Chiesa cattolica: differenze tra le versioni

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{{nota disambigua2Nd|per altri usi dei termini "Chiesa cattolica", "cattolicesimo" o "cattolico" vedi '''[[|titolo=Cattolicità]]''', '''[[|titolo2=Chiesa cattolica (disambigua)]]''' e '''[[|titolo3=Cattolicesimo (disambigua)]]'''}}
[[File:ArchbasilicaBasilica of St.Sancti JohnPetri Lateranblue HDhour.jpg|thumbnailmin|La [[Basilicabasilica di San GiovanniPietro]] innello Laterano|CattedraleStato didella San[[Città Giovanni indel Laterano]] a [[RomaVaticano]] è ''Madrela epiù Capogrande di[[Basilica tutte(architettura le Chiesecristiana)|basilica]] di Roma e simbolo del mondo''<ref>[[Cristianesimo]].|300x300px]]
La '''Chiesa cattolica''' (dal [[Lingua latina ecclesiastica|latino ecclesiastico]] ''{{lang|la|catholicus}}'', a sua volta {{lang-grc|καθολικός|katholikós|universale|p=si|pp=si|da=si}})<ref>{{cita libro |autore=Alberto Nocentini |titolo=L'etimologico |altri=con la collaborazione di Alessandro Parenti |città=Milano |editore=Le Monnier-Mondadori Education |anno=2010 |isbn=978-88-00-20781-2 |p=203}}</ref> è la principale [[Confessione religiosa|confessione]] [[Cristiani|cristiana]] al mondo, con oltre 1,4 miliardi di [[Cristianesimo nel mondo|fedeli]].<ref>{{Cita web|lingua=it|url=https://www.vaticannews.va/it/chiesa/news/2024-10/chiesa-cattolica-dossier-fides-giornata-missionaria-mondiale.html|titolo=Dossier Fides: aumentano i cattolici nel mondo, saliti a 1 miliardo e 389 milioni - Vatican News|sito=www.vaticannews.va|data=2024-10-17|accesso=2025-04-23}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://www.vaticannews.va/it/vaticano/news/2025-03/annuario-pontificio-2025-e-annuarium-statisticum-ecclesiae-2023.html|titolo=Vatican News - statistiche sul numero di Fedeli nel mondo}}</ref>
{{Cita web
|url = http://www.vatican.va/various/basiliche/san_giovanni/index_it.htm
|titolo = Arcibasilica Papale di San Giovanni in Laterano
|autore = Card. Agostino Vallini
|wkautore = Agostino Vallini
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}}
</ref>.]]
[[File:081PzaSPietro.jpg|thumbnail|La [[Basilica di San Pietro]] nello Stato della [[Città del Vaticano]] è la più grande [[basilica]] di Roma. Ha ospitato i due concili Vaticani, nonché le esequie e le proclamazioni degli ultimi papi.]]
[[File:Canonization 2014- The Canonization of Saint John XXIII and Saint John Paul II (14036966125).jpg|thumbnail|[[Papa Francesco|Francesco]] è il [[papa]] attuale.]]
 
È caratterizzata da una [[Gerarchia cattolica|struttura gerarchica]] al cui vertice vi è il [[Papa|Sommo Pontefice]], detto anche ''papa'', che è anche [[vescovo]] della [[diocesi di Roma]] ed è considerato il successore dell'[[apostolo]] [[Pietro (apostolo)|Pietro]], nonché [[vicario di Cristo]] e guida della [[Chiesa (comunità)|Chiesa universale]].<ref>{{Cita web|lingua=it|url=https://www.treccani.it/enciclopedia/diritto-canonico/|titolo=canònico, diritto - Enciclopedia|sito=Treccani|accesso=2025-04-23}}</ref>
La '''Chiesa cattolica''' (dal [[Lingua latina|latino]] ecclesiastico ''catholicus'', a sua volta dal [[Lingua greca antica|greco antico]] {{Polytonic|καθολικός}}, ''katholikòs'', cioè "universale"<ref>Dalla locuzione ''kath'hólu'' ("nell'insieme", "nel totale") a sua volta formata dalla preposizione ''katá'' ("su", "in") e ''hólos'' ("tutto").</ref>) è la [[Chiesa (comunità)|Chiesa]] [[Cristianesimo|cristiana]] che riconosce il [[primato papale|primato]] di autorità al [[Papa|vescovo di Roma]], in quanto successore dell'[[Pietro apostolo|apostolo Pietro]] sulla [[Diocesi di Roma|cattedra di Roma]]. I suoi fedeli vengono chiamati cattolici.
 
Si distingue per la [[Dottrina della Chiesa cattolica|sua dottrina]], i [[Sacramento|sette sacramenti]], la [[liturgia]] e una [[Tradizione (Chiesa cattolica)|tradizione millenaria]] che risale all'epoca apostolica. Ha la potestà di [[Magistero della Chiesa cattolica|magistero]] (cioè di insegnamento ai fedeli, attraverso i [[Concilio ecumenico|Concili ecumenici]] e le [[Infallibilità papale|parole del Pontefice]], se proferite [[ex cathedra]]), così come la potestà di [[santificazione]] - attraverso il potere sacramentale - e di governo. L’insieme di [[Norma giuridica|norme giuridiche]], [[Regolamento|regolamenti]] e documenti [[Dottrina cristiana|dottrinali]] formulati dalla Chiesa costituiscono, nel loro insieme, il [[diritto canonico]].<ref name=":0">{{Cita web|lingua=it|url=https://www.treccani.it/vocabolario/ex-cathedra/|titolo=Ex cathedra - Significato ed etimologia - Vocabolario|sito=Treccani|accesso=2025-04-23}}</ref><ref>{{Cita web|lingua=it|url=https://www.treccani.it/enciclopedia/papa_(Dizionario-di-Storia)/|titolo=Papa - Enciclopedia|sito=Treccani|accesso=2025-04-23}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://www.vatican.va/roman_curia/congregations/orientchurch/profilo/rc_con_corient_pro_20000724_profile_it.html|titolo=Cong. Chiese Orientali: profilo|sito=www.vatican.va|accesso=2025-04-23}}</ref> I suoi fedeli sono chiamati "cattolici" o, più precisamente, "cristiani cattolici".<ref>{{Cita web|lingua=it|url=https://www.treccani.it/enciclopedia/chiesa-cattolica_(Enciclopedia-Italiana)/|titolo=CATTOLICA, CHIESA - Enciclopedia|sito=Treccani|accesso=2025-04-23}}</ref>
Il nome richiama l'[[Chiesa (comunità)|universalità della Chiesa]] fondata a partire dalla predicazione di [[Gesù|Gesù Cristo]] e dei suoi [[Apostolo|Apostoli]], costituita dal "popolo di Dio" a sua volta formato da "tutte le nazioni della terra"<ref>''[[Lumen gentium]]'' XIII.</ref>, la quale viene dichiarata sussistere in modo perfetto nella Chiesa cattolica visibilmente organizzata, senza tuttavia negare, almeno a partire dal [[Concilio Vaticano II|Concilio Ecumenico Vaticano II]], la presenza di elementi di santificazione e di verità nelle altre [[Chiesa cristiana|Chiese cristiane]] separate da essa con le quali ritiene invece di dover perseguire un'azione [[ecumenismo|ecumenica]]<ref>Cfr. a titolo esemplificativo il documento ''[http://www.decanatocesanoboscone.net/DEcanato/carta_oecumenica.htm Charta oecumenica]'' siglato nel 2001 da tutte le Chiese cristiane europee.</ref> e il riconoscimento dei valori spirituali presenti nelle altre religioni<ref>{{Citazione|La Chiesa cattolica non rifiuta niente di ciò che è vero e santo nelle religioni. Ella considera con un rispetto sincero questi modi di agire e di vivere, queste regole, queste dottrine che, benché siano diverse in molti dei punti che Ella osserva e propone, tuttavia apportano spesso un raggio di verità che illumina tutti gli uomini|''[[Nostra aetate]]'', 2}} Cfr. anche [[Paolo VI]] ''[[Ecclesiam suam]]'' 67.</ref> essi stessi frutto dello [[Spirito Santo]]<ref>[[Giovanni Paolo II]] ''[[Redemptoris missio]]'' 29: {{Citazione|Il rapporto della Chiesa con le altre religioni è dettato dal duplice rispetto: 'Rispetto per l'uomo nella sua ricerca di risposte alle domande più profonde della vita e rispetto per l'azione dello Spirito nell'uomo}} In ''[[Dominus Jesus]]'' la [[Congregazione per la Dottrina della Fede]] ricorda comunque il dovere primario della proclamazione del ''[[Vangelo]]'' come "pienezza della verità" (5) in quanto la «rivelazione sia su Dio sia sulla salvezza dell'uomo risplende a noi per mezzo di questa rivelazione nel Cristo, il quale è insieme il mediatore e la pienezza di tutta la rivelazione.»</ref>.
 
[[File:Pope Leo XIV 3 (3x4 cropped).png|thumb|[[Papa Leone XIV]], Sommo Pontefice della Chiesa cattolica dall'8 maggio 2025.]]
Tra le Chiese cristiane, secondo le statistiche, la Chiesa cattolica conta il maggior numero di fedeli a livello mondiale,<ref>Dati stimati al 2007.
La [[Santa Sede]], [[ente (diritto)|ente]] e [[personalità giuridica|soggetto giuridico]] di [[diritto internazionale]] preposto al governo della Chiesa cattolica, esercita la [[sovranità]] sulla [[Città del Vaticano]], un piccolo Stato indipendente situato all'interno di [[Roma]], dove risiede il papa. La [[Curia romana]] è il complesso di organi e autorità che costituiscono l'apparato amministrativo della Santa Sede. Nella storia, la Chiesa cattolica ha avuto un ruolo fondamentale nello sviluppo della [[Civiltà occidentale|cultura, della scienza e delle arti occidentali]], esercitando anche un importante ruolo politico - cioè di [[potere temporale]] - nei principali contesti geopolitici globali, a partire dal [[medioevo]] fino ai nostri giorni.<ref name=":0" />
{{cita web
|url=https://www.cia.gov/library/publications/the-world-factbook/geos/xx.html#People
|titolo=World
|accesso=29 giugno 2010
|lingua=en
|editore=[[CIA]]
|opera=[[CIA World Factbook|The World Factbook]]
}}
</ref> con un'alta percentuale in [[Europa]] e nelle [[America|Americhe]].
 
La Chiesa cattolica è costituita da 25 Chiese ''[[sui iuris]]'', tra cui la [[Chiesa latina]] — prevalente in Occidente — e 24 [[Chiese di rito orientale]], tutte in [[piena comunione]] con il Pontefice romano.<ref>{{cita libro|autore=Pontificio Consiglio per i Testi Legislativi|titolo=Codice di Diritto Canonico|url=https://www.vatican.va/archive/cod-iuris-canonici/cic_index_it.html|anno=1983|editore=Libreria Editrice Vaticana|capitolo=Can. 204}}</ref><ref>{{cita libro|autore=Concilio Vaticano II|titolo=Orientalium Ecclesiarum|url=https://www.vatican.va/archive/hist_councils/ii_vatican_council/documents/vat-ii_decree_19641121_orientalium-ecclesiarum_it.html|anno=1964|editore=Tipografia Poliglotta Vaticana|capitolo=n. 2}}</ref> Il nome "cattolica", che significa "universale", richiama l’estensione e la vocazione universale della Chiesa fondata sulla predicazione di Gesù Cristo e degli [[Apostoli]]. Questa comunità ecclesiale, definita nella sua essenza come il "Popolo di Dio", è composta da fedeli provenienti da tutte le nazioni della terra.<ref>{{cita libro|autore=Concilio Vaticano II|titolo=Lumen Gentium|url=https://www.vatican.va/archive/hist_councils/ii_vatican_council/documents/vat-ii_const_19641121_lumen-gentium_it.html|anno=1964|editore=Tipografia Poliglotta Vaticana|capitolo=n. 13}}</ref> Secondo la dottrina cattolica, la Chiesa di Cristo sussiste in modo pieno nella Chiesa cattolica, la quale è visibilmente organizzata e fondata sulla comunione sacramentale e gerarchica dei battezzati, purché non separati da essa per [[eresia]] o [[apostasia]].<ref>{{cita libro|autore=Concilio Vaticano II|titolo=Lumen Gentium|url=https://www.vatican.va/archive/hist_councils/ii_vatican_council/documents/vat-ii_const_19641121_lumen-gentium_it.html|anno=1964|editore=Tipografia Poliglotta Vaticana|capitolo=n. 8}}</ref> A partire in particolare dal [[Concilio Ecumenico Vaticano II]], la Chiesa cattolica riconosce tuttavia la presenza di elementi di verità e di santificazione anche nelle altre Chiese cristiane non in piena comunione con essa.<ref>{{cita libro|autore=Concilio Vaticano II|titolo=Unitatis Redintegratio|url=https://www.vatican.va/archive/hist_councils/ii_vatican_council/documents/vat-ii_decree_19641121_unitatis-redintegratio_it.html|anno=1964|editore=Tipografia Poliglotta Vaticana|capitolo=n. 3}}</ref> In quest’ottica, promuove un costante [[Ecumenismo|dialogo ecumenico]], finalizzato al raggiungimento dell’unità dei cristiani<ref>{{cita libro|autore=Concilio Vaticano II|titolo=Unitatis Redintegratio|url=https://www.vatican.va/archive/hist_councils/ii_vatican_council/documents/vat-ii_decree_19641121_unitatis-redintegratio_it.html|anno=1964|editore=Tipografia Poliglotta Vaticana|capitolo=n. 1-4}}</ref>, e riconosce inoltre i valori spirituali presenti nelle religioni non cristiane.<ref>{{cita libro|autore=Concilio Vaticano II|titolo=Nostra Aetate|url=https://www.vatican.va/archive/hist_councils/ii_vatican_council/documents/vat-ii_decl_19651028_nostra-aetate_it.html|anno=1965|editore=Tipografia Poliglotta Vaticana|capitolo=n. 2}}</ref>
== Panoramica ==
 
La formula latina ''[[extra Ecclesiam nulla salus]]'' (ovvero ''al di fuori della Chiesa non c'è [[Salvezza (religione)|salvezza]]'') riflette la dottrina cattolica per la quale solo chi è membro della Chiesa può essere salvato. Tale formula è approfondita dal [[Catechismo della Chiesa cattolica|Catechismo della Chiesa]], nonché dal concetto di ''[[subsistit in]]'', utilizzato nel documento [[Lumen Gentium]] (redatto durante il [[Concilio Vaticano II]]) e che ha suscitato diverse interpretazioni, ma il cui significato è stato successivamente chiarito attraverso il dialogo tra la [[Conferenza episcopale spagnola]] e la [[Congregazione per la Dottrina della Fede]], nonché nella dichiarazione ''[[Dominus Iesus]]''.<ref>{{cita libro|autore=Giovanni Paolo II|titolo=Dominus Iesus|url=https://www.vatican.va/content/john-paul-ii/it/apost_exhortations/documents/hf_jp-ii_exh_20000806_dominus-iesus_it.html|anno=2000}}</ref>[[File:San Giovanni in Laterano 2021.jpg|min|La [[Basilica di San Giovanni in Laterano|cattedrale di San Giovanni in Laterano]] a [[Roma]] è ufficialmente la ''Madre di tutte le Chiese cattoliche di Roma e del mondo''.<ref>{{Cita web|url=http://www.vatican.va/various/basiliche/san_giovanni/index_it.htm|titolo=Arcibasilica Papale di San Giovanni in Laterano|autore=Card. [[Agostino Vallini]]|sito=Vatican.va|data=9 novembre 2009|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20161210174138/http://www.vatican.va/various/basiliche/san_giovanni/index_it.htm|urlmorto=no}}</ref>|300x300px|sinistra]]L’attributo "'''cattolica'''" (derivante dal greco antico "καθολικός", katholikós, che significa "universale")<ref>{{cita libro | autore = Treccani | titolo = Cattolico | url = https://www.treccani.it/vocabolario/cattolico/ |accesso=8 aprile 2025}}</ref> venne associato alla Chiesa fin dai primi secoli del cristianesimo per sottolineare la sua universale estensione e missione, cioè la sua vocazione a essere presente in tutto il mondo, come attestato, tra gli altri, da [[Sant'Ignazio di Antiochia]] nella sua ''Lettera ai cristiani di Smirne'' (circa 107 d.C.), dove si legge: "Dove c'è [[Gesù|Cristo Gesù]], lì è la Chiesa cattolica".<ref>{{cita libro | nome=Ignazio di Antiochia | cognome= | titolo=Lettera ai cristiani di Smirne, cap. 8,2 | anno=2003 | editore=[[Mondadori]] | città=Milano |curatore=Bart D. Ehrman}}</ref>
[[File:Gesù.JPEG|thumbnail|upright|sinistra|Immagine devozionale di [[Gesù Cristo]], di cui la Chiesa si considera sposa.]]
La costituzione [[dogma]]tica sulla Chiesa ''[[Lumen Gentium]]'' del [[Concilio Vaticano II]], dichiara che «l'unica Chiesa di [[Gesù|Cristo]], che nel Simbolo apostolico, cioè il [[Credo (liturgia)|Credo]], professiamo una, santa, cattolica e apostolica, e che il Salvatore nostro, dopo la sua [[Risurrezione di Gesù|resurrezione]], diede da pascere a [[Pietro apostolo|Pietro]] (cfr. [[Vangelo secondo Giovanni|Gv]] {{Passo biblico|Gv|21,17}}), affidandone a lui e agli altri apostoli la diffusione e la guida (...) in questo mondo costituita e organizzata come società, sussiste nella Chiesa cattolica, governata dal successore di Pietro e dai [[Vescovo|vescovi]] in comunione con lui» (''Lumen gentium'', n. 8).
 
Tuttavia, fu con l’[[editto di Milano]] (313 d.C.), promulgato dagli imperatori [[Costantino]] e [[Licinio]], che la Chiesa cristiana ottenne il riconoscimento legale all’interno dell’[[Impero romano]], segnando l’inizio della sua progressiva affermazione pubblica e istituzionale.<ref>{{cita libro | nome=Eusebio di Cesarea | cognome= | titolo=Storia ecclesiastica, libri VIII–IX | anno=2001 | editore=BUR | città=Milano |traduttore=Claudio Moreschini}}</ref><ref>{{cita libro | nome= | cognome= | titolooriginale=Codex Theodosianus, XVI.1.2 | titolo=Codice Teodosiano. Le leggi degli imperatori romani da Costantino a Teodosio II|anno=2005 | editore=[[Bompiani]] | città=Milano|traduttore=Luigi G. Pani|curatore=Antonio Garzya}}</ref> Dopo la [[Riforma protestante]] del XVI secolo, il termine venne utilizzato con maggiore specificità per indicare la Chiesa rimasta in comunione con il vescovo di Roma, in contrapposizione alle nuove confessioni cristiane sorte in quell’epoca (protestanti) e alle Chiese orientali che già dal [[Grande Scisma]] del 1054 si erano separate (ortodosse).<ref>{{cita libro | nome= | cognome= | titolo=Catechismo della Chiesa Cattolica | anno=1997 | editore=Libreria Editrice Vaticana | città=Città del Vaticano| edizione=2 |numero=830–838 }}</ref> Il [[Concilio di Trento]] (1545–1563), convocato in risposta alla Riforma, contribuì ulteriormente a definire l’identità dottrinale e istituzionale della Chiesa cattolica rispetto ad altre confessioni cristiane.<ref>{{cita libro | nome= | cognome= | titolo=Concilio di Trento, Decreti e canoni | anno=1990 | editore=EDB | città=Bologna | curatore=Giuseppe Alberigo e Pierangelo Gramaglia |volume=3|titolooriginale=I concili ecumenici}}</ref>
Nel Vangelo di Matteo è presente la cosiddetta "Confessione di Pietro", cioè l'atto formale con cui Cristo, secondo la dottrina cattolica, dando all'Apostolo Simone il nuovo nome di "Cefa" (in aramaico "roccia", donde "Pietro"), con ciò costituendo l'Apostolo a fondamento su cui sarebbe stata edificata la struttura della Chiesa, e affidando a lui le "chiavi del Regno dei Cieli" (che, secondo il linguaggio rabbinico, significherebbe investirlo di potestà ultraterrena), avrebbe investito il "Principe degli Apostoli" di autentica e piena autorità giurisdizionale su tutta la Chiesa, come è stato affermato in modo particolare durante il [[Concilio Vaticano I]].
Quest'autorità attribuisce ai successori dell'Apostolo Pietro sulla cattedra di Roma (i Papi), il titolo di "Vicari di Cristo", cioè veri e propri rappresentanti di Dio sulla terra.
 
