Iliade: differenze tra le versioni
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{{nota disambigua}}
{{F|componimenti poetici|arg2=antica Grecia|novembre 2016}}
{{Libro
|titolo = Iliade
|titoloorig = {{grc}}Ἰλιάς
|titoloalfa =
|immagine = Homer Ilias Griphanius c1572.jpg
|didascalia = Frontespizio dell'edizione di Theodosius Rihel, databile 1572 ca.
|autore =
|annoorig = [[VIII secolo a.C.]] <br />[[VI secolo a.C.]]<ref>Stesura scritta promossa da Pisistrato</ref>
|editioprinceps = 9 dicembre 1488
|forza_cat_anno = no
|genere = [[poema]]
|sottogenere = [[epica]]
|lingua = grc
|ambientazione = [[Guerra di Troia]]
|protagonista = [[Achille]]
|antagonista =
|altri_personaggi =
|serie = [[Ciclo troiano]]
}}{{Citazione|Cantami, o Diva, del pelide Achille<br />
l'ira funesta che infiniti addusse<br />
lutti agli Achei, molte anzi tempo all'Orco<br />
generose travolse alme d'eroi,<br />
e di cani e d'augelli orrido pasto<br />
lor salme abbandonò (così di Giove<br />
l'alto consiglio s'adempìa), da quando<br />
primamente disgiunse aspra contesa<br />
il re de' prodi Atride e il divo Achille.|[[Omero]], ''Iliade'', 1-7, [[Iliade (Monti)|traduzione]] di [[Vincenzo Monti]]|Μῆνιν ἄειδε θεὰ Πηληιάδεω Ἀχιλῆως<br />
οὐλομένην, ἥ μυρί’ Ἀχαιοῖς ἄλγε’ ἔθηκε,<br />
πολλὰς δ’ ἰφθίμους ψυχὰς Ἄιδι προίαψεν<br />
ἡρωων, αὐτοὺς δὲ ἐλώρια τεῦχε κύνεσσιν<br />
οἰωνοῖσί τε πᾶσι, Διὸς δ’ἐτελείετο βουλή,<br />
ἐξ οὗ δὴ τὰ πρῶτα διαστήτην ἐρίσαντε<br />
Ἀτρείδης τε ἄναξ ἀνδρῶν καὶ δῖος Ἀχιλλεύς.|lingua=Greco antico}}
L
Tradizionalmente datata al
Nell’Iliade, la guerra di Troia è dominata da eroi leggendari. Achille, il più grande dei guerrieri greci, si ritira dalla battaglia dopo un litigio con [[Agamennone]], capo dell’esercito [[Achei|greco]]. [[Menelao]], re di Sparta, lotta per riottenere sua moglie [[Elena (mitologia)|Elena]], rapita da [[Paride]], principe troiano. I Greci sono guidati anche da [[Ulisse]], astuto re di [[Itaca]], e [[Aiace Telamonio|Aiace]], un guerriero possente.<ref>{{Cita web|lingua=it|url=https://library.weschool.com/lezione/riassunto-iliade-personaggi-achille-ettore-ulisse-7288.html?utm_source=chatgpt.com|titolo=L'"Iliade" di Omero: personaggi principali|sito=WeSchool|accesso=2025-03-18}}</ref>
I [[Troiani (popolo)|Troiani]] sono guidati da [[Ettore (mitologia)|Ettore]], il più valoroso tra loro, mentre [[Priamo]], re di [[Troia]], cerca di proteggere la sua città. La morte di [[Patroclo]], amico di Achille, spinge quest’ultimo a tornare in battaglia, uccidendo Ettore. Tra onore e vendetta, gli eroi affrontano il loro destino, intrecciando gloria e dolore.
==
=== Datazione ===
L'opera venne composta probabilmente nella regione della [[Ionia]] asiatica. La sua composizione seguì un percorso di formazione, attraverso i secoli e i vari cambiamenti politici e socio-culturali, che comprese principalmente tre fasi:
* [[Oralità|fase orale]], nella quale vari racconti mitici o concernenti racconti eroici
* [[Auralità|fase aurale]] nella quale i poemi
* La fase scritta, nella quale i poemi sono stati trascritti. Secondo alcuni storici questa fase risale al VI secolo a.C. durante la tirannide di [[Pisistrato]] ad [[Atene (città antica)|Atene]].
=== Le diverse edizioni ===
{{vedi anche|Traduzioni dell'Iliade}}
L'oralità non consentì di stabilire delle edizioni canoniche. L'Iliade pisistratea non fu un caso unico: sul modello di Atene ogni città (di sicuro [[Creta (Grecia)|Creta]], [[Cipro]], [[Argo (città)|Argo]] e Massalia, oggi [[Marsiglia]]) probabilmente aveva un'edizione “locale”, detta ''kata
Si hanno notizie riguardo edizioni precedenti all'ellenismo, dette ''
L'Iliade e l'[[Odissea]] erano la base dell'insegnamento elementare: i piccoli greci si avvicinavano alla lettura attraverso i poemi di Omero; molto probabilmente i maestri semplificarono i poemi affinché fossero di più facile comprensione per i bambini.
