Alcamo: differenze tra le versioni
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{{C|Diffusi toni enfatici e promozionali da rimuovere, voce non aderente a quanto prescritto nel [[WP:COMUNI|modello di voce]]|Sicilia|settembre 2023}}
{{Divisione amministrativa
|Panorama = PanAlcamo2.jpg
|Didascalia =
|Stemma = Alcamo-Stemma.png
|Voce stemma =
|Stato = ITA
|Grado amministrativo = 3
|Divisione amm grado 1 = Sicilia
|Divisione amm grado 2 = Trapani
|Amministratore locale = Domenico Surdi
|Partito = [[Movimento 5 Stelle|M5S]]
|Data elezione = 21-6-2016
|Data rielezione = 22-10-2021
|Data istituzione =
|Sottodivisioni = [[Alcamo Marina]], Fico
|Divisioni confinanti = [[Balestrate]] ([[Città metropolitana di Palermo|PA]]), [[Calatafimi Segesta]], [[Camporeale]] (PA), [[Castellammare del Golfo]], [[Partinico]] (PA)
|Zona sismica = 2
|Gradi giorno = 1140
|Nome abitanti = alcamesi
|Patrono = [[Madonna dei Miracoli|Maria Santissima dei Miracoli]]
|Festivo = 21 giugno
|PIL =
|PIL procapite =
|Mappa = Map of comune of Alcamo (province of Trapani, region Sicily, Italy).svg
|Didascalia mappa = Posizione del comune di Alcamo nel libero consorzio comunale di Trapani
}}
'''Alcamo''' (''Àrcamu'' in
Sorge ai piedi del [[Monte Bonifato]] e fa parte dei comuni del [[Golfo di Castellammare]].
== Geografia fisica ==
=== Territorio ===
Alcamo si trova al centro del [[Golfo di Castellammare]], a 258 metri [[s.l.m.]] ed è situata alle pendici del [[Monte Bonifato]], complesso calcareo che raggiunge gli 829 metri [[s.l.m.]], e che dai 514 metri [[s.l.m.]] ospita la [[
All'interno del territorio alcamese si trova anche la frazione di [[Alcamo Marina]], maggiormente frequentata nel periodo estivo come zona di villeggiatura.
=== Clima ===
Il clima ad Alcamo è
La [[temperatura]] media annuale è di
La piovosità media annuale è di 558 [[millimetro|mm]].<ref name=clim/> In particolare le piogge sono più scarse nel mese di luglio (4 mm)<ref name=clim/> e più abbondanti nel mese di dicembre (83 mm).<ref name=clim/>
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File:Campagna nei dintorni di Alcamo.jpg|Campagna nei dintorni di Alcamo durante il periodo primaverile
File:CampagnaAlcamo.jpg|Veduta dalla cima del Monte Bonifato delle campagne attorno al territorio alcamese
</gallery>
* '''[[Classificazione sismica dell'Italia|Classificazione sismica]]''': '''zona 2''' (sismicità medio-alta),<ref name=aracnet/> Ordinanza PCM 3274 del 20/03/2003
* '''[[Classificazione climatica dei comuni italiani|Classificazione climatica]]''': '''zona C''', 1140 [[Grado giorno|GR/G]]<ref>
* '''[[Classificazione dei climi di Köppen]]''': '''CSa'''<ref name=clim/>
* '''[[Diffusività atmosferica]]''': '''bassa''', Ibimet CNR 2002
==
Vi sono discordanze riguardo all'[[etimologia]] del toponimo "Alcamo". Un'ipotesi collega il nome alla parola [[lingua araba|araba]] ''al-qamah'', che significherebbe "terra [[fango]]sa" o "terra [[fertilità|fertile]]".<ref name=Reg16>{{Cita|Regina (1972)|p. 16}}.</ref><br />
Un'altra ipotesi lo farebbe derivare dal nome del condottiero musulmano che avrebbe fondato la cittadina nell'828 e che si sarebbe chiamato al-Qāmūq ({{arabo|القاموق}}). Tale ipotesi secondo alcuni sarebbe un'invenzione di [[Leone l'Africano]], che avrebbe raccontato tale vicenda senza consultare alcun documento in proposito.<ref>{{Cita|Regina (1972)|p. 20}}.</ref>
Inoltre, secondo altri studiosi, il nome della città di Alcamo deriverebbe da ''"caccamu''", un termine dialettale che indica la pianta ''[[Citrullus colocynthis]]''.<ref name=Reg16/>
Un'altra ipotesi invece lega l'origine del suo nome alla città leggendaria [[Camico]], sede di [[Cocalo]] re dei [[sicani]], che si troverebbe in cima al [[Monte Bonifato]], dove esiste un insediamento molto antico ed ancora non identificato del tutto. Per cui il nome con cui i [[saraceni]] chiamarono il luogo, ''menzil al-Qamah'', così come descritto nella [[Tabula Rogeriana]], non sarebbe altro che un adattamento [[Lingua araba|arabo]] per "casale di Camico".<ref>{{cita libro | cognome= D'Asaro | nome= Leonardo | titolo= Minosse & Cocalo, Mito e Storia nella Sicilia Occidentale | editore= L'Espresso S.p.A | città= Roma | anno= 2014| isbn= 978-88-548-8167-9}}</ref>
== Storia ==
=== Preistoria ===
Sebbene si abbiano poche informazioni al riguardo, esistono prove che il territorio alcamese fosse popolato anche in tempi preistorici; in particolare in uno dei siti più antichi del territorio alcamese, presso la contrada Mulinello, sono stati trovati reperti risalenti al [[Mesolitico]], approssimativamente intorno al
=== Longuro e Longarico ===
[[File:Scavi archeologici sul Monte Bonifato (Alcamo) 03.jpg|thumb
Dalle citazioni di [[Licofrone]], si sa che anticamente sul Monte Bonifato era presente un centro abitato chiamato
Durante il periodo romano, gli abitanti di Longuro si trasferirono ai piedi del monte
{{Senza fonte|Secondo un'ipotesi, le due collinette che compaiono nello stendardo di Alcamo rappresenterebbero rispettivamente i centri abitati di Longaricum e Longuro.}}
=== Nascita di Alcamo ===
La prima testimonianza sull'esistenza di Alcamo risale al 1154 grazie ad un passo del Libro di [[Ruggero II]],<ref name=Reg15>{{Cita|Regina (1972)|p. 15}}.</ref> scritto dal [[geografo]] arabo [[Idrisi]] per ordine del re normanno al fine di ottenere una raccolta di carte geografiche. Lo scrittore descrive, da più di un [[miglio arabo]] di distanza, la posizione di Alcamo dal [[castello di Calatubo]] (tutt'oggi visibile all'interno del territorio comunale) e la definisce "''manzil'' (ovvero: "casale o gruppo di case") con terre fertili e un fiorente mercato".<ref name=Reg15/> In tale periodo, tale casale veniva chiamato dagli [[arabi]] ''"Alqamah"''.<ref name=trecc/> Un diario del 1185 dal pellegrino [[Ibn Jubayr]] conferma l'origine araba della cittadina;<ref name=Reg15/> quest'ultimo, in viaggio da Palermo a Trapani, si fermò ad Alcamo, che definì un paese (''beleda'') con moschee e un mercato, i cui abitanti erano tutti di [[religione musulmana]].<ref name=Reg15/>
===
[[File:Fontana araba (Alcamo) - Vista laterale.jpg|thumb|left|upright=1.4|Fontana araba (detta anche "Fontana di San Vito"<ref name=aracnet/>).]]
La città passò quindi nelle mani di diversi feudatari, dapprima i [[Ventimiglia (famiglia)|Ventimiglia]] (di cui rimangono i resti dell'omonimo castello sulla cima del Monte Bonifato), poi i [[Conti di Modica]] (il cui castello è
Tra il 1334 e il 1340 il borgo medievale di Alcamo fu proprietà del demanio.<ref name=aracnet/> Nel 1340 l'ammiraglio [[Raimondo Peralta]] acquisì il feudo e la baronia di Alcamo da [[Pietro II d'Aragona]],<ref name=trecc/><ref name=Spu50>{{Cita|De Spucches|p. 50
Nel 1360 la signoria di Alcamo venne consegnata a Francesco II di Ventimiglia, conte di Geraci.<ref name=aracnet/> Nel 1378
In questo periodo la città di Alcamo passò nuovamente in uno stato di decadenza a causa di lotte associate ad interessi di natura economica, giustificati dal ruolo di "Caricatore del Vallone" (cioè centro di accumulo e smistamento del frumento<ref name=bell8/>) della città di Alcamo.<ref name=aracnet/>
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Durante il periodo demaniale (1398-1407) la città venne nuovamente ricostruita.<ref name=aracnet/> Verso la fine del XIV secolo la città di Alcamo, mentre passava dal grado di "casale" a quello di "terra",<ref name=bell6/> contava circa diverse migliaia di abitanti<ref name=bell6/> e centinaia di essi erano immigrati da altre zone della [[Sicilia]] e dell'[[Italia]] (tra cui: [[Pisa]], [[Amalfi]], [[Bologna]], [[Calabria]], [[Liguria]]), nonché dalla [[Spagna]].<ref name=bell6/>
Nel 1407 [[Giaimo de Prades]] acquisì la signoria di Alcamo e [[Calatafimi Segesta|Calatafimi]].<ref name=aracnet/>
===
[[File:Centro Storico di Alcamo secondo le ipotesi dell'architetto Ignazio Longo.png|upright=1.7|thumb|Ricostruzione della mappa del centro storico di Alcamo intorno al secondo quarto del XVIII secolo (i nomi delle vie sono quelli attuali).<ref>
Intorno al 1500, per un periodo la città si trovò sotto la giurisdizione del [[capitano di giustizia]] Ferdinando Vega, che combatté le incursioni dei pirati turchi. Il centro abitato viene cinto da mura difensive merlate che comunicavano con l'esterno attraverso quattro porte:<ref name=bell10>{{Cita|Calia|p. 10
*
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*
Durante tale periodo, la città fu divisa in quattro quartieri, che erano associati alle principali chiese della zona:<ref name=bell12>{{Cita|Calia|p. 12
* San Giacomo de Spada
* San Calogero
* San Francesco d'Assisi (o "Terra nuova"<ref name=palazzi>
* Maggiore Chiesa.
La città era divisa nei quartieri attraverso l'incrocio delle due arterie principali della città che erano l'attuale
[[File:Porta Palermo (stampa antica del 1900).jpg|thumb|La nuova Porta Palermo in una stampa del 1900.]]
Nel 1535, in onore dell'imperatore [[Carlo V d'Asburgo|Carlo V]] di passaggio per Alcamo, di ritorno dalla [[Tunisia]], fu chiusa la vecchia Porta Trapani e ne furono aperte altre quattro:<ref name=bell10/>
* la nuova
* la nuova
*
*
[[File:Dipinto ad Alcamo 02.jpg|thumb|left|''La Madonna dei miracoli accoglie le preghiere per la cessazione della peste del 1575'' (dipinto di Giuseppe Patania del 1828).]]
