=== Sintesi ===
Il Partito Radicale è un’organizzazione non governativa che attraversolotta l’usoin dimodo mezzi nonviolenti lottanonviolento per creare un corpus di leggi nazionali o internazionali sui diritti umani e per l'affermazione della democrazia e della libertà nel mondo ,. quindi aA dispetto del nome ''' partitoPartito''' non è una formazione elettorale. Il Partito Radicale ha deciso da oltre 20venti anni di non presentarsi, con il proprio nome e simbolo,partecipa alle elezioni . Ilper motivocreare disinergie questatra scelta è quello di fare in modo chetutte le proprieforze lottepolitiche diventinoper patrimonioil comuneraggiungimento didegli tuttiobiettivi quellidelle cheproprie voglionomozioni aderire indipendentemente dalla propria fede politicacongressuali. ▼
La storia del Partito iniziaNasce nel 1955 in Italia comeda una scissione del [[Partito Liberale Italiano |Partito Liberale]]<ref name="nascitaPRLDI" /><ref>{{cita testo|pubblicazione=Il Post|titolo=La nascita del Partito Radicale|url=http://www.ilpost.it/2016/02/05/la-nascita-del-partito-radicale/|data=5 febbraio 2016|accesso=25 febbraio 2017}}</ref> e fin dalla sua fondazione si ponecon l’obiettivo di agiredare per la realepiena attuazione dellaalla [[Costituzione]] e l’effettiva instaurazionerealizzazione di uno [[Stato di diritto]] in cui i cittadini siano uguali innanzi alla legge, senza discriminazioni politiche e religiose, e in cui venga garantita la libertà attiva dall’arbitrio del Governo o delle forze di polizia.<ref>{{cita testo|pubblicazione= Aggiornamenti Sociali |data= 28 febbraio 1956|titolo= Fondazione del partito radicale|url=http://www.radioradicale.it/exagora/fondazione-del-partito-radicale|accesso=25 febbraio 2017}}</ref> Nei primi anni di vita, il Partito trovaha il suo riferimento culturale nel settimanale diretto da [[Mario Pannunzio]] [[Il Mondo (rivista)|Il Mondo]] ediretto nel gruppo di intellettuali di tradizioneda [[ Socialismo|socialista]],Mario [[Liberalismo|liberalePannunzio]] ed [[Partito d'Azione|azionista]] collaboratori dele giornalenegli chiamati “[[Amici del Mondo]]” ,<ref>{{cita testo|autore=Eugenio Scalfari|titolo= Breve storia degli "Amici del Mondo"| datapubblicazione= Il radicale|data=2 marzo 1957|url=http://www.radioradicale.it/exagora/breve-storia-degli-amici-del-mondo |numero=1|accesso=25 febbraio 2017 |pubblicazione=Il radicale|numero=1}}</ref> cheun promuovonogruppo unadi forteintellettuali lineadi politicatradizione [[ AnticlericalismoSocialismo| anticlericalesocialista]] , e anti-[[ Democrazia CristianaLiberalismo| democristianaliberale]] , maed anche non-[[ ComunismoPartito d'Azione| comunistaazionista]] , etra cui anti-[[ Partitocrazia|partitocraticaErnesto Rossi]] ., Ilpromotori simbolo storico del partito èdi una testa di donna con ilpolitica [[ berretto frigioAnticlericalismo|anticlericale]] (lae anti-[[ Marianne_(allegoria)Partitocrazia| Mariannapartitocratica]] dellain contrapposizione sia alla [[ RivoluzioneDemocrazia FranceseCristiana]] ).<ref>{{cita testo|autore=Valterche Vecellio|url=http://www.lindro.it/pannella-vi-racconto-l8-dicembre-1955/?pdf=201962|titolo=al Pannella:[[Partito viComunista racconto l’8 dicembre 1955Italiano| data=1 gennaio 1979|accesso=25 febbraio 2017}}</ref>Partito Comunista]].▼
▲Il Partito Radicale è un’organizzazione non governativa che attraverso l’uso di mezzi nonviolenti lotta per creare un corpus di leggi nazionali o internazionali sui diritti umani e per l'affermazione della democrazia e della libertà nel mondo, quindi a dispetto del nome '''partito''' non è una formazione elettorale. Il Partito Radicale ha deciso da oltre 20 anni di non presentarsi, con il proprio nome e simbolo, alle elezioni. Il motivo di questa scelta è quello di fare in modo che le proprie lotte diventino patrimonio comune di tutti quelli che vogliono aderire indipendentemente dalla propria fede politica.
