Queen: differenze tra le versioni
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{{Nota disambigua
{{Artista musicale
|
|tipo artista = Gruppo
|nazione = GBR
|immagine = Queen A Night At The Opera (1975 Elektra publicity photo 02).jpg
|didascalia = I Queen nel 1975. Da sinistra: [[Roger Taylor (batterista 1949)|Roger Taylor]], [[Freddie Mercury]], [[Brian May]], [[John Deacon]]
|genere = Hard rock
|genere2 = Glam rock
|genere3 = Arena rock
|genere4 = Pop rock
|genere5 = Art rock
|nota genere = <ref name=EC70>{{Cita libro|titolo=Enciclopedia Rock - '70 (terzo volume)|autore=Eddy Cilìa|editore=Arcana|anno=2001|pp=429-30}}</ref><ref name=AM>{{Allmusic|artist|mn0000858827/biography|Queen}}</ref><ref name="ondarock.it" />
|nota genere2 = <ref name=EC70 /><ref name=AM /><ref name="ondarock.it">{{cita web|url=http://www.ondarock.it/speciali/rockinonda_glamrock.htm|titolo=Glam-rock - Viaggio al tempo dei dudes|accesso=1º giugno 2017|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20170612020512/http://www.ondarock.it/speciali/rockinonda_glamrock.htm|urlmorto=sì}}</ref>
|nota genere3 = <ref name="treccani.it">{{cita web|url=http://www.treccani.it/enciclopedia/pop-rock_%28Enciclopedia-dei-ragazzi%29/|titolo=Copia archiviata|accesso=16 ottobre 2019|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20191016194759/http://www.treccani.it/enciclopedia/pop-rock_(Enciclopedia-dei-ragazzi)/|urlmorto=sì}}</ref>
|nota genere4 = <ref name=AM /><ref>Bukszpan D. ''[https://www.google.it/books/edition/The_Encyclopedia_of_Heavy_Metal/YaDDsg0H35gC?hl=it&gbpv=1&dq=queen+heavy+metal&pg=PA191&printsec=frontcover The Encyclopedia of Heavy Metal]''. Sterling. 2003. 101-102.</ref>
|nota genere5 = <ref name="psycanprog">{{cita web|url=https://www.psycanprog.com/monografie/la-trilogia-art-rock-dei-queen-1974-1975/|titolo=Copia archiviata|accesso=20 febbraio 2020|dataarchivio=6 agosto 2020|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20200806181330/https://www.psycanprog.com/monografie/la-trilogia-art-rock-dei-queen-1974-1975/|urlmorto=sì}}</ref>
|anno inizio attività = 1970
|anno fine attività = in attività
|note periodo attività = <ref name=F>{{Cita web|lingua=en|url=http://www.queenonline.com/en/the-band/faqs/|titolo=FAQs|data=in attività|accesso=6 maggio 2011|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20110410204652/http://www.queenonline.com/en/the-band/faqs/|urlmorto=sì}}</ref>
|etichetta = [[EMI]], [[Parlophone]]<br />[[Elektra Records]], [[Capitol Records|Capitol]], [[Hollywood Records|Hollywood]], [[Island Records|Island]]
|totale album = 45
|album studio = 15
|album live = 10
|raccolte = 17
|colonne sonore = 3
|logo = Queen logo.svg
}}
I '''Queen''' sono un [[gruppo musicale]] [[rock]] [[Regno Unito|britannico]], che si formò a [[Londra]] nel 1970 grazie all'incontro tra il cantante e pianista [[Freddie Mercury]], il chitarrista [[Brian May]] e il batterista [[Roger Taylor (batterista 1949)|Roger Taylor]]; la formazione storica si completò poi nel 1971, con l'ingresso del bassista [[John Deacon]].
La band, conosciuta come una tra le più importanti della scena musicale internazionale, ha venduto circa 300 milioni di dischi in tutto il mondo.<ref name=D3>{{Cita news|url=http://www.ilsole24ore.com/art/cultura/2011-01-07/queen-celebrano-anni-musica-184145.shtml?uuid=AYalcxxC|titolo=I Queen celebrano 40 anni di musica e 300 milioni di dischi venduti.|autore=Francesco Prisco|data=8 gennaio 2011|pubblicazione=Sole24Ore|accesso=27 settembre 2011|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20120311142502/http://www.ilsole24ore.com/art/cultura/2011-01-07/queen-celebrano-anni-musica-184145.shtml?uuid=AYalcxxC|urlmorto=no}}</ref> Tra le canzoni più acclamate del quartetto si ricordano: ''[[Bohemian Rhapsody]]'', inserita da critici e da sondaggi popolari tra le migliori canzoni di tutti i tempi,<ref name=BBC>{{Cita web|lingua=en|url=http://news.bbc.co.uk/2/hi/entertainment/1974538.stm|titolo=Queen rock on in poll|accesso=16 dicembre 2007|data=8 maggio 2002|sito=BBC|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20080129102116/http://news.bbc.co.uk/2/hi/entertainment/1974538.stm|urlmorto=no}}</ref><ref name=Q>{{Cita news|url=http://qn.quotidiano.net/musica/2008/07/15/104819-miglior_canzone_sempre.shtml|titolo=La miglior canzone pop di sempre? È 'Bohemian Rhapsody' dei Queen|data=15 luglio 2008|pubblicazione=Quotidiano.net|accesso=25 luglio 2011|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20141129014721/http://qn.quotidiano.net/musica/2008/07/15/104819-miglior_canzone_sempre.shtml|urlmorto=no}}</ref> ''[[Somebody to Love (Queen)|Somebody to Love]],'' ''[[We Are the Champions]]'', ''[[Don't Stop Me Now]]'' e ''[[Crazy Little Thing Called Love]]'' di Mercury, ''[[We Will Rock You]]'', ''[[Who Wants to Live Forever]]'', ''[[I Want It All]]'' e ''[[The Show Must Go On (Queen)|The Show Must Go On]]'' di May, ''[[Radio Ga Ga]]'' e ''[[A Kind of Magic (singolo)|A Kind of Magic]]'' di Taylor e ''[[Another One Bites the Dust]],'' ''[[I Want to Break Free]]'' e ''[[Spread Your Wings/Sheer Heart Attack|Spread Your Wings]]'' di Deacon. La loro prima raccolta del 1981, ''[[Greatest Hits (Queen)|Greatest Hits]]'', risulta l'album più acquistato in assoluto nel [[Regno Unito]], con oltre sei milioni di copie vendute.<ref name="T">{{Cita web|url=https://www.virginradio.it/news/rock-news/213707/queen--il-greatest-hits-e.html|titolo=QUEEN: IL GREATEST HITS È L'ALBUM PIÙ VENDUTO DI SEMPRE IN INGHILTERRA.|sito=Virgin Radio|lingua=it|accesso=29 aprile 2024|urlarchivio=|urlmorto=no}}</ref><ref>{{Cita web|url=http://www.officialcharts.com/chart-news/the-official-top-40-biggest-selling-albums-of-all-time-2288/|titolo=Queen's Greatest Hits becomes first album to sell 6 million in the UK<!-- Titolo generato automaticamente -->|accesso=13 febbraio 2014|urlarchivio=https://www.webcitation.org/6NLFnnHK4?url=http://www.officialcharts.com/chart-news/the-official-top-40-biggest-selling-albums-of-all-time-2288/|urlmorto=no}}</ref>
Il gruppo ha riscosso nel corso degli anni un grandissimo successo di pubblico e ha avuto una forte influenza sulle generazioni e sui musicisti successivi.<ref>{{Cita web|url=http://www.mtv.it/musica/artisti/archivio/artista.asp?idArt=17938|titolo=Queen|accesso=1º maggio 2011|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20101229110248/http://www.mtv.it/musica/artisti/archivio/artista.asp?idArt=17938|urlmorto=no}}</ref> Nel 2001 la band è stata inclusa nella [[Rock and Roll Hall of Fame]] di [[Cleveland]] e nel 2004, nella [[UK Music Hall of Fame]]. Inoltre, i quattro membri della band sono stati ammessi nella [[Songwriters Hall of Fame]]. I Queen, che attinsero principalmente al [[rock progressivo]], al [[glam rock]] e, soprattutto nei primi anni, all'[[hard rock]], furono influenzati da generi musicali molto diversi, come [[heavy metal]], [[gospel]], [[blues rock]], [[musica elettronica]], [[funk]] e [[rock psichedelico]].
Il punto di forza del gruppo erano i loro [[Concerto|concerti]] (707 in 26 nazioni dal 1971 al 1986) che, animati da Mercury, considerato uno dei più carismatici [[frontman]] di sempre,<ref name=A10>{{Cita|Riva, 2005|p. 10}}.</ref> si trasformavano in spettacoli teatrali; la loro esibizione al [[Live Aid]] è stata votata da un vasto numero di critici come la migliore dell'evento. La morte di Mercury, avvenuta il 24 novembre 1991, e il ritiro di Deacon nel 1997 frenarono la produzione musicale della band; [[Brian May|May]] e [[Roger Taylor (batterista 1949)|Taylor]] continuarono a suonare insieme, formando con [[Paul Rodgers]], dal 2005 al 2009, i [[Queen + Paul Rodgers]], e a partire dal 2011, con [[Adam Lambert]], i [[Queen + Adam Lambert]].<ref>{{Cita web |url=http://www.lastampa.it/2015/02/10/multimedia/spettacoli/i-queen-e-adam-lambert-sold-out-a-milano-hnX52x9ugGQCVUEexxj9bM/pagina.html |titolo=I Queen + Adam Lambert Concerto sold out a Milano - La Stampa<!-- Titolo generato automaticamente --> |accesso=12 febbraio 2015 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150213005022/http://www.lastampa.it/2015/02/10/multimedia/spettacoli/i-queen-e-adam-lambert-sold-out-a-milano-hnX52x9ugGQCVUEexxj9bM/pagina.html |urlmorto=no }}</ref>
==
=== La formazione (1968-1971) ===
Nel 1964 il chitarrista [[Brian May]] fondò insieme a [[Tim Staffell]] la band [[1984 (gruppo musicale)|1984]];<ref name="G6">{{Cita|Felsani, Primi, 2006|p. 6}}.</ref> il gruppo, composto da altri quattro membri, ebbe un buon successo, arrivando nel 1967 ad aprire un concerto di [[Jimi Hendrix]] e a partecipare a un grande concerto di Natale con [[T. Rex]] e [[Pink Floyd]].<ref name="G6"/> Dopo lo scioglimento della band nel 1968, May e Staffell decisero di riformarne un'altra, inserendo così nella bacheca dell'[[Imperial College London|Imperial College]], dove studiavano, un annuncio: "Cercasi batterista stile [[Ginger Baker]]/[[Mitch Mitchell]]".<ref name="G7">{{Cita|Felsani, Primi, 2006|p. 7}}.</ref> A questo rispose [[Roger Taylor (batterista 1949)|Roger Taylor]], che convinse con la propria professionalità May e Staffell ed entrò a far parte degli [[Smile (gruppo musicale)|Smile]].<ref name="G7"/> La prima apparizione pubblica della nuova band avvenne il 26 ottobre 1968, quando aprì un concerto dei Pink Floyd; nel maggio 1969, il gruppo firma un contratto con la [[Mercury Records]] per la pubblicazione di un singolo.<ref name="G8">{{Cita|Felsani, Primi, 2006|p. 8}}.</ref>
In questo periodo Staffell presentò ai compagni [[Freddie Mercury|Farrokh Bulsara]] detto "Freddie", che faceva parte di una ''blues band'', gli [[Ibex (gruppo musicale)|Ibex]] (poi Wreckage),<ref name=A10/> dispensando comunque numerosi consigli agli Smile su come suonare e presentarsi in pubblico.<ref name="G8"/> Il singolo ''[[Earth (Smile)|Earth]]'', registrato ai [[Trident Studios]], venne pubblicato negli [[Stati Uniti d'America|Stati Uniti]], senza tuttavia ottenere il successo sperato;<ref name=A10/> per questo motivo Staffell decise di abbandonare i due compagni, entrando a far parte degli [[Humpy Bong]].<ref name="G8"/><ref>{{cita web|lingua=en|url=http://queenzone.com/biography/queen-biography-for-1970.aspx|titolo=Queen Biography for 1970|accesso=14 agosto 2010|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20101206195530/http://www.queenzone.com/biography/queen-biography-for-1970.aspx|urlmorto=sì}}</ref>
I rimanenti membri degli Smile, incoraggiati da Bulsara, che si era aggregato ai due, continuarono il loro lavoro e, nel giugno 1970, cambiarono il nome della band in "Queen", cominciando a cercare un bassista;<ref>{{cita web|lingua=en|url=http://queenzone.com/queenzone/bio_view.aspx?q=2|titolo=Queen Biography for 1970|accesso=6 maggio 2011|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20110715135044/http://queenzone.com/queenzone/bio_view.aspx?q=2|urlmorto=sì}}</ref> il 27 giugno 1970, i tre, completati da [[Mike Grose]], si esibirono per la prima volta in pubblico, a [[Truro]], in un concerto di beneficenza per la [[Croce rossa]].<ref name="G9">{{Cita|Felsani, Primi, 2006|p. 9}}.</ref> Il nome "Queen" venne pensato da Bulsara, che cominciò inoltre a farsi chiamare "Mercury"; "Queen è un nome corto, semplice e facile da ricordare ed esprime poi quello che vogliamo essere, maestosi e regali. Il glam è parte di noi e vogliamo essere dandy".<ref name="G9"/> Lo stile adottato dai tre comprendeva abiti di seta in bianco e nero, bracciali, anelli e collari. Dopo poco tempo Grose abbandonò la band, così come fece il suo sostituto Barry Mitchell.<ref name=QOR>{{Cita web|url=http://www.ondarock.it/rockedintorni/queen.htm|titolo=Queen - Rapsodia in rock|autore=Mauro Vecchio|sito=[[Ondarock]]|accesso=1º maggio 2011|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20110629075102/http://www.ondarock.it/rockedintorni/queen.htm|urlmorto=no}}</ref> Dopo aver provato Doug Ewood Bogie, Taylor e May incontrarono nel gennaio 1971 [[John Deacon]], proponendogli il posto di bassista dei Queen; a fine febbraio Deacon, per la sua tranquillità e la sua conoscenza dell'elettronica, diventò il quarto membro del gruppo.<ref name="G9"/>
=== I primi anni (1972-1975) ===
Nonostante fossero impegnati a terminare il loro percorso universitario,<ref>Tutti e quattro i membri conseguiranno la laurea; May in astronomia, Taylor in biologia, Deacon in ingegneria elettronica e Mercury in design. {{Cita|Riva, 2005|p. 11}}.</ref> i Queen organizzarono un tour in [[Cornovaglia]], per cominciare a provare alcuni brani e ad acquisire confidenza con il palcoscenico;<ref name="G9"/> nel settembre 1971 Terry Yeadon, un amico di May, offrì alla band la possibilità di registrare gratuitamente nei nuovi [[De Lane Lea Studios]], per collaudarne le attrezzature.<ref name="G9"/> La band ne approfittò, registrando alcuni brani originali come ''[[Liar/Doing All Right|Liar]]'', ''[[Keep Yourself Alive]]'' e ''[[Stone Cold Crazy]]'',<ref>{{Cita|Riva, 2005|p. 11}}.</ref> che attirarono l'attenzione di John Anthony, discografico della Mercury Records, e di [[Roy Thomas Baker]],<ref>All'epoca Baker era impegnato nella sua prima produzione, il secondo album dei [[Nazareth (gruppo musicale)|Nazareth]]. {{Cita|Riva, 2005|p. 11}}.</ref> collaboratore della [[Trident Studios|Trident Audio Productions]], agenzia di management che mise sotto contratto i Queen, con la supervisione del manager Jack Nelson.<ref name="G9"/>
[[File:BrianMayNov1977.jpg|thumb|left|Il chitarrista dei Queen [[Brian May]], che scrisse il primo singolo pubblicato dal gruppo, ''[[Keep Yourself Alive]]'']]
Nell'estate 1972 i Queen iniziarono a lavorare al primo album, che finirono nel gennaio 1973; a marzo firmarono il primo contratto d'incisione per il mercato britannico ed europeo con la [[EMI]];<ref name="G10">{{Cita|Felsani, Primi, 2006|p. 10}}.</ref> negli Stati Uniti e in [[Giappone]] la band era invece rappresentata dalla [[Elektra Records]].<ref name="A12">{{Cita|Riva, 2005|p. 12}}.</ref> Il 9 aprile Nelson organizzò la presentazione ufficiale del gruppo al [[Marquee Club]] di [[Londra]], che si rivelò un successo, nonostante la scarsa affluenza del pubblico.<ref name="G10"/> Il primo singolo, ''[[Keep Yourself Alive]]'', venne pubblicato il 6 luglio, ottenendo recensioni favorevoli dalla critica, senza tuttavia ricevere alcuna promozione radiofonica.<ref>{{Cita|Riva, 2005|pp. 11-12}}.</ref> Un mese prima del loro debutto discografico i Queen, con il nome [[Larry Lurex]], avevano inciso la reinterpretazione ''[[I Can Hear Music]]''.<ref name="A12"/>
L'album d'esordio, ''[[Queen (Queen)|Queen]]'', che uscì il 13 luglio 1973 e comprendeva perlopiù canzoni scritte alcuni anni prima,<ref name="G11">{{Cita|Felsani, Primi, 2006|p. 11}}.</ref> ha come prerogative "l'aggressività e la nitidezza della voce di Freddie e gli assoli di May",<ref name="G10"/> unendo [[hard rock]] (''Liar''), [[rock progressivo]] (''My Fairy King'') e ballate melodiche (''The Night Comes Down'') al [[Glam rock|glam]] e ad ambientazioni [[fantasy]], tratte principalmente dalle opere di [[J. R. R. Tolkien]] (''Great King Rat'').<ref name="G11"/> Negli Stati Uniti, ''Queen'' raggiunse nelle classifiche di [[Billboard]] l'83º posto. In questo periodo il tema del [[bianco]] e [[nero]], inventato da un gruppo di fan di [[Liverpool]], crebbe di importanza; questa peculiarità era presente anche nei loro spettacoli, che prevedevano uno stretto contatto con il pubblico, durante i quali indossavano gli eccentrici abiti creati dalla stilista [[Zandra Rhodes]].<ref name="G9b">{{Cita|Felsani, Primi, 2006|pp. 9-10}}.</ref>
Dal 13 settembre al 2 febbraio 1974 la band londinese cominciò il suo primo tour, il [[Queen I Tour]], che li vide esibirsi come gruppo di supporto dei [[Mott the Hoople]] in 35 concerti, principalmente in [[Inghilterra]];<ref>{{cita web|lingua=en|url=http://www.queenconcerts.com/live/queen/queen1.html|titolo=Queen live on tour: Queen I|accesso=1º maggio 2011|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20101230113635/http://www.queenconcerts.com/live/queen/queen1.html|urlmorto=sì}}</ref> durante gli spettacoli di questi anni inserivano nelle scalette, oltre ai brani dei loro lavori, brevi medley rock and roll di canzoni degli [[anni 1950|anni cinquanta]], come ''[[Jailhouse Rock (singolo)|Jailhouse Rock]]'' e ''[[Big Spender]]''. Il 21 febbraio il gruppo suonò dal vivo a ''[[Top of the Pops]]'' un brano inedito che sarebbe diventato l'unico singolo del loro secondo disco, ''[[Seven Seas of Rhye]]'';<ref name="G11"/> questo ebbe un grande successo commerciale, venendo trasmesso in continuazione dalle stazioni radiofoniche e raggiungendo il 45º posto nella classifica britannica.<ref name=QOR/>
[[File:Queen - Freddie Mercury.jpg|thumb|Il cantante dei Queen [[Freddie Mercury]], durante un concerto a [[New Haven]] nel novembre 1977]]
''[[Queen II]]'', uscito l'8 marzo 1974, risulta un [[concept album]] che sviluppava ulteriormente l'idea della contrapposizione tra il bene e il male, concetti esemplificati principalmente da un punto di vista cromatico; lo stesso disco risulta diviso in ''White Side'' e ''Black Side'', "lato bianco" e "lato nero", due parti caratterizzate da differenti approcci sonori.<ref name="G11b">{{Cita|Felsani, Primi, 2006|pp. 11-12}}.</ref> Il primo, curato principalmente da May, comprende ballate e progressioni melodiche, come ''White Queen (As It Began)'', ''Someday One Day'' e ''Father To Son'', mentre la parte di Mercury è caratterizzata da suoni più duri, caotici e barocchi, inseriti in testi enigmatici e contorti,<ref name="G11"/> come ''The March of the Black Queen'' e ''The Fairy Fellers Masterstroke''.<ref name="G11b"/> Tra gli elementi più innovativi di Queen II vi è l'utilizzo di nuovi generi musicali, come il [[rock and roll]] (''The Loser In The End'', scritta da Taylor) e il [[Musica pop|pop]] (''Funny How Love Is'').<ref name=QOR/> L'album raggiunse la 35ª posizione nelle classifiche inglesi.
