Luigi Devoto: differenze tra le versioni

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m Scritti principali: Il Lavoro divenne La Medicina del Lavoro nel 1925
 
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{{Citazione|...perché il malato è il lavoro ed è questo che deve essere curato affinché siano prevenute le malattie dei lavoratori.| Luigi Devoto}}
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|immagine = Luigi Devoto.jpg
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}}
{{Bio
|Nome = Luigi
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|Attività2 = politico
|Nazionalità = italiano
| PostNazionalità = ed è considerato uno dei fondatori a livello mondiale della moderna [[Medicinamedicina del Lavorolavoro]]. Era padre del linguista [[Giacomo Devoto]] (1897-1974), di Speranza (1899-1973) e dell'industriale Giovanni (1903-1944)
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|nome = Luigi Devoto
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}}
 
== Biografia ==
[[File:Busto di Luigi Devoto.jpg|miniatura|Busto in bronzo di Luigi Devoto|sinistra]]Luigi Devoto nacque a [[Borzonasca]]<ref>Approfondimento sul sito [http://www.comune.borzonasca.ge.it/ comune.borzonasca]</ref>, in [[provincia di [[Genova]], il 23 agosto 1864<ref name="Pogliano p. 251">Pogliano, "Luigi Devoto", op.cit., p. 251</ref>. Trascorse la sua infanzia nella città natale, dove iniziò il suo percorso di studi che in seguito completò presso la facoltà[[Facoltà universitaria|Facoltà]] di [[Medicina]] dell'[[Università degli Studi di Genova]], sotto la guida di [[Edoardo Maragliano]]<ref>Pogliano, name="Luigi Devoto", op.cit.,Pogliano p. 251<"/ref>. Si laureò nel 1888 e venne nominato [[assistente]] di [[anatomiaAnatomia patologica]]<ref>Pogliano, name="Luigi Devoto", op.cit.,Pogliano p. 251<"/ref>; nel frattempo trascorse un anno a [[Praga]], dove ebbe modo di lavorare presso l'Istituto di Chimica fisiologica<ref>Pogliano, name="Luigi Devoto", op.cit.,Pogliano p. 251<"/ref>.
Tornato in Italia, Devoto fu assistente di Maragliano dal 1891 al 1898, vincendo nel 1895 il concorso di medico primario e la [[libera docenza]] sia in [[patologiaPatologia]] sia in clinica[[Clinica medica]].<ref>Pogliano, name="Luigi Devoto", op.cit.,Pogliano p. 251<"/ref> Nel 1899 vinse la cattedra di patologia[[Patologia medica]] a all'[[Università degli Studi di Pavia]], dove in seguito si trasferì<ref>Pogliano, name="Luigi Devoto", op.cit.,Pogliano p. 251<"/ref>. Pochi anni dopo inaugurò il primo corso libero di [[malattie ]] in Italia. [[File:Tomba di Luigi Devoto.jpg|miniatura|Tomba di Devoto al cimitero di Borzonasca]]
Nel 1901 fondò il primo periodico di Medicina del Lavoro e sempre nello stesso anno coinvolse il [[Ministro dell’Agricolturadell'Agricoltura e dell’Industriadell'Industria]], [[Guido Baccelli]], in un progetto per lo studio delle malattie del lavoro<ref>Pogliano, name="Luigi Devoto", op.cit.,Pogliano p. 251<"/ref>. Nel 1906 ebbe l’idea di convocare a Milano il Primo Congresso internazionale per le malattie professionali<ref>Baldasseroni-Carnevale, ''Malati di lavoro'', op.cit., p. 26</ref>. A Milano Devoto realizzò il progetto di una Clinica del lavoro, inaugurata nel Marzomarzo [[1910]]<ref>Pogliano, name="Luigi Devoto", op.cit.,Pogliano p. 251<"/ref>. Partecipò a convegni e tenne conferenze in Italia e all’estero, promuovendo la Medicina del Lavoro su giornali e riviste. Fondò nel 1929 la [[Società Italiana di Medicina del Lavoro]], di cui lo stesso Devoto ne divenne cattedraticopresidente fino alla sua scomparsa<ref name="Busacchi-D'Antuono, p. 79">Busacchi-D'Antuono, ''La Medicina del Lavoro nei suoi sviluppi storici'', op.cit., p. 79 </ref>.
 
