Beatlemania: differenze tra le versioni
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{{Nota disambigua|l'album de [[I Meteors]]|Beatlesmania (I Meteors)|Beatlesmania}}
La '''Beatlemania''' è stato un fenomeno [[sociologia|sociologico]] e di [[antropologia culturale]] degli [[anni 1960|anni sessanta]].▼
{{NN|musica|arg2=costume|ottobre 2022}}
[[File:Beatles in Nederland, de politie had moeite publiek in bedwang te houden, Bestanddeelnr 916-5116.jpg|thumb|Alcuni [[fan]] [[Paesi Bassi|olandesi]] mentre vengono contenuti dalla [[polizia]] di [[Amsterdam]]]]
▲La '''Beatlemania''' è stato un [[Fenomeno sociale|fenomeno]] [[sociologia|sociologico]] e di [[antropologia culturale]] diffusosi durante la prima metà degli [[anni 1960|anni sessanta]].
Fenomeno senza precedenti, consisteva nell'adorazione incondizionata per il [[gruppo musicale]] dei [[The Beatles|Beatles]] al di là di ogni [[Status sociale|estrazione sociale]], [[cultura]], [[Sesso (biologia)|sesso]] ed [[Sviluppo umano (biologia)|età]]; si manifestava con [[euforia]], crisi [[Isteria|isteriche]], [[Grido (scout)|urla]], [[Pianto|pianti]], [[Lipotimia|svenimenti]], assembramenti di folla e consumo frenetico di [[Gadget|oggettistica]] riguardante il gruppo.
L'analisi della Beatlemania ha contribuito allo sviluppo di alcuni settori del ''[[marketing]]'' come il ''[[fandom]],'' il [[Gestione del marchio|''branding'']] e il ''[[merchandising]]''.
La paternità del termine, derivato dal nome del gruppo musicale dei [[The Beatles|"Beatles"]] e da [[mania (disturbi psichici)|"mania"]], è reclamata da Andi Lothian, un promoter musicale scozzese che sostiene di averlo usato per primo parlando con un reporter durante il concerto dei Beatles tenuto a Caird Hall durante un mini-tour in Scozia il 7 ottobre 1963,<ref>Mainds, Kathryn. "Beatlemania was born in Dundee", ''The Sunday Post'', 26 gennaio 2003.</ref> e la parola comparve su carta stampata sul ''The [[Daily Mirror]]'' del 2 novembre 1963 in un articolo sul concerto tenuto il giorno precedente a [[Cheltenham]]. Secondo un'altra versione, il termine fu coniato dopo l'esibizione del gruppo al programma televisivo ''Val Parnell's Sunday Night at the London Palladium'', seguito da un pubblico di quindici milioni di spettatori, il 13 ottobre del 1963<ref>Bill Harry, ''Beatles - L'enciclopedia'', Arcana, Roma 2001, pagg. 83 e 462.</ref><ref>Secondo Bob Spitz, sostenitore di quest'ultima versione, il termine ''Beatlemania'' apparve sul ''[[Daily Mirror]]'' del 14 ottobre 1963, in ''The Beatles. La vera storia'', Sperling & Kupfer, Milano 2006, nota 5, pag. 590.</ref>.▼
== Nomenclatura ==
▲La paternità del termine, derivato dal nome del gruppo musicale dei [[The Beatles|"Beatles"]] e da [[mania (disturbi psichici)|"mania"]], è reclamata da Andi Lothian, un promoter musicale
L'accostamento ''NomeGruppo/cantante - mania'' è stato adattato in seguito per indicare fenomeni analoghi relativi ai [[Bay City Rollers]] negli [[Anni 1970|anni settanta]], ai [[Duran Duran]] negli [[Anni 1980|anni ottanta]], ai [[Take That]] negli [[Anni 1990|anni novanta]] e alle [[Spice Girls]].
== Origini
Si può dire che tutto sia nato grazie alla "minacciosa" vita quotidiana che chiunque (in [[America]], ma anche in [[Europa]]) viveva intorno alla fine degli anni cinquanta. Il boom economico aveva fatto entrare la [[radio (apparecchio)|radio]] in ogni salotto americano, e le famiglie ci si riunivano intorno, come se fosse il nuovo focolare domestico. E per radio, in un ambiente familiare – in cui, cioè, tutta la famiglia stava riunita – venivano trasmesse canzoni per tutti. Il [[Target (media)|target]] era molto ampio: era molto facile trovare ragazzini il cui sogno era quello di cantare come [[Frank Sinatra]] o [[Tony Bennett]].