Il 1º marzo 1974 il gruppo cominciò il [[Queen II Tour]],<ref>{{cita web|lingua=en|url=http://www.queenconcerts.com/live/queen/queen2.html|titolo=Queen live on tour: Queen II|accesso=1º maggio 2011|urlarchivio=https://www.webcitation.org/6GvDYbtSL?url=http://www.queenconcerts.com/live/queen/queen2.html|urlmorto=sì}}</ref> durante il quale il loro secondo album scalò velocemente le classifiche inglesi, piazzandosi al quinto posto e superando le centomila copie vendute, divenendo disco d'argento,<ref>{{Cita|Riva, 2005|pp. 12-13}}.</ref><ref name="G12b">{{Cita|Felsani, Primi, 2006|pp. 12-13}}.</ref> mentre ''[[Seven Seas of Rhye]]'' arrivò nella "top ten" della classifica dei singoli;<ref name="G12">{{Cita|Felsani, Primi, 2006|p. 12}}.</ref> nello stesso mese, l'Elektra pubblicò ''Queen'' in [[Giappone]], dove entrò in classifica nel giro di pochi giorni.<ref name=QOR/> Il tour nazionale si chiuse con un tutto esaurito al [[Rainbow Theatre]] di [[Londra]], subito prima di partire per gli [[Stati Uniti d'America|Stati Uniti]], esibendosi con Mott the Hoople e [[Aerosmith]]; dopo l'esordio al [[Regis University|Regis College]] di [[Denver]] il 16 aprile, una grave forma di [[epatite]] colpì Brian May, costringendo la band ad annullare le rimanenti date. Il resto del gruppo attese il chitarrista, che utilizzò il tempo della convalescenza scrivendo nuovi pezzi per il futuro album, registrato a luglio nei [[Rockfield Studios]] in Galles e, successivamente, ai [[Trident Studios]] di Londra.<ref name="G12b"/>
Il loro terzo singolo, ''[[Killer Queen/Flick of the Wrist]]'', esempio dello stile glam-[[art rock]] della band e con [[Lato A|due facciate A]],<ref name="G13"/> ottenne un enorme successo, entrando in classifica direttamente alla 5ª posizione, per arrivare poi al 2º posto;<ref name="G13">{{Cita|Felsani, Primi, 2006|p. 13}}.</ref> negli Stati Uniti questa produzione, per la quale Mercury vinse nel 1974 l'[[Ivor Novello Awards]],<ref name="QOR"/> divenne disco d'oro.<ref name=A13>{{Cita|Riva, 2005|p. 13}}.</ref> Questi risultati spinsero il gruppo ad affrettare i preparativi per un nuovo tour inglese, in attesa della pubblicazione del terzo album ufficiale, ''[[Sheer Heart Attack]]''.<ref>{{allmusic|album|r687294|Sheer Heart Attack|accesso=2 luglio 2007}}</ref> Uscito l'8 novembre 1974, il disco contiene importanti contributi, oltre che di May e Mercury, di Taylor e Deacon, "comportando una fusione più concisa dei generi da loro adottati e un'identità più sentita e personale".<ref name=QOR/> Nel disco si nota nuovamente l'equilibrio tra i vari stili musicali molto differenti, passando dalle voci angeliche di ''In the Lap of the Gods'' all'heavy-metal di ''[[Stone Cold Crazy]]'', dal [[Boogie rock|boogie-woogie]] di ''[[Now I'm Here]]'' al piano di ''Lily of the Valley'' e di ''Dear Friends''.<ref name=QOR/> Considerato un classico del rock e fonte di ispirazione per numerosi gruppi come [[Metallica]] ed [[Extreme]],<ref name=A13/> ''Sheer Heart Attack'' raggiunse il 2º posto nel Regno Unito e il 12º negli Stati Uniti.<ref name="G13"/>
Il 30 ottobre cominciò a [[Manchester]] lo [[Sheer Heart Attack Tour]],<ref>{{cita web|lingua=en|url=http://www.queenconcerts.com/live/queen/sha.html|titolo=Queen live on tour: Sheer Heart Attack|accesso=1º maggio 2011|urlarchivio=https://www.webcitation.org/6DHpeShLD?url=http://www.queenconcerts.com/live/queen/sha.html|urlmorto=sì}}</ref> che registrò una lunga serie di "tutto esaurito"; da questa tournée cominciò la consuetudine di suonare al termine di ogni concerto, a eccezione di quelli tenuti in [[Irlanda]], una versione di ''[[God Save the Queen]]'' utilizzando la sola chitarra elettrica di Brian May, riprendendo ciò che Hendrix aveva fatto con l'[[The Star-Spangled Banner|inno nazionale statunitense]].<ref name=QOR/> Mercury, subito prima dell'inno, lanciava rose e brindava con coppe di champagne.<ref>{{Cita web|url=http://www.blackdiamondbay.it/artisti/fmercury.htm|titolo=Freddie Mercury e la sua leggendaria acrimonia verso la stampa musicale|sito=Black Diamond Bay|accesso=6 maggio 2011|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20071226232856/http://www.blackdiamondbay.it/artisti/fmercury.htm|urlmorto=sì}}</ref> Il 15 gennaio 1975 il tour si spostò negli Stati Uniti; questo venne tuttavia parzialmente annullato per problemi alla gola che colpirono Mercury. In aprile, le tappe della tournée si spostarono in [[Giappone]], dove i Queen vennero accolti da 3.000 fan all'aeroporto di [[Tokyo]].<ref name="G13"/>
=== La consacrazione (1975-1976) ===
Nell'estate 1975, dopo aver firmato un nuovo contratto con la EMI e aver abbandonato la Trident e Jack Nelson per ragioni economiche,<ref>La Trident si era infatti rifiutata di concedere a Deacon un anticipo di 4.000 sterline per la casa della moglie incinta. {{Cita|Riva, 2005|p. 13}}.</ref> il gruppo cominciò a lavorare a un nuovo album,<ref>{{Cita|Felsani, Primi, 2006|pp. 13-14}}.</ref> passando molto tempo in sala di registrazione, guidati dal nuovo manager [[John Reid (manager musicale)|John Reid]];<ref name="A13"/> il principale risultato di questo lavoro fu ''[[Bohemian Rhapsody]]'', un brano di circa 6 minuti scritto da Mercury che divenne la «canzone simbolo del progetto musicale e artistico chiamato Queen», per la quale ci vollero tre settimane di registrazioni, di cui una solo per le parti vocali;<ref name="A13"/><ref name="G14">{{Cita|Felsani, Primi, 2006|p. 14}}.</ref> Reid provò a convincere i Queen, senza successo, che la sua eccessiva durata non poteva rendere la traccia pubblicabile.<ref name="G14"/>
Un amico della band, Kenny Everett, deejay di [[Capital Radio]],<ref name=A14>{{Cita|Riva, 2005|p. 14}}.</ref> a cui venne consegnata una copia del vinile del brano, apprezzò talmente la canzone che la trasmise ripetutamente alla radio.<ref name=A14/> Il successo che derivò dalla trasmissione della traccia costrinse la EMI a pubblicare velocemente ''Bohemian Rhapsody''; uscito il 31 ottobre 1975, il singolo vendette in due settimane {{formatnum:150000}} copie.<ref name="G14"/> A causa dei numerosi impegni del quartetto, che non poteva partecipare assiduamente alle trasmissioni televisive, venne commissionato a [[Bruce Gowers]] un [[videoclip]] della canzone, tra i primi nella storia della musica, primo contando i brani rock, trasmesso il 20 novembre da ''Top of the Pops''.<ref name=A13/> Il brano rimase per ben nove settimane consecutive al primo posto della classifica inglese, anticipando con successo l'uscita del nuovo disco.<ref>{{Cita|Riva, 2005|pp. 13-14}}.</ref>
{{Citazione|Per ''Queen II'' e ''Sheer Heart Attack'' volevamo fare un sacco di cose ma non c'era abbastanza spazio mentre per ''A Night at the Opera'' l'abbiamo avuto. Non siamo ancora a metà strada, ma da quello che ho potuto sentire abbiamo superato tutto quanto abbiamo fatto in precedenza.|[[Freddie Mercury]]}}
''[[A Night at the Opera (Queen)|A Night at the Opera]]'', il cui titolo è ispirato all'[[Una notte all'opera|omonimo film]] dei [[fratelli Marx]], divenne uno dei dischi più costosi mai realizzati dell'epoca, oltre che il più grande successo del gruppo.<ref name=A13/><ref name=A14/> L'unione di [[rock]] e [[opera lirica]], presente in alcuni brani precedenti come ''[[Killer Queen/Flick of the Wrist|Killer Queen]]'', pervade il nuovo album, che risulta "una messa in scena che ricalca, al limite dell'oltraggioso, l'antico teatro musicale dell'operetta (...) dedicandosi principalmente all'ironia, alla parodia."<ref name=QOR/> Oltre a ''Bohemian Rhapsody'', al piano romantico di ''[[Love of My Life]]'' e alle atmosfere [[rétro]] di ''Seaside Rendezvous'' e di ''Lazing on a Sunday Afternoon'', tutte scritte da Mercury, notevoli sono anche i brani scritti dagli altri componenti, come ''[[I'm in Love with My Car]]'', scritta e cantata da Taylor, ''[[The Prophet's Song]]'' e ''Sweet Lady'' di May e ''[[You're My Best Friend/'39|You're My Best Friend]]'' di [[John Deacon]], sua seconda composizione per la band, giunta al settimo posto nella classifica dei singoli inglese.<ref name="G14"/> Quest'album fu il loro primo successo negli [[Stati Uniti d'America|Stati Uniti]], dove arrivò al quarto posto nelle ''charts'' degli album, diventando disco di platino e rimanendo per 56 settimane in classifica.<ref name="A14"/> L'enorme lavoro che fu necessario per il completamento di questo LP portò tuttavia alla rottura con Roy Thomas Baker.<ref name="A15"/>
[[File:QueenPerforming1977.jpg|thumb|left|Da sinistra, [[John Deacon]], [[Brian May]] e [[Freddie Mercury]] in un concerto]]
Fra il 29 novembre e il 2 dicembre, quattro serate di tutto esaurito all'[[Hammersmith Apollo]] di Londra consacrarono definitivamente la band.<ref name=QOR/> Tra la fine del 1975 e i primi mesi del 1976, i Queen tennero oltre 75 concerti per l'[[A Night at the Opera Tour]], che toccò Europa, Giappone, Stati Uniti e Australia;<ref name="G14"/><ref>{{cita web|lingua=en|url=http://www.queenconcerts.com/live/queen/anato.html|titolo=Queen live on tour: A Night At The Opera|accesso=1º maggio 2011|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20110715135854/http://www.queenconcerts.com/live/queen/anato.html|urlmorto=no}}</ref> il 18 settembre 1976, per ringraziare i fan, organizzarono uno spettacolo gratuito ad [[Hyde Park]], al quale assistettero circa 176.000 persone.<ref name="G14"/> Dopo la fine della tournée, Mercury, May e Taylor registrarono alcune parti vocali per il secondo LP di [[Ian Hunter (cantante)|Ian Hunter]] ''[[All American Alien Boy]]''.<ref name=A14/> Il primo singolo del nuovo lavoro dei Queen fu la ballata ''[[Somebody to Love (Queen)|Somebody to Love]]'', trasmessa ancora una volta ripetutamente da Kenny Everett, con conseguenze analoghe a ''Bohemian Rhapsody''; questo venne pubblicato il 12 novembre, accompagnata da un video promozionale di Bruce Gowers, preannunciando l'uscita del nuovo album.<ref name="G14b">{{Cita|Felsani, Primi, 2006|pp. 14-15}}.</ref>
''[[A Day at the Races]]'' uscì il 10 dicembre 1976, utilizzando un titolo nuovamente ispirato a un [[Un giorno alle corse|film]] dei fratelli Marx. Numerosi, oltre i riferimenti cinematografici, sono gli elementi che lo avvicinano al precedente disco, come la quasi identica copertina e l'inserimento del dramma lirico e della canzonetta.<ref name=A14b>{{Cita|Riva, 2005|pp. 14-15}}.</ref> Sono sempre presenti però sia l'hard rock con ''[[Tie Your Mother Down]]'', sia la pop-ballad per piano di ''You Take My Breath Away'', senza trovare tuttavia, nell'insieme delle tracce, "l'ironia sensazionale di ''A Night at the Opera''", che sopravvive solo in ''[[The Millionaire Waltz]]'' e ''[[Good Old-Fashioned Lover Boy]]''; tra le particolarità del disco vi è ''[[Teo Torriatte (Let Us Cling Together)]]'', canzone omaggio al pubblico nipponico contenente due versi in [[lingua giapponese]].<ref name="G15">{{Cita|Felsani, Primi, 2006|p. 15}}.</ref> ''Somebody To Love'' rimane il brano più significativo di ''A Day at the Races'', venendo considerata «una scalata melodica di una perfetta architettura gospel con la voce di Mercury che sale letteralmente nel cielo della musica pop rock»;<ref name="QOR"/> il singolo salì subito ai vertici della classifiche.<ref name="G14b"/> L'album, nonostante l'indubbia qualità e la piena maturità esecutiva dei membri, venne giudicato da molti inferiore al precedente,<ref name="G15"/> ottenendo comunque un disco di platino negli Stati Uniti con {{formatnum:1500000}} copie vendute e due dischi di platino nel Regno Unito.
=== I successi dell'epoca rock (1977-1979) ===
Il 14 gennaio 1977, dopo la pubblicazione di un EP con ''Death on Two Legs'', partirono per l{{'}}''[[A Day at the Races Tour]]'', che confermò, con numerosi "tutto esaurito", il successo della band negli Stati Uniti;<ref>{{cita web|lingua=en|url=http://www.queenconcerts.com/live/queen/adatrna.html|titolo=Queen live on tour: Day At The Races - World|accesso=1º maggio 2011|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20110715140319/http://www.queenconcerts.com/live/queen/adatrna.html|urlmorto=no}}</ref><ref>{{cita web|lingua=en|url=http://www.queenconcerts.com/live/queen/adatreu.html|titolo=Queen live on tour: Day At The Races - Europe|accesso=1º maggio 2011|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20110915182745/http://www.queenconcerts.com/live/queen/adatreu.html|urlmorto=no}}</ref> Al termine della tournée, cominciarono a lavorare al nuovo album, che registrarono in due mesi e mezzo;<ref name="G15"/> nello stesso tempo Taylor pubblicò da solista l'EP ''[[(I Wanna) Testify]]''.<ref name=A15>{{Cita|Riva, 2005|p. 15}}.</ref>
[[File:Bass player queen.jpg|thumb|Il bassista dei Queen, [[John Deacon]], al concerto del 1979 di [[Dublino]]]]
Il 7 ottobre in quasi tutto il mondo venne pubblicato in singolo con doppio lato A ''[[We Are the Champions]]''/''[[We Will Rock You]]'', due inni da stadio, scritti rispettivamente da Mercury e May, che rappresentarono un omaggio agli spettatori dell'ultima tournée,<ref name="G15"/> piazzandosi al 2º posto sia nelle classifiche inglesi sia in quelle americane, con un totale di oltre 2 milioni di copie vendute e 27 settimane di presenza in classifica.<ref name="QOR"/> Il loro sesto album, ''[[News of the World (Queen)|News of the World]]'', si contraddistingue per sonorità più immediate e grezze,<ref name="G16">{{Cita|Felsani, Primi, 2006|p. 16}}.</ref> attingendo maggiormente al rock e al [[blues]] e risultando uno dei prodotti musicali più riusciti dei Queen.<ref name="G15"/> Lo stile pomposo e melodico della band è presente anche in questo lavoro, con la [[Ballata (musica)|ballata]] di Deacon ''[[Spread Your Wings]]'', la sonata per piano ''All Dead All Dead'', il pre-[[thrash metal]]/[[Punk (cultura)|punk]] di ''Sheer Heart Attack'' e il [[blues rock]] di ''[[It's Late]]''.<ref name=QOR/>
Il 11 novembre 1977 ebbe inizio il [[News of the World Tour]],<ref>{{cita web|lingua=en|url=http://www.queenconcerts.com/live/queen/notwna.html|titolo=Queen live on tour: News Of The World '77|accesso=1º maggio 2011|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20110715140237/http://www.queenconcerts.com/live/queen/notwna.html|urlmorto=no}}</ref> che esordì a [[Portland (Maine)|Portland]], negli Stati Uniti, dove ''News of the World'' vinse 4 dischi di platino con {{formatnum:4600000}} copie vendute;<ref>{{cita web|lingua=en|url=https://www.riaa.com/goldandplatinumdata.php?content_selector=gold-platinum-searchable-database|titolo=the RIAA Gold And Platinum Searchable Database|accesso=1º maggio 2011|urlarchivio=https://www.webcitation.org/6Bk6v6iz7?url=http://www.riaa.com/goldandplatinumdata.php?content_selector=gold-platinum-searchable-database|urlmorto=no}}</ref> in patria i Queen si fermarono invece a un disco di platino.<ref name="G16"/> I brani dell'ultimo lavoro dei Queen alimentarono l'affetto dei fan e incrementarono la popolarità del gruppo, che ampliò il repertorio delle canzoni dei live anche con ballate più dolci come ''[[Love of My Life]]'', che divenne un cavallo di battaglia dei futuri spettacoli.<ref name="G16"/> Dopo una pausa di circa quattro mesi a inizio 1978, Mercury e gli altri tornarono sugli spalti per la ripresa europea della tournée, ripartendo il 9 aprile da [[Stoccolma]];<ref>{{cita web|lingua=en|url=http://www.queenconcerts.com/live/queen/notweu.html|titolo=Queen live on tour: News Of The World '78|accesso=1º maggio 2011|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20110715140252/http://www.queenconcerts.com/live/queen/notweu.html|urlmorto=sì}}</ref> al termine della serie di concerti, conclusasi a [[Londra]] a maggio, i lettori del ''[[Daily Mail]]'' elessero i Queen come miglior gruppo rock.<ref name=QOR/> Il gruppo si rimise subito al lavoro, trasferendosi, per ragioni fiscali,<ref name="G16"/> ai [[Mountain Studios]] di [[Montreux]], in [[Svizzera]],<ref>Gli stessi Mountain Studios vennero acquistati dai Queen nel 1978.</ref> e ai [[Super Bear Studios]] di [[Berre-les-Alpes]]. Qui una tappa del [[Tour de France]] ispirò a Mercury ''[[Bicycle Race/Fat Bottomed Girls|Bicycle Race]]'', che venne pubblicata a ottobre insieme a ''[[Bicycle Race/Fat Bottomed Girls|Fat Bottomed Girls]]'', scritta da May; il singolo arrivò all'undicesimo posto nelle classifiche inglesi e il relativo video girato per ''Bicycle Race'' mostra una gara di ciclismo al [[Wimbledon Greyhound Stadium]] tra 65 modelle professioniste completamente nude.<ref name="G16"/><ref name=A16>Negli Stati Uniti venne organizzato un evento analogo nei pressi del [[Madison Square Garden]], cosa che portò al bando del disco in alcuni stati americani. {{Cita|Riva, 2005|p. 16}}.</ref> Il 28 ottobre 1978 i Queen cominciarono il [[Jazz Tour]], durante il quale presentarono le canzoni del loro ultimo lavoro.<ref>{{cita web|lingua=en|url=http://www.queenconcerts.com/live/queen/jazz.html|titolo=Queen live on tour: Jazz|accesso=1º maggio 2011|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20110426061012/http://www.queenconcerts.com/live/queen/jazz.html|urlmorto=no}}</ref>
[[File:Hannover7907.jpg|thumb|upright=1.3|left|I Queen ad [[Hannover]] durante il [[Live Killers Tour]]]]
''[[Jazz (Queen)|Jazz]]'', presentato alla stampa mondiale con un party a [[New Orleans]], con prestigiatori e spogliarelliste,<ref name=G16/> uscì il 14 novembre 1978 e vide il ritorno di Roy Thomas Baker nel ruolo di manager della band.<ref name=G16/> I Queen abbandonano in parte l'ironia degli album precedenti, cosa che fece risultare il loro lavoro inferiore ai precedenti, probabilmente perché costretti dalla volontà di pubblicare forzatamente un disco all'anno, che non permetteva loro una scelta più ponderata dei brani da presentare.<ref name=QOR/><ref name=G16/> Di ''Jazz'' fanno comunque parte alcuni tra gli elementi che rappresentano lo stile musicale dei Queen, come l'assoluto impegno all'intrattenimento del pubblico e la padronanza di generi musicali molto diversi, come la ballata per piano di ''[[Jealousy (Queen)|Jealousy]]'', il [[vaudeville]] di ''Dreamers Ball'' e il rock di ''[[Don't Stop Me Now]]'' e di ''[[Let Me Entertain You (Queen)|Let Me Entertain You]]''.<ref>{{Cita|Felsani, Primi, 2006|pp. 16-17}}.</ref> Il disco venne criticato sia dalla stampa sia da una parte del pubblico, per la sua eccessiva pomposità; ''Jazz'' arrivò comunque al numero due della classifica, nella quale restò ininterrottamente per 27 settimane.<ref name=QOR/>