Luigi Devoto fu un acceso sostenitore del pensiero di [[Bernardino Ramazzini]] tanto che nel 1933 organizzò un tributo itinerante tra Milano, [[Carpi]], [[Modena]], [[Parma]] e [[Padova]] in cui esaltava la sua figura<ref>Baldasseroni-Carnevale, ''Malati di lavoro'', op.cit., p. 147</ref>. Paragonato ai fondatori dell'[[anatomia]], della [[fisiologia]] e della patologia, {{Citazione|Ramazzini è considerato il fondatore ed il padre della Medicina del Lavoro la cui opera riveste lo stesso valore che il ''De Fabrica humani corporis'' di [[Vesalio]] ha per l'Anatomia, il ''De motu cordis'' di [[William Harvey|Harvey]] per la Fisiologia ed infine il ''De sedibus et causis morborum'' di [[Giovanni Battista Morgagni|Morgagni]] per la Patologia.|<ref>Busacchi-D'Antuono, ''La Medicina del Lavoro nei suoi sviluppi storici'', op.cit., p. 9</ref>.|}}
Nel [[1934]], per i suoi alti meriti venne nominato [[Senatore del Regno]] fino all’anno successivo quando, raggiunti i limiti d’età, venne collocato a riposo<ref> name="Busacchi-D'Antuono, ''La Medicina del Lavoro nei suoi sviluppi storici'', op.cit., p. 79<"/ref>.
Morì il 20 luglio del [[1936]] a Milano e venne seppellito nel cimitero della sua città natale<ref>Pogliano, name="Luigi Devoto", op.cit.,Pogliano p. 251<"/ref>.
 
== I suoi contributi alla Medicina del Lavoro ==
[[File:Medium-4.jpg|sinistra|miniatura|Monumento commemorativo presso l'Università di Pavia]]
Il [[XX secolo]] fu un secolo in cui la Medicina del Lavoro fece notevoli progressi e si impose come disciplina autonoma grazie ad illustri studiosi italiani, tra cui Luigi Devoto. Per l’anno accademico 1899-1900 Luigi Devoto, fresco di uno studio ultimato a Genova nella scuola di Maragliano, venne chiamato alla cattedra di patologia medica a Pavia<ref>Pogliano, name="Luigi Devoto", op.cit.,Pogliano p. 251<"/ref>, dove continuò gli studi di medicina sociale e professionale. Lo studio ultimato a Genova riguardava la [[Tubercolosi|TBC]]<ref name="Busacchi-D'Antuono, p. 90">Busacchi-D'Antuono, ''La Medicina del Lavoro nei suoi sviluppi storici'', op.cit., p. 90</ref> del personale ospedaliero e portò sempre con sé, nei successivi anni della sua vita, questo interesse per lo studio dei problemi sanitari del lavoro. Infatti, l’8 novembre [[1900]] lesse la sua prolusione dal titolo “La Medicina del Lavoro in Italia”<ref> name="Busacchi-D'Antuono, ''La Medicina del Lavoro nei suoi sviluppi storici'', op.cit., p. 90<"/ref>. Sempre nello stesso anno ebbe modo di seguire le vicende delle lavoratrici delle risaie, le mondariso, riportandone penose impressioni<ref>Pogliano, name="Luigi Devoto", op.cit.,Pogliano p. 251<"/ref>. Si fece promotore di un corso sulla [[pellagra]], che si diffondeva in tutta la Lombardia, ed organizzò un reparto esclusivamente per i malati di tale patologia ottenendo un grande successo<ref> name="Busacchi-D'Antuono, ''La Medicina del Lavoro nei suoi sviluppi storici'', op.cit., p. 90<"/ref>. Anche grazie ai suoi studi sugli avvelenamenti da [[piombo]] e da [[mercurio (elemento chimico)|mercurio]], sulle [[infezioni]] professionali, sulla patologia [[polmonare]] da polveri, sulle fatiche, sulla patologia da causa meccanica, la Clinica del Lavoro divenne conosciuta in tutto il mondo, cosicché numerosi studiosi stranieri fondarono istituti e centri di Medicina del Lavoro a [[New York]], [[Chicago]], [[Boston]], [[Berlino]], [[DusseldorfDüsseldorf]], Praga, [[Mosca (Russia)|Mosca]], [[Charkiv]], [[Kiev]], [[Leningrado]]<ref name="Aiello, Sapere, op.cit., p. 95">Aiello, "Sapere", op.cit., p. 95</ref>.
 