Si conosce anche l'esistenza di edizioni ''kata andra'' (personali): personaggi illustri si facevano fare edizioni proprie. Un esempio molto famoso è quello di Aristotele, che si fece creare un'edizione dell'Iliade e dell'Odissea (versioni prealessandrine). Si è arrivati, in seguito, a una sorta di testo base attico, una vulgata attica.
[[Teagene di Reggio]],
Gli antichi [[grammatici alessandrini]] tra il
Si arrivò dunque
Il testo dell'Iliade giunto all'età contemporanea è piuttosto diverso da quello con le lezioni di Aristarco. Su 874 punti in cui egli scelse una particolare lezione, solo 84 tornano nei nostri testi; per quanto riguarda le parti considerate dubbie dai commentatori antichi, la vulgata alessandrina è quindi uguale alla nostra solo per il 10%. Si può anche ritenere che tale testo non fosse definitivo, ed è possibile che nella stessa [[biblioteca di Alessandria|biblioteca di Alessandria d'Egitto]], dove gli studiosi erano famosi per i loro litigi, ci fossero più versioni dell'Iliade.
[[File:
Un'invenzione molto importante della biblioteca di Alessandria furono gli ''[[scolio|scolia]]'', ricchi repertori di osservazioni al testo, note, [[Lezione (filologia)|lezioni]], commenti. Dunque i primi studi sul testo furono effettuati tra il III e il II secolo a.C. dagli studiosi alessandrini; poi tra il
Intorno alla metà del II secolo, dopo il lavoro di Alessandria, giravano il testo alessandrino e residui di altre versioni. Di certo gli Ellenisti stabilirono il numero e la suddivisione dei versi.
Dal
Nel [[medioevo]] occidentale non era diffusa la conoscenza del greco, nemmeno tra personaggi come [[Dante Alighieri]] o [[Francesco Petrarca]]; uno dei pochi che lo conosceva era [[Boccaccio]], che lo imparò a [[Napoli]] da [[Leonzio Pilato]]. L'Iliade era conosciuta in occidente grazie alla ''Ilias'' tradotta in latino di età neroniana.
Prima del lavoro dei grammatici
L'Iliade fu molto più copiata e studiata dell'Odissea.
Nel
Nel
Il più antico manoscritto capostipite completo dell'Iliade è il ''[[Marcianus 454 A]]'', presente a [[Venezia]]; risalente al
L{{'}}''[[editio princeps]]'' dell'Iliade è stata stampata nel
=== Tematiche generali ===
{{vedi anche|Duelli nell'Iliade}}
L'eroicità è riconosciuta come accento fondamentale del poema, e per Omero "eroico" è tutto ciò che va oltre la norma, nel bene e nel male e per qualunque aspetto. Queste grandezze non sono guardate con occhio stupito, perché il poeta è inserito nel mondo che descrive, e l'eroico è dunque sentito come normalità. L'intera guerra è descritta come un seguito di duelli individuali, raccontati spesso secondo fasi ricorrenti<ref>''Letteratura greca'', Mondadori, 1989, vol. I, p.104.</ref>.
L'opera non tratta, come si presumerebbe dal titolo, dell'intera guerra di Ilio (Troia), ma di un singolo episodio di questa guerra, l'ira di Achille, che si svolge in un periodo di 51 giorni. [[Aristotele]] lodò Omero nella ''[[Poetica]]'', per aver saputo scegliere, nel ricco materiale mitico-storico della guerra di Troia, un episodio particolare, rendendolo centro vitale del poema, e affermò, inoltre, che la poesia non è storia, ma una fecondissima verità teoretica e di fatto.
L{{'
Gli ''dei'' sono [[antropomorfismo|antropomorfi]], cioè hanno sembianze fisiche e sentimenti umani: si amano e si odiano, tramano inganni; mostrano desiderio, vanità, invidia. Al di sopra di loro sta il Fato ineluttabile (in greco. ''móira''), cioè il Destino. Gli dei intervengono direttamente nelle vicende umane.
Altri motivi presenti sono: il senso del dovere, la vergogna del giudizio negativo e la necessità di proteggere i propri cari.