A partire dal gennaio 1979 (il primo anno dalla loro fondazione in cui i Queen non pubblicarono album di studio), il quartetto iniziò uno dei più importanti tour europei della loro storia, il ''[[Live Killers Tour]]'',<ref>{{cita web|lingua=en|url=http://www.queenconcerts.com/live/queen/killers.html|titolo=Queen live on tour: Live Killers|accesso=1º maggio 2011|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20101222180721/http://www.queenconcerts.com/live/queen/killers.html|urlmorto=sì}}</ref> pubblicizzato dall'uscita del singolo ''Don't Stop Me Now'', durante il quale il gruppo riuscì a offrire uno spettacolo completo e unico da un punto di vista scenico oltre che musicale.<ref name=G17>{{Cita|Felsani, Primi, 2006|p. 17}}.</ref> Il successo della tournée convinse i Queen a pubblicare il loro primo [[album live]], anche per placare le numerose pubblicazioni [[bootleg]] dell'epoca; ''[[Live Killers]]'' uscì nel giugno 1979, ottenendo ottime vendite e l'apprezzamento della critica.<ref name=G17/> Questo album esemplificò anche la svolta sostanziale nel sound del gruppo, che cominciò ad attingere maggiormente all'elettronica; il doppio disco risultò "il testamento ultimo di tutta la sua produzione negli anni settanta".<ref name=QOR/> Live Killers, che arrivò al terzo posto delle classifiche inglesi, mostrò inoltre l'eccezionalità delle performance musicali dei Queen, con [[Freddie Mercury]], considerato uno [[showman]], che accompagnava i fan nel canto delle tracce più popolari.<ref name=QOR/>
I Queen terminarono nella primavera 1979 la seconda parte del ''Live Killers Tour'', che li vide protagonisti di eccentrici spettacoli al [[Nippon Budokan]] di [[Tokyo]]. Il 18 agosto parteciparono al mega-concerto di [[Saarbrücken]] con [[Ten Years After]] e [[Rory Gallagher]], davanti a 30.000 persone; questo spinse ulteriormente le vendite del nuovo singolo, ''[[Crazy Little Thing Called Love]]'', che arrivò al primo posto in numerose classifiche mondiali.<ref name=G17/> A novembre il gruppo cominciò il [[Crazy Tour]], le cui serate si svolsero in piccoli spazi allo scopo di avere un contatto più stretto con il pubblico;<ref>{{Allmusic|album|r552285|Crazy Tour of London|accesso=1º maggio 2011}}</ref> la tournée si concluse con una serata natalizia all'[[Hammersmith Apollo]], dove, insieme a [[Wings (gruppo musicale)|Paul McCartney & Wings]], [[The Who]] e [[The Clash]], si celebrò ''[[Rock for Kampuchea]]'', un concerto benefico per la popolazione della [[Cambogia]].<ref>{{Cita libro|cognome=Freestone|nome=Peter|autore2=David Evans|titolo=Freddie Mercury: An intimate memoir by the man who knew him best|editore=Omnibus Press|anno=2001|url=http://books.google.com/books?id=AH8zZsbmB98C&pg=PA18|p=18|isbn=0-7119-8674-6}}</ref>
=== L'epoca del sintetizzatore (1980-1983) ===
Subito dopo il ''Crazy Tour'', nel gennaio 1980 uscì ''[[Save Me (Queen)|Save Me]]'', che riscosse un buon successo;<ref name=G18>{{Cita|Felsani, Primi, 2006|p. 18}}.</ref> nello stesso mese i Queen, accompagnati dal nuovo produttore [[Reinhold Mack]], finirono di registrare ai [[Musicland Studios]] di [[Monaco di Baviera]] il loro nuovo disco e le musiche per un film, commissionato dal produttore italiano [[Dino De Laurentiis]], basato su [[Flash Gordon]], protagonista dell'[[Flash Gordon|omonimo fumetto]].<ref name=QOR/> Con ''[[The Game (Queen)|The Game]]'', anticipato dal singolo ''[[Play the Game]]'', i Queen ebbero una svolta dal punto di vista musicale, in quanto cominciarono a usare il [[sintetizzatore]], la cui assenza era espressamente rimarcata nei crediti degli album precedenti; a testimonianza di questo cambiamento vi fu anche il nuovo "look" dei quattro.<ref>{{Cita|Riva, 2005|pp. 16-17}}.</ref> Le composizioni del disco risultano brevi e meno elaborate, con suoni più asciutti e diretti, passando dalla melodia di ''Save Me'' al [[funk rock]] di ''Another One Bites the Dust''; ''Play The Game'' risulta la traccia caratteristica del disco, che affianca la classica ballata rock ai suoni elettronici della nuova avventura, mentre il [[rockabilly]] di ''Crazy Little Thing Called Love'' mostra ancora l'ironia dei lavori precedenti. Il disco arrivò in testa delle classifiche britanniche e statunitensi.<ref name=QOR/>
Il nuovo singolo scritto da John Deacon, ''[[Another One Bites the Dust]]'', venne pubblicato ad agosto, ottenendo un notevole successo commerciale, con 5 settimane di presenza al primo posto delle classifiche statunitensi; divenuto disco di platino, ricevette un premio di [[Billboard]] come "miglior singolo crossover",<ref>{{Cita|Riva, 2005|p. 16}}.</ref> diventando il disco più venduto nella storia del quartetto.<ref name=G18/> Il 30 giugno, spinti dal successo del singolo, venne inaugurato a [[Vancouver]] il [[The Game Tour]],<ref>{{cita web|lingua=en|url=http://www.queenconcerts.com/live/queen/gamena.html|titolo=Queen live on tour: The Game - World|accesso=1º maggio 2011|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20110715140512/http://www.queenconcerts.com/live/queen/gamena.html|urlmorto=sì}}</ref> che li portò negli stadi di tutto il [[Nord America]], registrando in tutte le 46 date il "tutto esaurito".<ref name=QOR/> A ottobre, May e gli altri tornarono in Inghilterra per perfezionare il materiale destinato alla [[colonna sonora]] del film ''[[Flash Gordon (film 1980)|Flash Gordon]]'' di [[Mike Hodges]]. Il 24 novembre uscì il singolo ''[[Flash (Queen)|Flash]]'', mentre l'8 dicembre venne pubblicato l'[[Flash Gordon (album)|omonimo album]], che arrivò al decimo posto in classifica.<ref name=A17>{{Cita|Riva, 2005|p. 17}}.</ref> Nel disco sono presenti numerosi frammenti di dialogo tratti dal film,<ref name=G18/> con due sole tracce cantate, ''Flash'' e ''The Hero'', lasciando spazio a brani musicali che esaltarono, attraverso il diffuso uso del sintetizzatore, l'avvenirismo spaziale della pellicola.<ref name=A17/> Anche se il film si rivelò in seguito un [[flop]] commerciale, la critica fu benevola con la compilation; la band ottenne per le loro musiche di ''Flash Gordon'' una nomination al premio [[BAFTA alla migliore colonna sonora]].<ref>{{Cita web|url=http://www.bafta.org/awards-database.html?year=1980&category=Film&award=Original+Film+Music|titolo=Awards Database|accesso=6 maggio 2011|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20110927162528/http://www.bafta.org/awards-database.html?year=1980&category=Film&award=Original+Film+Music|urlmorto=no}}</ref> Alla fine del 1980, il quartetto aveva venduto in tutto il mondo un totale di 45 milioni di album e 25 milioni di singoli.<ref name=G18/>
A fine ottobre cominciò la parte europea del ''[[The Game Tour]]'';<ref>{{cita web|lingua=en|url=http://www.queenconcerts.com/live/queen/gameeu.html|titolo=Queen live on tour: The Game - Europe|accesso=1º maggio 2011|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20110721044259/http://www.queenconcerts.com/live/queen/gameeu.html|urlmorto=no}}</ref> dopo numerose difficoltà d'organizzazione, partì nel febbraio 1981 ''[[South America Bites the Dust]]'', arrivando in paesi che non avevano ancora toccato, come [[Argentina]] e [[Brasile]].<ref>{{cita web|lingua=en|url=http://www.queenconcerts.com/live/queen/southam.html|titolo=Queen live on tour: S. America Bites the Dust|accesso=5 maggio 2011|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20110721044045/http://www.queenconcerts.com/live/queen/southam.html|urlmorto=sì}}</ref> Nel periodo successivo alla loro visita, figurarono 10 album dei "britannici" nella classifica argentina dei 10 album più venduti.<ref name=G18/> Il 20 marzo, sul palco dello [[stadio Morumbi]] di [[San Paolo (Brasile)|San Paolo]], i Queen furono ascoltati da oltre 131.000 spettatori, record assoluto di paganti per un concerto rock.<ref name=QOR/> Nello stesso mese Taylor esordì da solista con il suo primo album ''[[Fun in Space]]'',<ref name=A17/> nel quale cantò e suonò tutti gli strumenti; nonostante il buon successo commerciale, il batterista decise di non separarsi dal gruppo.<ref>{{Cita|Felsani, Primi, 2006|pp. 18-19}}.</ref>
[[File:David Bowie Chile.jpg|thumb|[[David Bowie]], autore, insieme a Mercury, del singolo del 1981 ''[[Under Pressure]]'']]
Dopo il successo sudamericano, il gruppo si ritrovò nei Mountain Studios per cominciare a lavorare a una nuova opera; [[David Bowie]], che frequentava le stesse sale di registrazione, strinse con May e Mercury un'amicizia dalla quale scaturì una ''[[jam session]]'' che portò alla nascita di ''[[Under Pressure]]'': il singolo uscì il 25 ottobre, piazzandosi al primo posto della ''chart'' inglese;<ref name=G19>{{Cita|Felsani, Primi, 2006|p. 19}}.</ref> nel Nord America arrivò invece al 29 posto.<ref>{{Cita|Riva, 2005|p. 18}}.</ref> A metà settembre il quartetto suonò ancora in Sudamerica nel ''[[Gluttons for Punishment Tour]]'', ulteriore prosecuzione del ''[[The Game Tour]]'';<ref>{{cita web|lingua=en|url=http://www.queenconcerts.com/live/queen/gluttons.html|titolo=Queen live on tour: Gluttons For Punishment|accesso=5 maggio 2011|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20110715135031/http://www.queenconcerts.com/live/queen/gluttons.html|urlmorto=sì}}</ref> a causa di numerosi problemi organizzativi e di sicurezza, loro stessi decisero di terminare prematuramente la serie di spettacoli, concludendo dunque la tournée all'[[estadio Cuauhtémoc]] di [[Puebla de Zaragoza]], in [[Messico]].<ref name=QOR/> Il 3 novembre 1981 uscì la loro prima raccolta ufficiale, ''[[Greatest Hits (Queen)|Greatest Hits]]'', insieme a ''[[Greatest Flix]]'', antologia di tutti i video realizzati fino a quel momento dai Queen. Formato da 17 singoli che percorrono i primi dieci anni dei Queen, l'album entrò in classifica direttamente al secondo posto e, con {{formatnum:300000}} copie vendute, ottenne subito il disco di platino.<ref name=QOR/>
A dicembre i Queen si ritrovarono negli studi Musicland di Monaco, dove, a causa della stanchezza per le numerose tappe in giro per il mondo e per i numerosi impegni musicali, nonché condizionati dalla vita notturna della città bavarese, non riuscirono a lavorare "quasi mai in condizioni psicologiche perfette".<ref name=G19/> Il loro dodicesimo disco, ''[[Hot Space]]'', uscì il 21 maggio 1982, preceduto dal singolo ''[[Body Language (Queen)|Body Language]]'', che venne apprezzato dalla critica<ref name=QOR/> e arrivò al 25º posto nel Regno Unito (risultato in parte dovuto alla censura del video, ritenuto "spinto" da parte di [[MTV]]) e all'11º negli Stati Uniti.<ref name=G19/><ref name=A19/> L'8 aprile i Queen diedero il via all'''[[Hot Space Tour]]'';<ref>{{cita web|lingua=en|url=http://www.queenconcerts.com/live/queen/hotspaceeu.html|titolo=Queen live on tour: Hot Space - Europe|accesso=5 maggio 2011|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20110715135407/http://www.queenconcerts.com/live/queen/hotspaceeu.html|urlmorto=no}}</ref> la prima tappa fu [[Göteborg]], dove, per l'importanza dell'elettronica nella loro musica e per precisa volontà di Mercury, che voleva occuparsi in minore misura del piano durante i concerti,<ref>Brain May e Roger Taylor, dal commento audio del DVD [[Queen Rock Montreal]] (2007).</ref> insieme ai quattro storici componenti della band salì sul palco l'ex [[Mott the Hoople]] [[Morgan Fisher]], che cominciò a occuparsi delle tastiere.<ref name=QOR/> Dal 1984 fino al 1991, il tastierista ufficiale fu invece [[Spike Edney]].
L'ultimo lavoro discografico dei Queen, ''[[Hot Space]]'', continuò ciò che era cominciato con ''The Game'', proseguendo nel ''sound'' [[dance rock]] e pop, abbandonando ulteriormente le sonorità "hard" dei primi anni della band.<ref name=A19>{{Cita|Riva, 2005|p. 19}}.</ref> L'album, che deluse i fan della vecchia guardia, caratterizzato anche da alcuni brani in [[black music]], come l'[[rhythm and blues|R&B]] di ''[[Back Chat]]'', uscito come singolo il 9 agosto e arrivato alla 40ª posizione in Gran Bretagna, e il soul di ''Cool Cat'', fu il risultato dello sregolato stile di vita dei Queen all'epoca, che provocò una generale incompletezza e frettolosità delle canzoni, talvolta dall'ottimo potenziale.<ref name=G19/> ''[[Under Pressure]]'', composta insieme a Bowie, risultò la canzone simbolo dell'album, nonché la più apprezzata.<ref name=QOR/> Il disco riscosse comunque un discreto successo, arrivando al 4º posto nelle graduatorie inglesi, aumentando la stima della stampa nei confronti del quartetto.<ref>Di ''The Game'', NME disse "Produzione deliziosa dall'inizio alla fine", mentre Sounds affermò "I Queen non hanno mai realizzato album davvero strabilianti, ma occorre ammettere che ''Hot Space'' mostra più misura e più fantasia di porcherie come ''Jazz''".</ref> ''Hot Space'' venne tuttavia praticamente ignorato dalle stazioni rock americane, scomparendo quasi subito dalle classifiche di Billboard e minando la fama dei Queen negli Stati Uniti. La seconda parte del ''[[Hot Space Tour]]'' risultò infatti l'ultima tournée della band nel [[Nord America]].<ref name=G19/>
Una volta terminata la serie di concerti, alla fine del 1982 i Queen decisero di comune accordo di separarsi; le cause furono sia l'insoddisfazione dei fan e della stessa band per la qualità del loro ultimo lavoro, nel quale i Queen non si riconoscevano,<ref name="A19"/> sia il deterioramento progressivo dei rapporti personali all'interno del gruppo.<ref name="G19"/> Così per l'intero 1983 non vennero organizzate né pubblicazioni né tournée; i componenti della band non giudicarono lo scioglimento definitivo, ma semplicemente come una lunga pausa di riflessione.<ref name="G19"/> I quattro cominciarono a dedicarsi a progetti solistici; Mercury collaborò con [[Giorgio Moroder]], registrando ''[[Love Kills (Freddie Mercury)|Love Kills]]'', canzone inserita nella versione ricolorata e ridoppiata di ''[[Metropolis (film 1927)|Metropolis]]''.<ref name=G19/> Il cantante cominciò anche a lavorare a ''[[Mr. Bad Guy]]'', che diventerà in futuro il suo unico album da solista.<ref name="G19b">{{Cita|Felsani, Primi, 2006|pp. 19-20}}. Data a questo periodo la collaborazione tra Mercury e [[Michael Jackson]], che si concretizzerà nel brano [[There Must Be More To Life Than This]], brano che finirà in [[Mr. Bad Guy]] con la sola voce di Mercury (in rete si può reperire la demo del duetto con entrambe le voci). Sempre a questo periodo risalgono le demo del duetto Jackson-Mercury per ''[[State of Shock (The Jacksons)|State of Shock]]'', brano che poi finirà nell'album ''[[Victory (The Jacksons)|Victory]]'' dei [[The Jackson 5]], con però la voce di [[Mick Jagger]] a sostituire quella di Mercury.</ref> [[Brian May]] produsse ''[[Lettin Loose]]'' degli [[Heavy Pettin]]<ref>{{Cita|Riva, 2005|pp. 19-20}}.</ref> e pubblicò, insieme a [[Eddie van Halen]] e [[Alan Gratzer]], ''[[Star Fleet Project]]'', un [[Extended play|EP]] composto da tre lunghi brani, mentre [[Roger Taylor (batterista 1949)|Roger Taylor]], dopo aver collaborato a ''[[Vinyl Confessions]]'' dei [[Kansas (gruppo musicale)|Kansas]],<ref name=A19/> lavorò con [[Rick Parfitt]] per ''[[Strange Frontier]]'', suo secondo album da solista, pubblicato nel 1984.<ref name="G20">{{Cita|Felsani, Primi, 2006|p. 20}}.</ref> [[John Deacon]] non intraprese nessun progetto musicale, decidendo di dedicarsi alla propria famiglia.<ref name="G20"/>
=== Il ritorno all'hard rock e i grandi concerti (1984-1987) ===
Nell'agosto 1983 il gruppo si ritrovò negli [[Record Plant Studios]] di [[Los Angeles]], dove cominciò a lavorare a un nuovo progetto; il 23 gennaio 1984 i Queen tornarono ufficialmente con il singolo ''[[Radio Ga Ga]]'', che venne pubblicizzato con un costoso video di [[David Mallet]] che conteneva numerosi spezzoni dal celebre film ''[[Metropolis (film 1927)|Metropolis]]'' di [[Fritz Lang]] e che si piazzò subito al 4º posto delle classifiche inglesi.<ref name=G20/> Il 27 febbraio uscì ''[[The Works (Queen)|The Works]]'', album che vide un netto cambio di rotta rispetto ai lavori precedenti: nonostante la confermata presenza delle tastiere elettroniche, le sonorità del disco cercavano di tornare alla fine degli anni settanta, abbandonando parzialmente la dance rock e attingendo maggiormente al pop e al rock.<ref name=G20/>
[[File:Queen-Sanremo-1984.jpg|thumb|I Queen al [[Festival di Sanremo]], il 3 febbraio 1984]]
Per la prima volta, i testi riguardano anche alcune tematiche sociali e politiche, non direttamente trattate in passato, come l'antinucleare ''Hammer to Fall'' e il brano contro il suicidio ''Keep Passing the Open Windows''.<ref name=A21>{{Cita|Riva, 2005|p. 21}}.</ref><ref>{{Cita|Felsani, Primi, 2006|pp. 20-21}}.</ref> Tra i brani di maggiore popolarità del disco vi è ''[[I Want to Break Free]]'', il cui video, ideato da Taylor,<ref name=A20>{{Cita|Riva, 2005|p. 20}}.</ref> fu tacciato di cattivo gusto negli Stati Uniti d'America e bandito dalle televisioni.<ref name=QOR/> ''The Works'', che produsse 4 singoli, arrivò al secondo posto nel Regno Unito, dove però divenne l'album dei Queen di maggior successo discografico dietro ''Greatest Hits''; guidò invece la classifica in altri 19 paesi, tra cui gli Stati Uniti (sotto l'etichetta [[Capitol Records]], che aveva sostituito l'Elektra dal 1983)<ref name=A20/> e l'Italia, dove la band era stata ospite del [[Festival di Sanremo 1984]].<ref name=G20/><ref>{{Cita news|url=http://archiviostorico.corriere.it/2005/marzo/26/Ruggeri_Sanremo_1984_eravamo_sullo_co_7_050326061.shtml|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150503154706/http://archiviostorico.corriere.it/2005/marzo/26/Ruggeri_Sanremo_1984_eravamo_sullo_co_7_050326061.shtml|autore=M. Cruccu|data=26 marzo 2005|titolo=Ruggeri: «A Sanremo 1984 eravamo sullo stesso palco»|pubblicazione=Corriere della Sera|accesso=6 maggio 2011|urlmorto=sì}}</ref>
Nell'agosto, sull'onda del successo di ''Hammer to Fall'', partì il ''[[The Works Tour]]'', con coreografie futuriste ispirate a ''Metropolis'',<ref name=G21>{{Cita|Felsani, Primi, 2006|p. 21}}.</ref> i cui biglietti per i concerti inglesi vennero esauriti immediatamente; la tournée toccò anche il [[Sudafrica]], dove i Queen accettarono di fare 12 serate a [[Sun City (Sudafrica)|Sun City]], considerata la città simbolo dell'[[apartheid]], in quanto popolata da facoltosi uomini bianchi;<ref name=SC>{{Cita web|url=http://www.queenheaven.it/2011/i-queen-in-sudafrica/|titolo=I Queen a Sun City 1984|accesso=6 maggio 2011|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20120119110125/http://www.queenheaven.it/2011/i-queen-in-sudafrica/|urlmorto=sì}}</ref> in passato le [[Nazioni Unite]] avevano vietato agli artisti di esibirsi in questo Stato per la discriminazione attuata nei confronti delle persone di colore. Per l'idea di suonare comunque a Sun City, i Queen vennero molto criticati in tutto in mondo, anche dalla stessa Unione dei Musicisti,<ref name=G21/> e accusati di essere dei profittatori, poiché avrebbero legittimato l'apartheid al solo scopo di guadagnare il più possibile.<ref name=SC/> Per cercare di risollevare la propria immagine, i Queen intrapresero numerose iniziative benefiche a favore dei bambini di colore.<ref name=G21/> Alla fine del tour, per cui la band ricevette il [[Premio Silver Clef]] per il successo dei 4 concerti londinesi,<ref name=A21/> il quartetto registrò ai [[Sarm Studios]] di Londra la [[canzone natalizia]] ''[[Thank God It's Christmas]]'', che non ebbe un grande successo commerciale.<ref name=QOR/>
[[File:Queenland 198501.jpg|left|thumb|I Queen a [[Rock in Rio]]]]
