Sacro Convento: differenze tra le versioni
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{{Edificio religioso
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|Immagine = Basilica di San Francesco, May 2017.jpg
|Didascalia =
|Larghezza =
|
|Regione =
|SiglaStato = ITA
|Latitudine = 43.075
|Longitudine = 12.604722
|Religione = [[Chiesa cattolica|
|RitoCattolico |DedicatoA = [[Francesco d'Assisi]]
|Ordine = [[Ordine dei frati minori conventuali|Frati
|AnnoConsacr = [[1253]]
|StileArchitett = post-romanico
|InizioCostr = [[1228]]
|FineCostr =
}}
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Il '''Sacro Convento di San Francesco in Assisi''', sorge nella [[Assisi|città serafica]] accanto all'omonima [[Basilica di San Francesco|basilica]] la cui costruzione fu inaugurata da [[papa Gregorio IX]] il 17 luglio 1228, all'indomani della canonizzazione del [[San Francesco|Poverello]]. L'accesso principale è dalla [[piazza inferiore di San Francesco]].
Una fonte quattrocentesca motiva l'attributo "sacro" al fatto che il convento - cosa certamente singolare - sarebbe stato consacrato insieme alla basilica da [[papa Innocenzo IV]] nel 1253<ref>«Circa la consacrazione, non solamente consacrò la altare, ma ancora tutta la chiesa con il convento, però se dice il Sacro Convento» ({{cita|Pietralunga| p. 51
Nell'anno [[2000]], insieme ad altri siti francescani del circondario, il complesso monumentale costituito dalla Basilica e dal Sacro Convento è stato inserito nella [[Patrimonio dell'umanità|Lista del patrimonio dell'umanità]] dell'[[UNESCO]]<ref>{{cita|AssisiUNESCO|}}.</ref>.
== Origini, evoluzione strutturale e restauri del complesso ==
[[File:Frama AssSC025.JPG|thumb|Immagine notturna del portico "del Calzo" che affianca il lato meridionale del refettorio "grande" (
Dopo la morte di [[San Francesco d'Assisi|san Francesco]] fu [[papa Gregorio IX]], già cardinale vescovo di Ostia (che lo stesso Francesco aveva ottenuto da [[papa Onorio III]] come "protettore" dell'[[Ordine francescano|Ordine]]<ref>{{cita|1Cel| 25: {{cita|FF| 612}}}}; per i suoi rapporti con Francesco vedi: {{cita|1Cel| 73-75; 99-100: {{cita|FF| 449-452; 492-495.}}}}.</ref>) a voler la costruzione in [[Assisi]] di una ''specialis ecclesia''<ref>Bolla ''Recolentes'' del 29 aprile 1228, in {{cita|BF| I, n. 21, pp. 40-41.}}</ref> dove custodire il corpo del Santo già sepolto nella chiesa di San Giorgio<ref>{{cita|LM|XV,5d}}: {{cita|FF| 1250.}}</ref>, entro le mura della città.
È frate [[Elia da Cortona]], per conto dello stesso [[papa Gregorio IX|Pontefice]], a ricevere la donazione da parte di Simone di Puzarello (o Pucciarello) di «unam terre positam in vocabulo collis inferni in comitatu Assisiensi» perché vi sia costruito un luogo, oratorio o chiesa «pro beatissimo corpore sancti Francisci»<ref>Atto notarile del 30 marzo 1228 conservato presso l'Archivio del Sacro Convento di Assisi (''Istrumenti'', II/1) e trascritto in {{cita|Istrumenti| n. 6, p. 10-11.}}. Per il giorno (30 anziché 29 marzo come quasi generalmente) si veda la precisazione nella descrizione del documento {{cita|Istrumenti| p. 10
''Collis inferni'' (volgarizzato in ''Colle dell'inferno''), forse per il suo aspetto selvaggio, ma più probabilmente ''inferius'' perché posto in basso rispetto alla [[Assisi|città]]. Lì erano erette le forche per l'impiccagione dei condannati a morte ed è probabile che vi trovassero rifugio i lebbrosi. Una tradizione fa risalire la scelta del luogo al desiderio dello stesso [[Francesco d'Assisi|Francesco]] di essere sepolto «Dove sonno le forche deli malfactori»<ref>«Onde quando poi el nostro padre Santo Francesco fu appresso alla morte li soy compagni lo adomandarono dicendo: "Padre dove voli essere sepellito?" et illo rispuose: "Dove sonno le forche deli malfactori", la qual cosa poi fo facta imperocché dove è mo lo altare maiore ivi era il luoco della justitia» (Città del Vaticano, Biblioteca Apostolica Vaticana, Ms. Vat. 4354, c. 108, citato in: {{cita|Pietramellara| p. 6
Il 17 luglio 1228, [[papa Gregorio IX]] - dopo che il giorno precedente aveva solennemente iscritto Francesco nell'albo dei santi<ref>{{cita|LM| XV,7d}}: {{cita|FF| 1253.}}</ref> - diede avvio alla costruzione della nuova chiesa accanto alla quale vennero contemporaneamente edificati i primitivi spazi (i ''loca'' della ''Regola non bollata''<ref>VII, 13: {{cita|FF| 26.}}</ref> o ''domus'' in quella del 1223<ref>''Regola bollata'', VI, 1: {{cita|FF| 90.}}</ref>) per i frati, con ogni probabilità sul terreno donato il 31 luglio successivo - questa volta direttamente alla chiesa di San Francesco - sito nella piaggia del colle della medesima chiesa, sopra il [[Tescio]]<ref>Assisi, Archivio del Sacro Convento, ''Istrumenti'', II/2, trascritto in {{cita|Istrumenti| n.8, p. 12-14.}}</ref>.
Il primo riferimento esplicito al convento è in un documento del 27 maggio 1239: una promessa di risarcimento fatta da frate Elia ''dominus et custos'' della chiesa di S. Francesco di Assisi e frate Giacomo da Bevagna, sindaco e procuratore della detta chiesa ''et conventus ipsius'', atto redatto - scrive il notaio - ''apud dictam ecclesiam Sancti Francisci, in quadam camera ipsius ecclesie''<ref>Assisi, Archivio del Sacro Convento, ''Istrumenti'', II/3, trascritto in {{cita|Istrumenti| n. 16, pp. 23-25.}}</ref>.