Nel XVI secolo Alcamo passò in mano alla famiglia Enriquez.<ref name=aracnet/> In questo periodo continua la costruzione di edifici religiosi che aveva già contrassegnato il XV secolo,<ref name=aracnet/> per cui si ha un'elevata concentrazione di chiese in tutto l'abitato, tranne nel quartiere di San Calogero, a causa della presenza di 400 ebrei che avevano lì edificato una [[sinagoga]] in corrispondenza di
Nello stesso secolo si ha una svolta in senso culturale per la città di Alcamo, la quale ebbe alcune scuole e dei dotti insegnanti, tra cui il poeta ed erudito [[Sebastiano Bagolino]] (1562-1604).<ref name=bell14/><ref name=stor/> In questo periodo avvenne anche l'apparizione della Madonna ad alcune popolane e il ritrovamento dell'immagine della Madonna ''Fons Misericordiae'', poi venerata col titolo di [[Maria Santissima dei Miracoli]] (1547).<ref>{{Cita|Calia|p. 15
Nel 1618 la città di Alcamo passò a Pietro Balsamo. Nel 1631 venne elevata dal grado di "terra" a quello di "città" dal viceré [[Francisco Fernández de la Cueva (viceré 1575) | Francesco de la Cueva]].<ref name=aracnet/><ref name=bell16/> Inoltre nel 1667 Mariano Ballo fece costruire un [[teatro]], il teatro Ferrigno, in seguito demolito e ricostruito negli anni '60 e ribattezzato prima
Nel XVIII secolo il dominio di Alcamo passa dalla famiglia Enriquez al regio fisco (per la durata di sedici anni),<ref name=aracnet/> quindi di nuovo alla famiglia Enriquez<ref name=aracnet/> e infine alla famiglia De Silva,<ref name=aracnet/> passando sotto il dominio di [[Giuseppe Alvarez]] nel 1777.<ref name=trecc/>
Tale secolo per Alcamo fu ancora contrassegnato da pestilenze e moti popolari.<ref name=bell16/> Però questo fu un periodo d'oro per le arti, con la costruzione della [[Basilica di Santa Maria Assunta (Alcamo)|Chiesa Madre]] (1699), su progetto degli architetti [[Angelo Italia]] e [[Giuseppe Diamante]],<ref name="trecc">
[[File:Antica mappa di Alcamo (1725).jpg|thumb|Mappa della città di Alcamo in un dipinto del 1725.]]
La città, dopo le epidemie ebbe un ripopolamento solo nel XVIII secolo. Viene descritta in maniera positiva negli appunti di viaggio di [[Goethe]] (1787) e nel 1798 la popolazione era già di 13.000 abitanti.<ref name=bell16/>
Tra il 1789 e il 1792 [[Giuseppe Vella]], con la collaborazione di [[Alfonso Airoldi]], inizia a scrivere il ''Codice diplomatico di Sicilia sotto il governo degli Arabi'',<ref>{{cita libro|autore= Giuseppe Vella |url= https://books.google.it/books?id=RAxUAAAAcAAJ |titolo= Codice diplomatico di Sicilia sotto il governo degli Arabi pubblicato per opera di Alfonso Airoldi |editore= Reale Stamperia |anno= 1789}}</ref> che riferisce essere una traduzione di antichi testi arabi, dove è raccontato che gli arabi si siano accampati sul monte di Bonifato (chiamato dell'autore "Monte di Bunifasah") e qui abbiano costruito un meraviglioso castello nominandolo con il nome del comandante della spedizione (Aadelkum el Chbir), e che attorno al castello si sia sviluppata negli anni una città chiamata inizialmente "Halcama", dal nome dello stesso comandante. Più tardi, si scoprì che il testo di Vella fosse in realtà un falso,<ref>{{Treccani|giuseppe-vella|Vèlla, Giuseppe}}</ref> e ciò costò al suo autore una condanna di quindici anni di carcere nel castello di Palermo (poi mutati, a causa di motivi salutari, in un confino presso una sua abitazione privata).<ref>Per una descrizione della vicenda di Giuseppe Vella si vedano: [[Domenico Scinà]], ''Prospetto della storia letteraria di Sicilia nel secolo decimottavo'', 1827, da p. 297 e il già citato Giuseppe Pitrè in ''La vita in Palermo cento e più anni fa, Volume 27'', 1944, cap. XXI ''L'Ab. Vella e la sua famosa impostura'' e ancora [[Gaetano Melzi]], ''Dizionario di opere anonime e pseudonime di scrittori italiani o come che sia aventi relazione all'Italia'', 1848, p. 199.</ref>
===Età contemporanea===
Con l'avvento del XIX secolo (1812) Alcamo cessò di essere feudo<ref name=trecc/> e diventò ''demanio regio'',<ref name=stor/> e in rappresentanza della città furono membri del parlamento siciliano gli arcipreti Stefano Triolo Galifi e Giuseppe Virgilio e il barone [[Felice Pastore]].<ref name=bell18/> Nel [[1820]] una rivolta diede luogo ad assassinî e saccheggi, alla liberazione di delinquenti dal carcere e all'incendio degli archivi comunali.<ref name=bell20>{{Cita|Calia|p. 20}}.</ref> Nel [[1829]] l'ennesima epidemia, questa volta di colera, decimò buona parte della popolazione.<ref name=bell20/> Nel [[1843]] venne iniziata la costruzione dell'attuale palazzo comunale, su un terreno che apparteneva al barone Felice Pastore.
Durante il [[Risorgimento]] i fratelli [[
Il 1812, il 1820, il 1848 e il 1860 sono gli anni nei quali Alcamo, insieme alle altre città siciliane più patriottiche, porta avanti gli ideali dell'Italia unita, guidata dalle [[Colonna (famiglia)|famiglie Colonna]], Romano, Fazio e Triolo di Sant'Anna.<ref name=bell20/> Stefano e [[Giuseppe Triolo]] il 6 aprile [[1860]] fanno sventolare la bandiera [[tricolore]] sul palazzo del Comune,<ref name=bell20/> costituendo delle squadre di volontari che si recheranno in aiuto a [[Garibaldi]] nella [[battaglia di Calatafimi]], il quale poi emanerà ad Alcamo alcuni decreti dittatoriali per conto di [[Vittorio Emanuele II]]. Sarà [[Francesco Crispi]], poco tempo dopo, a preparare la costituzione per le terre liberate. In seguito a tali eventi, il Corso Imperiale prese il nome di Corso
[[File:Monumento ai caduti (Alcamo).jpg|thumb|left|Monumento ai Caduti nella Grande Guerra (1915-1918), inaugurato nel 1929.<ref>{{Cita|Chiarelli (Vol. I)|p. 96
Alla fine del secolo, nel 1897, venne inaugurata l'illuminazione pubblica in corrispondenza della tradizionale festa in onore alla [[Madonna dei Miracoli]].<ref name=aracnet/> Tra le figure cittadine più importanti di questo periodo va ricordato il sacerdote [[Giuseppe Rizzo]], fondatore dell'oratorio educativo "[[San Francesco di Sales]]" (1886)<ref>{{Cita|Cataldo (2001)|p. 45
In corrispondenza dell'inizio del XX secolo (1901-1911) si constatò un brusco calo della popolazione alcamese, giustificato in parte dal flusso migratorio che si ebbe in questo periodo dalla Sicilia all'estero e in particolare alle Americhe, che interessò 36.718 siciliani in totale.<ref>{{Cita|Chiarelli (Vol. I)|p. 42
Negli anni successivi, durante la [[prima guerra mondiale]], morirono quattrocento cittadini alcamesi<ref name=bell20/> e il periodo seguente fu caratterizzato da miserie e stenti causati dall'[[inflazione]] monetaria e dal [[brigantaggio]]. Nel [[1918]] l'epidemia influenzale chiamata "[[Influenza spagnola|spagnola]]" causò la morte di circa cinquecento persone.<ref name=bell20/>
[[File:SGES Alcamo.jpg|thumb|L'ingresso della
Agli anni '20 risale la fondazione della
I posti di lavoro in tale azienda erano molto ambiti, essendo l'unica azienda in provincia di Trapani ad avere una Cassa Malattie e a prevedere un periodo di ferie lavorative.<ref name=TP24/>
L'officina elettrica rimase operativa fino al 1963, anno in cui si ebbe l'acquisizione della SGES da parte dell'[[Enel|ENEL]] e la demolizione dell'officina.<ref name=TP24/> Durante gli anni in cui la SGES fu attiva, si assistette ad un miglioramento dei servizi elettrici nel territorio alcamese, grazie anche alla realizzazione di numerosi [[Lago artificiale|laghi artificiali]].<ref name=TP24/>
[[File:Cine-Marconi, Alcamo.jpg|thumb|left|upright=1|Facciata del cine-teatro Marconi.]]
Con il [[fascismo]], i cittadini chiesero allo stato l'elezione della città a [[capoluogo di provincia]] (1930), ma la richiesta venne rigettata.<ref name=bell20/>
[[File:Teatro Ferrigno ad Alcamo.jpg|thumb|Il teatro Ferrigno ad Alcamo (prima metà del '900)]]
Il 19 agosto 1937 la città di Alcamo ricevette la visita del duce [[Benito Mussolini]], che attraversò il
Il 21 luglio 1943 gli americani entrarono ad Alcamo senza incontrare resistenza.<ref name=bell20/> Il 18 dicembre 1944 il disagio economico e sociale portò la popolazione ad insorgere occupando il palazzo
Durante la [[seconda guerra mondiale]] gli alcamesi morti o dispersi in battaglia furono 213.<ref name=bell20/>
A partire dagli [[anni 1960|anni sessanta]] il tessuto urbanistico si è notevolmente ampliato, in particolare ai piedi del monte Bonifato con la costruzione del viale Europa, una delle principali arterie della città di oggi.
Alcamo è stata teatro di una sanguinosa [[guerra]] di [[mafia]] tra la fine degli [[anni 1980|anni ottanta]] e gli inizi dei Novanta. Il conflitto vide contrapposti il clan dei Greco (legato alla storica [[Vincenzo Rimi|famiglia Rimi]]) e la mafia emergente dei [[corleonesi]], il cui referente per il mandamento alcamese (uno dei quattro della [[provincia di Trapani]]) era il boss Vincenzo Milazzo. Il piano di [[Totò Riina]] era quello di eliminare gli esponenti della vecchia mafia e mettere al comando solo suoi uomini fidati. Proprio per questo la famiglia Greco rappresentava un ostacolo.
La causa che scatenò il conflitto fu un avvicinamento di alcuni membri di [[Cosa Nostra]] al rivale clan Greco. La guerra insanguinò la città per circa un quinquennio e provocò decine di vittime. La nuova mafia dei [[corleonesi]] prevalse, ma il costo da pagare fu altissimo, poiché perirono tantissimi affiliati di quest'ultima.