La considerazione pubblica nei confronti della band calò molto; tuttavia due grandi eventi musicali contribuirono a risollevare la popolarità dei Queen a livello mondiale.<ref name=G21/> Nelle prime settimane del 1985 Gerry Stickells, tour manager della band, organizzò la partecipazione dei Queen a un festival a [[Rio de Janeiro]], al quale erano stati chiamati per il successo avuto nei precedenti concerti sudamericani:<ref name=G21/><ref name=CQ85>{{cita web|lingua=en|url=http://www.queenconcerts.com/live/queen/works1985.html|titolo=Queen live on tour: The Works 1985|accesso=5 maggio 2011|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20110623235407/http://www.queenconcerts.com/live/queen/works1985.html|urlmorto=sì}}</ref> [[Rock in Rio]], che venne trasmesso in diretta televisiva in tutto il [[Sud America]], si svolse dal 12 al 19 gennaio e vide la partecipazione di [[AC/DC]], [[George Benson]], [[Iron Maiden]] e [[Yes]].<ref name=G21/> I Queen aprirono e chiusero l'evento rock: salirono per la prima volta sul palco alle due del mattino, davanti a circa 470.000<ref>{{Cita web|url=http://rockinrio.com/usa/page/26/?s|titolo=Photos {{!}} Rock in Rio|sito=Rock in Rio|lingua=en|accesso=12 marzo 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180313092458/http://rockinrio.com/usa/page/26/?s|urlmorto=sì}}</ref> persone, il più grande pubblico pagante per un singolo concerto.<ref name=G21/> La Picture Music pubblicò poi [[Live in Rio]], raccolta delle esibizioni del gruppo durante l'ultimo concerto nella città brasiliana.<ref name=QOR/> Subito dopo le due serate, i quattro ripresero il ''[[The Works Tour]]'', che arrivò in [[Nuova Zelanda]] e [[Australia]].<ref name=CQ85/> Il 29 aprile uscì il primo disco solista di [[Freddie Mercury]], ''[[Mr. Bad Guy]]''; nonostante le recensioni negative da parte della stampa specializzata, per via dell'unione mal combinata fra canzoni d'amore e ballate funky, il disco si piazzò al 6º posto nelle classifiche inglesi.<ref name=G19b/>
I Queen parteciparono, il 13 luglio 1985, al [[Live Aid]],<ref name=CQO>{{cita web|lingua=en|url=http://www.queenconcerts.com/live/queen/other.html|titolo=Concert info 13.07.1985 Wembley Stadium, London, UK (Live Aid festival)|accesso=5 maggio 2011|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20110721044712/http://www.queenconcerts.com/live/queen/other.html|urlmorto=no}}</ref> un concerto umanitario organizzato da [[Bob Geldof]] che vide la partecipazione dei più importanti artisti internazionali, allo scopo di ricavare fondi in favore delle popolazioni dell'[[Etiopia]], colpite da una grave carestia.<ref>{{cita web|lingua=en|url=http://www.herald.co.uk/local_info/live_aid.html|titolo=Live Aid - The Greatest Show On Earth|accesso=6 maggio 2011|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20080607124201/http://www.herald.co.uk/local_info/live_aid.html|urlmorto=sì}}</ref> Geldof considerava molto importante la partecipazione dei Queen all'evento per la loro popolarità in Giappone e in Sud America;<ref name=A21b>{{Cita|Riva, 2005|pp. 21-22}}.</ref> la band, nonostante alcune esitazioni nel prendere la decisione definitiva, dovute soprattutto all'esigua durata delle esibizioni, alla fine scelse di partecipare e si esibì al [[Wembley Stadium (1923)|Wembley Stadium]] di Londra.<ref name=A21b/> Nei 20 minuti a disposizione, i Queen suonarono ''Bohemian Rhapsody'', ''Radio Ga Ga'', ''Hammer to Fall'', ''Crazy Little Thing Called Love'', ''We Will Rock You'' e ''We Are the Champions'';<ref name=CQO/> sia la stampa, sia i 72.000 spettatori di Wembley,<ref>{{Cita|Riva, 2005|p. 22}}.</ref> sia gli artisti considerarono la loro interpretazione memorabile, una delle migliori di tutti i tempi;<ref name=G22>{{Cita|Felsani, Primi, 2006|p. 22}}.</ref> Mercury costruì in questa esibizione "il mito di insuperabile frontman".<ref name=A10/><ref name=G22/>
[[File:Queen 2005 1010040.JPG|thumb|Il batterista dei Queen, [[Roger Taylor (batterista 1949)|Roger Taylor]] (qui nel 2005), autore di ''[[A Kind of Magic (singolo)|A Kind of Magic]]'', singolo d'esordio dell'[[A Kind of Magic|omonimo album]].<ref>{{Cita|Felsani, Primi, 2006|p. 231}}.</ref>]]
{{Citazione|Noi abbiamo suonato bene, ma Freddie era oltre e ha portato tutto a un altro livello.|[[Brian May]] sull'esibizione dei Queen al [[Live Aid]].<ref name=G22/>}}
La partecipazione al Live Aid diede nuovo entusiasmo ai Queen, che grazie a questo successo tornarono nuovamente a essere un gruppo coeso; se prima dell'evento Deacon disse "I Queen non sono più un gruppo realmente unito, ma quattro individualità che lavorano insieme", dopo il 13 luglio affermò "Il Live Aid ci ha totalmente rivitalizzati, restituendoci l'entusiasmo di un tempo".<ref name=G22/> Subito dopo il concerto londinese, i Queen cominciarono a progettare un nuovo album; il 4 novembre il gruppo pubblicò il singolo ''[[One Vision]]'', ispirato al famoso discorso di [[Martin Luther King]].<ref name=G22/> Nella primavera 1986 Mercury e Deacon parteciparono al musical ''[[Time (musical)|Time]]'' di [[Dave Clark]].<ref name=A23>{{Cita|Riva, 2005|p. 23}}.</ref> Durante le prime sessioni di prove, la band venne contattata dal regista [[Russell Mulcahy]], per commissionare loro una [[colonna sonora]] per il suo primo film. Dopo aver accettato l'incarico, cominciarono le registrazioni di brani adatti alla trama, oltre che di alcuni videoclip, diretti da Mulcahy, di tracce come ''[[A Kind of Magic (singolo)|A Kind of Magic]]'', il cui singolo raggiunse la prima posizione in 35 stati.<ref name=G22/>
L'album ''[[A Kind of Magic]]'' uscì il 2 giugno 1986, posizionandosi subito al primo posto delle classifiche britanniche e restandovi per 13 settimane consecutive, vincendo due dischi di platino.<ref name=A23/> Il disco si presentava come la colonna sonora di ''[[Highlander - L'ultimo immortale]]'', ma era allo stesso tempo un lavoro autonomo e svincolato dal film:<ref name=G22/> i Queen continuavano ciò che avevano intrapreso con ''The Works'', basandosi sulle caratteristiche glam del gruppo e attingendo nuovamente al pop (''[[A Kind of Magic]]''), all'hard rock (''[[Princes of the Universe]]'', ''[[One Vision]]'', ''Gimme the Prize''), all'arena rock (''[[Friends Will Be Friends]]'') e alle ballate melodiche (''[[One Year of Love]]''), utilizzando anche un'[[orchestra sinfonica]] in ''[[Who Wants to Live Forever]]''. ''A Kind of Magic'' risulta un album intenso, potente, creativo e completo, in cui ciascun membro dei Queen aveva scritto il testo di uno dei 4 singoli (''A Kind of Magic'', ''One Vision'', ''Friends Will Be Friends'' e ''Who Wants to Live Forever'').<ref name=G22b>{{Cita|Felsani, Primi, 2006|pp. 22-23}}.</ref>
Il 6 giugno i Queen cominciarono a [[Stoccolma]] il ''[[Magic Tour]]'';<ref>{{cita web|lingua=en|url=http://www.queenconcerts.com/live/queen/magic.html|titolo=Queen live on tour: Magic tour|accesso=5 maggio 2011|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20110715135349/http://www.queenconcerts.com/live/queen/magic.html|urlmorto=no}}</ref> questo fu il loro tour più grande e spettacolare, molto più avanzato e sfarzoso dei precedenti, con il palco più grande mai costruito e un impianto luci altamente computerizzato.<ref name=G23>{{Cita|Felsani, Primi, 2006|p. 23}}.</ref> La tournée, nelle 26 date, raccolse circa un milione di spettatori; in Gran Bretagna, oltre 400.000 fan comprarono i biglietti per le sole sei date disponibili, stabilendo un ulteriore record assoluto.<ref name=G23/> L'11 e 12 luglio tornarono a suonare al Wembley Stadium, in entrambe le serate di fronte a 70.000 persone; questi divennero due dei loro concerti più famosi e celebrati.<ref name=QOR/> Qui Freddie concluse lo spettacolo, sulle note di ''God Save the Queen'', vestito da re, con pelliccia e corona.<ref name=G23/>
Il 27 luglio suonarono a [[Budapest]]. L'ultimo spettacolo della tournée era inizialmente fissato per [[Marbella]], in [[Spagna]]; in seguito il produttore [[Harvey Goldsmith]] riuscì a organizzare una data nel [[Knebworth Park|parco]] di [[Knebworth]], per il 9 agosto 1986. Qui Freddie Mercury si [[Queen Live at Knebworth Park|esibì per l'ultima volta]] con i Queen in una delle sue prestazioni vocali più apprezzate, con 120.000 fan come spettatori.<ref name=A23/> Questa risultò essere una delle loro esibizioni più spettacolari e grandiose;<ref name=G23/> alcuni brani suonati dal vivo furono riportati nella raccolta ''[[Live Magic]]''.<ref name=QOR/> Nel party successivo all'esibizione, Mercury fece intuire che quello sarebbe stato il loro ultimo concerto, alimentando le voci riguardanti lo scioglimento della band.<ref name=A23/>
Alla fine del 1986, proprio mentre la [[EMI]] decise di pubblicare ''[[Live Magic]]'', selezionando e rimontando alcuni momenti dell'ultimo tour,<ref name=G20/> il gruppo decise di concedersi una seconda pausa di riflessione, fermandosi per tutto il 1987; Deacon, in preda allo stress per i continui spostamenti dovuti alle varie tappe dei tour, arrivò sull'orlo di un collasso nervoso.<ref name=QOR/> In questo lasso di tempo, Mercury cominciò a parlare dell'[[AIDS]], dichiarandosi pubblicamente terrorizzato dal suo dilagare;<ref name=A25>{{Cita|Riva, 2005|p. 25}}.</ref> tuttavia egli aveva già contratto l'[[HIV]], nonostante i test dell'epoca si rivelassero negativi.<ref name=G23/> Freddie, dopo aver inciso una [[cover]] di ''[[The Great Pretender (The Platters)|The Great Pretender]]'' dei [[The Platters|Platters]],<ref>{{Cita|Felsani, Primi, 2006|pp. 23-24}}.</ref> collaborò inoltre con la cantante lirica [[Montserrat Caballé]] per registrare l'album ''[[Barcelona (album)|Barcelona]]'', la cui canzone omonima divenne 5 anni dopo l'inno dei [[Giochi olimpici]] di [[Giochi della XXV Olimpiade|Barcellona 1992]].<ref name=G24>{{Cita|Felsani, Primi, 2006|p. 24}}.</ref> Taylor fondò i [[The Cross]], progetto parallelo ai Queen, che pubblicarono il primo album, ''[[Shove It]]'', nel gennaio 1988,<ref name=G24/> mentre May produsse il primo album dei [[Bad News (gruppo musicale)|Bad News]].<ref name=A25/> Il 15 aprile 1987, i Queen ricevettero l'[[Ivor Novello Awards]] per il loro "fondamentale contributo alla musica inglese".<ref name=QOR/>
=== Gli ultimi album e la morte di Mercury (1988-1991) ===
Nel 1988 i Queen si ritrovarono in studio, cominciando a lavorare a un nuovo disco; i quattro adottarono nuove regole per la registrazione del materiale, per cui ogni brano venne accreditato con la dicitura "parole e musica dei Queen", evitando così i dissidi che erano sorti tra i quattro soprattutto nella scelta dei singoli;<ref name=G24/> tutte le nuove tracce vennero dunque discusse e realizzate in comune. La copertina di ''[[The Miracle (album Queen)|The Miracle]]'', anticipato dal singolo ''[[I Want It All]]'', esemplificò la ritrovata coesione della band.<ref name=G24/> Il loro ultimo lavoro, che contenne cinque singoli, si piazzò al primo posto in Inghilterra, dove vinse in una settimana il disco di platino,<ref name=A26>{{Cita|Riva, 2005|p. 26}}.</ref> e in altre nazioni, mostrando ulteriormente la varietà dei generi musicali presenti nel loro repertorio, personalizzate con le sonorità tipiche dei Queen, dal pop rock di ''[[Breakthru]]'' e di ''[[The Miracle (singolo Queen)|The Miracle]]'', dall'hard rock di ''[[I Want It All]]'' e al funky di ''[[The Invisible Man (Queen)|The Invisible Man]]''.<ref>{{Cita|Felsani, Primi, 2006|pp. 24-25}}.</ref>
[[File:Queen 1984 0009.jpg|thumb|[[Freddie Mercury]] in un concerto del 1984]]
Alla fine di novembre, i Queen, galvanizzati dal successo di ''The Miracle'', che risollevò dopo alcuni anni le loro quotazioni negli Stati Uniti, dichiararono alla stampa di essere nuovamente pronti a rientrare in studio.<ref name=G25>{{Cita|Felsani, Primi, 2006|p. 25}}.</ref> Tuttavia l'assenza di un tour e le sempre più rare apparizioni di Freddie in pubblico alimentarono le speculazioni dei media sulla salute del cantante; Mercury, decidendo di mantenere la notizia segreta, per proteggere la propria riservatezza dalla stampa scandalistica britannica, si limitò a dire che la decisione di non compiere un tour era dovuta alla voglia di rompere il binomio album/tour degli anni passati.<ref name=G25/>
Nel 1989 May e Taylor parteciparono a [[Rock Aid Armenia]], progetto a favore delle vittime del [[terremoto dell'Armenia del 1988]].<ref name=A26/> Il 4 dicembre uscì ''[[Queen at the Beeb]]'', un [[album dal vivo]] comprendente otto canzoni registrate dal quartetto in 2 sessioni negli studi della [[BBC]] nel 1973. Nel 1990, anno in cui si festeggiò il ventennale della carriera dei Queen con una festa monumentale a base di luci laser, le voci su Mercury malato di AIDS divennero sempre più insistenti, in seguito a un'apparizione in pubblico del cantante il 18 febbraio, per una premiazione per il contributo dato alla musica britannica ai [[BRIT Awards 1990|BRIT Awards]], in cui apparve molto dimagrito e provato,<ref name=G25/> e alla morte per AIDS di Nicolai Grishanovitch, un amico del cantante; per cercare di ridurre queste voci, il cantante esibì un test negativo alla malattia.<ref name=A26/> Sempre nel 1990, il gruppo decise inoltre di lasciare la Capitol Records e di cambiare casa discografica per quanto riguarda la distribuzione in Nord America; la scelta cadde sulla ''[[Hollywood Records]]''.<ref name=A26/> A marzo dello stesso anno, uscì il secondo album dei Cross, ''[[Mad, Bad and Dangerous to Know (The Cross)|Mad, Bad and Dangerous to Know]]''.<ref name=A26/>
Nonostante fosse molto debilitato dalla malattia, Mercury non abbandonò la sua attività con il gruppo e il 14 gennaio 1991, venne pubblicato ''[[Innuendo]]''.<ref name=G25/> Sia [[Innuendo (singolo Queen)|l'omonima canzone]] nel Regno Unito sia ''[[Headlong]]'' negli Stati Uniti, primi singoli del disco, ebbero un notevole successo; il primo, che arrivò a vendere in una settimana oltre {{formatnum:100000}} copie,<ref name=G25/> rappresenta una piccola [[opera rock]], composta di varie parti tra cui un assolo di [[flamenco]] eseguito da [[Steve Howe]] e May e collegata direttamente a ''Bohemian Rhapsody''.<ref name=G25/> Il disco, pubblicato il 4 febbraio, segna un parziale ritorno dei Queen alle origini, "chiudendo idealmente il cerchio artistico della band" e abbandonando l'anima pop-dance degli anni precedenti; "lo stile musicale degli anni settanta venne recuperato e rinnovato, fondendosi con nuove sonorità, rappresentando una raggiunta maturità compositiva e musicale".<ref name=G25/> ''Headlong'' e ''The Hitman'' ripresentano l'anima hard rock dei Queen, unite al valzer da teatro ''[[I'm Going Slightly Mad]]'', al pop rock di ''I Can't Live with You'' e al soft rock di ''[[These Are the Days of Our Lives]]''.<ref>{{Cita|Felsani, Primi, 2006|pp. 25-26}}.</ref>
A inizio maggio i Queen tornarono a Montreux per rimettersi subito a lavorare ad un nuovo album.<ref name=G25/> May iniziò inoltre un tour radiofonico in Nord America, per promuovere il nuovo ''sound'' della band; il chitarrista ebbe un'ottima accoglienza, dimostrando i progressi dei rapporti con il pubblico statunitense dovuti anche alla mediazione della nuova casa discografica.<ref name=QOR/> A ottobre venne pubblicato ''[[Greatest Hits II (Queen)|Greatest Hits II]]'', prosieguo, a dieci anni di distanza, del precedente ''Greatest Hits'', comprendente 17 canzoni dal repertorio [[anni 1980|anni ottanta]], che si posizionò presto al primo posto in classifica. Per promuovere la compilation uscì un nuovo singolo, ''[[The Show Must Go On (Queen)|The Show Must Go On]]'', ancora tratto da ''Innuendo''. Questa antologia venne nuovamente accompagnata da una raccolta di video, il [[Greatest Flix II]].<ref name=QOR/>
[[File:Elton John performing, 2008 1.jpg|thumb|left|[[Elton John]], molto amico di Mercury, suonò al [[Freddie Mercury Tribute Concert]] il 20 aprile 1992]]
Verso la fine dell'anno, le voci riguardanti una grave malattia di Mercury si fecero più pressanti, confermate anche dall'aspetto sofferente del cantante nelle rare occasioni in cui era apparso in pubblico. Il 23 novembre 1991 Freddie Mercury decise di annunciare ufficialmente, attraverso un comunicato, di essere risultato positivo al test dell'HIV e di essere malato di AIDS.<ref name=G26>{{Cita|Felsani, Primi, 2006|p. 26}}.</ref> Morirà il giorno seguente, a soli 45 anni, a causa di una [[broncopolmonite]] fomentata dall'AIDS, nella sua casa di [[Earls Court]].<ref name=G26/>
Tributi e messaggi di cordoglio cominciarono ad arrivare da tutto il mondo, con numerosi fan che si radunarono per tutta la notte davanti alla sua abitazione;<ref name=G26/> tra le ultime volontà, Mercury dichiarò di voler contribuire al sostegno del [[Terence Higgins Trust]], una delle più importanti associazioni impegnate nella lotta contro l'AIDS.<ref name=G26/> Per commemorare il cantante, May scelse di pubblicare un singolo contenente ''Bohemian Rhapsody'' e ''These Are the Days of Our Lives'', i cui proventi vennero donati all'associazione; questo, che venne stampato nel giro di una settimana, vendette oltre {{formatnum:100000}} copie in soli sette giorni, arrivando alla prima posizione delle classifiche inglesi e risultando il singolo più venduto nel Natale di quell'anno.<ref name=QOR/> Il videoclip di ''These Are the Days of Our Lives'', l'ultimo girato in vita da Freddie Mercury, il 31 maggio 1991, era rimasto inedito fino ad allora.<ref name=G25/>
=== Il Freddie Mercury Tribute Concert e gli album postumi (1992-2003) ===
I restanti membri dei Queen, alla notizia della morte del loro amico, vennero colpiti da un intenso dolore; tra la fine dell'anno e gli inizi del 1992 i tre decisero di prendersi una pausa, per riflettere sul proprio futuro.<ref name=G26/> Ad aprile, May, Taylor e Deacon organizzarono un grande concerto dedicato alla memoria di [[Freddie Mercury]] nello stadio di [[Wembley Stadium (1923)|Wembley]] di [[Londra]], con numerosi artisti internazionali tra cui [[Tony Iommi]], [[Metallica]], [[Guns N' Roses]], [[David Bowie]], [[Roger Daltrey]], [[Robert Plant]], [[George Michael]], [[Elton John]], [[Annie Lennox]], [[Liza Minnelli]], [[Extreme]], [[Def Leppard]] e [[Zucchero Fornaciari]];<ref>{{Cita|Felsani, Primi, 2006|pp. 26-27}}.</ref><ref>{{cita web|lingua=en|url=http://www.queenconcerts.com/detail/live/1129/brian-may-roger-taylor-john-deacon-live-20-04-1992-wembley-stadium-london-uk-freddie-mercury-tribute.html|titolo=20.04.1992 - Guest appearance: Brian May + Roger Taylor + John Deacon live in Wembley Stadium, London, UK (Freddie Mercury Tribute)|accesso=5 maggio 2011|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20101204112723/http://www.queenconcerts.com/detail/live/1129/brian-may-roger-taylor-john-deacon-live-20-04-1992-wembley-stadium-london-uk-freddie-mercury-tribute.html|urlmorto=no}}</ref> i biglietti per questo evento terminarono in meno di sei ore. Il mega-concerto in stile glam, denominato [[Freddie Mercury Tribute Concert]], si svolse il 20 aprile 1992 e venne visto in televisione da oltre un miliardo di persone.<ref name=G27>{{Cita|Felsani, Primi, 2006|p. 27}}.</ref> Il concerto, oltre che per l'eccezionalità dell'evento musicale, si segnalò per l'aver richiamato l'attenzione del mondo sul dramma dell'AIDS.<ref name=QOR/>
[[File:Picswiss VD-45-06.jpg|thumb|La statua di Mercury sulle rive del [[Lago Lemano]] a [[Montreux]], [[Svizzera]]; questa, usata per la copertina di ''[[Made in Heaven]]'', rappresenta il cantante al concerto di Wembley del 1986.]]