=== Personaggi principali ===
[[File:Iliad VIII 245-253 in cod F205, Milan, Biblioteca Ambrosiana, late 5c or early 6c.jpg|thumb|''Iliade'', Libro VIII, versi 245-253 - da un manoscritto greco di fine
====
* [[Achille]] (patronimico ''Pelide''):
* [[Agamennone]] (patronimico ''Atride''):
* [[Aiace Oileo]]:
* [[Aiace Telamonio]]:
* [[Calcante]]: indovino greco, figlio di Testore e Polimela;
* [[Diomede]]: (patronimico ''Tidide''): eroe greco, re di Argo;
* [[Elena (mitologia)|Elena]]: moglie di Menelao, sorella di Castore e Polluce, figlia di Zeus e Leda, che sotto l'incantesimo di Afrodite viene sedotta da Paride, abbandona il marito e parte per Troia. La sua bellezza, secondo la narrazione delle Ciprie, è la causa della guerra;
* [[
* [[
* [[Mirmidoni]]: popolo di guerrieri agli ordini di Achille;
* [[Nestore (mitologia)|Nestore]]: anziano eroe greco, re di Pilo;
* [[Odisseo]] o ''Ulisse'': re di Itaca (patronimico Laertiade o Laerziade), ideatore dell'inganno (cavallo di Troia) con il quale i Greci in seguito distruggeranno Troia; eroe caratterizzato da grande astuzia;
* [[Patroclo]]: figlio di Menezio (re di Opunte). Discepolo, compagno di Achille ed eroe greco; viene ucciso da Ettore.
====
* [[Andromaca]] (patronimico ''Eezionide''): moglie di Ettore, figlia di Eezione e madre del piccolo Scamandro (fiume di Troia), detto dal popolo Astianatte (difensore della città, per via del padre);
* [[Asteropeo]]: giovane condottiero peone, alleato dei Troiani; riesce a ferire Achille prima di venire da lui ucciso;
* [[Cassandra (mitologia)|Cassandra]]: profetessa, figlia di Priamo;
* [[Deifobo]]: principe troiano figlio di Priamo e fratello prediletto di Ettore;
* [[Dolone]]: araldo troiano, traditore dei suoi concittadini<ref>Dolone è un ''nomen loquens'', cioè un nome che parla e significa "inganno"</ref>; viene decapitato da Diomede dopo essere stato fatto da lui prigioniero;
* [[Ecuba]]: seconda moglie di Priamo, madre della maggior parte dei figli del re;
* [[Eleno]]: figlio di Priamo, indovino e fratello gemello di Cassandra;
* [[Enea]]: valoroso eroe troiano, figlio di Anchise e Afrodite;
* [[Ettore (mitologia)|Ettore]] (patronimico ''Priamide''): capo assoluto dell'esercito troiano, figlio di Priamo, fratello di Paride e marito di Andromaca; viene ucciso da Achille; eroe generoso;
* [[Glauco (figlio di Ippoloco)|Glauco]]: capo licio, figlio di Ippoloco e cugino di Sarpedonte;
* [[Pandaro]]: arciere alleato dei troiani, ferisce a tradimento Menelao e cade per mano di Diomede;
* [[Paride]] (patronimico ''Priamide''): principe troiano figlio di Priamo, fratello di Ettore, provocatore della guerra e assassino di [[Achille]];
* [[Priamo]]: re di Troia; padre di cinquanta figli tra cui [[Ettore (mitologia)|Ettore]] e [[Deifobo]];
* [[Reso]]: giovane signore di Tracia, alleato dei troiani; viene ucciso nel sonno da [[Diomede]];
* [[Sarpedonte (figlio di Laodamia)|Sarpedonte]]: figlio di [[Zeus]] e re dei Lici, alleato dei troiani; viene ucciso da [[Patroclo]].
==== Divinità ====
[[File:Homeros Caetani Louvre Ma440 n2.jpg|thumb|upright=1.3|Ritratto immaginario di Omero, copia romana del II secolo d.C. di un'opera greca del II secolo a.C. Conservato al [[Museo del Louvre]] di [[Parigi]].]]
Nel poema, alcune divinità aiutano i Troiani e altre gli Achei. Gli dei a favore dei Troiani sono [[Eris (mitologia)|Eris]], [[Afrodite]], [[Apollo]], [[Ares]], [[Artemide]], [[Dione (mitologia)|Dione]], [[Latona]], [[Scamandro (divinità fluviale)|Scamandro]] (dio dell'omonimo fiume).
Gli dei a favore degli Achei sono [[Atena]], [[Poseidone]], [[Era (mitologia)|Era]], [[Efesto]], [[Ermes]], [[Teti (Nereo)|Teti]].
Restano invece neutrali [[Zeus]], [[Peone (divinità)|Peone]], [[Iris (mitologia)|Iride]], [[Ebe]] e le [[
Inoltre compare [[Ipno]] (dio del [[sonno]]), che addormenterà temporaneamente [[Zeus]] su richiesta di [[Era (mitologia)|Era]].