== Storia ==
La Chiesa cattolica stabilisce il proprio effettivo giorno di nascita già nel mattino di [[Pasqua]]<ref>J. Comby, ''Per leggere la storia della Chiesa'', [[Edizioni Borla]], Torino 1989</ref>, quando Cristo risorto si rese manifesto alle donne e agli apostoli. Da quando gli Apostoli ricevettero lo [[Spirito Santo]] nel giorno di [[Pentecoste]] essa realizza l'imperativo missionario di Gesù: {{quote biblico|Andate dunque e ammaestrate tutte le nazioni, battezzandole nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito santo, insegnando loro ad osservare tutto ciò che vi ho comandato.|Mt|28,19-20}}
{{vedi anche|Storia del cristianesimo}}
Se si pone attenzione soprattutto agli svolgimenti delle istituzioni civili in Europa, e alle relazioni della Chiesa con esse, allora si distinguono convenzionalmente 4 fasi della storia della Chiesa:
# [[Storia del cristianesimo in età antica|'''Età antica''']] (I-VIII secolo): Questa fase inizia con la predicazione di Gesù Cristo e si estende fino al sorgere del [[Sacro Romano Impero]] con [[Carlo Magno]]. Include la diffusione del cristianesimo, le persecuzioni, l'Editto di Milano (313 d.C.) che sancisce la legalizzazione del cristianesimo nell'Impero Romano, e il consolidamento della Chiesa sotto Costantino. L'epoca termina con l'inizio dell'Alto Medioevo e l'ascesa del potere politico di Carlo Magno.<ref>{{cita libro|autore=J. O’Donnell|titolo=The Early Christian World|anno=1996|editore=Routledge}}</ref>
# [[Storia del cristianesimo in età medievale|'''Età medievale''']] (VIII-XV secolo): In questa fase, il cristianesimo si radica in tutta l'Europa, con la creazione del Sacro Romano Impero e la stretta connessione tra la Chiesa e il potere politico. La Chiesa diventa un attore centrale della vita sociale e politica, specialmente in Occidente. Il periodo copre eventi chiave come la formazione delle monarchie nazionali (principalmente Francia e Spagna), le [[Crociate]], il rafforzamento del papato, e la nascita delle università medievali. La fine di questa fase si può collocare con l'inizio delle monarchie nazionali nel XIV-XV secolo e con il declino del potere temporale della Chiesa<ref>{{cita libro|autore=M. T. Clanchy|titolo=From Memory to Written Record: England 1066–1307|anno=1993|editore=Blackwell}}</ref>.
# [[Storia del cristianesimo in età moderna|'''Età moderna''']] (XV-XVIII secolo): Questo periodo comprende l'epoca dei grandi concili (come il Concilio di Trento) e la Riforma protestante, che segna la rottura dell'unità religiosa dell'Europa occidentale, con la nascita del movimento [[luterano]] e la successiva frammentazione del cristianesimo in diverse confessioni. Il periodo culmina con eventi significativi come la [[Rivoluzione francese]], che provoca una serie di cambiamenti politici, sociali ed ecclesiastici, segnando la fine del potere temporale della Chiesa e l'inizio della separazione tra Stato e Chiesa in molte nazioni europee.<ref>{{cita libro|autore=J. D. Hughes|titolo=The Reformation: A History|anno=2012|editore=Oxford University Press}}</ref>
# [[Storia del cristianesimo in età contemporanea|'''Età contemporanea''']] (dalla Rivoluzione francese ai nostri giorni): In questa fase, la Chiesa affronta il processo di modernizzazione, le sfide della secolarizzazione, e il confronto con la crescita degli Stati moderni e la perdita di potere temporale. Eventi significativi includono la diffusione del cristianesimo nel mondo non europeo, la nascita del movimento ecumenico, i concilî del XX secolo (in particolare il Concilio Vaticano II), e il continuo dialogo interreligioso e il coinvolgimento in questioni sociali e politiche globali.<ref>{{cita libro|autore=G. H. Williams|titolo=The Ecumenical Movement: An Anthology of Key Texts and Voices|anno=2004|editore=Georgetown University Press}}</ref>
 
== Descrizione ==
La sua diffusione fu rapida e continua in numerose aree dell'[[Impero romano]], anche se venne riconosciuta come lecita solo nel [[IV secolo]] con l'[[editto di Milano]] di [[Costantino I]].La sua capacità di conversione fu dovuta anche al fatto di voler manifestare la propria religione non come una credenza associata esclusivamente a un particolare popolo (quale era ad esempio quella [[ebraismo|ebraica]]), ma di presentarsi come ''ecclesia'', comunità di credenti aperta a tutti, indipendentemente dall'appartenenza di ognuno. Espressione di una "religione universale", il suo insegnamento, tramite cui si fece interprete della [[legge morale naturale]], fu ed è indirizzato, oltre le divisioni di classe, di razza, di [[Sesso (biologia)|genere]]<ref>A tal proposito lo [[Storia del Cristianesimo|storico del Cristianesimo]] [[Giovanni Filoramo]] evidenzia come il ruolo religioso della donna emerga fin dal Medioevo quando {{Citazione|grazie all'imporsi del [[culto]] di [[Maria (madre di Gesù)|Maria]], si è giunti a riconoscere, ad esempio nel campo della mistica, il ruolo centrale delle donne. L'[[anacoreta]] [[Giuliana di Norwich]] parla di "maternità di Dio", sottolineando la dimensione divina della [[misericordia]], e di Cristo come madre, che col sangue nutre i fedeli. Il suo pensiero è stato ripreso e approfondito dalla recente [[teologia femminista]].|[[Giovanni Filoramo]]. ''Cristianesimo''. Milano, Mondadori/Electa, 2007, pag.275}}</ref> e di nazione, a tutti gli uomini<ref>{{Citazione|Non c'è più giudeo né greco, non c'è più schiavo né libero, non c'è più uomo né donna, poiché tutti voi siete uno in Cristo Gesù|''[[Lettera ai Galati]]'' III, 28|οὐκ ἔνι Ἰουδαῖος οὐδὲ Ἕλλην, οὐκ ἔνι δοῦλος οὐδὲ ἐλεύθερος, οὐκ ἔνι ἄρσεν καὶ θῆλυ· πάντες γὰρ ὑμεῖς εἷς ἐστε ἐν Χριστῷ Ἰησοῦ|lingua=el}}</ref>.
=== Caratteristiche ===
[[File:Entrega_de_las_llaves_a_San_Pedro_(Perugino).jpg|min|verticale=1.4|''Consegna delle chiavi'' di Pietro Perugino (1481-1482), [[Cappella Sistina]] in Città del Vaticano]]
La Chiesa cattolica si distingue, sin dalle origini, per il riconoscimento del primato dell'apostolo Pietro, noto anche come primato petrino, considerato fondamento della sua struttura gerarchica. Secondo la costituzione dogmatica Lumen gentium del Concilio Vaticano II, «l’unica Chiesa di Cristo [...] sussiste nella Chiesa cattolica, governata dal successore di Pietro e dai vescovi in comunione con lui».<ref>{{cita libro |autore=Concilio Vaticano II |titolo=Lumen gentium |editore=Libreria Editrice Vaticana |anno=1964 |capitolo=8 |citazione=L’unica Chiesa di Cristo [...] sussiste nella Chiesa cattolica, governata dal successore di Pietro e dai vescovi in comunione con lui.}}</ref>
 
Nel [[Vangelo]] secondo [[Matteo (apostolo)|Matteo]] si trova la cosiddetta "Confessione di Pietro", momento in cui Gesù, rivolgendosi a Simon Pietro, lo rinomina "Cefa" (cioè "roccia", da cui "Pietro") e afferma: «Tu sei Pietro, e su questa pietra edificherò la mia Chiesa» (Mt 16,18-19). Secondo l’interpretazione cattolica, questo gesto rappresenta il conferimento di un’autorità piena e universale sull'intera Chiesa, confermata nel tempo e ribadita in modo solenne durante il Concilio Vaticano I.<ref>{{cita libro |titolo=Costituzione dogmatica Pastor Aeternus |autore=Concilio Vaticano I |editore=Libreria Editrice Vaticana |anno=1870 |citazione=Il Romano Pontefice è il successore del beato Pietro, primo degli apostoli, e vero vicario di Cristo.}}</ref>
La Chiesa cattolica esiste in forma attuale nella Chiesa retta dal [[Diocesi di Roma|vescovo di Roma]], il [[papa]], e da tutti i vescovi in comunione con lui; insegna che «il popolo di Dio restando uno e unico si deve estendere a tutto il mondo e a tutti i secoli» e per questo la «Chiesa cattolica [...] tende a ricapitolare tutta l'umanità [...] in Cristo capo nell'unità del suo Spirito.»<ref>Lumen Gentium, 13</ref>
 
I successori di Pietro, vescovi di Roma, sono detti "Vicari di Cristo", in quanto rappresentanti della sua autorità sulla terra.<ref>{{cita libro |autore=Catechismo della Chiesa Cattolica |titolo=Catechismo della Chiesa Cattolica |editore=Libreria Editrice Vaticana |anno=1992 |citazione=Il Papa, vescovo di Roma e successore di san Pietro, è il perpetuo e visibile principio e fondamento dell’unità della Chiesa.}}</ref>
Il [[Catechismo della Chiesa cattolica]], l'[[Annuario pontificio]], il [[Codice di diritto canonico]] e il [[Codice dei canoni delle Chiese orientali]] raccolgono gli insegnamenti e le modalità di organizzazione della Chiesa cattolica.
 
Secondo la tradizione cattolica, la nascita della Chiesa è fatta risalire simbolicamente al mattino di [[Pasqua]], quando Cristo risorto si manifesta ai discepoli, e si realizza pienamente nel giorno di [[Pentecoste]], con la discesa dello Spirito Santo sugli Apostoli. Da quel momento la comunità cristiana inizia a compiere il mandato missionario di Gesù: «Andate dunque e ammaestrate tutte le nazioni [...] ]» (Mt 28,19-20).<ref>{{cita web |url=https://www.laparola.net/wiki.php?riferimento=Mt28%2C19-20 |titolo=Vangelo secondo Matteo 28,19-20 |sito=laparola.net |accesso=2025-04-10}}</ref>
== Dottrina ==
 
La sua diffusione fu rapida e continua in numerose aree dell'Impero romano, anche se venne riconosciuta come lecita solo nel [[IV secolo]] con l'editto di Milano di [[Costantino I]]. La sua capacità di conversione fu dovuta anche al fatto di voler manifestare la propria religione non come una credenza associata esclusivamente a un particolare popolo (quale era ad esempio quella [[ebraismo|ebraica]]), ma di presentarsi come ''ecclesia'', comunità di credenti aperta a tutti, indipendentemente dall'appartenenza di ognuno. Espressione di una "religione universale", il suo insegnamento, tramite cui si fece interprete della [[legge morale naturale]], fu ed è indirizzato, oltre le divisioni di classe, di razza, di genere<ref>A tal proposito lo [[Storia del Cristianesimo|storico del Cristianesimo]] [[Giovanni Filoramo]] evidenzia come il ruolo religioso della donna emerga fin dal Medioevo quando {{Citazione|grazie all'imporsi del [[culto]] di [[Maria (madre di Gesù)|Maria]], si è giunti a riconoscere, ad esempio nel campo della mistica, il ruolo centrale delle donne. L'[[anacoreta]] [[Giuliana di Norwich]] parla di "maternità di Dio", sottolineando la dimensione divina della [[misericordia]], e di Cristo come madre, che col sangue nutre i fedeli. Il suo pensiero è stato ripreso e approfondito dalla recente [[teologia femminista]].|[[Giovanni Filoramo]]. ''Cristianesimo''. Milano, Mondadori/Electa, 2007, p. 275}}</ref> e di nazione, a tutti gli uomini.<ref>{{Citazione|Non c'è più giudeo né greco, non c'è più schiavo né libero, non c'è più uomo né donna, poiché tutti voi siete uno in Cristo Gesù|''[[Lettera ai Galati]]'' III, 28|οὐκ ἔνι Ἰουδαῖος οὐδὲ Ἕλλην, οὐκ ἔνι δοῦλος οὐδὲ ἐλεύθερος, οὐκ ἔνι ἄρσεν καὶ θῆλυ· πάντες γὰρ ὑμεῖς εἷς ἐστε ἐν Χριστῷ Ἰησοῦ|lingua=el}}</ref>
[[File:Berlinghiero berlinghieri, croce firmata con dolenti, assunta, diniego di pietro, evangelisti, 1200-1250 ca., da s.m. degli angeli (LU) 01.JPG|thumb|Il [[crocifisso]], l'immagine di [[Christus patiens|Gesù sofferente]] sulla [[Crocifissione di Gesù|croce]], si è diffusa nella chiesa cattolica latina soprattutto dopo l'anno Mille (''[[Croce di Lucca]]'' di [[Berlinghiero Berlinghieri]], 1230-1235 circa)]]
{{Vedi anche|Dottrina della Chiesa cattolica|Trinità (cristianesimo)|Redenzione (religione)}}
 
La Chiesa cattolica continua a esistere oggi nella forma di comunione gerarchica guidata dal Papa, vescovo di Roma, in unione con tutti i vescovi del mondo. Essa insegna che «il popolo di Dio, restando uno e unico, si deve estendere a tutto il mondo e a tutti i secoli» e perciò tende «a ricapitolare tutta l'umanità [...] in Cristo capo, nell'unità del suo Spirito» (Lumen gentium, n. 13).
La Chiesa cattolica afferma l'esistenza di un [[monoteismo|unico Dio]] in tre persone distinte e consustanziali, Padre, Figlio e Spirito Santo, [[creazione (teologia)|creatore]] dell'universo e datore della vita e di bene. L'uomo, creato a immagine e somiglianza di Dio, è dotato di [[libero arbitrio]], in grado cioè di scegliere fra il [[bene (etica)|bene]] e il [[male]]. Dio ha progressivamente rivelato se stesso e ha stabilito un'alleanza dapprima con il [[popolo d'Israele]] e poi attraverso Israele a tutte le genti portando l'alleanza a pieno compimento in Gesù Cristo il [[Messia]], Figlio di Dio della stessa natura del Padre; Egli ha compiuto l'Antica Legge, e ha portato la nuova [[Salvezza (Bibbia)|Salvezza]] a tutti popoli, con una nuova alleanza.
[[File:Gutenberg Bible.jpg|thumbnail|sinistra|La [[Bibbia]], unita alla "Tradizione apostolica", è la fonte della "Rivelazione": immagine della [[Bibbia di Gutenberg]], la prima bibbia stampata (basata sul testo della ''[[Vulgata]]'', la bibbia tradotta in [[Lingua latina|latino]] da [[san Gerolamo]] nel V secolo).]]
L'opera di [[Gesù Cristo]] prosegue nella Chiesa cattolica, guidata dallo [[Spirito Santo]] e istituita da [[Dio]] per la salvezza di tutte le genti.
 
Gli insegnamenti ufficiali, l'organizzazione interna e la disciplina ecclesiastica sono raccolti e codificati nel [[Catechismo della Chiesa Cattolica]], nell'[[Annuario Pontificio]], nel [[Codice di Diritto Canonico]] e nel [[Codice dei canoni delle Chiese orientali]].
La missione della Chiesa si esercita con gli [[Magistero della Chiesa cattolica|insegnamenti]], la preghiera, la liturgia e l'amministrazione dei [[sacramenti]] attraverso cui Dio offre in dono la [[Grazia divina#Grazia nel Cattolicesimo|grazia]]. La [[rivelazione]] viene trasmessa, secondo la Chiesa cattolica, attraverso la [[Bibbia|Scrittura]] e la [[Tradizione cattolica|Tradizione]]<ref>[http://www.vatican.va/archive/catechism_it/p1s1c2a2_it.htm § 81-82 Catechismo della Chiesa Cattolica]. Per approfondimenti sul dibattito e sull'evoluzione in relazione alle ''Fonti della Rivelazione'' nel cattolicesimo, cfr. [[Avery Dulles]]. ''Fonts of revelation'', in The New Catholic Encyclopedia vol.12. 2003, Gale, New York, pp.190 e sgg.</ref>. Per lo sviluppo e l'esposizione della dottrina, vengono considerati autorevoli i canoni di 21 [[concili ecumenici]], di cui i primi sette in comune con le Chiese orientali, e gli scritti dei [[Padri della Chiesa]] e il magistero ordinario, con cui il [[papa]] insegna in qualità di successore di Pietro.
 
=== Dottrina ===
Una moderna sintesi di tutta la dottrina cattolica può essere trovata nel [[Catechismo della Chiesa Cattolica]], la cui ultima versione è stata redatta nel [[1992]] sotto [[papa Giovanni Paolo II]] da una commissione con a capo il cardinale Joseph Ratzinger, dal 2005 [[papa Benedetto XVI]]. Nel [[2005]] è stato pubblicato il ''[[Catechismo della Chiesa cattolica|Compendio]]'' del Catechismo, con la formula a domande e risposte per una più agile comprensione. La fede cattolica è condensata nel [[simbolo apostolico]] che riassume le principali verità del credo.
{{Vedi anche|Dottrina della Chiesa cattolica|Trinità|Redenzione (religione)}}
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[[File:Jean II Restout - Pentecôte.jpg|min|''Pentecôte'', Jean II Restout (1732) Questa immagine rappresenta la discesa dello Spirito Santo sugli Apostoli durante la Pentecoste, un tema centrale nella dottrina e nella missione della Chiesa cattolica.]]
nota: può essere più utile estendere la voce [[Dottrina della Chiesa cattolica]] che ripeterla in questa sezione
[[File:Gutenberg Bible.jpg|min|La [[Bibbia]], unita alla "Tradizione apostolica", è la fonte della "Rivelazione": immagine della [[Bibbia di Gutenberg]], la prima bibbia stampata (basata sul testo della ''[[Vulgata]]'', la bibbia tradotta in [[Lingua latina|latino]] da [[san Gerolamo]] nel V secolo).]]
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La Chiesa cattolica afferma l'esistenza di un unico Dio ([[monoteismo]]) in tre persone distinte e consustanziali, ''Padre, Figlio e Spirito Santo'', creatore dell'universo e il datore della vita e del bene. L'uomo, creato a immagine e somiglianza di Dio, è dotato di libero arbitrio, cioè ha la capacità di scegliere fra il bene e il male. Dio ha progressivamente rivelato sé stesso e stabilito un'alleanza dapprima con il popolo d'Israele e poi, attraverso Israele, a tutte le genti, portando a compimento l'alleanza nel [[Messia]], Gesù Cristo, Figlio di Dio della stessa natura del Padre; Egli avrebbe così compiuto l'Antica Legge e portato la nuova Salvezza a tutti i popoli, con una nuova Alleanza. L'opera di Gesù prosegue nella Chiesa cattolica, guidata dallo Spirito Santo e istituita da Dio per la salvezza di tutte le genti.<ref name="CCCsalvezza">Catechismo della Chiesa Cattolica, nn. 430–450, Libreria Editrice Vaticana, 1992</ref>
== Storia della Chiesa ==
 
La missione della Chiesa si esercita attraverso gli insegnamenti, la preghiera, la liturgia e l'amministrazione dei sacramenti mediante i quali Dio offre in dono la [[Grazia (teologia)|grazia]].<ref name="CCCgrazie">Catechismo della Chiesa Cattolica, n. 1074</ref> Secondo la dottrina cattolica, la [[rivelazione]] divina ha due fonti complementari: la Sacra Scrittura (cioè la Bibbia) e la [[Tradizione Apostolica]], inseparabili tra loro.<ref name="DV9">Concilio Vaticano II, Dei Verbum, n. 9.</ref> La Bibbia è considerata ispirata da Dio ed è parte integrante della fede cattolica, alla luce della quale la Chiesa interpreta e sviluppa il proprio insegnamento.<ref name="CCCBibbia">Catechismo della Chiesa Cattolica, nn. 101–141.</ref>
{{vedi anche|Storia del cristianesimo}}
 
Per lo sviluppo e l'esposizione della dottrina, vengono considerati autorevoli i canoni di 21 concili ecumenici, di cui i primi sette sono in comune con le Chiese orientali, gli scritti dei [[Padri della Chiesa]] e il magistero ordinario, con cui il papa insegna in qualità di successore di Pietro.<ref>{{cita libro | nome=Joseph | cognome=Ratzinger | titolo=Introduzione al cristianesimo | anno=2005 | editore=Queriniana | città= }}</ref>
Se si pone attenzione soprattutto agli svolgimenti delle istituzioni civili in Europa, e alle relazioni della Chiesa con esse, allora si distinguono convenzionalmente 4 fasi della storia della Chiesa:
 
Una sintesi moderna di tutta la dottrina cattolica può essere trovata nel Catechismo della Chiesa cattolica, la cui ultima versione è stata redatta nel 1992 sotto papa [[Giovanni Paolo II]] da una commissione presieduta dal cardinale [[Joseph Ratzinger]], poi papa Benedetto XVI.<ref name="CCC1992">Catechismo della Chiesa Cattolica, edizione ufficiale vaticana, 1992</ref> Nel 2005 è stato pubblicato il ''[[Compendio del Catechismo della Chiesa cattolica|Compendio del Catechismo]]'', che adotta la formula a domande e risposte per una più agile comprensione<ref name="Compendio">Compendio del Catechismo della Chiesa Cattolica, Libreria Editrice Vaticana, 2005.</ref>. La fede cattolica è condensata nel ''[[Simbolo degli apostoli]]'', che riassume le principali verità del credo.<ref name="CCCSimbolo">Catechismo della Chiesa Cattolica, nn. 185–197.</ref>
 
=== Liturgia ===
{{Vedi anche|Sacramento|Liturgia delle ore}}
[[File:Eucharist001.jpg|min|La [[celebrazione eucaristica]]]]
[[File:Karfreitag - Fürbitten.jpg|min|Liturgia del Venerdì santo]]
La [[Liturgia della Chiesa cattolica|liturgia]] è il [[culto]] pubblico della Chiesa. Essa consiste nei sacramenti e nella [[preghiera]] pubblica, secondo le feste dell'[[Anno liturgico nella Chiesa cattolica|anno liturgico]]. Le forme sono molto variate nel corso dei secoli e, fino agli [[Anni 1960|anni sessanta]] del [[XX secolo]], nelle Chiese cattoliche di rito romano e ambrosiano essa era celebrata soltanto in latino, ragione per cui la Chiesa cattolica occidentale era anche detta Chiesa latina. Oltre al Rito romano, in assoluto il più diffuso, esistono tuttora altri riti latini, conservati in alcune zone, fra cui:
* il [[Rito ambrosiano]] diffuso nell'[[arcidiocesi di Milano]] e in alcuni decanati limitrofi, principale tra i riti latini a minor diffusione;
* il [[Rito di Braga]] (o bracarense) (nell'[[arcidiocesi di Braga]], in [[Portogallo]]);
* il [[Rito gallicano|Rito gallicano o lionese]] (a [[Lione]], in [[Francia]]);
* il [[Rito mozarabico]] (principalmente nella cattedrale di [[Toledo]], in [[Spagna]]).
 