Durante lo stesso periodo in cui si svolsero gli scontri armati tra le famiglie mafiose, viene scoperta ad Alcamo, in contrada Virgini, la più grande raffineria di eroina
[[File:Ingresso della Chiesa Gesù Cristo Redentore.jpg|thumb|left|Ingresso della
Mentre continuavano i delitti mafiosi e le scomparse di decine di vittime per "[[lupara bianca]]",<ref>{{Cita|Chiarelli (Vol. I)|p. 297
[[File:Cuba delle rose.jpg|thumb|La [[Cuba delle
Nel XXI secolo si è assistito, con
Tra le opere di rivalutazione degli spazi urbanistici si inseriscono inoltre la ristrutturazione di [[Piazza Ciullo]] ad opera dell'architetto [[Gae Aulenti]] (1996)<ref>
A tale interesse per il territorio, si associa anche un interesse per l'ambiente. Infatti, dopo avere aderito all'iniziativa "Rifiuti Zero", il comune di Alcamo è stato considerato un esempio da seguire per quanto riguarda i risultati ottenuti tra il 2010 e il 2013 nell'ambito della [[raccolta differenziata]].<ref>
===
Lo stemma di Alcamo usato dai tempi di re [[Federico II di Svevia|Federico II]] è un'
Federico II scelse l'aquila in quanto era presente nell'[[Arma (araldica)|arma]] della sua famiglia.<ref name="scopr10"/> Le due querce rappresentano le due città che originariamente si trovavano nel territorio di Alcamo<ref name="scopr10">{{Cita|Alcamo - un itinerario guidato per una città tutta da scoprire...|p. 8
Lo storico stemma è stato ufficialmente riconosciuto con decreto del capo del governo del 7 luglio 1932.<ref name="ACS">{{cita web|url= http://dati.acs.beniculturali.it/comuni/comuni.printDetail.html?5953 |titolo= Alcamo |sito= Archivio Centrale dello Stato }}</ref>
{{Citazione|D'argento, all'aquila dal volo spiegato di nero, coronata d'oro, posta sopra un monte, accostato da altri due laterali, cimati da due querce, il tutto d'oro.}}
Una rappresentazione scultorea dello stemma di Alcamo è presente su un muro laterale della [[Chiesa di San Francesco d'Assisi (Alcamo)|chiesa di San Francesco d'Assisi]], nei pressi di Porta Palermo.
[[File:Stemma di Alcamo (cropped).jpg|thumb|upright=2|center|Rappresentazione in stucco dello stemma di Alcamo vicino a Porta Palermo (1750).<ref>{{cita web|url= https://www.trapaninostra.it/libri/carlo_cataldo/Accanto_alle_Aquile/Carlo_Cataldo_-_Accanto_alle_Aquile-003.htm |sito= Trapani Nostra |titolo= Accanto alle Aquile |autore= Carlo Cataldo }}</ref>]] In questa scultura le ali dell'aquila sono spiegate, mentre originariamente lo stemma di Alcamo riportava un'aquila con ali semichiuse.<ref name="scopr10"/>
Si trovano altre rappresentazioni dello stemma sul tetto della [[Basilica di Santa Maria Assunta (Alcamo)|chiesa madre]], sulla facciata del [[Santuario della Madonna dei Miracoli (Alcamo)|santuario della Madonna dei Miracoli]], sulla facciata del [[Castello dei Conti di Modica (Alcamo)|Castello dei Conti di Modica]] e nel Palazzo Comunale.<ref name="scopr10"/> Tali rappresentazioni si differenziano principalmente per la presenza della corona e la posizione delle ali.<ref name="scopr10"/>
Il gonfalone attuale è un drappo di bianco riccamente ornato di ricami d'oro e caricato dello stemma civico con l'iscrizione [[Attributi araldici di posizione#Centrato|centrata]] (cioè convessa verso l'alto) in oro: {{maiuscoletto|Città di Alcamo}}, concesso con DPR del 19 dicembre 1988.<ref name="ACS"/>
=== Onorificenze ===
{{Onorificenze
| immagine = Corona di Città Italiana.svg
| nome_onorificenza = Titolo di Città
| collegamento_onorificenza = Titolo di città in Italia
| motivazione = riconoscimento e privilegio del [[viceré di Sicilia]]
| data = 1631
}}
==Monumenti e luoghi d'interesse==
=== Architetture civili ===
[[File:Torre de Ballis, Alcamo.jpg|thumb|upright=0.7|Torre del palazzo De Ballis.]]
[[File:Vecchia foto Pia Opera Pastore.jpg|thumb|Pia Opera Pastore intorno agli anni '60-'80.]]
Tra
* [[Casa di Ciullo d'Alcamo]] (nella Piazzetta Leopardi n. 3, vicino alla [[Chiesa di San Francesco d'Assisi (Alcamo)|Chiesa di san Francesco d'Assisi]])
* [[Ex Loggia Comunale]] (1500): costruita su progetto dell'architetto [[Domenico Vitale]], ha una base in [[travertino]] e la parte superiore in [[calcarenite]]. Fu utilizzato come loggia comunale dal 1525 al 1767; si trova all'angolo fra il Corso 6 Aprile e la via Barone di San Giuseppe.
* Palazzo Aversa (in via Porta Stella n. 48): presenta balconi in pietra intagliata e lo stemma con un leone rosso che guarda una cometa rossa.
* [[Palazzo Comunale (Alcamo)|Palazzo Comunale]] (piazza Ciullo): in stile neoclassico, costruito tra il 1843 e il 1860,<ref name=alcpdf/><ref name=scopr16/> ultimato nel 1950.<ref name=scopr16>{{Cita|Alcamo - un itinerario guidato per una città tutta da scoprire...|p. 16}}.</ref>
* Palazzo D'Angelo (tra corso 6 Aprile e via Fratelli sant'Anna) costruito nel 1768
* Palazzo D'Angelo (Piazza Ciullo n
* [[Palazzo De Ballis]] (via Mariano de Ballis): con torre quadrata merlata di origine cinquecentesca, adornata con un arco a tutto sesto che contiene al suo interno due finestre, una bifora e una trifora;<ref name=alcpdf>{{Cita web |url=http://www.comune.alcamo.tp.it/attachments/article/47/alcamo_low.pdf |titolo=Comune di Alcamo, "Alcamo" |accesso=26 gennaio 2015 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160304033923/http://www.comune.alcamo.tp.it/attachments/article/47/alcamo_low.pdf |urlmorto=sì }}</ref> fu probabilmente progettata nel 1490 dai fratelli Tommaso e Pietro Oddo;<ref name=palazzi/>
* [[Palazzo De Stefani]] (via Commendatore Navarra, di fronte alla [[Badia Nuova]]): in [[stile Liberty]], fu costruito nel XIX secolo.
* Palazzo Diana (o Termine): si trova all'angolo fra via Ignazio de Blasi e il Corso 6 aprile; ci sono due piccole colonne all'angolo, una bifora murata nella via De Blasi con lo stemma della famiglia Diana e una cornice simil-gotico sull'ingresso
* [[Palazzo Di Gregorio]] (in via Dante, angolo
* Palazzo Ferrando-Mistretta (fra la via Diaz e via Sant'Oliva)
* Palazzo Ferrara (angolo via Francesco Crispi e via Ruggero Settimo): in stile classicheggiante, costruito nel 1909;<ref name=alcpdf/>
* [[Palazzo Fraccia]] (via 11 Febbraio): in [[stile barocco]], costruito nel 1700 dal barone Agostino Fraccia;<ref name=alcpdf/><ref name=itin/>
* [[Palazzo Guarrasi]] in via 15 Maggio n
* [[Palazzo Mistretta
* Palazzo Morfino (via Giuseppe Fazio n
* [[Palazzo Palmerini]] (angolo fra via Madonna dell'Alto e via Buonarroti); con una torre quadrata e cornice dentellate, sagome gotiche sostenute da mensolette e una cornice del '500. Fino al 1840 era dei Palmerini, anteriormente forse delle famiglie Mastrandrea e Colonna Romano.<ref>Carlo Cataldo, Guida storico-artistica dei beni culturali di Alcamo, Calatafimi, Castellammare del golfo, Salemi, Vita, Alcamo, Sarograf, 1982.</ref>
* [[Palazzo Pastore (Alcamo)]] (corso 6 Aprile n
* [[Palazzo Patti]] (in Piazza Ciullo n
* [[Palazzo Peria]] (corso 6 Aprile n
* Palazzo [[Pia Opera Pastore]],
* Palazzo Polizzi (angolo corso 6 Aprile con
* Palazzo Quattrocchi: del 1700, in via 15 Maggio al n
* [[Palazzo Rocca (Alcamo)|Palazzo Rocca]] (corso VI Aprile): costruito nel 1629, è uno dei palazzi più pregevoli. All'interno c'è uno splendido giardino.
* [[Palazzo Rossotti-Chiarelli]] (in via Rossotti): costruito in stile barocco nel XVIII secolo, presenta un artistico portone d'ingresso e dei magnifici balconi con ringhiere di ferro.<ref name=alcpdf/>
* [[Palazzo Speciale]] (nel corso 6 Aprile n
* [[Palazzo Triolo]] (fra Corso 6 Aprile e via Fratelli Sant'Anna): costruito a fine '700 e appartenente ai baroni di Sant'Anna
* [[Palazzo Velez]] (in via Buonarroti, dietro la
* Palazzo Virgilio (tra Corso 6 Aprile e via Stefano Polizzi): costruito a fine '700
* [[Villa Luisa (Alcamo)|Villa Luisa]] (ad angolo tra via Madonna Alto Mare, via Rossotti e via Federico II): costruita nel 1903 in stile Liberty con tendenza moresca, su progetto dell'architetto Francesco Naselli.<ref name=alcpdf/>
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==== XIV secolo ====
* [[Chiesa di Santa Maria della Stella (Alcamo)|chiesa di Santa Maria della Stella]], adesso abbandonata, fu la prima chiesa madre di Alcamo a partire dal 1313;<ref>{{Cita|Regina (1972)|p. 52}}.</ref> ubicata nell'antico rione di San Vito,<ref>{{Cita|Regina (1972)|p. 51}}.</ref> questa antica chiesa conteneva al suo interno un dipinto su tela della Madonna del Miele del 1300 (successivamente trasferito all'interno della [[chiesa dei Santi Paolo e Bartolomeo]]<ref>
* [[ex
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File:Santa Maria della Stella 02.jpg|[[Chiesa di Santa Maria della Stella (Alcamo)|Chiesa di Santa Maria della Stella]]
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==== XV secolo ====
* [[Chiesa di San Tommaso Apostolo (Alcamo)|chiesa di San Tommaso]] (data di costruzione incerta, probabilmente nella prima metà del XV secolo<ref>{{Cita web |url=http://www.comune.alcamo.tp.it/in-citta/chiese/226-chiesa-di-san-tommaso.html |titolo=Comune di Alcamo - Chiesa di San Tommaso |accesso=22 gennaio 2015 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150123035722/http://www.comune.alcamo.tp.it/in-citta/chiese/226-chiesa-di-san-tommaso.html |urlmorto=sì }}</ref><ref>{{cita testo|url=http://www.trapaniplus.it/schedacosedavedere.php?cosadavedere=155|titolo=trapaniplus - Chiesa di San Tommaso|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150123035810/http://www.trapaniplus.it/schedacosedavedere.php?cosadavedere=155 }}</ref>) nobilitata da un grande portale con decorazioni geometriche in stile [[Gotico spagnolo|gotico-catalano]].<ref name=itin/> A partire dal 1984, è la sede del [[Rotary Club]] di Alcamo.<ref>{{cita testo|url=https://www.rotaryclubalcamo.it/sede.asp|titolo=Rotary Club Alcamo - "S. Tommaso - Sede del Club"}}</ref>
* [[Chiesa di
* L'ex [[Chiesa di Santa Maria
* Chiesetta di [[San Vito]]: diede il nome all'antico quartiere di San Vito e alla via in cui si trova (via San Vituzzo). Era già esistente nel 1492 e, secondo lo storico alcamese Ignazio de Blasi, fu fondata da un membro della Confraternita dell'Annunziata, con un ospedale per ammalati poveri accanto ad essa.<ref name="Cataldo, Carlo 1982">Cataldo, Carlo (1982). Guida storico-artistica dei beni culturali di Alcamo, Calatafimi, Castellammare del golfo, Salemi, Vita. Alcamo: Sarograf.</ref> Fu restaurata una prima volta nel 1922 e qualche decennio fa; all'interno non esiste niente di antico e oggi è utilizzata dai cristiani ortodossi.