=== Struttura ===
{{vedi anche|Trama dell'Iliade}}
L{{'}}''Iliade'' è articolata in 24 libri che raccontano 51 giorni dell'ultimo anno della guerra di Troia. Il nucleo conduttore della storia è l'ira
I poemi del ciclo troiano erano otto
Nell
Le città sono poco descritte
=== Sinossi del poema ===
[[File:Akhilleus Patroklos Antikensammlung Berlin F2278.jpg|thumb|upright=1.4|''[[Achille benda Patroclo|Achille che cura Patroclo]]'', vaso con figure rosse del pittore di Sosia.]]
Paride, principe troiano, rapisce Elena, moglie del re spartano Menelao. Per questa ragione si mobilita tutta la Grecia achea per vendicare l'offesa.
Dopo nove anni di assedio, Agamennone, capo dell'armata achea e fratello di Menelao, si rifiuta di restituire a Crise, sacerdote di Apollo, la figlia Criseide, che egli ottenne come preda di guerra. Perciò il dio infligge una pestilenza al campo dei Greci, costringendo Agamennone a restituire Criseide. Per compensarsi della perdita egli sottrae ad Achille la sua schiava Briseide.<br />
Il Pelide, sdegnato, ritenendo di avere ricevuto un affronto, decide di non combattere più a fianco degli Achei, che senza di lui subiscono gravi perdite. Patroclo, compagno di Achille, decide di scendere in campo con le sue armi fingendosi Achille, ma viene ucciso da Ettore, principe ereditario troiano e comandante in capo dell'esercito, che solo dopo averlo sconfitto lo riconosce. <br />
Achille, riarmato da [[Efesto]], torna a combattere per vendicare la morte del compagno; trova lo scontro con Ettore che uccide in duello, legando il suo corpo a un carro, trascinandolo attorno alle mura di Troia e confiscando il cadavere. Priamo, [[re]] dei troiani, giunge nel campo dei Greci a chiedere la restituzione di Ettore; Achille fa dunque una pace personale con Priamo, permettendogli di riscattare la salma del figlio.<br />
Il destino della città di Troia privo del suo eroe più forte sarà comunque senza speranza.
== Trama
{{vedi anche|Trama dell'Iliade}}
=== Prologo dello scoppio della guerra secondo il mito ===
Giunti gli eserciti della [[Grecia]] a [[Troia]], la sorte per i nemici della [[Grecia]] è segnata, perché gli abitanti divini dell'[[Olimpo (Grecia)|Olimpo]],
=== Il proemio ===
[[File:Beginning Iliad.svg|thumb|upright=1.4|Il [[proemio]].]]
{{vedi anche|Proemio dell'Iliade}}
{{
=== Ira di Achille (libri I-VIII) ===
* '''Libro I''': Il Proemio introduce cosa il lettore scoprirà nell'opera: l'ira di Achille, seguíta ad un litigio con [[Agamennone]], provocherà molte morti fra i [[Greci]], i cui corpi giaceranno abbandonati, privi di degna sepoltura. Tutto inoltre accade per volontà di [[Zeus]]. La narrazione prosegue con la spiegazione del motivo della lite tra Achille e Agamennone, strettamente correlata alla presenza della peste nel campo dei Greci, che a sua volta sta facendo strage di guerrieri: essa ha una causa ben precisa ed è legata ad un torto che Agamennone ha fatto a [[Crise]], sacerdote di [[Apollo]], il quale si era recato presso il campo dei Greci per riscattare la figlia [[Criseide]], detenuta come schiava da Agamennone. Quest'ultimo però ha insultato il sacerdote e lo ha scacciato in malo modo; Crise allora prega il dio Apollo di vendicarlo. Apollo accoglie la richiesta del suo sacerdote e scatena con le sue frecce la peste nel campo dei Greci, che dura nove giorni. Il decimo giorno viene convocata un'assemblea durante la quale l'indovino [[Calcante]] rivela che il dio Apollo è adirato a causa del torto subíto da Crise e che l'unico modo per placare Apollo e fare cessare la peste è restituire a Crise la figlia Criseide. Agamennone non vuole privarsi della sua schiava preferita; tuttavia accetta a condizione di avere un'altra schiava in cambio. Achille, che ritiene ingiusto quanto richiesto da Agamennone, gli propone invece di aspettare il prossimo saccheggio ma Agamennone rifiuta, minacciando anzi Achille che piuttosto prenderà in cambio proprio la sua schiava. La risposta di Agamennone scatena l'ira di Achille, e il litigio degenera rapidamente tra i due con uno scambio di dure battute. Al culmine del litigio, Achille è sul punto di colpire a morte Agamennone ma interviene la dea [[Atena]], inviata da [[Era (divinità)|Era]], per