Le liturgia varia in base ai [[Chiesa particolare|riti e alle famiglie liturgiche]]: il più diffuso, specialmente in occidente, è il [[rito romano]], che è anche il più seguito in [[Italia]].
 
La Chiesa cattolica celebra l'[[eucaristia]] o (santa) messa, in modo particolare la [[domenica]] e gli altri giorni festivi come celebrazione solenne e festosa della "[[Risurrezione|resurrezione]] di Cristo", considerata conseguenza diretta del suo sacrificio sul Calvario. Messe feriali sono celebrate tutti i giorni a parte il [[Venerdì santo]] e il [[Sabato santo]] ([[giorno aliturgico|giorni aliturgici]]).
 
Altro pilastro della preghiera liturgica è la [[Liturgia delle ore]] (o ufficio divino), che consiste nella "consacrazione" di [[ore canoniche]] nel corso del giorno e della notte. Le principali ore sono [[Lodi mattutine|Lodi]] e [[Vespri]], rispettivamente preghiera del mattino e della sera. Le preghiere consistono principalmente in [[salmi]]. Possono essere aggiunti da uno a tre periodi di preghiera intermedi (Terza, Sesta e Nona) e un'altra preghiera dopo il tramonto ([[Compieta]]), e un altro periodo variabile dedicato principalmente a letture dalla Bibbia e a padri della Chiesa. Come per la [[Messa (musica)|messa]], la liturgia delle ore ha ispirato importanti composizioni [[Musica sacra|musicali]] dal [[canto gregoriano]] alla [[polifonia]], fino alle complesse orchestrazioni dell'[[Musica barocca|età barocca]].
 
Il rito romano è in assoluto il più diffuso nella Chiesa cattolica.
 
Nel 2007 [[papa Benedetto XVI]] legiferò<ref>{{cita testo|url=https://www.vatican.va/content/benedict-xvi/it/motu_proprio/documents/hf_ben-xvi_motu-proprio_20070707_summorum-pontificum.html|titolo=Motu proprio ''Summorum Pontificum'', articolo 1}}</ref> che per la [[messa]] ci sono due usi del rito romano: quello del ''Messale romano'' promulgato da Paolo VI ("espressione ordinaria" del rito) e quello dell'edizione di Giovanni XXIII del ''Messale romano'' promulgato da Pio V ("espressione straordinaria" dello stesso rito). Nel 2021 [[papa Francesco]] legiferò invece che del rito romano esiste una sola espressione: «I libri liturgici promulgati dai santi Pontefici Paolo VI e Giovanni Paolo II, in conformità ai decreti del Concilio Vaticano II, sono l'unica espressione della ''lex orandi'' del Rito Romano».<ref>{{cita testo|url=https://www.vatican.va/content/francesco/it/motu_proprio/documents/20210716-motu-proprio-traditionis-custodes.html|titolo=Motu proprio ''Traditionis custodes'', articolo 1}}</ref>
* [[Storia del cristianesimo in età antica]]: dalla nascita con Gesù Cristo, fino al sorgere del [[Sacro Romano Impero]] con [[Carlo Magno]] (I-VIII secolo);
* [[Storia del cristianesimo in età medievale]] (dall'VIII al XV secolo): da Carlo Magno fino alla nascita delle [[monarchie nazionali]] nel XIV-XV secolo (soprattutto Francia e Spagna);
* [[Storia del cristianesimo in età moderna]] (secoli XV-XVIII): è l'epoca dei grandi concili del XV e XVI secolo, della rottura dell'unità religiosa dell'Europa occidentale, con la nascita del [[luteranesimo|movimento luterano]]; il periodo termina con la Rivoluzione francese.
* [[Storia del cristianesimo in età contemporanea]] dalla [[Rivoluzione francese]] ai nostri giorni;
 
==== Eucaristia ====
== Organizzazione ecclesiastica ==
L'eucaristia è il sacramento centrale della fede cattolica, definito come la presenza reale di Gesù Cristo sotto le specie del pane e del vino, che, secondo la dottrina cattolica della [[transustanziazione]], si trasformano sostanzialmente, durante la celebrazione della messa, nel corpo e nel sangue di Cristo, pur mantenendo le apparenze sensibili.<ref>{{Cita libro | autore=Sancta Sedes | titolo=Catechismo della Chiesa Cattolica | capitolo=1323-1327 | editore=Libreria Editrice Vaticana | anno=1997 | pp=373-376 | lingua=it}}</ref><ref>{{Cita libro | autore=Giuseppe Casoria | titolo=Liturgia e riforma liturgica | editore=Città Nuova | anno=2002 | pp=52-58 | lingua=it}}</ref> È considerata "il sacramento dei sacramenti" perché rende presente in modo misterioso e reale il sacrificio di Cristo, rendendo partecipi i fedeli della sua vita e redenzione.<ref>{{Cita libro | autore=Enrico Mazza | titolo=I sacramenti | editore=Morcelliana | anno=2016 | pp=125-135 | lingua=it}}</ref> Il Catechismo della Chiesa cattolica, infatti, dice così al n. 1324<ref>{{Cita web|url=https://www.vatican.va/archive/catechism_it/p2s2c1a3_it.htm|titolo=Catechismo della Chiesa Cattolica - Il sacramento dell'Eucaristia|sito=www.vatican.va|accesso=2025-05-28}}</ref>:
 
{{Citazione|L'eucaristia è fonte e culmine di tutta la vita cristiana. Tutti i sacramenti, come pure tutti i ministeri ecclesiastici e le opere di apostolato, sono strettamente uniti alla sacra Eucaristia e ad essa sono ordinati. Infatti, nella santissima eucaristia è racchiuso tutto il bene spirituale della Chiesa, cioè lo stesso Cristo, nostra Pasqua.|Catechismo della Chiesa cattolica, n. 1324}}
 
L'eucaristia è celebrata quotidianamente nelle chiese cattoliche, con particolare rilievo la domenica e nelle principali festività liturgiche, come il [[Giovedì santo]] e la solennità del [[Corpus Domini]].<ref>{{Cita libro | autore=Gabriele Kuby | titolo=Il mistero della Messa | editore=Cantagalli | anno=2007 | pp=112-118 | lingua=it}}</ref>
 
=== Culto mariano ===
{{vedi anche|Mariologia}}
[[File:Mary16thC.jpg|sinistra|min|verticale|La [[Maria (madre di Gesù)|Madonna]], che è vista spesso come immagine stessa della Chiesa che in sé custodisce Gesù.<ref>{{cita testo|url=http://www.vatican.va/archive/hist_councils/ii_vatican_council/documents/vat-ii_const_19641121_lumen-gentium_it.html|titolo=''Lumen gentium''|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20130704034013/http://www.vatican.va/archive/hist_councils/ii_vatican_council/documents/vat-ii_const_19641121_lumen-gentium_it.html }} 68; {{cita testo|url=http://www.vatican.va/archive/hist_councils/ii_vatican_council/documents/vat-ii_const_19631204_sacrosanctum-concilium_it.html|titolo=''Sacrosanctum Concilium''|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20130512030210/http://www.vatican.va/archive/hist_councils/ii_vatican_council/documents/vat-ii_const_19631204_sacrosanctum-concilium_it.html }} 103; {{cita testo|url=http://www.vatican.va/archive/catechism_it/p123a9p6_it.htm|titolo=''Catechismo della Chiesa cattolica''|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20130604122955/http://www.vatican.va/archive/catechism_it/p123a9p6_it.htm }} 972.</ref>]]
 
La Chiesa cattolica è stata anche il primo e più vasto centro di culto verso Maria, la Madre di Gesù.
Il culto di Maria è previsto dalla liturgia della Chiesa fin dalle origini, sia come oggetto di venerazione in sé stesso, sia come elemento potentissimo di intercessione presso Gesù Cristo. Oltre a ciò, Maria è vista anche come modello di imitazione.<ref>Il [[concilio Vaticano II]] riconosce a Maria un culto speciale detto "[[iperdulia]]", distinto dalla semplice venerazione o "[[dulia]]" solitamente tributata ai [[santi]], evidenziando come esso confluisca nel culto a Dio, e abbia una particolare funzione di promozione nelle anime dell'[[adorazione]] e della glorificazione di Cristo: {{citazione|Maria, perché Madre santissima di Dio, che prese parte ai misteri di Cristo, per grazia di Dio esaltata, dopo il [[Figlio di Dio|Figlio]], sopra tutti gli [[angelo|angeli]] e gli uomini, viene dalla Chiesa giustamente onorata con culto speciale. […] Questo culto, quale sempre fu nella Chiesa, sebbene del tutto singolare, differisce essenzialmente dal culto di adorazione, prestato al [[Logos|Verbo]] [[incarnazione|incarnato]] così come al [[Dio Padre|Padre]] e allo [[Spirito Santo]], e singolarmente lo promuove.|Tratto dal [[concilio Vaticano II]], {{cita testo|url=http://digilander.libero.it/monast/maria/lumen.htm|titolo=''Lumen Gentium''}}, I,66}}</ref>
 
Dal punto di vista storico, la sua opera di mediazione tra l'umanità e Cristo si spiega con l'investitura che ricevette da Gesù sulla croce, quando venne "donata" agli uomini per farli sentire più vicini a Lui. Soprattutto dopo l'[[ascensione di Gesù]], Maria rimase il punto di riferimento per la comunità dei credenti appena sorta, preservandone l'unità di fronte alle nuove sfide e alle potenziali discordie che caratterizzarono la primissima era cristiana. Il culto verso la Beata Vergine andò poi aumentando fino a quando si arrivò a una notevole diffusione dopo il [[concilio di Efeso]] ([[431]]), che la riconobbe ufficialmente come "Madre di Dio" (''[[Theotókos]]'').
 
Nell'esortazione apostolica ''Marialis Cultus'' di [[papa Paolo VI]] del [[1974]] al culto di Maria vengono date le seguenti indicazioni: esso deve attingere il più possibile alle [[Testi sacri ebraici|Sacre Scritture]], va collocato nel ciclo annuale delle liturgie ecclesiastiche, ha un orientamento ecumenico (volto cioè a promuovere l'unità dei cristiani), e guarda a Maria come a un modello di vergine, di madre e di sposa. Nell{{'}}''Esortazione'' sono comprese anche descrizioni e suggerimenti circa la preghiera del [[Rosario|Santo Rosario]], uno dei principali esercizi attraverso cui la Chiesa manifesta la propria devozione a Maria; sul Rosario è tornato [[Papa Giovanni Paolo II|Giovanni Paolo II]] con la lettera apostolica ''[[Rosarium Virginis Mariae]]'' del [[2002]] per aggiungere ai quindici tradizionali misteri della gioia, del dolore e della gloria, cinque «misteri della luce» riguardanti la vita pubblica di Gesù ([[Battesimo di Gesù|Battesimo]], [[Tramutazione dell'acqua in vino|Nozze di Cana]], Predicazione del [[Regno dei cieli|Regno]], [[Trasfigurazione di Gesù|Trasfigurazione]], Istituzione dell'eucaristia). Giovanni Paolo II nel [[1986]] ha anche fatto pubblicare un nuovo [[messale]] comprendente messe specifiche da dedicare alla Beata Vergine.
 
=== Relazioni con altre confessioni cristiane ===
Dei 21 concili ecumenici riconosciuti dalla Chiesa cattolica i primi sette sono accettati dalle Chiese ortodosse di tradizione bizantina, la famiglia delle Chiese ortodosse "pre-Calcedoniane" riconosce i primi tre e i cristiani di tradizione nestoriana solo i primi due.
 
Il dialogo ha mostrato che benché la separazione sia avvenuta molti secoli fa, le differenze nella dottrina concernono più spesso formule e riti che elementi sostanziali.
 
Emblematica è la ''Dichiarazione Cristologica Comune tra la Chiesa Cattolica e la Chiesa Assira Orientale''<ref>{{lingue|en|fr}}{{cita web|autore=Pontificio consiglio per la promozione dell'unità dei cristiani|url=http://www.vatican.va/roman_curia/pontifical_councils/chrstuni/sub-index/index_east-assyrian_it.htm|titolo=Dichiarazione cristologica comune tra Papa Giovanni Paolo II ed il Catholicos Patriarca della Chiesa assira dell'Oriente, Khanania Mar Dinkha IV|anno=1994|accesso=23 dicembre 2006|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20070311094441/http://www.vatican.va/roman_curia/pontifical_councils/chrstuni/sub-index/index_east-assyrian_it.htm|urlmorto=no}}</ref> sottoscritta da «Sua Santità papa Giovanni Paolo II, vescovo di Roma e Papa della Chiesa Cattolica, e Mar [[Dinkha IV]], patriarca della [[Chiesa Assira Orientale]]» l'11 novembre [[1994]].
 
La differenza tra le due Chiese ruota intorno a questioni antiche quali la disputa sulla legittimità dell'espressione «Madre di Dio» o di «Madre di Cristo» riguardo a Maria che emerse nel concilio di Efeso nel 431. Mentre la tradizione della Chiesa cattolica utilizza entrambe le espressioni, la Chiesa assira si riferisce a Maria come «Madre di Cristo nostro Dio e Salvatore». La dichiarazione enuncia che entrambe le chiese riconoscono la natura sia umana sia divina di Gesù e che «Entrambi riconosciamo la legittimità e correttezza di queste espressioni della stessa fede e rispettiamo le preferenze di ciascuna Chiesa nella sua vita liturgica».
 
Le controversie maggiori riguardano il riconoscimento del primato papale e il timore che l'unione ecclesiale si risolva in un assorbimento delle chiese di minore dimensione da parte della numericamente maggiore componente latina della Chiesa cattolica e l'accantonamento o l'abbandono di antiche e ricche eredità teologiche, liturgiche e culturali. Inoltre, le controversie vertono sul culto e sull'adorazione del pane consacrato, sul culto dei santi e della Madonna.
 
[[File:Martin Luther, 1529.jpg|min|[[Martin Lutero]], il teologo tedesco che diede inizio allo scisma [[protestantesimo|protestante]]]]
 
Sussistono differenze molto maggiori con le dottrine delle Chiese riformate, che i cattolici ritengono avere rotto con la tradizione del passato mentre esse, per parte loro, ritengono Roma aver rotto con gli insegnamenti degli apostoli, per come si ricavano dal [[Nuovo Testamento]]. Tuttavia anche con queste Chiese il dialogo è cominciato almeno dal Concilio Vaticano II, mentre alcune differenze sono andate attenuandosi con la semplificazione del rito della Messa, la diffusione della Bibbia, la comune ricerca storica.
 
Dal [[2009]] la Chiesa cattolica, con la [[costituzione apostolica]] ''[[Anglicanorum coetibus]]'' firmata da Benedetto XVI, ha invece aperto le porte ai fedeli della [[Chiesa anglicana]] desiderosi di entrare in comunione con Roma, con la creazione di ordinariati personali che conservano il patrimonio liturgico e spirituale della Chiesa d'Inghilterra. Tale apertura è stata interpretata dai più come un tentativo di ricostituire l'unità con i tradizionalisti anglicani, fuoriusciti dalla Chiesa d'Inghilterra, in quanto dissenzienti sull'apertura del sacerdozio alle donne e su altre questioni controverse.<ref>{{cita news|url=http://www.corriere.it/cronache/09_ottobre_20/papa-apre-ad-anglicani_0649fcfc-bd5f-11de-a737-00144f02aabc.shtml|titolo=Il Papa apre le porte agli anglicani. «Sì al sacerdozio dei chierici sposati»|accesso=20 ottobre 2009|pubblicazione=Corriere della Sera|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20091023041356/http://www.corriere.it/cronache/09_ottobre_20/papa-apre-ad-anglicani_0649fcfc-bd5f-11de-a737-00144f02aabc.shtml|urlmorto=no}}</ref>
 
=== Risorse economiche ===
Occorre distinguere tra la Santa Sede, lo Stato della Città del Vaticano e le singole Chiese locali, i cui vescovi sono normalmente organizzati nei sinodi delle Chiese Orientali, nelle [[Conferenza episcopale|Conferenze episcopali]] di rito latino e in simili organismi.
 
Le risorse economiche della Santa Sede sono amministrate dalla [[Prefettura degli affari economici della Santa Sede|Prefettura per gli Affari Economici]].
 
Le fonti di reddito principali della Santa Sede sono:
 
* L'[[Obolo di San Pietro]], costituito dalle [[Elemosineria apostolica|elemosine]] offerte al papa dai fedeli in tutto il mondo: nel [[2013]] il gettito è stato di 78 milioni di dollari.<ref>{{cita web|url=https://www.avvenire.it/chiesa/pagine/la-carit-del-papa-abbraccio-agli-ultimi-|titolo=La «carità del Papa». Abbraccio agli ultimi|accesso=30 giugno 2015|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20171114202436/https://www.avvenire.it/chiesa/pagine/la-carit-del-papa-abbraccio-agli-ultimi-|urlmorto=no}}</ref>
* Gli incassi dei [[Musei Vaticani]] (circa 4 milioni di visitatori all'anno).
* I profitti realizzati dall'[[Istituto per le opere di religione]] (IOR), [[Banca|istituto bancario]] incaricato di investire il patrimonio della Santa Sede.
 