Questa prima fase del Partito subisce un’inattesa svolta nelNel [[1962]] a seguito dellodel ''[[Leopoldo Piccardi#Il "caso Piccardi"|caso Piccardi]]'' quandoe grandelle partedivergenze dellatra classei dirigentedirigenti, abbandonail l’organizzazione.partito, apparentemente giunto al capolinea<ref>{{cita testo|autore=Mario Pannunzio|titolo=Il "Caso Piccardi"|url=http://www.radioradicale.it/exagora/il-caso-piccardi|accesso=27 febbraio 2017|data= 23 marzo 1962}}</ref> Restaè solopreso lain mano dalla componente , fino a quel momento minoritaria , dellachiamata [[Sinistra radicale|Sinistra Radicale]]<ref>{{cita testo|autore=Rolando Parachini|titolo=Storia della Sinistra Radicale|url=http://www.radioradicale.it/exagora/4-storia-della-sinistra-radicale-dal-1952-al-1962-capitolo-iv-verso-la-scissione|accesso=25 febbraio 2017}}</ref> che vedeha income leader [[Marco Pannella]] .<ref>{{cita video|titolo=Marco Pannella si racconta|editore=Rai Storia|url=http://www.raistoria.rai.it/articoli/marco-pannella-si-racconta/33508/default.aspx|data=2003}}</ref> il proprio leader. Il Partito nelsi solcoattiva di una posizione ancora profondamente [[Anticlericalismo|anti-clericale]]per contestacontestare la revisione dei [[Patti Lateranensi]] e, promuove la prima raccolta di firme per un [[referendum]] per l’abrogazioneabrogativo del [[Concordato]]<ref>{{cita testo|url=http://www.radioradicale.it/exagora/campagna-nazionale-per-un-referendum-popolare-sulla-proposta-di-abrogazione-del-concordato|titolo= Campagna nazionale per un referendum popolare sulla proposta di abrogazione del concordato |data=5 maggio 1969|accesso=25 febbraio 2017|pubblicazione=Notizie Radicali|numero=71}}</ref> che viene (bocciato dalla [[Corte Costituzionale]]<ref>{{cita testo|pubblicazione=Notizie Radicali|titolo=L'abrogazione del concordato|data=27 marzo 1971|url=http://www.radioradicale.it/exagora/labrogazione-del-concordato|accesso=25 febbraio 2017|}}</ref> ), conduce iniziandocampagne cosìdi ladenuncia lungasui efinanziamenti travagliataocculti storiaalla [[referendum|referendaria]]politica,<ref>{{Cita del [[Partito Radicale (Italia)news| Partitoautore=Agenzia Radicale ]]|url=http://www. radioradicale.it/exagora/il-vero-scandalo-della-assistenza-pubblica|titolo=Il All’internovero discandalo unadella generaleassistenza riflessionepubblica|pubblicazione=AGENZIA anti-[[StatoRADICALE|data=12 autoritariogiugno 1965| autoritaria]],Numero=113}}</ref> per l’affermazione dell’antimilitarismo e la difesa dei diritti civili. Per evitare le spinte [[Partitocrazia|partitocratiche]] al proprio stesso internointerne, il partitoviene abbandonaabbandonata la propriaprecedente struttura organizzativa di stampo [[Socialismo liberale|socialista-liberale]] perin affermarefavore un’ineditadi formaun modello [[libertarismo| libertarialibertario]] e anti- gerarchicagerarchico cheper diventeràcui unnei elementocongressi determinanteannuali dellasono longevitàrinnovati dell’organizzazionegli organi statutari e decise le mozioni di indirizzo politico, prevedendo libertà di iscrizione e rappresentadivieto tuttoradi unespulsione contributoper chiunque, originaleanche allese formeiscritti dell’organizzazionead dell’impegnoaltri socialepartiti.<ref>{{Cita conferenza |autore= Silvio Pergameno|autore2= Sergio Stanzani | titolo= Il modello del partito libertario e federativo nello statuto radicale | conferenza=“L’ANTAGONISTA RADICALE” - La teoria e la prassi del partito nuovo, socialista e libertario; e lo statuto e l’esperienza del PR nella società e nelle istituzioni - Convegno del consiglio federativo del Partito Radicale |data=aprile 1978 |editore=Partito Radicale |città=Roma |url=http://www.radioradicale.it/exagora/lantagonista-radicale-3-il-modello-del-partito-libertario-e-federativo-nello-statuto-radicale |accesso=25 febbraio 2017 }}</ref> ▼
▲La storia del Partito inizia nel 1955 in Italia come scissione del [[Partito Liberale Italiano]]<ref name="nascitaPRLDI" /><ref>{{cita testo|pubblicazione=Il Post|titolo=La nascita del Partito Radicale|url=http://www.ilpost.it/2016/02/05/la-nascita-del-partito-radicale/|data=5 febbraio 2016|accesso=25 febbraio 2017}}</ref> e fin dalla sua fondazione si pone l’obiettivo di agire per la reale attuazione della [[Costituzione]] e l’effettiva instaurazione di uno [[Stato di diritto]] in cui i cittadini siano uguali innanzi alla legge, senza discriminazioni politiche e religiose, e in cui venga garantita la libertà attiva dall’arbitrio del Governo o delle forze di polizia.