Gli anni successivi alla morte di Mercury sono stati gli anni più duri della band; infatti, nonostante le numerose crisi che li avevano visti protagonisti, nessuno aveva mai considerato possibile l'idea di uno scioglimento definitivo.<ref name=G27/> May e Taylor cercarono dunque di far riacquistare al gruppo una propria identità; il chitarrista pubblicò ''[[Back to the Light]]'' nel settembre 1992, cominciando una serie di tour di buon successo, testimoniati dall'album ''[[Live at the Brixton Academy (Brian May)|Live at the Brixton Academy]]'' del 1994. Il batterista invece compose alcune canzoni, pubblicate poi in ''[[Happiness?]]'' nel 1994.<ref name=G27/> Nell'estate 1992 la EMI pubblicò ''[[Live at Wembley '86]]'', l'edizione integrale del concerto di Wembley del 1986, che fu parte del ''[[Magic Tour]]''. Quando superarono lo shock della morte del cantante,<ref name=G28>{{Cita|Felsani, Primi, 2006|p. 28}}.</ref> i tre membri restanti dei Queen si ritrovarono, valutando la possibilità di realizzare un ultimo album con il nome Queen, utilizzando alcune parti vocali che Mercury aveva già registrato, quando, molto malato, poteva cantare solo poche ore al giorno.<ref name=G27/>
Nel 1995 uscì ''[[Made in Heaven]]'', che riportò i Queen ai primi posti delle classifiche di vendita. Il disco contenne le ultime tracce vocali di Mercury registrate poco prima di morire, come ''[[A Winter's Tale (Queen)|A Winter's Tale]]'', ''[[You Don't Fool Me]]'' e ''[[Made in Heaven#Mother Love|Mother Love]]'', che pare il cantante fosse stato costretto a registrare da seduto a causa delle condizioni che gli aveva arrecato la malattia, oltre ad alcune vecchie tracce rielaborate non pubblicate negli album precedenti, come ''My Life Has Been Saved''; la stessa ''title track'' era concepita per ''The Works''.<ref name=G28/> La traccia d'apertura ''It's A Beautiful Day'', un assolo di piano accompagnato dalla sola voce di Mercury, è il brano più esemplificativo dell'album, concepito come disco celebrativo degli anni passati dei Queen;<ref name=G28/> ''[[Let Me Live (Queen)|Let Me Live]]'' fu invece la prima canzone in cui Mercury, May e Taylor cantarono insieme.<ref name=G28/>
Nel 1997 fu pubblicata la raccolta ''[[Queen Rocks]]'', comprensiva dei maggiori successi rock del gruppo, tra cui ''Stone Cold Crazy'', ''One Vision'', ''Hammer to Fall'' e ''I Want It All''.<ref name=QOR/> Tra i brani di questo disco vi è anche ''No-One But You'', primo e unico brano inedito creato dai tre rimanenti membri della band, con l'alternarsi alla voce di Brian May e di Roger Taylor, in memoria di Mercury e di [[Lady Diana]], scomparsa in quell'anno; questo fu l'ultimo brano in cui [[John Deacon]] suonò il basso per i Queen.<ref name=QOR/> La sua ultima apparizione con il resto della band risale al 17 gennaio 1997, al ''Ballet for Life - Music by Queen & Mozart'' tenutosi a [[Parigi]].<ref>{{Cita web|url=http://www.queenfreddie.com/queen-biografia.html|titolo=Queen - Biografia|accesso=6 maggio 2011|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20110101192329/http://www.queenfreddie.com/queen-biografia.html|urlmorto=sì}}</ref> Da allora, Deacon vive in Inghilterra con la sua famiglia e lavora come piccolo imprenditore.<ref name=QOR/>
Nel 1999 uscì ''[[Greatest Hits III]]'', una raccolta "per mantenere alto il nome Queen".<ref name=QOR/> Questo disco contenne tracce soliste di Mercury, come ''[[Living on My Own]]'' e ''Barcelona'', e di Brian May, come ''Driven by You''. Una versione [[remix]]ata di ''[[Under Pressure]]'' (unico singolo della raccolta) e vari duetti spiega l'insolito "+" presente sulla copertina dell'album accanto al nome "Queen"; ''Another One Bites the Dust'' è in questa occasione ripresa da [[Wyclef Jean]], mentre ''The Show Must Go On'' e ''[[Somebody to Love (Queen)|Somebody to Love]]'' vennero cantate rispettivamente da [[Elton John]] e [[George Michael]].<ref>{{cita web|lingua=en|url=http://www.queenonline.com/en/the-band/discography/greatest-hits-iii/|titolo=Greatest Hits III|accesso=6 maggio 2011|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20110424085331/http://queenonline.com/en/the-band/discography/greatest-hits-iii/|urlmorto=sì}}</ref> Il disco nel 2000 uscì in combinazione alle altre due Greatest Hits della band inglese con il nome di ''[[The Platinum Collection (Queen)|The Platinum Collection]]''. Il 3 giugno 2002 May e Taylor vennero ospitati al [[Party at the Palace]] a [[Londra]], dove suonarono con [[Phil Collins]], [[Will Young]], [[Joe Cocker]] e il cast del musical [[We Will Rock You (musical)|We Will Rock You]], mentre nel 2003 intervennero al [[Pavarotti & Friends]].<ref>{{cita web|lingua=en|url=http://www.brianmay.com/queen/pavarotti2003/pavarotti2003.html|titolo=Pavarotti 2003|sito=Brian May|accesso=9 maggio 2011|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20080221223847/http://www.brianmay.com/queen/pavarotti2003/pavarotti2003.html|urlmorto=no}}</ref>
=== Queen + Paul Rodgers (2004-2009) ===
{{vedi anche|Queen + Paul Rodgers}}
Nel 2004 Taylor ipotizzò l'organizzazione di un tour in [[Europa]] e negli [[Stati Uniti d'America|Stati Uniti]] insieme a May e a l'ex cantante dei [[Free (gruppo musicale)|Free]] e dei [[Bad Company (gruppo musicale)|Bad Company]], [[Paul Rodgers]]. La tournée venne criticata per aver cercato di riesumare la band, pur senza la presenza di due membri degli originari Queen. Per una precisa scelta dei due membri del gruppo, l'esperienza è stata chiamata [[Queen + Paul Rodgers]].<ref>{{cita web|lingua=en|url=http://brianmay.com/queen/queennews/queennewsmar06c.html|titolo=Queen News March 2006|accesso=6 maggio 2011|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20130829024507/http://brianmay.com/queen/queennews/queennewsmar06c.html|urlmorto=sì}}</ref>
[[File:2005 Queen + Paul Rodgers.jpg|thumb|left|[[Paul Rodgers]], [[Roger Taylor (batterista 1949)|Roger Taylor]] e [[Brian May]] in un concerto dei ''Queen + Paul Rodgers'' del 2005]]
Nella primavera del 2005, i ''Queen + Paul Rodgers'' partirono per una [[Queen + Paul Rodgers Tour|tournée]], il cui successo indusse May, Taylor e Rodgers a continuare l'avventura anche in Giappone e in Nord America, dove riscossero altrettanto successo. Il 19 settembre 2005, il tour europeo ''Queen + Paul Rodgers'' portò alla pubblicazione del doppio CD live ''[[Return of the Champions]]'', raccolta dei brani presenti in scaletta nei concerti del tour, comprendenti anche alcuni brani dei Free e dei Bad Company.<ref name=QOR/> Il 15 agosto 2006, Brian May annunciò il ritorno dei Queen con la registrazione di un nuovo album di studio, dopo 12 anni di silenzio discografico.<ref>{{Cita news|lingua=en|url=http://brianmay.com/brian/brianssb/brianssbaug06a.html#06|titolo=USA Convention Story and Queen and Paul Rodgers Heading Towards a Studio Assignation|data=15 agosto 2006|accesso=6 maggio 2011|urlarchivio=https://archive.is/20120524213012/http://brianmay.com/brian/brianssb/brianssbaug06a.html%2306#06|urlmorto=sì}}</ref> May sostenne che sarebbe stato tutto materiale nuovo da non confrontare con quello degli anni precedenti;<ref>{{Cita news|lingua=en|url=http://www.queenzone.com/queenzone/news_view.aspx?NEWS_ID=4176|titolo=Queen to tour in early 2008, according to lighting engineer|data=19 aprile 2007|accesso=6 maggio 2011|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20080628003250/http://www.queenzone.com/queenzone/news_view.aspx?NEWS_ID=4176|urlmorto=sì}}</ref> nel marzo 2008 vennero annunciati da parte del gruppo sia il lancio del nuovo album ''[[The Cosmos Rocks]]'', pubblicato successivamente il 15 settembre 2008 in Europa e il 14 ottobre in USA, sia il nuovo tour, che partì il 16 settembre 2008 e toccò 25 città. Nel maggio 2009 Rodgers e May sancirono la fine della collaborazione.<ref>{{cita web|lingua=en|url=http://www.brianmay.com/whatsnew.html|titolo=Paul Rodgers: Done With Queen, Not Afrais Of Swine Flu|pubblicazione=Brian May.com|data=11 maggio 2009|accesso=11 maggio 2009|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20080704110405/http://brianmay.com/whatsnew.html|urlmorto=sì}}</ref>
Risalgono infine a questo periodo le uscite di due doppi cd e relativi DVD di due concerti tenuti dalla band nei primi anni '80: ''[[Queen on Fire - Live at the Bowl]]'' del 1982, uscito nell'ottobre del 2004, e ''[[Queen Rock Montreal]]'' del 24 novembre 1981 (10 anni esatti prima della scomparsa del cantante), pubblicato nel 2007. Il DVD di quest'ultimo contiene anche l'esibizione della band al [[Live Aid]] del 1985.
=== Distacco dalla EMI e 40º anniversario (2009-2011) ===
Nel novembre del 2009 uscì una nuova raccolta dei brani dei Queen, chiamata ''[[Absolute Greatest]]'', che raggiunse la terza posizione della classifica britannica.<ref>{{cita web|lingua=en|url=http://www.queenonline.com/news/1439|titolo=Queen Online News|accesso=6 maggio 2011|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20100105012016/http://www.queenonline.com/news/1439|urlmorto=no}}</ref> La raccolta venne preceduta e seguita da una serie di quattro cofanetti (''[[Queen: The Singles Collection Volume 1|The Singles Collection]]'') contenenti le versioni rimasterizzate dei singoli pubblicati dalla band nel corso della carriera. Il 7 maggio 2010 i due musicisti annunciarono l'abbandono della EMI, loro casa discografica per 40 anni.<ref>{{Cita web|url=http://www.metallized.it/notizia.php?id=13486|titolo=Queen: passano dalla EMI alla Universal|accesso=6 maggio 2011|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150213214558/http://www.metallized.it/notizia.php?id=13486|urlmorto=no}}</ref> May e Taylor decisero di passare alla [[Island Records]], una succursale della [[Universal Music Group|Universal Music]] con un contratto da 10 milioni di sterline.<ref>{{Cita news|lingua=en|url=http://entertainment.timesonline.co.uk/tol/arts_and_entertainment/music/article7141990.ece|titolo=Can EMI pick up the pieces?|pubblicazione=Timesonline.co.uk|autore=Pete Paphides|data=2 giugno 2010|accesso=6 maggio 2011|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20110615183306/http://entertainment.timesonline.co.uk/tol/arts_and_entertainment/music/article7141990.ece|urlmorto=no}}</ref> Una rimasterizzazione di ''[[Teo Torriatte (Let Us Cling Together)]]'' venne poi inclusa in ''[[Songs for Japan]]'', una raccolta di canzoni di molti artisti internazionali, pubblicata nel marzo 2011 per raccogliere fondi a favore delle vittime del [[terremoto e maremoto del Tōhoku del 2011]].<ref>{{Cita web|url=http://www.mtv.com/news/articles/1660688/songs-japan-includes-eminem-justin-bieber-lady-gaga-more.jhtml|titolo=Songs For Japan Includes Eminem, Justin Bieber, Lady Gaga And More|sito=[[MTV]]|lingua=en|accesso=6 maggio 2011|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20110429010601/http://www.mtv.com/news/articles/1660688/songs-japan-includes-eminem-justin-bieber-lady-gaga-more.jhtml|urlmorto=no}}</ref> Il 14 marzo 2011, sempre in occasione del 40º anniversario della band, vennero nuovamente pubblicati nel Regno Unito i primi cinque album dei Queen, mentre nel resto del mondo furono rimasterizzate delle edizioni deluxe.<ref>{{Cita news|lingua=en|url=http://www.queenonline.com/en/news-archive/first-five-albums-re-released-today/|titolo=First Five Albums Re-Released Today!|data=14 marzo 2011|accesso=28 settembre 2011|pubblicazione=|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20110816062124/http://www.queenonline.com/en/news-archive/first-five-albums-re-released-today/|urlmorto=sì}}</ref> Gli altri dischi della discografia della band sono stati pubblicati tra il 27 giugno e il 5 settembre.<ref>{{Cita news|lingua=en|url=http://www.queenonline.com/en/news-archive/press-release-second-five-albums-re-issued-13th-june/|titolo=Press Release: Second Five Albums Re-Issued on 27th June|data=5 aprile 2011|accesso=28 settembre 2011|pubblicazione=|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20110816065349/http://www.queenonline.com/en/news-archive/press-release-second-five-albums-re-issued-13th-june/|urlmorto=no}}</ref><ref>{{Cita news|lingua=en|titolo=Press Release: Final Five Albums Re-Issued On 5th September|url=http://www.queenonline.com/en/news-archive/press-release-final-five-albums-re-issued-5th-september/|data=21 giugno 2011|pubblicazione=|accesso=28 settembre 2011|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20110922073354/http://www.queenonline.com/en/news-archive/press-release-final-five-albums-re-issued-5th-september/|urlmorto=sì}}</ref> Sempre per festeggiare i 40 anni dei Queen, Taylor ha organizzato ''Queen Extravaganza'', un concorso volto a creare una ''tribute band'' ufficiale dei Queen.<ref>{{Cita web|url=http://www.queenextravaganza.com/about/|titolo=The Show|lingua=en|accesso=28 settembre 2011|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20110925225549/http://www.queenextravaganza.com/about|urlmorto=no}}</ref> Ai [[Broadcast Music Incorporated]] (BMI) Awards del 2011 svoltisi a Londra il 4 ottobre, i Queen ricevettero il BMI Icon Award come riconoscimento del loro successo airplay negli USA.<ref>{{Cita news|lingua=en|url=http://www.nme.com/news/queen/59624|titolo=Queen take the Icon prize at BMI Awards|data=5 ottobre 2012|pubblicazione=|accesso=26 aprile 2012|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20120823132604/http://www.nme.com/news/queen/59624|urlmorto=no}}</ref> Agli [[MTV Europe Music Awards 2011]] del 6 novembre i Queen hanno ricevuto il Global Icon Award. I Queen hanno chiuso la cerimonia di premiazione, con [[Adam Lambert]] come voce, eseguendo ''The Show Must Go On'', ''We Will Rock You'' e ''We Are the Champions''.<ref name="EMA">{{Cita web|url=http://www.mtv.com.au/news/61c139e8-katy-perry-adam-lambert-honour-queen/|titolo=Katy and Adam Honour Queen|accesso=7 ottobre 2011|pubblicazione=MTV|urlarchivio=https://www.webcitation.org/6B8sMfQ8v?url=http://www.mtv.com.au/news/61c139e8-katy-perry-adam-lambert-honour-queen/|urlmorto=no}}</ref> La collaborazione ha ricevuto un responso positivo da parte di critica e fan, facendo nascere speculazioni su futuri progetti insieme.<ref name="Sonisphere">{{Cita web|url=https://www.bbc.co.uk/newsbeat/17100301|titolo=Adam Lambert to perform with Queen at Sonisphere|accesso=28 febbraio 2012|pubblicazione=BBC|urlarchivio=https://www.webcitation.org/6GtU4yDa8?url=http://www.bbc.co.uk/newsbeat/17100301|urlmorto=no}}</ref>
=== Queen + Adam Lambert, ''Queen Forever e Face it alone'' (2011-2022) ===
{{Vedi anche|Queen + Adam Lambert}}[[File:Adam Lambert and Queen.jpg|thumb|Concerto dei Queen + [[Adam Lambert]] al [[TD Garden]] di Boston nel luglio 2014]]
Dal 30 giugno il duo ha ricominciato a collaborare con Lambert: in quel giorno i tre si sono esibiti a Kiev in un concerto di beneficenza organizzato dalla Elena Pinchuk ANTIAIDS Foundation, in occasione della finale del [[campionato europeo di calcio 2012]]. Al concerto ha partecipato anche [[Elton John]].<ref>{{Cita news|lingua=en|url=http://www.queenonline.com/en/news-archive/press-release-queen-elton-john-play-anti-aids-show-kiev/|titolo=Queen + Adam Lambert Play ANTIAIDS Show in Tonight Kiev|data=30 giugno 2012|accesso=30 giugno 2012|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20120711182125/http://www.queenonline.com/en/news-archive/press-release-queen-elton-john-play-anti-aids-show-kiev/|urlmorto=sì}}</ref> Il concerto del 30 giugno è stato il primo di un piccolo tour europeo dei "Queen + Adam Lambert", di cui avrebbe dovuto far parte anche un'esibizione al [[Sonisphere Festival]] a [[Knebworth]] il 7 luglio 2012<ref>{{Cita web|url=http://sonisphere.co.uk/news/queen-adam-lambert/|titolo=Queen + Adam Lambert = Saturday night partytime|lingua=en|accesso=28 febbraio 2012|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20120221200049/http://sonisphere.co.uk/news/queen-adam-lambert/|urlmorto=sì}}</ref> prima che il festival venisse cancellato.<ref name="Cancelled">{{cita web |lingua=en |url=http://sonisphere.co.uk/news/sonisphere-knebworth-is-cancelled/ |titolo=Sonisphere festival cancelled |accesso=29 marzo 2012 |sito=sonisphere |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20120331010710/http://sonisphere.co.uk/news/sonisphere-knebworth-is-cancelled/ |urlmorto=sì }}</ref> Le altre esibizioni del tour si sono svolte il 3 luglio a Mosca, il 7 a [[Breslavia]] e l'11, 12 e 14 luglio a Londra (queste ultime date in sostituzione di quella al Sonisphere).<ref>{{Cita news|lingua=en|titolo=Queen + Adam Lambert: Final Hammersmith Show On Sale Today!|url=http://www.queenonline.com/en/news-archive/queen-adam-lambert-final-hammersmith-show-sale-today|giorno=14|mese=maggio|anno=2012|accesso=18 ottobre 2012|pubblicazione=|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20120827140549/http://www.queenonline.com/en/news-archive/queen-adam-lambert-final-hammersmith-show-sale-today/|urlmorto=no}}</ref> Il 12 agosto 2012 Brian May e Roger Taylor si sono esibiti alla [[cerimonia di chiusura dei Giochi della XXX Olimpiade]], insieme a [[Jessie J]];<ref>{{Cita news|lingua=en|titolo=Olympics Closing Ceremony: Jessie J Joins Queen For 'We Will Rock You' Performance|url=http://www.capitalfm.com/artists/jessie-j/news/queen-olympics-closing-ceremony/|pubblicazione=Capital FM|giorno=12|mese=agosto|anno=2012|accesso=29 agosto 2012|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20120816001359/http://www.capitalfm.com/artists/jessie-j/news/queen-olympics-closing-ceremony/|urlmorto=no}}</ref> la performance si è aperta con una rimasterizzazione speciale del video di Freddie Mercury che durante il concerto del 1986 al Wembley Stadium esegue la sua routine di chiamata e risposta.<ref>{{Cita news|lingua=en|autore=Jasper Rees|titolo=Olympics closing ceremony: A long goodbye to the Games|url=https://www.bbc.co.uk/news/magazine-19195421|pubblicazione=BBC|giorno=13|mese=agosto|anno=2012|accesso=29 agosto 2012|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20120827075844/http://www.bbc.co.uk/news/magazine-19195421|urlmorto=no}}</ref>
Intanto il gruppo pubblica tre raccolte contenenti alcuni brani meno noti. Le raccolte prendono il nome di ''[[Deep Cuts, Volume 1 (1973-1976)|Deep Cuts]]'' ed escono nel 2011. Nel novembre del 2012 è uscito il doppio CD e DVD ''[[Hungarian Rhapsody: Live in Budapest]]'', concerto del ''[[Magic Tour]]'' già pubblicato in VHS nel 1987.
Nell'ottobre 2011 era stato annunciato che i Queen avrebbero registrato un nuovo album con demo perdute di Mercury.<ref name="Demos">{{Cita web |url= http://www.nme.com/news/queen/60045 |titolo= Queen announce plans for new album of lost demos featuring Freddie Mercury |data= 27 ottobre 2011 |accesso= 13 novembre 2011 |urlarchivio= https://web.archive.org/web/20111029202836/http://www.nme.com/news/queen/60045 |urlmorto= no }}</ref> May aveva confermato che lui e Taylor si stavano facendo strada attraverso il vecchio materiale della band per compilare una selezione di canzoni inedite per il prossimo album.<ref name="Demos"/> May aveva anche rivelato che un duetto che Mercury aveva registrato con [[Michael Jackson]] sarebbe stato pubblicato nel 2012.<ref>{{Cita web |url= http://www.nme.com/news/queen/60351 |titolo= Queen set to release Freddie Mercury and Michael Jackson duets in 2012 |data= 11 novembre 2011 |accesso= 13 novembre 2011 |urlarchivio= https://web.archive.org/web/20111114013441/http://www.nme.com/news/queen/60351 |urlmorto= no }}</ref>
Nel settembre 2014 esce il doppio CD e DVD ''[[Live at the Rainbow '74]]''. Trattasi della registrazione dei concerti avvenuti il 31 marzo e il 19 e 20 novembre 1974 al Rainbow Theatre di Londra. Il disco Live precede di qualche mese l'uscita della raccolta ''[[Queen Forever]]''<ref>{{Cita web |url=http://www.panorama.it/musica/queen-esce-queen-forever-l11-novembre/ |titolo=Queen: esce "Queen Forever" l'11 novembre - Panorama<!-- Titolo generato automaticamente --> |accesso=12 febbraio 2015 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150213021856/http://www.panorama.it/musica/queen-esce-queen-forever-l11-novembre/ |urlmorto=no }}</ref> contenente una versione inedita di ''Let Me in Your Heart Again'', ''Love Kills'' e ''There Must Be More in Life Than This'' registrata in duetto con [[Michael Jackson]]. Nei primi due mesi del 2015 i Queen + Adam Lambert intraprendono un tour europeo che successivamente sarà ampliato anche al Sud America con la partecipazione al Rock In Rio.<ref>{{Cita web|url=http://www.queenonline.com/en/news-archive/queen-adam-lambert-european-tour-tickets-on-general-sale|titolo=Queen + Adam Lambert European Tour: Now On General Sale / New London Date Added!|accesso=12 febbraio 2015|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150207160449/http://www.queenonline.com/en/news-archive/queen-adam-lambert-european-tour-tickets-on-general-sale/|urlmorto=sì}}</ref> Nel 2016 la band torna dal vivo nei principali festival musicali estivi europei.
Il 13 ottobre 2022 il gruppo ha annunciato l'uscita di un inedito risalente al 1988, durante le sessioni di registrazione dell'album ''The Miracle'', intitolato ''[[Face It Alone]]''. Riguardo al brano, Taylor lo ha definito un «piccolo gioiello. È meraviglioso, una vera scoperta. È un pezzo molto appassionato», mentre May invece ha dichiarato:<ref>{{Cita web|url=https://www.queenonline.com/news/press-release-new-single-face-it-alone-out-now|titolo=QueenOnline.com - News|sito=www.queenonline.com|accesso=2022-10-17}}</ref> {{citazione|Sono felice che il nostro team sia riuscito a trovare questo brano. Dopo tutti questi anni, è bello sentire tutti e quattro... sì, c'è anche Deacy [John Deacon]... lavorare in studio su una grande idea di canzone che non è mai stata completata... fino ad ora!.}}
== Stile musicale ==
[[File:Jimi Hendrix 1967.jpg|thumb|left|[[Jimi Hendrix]], l'artista preferito da Mercury a cui si ispirò per divenire un musicista.]]
