Lola de Valence: differenze tra le versioni

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{{Opera d'arte
| immagine=Lola de Valence (1862) - Edouard Manet 044(Musée d'Orsay, Paris).jpg
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| titolo=Lola de Valence
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'''''Lola de Valence''''' è un dipinto a olio su tela (123×92 cm) del pittore francese [[Édouard Manet]], realizzato nel 1862 e conservato al [[museo d'Orsay]] di [[Parigi]].
== Descrizione ==
Dopo il successo riscosso da ''[[Il guitarrerochitarrista spagnolo]]'', quadro checon lanciòil quale Manet comedebuttò unadefinitivamente giovanenella promessascena dell'arteartistica francese, l'artista decise di cimentarsi nuovamente nei soggetti spagnoli con ''Lola de Valence'': la cultura iberica, infatti, era all'epoca molto popolare in Francia e lo stesso Manet subì irrimediabilmente il fascino della pittura spagnola del Seicento, che poté ammirare ''de visu'' al museo del Louvre, pur non essendosi mai recato sul posto.<ref name=a>{{cita libro|titolo=Manet|collana=I Classici dell'Arte|editore=Rizzoli|anno=2003|volume=12|autore=Marco Abate, Giovanna Rocchi|città=Firenze|p=72}}</ref>
 
''Lola de Valence'' raffigura una ballerina di nome Lola, ammantata con una vaporosa ''mantilla'', una passamanteria rossa, e un'esuberante gonna a balze a fondo nero con fiori rosso vivo. Si tratta del costume andaluso con il quale dovrà esibirsi da lì a pochi attimi: ella, inoltre, regge un ventaglio con la mano destra e presenta un piede davanti all'altro. èÈ importante notare come in questo dipinto non vi è una resa analitica dei dettagli, che al contrario sono appena accennati: per questo motivo il dipinto, che pur faceva ricorso a modelli illustri (come il Goya, e in misura minore il Daumier), fu accolto molto freddamente dalla critica ufficiale. Particolarmente virulento fu il giudizio di Mantz, critico della ''Gazette des Beaux Arts'', che indignato dallo stile compendiario del dipinto parlò di «caricatura del colore» e di «arte non sana». L'effetto, all'epoca, dovette essere ancora più impattante, considerando che lo sfondo inizialmente era totalmente nero, e solo in seguito fu ridipinto dal Manet che vi aggiunse un accenno di pubblico seduto.<ref name=a/>
 
Se da un lato il dipinto scandalizzò la critica, dall'altro suscitò le ferventi ammirazioni di [[Charles Baudelaire]], fra i maggiori scrittori del tempo, destinato a divenire uno dei maggiori protettori deldi Manet nel corso della sua carriera. Baudelaire dedicò a ''Lola de Valence'' i seguenti versi:
{{citazione|Tra tutte le bellezze che ovunque si possono vedere / capisco bene, amici, che il desiderio oscilla / ma in ''Lola de Valence'' inatteso scintilla / l'incanto di un gioiello nero e rosa||Entre tant de beautés que partout on peut voir, / Je comprends bien, amis, que le désir balance; / Mais on voit scintiller en Lola de Valence / Le charme inattendu d'un bijou rose et noir|lingua=fr}}
Questa quartina non fece tuttavia che suscitare l'ilarità maligna del pubblico, considerata la bellezza decisamente mascolina di Lola, che mal si sposa con l'«incanto» cantato da Baudelaire.<ref name=a/>
 
== Note ==
<references/>
 
== Altri progetti ==
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{{impressionismo}}
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[[Categoria:Dipinti nel Museo d'Orsay]]
[[Categoria:Ritratti pittorici femminili]]
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