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Voltate le spalle alla seconda guerra mondiale e con la guerra fredda un po' meno incombente, grazie ad un'opulenza familiare sempre maggiore, anche i giovanissimi iniziarono a perseguire una identità sociale e a richiedere una serie di diritti di categoria. Aspiravano a contare socialmente, a consumare, a prendere autonomamente decisioni sulle loro scelte, sui loro gusti, e soprattutto cercavano forti emozioni che li facessero uscire da quel limbo di noia e di prevedibilità che la società post bellica sembrava prospettare loro.
Nell'ambiente musicale, furono i [[fan]]s di [[Frank Sinatra]] ad emettere per primi urla e a manifestare stati di alterazione durante le fugaci apparizioni pubbliche del loro idolo davanti ad un albergo, ad una stazione o ad un aeroporto{{
| titolo=100 anni di The Voice (nel sito l'Opinione) | accesso= 12 febbraio 2017}}</ref>
L'avvento del [[rock and roll]] diede un'accelerazione al fenomeno. La prima apparizione all'''[[Ed Sullivan Show]]'' di [[Elvis Presley]] scatenò i [[teenager]] (il nome con cui verranno chiamati
[[File:Crowne Plaza Liverpool John Lennon Airport Hotel Airside.jpg|thumb|Il vecchio terminal dell'aeroporto di Liverpool, sulle cui terrazze si assiepavano le migliaia di fan in occasione delle trasferte del gruppo]]
I [[Beatles]] sfondarono in [[Gran Bretagna]] ed arrivarono in [[America]] (nel 1964) proprio mentre questo fenomeno impazzava.
Ma soprattutto il [[1963]] fu un anno di altissime tensioni
I [[Beatles]] emersero nel momento giusto per raccogliere le istanze dei giovanissimi che desideravano vivere felici, amare e distinguersi dagli adulti.<ref>John Swenson, ''The Beatles Yesterday & Today'', Zebra Books, New York, 1977, pag.43</ref>
I testi delle loro canzoni, originali, freschi, erano perfettamente in linea con le parole che volevano pronunciare i teenager. Lo stesso si potrebbe dire per il loro
Milioni di [[teenager]] comprarono il loro nuovo disco, si tagliarono i capelli e si vestirono come loro, andarono a caccia dei loro beni di consumo preferiti (dalle sigarette alle pietanze, ma anche l'agendina o la matita aventi qualche riferimento con il loro nome), si spostarono per vedere il loro concerto nella città più vicina, presero a cantare tutto il giorno a squarciagola i testi delle loro canzoni.
La Beatlemania è stato il risultato di una serie di esigenze, di tendenze e di bisogni, di un'accurata campagna pubblicitaria e un periodo particolarmente florido del rock commerciale.
== Paesi ==
== Beatlemania in Gran Bretagna ==▼
L'attenzione dei [[mass-media]] per i Beatles divenne presto morbosa, così come l'interesse dei discografici nel pilotare il più possibile sia il gruppo che il pubblico di consumatori.
Ogni passo pubblico e privato dei [[Beatles]] divenne un fatto nazionale e ogni loro movimento venne seguito da una massa di [[fan]]s appassionati, incontrollabili persino per le forze dell'ordine.
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Gli eventi che impressionarono maggiormente l'opinione pubblica furono il concerto al ''London Palladium'', trasmesso anche in televisione il 13 ottobre [[1963]], che immobilizzò il quartiere a causa della ressa formata da migliaia di [[fan]]s<ref>Julia Baird, ''Imagine This – Io e mio fratello John Lennon'', Perrone editore, Roma 2008, pag. 223.</ref>, e il loro ritorno dalla tournée seguente in [[Scandinavia]] che fu accolto da migliaia di persone all'aeroporto di [[Londra]].
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[[File:Ed Sullivan.jpg|thumb|left|upright=0.6|Ed Sullivan]]
La Beatlemania sbarcò negli [[Stati Uniti d'America|Stati Uniti]] il 7 febbraio 1964 in occasione della prima
| titolo=The Beatles (nel sito The Official Ed Sullivan Site) | accesso= 12 febbraio 2017}}</ref><ref name =EdSull1>{{Cita web | url=http://www.edsullivan.com/the-beatles-american-debut-on-the-ed-sullivan-show-1964-2/
| titolo=The Beatles American Debut on The Ed Sullivan Show 1964 (nel sito The Official Ed Sullivan Site) | accesso= 12 febbraio 2017}}</ref>
Il successo televisivo dei Beatles determinerà la loro carriera futura e fece loro raggiungere una popolarità in [[Stati Uniti d'America|USA]] superiore ad ogni altro gruppo della nascente [[British Invasion]], come i [[Rolling Stones]], i [[Kinks]], gli [[Who]], gli [[Yardbirds]], gli [[The Animals|Animals]].