*[[Chiesa dello Spirito Santo (Alcamo)]]: citata in un atto del 1491, come riporta lo storico [[Ignazio De Blasi]].<ref>G. B. Bembina, Francesco Maria Mirabella, Pietro Maria Rocca, Alcamo sacra, Alcamo, Edizioni Accademia di Studi "Cielo D'Alcamo", 1956.</ref> Si trova accanto al primo cimitero, sul lato nord.
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File:Chiesa di San Tommaso (Alcamo) - Portale di San Tommaso.jpg|[[Portale di San Tommaso]]
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==== XVI secolo ====
*[[Chiesa del Santissimo Salvatore (
* [[Chiesa di Sant'Oliva (Alcamo)|chiesa di Sant'Oliva]] (1533, riedificata nel 1724<ref>
* [[Santuario di Maria Santissima dei Miracoli (Alcamo)|santuario di Maria Santissima dei Miracoli]] (1547<ref>
* [[Chiesa del Santissimo Crocifisso (Alcamo)|chiesa del santissimo Crocifisso]] (o di San Francesco di Paola) (1550<ref>
* [[Chiesa dell'Annunziata (Alcamo)|chiesa dell'Annunziata]] o del Carmine (secolo XIV, riedificata nel XVI e XVII secolo; crollata nel 1866<ref>
* L'ex [[Chiesa di San Nicolò di Bari (Alcamo)|chiesa di San Nicolò di Bari
* [[Chiesa di
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==== XVII secolo ====
* [[Basilica di Santa Maria Assunta (Alcamo)|basilica di Santa Maria Assunta]], detta anche "Chiesa madre", è una realizzazione del XIV secolo intitolata all'Assunta; fu ricostruita nel 1669, mentre la facciata è del 1786;<ref>{{Cita web |url=http://www.comune.alcamo.tp.it/in-citta/chiese/229-basilica-di-santa-maria-assunta.html |titolo=Comune di Alcamo - Basilica di Santa Maria Assunta |accesso=22 gennaio 2015 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150123040210/http://www.comune.alcamo.tp.it/in-citta/chiese/229-basilica-di-santa-maria-assunta.html |urlmorto=sì }}</ref> sul posto esisteva un luogo di culto del [[XIV secolo]] del quale sono visibili il portale e l'elegante campanile. Sorge nel pieno centro cittadino a due passi da piazza Ciullo. L'interno, tripartito, è affrescato da [[Guglielmo Borremans]]. Nella porzione [[abside|absidale]] e nelle cappelle laterali sono presenti opere di [[Antonello Gagini]], intitolate ''Madonna coi santi Filippo e Giacomo'', ''Crocifisso'' e ''Transito della Vergine''.<ref name="trecc" /> Altre opere presenti all'interno sono di suoi allievi. All'interno della chiesa è inoltre conservata la "sacra spina".<ref>{{cita web|url= http://www.trapaniplus.it/schedacosedavedere.php?cosadavedere=166 |sito= trapaniplus |titolo= Sacra spina |urlarchivio= https://web.archive.org/web/20150123035108/http://www.trapaniplus.it/schedacosedavedere.php?cosadavedere=166 |urlmorto=sì }}</ref> Dal [[2010]] è stato allestito il "[[Museo d'arte sacra (Alcamo)|Museo d'arte sacra Basilica Santa Maria Assunta]]" contenente moltissime opere provenienti dalle chiese alcamesi, realizzato dagli architetti Pietro Artale e Mauro Calamia. All'interno della chiesa vi è inoltre un'opera di architettura moderna dedicata a Don Rizzo, opera dell'architetto [[Paolo Portoghesi]].
* [[Chiesa di San Francesco d'Assisi (Alcamo)|chiesa di San Francesco d'Assisi]] (1224-1226, demolita e ricostruita nel 1608-1648<ref>{{cita testo|url=http://www.fratiminoriconventualisicilia.it/conventi/alcamo.htm|titolo=Provincia di Sicilia dei Frati Minori Conventuali - Convento San Francesco d'Assisi|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150123031012/http://www.fratiminoriconventualisicilia.it/conventi/alcamo.htm }}</ref>) conserva un'ancona in marmo del 1586 che raffigura la ''Madonna col Bambino'', ritenuta probabile opera di [[Domenico Gagini]], e due sculture riproducenti la ''Maddalena'' e ''San Marco'', attribuite ad [[Antonello Gagini]].<ref>{{cita testo|url=http://www.touringclub.com/chiesa/sicilia/trapani/s-francesco-d-assisi_8.aspx|titolo=Touring Club.com - S. Francesco d'Assisi}}</ref>
* [[chiesa dei Santi Paolo e Bartolomeo]] (1615-1689<ref>{{Cita web |url=http://www.comune.alcamo.tp.it/in-citta/chiese/232-chiesa-dei-santi-paolo-e-bartolomeo.html |titolo=Comune di Alcamo - Chiesa dei Santi Paolo e Bartolomeo |accesso=22 gennaio 2015 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150123034619/http://www.comune.alcamo.tp.it/in-citta/chiese/232-chiesa-dei-santi-paolo-e-bartolomeo.html |urlmorto=sì }}</ref><ref>{{cita testo|url=http://www.trapaniplus.it/schedacosedavedere.php?cosadavedere=139|titolo=Chiesa dei SS Paolo e Bartolomeo|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150123033322/http://www.trapaniplus.it/schedacosedavedere.php?cosadavedere=139 }}</ref>), dai caratteristici tratti barocchi, accoglie al suo interno il dipinto della [[Madonna del Miele]], di antichissima fattura ([[1300]] circa), "San Bartolomeo", dipinto da [[Narciso Guidone]] nel 1616,<ref>{{Cita|Cataldo (2001)|p. 93}}.</ref> e "Madonna dei Sette Angeli", dipinta da [[Giuseppe Felice]] nel 1703.<ref>{{Cita|Cataldo (2001)|p. 136}}.</ref>
* [[Chiesa di Santa Maria delle Grazie (Alcamo)|chiesa di Santa Maria delle Grazie]] (1619, allargata tra il 1626 e il 1636<ref>{{cita testo|url=http://www.trapaniplus.it/schedacosedavedere.php?cosadavedere=153|titolo=trapaniplus - Chiesa di Santa Maria delle Grazie|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150123034830/http://www.trapaniplus.it/schedacosedavedere.php?cosadavedere=153 }}</ref>), collocata in corrispondenza della fine del corso 6 Aprile.
* [[Chiesa di
* [[Chiesa di San Pietro Apostolo (Alcamo)|chiesa di San Pietro Apostolo]] (costruita probabilmente nel 1367, ricostruita fra il 1645 e il 1649, poi ingrandita nel 1742 su progetto dell'architetto [[Giovanni Biagio Amico]]); il portale artistico dell'ingresso principale è del 1649. Il tetto è crollato A causa del [[terremoto del 1968]] è crollato il tetto che poi venne rifatto una ventina di anni dopo grazie al finanziamento di 300 milioni delle vecchie lire e all'appalto assegnato dal Genio civile.
* [[chiesa del santo Angelo Custode]] (o chiesa delle Riparate) (1647<ref>{{cita testo|url=http://www.trapaniplus.it/schedacosedavedere.php?cosadavedere=142|titolo=trapaniplus - Chiesa delle Riparate|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150123035650/http://www.trapaniplus.it/schedacosedavedere.php?cosadavedere=142 }}</ref>)
* [[Chiesa della Sacra Famiglia (Alcamo)|chiesa della Sacra Famiglia]], del XVI secolo, accanto all'[[ex collegio dei Gesuiti]], in piazza Ciullo.
* [[ex collegio dei Gesuiti]] (costruito nel 1650 circa, nel '700 è stato aggiunto il [[loggiato]]), con entrata sulla piazza Ciullo, in prossimità dell'omonima chiesa. Al suo interno si trovano il [[Museo d'arte contemporanea di Alcamo]]
* [[chiesa di Santa Maria della Catena (Alcamo)|chiesa di Santa Maria della Catena]] (1661) ospita tuttora all'interno un dipinto della titolare, realizzato da [[Giuseppe Renda (pittore)|Giuseppe Renda]] nel 1799.<ref name="
* [[Chiesa del
* L'ex [[chiesa di Santa Caterina del Monte di Pietà]], ubicata nel corso 6 Aprile (ad angolo con via Barone di San Giuseppe). La facciata che presenta un portale semplice, fu realizzata nel 1608, e il quadro di [[Santa Caterina di Alessandria]] (1621)
*[[Chiesetta di Sant'Anna (Alcamo)|Chiesetta di Sant'Anna]],
All'interno sono sepolti Stefano e [[Giuseppe Triolo]] patrioti e fautori dei moti rivoluzionari del 1848 e 1860.
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File:Collegio dei Gesuiti (Alcamo) - Porticato.jpg|Porticato dell'[[ex collegio dei Gesuiti]]
File:Chiesa di Santa Maria della Catena (Alcamo) - Facciata 02.jpg|Facciata della [[chiesa di Santa Maria della Catena (Alcamo)|chiesa di Santa Maria della Catena]]
File:Chiesa del Collegio dei Gesuiti (Alcamo) - Facciata.jpg|Facciata della [[Chiesa del
File:Chiesa di Santa Caterina (Alcamo).jpg|Facciata dell'ex [[Chiesa di Santa Caterina del Monte di Pietà]]
File:Chiesetta di Sant'Anna.jpg|Facciata della [[Chiesetta di Sant'Anna]]
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==== XVIII secolo ====
* [[Chiesa dei
* [[Badia Nuova]] (1531, demolita nel 1699 e ricostruita nella prima metà del secolo XVIII<ref>
* [[Chiesa della Santissima Trinità (Alcamo)|chiesa della Santissima Trinità]] (1746-1757<ref>
* L'ex [[Chiesa dell'Ecce Homo (Alcamo)|chiesa dell'Ecce Homo]] (1750<ref>
* [[Chiesa di Santa Maria del Rosario (Alcamo)|chiesa di Santa Maria del Rosario]] (1660, riedificata nel 1761<ref>
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File:Chiesa di san Cosma e Damiano (o santa Chiara).jpg |[[Chiesa dei
File:Facciata della Badia Nuova (Alcamo).jpg|Facciata della [[Badia Nuova]]
File:Chiesa della SS Trinità (Alcamo) 02.jpg|Facciata della [[Chiesa della Santissima Trinità (Alcamo)|chiesa della Santissima Trinità]]
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==== XX secolo ====
* [[Santuario di Maria Santissima dell'Alto]] (929, riedificato nel XX secolo<ref>{{cita web|url= http://www.trapaniplus.it/schedacosedavedere.php?cosadavedere=149 |sito= trapaniplus |titolo= Chiesa di Maria SS. Dell'Alto |urlarchivio= https://web.archive.org/web/20150123034300/http://www.trapaniplus.it/schedacosedavedere.php?cosadavedere=149 |urlmorto=sì }}</ref>) sorge sulla cima del [[Monte Bonifato]], sui resti del [[Castello dei Ventimiglia (Alcamo)|castello dei Ventimiglia]]. Sull'altare del santuario è collocata la statua della ''Madonna dell'Alto'', opera di Giuseppe Ospedale del 1933.<ref>{{Cita|Cataldo (2001)|p. 115}}.</ref>
* [[Santuario di Maria Santissima del Fiume]] (sulla [[Strada statale 113 Settentrionale Sicula|Strada Statale 113]], subito dopo lo svincolo [[Autostrada A29 (Italia)|Autostrada A29]] Alcamo Ovest) è stato costruito nei primi anni del Novecento. È meta di pellegrinaggi nel mese di maggio.