<ref>{{cita testo|pubblicazione= Aggiornamenti Sociali |data= 28 febbraio 1956|titolo= Fondazione del partito radicale|url=http://www.radioradicale.it/exagora/fondazione-del-partito-radicale|accesso=25 febbraio 2017}}</ref> Nei primi anni di vita, il Partito trova il suo riferimento culturale nel settimanale diretto da [[Mario Pannunzio]] [[Il Mondo (rivista)|Il Mondo]] e nel gruppo di intellettuali di tradizione [[Socialismo|socialista]], [[Liberalismo|liberale]] ed [[Partito d'Azione|azionista]] collaboratori del giornale chiamati “[[Amici del Mondo]]”<ref>{{cita testo|autore=Eugenio Scalfari|titolo= Breve storia degli "Amici del Mondo"|data= 2 marzo 1957|url=http://www.radioradicale.it/exagora/breve-storia-degli-amici-del-mondo|accesso=25 febbraio 2017|pubblicazione=Il radicale|numero=1}}</ref> che promuovono una forte linea politica [[Anticlericalismo|anticlericale]] e anti-[[Democrazia Cristiana|democristiana]], ma anche non-[[Comunismo|comunista]] e anti-[[Partitocrazia|partitocratica]]. Il simbolo storico del partito è una testa di donna con il [[berretto frigio]] (la [[Marianne_(allegoria)|Marianna]] della [[Rivoluzione Francese]]).<ref>{{cita testo|autore=Valter Vecellio|url=http://www.lindro.it/pannella-vi-racconto-l8-dicembre-1955/?pdf=201962|titolo= Pannella: vi racconto l’8 dicembre 1955|data=1 gennaio 1979|accesso=25 febbraio 2017}}</ref>
Sul finire degli [[Anni 1970|anni settanta]] il Partito è impegnato nelle campagne [[#L'arma referendaria|referendarie]] sul [[#|divorzio]] e [[#La legalizzazione dell'aborto|aborto]] (insieme alla [[Lega Italiana per l'Istituzione del Divorzio]]<ref>{{Cita pubblicazione|autore=|data=4 aprile 1966|titolo=IL DOCUMENTO ISTITUTIVO DELLA LID - LEGA ITALIANA PER L’ISTITUZIONE DEL DIVORZIO E GLI ORGANI|rivista=|volume=|numero=|url=http://www.radioradicale.it/exagora/il-documento-istitutivo-della-lid-lega-italiana-per-listituzione-del-divorzio-e-gli-organi}}</ref> e il [[Centro Italiano Sterilizzazione e Aborto]]<ref>{{Cita pubblicazione|autore=Gianfranco Spadaccia|data=18 gennaio 1975|titolo=Ci assumiamo la responsabilità politica della clinica Cisa|rivista=Notizie Radicali|volume=|numero=625|accesso=20 marzo 2017|abstract=La dichiarazione di Gianfranco Spadaccia con la quale si assume la responsabilità, in quanto Segretario del Pr, di aver promosso la costituzione del CISA (Centro Italiano Sterilizzazione e Aborto) e le sue iniziative di disobbedienza fra cui la clinica di Firenze dove venivano praticati aborti con il metodo Karmann.|url=http://www.radioradicale.it/exagora/ci-assumiamo-la-responsabilita-politica-della-clinica-cisa}}</ref>), così come sui fronti dell’[[anti-proibizionismo]], anti-[[militarismo]] e [[obiezione di coscienza]], sul [[femminismo]] e le [[Rivoluzione sessuale|libertà sessuali]] dando vita anche al primo movimento italiano per i diritti degli [[Omosessualità|omosessuali]] (realizzando un patto federativo con il [[Movimento di Liberazione della Donna]]<ref>{{Cita pubblicazione|autore=MLD|data=15 gennaio 1972|titolo=Come nasce il Movimento di Liberazione della Donna federato al P.R. - Temi e obiettivi di lotta (ottobre 1970)|rivista=SOCIALISMO ‘70|volume=|numero=|accesso=20 marzo 2017|abstract=Dà notizia delle tappe che hanno portato alla nascita del MLD, “movimento politico per la liberazione della donna, inteso non tanto a rivendicare diritti e parità giuridiche…quanto a porre le basi per una lotta di massa autogestita…”. Si parte dal Congresso del partito radicale di Bologna (1967) dove venne approvata una mozione sui temi della libertà sessuale e psicologica per ricordare poi il “successo” del Convegno tenutosi a Roma nel febbraio 1968 (“Repressione sessuale e oppressione sociale”); quindi, ancora, la mozione approvata al Congresso milanese del partito (1969) e la nascita, nell’inverno 1969-70, del “collettivo radicale per la lotta contro la repressione sessuale e le istituzioni psichiatriche”: tutte tappe che porteranno alla nascita del MLD. Questo si propone due obiettivi: I) “liberazione della donna, e quindi affermazione pratica del suo diritto alla libera e autonoma disponibilità del proprio corpo”; 2) “liberalizzazione dell’aborto”. La battaglia femminista non deve interessare solo le donne ma si pone come momento e struttura per la più generale “lotta per una nuova società”.