degli architetti [[Angelo Italia]] e [[Giuseppe Diamante]],<ref name="trecc">[http://www.treccani.it/enciclopedia/alcamo_%28Enciclopedia_Italiana%29/ "{{Treccani|alcamo|Alcamo", Enciclopedia Italiana (|anno=1929)]}}</ref> il cui interno fu decorato anche con 38 splendidi affreschi del pittore fiammingo [[Guglielmo Borremans]] risalenti al 1736-1737.<ref name=trecc/> Di quel periodo furono anche la ristrutturazione della [[Chiesa di Sant'Oliva (Alcamo)|chiesa di Sant'Oliva]], la ricostruzione della [[chiesa dei Santi Paolo e Bartolomeo]] (1689),<ref name=bell16/> il completamento della [[chiesa di San Francesco di Paola (Alcamo)|chiesa di San Francesco di Paola]] (1699)<ref name=bell18/> e della monumentale [[chiesa del Collegio (Alcamo)|chiesa del Collegio]] (1767).<ref name=bell18>{{Cita|Calia|p. 18.}}.</ref>
 
[[File:Antica mappa di Alcamo (1725).jpg|thumb|Mappa della città di Alcamo in un dipinto del 1725.]]
La città, dopo le epidemie ebbe un ripopolamento solo nel XVIII secolo. Viene descritta in maniera positiva negli appunti di viaggio di [[Goethe]] (1787) e nel 1798 la popolazione era già di 13.000 abitanti.<ref name=bell16/>
 
Tra il 1789 e il 1792 [[Giuseppe Vella]], con la collaborazione di [[Alfonso Airoldi]], inizia a scrivere il ''Codice diplomatico di Sicilia sotto il governo degli Arabi'',<ref>{{cita libro|autore= Giuseppe Vella |url= https://books.google.it/books?id=RAxUAAAAcAAJ |titolo= Codice diplomatico di Sicilia sotto il governo degli Arabi pubblicato per opera di Alfonso Airoldi |editore= Reale Stamperia |anno= 1789}}</ref> che riferisce essere una traduzione di antichi testi arabi, dove è raccontato che gli arabi si siano accampati sul monte di Bonifato (chiamato dell'autore "Monte di Bunifasah") e qui abbiano costruito un meraviglioso castello nominandolo con il nome del comandante della spedizione (Aadelkum el Chbir), e che attorno al castello si sia sviluppata negli anni una città chiamata inizialmente "Halcama", dal nome dello stesso comandante. Più tardi, si scoprì che il testo di Vella fosse in realtà un falso,<ref>{{Treccani|giuseppe-vella|Vèlla, Giuseppe}}</ref> e ciò costò al suo autore una condanna di quindici anni di carcere nel castello di Palermo (poi mutati, a causa di motivi salutari, in un confino presso una sua abitazione privata).<ref>Per una descrizione della vicenda di Giuseppe Vella si vedano: [[Domenico Scinà]], ''Prospetto della storia letteraria di Sicilia nel secolo decimottavo'', 1827, da p. 297 e il già citato Giuseppe Pitrè in ''La vita in Palermo cento e più anni fa, Volume 27'', 1944, cap. XXI ''L'Ab. Vella e la sua famosa impostura'' e ancora [[Gaetano Melzi]], ''Dizionario di opere anonime e pseudonime di scrittori italiani o come che sia aventi relazione all'Italia'', 1848, p. 199.</ref>
=== Età contemporanea ===
 
===Età contemporanea===
Con l'avvento del XIX secolo (1812) Alcamo cessò di essere feudo<ref name=trecc/> e diventò [[demanio regio]],<ref name=stor/> e in rappresentanza della città furono membri del parlamento siciliano gli arcipreti Stefano Triolo Galifi e Giuseppe Virgilio e il [[barone Felice Pastore]].<ref name=bell18/> Nel [[1820]] una rivolta diede luogo ad assassinî e saccheggi, alla liberazione di delinquenti dal carcere e all'incendio degli archivi comunali.<ref name=bell20>{{Cita|Calia|p. 20.}}</ref> Nel [[1829]] l'ennesima epidemia, questa volta di colera, decimò buona parte della popolazione.<ref name=bell20/> Nel [[1843]] venne iniziata la costruzione dell'attuale palazzo comunale, su un terreno che apparteneva al barone Felice Pastore.
Con l'avvento del XIX secolo (1812) Alcamo cessò di essere feudo<ref name=trecc/> e diventò ''demanio regio'',<ref name=stor/> e in rappresentanza della città furono membri del parlamento siciliano gli arcipreti Stefano Triolo Galifi e Giuseppe Virgilio e il barone [[Felice Pastore]].<ref name=bell18/> Nel [[1820]] una rivolta diede luogo ad assassinî e saccheggi, alla liberazione di delinquenti dal carcere e all'incendio degli archivi comunali.<ref name=bell20>{{Cita|Calia|p. 20}}.</ref> Nel [[1829]] l'ennesima epidemia, questa volta di colera, decimò buona parte della popolazione.<ref name=bell20/> Nel [[1843]] venne iniziata la costruzione dell'attuale palazzo comunale, su un terreno che apparteneva al barone Felice Pastore.
 
Durante il [[Risorgimento]] i fratelli [[fratelliStefano Triolo|Stefano]] e [[Giuseppe Triolo]], baroni di Sant'Anna]], e [[Giuseppe Coppola di Monte San Giuliano]] assoldarono molti cittadini alcamesi che combatterono nel 1860 assieme ai [[garibaldini]].<ref name=trecc/>
 
Il 1812, il 1820, il 1848 e il 1860 sono gli anni nei quali Alcamo, insieme alle altre città siciliane più patriottiche, porta avanti gli ideali dell'Italia unita, guidata dalle [[Colonna (famiglia)|famiglie Colonna]], Romano, Fazio e Triolo di Sant'Anna.<ref name=bell20/> Stefano e [[Giuseppe Triolo]] il 6 aprile [[1860]] fanno sventolare la bandiera [[tricolore]] sul palazzo del Comune,<ref name=bell20/> costituendo delle squadre di volontari che si recheranno in aiuto a [[Garibaldi]] nella [[battaglia di Calatafimi]], il quale poi emanerà ad Alcamo alcuni decreti dittatoriali per conto di [[Vittorio Emanuele II]]. Sarà [[Francesco Crispi]], poco tempo dopo, a preparare la costituzione per le terre liberate. In seguito a tali eventi, il Corso Imperiale prese il nome di Corso VI6 Aprile.<ref name="stor">[{{Cita web |url=http://www.comune.alcamo.tp.it/in-citta/storia-e-tradizioni/20-la-citta.html |sito=Comune di Alcamo -|titolo= Storia e tradizioni] |accesso=26 dicembre 2014 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20141226053207/http://www.comune.alcamo.tp.it/in-citta/storia-e-tradizioni/20-la-citta.html |urlmorto=sì }}</ref>
 
[[File:Monumento ai caduti (Alcamo).jpg|thumb|left|Monumento ai Caduti nella Grande Guerra (1915-1918), inaugurato nel 1929.<ref>{{Cita|Chiarelli (Vol. I)|p. 96.}}.</ref>]]
Alla fine del secolo, nel 1897, venne inaugurata l'illuminazione pubblica in corrispondenza della tradizionale festa in onore alla [[Madonna dei Miracoli]].<ref name=aracnet/> Tra le figure cittadine più importanti di questo periodo va ricordato il sacerdote [[Giuseppe Rizzo]], fondatore dell'oratorio educativo "[[San Francesco di Sales]]" (1886)<ref>{{Cita|Cataldo (2001)|p. 45.}}.</ref> e della Cassa Rurale e Artigiana Don Rizzo (1902).<ref>{{Cita|Chiarelli (Vol. I)|p. 47.}}.</ref>
 
In corrispondenza dell'inizio del XX secolo (1901-1911) si constatò un brusco calo della popolazione alcamese, giustificato in parte dal flusso migratorio che si ebbe in questo periodo dalla Sicilia all'estero e in particolare alle Americhe, che interessò 36.718 siciliani in totale.<ref>{{Cita|Chiarelli (Vol. I)|p. 42.}}.</ref> Si pensa inoltre che i dati raccolti dal censimento in questi anni e negli anni precedenti fossero non attendibili in quanto durante il censimento non erano stati seguiti determinati criteri.<ref>{{Cita|Chiarelli (Vol. I)|p. 61.}}.</ref> Nello stesso periodo le coltivazioni del territorio alcamese furono colpite dalla [[Daktulosphaira vitifoliae|fillossera]] e si assistette al fallimento delle due banche la "Cooperativa" e la "Segestana", con conseguenti difficoltà economiche da parte dei cittadini alcamesi.<ref>{{Cita|Chiarelli (Vol. I)|p. 43.}}.</ref> A ciò si aggiungono diversi eventi legati alla [[mafia]], tra cui l'omicidio del carrettiere Gaspare Cottone (1899)<ref name=Ch55-57>{{Cita|Chiarelli (Vol. I)|pp. 55-57.}}.</ref> e la morte del diciannovenne Benedetto Guastella durante un conflitto a fuoco con i [[carabinieri]] (1900).<ref name=Ch55-57/> Avendo la mafia assunto il potere nei circondari di Trapani e Alcamo,<ref name=Ch55-57/> il commissario [[Cesare Mori]] intervenne dapprima con una serie di arresti e denunce contro gli esecutori materiali di fatti criminosi avvenuti in zona<ref name=Ch55-57/> e in secondo luogo con l'arresto dei fratelli Vincenzo e Michele Tedesco e Baldassare Adragna, ritenuti i capifamiglia delle cosche del trapanese.<ref name=Ch55-57/>
 
Negli anni successivi, durante la [[prima guerra mondiale]], morirono quattrocento cittadini alcamesi<ref name=bell20/> e il periodo seguente fu caratterizzato da miserie e stenti causati dall'[[inflazione]] monetaria e dal [[brigantaggio]]. Nel [[1918]] l'epidemia influenzale chiamata "[[Influenza spagnola|spagnola]]" causò la morte di circa cinquecento persone.<ref name=bell20/>
 
[[File:SGES Alcamo.jpg|thumb|L'ingresso della ''Società Generale Elettrica della Sicilia'' (SGES) ad Alcamo (anni '40).]]
Agli anni '20 risale la fondazione della ''Società Elettrotecnica Palermitana'',<ref name=TP24>[http{{cita web|url= https://www.tp24.it/2015/08/17/inchieste/la-storia-della-prima-officina-elettrica-di-alcamo/93500 |sito= TP24.it, "|titolo= La storia della prima Officina Elettrica di Alcamo"] }}</ref> che nel 1928 cambiò nome in ''Società Generale Elettrica della Sicilia'' (SGES), insediando ad Alcamo un'importante officina elettrica nel quartiere di Sant'Agostino.<ref name=TP24/>
I posti di lavoro in tale azienda erano molto ambiti, essendo l'unica azienda in provincia di Trapani ad avere una Cassa Malattie e a prevedere un periodo di ferie lavorative.<ref name=TP24/>
L'officina elettrica rimase operativa fino al 1963, anno in cui si ebbe l'acquisizione della SGES da parte dell'[[Enel|ENEL]] e la demolizione dell'officina.<ref name=TP24/> Durante gli anni in cui la SGES fu attiva, si assistette ad un miglioramento dei servizi elettrici nel territorio alcamese, grazie anche alla realizzazione di numerosi [[Lago artificiale|laghi artificiali]].<ref name=TP24/>
 
[[File:Cine-Marconi, Alcamo.jpg|thumb|left|upright=1|Facciata del cine-teatro Marconi.]]
Con il [[fascismo]], i cittadini chiesero allo stato l'elezione della città a [[capoluogo di provincia]] (1930), ma la richiesta venne rigettata.<ref name=bell20/> DuranteIn questo periodo furono costruiti:<ref>{{Cita|Chiarelli (Vol. I)|p. 147}}.</ref> la [[secondaStazione guerradi mondiale]]Alcamo gliDiramazione, alcamesiil morticine-teatro oMarconi, dispersil'acquedotto intra battagliaAlcamo furonoe 213.Castellammare del Golfo (1922-1925)<ref>{{cita nametesto|url=bell20http:/>/www.condotte.com/volume/1919-1945.pdf|titolo=Società italiana per condotte d'acqua - Il periododopoguerra dele fascismole portòopere addel Alcamoregime}}</ref> alcunee importantiin migliorieparticolare dalil puntoserbatoio dicomunale vistaai dellepiedi infrastrutture,del tra[[Monte cui:<ref>{{Cita|ChiarelliBonifato]] (Vol.detto Iil "bottino")|p., 147il Dispensario profilattico antitubercolare, la Caserma dei Carabinieri e l'edificio che ospita l'attuale liceo classico "Cielo d'Alcamo".}}</ref>
* la costruzione della Stazione di Alcamo Diramazione
* il cine-teatro Marconi
* l'acquedotto tra Alcamo e Castellammare del Golfo (1922-1925)<ref>[http://www.condotte.com/volume/1919-1945.pdf Società italiana per condotte d'acqua - Il dopoguerra e le opere del regime]</ref> e in particolare il serbatoio comunale ai piedi del [[Monte Bonifato]] (detto il "bottino")
* il Dispensario profilattico antitubercolare
* la Caserma dei Carabinieri
* l'edificio che ospita l'attuale Liceo Classico "Cielo d'Alcamo".
 
[[File:Teatro Ferrigno ad Alcamo.jpg|thumb|Il teatro Ferrigno ad Alcamo (prima metà del '900)]]
Il 19 agosto 1937 la città di Alcamo ricevette la visita del duce [[Benito Mussolini]], che attraversò il Corsocorso VI Aprile su un'auto scoperta, sfilando tra la folla dei suoi sostenitori.<ref name=Chiar120>{{Cita|Chiarelli (Vol. I)|p. 120.}}.</ref> La visita di Mussolini aveva come scopo l'inaugurazione del tronco ferroviario tra Trapani e Alcamo, realizzato nello stesso anno.<ref>{{Cita|Chiarelli (Vol. I)|p. 143.}}.</ref> Alla visita di Mussolini seguì dopo qualche settimana la visita del [[Umberto II di Savoia|principe Umberto]].<ref name=Chiar120/>
 
Il 21 luglio 1943 gli americani entrarono ad Alcamo senza incontrare resistenza.<ref name=bell20/> Il 18 dicembre 1944 il disagio economico e sociale portò la popolazione ad insorgere occupando il palazzo Comunalecomunale e incendiandone gli archivi.<ref name=bell20/>
Durante la [[seconda guerra mondiale]] gli alcamesi morti o dispersi in battaglia furono 213.<ref name=bell20/>
A partire dagli [[anni 1960|anni sessanta]] il tessuto urbanistico si è notevolmente ampliato,in particolare ai piedi del monte Bonifato con la costruzione del viale Europa, oggi,una delle principali "arterie" della città.
 
A partire dagli [[anni 1960|anni sessanta]] il tessuto urbanistico si è notevolmente ampliato, in particolare ai piedi del monte Bonifato con la costruzione del viale Europa, una delle principali arterie della città di oggi.
Alcamo è stata teatro di una sanguinosa [[guerra]] di [[mafia]] tra la fine degli [[anni 1980|anni ottanta]] e gli inizi dei Novanta. Il conflitto vide contrapposti il clan dei Greco (legato alla storica famiglia Rimi) e la mafia emergente dei [[corleonesi]], il cui referente per il mandamento alcamese (uno dei quattro della [[provincia di Trapani]]) era il boss Vincenzo Milazzo. Il piano di [[Totò Riina]] era quello di eliminare gli esponenti della vecchia mafia e mettere al comando solo suoi uomini fidati. Proprio per questo la famiglia Greco rappresentava un ostacolo.
 
Alcamo è stata teatro di una sanguinosa [[guerra]] di [[mafia]] tra la fine degli [[anni 1980|anni ottanta]] e gli inizi dei Novanta. Il conflitto vide contrapposti il clan dei Greco (legato alla storica [[Vincenzo Rimi|famiglia Rimi]]) e la mafia emergente dei [[corleonesi]], il cui referente per il mandamento alcamese (uno dei quattro della [[provincia di Trapani]]) era il boss Vincenzo Milazzo. Il piano di [[Totò Riina]] era quello di eliminare gli esponenti della vecchia mafia e mettere al comando solo suoi uomini fidati. Proprio per questo la famiglia Greco rappresentava un ostacolo.
La causa che scatenò il conflitto fu un avvicinamento di alcuni membri di [[Cosa Nostra]] al rivale clan Greco. La guerra insanguinò la città per circa un quinquennio e provocò decine di vittime. La nuova mafia dei [[corleonesi]] prevalse, ma il costo da pagare fu altissimo, poiché perirono tantissimi affiliati di quest'ultima.
 
Durante lo stesso periodo in cui si svolsero gli scontri armati tra le famiglie mafiose, viene scoperta ad Alcamo, in contrada Virgini, la più grande raffineria di eroina difino tuttaad laallora Siciliafunzionante in [[Europa]] (1985).<ref>[http{{cita news|url= https://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1985/05/03/un-colpo-all-eroina-spa.html |rivista= la Repubblica.it, "|titolo= Un colpo all'eroina SpA"] |data= 3 maggio 1985 }}</ref>
 
[[File:Ingresso della Chiesa Gesù Cristo Redentore.jpg|thumb|left|Ingresso della [[chiesa Gesù Cristo Redentore]]]]
Mentre continuavano i delitti mafiosi e le scomparse di decine di vittime per "[[lupara bianca]]",<ref>{{Cita|Chiarelli (Vol. I)|p. 297.}}.</ref> nella città di Alcamo si assisteva ad un risveglio religioso, che portò all'insediarsi di diverse associazioni cattoliche, quali il [[Rinnovamento nello Spirito Santo]], il [[Cammino neocatecumenale]] e il movimento di [[Comunione e Liberazione]].<ref name="Ch299-300">{{Cita|Chiarelli (Vol. I)|ppp. 299-300.}}.</ref> Da quest'ultima ebbe origine la comunità parrocchiale di Gesù Cristo Redentore, che si sviluppò fino all'edificazione della [[chiesa Gesù Cristo Redentore]] nel quartiere di Sant'Anna (2006).<ref name=Ch299-300/> Tale risveglio religioso si accompagnò ad un ritrovato interesse per le antiche tradizioni alcamesi, che vengono ricordate nelle opere degli storici alcamesi [[Roberto Calia]] e [[Carlo Cataldo]].<ref name="Ch299-300"/> Lo stesso [[Carlo Cataldo]] è stato più volte premiato, oltre che per i suoi scritti storici, per le sue poesie dialettali, che raccontano il folklore alcamese.<ref>[http{{cita web|url= https://www.trapaninostra.it/Foto_Trapanesi/Didascalie/Cataldo_Carlo.htm |sito= Trapani Nostra, "|titolo= Carlo Cataldo"] }}</ref>
 
[[File:Cuba delle rose.jpg|thumb|La [[Cuba delle roseRose]] restaurata.]]
Nel XXI secolo si è assistito, con l'amministrazionele amministrazioni di Massimo Ferrara prima e di Giacomo Scala dopo, ad un rinnovamento del contesto architettonico alcamese grazie al restauro di importanti edifici storici, quali il [[Castello dei Conti di Modica (Alcamo)|Castellocastello dei Conticonti di Modica]], il [[Teatro Comunale "Cielo d'Alcamo"|Teatro]], il Cine-Teatro Marconi, l'[[ex collegio dei Gesuiti]], la [[Cuba delle roseRose]] (2013),<ref>[{{cita web|url= http://www.alqamah.it/2013/10/15/aggiudicati-i-lavori-di-restauro-della-cuba-delle-rose/ |sito= AlqamaH, |titolo= Aggiudicati i lavori di restauro della “Cuba delle Rose”] |data= 15 ottobre 2013 }}</ref> la [[chiesa del Collegio (Alcamo)|chiesa del Collegio]] (2014),<ref name=restbadia>[{{cita web|url= http://www.alqamah.it/2014/10/29/al-via-i-lavori-di-restauro-della-chiesa-del-collegio-e-badia-nuova/ |sito= AlqamaH, "|titolo= Al via i lavori di restauro della Chiesa del Collegio e Badia Nuova"] }}</ref> la facciata della [[Badia Nuova]] (2014)<ref name=restbadia/> e l'antica [[Fontana araba di Alcamo|fontana araba]] (2016). Si prevede inoltre, grazie all'intervento del [[Fondo Ambiente Italiano]], il restauro del [[Castello di Calatubo]]; la cappella e il sentiero che conduce al castello sono già stati ripuliti dall'associazione di volontari ''"Salviamo il Castello di Calatubo"'' (2015).<ref>[http{{cita testo|url=https://www.alpauno.com/alcamo-castello-calatubo-volontari-ripuliscono-la-cappella/#.VafGPUFPh2E |titolo=AlpaUno, "Alcamo: Castello Calatubo, volontari ripuliscono la cappella"]}}</ref><br />
Tra le opere di rivalutazione degli spazi urbanistici si inseriscono inoltre la ristrutturazione di [[Piazza Ciullo]] ad opera dell'architetto [[Gae Aulenti]] (1996)<ref>[{{cita testo|url=http://www.alqamah.it/2012/11/01/muore-gae-aulenti-aveva-riqualificato-piazza-ciullo/ |titolo=AlqamaH, "Muore Gae Aulenti, aveva riqualificato Piazza Ciullo"]}}</ref> e la creazione del parcheggio sotterraneo in [[Piazza Bagolino]] con la creazione del vicino parco suburbano.<br />
A tale interesse per il territorio, si associa anche un interesse per l'ambiente. Infatti, dopo avere aderito all'iniziativa "Rifiuti Zero", il comune di Alcamo è stato considerato un esempio da seguire per quanto riguarda i risultati ottenuti tra il 2010 e il 2013 nell'ambito della [[raccolta differenziata]].<ref>[http{{cita testo|url=https://trapani.gds.it/2013/05/31/raccolta-differenziata-al-50-per-cento-alcamo-nel-club-dei-comuni-virtuosi-264543_170132/ |titolo=Raccolta differenziata al 50 per cento, Alcamo nel club dei Comuni virtuosi]}}</ref>. Nel 2016 il [[Movimento 5 Stelle]] vince le elezioni comunali, dopo più di vent'anni di governo di centro-sinistra. Cinque anni più tardi, nel 2021, il Movimento 5 Stelle rivince le elezioni, riconfermando Domenico Surdi come sindaco alla guida della città.
 