Il primo nucleo abitativo sorse sul retro della costruenda
Di un ''palatio Gregoriano'', un grande palazzo<ref name="Palazzo">Il termine "palazzo" è utilizzato nei documenti relativi al Sacro Convento sia per indicare l'edificio a quattro piani sul fronte ovest, sia una modesta infermeria e addirittura una sola ''stanzia'' a uso barberia. Nel linguaggio dell'epoca il termine era sinonimo di fabbricato, ambiente, locale (cfr. {{cita|Bertazzo| p. 132}}).</ref> «in loco fratrum Minorum de Assisio» fatto costruire da [[Gregorio IX]] sia per onorare san Francesco che per alloggiarvi nelle sue visite alla sua tomba, parla frate [[Salimbene de Adam]] nella ''Cronica'', nel contesto della undicesima colpa di cui accusa [[Elia da Cortona|frate Elia]]<ref>
Gli studiosi sono concordi nell'affermare che comunque «seguire le vicende costruttive e, talora, parzialmente distruttive del convento francescano è arduo e perfino impossibile»<ref>{{cita|Bertazzo| p. 132}}; cfr. {{cita|Pietramellara| p. 25}}.</ref> per la scarsità delle fonti documentarie sull'argomento. Nulla rimane dell'ente (in antico "Opera") che prese in carico la fabbrica dopo che [[Elia da Cortona|frate Elia]] (nel 1232 eletto [[Ministro generale dell'Ordine francescano|generale]] dell'[[Ordine francescano|Ordine]] e poi deposto nel 1239 e scomunicato con l'accusa di eresia), dovette lasciare la direzione dell'impresa<ref>{{cita|Pietramellara| p. 41
Nella prima metà del secolo XIII il primitivo convento doveva probabilmente occupare l'area «immediatamente dietro la zona absidale e dal profilo della chiesa, che ancora non era arricchita dalla cappelle laterali, sporgeva appena e in modo simmetrico da entrambi i lati, occupando un'area pressoché quadrata»<ref>{{cita|Pietramellara| p. 26}}.</ref>. L'ingresso era a sud, all'altezza dell'abside della Basilica, lasciando perciò libero l'intero lato della stessa.
Nel 1282 viene edificato sul lato sud il refettorio "maggiore" (o "grande"), con copertura in legno e portico gotico esterno (detto "del Calzo"), mentre è nel 1360 che il complesso si svilupperà a ovest con l'edificazione del cosiddetto "Palazzo Albornoz"<ref>Il fabbricato prende il nome dal cardinale [[Egidio Albornoz]], legato e vicario generale dei domini della Chiesa in Italia, che alla morte lasciò duemila fiorino d'oro per la conclusione dell'opera (cfr. {{cita|Pietramellara| p. 27}}). Su quel lascito intervenne il 17 maggio 1373 [[Gregorio XI]] che da [[Avignone]] ordinava al vescovo di Perugia di costringere i frati ad utilizzare l'eredità dell'Albornoz esclusivamente per i lavori della chiesa e del convento (cfr. ({{cita|BF| VI, n. 1263, p. 501).}}</ref> in cui verrà collocata l'infermeria, poi detta "antica"<ref>{{cita|Magro| p. 60
Un ulteriore ampliamento interesserà nel 1441 il lato sud con la costruzione (a est, a fianco del refettorio) di un dormitorio, sostenuto all'esterno da tredici archi<ref name="Magro61">{{cita|Magro| p. 61
Durante il pontificato del papa [[Ordine
Pare di quel periodo anche l'avanzamento ad est, verso la città, dell'ingresso al convento (porta della "battaiola") ove si trova tuttora.
L'ultimo grande intervento che definì la struttura del complesso nella sua forma attuale, fu, nei primi anni del secolo XVII, la sopraelevazione del dormitorio quattrocentesco per intervento munifico di [[Filippo III di Spagna|Filippo III]] [[re di Spagna]]<ref>{{cita|Pietramellara| p. 36
Tra il 1745 e il 1748 viene restaurato il refettorio "grande" su progetto dell'architetto [[Giovanni Fontana (architetto)|Giovanni Fontana]]: le [[capriata|capriate]] in legno vengono sostituite da una [[volta a botte]] con lunette. Probabilmente sono di quel periodo i ventidue grandi medaglioni ovali, appesi entro cornici in stucco sulle due pareti longitudinali, con i ritratti dei pontefici (da [[Onorio III]] a [[Clemente XIV]]) benemeriti dell'[[Ordine francescano]] e del santuario assisano<ref name="Magro64">{{cita|Magro| p. 64
Nel 1929 - dopo la restituzione all'[[Ordine dei
Non tanto per la significatività dell'intervento, quanto per quella del rinvenimento, si segnala il rifacimento del pavimento del refettorio "grande" del 1968. In quell'occasione, sotto la vecchia pavimentazione, fu rinvenuta la più antica collezione di [[Ceramiche|ceramiche medievali umbre]], ora conservata, e in parte esposta, presso il [[Museo del Tesoro della Basilica di San Francesco in Assisi|Museo del Tesoro]].
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File:View of the Basilica di San Francesco - Assisi 2016 (5).jpg|Assisi, Sacro Convento, fronte ovest con, in primo piano, il cosiddetto "Palazzo Albornoz".
File:Assisi 2010-by-RaBoe-39.jpg|Assisi, Sacro Convento, fronte ovest.
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File:Assisi - Veduta dalla rocca maggiore, San Francesco 02.jpg|Assisi, Basilica superiore di San Francesco, facciata con il fronte nord del Sacro Convento.
File:" Basilica di San Francesco (Assisi) Sacro Convento ".jpg|Assisi, Sacro Convento, chiostro di Sisto IV (lati sud e ovest).
File:Assisi 2010-by-RaBoe-19.jpg|Assisi, Sacro Convento, chiostro di Sisto IV (lati ovest e nord).