Nel [[1901]] fondò il primo periodico di Medicina del Lavoro, primo del genere nel mondo, dal nome “[[Il“Il Lavoro]]”Lavoro”<ref name="Busacchi-D'Antuono, p. 91">Busacchi-D'Antuono, ''La Medicina del Lavoro nei suoi sviluppi storici'', op.cit., p. 91</ref>, ancora oggi pubblicato sotto il titolo “La Medicina del Lavoro”. Venne chiamato a Milano e a Brescia per tenere conferenze su argomenti di medicina professionale<ref> name="Busacchi-D'Antuono, ''La Medicina del Lavoro nei suoi sviluppi storici'', op.cit., p. 91<" /ref>. La conferenza più significativa fu quella che ebbe luogo a Brescia dove affermò che: {{Citazione|occorre purificare il lavoro dalle sue spine e dalle sue macchie. Il soccorso illuminato della fisiologia e della patologia del Lavoro è indispensabile, occorre dunque avere fede nella scienza. E con la luce della scienza si arriverà a fare un codice di emanazione delle leggi della Biologia e della Fisiologia che costituirà il patto di alleanza tra governi, industriali e lavoratori.| <ref> name="Busacchi-D'Antuono, ''La Medicina del Lavoro nei suoi sviluppi storici'', op.cit., p. 91<" /ref>.|}} Nel [[1906]] Devoto organizzò a Milano il [[primo Congresso Internazionale di Medicina del Lavoro per le malattie professionali]]<ref>Pogliano, name="Luigi Devoto", op.cit.,Pogliano p. 251<"/ref> e l’anno successivo il primo [[Congresso Nazionale di Medicina del Lavoro]], tenutosi a [[Palermo]]<ref> name="Busacchi-D'Antuono, ''La Medicina del Lavoro nei suoi sviluppi storici'', op.cit., p. 91<" /ref>.
[[File:Clinica del Lavoro.jpg|miniatura|Facciata frontale della Clinica del Lavoro a Milano]]
Il 26 gennaio [[1908]] Devoto fu trasferito a Milano per lavorare al progetto di una Clinica del Lavoro, cui contribuirono anche Enti locali e ospedalieri, che venne inaugurata il 20 marzo 1910 con il nome di “Clinica Madre”<ref>Busacchi-D'Antuono, ''La Medicina del Lavoro nei suoi sviluppi storici'', op.cit., p. 77</ref>. Essa è considerata la struttura sanitaria più antica al mondo dedicata alla [[prevenzione (medicina)|prevenzione]], [[diagnosi]] e cura delle malattie professionali. Successivamente ne inaugurò una filiale in Salice Terme e istituì numerose fondazioni per studenti o poveri. Nel 1924 sempre a Milano fu fondata la Facoltà di Medicina e introdotto l’insegnamento ufficiale di Medicina del Lavoro, di cui lo stesso Devoto ne divenne cattedratico<ref>Busacchi-D'Antuono, ''La Medicina del Lavoro nei suoi sviluppi storici'', op.cit., p. 79</ref>. Dopo aver assunto l’incarico di Senatore del Regno, l’anno successivo (1935) venne nominato presidente degli [[Istituti clinici di perfezionamento]]<ref>Busacchi-D'Antuono, ''La Medicina del Lavoro nei suoi sviluppi storici'', op.cit., p. 79</ref>, incarico che ricoprì fino all’anno della sua morte. Grazie al suo contributo iniziò l’opera di sensibilizzazione e di informazione verso i lavoratori riguardo i rischi delle attività lavorative<ref>Busacchi-D'Antuono, ''La Medicina del Lavoro nei suoi sviluppi storici'', op.cit., p. 79</ref>.
 