=== StemmaSimboli ===
Lo stemma di Alcamo usato dai tempi di re [[Federico II di Svevia|Federico II]] è un'Aquilaaquila nera volante coronata di Orooro in Campocampo di Argentoargento, con tre monti al di sotto, e due Querce[[Quercia (araldica)|querce]] d'Orooro.<ref>{{Cita|Orlandi|p. 207.}}.</ref>
 
Federico II scelse l'aquila in quanto era presente nell'[[Arma (araldica)|arma]] della sua famiglia.<ref name="scopr10"/> Le due querce rappresentano le due città che originariamente si trovavano nel territorio di Alcamo<ref name="scopr10">{{Cita|Alcamo - un itinerario guidato per una città tutta da scoprire...|p. 8.}}.</ref> (una sul [[monte Bonifato]] e l'altra nei pressi dell'odierno centro abitato).
 
Lo storico stemma è stato ufficialmente riconosciuto con decreto del capo del governo del 7 luglio 1932.<ref name="ACS">{{cita web|url= http://dati.acs.beniculturali.it/comuni/comuni.printDetail.html?5953 |titolo= Alcamo |sito= Archivio Centrale dello Stato }}</ref>
Una rappresentazione scultorea dello stemma di Alcamo è presente su un muro laterale della [[Chiesa di San Francesco d'Assisi (Alcamo)|Chiesa di San Francesco d'Assisi]], nei pressi di Porta Palermo.
{{Citazione|D'argento, all'aquila dal volo spiegato di nero, coronata d'oro, posta sopra un monte, accostato da altri due laterali, cimati da due querce, il tutto d'oro.}}
[[File:Stemma di Alcamo (cropped).jpg|thumb|upright=2|center|Rappresentazione in stucco dello stemma di Alcamo vicino Porta Palermo (1750).<ref>[http://www.trapaninostra.it/libri/carlo_cataldo/Accanto_alle_Aquile/Carlo_Cataldo_-_Accanto_alle_Aquile-003.htm Trapani Nostra - Accanto alle Aquile di Carlo Cataldo]</ref>]] In questa scultura le ali dell'aquila sono spiegate, mentre originariamente lo stemma di Alcamo riportava un'aquila con ali semichiuse.<ref name="scopr10"/>
 
Una rappresentazione scultorea dello stemma di Alcamo è presente su un muro laterale della [[Chiesa di San Francesco d'Assisi (Alcamo)|chiesa di San Francesco d'Assisi]], nei pressi di Porta Palermo.
[[File:Stemma di Alcamo (cropped).jpg|thumb|upright=2|center|Rappresentazione in stucco dello stemma di Alcamo vicino a Porta Palermo (1750).<ref>{{cita web|url= https://www.trapaninostra.it/libri/carlo_cataldo/Accanto_alle_Aquile/Carlo_Cataldo_-_Accanto_alle_Aquile-003.htm |sito= Trapani Nostra |titolo= Accanto alle Aquile |autore= Carlo Cataldo }}</ref>]] In questa scultura le ali dell'aquila sono spiegate, mentre originariamente lo stemma di Alcamo riportava un'aquila con ali semichiuse.<ref name="scopr10"/>
 
Si trovano altre rappresentazioni dello stemma sul tetto della [[Basilica di Santa Maria Assunta (Alcamo)|chiesa madre]], sulla facciata del [[Santuario della Madonna dei Miracoli (Alcamo)|santuario della Madonna dei Miracoli]], sulla facciata del [[Castello dei Conti di Modica (Alcamo)|Castello dei Conti di Modica]] e nel Palazzo Comunale.<ref name="scopr10"/> Tali rappresentazioni si differenziano principalmente per la presenza della corona e la posizione delle ali.<ref name="scopr10"/>
 
Il gonfalone attuale è un drappo di bianco riccamente ornato di ricami d'oro e caricato dello stemma civico con l'iscrizione [[Attributi araldici di posizione#Centrato|centrata]] (cioè convessa verso l'alto) in oro: {{maiuscoletto|Città di Alcamo}}, concesso con DPR del 19 dicembre 1988.<ref name="ACS"/>
== Monumenti e luoghi d'interesse ==
 
=== Onorificenze ===
{{Onorificenze
| immagine = Corona di Città Italiana.svg
| nome_onorificenza = Titolo di Città
| collegamento_onorificenza = Titolo di città in Italia
| motivazione = riconoscimento e privilegio del [[viceré di Sicilia]]
| data = 1631
}}
 
==Monumenti e luoghi d'interesse==
=== Architetture civili ===
[[File:Torre de Ballis, Alcamo.jpg|thumb|upright=0.7|Torre del palazzo De Ballis.]]
[[File:Vecchia foto Pia Opera Pastore.jpg|thumb|Pia Opera Pastore intorno agli anni '60-'80.]]
 
Tra legli edifici civili di interesse storico, si annoverano:
* [[Casa di Ciullo d'Alcamo]] (nella Piazzetta Leopardi n. 3, vicino alla [[Chiesa di San Francesco d'Assisi (Alcamo)|Chiesa di san Francesco d'Assisi]])
* [[Casa De Ballis]] (via Mariano de Ballis): con torre quadrata merlata di origine cinquecentesca, adornata con un arco a tutto sesto che contiene al suo interno due finestre, una bifora e una trifora;<ref name=alcpdf>[http://www.comune.alcamo.tp.it/attachments/article/47/alcamo_low.pdf Comune di Alcamo, "Alcamo"]</ref> fu probabilmente progettata nel 1490 dai fratelli Tommaso e Pietro Oddo;<ref name=palazzi/>
* [[Ex Loggia Comunale]] (1500): costruita su progetto dell'architetto [[Domenico Vitale]], ha una base in [[travertino]] e la parte superiore in [[calcarenite]]. Fu utilizzato come loggia comunale dal 1525 al 1767; si trova all'angolo fra il Corso 6 Aprile e la via Barone di San Giuseppe.
* [[Casa di Ciullo d'Alcamo]] (nella Piazzetta Leopardi nº 3, vicino [[Chiesa di San Francesco d'Assisi (Alcamo)|Chiesa di san Francesco d'Assisi]])
* Palazzo Aversa (in via Porta Stella n. 48): presenta balconi in pietra intagliata e lo stemma con un leone rosso che guarda una cometa rossa.
* [[Ex Loggia Comunale]](1500): costruita su progetto dell'architetto [[Domenico Vitale]], ha una base in [[travertino]] e la parte superiore in [[calcarenite]]. Fu utilizzato come loggia comunale dal 1525 al 1767; si trova all'angolo fra il Corso 6 Aprie e la via Barone di San Giuseppe.
* [[Palazzo Comunale (Alcamo)|Palazzo Comunale]] (piazza Ciullo): in stile neoclassico, costruito tra il 1843 e il 1860,<ref name=alcpdf/><ref name=scopr16/> ultimato nel 1950.<ref name=scopr16>{{Cita|Alcamo - un itinerario guidato per una città tutta da scoprire...|p. 16}}.</ref>
* Palazzo Aversa (in via Porta Stella nº48): presenta balconi in pietra intagliata e lo stemma con un leone rosso che guarda una cometa rossa.
* [[Palazzo Comunale (Alcamo)|Palazzo Comunale]] (piazza Ciullo): in stile neoclassico, costruito tra il 1843 e il 1860,<ref name=alcpdf/><ref name=scopr16/> ultimato nel 1950.<ref name=scopr16>{{Cita|Alcamo - un itinerario guidato per una città tutta da scoprire...|p. 16.}}</ref>
* Palazzo D'Angelo (tra corso 6 Aprile e via Fratelli sant'Anna) costruito nel 1768
* Palazzo D'Angelo (Piazza Ciullo nº. 12): del 19°XIX secolo
* [[Palazzo De Ballis]] (via Mariano de Ballis): con torre quadrata merlata di origine cinquecentesca, adornata con un arco a tutto sesto che contiene al suo interno due finestre, una bifora e una trifora;<ref name=alcpdf>{{Cita web |url=http://www.comune.alcamo.tp.it/attachments/article/47/alcamo_low.pdf |titolo=Comune di Alcamo, "Alcamo" |accesso=26 gennaio 2015 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160304033923/http://www.comune.alcamo.tp.it/attachments/article/47/alcamo_low.pdf |urlmorto=sì }}</ref> fu probabilmente progettata nel 1490 dai fratelli Tommaso e Pietro Oddo;<ref name=palazzi/>
* [[Palazzo De Stefani]] (via Commendatore Navarra, di fronte la [[Badia Nuova]]): in [[stile Liberty]], fu costruito nel XIX secolo.
* [[Palazzo De Stefani]] (via Commendatore Navarra, di fronte alla [[Badia Nuova]]): in [[stile Liberty]], fu costruito nel XIX secolo.
* Palazzo Diana (o Termine): si trova all'angolo fra via Ignazio de Blasi e il Corso 6 aprile; ci sono due piccole colonne all'angolo, una bifora murata nella via De Blasi con lo stemma della famiglia Diana e una cornice simil-gotico sull'ingresso
* [[Palazzo Di Gregorio]] (in via Dante, angolo Viavia Arco Itria): costruito intorno al XVII secolo in stile neoclassico, è stato restaurato nel 1994<ref name=alcpdf/>
* Palazzo Ferrando-Mistretta (fra la via Diaz e via Sant'Oliva)
* Palazzo Ferrara (angolo via Francesco Crispi e via Ruggero Settimo): in stile classicheggiante, costruito nel 1909;<ref name=alcpdf/>
* [[Palazzo Fraccia]] (via 11 Febbraio): in [[stile barocco]], costruito nel 1700 dal barone Agostino Fraccia;<ref name=alcpdf/><ref name=itin/>
* [[Palazzo Guarrasi]] in via 15 Maggio nº. 15; risalente al 17°XVII secolo
* [[Palazzo Mistretta -Galati]], prima palazzo Fraccia (fra Piazza Bagolino e il corso 6 Aprile):; in stile Liberty
* Palazzo Morfino (via Giuseppe Fazio nº. 17) del secolo 18°
* [[Palazzo Palmerini]] (angolo fra via Madonna dell'Alto e via Buonarroti); con una torre quadrata e cornice dentellate, sagome gotiche sostenute da mensolette e una cornice del '500. Fino al 1840 era dei Palmerini, anteriormente forse delle famiglie Mastrandrea e Colonna Romano.<ref>Carlo Cataldo, Guida storico-artistica dei beni culturali di Alcamo, Calatafimi, Castellammare del golfo, Salemi, Vita, Alcamo, Sarograf, 1982.</ref>
* [[Palazzo Pastore (Alcamo)]] (corso 6 Aprile nº. 113, vicino a Piazza Ciullo): in stile neoclassico, costruito alla fine del 18°XVIII secolo;<ref name=alcpdf/> Alcuni elementi della facciata sono simili a quelli della Basilica e del Palazzo Di Gregorio in via Dante
* [[Palazzo Patti]] (in Piazza Ciullo nº. 24): costruito nel 18°XVIII secolo;<ref name=alcpdf/>
* [[Palazzo Peria]] (corso 6 Aprile nº. 102, di fronte al Centro Congressi Marconi): costruito nel 1700, è un palazzo a 2 piani, restaurato col sistema Livigny; nel 1806 fu sede dell'amministrazione comunale<ref name=alcpdf/>
* Palazzo [[Pia Opera Pastore]], erettaeretto dall'architetto [[Giovan Battista Palazzotto]] nel 1872;
* Palazzo Polizzi (angolo corso 6 Aprile con Viavia Don Rizzo)
* Palazzo Quattrocchi: del 1700, in via 15 Maggio al nº. 47
* [[Palazzo Rocca (Alcamo)|Palazzo Rocca]] (corso VI Aprile): costruito nel 1629, è uno dei palazzi più pregevoli. All'interno c'è uno splendido giardino. ;<ref name=alcpdf/>
* [[Palazzo Rossotti-Chiarelli]] (in via Rossotti): costruito in stile barocco nel XVIII secolo, presenta un artistico portone d'ingresso e dei magnifici balconi con ringhiere di ferro.<ref name=alcpdf/>
* [[Palazzo Speciale]] (nel corso 6 Aprile nº. 51, angolo via Mariano de Ballis): fine '700; i balconi hanno le ringhiere in ferro battuto
* [[Palazzo Triolo]] (fra Corso 6 Aprile e via Fratelli Sant'Anna): costruito a fine '700 e appartenente ai baroni di Sant'Anna
* [[Palazzo Velez]] (in via Buonarroti, dietro la chiesa[[Chiesa Madremadre]]): costruito fra la fine del 1600 e gli inizi del 1700, ha un cortile interno con uno splendido giardino.
* Palazzo Virgilio (tra Corso 6 Aprile e via Stefano Polizzi): costruito a fine '700
* [[Villa Luisa (Alcamo)|Villa Luisa]] (ad angolo tra via Madonna Alto Mare, via Rossotti e via Federico II): costruita nel 1903 in stile Liberty con tendenza moresca, su progetto dell'architetto Francesco Naselli.<ref name=alcpdf/>
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==== XIV secolo ====
* [[Chiesa di Santa Maria della Stella (Alcamo)|chiesa di Santa Maria della Stella]], adesso abbandonata, fu la prima chiesa madre di Alcamo a partire dal 1313;<ref>{{Cita|Regina (1972)|p. 52}}.</ref> ubicata nell'antico rione di San Vito,<ref>{{Cita|Regina (1972)|p. 51}}.</ref> questa antica chiesa conteneva al suo interno un dipinto su tela della Madonna del Miele del 1300 (successivamente trasferito all'interno della [[chiesa dei Santi Paolo e Bartolomeo]]<ref>[http{{cita testo|url=https://www.tp24.it/2015/08/24/inchieste/la-storia-della-prima-chiesa-madre-di-alcamo/93832 |titolo=TP24.it - Luigi Culmone, "La storia della prima Chiesa Madre di Alcamo"]}}</ref>), che si ritiene sia il più antico dipinto esistente ad Alcamo.<ref>[{{cita testo|url=http://arcobaleno1.altervista.org/dove/monumenti.htm |titolo=I monumenti di Alcamo]|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160304140038/http://arcobaleno1.altervista.org/dove/monumenti.htm }}</ref><ref>[http{{cita testo|url=https://www.sicilie.it/sicilia/Alcamo_-_Chiesa_Santissimi_Paolo_e_Bartolomeo |titolo=Sicilie.it, "Alcamo - Chiesa Santissimi Paolo e Bartolomeo"]}}</ref>
* [[ex Chiesachiesa di San Giacomo de Spada]] (anteriore al 1379,<ref name=biblio>[{{Cita web |url=http://www.comune.alcamo.tp.it/in-citta/biblioteche/203-biblioteca-san-giacomo-de-spada.html |sito=Comune di Alcamo, "|titolo= Biblioteca San Giacomo de Spada"] |accesso=3 novembre 2015 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160304101418/http://www.comune.alcamo.tp.it/in-citta/biblioteche/203-biblioteca-san-giacomo-de-spada.html |urlmorto=sì }}</ref> ingrandita nel 1625-36<ref>[{{cita testo|url=http://www.trapaniplus.it/schedacosedavedere.php?cosadavedere=159 |titolo=trapaniplus - Ex chiesa San Giacomo de Espada]|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150123034734/http://www.trapaniplus.it/schedacosedavedere.php?cosadavedere=159 }}</ref>), sede della Biblioteca Multimedialemultimediale del comune di Alcamo dal 1998.<ref name=biblio/> Al suo interno si trovava un unico altare dove era collocato un dipinto dedicato al santo titolare in cui era rappresentato il cammino dei pellegrini verso il [[Cattedrale di Santiago di Compostela|santuario di Santiago di Compostela]].<ref name=reg2002>{{Cita|Regina (2002)}}.</ref> Nel 1866, a seguito dell'[[eversione dell'asse ecclesiastico]], la chiesa venne concessa al comune e divenne sede della Biblioteca civica nel 1874.<ref name=reg2002/> Nel 1968 venne danneggiata dal [[terremoto del Belice]].<ref name=reg2002/> Successivamente fu restaurata e adibita a Biblioteca Multimediale a partire dal 1998.<ref name=reg2002/> Nel 2019 è diventata la sede del [[Museo degli strumenti musicali multietnici "Fausto Cannone"]].
* Chiesetta di [[San Vito]]: diede il nome all'antico quartiere di San Vito e alla via in cui si trova (via San Vituzzo). Era già esistente nel 1492 e, secondo lo storico alcamese Ignazio de Blasi, fu fondata da un membro della Confraternita dell'Annunziata, con un ospedale per ammalati poveri accanto ad essa.<ref>Cataldo, Carlo (1982). Guida storico-artistica dei beni culturali di Alcamo, Calatafimi, Castellammare del golfo, Salemi, Vita. Alcamo: Sarograf.</ref>
Fu restaurata una prima volta nel 1922 e qualche decennio fa; all'interno non esiste niente di antico e oggi è utilizzata dai cristiani ortodossi.
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File:Santa Maria della Stella 02.jpg|[[Chiesa di Santa Maria della Stella (Alcamo)|Chiesa di Santa Maria della Stella]]
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==== XV secolo ====
* [[Chiesa di San Tommaso Apostolo (Alcamo)|chiesa di San Tommaso]] (data di costruzione incerta, probabilmente nella prima metà del XV secolo<ref>{{Cita web |url=http://www.comune.alcamo.tp.it/in-citta/chiese/226-chiesa-di-san-tommaso.html |titolo=Comune di Alcamo - Chiesa di San Tommaso |accesso=22 gennaio 2015 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150123035722/http://www.comune.alcamo.tp.it/in-citta/chiese/226-chiesa-di-san-tommaso.html |urlmorto=sì }}</ref><ref>{{cita testo|url=http://www.trapaniplus.it/schedacosedavedere.php?cosadavedere=155|titolo=trapaniplus - Chiesa di San Tommaso|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150123035810/http://www.trapaniplus.it/schedacosedavedere.php?cosadavedere=155 }}</ref>) nobilitata da un grande portale con decorazioni geometriche in stile [[Gotico spagnolo|gotico-catalano]].<ref name=itin/> A partire dal 1984, è la sede del [[Rotary Club]] di Alcamo.<ref>{{cita testo|url=https://www.rotaryclubalcamo.it/sede.asp|titolo=Rotary Club Alcamo - "S. Tommaso - Sede del Club"}}</ref>
 