* [[Chiesetta del Santissimo Salvatore]]: già nota nel 1379, l'ultimo restauro è del 1942. La facciata ricostruita in [[stile gotico]]
* [[Chiesetta della Madonna del Riposo]]: costruita nel 1656 e restaurata nel 1939, si trova alla fine dell'omonima via.
* [[Chiesetta della Madonna del Ladro Buono]] (o ''di lu Tribonu'' o ''di lu Latru Bonu'') (1989): nella seconda curva, salendo verso il [[monte Bonifato]]
*
* [[Chiesa delle Anime Sante (Alcamo)|Chiesa delle Anime Sante]] (1813, demolita e ricostruita nel 1958<ref name=cat82>{{Cita|Cataldo (1982)|pp. 82-83
*
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File:
File:Chiesa
File:Chiesa del Sacro Cuore (Alcamo).jpg|Facciata della chiesa del Sacro Cuore
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==== XXI secolo ====
* Chiesa Gesù Cristo Redentore (2006) venne costruita per riunire i fedeli della contrada Sant'Anna,<ref name=arclov/> il cui numero crebbe considerevolmente in seguito all'espansione della città cominciata intorno agli '80-'90. È costituita da tre navate, sormontate da una grande cupola a volta con copertura in legno e struttura portante in legno lamellare.<ref name=arclov>{{cita web|url= https://www.archilovers.com/projects/95719/chiesa-parrocchiale-gesu-cristo-redentore.html#info |titolo= Chiesa Parrocchiale Gesù Cristo Redentore }}</ref> Si accede alla chiesa da una scalinata divisa in due rampe con forma ad arco, di 10 gradini ciascuna.<ref name=arclov/>
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File:Ingresso della Chiesa Gesù Cristo Redentore.jpg|Ingresso della
File:Gesù Cristo Redentore - Alcamo (interni).jpg|Interno della
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[[File:Chiesa dello Stellario in Piazza Ciullo ad Alcamo.jpg|thumb|Una foto d'epoca della [[chiesa dello Stellario]] (sulla sinistra), demolita nel 1964.]]
Tra le chiese un tempo presenti nel territorio ad Alcamo e adesso scomparse, si ricordano:
* Chiesa di [[Calogero di Sicilia|San Calogero]]: diede il nome all'omonimo antico quartiere di Alcamo; già esistente nel 1463.<ref name=Roc>Pietro Maria Rocca, ''Di alcuni antichi edifizi di Alcamo'', Palermo, tip. Castellana-Di Stefano & C., 1905 (appendice).</ref>
* Chiesa di [[Sant'Antonio Abate]]; citata in un atto del notaio Torneri nel 1526.<ref name=Roc/>
* Chiesa di San Giuliano (detta dell'Opera Santa per una Congregazione che vi fu ospitata nel 1728 e poi trasferitasi nella chiesa dello Stellario) risale al XVI secolo; dal 1900 fu riaperta al culto e poi lasciata.<ref name="Cataldo, Carlo 1982"/> Diede il nome ad un quartiere di Alcamo, si trova nella via Veronica Lazio al n. 6 e sull'altare c'era una statua della ''Madonna'' senza grande valore artistico.
* Chiesa di [[San Michele Arcangelo]]: edificata nel 1517 in fondo all'attuale via Rossotti.
* Chiesa di Santa Maria dell'Itria: nei locali dell'attuale Centro Congressi Marconi
* Chiesa di Sant'Ippolito: nell'omonima contrada. È citata nel 1519 in un atto del notaio Orofino.<ref name=Roc/>
* Chiesa di San Leonardo: esistente nel 1518, in quanto viene citata in un atto del notaio Orofino.<ref name=Roc/>
* Chiesa di Sant'Agata
*Chiesa di Santa Lucia (1524): nell'omonima contrada; oggi esiste un'edicola sul posto dov'era la chiesa
* Chiesa di [[Santa Rosalia]]: edificata nel 1630; si trovava vicino
*
* [[
* [[Chiesa di Santa Maria della Grazia (Alcamo)|Chiesa di Santa Maria della Grazia]]: di piccole dimensioni, era ubicata nell'attuale piazza Ciullo, a toccare alla [[ex chiesa di Santa Maria dello Stellario]], assieme alla quale fu demolita per la costruzione di una succursale bancaria.
* Chiesa di San Nicolò del Vàusu: attiva nel 1573 e scomparsa da secoli.<ref name=splend>
=== Architetture militari ===
Gli edifici militari presenti ad Alcamo sono:
* Il [[Castello dei
* Il [[Castello dei Ventimiglia (Alcamo)|
* Il [[
*
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File:Castello di Calatubo.jpg|[[Castello di Calatubo]]
File:Torre saracena sul Monte Bonifato, Alcamo.jpg|Resti del [[Castello dei Ventimiglia (Alcamo)|Castello dei Ventimiglia]]
File:Torre di avvistamento (Alcamo) 02.jpg|
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=== Siti archeologici ===
[[File:La Funtanazza (Monte Bonifato, Alcamo) 01.jpg|thumb|Interno della Funtanazza, sul [[Monte Bonifato]].]]
Nel territorio alcamese si trovano diversi siti di interesse archeologico, in particolare:
* le rovine sul [[Monte Bonifato]],<ref name=long/> che comprendono la ''Funtanazza'' (che era utilizzata presumibilmente usata come serbatoio idrico), Porta Regina, il [[Castello dei Ventimiglia (Alcamo)|Castello dei Ventimiglia]], i nevai e il [[Sito Archeologico del Monte Bonifato]] con i resti dell'antico villaggio
* le rovine nella zona di Calatubo, che comprendono il [[Castello di Calatubo]], la necropoli in prossimità di esso e le rovine del villaggio nella zona circostante;<ref name=icast/>
*La [[Cuba delle Rose]], antica cisterna araba nelle vicinanze del Castello di Calatubo
* i resti di antiche [[Fornaci romane di Alcamo|fornaci romane]] ad [[Alcamo Marina]] per la produzione di tegole e mattoni;<ref name="com"/>
* il sito archeologico in contrada Mulinello, dove sono stati rinvenuti reperti risalenti al periodo [[Mesolitico]];<ref name=hist/>
* la zona in prossimità del [[Fiume Freddo]], dove sono stati ritrovati reperti del [[Neolitico]].<ref name=drep17-18/>
*
=== Aree naturali ===
{{vedi anche|Alcamo Marina|Riserva naturale Bosco di Alcamo}}
Tra le aree di interesse naturalistico nell'ambito del territorio alcamese si annoverano le spiagge di [[Alcamo Marina]], la [[Riserva naturale Bosco di Alcamo]] (sul [[Monte Bonifato]]), il
Le [[Terme Segestane]], le cui acque presentano una temperatura costante di circa 50 [[Celsius|°C]],<ref name=itin/> sono generate dalla risalita di acque di origine meteorica che si incontrano con le acque del Fiume Caldo.<ref>
<gallery>
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</gallery>
==
=== Evoluzione demografica ===
{{Demografia/Alcamo}}
=== Etnie e minoranze straniere ===
Secondo i dati ISTAT, al 31 dicembre 2020 i cittadini stranieri residenti ad Alcamo erano 2489. Le nazionalità maggiormente rappresentate erano:<ref>{{Cita web|url=http://demo.istat.it/str2016/index.html|titolo=Statistiche demografiche ISTAT|sito=demo.istat.it|accesso=6 marzo 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20170707030714/http://demo.istat.it/str2016/index.html|urlmorto=sì}}</ref>
* [[Romania]]:
* [[Marocco]]:
* [[Tunisia]]:
* [[
* [[Cina]]:
* 19 marzo: festeggiamenti in onore di [[
* Venerdì Santo: processione dell'urna di Gesù morto e della vara dell'[[Addolorata]], preceduti da una sfilata di fedeli e bambini con costumi raffiguranti diversi personaggi del Vangelo<ref name=itin/>.
* Prima domenica dopo Pasqua: festa in onore di Gesù Cristo [[Redentore]] (evento culturale e religioso).
* Seconda domenica dopo Pasqua: festeggiamenti in onore di San [[Francesco di Paola]] (evento culturale e religioso).
* Terza domenica dopo Pasqua:
* 1º maggio: Festa di [[san Giuseppe Lavoratore]] (evento culturale e religioso).
* Mese di maggio: pellegrinaggio dei fedeli al [[Santuario della Madonna dei Miracoli (Alcamo)|santuario della Madonna dei Miracoli]]<ref name=itin/>.
* 13 giugno: festeggiamenti in onore di
* 19-21 giugno: [[festeggiamenti in onore di Maria Santissima dei Miracoli]], patrona di Alcamo (evento culturale e religioso); durante i festeggiamenti si svolgono: la processione solenne del simulacro della Madonna, giochi pirotecnici in prossimità del "bastione" in piazza Bagolino e la discesa al [[santuario della Madonna dei Miracoli (Alcamo)|santuario della Madonna dei Miracoli]] da parte delle autorità politiche e religiose; in passato veniva svolte inoltre corse dei cavalli lungo il
* Fine luglio: festa di [[
* Luglio-agosto:
* 8 settembre ([[Natività di Maria|Natività della Vergine Maria]]): festeggiamenti presso il [[
* 7-8 dicembre: festa in onore dell'[[Immacolata Concezione]] (canti pastorali e processione).
*
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File:Maria SS dei Miracoli - ALCAMO processione 2010 198.JPG|Simulacro di [[Maria Santissima dei Miracoli]], patrona di Alcamo, durante la tradizionale processione solenne.
File:Horse racing in Alcamo (1979).jpg|Corse dei cavalli durante i [[festeggiamenti in onore a Maria Santissima dei Miracoli]] (1979).
File:Giochi d'artificio in Piazza Bagolino (Alcamo).png|Spettacolo pirotecnico in
File:Processione di Santa Maria dell'Alto.jpg|Processione in onore alla Madonna dell'Alto (anni '60).
File:Processione dell'Immacolata Concezione ad Alcamo (anni '60).jpg|Processione durante la festa dell'Immacolata Concezione (anni '60).
File:Alcamo Visita ai Sepolcri 2012 03.JPG|Composizione floreale nella [[Badia Nuova]] durante le celebrazioni del [[Giovedì santo]].
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Durante le festività ad Alcamo, sono spesso presenti per le vie più frequentate artisti di strada e venditori ambulanti di dolciumi, frutta secca e oggettini vari, le cui installazioni sono dette ''barracchelle''.
== Cultura ==
[[File:Casa di Ciullo d'Alcamo.jpg|thumb|upright|Abitazione in cui si presume abbia abitato il poeta [[Ciullo d'Alcamo]].]]
Originario del luogo fu il [[poeta]] [[Cielo d'Alcamo]] (noto anche come Ciullo d'Alcamo), autore del [[Contrasto (poesia)|contrasto]] ''[[Rosa fresca aulentissima]]'',<ref name="stor" /> che scrisse nel [[XII secolo]] in [[lingua italiana|italiano]] [[lingua volgare|volgare]]. All'illustre concittadino gli alcamesi hanno, via via nel tempo, intitolato molti luoghi della città, come la piazza principale, il teatro comunale e il Liceo Classico "Cielo d'Alcamo" che, fondato nel 1862, rappresenta uno dei più antichi istituti del mezzogiorno.