|url=http://www.radioradicale.it/exagora/come-nasce-il-movimento-di-liberazione-della-donna-federato-al-p-r-temi-e-obiettivi-di-lotta-ottobre-1970}}</ref> e il [[FUORI|Fronte Unitario Omosessuali Rivoluzionari Italiani]]<ref>{{Cita pubblicazione|autore=Marco Pannella|data=Luglio 1972|titolo=Contro la (omo)sessualità di classe|rivista=Notizie Radicali|volume=|numero=|accesso=20 marzo 2017|abstract=Nel 1971 nasceva - per iniziativa di un gruppo torinese - il FUORI, movimento per i diritti degli omosessuali. Il nome del movimento più che una sigla (Fronte unitario omosessuale rivoluzionario italiano) voleva essere un invito a non vivere la condizione omosessuale come una colpa, ma come una scelta pienamente legittima. L’anno successivo il movimento avrebbe chiesto e ottenuto ospitalità presso le sedi del partito radicale. In questo articolo Marco Pannella introduce il problema della sessualità , “etero” o “omo” che sia, nel dibattito politico della società civile.}}</ref>), la riforma del diritto di famiglia, l’estensione del voto ai diciottenni. Ad un panorama antagonista carico di odio e violenza che sfocia nel [[terrorismo rosso]] e [[Terrorismo nero|nero]], il Partito Radicale contrappone la [[nonviolenza]] [[Gandhismo|gandhiana]], con i suoi mezzi atipici di azione politica, come le [[Disobbedienza civile|disobbedienze civili]], le autodenunce<ref>Ad esempio nel 1971 avvenne il caso dell'[[Autodenuncia di solidarietà a Lotta Continua]] in cui i radicali, tra cui [[Marco Pannella]] e [[Marcello Baraghini]] prestarono il loro nome firmando il giornale come direttore responsabile per consentirne la pubblicazione e finirono inquisiti per "reati a mezzo stampa" come vilipendio all'esercito, istigazione alla diserzione ed a delinquere ed altri reati d'opinione</ref>, i [[sit-in]], le [[Maratona oratorie|maratone oratorie]], le manifestazioni in [[fila indiana]]<ref>{{cita testo|titolo=I radicali e la non-violenza|autore= Angiolo Bandinelli, Olivier Dupuis, Luca Frassineti, Silvia Manzi|url=http://www.radioradicale.it/exagora/i-radicali-e-la-nonviolenza|data=23 aprile 1994|accesso=25 febbraio 2017}}</ref> e moderne forme di [[comunicazione politica]].<ref>{{cita testo|titolo=Condannati a comunicare|autore=Gianni Melega|pubblicazione=Il quotidiano radicale|data= 11 novembre 1993|url=http://www.radioradicale.it/exagora/condannati-a-comunicare|accesso=25 febbraio 2017}}</ref>
▲Questa prima fase del Partito subisce un’inattesa svolta nel [[1962]] a seguito dello ''[[Leopoldo Piccardi#Il "caso Piccardi"|caso Piccardi]]'' quando gran parte della classe dirigente abbandona l’organizzazione.<ref>{{cita testo|autore=Mario Pannunzio|titolo=Il "Caso Piccardi"|url=http://www.radioradicale.it/exagora/il-caso-piccardi|accesso=27 febbraio 2017|data= 23 marzo 1962}}</ref> Resta solo la componente, fino a quel momento minoritaria, della [[Sinistra radicale|Sinistra Radicale]]<ref>{{cita testo|autore=Rolando Parachini|titolo=Storia della Sinistra Radicale|url=http://www.radioradicale.it/exagora/4-storia-della-sinistra-radicale-dal-1952-al-1962-capitolo-iv-verso-la-scissione|accesso=25 febbraio 2017}}</ref> che vede in [[Marco Pannella]]<ref>{{cita video|titolo=Marco Pannella si racconta|editore=Rai Storia|url=http://www.raistoria.rai.it/articoli/marco-pannella-si-racconta/33508/default.aspx|data=2003}}</ref> il proprio leader. Il Partito nel solco di una posizione ancora profondamente [[Anticlericalismo|anti-clericale]] contesta la revisione dei [[Patti Lateranensi]] e promuove la prima raccolta di firme per un [[referendum]] per l’abrogazione del [[Concordato]]<ref>{{cita testo|url=http://www.radioradicale.it/exagora/campagna-nazionale-per-un-referendum-popolare-sulla-proposta-di-abrogazione-del-concordato|titolo= Campagna nazionale per un referendum popolare sulla proposta di abrogazione del concordato |data=5 maggio 1969|accesso=25 febbraio 2017|pubblicazione=Notizie Radicali|numero=71}}</ref> che viene bocciato dalla [[Corte Costituzionale]]<ref>{{cita testo|pubblicazione=Notizie Radicali|titolo=L'abrogazione del concordato|data=27 marzo 1971|url=http://www.radioradicale.it/exagora/labrogazione-del-concordato|accesso=25 febbraio 2017|}}</ref> iniziando così la lunga e travagliata storia [[referendum|referendaria]] del [[Partito Radicale (Italia)|Partito Radicale]]. All’interno di una generale riflessione anti-[[Stato autoritario|autoritaria]], per evitare le spinte [[Partitocrazia|partitocratiche]] al proprio stesso interno, il partito abbandona la propria struttura organizzativa di stampo [[Socialismo liberale|socialista-liberale]] per affermare un’inedita forma [[libertarismo|libertaria]] anti-gerarchica che diventerà un elemento determinante della longevità dell’organizzazione, e rappresenta tuttora un contributo originale alle forme dell’organizzazione dell’impegno sociale.<ref>{{Cita conferenza |autore= Silvio Pergameno|autore2= Sergio Stanzani | titolo= Il modello del partito libertario e federativo nello statuto radicale | conferenza=“L’ANTAGONISTA RADICALE” - La teoria e la prassi del partito nuovo, socialista e libertario; e lo statuto e l’esperienza del PR nella società e nelle istituzioni - Convegno del consiglio federativo del Partito Radicale |data=aprile 1978 |editore=Partito Radicale |città=Roma |url=http://www.radioradicale.it/exagora/lantagonista-radicale-3-il-modello-del-partito-libertario-e-federativo-nello-statuto-radicale |accesso=25 febbraio 2017 }}</ref>