Le Conferenze episcopali nazionali gestiscono autonomamente il bilancio della Chiesa nei vari Paesi, raccogliendo le offerte dei fedeli e, in alcuni Paesi, godendo di finanziamenti dallo Stato. In Italia, in base al [[Patti Lateranensi|Concordato]] del [[1984]], ogni cittadino può scegliere di versare l'[[otto per mille|8 per mille]] dell'[[Imposta sul reddito delle persone fisiche|IRPEF]] alla [[Conferenza Episcopale Italiana]] (poco meno di un miliardo di euro nel [[2018]])<ref>{{cita testo|url=http://www.repubblica.it/economia/2016/05/19/news/cei_torna_sopra_al_miliardo_la_quota_di_otto_per_mille_ma_aumentano_le_spese_per_i_preti-140157046/?ref=HREC1-27|titolo=Cei, torna sopra al miliardo la quota di otto per mille.|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160625060453/http://www.repubblica.it/economia/2016/05/19/news/cei_torna_sopra_al_miliardo_la_quota_di_otto_per_mille_ma_aumentano_le_spese_per_i_preti-140157046/?ref=HREC1-27 }} la Repubblica</ref> o ad altre confessioni religiose che hanno concluso con lo Stato Intese che prevedano questa forma di finanziamento.<ref>La maggior parte dei cittadini (circa due su tre) sceglie di non barrare alcuna opzione, ma la ripartizione dell'[[otto per mille|8 per mille]] avviene in base non alle singole dichiarazioni, bensì spartendo l'intera somma disponibile in base alla percentuale di scelte. Vale a dire che la Chiesa cattolica, a fronte di una maggioranza relativa ai contribuenti che hanno barrato almeno una scelta, con il 31% circa di preferenze sul totale (70% di coloro che hanno espresso una scelta) incassa circa il 70% dell'intera somma. In questo senso Mario Patuzzo. «La tassa dell'8 per mille» dalla rivista L'Ateo, n. 0/1996.</ref><ref>Sergio Lariccia, «Esigenze di laicità della società italiana» in ''Manifesto Laico'', Bari, Laterza, 1999, pp. 59-65. È come avviene nelle elezioni, in cui tutti i seggi disponibili vengono distribuiti in base ai voti espressi, senza lasciare posti vuoti per i voti non espressi.</ref>.
 
Il contributo dell'8 per mille non serve a finanziare lo Stato Vaticano e nemmeno la Santa Sede, ma viene impiegato per il sostentamento del clero e per spese di culto e caritative della Conferenza Episcopale Italiana, di cui si dispone di un rendiconto e della ripartizione.<ref>{{Cita web |url=https://www.8xmille.it/mappa-8xmille |titolo=Rendiconto 8xmille relativo all'utilizzazione delle somme pervenute nell'anno 2015 all'Istituto Centrale per il Sostentamento del Clero e alla Conferenza Episcopale Italiana |accesso=14 novembre 2017 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20170328233857/http://www2.8xmille.it/mappa-8xmille |urlmorto=no}}</ref> Inoltre sono attualmente previste dalle normative fiscali agevolazioni (come l'esenzione ICI, l'abbattimento del 50% dell'IRES, agevolazioni IRAP) per le istituzioni religiose, ospedaliere, educative, tra cui anche quelle dipendenti dalla Chiesa cattolica. Inoltre vi sono particolari situazioni di beneficio dovute all'[[extraterritorialità]] di alcuni beni del Vaticano.
Molti tra i ricavi della Santa Sede vengono elargiti alle popolazioni bisognose di aiuto attraverso il [[Dicastero per il servizio dello sviluppo umano integrale]].<ref>Preceduto dal Pontificio consiglio "Cor Unum", che «esprime la sollecitudine della Chiesa cattolica verso i bisognosi perché sia favorita la fratellanza umana e si manifesti la Carità di Cristo», dal {{cita web |url=http://www.vatican.va/roman_curia/pontifical_councils/corunum/corunum_it/profilo/istituzione.html |titolo=Profilo istituzionale |accesso=3 marzo 2013 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20130303011325/http://www.vatican.va/roman_curia/pontifical_councils/corunum/corunum_it/profilo/istituzione.html }}</ref>
 
Nel 2013 il valore del patrimonio immobiliare della Chiesa cattolica, a livello mondiale, si aggirava sui {{formatnum:2000}} miliardi di euro. In Italia, si stima che circa il 15% del valore complessivo del patrimonio immobiliare appartenesse alla Chiesa cattolica.<ref>{{Cita web |url=http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2013-02-15/chiesa-2mila-miliardi-immobili-082813.shtml?uuid=Ab3cTeUH&refresh_ce=1 |titolo=Chiesa, 2mila miliardi di immobili nel mondo |sito=[[Il Sole 24 Ore]] |data=15 febbraio 2013 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160624222427/http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2013-02-15/chiesa-2mila-miliardi-immobili-082813.shtml?uuid=Ab3cTeUH&refresh_ce=1}}</ref><ref>{{Cita web |url=http://quifinanza.it/soldi/vaticano-spa-gli-immobili-della-chiesa-valgono-2mila-miliardi/67551/?refresh_ce |titolo=Vaticano Spa, gli immobili della Chiesa valgono 2mila miliardi |sito=QuiFinanza |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160521082834/http://quifinanza.it/soldi/vaticano-spa-gli-immobili-della-chiesa-valgono-2mila-miliardi/67551/?refresh_ce}}</ref><ref>{{Cita web |url=http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2016-05-16/in-italia-patrimonio-cedibile-almeno-6-miliardi-230327.shtml?uuid=ADODgGJ&refresh_ce=1 |titolo=In Italia patrimonio «cedibile» di almeno 6 miliardi |sito=Il Sole 24 Ore |data=16 maggio 2016 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160625062841/http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2016-05-16/in-italia-patrimonio-cedibile-almeno-6-miliardi-230327.shtml?uuid=ADODgGJ&refresh_ce=1}}</ref>
 
=== Critiche ===
{{vedi anche|Critiche alla Chiesa cattolica}}
Nel corso dei secoli alla Chiesa cattolica sono state mosse accuse di vario tipo, sia dal punto di vista religioso sia politico.<ref>si veda, ad esempio, ''[[Storia criminale del cristianesimo]]''</ref> Nei primi secoli del cristianesimo, le accuse erano provenienti dagli ambienti popolari della religione tradizionale greco-romana, di [[infanticidio]] e [[incesto]]; nel Medioevo, provenienti da [[Movimenti ereticali medievali|gruppi pauperistici]], di avere abbandonato l'opzione di Gesù in favore dei poveri; con il protestantesimo, di avere pervertito le pure dottrine dei tempi antichi e della Bibbia (centro dell'attività dei riformatori); con l'[[illuminismo]] e il [[positivismo]] ci furono accuse di [[oscurantismo]], cioè di voler ostacolare il trionfo della ragione prima e della scienza poi, esemplificato in istituzioni e episodi come l'[[inquisizione]], il processo a [[Galileo Galilei]] e a [[Giordano Bruno]]. Il [[Comunismo|comunista]] russo [[Lev Trockij|Trockij]], citando il [[liberalismo|liberale]] inglese [[David Lloyd George|Lloyd George]], definì la Chiesa romana come "la centrale elettrica del conservatorismo". La Chiesa cattolica è stata accusata, anche dai nazisti, di essere un'organizzazione omosessuale,<ref>{{Cita web |url=http://www.culturagay.it/documento/1 |titolo=Testo del discorso segreto tenuto da Heinrich Himmler il 17-18 febbraio 1937 ai generali delle SS in relazione ai "pericoli razziali e biologici dell'omosessualità" |accesso=11 novembre 2017 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20171111204739/http://www.culturagay.it/documento/1 |urlmorto=no}}</ref> soprattutto per quanto riguarda la vita monastica; mentre dalla seconda metà del XX secolo fra le accuse più comuni sono da ricordare quelle relative alla storia del rapporto con l'ebraismo, l'[[omofobia]] e il [[maschilismo]] nelle istituzioni cattoliche.
 
Recentemente la scoperta di atti di pedofilia perpetrati da alcuni ecclesiastici omosessuali ha condotto allo scoppiare dello [[Critiche alla Chiesa cattolica#Abusi sessuali su minori da parte del clero|scandalo dei preti pedofili]], negli [[Stati Uniti d'America|Stati Uniti]] e anche in Italia.<ref>{{Cita web|url=http://news.bbc.co.uk/2/hi/programmes/panorama/5402928.stm|titolo=Sex crimes and the Vatican|editore=BBC News|data=1º ottobre 2006|lingua=en|accesso=20 aprile 2012|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20120204032226/http://news.bbc.co.uk/2/hi/programmes/panorama/5402928.stm|urlmorto=no}}</ref>
 
Papa Giovanni Paolo II ha riconosciuto pubblicamente che ci sono stati membri sia tra i fedeli laici sia tra il clero (inclusi vescovi e papi) che si sono macchiati di colpe e ha invocato il perdono di Dio e degli uomini per i peccati «dei figli e delle figlie della Chiesa», sia riguardo alle azioni sia alle omissioni. Il 12 luglio 2008, in occasione del viaggio apostolico in Australia, a chi gli domandava se si sarebbe scusato, papa Benedetto XVI ha risposto:<ref>{{cita web|url=http://www.vatican.va/resources/resources_visit-australia-jul2008_it.html|titolo=Viaggio Apostolico a Sydney - Intervista concessa ai giornalisti durante il volo|accesso=20 aprile 2012|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20120102091218/http://www.vatican.va/resources/resources_visit-australia-jul2008_it.html|urlmorto=no}}</ref>
{{citazione|faremo tutto il possibile per chiarire qual è l'insegnamento della Chiesa e per aiutare nell'educazione, nella preparazione al sacerdozio, nell'informazione e faremo tutto il possibile per guarire e riconciliare le vittime. Penso che questo sia il senso fondamentale del "chiedere scusa". Penso che sia meglio e più importante il contenuto della formula e penso che il contenuto debba spiegare in cosa il nostro comportamento è stato carente, che cosa dobbiamo fare in questo momento, in che modo prevenire e come guarire e riconciliare.}}
Il successivo 20 luglio il papa celebrò la Messa con un gruppo di vittime, le cui tristi vicende ha poi ascoltato con attenzione.<ref>{{cita web|url=http://www.vatican.va/resources/resources_visit-australia-jul2008_it.html|titolo=Viaggio Apostolico a Sydney - Comunicato Stampa|accesso=20 aprile 2012|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20120102091218/http://www.vatican.va/resources/resources_visit-australia-jul2008_it.html|urlmorto=no}}</ref>
Anche in occasione della Messa di conclusione dell'Anno Sacerdotale dell'11 giugno 2010 Benedetto XVI ha ribadito le sue scuse alle vittime:<ref>{{cita web|url=http://w2.vatican.va/content/benedict-xvi/it/homilies/2010/documents/hf_ben-xvi_hom_20100611_concl-anno-sac.html|titolo=Santa Messa in occasione della conclusione dell'Anno Sacerdotale, 11 giugno 2010|accesso=14 novembre 2017|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20171216104654/http://w2.vatican.va/content/benedict-xvi/it/homilies/2010/documents/hf_ben-xvi_hom_20100611_concl-anno-sac.html|urlmorto=no}}</ref>
{{citazione|Anche noi chiediamo insistentemente perdono a Dio ed alle persone coinvolte, mentre intendiamo promettere di voler fare tutto il possibile affinché un tale abuso non possa succedere mai più}}
 
Esistono infine ricorrenti critiche che riguardano i rapporti tra alcuni Stati e Chiesa romana: in particolare, ci sono filoni culturali, ideologici e politici che contestano l'influenza esercitata dalle gerarchie cattoliche sui governi di vari paesi nelle scelte di ordine etico - morale. Da questi filoni la Chiesa cattolica come tutte le associazioni pro-vita o altre fedi religiose, sono ritenute ostacolo per alcune ricerche scientifiche, come quelle che richiedono l'uso di embrioni per ottenere cellule staminali embrionali, sia la considerazione come diritti civili di alcune scelte a notevole impatto etico, come [[divorzio]], [[Aborto|interruzione volontaria di gravidanza]], [[matrimonio tra persone dello stesso sesso]], [[adozione da parte di coppie dello stesso sesso]] e utilizzo/diffusione dei [[Contraccezione|metodi anticoncezionali]]. Altre Chiese cristiane (come alcune chiese protestanti), in Italia e in altre nazioni, hanno una visione diversa su alcuni di questi punti, oltre che sulla separazione tra Stato e confessioni religiose ("[[Laicità|Laicità dello Stato]]").
 
== La denominazione ''Chiesa cattolica'' ==
Per comprendere la denominazione "Chiesa cattolica", occorre dapprima chiarire cosa si intenda per "cattolico".
 
=== Il termine ''cattolico'' ===
Tre sono i significati principali del termine "cattolico": etimologico, confessionale, teologico.
* Etimologicamente, il termine "cattolico" viene dal greco {{Polytonic|καθολικός}}, che significa propriamente "completo", "tutto insieme". Questo è il significato primo del termine, così come viene esplicitato nel [[Simbolo niceno-costantinopolitano|Credo niceno]]: "Credo la Chiesa una, santa, '''cattolica''', apostolica...". Con ciò, tutti i cristiani credono che la Chiesa sia ''"universale"'', ossia chiamata dal suo fondatore alla diffusione universale del messaggio.
* Con le separazioni in seno alla Chiesa cristiana originaria, avvenute già nei primi secoli, ma poi inaspritesi con la separazione dall'Oriente cristiano (1054) e con la Riforma protestante del XVI secolo, il termine "cattolico" ha assunto un significato "confessionale", a indicare quella parte della Chiesa cristiana, fedele al Vescovo e Papa di Roma, e che riconosce in lui l'autorità suprema della Chiesa.
* Ciò non toglie che molte confessioni cristiane utilizzano il termine "cattolico" in riferimento a sé stesse in rapporto alla Chiesa universale, dando tuttavia al termine significati teologici differenti.
 
Il termine compare per la prima volta con [[Ignazio di Antiochia]] (I sec.) che si rivolge alla comunità di Smirne: «Là dove c'è Gesù Cristo ivi è la Chiesa cattolica» (''Ad Smyrnaeos'', 8).
 
=== Storia del nome ''Chiesa cattolica'' ===
[[File:Sandro Botticelli 050.jpg|min|verticale|[[Agostino d'Ippona]]]]
Anticamente per ''Chiesa cattolica'' si intendevano tutti i cristiani la cui dottrina era considerata ortodossa; Agostino d'Ippona scrisse nel [[397]] riguardo ad alcune Chiese che considerava eretiche:<ref>{{Cita web |url=http://www.sant-agostino.it/italiano/contro_lettera_mani/index2.htm# |titolo=Contro la lettera di Mani detta del fondamento |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20060220081115/http://www.sant-agostino.it/italiano/contro_lettera_mani/index2.htm#}}</ref>
{{citazione|[…] lo stesso nome di Cattolica, che, non senza un motivo, solo questa Chiesa ha ottenuto in mezzo a numerosissime eresie, per cui, benché tutti gli eretici vogliano dirsi cattolici, tuttavia se uno domanda a qualche straniero dove si riunisca la Cattolica, nessuno degli eretici ha l'ardire di mostrare la sua basilica o la sua casa.|Agostino d'Ippona, ''Contro la lettera di Mani'', verso 4}}
 
Fino all'[[1000|anno Mille]], prima dello scisma d'Oriente ([[1054]]), con il termine ''Chiesa cattolica'' si identificava l'intera Chiesa orientale e occidentale, e prima della Riforma protestante il termine "cattolico" non aveva assunto anche il significato confessionale che ha avuto dal concilio di Trento, che può essere considerato l'evento che ha formato la fisionomia moderna della Chiesa, anche in rapporto alle altre confessioni cristiane.
 
Oggi, in verità, tutte le Chiese cristiane che riconoscono il simbolo niceno-costantinopolitano si professano parte dell{{'}}''una, santa, cattolica ed apostolica chiesa'', non intendendo con questo la chiesa cattolica come confessione. In conseguenza del significato odierno del termine ''cattolico'' alcune chiese protestanti preferiscono la dizione ''Chiesa universale'' e aggiungono l'attributo ''romana'' alla dizione della Chiesa cattolica.
 
=== Uso della denominazione ''romana'' ===
La Chiesa cattolica venne reputata ''romana'' riguardo alla dimensione unitaria e direttiva della Chiesa di Roma per tutte le chiese particolari che compongono la Chiesa cattolica genericamente intesa. Fu cioè denominata "romana cattolica" essendo concepita come fondazione di una dimensione ecclesiale in cui essa si svelava madre e maestra delle Chiese particolari.
 
Secondariamente poi il nome di Chiesa cattolica romana appare nel linguaggio ecclesiale definito e stabilito della Chiesa romana medesima anche per identificare la Chiesa cattolica nel suo rapportarsi alle chiese separate. Così il termine di Chiesa cattolica romana si diffonde ulteriormente dopo le divisioni causate dagli scismi irrisolti nella compagine della grande Chiesa del millennio precedente, anche per ribadire un senso e una direzione dell'unità da ritrovare.
[[File:Esterno della cupola e le statue degli apostoli - panoramio.jpg|min|sinistra|verticale|[[Cupola di San Pietro|Cupola della Basilica di San Pietro]], uno dei simboli della Chiesa di Roma.]]
Recentemente si è pure diffuso l'[[anglicismo]] ''Chiesa cattolica romana'', derivato dall'inglese ''Roman Catholic Church''. Questa denominazione aveva originariamente un significato polemico ed era intesa come un [[ossimoro]] dichiarante la limitazione geografica alla pretesa di universalità della Chiesa cattolica, oltre che essere analoga alla denominazione geografica di alcune chiese di stato protestanti. In realtà il termine vi risulta sottostimato, poiché la Chiesa cattolica romana è formata dalla Chiesa di Roma insieme a tutte le chiese particolari, orientali e occidentali.
 
L{{'}}''[[Oxford English Dictionary]]'', autorità in fatto di [[lingua inglese]], dava la seguente spiegazione della locuzione «Roman Catholic» nel suo contesto culturale protestante, nella sua versione dell'inizio del XX secolo:<ref>Su {{cita libro |voce=Roman Catholic |titolo=[[Catholic Encyclopedia]] |url=http://www.newadvent.org/cathen/13121a.htm |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20190401054227/http://www.newadvent.org/cathen/13121a.htm }}</ref>
{{citazione|L'uso di questo termine composto in luogo di Romano, Romanista o Romista, che hanno acquisito un significato spregiativo, sembra essere comparsa nei primi anni del [[XVII secolo]]. Per ragioni diplomatiche è stato usato nei negoziati con Spanish Match ([[1618]]-[[1624]]) e appare in documenti formali legati a questo stampati da Rushworth (I, 85-89). Dopo quella data fu adottato generalmente come un termine non controverso ed è stato riconosciuto legalmente anche in designazioni ufficiali, sebbene nell'uso ordinario il singolo termine "Cattolico" sia utilizzato molto di frequente.|''[[New Oxford Dictionary of English|New Oxford Dict.]]'', VIII, 766}}
 
L'uso della re-interpretazione anglicana del termine "cattolici romani" ha in realtà un'origine più antica; uno scrittore di simpatie puritane, [[Percival Wiburn]], usò il termine «''Roman Catholic''» ripetutamente nel suo articolo ''Checke or Reproofe of M. Howlet'' (in risposta a un [[Compagnia di Gesù|gesuita]] che aveva scritto sotto lo pseudonimo di Howlet); scrisse ad esempio «voi cattolici romani che chiedete tolleranza» (p.&nbsp;140), «parlous dilemma or streicht in cui voi cattolici romani siete stati portati» (p.&nbsp;44).
=== Suddivisioni territoriali ===
 
[[Robert Crowley]], anglicano, nel suo libro ''[[A Deliberat Answere]]'', pubblicato nel [[1588]], pur adottando in preferenza termini quali «cattolici romisti» o «cattolici papisti», scrisse anche al riguardo: «''who wander with the Romane Catholiques in the uncertayne hypathes of Popish devises''» (p.&nbsp;86).
La Chiesa cattolica è composta da tutti i suoi [[battesimo|battezzati]], e da un punto di vista territoriale è suddivisa in sedi chiamate [[diocesi]] nella [[Chiesa latina]] ed [[eparchia|eparchie]] nelle [[Oriente cristiano|Chiese orientali]].
 
Altri scritti simili risalenti al periodo poco successivo alla riforma protestante mostrano come termini quali «romano» fossero usati indifferentemente insieme a «papista» da parte di protestanti che rifiutavano l'uso del termine «cattolico» per definire i soli cristiani che riconoscevano l'autorità del papa.
 