Un'altra data in cui la Beatlemania raggiunse uno dei suoi picchi fu il concerto allo Shea Stadium di [[New York]] il 15 agosto 1965, davanti al numero record di 55.000 spettatori. I filmati del concerto mostrano teenager e donne piangere, gridare e svenire. Il rumore della folla fu tale che si possono vedere le guardie della sicurezza tapparsi le orecchie con le mani quando i Beatles entrarono nello stadio. Nonostante la numerosa presenza di guardie, singoli fan riuscirono a irrompere sul campo diverse volte, e furono inseguiti e fermati. Nel film del concerto si vede John Lennon indicare divertito uno di questi episodi mentre tenta di rivolgersi al pubblico tra una canzone e l'altra.
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<!-- Questa sezione conteneva informazioni pertinenti ai Beatles in Italia ma non con la Beatlemania: vedi la pagina di discussione -->
I Beatles suscitarono subito notevoli entusiasmi: il loro primo 45 giri ''[[Please Please Me (brano musicale)|Please Please Me]]'' conquistò la vetta della [[Hit Parade]] l'8 febbraio [[1964]] (stessa sorte toccò a ''[[She Loves You]]'' e a ''[[Twist and Shout]]''). Ma il pubblico italiano, così come quello di altri paesi latini mediterranei, non era pronto per il cambiamento di gusti musicali e culturali che avveniva in Gran Bretagna e Stati Uniti; i Beatles ebbero successo quindi presso quegli ambienti già respiranti un'atmosfera di rinnovamento, cosmopolita e ribelle, dove si leggevano libri e si ascoltavano dischi americani, mentre vennero accolti con una certa indifferenza dall'Italia più provinciale, arretrata, ancorata ai valori tradizionali.
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Complessivamente i critici, salvo qualche eccezione, sentenziarono che i Beatles piacevano ai giovani per le loro canzoni, al punto da suscitare scene di delirio, ma in Italia, diversamente dalla loro madrepatria, non incidevano anche negli usi e nei costumi con i loro messaggi, tranne qualche aspetto esteriore e superficiale.
Scrisse Mauro Manciotti
{{Citazione|...ci sbaglieremo, ma abbiamo l'impressione che il pubblico genovese abbia chiaramente mostrato che i Beatles come fenomeno sociale sono esclusivamente un fenomeno inglese...Da noi cosa rappresentano i Beatles? Una clamorosa protesta dei ventenni contro la retorica familiare e militare dei capelli corti. L'equivalente meno costoso delle scorribande del sabato sera sulle motociclette ''alla selvaggia''. L'occasione per consumare quelle energie che un tempo la gioventù bruciava nello sport e oggi non può più poiché lo sport è diventato troppo tecnico e scientifico e richiede troppa applicazione. Infine l'eco di una moda straniera e l'esca per qualche estemporaneo isterismo di adolescenti...|Mauro Manciotti, ''Il Secolo XIX''}}
Una terza ondata di Beatlemania si può far risalire alla pubblicazione del [[Singolo (musica)|singolo]] ''[[Michelle]]'', avvenuta il 14 febbraio [[1966]], che superò ogni record di vendite italiane dei Beatles con oltre 27 settimane di permanenza ai piani alti della [[Hit Parade]]<ref>[[Dario Salvatori]], ''Storia dell'Hit Parade'', Gremese, Roma, 1989</ref>, riavvicinando la massa di consumatori di musica al gruppo di Liverpool al punto da meritare, per la prima volta, la copertina del ''[[Radiocorriere TV]]'' e una trasmissione televisiva [[Rai]] dedicata interamente al quartetto, intitolata "Appuntamento con i Beatles", segno evidente di enorme popolarità e di superamento del muro difensivo. Tra le conseguenze del nuovo picco di Beatlemania si annoverarono, proprio in quello stesso periodo, il celebre "casco d'oro" sfoderato da [[Caterina Caselli]] in onore ai [[Beatles]] e un buon numero di complessini italiani che divennero loro epigoni, fatte le debite proporzioni, sia per lo stile musicale e sia per gli atteggiamenti.
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Quando i Beatles si imposero all'attenzione del mondo, questo era notevolmente frammentato sia a livello politico sia a livello culturale.