[[File:ClinicaMilano - clinica del Lavorolavoro Luigi Devoto.jpg|miniatura|Facciata frontale della Clinica del Lavoro a Milano]]
== La Commissione sulle malattie professionali ==
Il 19 dicembre 1901, per mezzo di un [[Regio Decreto]], venne creata da parte del ministro Guido Baccelli<ref>Baldasseroni-Carnevale, ''Malati di lavoro'', op.cit., p. 435</ref> la Commissione sulle malattie professionali con l’incarico di{{Citazione|studiare e stilare una statistica sulla frequenza ed estensione delle malattie professionali e sulla relazione esistente fra queste e l’esercizio delle industrie.|<ref>Baldasseroni-Carnevale, ''Malati di lavoro'', p.435</ref>}} La Commissione era composta da medici e igienisti illustri, tra i quali si ricordano lo stesso Luigi Devoto, [[Angelo Celli]], [[Luigi Mangiagalli]] e [[Vincenzo Magaldi]]<ref>Baldasseroni-Carnevale, ''Malati di lavoro'', op.cit., p. 435</ref>.
L’incarico della Commissione, dettato dall’articolo 1 del Regio Decreto<ref>Baldasseroni-Carnevale, ''Malati di lavoro'', op.cit., p. 436</ref>, era duplice:
* “ricercare e studiare le cause autoctone e determinanti le diverse infermità che contraggono gli operai dalla qualità del lavoro che compiono”<ref>Baldasseroni-Carnevale, ''Malati di lavoro'', op.cit., p. 436</ref>;
 
Il 26 gennaio [[1908]] Devoto fu trasferito a Milano per lavorare al progetto di una Clinica del Lavoro, cui contribuirono anche Enti locali e ospedalieri, che venne inaugurata il 20 marzo 1910 con il nome di “Clinica Madre”<ref>Busacchi-D'Antuono, ''La Medicina del Lavoro nei suoi sviluppi storici'', op.cit., p. 77</ref>. Essa è considerata la struttura sanitaria più antica al mondo dedicata alla [[prevenzione (medicina)|prevenzione]], [[diagnosi]] e cura delle malattie professionali. Successivamente ne inaugurò una filiale in Salice Terme e istituì numerose fondazioni per studenti o poveri. Nel 1924 sempre a Milano fu fondata la Facoltà di Medicina e introdotto l’insegnamento ufficiale di Medicina del Lavoro, di cui lo stesso Devoto ne divenne cattedratico<ref> name="Busacchi-D'Antuono, ''La Medicina del Lavoro nei suoi sviluppi storici'', op.cit., p. 79<"/ref>. Dopo aver assunto l’incarico di Senatore del Regno, l’anno successivo (1935) venne nominato presidente degli [[Istituti clinici di perfezionamento]]<ref> name="Busacchi-D'Antuono, ''La Medicina del Lavoro nei suoi sviluppi storici'', op.cit., p. 79<"/ref>, incarico che ricoprì fino all’anno della sua morte. Grazie al suo contributo iniziò l’opera di sensibilizzazione e di informazione verso i lavoratori riguardo iai rischi delle attività lavorative<ref> name="Busacchi-D'Antuono, ''La Medicina del Lavoro nei suoi sviluppi storici'', op.cit., p. 79<"/ref>.
* “proporre i provvedimenti più idonei a prevenire le suddette infermità”<ref>Baldasseroni-Carnevale, ''Malati di lavoro'', op.cit., p. 436</ref>.
 