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File:Assisi Chiostro di Sisto IV (lato ovest).JPG|Assisi, Sacro Conventi, chiostro di Sisto IV, particolare del lato est con lo stemma "parlante" del Pontefice ([[Francesco della Rovere]]) e iscrizione con la data 1474.
File:Basilica of San Francesco d'Assisi 7.jpg|Assisi, Sacro Convento, cortile d'ingresso a est.
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== Elementi decorativi ==
[[File:Assisi, Chiostro di Sisto IV, affresco di Dono Doni.JPG|thumb|La sequela di Francesco, affresco di [[Dono Doni]] del 1564, sopra la porta nord che dal terrazzo absidale, al piano superiore del Chiostro di Sisto IV, conduce alla [[Basilica inferiore di San Francesco d'Assisi|Basilica inferiore]].]]
A differenza dell'attigua Basilica il complesso conventuale non presenta - salvo qualche eccezione che
Nell'estrema essenzialità degli ambienti primitivi (ancor oggi detti "di frate Elia") fa notizia il capitello della colonna al centro della sala del Capitolo, che sì può giustificare con il fatto che quell'ambiente sia nato insieme al cosiddetto palazzo<ref name="Palazzo"/> papale, all'epoca di [[papa Innocenzo IV]]<ref>Testimoni oculari attestano che fino al 1875 nella sala capitolare era visibile lo stemma di [[Innocenzo IV|papa Sinibaldo Fieschi]] (Cfr. {{cita|Bertazzo| p. 132}})</ref>.
Da un punto di vista architettonico qualche elemento decorativo comincia a comparire nel secolo XV nel porticato (chiamato "il calce"), sul lato sud del refettorio grande, e nel chiostro della zona absidale che fu rinnovato per volere di [[Sisto IV]], di cui porta ancora il nome.
Sul fronte della pittura c'è da segnalare il ''Cristo crocifisso con angeli e santi'' affrescata nella sala del Capitolo da [[Puccio Capanna]] (circa [[1330]]) e, di qualche anno dopo, la pittura del refettorio di fra Martino di Assisi (per la quale il 17 maggio [[1344]] riceve 15 once di colore azzurro<ref>Assisi, Biblioteca comunale, cod. 337, c. 3r., citato in {{cita|Pietramellara| p. 69}}.</ref>) della quale però non rimane che uno scarno riferimento d'archivio. Nel chiostro di Sisto IV invece l'assisano [[Dono Doni]], insieme al figlio Lorenzo, nel [[1564]] realizza degli affreschi monocromi con episodi della vita di [[san Francesco]] e [[santa Chiara]] e, tra i quadri, tondi con il ritratto di illustri minoriti<ref>Per ragioni conservative, i pochi affreschi ancora integri sono stati staccati, restaurati e collocati in ambienti interni del convento. I ritratti sono stati sistemati nel corridoio del dormitorio superiore.</ref>. Lo stesso [[Dono Doni]] realizzò per il refettorio "d'inverno"
Tra le due ali del fabbricato sud, al piano terra, tra refettorio "grande" e dormitorio, rimane la decorazione settecentesca di quella che probabilmente fu la cappella dei novizi in cui, la presenza del ritratto di [[san Giuseppe da Copertino]], beatificato nel 1753 e canonizzato 1767, offre il termine ''ad quem'' di una possibile datazione<ref name="
Dopo l'elezione nel 1769 del francescano [[Ordine dei
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File:Puccio Capanna - Crucifixion - WGA04048.jpg|Assisi, Sacro Convento, Sala del Capitolo, ''Cristo crocifisso con angeli e santi'' (circa [[1330]], pittura ad affresco di [[Puccio Capanna]].
File:Frama AssSC020.JPG|Assisi, Sacro Convento, ''San Francesco appare al Capitolo di Arles alla presenza di sant'Antonio di Padova'' ([[1564]]), pittura monocroma ad
File:Frama AssSC019.JPG|Assisi, Sacro Convento, aula Dono Doni dell'[[Istituto Teologico di Assisi]] (già refettorio "d'inverno"), ''Ultima Cena'' ([[1573]]), dipinto ad affresco di [[Dono Doni]].
File:Frama AssSC021.JPG|Assisi, Sacro Convento, corridoio del dormitorio "superiore" con i frammenti di affresco con i ritratto dei francescani illustri ([[1564]]) opera di [[Dono Doni]] e figlio Lorenzo.
File:Frama AssSC028.JPG|Assisi, Sacro Convento, corridoio del dormitorio "superiore", ritratto di frate ([[1564]]), frammento di dipinto ad affresco di [[Dono Doni]] e figlio Lorenzo, già nel chiostro di Sisto IV.
File:
File:Frama Ass016.JPG|Assisi, Sacro Convento, andito tra refettorio "grande" e dormitorio inferiore, Decorazione ad affresco con figure di santi (dopo il [[1753]]-[[1767]]).
File:Frama AssSC023.JPG|Assisi, Sacro Convento, corridoio del dormitorio "inferiore" (già infermeria nuova), ''San Giuseppe sposo'' (seconda metà del [[XVIII secolo
File:Frama AssSC015.JPG|Assisi, Sacro Convento, loggiato dell'Immacolata, portale d'ingresso al refettorio "grande", Stemma di Clemente XIV tra le allegorie della pace e della giustizia (dopo il [[1769]]), dipinto ad affresco.
File:Frama AssSC033.JPG|Assisi, Sacro Convento, loggiato dell'Immacolata, antico fonte ripristinato alla fine del [[XIX secolo
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== Opere d'arte ==
* ''Ultima Cena'' ([[1717]]), tela di [[Francesco Solimena]] sulla parete ovest del refettorio "grande". Fu commissionata dal [[Ministro generale dell'Ordine francescano|Ministro generale]] [[Andrea Borghesi]]<ref>{{cita|Bertazzo|
* ''Beato Bonaventura da Potenza'', ([[1776]])<ref>{{cita|Nessi 1994| p. 442
* ''Estasi di san Giuseppe da Copertino'' (dopo il [[1753]]-[[1767]]), tela dell'imolese [[Andrea Benedetto Fornioni]].