Coniugando immediatezza delle decisioni degli organi dirigenti con la possibilità di coinvolgere realtà molto differenti, il «partito nuovo», negliLe [[Annielezioni 1970|annipolitiche settanta]]italiane sidel lancia in forti campagne moralizzatrici, imperniandosi sulla difesa dei [[Partito Radicale (Italia)#Gli anni settanta1976|diritti umani]] e [[Diritti civili|civili]], contro la [[corruzione]] e contro il retaggio legislativo di ispirazione clericale nelle regolamentazionielezioni del [[diritto di famiglia1976]]. Èvedono ill’ingresso periodo delle note e vittoriose campagnenel [[#L'arma referendariaParlamento|referendarie]] in tema di [[#|divorzio]], ed [[#La legalizzazione dell'aborto|aborto]], ma anche di quelle movimentiste sull’[[anti-proibizionismo]], anti-[[militarismo]] e [[obiezione di coscienza]], sul [[femminismo]] e le [[Rivoluzione sessuale|libertà sessuali]] dando vita anche al primo movimentoParlamento italiano per i diritti degli omosessuali (realizzando un patto federativo con il [[FUORI]]). Agendo ancora fuori dalle istituzioni, in un panorama antagonista carico di odio e violenza che sfocia nel [[terrorismo rosso]] e [[Terrorismo nero|nero]] risulta vincente l’adozione da parte dei radicali della [[nonviolenza]] [[Gandhismo|gandhiana]], con i suoi mezzi atipici di azione politica, come le [[Disobbedienza civile (società)|disobbedienze civili]], le autodenunce<ref>Ad esempio nel 1971 avvenne il caso dell'[[Autodenuncia di solidarietà a Lotta Continua]] in cui i radicali, tra cui [[Marco Pannella]] e [[Marcello Baraghini]] prestarono il loro nome firmando il giornale come direttore responsabile per consentirne la pubblicazione e finirono inquisiti per "reati a mezzo stampa" come vilipendio all'esercito, istigazione alla diserzione ed a delinquere ed altri reati d'opinione</ref>, i [[sit-in]], le [[Maratona oratorie|maratone oratorie]], le manifestazioni in [[fila indiana]], ecc.<ref>{{cita testo|titolo=I radicaliNatura e laruolo non-violenza|autore=del Angiolopartito Bandinelli,radicale: Olivieralcune Dupuis,ipotesi Luca Frassineti, Silvia Manziinterpretative|urlpubblicazione=http://www.radioradicale.it/exagora/i-radicali-e-la-nonviolenza|data=23ARGOMENTI aprile 1994|accesso=25 febbraio 2017}}</ref> Anche attraverso eclatantiRADICALI, dirompentiBIMESTRALE ePOLITICO modernePER forme di [[comunicazione politica]]<ref>{{cita testo|titolo=Condannati a comunicare|autore=Gianni Melega|pubblicazione=Il quotidiano radicaleL’ALTERNATIVA|data=Agosto-Novembre 11 novembre 19931977|url=http://www.radioradicale.it/exagora/condannatinatura-ae-comunicareruolo-del-partito-radicale-alcune-ipotesi-interpretative|numero=3-4|accesso=2526 febbraio 2017}}</ref> i radicali attirano a sé grande simpatia da parte dei cittadini di tutteuna lepiccola estrazioni sociali e politiche epattuglia di moltiradicali personaggicandidati pubbliciin eliste dello spettacolo. Nelle [[elezioni politiche italiane del 1976]],autonome con il nuovo simbolo della [[Rosa nel Pugno che]]<ref>[[Marco Pannella]] compraacquisirà il simbolo dai [[Partito Socialista (Francia)|socialisti francesi]] di [[François Mitterrand|François Mitterand]]<ref> cfr. {{cita testo|autore=Gabriele Maestri|url=http://www.isimbolidelladiscordia.it/2015/07/la-vera-storia-della-rosa-nel-pugno.html|titolo=La vera storia della Rosa nel Pugno|data=13 luglio 2015|accesso=26 febbraio 2017}}</ref>, l’ingresso di una piccola pattuglia di «nuovi radicali» nel [[Parlamento]]<ref>{{cita testo|url=http://www.radioradicaleisimbolidelladiscordia.it/exagora2015/natura07/la-evera-ruolostoria-deldella-partitorosa-radicalenel-alcune-ipotesi-interpretative|titolo=Natura e ruolo del partito radicale: alcune ipotesi interpretative|data= Agosto-Novembre 1977 |pubblicazione= ARGOMENTI RADICALI, BIMESTRALE POLITICO PER L’ALTERNATIVA|numero=3-4pugno.html|accesso=26 febbraio 2017}}</ref>. apreQuesta unanuova fase ineditavede nellai storiaradicali delportare Partito, in cui alle precedentinuovi formemetodi di lotta movimentiste,in rafforzateParlamento dall’ampiocon seguito popolare, si associa l’uso di tecniche parlamentari inconsuete come l’adozione in modol'uso massivo dell’[[ostruzionismo]]<ref>{{cita testo|url=http://www.ilpost.it/2013/07/26/ostruzionismo-parlamentare/|data=26 luglio 2013|autore=Luca Misculin|titolo=Breve storia dell’ostruzionismo|pubblicazione=IlPost.it|accesso=26 febbraio 2017}}</ref> e la promozione di iniziative legislative trasversali su cui registrare la convergenza di singoli parlamentari di differenti estrazioni politiche.