* [[Chiesa di SanSanta TommasoMaria Apostolodi Gesù (Alcamo)|chiesa di SanSanta TommasoMaria di Gesù]] (dataXV di costruzione incertasecolo, probabilmenteallargata nellanel prima metà del XV secolo1762<ref>[{{cita testo|url=http://www.comune.alcamo.tptrapaniplus.it/in-citta/chiese/226-chiesa-di-san-tommasoschedacosedavedere.html Comune di Alcamophp?cosadavedere=147|titolo=trapaniplus - Chiesa di SanSanta Tommaso]<Maria del Gesù Alcamo|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150123035557/ref><ref>[http://www.trapaniplus.it/schedacosedavedere.php?cosadavedere=155147 trapaniplus - Chiesa di San Tommaso]}}</ref>), nobilitataospita daal unsuo grandeinterno portalele conspoglie decorazionidel geometriche[[beato]] in[[Arcangelo stilePiacentini]] da [[GoticoCalatafimi spagnoloSegesta|gotico-catalanoCalatafimi]], suo fondatore.<ref name=itin/>Contiene Ainoltre partireun daldipinto 1984,della èMadonna ladelle sedeGrazie del XV secolo attribuito al pittore [[RotaryPalermo|palermitano]] Club[[Pietro Ruzzolone]], dimentre Alcamo.<ref>[http://www.rotaryclubalcamo.it/sede.aspil Rotaryportale Clubdella Alcamochiesa, -in "S.[[marmo Tommasodi -Carrara]], Sedeè delattribuito Club"allo scultore [[Bartolomeo Berrettaro]</ref>].
* L'ex [[Chiesa di Santa Maria didel GesùSoccorso (Alcamo)|chiesa di Santa Maria didel GesùSoccorso]] (XV secolo, allargata nel 1762<ref>[{{cita testo|url=http://www.trapaniplus.it/schedacosedavedere.php?cosadavedere=147 157|titolo=trapaniplus - ChiesaEx dichiesa SantaS. Maria del GesùSoccorso|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150123035019/http://www.trapaniplus.it/schedacosedavedere.php?cosadavedere=157 Alcamo]}}</ref>), ospita; al suo interno lesono spogliecustodite deldue [[beato]]tele [[Arcangelodipinte Piacentini]]dal dasacerdote [[CalatafimiFrancesco Segesta|Calatafimi]]Alesi, suoche fondatore.raffigurano Contienela inoltre[[Santissima unTrinità]]<ref>{{Cita|Cataldo dipinto(2001)|p. della99}}.</ref> Madonnae delleSant'Onofrio;<ref>{{Cita|Cataldo Grazie(2001)|p. del111}}.</ref> XVe secolouna attribuitotela al pittoredi [[Palermo|palermitano]]San [[PietroFilippo RuzzoloneNeri]], mentredipinta ilnel portale1637 della chiesa, inda [[marmoFrancesco di CarraraMinutilla]],.<ref èname="cita-Cataldo-2001-p113">{{Cita|Cataldo attribuito(2001)|p. allo scultore [[Bartolomeo Berrettaro]]113}}.</ref>
* Chiesetta di [[San Vito]]: diede il nome all'antico quartiere di San Vito e alla via in cui si trova (via San Vituzzo). Era già esistente nel 1492 e, secondo lo storico alcamese Ignazio de Blasi, fu fondata da un membro della Confraternita dell'Annunziata, con un ospedale per ammalati poveri accanto ad essa.<ref name="Cataldo, Carlo 1982">Cataldo, Carlo (1982). Guida storico-artistica dei beni culturali di Alcamo, Calatafimi, Castellammare del golfo, Salemi, Vita. Alcamo: Sarograf.</ref> Fu restaurata una prima volta nel 1922 e qualche decennio fa; all'interno non esiste niente di antico e oggi è utilizzata dai cristiani ortodossi.
* L'ex [[Chiesa di Santa Maria del Soccorso (Alcamo)|chiesa di Santa Maria del Soccorso]] (XV secolo<ref>[http://www.trapaniplus.it/schedacosedavedere.php?cosadavedere=157 trapaniplus - Ex chiesa S. Maria del Soccorso]</ref>); al suo interno sono custodite due tele dipinte dal sacerdote Francesco Alesi, che raffigurano la [[Santissima Trinità]]<ref>{{Cita|Cataldo (2001)|p. 99.}}</ref> e Sant'Onofrio;<ref>{{Cita|Cataldo (2001)|p. 111.}}</ref> e una tela di [[San Filippo Neri]], dipinta nel 1637 da [[Francesco Minutilla]].<ref name="Cita|Cataldo 2001|p. 113">{{Cita|Cataldo (2001)|p. 113.}}</ref>
*[[Chiesa dello Spirito Santo (Alcamo)]]: citata in un atto del 1491, come riporta lo storico [[Ignazio De Blasi]].<ref>G. B. Bembina, Francesco Maria Mirabella, Pietro Maria Rocca, Alcamo sacra, Alcamo, Edizioni Accademia di Studi "Cielo D'Alcamo", 1956.</ref> Si trova accanto al primo cimitero, sul lato nord.
 
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File:Chiesa di San Tommaso (Alcamo) - Portale di San Tommaso.jpg|[[Portale di San Tommaso]]
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==== XVI secolo ====
 
*[[Chiesa del Santissimo Salvatore (o Badia GrandeAlcamo)|chiesa del Santissimo Salvatore]], dirilevanzadi rilevanza artistica, è una chiesa barocca della prima metà XIV secolo, riedificata a metà del '500 e negli anni 1690-97.<ref>[{{cita testo|url=http://www.trapaniplus.it/schedacosedavedere.php?cosadavedere=141 |titolo=trapaniplus - Chiesa del monastero del SS Salvatore]|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150123034403/http://www.trapaniplus.it/schedacosedavedere.php?cosadavedere=141 }}</ref> Al suo interno conserva dipinti del [[Pietro Novelli|Novelli]] risalenti alla prima metà del XVII secolo.
* [[Chiesa di Sant'Oliva (Alcamo)|chiesa di Sant'Oliva]] (1533, riedificata nel 1724<ref>[{{Cita web |url=http://www.comune.alcamo.tp.it/in-citta/chiese/230-chiesa-di-sant-oliva.html |titolo=Chiesa di Sant'Oliva] |accesso=22 gennaio 2015 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150123034622/http://www.comune.alcamo.tp.it/in-citta/chiese/230-chiesa-di-sant-oliva.html |urlmorto=sì }}</ref><ref>[{{cita testo|url=http://www.trapaniplus.it/schedacosedavedere.php?cosadavedere=150 |titolo=trapaniplus - Chiesa di Sant'Oliva]|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150123035837/http://www.trapaniplus.it/schedacosedavedere.php?cosadavedere=150 }}</ref>) custodisce una pittura di [[Pietro Novelli]] (''"Le Anime del Purgatorio liberate per il sacrificio della messa"'' del 1639, nell'altare maggiore)<ref name="trecc" /> e lavori dei [[Gagini (famiglia)|Gagini]] (tra cui la statua in marmo del 1511 dedicata a Sant'Oliva,<ref>[{{cita testo|url=http://www.atlantedellarteitaliana.it/artwork-10714.html |titolo=Atlante dell'arte italiana - "Gagini Antonello - Sant'Oliva, 1511"]|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160304065653/http://www.atlantedellarteitaliana.it/artwork-10714.html }}</ref> il gruppo marmoreo dell'Annunciazione,<ref name=sic>[http{{cita testo|url=https://www.sicilie.it/sicilia/Alcamo_-_Chiesa_di_Santa_Oliva |titolo=Sicilie.it - Chiesa di Santa Oliva]}}</ref> le statue di San Luca<ref name=sic/> e Sant'Angelo<ref name=sic/>).
* [[Santuario di Maria Santissima dei Miracoli (Alcamo)|santuario di Maria Santissima dei Miracoli]] (1547<ref>[{{Cita web |url=http://www.comune.alcamo.tp.it/in-citta/chiese/234-santuario-di-maria-santissima-dei-miracoli.html# |titolo=Comune di Alcamo - Santuario di Maria Santissima dei Miracoli] |accesso=22 gennaio 2015 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150123034806/http://www.comune.alcamo.tp.it/in-citta/chiese/234-santuario-di-maria-santissima-dei-miracoli.html# |urlmorto=sì }}</ref><ref>[{{cita testo|url=http://www.trapaniplus.it/schedacosedavedere.php?cosadavedere=167 |titolo=trapaniplus - Santuario Maria SS. dei Miracoli]|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150123034641/http://www.trapaniplus.it/schedacosedavedere.php?cosadavedere=167 }}</ref>), in stile barocco-rinascimentale,<ref name=welcome>[{{cita testo|url=http://www.trapaniwelcome.it/turismo-religioso-miracoli_alcamo-it.html |titolo=trapaniwelcome - Santuario di Maria SS. dei Miracoli]}}</ref> contiene al suo interno il quadro di autore ignoto del XIII secolo della Madonna dei Miracoli, che venne rinvenuto dalle rovine di un vecchio edificio nel 1547, in seguito ad un evento miracoloso.<ref name=glor>[{{cita testo|url=http://www.gloriosatrinita.net/portale/adDetail.asp?cat_id=281&cat_group=2&ad_id=3916 |titolo=Gloriosa Trinità - Per mezzo di Maria - Santuario di Maria Santissima dei Miracoli]|accesso=3 novembre 2015|dataarchivio=18 maggio 2015|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150518084554/http://www.gloriosatrinita.net/portale/adDetail.asp?cat_id=281&cat_group=2&ad_id=3916|urlmorto=sì}}</ref>
* [[Chiesa del Santissimo Crocifisso (Alcamo)|chiesa del santissimo Crocifisso]] (o di San Francesco di Paola) (1550<ref>[{{Cita web |url=http://www.comune.alcamo.tp.it/in-citta/chiese.html?start=6 |titolo=Comune di Alcamo - Chiese e monumenti] |accesso=22 gennaio 2015 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150123040420/http://www.comune.alcamo.tp.it/in-citta/chiese.html?start=6 |urlmorto=sì }}</ref>); sull'altare maggiore è collocato il Santissimo Crocifisso, creato dal trapanese Francesco Marino (XIX secolo)<ref>{{Cita|Cataldo (2001)|p. 83.}}.</ref> e una tela, probabilmente del '600, intitolata "I Santi Cosimo e Damiano, con la Trinità e i Santi Rosalia e [[Francesco di Sales]]."<ref>{{Cita|Cataldo (2001)|p. 133.}}.</ref>
* [[Chiesa dell'Annunziata (Alcamo)|chiesa dell'Annunziata]] o del Carmine (secolo XIV, riedificata nel XVI e XVII secolo; crollata nel 1866<ref>[{{Cita web |url=http://www.comune.alcamo.tp.it/in-citta/chiese/235-chiesa-dell-annunziata.html |titolo=Comune di Alcamo - Chiesa dell'Annunziata] |accesso=22 gennaio 2015 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150923205847/http://www.comune.alcamo.tp.it/in-citta/chiese/235-chiesa-dell-annunziata.html |urlmorto=sì }}</ref><ref>[{{cita testo|url=http://www.trapaniplus.it/schedacosedavedere.php?cosadavedere=144 |titolo=trapaniplus - Chiesa di Maria SS. Annunziata]|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150123034359/http://www.trapaniplus.it/schedacosedavedere.php?cosadavedere=144 }}</ref>): in stile gotico-catalano; della struttura originaria sono andate distrutte le coperture, mentre rimangono alcune cappelle e un ordine di colonne.<ref name=itin>Città di Alcamo - Assessorato Sport Turismo Spettacolo, "Alcamo Itinerari Artistici e Naturalistici" (mappa illustrata, 2005).</ref>
* L'ex [[Chiesa di San Nicolò di Bari (Alcamo)|chiesa di San Nicolò di Bari ]] (1430, demolita e riedificata nel 1558<ref>[{{cita testo|url=http://www.trapaniplus.it/schedacosedavedere.php?cosadavedere=156 |titolo=trapaniplus - Ex chiesa di San Nicolò di Bari]|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150123034737/http://www.trapaniplus.it/schedacosedavedere.php?cosadavedere=156 }}</ref>)
* [[Chiesa di santSant'Agostino (Alcamo)|chiesa di santSant'Agostino ]] (1589)
 
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==== XVII secolo ====
* [[Basilica di Santa Maria Assunta (Alcamo)|basilica di Santa Maria Assunta]], detta anche "Chiesa madre", è una realizzazione del XIV secolo intitolata all'Assunta; fu ricostruita nel 1669, mentre la facciata è del 1786;<ref>{{Cita web |url=http://www.comune.alcamo.tp.it/in-citta/chiese/229-basilica-di-santa-maria-assunta.html |titolo=Comune di Alcamo - Basilica di Santa Maria Assunta |accesso=22 gennaio 2015 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150123040210/http://www.comune.alcamo.tp.it/in-citta/chiese/229-basilica-di-santa-maria-assunta.html |urlmorto=sì }}</ref> sul posto esisteva un luogo di culto del [[XIV secolo]] del quale sono visibili il portale e l'elegante campanile. Sorge nel pieno centro cittadino a due passi da piazza Ciullo. L'interno, tripartito, è affrescato da [[Guglielmo Borremans]]. Nella porzione [[abside|absidale]] e nelle cappelle laterali sono presenti opere di [[Antonello Gagini]], intitolate ''Madonna coi santi Filippo e Giacomo'', ''Crocifisso'' e ''Transito della Vergine''.<ref name="trecc" /> Altre opere presenti all'interno sono di suoi allievi. All'interno della chiesa è inoltre conservata la "sacra spina".<ref>{{cita web|url= http://www.trapaniplus.it/schedacosedavedere.php?cosadavedere=166 |sito= trapaniplus |titolo= Sacra spina |urlarchivio= https://web.archive.org/web/20150123035108/http://www.trapaniplus.it/schedacosedavedere.php?cosadavedere=166 |urlmorto=sì }}</ref> Dal [[2010]] è stato allestito il "[[Museo d'arte sacra (Alcamo)|Museo d'arte sacra Basilica Santa Maria Assunta]]" contenente moltissime opere provenienti dalle chiese alcamesi, realizzato dagli architetti Pietro Artale e Mauro Calamia. All'interno della chiesa vi è inoltre un'opera di architettura moderna dedicata a Don Rizzo, opera dell'architetto [[Paolo Portoghesi]].
 