* ''Martirio di sant'Orsola'' (fine [[XVI secolo|XVI]] inizi [[XVII secolo
* ''Storie di san Francesco'' (inizi [[XVIII secolo
* ''Immacolata Concezione'' ([[1808]]), dipinto su tela di [[Andrea Pozzi]].
* ''Pio VII'' e ''Pio IX'' ([[1855]]), statue in marmo bianco di [[Francesco Gianfredi]], donate da [[papa Pio IX]] (che fu [[Terz'
* Otto bassorilievi in terracotta rivesta ([[XIX secolo
* ''Incontro di Francesco con Madonna Povertà'' (circa [[1926]]), bassorilievo dell'artista torinese [[Stefano Vigna]] realizzato per il VII Centenario della morte di [[San Francesco d'Assisi|san Francesco]]. La scena si ispirata al [[Paradiso - Canto undicesimo|canto XI del Paradiso]] di [[Dante Alighieri|Dante]], raffigurato insieme a [[papa Innocenzo III]]<ref>Rosa di S. Marco, ''L'incontro di san Francesco con madonna povertà'', in ''San Francesco di Assisi''. Periodico mensile illustrato per il VII Centenario della morte del santo 1226-1926, 1927,7,131.</ref>.
* ''San Francesco'' (
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File:
File:Frama_AssSC034.JPG|''Estasi di san Giuseppe da Copertino'', tela di [[Andrea Benedetto Fornioni]] di [[Imola]].
File:Frama_AssSC35.JPG|Assisi, Sacro Convento, ''Martirio di sant'Orsola'', dipinto su tela di [[Giovanni Battista Trotti]], detto il Malosso (1555-1619), già nella [[Basilica inferiore di San Francesco]].
File:Frama_AssSC039.JPG|''Immacolata Concezione'' ([[XVIII secolo
File:Assisi, Chiostro di Sisto IV (lato est), statue di Pio VII e Pio IX.JPG|Assisi, Sacro Convento, chiostro di Sisto IV (lato est), statue di [[Pio VII]] e [[Pio IX]] di [[Francesco Gianfredi]] (1855).
File:Assisi, Sacro Convento, Ingresso.JPG|Assisi, Sacro Convento, [[Atrio (architettura)|atrio]] d'ingresso, bassorilievi di [[Francesco Gianfredi]] (1824).
File:Frama_AssSC030.JPG|Assisi, Sacro Convento, atrio d'ingresso, ''Incontro di Francesco con Madonna Povertà'' (circa [[1926]]), bassorilievo di [[Stefano Vigna]].
File:Frama AssSC031.JPG|Assisi, Sacro Convento, atrio d'ingresso, ''San Francesco'' (
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== Vicende storiche ==
[[File:Frama AssSC017.JPG|thumb|upright=1.4|Lapide commemorativa della restituzione del Sacro Convento all'[[Ordine dei
Le vicende del Sacro Convento sono ovviamente connesse a quelle della [[Basilica di San Francesco d'Assisi|Basilica]]. Lo prova ad esempio la bolla di [[Bonifacio IX]] che il 28 agosto 1393 - dopo aver riparato al Sacro Convento dal luglio al settembre dell'anno precedente<ref>{{cita|Magro| p. 23
Nel secolo XVII, dal 1639 al 1653, alloggiò presso il convento assisano frate [[Giuseppe da Copertino]], un soggiorno obbligato per ordine dell'allora [[Sant'Uffizio]] che indagava sulle sue estasi. In occasione della visita di [[Eleonora Gonzaga-Nevers]], moglie dell'imperatore del Sacro Romano Impero [[
Nell'epoca moderna, dopo il saccheggio delle truppe napoleoniche del 1798<ref>{{cita|Magro| p. 26
Il Comune di Assisi istituì in quell'occasione una [[fabbriceria]] che, per il servizio alla chiesa, provvedeva al mantenimento di alcuni religiosi alloggiati in una piccola zona del convento sul lato sud-est. Il resto del complesso, dopo quattordici anni di abbandono, nel 1875 divenne sede del Convitto nazionale per gli orfani degli insegnanti elementari<ref>{{cita|Bertazzo| p. 136}}; {{cita|Petramellara| p. 142}}; {{cita web|http://www.convittoassisi.com|Sito ufficiale del Convitto Nazionale Principe di Napoli Assisi|16 dicembre 2011.}}</ref>.
Solo nel 1927, all'indomani delle celebrazioni per il VII
== Configurazione canonica ==
[[File:Logo SC New Colore copy.jpg|thumb|upright=0.5|Elaborazione grafica.]]
{{Vedi anche|Basilica di San Francesco#configurazione canonica}}
La legislazione dell'[[Ordine dei
Alla sua gestione l'Ordine provvede tramite la "Custodia generale del Sacro Convento di San Francesco in Assisi", istituita dal Capitolo generale del 1972, la cui particolare missione e organizzazione è definita da uno "Statuto particolare" previsto dalle stesse ''Costituzioni''<ref name="Cost26,2"/>.
Affidata alla particolare cura del Ministro generale, la Custodia si avvale della fattiva collaborazione di tutte le giurisdizioni dell'[[Ordine dei
Con la promulgazione del ''motu proprio'' di [[papa Benedetto XVI]] ''Totius orbis'' del 9 novembre 2005,<ref>{{cita|TO|}}.</ref> anche l'attività pastorale svolta nel Sacro Convento (come quella in Basilica) è stata sottoposta al [[Diocesi di Assisi-Nocera Umbra-Gualdo Tadino|Vescovo di Assisi-Nocera Umbra-Gualdo Tadino]], a norma del [[Diritto canonico|diritto]]<ref>{{cita|CDC| 678}}.</ref>.