{{Citazione|Non è che ci dedichiamo in particolare alla musica "dura" o a quella "leggera", è semplicemente il nostro genere di musica.|[[Brian May]]}}
I Queen si sono da sempre caratterizzati per lo stile sospeso fra [[hard rock]] e [[glam rock]]<ref name=EC70/><ref name=AM/> – con influenze [[rock progressivo]] agli inizi – il quale segue la struttura della [[musica pop]]<ref name=Moon>{{cita libro|titolo=1000 Recordings to Hear Before You Die|url=https://archive.org/details/1000recordingsto00moon_0|autore=Tom Moon|editore=Workman|anno=2008|p=[https://archive.org/details/1000recordingsto00moon_0/page/624 624]|lingua=en}}</ref> e solo in alcuni casi sfocia nell'[[heavy metal]].<ref name=EC70/> Sono riconoscibili grazie alla loro esuberanza intenzionalmente teatrale, barocca e kitsch,<ref name=Moon/><ref name=Prato>{{cita libro|titolo=Dizionario di pop&rock|autore=Paolo Prato|editore=Antonio Vallardi|anno=1996|p=249}}</ref> nonché per le armonie vocali costituite generalmente dalle voci di May, Mercury e Taylor e presenti soprattutto nei loro primi dischi come ''[[A Night at the Opera (Queen)|A Night at the Opera]]'' e ''[[A Day at the Races]]''. La sperimentazione sonica ha caratterizzato pesantemente le canzoni dei Queen; ad esempio, erano noti anche per i loro [[Registrazione multitraccia|canti multitraccia]], allo scopo di imitare, attraverso le sovraincisioni, il suono di un grande coro.<ref>{{Cita|Hodkinson, 2004|p. 192}}.</ref> Nel corso della loro carriera, la band ha toccato varie forme di musica [[rock]] già consolidate nel panorama musicale; associati prevalentemente a sonorità rock progressivo, [[Glam rock|glam]] e [[art rock]], attinsero inoltre ai più svariati sottogeneri rock, passando dall'[[hard rock]] (''Hammer to Fall'') al [[pop rock]] (''A Kind of Magic''), dall'[[arena rock]] (''We Will Rock You'') all'[[heavy metal]] (''Stone Cold Crazy''), dal [[rock and roll]] (''Man on the Prowl'') al [[piano rock]] (''Don't Stop Me Now''), fino al [[rock psichedelico]] (''Get Down Make Love'').<ref name=AM/> Sperimentarono anche sonorità lontane dalla radice rock del quartetto, come [[blues]] (''See What a Fool I've Been''), [[funk rock]] (''Another One Bites the Dust''), [[dance rock]] (''I Was Born To Love You''), [[blues rock]] (''White Man''), [[gospel]] (''Let Me Live''), [[Disco music|disco]] (''Body Language''), [[synth pop]] (''Radio Ga Ga''), [[ragtime]] (''Bring Back That Leroy Brown''), [[vaudeville]] (''Seaside Rendezvous''), [[funk]] (''Back Chat''), [[folk]] (''’39''), [[musica classica]] (''The Wedding March'') e raramente [[punk rock]] (''Sheer Heart Attack''), [[christian rock]] (''Jesus''), [[boogie rock]] (''Now I'm Here''), [[rock sinfonico]] (''Who Wants to Live Forever''), [[rockabilly]] (''Crazy Little Thing Called Love''), [[dixieland (musica)|dixieland]] (''Good Company''), [[Standard (jazz)|standard]] (''My Melancholy Blues'') e [[Calypso (genere musicale)|calypso]] (''Who Needs You'').<ref name=AM/><ref name=QOR/>
Durante gli anni settanta nei primi album in studio, specialmente dall'album ''A Night at the Opera'' (1975), iniziarono ad incorporare sonorità progressive. Tuttavia l'album ''The Game'' (1980), primo album dei Queen degli anni ottanta, segna una transizione verso un suono più commerciale debitore del pop, del [[rockabilly]] e della [[disco music]].<ref name=EC70/><ref name=Prato/> Tuttavia, dalla seconda metà degli anni ottanta in poi, e in particolare l'album ''Innuendo'' (1991), ha visto il gruppo ritornare allo stile hard delle origini.<ref name=EC70/> Furono influenzati da numerosi artisti rock britannici, come [[Pink Floyd]], [[The Beatles]], [[The Rolling Stones]] e [[Led Zeppelin]].<ref name=AM/> Tra i cantanti più apprezzati da Mercury vi erano inoltre [[Elvis Presley]],<ref>{{Allmusic|artist|p5205|Freddie Mercury|accesso=4 maggio 2011}}</ref> [[Robert Plant]]<ref>{{Cita|Hodkinson, 2004|p. 127}}.</ref> e [[Jimi Hendrix]],<ref>{{Cita|Hodkinson, 2004|p. 67}}.</ref> oltre a [[Liza Minnelli]], [[John Lennon]],<ref>{{Cita|Hodkinson, 2004|p. 144}}.</ref> [[Eric Clapton]] e [[Aretha Franklin]].<ref>{{Cita|Hodkinson, 2004|pg. 48}}.</ref> Lo stile glam della band, fatto da abiti bizzarri ed eccentrici, occhi truccati e unghie laccate, nacque alla fine degli [[anni 1960|anni sessanta]], ed ebbe come principali esponenti [[David Bowie]] e [[T. Rex]].<ref>{{Cita|Brooks–Lupton, 2009|p. 21}}.</ref>
[[File:Cuerpo.jpg|thumb|La [[Red Special]], costruita da May nel 1963]]
Molte canzoni scritte dal gruppo britannico videro la partecipazione dei fan, come in ''[[We Will Rock You]]'' e ''[[We Are the Champions]]''.<ref>{{cita web|lingua=en|url=http://queen.musichall.cz/en/albums/news-of-the-world.html|titolo=Albums: News Of The World|accesso=1º maggio 2011|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20110718181158/http://queen.musichall.cz/en/albums/news-of-the-world.html|urlmorto=sì}}</ref> Alcuni critici hanno inoltre sottolineato la teatralità, musicale oltre che scenica, dei Queen e delle loro opere; questo è dovuto principalmente all'uso della [[Red Special]] di May, agli elaborati cori vocali, alla potenza espressiva della voce di Mercury e al ritmo scandito dalla batteria di Taylor e dal basso di Deacon, oltre che all'armoniosa diversità dei brani della band.<ref>{{Cita web|url=http://www.scaruffi.com/vol3/queen.html|titolo=The History of Rock Music - Queen|accesso=4 maggio 2011|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20110426034431/http://scaruffi.com/vol3/queen.html|urlmorto=no}}</ref>
=== I testi ===
Nello sviluppo dei brani, benché tutti i quattro membri della band venissero considerati allo stesso modo, Freddie Mercury e Brian May risultano essere i principali autori dei pezzi dei Queen;<ref name=F/> infatti, su un totale di 180 tracce, il cantante ha composto 51 canzoni e il chitarrista 46, mentre Roger Taylor e John Deacon sono fermi rispettivamente a 22 e 14 brani. A partire dall'album ''[[The Miracle (album Queen)|The Miracle]]'' del 1989, tutti i brani del gruppo vennero accreditati con la dicitura "parole e musica dei Queen", per cui 35 tracce non hanno un autore ben definito.<ref name=G24/> 8 canzoni invece sono sorte dalla collaborazione di due membri della band.
Tra i brani che hanno un autore esterno al gruppo vi sono:
* ''[[Queen (Queen)#Doing All Right|Doing All Right]]'' dell'album ''[[Queen (Queen)|Queen]]'' (1973) risale al tempo della collaborazione tra May e [[Tim Staffell]] negli [[Smile (gruppo musicale)|Smile]];<ref>{{cita web|lingua=en|url=http://qliverecordings.tripod.com/early/smile.html|titolo=Early Queen Recordings - Registrazioni in studio degli Smile (giugno 1969)|accesso=5 luglio 2007|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20080604194258/http://qliverecordings.tripod.com/early/smile.html|urlmorto=no}}</ref>
* ''[[Under Pressure]]'', inserita in ''[[Hot Space]]'' (1982), è frutto della collaborazione tra i Queen e [[David Bowie]], incontratisi presso i [[Mountain Studios]] di [[Montreux]];
* ''[[Too Much Love Will Kill You (Queen)|Too Much Love Will Kill You]]'' è stata scritta da May, Elizabeth Lamers e [[Frank Musker]] e inserita in ''[[Made in Heaven]]'' (1995);
* ''[[Innuendo#All God's People|All God's People]]'' dell'album ''[[Innuendo]]'' (1991) venne scritta da Mercury, con [[Mike Moran]] come coautore.
=== Influenze su altri artisti ===
[[File:Metallica Sacramento.jpg|thumb|I [[Metallica]], una delle band influenzate dalle musiche dei Queen<ref name=Me/>]]
Inizialmente disprezzati da molti critici, soprattutto negli [[Stati Uniti d'America]], i Queen sono stati in seguito rivalutati per aver influito su vari artisti successivi di vari generi, come glam rock, hard rock, heavy metal, pop rock, progressive rock e pop;<ref name=AM/> molti musicisti, di differente stile, nazione o generazione, hanno dichiarato di ispirarsi in buona parte al gruppo londinese. Tra gli artisti che hanno citato la band per la loro influenza vi sono [[Ben Folds Five]],<ref>{{Allmusic|artist|p359896|Ben Folds Five|accesso=1º maggio 2011}}</ref> [[Blind Guardian]],<ref>{{cita web|lingua=en|url=http://metal-observer.com/articles.php?lid=1&sid=4&id=4487|titolo=Blind Guardian - From Middle-Earth to the opera - November 2002|sito=Metal Osberver|accesso=1º maggio 2011|urlarchivio=https://www.webcitation.org/68esnrSRf?url=http://metal-observer.com/articles.php?lid=1|urlmorto=no}}</ref> [[Def Leppard]],<ref>{{Allmusic|artist|p4062|Def Leppard|accesso=1º maggio 2011}}</ref> [[Dream Theater]],<ref>{{Allmusic|artist|p17134|Dream Theater|accesso=1º maggio 2011}}</ref> [[Extreme]],<ref>{{Allmusic|artist|p4215|Extreme|accesso=1º maggio 2011}}</ref> [[Foo Fighters]],<ref>{{cita web|lingua=en|url=http://rockhall.com/inductees/queen/transcript/dave-grohl-and-taylor-hawkins-/|titolo=Day Grohl and Taylor Hawking induct Queen|accesso=1º maggio 2011|urlarchivio=https://www.webcitation.org/68esqopCC?url=http://rockhall.com/inductees/queen/transcript/dave-grohl-and-taylor-hawkins-/|urlmorto=no}}</ref> [[Frankie Goes to Hollywood]],<ref>{{Allmusic|artist|p4304|Frankie Goes to Hollywood|accesso=5 maggio 2011}}</ref> [[Guns N' Roses]],<ref>{{Allmusic|artist|p4416|Guns N' Roses|accesso=1º maggio 2011}}</ref> [[Helloween]],<ref>{{Allmusic|artist|p4471|Helloween|accesso=5 maggio 2011}}</ref> [[Judas Priest]],<ref>{{cita web|lingua=en|url=http://www.queencuttings.com/dblog/articolo.asp?articolo=189|titolo=2006.10.xx - Classic Rock - UK - Freddie 60th tribute - Queen|accesso=5 maggio 2011|urlarchivio=https://www.webcitation.org/683RB6LCN?url=http://www.queencuttings.com/dblog/articolo.asp?articolo=189|urlmorto=sì}}</ref> [[Kansas (gruppo musicale)|Kansas]],<ref>{{Allmusic|artist|p4655|Kansas|accesso=1º maggio 2011}}</ref> [[Katy Perry]],<ref>{{Allmusic|artist|p1010533|Katy Perry|accesso=5 maggio 2011}}</ref> [[Keane (gruppo musicale)|Keane]],<ref>{{cita web|lingua=en|url=http://www.keaneshaped.co.uk/faq/#influences|titolo=Keane FAQ|accesso=5 maggio 2011|urlarchivio=https://www.webcitation.org/66QgXA1Am?url=http://www.keaneshaped.co.uk/faq/#influences|urlmorto=no}}</ref> [[Iron Maiden]],<ref>{{Allmusic|artist|p4560|accesso=5 maggio 2011}}</ref> [[Manic Street Preachers]],<ref>{{Allmusic|artist|p13595|Manic Street Preachers|accesso=5 maggio 2011}}</ref> [[Marilyn Manson]],<ref>{{Allmusic|artist|p45021|Marilyn Manson|accesso=1º maggio 2011}}</ref> [[Metallica]],<ref name=Me>{{Allmusic|artist|p4906|Metallica|accesso=1º maggio 2011}}</ref> [[George Michael]],<ref>{{Allmusic|artist|p4909|George Michael|accesso=1º maggio 2011}}</ref> [[Mika]],<ref>{{cita web|lingua=en|url=http://news.bbc.co.uk/1/hi/entertainment/6231243.stm|titolo=Sound of 2007: Mika|autore=Emma Jones|sito=BBC|accesso=1º maggio 2011|urlarchivio=https://www.webcitation.org/683RJrXjM?url=http://news.bbc.co.uk/2/hi/entertainment/6231243.stm|urlmorto=no}}</ref> [[Muse (gruppo musicale)|Muse]],<ref>{{Allmusic|artist|p142116|Muse|accesso=1º maggio 2011}}</ref> [[My Chemical Romance]],<ref>{{Allmusic|artist|p533805|My Chemical Romance|accesso=5 maggio 2011}}</ref> [[Panic! at the Disco]],<ref>{{Allmusic|artist|p741835|Panic at the Disco|accesso=5 maggio 2011}}</ref> [[Queensrÿche]],<ref>{{Allmusic|artist|p5206|Queensrÿche|accesso=5 maggio 2011}}</ref> [[Radiohead]],<ref>{{Allmusic|artist|p41092|Radiohead|accesso=5 maggio 2011}}</ref> [[Robbie Williams]],<ref>{{Allmusic|artist|p203667|Robbie Williams|accesso=5 maggio 2011}}</ref> [[Steve Vai]],<ref>{{Allmusic|artist|p5736|Steve Vai|accesso=5 maggio 2011}}</ref> [[Styx (gruppo musicale)|Styx]],<ref>{{Allmusic|artist|p5550|Styx|accesso=1º maggio 2011}}</ref> [[Sweet]],<ref>{{Allmusic|artist|p5574|Sweet|accesso=1º maggio 2011}}</ref> [[The Ark]],<ref>{{Allmusic|artist|p515357|The Ark|accesso=1º maggio 2011}}</ref> [[The Darkness]]<ref>{{Allmusic|artist|p572345|The Darkness|accesso=5 maggio 2011}}</ref> [[The Smashing Pumpkins]]<ref>{{Allmusic|artist|p5462|The Smashing Pumpkins|accesso=1º maggio 2011}}</ref> e [[Trivium (gruppo musicale)|Trivium]].<ref>{{cita web|lingua=en|url=http://www.classicrockmagazine.com/features/video_of_the_day/trivium_s_matt_heafy_chooses/|titolo=Trivium's Matt Heafy chooses his top five Queen songs|sito=Classic Rock|accesso=1º maggio 2011|urlarchivio=https://www.webcitation.org/683RPNVSl?url=http://www.classicrockmagazine.com/features/video_of_the_day/trivium_s_matt_heafy_chooses/|urlmorto=sì}}</ref>
[[Michael Jackson]], amico di Mercury nei primi [[Anni 1980|anni ottanta]], citò l'album ''Hot Space'' come ispirazione per ''[[Thriller (album Michael Jackson)|Thriller]]'', cui doveva partecipare anche Mercury stesso.<ref>{{es}}{{Cita news|url=http://www.elperiodicoextremadura.com/noticias/noticia.asp?pkid=341044|titolo=`Thriller´, de Michael Jackson, sigue imbatido 25 años después|pubblicazione=El Periódico Extremadura|autore=Nando Cruz|data=3 dicembre 2007|accesso=1º maggio 2011|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20110710184519/http://www.elperiodicoextremadura.com/noticias/noticia.asp?pkid=341044|urlmorto=sì}}</ref> Il gruppo è stato anche considerato ispiratore del [[metal neoclassico]] dal chitarrista [[Yngwie Malmsteen]].<ref>{{cita web|lingua=en|url=http://www.metalstorm.ee/bands/bandmember.php?member_id=850|titolo=Yngwie Malmsteen|sito=Metal Storm|accesso=1º maggio 2011|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20070927204233/http://www.metalstorm.ee/bands/bandmember.php?member_id=850|urlmorto=no}}</ref> Inoltre, [[Lady Gaga]], nel 2009, ha dichiarato che il suo nome d'arte è un chiaro riferimento a ''[[Radio Ga Ga]]'' dei Queen.<ref>{{cita web|url=http://dancemusic.about.com/od/artistshomepages/a/LadyGagaInt.htm|titolo=Interview with LadyGaGa|accesso=6 maggio 2008|lingua=en|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20120708/http://dancemusic.about.com/od/artistshomepages/a/LadyGagaInt.htm|urlmorto=sì}}</ref>
Numerose canzoni dei Queen sono spesso state rivisitate nel corso degli anni da svariati artisti. Nel 1991, ad esempio, i Metallica incisero una propria versione di ''[[Stone Cold Crazy]]'', da ''Sheer Heart Attack'' del 1974, brano spesso citato come predecessore dello [[Speed metal|speed]] e del [[thrash metal]].<ref>{{cita web|lingua=en|url=http://www.allmetallica.com/info/awards.php|titolo=Metallica - Awards|accesso=5 maggio 2011|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20110518170418/http://allmetallica.com/info/awards.php|urlmorto=no}}</ref>
== Tournée ==
[[File:Queen 12041982 01 800b.jpg|thumb|left|Il concerto della band a Drammenshallen, Norvegia, del 12 aprile 1982]]
Dal 1970 al 1986, i Queen sono stati protagonisti di 707 concerti, diventando una delle band di maggior successo dal vivo degli [[Anni 1970|anni settanta]] e [[Anni 1980|ottanta]]. La prima esibizione in pubblico si tenne a [[Truro]] il 27 giugno 1970, in un concerto di beneficenza per la [[Croce rossa]], quando Mercury, Taylor e May erano completati da [[Mike Grose]] al basso.<ref name=G9/> L'[[Queen Live at Knebworth Park|ultimo concerto]] tenuto dai Queen al completo, prima che la malattia debilitasse Mercury, fu quello di [[Knebworth]] il 9 agosto 1986, davanti a 120.000 spettatori.<ref name=G23/> Dal 1973, con l'uscita del primo album ''[[Queen (Queen)|Queen]]'', fino al 1986 dopo ''[[A Kind of Magic]]'', la band organizzava un tour dopo ogni album. Questa consuetudine fu poi interrotta sul finire degli anni ottanta, a causa dei primi sintomi della malattia di Mercury.<ref name=G25/> I Queen tennero negli Stati Uniti quasi 250 concerti e nel Regno Unito circa 200; in questa classifica, vi sono in seguito Germania e Giappone, rispettivamente con 55 e 51 spettacoli. L'esibizione con il maggior numero di spettatori si tenne nel 1985 a [[Rio de Janeiro]] per ''[[Rock in Rio]]'', con circa 470.000 paganti. Il concerto con la minore affluenza invece fu quello del 28 gennaio 1972 nel [[Bedford College (Londra)|Bedford College di Londra]], dove il gruppo si esibì davanti a 6 persone a causa della loro scarsa popolarità delľepoca.<ref>{{Cita|Gunn, 1992|p. 54}}.</ref>
Il gruppo, per l'importanza che attribuivano alle esibizioni live, diedero molta enfasi alla costruzione dei loro concerti; la prima metà della scaletta era caratterizzata da canzoni hard rock e da brani veloci, seguita da pezzi più tranquilli, oltre che improvvisazioni soliste di May o Taylor, per concedere brevi pause all'evento, per poi tornare a brani emotivamente più impegnativi e ai loro cavalli di battaglia.<ref name=QC>{{cita web|lingua=en|url=http://www.queenconcerts.com/live/queen.html|titolo=Queen on Tour|accesso=6 maggio 2011|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20110424131632/http://www.queenconcerts.com/live/queen.html|urlmorto=no}}</ref> [[Freddie Mercury]] voleva che ogni esibizione della band fosse uno spettacolo unico e originale, avvicinandolo a un'opera teatrale, grazie anche alle sue doti di improvvisazione, oltre che degli altri membri del gruppo; i molti costumi stravaganti accompagnarono un catalogo di canzoni imponente e molto vario, utilizzando sistemi audio multipli, enormi apparecchi di illuminazione e numerosi effetti speciali, con notevoli giochi di luci, nebbia artificiale e fuochi d'artificio.<ref name=QC/><ref>{{cita web|lingua=en|url=http://www.queenconcerts.com/lighting-rigs/1974-sha.html|titolo=Lighting rig|accesso=6 maggio 2011|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20101208040252/http://www.queenconcerts.com/lighting-rigs/1974-sha.html|urlmorto=no}}</ref> Come cantante, Freddie Mercury era capace di creare uno stretto legame con il pubblico, caratteristica ammirata da numerosi artisti come [[Bob Geldof]], [[David Bowie]], [[George Michael]], [[Kurt Cobain]] e [[Robbie Williams]]. Mercury sapeva interagire con il pubblico, facendolo realmente partecipare al concerto, indipendentemente dalle dimensioni della manifestazione, riuscendo, con la sua dinamicità e le sue danze, ad affascinare e conquistare il pubblico; il microfono, che spostava per tutto il palco, che doveva essere necessariamente grande (talvolta era anche composto da scale e rampe), veniva usato per le sue coreografie e divenne parte integrante della sua presenza scenica.<ref name=QOR/> Nel 2012 la rivista ''[[NME]]'' li ha posizionati al quarto posto tra le migliori band per esibizioni dal vivo.<ref name=LiveNME>{{Cita news|lingua=en|url=http://www.nme.com/news/muse/65720|titolo=Muse voted most exciting live act of all time by NME.COM users|data=24 agosto 2012|pubblicazione=New Musical Express|accesso=28 agosto 2012|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20120828114721/http://www.nme.com/news/muse/65720|urlmorto=no}}</ref>
== Lo stemma ==
[[File:Logo Queen.png|thumb|Lo stemma dei Queen, disegnato da Freddie Mercury]]
Lo [[stemma]] dei Queen, conosciuto anche con il termine inglese ''Queen Crest'', venne disegnato da Freddie Mercury, che si diplomò al Ealing Art College di Londra, poco prima dell'uscita del primo album della band; infatti la versione originale del logotipo dei Queen, divenuto segno distintivo del quartetto,<ref name=QL/> è riportato inoltre sul retro della copertina di ''Queen''. L'immagine, che comparve per la prima volta in copertina con ''[[A Night at the Opera (Queen)|A Night at the Opera]]'' nel 1975, è inoltre presente, in diverse versioni, nelle copertine degli album ''A Day at the Races'', ''Greatest Hits II'' e ''Queen Rocks''. Mercury aveva disegnato questo logotipo perché voleva per il suo gruppo "un simbolo dell'epoca", basandosi sullo [[stemma reale del Regno Unito]], integrando per questo motivo eleganza, patriottismo e regalità.<ref name=QL>{{cita web|lingua=en|url=http://www.famouslogos.us/queen-logo|titolo=Queen Logo|sito=Famous Logo|accesso=7 maggio 2011|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20110521002653/http://www.famouslogos.us/queen-logo/|urlmorto=sì}}</ref>
L'immagine include i segni zodiacali dei quattro componenti della band; due [[Leone (astrologia)|leoni]] rampanti, che identificano Taylor e Deacon, presidiano la [[Corona (copricapo)|corona]] della regina al centro di una "Q" (''Queen''), sormontata da un [[Brachyura|granchio]] color bronzo metallico che indica il segno di May, il [[Cancro (astrologia)|Cancro]], sopra il quale si libra un anello di fiamme che dà l'impressione di una seconda corona. Due [[fata|fate]] bianche, a rappresentare la [[Vergine (astrologia)|Vergine]], che identifica Mercury, contrapposte al color senape dei leoni, osservano dal basso la lettera.<ref name=QL/> Tutti gli elementi sono sovrastati da una grande [[fenice]] con le ali spiegate, uccello mitologico conosciuto per la capacità di ritornare in vita dalle sue stesse ceneri, scelta in segno di immortalità e speranza. Il giallo e l'arancio sono i principali colori dello stemma, con una sfumatura di rosso per quanto riguarda la fascia che forma la "Q". Sulla parte inferiore, il nome "Queen" appare in stile latino, con curvature ben definite.<ref name=QL/>
== I Queen nei media ==
=== Film e televisione ===
I Queen contribuirono direttamente alla colonna sonora dei film ''[[Flash Gordon (film 1980)|Flash Gordon]]'', diretto da [[Mike Hodges]] nel 1980,<ref name=G18/> e ''[[Highlander - L'ultimo immortale]]'', diretto da [[Russell Mulcahy]] nel 1986; in quest'ultimo sono presenti i brani ''A Kind of Magic'', ''One Year of Love'', ''Who Wants to Live Forever'', ''Hammer to Fall'' e ''Princes of the Universe''. ''A Kind of Magic'' fa invece parte della scena iniziale di ''[[Highlander II - Il ritorno]]''.<ref name=G22b/> Negli Stati Uniti, ''Bohemian Rhapsody'' è stato ripubblicato come singolo nel 1992, dopo essere comparso in ''[[Fusi di testa - Wayne's World]]''. Il singolo ha successivamente raggiunto la seconda posizione della classifica statunitense e ha contribuito a riaccendere la popolarità della band in Nord America.<ref>{{cita web|lingua=en|url=https://www.billboard.com/news/chart-beat-bonus-1138257.story#/news/chart-beat-bonus-1138257.story|titolo=Chart Beat Bonus|accesso=6 maggio 2011|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20111121153012/http://www.billboard.com/news/chart-beat-bonus-1138257.story#/news/chart-beat-bonus-1138257.story|urlmorto=no}}</ref>
Mantenendo la tradizione, dalla quinta stagione in poi, di nominare gli episodi di ogni stagione con le canzoni di una famosa band rock degli anni settanta, l'ottava e ultima stagione della sitcom statunitense ''[[That '70s Show]]'' consiste in episodi denominati con le varie tracce dei Queen; ''Bohemian Rhapsody'' è il titolo della première della stagione.<ref>{{cita web|lingua=en|url=http://www.that70sshow.com/|titolo=Episode Guide|sito=That '70s Show|data=1º dicembre 2008|accesso=10 maggio 2011|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20110511153946/http://www.that70sshow.com/|urlmorto=no}}</ref> Anche alcuni episodi de ''[[I Simpson]]'' vedono presenti canzoni dei Queen. Nell'autunno 2009, nell'episodio ''The Rhodes Not Taken'' di ''[[Glee (serie televisiva)|Glee]]'', il coro della scuola canta ''Somebody To Love''.<ref>{{Allmusic|album|r1660594|Glee: The Music, Vol. 1|accesso=6 maggio 2011}}</ref> È inoltre presente un episodio della decima stagione de ''[[I Griffin]]'' intitolato "Killer Queen", come l'omonima canzone presente nell'album [[Sheer Heart Attack]]; in questo episodio, [[Stewie Griffin|Stewie]] è terrorizzato dal robot della copertina dell'album della band [[News of the World (Queen)|News Of The World]].