fermarlo e invitarlo a sfogarsi contro Agamennone solo con insulti e offese. Achille fa come richiesto da Atena ma decide anche, per il bene dei Greci, che lascerà andare la sua schiava cedendola ad Agamennone; dichiara inoltre che abbandona il conflitto. L'anziano [[Nestore (mitologia)|Nestore]] prova a intervenire per mettere pace tra i due ma la rottura è insanabile: nessuno dei due è disposto a perdonare il torto subíto. Inoltre Achille è deciso a punire Agamennone per la sua arroganza ritirandosi dalla battaglia, consapevole che senza il suo aiuto gli esiti della guerra cambieranno, che i Greci lo rimpiangeranno e che Agamennone stesso si pentirà di averlo offeso. Abbandonata l'assemblea, dopo aver ricevuto la visita degli araldi di Agamennone giunti a prendere la sua schiava, Achille si reca sulle rive del mare dove invoca la madre [[Teti (Nereide)|Teti]]; a questa, accorsa alla sua richiesta, chiede di aiutarlo a vendicarsi di Agamennone, intercedendo presso Zeus al quale dovrà chiedere di far vincere i [[Troiani (popolo)|Troiani]]. Teti acconsente e si reca presso il monte [[Olimpo]] per parlare con Zeus. Intanto [[Ulisse|Odisseo]] organizza la restituzione di Criseide allestendo una nave diretta all'isola di [[Crisa]], dove si svolgerà una [[ecatombe]] in onore di Apollo; il rito durerà tutto il giorno e i partecipanti faranno ritorno solo all'alba del giorno seguente. Nel frattempo, Teti è ricevuta da Zeus al quale sottopone la richiesta di Achille. Zeus accetta ma a condizione di tenere tutto nascosto a Era. Il patto tra i due si conclude e Teti va via, ma Era ha visto tutto e capisce che tra i due si è concluso un accordo che lei ignora; prova ad affrontare Zeus per scoprirlo ma viene respinta con irritazione da quest'ultimo. Interviene a questo punto [[Efesto]], figlio di entrambi, che calma la madre e la invita a non rovinare il banchetto in corso. Il canto si chiude con il ritiro di tutti gli dèi nelle loro case per il riposo notturno, compresi Zeus ed Era.
*
* ''Libro II'': [[Tersite]], guerriero acheo, brutto e storpio, non perde mai l'occasione per sbeffeggiare tutti e ridicolizzare i loro vizi e falsi onori, attribuendoli a dei mostri anziché ai valorosi soldati pieni di virtù. Le sue invettive non verranno ascoltate, anzi verrà punito dal guerriero [[Odisseo]] (Ulisse per i romani). Ma, sebbene Agamennone pensi di poter vincere lo stesso, anche senza l'intervento di Achille, scoprirà di sbagliarsi. Nella notte dopo lo scontro con Achille, il re decide di ritornare in Grecia con i guerrieri, ma Odisseo lo impedisce, ricordando il valore degli eroi e le previsioni dell'indovino Calcante.
* ''Libro III'': gli scontri vengono aboliti da Agamennone e da Ettore in quanto Paride decide di sfidare a duello Menelao (lo sposo tradito), cosicché si possa decidere la vittoria per il sopravvissuto.
* ''Libro IV'': Dopo il primo duello tra il pusillanime [[Paride]] e il forte e corpulento [[Menelao]] (terminato senza la vittoria di nessuno, giacché Paride, trovandosi in difficoltà, scappa via, salvato da [[Afrodite]]), l'esercito greco si trova a fronteggiare la possente armata di [[Ettore (mitologia)|Ettore]], principe di [[Troia]], e ad arretrare paurosamente verso le navi in spiaggia.
Nel frattempo scendono in campo anche gli dei, divisi gli uni per i greci e gli altri per i troiani.
* ''Libro V'': Diomede viene protetto da Atena, e fa strage di troiani, poi insegue l'eroe Enea che viene protetto da Afrodite. La dea è ferita e così fugge sull'[[Olimpo]]. Atena ed Era intervengono nella battaglia e Diomede ferisce Ares, dio della guerra.
* ''Libro VI'': Ettore rientra vincente a Troia e trova la moglie [[Andromaca]] alle [[Porte Scee]] con il bambino Astianatte. La donna invita Ettore a non combattere più e a rimanere accanto a lei, per dare futuro alla famiglia. Ettore risponde che è più vergognoso rimanere a pensare alla famiglia che morire combattendo in quanto verrebbe ricordato come codardo.
* ''Libro VII'': Ettore decide di proporre un secondo duello per stabilire la definitiva vittoria: lui contro [[Aiace Telamonio]]. I due però si fermano quando giunge la notte.
I greci allora scavano una fossa per difendere le navi.