Fra i letterati alcamesi sono da ricordare anche [[Sebastiano Bagolino]] (poeta e pittore), [[Agostino Pantò]], [[Nino Navarra]], [[Gaspare Cannone]], [[Vito Fazio Allmayer]], [[Giuseppe Cottone (critico letterario)|Giuseppe Cottone]] e [[Nicolò Mineo]]; fra i diversi storici locali di una certa importanza ci sono: [[Ignazio De Blasi]], Gianbattista Bembina, [[Pietro Maria Rocca]], [[Francesco Maria Mirabella]], [[Tommaso Papa]], Carlo Cataldo e [[Vincenzo Regina]].
Dal punto di vista culturale, Alcamo ha visto nel corso dei secoli un fiorire di attività legate alle arti, come l'edificazione di chiese ed edifici dapprima in stile [[barocco]], poi [[architettura rinascimentale|rinascimentale]], con l'afflusso di numerose personalità di livello internazionale: pittori ([[Guglielmo Borremans]], ma anche [[Giuseppe Renda (pittore)|Giuseppe Renda]] e il talentuoso pittore monrealese [[Pietro Novelli]]), scultori ([[Antonello Gagini]] e [[Giacomo Serpotta]]) ed artisti vari che hanno impreziosito ed abbellito l'immagine della città.
=== Istruzione ===
Ad Alcamo sono presenti i principali tipi di istituto d'istruzione superiore: Liceo Classico "[[Cielo d'Alcamo]]", Liceo Scientifico "G.Ferro", I.I.S.S. "[[P. Mattarella-D. Dolci]] con l'indirizzo professionale (agricoltura) e l'indirizzo tecnico tecnologico (biotecnologie ambientali e sanitarie), l'ITET [[Girolamo Caruso|Caruso]] (Istituto Tecnico Economico e Tecnologico), il Liceo "[[Vito Fazio Allmayer]]" con indirizzo Pedagogico, Economico-sociale, Linguistico e Musicale.
==== Biblioteche ====
*Biblioteca Comunale "[[Sebastiano Bagolino]]"
==== Musei ====
[[File:Exhibitions at Collegio dei Gesuiti (Alcamo) - 08.jpg|thumb
[[File:Monumento a Cielo d'Alcamo.jpg|thumb|''Monumento a Cielo d'Alcamo'', opera di Mariano Cassarà]]
Alcamo è una città d'arte: nelle sue chiese sono custodite diverse opere che nel corso dei secoli l'hanno resa sempre più interessante dal punto di vista artistico. Ma anche i musei offrono del materiale davvero originale ed interessante.
Oltre agli artisti provenienti da fuori, si sono distinti nel campo della pittura: [[Giuseppe Renda (pittore)|Giuseppe Renda]] e [[Gino Patti]] e [[Turi Simeti]]; fra gli artisti viventi sono da menzionare [[Vito Bongiorno]] e [[Gisella Giovenco]]; nel campo della scultura sono da ricordare Giuseppe Bambina, [[Pietro Montana]] e [[Nicola Rubino]].
* [[Museo d'arte contemporanea di Alcamo|Museo d'Arte Contemporanea]] (MACA), presso l'[[ex collegio dei Gesuiti]].
* [[Museo degli strumenti musicali multietnici "Fausto Cannone"]]: si trova all'interno della [[ex chiesa di San Giacomo de Spada]], vicino al [[Castello dei conti di Modica (Alcamo)|Castello dei conti di Modica]] e [[Piazza della Repubblica (Alcamo)|Piazza della Repubblica]]. Contiene una collezione di 202 strumenti multietnici (raccolti dal prof. Fausto Cannone in varie parti del mondo) tra cui: [[rebab]], [[sarinda]], gansira, swarpeti, [[bansuri]], [[takita]], [[marambao]], [[vojnica]] e [[iakir]].
* [[Museo d'arte sacra (Alcamo)]]: presso la [[Basilica di Santa Maria Assunta (Alcamo)|Basilica di Santa Maria Assunta]]<ref>{{cita web |url=http://www.chiesamadrealcamo.it/contatti.html |titolo=Copia archiviata |accesso=15 settembre 2016 |urlmorto=sì |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160305043051/http://www.chiesamadrealcamo.it/contatti.html }}</ref>. All'interno moltissime tele, sculture e opere d'[[oreficeria]] provenienti dalle chiese di Alcamo, risalenti al periodo che va dal XIII al XX secolo.
*Monumento a Cielo d'Alcamo: l'opera, realizzata dall'alcamese Mariano Cassarà, rappresenta fedelmente la scena del famoso [[Contrasto (poesia)|contrasto amoroso]] ''[[Rosa fresca aulentissima]]'' scritto nel 1240 da [[Cielo d'Alcamo]], considerato il primo poeta italiano ad utilizzare la [[lingua volgare]]. Le due statue in bronzo rappresentano il poeta e la donna amata; fa da cornice l'artistica fontana in travertino di Alcamo, completata dallo stemma della Città di Alcamo.
*Enoteca Regionale Sicilia Occidentale: ubicata presso il [[Castello dei conti di Modica (Alcamo)|Castello dei conti di Modica]].
=== Media ===
==== Stampa ====
Il più antico periodico alcamese è ''"[[Il Bonifato]]"''.<ref>
Alcamo vanta fra i giornalisti che scrivono per le testate nazionali, due grandi firme: [[Christian Rocca]] ([[Il Foglio (quotidiano)|Il Foglio]], [[Il Sole 24 Ore]] e [[La Stampa]]) e Giuseppe Pipitone ([[Il Fatto Quotidiano]]).
Da ricordare anche il periodico settimanale ''Il Granellino'', fondato nei primi anni del [[Novecento]] da Don [[Giuseppe Rizzo (presbitero)|Giuseppe Rizzo]] allo scopo di diffondere i suoi princìpi.
==== Radio ====
A livello locale, è presente la stazione radiofonica di [[Radio Alcamo Centrale]], che opera nel territorio alcamese a partire dal [[1976]].<ref>{{Cita web |url=http://www.radioalcamocentrale.it/storia/ |titolo=Radio Alcamo Centrale - Storia |accesso=4 febbraio 2015 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150204193152/http://www.radioalcamocentrale.it/storia/ |urlmorto=sì }}</ref>
==== Televisione ====
Le
Fra i personaggi che si sono distinti nel campo giornalistico televisivo, sono da ricordare [[Nello Morsellino]] (giornalista e scrittore), e Salvatore Tartamella (giornalista, pittore e cantautore).
[[File:
===Teatro===
Esiste solamente il [[Teatro Comunale "Cielo d'Alcamo"]], ubicato di fronte al Castello, ma l'attività teatrale è stata sempre fiorente nella parrocchie.
Degna di nota sono anche l'associazione Mivas, che ha realizzato diversi musical con successo, e la Compagnia Piccolo Teatro, fondata nel 1976 da un gruppo di appassionati e che ha visto nel corso degli anni l'affermarsi di diversi attori e registi teatrali, come [[Giacomo Romano Davare]], [[Benedetto Lo Monaco]] e [[Antonio Pandolfo]].
Nel castello di Alcamo si trova un teatro per l'[[opera dei pupi]]: è rinato grazie all'impegno di Salvatore Oliveri, nipote del famoso puparo [[Gaspare Canino (puparo)|Gaspare Canino]] che operò ad Alcamo per circa 50 anni, continuando l'opera del padre Luigi.
Spesso vengono tenute rappresentazioni all'interno del Castello o in piazza.
=== Musica e danza ===
[[File:Coro "Mater Dei" (Alcamo).jpg|thumb|Esibizione del Coro "Mater Dei" all'interno del giardino di Palazzo Rocca.]]
Fra gli artisti alcamesi più degni di nota, nel campo nazionale ed internazionale, sono da ricordare il tenore [[Stefano La Colla (tenore)|Stefano La Colla]], il pianista [[Domenico Piccichè]], il cantautore Alessio Alessandra e il gruppo folk dei Calandra & Calandra.
Esistono diverse associazioni musicali operanti ad Alcamo, fra le quali:
*il Premiato Complesso Bandistico "Città di Alcamo, che è la più antica banda della provincia di Trapani, è stato fondato nel 1880.<ref name=banda>{{cita testo|url=https://www.bandamusicale.it/bande/italia/sicilia/trapani/alcamo/alcamo.php|titolo=BandaMusicale.it - Premiato Complesso Bandistico "Città di Alcamo"}}</ref> Nei primi anni fu guidata dal barone [[Giuseppe Triolo]] di Sant'Anna.<ref name=banda/> Nel 1892, durante una gara con altre bande musicali siciliane e sotto la direzione del maestro [[Raffaele Caravaglios]], si aggiudicò il diploma d'onore e la medaglia d'oro, da cui il termine "premiato".<ref name=banda/>
*Il ''Brass Group'', è stato il promotore dell'evento "Summertime Blues Festival", che si tiene in piazza Ciullo e al quale partecipano cantanti e musicisti [[blues]] provenienti da diverse parti del mondo.<ref>{{cita web|url= http://www.ioamolasicilia.com/summer-blues-festival-2013-winter-edition-alcamo/ |sito= Io amo la Sicilia |titolo= Summer Blues Festival 2013 Winter Edition }}</ref>
*L'Associazione Amici della Musica, che promuove e organizza concerti di musica lirica, concorsi e premi internazionali anche in altri comuni della provincie di Trapani e di Palermo è attiva ad Alcamo dal 1986.<ref>{{cita web|url= https://www.amicimusicaalcamo.it/ChiSiamo.html |sito= Associazione Amici della Musica |titolo= Chi Siamo }}</ref>
*L'Associazione Culturale "Musikè" si propone la promozione dell’arte e della musica, allo scopo di contribuire alla crescita e alla bellezza interiore, soprattutto dei più giovani, per mezzo di mostre, concerti, corsi di musica e di canto, [[musicoterapia]]. Altro scopo è quello di recuperare i sapori, le usanze e le tradizioni del passato; vengono organizzate anche delle cene e le visite guidate al [[Palazzo De Ballis]], dove essa ha la sede.
*L'Associazione "Jacopone da Todi", nata nel 1989, è un coro e si propone di diffondere la conoscenza dell'arte sacra, nelle sue molteplici manifestazioni. Tra le sue attività, si ricorda la recita di [[canto gregoriano|canti gregoriani]] e [[canto polifonico|polifonici]] in accompagnamento della messa in [[lingua latina]] che si svolge ogni mercoledì all'interno della [[chiesa del Santissimo Salvatore (Alcamo)|chiesa del Santissimo Salvatore]].<ref>{{cita news|url= http://www.trapanioggi.it/iniziato-restauro-tela-del-settecento/ |rivista= Trapani Oggi |titolo= Iniziato restauro tela del Settecento }}</ref>
*Il Coro "Mater Dei" è un'associazione musicale costituitasi nel 1998 ed è composto da circa 30 elementi. Ha tenuto diversi concerti (in particolare durante il periodo di Natale) ad Alcamo nella provincia di Trapani.
*Il Coro "Francesca Adragna" si è costituito nel 2008 e ha un repertorio molto vario: arie da operette, melodie d'opera, musiche sacre, canti popolari siciliani, canzoni napoletane.
[[File:Summertime Blues Festival (XXI Edizione, Alcamo) 02.jpg|thumb|Concerto dal vivo durante la XXI edizione del Summertime Blues Festival, in piazza Ciullo.]]