== Serie dei Custodi del Sacro Convento ==
=== Custodi ===
Antico l'uso di chiamare "Custode" il superiore religioso del Sacro Convento di Assisi, termine che del resto lo stesso san Francesco "impone" ai superiori dei conventi del suo Ordine<ref>Jacques Le Goff, ''San Francesco d'Assisi'', Milano, Mondadori, 2000</ref>. In un documento del 27 maggio 1239 frate [[Elia da Cortona]] viene indicato come ''dominus'' e appunto ''custos'' della chiesa di
Di seguito l'elenco<ref>L'elenco è tratto dall'Appendice B dello studio di Silvestro Nessi citato in Bibliografia</ref> dei Custodi della Basilica e Sacro Convento dalla fondazione del 1228 fino all'istituzione della Custodia generale avvenuta nel 1972:
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'''
* 1228 - [[Elia da Cortona|Elia d'Assisi (o ''da Cortona'')]] (I), poi [[Ministro generale dell'Ordine francescano|ministro generale]], 1232-39
* 1236 - Andrea
* 1239 - [[Elia da Cortona|Elia d'Assisi (o ''da Cortona'')]](II)
* 1252-55 - Giacomo da [[Velletri]], poi vescovo di [[Diocesi di Frosinone-Veroli-Ferentino|Ferentino]]<ref>Alessandro Borgia, ''Istoria della chiesa, e città di Velletri [...]'', Nocera, Mariotti, 1723, p. 279</ref>
* 1264 - Nicola ''de Lanareto''
* 1270 - Donato da [[Perugia]]
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* 1293 - Bonaventura da [[Montedoglio]]
* 1294 - Monaldo
'''
* 1307-08 - Andrea da Perugia
* 1311 - Andrea da [[Gubbio]] (I)
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* 1397-98 - Filippo Baciucci da [[Assisi]] (I)
* 1399 - Lorenzo Cappelli da [[Padova]]
'''
* 1400-01 - Francesco di ser Tebaldo da [[Gubbio]]
* 1401-02 - Francesco di Druda da [[Assisi]]
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* 1447-49 - Sante Boncore da [[Penna San Giovanni|Penna S. Giovanni]]
* 1449 - Francesco Smeraldi da [[Lucignano]]
* 1450-53 - Niccolò Guelfi da [[Prato (Italia)|Prato]]
* 1453 - Pietro da [[Foligno]]
* 1453 - Mariano da [[Citerna]]
Riga 264 ⟶ 263:
* 1464 - Giovanni di Cristoforo da [[Pontremoli]]
* 1466-67 - Francesco di ser Giacomo da Force<ref>Celestino Piana, ''La Facoltà teologica dell'Università di Firenze nel Quattro e Cinquecento'', Grottaferrata, Editiones Collegii S. Bonaventurae ad Claras Aquas, 1977, p. 97</ref> (I)
* 1467-68 - Giuliano Maffei [o ''de Matteis''] da [[Volterra]]<ref>{{cita web|http://www.treccani.it/enciclopedia/giuliano-maffei_(Dizionario-Biografico)/|MAFFEI, Giuliano|15 agosto 2016}}</ref>, poi vescovo di [[Diocesi di Bertinoro|Bertinoro]], 1477-1505; poi
* 1469-71 - Francesco di ser Giacomo da [[Force]] (II)
* 1472 - Pasquale da [[Amelia (Italia)|Amelia]]
Riga 272 ⟶ 271:
* 1486-92 - Cristoforo di Francesco Santoni da [[Assisi]]
* 1492-95 - Egidio Delfini da [[Amelia (Italia)|Amelia]]<ref>{{cita web|http://www.treccani.it/enciclopedia/egidio-delfini_(Dizionario-Biografico)/|DELFINI, Egidio|15 agosto 2016}}</ref> (luogotenente, 1495), poi [[Ministro generale dell'Ordine francescano|ministro generale]], 1500-06
* 1495-96 - Luca Cappelli da [[Siena]]
* 1496-97 - Francesco da [[Lodi]]
* 1497-00 - Galasso [o ''Galassio''] Baglioni da [[Perugia]] [o di [[Padova]]]<ref>''Archivio Sartori. Documenti di storia e arte francescana'', a cura di Antonio Sartori, vol. 3: ''Evoluzione del francescanesimo nelle Tre Venezie. Monasteri, contrade, località, abitanti di Padova medioevale'', a cura di Giovanni Luisetto, parte II, Padova, Biblioteca Antoniana, Basilica del Santo, 1988, p. 1319</ref>
{{Colonne spezza}}
'''
* 1501-02 - Benedetto da Arquata
* 1502-03 - Ludovico da [[Force]]
* 1503-04 - Giorgio Benigni Salviati da [[Urbino]], [ma Juraj Dragišiċ ([[Giorgio Benigno Salviati]]) da [[Srebrenica]]]<ref>{{cita web|http://www.treccani.it/enciclopedia/juraj-dragisic_(Dizionario-Biografico)/|DRAGIŠIĆ, Juraj|12 agosto 2016}}</ref>, poi vescovo di [[Diocesi di Fano-Fossombrone-Cagli-Pergola|Cagli]], 1507-13; poi arcivescovo di [[Arcidiocesi di Nazareth|Nazareth in Barletta]], 1513-20
* 1505-07 - Sante di Salvatore Salvi da [[Assisi]]
* 1507-08 - Simeone di Evangelista Folignati da [[Assisi]]
Riga 297 ⟶ 295:
* 1534 - Simeone di Evangelista Folignati da [[Assisi]] (II)
* 1535-37 - Giacomo Fera da [[Piancastagnaio]]
* 1537-40 - [[Rufino
* 1540-43 - Gabriele Alciano da [[Milano]]
* 1543-46 - Niccolò di Ludovico Santoni da [[Assisi]] (II)
Riga 331 ⟶ 329:
* 1597 - Alessandro Ferrini da [[Firenze]]
* 1597-00 - Vincenzo Filotri da [[Mondavio]]
'''
* 1600-01 - Clemente Donatuti [o ''Donatutti''] da [[Fratta Todina|Fratta]] (I)
* 1601-02 - Cornelio Rosa da [[Napoli]]
* 1602-03 - Giovanni Donato Caputo da [[Copertino]]<ref>{{cita web|http://www.treccani.it/enciclopedia/giovanni-donato-caputo_%28Dizionario-Biografico%29/|CAPUTO, Giovanni Donato|18 agosto 2016}}</ref> (I)