L'11 aprile 2006, May e Taylor sono apparsi al concorso canoro televisivo ''[[American Idol]]''. Ogni concorrente ha dovuto cantare una canzone dei Queen durante la settimana del concorso; i brani apparsi nello show sono ''Bohemian Rhapsody'', ''Fat Bottomed Girls'', ''The Show Must Go On'', ''Who Wants to Live Forever'' e ''Innuendo''. I due sono di nuovo apparsi alla finale dell'ottava stagione di ''American Idol'', nel maggio 2009, cantando ''We Are the Champions'' con i finalisti [[Kris Allen]] e [[Adam Lambert]].<ref name="AIdol">{{cita web |lingua=en |cognome=Kaufman |nome=Gil |url=http://www.mtv.com/news/articles/1611896/20090520/queen.jhtml |titolo=Kris Allen, Adam Lambert Tear Up Queen's 'We Are The Champions' – News Story | Music, Celebrity, Artist News | MTV News |sito=Mtv |data=20 maggio 2009 |accesso=2 giugno 2010 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20100401155919/http://www.mtv.com/news/articles/1611896/20090520/queen.jhtml |urlmorto=no }}</ref> Il 15 novembre 2009 i due musicisti sono apparsi anche in un altro show televisivo di concorso canoro, ''[[The X Factor (Regno Unito)|X Factor]]''.<ref>{{cita news|lingua=en|url=http://www.belfasttelegraph.co.uk/entertainment/film-tv/news/x-factor-twins-john-and-edward-in-final-six-14563848.html|titolo=X Factor twins John and Edward in final six|pubblicazione=Belfast Telegraph|data=16 novembre 2009|accesso=16 maggio 2009|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20091118185727/http://www.belfasttelegraph.co.uk/entertainment/film-tv/news/x-factor-twins-john-and-edward-in-final-six-14563848.html|urlmorto=no}}</ref>
Agli [[MTV Europe Music Awards 2011]], il 6 novembre, i Queen ricevettero il premio Global Icon, che [[Katy Perry]] consegnò a Brian May. I Queen chiusero la cerimonia di consegna dei premi, con [[Adam Lambert]] come cantante.<ref name="it.mtvema.com">{{Cita news|url=http://it.mtvema.com/notizie/ema2011-global-icon-queen|titolo=La Global Icon 2011 è... Queen!|data=8 novembre 2011|pubblicazione=Mtvema.com|accesso=8 novembre 2011|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20111108214309/http://it.mtvema.com/notizie/ema2011-global-icon-queen|urlmorto=no}}</ref> In aprile la band è tornata a esibirsi allo show ''American Idol'': il 25 hanno eseguito ''Fat Bottomed Girls'', ''Another One Bites the Dust'', ''We Will Rock You'' e ''We Are the Champions'' con i Top 6<ref>{{Cita news|lingua=en|url=http://www.queenonline.com/en/news-archive/queen-america-idol-footage/|titolo=Queen + American Idol Footage/QE Band on AI Tonight!|data=26 aprile 2012|accesso=27 aprile 2012|pubblicazione=|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20120427212758/http://www.queenonline.com/en/news-archive/queen-america-idol-footage/|urlmorto=no}}</ref>, mentre il 26 si sono esibiti con la loro tribute band ufficiale The Queen Extravaganza (creata dallo stesso Roger Taylor) in ''Somebody to Love''.<ref>{{Cita news|lingua=en|url=http://www.queenonline.com/en/news-archive/queen-extravaganza-band-rock-american-idol-brian-and-roger/|titolo=Queen Extravaganza Band Rock American Idol With Brian and Roger|data=27 aprile 2012|accesso=27 aprile 2012|pubblicazione=|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20120430035830/http://www.queenonline.com/en/news-archive/queen-extravaganza-band-rock-american-idol-brian-and-roger/|urlmorto=no}}</ref>
Il film del 2018 ''[[Bohemian Rhapsody (film)|Bohemian Rhapsody]]'' narra le vicende del gruppo e di Mercury, interpretato da [[Rami Malek]], mentre [[Gwilym Lee]], [[Ben Hardy]] e [[Joseph Mazzello]] sono rispettivamente May, Taylor e Deacon. La pellicola è riuscita a conquistare quattro premi Oscar nell'edizione 2019 della prestigiosa rassegna cinematografica, tra cui l'[[Oscar al miglior attore]] assegnato a Malek. La formazione attuale (composta solo da [[Brian May]] e [[Roger Taylor (batterista 1949)|Roger Taylor]]) riapparirà poi nel finale di [[My Little Pony - In viaggio con le Cutie Mark Crusaders]] e canteranno la canzone [[I Want It All]].
=== Teatro e musical ===
[[File:Freddie Mercury (159442459).jpg|thumb|Una statua di Mercury presso il [[Dominion Theatre]] di Londra, dove si tiene ''[[We Will Rock You (musical)|We Will Rock You]]'']]
Nel 2002 venne inaugurato al [[Dominion Theatre]] di [[Londra]] un [[musical]] basato sulle canzoni dei Queen, intitolato ''[[We Will Rock You (musical)|We Will Rock You]]''.<ref name=M30b>{{cita web|lingua=en|url=https://www.dailymail.co.uk/tvshowbiz/article-1169307/For-time--Queen-Ten-great-hits-sensational-rock-band-todays-The-Mail-Sunday.html|titolo=For the first time ever...Queen: Ten great hits from the sensational rock band in today's|data=19 giugno 2009|sito=Daily Mail|accesso=6 maggio 2011|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20141007161645/http://www.dailymail.co.uk/tvshowbiz/article-1169307/For-time--Queen-Ten-great-hits-sensational-rock-band-todays-The-Mail-Sunday.html|urlmorto=no}}</ref> Il musical è stato scritto dall'autore e commediante inglese [[Ben Elton]], in collaborazione con May e Roger, e prodotto da [[Robert De Niro]].<ref name=M30b/> Il lancio del musical coincise con il giubileo d'oro della [[Regina Elisabetta II]]; come parte della celebrazione, May eseguì un assolo dell'inno inglese ''[[God Save the Queen]]'' dal tetto di [[Buckingham Palace]], partecipando all'esibizione finale a fianco di [[Eric Clapton]], [[Elton John]], dove insieme hanno eseguito alcuni brani dell'ex [[Beatles]] [[Paul McCartney]]. La registrazione di questa performance venne usata per il video della stessa canzone per l'edizione DVD del 30º anniversario di ''[[A Night at the Opera (Queen)|A Night at the Opera]]''.<ref>{{Allmusic|album|r811132|A Night at the Opera, 30th Anniversary CD/DVD|accesso=6 maggio 2011}}</ref><ref>{{cita web|lingua=en|url=http://www.ultimatequeen.co.uk/songs/anightat.htm#god|titolo=God Save the Queen|accesso=6 maggio 2011|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20110627051650/http://www.ultimatequeen.co.uk/songs/anightat.htm#god|urlmorto=sì}}</ref>
Il musical, che è approdato in numerose città in tutto il mondo,<ref name=M30b/> avrebbe dovuto concludere le sue rappresentazioni al Dominion Theatre il 7 ottobre 2006,<ref>{{cita web|lingua=en|url=http://www.queenworld.com/artman/publish/article_324.shtml|titolo=We Will Rock You To End London Run|accesso=1º maggio 2011|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20090904084144/http://www.queenworld.com/artman/publish/article_324.shtml|urlmorto=no}}</ref> tuttavia, a causa delle molteplici richieste, lo spettacolo è stato prolungato indefinitamente.<ref name=M30b/> L'ultima performance è andata in scena il 31 maggio 2014, dopo 12 anni, 4600 show e una media annua di 600.000 biglietti venduti.<ref>{{Cita web|autore = Chris Wiegand|url = https://www.theguardian.com/stage/2014/mar/11/queen-musical-we-will-rock-you-close|titolo = Queen musical We Will Rock You to close in London after 12-year run|sito = The Guardian|data = Tuesday 11 March 2014|accesso = 28 agosto 2014|urlarchivio = https://web.archive.org/web/20140701065154/http://www.theguardian.com/stage/2014/mar/11/queen-musical-we-will-rock-you-close|urlmorto = no}}</ref> ''We Will Rock You'' è diventato il più duraturo musical nei teatri londinesi, battendo il precedente record di ''[[Grease (musical)|Grease]]''.<ref>{{cita web|lingua=en|url=http://londontheatre.co.uk/londontheatre/news/jan06/wewillrockyou27jan06.htm|titolo=We Will Rock You|sito=London Theatre|accesso=6 maggio 2011|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20110820062621/http://londontheatre.co.uk/londontheatre/news/jan06/wewillrockyou27jan06.htm|urlmorto=no}}</ref> Brian May ha confermato che gli autori stanno considerando l'idea di scrivere un sequel del musical.<ref>{{cita web|lingua=en|url=http://news.bbc.co.uk/1/hi/entertainment/7348143.stm|titolo=Queen plan second stage musical|sito=BBC|accesso=6 maggio 2011|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20080420062902/http://news.bbc.co.uk/1/hi/entertainment/7348143.stm|urlmorto=no}}</ref>
[[Sean Bovim]] ha creato il ''[[Queen at the Ballet]]'', un balletto concepito come tributo a Freddie Mercury, nel quale sono usate le musiche dei Queen come colonne sonore per le danze, interpretando la storia sulla base di canzoni come ''Bohemian Rhapsody'', ''Radio Ga Ga'' e ''Killer Queen''.<ref>{{Cita news|lingua=en|autore=Roshan Sewpersad|data=21 ottobre 2004|url=http://www.oulitnet.co.za/teater/queen_ballet.asp|titolo=Too little balls for balletomanes|pubblicazione=LitNet|accesso=6 maggio 2011|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20061010023057/http://www.oulitnet.co.za/teater/queen_ballet.asp|urlmorto=no}}</ref> La musica dei Queen appare anche nella produzione "off-Broadway" ''[[Power Balladz]]''.<ref>{{Cita news|lingua=en|url=http://theater.nytimes.com/2010/08/20/theater/reviews/20power.html|titolo=Here They Go Again: Head-Banging Anthems of Their Youth|data=19 agosto 2010|autore=Christopher Isherwood|pubblicazione=The New York Times|accesso=6 maggio 2011|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20111206073031/http://theater.nytimes.com/2010/08/20/theater/reviews/20power.html|urlmorto=no}}</ref>
=== Video game ===
In collaborazione con [[Electronic Arts]], i Queen pubblicarono nel 1998 il gioco per computer ''[[Queen: The eYe]]'', che non ebbe successo di vendite a causa della trama poco avvincente, la scarsa pubblicità e la grafica già obsoleta al momento della pubblicazione. La colonna sonora del gioco, la cui trama si basa sul musical ''We Will Rock You'', è composta da brani della band, con remix elettronici in versione strumentale.<ref>{{cita web|lingua=en|url=http://www.ultimatequeen.co.uk/songs/eye.htm|titolo=Queen: The Eye|accesso=6 maggio 2011|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20110307025110/http://www.ultimatequeen.co.uk/songs/eye.htm|urlmorto=sì}}</ref>
I Queen sono stati più volte presenti nel franchise Guitar Hero: una reinterpretazione di ''Killer Queen'' nell'originale ''[[Guitar Hero (videogioco)|Guitar Hero]]'', ''We Are the Champions'', ''Fat Bottomed Girls'' e ''C-lebrity'' di [[Queen + Paul Rodgers]] in un track pack per ''[[Guitar Hero World Tour]]'', ''Under Pressure'' con [[David Bowie]] in ''[[Guitar Hero 5]]'' e ''Bohemian Rhapsody'' di ''[[Guitar Hero: Warriors of Rock]]''.<ref>{{cita web|lingua=en|url=https://kotaku.com/5373074/rock-bands-queen-10+pack-in-all-its-glory|titolo=Rock Band's Queen 10-Pack In All Its Glory|data=2 ottobre 2009|accesso=2 giugno 2010|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20100527234733/http://kotaku.com/5373074/rock-bands-queen-10+pack-in-all-its-glory|urlmorto=no}}</ref> Il quartetto è presente più volte anche nel franchise ''[[Rock Band]]'': un track pack di 10 canzoni che sono compatibili con ''Rock Band'', ''[[Rock Band 2]]'' e ''[[Rock Band 3]]''. La band inoltre è comparso nel videogioco ''[[Lego Rock Band]]'';<ref>{{cita web|lingua=en|url=http://www.1up.com/do/newsStory?cId=3176569|titolo=Queen Playable in Lego Rock Band along with their songs "We Will Rock You and We Are the Champions"|autore=Dustin Quillen|data=20 ottobre 2009|accesso=30 luglio 2020|urlarchivio=https://archive.is/20120717041351/http://www.1up.com/news/queen-playable-lego-rock-band}}</ref> il 13 ottobre 2009, May ha confermato l'idea di un capitolo di questa serie interamente dedicato ai Queen.<ref>{{cita web|lingua=en|autore=Tim Masters|data=13 ottobre 2009|titolo=Queen star May hails Muse album|url=http://news.bbc.co.uk/1/hi/8304176.stm|sito=BBC|accesso=10 maggio 2011|urlarchivio=https://archive.is/20120713062416/http://news.bbc.co.uk/1/hi/8304176.stm|urlmorto=no}}</ref><ref>{{Cita news|url=http://www.spaziogames.it/notizie_videogiochi/console_multi_piattaforma/112777/i-queen-rivivono-in-lego-rock-band.aspx|titolo=I Queen rivivono in LEGO Rock Band|pubblicazione=Spazio Games|data=20 ottobre 2009|accesso=6 maggio 2011|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20100526094805/http://www.spaziogames.it/notizie_videogiochi/console_multi_piattaforma/112777/i-queen-rivivono-in-lego-rock-band.aspx|urlmorto=no}}</ref>
Il 20 marzo 2009, [[Sony Computer Entertainment]] ha pubblicato una versione della serie ''[[SingStar]]'' con protagonisti i Queen; il gioco, che è disponibile per [[PlayStation 2]] e [[PlayStation 3]], si intitola ''[[SingStar#SingStar Queen|SingStar Queen]]'' e dispone di 25 canzoni per PS3 e 20 per PS2.<ref>{{cita web|lingua=en|url=https://www.wired.com/gamelife/2009/02/singstar-queen/|titolo=Singstar Queen Track Listing Revealed|accesso=2 giugno 2010|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20100527165427/http://www.wired.com/gamelife/2009/02/singstar-queen|urlmorto=no}}</ref> ''We Will Rock You'' e altre canzoni della band britannica appaiono anche in ''[[DJ Hero]]''.<ref>{{cita web|lingua=en|url=http://www.djhero.com/music/|titolo=Music, Current Set List|sito=DJ Hero|accesso=2 giugno 2010|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20100723131936/http://www.djhero.com/music/|urlmorto=sì}}</ref>
==
''The Official International Queen Fan Club'' è il [[fan club]] ufficiale della band, sorto nei pressi di Londra nel 1973 e istituito da Pat e Sue Johnstone, poco dopo l'uscita del [[Queen (Queen)|primo album]] della band. I membri furono numerosissimi dall'inizio (circa {{formatnum:20000}} in tutto il mondo). Le pubblicazioni della ''fanzine'' sono trimestrali e contengono notizie aggiornate sul gruppo, offrono gadget dei Queen e talvolta in allegato viene inclusa una lettera da parte di un componente.