* ''
===
La [[Grecia]] avrebbe bisogno che Achille tornasse a combattere facendo riacquistare il buon umore ai soldati demoralizzati, ma l'eroe di [[Ftia]] ha deciso, e nemmeno
[[File:Ajax and Hector exchange gifts.jpg|thumb|upright=1.3|Aiace ed Ettore si scambiano doni, [[Xilografia]] da [[Andrea Alciato]], ''Emblematum libellus'',
=== ''Dolonía'': imprese di Odisseo e Diomede (canto X) ===
Intanto l'esercito greco continua a subire perdite sempre più pesanti e accade anche che l'esercito di Ettore
=== ''Ripresa della guerra e morte di Patroclo'' (canti XI-XVII) ===
* '''Canto XI''':
* '''Canto XII''': Ettore distrugge le mura delle navi greche
* '''Canti XIII-XIV-XV''': Zeus non permette che gli dei intervengano in guerra, e così sua moglie Era, che favorisce i greci, prende la cintura magica di Afrodite per sedurre Zeus e poi addormentarlo con un sonnifero. Zeus viene ingannato e quando si risveglia vede i greci vittoriosi. Si arrabbia con la moglie e le rinfaccia la storia della battaglia dei giganti sull'Olimpo, capitanati da Era, per spodestarlo e il giorno in cui si liberò e punì severamente la regina degli dei.
* '''Canto XVI''':
* '''Canto XVII''': Menelao e Aiace combattono per salvare il corpo di Patroclo.
===
[[File:Regnault, Henri - Automedon with the Horses of Achilles - 1868.jpg|thumb|upright=1.4|[[Automedonte]]
* '''Canto XVIII''': Antiloco, figlio di Nestore, annuncia ad Achille la morte di Patroclo
La
* '''Canto XIX''': Achille si riappacifica con Agamennone e dichiara in assemblea che tornerà a combattere. Si fa preparare il carro con i due cavalli immortali e parlanti [[Balio e Xanto]]. Quest'ultimo gli predice la morte.
* '''Canto XX''': sull'Olimpo Zeus dichiara la sua neutralità e fornisce agli dei le indicazioni per combattere. Con il suo carro guidato da [[Automedonte]] che tiene le redini dei cavalli divini Balio e Xanto, [[Achille]] uccide tutti i nemici che incontra e fa infuriare sia alcuni dei dell'[[Olimpo (Grecia)|Olimpo]] sia il magico fiume [[Scamandro (divinità fluviale)|Scamandro]], ma il figlio di [[Peleo]] non si ferma, perché cerca [[Ettore (mitologia)|Ettore]].
* '''Canto XXI''': Achille fa un'altra strage di nemici, i cui corpi verranno da lui gettati nello Scamandro.
* '''Canto XXII''': Ettore, comprendendo il pericolo per i soldati della sua città, decide di sacrificarsi scendendo in campo e sfidando l'eroe a duello. Achille non perde l'occasione e insegue Ettore il quale, come si è detto, ha già il destino segnato. Infatti, trafitto e stramazzato a terra, il suo corpo viene legato per i piedi con una corda legata al retro del carro di Achille e trascinato in campo acheo.
===
* '''Canto XXIII''': Achille mutila il corpo di Ettore e uccide alcuni prigionieri troiani sulla pira di Patroclo, che poi viene bruciata. Seguono dodici giorni di lutto in cui i greci gareggiano ai giochi funebri.
* '''Canto XXIV''':
== Analisi ==
=== L'ira di Achille ===
[[File:Leon Benouville The Wrath of Achilles.jpg|thumb|left|''La furia di Achille'', di [[François-Léon Benouville]] (1821–1859) ([[Museo Fabre]]).]]
La prima parola del poema è ''ira'' (μήνιν), ossia il motivo guida di
L'ira di tale genere rispecchia anche la condizione sociale dei Greci arcaici, ossia quella del sistema feudale e dei possedimenti. Briseide è un vero e proprio bottino di guerra, nonché offre un'immagine di potere del padrone stesso dinanzi ai suoi superiori e alla collettività. Purtuttavia L'eroe è orgoglioso e brutale (
=== Ettore ''
[[File:Sarcophagus Hector MNA Reggio Calabria.jpg|thumb|
Ettore è rappresentato invece con un aspetto più umano e mite. Egli incarna i valori fondanti del soldato difensore della città; egli è mosso dall'
Dopo la morte, Omero mostra un esempio di "purificazione" dal sangue e dal genocidio nei confronti di Achille. L'eroe stesso non ha previsto che con la morte di Ettore, egli si sarebbe purificato di tutte le colpe commesse sin dall'inizio del poema, ritornando
=== Società tribale omerica ===
[[File:Lekanis Agamemnon MNA Taranto.jpg|thumb|Agamennone seduto su una roccia mentre sorregge uno scettro, particolare da un frammento di coperchio di un lekanis [[Attica|attico]] a [[figure rosse]] della cerchia del Pittore dei Meidei, ca. 410-400 a.C., proveniente dalla contrada Santa Lucia a Taranto, attualmente al [[Museo nazionale archeologico di Taranto|Museo Archeologico Nazionale]] di [[Taranto]].]]