Alcune Chiese cristiane utilizzano comunque il nome ''Chiesa cattolica'' anche in discorsi formali e in documenti da esse sottoscritti, ad esempio i documenti scritti in comune dalla Chiesa cattolica e dalla [[Federazione Mondiale delle Chiese Luterane]]<ref>{{lingue|it|en|de|es|pt}} {{cita web |url=http://www.vatican.va/roman_curia/pontifical_councils/chrstuni/sub-index/index_lutheran-fed.htm |titolo=Last published documents of the Joint International Commission between representatives of the Catholic Church and the Lutheran World Federation |sito=Vatican.va |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20051225130412/http://www.vatican.va/roman_curia/pontifical_councils/chrstuni/sub-index/index_lutheran-fed.htm }}</ref> e nelle "Comuni dichiarazioni cristologiche tra la Chiesa Cattolica e la [[Chiesa assira orientale]]".<ref>{{Cita web|lingua=en|url=http://www.vatican.va/roman_curia/pontifical_councils/chrstuni/documents/rc_pc_chrstuni_doc_11111994_assyrian-church_en.html |titolo=Common Christological declaration between the Catholic Church and the Assyrian Church of the East |sito=Vatican.va |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20090104205725/http://www.vatican.va/roman_curia/pontifical_councils/chrstuni/documents/rc_pc_chrstuni_doc_11111994_assyrian-church_en.html }}</ref>
 
=== Altre Chiese cattoliche ===
Molte altre chiese cristiane si definiscono «Chiesa cattolica» o una sua parte, tra queste la [[Chiesa ortodossa|Chiesa ortodossa d'oriente]], la Chiesa ortodossa d'occidente, le [[Anglicanesimo|Chiese anglicane]] e altre chiese cristiane.
 
Fra queste vi è la [[Vetero-cattolicesimo|Chiesa vetero-cattolica]] che, pur riconoscendo il primato del papa, come successore di Pietro, non ne riconosce l'infallibilità e non è dunque in piena comunione con Roma. Le Chiese vetero-cattoliche si separarono infatti da Roma a seguito del [[concilio Vaticano I]].
 
Sono da annoverare inoltre le comunità cattoliche in dissenso verso la Santa Sede come la [[Fraternità sacerdotale San Pio X|Fraternità Sacerdotale San Pio X]], che si rifà al patrimonio ecclesiale liturgico e teologico cattolico fino al Concilio Vaticano II.
 
=== Altre definizioni ===
Per indicare l'uno o l'altro aspetto della propria dottrina, la Chiesa cattolica dà di sé stessa anche altre definizioni, non esaustive, come ad esempio gli appellativi ''[[Corpo mistico]] di Cristo'', ''[[Popolo di Dio]]'', ''Sacramento'' universale di salvezza (cf. ''Catechismo della Chiesa cattolica'', 748-810). L'unione fra Cristo e la Chiesa cattolica è anche chiamata ''Christus totus'' (CCC 795). L'espressione ''Christus totus'' ha origine in [[sant'Agostino]]<ref>{{cita web|url=https://www.scrutatio.it/DizionarioTeologico/articolo/2030/corpo-mistico|titolo=Corpo mistico}}</ref><ref>{{cita web|url=https://www.vatican.va/content/paul-vi/it/audiences/1977/documents/hf_p-vi_aud_19770622.html|titolo=Udienza generale del 22 giugno 1977}}</ref> ed è considerata la sua dottrina più feconda nella riflessione sulla Chiesa, elaborata a partire da {{passo biblico2|1Corinzi|12,27}}<ref>{{cita web|url=https://www.augustinus.it/varie/pasqua/settimana_3.htm|titolo=Tempo di Pasqua}}</ref><ref>{{cita web|url=https://www.avvenire.it/papa/pagine/discorso-alla-curia-romana-2014|titolo=Alla Curia Romana e il Corpo di Cristo. Per un "esame di coscienza"|data=22 dicembre 2014|accesso=13 gennaio 2025}}</ref>.
 
== Organizzazione ecclesiastica ==
=== Suddivisioni territoriali ===
La Chiesa cattolica è composta da tutti i suoi [[battesimo|battezzati]] e, da un punto di vista territoriale, è suddivisa in sedi chiamate [[diocesi]] nella Chiesa latina ed [[eparchia|eparchie]] nelle [[Oriente cristiano|Chiese orientali]].
 
Alla fine del [[2011]] il numero delle circoscrizioni ecclesiastiche era di 2.966{{formatnum:2966}} (''Annuario Pontificio'' del 2012).<ref>Cf. [{{cita web |url=http://www.news.va/en/news/60795 |titolo=Presentazione dell'Annuario Pontificio 2012] |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20130114014028/http://www.news.va/en/news/60795 }}</ref> Alle diocesi si affiancano altre forme di [[chiesaChiesa particolare]] come le prelature (sia [[prelatura territoriale|territoriali]] sia [[prelatura personale|personali]]) gli [[Ordinariato|ordinariati]] o le [[amministrazione apostolica|amministrazioni apostoliche]].
 
Le diocesi e normalmente anche le altre circoscrizioni sono affidate a un [[vescovo]] ([[eparca]] per le eparchie), che è considerato [[successione apostolica|successore degli apostoli]]. A capo del collegio dei vescovi sta il vescovo di Roma, il [[papa]], che è considerato il successore dell'apostolo [[Pietro apostolo|Pietro]].
 
Ogni diocesi è suddivisa in [[parrocchiaParrocchia|parrocchie]], rette da un [[parroco]] o da un [[Amministratore (diritto canonico)|amministratore parrocchiale]]. Con il [[concilioConcilio di Trento]] ([[XVI secolo]]1545-1562), venne data grande importanza anche alle parrocchie rurali, mentre più anticamente erano state le [[Pieve|pievi]], raggruppamenti di paesi intorno al centro più grande della zona, a segnare la divisione delle diocesi.
 
=== Chiese e riti cattolici ===
{{Vedivedi anche|Chiesa particolare|diocesi|Chiesa sui iuris}}
[[File:Mont Liban Patriarch in Rome1.jpg|thumbnailmin|upright|destra|250pxverticale|Il [[Patriarca (cristianesimo)|patriarca]] [[Elias Boutros Hoayek]] e i vescovi della [[Chiesa maronita]] riuniti a Roma, [[1906]].]]
La Chiesa cattolica è costituita dalla comunione di diverse [[ChiesaChiese suicattoliche iurisdi rito orientale|Chiese ''sui iuris'']] (distinte per forme di culto liturgico e pietà popolare, disciplina sacramentale e canonica, terminologia e tradizione teologica):
 
* [[Chiesa latina]], che comprende al suo interno sia il [[rito romano]] sia quello [[rito ambrosiano|ambrosiano]] e altri riti, ed è la chiesa in cui il [[papa]] svolgeva anche la funzione [[Patriarca (cristianesimo)|patriarcale]].
* [[Chiesa armeno-cattolica|Chiesa cattolica armena]];
* [[Chiesa cattolica caldea]] e [[Chiesa cattolica siro-malabarese|siro-malabarese]];
* [[Chiesa cattolica copta]] ed, [[Chiesa cattolica etiope|etiope]] e [[Chiesa cattolica eritrea|eritrea]]
* [[Chiesa Cattolica Grecogreco-Melkitacattolica melchita]];
* [[Chiesa Maronita|Chiesa cattolica maronita]];
* [[Chiesa cattolica sira]] e [[Chiesa cattolica siro-malankarese|siro-malankarese]];
* [[Rito bizantino|Chiese greco-cattoliche]]:
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** [[Chiesa greco-cattolica bielorussa|bielorussa]];
** [[Chiesa greco-cattolica bulgara|bulgara]];
** [[Chiesa greco-bizantina cattolica croatadi Croazia e Serbia|croata e serba]];
** [[Chiesa cattolica greca di rito bizantino|greca]];
** [[Chiesa bizantina cattolica italo-albanesein Italia|italo-albanese]];<ref>{{cita web|url=http://www.jemi.it/index.php/web-links/1356--sp-345|titolo=Chiesa Italo-Albanese|autoresito=Jemi|accesso=2014 febbraionovembre 20162017|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20171115014931/http://www.jemi.it/web-links/sp-345}}</ref>;
** [[Amministrazione apostolica del Kazakistan e dell'Asia Centrale|kazaka]]
** [[Chiesa greco-cattolica macedone|macedone]];
** [[Chiesa greco-cattolica rumena|rumena]];
** [[Chiesa greco-cattolica russa|russa]];
** [[Chiesa greco-cattolica rutena|rutena]];
** [[Chiesa greco-cattolica serba|serba]];
** [[Chiesa greco-cattolica slovacca|slovacca]];
** [[Chiesa greco-cattolica ucraina|ucraina]];
** [[Chiesa greco-cattolica ungherese|ungherese]];
 
Diversamente dalle "famiglie" o "federazioni" di Chiese formate dal riconoscimento mutuo di corpi ecclesiali distinti, la Chiesa cattolica si considera un'unica chiesa incarnata in una pluralità di chiese locali o particolari, in quanto «realtà ontologicamente e temporalmente preesistente a ogni chiesa individuale particolare».<ref>''Lettera ai Vescovi della Chiesa Cattolica su alcuni aspetti della Chiesa vista come comunione'' del 28 maggio [[1992]] da parte della [[Congregazione per la dottrina della fede]]: {{cita web |url=http://www.vatican.va/roman_curia/congregations/cfaith/documents/rc_con_cfaith_doc_28051992_communionis-notio_it.html |titolo=Su alcuni aspetti della Chiesa intesa come comunione |sito=Vatican.va |data=6 novembre 2005 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20051106010158/http://www.vatican.va/roman_curia/congregations/cfaith/documents/rc_con_cfaith_doc_28051992_communionis-notio_it.html}}</ref>
[http://www.vatican.va/roman_curia/congregations/cfaith/documents/rc_con_cfaith_doc_28051992_communionis-notio_it.html Su alcuni aspetti della Chiesa intesa come comunione]</ref>
 
La Chiesa cattolica riconosce grande importanza alle chiese particolari, la cui importanza teologica è stata evidenziata dal Concilio Vaticano II; il termine ''[[Chiesa particolare]]'' ha due usi distinti:
 
* può riferirsi a una [[diocesi]], che nel ''Decreto sulla pastorale dei vescovi'' ''[[Christus Dominus]]'' viene descritta come: «una porzione del popolo di Dio affidata alle cure pastorali del vescovo, coadiuvato dal suo presbiterio, in modo che, aderendo al suo pastore, e da questi radunata nello Spirito Santo per mezzo del Vangelo e della dell'eucaristia, costituisca una Chiesa particolare nella quale è presente e opera la Chiesa di Cristo, una, santa, cattolica e apostolica»;<ref>[{{Cita web |url=http://www.vatican.va/archive/hist_councils/ii_vatican_council/documents/vat-ii_decree_19651028_christus-dominus_it.html |titolo=Decreto ''Christus Dominus'' sull'ufficio pastorale dei vescovi] |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20060206180052/http://www.vatican.va/archive/hist_councils/ii_vatican_council/documents/vat-ii_decree_19651028_christus-dominus_it.html |urlmorto=no}}</ref>
* oppure a una [[chiesa sui iuris|chiesaChiesa ''sui iuris'']] che si differenzia per una maggiore autonomia come riconosciuto dal concilio Vaticano II nel decreto sulle chiese cattoliche orientali ''[[Orientalium Ecclesiarum]]''<ref>[{{Cita web |url=http://www.vatican.va/archive/hist_councils/ii_vatican_council/documents/vat-ii_decree_19641121_orientalium-ecclesiarum_it.html |titolo=Decreto ''Orientalium Ecclesiarum'' sulle Chiese orientali cattoliche] |accesso=6 febbraio 2006 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20060203091713/http://www.vatican.va/archive/hist_councils/ii_vatican_council/documents/vat-ii_decree_19641121_orientalium-ecclesiarum_it.html |urlmorto=no }}</ref> che riconosce le ''chiese o riti particolari''.
 
=== Circoscrizioni ecclesiastiche ===
AttualmenteVi (ottobre [[2016]]) esistonosono le seguenti circoscrizioni ecclesiastiche:
* una [[Diocesi di Roma|sede papale]];
* 9 sedi [[Patriarcato (cristianesimo)|patriarcali]];
* 4 sedi [[Patriarcato (cristianesimo)|patriarcali titolari]];
* 4 sedi [[Arcivescovo maggiore|arcivescovili maggiori]];
* 5 sedi metropolitane ''[[Chiese di rito orientale|sui iuris]]'';
* 548 sedi [[MetropolitaSedi metropolitane della Chiesa cattolica|arcivescovili metropolitane]];
* 77778 sedi [[Arcivescovo|arcivescovili]];
* {{formatnum:2221}} sedi [[Vescovo|episcopali]];
* 93 sedi [[Sede titolare|metropolitane titolari]];
* 91 sedi [[Sede titolare|arcivescovili titolari]];
* {{formatnum:1904}} sedi [[Sede titolare|episcopali titolari]];
* 42 [[Prelatura territoriale|prelature territoriali]];
* 11 [[Abbazia territoriale|abbazie territoriali]];
* 18 [[Esarcato apostolico|esarcati apostolici]];
Riga 140 ⟶ 253:
* 36 [[Ordinariato militare|ordinariati militari]];
* 3 [[Ordinariato personale|ordinariati personali]];
* una [[prelatura personale]];
* 88 [[Vicariato apostolico|vicariati apostolici]];
* 39 [[Prefettura apostolica|prefetture apostoliche]];
* 8 [[Amministrazione apostolica|amministrazioni apostoliche]];
* una [[Amministrazione apostolica personale San Giovanni Maria Vianney|amministrazione apostolica personale]];
* 8 [[Missione sui iuris|missioni indipendenti o ''sui iuris'']];
Riga 151 ⟶ 264:
 
=== L'Ordine sacro ===
 
{{vedi anche|Ordine sacro|Ordini minori}}
[[File:Priests rome.jpg|thumbnailmin|destra|uprightverticale|Preti cattolici a Roma]]
La struttura ecclesiastica cattolica è organizzata secondo tre gradi del [[sacramento]] dell'[[ordine sacro]]. In ordine crescente di pienezza essi sono:
 
* [[Diacono]], collabora con il vescovo e con i presbiteri nella modalità del servizio.
Questi ordini (insieme, in passato, agli [[ordini minori]]) costituiscono nel complesso il [[clero]];
* [[Presbitero]] (o prete, o sacerdote), collabora con il vescovo come suo sostituto;
* [[Vescovo]], che rappresenta la successione degli [[dodici apostoli|apostoli]].
 
A coloro che hanno ricevuto il sacramento dell'ordine possono poi essere conferiti altri titoli e cariche che non hanno valore sacramentale, ma onorifico o inerente all'ufficio come, ad esempio: [[cardinale]], arcivescovo, monsignore. Lo stesso si può dire del papa che è, dal punto di vista sacramentale, un vescovo.
 
Ai tre gradi dell'ordine sacro corrispondono diversi '''munera''' ossia poteri quanto alla celebrazione, alla potestà di governo e all'annuncio del Vangelo.
 
Il diacono svolge eminentemente funzioni di servizio nel ministero dell'altare, della parola e della carità. Può celebrare il sacramento del [[battesimo]] e del [[matrimonio]] nonché i [[sacramentali]] quali la benedizione o il rito delle esequie.
 
Il presbitero coopera al ministero del vescovo e ne assume alcune potestà quali la celebrazione dei sacramenti (esclusi l'ordine e la confermazione), dei sacramentali, la presidenza delle celebrazioni liturgiche, l'annuncio della parola e la potestà di governo secondo le indicazioni date dal vescovo. Tra queste la più comune è la responsabilità di una parrocchia.
 
Il vescovo, infine, ha la pienezza dell'ordine sacro. Amministra in prima persona tutti i sacramenti e sacramentali o può delegare altri vescovi o presbiteri, come nel caso della [[Confermazione|cresima]] o dell'[[esorcismo]].
 
=== Il papa ===
 
{{vedi anche|Papa|Primato di Pietro|Primato papale}}
[[File:Pope-peter pprubens.jpg|thumbnailmin|upright|destraverticale|[[San Pietro]], considerato il primo papa dalla Chiesa Cattolicacattolica, in un ritratto di [[Rubens]]]]
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nota: può essere più utile estendere la voce [[papa]] oppure [[primato papale]] che ripeterla in questa sezione
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La Chiesa cattolica afferma che Gesù conferì all'[[apostolo]] Pietro l'autorità ultima su tutta la comunità dei suoi [[discepolo|discepoli]]: secondo l'interpretazione cattolica Cristo conferì a Pietro nei pressi di [[Cesarea di Filippo]] il [[primato di Pietro|primato]] sugli altri apostoli e su tutta la Chiesa ([[Vangelo secondo Matteo|Matteo]] {{passo biblico|Mt|16,13-20|libro=no}}) e lo riconfermò dopo la resurrezione nell'apparizione presso il [[lago di Tiberiade]] ([[Vangelo secondo Giovanni|Giovanni]] {{passo biblico|Gv|21,15-19|libro=no}}).
 
Il contesto del primo episodio è quello della domanda di Gesù ai discepoli riguardo alla sua identità. Alla risposta di Pietro «Tu sei il [[Gesù|Cristo]], il [[Figlio di Dio|Figlio]] del [[Dio]] vivente», Gesù replica: «Beato te, Simone figlio di Giona, perché né la [[carne (Bibbia)|carne]] né il [[sangue (Bibbia)|sangue]] te l'hanno rivelato, ma il Padre mio che sta nei [[cielo (religione)|cieli]]. E io ti dico: Tu sei Pietro e su questa [[roccia|pietra]] edificherò la mia Chiesa e le porte degli [[inferno|inferi]] non prevarranno contro di essa. A te darò le chiavi del [[regno dei cieliCieli]], e tutto ciò che legherai sulla terra sarà legato nei cieli, e tutto ciò che scioglierai sulla terra sarà sciolto nei cieli».
 
Nel secondo episodio invece Gesù chiede per tre volte a Pietro: «Simone di Giovanni, mi ami?», e ogni volta alla sua risposta affermativa replica: «Pasci le mie pecorelle.»
 
Tali passi sono interpretati dalla Chiesa cattolica nel senso forte di un [[primato di Pietro|primato]] di insegnamento e [[giurisdizione]] su tutta la Chiesa, e sono anche interpretati a fondamento della dottrina del [[primato papale]]. Essendo stato Pietro il primo vescovo della Chiesa di Roma, il suo primato si trasmette al suo successore nella stessa sede, quindi al vescovo di Roma.
 
Il ruolo del papa è andato crescendo nel [[II millennio]], fino a raggiungere il suo apice nel [[XIX secolo]] con la dichiarazione sull'[[infallibilità papale]] del [[Concilio Vaticano I]].
 
Secondo tale dichiarazione il papa può esercitare il diritto di dare insegnamenti riguardo alla fede e alla morale, da ritenere parte del deposito della fede, quando parla ''[[ex cathedra]]'', cioè quando esercita il «suo supremo ufficio di Pastore e di Dottore di tutti i cristiani», e quando «definisce una dottrina circa la fede e i costumi».
[[File:Roma-san giovanni03.jpg|sinistra|thumbnailmin|La [[cattedra]] papale nella [[basilica di San Giovanni in Laterano]] a [[Roma]]]]
A partire dalla definizione dell'infallibilità del [[1870]], quest'ultima è stata esercitata formalmente una sola volta dai pontefici, e questo con la promulgazione del [[dogma]] dell'[[Assunzione di Maria]] da parte di [[papa Pio XII]] nel [[1950]]. Tutti gli altri insegnamenti impartiti dai Papi negli ultimi 150 anni non sono stati formalmente definiti "dogmi".
 
L'infallibilità papale ha portato alla formale accusa di [[eresia]] da parte della [[Chiesa cristiana ortodossa]] che, nel 1848, e nella figura dei [[PatriarcaPatriarcato ecumenico di Costantinopoli|Patriarchi di Costantinopoli]], [[Patriarcato di Alessandria|Alessandria]] e [[Chiesa ortodossa di Gerusalemme|Gerusalemme]], unitamente ai loro [[SinodoConcilio|Sinodi]], inviò un'[[enciclica]] a [[papa Pio IX]] dove condannava tale dottrina come "eresia"<ref>L'enciclica di condanna della Chiesa ortodossa fu promulgata a seguito della missiva di papa Pio IX che, nello stesso anno, invitava queste Chiese a tornare in seno al "recinto del Signore" ovvero al "Santo Trono di Pietro". Cfr. Patrick Barnes. ''The Non-Orthodox - The Orthodox Teaching on the Cristhians Outside of the Church''. Salisbury, Regina Orthodox Press, 1999, p. 18.</ref> e coloro che la sostenevano come "eretici", sulla base della convinzione che il vescovo di Roma e la sua Chiesa avessero abbandonato la conciliarità in favore della monarchia e del monopolio dei doni dello [[Spirito Santo]]<ref>Patrick Barnes. ''The Non-Orthodox - The Orthodox Teaching on the Cristhians Outside of the Church''. Salisbury, Regina Orthodox Press, 1999, p. 18.</ref>.
 