* [[Chiesa di San Francesco d'Assisi (Alcamo)|chiesa di San Francesco d'Assisi]] (1224-1226, demolita e ricostruita nel 1608-1648<ref>{{cita testo|url=http://www.fratiminoriconventualisicilia.it/conventi/alcamo.htm|titolo=Provincia di Sicilia dei Frati Minori Conventuali - Convento San Francesco d'Assisi|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150123031012/http://www.fratiminoriconventualisicilia.it/conventi/alcamo.htm }}</ref>) conserva un'ancona in marmo del 1586 che raffigura la ''Madonna col Bambino'', ritenuta probabile opera di [[Domenico Gagini]], e due sculture riproducenti la ''Maddalena'' e ''San Marco'', attribuite ad [[Antonello Gagini]].<ref>{{cita testo|url=http://www.touringclub.com/chiesa/sicilia/trapani/s-francesco-d-assisi_8.aspx|titolo=Touring Club.com - S. Francesco d'Assisi}}</ref>
* [[Basilica di Santa Maria Assunta (Alcamo)|basilica di Santa Maria Assunta]], detta anche "Chiesa Madre", è una realizzazione del XIV secolo intitolata all'Assunta; fu ricostruita nel 1669, mentre la facciata è del 1786;<ref>[http://www.comune.alcamo.tp.it/in-citta/chiese/229-basilica-di-santa-maria-assunta.html Comune di Alcamo - Basilica di Santa Maria Assunta]</ref> sul posto esisteva un luogo di culto del [[XIV secolo]] del quale sono visibili il portale e l'elegante campanile. Sorge nel pieno centro cittadino a due passi da piazza Ciullo. L'interno, tripartito, è affrescato da [[Guglielmo Borremans]]. Nella porzione [[abside|absidale]] e nelle cappelle laterali sono presenti opere di [[Antonello Gagini]], intitolate ''"Madonna coi Santissimi Filippo e Giacomo"'', ''"Crocifisso"'' e ''"Transito della Vergine"''.<ref name="trecc" /> Altre opere presenti all'interno sono di suoi allievi. All'interno della chiesa è inoltre conservata la "sacra spina".<ref>[http://www.trapaniplus.it/schedacosedavedere.php?cosadavedere=166 trapaniplus - Sacra spina]</ref> Dal [[2010]] è stato allestito il "[[Museo d'arte sacra (Alcamo)|Museo d'arte sacra Basilica Santa Maria Assunta]]" contenente moltissime opere provenienti dalle chiese alcamesi. All'interno della chiesa vi è inoltre un'opera di architettura moderna dedicata a Don Rizzo, opera dell'architetto [[Paolo Portoghesi]].
* [[chiesa dei Santi Paolo e Bartolomeo]] (1615-1689<ref>{{Cita web |url=http://www.comune.alcamo.tp.it/in-citta/chiese/232-chiesa-dei-santi-paolo-e-bartolomeo.html |titolo=Comune di Alcamo - Chiesa dei Santi Paolo e Bartolomeo |accesso=22 gennaio 2015 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150123034619/http://www.comune.alcamo.tp.it/in-citta/chiese/232-chiesa-dei-santi-paolo-e-bartolomeo.html |urlmorto=sì }}</ref><ref>{{cita testo|url=http://www.trapaniplus.it/schedacosedavedere.php?cosadavedere=139|titolo=Chiesa dei SS Paolo e Bartolomeo|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150123033322/http://www.trapaniplus.it/schedacosedavedere.php?cosadavedere=139 }}</ref>), dai caratteristici tratti barocchi, accoglie al suo interno il dipinto della [[Madonna del Miele]], di antichissima fattura ([[1300]] circa), "San Bartolomeo", dipinto da [[Narciso Guidone]] nel 1616,<ref>{{Cita|Cataldo (2001)|p. 93}}.</ref> e "Madonna dei Sette Angeli", dipinta da [[Giuseppe Felice]] nel 1703.<ref>{{Cita|Cataldo (2001)|p. 136}}.</ref>
* [[Chiesa di San Francesco d'Assisi (Alcamo)|chiesa di San Francesco d'Assisi]] (1224-1226, demolita e ricostruita nel 1608-1648<ref>[http://www.fratiminoriconventualisicilia.it/conventi/alcamo.htm Provincia di Sicilia dei Frati Minori Conventuali - Convento San Francesco d'Assisi]</ref>) conserva un'ancona in marmo del 1586 che raffigura la ''Madonna col Bambino'', ritenuta probabile opera di [[Domenico Gagini]], e due sculture riproducenti la ''Maddalena'' e ''San Marco'', attribuite ad [[Antonello Gagini]].<ref>[http://www.touringclub.com/chiesa/sicilia/trapani/s-francesco-d-assisi_8.aspx Touring Club.com - S. Francesco d'Assisi]</ref>
* [[Chiesa di Santa Maria delle Grazie (Alcamo)|chiesa di Santa Maria delle Grazie]] (1619, allargata tra il 1626 e il 1636<ref>{{cita testo|url=http://www.trapaniplus.it/schedacosedavedere.php?cosadavedere=153|titolo=trapaniplus - Chiesa di Santa Maria delle Grazie|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150123034830/http://www.trapaniplus.it/schedacosedavedere.php?cosadavedere=153 }}</ref>), collocata in corrispondenza della fine del corso 6 Aprile.
* [[chiesa dei Santi Paolo e Bartolomeo]] (1615-1689<ref>[http://www.comune.alcamo.tp.it/in-citta/chiese/232-chiesa-dei-santi-paolo-e-bartolomeo.html Comune di Alcamo - Chiesa dei Santi Paolo e Bartolomeo]</ref><ref>[http://www.trapaniplus.it/schedacosedavedere.php?cosadavedere=139 Chiesa dei SS Paolo e Bartolomeo]</ref>), dai caratteristici tratti barocchi, accoglie al suo interno il dipinto della [[Madonna del Miele]], di antichissima fattura ([[1300]] circa), "San Bartolomeo", dipinto da [[Narciso Guidone]] nel 1616,<ref>{{Cita|Cataldo (2001)|p. 93.}}</ref> e "Madonna dei Sette Angeli", dipinta da [[Giuseppe Felice]] nel 1703.<ref>{{Cita|Cataldo (2001)|p. 136.}}</ref>
* [[Chiesa di Santa Maria delle GrazieSant'Anna (Alcamo)|chiesa di Santa Maria delle GrazieSant'Anna]] (1619, allargata tra il 1626 e il 16361630-1634<ref>[{{cita testo|url=http://www.trapaniplus.it/schedacosedavedere.php?cosadavedere=153 145|titolo=trapaniplus - Chiesa di Santa MariaSant'Anna|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150123035301/http://www.trapaniplus.it/schedacosedavedere.php?cosadavedere=145 delle Grazie]}}</ref>), collocata in corrispondenzaPiazza dellaSan fine del corso 6 Aprile.Pio
* [[Chiesa di San Pietro Apostolo (Alcamo)|chiesa di San Pietro Apostolo]] (costruita probabilmente nel 1367, ricostruita fra il 1645 e il 1649, poi ingrandita nel 1742 su progetto dell'architetto [[Giovanni Biagio Amico]]); il portale artistico dell'ingresso principale è del 1649. Il tetto è crollato A causa del [[terremoto del 1968]] è crollato il tetto che poi venne rifatto una ventina di anni dopo grazie al finanziamento di 300 milioni delle vecchie lire e all'appalto assegnato dal Genio civile.
* [[Chiesa di Sant'Anna (Alcamo)|chiesa di Sant'Anna]] (1630-1634<ref>[http://www.trapaniplus.it/schedacosedavedere.php?cosadavedere=145 trapaniplus - Chiesa di Sant'Anna]</ref>)in Piazza San Pio
* [[chiesa del santo Angelo Custode]] (o chiesa delle Riparate) (1647<ref>{{cita testo|url=http://www.trapaniplus.it/schedacosedavedere.php?cosadavedere=142|titolo=trapaniplus - Chiesa delle Riparate|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150123035650/http://www.trapaniplus.it/schedacosedavedere.php?cosadavedere=142 }}</ref>)
* L'ex [[Chiesa di San Pietro Apostolo (Alcamo)|chiesa di San Pietro Apostolo]] (costruita probabilmente nel 1367, ricostruita fra il 1645 e il 1649, poi ingrandita nel 1742 su progetto dell'architetto [[Giovanni Biagio Amico]]); il portale artistico dell'ingresso principale è del 1649. Il tetto è crollato a causa [[terremoto del 1968]]
* [[chiesa del santo Angelo Custode]] (o chiesa delle Riparate) (1647<ref>[http://www.trapaniplus.it/schedacosedavedere.php?cosadavedere=142 trapaniplus - Chiesa delle Riparate]</ref>)
* [[Chiesa della Sacra Famiglia (Alcamo)|chiesa della Sacra Famiglia]], del XVI secolo, accanto all'[[ex collegio dei Gesuiti]], in piazza Ciullo.
* [[ex collegio dei Gesuiti]] (costruito nel 1650 circa, nel '700 è stato aggiunto il [[loggiato]]), con entrata sulla piazza Ciullo, in prossimità dell'omonima chiesa. Al suo interno si trovano il [[Museo d'arte contemporanea di Alcamo]], con all'interno il Museo degli strumenti Etno-musicali e la Biblioteca Civica "[[Sebastiano Bagolino]]".<ref>[{{Cita web |url=http://www.comune.alcamo.tp.it/turismo/itinerari/56-i-tesori-del-centro-storico.html |titolo=Comune di Alcamo - "Ex Collegio dei Gesuiti"] |accesso=3 novembre 2015 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150403074535/http://www.comune.alcamo.tp.it/turismo/itinerari/56-i-tesori-del-centro-storico.html |urlmorto=sì }}</ref>
* [[chiesa di Santa Maria della Catena (Alcamo)|chiesa di Santa Maria della Catena]] (1661) ospita tuttora all'interno un dipinto della titolare, realizzato da [[Giuseppe Renda (pittore)|Giuseppe Renda]] nel 1799.<ref name="Cita|cita-Cataldo -2001|p. 113-p113"/>
* [[Chiesa del Collegio dei GesuitiGesù (Alcamo)|chiesa del Collegio dei Gesuiti]] o chiesa del Gesù (1684-1767<ref>[{{Cita web |url=http://www.comune.alcamo.tp.it/in-citta/chiese/231-chiesa-del-ges%C3%B9.html |titolo=Comune di Alcamo - Chiesa del Gesù] |accesso=22 gennaio 2015 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160130172924/http://www.comune.alcamo.tp.it/in-citta/chiese/231-chiesa-del-ges%C3%B9.html |urlmorto=sì }}</ref><ref>[{{cita testo|url=http://www.trapaniplus.it/schedacosedavedere.php?cosadavedere=140 |titolo=trapaniplus - Chiesa del Gesù]|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150123035259/http://www.trapaniplus.it/schedacosedavedere.php?cosadavedere=140 }}</ref>), la cui facciata di stile barocco, ornata da un grande orologio circolare, fa da sfondo alla piazza Ciullo. Nelle nicchie della facciata si trovano le statue di [[Sant'Ignazio di Loyola]], [[San Francesco Saverio]], la [[Madonna dei Miracoli|Madonna Dei Miracoli]] e gli arcangeli San Raffaele e San Michele.<ref>[http{{cita testo|url=https://www.sicilie.it/sicilia/Alcamo_-_Chiesa_del_Collegio |titolo=Sicilie.it - "Alcamo - Chiesa del Collegio"]}}</ref>
* L'ex [[chiesa di Santa Caterina del Monte di Pietà]], ubicata nel corso 6 Aprile (ad angolo con via Barone di San Giuseppe). La facciata che presenta un portale semplice, fu realizzata nel 1608, e il quadro di [[Santa Caterina di Alessandria]] (1621) dipinto da [[Giuseppe Carrera]] o [[Giacomo Lo Verde]], si trova adesso presso il [[Museo d'arte sacra (Alcamo)]]. L'edificio, che ha perso la sua funzione religiosa, ospita all'interno un esercizio commerciale.
*[[Chiesetta di Sant'Anna (Alcamo)|Chiesetta di Sant'Anna]], costruita nel 1653 e restaurata nel 1845; fu utilizzata dai Salesiani negli anni ottanta per scopi liturgici a favore degli abitanti della zona. Oggi è usata dal Gruppo della [[Divina Misericordia]].
All'interno sono sepolti Stefano e [[Giuseppe Triolo]] patrioti e fautori dei moti rivoluzionari del 1848 e 1860.
 
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File:Collegio dei Gesuiti (Alcamo) - Porticato.jpg|Porticato dell'[[ex collegio dei Gesuiti]]
File:Chiesa di Santa Maria della Catena (Alcamo) - Facciata 02.jpg|Facciata della [[chiesa di Santa Maria della Catena (Alcamo)|chiesa di Santa Maria della Catena]]
File:Chiesa del Collegio dei Gesuiti (Alcamo) - Facciata.jpg|Facciata della [[Chiesa del Collegio dei GesuitiGesù (Alcamo)|chiesa del Collegio dei Gesuiti]]
File:Chiesa di Santa Caterina (Alcamo).jpg|Facciata dell'ex [[Chiesa di Santa Caterina del Monte di Pietà]]
File:Chiesetta di Sant'Anna.jpg|Facciata della [[Chiesetta di Sant'Anna]]
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==== XVIII secolo ====
 
* [[Chiesa dei santiSanti Cosma e Damiano (Alcamo)|chiesa dei santi Cosma e Damiano]] o di Santa Chiara (1500), ricostruita nel 1721-1725<ref>[{{Cita web |url=http://www.comune.alcamo.tp.it/in-citta/chiese/227-chiesa-dei-santi-cosma-e-damiano.html |titolo=Comune di Alcamo - Chiesa dei Santi Cosma e Damiano] |accesso=22 gennaio 2015 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150123040448/http://www.comune.alcamo.tp.it/in-citta/chiese/227-chiesa-dei-santi-cosma-e-damiano.html |urlmorto=sì }}</ref><ref>[{{cita testo|url=http://www.trapaniplus.it/schedacosedavedere.php?cosadavedere=138 |titolo=trapaniplus - Chiesa dei SS Cosma e Damiano]|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150123035737/http://www.trapaniplus.it/schedacosedavedere.php?cosadavedere=138 }}</ref>), in stile barocco, contiene due sculture di [[Giacomo Serpotta]] (la "Giustizia" e la "Pietà").<ref name=itin/><ref>[{{Cita web |url=http://www.comune.alcamo.tp.it/turismo/itinerari/52-la-scultura-di-serpotta.html |titolo=La scultura di Serpotta] |accesso=6 gennaio 2015 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150123035451/http://www.comune.alcamo.tp.it/turismo/itinerari/52-la-scultura-di-serpotta.html |urlmorto=sì }}</ref>
* [[Badia Nuova]] (1531, demolita nel 1699 e ricostruita nella prima metà del secolo XVIII<ref>[{{Cita web |url=http://www.comune.alcamo.tp.it/in-citta/chiese/228-monastero-di-s-francesco-di-paola-badia-nuova.html# |titolo=Comune di Alcamo - Monastero di S. Francesco di Paola (Badia Nuova)] |accesso=22 gennaio 2015 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150123033158/http://www.comune.alcamo.tp.it/in-citta/chiese/228-monastero-di-s-francesco-di-paola-badia-nuova.html# |urlmorto=sì }}</ref><ref>[{{cita testo|url=http://www.trapaniplus.it/schedacosedavedere.php?cosadavedere=318 |titolo=trapaniplus - Chiesa della Badia Nuova]|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150123034834/http://www.trapaniplus.it/schedacosedavedere.php?cosadavedere=318 }}</ref>). Custodisce una pittura di [[Pietro Novelli]] e figurazioni allegoriche di [[Giacomo Serpotta]].<ref name="trecc" />
* [[Chiesa della Santissima Trinità (Alcamo)|chiesa della Santissima Trinità]] (1746-1757<ref>[{{cita testo|url=http://www.trapaniplus.it/schedacosedavedere.php?cosadavedere=143 |titolo=trapaniplus - Chiesa della SS. Trinità]|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150123034157/http://www.trapaniplus.it/schedacosedavedere.php?cosadavedere=143 }}</ref>)
* L'ex [[Chiesa dell'Ecce Homo (Alcamo)|chiesa dell'Ecce Homo]] (1750<ref>[{{cita testo|url=http://www.trapaniplus.it/schedacosedavedere.php?cosadavedere=158 |titolo=trapaniplus - Ex chiesa Ecce Homo]|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150123035105/http://www.trapaniplus.it/schedacosedavedere.php?cosadavedere=158 }}</ref>), costruita in piazza Mercato, dove una volta si trovava la chiesa del Santissimo Crocifissello,<ref>[{{cita testo|url=http://jacoponedatodi.xoom.it/ecce%20homo.htm |titolo=Associazione Jacopone da Todi - La Chiesa del Santissimo Ecce Homo in Alcamo]|urlmorto=sì}}</ref> demolita nel 1736.
* [[Chiesa di Santa Maria del Rosario (Alcamo)|chiesa di Santa Maria del Rosario]] (1660, riedificata nel 1761<ref>[{{cita web|url= http://www.trapaniplus.it/schedacosedavedere.php?cosadavedere=319 |sito= trapaniplus, |titolo= Ex chiesa di S. Maria del Rosario] |urlarchivio= https://web.archive.org/web/20150123035142/http://www.trapaniplus.it/schedacosedavedere.php?cosadavedere=319 |urlmorto= sì }}</ref>); contiene sull'altare 15 tele ovali, intitolate "''I quindici Misteri del Rosario"'', realizzate da Carlo Brunetti su richiesta della Compagnia del Rosario;<ref>{{Cita|Cataldo (2001)|p. 107.}}.</ref> è inoltre presente una tela dipinta da [[Vito Carrera]] nel 1603, intitolata "''Santa Maria del Rosario, con i misteri"''.<ref>{{Cita|Cataldo (2001)|p. 106.}}.</ref>
 
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File:Chiesa di san Cosma e Damiano (o santa Chiara).jpg |[[Chiesa dei santiSanti Cosma e Damiano (Alcamo)|chiesa dei Santi Cosma e Damiano]]
File:Facciata della Badia Nuova (Alcamo).jpg|Facciata della [[Badia Nuova]]
File:Chiesa della SS Trinità (Alcamo) 02.jpg|Facciata della [[Chiesa della Santissima Trinità (Alcamo)|chiesa della Santissima Trinità]]
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==== XX secolo ====
* [[Santuario di Maria Santissima dell'Alto]] (929, riedificato nel XX secolo<ref>{{cita web|url= http://www.trapaniplus.it/schedacosedavedere.php?cosadavedere=149 |sito= trapaniplus |titolo= Chiesa di Maria SS. Dell'Alto |urlarchivio= https://web.archive.org/web/20150123034300/http://www.trapaniplus.it/schedacosedavedere.php?cosadavedere=149 |urlmorto=sì }}</ref>) sorge sulla cima del [[Monte Bonifato]], sui resti del [[Castello dei Ventimiglia (Alcamo)|castello dei Ventimiglia]]. Sull'altare del santuario è collocata la statua della ''Madonna dell'Alto'', opera di Giuseppe Ospedale del 1933.<ref>{{Cita|Cataldo (2001)|p. 115}}.</ref>
 
* [[Santuario di Maria Santissima del Fiume]] (sulla [[Strada statale 113 Settentrionale Sicula|Strada Statale 113]], subito dopo lo svincolo [[Autostrada A29 (Italia)|Autostrada A29]] Alcamo Ovest) è stato costruito nei primi anni del Novecento. È meta di pellegrinaggi nel mese di maggio.
* [[Santuario di Maria Santissima dell'Alto (Alcamo)|Santuario di Maria Santissima dell'Alto]] (929, riedificato nel XX secolo<ref>[http://www.trapaniplus.it/schedacosedavedere.php?cosadavedere=149 trapaniplus - Chiesa di Maria SS. Dell'Alto]</ref>) sorge sulla cima del [[Monte Bonifato]], sui resti del [[Castello dei Ventimiglia (Alcamo)|Castello dei Ventimiglia]]. Sull'altare del santuario è collocata la statua della Madonna dell'Alto, opera di Giuseppe Ospedale del 1933.<ref>{{Cita|Cataldo (2001)|p. 115.}}</ref>
* [[santuario Maria Santissima del Fiume]] (sulla [[Strada statale 113 Settentrionale Sicula|Strada Statale 113]], subito dopo lo svincolo [[Autostrada A29 (Italia)|Autostrada A29]] Alcamo Ovest) è stato costruito nei primi anni del Novecento. È meta di pellegrinaggi nel mese di maggio, soprattutto il sabato mattina. All'interno si trovano la statua della Madonna e sul soffitto un affresco del pittore alcamese Liborio Pirrone.
* [[Chiesetta del Santissimo Salvatore]]: già nota nel 1379, l'ultimo restauro è del 1942. La facciata ricostruita in [[stile gotico]]
* [[Chiesetta della Madonna del Riposo]]: costruita nel 1656 e restaurata nel 1939, si trova alla fine dell'omonima via.
* [[Chiesetta della Madonna del Ladro Buono]] (o ''di lu Tribonu'' o ''di lu Latru Bonu'') (1989): nella seconda curva, salendo verso il [[monte Bonifato]]
* [[Chiesa di San Giuseppe Lavoratore]] (1947).<ref>[http{{cita web|url= https://www.alqamah.it/2013/10/22/verra-traslata-nella-chiesa-di-san-giuseppe-la-salma-di-padre-palumbo/ |sito= Alqamah -|titolo= "Verrà traslata nella chiesa di San Giuseppe la salma di Padre Palumbo"] }}</ref>
* [[Chiesa delle Anime Sante (Alcamo)|Chiesa delle Anime Sante]] (1813, demolita e ricostruita nel 1958<ref name=cat82>{{Cita|Cataldo (1982)|pp. 82-83.}}.</ref>). Al suo interno disi trovava un dipinto del 1854, in seguito andato perduto, del palermitano Raffaele Genovese che raffigurava le ''Anime del Purgatorio, la Madonna dei Miracoli e i santi Rocco e Sebastiano''.<ref name=cat82/>
* [[Chiesa del Sacro Cuore (Alcamo)|chiesa del Sacro Cuore]] (1967<ref name=sacr>[{{cita web|url= http://www.sacrocuorealcamo.it/la%20parrocchia.html |titolo= Parrocchia Sacro Cuore di Gesù, Alcamo] |urlarchivio= https://web.archive.org/web/20150123022116/http://www.sacrocuorealcamo.it/la%20parrocchia.html |urlmorto=sì }}</ref>) fu costruita a partire da una struttura prefabbricata utilizzando il ricavato della vendita della [[ex chiesa di Santa Maria dello Stellario]], che si trovava in passato in piazza Ciullo.<ref name=sacr/>
 
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File:ChiesaSantuario diMadonna San Giuseppe (Alcamo)dell'Alto.jpg|Facciata delladel [[chiesaSantuario di Sandella GiuseppeMadonna Lavoratore]]dell'Alto
File:Chiesa deldi SacroSan CuoreGiuseppe (Alcamo).jpg|Facciata della [[Chiesachiesa del Sacro Cuore (Alcamo)|chiesadi delSan SacroGiuseppe Cuore]]Lavoratore
File:Chiesa del Sacro Cuore (Alcamo).jpg|Facciata della chiesa del Sacro Cuore
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==== XXI secolo ====
* Chiesa Gesù Cristo Redentore (2006) venne costruita per riunire i fedeli della contrada Sant'Anna,<ref name=arclov/> il cui numero crebbe considerevolmente in seguito all'espansione della città cominciata intorno agli '80-'90. È costituita da tre navate, sormontate da una grande cupola a volta con copertura in legno e struttura portante in legno lamellare.<ref name=arclov>{{cita web|url= https://www.archilovers.com/projects/95719/chiesa-parrocchiale-gesu-cristo-redentore.html#info |titolo= Chiesa Parrocchiale Gesù Cristo Redentore }}</ref> Si accede alla chiesa da una scalinata divisa in due rampe con forma ad arco, di 10 gradini ciascuna.<ref name=arclov/>
 
* [[Chiesa Gesù Cristo Redentore]] (2006) venne costruita per riunire i fedeli della contrada Sant'Anna,<ref name=arclov/> il cui numero crebbe considerevolmente in seguito all'espansione della città cominciata intorno agli '80-'90. È costituita da tre navate, sormontate da una grande cupola a volta con copertura in legno e struttura portante in legno lamellare.<ref name=arclov>[http://www.archilovers.com/projects/95719/chiesa-parrocchiale-gesu-cristo-redentore.html#info archilovers - "Chiesa Parrocchiale Gesù Cristo Redentore"]</ref> Si accede alla chiesa da una scalinata divisa in due rampe con forma ad arco, di 10 gradini ciascuna.<ref name=arclov/>
 