I due poemi omerici, e in particolare l'
*Non esiste ancora la
*Il clan gentilizio
*Il
=== Cultura omerica della Vergogna e del Rispetto ===
Nel poema vi sono due elementi portanti: la Vergogna o Colpa (
Un altro caso di "vergogna", che consiste anche nella contaminazione fisica e interiore per l'eroe guerriero, consiste nell'episodio di [[Tersite]], il guerriero storpio che incarna i mali della società, e che ingiuria gli eroi delle loro colpe. Il personaggio è ambiguo perché da una parte è l'anti-eroe per la deformità e la cattiveria
=== La figura dell'eroe ===
La virtù dell'eroe omerico è incentrata nell'ἀρετή', ossia la virtù, intesa qui come valore militare, un'innata eccellenza, spesso voluta dal fatto che l'eroe è il prodotto dell'unione tra un dio e una mortale, o tra una dea e un mortale. Propria dell'eroe è quindi la καλοκἀγαθία ("kalokagathía"), cioè la Perfezione (da καλός καί ἀγαθός "kalós kaí agathós", cioè "bello e buono". Tale "eccellenza innata" porta l'eroe ad avere gli appellativi di "bello e valoroso", caratteristiche particolari per distinguersi nelle battaglie, e soprattutto per essere cantato dai poeti dopo la morte. Lo spirito competitivo nelle vicende porta l'eroe a una ricerca dell'onore, e da qui la disperata ricerca smisurata di Achille, che si converte in eccesso e peccato; in quanto il successo nella battaglia per l'eroe deve raggiungere l'approdo ultimo del "rispetto collettivo" e dell'approvazione della comunità.
Tra gli eroi giovani vi sono anche i due anziani Fenice e [[Nestore (mitologia)|Nestore]]. Costoro rappresentano il profondo rispetto che i giovani hanno per gli anziani più sapienti, che hanno compiuto esperienze anni prima della loro nascita, e custodi del sapere antico e del rispetto religioso. Nestore inoltre è raffigurato da Omero come "pastore di genti", perché incarna la buona figura dell'oratore che riesce, con la quiete e la saggezza, a calmare gli animi e a portare sempre la concordia tra i contendenti. Fenice
=== L'epiteto formulare ===
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L'epiteto è un complemento dei nomi dei personaggi dei poemi omerici, ed è un complemento-aggettivo che serve a completare delle porzioni di verso, essendo una "formula" tipica per descrivere le qualità di ciascun eroe, come "divino", "veloce", "molto potente". Nell'epoca della composizione del "[[ciclo Troiano]]" fu molto utile agli aedi e agli autori papiracei per l'integrazione dei versi in esametri o distici.
L'epiteto più semplice e frequente è l'aggettivo «divino» ({{lang-grc|δῖος|dîos}}), applicabile senza distinzione a tutti gli eroi epici. Alcuni epiteti, infatti, potevano essere applicati a molte persone: [[Diomede]] (
== Stile ==
{{vedi anche|Lingua omerica}}
Omero scrive in esametri e utilizza come lingua una mescolanza di vari dialetti
L'andamento dei canti è molto lineare, appunto per la presenza degli epiteti e di tipiche formule sintattiche del racconto, come scambio di battute o di dialoghi, ripetute più volte nella stessa forma. I dialoghi spesso sono molto solenni e lunghi, e raccontano varie vicende del passato, o addirittura di secoli prima dell'avvenimento dei presenti fatti, come tesi usata, da parte del dialogante, per rafforzare le proprie opinioni, o per ricordare a bella posta un fatto antico che sia di esempio ed educazione per il lettore, nonché per gli ascoltatori stessi della vicenda. La figura dell'autore-narratore è di pregio: egli, nella buona tradizione degli aedi, invoca la [[Muse (mitologia)|Musa]] ispiratrice, [[Calliope]], affinché lo aiuti a comporre i versi adatti per plasmarli nella migliore forma possibile. Il narratore, oltretutto, è onnisciente, e spesso interviene con commenti e opinioni personali durante il racconto.