La procedura per l'elezione del papa e la nomina dei vescovi ha subito numerosi cambiamenti nel corso dei secoli: dal basso medioevo ([[Viterbo]], [[1271]]), il papa viene eletto in [[conclave]] dai cardinali, i ''Principi della Chiesa''; a lui compete invece di nominare direttamente i membri del [[clero]] di gerarchia più elevata di [[rito latino]], a partire dai vescovi (normalmente dopo consultazione con gli altri prelati). Nelle Chiese cattoliche orientali i vescovi vengono nominati dai rispettivi patriarchi, secondo gli usi locali.
 
Il papa è assistito nei suoi compiti dai [[Cardinale|cardinali]]. Tutti i membri della gerarchia ecclesiastica rispondono a lui e alla [[Curia Romana]]romana nel suo insieme. Ogni papa continua il suo servizio fino alla morte (ciò valeva anche per gli altri vescovi fino al pontificato di Paolo VI<ref>Con il [{{cita testo|url=http://wwww2.vatican.va/holy_fathercontent/paul_vipaul-vi/it/motu_proprio/documents/hf_p-vi_motu-proprio_19701120_ingravescentem_itproprio_19701120_ingravescentem.html |titolo=motu proprio ''Ingravescentem Aetatem'']|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20170815055429/http://w2.vatican.va/content/paul-vi/it/motu_proprio/documents/hf_p-vi_motu-proprio_19701120_ingravescentem.html }} stabilì che all'età di 75 anni i vescovi devono presentare le proprie dimissioni</ref>) o rinuncia (che è avvenuta otto volte, con i papi [[Papa Clemente I|Clemente]], [[Papa Ponziano|Ponziano]], [[Papa Silverio|Silverio]], [[Papa Benedetto IX|Benedetto IX]], [[Papa Gregorio VI|Gregorio VI]], [[Papa Celestino V|Celestino V]], [[Papa Gregorio XII|Gregorio XII]] e [[Benedetto XVI]]).
 
Il papa risiede attualmente nella [[Città del Vaticano]], un piccolo Stato indipendente situato nel centro di [[Roma]], del quale egli è monarca assoluto, e riconosciuto dalla maggioranza della [[diplomazia]] internazionale come ambito di sovranità della [[Santa Sede]].
 
=== Vita consacrata ===
 
{{vedi anche|Ordine religioso cattolico}}
[[File:Bernardyn z klasztoru w Kalwarii Zebrzydowskiej.JPG|thumbnail|destramin|Un [[ordine dei frati minori|frate minore francescano]]]]
[[File:Nonne im Kreuzgang, 1930.jpg|thumbnail|destramin|[[Suora]] in clausura]]
Nel corso dei secoli si sono sviluppate esperienze comunitarie al di fuori della diocesi, chiamati [[Ordine religioso cattolico|ordini religiosi]], soprattutto configurate in [[monachesimo]], [[ordini mendicanti]] fino alla nascita della prima [[congregazione religiosa]] che diventeranno via via le nuove realtà comunitarie della chiesa.
 
I primi, a cui si può dare la nascita in occidente con la [[Regola benedettina]], si svilupparono in un momento di crisi ([[VIII secolo|VIII]] - [[XII secolo]]) come tentativo di instaurare un particolare e più intimo legame con [[Dio]]. I secondi, nati durante la riforma del [[XII secolo]] si caratterizzano nelle loro diversità per la ricerca di attualizzare il messaggio cristiano nella società: tra questi i [[Ordine dei Carmelitanicarmelitani Scalziscalzi|carmelitani]], i [[Ordine francescano|francescani]] e i [[Ordine dei frati predicatori|domenicani]]. Non sono mancate, dal [[XIX secolo]], le Congregazioni religiose maggiormente attente ai bisogni dei giovani, degli anziani e di altre categorie sociali svantaggiate. Tra esse spiccano le [[comunità missionarie]], con lo scopo precipuo di diffondere la fede cattolica in tutto il mondo.
 
Dal [[IV secolo]] in poi si ha la nascita dei vari [[Ordine religioso cattolico|ordini religiosi]] così divisi:
* ordini monastici: [[Ordine della Vergine Maria|annunziate]], [[Ordine di San Benedetto|benedettini]], [[Ordine della Santissima Annunziata|celesti]], [[Ordine cistercense|cistercensi]], [[Monache clarisse|clarisse]], [[Concezioniste francescane|concezioniste]], [[Cistercensi della stretta osservanza|trappisti]], [[Ordine certosino|certosini]], [[Congregazione camaldolese|camaldolesi]], [[Ordine di San Girolamo|geronimiti]], [[Ordine del Santissimo Redentore|redentoriste]], ecc.
 
* [[ordini monastici]]: [[Ordine della Vergine Maria|annunziate]], [[Ordine di San Benedetto|benedettini]], [[Ordine della Santissima Annunziata|celesti]], [[Ordine cistercense|cistercensi]], [[Monache clarisse|clarisse]], [[Concezioniste francescane|concezioniste]], [[Cistercensi della stretta osservanza|trappisti]], [[Ordine certosino|certosini]], [[Congregazione camaldolese|camaldolesi]], [[Ordine di San Gerolamo|geronimiti]], [[Ordine del Santissimo Redentore|redentoriste]], ecc.
* [[canonici regolari]]: [[Ordine teutonico|teutonici]], [[Canonici regolari premostratensi|premostratensi]], [[Canonici regolari della Santa Croce|crocigeri]], ecc.
* [[ordini mendicanti]]: [[Ordine di Sant'Agostino|agostiniani]], [[Ordine della Beata Vergine del Monte Carmelo|carmelitani]], [[Ordine francescano|francescani]], [[Ordine dei frati predicatori|domenicani]], [[Servi di Maria|serviti]], [[Ordine della Santissima Trinità|trinitari]], frati bigi, ecc.
* [[chierici regolari]]: [[gesuiti]], [[Chierici regolari Ministri degli Infermi|camilliani]], [[Chierici regolari di Somasca|somaschi]], ecc.
Mentre per arrivare a una [[congregazione religiosa]] si deve aspettare il [[XVII secolo]], tra le più diffuse:
* [[Congregazione della Passione di Gesù Cristo|passionisti]], [[Società Salesiana di San Giovanni Bosco|salesiani]], [[Congregazione dei chierici mariani|mariani]], [[missionarie della carità]], [[Suore di Nostra Signora della Caritàcarità del Buon Pastore|suore del Buon Pastore]].
Le due realtà degli ordini e delle congregazioni religiose si differenziano per l'emissione dei [[voto (religione)|voti]]: per i primi essa avviene in forma solenne, per i secondi in forma semplice; formalmente non ci sono differenze rilevanti.
 
=== Movimenti e associazioni ===
{{vedi anche|Associazioni e movimenti cattolici}}
 
Nel XX secolo ha preso avvio il fenomeno dei movimenti ecclesiali: questi sono associazioni di fedeli ispirate da un [[carisma (cristianesimo)|carisma]] particolare e che si organizzano autonomamente dalla normale gerarchia (vescovi e parroci).
{{Vedi anche|Associazioni e movimenti cattolici}}
La differenza fra i movimenti e le associazioni è che queste ultime non sono organizzate autonomamente dalla gerarchia (come invece avviene per i movimenti), ma collaborano con essa in modo integrato e coordinato, partecipando attivamente in pressoché tutti i momenti della vita parrocchiale e diocesana.
Nel [[XX secolo]] ha preso avvio il fenomeno dei movimenti ecclesiali: questi sono associazioni di fedeli ispirate da un [[carisma (cristianesimo)|carisma]] particolare e che si organizzano autonomamente dalla normale gerarchia (vescovi e parroci).
La differenza fra i movimenti e le associazioni è che queste ultime non sono organizzate autonomamente dalla gerarchia (come invece avviene per i movimenti), ma collaborano con essa in modo integrato e coordinato, partecipando attivamente in pressoché tutti i momenti della vita parrocchiale e diocesana. Gli aderenti ai movimenti, al contrario, hanno un calendario spesso molto fitto di eventi caratteristici del proprio movimento e celebrano fra di loro la messa domenicale, con l'effetto quindi di limitare o azzerare i contatti con la vita parrocchiale e di consentire una partecipazione quasi sempre marginale ai momenti diocesani.
 
== Liturgia ==
 
[[File:Eucharist001.jpg|thumbnail|destra|thumb|La [[celebrazione eucaristica|celebrazione dell'Eucarestia]].]]
[[File:Karfreitag - Fürbitten.jpg|thumbnail|destra|Liturgia del [[Venerdì Santo]]]]
{{Vedi anche|Sacramenti|Liturgia delle ore}}
La [[liturgia]] è il [[culto]] pubblico della Chiesa. Essa consiste nei [[sacramenti]] e nella [[preghiera]] pubblica, secondo le feste dell'[[anno liturgico della Chiesa cattolica|anno liturgico]]. Le forme sono molto variate nel corso dei secoli e, fino agli [[Anni 1960|anni sessanta]] del [[XX secolo]], nelle Chiese cattoliche di rito romano e ambrosiano essa era celebrata in [[lingua latina|latino]], ragione per cui la Chiesa cattolica occidentale era anche detta Chiesa latina. Oltre al Rito romano, in assoluto il più diffuso, esistono tuttora altri riti latini, conservati in alcune zone:
 
* il [[Rito ambrosiano]] diffuso nell'[[arcidiocesi di Milano]] e in alcuni decanati limitrofi, principale tra i riti latini a minor diffusione;
* il [[Rito di Braga]] (o bracarense) (nell'[[arcidiocesi di Braga]], in [[Portogallo]]);
* il [[Rito gallicano|Rito gallicano o lionese]] (a [[Lione]], in [[Francia]]);
* il [[Rito mozarabico]] (principalmente nella cattedrale di [[Toledo]], in [[Spagna]]).
 
Le liturgia varia in base ai [[Chiesa particolare|riti e alle famiglie liturgiche]]: il più diffuso, specialmente in occidente, è il [[rito latino]] (per meglio dire, "rito romano") che è anche il più seguito in [[Italia]].
 
La Chiesa cattolica celebra l'[[eucaristia]] o (Santa) Messa, in modo particolare la [[domenica]] e gli altri giorni festivi come celebrazione solenne e festosa della "[[resurrezione]] di [[Gesù|Cristo]]", considerata conseguenza diretta del suo sacrificio sul Calvario. Messe feriali sono celebrate tutti i giorni a parte il [[Venerdì Santo]] e il [[Sabato Santo]] (giorni aliturgici).
 
Altro pilastro della preghiera liturgica è la [[Liturgia delle ore]] (o ufficio divino), che consiste nella "consacrazione" di [[ore canoniche]] nel corso del giorno e della notte. Le principali ore sono [[Lodi mattutine|Lodi]] e [[Vespri]], rispettivamente preghiera del mattino e della sera. Le preghiere consistono principalmente in [[salmi]]. Possono essere aggiunti da uno a tre periodi di preghiera intermedi (Terza, Sesta e Nona) e un'altra preghiera dopo il tramonto ([[Compieta]]), e un altro periodo variabile dedicato principalmente a letture dalla [[Bibbia]] o a [[padri della Chiesa]]. Come per la [[Messa (musica)|messa]], la liturgia delle ore ha ispirato importanti composizioni [[Musica sacra|musicali]] dal [[canto gregoriano]] alla [[polifonia]], fino alle complesse orchestrazioni dell'[[Musica barocca|età barocca]].
 
Il rito romano, in assoluto il più diffuso nella Chiesa Cattolica, dal 2007 (vedi Motu Proprio "Summorum Pontificum") consta di due forme celebrative ufficiali: la prima, detta "ordinaria", consiste nella liturgia riformata dopo il Concilio Vaticano II ad opera di Papa Paolo VI, che nel 1969 introdusse il "Novus Ordo Missae" e, successivamente, riformò gli altri libri liturgici. Si tratta della forma celebrativa più diffusa e viene officiata nelle lingue nazionali. La forma "straordinaria" del Rito Romano (o Rito Romano antico), invece, costituisce la liturgia in vigore in tutta la Chiesa occidentale fino al 1965, anno dell'introduzione della prima delle riforme liturgiche post-conciliari. È officiata in lingua latina e, per la messa, utilizza il messale di S. Pio V (edito dopo il Concilio di Trento e revisionato per l'ultima volta da Papa Giovanni XXIII nel 1962). Si tratta di una liturgia molto antica (in gran parte risalente alla riforma di S. Gregorio Magno del VI secolo) ed è stata liberalizzata da Papa Benedetto XVI nel 2007 con la Lettera Apostolica "Summorum Pontificum". Oltre al messale, tutti i sacerdoti, i vescovi e i religiosi di rito romano possono, per la forma straordinaria, utilizzare liberamente e senza necessità di autorizzazione anche il Breviario Romano (Liturgia delle Ore), il Pontificale, il Rituale e gli altri libri liturgici nelle versioni in uso fino all'anno 1965.
 
== Culto mariano ==
 
{{vedi anche|Mariologia}}
[[File:Mary16thC.jpg|left|thumb|upright|La [[Maria (madre di Gesù)|Madonna]], che è vista spesso come immagine stessa della Chiesa che in sé custodisce Gesù.<ref>[http://www.vatican.va/archive/hist_councils/ii_vatican_council/documents/vat-ii_const_19641121_lumen-gentium_it.html ''Lumen gentium''] 68; [http://www.vatican.va/archive/hist_councils/ii_vatican_council/documents/vat-ii_const_19631204_sacrosanctum-concilium_it.html ''Sacrosanctum Concilium''] 103; [http://www.vatican.va/archive/catechism_it/p123a9p6_it.htm ''Catechismo della Chiesa cattolica] 972.</ref>]]
 
La Chiesa cattolica è stata anche il primo e più vasto centro di culto verso [[Maria (madre di Gesù)|Maria]], la Madre di Gesù.
Il culto di Maria è presente nella liturgia della Chiesa fin dalle origini, sia come oggetto di venerazione in sé stesso, sia come elemento potentissimo di intercessione presso Gesù Cristo. Oltre a ciò, Maria è vista anche come modello di imitazione.<ref>Il [[concilio Vaticano II]] riconosce a Maria un culto speciale detto "[[iperdulia]]", distinto dalla semplice venerazione o "[[dulia]]" solitamente tributata ai [[santi]], evidenziando come esso confluisca nel culto a Dio, e abbia una particolare funzione di promozione nelle anime dell'[[adorazione]] e della glorificazione di Cristo: {{citazione|Maria, perché Madre santissima di Dio, che prese parte ai misteri di Cristo, per grazia di Dio esaltata, dopo il [[Figlio di Dio|Figlio]], sopra tutti gli [[angelo|angeli]] e gli uomini, viene dalla Chiesa giustamente onorata con culto speciale.[...] Questo culto, quale sempre fu nella Chiesa, sebbene del tutto singolare, differisce essenzialmente dal culto di adorazione, prestato al [[Logos|Verbo]] [[incarnazione|incarnato]] così come al [[Dio Padre|Padre]] e allo [[Spirito Santo]], e singolarmente lo promuove.|Tratto dal [[concilio Vaticano II]], [http://digilander.libero.it/monast/maria/lumen.htm ''Lumen Gentium''], I,66}}</ref>
 
Dal punto di vista storico, la sua opera di mediazione tra Dio e l'umanità si spiega con l'investitura che ricevette da Gesù sulla croce, quando venne "donata" agli uomini per farli sentire più vicini a Lui. Soprattutto dopo l'[[ascensione]] di Gesù, Maria rimase il punto di riferimento per la comunità dei credenti appena sorta, preservandone l'unità di fronte alle nuove sfide e alle potenziali discordie che caratterizzarono la primissima era cristiana. Il culto verso la Beata Vergine andò poi aumentando fino a quando si arrivò a una notevole diffusione dopo il [[concilio di Efeso]] ([[431]]), che la riconobbe ufficialmente come "Madre di Dio" (''[[Theotókos]]'').
 
Nell<nowiki>'</nowiki>''Esortazione Marialis Cultus'' di [[papa Paolo VI]] del [[1974]] al culto di Maria vengono date le seguenti indicazioni: esso deve attingere il più possibile alle [[Sacre Scritture]], va collocato nel ciclo annuale delle [[liturgia|liturgie]] ecclesiastiche, ha un orientamento [[ecumenismo|ecumenico]] (volto cioè a promuovere l'unità dei cristiani), e guarda a Maria come a un modello di vergine, di madre e di sposa. Nell'''Esortazione'' sono presenti anche descrizioni e suggerimenti circa la preghiera del [[Santo Rosario]], uno dei principali esercizi attraverso cui la Chiesa manifesta la propria devozione a Maria; sul Rosario è tornato [[Giovanni Paolo II]] con la lettera apostolica ''[[Rosarium Virginis Mariae]]'' del [[2002]] per aggiungere ai quindici tradizionali misteri della gioia, del dolore e della gloria, cinque «misteri della luce» riguardanti la vita pubblica di Gesù ([[Battesimo di Gesù|Battesimo]], [[Tramutazione dell'acqua in vino|Nozze di Cana]], Predicazione del [[Regno dei Cieli|Regno]], [[Trasfigurazione di Gesù|Trasfigurazione]], Istituzione dell'[[Eucaristia]]). Giovanni Paolo II nel [[1986]] ha anche fatto pubblicare un nuovo [[messale]] comprendente [[messa|messe]] specifiche da dedicare alla Beata Vergine.
 
== La denominazione ''Chiesa cattolica'' ==
 
Per comprendere la denominazione "Chiesa cattolica", occorre dapprima chiarire cosa si intenda per "cattolico".
 
=== Il termine ''cattolico'' ===
 
Tre sono i significati principali del termine "cattolico": etimologico, confessionale, teologico.
* Etimologicamente, il termine "cattolico" viene dal greco {{Polytonic|καθολικός}}, che significa propriamente "completo", "tutto insieme". Questo è il significato primo del termine, così come viene esplicitato nel [[Credo niceno]]: "Credo la Chiesa una, santa, '''cattolica''', apostolica...". Con ciò, tutti i cristiani credono che la chiesa sia ''"universale"'', ossia chiamata dal suo Fondatore alla diffusione universale del messaggio,
* Con le separazioni in seno alla Chiesa cristiana originaria, separazioni avvenute già nei primi secoli, ma poi inaspritesi con la separazione dall'Oriente cristiano (1054) e con la [[Riforma protestante]] del XVI secolo, il termine "cattolico" ha assunto un significato "confessionale", a indicare quella parte della Chiesa cristiana, fedele al Vescovo e Papa di Roma, e che riconosce in lui l'autorità suprema della Chiesa.
* Ciò non toglie che molte confessioni cristiane utilizzano il termine "cattolico" in riferimento a sé stesse in rapporto alla Chiesa universale, dando tuttavia al termine significati teologici differenti.
 
Il termine compare per la prima volta con [[Ignazio di Antiochia]] (I sec.) che si rivolge alla comunità di Smirne: «Là dove c'è Gesù Cristo ivi è la Chiesa cattolica» (''Ad Smyrnaeos'', 8).
 
=== Storia del nome ''Chiesa cattolica'' ===
 
[[File:Sandro Botticelli 050.jpg|thumbnail|destra|upright|[[Agostino d'Ippona]]]]
Anticamente per ''Chiesa cattolica'' si intendevano tutti i cristiani la cui dottrina era considerata ortodossa; [[Agostino d'Ippona]] scrisse nel [[397]] riguardo ad alcune Chiese che considerava [[eresia|eretiche]]<ref>[http://www.sant-agostino.it/italiano/contro_lettera_mani/index2.htm ''Contro la lettera di Mani detta del fondamento'']</ref>:
{{citazione|[...] lo stesso nome di Cattolica, che, non senza un motivo, solo questa Chiesa ha ottenuto in mezzo a numerosissime eresie, per cui, benché tutti gli eretici vogliano dirsi cattolici, tuttavia se uno domanda a qualche straniero dove si riunisca la Cattolica, nessuno degli eretici ha l'ardire di mostrare la sua basilica o la sua casa.|Agostino d'Ippona, ''Contro la lettera di Mani'', verso 4 }}
 
Fino all'[[1000|anno Mille]], prima dello [[scisma d'Oriente]] ([[1054]]), con il termine ''Chiesa cattolica'' si identificava l'intera Chiesa orientale e occidentale, e prima della [[Riforma protestante]] il termine "cattolico" non aveva assunto anche il significato confessionale che ha avuto dal [[concilio di Trento]], che può essere considerato l'evento che ha formato la fisionomia moderna della Chiesa, anche in rapporto alle altre confessioni cristiane.
 