* 1603-04 - Bartolomeo Perugini da [[Fermo (Italia)|Fermo]]
* 1604-05 - Antonio da Melfi
* 1605-06 - Cornelio Priatoni da [[Monza]]
Riga 388 ⟶ 386:
* 1677-78 - Ottavio Lelli
* 1678-80 - Carlo Baciocchi da [[Cortona]] (I)
* 1680-82 - Carlo Francesco Rosa da [[Leonessa (Italia)|Leonessa]]
* 1682-83 - Felice Martinelli da [[Perugia]] (II)
* 1683-84 - Francesco Bava da [[Fossano]] (I)
* 1685 - Giovanni Battista Zecca da [[Copertino]]
* 1685-86 - Francesco Bava da [[Fossano]] (II)
* 1686-88 - [[Francesco Maria Angeli|Francesco M. Angeli]] da [[Assisi]] (I)
* 1688-90 - Ludovico Scoto da [[Catania]]
* 1690-92 - [[Francesco Maria Angeli|Francesco M. Angeli]] da [[Assisi]] (II)
* 1692-94 - Sante de Rossi da [[Trevi]]
* 1694-96 - Francesco M. Tareni [o ''Tarroni''] da [[Bagnacavallo]] [ma [[Lugo (Italia)|Lugo]]]<ref>Girolamo Bonoli, ''Storia di Luogo e annessi'', Faenza, Archi, 1732, p. 375</ref>
* 1696-98 - Giuseppe Antonio Paghi da Foiano
* 1698-99 - Carlo Baciocchi da [[Cortona]] (II)
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'''
* 1700-02 - Felice Antonio Guarnieri da [[Montereale]]
* 1702-04 - Antonio Pellizzari da [[Legnago]]
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* 1707 - Vittorio Maggioli da [[Monte San Vito (Italia)|Monte S. Vito]]
* 1708-09 - Felice Antonio Rampacci da [[Citerna]]
* 1710-12 - Giovanni Torre da [[Pirano]]
* 1712-13 - Angelo Sidori da [[Spello]]
* 1713-15 - Daniele Montarini da [[Aosta]]
* 1715-17 - Angelo (ma Antonio) Dati
* 1717-19 - Pompeo Lauri da [[Napoli]]
* 1719-21 - Antonio Carlini da [[Prato (Italia)|Prato]]
* 1721-23 - Antonio Menechelli da [[Assisi]] (I)
* 1723-25 - Francesco Mastrangeli da [[Zagarolo]]
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* 1794-96 - Francesco Antonio Giuliani da [[Venafro]] (II)
* 1796-00 - Giuseppe Antonio Nelli da [[Cannara]]
'''
* 1800-02 - Bonaventura Marchetti da [[Monterotondo]]
* 1802 - Francesco Bernabei da [[Costacciaro]] (presidente) (II)
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* 1838-39 - Francesco Lucchesi
* 1839 - Antonio Carta (presidente, visitatore e commissario)
* 1839-40 - Vincenzo Tombolini da [[Fermo (Italia)|Fermo]] (I)
* 1840 - Pietro Gervasoni da [[Spoleto]] (I)
* 1840-42 - Gaetano Tonini (presidente) (I)
* 1843 - Pietro Gervasoni da [[Spoleto]] (II) (per soli due mesi)
* 1843-45 - Vincenzo Tombolini da [[Fermo (Italia)|Fermo]] (II)
* 1845 - Gaetano Tonini (presidente) (II)
* 1845-52 - Angelo Mordini da [[Castelfidardo]] detto ''da Pesaro''
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* 1896-97 - Antonio Guglielmini da [[Padova]]
* 1898-06 - Francesco Dall’Olio di [[Valdobbiadene]]
'''
* 1907-10 - Giuseppe Iachetti da [[Monteleone di Spoleto]] (I)
* 1911-14 - Bonaventura Marinangeli da [[Assisi]]
* 1914-26 - Alessandro Antonelli da [[Orsogna]]
* 1927-29 - Giuseppe Abate<ref>Francesco Costa, ''Un profilo bio-bibliografico del P. Giuseppe Abate'', in: "San Francesco patrono d'Italia" 1971/3, pp. 108-110; Raoul Manselli, ''Padre Giuseppe Abate commemorato nella patria di san Francesco. Nel
* 1929-33 - Antonio Risso da [[Genova]]
* 1933-37 - Giuseppe Iachetti da [[Monteleone di Spoleto]] (II)
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=== Custodi generali ===
Con l'istituzione nel 1972 della "Custodia generale del Sacro Convento" - giurisdizione dell'[[Ordine dei
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* 1972-75 - Lino Brentari da [[Smarano]]
* 1975-81 - Bernardino Farnetani da [[Siena]] (I-II)
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* 1990-01 - Giulio Berrettoni da [[Massa Fermana]] (I-III)
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'''
* 2001-09 - Vincenzo Coli da [[Montignoso]] (IV-VI)
* 2009-13 - [[Giuseppe Piemontese]] da [[Monte Sant'Angelo]], poi vescovo di [[Diocesi di Terni-Narni-Amelia|Terni-Narni-Amelia]]
* 2013-20 - [[Mauro Gambetti]] da [[Imola]] (I-II), poi arcivescovo, vescovo titolare di [[Diocesi di Tisiduo|Tisiduo]] e quindi cardinale diacono del [[Santissimo Nome di Maria al Foro Traiano (diaconia)|Santissimo Nome di Maria al Foro Traiano]]
*
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Fin dalla loro fondazione il Sacro Convento ospita l'[[Istituto teologico di Assisi]] (ITA), di cui la Custodia è ente promotore<ref>{{cita|StatutiSC| 73a}}.</ref>, e l'[[Istituto superiore di scienze religiose di Assisi]]<ref>{{cita|StatutiSC| 73b}}.</ref> (ISSRA).
== Il Sacro Convento nell'arte, nella letteratura, nel cinema ==
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La tomba più antica reca la data 1295 a cui seguono, sul lato sud, altre che vanno dal 1300 al 1330. Il primo riferimento archivistico è comunque del 1319 e si riferisce ad una sepoltura «in cimiterio ecclesie beati Francisci».