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[[Brian Epstein]] ebbe contatti con i rappresentanti dei mezzi di comunicazione di praticamente tutto il mondo e riuscì ad effettuare alcuni colpi da maestro, come ad esempio contattare i dirigenti della televisione sovietica per aprire le porte ai Beatles e ai loro [[videoclip]] anche nel blocco comunista.
I Beatles ebbero grande successo nei paesi nordeuropei e nordamericani, facilitati dalla comprensione della lingua e da una maggiore aderenza di inclinazioni, desideri, bisogni culturali e sociali. Lo stesso valse per alcuni paesi del Commonwealth, come ad esempio l'Australia, e per i paesi extraeuropei nell'orbita del pensiero occidentale, come ad esempio il Giappone.
Per quanto riguarda i paesi latini e quelli mediterranei (per esempio Francia e Argentina), questi faticarono a conquistare estimatori dove non effettuarono tournée e promozioni televisive e in alcuni casi incontrarono molte maggiori difficoltà di quanto avessero preventivato a raccogliere i frutti delle loro esibizioni (ben due settimane in cartellone all'[[Olympia (teatro)|Olympia]] di Parigi). In altri paesi, infine, la Beatlemania non si manifestò affatto, come in alcune nazioni Sudamericane.
== Declino
La Beatlemania cominciò a declinare a seguito delle polemiche nate dalle affermazioni di [[John Lennon]] sulla popolarità dei Beatles e di [[Gesù Cristo]]. I roghi dei dischi e della oggettistica dei Beatles avvenuti nell'agosto del [[1966]] in varie città americane segnarono il passaggio dalla Beatlemania originale ad un nuovo tipo di rapporto con i [[fan]]s che sarebbe culminato con l'infatuazione collettiva per l'album ''[[Sgt Pepper's Lonely Hearts Club Band|Sgt. Pepper]]'', per il loro nuovo [[look]] da [[figli dei fiori]], per le loro manie orientaleggianti.▼
Durante gli ultimi giorni della Beatlemania le fan dei Beatles, per poter sperare di vedere od interagire con i membri della band, presero a stazionare e a volte dormire nelle vicinanze delle loro abitazioni o, durante i periodi di registrazione, all'esterno dell'edificio della [[Luoghi beatlesiani#Savile Row|Apple Corps]] ed alle porte di [[Luoghi beatlesiani#Abbey Road Studios|Abbey Road Studios]] di [[Londra]], dando vita al fenomeno delle [[Apple scruffs]]. Con esse i Beatles ebbero un rapporto ambivalente ma spesso amichevole.▼
▲La Beatlemania cominciò a declinare a seguito delle polemiche nate dalle affermazioni di [[John Lennon]] sulla popolarità dei Beatles e di [[Gesù|Gesù Cristo]]. I roghi dei dischi e della oggettistica dei Beatles avvenuti nell'agosto del
▲Con la cessazione delle tournée e dei concerti dal vivo dei Beatles nel 1966 terminarono anche i grandi assembramenti di folla che caratterizzavano ogni loro spostamento. Durante gli ultimi giorni della Beatlemania le fan dei Beatles, per poter sperare di vedere od interagire con i membri della band, presero a stazionare e a volte dormire nelle vicinanze delle loro abitazioni o, durante i periodi di registrazione, all'esterno dell'edificio della [[Luoghi beatlesiani#Savile Row|Apple Corps]] ed alle porte di [[Luoghi beatlesiani#Abbey Road Studios|Abbey Road Studios]] di [[Londra]], dando vita al fenomeno delle [[Apple scruffs]]. Con esse i Beatles ebbero un rapporto ambivalente, ma spesso amichevole.
== Note ==
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== Altri progetti ==
{{interprogetto}}
== Collegamenti esterni ==
* {{cita web|http://www.beatlesstory.com/|Museo sui Beatles a Liverpool|lingua=en}}
* {{cita web | 1 = http://www.tuttobeatles.com/ | 2 = Risorsa sui Beatles con particolare attenzione ai testi | accesso = 30 giugno 2008 | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20080101044046/http://www.tuttobeatles.com/ | dataarchivio = 1 gennaio 2008 | urlmorto = sì }}
* {{cita web|http://www.beatles.com/|Sito ufficiale|lingua=en}}
* {{cita web|http://www.beatlemania.it/|Portale italiano sui Beatles, contenente notizie, testi, accordi, curiosità.}}
=== Video ===
* {{cita web|url=http://es.geocities.com/midithebeatles|titolo=The Beatles TV
{{Beatles}}
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