Oggi, in verità, tutte le Chiese cristiane che riconoscono il [[simbolo niceno-costantinopolitano]] si professano parte dell'''una, santa, cattolica ed apostolica chiesa'', non intendendo con questo la chiesa cattolica come confessione. In conseguenza del significato odierno del termine ''cattolico'' alcune chiese protestanti preferiscono la dizione ''Chiesa universale'' e aggiungono l'attributo ''romana'' alla dizione della Chiesa cattolica.
 
=== Uso della denominazione ''romana'' ===
 
La Chiesa cattolica venne reputata ''romana'' riguardo alla dimensione unitaria e direttiva della Chiesa di Roma per tutte le chiese particolari che compongono la Chiesa cattolica genericamente intesa. Fu cioè denominata "romana cattolica" essendo concepita come fondazione di una dimensione ecclesiale in cui essa si svelava madre e maestra delle chiese particolari.
 
Secondariamente poi il nome di Chiesa cattolica romana appare nel linguaggio ecclesiale definito e stabilito della chiesa romana medesima anche per identificare la chiesa cattolica nel suo rapportarsi alle chiese separate. Così il termine di Chiesa cattolica romana si diffonde ulteriormente dopo delle divisioni causate dagli scismi irrisolti nella compagine della grande Chiesa del millennio precedente, anche per ribadire un senso e una direzione dell'unità da ritrovare.
 
[[File:StPetersDomePD.jpg|thumbnail|sinistra|upright|Cupola della [[Basilica di San Pietro]], uno dei simboli della Chiesa di Roma]]
Recentemente si è pure diffuso l'[[anglicismo]] ''Chiesa cattolica romana'', derivato dall'inglese ''Roman Catholic Church''. Questa denominazione aveva originariamente un significato polemico ed era intesa come un [[ossimoro]] dichiarante la limitazione geografica alla pretesa di universalità della Chiesa cattolica, oltre che essere analoga alla denominazione geografica di alcune chiese di stato protestanti. In realtà il termine vi risulta sottostimato, poiché la Chiesa cattolica romana è formata dalla Chiesa di Roma insieme a tutte le chiese particolari, orientali e occidentali.
 
L<nowiki>'</nowiki>''[[Oxford English Dictionary]]'', autorità in fatto di [[lingua inglese]], dava la seguente spiegazione della locuzione «Roman Catholic» nel suo contesto culturale protestante, nella sua versione dell'inizio del [[XX secolo]]
<ref>Su "Roman Catholic", vedi ''[[Catholic Encyclopedia]]'' [http://www.newadvent.org/cathen/13121a.htm]</ref>:
{{citazione|L'uso di questo termine composto in luogo di Romano, Romanista o Romista, che hanno acquisito un significato spregiativo, sembra essere comparsa nei primi anni del [[XVII secolo]]. Per ragioni diplomatiche è stato usato nei negoziati con Spanish Match ([[1618]]-[[1624]]) e appare in documenti formali legati a questo stampati da Rushworth (I, 85-89). Dopo quella data fu adottato generalmente come un termine non controverso ed è stato riconosciuto legalmente anche in designazioni ufficiali, sebbene nell'uso ordinario il singolo termine "Cattolico" sia utilizzato molto di frequente.|New Oxford Dict., VIII, 766}}
 
L'uso della re-interpretazione anglicana del termine "cattolici romani" ha in realtà un'origine più antica; uno scrittore di simpatie puritane, [[Percival Wiburn]], usò il termine «''Roman Catholic''» ripetutamente nel suo articolo ''Checke or Reproofe of M. Howlet'' (in risposta a un [[gesuita]] che aveva scritto sotto lo pseudonimo di Howlet); scrisse ad esempio «voi cattolici romani che chiedete tolleranza» (p.&nbsp;140), «parlous dilemma or streicht in cui voi cattolici romani siete stati portati» (p.&nbsp;44).
 
[[Robert Crowley]], anglicano, nel suo libro ''[[A Deliberat Answere]]'', pubblicato nel [[1588]], pur adottando in preferenza termini quali «cattolici romisti» o «cattolici papisti», scrisse anche al riguardo: «''who wander with the Romane Catholiques in the uncertayne hypathes of Popish devises''» (p.&nbsp;86).
 
Altri scritti simili risalenti al periodo poco successivo alla [[riforma protestante]] mostrano come termini quali «romano» fossero usati indifferentemente insieme a «papista» da parte di protestanti che rifiutavano l'uso del termine «cattolico» per definire i soli cristiani che riconoscevano l'autorità del papa.
 
Alcune Chiese cristiane utilizzano comunque il nome ''Chiesa cattolica'' anche in discorsi formali e in documenti da esse sottoscritti, ad esempio i documenti scritti in comune dalla Chiesa cattolica e dalla [[Federazione Mondiale delle Chiese Luterane]]<ref>{{lingue|it|en|de|es|pt}}[http://www.vatican.va/roman_curia/pontifical_councils/chrstuni/sub-index/index_lutheran-fed.htm Last published documents of the Joint International Commission between representatives of the Catholic Church and the Lutheran World Federation]</ref> e nelle "Comuni dichiarazioni cristologiche tra la Chiesa Cattolica e la [[Chiesa assira orientale]]"<ref>{{en}} [http://www.vatican.va/roman_curia/pontifical_councils/chrstuni/documents/rc_pc_chrstuni_doc_11111994_assyrian-church_en.html Common christological declaration between the Catholic Church and the Assyrian Church of the East]</ref>
 
=== Altre Chiese cattoliche ===
 
{{vedi anche|Chiesa cattolica (disambigua)}}
Molte altre chiese cristiane si definiscono «Chiesa cattolica» o una sua parte, tra queste la [[Chiesa ortodossa|Chiesa ortodossa d'oriente]], la Chiesa ortodossa d'occidente, le [[Luteranesimo|Chiese luterane]] e [[Anglicanesimo|anglicane]], la Chiesa cattolica tradizionalista e altre chiese cristiane.
 
Fra queste vi è la [[Vetero-cattolicesimo|Chiesa vetero-cattolica]] che, pur riconoscendo il primato del papa, come successore di Pietro, non ne riconosce l'[[Infallibilità papale|infallibilità]] e non è dunque in piena comunione con Roma. Le Chiese vetero-cattoliche si separarono infatti da Roma a seguito del [[concilio Vaticano I]].
 
=== Altre definizioni ===
 
Per indicare l'uno o l'altro aspetto della propria dottrina, la Chiesa cattolica dà di sé stessa anche altre definizioni, non esaustive, come ad esempio gli appellativi ''[[Corpo mistico]] di Cristo'', ''[[Popolo di Dio]]'', ''[[Sacramento]] universale di salvezza (cf. ''Catechismo della Chiesa cattolica'', 748-810).
 
== Diffusione nel mondo ==
{{Immagine grande|Catholic_population.svg|700px|Diffusione del Cattolicesimo per percentuale di popolazione}}
* [[Africa]]: diffuso prevalentemente in [[Angola]], nell'[[Africa francofona]] (ad esempio in [[Repubblica del Congo|Congo]]), in [[Uganda]], [[Ruanda]], nel [[Burundi]], [[Capo Verde]], [[Seychelles]], [[Guinea Equatoriale]], [[Madagascar]] e nei [[territori d'oltremare francesi]].
* [[America]]: diffuso in [[America Latina]] (ad esempio in [[Brasile]] e in [[Messico]]), in [[Canada]] e negli Stati Uniti (ad esempio in [[California]] e [[Nuovo Messico]]). Negli USA negli ultimi anni il numero dei cattolici ha superato quello dei [[protestanti]], non solo per le colonizzazioni [[spagnole]], [[inglesi]] e [[francesi]] avvenute in passato, ma anche per le numerose ondate migratorie dai paesi cattolici (ad esempio dall'Europa Latina come Spagna, Portogallo, Francia e Italia, ma anche dalla Germania, Irlanda, Polonia, Filippine, Vietnam, Messico e America Latina).
* [[Asia]]: diffuso prevalentemente nelle [[Filippine]], in [[Vietnam]], [[Timor Est]], [[India]], [[Singapore]], [[Corea del Sud]], [[Sri Lanka]] e in alcune isole dell'[[Indonesia]], ma anche in [[Cina]] e [[Giappone]].
* [[Europa]]: diffuso prevalentemente nei paesi latini, Francia, Spagna, Portogallo, [[Belgio]] e Italia, in [[Austria]], in alcuni cantoni della [[Svizzera]], [[Germania]] (soprattutto nel sud e in Franconia-Renania ma anche in Turingia), [[Irlanda]], [[Paesi Bassi]] e in alcuni paesi orientali: [[Polonia]], [[Lituania]], [[Lettonia]], [[Repubblica Ceca]], [[Slovacchia]], [[Ungheria]], [[Slovenia]], [[Croazia]] e in alcune zone dell’[[Albania]], della [[Bielorussia]], della [[Romania]] e dell'[[Ucraina]].
* [[Oceania]]: diffuso prevalentemente in [[Australia]], [[Nuova Zelanda]], [[Papua Nuova Guinea]] e nei territori d'oltremare francesi.
 
[[File:Catholicpopulationsnew.png|thumb|centro|upright=3.2|Percentuale di battezzati cattolici sugli abitanti di ogni stato<ref>Fonte: dati riportati dall'[[annuario pontificio]] [[2005]] riferiti al 31 dicembre [[2004]] [http://www.catholic-hierarchy.org/country/sc3.html]</ref>]]
=== Numero di appartenenti ===
[[File:Saint Henry's Cathedral Helsinki 2.jpg|min|La [[cattedrale di Sant'Enrico]] in [[Helsinki]]]]
Appartengono alla Chiesa cattolica oltre un miliardo di persone, rappresentanti circa la metà dei 2,1 miliardi di cristiani nel mondo e il 17,3% della popolazione mondiale<ref>Vedi voce [[religioni maggioritarie]] e [http://www.adherents.com www.adherents.com]</ref>.
L'[[Annuario pontificio]] del [[2017]], basato sui dati forniti dalle diocesi cattoliche, testimonia che appartengono alla Chiesa cattolica oltre 1.285.000.000 persone<ref>Secondo i dati della Santa Sede nell'[[Annuario pontificio]], il cattolicesimo è passato da poco più di 1098 milioni di battezzati nel gennaio 2005 a 1115 milioni nel dicembre 2006. I dati relativi al 2009, parlano di 1181 milioni di cattolici; per il 2010 viene riportata la cifra di 1196 milioni.</ref>, e rappresentano il 17,7% della popolazione mondiale. Il dato non include i cattolici in Cina e in alcuni altri paesi in cui sussistono ostacoli a contatti regolari con Roma. I Cattolici costituiscono più della metà dei 2,4 miliardi di cristiani nel mondo. Secondo la legge canonica sono considerati membri tutti coloro che sono stati battezzati o ricevuti all'interno della Chiesa cattolica avendo fatto una professione di fede, esclusi coloro che hanno formalmente rinunciato a esserne membri<ref>{{cita web|url=http://www.vatican.va/roman_curia/pontifical_councils/intrptxt/documents/rc_pc_intrptxt_doc_20060313_actus-formalis_it.html|titolo=actus formalis defectionis ab Ecclesia catholica|autore=Pontificio consiglio per i testi legislativi|accesso=24 giugno 2012|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20120326212355/http://www.vatican.va/roman_curia/pontifical_councils/intrptxt/documents/rc_pc_intrptxt_doc_20060313_actus-formalis_it.html|urlmorto=no}}</ref><ref>"L'abbandono della Chiesa cattolica perché possa essere validamente configurato come un vero actus formalis defectionis ab Ecclesia, anche agli effetti delle eccezioni previste nei predetti canoni, deve concretizzarsi nella a) decisione interna di uscire dalla Chiesa cattolica; b) attuazione e manifestazione esterna di questa decisione;c) recezione da parte dell'autorità ecclesiastica competente di tale decisione. [...] L'atto giuridico-amministrativo dell'abbandono della Chiesa di per sé non può costituire un atto formale di defezione [...] D'altra parte l'eresia formale o (ancor meno) materiale, lo scisma e l'apostasia non costituiscono da soli un atto formale di defezione [...] soltanto la coincidenza dei due elementi – il profilo teologico dell'atto interiore e la sua manifestazione nel modo così definito – costituisce l'actus formalis [...] la stessa autorità ecclesiastica competente provvederà perché nel libro dei battezzati (cfr. can. 535, § 2) venga fatta l'annotazione con la dicitura esplicita di avvenuta “''defectio ab Ecclesia catholica actu formali''. Nonostante ciò, secondo la Chiesa cattolica rimane comunque il legame sacramentale di appartenenza al Corpo di Cristo (che, secondo la Chiesa, è rappresentato dalla Chiesa stessa) dato dal carattere battesimale; quest'ultimo per la Chiesa (e soltanto per essa) è un legame ontologico permanente e non viene meno a motivo di nessun atto o fatto di defezione.</ref>. Il numero dei battezzati non corrisponde necessariamente al numero dei fedeli praticanti, specialmente per quel che riguarda i paesi occidentali, maggiormente soggetti alla [[secolarizzazione]] rispetto agli altri.
 
L'[[Annuario pontificio]] del [[2013]], basato sui dati forniti dalle diocesi cattoliche l'anno [[2011]], indica la cifra di 1.214 milioni di battezzati,<ref>[http://press.vatican.va/content/salastampa/it/bollettino/pubblico/2013/05/13/0293/00660.html PRESENTAZIONE DELL'ANNUARIO PONTIFICIO 2013, 13.05.2013].</ref> senza includere i cattolici in [[Cina]] e in alcuni altri paesi in cui sussistono ostacoli a contatti regolari con Roma. Secondo la legge canonica sono considerati membri tutti coloro che sono stati battezzati o ricevuti all'interno della Chiesa cattolica avendo fatto una professione di fede, esclusi coloro che hanno formalmente rinunciato a essere membri<ref>{{cita web|url=http://www.vatican.va/roman_curia/pontifical_councils/intrptxt/documents/rc_pc_intrptxt_doc_20060313_actus-formalis_it.html|titolo=actus formalis defectionis ab Ecclesia catholica|autore=Pontificio Consiglio per i Testi Legislativi}}</ref><ref>"L'abbandono della Chiesa cattolica perché possa essere validamente configurato come un vero actus formalis defectionis ab Ecclesia, anche agli effetti delle eccezioni previste nei predetti canoni, deve concretizzarsi nella a) decisione interna di uscire dalla Chiesa cattolica; b) attuazione e manifestazione esterna di questa decisione;c) recezione da parte dell'autorità ecclesiastica competente di tale decisione. [...] L'atto giuridico-amministrativo dell'abbandono della Chiesa di per sé non può costituire un atto formale di defezione [...] D'altra parte l'eresia formale o (ancor meno) materiale, lo scisma e l'apostasia non costituiscono da soli un atto formale di defezione [...] soltanto la coincidenza dei due elementi – il profilo teologico dell'atto interiore e la sua manifestazione nel modo così definito – costituisce l'actus formalis [...] la stessa autorità ecclesiastica competente provvederà perché nel libro dei battezzati (cfr. can. 535, § 2) venga fatta l'annotazione con la dicitura esplicita di avvenuta “''defectio ab Ecclesia catholica actu formali''. Nonostante ciò, secondo la Chiesa cattolica rimane comunque il legame sacramentale di appartenenza al Corpo di Cristo (che, secondo la Chiesa, è rappresentato dalla Chiesa stessa) dato dal carattere battesimale; quest'ultimo per la Chiesa (e soltanto per essa) è un legame ontologico permanente e non viene meno a motivo di nessun atto o fatto di defezione.</ref>. Il numero dei battezzati non corrisponde necessariamente al numero dei fedeli praticanti, specialmente per quel che riguarda i [[Civiltà occidentale|paesi occidentali]], maggiormente soggetti alla [[secolarizzazione]] rispetto agli altri.
 
=== Tendenze ===
Esaminando la situazione per singolo continente, il 2015 evidenzia la crescita robusta dei cattolici in Africa. In Asia e in America la crescita è consistente. Diversa la situazione in Europa e Oceania dove la percentuale dei fedeli in rapporto alla popolazione è costante. Il numero dei cattolici rispetto alla popolazione totale è molto differente tra i continenti. In America il numero di fedeli della Chiesa cattolica rappresenta il 63,7% della popolazione totale, in Europa il 39,9%, in Oceania il 26,4%, in Africa il 19,4%, in Asia il 3,2%.
 
Secondo i dati della Santa Sede<ref>''Annuario pontificio 2007''. Città del Vaticano, 13 febbraio 2007</ref>, il cattolicesimo è passato da poco più di 1098 milioni di battezzati nel gennaio 2005 a 1115 milioni nel dicembre 2006, con un limitato aumento in percentuale e lasciando pressoché invariata la percentuale dei cattolici nel mondo (17,20 %), a causa dell'aumento globale della popolazione mondiale. I dati relativi al 2009, pubblicati nell'Annuario Pontificio 2011, parlano di 1181 milioni di cattolici<ref>[http://press.catholica.va/news_services/bulletin/news/26889.php?index=26889&po_date=19.02.2011&lang=it ''Annuario pontificio 2011''], Città del Vaticano, 19 febbraio 2011</ref>; per il 2010 viene riportata la cifra di 1196 milioni<ref>{{cita web|url=http://www.vocazioni.net/index.php?option=com_content&view=article&id=2651:cresce-la-chiesa-cattolica-in-aumento-fedeli-vescovi-sacerdoti-diaconi-e-seminaristi&catid=2:newsvoc&Itemid=124 |pubblicazione=Vocazioni.net |titolo=Commento all'Annuario Pontificio 2012 |accesso=11 marzo 2012}}</ref>.
 
Esaminando la situazione per singolo continente, secondo l'agenzia di stampa Zenit<ref name=vocazioni>{{cita web|http://www.vocations.it/PrimoPiano/2007/PreteEBasta07.htm|In leggero aumento il numero di cattolici e sacerdoti nel mondo |02-11-2007}}</ref> se si considera l'America come unico continente il cattolicesimo è in leggero aumento, ma non in singole zone dell'America latina<ref>{{cita web|url=http://news.bbc.co.uk/2/hi/americas/6630311.stm |titolo=Catholic Church tested in Brazil. BBC}}</ref>. In Africa è in netto aumento, come in Asia. Diversa la situazione in Europa e Oceania dove c'è un leggero aumento nel numero dei cattolici, ma non nella loro percentuale che rimane invariata o addirittura in leggero calo.
Dopo una flessione degli anni settanta-ottanta, la tendenza degli ultimi anni è di un discreto aumento numerico dei cattolici in America Latina, Africa e Asia, e di un leggero calo in Europa e Occidente; anche se sostanzialmente non muta gli equilibri precedenti e la percentuale dei cattolici nel mondo rimane praticamente invariata.
 
=== Chiesa cattolica per continente ===
 
* [[Chiesa cattolica in Africa]]
* [[Chiesa cattolica in America]]
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* [[Chiesa cattolica in Europa]]
* [[Chiesa cattolica in Oceania]]
 
== Risorse economiche ==
 
Occorre distinguere tra lo [[Stato della Città del Vaticano]] e le singole Chiese locali, i cui vescovi sono normalmente organizzati nei sinodi delle Chiese Orientali, nelle [[Conferenza episcopale|Conferenze episcopali]] di rito latino e in simili organismi.
 
Lo Stato della Città del Vaticano è amministrato dalla [[Prefettura degli affari economici della Santa Sede|Prefettura per gli Affari Economici]], che si occupa della gestione finanziaria dello Stato sovrano più piccolo al mondo.
 
Le fonti di reddito principali sono:
 
* L'[[Obolo di san Pietro]], costituito dalle [[Elemosineria apostolica|elemosine]] offerte al papa dai fedeli in tutto il mondo: nel [[2013]] il gettito è stato di 78 milioni di dollari.<ref>{{cita web|url=http://www.avvenire.it/Chiesa/Pagine/La-carit-del-Papa-abbraccio-agli-ultimi-.aspx|titolo=La «carità del Papa». Abbraccio agli ultimi|accesso=30 giugno 2015}}</ref>
* Gli incassi dei [[Musei Vaticani]] (circa 4 milioni di visitatori all'anno).
* I profitti realizzati dall'[[Istituto per le Opere di Religione]] (IOR), [[Banca|istituto bancario]] incaricato di investire il patrimonio della Santa Sede.
 