Verso la fine degli anni ottanta, il fan club iniziò a organizzare convention con cadenza annuale in differenti luoghi della Gran Bretagna. Tali incontri spesso erano occasioni per ascoltare inediti e registrazioni realizzate dai membri del gruppo; Mercury compose ad esempio ''Have a Nice Day'', accompagnato al pianoforte da [[Mike Moran]]. Secondo il [[Guinness dei primati]], si tratta del «più durato fan club di un gruppo rock al mondo».<ref>{{Cita libro |cognome= Folkard |nome= Claire |titolo= Guinness World Records 2004: Hundreds of New Records Inside. |url= https://archive.org/details/guinnessworldrec2003folk |editore= [[Bantam Books]] |anno= 2003 |isbn= 0-553-58712-9 }}</ref>
== Formazione ==
{{vedi anche|Formazione dei Queen}}
===Attuale===
* [[Brian May]] – [[chitarra]] solista e ritmica, [[pianoforte]], voce (1970-presente)
* [[Roger Taylor (batterista 1949)|Roger Taylor]] – [[Batteria (strumento musicale)|batteria]], [[Strumento a percussione|percussioni]], chitarra ritmica, voce, basso (1970-presente)
===Ex componenti===
* [[Mike Grose]] – basso (1970)
* [[Barry Mitchell (bassista)|Barry Mitchell]] – basso (1970-1971)
* [[Doug Bogie]] – basso (1971)
* [[Freddie Mercury]] – [[Canto|voce]], [[pianoforte]], [[Tastiera elettronica|tastiera]], chitarra ritmica (1970-1991)
* [[John Deacon]] – [[Basso elettrico|basso]], chitarra ritmica, seconda voce (1971-1997)
== Discografia ==
{{vedi anche|Discografia dei Queen}}
[[File:Queen - The Works - Vinyl record.jpg|thumb|[[Disco in vinile]] di ''[[The Works (Queen)|The Works]]'']]
=== Album in studio ===
* 1973 – ''[[Queen (Queen)|Queen]]''
* 1974 – ''[[Queen II]]''
* 1974 – ''[[Sheer Heart Attack]]''
* 1975 – ''[[A Night at the Opera (Queen)|A Night at the Opera]]''
* 1976 – ''[[A Day at the Races]]''
* 1977 – ''[[News of the World (Queen)|News of the World]]''
* 1978 – ''[[Jazz (Queen)|Jazz]]''
* 1980 – ''[[The Game (Queen)|The Game]]''
* 1980 – ''[[Flash Gordon (album)|Flash Gordon]]''
* 1982 – ''[[Hot Space]]''
* 1984 – ''[[The Works (Queen)|The Works]]''
* 1986 – ''[[A Kind of Magic]]''
* 1989 – ''[[The Miracle (album Queen)|The Miracle]]''
* 1991 – ''[[Innuendo]]''
* 1995 – ''[[Made in Heaven]]''
=== Album dal vivo ===
* 1979 – ''[[Live Killers]]''
* 1985 – ''[[Live in Rio]]''
* 1986 – ''[[Live Magic]]''
* 1989 – ''[[Queen at the Beeb]]''
* 1992 – ''[[Live at Wembley '86]]''
* 2004 – ''[[Queen on Fire - Live at the Bowl]]''
* 2007 – ''[[Queen Rock Montreal]]''
* 2012 – ''[[Hungarian Rhapsody: Live in Budapest]]''
* 2014 – ''[[Live at the Rainbow '74 (album)|Live at the Rainbow '74]]''
* 2015 – ''[[A Night at the Odeon]]''
=== Raccolte ===
* 1981 – ''[[Greatest Hits (Queen)|Greatest Hits]]''
* 1991 – ''[[Greatest Hits II (Queen)|Greatest Hits II]]''
* 1992 – ''[[Classic Queen]]''
* 1992 – ''[[The 12" Collection]]''
* 1997 – ''[[Queen Rocks]]''
* 1999 – ''[[Greatest Hits III]]''
* 2005 – ''[[Jewels II]]''
* 2006 – ''[[Stone Cold Classics]]''
* 2007 – ''[[The A-Z of Queen, Volume 1]]''
* 2009 – ''[[Absolute Greatest]]''
* 2011 – ''[[Deep Cuts, Volume 1 (1973-1976)]]''
* 2011 – ''[[Deep Cuts, Volume 2 (1977-1982)]]''
* 2011 – ''[[Deep Cuts, Volume 3 (1984-1995)]]''
* 2013 – ''[[Icon (Queen)|Icon]]''
* 2014 – ''[[Queen Forever]]''
* 2016 – ''[[On Air (Queen)|On Air]]''
* 2020 – ''[[Greatest Hits in Japan]]''
=== Colonne sonore ===
* 1980 – ''[[Flash Gordon (album)|Flash Gordon]]''
* 1986 – ''[[A Kind of Magic]]''
* 2018 – ''[[Bohemian Rhapsody: The Original Soundtrack]]''
== Tournée ==
* 1973 – ''[[Queen I Tour]]'' (Regno Unito, Europa, con Mott the Hoople, Australia)
* 1973-1974 – ''[[Queen II Tour]]'' (Regno Unito, Stati Uniti, con Mott the Hoople)
* 1974-1975 – ''[[Sheer Heart Attack Tour]]'' (Regno Unito, Europa, Stati Uniti, Giappone)
* 1975-1976 – ''[[A Night at the Opera Tour]]'' (Regno Unito, Stati Uniti, Giappone)
* 1976 – ''[[Summer Gigs 1976]]'' (Regno Unito)
* 1977 – ''[[A Day at the Races Tour]]'' (Europa, Stati Uniti, Canada, Regno Unito)
* 1977 – ''[[News of the World Tour]]'' (Stati Uniti, Canada, Europa, Regno Unito)
* 1978 – ''[[Jazz Tour]]'' (Stati Uniti, Canada)
* 1979 – ''[[Live Killers Tour]]'' (Europa, Giappone)
* 1979 – ''[[Crazy Tour]]'' (Regno Unito, Irlanda)
* 1980 – ''[[The Game Tour]]'' (Stati Uniti, Canada, Europa, Regno Unito, Giappone, Argentina, Brasile, Venezuela, Messico)
* 1982 – ''[[Hot Space Tour]]'' (Europa, Canada, Stati Uniti, Regno Unito, Giappone)
* 1984 – ''[[The Works Tour]]'' (Europa, Regno Unito, Bophuthatswana, Brasile, Oceania, Giappone)
* 1986 – ''[[Magic Tour]]'' (Europa, Regno Unito)
== Riconoscimenti ==
{{vedi anche|Premi e riconoscimenti dei Queen}}
[[File:Queen star walk of fame.jpg|thumb|La stella dei Queen sulla ''[[Hollywood Walk of Fame]]'']]
I Queen sono tra le band rock che hanno avuto il maggiore successo commerciale nella storia della musica; il gruppo ha venduto oltre 300 milioni di album;<ref name=D3/><ref>{{Cita web|url=http://queenonline.com/en/news-archive/press-release-queen-days-our-lives-/|titolo=Press Release: 'Queen: Days Of Our Lives' Documentary|data=19 maggio 2011|lingua=en|accesso=27 luglio 2011|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20110722223520/http://www.queenonline.com/en/news-archive/press-release-queen-days-our-lives-/|urlmorto=no}}</ref><ref>{{Cita news|lingua=en|url=http://news.bbc.co.uk/2/hi/programmes/breakfast/8346221.stm|titolo=Queen: Absolute Greatest|data=6 novembre 2009|pubblicazione=BBC News|accesso=24 giugno 2011|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20091109074755/http://news.bbc.co.uk/2/hi/programmes/breakfast/8346221.stm|urlmorto=no}}</ref><ref>{{Cita web|url=http://www.queenheaven.it/2011/brian-may-e-roger-taylor-interview-q-magazine-2011/|titolo=Roger Taylor e Brian May Interview|data=1º febbraio 2011|accesso=27 luglio 2011|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20110219090409/http://www.queenheaven.it/2011/brian-may-e-roger-taylor-interview-q-magazine-2011/|urlmorto=sì}}</ref> di questi, 43 milioni sono stati venduti negli Stati Uniti,<ref>{{Cita web|url=https://www.riaa.com/gold-platinum/|titolo=Gold & Platinum|sito=RIAA|lingua=en|accesso=2024-04-29}}</ref> 18,7 milioni nel Regno Unito,<ref>{{cita web|lingua=en|url=https://www.bpi.co.uk/brit-certified/|titolo=Certified Awards Search|sito=British Phonographic Industry|accesso=6 maggio 2011|urlarchivio=https://www.webcitation.org/6EEYfYVwc?url=http://www.bpi.co.uk/certified-awards.aspx|urlmorto=no}}</ref> e 11 milioni in Germania.<ref>{{BVMI|Queen|accesso=6 maggio 2011}}</ref> La band ha pubblicato 18 album e 18 singoli che arrivarono alla prima posizione nelle rispettive classifiche, oltre a 10 DVD che hanno avuto un buon successo. Il solo ''[[Greatest Hits (Queen)|Greatest Hits]]'' ha venduto oltre 25 milioni di copie in tutto il mondo,<ref>{{cita web|lingua=en|url=http://news.bbc.co.uk/hi/english/static/in_depth/entertainment/2002/jubilee/popup/5.stm|titolo=Greatest Hits - Queen|sito=BBC|accesso=6 maggio 2011|urlarchivio=https://www.webcitation.org/69UgxyxZz?url=http://news.bbc.co.uk/hi/english/static/in_depth/entertainment/2002/jubilee/popup/5.stm|urlmorto=no}}</ref> di cui oltre sette milioni solo nel Regno Unito<ref>{{Cita web|url=https://www.officialcharts.com/chart-news/queen-s-greatest-hits-becomes-first-album-in-official-charts-history-to-reach-7-million-uk-chart-sales-__36841/|titolo=Queen’s Greatest Hits becomes first album in Official Charts history to reach 7 million UK chart ‘sales’|accesso=29 aprile 2024|urlarchivio=|urlmorto=no}}</ref>, risultando l'album più acquistato in assoluto in Gran Bretagna, piazzando nella top 10 anche il loro [[Greatest Hits II (Queen)|Greatest Hits II]]<ref name=T/>; il primo volume ha trascorso oltre 450 settimane nelle classifiche degli album inglesi.<ref name=G2>{{Cita news|lingua=en|url=https://www.dailymail.co.uk/tvshowbiz/article-354650/Queen-longest-reigning-chart-act.html|titolo=Queen becomes longest reigning chart act|pubblicazione=Daily Mail|data=5 luglio 2005|accesso=6 maggio 2011|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20110920125221/http://www.dailymail.co.uk/tvshowbiz/article-354650/Queen-longest-reigning-chart-act.html|urlmorto=no}}</ref> Nel 2005, secondo il [[Guinness dei primati]], gli album dei Queen sono stati nelle classifiche britanniche degli album per più tempo in assoluto, con {{formatnum:1322}} settimane, vale a dire oltre 27 anni.<ref name=G2/><ref>{{Cita news|lingua=en|url=http://news.bbc.co.uk/2/hi/entertainment/4648611.stm|titolo=Queen top UK album charts league|pubblicazione=BBC|data=4 luglio 2005|accesso=6 maggio 2011|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20110829055932/http://news.bbc.co.uk/2/hi/entertainment/4648611.stm|urlmorto=no}}</ref>
Nel 2001, i quattro membri della band, che figurano tutti nelle classifiche dei migliori musicisti della storia della musica, sono entrati nella ''[[Rock and Roll Hall of Fame]]'' di [[Cleveland]];<ref>{{cita web|lingua=en|url=http://rockhall.com/inductees/queen/|titolo=Queen: Inducted in 2001|accesso=6 maggio 2011|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20110628081029/http://rockhall.com/inductees/queen/|urlmorto=no}}</ref> l'anno successivo la band ha ricevuto una stella nella ''[[Hollywood Walk of Fame]]'', nella categoria "Musica", all'indirizzo 6356 di [[Hollywood Boulevard]].<ref>{{cita web|lingua=en|url=http://news.bbc.co.uk/2/hi/entertainment/2339131.stm|titolo=Queen honoured with Hollywood star|data=18 ottobre 2002|sito=BBC|accesso=6 maggio 2011|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20110314145421/http://news.bbc.co.uk/2/hi/entertainment/2339131.stm|urlmorto=no}}</ref> Nel 2003, i Queen sono entrati nella ''[[Songwriters Hall of Fame]]'', unico gruppo musicale insieme ai [[Bee Gees]],<ref>{{cita web|lingua=en|url=http://www.songwritershalloffame.org/ceremony/entry/C3124/207918|titolo=2003 Awards and Induction Ceremonies|accesso=6 maggio 2011|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20101217213834/http://songwritershalloffame.org/ceremony/entry/C3124/207918|urlmorto=sì}}</ref> mentre nel 2004 sono entrati nella ''[[UK Music Hall of Fame]]''.<ref>{{Cita news|url=http://www.mtv.it/news/news-detail.asp?idnews=11936|titolo=UK Music Hall Of Fame|pubblicazione=MTV.it|data=12 novembre 2004|accesso=6 maggio 2011|urlmorto=sì}}</ref><ref>{{Cita news|lingua=en|url=http://news.bbc.co.uk/2/hi/entertainment/4005595.stm|titolo=Robbie joins UK pop Hall of Fame|pubblicazione=BBC|data=12 novembre 2004|accesso=6 maggio 2011|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20111112153734/http://news.bbc.co.uk/2/hi/entertainment/4005595.stm|urlmorto=no}}</ref> Nel 2005, la performance di 20 minuti dei Queen al [[Live Aid]] del 1985 è stata votata da un vasto numero di critici la miglior esibizione live della storia.<ref>{{Cita news|lingua=en|url=http://news.bbc.co.uk/2/hi/entertainment/4420308.stm|titolo=Queen win greatest live gig poll|pubblicazione=BCC|data=9 novembre 2005|accesso=6 maggio 2011|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20110319042957/http://news.bbc.co.uk/2/hi/entertainment/4420308.stm|urlmorto=no}}</ref> Nel 2007, un sondaggio della [[BBC]] ha decretato i Queen come miglior gruppo rock britannico della storia seguiti dai [[Beatles]].<ref>{{Cita news|lingua=en|url=http://news.bbc.co.uk/1/hi/entertainment/6224235.stm|titolo=Queen declared 'top British band|pubblicazione=BBC|data=2 gennaio 2007|accesso=6 maggio 2011|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20090215095426/http://news.bbc.co.uk/1/hi/entertainment/6224235.stm|urlmorto=no}}</ref> Inoltre, il quatetto inglese, figura al 52º posto nella [[lista dei 100 migliori artisti secondo Rolling Stone]].<ref>[[Gerard Way|Way, Gerard]] (29 April 2011). [https://www.rollingstone.com/music/lists/100-greatest-artists-of-all-time-19691231/queen-19691231 100 Greatest Artists Of All Time: Queen] ''Rolling Stone''. Retrieved 23 May 2011</ref> I lettori di [[Record Collector]] li hanno eletti "artisti più collezionati" alle spalle dei [[Beatles]] e davanti a [[Elvis Presley]], [[Led Zeppelin]] e [[The Rolling Stones]].<ref>{{Cita|Riva, 2005|p. 9}}.</ref> Nel 2011 hanno vinto il Global Icon Award agli [[MTV Europe Music Awards 2011]].<ref name="it.mtvema.com"/>
''[[Bohemian Rhapsody]]'', nel 2002, è stata eletta dal [[Guinness dei primati]] miglior singolo britannico di tutti i tempi,<ref name=BBC/> mentre nel 2004 la canzone è entrata nel [[Grammy Hall of Fame]], seguita nel 2009 da ''[[We Will Rock You]]'' e ''[[We Are the Champions]]'';<ref>{{cita web|lingua=en|url=http://www.grammy.org/recording-academy/awards/hall-of-fame|titolo=Grammy Hall Of Fame|accesso=6 maggio 2011|urlarchivio=https://www.webcitation.org/6DFq2YrEB?url=http://www.grammy.org/recording-academy/awards/hall-of-fame|urlmorto=no}}</ref><ref>{{Cita news|lingua=en|url=http://news.bbc.co.uk/2/hi/7758704.stm|titolo=Queen enter Grammy Hall of Fame|pubblicazione=BBC|data=1º dicembre 2008|accesso=6 maggio 2011|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20131213041750/http://news.bbc.co.uk/2/hi/7758704.stm|urlmorto=no}}</ref> quest'ultima venne indicata da alcuni sondaggi mondiali tra le migliori canzoni al mondo.<ref name=BBC/><ref name=Q/><ref>{{cita web|lingua=en|url=https://www.cbsnews.com/stories/2002/11/09/entertainment/main528777.shtml|titolo="Bohemian Rhapsody" Top Chart Topper|accesso=16 maggio 2007|data=9 novembre 2002|autore=Brian Dakss|sito=CBS News|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20070402224251/http://www.cbsnews.com/stories/2002/11/09/entertainment/main528777.shtml|urlmorto=no}}</ref><ref>{{cita web|lingua=en|url=https://www.theregister.co.uk/2005/09/29/world_music_poll/|titolo="We Are the Champions" voted world's fave song|accesso=6 maggio 2011|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20110628194133/http://www.theregister.co.uk/2005/09/29/world_music_poll/|urlmorto=no}}</ref> Nel 2007, un sondaggio di ''[[Q (rivista)|Q]]'' ha decretato ''Bohemian Rhapsody'' il migliore videoclip di tutti i tempi, seguito da ''[[Thriller (album Michael Jackson)|Thriller]]'' di [[Michael Jackson]] e ''[[Cry Me a River (Justin Timberlake)|Cry Me a River]]'' di Timberlake.<ref>{{cita web|lingua=en|url=https://www.telegraph.co.uk/news/main.jhtml?xml=/news/2007/10/08/nvideo108.xml|titolo=Queen's Bohemian Rhapsody voted best video|accesso=1º maggio 2011|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20080225123230/http://www.telegraph.co.uk/news/main.jhtml?xml=%2Fnews%2F2007%2F10%2F08%2Fnvideo108.xml|urlmorto=no}}</ref>
Nel 2016, in occasione dell'unica data italiana del tour Queen + Adam Lambert, i Queen sono stati insigniti da Music Empire Awards di un premio alla carriera per il superamento dei {{formatnum:300000000}} di dischi venduti nel mondo.<ref>{{Cita web|url=https://www.melodicrock.it/2016/07/queen-premiati-ai-music-empire-awards/|titolo=Queen premiati ai Music Empire Awards {{!}} MelodicRock.it|sito=www.melodicrock.it|accesso=17 aprile 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180410201747/https://www.melodicrock.it/2016/07/queen-premiati-ai-music-empire-awards/|urlmorto=no}}</ref>
== Note ==
{{Note strette}}
==
* {{cita libro|lingua=en|autore=Greg Brooks|anno=1995|titolo=Queen Live: A Concert Documentary|città=Londra|editore=Omnibus Press|cid=Brooks, 1995|isbn=978-0-7119-4814-3}}
* {{cita libro|lingua=en|autore=Greg Brooks|anno=2009|autore2=Simon Lupton|titolo=Freddie Mercury - His Life In His Own Words|città=Londra|editore=Omnibus Press|cid=Brooks-Lupton, 2009|isbn=1-84772-650-X}}
* {{cita libro|lingua=en|autore=Ken Dean|autore2=Chris Charlesworth|anno=1991|titolo=Queen: The New Visual Documentary|url=https://archive.org/details/queenvisualdocum0000dean_w6z0|città=Londra|editore=Omnibus Press|cid=Dean, 1991|isbn=978-0-7119-2828-2}}
* {{cita libro|lingua=en|autore=Nigel Goodall|autore2=Peter Lewry|anno=1998|titolo=The Ultimate Queen|città=Londra|editore=Simon & Schuster|cid=Goodall, 1998|isbn=978-0-684-82149-8}}
* {{cita libro|lingua=en|autore=Jacky Gunn|autore2=Jim Jenkins|anno=1992|titolo=Queen: As It Began|città=Londra|editore=Sidgwick & Jackson|cid=Gunn, 1992|isbn=978-0-330-33259-0}}
* {{cita libro|lingua=en|autore=Mark Hodkinson|anno=2004|titolo=Queen: The Early Years|città=Londra|editore=Music Sales Limited|cid=Hodkinson, 2004|isbn=978-0-7119-6012-1}}
* {{cita libro|lingua=en|autore=Peter Hogan|anno=1994|titolo=The Complete Guide to the Music of Queen|città=Londra|editore=Omnibus Press|cid=Hogan, 1994|isbn=978-0-7119-3526-6}}
* {{cita libro|lingua=en|autore=Laura Jackson|anno=2002|titolo=Queen: The Definitive Biography|città=Londra|editore=Piatkus|cid=Jackson, 2002|isbn=978-0-7499-2317-4}}
* {{cita libro|lingua=en|autore=Michael Mick|anno=1992|titolo=Queen, In Their Own Words|url=https://archive.org/details/queenintheirownw0000unse|città=Londra|editore=Omnibus Press|cid=Mick, 1992|isbn=978-0-7119-3014-8}}
* {{cita libro|autore=Michele Primi|autore2=Max Felsani|autore3=Mauro Saita|anno=2006|titolo=Queen|editore=Giunti Editore|cid=Felsani, Primi, 2006|isbn=978-88-09-04719-8}}
* {{cita libro|lingua=en|autore=Georg Purvis|anno=2006|titolo=Queen: Complete Works|url=https://archive.org/details/queencompletewor0000geor|città=Richmond|editore=Reynolds & Hearn|cid=Purvis, 2006|isbn=978-1-905287-33-8}}
* {{cita libro|autore=Beppe Riva|anno=2005|titolo=We Will Rock You|città=Milano|editore=Arcana|cid=Riva, 2005|isbn=88-7966-398-4}}
* {{cita libro|lingua=en|autore=Jeff Hudson|anno=2011|titolo=Queen|url=https://archive.org/details/queen0000jeff|città=Londra|editore=Endeavour London Ltd|cid=Hudson, 2011|isbn=1-908271-13-2}}
* {{Cita libro|nome=Dario|cognome=Moccia|autore2=Tuono Pettinato|wkautore2=Tuono Pettinato|titolo=We are the champions|annooriginale=2016|editore=Rizzoli Lizard|città=Milano|ISBN=978-88-1709-024-7}}
== Voci correlate ==
* [[Discografia dei Queen]]
* [[Brani musicali dei Queen]]
* [[Freddie Mercury]]
* [[Brian May]]
* [[John Deacon]]
* [[Roger Taylor (batterista 1949)]]
* [[Rock in Rio]]
* [[Queen + Paul Rodgers]]
* [[Freddie Mercury Tribute Concert]]
* [[
* [[Bohemian Rhapsody (film)]]
== Altri progetti ==
{{interprogetto
== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
{{
{{Singoli dei Queen}}
{{Premio Grammy alla carriera}}
{{Controllo di autorità}}
{{
{{vetrina|14|3|2007|Wikipedia:Vetrina/Segnalazioni/Queen|arg=musica}}
[[Categoria:Queen| ]]
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