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File:Ingresso della Chiesa Gesù Cristo Redentore.jpg|Ingresso della [[Chiesachiesa Gesù Cristo Redentore]]
File:Gesù Cristo Redentore - Alcamo (interni).jpg|Interno della [[Chiesachiesa Gesù Cristo Redentore]]
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[[File:Chiesa dello Stellario in Piazza Ciullo ad Alcamo.jpg|thumb|Una foto d'epoca della [[chiesa dello Stellario]] (sulla sinistra), demolita nel 1964.]]
Tra le chiese un tempo presenti nel territorio ad Alcamo e adesso scomparse, si ricordano:
* Chiesa di [[Calogero di Sicilia|San Calogero]]: diede il nome all'omonimo antico quartiere di Alcamo; già esistente nel 1463.<ref name=Roc>Pietro Maria Rocca, ''Di alcuni antichi edifizi di Alcamo'', Palermo, tip. Castellana-Di Stefano & C., 1905 (appendice).</ref>
* Chiesa di [[Sant'Antonio Abate]]; citata in un atto del notaio Torneri nel 1526.<ref name=Roc/>
* Chiesa di [[San Giuliano]] (detta dell'Opera Santa per una Congregazione che vi fu ospitata nel 1728 e poi trasferitasi nella chiesa dello Stellario) risale al XVI secolo; dal 1900 fu riaperta al culto e poi lasciata.<ref>Cataldo, Carlo (1982). Guida storico-artistica dei beni culturali di Alcamo, Calatafimi, Castellammare del golfo, Salemi, Vita. Alcamo: Sarograf.</ref> Diede il nome ad un quartiere di Alcamo, si trova nella via Veronica Lazio al n°6 e sull'altare c'era una statua della Madonna senza grande valore artistico.
* Chiesa di San Giuliano (detta dell'Opera Santa per una Congregazione che vi fu ospitata nel 1728 e poi trasferitasi nella chiesa dello Stellario) risale al XVI secolo; dal 1900 fu riaperta al culto e poi lasciata.<ref name="Cataldo, Carlo 1982"/> Diede il nome ad un quartiere di Alcamo, si trova nella via Veronica Lazio al n. 6 e sull'altare c'era una statua della ''Madonna'' senza grande valore artistico.
* Chiesa di [[San Michele Arcangelo]]: edificata nel 1517 in fondo all'attuale via Rossotti.
* Chiesa di Santa Maria dell'Itria: nei locali dell'attuale Centro Congressi Marconi
* Chiesa di Sant'Ippolito: nell'omonima contrada. È citata nel 1519 in un atto del notaio Orofino.<ref name=Roc/>
* Chiesa di San Leonardo: esistente nel 1518, in quanto viene citata in un atto del notaio Orofino.<ref name=Roc/>
* Chiesa di Sant'Agata
*Chiesa di Santa Lucia (1524): nell'omonima contrada; oggi esiste un'edicola sul posto dov'era la chiesa
* Chiesa di [[Santa Rosalia]]: edificata nel 1630; si trovava vicino laalla torre De Ballis.
* [[Chiesa della Congregazione segreta del Santissimo Crocifisso]]: venne edificata nel 1680 a sud della [[Chiesa di Santa Maria del Soccorso (Alcamo)|chiesa di Santa Maria del Soccorso]].
* [[Chiesaex chiesa di Santa Maria dello Stellario]]: fu costruita nel XVII secolo e si trovava in piazza Ciullo; fu demolita per costruire al suo posto una succursale del [[Banco di Sicilia]].
* [[Chiesa di Santa Maria della Grazia (Alcamo)|Chiesa di Santa Maria della Grazia]]: di piccole dimensioni, era ubicata nell'attuale piazza Ciullo, a toccare alla [[ex chiesa di Santa Maria dello Stellario]], assieme alla quale fu demolita per la costruzione di una succursale bancaria.
* Chiesa di San Nicolò del Vàusu: attiva nel 1573 e scomparsa da secoli.<ref name=splend>[http{{cita libro|url= https://www.trapaninostra.it/libri/carlo_cataldo/Splendori_della_memoria/Splendori_della_memoria-05.pdf |autore= Carlo Cataldo, "|titolo= Splendori della memoria"], |p.= 80. }}</ref> Il suo nome deriva dal termine dialettale ''vàusu'', che vuol dire "balzo", con riferimento alla collocazione della chiesa rispetto al [[Monte Bonifato]].<ref name=splend/> In onore del santo titolare era celebrata una festa durante la quale venivano lanciati pani sulla folla.<ref name=splend/> Intorno agli anni '50-'60 tale festa venne riproposta nella [[Chiesa di santSant'Agostino (Alcamo)|Chiesachiesa di Sant'Agostino]], dove fu collocata una statua in legno dedicata a Sandan Nicolò.<ref name=splend/>
 
=== Architetture militari ===
 
Gli edifici militari presenti ad Alcamo sono:
* Il [[Castello dei Conticonti di Modica (Alcamo)|Castellocastello dei Conticonti di Modica]] (o "Castello di Alcamo") risalirebbe al XIV-XV secolo ad opera della [[Peralta (famiglia)|famiglia Peralta]] e fu successivamente completato dai [[feudatario|feudatari]] Enrico e Federico Chiaramonte. Nel [[1535]] vi soggiornò l'Imperatore [[Carlo V d'Asburgo|Carlo V]]. Fu in possesso dei Cabrera [[Conti di Modica]] fino al [[1812]]. In seguito, durante il [[regno d'Italia]] e fino agli anni sessanta, fu adibito a carcere. La struttura del [[castello]] è a forma romboidale con 4quattro torri delle quali 2due quadrate presenti agli angoli e 2due circolari unite da cortine. Nelle varie torri era presente una stanza di [[tortura]] per i prigionieri, locali per le sentinelle ed alloggi per i sovrani di passaggio. Una delle caratteristiche peculiari del castello è data dalle spesse mura che lo delimitano, le quali un tempo difendevano egregiamente l'edificio dagli attacchi nemici.
* Il [[Castello dei Ventimiglia (Alcamo)|Castellocastello dei Ventimiglia]]: situato sulla cima del Monte Bonifato. Di questo castello di origine medievale restano alcuni confini delle mura, la torre maestra e le prigioni sotterranee. Prende il nome da [[Enrico Ventimiglia]], che dichiarò di averlo fatto costruire con funzioni di difesa, sebbene secondo altre interpretazioni risalirebbe ad un'epoca anteriore.<ref>[http{{cita testo|url=https://www.bta.it/txt/a0/03/bta00303.html |titolo=Mariangela Ettari, "Il Castello di monte Bonifato"]}}</ref>
* Il [[Castellocastello di Calatubo]]: si trova al di fuori del centro abitato, ma comunque all'interno del territorio comunale, dirigendosi verso [[Palermo]]. Si tratta di una [[fortezza]] edificata in epoca altomedievale, presso la quale sorgeva anticamente l'omonimo villaggio di Calatubo, che fondava il proprio commercio sull'esportazione di cereali e di pietra da mulino.<ref>{{Cita|Malanima|p. 75.}}.</ref> Nello stesso sito è presente un'antica necropoli del VII secolo a.C.<ref name=icast>[{{Cita web |url=http://www.icastelli.it/castle-1234870944-castello_di_calatubo-it.php |sito=iCastelli.it, "|titolo= Castello Di Calatubo"] |accesso=16 febbraio 2015 |urlarchivio= https://web.archive.org/web/20141228094245/http://www.icastelli.it/castle-1234870944-castello_di_calatubo-it.php |urlmorto=sì }}</ref>
* La [[Torre araba (Alcamo)|torre d'avvistamento arabaCalandrino]] situata nel [[centro storico]], in corso VI Aprile, vicino laalla [[Chiesa della Madonna del Soccorso (Alcamo)|chiesa della Madonna del Soccorso]], di fronte laalla [[chiesa madre di Alcamo|chiesa madre]].<ref name=idean/> La sua costruzione risale forse al 980periodo earabo costituisceo laal 1350, costituendo così una delle più anticaantiche operaopere architettonicaarchitettoniche del centro abitatostorico, peraltro in perfette condizioni di conservazione.<ref name=idean>[{{Cita web |url=http://www.ideazionenews.it/articoli/25276/alcamo-il-piu-antico-edificio-ancora-integro-e-del-980-istituzioni-e-storici-pero-non-ne-parlano/ |sito= ideazionenews.it -|titolo= "Alcamo: il più antico edificio, ancora integro, è del 980. Istituzioni e storici però non ne parlano"] |accesso=12 dicembre 2015 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20151214191354/http://www.ideazionenews.it/articoli/25276/alcamo-il-piu-antico-edificio-ancora-integro-e-del-980-istituzioni-e-storici-pero-non-ne-parlano/ |urlmorto=sì }}</ref> Successivamente laLa torre venne acquisita dalla [[diocesi]] (nel 1400), riedificata e utilizzata come [[torre campanaria]] della vicina [[Chiesachiesa madre]], che a quel tempo ne era sprovvista.<ref name=idean/> A tale scopo vennero installate sulla sua sommità due campane, delle quali ne rimane una più grande sul lato ovest, mentre quella più piccola sul lato nord venne smontata negli anni '50 per ragioni di sicurezza.<ref name=idean/> Al suo interno si arrampicaesiste una [[scala a chiocciola]] in pietra con 84 gradini che portano al terrazzo in cima alla struttura, dei quali 50 sono massicci e a chiocciola.<ref name=idean/>
 
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File:Castello di Calatubo.jpg|[[Castello di Calatubo]]
File:Torre saracena sul Monte Bonifato, Alcamo.jpg|Resti del [[Castello dei Ventimiglia (Alcamo)|Castello dei Ventimiglia]]
File:Torre di avvistamento (Alcamo) 02.jpg|L'anticaLa torre diantica avvistamentoo nelCampanile centrodella storicoChiesa didel AlcamoSoccorso
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=== Siti archeologici ===
[[File:La Funtanazza (Monte Bonifato, Alcamo) 01.jpg|thumb|Interno della Funtanazza, sul [[Monte Bonifato]].]]
 
Nel territorio alcamese si trovano diversi siti di interesse archeologico, in particolare:
* le rovine sul [[Monte Bonifato]],<ref name=long/> che comprendono la ''Funtanazza'' (che era utilizzata presumibilmente usata come serbatoio idrico), Porta Regina, il [[Castello dei Ventimiglia (Alcamo)|Castello dei Ventimiglia]], i nevai e il [[Sito Archeologico del Monte Bonifato]] con i resti dell'antico villaggio di Bonifato;
* le rovine nella zona di Calatubo, che comprendono il [[Castello di Calatubo]], la necropoli in prossimità di esso e le rovine del villaggio nella zona circostante;<ref name=icast/>
*La [[Cuba delle Rose]], antica cisterna araba nelle vicinanze del Castello di Calatubo
* i resti di antiche [[Fornaci romane di Alcamo|fornaci romane]] ad [[Alcamo Marina]] per la produzione di tegole e mattoni;<ref>[http://www.comune.alcamo.tp.it/in-citta/alcamo-marina.html Comune di Alcamo - Alcamo Marina]</ref>
* i resti di antiche [[Fornaci romane di Alcamo|fornaci romane]] ad [[Alcamo Marina]] per la produzione di tegole e mattoni;<ref name="com"/>
* il sito archeologico in contrada Mulinello, dove sono stati rinvenuti reperti risalenti al periodo [[Mesolitico]];<ref name=hist/>
* la zona in prossimità del [[Fiume Freddo]], dove sono stati ritrovati reperti del [[Neolitico]].<ref name=drep17-18/>
* Il [[Geosito Travertino della Cava Cappuccini (Alcamo)|Geosito Travertino della Cava Cappuccini]] risalente al [[Pleistocene]]<ref>Gruppo Archeologico Drepanon, ''Bonifato - La montagna ritrovata'', Trapani, Il Sole editrice, 2014, ISBN 978-88-905457-3-3.</ref> ha portato al ritrovamento della [[corazza]] fossilizzata di una [[tartaruga]], ''[[Geochelone sulcata|Geochelone sp]]'', <ref name=russo>http{{cita testo|url=https://users.libero.it/ritarusso/latesidi.htm|titolo=La tesi di Laurea}}</ref>, lo [[Scheletro (anatomia)|scheletro]] di un [[elefante nano]], (''[[Elephas falconeri]]''), risalente a 260.000{{formatnum:260000}} anni fa,<ref name=russo/> e degli esemplari di [[ghiro]] gigante, cervo nobile ('', [[Cervus elaphus]]''), e cinghiale, (''[[Sus scrofa]]''), conservati al [[Museo civico Torre di Ligny|Museo Civico Torre di Ligny]] di [[Trapani]]
 
=== Aree naturali ===
{{vedi anche|Alcamo Marina|Riserva naturale Bosco di Alcamo}}
Tra le aree di interesse naturalistico nell'ambito del territorio alcamese si annoverano le spiagge di [[Alcamo Marina]], la [[Riserva naturale Bosco di Alcamo]] (sul [[Monte Bonifato]]), il [[Parcoparco suburbano San Francesco]] e le acque termali segestane.
 
Le [[Terme Segestane]], le cui acque presentano una temperatura costante di circa 50 [[Celsius|°C]],<ref name=itin/> sono generate dalla risalita di acque di origine meteorica che si incontrano con le acque del Fiume Caldo.<ref>[{{cita testo|url=http://www.termelibere.com/termeliberesegesta/ |titolo=Terme Libere di Segesta]|accesso=26 gennaio 2015|dataarchivio=12 ottobre 2016|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20161012220716/http://www.termelibere.com/termeliberesegesta/|urlmorto=sì}}</ref> Sorgono a 7 chilometri dal centro abitato, vicino al confine con il territorio del comune di [[Castellammare del Golfo]], che condivide con Alcamo tale attrazione naturalistica. Secondo i racconti di [[Diodoro Siculo]], furono create dalle ninfe per favorire il riposo di [[Eracle]] durante il suo viaggio da [[Piloro]] ad [[Erice]].<ref name=alcpdf/>
 
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== Società ==
=== Evoluzione demografica ===
{{Demografia/Alcamo}}
 
=== Etnie e minoranze straniere ===
Secondo i dati ISTAT, al 31 dicembre 2020 i cittadini stranieri residenti ad Alcamo erano 2489. Le nazionalità maggiormente rappresentate erano:<ref>{{Cita web|url=http://demo.istat.it/str2016/index.html|titolo=Statistiche demografiche ISTAT|sito=demo.istat.it|accesso=6 marzo 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20170707030714/http://demo.istat.it/str2016/index.html|urlmorto=sì}}</ref>
Secondo i dati [[ISTAT]] al 1º gennaio [[2013]] la popolazione straniera residente era di 1.258 persone, che corrisponde al 2,8% della popolazione residente.<ref name="tutt">[http://www.tuttitalia.it/sicilia/91-alcamo/statistiche/cittadini-stranieri-2013/ tuttitalia.it - Cittadini stranieri Alcamo 2013]</ref> Le nazionalità maggiormente rappresentate in base alla loro percentuale sul totale della popolazione residente erano:<ref name="tutt" />
 
* [[Romania]]: 727779 (1,627%)
* [[Marocco]]: 155708 (01,346%)
* [[Tunisia]]: 118339 (0,268%)
* [[AlbaniaGambia]]: 6092 (0,132%)
* [[Cina]]: 3174 (0,072%)
* [[Polonia]] 22 (0,05%)
* [[Serbia]] 15 (0,03%)
 
==== Tradizioni e folclore ====
* 19 marzo: festeggiamenti in onore di [[Sansan Giuseppe]] (novena e processione).
* Venerdì Santo: processione dell'urna di Gesù morto e della vara dell'[[Addolorata]], preceduti da una sfilata di fedeli e bambini con costumi raffiguranti diversi personaggi del Vangelo<ref name=itin/>.
* Prima domenica dopo Pasqua: festa in onore di Gesù Cristo [[Redentore]] (evento culturale e religioso).
* Seconda domenica dopo Pasqua: festeggiamenti in onore di San [[Francesco di Paola]] (evento culturale e religioso).
* Terza domenica dopo Pasqua: ''"[[Festa del Patrocinio'' di Alcamo|Festa del Patrocinio]]" in onore di [[Sansan Giuseppe]] (sfilata e pranzo della Sacra Famiglia).
* 1º maggio: Festa di [[san Giuseppe Lavoratore]] (evento culturale e religioso).
* Mese di maggio: pellegrinaggio dei fedeli al [[Santuario della Madonna dei Miracoli (Alcamo)|santuario della Madonna dei Miracoli]]<ref name=itin/>.
* 13 giugno: festeggiamenti in onore di Santsant'[[Antonio dadi Padova]] (processione).
* 19-21 giugno: [[festeggiamenti in onore di Maria Santissima dei Miracoli]], patrona di Alcamo (evento culturale e religioso); durante i festeggiamenti si svolgono: la processione solenne del simulacro della Madonna, giochi pirotecnici in prossimità del "bastione" in piazza Bagolino e la discesa al [[santuario della Madonna dei Miracoli (Alcamo)|santuario della Madonna dei Miracoli]] da parte delle autorità politiche e religiose; in passato veniva svolte inoltre corse dei cavalli lungo il Corsocorso VI Aprile e ultimamente anche in Vialeviale Italia.
* Fine luglio: festa di [[Santsant'Anna]] con novena, processione ed attività culturali-ricreative.
* Luglio-agosto: ''"Alcamo Estate''" (sagre, "''Calici di Stelle''", "''Blues Festival''", "''Festival di Nuove Impressioni''").
* 8 settembre ([[Natività di Maria|Natività della Vergine Maria]]): festeggiamenti presso il [[Santuariosantuario di Maria Santissima dell'Alto (Alcamo)|Santuario di Maria Santissima dell'Alto ]] (recite poesie dialettali e processione).
* 7-8 dicembre: festa in onore dell'[[Immacolata Concezione]] (canti pastorali e processione).
* ''"Natale Alcamese''" (concerti, spettacoli all'aperto, allestimento di presepi tradizionali e passaggio dei zampognari).
 
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File:Maria SS dei Miracoli - ALCAMO processione 2010 198.JPG|Simulacro di [[Maria Santissima dei Miracoli]], patrona di Alcamo, durante la tradizionale processione solenne.
File:Horse racing in Alcamo (1979).jpg|Corse dei cavalli durante i [[festeggiamenti in onore a Maria Santissima dei Miracoli]] (1979).
File:Giochi d'artificio in Piazza Bagolino (Alcamo).png|Spettacolo pirotecnico in Piazza[[piazza Bagolino]] durante la festa della patrona (edizione 2016).
File:Processione di Santa Maria dell'Alto.jpg|Processione in onore alla Madonna dell'Alto (anni '60).
File:Processione dell'Immacolata Concezione ad Alcamo (anni '60).jpg|Processione durante la festa dell'Immacolata Concezione (anni '60).
File:Alcamo Visita ai Sepolcri 2012 03.JPG|Composizione floreale nella [[Badia Nuova]] durante le celebrazioni del [[Giovedì santo]].
File:"Lu Patruciniu" in Piazza Ciullo ad Alcamo (1985) - 04.jpg|Pranzo della sacra famiglia per la festa del Patrocinio in Piazza Ciullo (1985).
File:Alcamo Visita ai Sepolcri 2012 03.JPG|Composizione floreale nella [[Badia Nuova]] durante le celebrazioni del [[Giovedì Santo]].
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Durante le festività ad Alcamo, sono spesso presenti per le vie più frequentate artisti di strada e venditori ambulanti di dolciumi, frutta secca e oggettini vari, le cui installazioni sono dette ''barracchelle''.
 
== Cultura ==
[[File:Casa di Ciullo d'Alcamo.jpg|thumb|upright|Abitazione in cui si presume abbia abitato il poeta [[Ciullo d'Alcamo]].]]
Originario del luogo fu il [[poeta]] [[Cielo d'Alcamo]] (noto anche come Ciullo d'Alcamo), autore del [[Contrasto (poesia)|contrasto]] ''[[Rosa fresca aulentissima]]'',<ref name="stor" /> che scrisse nel [[XII secolo]] in [[lingua italiana|italiano]] [[lingua volgare|volgare]]. All'illustre concittadino gli alcamesi hanno, via via nel tempo, intitolato molti luoghi della città, come la piazza principale, il teatro comunale e il Liceo Classico "Cielo d'Alcamo" che, fondato nel 1862, rappresenta uno dei più antichi istituti del mezzogiorno.
[[File:Alcamo-Pupi-bjs2007-01.jpg|thumb|left|Il teatro dei pupi di Alcamo]]
Originario del luogo fu il [[poeta]] [[Cielo d'Alcamo]] (noto anche come Ciullo d'Alcamo), autore del [[Contrasto (poesia)|contrasto]] ''"[[Rosa fresca aulentissima]]"'',<ref name="stor" /> che scrisse nel [[XII secolo]] in [[lingua italiana|italiano]] [[lingua volgare|volgare]]. All'illustre concittadino gli alcamesi hanno, via via nel tempo, intitolato molti luoghi della città, come la piazza principale, il teatro comunale e il Liceo Classico "Cielo d'Alcamo" che, fondato nel 1862, rappresenta uno dei più antichi istituti del mezzogiorno.
 