Una nota di spesa del 1378 fa riferimento al tetto del cimitero, elemento che fa pensare al fatto che fosse circondato da un portico<ref>{{cita|Cenci| I, p. 176.}}</ref>. Dopo la costruzione della cappella di Santa Caterina, l'accesso fu ricavato dalla cappella attigua di [[Sant'Antonio abate]].
Si deve all'iniziativa del [[Ministro generale dell'Ordine francescano|Ministro generale]] [[Francesco Sansone]] il rifacimento, nell'
Delle decorazioni pittoriche presenti nel chiostro, rimane, staccata e restaurata, una ''Pietà con i santi Francesco e Filippo Neri'' del [[Cesare Sermei|Sermei]], dipinta tra il quarto e il quinto decennio del seicento<ref name="cita
Nel cortile interno del chiostro è collocata una statua di ''San Francesco'',
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File:Frama_AssSC032.JPG|Assisi, Sacro Convento, ''Pietà con i santi Francesco e Filippo Neri'' (tra il quarto e il quinto decennio del [[XVII secolo
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=== L'oratorio di San Bernardino ===
In un documento notarile del maggio 1459 si trova un riferimento alla «cappella S. Bernardini noviter construenda»<ref>Assisi, Archivio notarile, V 6², f. 159v, citato in {{cita|Pietramellara| p. 82
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File:Frama AssSC013.JPG|Assisi, Sacro Convento, oratorio di San Bernardino (seconda metà del [[XV secolo
File:Frama_AssSC029.JPG|Assisi, Sacro Convento, basilica inferiore di San Francesco, sacrestia, ''Madonna con Bambino e sant'Anna e i santi Bernardino e Sebastiano e altri'' (circa [[1504]]-[[1511]]), frammento di affresco di [[Tiberio d'Assisi]], già nell'oratorio di San Bernardino.
File:Frama AssSC014.JPG|Assisi, Sacro Convento, ''Immacolata con i santi Bernardino e Francesco'', affresco della cappella di San Bernardino.
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=== La Sala Norsa ===
L'edificio prospiciente alla [[Basilica di San Francesco|basilica]], fu restaurato per iniziativa del [[
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File:Assisi 2010-by-RaBoe-23.jpg|Assisi, "Sala Norsa" in largo Gregorio IX, fondatore della basilica di San Francesco.
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=== La selva e gli orti ===
Il Sacro Convento è circondato a sud-ovest da orto e [[oliveto]] e a nord dall'antica selva. Il lato sud è delimitato dalle mura medievali che costeggiano la cosiddetta "piaggia di San Francesco" che da Porta San Francesco scende fino ad innestarsi nella [[Strada statale 147 di Assisi|Strada regionale 147]] (Viale Giovanna di Savoia, regina dei Bulgari), prima di Ponte San Vittorino. A nord-est il limite è segnato da un muro di cinta lungo il torrente [[Tescio]].
Aderendo ad un'iniziativa del [[Fondo Ambiente Italiano]] (FAI), la Custodia del Sacro Convento ha consentito (con una convenzione siglata il 28 gennaio 2011)<ref>{{cita web|url=http://www.sanfrancescopatronoditalia.it/eveline.php?id_news=1208|titolo=Il bosco di San Francesco, preso in cura dal FAI|accesso=17 dicembre 2011}}</ref> all'apertura del tratto di sentiero che dal lato nord della Piazza superiore di San Francesco scende appunto attraverso la selva fino a quello che è stato chiamato "Bosco di San Francesco" da cui è poi possibile raggiungere l'antica chiesa di Santa Croce (
== Dipendenze del Sacro Convento ==
Con la fondazione della basilica e la costruzione dell'annesso convento fu normale che il governo della comunità si trasferisse presso la tomba del Fondatore. Dal Sacro Convento dipendeva anche la comunità della [[Porziuncola]] che però, con il sorgere del movimento dell'osservanza, cominciò a reclamare una propria autonomia, anche di tipo amministrativo. Con la bolla ''Licet ex debito'' del 3 dicembre 1445<ref>''Bullarium franciscanum'', nuova serie, I, n. 954, p. 469.</ref>, [[papa Eugenio IV]] confermò ''in perpetuum'' agli osservanti cismontani il governo del luogo e il conseguente uso delle offerte lì percepite<ref>Pacifico Sella, ''Leone X e la definitiva divisione dell'Ordine dei minori (OMin.): la bolla'' Ite vos ''(29 maggio 1517)'', Grottaferrata (Roma), Frati editori di Quaracchi, 2001, p. 138. A cosa servissero però i soldi che il Sacro Convento esigeva è facile da immaginare, se si considera, ad esempio, l'intervento con il quale [[Niccolò V]], nel 1451, ordinava che le gabelle riscosse dalle botteghe, provvisoriamente erette sotto i portici della chiesa inferiore, venissero destinate alla manutenzione del complesso santuariale ({{cita|BFns| I, n. 1425, p. 725}}, citato in {{cita|Pietramellara| p. 82}}), o quello di [[Sisto IV]] che nel 1471({{cita|BFns| III, n. 45, p. 23}}, citato in {{cita|Pietramellara| p. 84}}), in considerazione degli urgenti e necessari lavori di restauro al convento, autorizzava i frati a vendere, permutare, investire beni mobili, immobili, commestibili, ecc.</ref>. Nel 1517, vista l'impossibilità di conciliare le diverse anime dell'[[Ordine francescano]], [[papa Leone X]] con la bolla ''Ite vos'' separava definitivamente [[
=== Oratorio di San Francesco Piccolino ===
{{vedi anche|Oratorio di San Francesco Piccolino}}
Da sempre affidato alla comunità del Sacro Convento è l'oratorio detto
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File:Birthplace.St.Francis01.jpg|La scala che da
File:" Assisi " 0019.jpg|Bassorilievo in ceramica all'inizio della scala che scende all'oratorio di San Francesco piccolino.
File:Assisi San Francesco Piccolino BW 1.JPG|Esterno dell'oratorio di San Francesco piccolino.
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=== Santuario del Sacro Tugurio di Rivotorto ===
{{vedi anche|Santuario di Rivotorto}}
Dipende dal Sacro Convento anche il
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File:Rivotorto church.JPG|La facciata del santuario di Rivotorto.