Nel campo della danza, ci sono diverse realtà alcamesi e scuole di ballo. La famosa ballerina [[Sara Renda]], etoile del [[Grand Théâtre de Bordeaux|Opéra National de Bordeaux]] si è formata in una di queste scuole.
=== Cucina ===
{{vedi anche|Cucina trapanese}}
Alcune ricette tipiche della cucina alcamese sono:<ref name=prod>
* [[maccheroni fatti a mano]]
* [[pasta finocchi e sarde]]
* [[salsiccia]] "''cu li cavuliceddi''"
* [[pomodori secchi]] ripieni<ref>
* [[Cuddureddi (Alcamo)|cuddureddi]]
* [[sciù]]
* risu a tianu
* [[muffuletta]]
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=== Eventi ===
{{C|La sezione contiene eventi da verificare con fonti terze che ne accertino la rilevanza "almeno nazionale". Da ristrutturare come da [[Wikipedia:Modello di voce/
==== Eventi culturali e ricreativi ====
* Luglio-agosto: ''Concorso Nazionale Coreografico Danzalcamo''
* Seconda metà di agosto: "''Alcart - legalità e cultura''": serie di manifestazioni (mostre, seminari, musica, teatro ed altro). * Ottobre: ''Concorso Internazionale per Cantanti Lirici “Città di Alcamo”'', organizzato dal 1998 dall'Associazione Amici della Musica di Alcamo.
* Secondo o terzo week-end di dicembre: ''Cortiamo'' - Concorso internazionale di [[cortometraggio|cortometraggi]] organizzato fin dal 2006 da "''Segni Nuovi''" (circolo di cultura cinematografica che ha sede presso la [[Chiesa dei Santi Paolo e Bartolomeo]].
==== Eventi sportivi ====
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==== Mercato rionale ====
Il mercato rionale di Alcamo (detto "mercatino") si svolge il mercoledì presso la via
== Geografia antropica ==
=== Urbanistica ===
==== Storia ====
Il nucleo originario della città di Alcamo comprendeva i quartieri di San Vito e Lavinaru.<ref name=aracnet>{{Cita web|url=http://aracnet.cricd.it/sinput/sr09/sr09_20050526/sr09_cs_sa001/cs___000073.htm|titolo=Catalogo Regionale Informatizzato dei Beni Culturali ed Ambientali della Regione Siciliana|sito=aracnet.cricd.it|data=novembre 2017|accesso=9 novembre 2020|urlarchivio=https://archive.is/20150424152412/http://aracnet.cricd.it/sinput/sr09/sr09_20050526/sr09_cs_sa001/cs___000073.htm}}</ref>
Successivamente la città venne fortificata espandendosi verso i quartieri della Chiesa Madre (dove sorgeva il mercato durante il periodo medievale), San Calogero, San Giacomo (all'interno del quale venne edificato il Castello dei Conti di Modica) e San Francesco.<ref name=aracnet/>
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==== Luoghi di interesse urbanistico ====
[[File:Alcamo - Corso VI Aprile.jpg|thumb|left|Antica foto del Corso VI Aprile.]]
Per quanto riguarda le vie principali, la più importante è sicuramente il Corso VI Aprile (chiamato dagli alcamesi "cassaru"), che attraversa il centro storico da Porta Palermo, passando da piazza VI Novembre (dove si trova la [[Basilica di Santa Maria Assunta (Alcamo)|chiesa madre]]) e [[piazza Ciullo]], per finire in corrispondenza di Porta Trapani.
[[Piazza Ciullo]] viene identificata come "la piazza" per eccellenza dal [[Odonomastica|sistema odonimico]] popolare.<ref name=odonim>
Altra piazza di particolare interesse è
[[File:Giardino in Piazza Bagolino (Alcamo) 01.jpg|thumb|Giardino all'interno di [[Piazza Bagolino
Tra le più importanti piazze di Alcamo si annovera anche [[piazza Bagolino]], livellata nel 1909 dal sindaco Stanislao San Giuseppe<ref name="scopr10"/> e successivamente delimitata dalle mura del bastione (1930),<ref name=scopr10/> che nel 1950 furono completate dall'aggiunta di una ringhiera in [[travertino]].<ref name=scopr10/>
Altro luogo di interesse è [[Piazza Pittore Renda]], piazza creata nei primi anni del Novecento e dedicata al pittore alcamese.
=== Alcamo Marina ===
{{Vedi anche|Alcamo Marina}}
La zona a nord del territorio alcamese è costituita da un lungo litorale sabbioso (circa 7 km), dove sorge la località balneare di [[Alcamo Marina]], che si affaccia sulle acque del [[Golfo di Castellammare]].
Nella zona di Alcamo Marina si trovano:
* un'antica [[tonnara Foderà di Magazzinazzi|tonnara]] su due piani, risalente a prima del 1634,<ref>{{cita testo|url=http://www.turismo.trapani.it/it/5938/tonnara-magazzinazzi.html|titolo=Turismo Trapani, "Tonnara Magazzinazzi"}}</ref> proprietà della famiglia Foderà di [[Palermo]], alla quale appartengono anche altre tonnare nella zona del [[Provincia di Trapani|trapanese]] e in [[Libia]];<ref name=myhome>{{Cita web |url=http://www.myhomeinsicily.com/index.php/it/il-nostro-catalogo/tonnare/35-tonnara-fodera-di-magazzinazzi |titolo=my home in Sicily - Tonnara Foderà di Magazzinazzi |accesso=9 novembre 2017 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20171110005403/http://www.myhomeinsicily.com/index.php/it/il-nostro-catalogo/tonnare/35-tonnara-fodera-di-magazzinazzi |urlmorto=sì }}</ref><ref>{{Cita web |url=http://www.castellammareonline.it/main3/genealogy05.html |titolo=Genealogy (E-F) - Castellammare del Golfo Online |accesso=9 novembre 2017 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160304091556/http://www.castellammareonline.it/main3/genealogy05.html |urlmorto=sì }}</ref>
* la chiesa di Santa Maria della Stella (anche detta "''Stella Maris''");
* un sito archeologico dove sono visibili le [[fornaci romane di Alcamo]], utilizzate anticamente per la produzione di tegole e mattoni;<ref name=com>{{Cita web |url=http://www.comune.alcamo.tp.it/in-citta/alcamo-marina.html |titolo=Comune di Alcamo - Alcamo Marina |accesso=17 febbraio 2015 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150403062354/http://www.comune.alcamo.tp.it/in-citta/alcamo-marina.html |urlmorto=sì }}</ref>
* un punto geologico e laboratorio paleontologico, denominato "''Fossilandia''",<ref>{{cita testo|url=https://www.trapaninostra.it/paginevarie/Geochelone/2014-07-15_Fossilandia.pdf|titolo=Fossilandia - Comunicato Stampa}}</ref> dove sono raccolte specie di conchiglie fossili risalenti al [[Pleistocene inferiore]];
Particolare importanza naturalistica rivestono inoltre le dune sabbiose, dove si trovano diverse specie vegetali, tra cui il [[giglio marino]], il [[Cakile maritima|ravastrello]] e ''[[Agropyrum junceum]]''.
<gallery>
File:Tonnara in contrada Magazinazzi 02.jpg|La tonnara in contrada Magazzinazzi
File:Chiesa Stella Maris, Alcamo Marina.jpg|Prospetto della chiesa di Santa Maria della Stella
File:Fornaci romane ad Alcamo 02.jpg|Le [[fornaci romane di Alcamo]]
File:Spiaggia di Alcamo Marina 06.jpg|Veduta delle dune di Alcamo Marina, con la caratteristica vegetazione
</gallery>
== Economia ==
Alcamo è uno dei centri principali in [[Sicilia]] per la [[produzione del vino]], specialmente il [[Alcamo (vino)|Bianco Alcamo]] [[Denominazione di origine controllata|DOC]],<ref>
Nel territorio alcamese sorgono inoltre numerosi [[Baglio (architettura)|bagli]], un tempo utilizzati per la produzione del [[Marsala (vino)|marsala]].<ref name=scopr2/>
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Nell'ambito dell'artigianato alcamese, rivestono inoltre particolare importanza la lavorazione del legno, del [[ferro battuto]], della [[ceramica]] e il ricamo.<ref name=scopr2/><ref name=Aci>{{cita libro | titolo=Atlante cartografico dell'artigianato | editore=A.C.I. | città=Roma | anno=1985 | volume=3 | p=17}}</ref>
Assieme ad altri comuni, è parte dell{{'}}''Associazione Città del Vino'', del movimento ''[[Patto dei Sindaci]]'', del ''Progetto Città dei Bambini''<ref>{{cita testo|url=http://www.lacittadeibambini.org/progetto/motivazioni.htm|titolo=Progetto Città dei Bambini}}</ref>, della ''Rete dei Comuni Solidali''<ref>{{cita testo|url=http://www.comunisolidali.org/|titolo=Rete dei Comuni Solidali|accesso=21 dicembre 2016|dataarchivio=20 ottobre 2016|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20161020182406/http://www.comunisolidali.org/|urlmorto=sì}}</ref><ref>{{cita testo|url=https://www.tuttitalia.it/sicilia/91-alcamo/|titolo=tuttitalia.it - Alcamo}}</ref>, della strategia ''[[Rifiuti Zero]]'', del [[distretto turistico]] territoriale ''[[Golfo di Castellammare]]''<ref>http://pti.regione.sicilia.it/portal/pls/portal/!PORTAL.wwpob_page.show?_docname=16220325.PDF</ref> e di quello tematico ''Terre del mito''<ref>{{cita testo|url=http://www.travelnostop.com/NEWS_dettaglio.php?regione=Sicilia&i=94566|titolo=Alcamo entra nel distretto turistico Le terre del Mito | Travelnostop}}</ref> e del ''Patto Territoriale Golfo di Castellammare''.<ref>{{cita testo|url=http://www.comuni-italiani.it/081/001|titolo=Comuni-Italiani.it - Statistiche}}</ref>
<gallery>
File:Vinnignaturi cu li carteddi.jpg|Raccolta dell'uva: ''Vinnignaturi cu li carteddi''.
File:Antico Frantoio Vallone - Alcamo.jpg|Frantoio ad Alcamo (Antico Frantoio Vallone).
File:Gregge di pecore (Alcamo).jpg|Allevamento ovino in contrada Calatubo.
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La [[ferrovia Palermo-Trapani]] non passa per il centro cittadino, bensì lungo la costa e poi all'interno sul versante ovest. La [[stazione di Alcamo Diramazione]] si trova in prossimità dello svincolo autostradale Alcamo ovest, inoltre la [[stazione di Castellammare del Golfo]] è ubicata nel territorio di Alcamo, precisamente ad Alcamo Marina.
Passano per il territorio di Alcamo le [[strade statali in Italia|strade statali]]:
* SS 113 Settentrionale Sicula;<ref name=aracnet/>
* SS 119 di [[Gibellina]];
* SS 187 di [[Castellammare del Golfo]];<ref name=aracnet/>
* SS 731 Bretella di Castellammare del Golfo;
* SS 732 Bretella di Alcamo Est;
* SS 733 Bretella di Alcamo Ovest.
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* SR 8 Amburgio-Morfino-Rincione-Coda di Volpe.
Passano per il territorio di Alcamo le [[Strada provinciale|strade provinciali]] della [[provincia di Trapani]]:
* SP 10 di [[Camporeale]];
* SP 33 del Fiumefreddo;
* SP 47 Alcamo-Stazione di [[Castellammare del Golfo]];
* SP 49 di Passofondo;
* SP 55 Alcamo-[[Alcamo Marina]];<ref name=aracnet/>
* SP 64 Quattrovie.