Fra i letterati alcamesi sono da ricordare anche [[Sebastiano Bagolino]] (poeta e pittore), [[Agostino Pantò]], [[Nino Navarra]], [[Gaspare Cannone]], [[Vito Fazio Allmayer]], [[Giuseppe Cottone (critico letterario)|Giuseppe Cottone]] e [[Nicolò Mineo]]; fra i diversi storici locali di una certa importanza ci sono: [[Ignazio De Blasi]], Gianbattista Bembina, [[Pietro Maria Rocca]], [[Francesco Maria Mirabella]], [[Tommaso Papa]], Carlo Cataldo e [[Vincenzo Regina]].
Dal punto di vista culturale, Alcamo vide nei secoli successivi un fiorire di attività legate alle arti, come l'edificazione di chiese ed edifici dapprima in stile [[barocco]], poi [[architettura rinascimentale|rinascimentale]], con l'afflusso di numerose personalità di livello internazionale: pittori ([[Guglielmo Borremans]], ma anche il talentuoso pittore monrealese [[Pietro Novelli]]), scultori ([[Antonello Gagini]] e [[Giacomo Serpotta]]) ed artisti vari che hanno impreziosito ed abbellito l'immagine della città.
 
Dal punto di vista culturale, Alcamo ha visto nel corso dei secoli un fiorire di attività legate alle arti, come l'edificazione di chiese ed edifici dapprima in stile [[barocco]], poi [[architettura rinascimentale|rinascimentale]], con l'afflusso di numerose personalità di livello internazionale: pittori ([[Guglielmo Borremans]], ma anche [[Giuseppe Renda (pittore)|Giuseppe Renda]] e il talentuoso pittore monrealese [[Pietro Novelli]]), scultori ([[Antonello Gagini]] e [[Giacomo Serpotta]]) ed artisti vari che hanno impreziosito ed abbellito l'immagine della città.
Nel castello di Alcamo si trova un teatro per l'[[opera dei pupi]]: è rinato grazie all'impegno di Salvatore Oliveri, nipote del famoso puparo [[Gaspare Canino (puparo)|Gaspare Canino]] che operò ad Alcamo per circa 50 anni, continuando l'opera del padre Luigi.
Spesso vengono tenute rappresentazioni all'interno del Castello o in piazza.
 
=== Istruzione ===
Durante le festività ad Alcamo, sono spesso presenti per le vie più frequentate artisti di strada e venditori ambulanti di dolciumi, frutta secca e oggettini vari, le cui installazioni sono dette "barracchelle".
Ad Alcamo sono presenti i principali tipi di istituto d'istruzione superiore: Liceo Classico "[[Cielo d'Alcamo]]", Liceo Scientifico "G.Ferro", I.I.S.S. "[[P. Mattarella-D. Dolci]] con l'indirizzo professionale (agricoltura) e l'indirizzo tecnico tecnologico (biotecnologie ambientali e sanitarie), l'ITET [[Girolamo Caruso|Caruso]] (Istituto Tecnico Economico e Tecnologico), il Liceo "[[Vito Fazio Allmayer]]" con indirizzo Pedagogico, Economico-sociale, Linguistico e Musicale.
 
==== Biblioteche ====
*Biblioteca Comunale "[[Sebastiano Bagolino]]": situata nell'[[Exex collegio dei Gesuiti|ex Collegio dei Gesuiti]], in Piazzapiazza Ciullo.
Orario: da lunedì a sabato ore 8,30-13,30 e 15,30-19,45
*Biblioteca Multimediale: presso la ex [[Ex Chiesa di San Giacomo de Spada|Ex Chiesa di San Giacomo de Espada]], vicino il [[Castello dei Conti di Modica (Alcamo)|Castello dei Conti di Modica]]. Orario: da lunedì a venerdì ore 8,30-13,30, pomeriggio lun., mer. e ven. h.15,30-18,15
 
==== Musei ====
[[File:Exhibitions at Collegio dei Gesuiti (Alcamo) - 08.jpg|thumb|200px|Alcuni strumenti musicali etnici conservati nell'[[Exex collegiochiesa deidi Gesuiti|exSan CollegioGiacomo deide GesuitiSpada]].]]
[[File:Monumento a Cielo d'Alcamo.jpg|thumb|''Monumento a Cielo d'Alcamo'', opera di Mariano Cassarà]]
* [[Museo d'arte contemporanea di Alcamo|Museo d'Arte Contemporanea]], presso l'[[Ex collegio dei Gesuiti|ex Collegio dei Gesuiti]]. Orario: da lunedì a domenica ore 9,30-12,30 e 16,30-19,30.
Alcamo è una città d'arte: nelle sue chiese sono custodite diverse opere che nel corso dei secoli l'hanno resa sempre più interessante dal punto di vista artistico. Ma anche i musei offrono del materiale davvero originale ed interessante.
* [[Museo Etnografico degli strumenti musicali “Gaspare Cannone”]] all'interno del Museo d'Arte Contemporanea, nell'[[Ex collegio dei Gesuiti|ex Collegio dei Gesuiti]] in Piazza Ciullo. Contiene al suo interno una collezione di 400 strumenti, tra cui: [[rebab]], [[sarinda]], [[gansira]], [[swarpeti]], [[bansuri]], [[takita]], [[marambao]], [[vojnica]] e [[iakir]]. Gli strumenti sono stati raccolti dal prof. Fausto Cannone in varie parti del mondo: [[Europa]], [[Sudamerica]], [[Sudafrica]], [[Thailandia]], [[Tibet]], [[Nuova Guinea]], [[Polinesia]], [[Cina]] e [[Australia]]. Orario apertura: da lunedì a domenica ore 9,30-12,30 e 16,30-19,30.
Oltre agli artisti provenienti da fuori, si sono distinti nel campo della pittura: [[Giuseppe Renda (pittore)|Giuseppe Renda]] e [[Gino Patti]] e [[Turi Simeti]]; fra gli artisti viventi sono da menzionare [[Vito Bongiorno]] e [[Gisella Giovenco]]; nel campo della scultura sono da ricordare Giuseppe Bambina, [[Pietro Montana]] e [[Nicola Rubino]].
* [[Museo d'arte sacra (Alcamo)]]: presso la [[chiesa madre]] ([[Basilica di Santa Maria Assunta (Alcamo)|Basilica di Santa Maria Assunta]])<ref>http://www.chiesamadrealcamo.it/contatti.html</ref>
* Museo etnico, agricolo, pastorale ed artigianale: presso Castello dei Conti di Modica.
 
* [[Museo d'arte contemporanea di Alcamo|Museo d'Arte Contemporanea]] (MACA), presso l'[[ex collegio dei Gesuiti]].
=== Media ===
* [[Museo degli strumenti musicali multietnici "Fausto Cannone"]]: si trova all'interno della [[ex chiesa di San Giacomo de Spada]], vicino al [[Castello dei conti di Modica (Alcamo)|Castello dei conti di Modica]] e [[Piazza della Repubblica (Alcamo)|Piazza della Repubblica]]. Contiene una collezione di 202 strumenti multietnici (raccolti dal prof. Fausto Cannone in varie parti del mondo) tra cui: [[rebab]], [[sarinda]], gansira, swarpeti, [[bansuri]], [[takita]], [[marambao]], [[vojnica]] e [[iakir]].
 
* [[Museo d'arte sacra (Alcamo)]]: presso la [[Basilica di Santa Maria Assunta (Alcamo)|Basilica di Santa Maria Assunta]]<ref>{{cita web |url=http://www.chiesamadrealcamo.it/contatti.html |titolo=Copia archiviata |accesso=15 settembre 2016 |urlmorto=sì |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160305043051/http://www.chiesamadrealcamo.it/contatti.html }}</ref>. All'interno moltissime tele, sculture e opere d'[[oreficeria]] provenienti dalle chiese di Alcamo, risalenti al periodo che va dal XIII al XX secolo.
==== Radio ====
*Monumento a Cielo d'Alcamo: l'opera, realizzata dall'alcamese Mariano Cassarà, rappresenta fedelmente la scena del famoso [[Contrasto (poesia)|contrasto amoroso]] ''[[Rosa fresca aulentissima]]'' scritto nel 1240 da [[Cielo d'Alcamo]], considerato il primo poeta italiano ad utilizzare la [[lingua volgare]]. Le due statue in bronzo rappresentano il poeta e la donna amata; fa da cornice l'artistica fontana in travertino di Alcamo, completata dallo stemma della Città di Alcamo.
A livello locale, è presente la stazione radiofonica di ''"[[Radio Alcamo Centrale]]''", che opera nel territorio alcamese a partire dal [[1976]].<ref>[http://www.radioalcamocentrale.it/storia/ Radio Alcamo Centrale - Storia]</ref>
*Enoteca Regionale Sicilia Occidentale: ubicata presso il [[Castello dei conti di Modica (Alcamo)|Castello dei conti di Modica]].
 
=== Media ===
==== Stampa ====
Il più antico periodico alcamese è ''"[[Il Bonifato]]"''.<ref>[{{Cita web |url=http://www.teleoccidente.it/2009/07/una-universita-ad-alcamo/3570 |sito=Teleoccidente, "|titolo= Una università ad Alcamo"] |accesso=17 febbraio 2015 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150217035955/http://www.teleoccidente.it/2009/07/una-universita-ad-alcamo/3570 |urlmorto=sì }}</ref>; l'attuale quotidiano alcamese è ''Alqamah''.
 
Alcamo vanta fra i giornalisti che scrivono per le testate nazionali, due grandi firme: [[Christian Rocca]] ([[Il Foglio (quotidiano)|Il Foglio]], [[Il Sole 24 Ore]] e [[La Stampa]]) e Giuseppe Pipitone ([[Il Fatto Quotidiano]]).
L'attuale quotidiano alcamese è Alqamah.
Da ricordare anche il periodico settimanale ''Il Granellino'', fondato nei primi anni del [[Novecento]] da Don [[Giuseppe Rizzo (presbitero)|Giuseppe Rizzo]] allo scopo di diffondere i suoi princìpi.
 
==== Radio ====
A livello locale, è presente la stazione radiofonica di [[Radio Alcamo Centrale]], che opera nel territorio alcamese a partire dal [[1976]].<ref>{{Cita web |url=http://www.radioalcamocentrale.it/storia/ |titolo=Radio Alcamo Centrale - Storia |accesso=4 febbraio 2015 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150204193152/http://www.radioalcamocentrale.it/storia/ |urlmorto=sì }}</ref>
 
==== Televisione ====
Le emittentiprime televisivetelevisioni presentiprivate adsono state Radio Tele Alcamo e Retesei; oggi sono ''"presenti ad Alcamo [[Alpa Uno]]''" (dal [[1976]]) e ''"[[Videosicilia]]''" (dal [[1987]]). Negli [[anni 2010]] è nata [[Alpa Due]].
Negli [[anni 2010]] è nata ''"[[Alpa Due]]''".
 
Fra i personaggi che si sono distinti nel campo giornalistico televisivo, sono da ricordare [[Nello Morsellino]] (giornalista e scrittore), e Salvatore Tartamella (giornalista, pittore e cantautore).
=== Musica ===
[[File:Coro "Mater Dei" (Alcamo)-Pupi-bjs2007-01.jpg|thumb|Esibizioneleft|Il delteatro Corodei "Mater Dei" all'interno del giardinopupi di Palazzo Rocca.Alcamo]]
Nel 1880 è stato fondato il [[Premiato Complesso Bandistico "Città di Alcamo"|Premiato Complesso Bandistico "Città di Alcamo]], che è la più antica banda della provincia di Trapani.<ref name=banda>[http://www.bandamusicale.it/bande/italia/sicilia/trapani/alcamo/alcamo.php BandaMusicale.it - Premiato Complesso Bandistico "Città di Alcamo"]</ref> Nei primi anni fu guidata dal barone [[Giuseppe Triolo]] di Sant'Anna.<ref name=banda/> Nel 1892, durante una gara con altre bande musicali siciliane e sotto la direzione del maestro [[Raffaele Caravaglios]], si aggiudicò il Diploma d'onore e la Medaglia d'oro, da cui il termine "premiato".<ref name=banda/>
 
===Teatro===
A partire dal 1986 è attiva ad Alcamo l<nowiki>'</nowiki>''Associazione Amici della Musica'', che promuove e organizza concerti di musica lirica, concorsi e premi internazionali anche in altri comuni della provincie di Trapani e di Palermo.<ref>[http://www.amicimusicaalcamo.it/ChiSiamo.html Associazione Amici della Musica - Chi Siamo]</ref>
Esiste solamente il [[Teatro Comunale "Cielo d'Alcamo"]], ubicato di fronte al Castello, ma l'attività teatrale è stata sempre fiorente nella parrocchie.
 
Degna di nota sono anche l'associazione Mivas, che ha realizzato diversi musical con successo, e la Compagnia Piccolo Teatro, fondata nel 1976 da un gruppo di appassionati e che ha visto nel corso degli anni l'affermarsi di diversi attori e registi teatrali, come [[Giacomo Romano Davare]], [[Benedetto Lo Monaco]] e [[Antonio Pandolfo]].
L'''Associazione Jacopone da Todi'', nata nel 1989, si propone di diffondere la conoscenza dell'arte sacra, nelle sue molteplici manifestazioni. Tra le sue attività, si ricorda la recita di [[canto gregoriano|canti gregoriani]] e [[canto polifonico|polifonici]] in accompagnamento della messa in [[lingua latina]] che si svolge ogni mercoledì all'interno della [[chiesa del Santissimo Salvatore (Alcamo)|chiesa del Santissimo Salvatore]].<ref>[http://www.trapanioggi.it/iniziato-restauro-tela-del-settecento/ Trapani Oggi - "Iniziato restauro tela del Settecento"]</ref>
 
Nel castello di Alcamo si trova un teatro per l'[[opera dei pupi]]: è rinato grazie all'impegno di Salvatore Oliveri, nipote del famoso puparo [[Gaspare Canino (puparo)|Gaspare Canino]] che operò ad Alcamo per circa 50 anni, continuando l'opera del padre Luigi.
Il ''Coro Mater Dei'' è una Associazione musicale costituitasi nel 1998 ed è composto da circa 30 elementi. Ha tenuto diversi concerti (in particolare durante il periodo di Natale) nella provincia di Trapani.
Spesso vengono tenute rappresentazioni all'interno del Castello o in piazza.
 
=== Musica e danza ===
Il Coro ''Francesca Adragna'' si è costituito nel 2008 e ha un repertorio molto vario: arie da operette, melodie d'opera, musiche sacre, canti popolari siciliani, canzoni napoletane.
[[File:Coro "Mater Dei" (Alcamo).jpg|thumb|Esibizione del Coro "Mater Dei" all'interno del giardino di Palazzo Rocca.]]
Fra gli artisti alcamesi più degni di nota, nel campo nazionale ed internazionale, sono da ricordare il tenore [[Stefano La Colla (tenore)|Stefano La Colla]], il pianista [[Domenico Piccichè]], il cantautore Alessio Alessandra e il gruppo folk dei Calandra & Calandra.
 
Esistono diverse associazioni musicali operanti ad Alcamo, fra le quali:
*il Premiato Complesso Bandistico "Città di Alcamo, che è la più antica banda della provincia di Trapani, è stato fondato nel 1880.<ref name=banda>{{cita testo|url=https://www.bandamusicale.it/bande/italia/sicilia/trapani/alcamo/alcamo.php|titolo=BandaMusicale.it - Premiato Complesso Bandistico "Città di Alcamo"}}</ref> Nei primi anni fu guidata dal barone [[Giuseppe Triolo]] di Sant'Anna.<ref name=banda/> Nel 1892, durante una gara con altre bande musicali siciliane e sotto la direzione del maestro [[Raffaele Caravaglios]], si aggiudicò il diploma d'onore e la medaglia d'oro, da cui il termine "premiato".<ref name=banda/>
*Il ''Brass Group'', è stato il promotore dell'evento "Summertime Blues Festival", che si tiene in piazza Ciullo e al quale partecipano cantanti e musicisti [[blues]] provenienti da diverse parti del mondo.<ref>{{cita web|url= http://www.ioamolasicilia.com/summer-blues-festival-2013-winter-edition-alcamo/ |sito= Io amo la Sicilia |titolo= Summer Blues Festival 2013 Winter Edition }}</ref>
*L'Associazione Amici della Musica, che promuove e organizza concerti di musica lirica, concorsi e premi internazionali anche in altri comuni della provincie di Trapani e di Palermo è attiva ad Alcamo dal 1986.<ref>{{cita web|url= https://www.amicimusicaalcamo.it/ChiSiamo.html |sito= Associazione Amici della Musica |titolo= Chi Siamo }}</ref>
*L'Associazione Culturale "Musikè" si propone la promozione dell’arte e della musica, allo scopo di contribuire alla crescita e alla bellezza interiore, soprattutto dei più giovani, per mezzo di mostre, concerti, corsi di musica e di canto, [[musicoterapia]]. Altro scopo è quello di recuperare i sapori, le usanze e le tradizioni del passato; vengono organizzate anche delle cene e le visite guidate al [[Palazzo De Ballis]], dove essa ha la sede.
*L'Associazione "Jacopone da Todi", nata nel 1989, è un coro e si propone di diffondere la conoscenza dell'arte sacra, nelle sue molteplici manifestazioni. Tra le sue attività, si ricorda la recita di [[canto gregoriano|canti gregoriani]] e [[canto polifonico|polifonici]] in accompagnamento della messa in [[lingua latina]] che si svolge ogni mercoledì all'interno della [[chiesa del Santissimo Salvatore (Alcamo)|chiesa del Santissimo Salvatore]].<ref>{{cita news|url= http://www.trapanioggi.it/iniziato-restauro-tela-del-settecento/ |rivista= Trapani Oggi |titolo= Iniziato restauro tela del Settecento }}</ref>
*Il Coro "Mater Dei" è un'associazione musicale costituitasi nel 1998 ed è composto da circa 30 elementi. Ha tenuto diversi concerti (in particolare durante il periodo di Natale) ad Alcamo nella provincia di Trapani.
*Il Coro "Francesca Adragna" si è costituito nel 2008 e ha un repertorio molto vario: arie da operette, melodie d'opera, musiche sacre, canti popolari siciliani, canzoni napoletane.
 
[[File:Summertime Blues Festival (XXI Edizione, Alcamo) 02.jpg|thumb|Concerto dal vivo durante la XXI edizione del Summertime Blues Festival, in piazza Ciullo.]]
 
La città di Alcamo è inoltre sede del [[Brass Group]], promotore dell'evento ''"Summertime Blues Festival"'', che si tiene in piazza Ciullo e al quale partecipano cantanti e musicisti [[blues]] provenienti da diverse parti del mondo.<ref>[http://www.ioamolasicilia.com/summer-blues-festival-2013-winter-edition-alcamo/ Io amo la Sicilia - Summer Blues Festival 2013 Winter Edition]</ref>
Nel campo della danza, ci sono diverse realtà alcamesi e scuole di ballo. La famosa ballerina [[Sara Renda]], etoile del [[Grand Théâtre de Bordeaux|Opéra National de Bordeaux]] si è formata in una di queste scuole.
 