== La Commissione sulle malattie professionali ==
Il 19 dicembre 1901, per mezzo di un [[Regio Decreto]], venne creata da parte del ministro Guido Baccelli<ref name="Baldasseroni-Carnevale, p. 435">Baldasseroni-Carnevale, ''Malati di lavoro'', op.cit., p. 435</ref> la Commissione sulle malattie professionali con l’incarico di{{Citazione|studiare e stilare una statistica sulla frequenza ed estensione delle malattie professionali e sulla relazione esistente fra queste e l’esercizio delle industrie.|<ref>Baldasseroni-Carnevale, ''Malati di lavoro'', p.435</ref>.|}} La Commissione era composta da medici e igienisti illustri, tra i quali si ricordano lo stesso Luigi Devoto, [[Angelo Celli]], [[Luigi Mangiagalli]] e [[Vincenzo Magaldi]]<ref> name="Baldasseroni-Carnevale, ''Malati di lavoro'', op.cit., p. 435<"/ref>.
L’incarico della Commissione, dettato dall’articolo 1 del Regio Decreto<ref name="Baldasseroni-Carnevale, p. 436">Baldasseroni-Carnevale, ''Malati di lavoro'', op.cit., p. 436</ref>, era duplice:
* “ricercare e studiare le cause autoctone e determinanti le diverse infermità che contraggono gli operai dalla qualità del lavoro che compiono”<ref> name="Baldasseroni-Carnevale, ''Malati di lavoro'', op.cit., p. 436<"/ref>;
* “proporre i provvedimenti più idonei a prevenire le suddette infermità”<ref> name="Baldasseroni-Carnevale, ''Malati di lavoro'', op.cit., p. 436<"/ref>.
 
I commissari decisero di concentrarsi sulla costruzione di questionari specifici per tipo di [[industria]] e riuscirono a completare l'opera nel corso di cinque adunanze, svoltesi tra l'1 e il 7 maggio 1902<ref name="Baldasseroni-Carnevale, p. 446">Baldasseroni-Carnevale, ''Malati di lavoro'', op.cit., p. 446</ref>. Nell'ultima seduta ci si pose il problema di chi dovesse raccogliere i dati statistici richiesti e Luigi Devoto pose rimedio al problema formulando una proposta che venne subito approvata<ref> name="Baldasseroni-Carnevale, ''Malati di lavoro'', op.cit., p. 446<"/ref>. Secondo il suo pensiero i medici provinciali, i medici degli stabilimenti industriali, le [[Amministrazione sanitaria|Direzioni mediche]] degli [[ospedali]], gli Uffici municipali di [[igiene]], gli [[Ispettorato nazionale del lavoro|Ispettorati sanitari]] delle ferrovie e le Associazioni operaie di qualunque natura erano i più consoni a compiere questo tipo di funzione<ref> name="Baldasseroni-Carnevale, ''Malati di lavoro'', op.cit., p. 446<"/ref>. A Devoto spettò il compito di studiare le industrie tessili, le risaie e la lavorazione della gomma<ref name="Baldasseroni-Carnevale, p. 447">Baldasseroni-Carnevale, ''Malati di lavoro'', op.cit., p. 447</ref>. Inoltre, il Ministro dell'Agricoltura, su proposta della stessa Commissione, affidò ad alcuni dei suoi membri l'incarico di recarsi nelle principali industrie, allo scopo di constatare le condizioni nelle quali i lavori si svolgessero<ref> name="Baldasseroni-Carnevale, ''Malati di lavoro'', op.cit., p. 447<"/ref>. Così, in collaborazione con [[Edmondo Rossoni]], Devoto raccolse dati statistici sulle malattie dei telegrafisti, dei telefonisti e delle risaiole<ref>Baldasseroni-Carnevale, ''Malati di lavoro'', op.cit., p. 450</ref>. Tale collaborazione portò nel 1910 all’inaugurazione della Clinica del Lavoro nell’ambito degli Istituti clinici di perfezionamento<ref>Baldasseroni-Carnevale, ''Malati di lavoro'', op.cit., p. 461</ref>, di cui faceva parte anche la [[Ostetricia|clinica ostetrica]] di Luigi Mangiagalli.
 