<ref>{{Cita web|url=http://www.radioradicale.it/exagora/limbevibile-cocktail-radicale|titolo=L'imbevibile cocktail radicale|autore=Aniello Coppola|sito=www.radioradicale.it|data=4 maggio 1979|lingua=it|accesso=2017-02-27}}</ref> Neie loro rapporti con i politici degli altri schieramenti i radicali si spingono fino al punto di chiedere loro l’acquisto della tessera radicale stimolando così il fenomeno, assolutamente originale per il panorama politico, dellala «doppia tessera»<ref>{{cita testo|url=http://www.radioradicale.it/exagora/2-nuove-tessere-e-doppie-tessere-perche-aderiamo-al-pr|accesso=26 febbraio 2017|data=6 luglio 1972|autore=Massimo Teodori, Fenoaltea Giorgio, Bugno Federico, Calderisi Giuseppe, Canestrini Sandro, et al.|titolo= Nuove tessere e doppie tessere: perché aderiamo al PR}}</ref> (che icome partitiattestazione di stampoimpegno ideologicocomune rifiutanosu energicamente).battaglie Icondivise radicaliin usanocontrapposizione ilagli seguitoschieramenti popolareprestabiliti riscossosu nellebase piazzeideologica. perSul farefronte ampioistituzionale ricorsoi alloparlamentari strumentoradicali referendariosi riuscendobattono inper questola modoriforma dell’ordinamento carcerario, ala dispettolimitazione della minima forzacarcerazione parlamentarepreventiva, ala porre all’ordinesmilitarizzazione del giornoCorpo degli agenti di custodia.<ref>{{Cita pubblicazione|autore=|data=6 aprile 1977|titolo=CARCERI: 37 GIORNI DI DIGIUNO|rivista=Notizie Radicali|volume=|numero=86|accesso=20 marzo 2017|abstract=La cronologia dei 73 giorni di digiuno della politicasegretaria alcunidel temiPr sensibiliAdelaide aAglietta cuie di numerosi altri militanti per la politicariforma none vorrebbela daresmilitarizzazione risposta,del maCorpo èdegli obbligataagenti invecedi acustodia.|url=http://old.radicali.it/search_view.php?id=45916&lang=&cms=}}</ref> trattare perI evitareradicali usano il votoseguito popolare riscosso nelle piazze per fare ampio ricorso allo strumento referendario.<ref>{{cita testo|url=http://www.radicali.it/20100705/referendum-radicali/|data=5 luglio 2010|titolo=Referendum radicali — L’unico programma politico sottoposto al voto dei cittadini. |accesso=26 febbraio 2017|autore=Radicali Italiani}}</ref><ref>{{cita testo|titolo=I referendum sono espressione dello Stato di diritto|autore=Marco Pannella|data=19 marzo 1987|pubblicazione= AVANTI!|accesso=26 febbraio 2017}}</ref>
Negli anni più duri del [[terrorismo]], i radicali da soli denunciano il [[compromesso storico]]<ref name=":2">{{Cita pubblicazione|autore=Marco Pannella|linkautore=|data=27 marzo 1975|titolo=Compromesso storico e compromesso massonico|rivista=Abc|volume=|numero=|accesso=20 marzo 2017|url=http://www.radioradicale.it/exagora/compromesso-storico-e-compromesso-massonico}}</ref> in cui al governo si ritrovano insieme [[democristiano|democristiani]] e [[Partito Comunista Italiano|comunisti]], [[Partito Socialista Italiano|socialisti]] e laici praticamente senza contestazioni ed alternative, e addirittura aprono un dialogo, nella più pura tradizione gandhiana, con i violenti e i terroristi.<ref>{{cita testo|titolo=Una inutile strage|url=http://www.radioradicale.it/exagora/una-inutile-strage-14-un-anno-dopo-riflessioni-spunti|data=15 giugno 1982|accesso=26 febbraio 2017|autore=[[Marco Pannella]]}}</ref><ref>{{cita testo|url=http://www.radioradicale.it/exagora/paradosso-radicale|autore=[[Adriano Sofri]]|data= 31 gennaio 1993 |accesso=26 febbraio 2017|titolo=Paradosso radicale}}</ref>, anche perché, come vieneViene poi piano piano alla luce, ancheproprio grazie alle inchieste dei radicali, che ampie aree del [[terrorismo]] politico eranosono strettamente interrelate con la massoneria,<ref name=":2" /> i [[servizi segreti]] e altri apparati dello Stato.<ref>{{cita testo|titolo= Il coperchio della P2 sul regime dei partiti|autore=Massimo Teodori|autore2=Gianfranco Spadaccia|data= 14 marzo 1984|url=http://www.radioradicale.it/exagora/il-coperchio-della-p2-sul-regime-dei-partiti|accesso=26 febbraio 2016}|pubblicazione=Notizie Radicali|numero=66}}</ref>