=== Cucina ===
{{vedi anche|Cucina trapanese}}
 
Alcune ricette tipiche della cucina alcamese sono:<ref name=prod>[{{Cita web |url=http://www.comune.alcamo.tp.it/in-citta/prodotti-tipici.html |titolo=Comune di Alcamo - Prodotti tipici alcamesi] |accesso=23 dicembre 2014 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20141208092809/http://www.comune.alcamo.tp.it/in-citta/prodotti-tipici.html |urlmorto=sì }}</ref>
* [[maccheroni fatti a mano]]
* [[pasta finocchi e sarde]]
* [[salsiccia]] "''cu li cavuliceddi''"
* [[pomodori secchi]] ripieni<ref>[http{{cita testo|url=https://www.gingerandtomato.com/per-vegetariani/pomodori-secchi-ripieni-all-alcamese-il-gusto-della-tradizione/ |titolo=Pomodori secchi ripieni all'alcamese, il gusto della tradizione]}}</ref>
* [[Cuddureddi (Alcamo)|cuddureddi]]
* [[sciù]]
* risu a tianu
* [[muffuletta]]
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=== Eventi ===
{{C|La sezione contiene eventi da verificare con fonti terze che ne accertino la rilevanza "almeno nazionale". Da ristrutturare come da [[Wikipedia:Modello di voce/ComuniCentro italianiabitato#Eventi]]|Eventi|gennaio 2016}}
 
==== Eventi culturali e ricreativi ====
* Luglio-agosto: ''Concorso Nazionale Coreografico Danzalcamo''
* Seconda metà di agosto: "''Alcart - legalità e cultura''": serie di manifestazioni (mostre, seminari, musica, teatro ed altro).
* Ottobre: ''Concorso Internazionale per Cantanti Lirici “Città di Alcamo”'', organizzato dal 1998 dall'Associazione Amici della Musica di Alcamo.
* Secondo o terzo week-end di dicembre: ''Cortiamo'' - Concorso internazionale di [[cortometraggio|cortometraggi]] organizzato fin dal 2006 da "''Segni Nuovi''" (circolo di cultura cinematografica che ha sede presso la Parrocchia di San Paolo e Bartolomeo).http://www.segninuovialcamo.it/
* Secondo o terzo week-end di dicembre: ''Cortiamo'' - Concorso internazionale di [[cortometraggio|cortometraggi]] organizzato fin dal 2006 da "''Segni Nuovi''" (circolo di cultura cinematografica che ha sede presso la [[Chiesa dei Santi Paolo e Bartolomeo]].
 
==== Eventi sportivi ====
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==== Mercato rionale ====
Il mercato rionale di Alcamo (detto "mercatino") si svolge il mercoledì presso la via TreVito SantiLa Rocca e la via Salvo D'Acquisto.<ref>[{{Cita web |url=http://aziende.virgilio.it/21155978/mercato-rionale |titolo=VirgilioCittà - Alcamo, Mercato Rionale] |accesso=12 gennaio 2015 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150216192210/http://aziende.virgilio.it/21155978/mercato-rionale |urlmorto=sì }}</ref><ref>[{{Cita web |url=http://www.comune.alcamo.tp.it/attachments/article/667/21-13%20calendario%20giornate%20mercatino%202013.pdf |titolo=Comune di Alcamo - Calendario anno 2013 delle giornate lavorative presso il mercatino settimanale del mercoledì] |accesso=12 gennaio 2015 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150216183815/http://www.comune.alcamo.tp.it/attachments/article/667/21-13%20calendario%20giornate%20mercatino%202013.pdf |urlmorto=sì }}</ref>
 
== Persone legate ad Alcamo ==
[[File:Ciullo d'Alcamo.JPG|thumb|upright=0.7|Busto marmoreo di [[Ciullo d'Alcamo]] a [[Villa Giulia (Palermo)]].]]
[[File:Statua a Don Giuseppe Rizzo (Alcamo).jpg|thumb|Statua a Don Giuseppe Rizzo, collocata all'interno della Biblioteca comunale di Alcamo.]]
 
* [[Cielo d'Alcamo]] ([[XIII secolo]]), [[poeta]] e padre della [[lingua italiana]]
* [[Beato]] [[Arcangelo Piacentini]] da [[Calatafimi Segesta|Calatafimi]] ([[1390]]-[[1460]]), [[presbitero]] e [[religioso (cristianesimo)|religioso]] [[francescano]]<ref>[http://www.santiebeati.it/dettaglio/91443 Beato Arcangelo Piacentini da Calatafimi<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>
* [[Mariano da Alcamo]] [[1555?]]-[[1621]], religioso e [[scrittore]]<ref>[http://www.treccani.it/enciclopedia/mariano-da-alcamo_%28Dizionario_Biografico%29/ Dizionario Biografico Treccani, "Mariano da Alcamo"]</ref>
* [[Sebastiano Bagolino]] [[1562]]-[[1604]], [[poeta]] e [[pittore]]
* [[Guglielmo Borremans]] [[1672]]-[[1744]], [[pittore]] fiammingo
* [[Ignazio De Blasi (storico)|Ignazio De Blasi ]] [[1717]]-[[1783]], [[storico]]
* [[Giuseppe Renda (pittore)|Giuseppe Renda]], ([[1772]]-[[1805]]) [[pittore]]<ref name=stor/>
* [[barone Felice Pastore]] [[Cambon]] ([[1786]]-[[1862]]), [[politico]] e [[benefattore]]
* [[Giuseppe Triolo]] ([[1816]]-[[1887]]), [[barone]] e [[patriota]]
* [[Stefano Triolo]] ([[1817]]-[[1895]]), [[barone]] e [[patriota]]
* [[Girolamo Caruso]] ([[1842]]-[[1923]]), [[agronomo]] e [[docente]] universitario
* [[Benedetto Di San Giuseppe]] ([[1847]]-[[1906]]), [[politico]] e [[Senato del Regno d'Italia|senatore del Regno d'Italia]] nella [[Senatori della XVIII Legislatura del Regno d'Italia|XVIII legislatura]]
* [[Pietro Maria Rocca]] ([[1847]]-[[1918]]), [[storico]]
* [[Francesco Maria Mirabella]] ([[1850]]-[[1931]]), [[storico]], [[educatore]], [[poeta]]
* [[Don Giuseppe Rizzo]] ([[1863]]-[[1912]]), [[presbitero]], fondatore dell'omonima ''Cassa Rurale ed Artigiana''<ref>[http://www.bancadonrizzo.it/chi_siamo_storia.asp Banca Don Rizzo - Credito Cooperativo della Sicilia Occidentale]</ref>
* [[Nino Navarra (poeta)]] [[1885]]-[[1917]], poeta, scrittore e [[medaglia d'argento]] al [[valore militare]].
* [[Vito Fazio Allmayer]] [[1885]]-[[1958]], [[filosofo]], pedagogista e [[docente]]
* [[Pietro Montana]] ([[1890]]–[[1978]]), [[scultore]], [[pittore]] e [[docente]]
* [[Peter H. Ruvolo]] ([[1895]]-[[1943]]) [[Avvocato]] e [[Politico]]
* [[Gaspare Canino (puparo)|Gaspare Canino ]] [[1900]]-[[1977]], [[puparo]]
* [[Vincenzo Rimi]] ([[1902]]-[[1975]]), [[criminale]]
* [[Nicola Rubino]] ([[1905]]–[[1984]]), [[scultore]] e [[pittore]]
* [[Giuseppe Cottone (critico letterario)|Giuseppe Cottone ]] ([[1905]]–[[2009]]) [[critico letterario]], [[poeta]] e [[docente]]
* [[Vito Guarrasi]] ([[1914]]-[[1999]]), [[avvocato]] e [[imprenditore]]
* [[Salvatore Asta]] ([[1915]]-[[2004]]), [[arcivescovo]] [[cattolico]]
* [[Gino Patti]] ([[1925]]-[[1993]]), pittore
* [[Ludovico Corrao]] ([[1927]]-[[2011]]), [[politico]] e [[senatore]]
* [[Turi Simeti]] [[1929]], [[pittore]]
* [[Francesco Parrino (politico)|Francesco Parrino]], ([[1931]]-[[1985]]), [[senatore]] e [[sottosegretario]] ai [[Beni culturali]] nel [[Governo Fanfani V]]
* [[Carlo Cataldo]] [[1933]] [[poeta]], [[storico]] e [[docente]]
* [[Nicolò Mineo]] ([[1934]]), [[critico letterario]] e [[accademico]]
* [[Francesco Paolo Lucchese]] ([[1935]]), [[medico]] e [[deputato]]
* [[Vincenza Bono]] ([[1942]]), [[Ministri per i beni culturali e ambientali della Repubblica Italiana|Ministro per i beni culturali e ambientali]] nel [[Governo De Mita]]
* [[Franca Viola]] ([[1947]]), prima [[donna]] [[italiani|italiana]] a rifiutare il [[matrimonio]] riparatore
* [[Andrea Occhipinti]] ([[1957]]), [[attore]] e [[produttore cinematografico]]
* [[Giuseppe Lo Presti]] ([[1958]]–[[1995]]), [[scrittore]] e [[criminale]]
* [[Massimo Saverio Ennio Fundarò]] ([[1958]]), [[politico]] e [[deputato]]
* [[Antonino Papania]] ([[1959]]), [[politico]] e [[senatore]]
* [[Antonino Raspanti]] ([[1959]]), [[vescovo cattolico]]
* [[Christian Rocca]] ([[1968]]), [[giornalista]] e [[scrittore]]
* [[Ignazio Corrao]] ([[1984]]), [[politico]] ed [[eurodeputato]]
* [[Giuseppe Pipitone]] ([[1987]]), [[giornalista]] e [[scrittore]]
* [[Sara Renda]] ([[1991]]), [[Prima ballerina|Étoile]] dell'[[Opéra National de Bordeaux]]
 
== Geografia antropica ==
 
=== Urbanistica ===
==== Storia ====
 
Il nucleo originario della città di Alcamo comprendeva i quartieri di San Vito e Lavinaru.<ref name=aracnet>{{Cita web|url=http://aracnet.cricd.it/sinput/sr09/sr09_20050526/sr09_cs_sa001/cs___000073.htm|titolo=Catalogo Regionale Informatizzato dei Beni Culturali ed Ambientali della Regione Siciliana|sito=aracnet.cricd.it|data=novembre 2017|accesso=9 novembre 2020|urlarchivio=https://archive.is/20150424152412/http://aracnet.cricd.it/sinput/sr09/sr09_20050526/sr09_cs_sa001/cs___000073.htm}}</ref>
==== Cenni storici ====
Il nucleo originario della città di Alcamo comprendeva i quartieri di San Vito e Lavinaru.<ref name=aracnet>[http://aracnet.cricd.it/sinput/sr09/sr09_20050526/sr09_cs_sa001/cs___000073.htm Catalogo Regionale Informatizzato dei Beni Culturali ed Ambientali della Regione Siciliana]</ref>
 
Successivamente la città venne fortificata espandendosi verso i quartieri della Chiesa Madre (dove sorgeva il mercato durante il periodo medievale), San Calogero, San Giacomo (all'interno del quale venne edificato il Castello dei Conti di Modica) e San Francesco.<ref name=aracnet/>
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==== Luoghi di interesse urbanistico ====
[[File:Alcamo - Corso VI Aprile.jpg|thumb|left|Antica foto del Corso VI Aprile.]]
Per quanto riguarda le vie principali, la più importante è sicuramente il Corso VI Aprile (chiamato dagli alcamesi "cassaru"), che attraversa il centro storico da Porta Palermo, passando da piazza VI Novembre (dove si trova la [[Basilica di Santa Maria Assunta (Alcamo)|chiesa madre]]) e [[piazza Ciullo]], per finire in corrispondenza di Porta Trapani.
 
[[Piazza Ciullo]] viene identificata come "la piazza" per eccellenza dal [[Odonomastica|sistema odonimico]] popolare.<ref name=odonim>[{{cita testo|url=https://www.academia.edu/8884378/Nominare_lo_spazio_vissuto_il_sistema_odonimico_popolare_ad_Alcamo |titolo=Marianna Trovato, Nominare lo spazio vissuto: il sistema odonimico popolare ad Alcamo (Trapani)]}}</ref> L'attuale nome della piazza (anticamente denominata "piano S.Oliva"<ref name=scopr14>{{Cita|Alcamo - un itinerario guidato per una città tutta da scoprire...|p. 14.}}.</ref>) risale al 1875.<ref name=scopr14/> Ad essa si affacciano la [[Chiesa del Collegio (Alcamo)|chiesa del Collegio]] (in posizione centrale), la [[Chiesa di Sant'Oliva (Alcamo)|chiesa di Sant'Oliva]], il palazzo Liberty e il palazzo comunale.<ref name=scopr14/>
 
Altra piazza di particolare interesse è piazza[[Piazza della Repubblica (Alcamo)|Piazza della Repubblica]] (già Piazza [[Umberto I]]), che sorge a sud del [[Castello dei conti di Modica (Alcamo)|castello dei Conti di Modica]]. Tale piazza era stata originariamente utilizzata come [[piazza d'armi]] per addestrare le truppe all'esterno delle mura.<ref name=aracnet/> Nel XIX secolo perde tale funzione.<ref name=aracnet/> Dal 1922 al 1936 venne poi utilizzata come campo sportivo.<ref name=aracnet/> Nel 1962 venne costruita l'[[autostazione]] che collega la città di Alcamo con i vicini comuni delle [[provincia di Palermo|provincie di Palermo]] e [[Provincia di Trapani|Trapani]].<ref name=aracnet/> Nel 1969 venne poi abbellita con una [[villa]] al centro e per molti anni ha ospitato il tradizionale [[mercato rionale]].<ref name=aracnet/>
 
[[File:Giardino in Piazza Bagolino (Alcamo) 01.jpg|thumb|Giardino all'interno di [[Piazza Bagolino.]]]]
Tra le più importanti piazze di Alcamo si annovera anche [[piazza Bagolino]], livellata nel 1909 dal sindaco Stanislao San Giuseppe<ref name="scopr10"/> e successivamente delimitata dalle mura del bastione (1930),<ref name=scopr10/> che nel 1950 furono completate dall'aggiunta di una ringhiera in [[travertino]].<ref name=scopr10/>
 
Altro luogo di interesse è [[Piazza Pittore Renda]], piazza creata nei primi anni del Novecento e dedicata al pittore alcamese.
 
=== Alcamo Marina ===
{{Vedi anche|Alcamo Marina}}
 
La zona a nord del territorio alcamese è costituita da un lungo litorale sabbioso (circa 7&nbsp;km), dove sorge la località balneare di [[Alcamo Marina]], che si affaccia sulle acque del [[Golfo di Castellammare]].
{{...||centri abitati}}
 
Nella zona di Alcamo Marina si trovano:
* un'antica [[tonnara Foderà di Magazzinazzi|tonnara]] su due piani, risalente a prima del 1634,<ref>{{cita testo|url=http://www.turismo.trapani.it/it/5938/tonnara-magazzinazzi.html|titolo=Turismo Trapani, "Tonnara Magazzinazzi"}}</ref> proprietà della famiglia Foderà di [[Palermo]], alla quale appartengono anche altre tonnare nella zona del [[Provincia di Trapani|trapanese]] e in [[Libia]];<ref name=myhome>{{Cita web |url=http://www.myhomeinsicily.com/index.php/it/il-nostro-catalogo/tonnare/35-tonnara-fodera-di-magazzinazzi |titolo=my home in Sicily - Tonnara Foderà di Magazzinazzi |accesso=9 novembre 2017 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20171110005403/http://www.myhomeinsicily.com/index.php/it/il-nostro-catalogo/tonnare/35-tonnara-fodera-di-magazzinazzi |urlmorto=sì }}</ref><ref>{{Cita web |url=http://www.castellammareonline.it/main3/genealogy05.html |titolo=Genealogy (E-F) - Castellammare del Golfo Online |accesso=9 novembre 2017 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160304091556/http://www.castellammareonline.it/main3/genealogy05.html |urlmorto=sì }}</ref>
* la chiesa di Santa Maria della Stella (anche detta "''Stella Maris''");
* un sito archeologico dove sono visibili le [[fornaci romane di Alcamo]], utilizzate anticamente per la produzione di tegole e mattoni;<ref name=com>{{Cita web |url=http://www.comune.alcamo.tp.it/in-citta/alcamo-marina.html |titolo=Comune di Alcamo - Alcamo Marina |accesso=17 febbraio 2015 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150403062354/http://www.comune.alcamo.tp.it/in-citta/alcamo-marina.html |urlmorto=sì }}</ref>
* un punto geologico e laboratorio paleontologico, denominato "''Fossilandia''",<ref>{{cita testo|url=https://www.trapaninostra.it/paginevarie/Geochelone/2014-07-15_Fossilandia.pdf|titolo=Fossilandia - Comunicato Stampa}}</ref> dove sono raccolte specie di conchiglie fossili risalenti al [[Pleistocene inferiore]];
 
Particolare importanza naturalistica rivestono inoltre le dune sabbiose, dove si trovano diverse specie vegetali, tra cui il [[giglio marino]], il [[Cakile maritima|ravastrello]] e ''[[Agropyrum junceum]]''.
 
<gallery>
File:Tonnara in contrada Magazinazzi 02.jpg|La tonnara in contrada Magazzinazzi
File:Chiesa Stella Maris, Alcamo Marina.jpg|Prospetto della chiesa di Santa Maria della Stella
File:Fornaci romane ad Alcamo 02.jpg|Le [[fornaci romane di Alcamo]]
File:Spiaggia di Alcamo Marina 06.jpg|Veduta delle dune di Alcamo Marina, con la caratteristica vegetazione
</gallery>
 
== Economia ==
Alcamo è uno dei centri principali in [[Sicilia]] per la [[produzione del vino]], specialmente il [[Alcamo (vino)|Bianco Alcamo]] [[Denominazione di origine controllata|DOC]],<ref>[{{Cita web |url=http://www.comune.alcamo.tp.it/in-citta/storia-e-tradizioni/184-l-economia-locale.html |titolo=Comune di Alcamo - L'economia locale] |accesso=9 gennaio 2015 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150219040831/http://www.comune.alcamo.tp.it/in-citta/storia-e-tradizioni/184-l-economia-locale.html |urlmorto=sì }}</ref> prodotto soprattutto in vigneti con geometria "a spalliera" o "a tendone" a partire da [[vitigno]] di tipo [[catarratto]] bianco comune e/o lucido, al quale viene eventualmente associato [[damaschino]], [[grecanico (vitigno)|grecanico]] e [[trebbiano]].<ref name=alcpdf/> Tale vino è uno dei primi vini siciliani ad avere ricevuto la denominazione di origine controllata (nel 1972).<ref name=scopr2>{{Cita|Alcamo - un itinerario guidato per una città tutta da scoprire...|p. 2.}}.</ref> A tale proposito, sul territorio alcamese sorgono complessivamente circa 3.700 aziende vinicole<ref name=scopr2/> e circa 6.000 ettari di terreno agricolo sono dedicati alla coltivazione dei vigneti.<ref name=scopr2/> Circa il 90% dell'uva raccolta da tali coltivazioni viene destinata appunto alla produzione del Bianco Alcamo.<ref name=scopr2/>
 
Nel territorio alcamese sorgono inoltre numerosi [[Baglio (architettura)|bagli]], un tempo utilizzati per la produzione del [[Marsala (vino)|marsala]].<ref name=scopr2/>
Riga 681 ⟶ 652:
Nell'ambito dell'artigianato alcamese, rivestono inoltre particolare importanza la lavorazione del legno, del [[ferro battuto]], della [[ceramica]] e il ricamo.<ref name=scopr2/><ref name=Aci>{{cita libro | titolo=Atlante cartografico dell'artigianato | editore=A.C.I. | città=Roma | anno=1985 | volume=3 | p=17}}</ref>
 
Assieme ad altri comuni, è parte dell{{'}}''Associazione Città del Vino'', del movimento ''[[Patto dei Sindaci]]'', del ''Progetto Città dei Bambini''<ref>{{cita testo|url=http://www.lacittadeibambini.org/progetto/motivazioni.htm|titolo=Progetto Città dei Bambini}}</ref>, della ''Rete dei Comuni Solidali''<ref>{{cita testo|url=http://www.comunisolidali.org/|titolo=Rete dei Comuni Solidali|accesso=21 dicembre 2016|dataarchivio=20 ottobre 2016|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20161020182406/http://www.comunisolidali.org/|urlmorto=sì}}</ref><ref>{{cita testo|url=https://www.tuttitalia.it/sicilia/91-alcamo/|titolo=tuttitalia.it - Alcamo}}</ref>, della strategia ''[[Rifiuti Zero]]'', del [[distretto turistico]] territoriale ''[[Golfo di Castellammare]]''<ref>http://pti.regione.sicilia.it/portal/pls/portal/!PORTAL.wwpob_page.show?_docname=16220325.PDF</ref> e di quello tematico ''Terre del mito''<ref>{{cita testo|url=http://www.travelnostop.com/NEWS_dettaglio.php?regione=Sicilia&i=94566|titolo=Alcamo entra nel distretto turistico Le terre del Mito | Travelnostop}}</ref> e del ''Patto Territoriale Golfo di Castellammare''.<ref>{{cita testo|url=http://www.comuni-italiani.it/081/001|titolo=Comuni-Italiani.it - Statistiche}}</ref>
<gallery>
File:Vinnignaturi cu li carteddi.jpg|Raccolta dell'uva: ''Vinnignaturi cu li carteddi''.
File:Antico Frantoio Vallone - Alcamo.jpg|Frantoio ad Alcamo (Antico Frantoio Vallone).
File:Gregge di pecore (Alcamo).jpg|Allevamento ovino in contrada Calatubo.
Riga 696 ⟶ 668:
La [[ferrovia Palermo-Trapani]] non passa per il centro cittadino, bensì lungo la costa e poi all'interno sul versante ovest. La [[stazione di Alcamo Diramazione]] si trova in prossimità dello svincolo autostradale Alcamo ovest, inoltre la [[stazione di Castellammare del Golfo]] è ubicata nel territorio di Alcamo, precisamente ad Alcamo Marina.
 