== Scritti Principaliprincipali ==
* Periodico ''Il Lavoro'', 1901-(dal 19781925 intitolato "La Medicina del Lavoro")
* ''Trattato Italiano della tubercolosi'', 1932 <ref> name="Aiello, "Sapere", op.cit., p. 95<"/ref>
* ''Scritti di Medicina del Lavoro'', 1935 <ref> name="Aiello, "Sapere", op.cit., p. 95<"/ref>
* ''Per le vie della Liguria'', 1935 <ref> name="Aiello, "Sapere", op.cit., p. 95<"/ref>
 
== Onorificenze ==
Riga 75 ⟶ 77:
|collegamento_onorificenza=Ordine della Corona d'Italia
|motivazione=
|luogodata= 8 gennaio [[1903]]
}}
{{Onorificenze
Riga 82 ⟶ 84:
|collegamento_onorificenza=Ordine della Corona d'Italia
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|luogodata= 5 novembre [[1916]]
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{{Onorificenze
Riga 89 ⟶ 91:
|collegamento_onorificenza=Ordine della Corona d'Italia
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|luogodata= 11 marzo [[1920]]
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{{Onorificenze
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|collegamento_onorificenza=Ordine dei Santi Maurizio e Lazzaro
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{{Onorificenze
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|luogodata= 27 luglio [[1922]]
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{{Onorificenze
Riga 110 ⟶ 112:
|collegamento_onorificenza=Ordine dei Santi Maurizio e Lazzaro
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|luogodata= 20 dicembre [[1925]]
}}
 
== Note ==
<references/>
 
== Bibliografia ==
* Giuseppe Aiello, necrologio di Luigi Devoto, ''Sapere'', 15 agosto 1936, p. &nbsp;95
* Alberto Baldasseroni e Francesco Carnevale (a cura di), ''Malati di lavoro: Artigiani e lavoratori, medicina e medici da Bernardino Ramazzini a Luigi Devoto (1700-1900)'', Edizione Polistampa, Firenze 2015, pp. &nbsp;557
* Vincenzo Busacchi e Giuseppe D'Antuono, ''La Medicina del Lavoro nei suoi sviluppi storici'', Arti grafiche - Linotypia E. Cossidente, Roma 1967, pp.&nbsp;105
* Claudio Pogliano, “Luigi Devoto”, in Roy Porter (a cura di), "Dizionario Biografico della Storia della Medicina e delle Scienze Naturali", Franco Maria Ricci editore, Milano 1985, vol. I, p. &nbsp;251
 
== Altri progetti ==
{{interprogetto}}
 
== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
* {{cita web|http://himetop.wikidot.com/luigi-devoto|Luigi Devoto su Himetop, The History of Medicine Topographical Database|lingua=en}}
 
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{{Portale|biografie|medicina}}
 
[[Categoria:SenatoriCommendatori delladell'Ordine XXIXdei legislaturaSanti delMaurizio Regnoe d'ItaliaLazzaro]]
[[Categoria:DecoratiGrandi conufficiali ldell'Ordine deidella SantiCorona Maurizio e Lazzarod'Italia]]
[[Categoria:CavalieriMedicina dell'Ordinedel della Corona d'Italialavoro]]
[[Categoria:Professori dell'Università degli Studi di Milano]]
[[Categoria:Professori dell'Università degli Studi di Pavia]]
[[Categoria:Studenti dell'Università degli Studi di Genova]]