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Sulla SS 624 [[Palermo]]-[[Sciacca]] è presente l'uscita "Alcamo" in entrambe le direzioni che dista circa 30 km dal versante Sud-Ovest del centro abitato di Alcamo. Tale uscita, ubicata interamente nel territorio di [[Poggioreale (Italia)|Poggioreale]], si collega, tramite la SP 9 (di serie n.182 Macchia-Sella-Bonfalco) e la SB0 (Strada intercomunale di [[Gibellina]]), al confine tra i territori di Poggioreale e di [[Monreale]], alla SS 119 (di Gibellina) nei pressi dell'ex stazione ferroviaria e uscita autostradale di Gallitello.
== Amministrazione ==
{{ComuniAmminPrecTitolo}}
{{ComuniAmminPrec|22 novembre 1993|23 marzo 2001|Massimo Ferrara|[[L'Ulivo]]|[[Sindaco (Italia)|Sindaco]]||}}
{{ComuniAmminPrec|10 dicembre 2001|22 maggio 2012|Giacomo Scala|[[L'Ulivo]]|[[Sindaco (Italia)|Sindaco]]||}}
{{ComuniAmminPrec|22 maggio 2012|6 giugno 2015|Sebastiano Bonventre|lista civica <br/>di [[centro-sinistra]]|[[Sindaco (Italia)|Sindaco]]|}}
{{ComuniAmminPrec|19 giugno 2015|21 giugno 2016|Giovanni Arnone||''[[Commissario straordinario|Commissario]]''|}}
{{ComuniAmminPrec|21 giugno 2016|10 ottobre 2021|Domenico Surdi|[[Movimento 5 Stelle|M5S]]|[[Sindaco (Italia)|Sindaco]]||}}
{{ComuniAmminPrec|10 ottobre 2021|''in carica''|Domenico Surdi|[[Movimento 5 Stelle|M5S]]|[[Sindaco (Italia)|Sindaco]]||}}
{{ComuniAmminPrecFine}}
=== Gemellaggi ===
* {{Gemellaggio|Lettonia|Jelgava}}
* {{Gemellaggio|JOR|Aqaba}}
* {{Gemellaggio|MAR|Khouribga}}
* {{Gemellaggio|ITA|Modica}}<ref>{{cita testo|url=https://www.comune.alcamo.tp.it/it/news/ciokowine-festival-citta-di-alcamo-2023-siglato-gemellaggio-fra-alcamo-e-modica|titolo=Comune di Alcamo - “CIOKOWINE Festival Città di Alcamo 2023” siglato Gemellaggio fra Alcamo e Modica}}</ref>
== Sport ==
{{vedi anche|Associazione Sportiva Dilettantistica Alcamo|Pallamano Alcamo|Basket Alcamo}}
[[File:A.S.D. Alcamo 1928.jpg|thumb|left|La squadra di calcio alcamese durante una partita nel 1928.]]
Lo sport più seguito e praticato ad Alcamo, come nella gran parte dei comuni italiani, è sempre stato il calcio
L'Alcamo può vantare nel suo palmares la conquista della [[Coppa Italia Dilettanti]] nel [[1996]] e la seguente Supercoppa Italiana Dilettanti. Inoltre vanta, insieme al [[Football Club Vittoria|Vittoria]], il record di vittorie della [[Coppa Italia Dilettanti Sicilia]] (vinta nel 1994, 2003 e 2007).
Molto attiva è inoltre l'attività di calcio giovanile, tra le varie squadre giovanili, la scuola calcio Adelkam si contraddistingue per aver lanciato numerosi calciatori ed aver vinto molte competizioni nazionali ed internazionali.
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[[File:Basket Alcamo vs CUS Cagliari 1.jpg|thumb|upright=1.4|Incontro della [[Basket Alcamo]] contro la [[CUS Cagliari Pallacanestro]].]]
Anche il [[Basket]] è molto seguito e praticato, sicuramente oggi con risultati migliori del calcio. La compagine femminile, il [[Basket Alcamo]],
Fra le più note cestiste che ci hanno giocato ricordiamo: [[Cynthia Cooper]], [[Lisa Leslie]], [[Francesca Zara]], [[Susanna Stabile]], [[Diāna Skrastiņa]] e [[Adalgisa Impastato]]. Gli allenatori più in vista sono stati: [[Vito Pollari]], [[Massimo Romano]] e [[Andrea Petitpierre]].
Anche la formazione maschile si è sempre ben contraddistinta, anche se non agli stessi livelli.
La squadra cittadina di [[pallamano]], il [[Pallamano Alcamo]], che milita in [[serie A
=== Impianti sportivi ===
La città dispone di numerosi impianti sportivi, i più importanti sono lo [[stadio]] comunale Lelio Catella (capienza di circa 10.000 posti) per il [[Calcio (sport)|calcio]] e l'[[atletica leggera|atletica]], il Palazzetto Tre Santi per il [[basket]] e il Palasport Enzo D'Angelo per la [[pallamano]]. Una piscina privata ad uso pubblico (La Fenice) dove si allenano ragazzi che hanno vinto anche premi nazionali. {{senza fonte|Lo stesso impianto
Quando militava in [[Serie C]], l'{{Calcio Alcamo|N}} disputava le partite interne allo stadio Don Rizzo, impianto che viene oggi utilizzato, come lo stadio S. Ippolito, dalle squadre giovanili e minori.
== Note ==
== Bibliografia ==
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* {{cita libro | cognome= | nome= | titolo= Le guide oro - Sicilia | editore= Casa editrice Bonechi | città= Firenze | anno= 1992 }}
* {{cita libro | cognome= Calia | nome= Roberto | coautori= Enzo Craparo, Erina Baldassano Cataldo | titolo= La Bella Alcamo | editore= Edizioni Blu Imaging & Adv. | città= Alcamo | anno= 1991 | cid= Calia}}
* {{cita libro | cognome= Chiarelli | nome= Andrea | coautori= Dario Cocchiara | titolo= Alcamo nel XX secolo
* {{cita libro | cognome= Chiarelli | nome= Andrea | coautori= Dario Cocchiara | titolo= Alcamo nel XX secolo
* {{cita libro | cognome= Orlandi | nome= Cesare | titolo= Delle città d'Italia e sue isole adjacenti compendiose notizie | editore= | città= | anno= 1770 | cid= Orlandi | url= https://books.google.co.uk/books?id=KGUOAAAAQAAJ}}
* {{cita libro | cognome= San Martino De Spucches | nome= Francesco | coautori= Mario Gregorio | titolo= La storia dei feudi e di titoli nobiliari della Sicilia dalla loro origini ai nostri giorni | editore= Lulu.com | città= | anno= | ISBN= 1-300-84355-1| cid= De Spucches | url= https://books.google.co.uk/books?id=3fnGBAAAQBAJ}}
* {{cita libro | autore= Gruppo Archeologico Drepanon | titolo= Bonifato - La montagna ritrovata | editore= Il Sole editrice | città= Trapani | anno= 2014 | ISBN= 978-88-905457-3-3 | cid= Gruppo Archeologico Drepanon }}
* {{cita libro | cognome= Bembina | nome= G. B. | coautori= Francesco Maria Mirabella, Pietro Maria Rocca | titolo= Alcamo sacra | editore= Edizioni Accademia di Studi "Cielo D'Alcamo" | città= Alcamo | anno= 1956 | cid= Bembina | url=
* {{cita libro | cognome= Malanima | nome= Paolo | titolo= Pre-Modern European Economy: One Thousand Years (10th-19th Centuries) | editore= BRILL | città= | anno= 2009 | lingua= inglese | isbn= 90-04-17822-8 | cid= Malanima | url= http://books.google.co.uk/books?id=C1Ej4VEPwSgC}}
* {{cita libro | cognome= Marsala | nome= M. T. | titolo= Atlante di Storia Urbanistica Siciliana "Alcamo" | editore= Flaccovio S.F. | città= Palermo | anno= 1980 | cid= Marsala }}
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* {{cita libro | cognome= Mirabella | nome= Francesco Maria | titolo= Sull'origine della città di Alcamo | editore= Popolare | città= Acireale | anno= 1919 }}
* {{cita libro | cognome= Di Giovanni | nome= V. | titolo= Notizie storiche della città di Alcamo | editore= Amenta M. | città= Palermo | anno= 1876 }}
* {{cita libro | cognome= Rocca | nome= Pietro Maria | titolo= Di alcuni antichi edifizi di Alcamo | editore= tip.Castellana-Di Stefano & C. | città= Palermo | anno= 1905}}
* {{cita libro | cognome= Rocca | nome= Pietro Maria | titolo= Delle muraglie e porte della città di Alcamo | editore= Lo Statuto | città= Palermo | anno= 1894 }}
* {{cita libro | cognome= Regina | nome= Vincenzo | titolo= Bonifato Terra Sicana Elima da Lungaro a Longarico | editore= Cartograf | città= Alcamo | anno= 1982 }}
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* {{cita libro | cognome= Maniaci | nome= G. | coautori= R. Di Bernardo | titolo= Espansione e problema ecologico nel comprensorio di Alcamo | editore= Damiano Campo | città= Alcamo | anno= 1974 }}
* {{cita libro | autore= Città di Alcamo - Assessorato al Turismo | titolo= Alcamo - un itinerario guidato per una città tutta da scoprire... | editore= | città= | anno= 2002 | cid= Alcamo - un itinerario guidato per una città tutta da scoprire...}}
* {{cita libro | cognome= Cataldo | nome= Carlo | titolo= La conchiglia di S. Giacomo | editore= Edizioni Campo | città= Alcamo | anno= 2001 | cid= Cataldo (2001) | url=
* {{cita libro | cognome= Cataldo | nome= Carlo | titolo= Guida storico-artistica dei beni culturali di Alcamo, Calatafimi, Castellammare del golfo, Salemi, Vita | editore= Sarograf | città= Alcamo | anno= 1982 | cid= Cataldo (1982) }}
* {{cita libro |cognome=
* {{cita libro | cognome= Regina | nome= Vincenzo | titolo= Cavalieri ospedalieri e pellegrini per le antiche vie della provincia di Trapani
* {{cita libro | cognome= Longo | nome= Ignazio | titolo= Terra Alcami. Imago Urbis. Rappresentazioni iconografiche e cartografiche antiche | editore= Aracne editrice | città= Roma | anno= 2013 | ISBN= 978-88-548-6350-7 | cid= Longo | url= http://www.aracneeditrice.it/aracneweb/index.php/pubblicazione.html?item=9788854863507 | accesso= 25 gennaio 2016 | dataarchivio= 1 febbraio 2016 | urlarchivio= https://web.archive.org/web/20160201070011/http://www.aracneeditrice.it/aracneweb/index.php/pubblicazione.html?item=9788854863507 | urlmorto= sì }}
== Voci correlate ==
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== Altri progetti ==
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*
*{{Cita web|titolo=Alcamo|url=https://sicilia.indettaglio.it/eng/comuni/tp/alcamo/alcamo.html|accesso=26 marzo 2020}}
*{{Cita web|titolo=Alcamo, Cuore del Golfo|url=https://www.youtube.com/watch?v=6GtRK8QWjMU&app=desktop|accesso=26 marzo 2020}}
*{{Cita web|titolo=Alcamo Cuore del Golfo al TG regione|url=https://www.youtube.com/watch?v=EzU0aDcWM8k&app=desktop|accesso=26 marzo 2020}}
{{Comuni
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