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=== Chiesa e convento di Santa Maria in Arce ===
Ancora al Sacro Convento è legato il
== Note ==
== Bibliografia ==
=== Fonti ===
*{{
*{{
{{bibliografia|Istrumenti|''Le carte duecentesche del Sacro Convento di Assisi (Istrumenti, 1168-1300)'', a cura di Attilio Bartoli Langeli, con la collaborazione di Maria Immacolata Bossa e Lucia Fiumi, Padova, Centro Studi Antoniani, 1997.}}▼
*
*
*{{
▲*{{
{{bibliografia|Cronaca|Salimbene de Adam da Parma, ''Cronaca'', traduzione di Berardo Rossi, Bologna, Radio Tau, 1987.}}▼
*
*{{
*{{
*{{
▲*{{
*{{cita libro|autore=Tommaso da Celano|titolo=Vita prima di san Francesco d'Assisi|altri=traduzione e note di Abele Calufetti e Feliciano Olgiati|cid=1Cel}}: {{cita|FF|pp. 315-571}}.
=== Studi ===
*{{
{{bibliografia|AssisiUNESCO|''Assisi alla scoperta del sito UNESCO. Assisi, la Basilica di San Francesco e altri luoghi francescani'', a cura di Adriano Cicoci e Giovanni Zavarella, Assisi, Comune di Assisi, 2011.}}▼
*{{
▲{{bibliografia|Bertazzo|Luciano Bertazzo, recensione a ''Il Sacro Convento di Assisi'', di C. Pietramellara ''et al.'', in: ''Il Santo'' 1990,30,128-136.}}
▲*{{
▲{{bibliografia|Cenci|C. Cenci, ''Documentazione di storia assisana, 1300-1530, voll. I-III, Grottaferrata, 1974-1975.}}
*{{
*{{
*{{
▲{{bibliografia|Nessi|Silvestro Nessi, ''La Basilica di S. Francesco in Assisi e la sua documentazione storica'', 2ª edizione, Assisi, Casa editrice francescana, 1994.}}
*{{
*{{
▲{{bibliografia|BF|''Bullarium Franciscanum Romanorum Pontificum Constitutiones, epistolas, ac diplomata continens tribus Ordinibus Minorum, Clarissarum et Poenitentium [...]'', voll. I-VII (I: ab Honorio III ad Innocentium IIII; II: referens ea, quae Alexandri et Urbani IIII sunt; III: a Clemente IIII ad Honorium IIII; IV: referens ea, quae Nicolai IIII, Caelestini V et Bonifaci VIII sunt; V: Benedicti XI, Clementis V, Ioannis XXII monumenta; VI: Benedicti XII, Clementis VI, Innocentii VI, Urbani V, Gregorii XI documenta; VII: Romanorum pontificum vel eorum, qui durante schhismate occidentali in sua obedentia pro romanis pontificibus habebantur, scilicet Urbani VI, Bonifatii IX, Innocentii VII, Gregorii XII, Clementis VII, Benedicti XIII, Alexandri V, Ioannis XXIII, Martini V documenta), Romae, Typis Sacrae Congr. de Propaganda Fide [poi Typis Vaticanis], 1759-1804.}}
▲{{bibliografia|BFns|''Bullarium Franciscanum [...]'', Nova series, voll. I-IV/1-2 (I (1434-1455): [da Eugenio IV a Nicolò V]; II (1455-1471): [Callisto III, Pio II e Paolo II]; III (1471-1484): [Sisto IV]; IV-1 (1484-1489): [Innocenzo VIII]; IV-2 (1489-1492): [Innocenzo VIII], Quaracchi [poi Grottaferrata], Collegii S. Bonaventurae, 1929-1990.}}
▲{{bibliografia|FF|''Fonti francescane'', Padova, Editrici francescane, 2004.}}
== Voci correlate ==
* [[Istituto teologico di Assisi]]
* [[Ordine francescano]]
* [[Ordine dei frati minori conventuali]]
* [[Museo del Tesoro della Basilica di San Francesco]]
* [[Rivista San Francesco]]
* [[Lampada della pace]]
== Altri progetti ==
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== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
* {{cita web |url=http://www.istitutoteologicoassisi.it/biblioteca/ |titolo=Sito della Biblioteca del Centro di Documentazione Francescana della Basilica e Sacro Convento di San Francesco in Assisi |accesso=13 dicembre 2011 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20100406042412/http://www.istitutoteologicoassisi.it/biblioteca/# |dataarchivio=6 aprile 2010 |urlmorto=sì }}
* {{cita web|http://www.corosanfrancescoassisi.org|Sito ufficiale della Cappella Musicale della Basilica di San Francesco in Assisi}}
* {{cita web|http://www.sanfrancesco.org|Sito ufficiale della Rivista San Francesco organo ufficiale di stampa del Sacro Convento di San Francesco d'Assisi}}
* {{cita web |url=http://www.santuariorivotortoassisi.it |titolo=Sito ufficiale del Santuario del Sacro Tugurio di Rivotorto | accesso = 19 giugno 2019 | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20091208100438/http://www.santuariorivotortoassisi.it/ | dataarchivio = 8 dicembre 2009 | urlmorto = sì }}
* {{cita web |url=http://www.issrassisi.it/v1/indice.asp |titolo=Sito ufficiale dell'Istituto superiore di scienze religiose di Assisi | accesso = 14 dicembre 2011 | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20111220023655/http://www.issrassisi.it/v1/indice.asp | dataarchivio = 20 dicembre 2011 | urlmorto = sì }}
* {{cita web |url=http://www.istitutoteologicoassisi.it/v2/ |titolo=Sito ufficiale dell'Istituto teologico di Assisi | accesso = 14 dicembre 2011 | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20111211020735/http://www.istitutoteologicoassisi.it/v2/ | dataarchivio = 11 dicembre 2011 | urlmorto = sì }}
{{Affreschi Assisi}}
{{Controllo di autorità}}
{{portale|architettura|cattolicesimo}}
[[Categoria:Basilica di San Francesco]]
[[Categoria:Francescanesimo]]▼
[[Categoria:Conventi di Assisi]]
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