== Altri poemi nell'antichità incentrati sulla guerra di Troia ==
[[File:Aeneas' Flight from Troy by Federico Barocci.jpg|thumb|upright=1.4|''
Oltre all{{'}}''Iliade'' di [[Omero]] esistono altri poemi epici che trattano la guerra fra achei e troiani. Tra questi vi sono:
* [[Arctino di Mileto]], creatore de ''[[La caduta di Ilio]]'', poema epico che racconta le ultime fasi della [[guerra di Troia]], dell'escamotage del [[cavallo di legno]] e del massacro degli abitanti e dei sovrani della città. Tutto ciò non è descritto nell{{'
* [[Ditti Cretese]], il quale nella sua introduzione delle ''[[Efemeridi della guerra di Troia]]'' spiega di essere stato un contemporaneo di [[Idomeneo]], guerriero dell'
* [[Darete Frigio]], autore de ''[[L'eccidio di Troia]]'', tradotto poi in [[lingua latina]] dallo storiografo [[Cornelio Nepote]]. L'opera come sempre tratta dei fatti più esemplari della guerra di Troia
* ''[[Posthomerica]]'' di [[Quinto Smirneo]], che tratta delle vicende della [[guerra di Troia]] subito dopo la morte di [[Ettore (mitologia)|Ettore]] fino al sacrificio di [[Polissena]] e al ritorno definitivo dei Greci in patria dopo la caduta della famosa città.
* ''[[Iliaca]]'' di [[Marco Anneo Lucano]], poema incompiuto che tratta delle ultime fasi della guerra di [[Troia]] dall'invenzione del [[cavallo di legno]] alla presa della città. Composto forse in collaborazione con il giovane [[Nerone]] che diventerà [[imperatore di Roma]].
* ''[[Eneide]]'', poema cardine della cultura latina scritto dal poeta [[Publio Virgilio Marone]] tra il [[29 a.C.]] e il [[19 a.C.]]. Narra la storia dell'eroe troiano [[Enea]] che riuscì a fuggire dopo la caduta della città di Troia (il cui epilogo viene ampiamente narrato), e che viaggiò per il [[Mediterraneo]] fino ad approdare nel [[Lazio]], diventando il progenitore del popolo [[Roma (città antica)|romano]].
== L'Iliade nella cinematografia ==
* ''[[Elena di Troia (film
* ''[[La guerra di Troia]]'', regia di [[Giorgio Ferroni]] (
* ''[[L'ira di Achille]]'', regia di [[Marino Girolami]] (
* ''[[Elena sì
* ''[[Helen of Troy - Il destino di un amore]]'', regia di [[John Kent Harrison]] - miniserie TV (
* ''[[Troy (film)|Troy]]'', regia di [[Wolfgang Petersen]] (
* ''[[Troy - La caduta di Troia]]'', regia di [[Mark Brozel]] e [[Owen Harris]] - miniserie TV (2018)
== Note ==
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==Bibliografia==
* [[Robert Graves]], ''[[I miti greci]]''
* ''Homerus, Ilias'', ed. M. West, München-Leipzig 1998-2000
== Voci correlate ==
* [[Traduzioni dell'Iliade]]
* [[Ciclo Troiano]]
* [[Questione omerica]]
* [[Filologia classica]]
== Altri progetti ==
{{interprogetto|s=Opera:Iliade|s_lingua=italiana|s_oggetto=delle traduzioni complete|s_preposizione=dell'|s2=el:Ιλιάδα|s2_lingua=
== Collegamenti esterni ==
* {{collegamenti esterni}}
* {{en}} [https://web.archive.org/web/20070817100703/http://wiredforbooks.org/iliad/ Testo integrale del ''libro I'' recitato in greco] in formato Real Player
* {{cita web|url=http://www.perseus.tufts.edu/hopper/text?doc=Perseus%3Atext%3A1999.01.0133%3Abook%3D1%3Acard%3D1|titolo=Testo completo in lingua originale da Perseus Digital Library|lingua=en}}
* {{cita web|http://www.liberliber.it/mediateca/libri/h/homerus/iliade/html/testo.htm|Testo completo in italiano nella traduzione di Vincenzo Monti}}
* {{cita web|url=http://chs75.chs.harvard.edu/manuscripts/index.html?ms=msA|titolo=Riproduzione fotografica digitale dei manoscritti A e B dell'Iliade|lingua=grc|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20130627064157/http://chs75.chs.harvard.edu/manuscripts/index.html?ms=msA|dataarchivio=27 giugno 2013}}
* [[Scolio|Scolii]] dell'Iliade:
** {{lingue|la|grc}}''[[Eustazio di Tessalonica|Eustathii]] commentarii in Homeri Iliadem. Ad fides exepli romani'', 4 voll., Lipsiae, sumptibus Joann. Aug. Gottl. Weigel, 1827-30: [https://archive.org/details/commentariiadho01eust vol. 1], [https://archive.org/details/commentariiadho02eust vol. 2], [https://archive.org/details/commentariiadhom03eust vol. 3], [https://archive.org/details/commentariiadhom04eust vol. 4], [https://archive.org/details/indexineustathii00deva index].
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{{Ciclo Troiano}}
{{Mitologia greca}}
{{Controllo di autorità}}
{{Portale|Antica Grecia|letteratura|mitologia greca}}
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