Passano per il territorio di Alcamo le [[strade statali in Italia|strade statali]]:
* SS 113 Settentrionale Sicula;<ref name=aracnet/>
* SS 119 di [[Gibellina]];
* SS 187 di [[Castellammare del Golfo]];<ref name=aracnet/>
* SS 731 Bretella di Castellammare del Golfo;
* SS 732 Bretella di Alcamo Est;
* SS 733 Bretella di Alcamo Ovest.
 
Riga 711 ⟶ 683:
* SR 8 Amburgio-Morfino-Rincione-Coda di Volpe.
 
Passano per il territorio di Alcamo le [[Strada provinciale|strade provinciali]] della [[provincia di Trapani]]:
* SP 10 di [[Camporeale]];
* SP 33 del Fiumefreddo;
* SP 47 Alcamo-Stazione di [[Castellammare del Golfo]];
* SP 49 di Passofondo;
* SP 55 Alcamo-[[Alcamo Marina]];<ref name=aracnet/>
* SP 64 Quattrovie.
Riga 725 ⟶ 697:
 
Sulla SS 624 [[Palermo]]-[[Sciacca]] è presente l'uscita "Alcamo" in entrambe le direzioni che dista circa 30&nbsp;km dal versante Sud-Ovest del centro abitato di Alcamo. Tale uscita, ubicata interamente nel territorio di [[Poggioreale (Italia)|Poggioreale]], si collega, tramite la SP 9 (di serie n.182 Macchia-Sella-Bonfalco) e la SB0 (Strada intercomunale di [[Gibellina]]), al confine tra i territori di Poggioreale e di [[Monreale]], alla SS 119 (di Gibellina) nei pressi dell'ex stazione ferroviaria e uscita autostradale di Gallitello.
 
Alcamo dista circa 40&nbsp;km dall'[[aeroporto di Palermo-Punta Raisi|aeroporto "Giovanni Falcone e Paolo Borsellino" di Palermo-Punta Raisi]] e circa 50&nbsp;km dall'[[aeroporto di Trapani-Birgi|aeroporto "Vincenzo Florio" di Trapani-Birgi]].
 
== Amministrazione ==
{{ComuniAmminPrecTitolo}}
{{ComuniAmminPrec|22 novembre 1993|23 marzo 2001|Massimo Ferrara|[[L'Ulivo]]|[[Sindaco (Italia)|Sindaco]]||}}
{{ComuniAmminPrec
{{ComuniAmminPrec|10 dicembre 2001|22 maggio 2012|Giacomo Scala|[[L'Ulivo]]|[[Sindaco (Italia)|Sindaco]]||}}
|[[1993]]
{{ComuniAmminPrec|22 maggio 2012|6 giugno 2015|Sebastiano Bonventre|lista civica <br/>di [[centro-sinistra]]|[[Sindaco (Italia)|Sindaco]]|}}
|[[2001]]
{{ComuniAmminPrec|19 giugno 2015|21 giugno 2016|Giovanni Arnone||''[[Commissario straordinario|Commissario]]''|}}
|Massimo Ferrara
{{ComuniAmminPrec|21 giugno 2016|10 ottobre 2021|Domenico Surdi|[[Movimento 5 Stelle|M5S]]|[[Sindaco (Italia)|Sindaco]]||}}
|[[Centro-Sinistra]]
{{ComuniAmminPrec|10 ottobre 2021|''in carica''|Domenico Surdi|[[Movimento 5 Stelle|M5S]]|[[Sindaco (Italia)|Sindaco]]||}}
|[[Sindaco (ordinamento italiano)|Sindaco]]
|2 mandati
|
}}
{{ComuniAmminPrec
|[[2001]]
|[[2012]]
|Giacomo Scala
|[[Centro-Sinistra]]
|[[Sindaco (ordinamento italiano)|Sindaco]]
|2 mandati
|
}}
{{ComuniAmminPrec
|[[2012]]
|[[2015]]
|Sebastiano Bonventre
|[[Centro-Sinistra]]
|[[Sindaco (ordinamento italiano)|Sindaco]]
|½ mandato
}}
 
{{ComuniAmminPrec
|[[2015]]
|[[2016]]
|Giovanni Arnone
|-
|[[Commissario prefettizio]]
|Interim|
}}
 
{{ComuniAmminPrec
|[[2016]]
| In carica
|Domenico Surdi
|[[Movimento 5 Stelle]]
|[[Sindaco (ordinamento italiano)|Sindaco]]
|
|
}}
 
{{ComuniAmminPrecFine}}
 
=== Gemellaggi ===
* {{Gemellaggio|Lettonia|Jelgava}}
* {{Gemellaggio|JOR|Aqaba}}
* {{Gemellaggio|MAR|Khouribga}}
* {{Gemellaggio|ITA|Modica}}<ref>{{cita testo|url=https://www.comune.alcamo.tp.it/it/news/ciokowine-festival-citta-di-alcamo-2023-siglato-gemellaggio-fra-alcamo-e-modica|titolo=Comune di Alcamo - “CIOKOWINE Festival Città di Alcamo 2023” siglato Gemellaggio fra Alcamo e Modica}}</ref>
* {{Gemellaggio|PSE|Khan Yunis}}
 
== Sport ==
{{vedi anche|Associazione Sportiva Dilettantistica Alcamo|Pallamano Alcamo|Basket Alcamo}}
[[File:A.S.D. Alcamo 1928.jpg|thumb|left|La squadra di calcio alcamese durante una partita nel 1928.]]
Lo sport più seguito e praticato ad Alcamo, come nella gran parte dei comuni italiani, è sempre stato il calcio;. laLa principale squadra cittadina, l'[[Unione Sportiva Dilettantistica{{Calcio Alcamo|Alcamo]]N}}, è stata in passato protagonista di alcuni campionati di [[Serie C]], dove risaltano le memorabili vittorie controe [[AssociazioneSerie Sportiva Bari|BariC2]]. eTra [[Footballgli Cluballenatori Crotone|Crotone]],della esquadra dialcamese si ricordano: [[SerieGino DColaussi]]. Può vantare, nelNatale suo palmarèsCasisa, oltre a vari trofei regionali, la conquista della [[CoppaCarlo ItaliaMatteucci Dilettanti(calciatore)|Carlo Matteucci]] nele [[1996Roberto Boscaglia]]. eAttualmente la seguenteformazione Supercoppaalcamese Italianamilita Dilettanti.nel Questecampionato furono,di con il periodo d'oro della serie C, le più belle pagine della storia calcistica alcamesepromozione.
 
Una recente [[crisi (politica)|crisi]] societaria ha fatto sì che la compagine, che si trovava in [[Serie D]], fallisse e ripartisse dalla prima categoria, così la prima squadra cittadina milita adesso nel campionato di [[Eccellenza (calcio)|Eccellenza]] regionale, a seguito della ennesima rifondazione nel 2010.
L'Alcamo può vantare nel suo palmares la conquista della [[Coppa Italia Dilettanti]] nel [[1996]] e la seguente Supercoppa Italiana Dilettanti. Inoltre vanta, insieme al [[Football Club Vittoria|Vittoria]], il record di vittorie della [[Coppa Italia Dilettanti Sicilia]] (vinta nel 1994, 2003 e 2007).
 
Molto attiva è inoltre l'attività di calcio giovanile, tra le varie squadre giovanili, la scuola calcio Adelkam si contraddistingue per aver lanciato numerosi calciatori ed aver vinto molte competizioni nazionali ed internazionali.
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[[File:Basket Alcamo vs CUS Cagliari 1.jpg|thumb|upright=1.4|Incontro della [[Basket Alcamo]] contro la [[CUS Cagliari Pallacanestro]].]]
Anche il [[Basket]] è molto seguito e praticato, sicuramente oggi con risultati migliori del calcio. La compagine femminile, il [[Basket Alcamo]], (''Gea Magazzini) '',(che ha preso il posto dello [[Sport Club Alcamo]]) ha ottenuto nella sua storia risultati notevoli (lunga militanza in [[Serie A (pallacanestro maschile)|Serie A1]] e finale di [[Coppa Ronchetti]]), ha militatomilitando per 11 anni nel campionato di [[Serie A (pallacanestro maschile)|Serie A2]], riconquistando la massima serie dalla stagione 2011-2012.
Fra le più note cestiste che ci hanno giocato ricordiamo: [[Cynthia Cooper]], [[Lisa Leslie]], [[Francesca Zara]], [[Susanna Stabile]], [[Diāna Skrastiņa]] e [[Adalgisa Impastato]]. Gli allenatori più in vista sono stati: [[Vito Pollari]], [[Massimo Romano]] e [[Andrea Petitpierre]].
 
Anche la formazione maschile si è sempre ben contraddistinta, anche se non agli stessi livelli.
La squadra cittadina di [[pallamano]], il [[Pallamano Alcamo]], che milita in [[serie A Élite- 1ª Divisione Nazionale|serie A1]], disputa le sue partite interne nel nuovo palasport Enzo D'Angelo, ove di recente ha anche giocato la [[Nazionale di pallamano maschile dell'Italia|Nazionale di pallamano dell'Italia]].
 
=== Impianti sportivi ===
La città dispone di numerosi impianti sportivi, i più importanti sono lo [[stadio]] comunale Lelio Catella (capienza di circa 10.000 posti) per il [[Calcio (sport)|calcio]] e l'[[atletica leggera|atletica]], il Palazzetto Tre Santi per il [[basket]] e il Palasport Enzo D'Angelo per la [[pallamano]]. Una piscina privata ad uso pubblico (La Fenice) dove si allenano ragazzi che hanno vinto anche premi nazionali. {{senza fonte|Lo stesso impianto ospitaospitava una pista per il pattinaggio sul ghiaccio, sostituita con una [[palestra]] di [[Arte marziale|arti marziali]].}}
Quando militava in [[Serie C]], l'[[Unione Sportiva Dilettantistica Alcamo|Alcamo]] disputava le partite interne allo stadio Don Rizzo, impianto che viene oggi utilizzato, come lo stadio S. Ippolito, dalle squadre giovanili e minori.
 
===Persone sportive legate ad Alcamo===
 
Quando militava in [[Serie C]], l'{{Calcio Alcamo|N}} disputava le partite interne allo stadio Don Rizzo, impianto che viene oggi utilizzato, come lo stadio S. Ippolito, dalle squadre giovanili e minori.
* [[Gino Colaussi]] (1914-1991), calciatore della Nazionale italiana e allenatore dell'Alcamo calcio
* [[Charley Fusari]] ([[1924]]-[[1985]]), [[pugile]] [[Stati Uniti|statunitense]]
* [[Gaspare Umile]] (1948-2001), ex calciatore
* [[Cynthia Cooper]] (1963), ex cestista del Basket Alcamo
* [[Jean Alesi]] ([[1964]]), ex [[pilota automobilistico]] [[Francia|francese]]
* [[Antonino Asta]] ([[1970]]), ex [[calciatore]] e [[allenatore|allenatore di calcio]]
* [[Lisa Leslie]] (1972), ex cestista del Basket Alcamo
* [[Loretta Vaccaro]] (1973), ex cestista
* [[Adalgisa Impastato]] ([[1974]]), ex [[cestista]]
* [[Rosalia Messina]] (1976), ex cestista
* [[Dalila Cucchiara]] (1979), ex cestista
* [[Giuseppe Scurto]] ([[1984]]), ex [[calciatore]] e [[allenatore|allenatore di calcio]]
* [[Giacomo Di Donato]] [[1988]], ex giocatore di calcio
 
== Note ==
{{<references}}/>
 
== Bibliografia ==
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* {{cita libro | cognome= | nome= | titolo= Le guide oro - Sicilia | editore= Casa editrice Bonechi | città= Firenze | anno= 1992 }}
* {{cita libro | cognome= Calia | nome= Roberto | coautori= Enzo Craparo, Erina Baldassano Cataldo | titolo= La Bella Alcamo | editore= Edizioni Blu Imaging & Adv. | città= Alcamo | anno= 1991 | cid= Calia}}
* {{cita libro | cognome= Chiarelli | nome= Andrea | coautori= Dario Cocchiara | titolo= Alcamo nel XX secolo , Volume I: 1900-1943 | editore= Campo Edizioni | città= | anno= 2005 | cid= Chiarelli (Vol. I) }}
* {{cita libro | cognome= Chiarelli | nome= Andrea | coautori= Dario Cocchiara | titolo= Alcamo nel XX secolo , Volume II: 1944-1999 | editore= Campo Edizioni | città= | anno= 2009 | cid= Chiarelli (Vol. II) }}
* {{cita libro | cognome= Orlandi | nome= Cesare | titolo= Delle città d'Italia e sue isole adjacenti compendiose notizie | editore= | città= | anno= 1770 | cid= Orlandi | url= https://books.google.co.uk/books?id=KGUOAAAAQAAJ}}
* {{cita libro | cognome= San Martino De Spucches | nome= Francesco | coautori= Mario Gregorio | titolo= La storia dei feudi e di titoli nobiliari della Sicilia dalla loro origini ai nostri giorni | editore= Lulu.com | città= | anno= | ISBN= 1-300-84355-1| cid= De Spucches | url= https://books.google.co.uk/books?id=3fnGBAAAQBAJ}}
* {{cita libro | autore= Gruppo Archeologico Drepanon | titolo= Bonifato - La montagna ritrovata | editore= Il Sole editrice | città= Trapani | anno= 2014 | ISBN= 978-88-905457-3-3 | cid= Gruppo Archeologico Drepanon }}
* {{cita libro | cognome= Bembina | nome= G. B. | coautori= Francesco Maria Mirabella, Pietro Maria Rocca | titolo= Alcamo sacra | editore= Edizioni Accademia di Studi "Cielo D'Alcamo" | città= Alcamo | anno= 1956 | cid= Bembina | url= httphttps://opac.sbn.it/opacsbnbid/opac/iccu/scheda.jsp?bidCUB0082513 | accesso=IT\ICCU\CUB\0082513 8 gennaio 2023 }}
* {{cita libro | cognome= Malanima | nome= Paolo | titolo= Pre-Modern European Economy: One Thousand Years (10th-19th Centuries) | editore= BRILL | città= | anno= 2009 | lingua= inglese | isbn= 90-04-17822-8 | cid= Malanima | url= http://books.google.co.uk/books?id=C1Ej4VEPwSgC}}
* {{cita libro | cognome= Marsala | nome= M. T. | titolo= Atlante di Storia Urbanistica Siciliana "Alcamo" | editore= Flaccovio S.F. | città= Palermo | anno= 1980 | cid= Marsala }}
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* {{cita libro | cognome= Mirabella | nome= Francesco Maria | titolo= Sull'origine della città di Alcamo | editore= Popolare | città= Acireale | anno= 1919 }}
* {{cita libro | cognome= Di Giovanni | nome= V. | titolo= Notizie storiche della città di Alcamo | editore= Amenta M. | città= Palermo | anno= 1876 }}
* {{cita libro | cognome= Rocca | nome= Pietro Maria | titolo= Di alcuni antichi edifizi di Alcamo | editore= tip.Castellana-Di Stefano & C. | città= Palermo | anno= 1905}}
* {{cita libro | cognome= Rocca | nome= Pietro Maria | titolo= Delle muraglie e porte della città di Alcamo | editore= Lo Statuto | città= Palermo | anno= 1894 }}
* {{cita libro | cognome= Regina | nome= Vincenzo | titolo= Bonifato Terra Sicana Elima da Lungaro a Longarico | editore= Cartograf | città= Alcamo | anno= 1982 }}
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* {{cita libro | cognome= Maniaci | nome= G. | coautori= R. Di Bernardo | titolo= Espansione e problema ecologico nel comprensorio di Alcamo | editore= Damiano Campo | città= Alcamo | anno= 1974 }}
* {{cita libro | autore= Città di Alcamo - Assessorato al Turismo | titolo= Alcamo - un itinerario guidato per una città tutta da scoprire... | editore= | città= | anno= 2002 | cid= Alcamo - un itinerario guidato per una città tutta da scoprire...}}
* {{cita libro | cognome= Cataldo | nome= Carlo | titolo= La conchiglia di S. Giacomo | editore= Edizioni Campo | città= Alcamo | anno= 2001 | cid= Cataldo (2001) | url= httphttps://www.trapaninostra.it/wp/2010/07/24/libri-la-conchiglia-di-s-giacomo-di-carlo-cataldo/}}
* {{cita libro | cognome= Cataldo | nome= Carlo | titolo= Guida storico-artistica dei beni culturali di Alcamo, Calatafimi, Castellammare del golfo, Salemi, Vita | editore= Sarograf | città= Alcamo | anno= 1982 | cid= Cataldo (1982) }}
* {{cita libro |cognome= Cataldo | nome=Carlo | titolo=Accanto alle aquile: Il castello alcamese di Bonifato e la chiesa di S. Maria dell’Alto | editore= Brotto | città=Palermo | anno=1991 |cid=Cataldo, "Accanto alle aquile"|url=httphttps://www.trapaninostra.it/libri/carlo_cataldo/Accanto_alle_Aquile/Carlo_Cataldo_-_Accanto_alle_Aquile-000.htm}}
* {{cita libro | cognome= Regina | nome= Vincenzo | titolo= Cavalieri ospedalieri e pellegrini per le antiche vie della provincia di Trapani | editore= | città= | anno= 2002 | cid= Regina (2002) | url= http://opac.sbn.it/opacsbn/opac/iccu/scheda.jsp?bid=IT\ICCU\PBE\0060711%5CICCU%5CPBE%5C0060711 | accesso= 15 dicembre 2015 | urlarchivio= https://web.archive.org/web/20161022085500/http://opac.sbn.it/opacsbn/opac/iccu/scheda.jsp?bid=IT%5CICCU%5CPBE%5C0060711 | urlmorto= sì }}
* {{cita libro | cognome= Longo | nome= Ignazio | titolo= Terra Alcami. Imago Urbis. Rappresentazioni iconografiche e cartografiche antiche | editore= Aracne editrice | città= Roma | anno= 2013 | ISBN= 978-88-548-6350-7 | cid= Longo | url= http://www.aracneeditrice.it/aracneweb/index.php/pubblicazione.html?item=9788854863507 | accesso= 25 gennaio 2016 | dataarchivio= 1 febbraio 2016 | urlarchivio= https://web.archive.org/web/20160201070011/http://www.aracneeditrice.it/aracneweb/index.php/pubblicazione.html?item=9788854863507 | urlmorto= sì }}
 
== Voci correlate ==
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== Altri progetti ==
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== Collegamenti esterni ==
* {{citaCita web|titolo=Comune di Alcamo|url=http://www.comune.alcamo.tp.it/|Comune di Alcamo -accesso=26 Sitomarzo Ufficiale2020}}
*{{Cita web|titolo=Alcamo|url=https://sicilia.indettaglio.it/eng/comuni/tp/alcamo/alcamo.html|accesso=26 marzo 2020}}
*{{Cita web|titolo=Alcamo, Cuore del Golfo|url=https://www.youtube.com/watch?v=6GtRK8QWjMU&app=desktop|accesso=26 marzo 2020}}
*{{Cita web|titolo=Alcamo Cuore del Golfo al TG regione|url=https://www.youtube.com/watch?v=EzU0aDcWM8k&app=desktop|accesso=26 marzo 2020}}
 
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