L’ingresso dei radicali in Parlamento segna anche l’inizio diapre una nuova era anche nella comunicazione politica italiana. Il Partito Radicale rifiuta di usare il [[Finanziamento pubblico ai partiti|finanziamento pubblico]]<ref>{{Cita pubblicazione|autore=Marco Pannella|data=8-9 maggio 1977|titolo=Le armi del Partito Radicale|rivista=Lotta Continua|volume=|numero=|url=http://www.radioradicale.it/exagora/le-armi-del-partito-radicale}}</ref> di usare il [[Finanziamento pubblico ai partiti|finanziamento pubblico]] per le proprie attività politiche, in quanto distorsivo del rapporto tra i proprio iscritti e ladirigenti, classema dirigentenon delpuò partito,rifiutarlo maa nonfavore potendodei utilmente evitarnecittadini, l’usoquindi decide di finanziare prima una serie di iniziative specifiche, come ad esempio un fondo per le vittime del terrorismo,<ref>{{Cita pubblicazione|autore=Marco Pannella|data=Seduta n. 3 di Lunedì 15 luglio 2013|titolo=Commissione parlamentare per l'indirizzo generale e la vigilanza dei servizi radiotelevisivi — Audizione dell'on. Marco Pannella|rivista=|volume=|numero=|accesso=26 febbraio 2017|url=http://documenti.camera.it/leg17/resoconti/commissioni/stenografici/html/21/audiz2/audizione/2013/07/15/indice_stenografico.0003.html#stenograficoCommissione.tit00030.int00040}}</ref> e successivamente unapoi un'emittente radiofonica al servizio di tutti i cittadini e di tutte le parti politiche, nasce così [[Radio Radicale]]<ref>{{cita video|url=http://www.radioradicale.it/scheda/198090/trentanni-di-radio-radicale-massimo-bordin-intervista-paolo-vigevano-prima-puntata|autore=Massimo Bordin|titolo=Massimo Bordin intervista Paolo Vigevano sulla storia di Radio Radicale|data=16 maggio 2006|accesso=26 febbraio 2017}}</ref>, su cui si riversa il finanziamento pubblico<ref>{{cita testo|titolo=Il finanziamento pubblico dei partiti nell'Italia repubblicana (TESI DI LAUREA IN STORIA DELLE ISTITUZIONI PARLAMENTARI)|autore= Rosanna Sabatino|url=http://www.radioradicale.it/exagora/1-il-finanziamento-pubblico-dei-partiti-nellitalia-repubblicana|data=3 marzo 1994|accesso=26 febbraio 2017}}</ref> spettante al partito. La Radio avvia le trasmissioni con l’obiettivo della divulgazione pubblica (anche in forma un po’ piratesca all’inizio<ref name=":0" />) dei dibattiti parlamentari e poi si apre alla registrazione non solo della vita politica del Partito Radicale stesso ma anche di tutti gli altri partiti e organizzazioni, rendendo effettivo il “mantra” [[Luigi Einaudi|einaudiano]] del “conoscere per deliberare”.<ref>{{cita testo|titolo=Conoscere per deliberare|url=http://www.luigieinaudi.it/percorsi-di-lettura/lib/percorso-6/conoscere-per-deliberare.html|pubblicazione=Prediche inutili|editore=Einaudi|città=Torino|data=1964|pagine=3-14}}</ref><ref>{{cita testo|titolo= La galleria dei ritratti di marco pannella|data=2 novembre 1985|pubblicazione=FINE SECOLO|autore=Adriano Softi|url=http://www.radioradicale.it/exagora/la-galleria-dei-ritratti-di-marco-pannella|accesso=26 febbraio 2017}}</ref>
Un’altra area di grande impegno è quello internazionale, infatti finFin dagli [[Anni 1960|anni ‘60]], e poi per tutti gli [[Anni 1970|anni ‘70]] e ‘[[Anni 1980|80]] l’impegno dei militanti radicali sul fronte internazionale si rivolge aial deficit democratico dei [[Europa orientale|paesi dell’Est]], in grande deficit democratico, nei. qualiSi organizzano manifestazioni e azioni non-violente di disobbedienza civile che non raramente si concludono con arresti e detenzioni. Nell’ambito delle battaglie internazionaliste va citato il grande impegno delIl Partito Radicale, e di Marco Pannella personalmente, di mobilitano sulla campagna per un intervento straordinario “contro“''contro lo sterminio per fame e sottosviluppo nel mondo”'',<ref>{{cita web|url=http://www.radioradicale.it/exagora/lo-sterminio-per-fame-e-sottosviluppo-nel-mondo|titolo= Lo sterminio per fame e sottosviluppo nel mondo - Tre anni di politica radicale (1979 - 1982)|autore=Gianfranco Dell'Alba|data=1 gennaio 1983}}</ref> che anticipadarà luogo al settore della [[Cooperazione allo sviluppo|cooperazione internazionale]] e anticipando in modo quasi profetico le ondate migratorie che l’Europa vivrà ventidegli anni più tardirecenti. Gli [[Anni 1980|anni ‘80]] sono per i radicali un periodo di transizione in cui alla lotta contro [[Stato autoritario|l’autoritarismo]] della società si associa una più sofisticata un'analisi dello statoStato italianoItaliano che vede nelle difficoltà della [[Giustizia]] uno dei principali ostacoli al completo compimentoalla nellacompleta attuazione della [[Costituzione]].