Le [[Conferenza episcopale|Conferenze episcopali]] nazionali gestiscono autonomamente il bilancio della Chiesa nei vari Paesi, raccogliendo le offerte dei fedeli e, in alcuni Paesi, godendo di finanziamenti dallo Stato. In Italia, in base al [[Patti Lateranensi|Concordato]] del [[1984]], ogni cittadino può scegliere di versare l'[[otto per mille|8 per mille]] dell'[[Imposta sul reddito delle persone fisiche|IRPEF]] alla [[Conferenza Episcopale Italiana]] (più di un miliardo di Euro nel [[2016]])<ref>[http://www.repubblica.it/economia/2016/05/19/news/cei_torna_sopra_al_miliardo_la_quota_di_otto_per_mille_ma_aumentano_le_spese_per_i_preti-140157046/?ref=HREC1-27 Cei, torna sopra al miliardo la quota di otto per mille.] la Repubblica</ref> o ad altre [[Confessione religiosa|confessioni religiose]] che hanno concluso con lo Stato Intese che prevedano questa forma di finanziamento.<ref>La maggior parte dei cittadini (circa due su tre) sceglie di non barrare alcuna opzione, ma la ripartizione dell'[[otto per mille|8 per mille]] avviene in base non alle singole dichiarazioni, bensì spartendo l'intera somma disponibile in base alla percentuale di scelte. Vale a dire che la Chiesa cattolica, a fronte di una maggioranza relativa ai contribuenti che hanno barrato almeno una scelta, con il 35% di preferenze sul totale (85% di coloro che hanno espresso una scelta) incassa circa l'85% dell'intera somma. In questo senso Mario Patuzzo. «La tassa dell'8 per mille» dalla rivista L'Ateo, n. 0/1996.</ref><ref>Sergio Lariccia. «Esigenze di laicità della società italiana» in Manifesto Laico, pp. 59-65. Laterza, Bari, 1999. È come avviene nelle elezioni, in cui tutti i seggi disponibili vengono distribuiti in base ai voti espressi, senza lasciare posti vuoti in corrispondenza ai voti non espressi.</ref>.
 
Il contributo dell'8 per mille non serve a finanziare lo Stato Vaticano, ma viene impiegato per il sostentamento del clero e per spese di culto e caritative della Conferenza Episcopale Italiana, di cui si disponde di un rendiconto e della ripartizione.<ref>[http://8xmille.it/pdf/rendiconto_2015.pdf Rendiconto relativo all'utilizzazione delle somme pervenute nell'anno 2015 all'Istituto Centrale per il Sostentamento del Clero e alla Conferenza Episcopale Italiana]</ref><ref>{{cita web|url=http://www.8xmille.it/rendiconti/ripartizione2015.pdf|titolo=ripartizione 8 per mille anno 2015|accesso=3 luglio 2015}}</ref> Inoltre sono attualmente previste dalle normative fiscali agevolazioni (come l'esenzione ICI, l'abbattimento del 50% dell'IRES, agevolazioni IRAP) per le istituzioni religiose, ospedaliere, educative, tra cui anche quelle dipendenti dalla Chiesa cattolica. Inoltre vi sono particolari situazioni di beneficio dovute all'[[extraterritorialità]] di alcuni beni del Vaticano.
Molti tra i ricavi della [[Santa Sede]] vengono elargiti alle popolazioni bisognose di aiuto attraverso il [[Pontificio Consiglio "Cor Unum"]]<ref>Il Pontificio Consiglio "Cor Unum" «esprime la sollecitudine della Chiesa cattolica verso i bisognosi perché sia favorita la fratellanza umana e si manifesti la Carità di Cristo», dal [http://www.vatican.va/roman_curia/pontifical_councils/corunum/corunum_it/profilo/istituzione.html profilo istituzionale] URL consultato il 5 aprile 2013</ref>.
 
Il valore del patrimonio immobiliare della Chiesa Cattolica, a livello mondiale, si aggira sui 2mila miliardi di euro. In Italia, circa il 20% del patrimonio immobiliare appartiene alla Chiesa Cattolica.<ref>[http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2013-02-15/chiesa-2mila-miliardi-immobili-082813.shtml?uuid=Ab3cTeUH&refresh_ce=1 Chiesa, 2mila miliardi di immobili nel mondo.] Il sole 24 ore</ref><ref>[http://quifinanza.it/soldi/vaticano-spa-gli-immobili-della-chiesa-valgono-2mila-miliardi/67551/?refresh_ce Vaticano Spa, gli immobili della Chiesa valgono 2mila miliardi] QuiFinanza</ref><ref>[http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2016-05-16/in-italia-patrimonio-cedibile-almeno-6-miliardi-230327.shtml?uuid=ADODgGJ&refresh_ce=1 In Italia patrimonio «cedibile» di almeno 6 miliardi.] Il sole 24 ore</ref>
 
== Relazioni con i cristiani di altre Chiese ==
 
Dei 21 [[concili ecumenici]] riconosciuti dalla Chiesa cattolica i primi sette sono accettati dalle Chiese ortodosse di tradizione bizantina, la famiglia delle Chiese ortodosse "pre-Calcedoniane" riconosce i primi tre e i cristiani di tradizione nestoriana solo i primi due.
 
[[File:Atenagora I e Paolo VI.jpg|thumb|L'incontro tra il patriarca ortodosso [[Atenagora (patriarca di Costantinopoli)|Atenagora I]] e [[papa Paolo VI]] nel [[1964]] segnò un riavvicinamento tra il [[cristianesimo ortodosso]] d'oriente e il [[cattolicesimo|cristianesimo cattolico]] d'occidente.]]
Il dialogo ha mostrato che benché la separazione sia avvenuta molti secoli fa, le differenze nella dottrina concernono più spesso formule e riti che elementi sostanziali.
 
Emblematica è la ''Dichiarazione Cristologica Comune tra la Chiesa Cattolica e la Chiesa Assira Orientale''<ref>{{lingue|en|fr}}{{cita web|autore=
Pontificio Consiglio per la Promozione dell'Unità dei Cristiani|url=http://www.vatican.va/roman_curia/pontifical_councils/chrstuni/sub-index/index_east-assyrian_it.htm|titolo=Dichiarazione cristologica comune tra Papa Giovanni Paolo II ed il Catholicos Patriarca della Chiesa assira dell'Oriente, Khanania Mar Dinkha IV|anno=1994}}</ref> sottoscritta da «Sua Santità [[papa Giovanni Paolo II]], vescovo di Roma e Papa della Chiesa Cattolica, e [[Mar Dinkha IV]], patriarca della [[Chiesa Assira Orientale]]» l'11 novembre [[1994]].
 
La differenza tra le due Chiese ruota intorno a questioni antiche quali la disputa sulla legittimità dell'espressione «Madre di Dio» o di «Madre di Cristo» riguardo a Maria che emerse nel [[concilio di Efeso]] nel 431. Mentre la tradizione della Chiesa cattolica utilizza entrambe le espressioni, la Chiesa assira si riferisce a Maria come «Madre di Cristo nostro Dio e Salvatore». La dichiarazione enuncia che entrambe le chiese riconoscono la natura sia umana sia divina di Gesù e che «Entrambi riconosciamo la legittimità e correttezza di queste espressioni della stessa fede e rispettiamo le preferenze di ciascuna Chiesa nella sua vita liturgica».
 
Le controversie maggiori riguardano il riconoscimento del primato papale e il timore che l'unione ecclesiale si risolva in un assorbimento delle chiese di minore dimensione da parte della numericamente maggiore componente latina della Chiesa cattolica e l'accantonamento o l'abbandono di antiche e ricche eredità teologiche, liturgiche e culturali. Inoltre, le controversie vertono sul culto e sull'adorazione del pane consacrato, sul culto dei santi e della Madonna.
 
[[File:Martin Luther, 1529.jpg|thumbnail|sinistra|[[Martin Lutero]], il teologo tedesco che diede inizio allo scisma [[protestantesimo|protestante]]]]
Sussistono differenze molto maggiori con le dottrine delle [[protestantesimo|Chiese riformate]], che i cattolici ritengono avere rotto con la tradizione del passato mentre esse, per parte loro, ritengono Roma aver rotto con gli insegnamenti degli [[apostoli]], per come si ricavano dal [[Nuovo Testamento]]. Tuttavia anche con queste Chiese il dialogo è cominciato almeno dal Concilio Vaticano II, mentre alcune differenze sono andate attenuandosi con la semplificazione del rito della Messa, la diffusione della [[Bibbia]], la comune ricerca storica.
 
Dal [[2009]] la Chiesa cattolica, con la [[costituzione apostolica]] ''[[Anglicanorum coetibus]]'' firmata da [[Benedetto XVI]], ha invece aperto le porte ai fedeli della [[Chiesa Anglicana]] desiderosi di entrare in comunione con [[Roma]], con la creazione di ordinariati personali che conservano il patrimonio liturgico e spirituale della Chiesa d'Inghilterra. Tale apertura è stata interpretata dai più come un tentativo di ricostituire l'unità con i tradizionalisti anglicani, fuoriusciti dalla Chiesa d'Inghilterra, in quanto dissenzienti sull'apertura del sacerdozio alle donne e su altre questioni controverse.<ref>{{cita news|url=http://www.corriere.it/cronache/09_ottobre_20/papa-apre-ad-anglicani_0649fcfc-bd5f-11de-a737-00144f02aabc.shtml|titolo=Il Papa apre le porte agli anglicani. «Sì al sacerdozio dei chierici sposati»|accesso=20 ottobre 2009|pubblicazione=Corriere della Sera}}</ref>
 
== Critiche alla Chiesa cattolica ==
 
{{Vedi anche|Critiche alla Chiesa cattolica}}
 
Nel corso dei secoli alla Chiesa cattolica sono state mosse accuse di vario tipo, sia dal punto di vista religioso sia politico.
Le accuse che si susseguirono negli anni furono: nei primi secoli del cristianesimo, provenienti dagli ambienti popolari della religione tradizionale greco-romana, di [[infanticidio]] e [[incesto]]; nel [[Medioevo]], provenienti da [[Movimenti ereticali medievali|gruppi pauperistici]], di avere abbandonato l'opzione di [[Gesù]] in favore dei poveri; con il [[protestantesimo]] di avere pervertito le pure dottrine dei tempi antichi e della Bibbia (centro dell'attività dei riformatori); con l'[[illuminismo]] e il [[positivismo]] di [[oscurantismo]], cioè di voler ostacolare il trionfo della ragione prima e della scienza poi, esemplificato in istituzioni e episodi come l'[[inquisizione]], il processo a [[Galileo Galilei]] e a [[Giordano Bruno]]. Il [[comunista]] russo [[Lev Trotsky|Trotsky]], citando il [[liberalismo|liberale]] inglese [[Lloyd George]], definì la Chiesa romana come "la centrale elettrica del conservatorismo".
La Chiesa cattolica è stata accusata, anche dai nazisti, di essere un'organizzazione omosessuale<ref>[http://www.arcigaymilano.org/dossier/nazismo/ost_himmler.htm Testo del discorso segreto tenuto da Heinrich Himmler il 17-18 febbraio 1937 ai generali delle SS in relazione ai "pericoli razziali e biologici dell'omosessualità "]</ref>, soprattutto per quanto riguarda la vita monastica; mentre dalla seconda metà del XX secolo fra le accuse più comuni sono da ricordare quelle relative alla storia del rapporto con l'[[ebraismo]], l'[[omofobia]] e il [[maschilismo]] nelle istituzioni cattoliche.
 
Recentemente la scoperta di atti di pedofilia perpetrati da alcuni ecclesiastici ha condotto allo scoppiare dello [[Critiche alla Chiesa Cattolica#Abusi sessuali su minori da parte del clero|scandalo dei preti pedofili]], che dagli [[Stati Uniti d'America|Stati Uniti]] si è propagato anche in Italia.<ref>{{Cita web|url=http://news.bbc.co.uk/2/hi/programmes/panorama/5402928.stm|titolo=Sex crimes and the Vatican|autore=|editore=BBC News|data=1º ottobre 2006|lingua=en|accesso=20 aprile 2012}}</ref>
 
[[Papa Giovanni Paolo II]] ha riconosciuto pubblicamente che ci sono stati membri sia tra i fedeli laici sia tra il clero (inclusi vescovi e papi) che si sono macchiati di colpe e ha invocato il perdono di Dio e degli uomini per i peccati «dei figli e delle figlie della Chiesa», sia riguardo alle azioni sia alle omissioni. Il 12 luglio 2008, in occasione del viaggio apostolico in Australia, a chi gli domandava se si sarebbe scusato, Benedetto XVI ha risposto<ref>{{cita web|url=http://www.vatican.va/resources/resources_visit-australia-jul2008_it.html|titolo=Viaggio Apostolico a Sydney - Intervista concessa ai giornalisti durante il volo}}</ref>:
{{citazione|faremo tutto il possibile per chiarire qual è l'insegnamento della Chiesa e per aiutare nell'educazione, nella preparazione al sacerdozio, nell'informazione e faremo tutto il possibile per guarire e riconciliare le vittime. Penso che questo sia il senso fondamentale del "chiedere scusa". Penso che sia meglio e più importante il contenuto della formula e penso che il contenuto debba spiegare in cosa il nostro comportamento è stato carente, che cosa dobbiamo fare in questo momento, in che modo prevenire e come guarire e riconciliare.}}
Il successivo 20 luglio il papa celebrò la Messa con un gruppo di vittime, le cui tristi vicende ha poi ascoltato con attenzione.<ref>{{cita web|url=http://www.vatican.va/resources/resources_visit-australia-jul2008_it.html|titolo=Viaggio Apostolico a Sydney - Comunicato Stampa}}</ref>
Anche in occasione della Messa di conclusione dell'Anno Sacerdotale dell'11 giugno 2010 papa Benedetto XVI ha ribadito le sue scuse alle vittime<ref>{{cita web|url=http://www.vatican.va/holy_father/benedict_xvi/homilies/2010/documents/hf_ben-xvi_hom_20100611_concl-anno-sac_it.html|titolo=Santa Messa in occasione della conclusione dell'Anno Sacerdotale, 11 giugno 2010}}</ref>:
{{citazione|Anche noi chiediamo insistentemente perdono a Dio ed alle persone coinvolte, mentre intendiamo promettere di voler fare tutto il possibile affinché un tale abuso non possa succedere mai più}}
 
Esistono infine ricorrenti critiche che riguardano i rapporti tra alcuni Stati e Chiesa romana: in particolare, ci sono filoni culturali, ideologici e politici che contestano l'influenza esercitata dalle gerarchie cattoliche sui governi di vari paesi nelle scelte di ordine etico - morale. Da questi filoni la Chiesa cattolica è ritenuta un importante ostacolo per alcune ricerche scientifiche, come quelle che richiedono l'uso di embrioni per ottenere cellule staminali embrionali, sia la considerazione come diritti civili di alcune scelte, come [[divorzio]], [[Aborto|interruzione volontaria di gravidanza]], [[matrimonio fra persone dello stesso sesso]], [[adozione da parte di coppie dello stesso sesso]] e utilizzo/diffusione dei [[Contraccezione|metodi anticoncezionali]]. Altre Chiese cristiane (come alcune chiese protestanti), in Italia e in altre nazioni, hanno una visione diversa su alcuni di questi punti, oltre che sulla separazione tra Stato e confessioni religiose ("[[Laicità|Laicità dello Stato]]").
 
== Note ==
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== Bibliografia ==
* Agostino d'Ippona, ''Contro la lettera di Mani detta del fondamento'', IV, 397.
 
* Alberigo, Giuseppe; Gramaglia, Pierangelo (a cura di), ''Concilio di Trento. Decreti e canoni'', vol. 3, Bologna, EDB, 1990.
* [[Luigi Giussani]], ''Perché la Chiesa - Volume terzo del Percorso'', Milano, Rizzoli, Bur, 2005.
* Casoria, Giuseppe, ''Liturgia e riforma liturgica'', Roma, Città Nuova, 2002.
* [[Hans Küng]], ''La Chiesa Cattolica. Una breve storia'', Milano, Rizzoli, 2001.
* Catechismo della Chiesa Cattolica, Città del Vaticano, Libreria Editrice Vaticana, 1992, 1997.
* [[Mario Perniola]], ''Del sentire cattolico. La forma culturale di una religione universale'', Bologna, Il Mulino, 2001, ISBN 88-15-08205-0.
* Clanchy, M. T., ''From Memory to Written Record: England 1066–1307'', Oxford, Blackwell, 1993.
* Arno Tausch, Arno, [https://mpra.ub.uni-muenchen.de/75243/1/MPRA_paper_75243.pdf Global Catholicism in the Age of Mass Migration and the Rise of Populism: Comparative Analyses], Based on Recent [[World Values Survey]] and European Social Survey Data (November 24, 2016).
* [[ThomasCompendio Woods|Thomasdel E.Catechismo Woods]], ''Come ladella Chiesa Cattolica, haCittà costruitodel laVaticano, civiltàLibreria occidentale'',Editrice CantagalliVaticana, Siena 20072005.
* Concilio Vaticano I, ''Costituzione dogmatica Pastor Aeternus'', Città del Vaticano, Libreria Editrice Vaticana, 1870.
* Concilio Vaticano II, ''Dei Verbum'', ''Lumen Gentium'', ''Nostra Aetate'', ''Orientalium Ecclesiarum'', ''Unitatis Redintegratio'', Città del Vaticano, Tipografia Poliglotta Vaticana, 1964–1965.
* Eusebio di Cesarea, ''Storia ecclesiastica'', libri VIII–IX, trad. di Claudio Moreschini, Milano, BUR, 2001.
* Filoramo, Giovanni, ''Cristianesimo'', Milano, Mondadori/Electa, 2007.
* Garzya, Antonio (a cura di), ''Codice Teodosiano. Le leggi degli imperatori romani da Costantino a Teodosio II'', trad. di Luigi G. Pani, Milano, Bompiani, 2005.
* Giovanni Paolo II, ''Dominus Iesus'', Città del Vaticano, Libreria Editrice Vaticana, 2000.
* Hughes, J. D., ''The Reformation: A History'', Oxford, Oxford University Press, 2012.
* Ignazio di Antiochia, ''Lettera ai cristiani di Smirne'', a cura di Bart D. Ehrman, Milano, Mondadori, 2003.
* Kuby, Gabriele, ''Il mistero della Messa'', Siena, Cantagalli, 2007.
* Mazza, Enrico, ''I sacramenti'', Brescia, Morcelliana, 2016.
* Nocentini, Alberto (con la collaborazione di Alessandro Parenti), ''L'etimologico'', Milano, Le Monnier-Mondadori Education, 2010.
* O’Donnell, J., ''The Early Christian World'', Londra, Routledge, 1996.
* Pontificio Consiglio per i Testi Legislativi, ''Codice di Diritto Canonico'', Città del Vaticano, Libreria Editrice Vaticana, 1983.
* Ratzinger, Joseph, ''Introduzione al cristianesimo'', Brescia, Queriniana, 2005.
* Williams, G. H., ''The Ecumenical Movement: An Anthology of Key Texts and Voices'', Washington, Georgetown University Press, 2004.
 
== Voci correlate ==
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* [[Chiesa latina]]
* [[Chiese cattoliche orientali]]
* [[Città del Vaticano]]
* [[ConfermazioneConcilio ecumenico]]
* [[Concilio Vaticano II]]
* [[Cristianesimo]]
* [[Curia romana]]
* [[Critiche alla Chiesa cattolica]]
* [[Diritto canonico]]
* [[Dottrina sociale della Chiesa cattolica]]
* [[ExtraDottrina Ecclesiamdella nullaChiesa saluscattolica]]
* [[Ordine sacroEcumenismo]]
* [[PadreGerarchia della Chiesacattolica]]
* [[Liturgia della Chiesa cattolica]]
* [[Magistero della Chiesa cattolica]]
* [[Mariologia]]
* [[Papa]]
* [[PenitenzaPrimato (sacramento)di Pietro]]
* [[RapportoRito Stato-Chiesaromano]]
* [[Risurrezione di GesùSacramento]]
* [[StatoSanta PontificioSede]]
* [[TrasfigurazioneTeologia di Gesùcattolica]]
* [[UnzioneTradizione degli infermiapostolica]]
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== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
* {{cita web|url=http://www.chiesacattolica.it/|titolo=Sito ufficiale della Conferenza Episcopale Italiana}}
* {{cita web|url=http://www.lachiesa.it/|titolo=LaChiesa.it}}
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* [http://it.cathopedia.org/wiki/Chiesa_Cattolica Voce ''Chiesa Cattolica''] su [http://it.cathopedia.org it.cathopedia.org]
* [[Massimo Introvigne]], [[PierLuigi Zoccatelli]], ''[http://www.cesnur.org/religioni_italia/chiesa_cattolica.htm Le religioni in Italia: La Chiesa Cattolica e i suoi scismi]'', dal sito del [[CESNUR|Centro Studi sulle Nuove Religioni]].
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