<ref>{{cita testo|titolo=La certezza del diritto in Italia: Una straordinaria conferma|autore= Massimo Teodori|pubblicazione=Notizie Radicali|numero=156 |data=5 giugno 1986|accesso=26 febbraio 2017|url=http://www.radioradicale.it/exagora/la-certezza-del-diritto-in-italia-una-straordinaria-conferma}}</ref> Il Partito segue da vicino il mondo della [[giustizia]], dando attenzione al mondo dell’esecuzioneall’esecuzione penale nelle [[Carceri italiane|carceri]], allo svolgimento dei processi ad iniziare da quelli per [[terrorismo]] o [[mafia]], e il processo dialla formazione delle leggi considerate «[[Criminogenesi|criminogene]]». I radicali diventano quindicosì il bastione del [[garantismo]] italiano.<ref>{{cita testo|titolo= Il vero scandalo e' l'ingiustizia|url=http://www.radioradicale.it/exagora/il-vero-scandalo-e-lingiustizia|pubblicazione=Notizie Radicali|numero=62|data=24 marzo 1984|accesso=26 febbraio 2017}}</ref> proprio in tempo per l’ondata giustizialista ed anti-partitica di [[Mani Pulite]]. La vasta eco della battaglia politica e giudiziaria di [[Enzo Tortora]]<ref>{{cita libro|autore=[[Leonardo Sciascia]]|titolo=A futura Memoria|url=http://www.radioradicale.it/exagora/a-futura-memoria-introduzione|editore=Bompiani editore|data= dicembre 1989|accesso=26 febbraio 2017|isbn= 9788845931499}}</ref> porta ai radicali ancora altri consensi e li candida a presentarsi come una forza politica di tutto rilievo all’interno del panorama dei partiti italiani. Il comportamento elettorale dei radicali è però sempre stato tutt’altro che lineare, in molte occasioni, forse anche per mascherare la propria debolezza nella formazione delle liste, che a sua volta è dovuta all’insofferenza ad una strutturazione gerarchica e quindi localistica, il Partito non presenta liste,<ref>{{Cita pubblicazione|autore=|data=3 aprile 1968|titolo=Nè liste nè candidati radicali alle prossime elezioni|rivista=NOTIZIE RADICALI|volume=|numero=22|url=http://www.radioradicale.it/exagora/la-nota-ne-liste-ne-candidati-radicali-alle-prossime-elezioni-secondo-convegno-nazionale-dei-quadri-radicali}}</ref> oppure sostiene specifici candidati di altri partiti, altre volte si presenta con apparentamenti con altri liste e perfino presenta propri simboli ma per fare però campagna elettorale per l’astensione. In questa complessa fase in cuidimetterà da unparlamentare latoeletto il Partito vede sempre continuamente crescerecon il proprio consenso elettorale ma dall’altro disperdere di volta in volta il consenso ottenuto per evitare le spinte partitocratiche interne, nel XXXV Congresso del 1989<ref>{{cita testo|titolo= Budapest: il Congresso del Partito radicale|autore=[[Roberto Cicciomessere]]|pubblicazione=Notizie Radicali|numero=55|data=13 marzo 1989 }}</ref>Radicale, tenuto per lafarsi primaarrestare voltae fuori dai confini nazionali a Budapestprocessare, siporta consuma un vero e proprio strappo tra quanti vorrebbero sfruttare la privilegiata posizione che iai radicali stannomolti ottenendo nel panorama politico nazionaleconsensi e quindili usarne le potenzialità elettorali anche a livello locale, e chi invece,candida come iluna leader storico Marco Pannella, preferisce sostenere le caratteristiche innovative del partito libertario come strumento di lottaforza politica non di parte.tutto La mozione politica del’89 cristallizza quindi quell’insieme di caratteristiche che nei venti anni precedenti avevano connotato positivamente l’attività del partito, e l’eloquenza dei suoi principali esponenti: la non-violenza gandhiana come strumento di lotta politica, la transnazionalità della visione e la dimensione inclusiva del transpartitismo. Per rafforzare quest’ultima condizione, e per fermare le spinte centrifughe nel partito, invece di continuare ad incentivare la pratica della «doppia tessera», il congresso a larga maggioranza vota la mozione proposta da [[Marco Pannella|Pannella]] che prevede che il Partito in quanto tale e con il proprio simbolo non si si presenti più alle elezioni.<ref>{{cita testo|titolo=Un programma politico|autore=Sergio Stanzani|url=http://www.radioradicale.it/exagora/un-programma-politico|pubblicazione=Notizie Radicali|numero=51|data=11 marzo 1988|accesso=26 febbraio 2017}}</ref> La realizzazione del nuovo simbolo in cui viene raffigurato il volto stilizzato di Gandhi composto dalle scritta “Partito Radicale” in differenti grafismi e lingue inscritta in un ottagono<ref>{{cita testo|url=http://www.radioradicale.it/exagora/il-simbolo-di-gandhi-fa-la-differenza|titolo=Il simbolo di Gandhi fa la differenza|autore=Gianfranco Spadaccia|pubblicazione= Atti del convegno “I radicali e la nonviolenza: un metodo, una speranza”|città=Roma|data=29-30 aprile 1988|accesso=26 febbraio 2016}}</ref>. È il punto di non ritorno nella trasformazione del Partito da strumento di lotta di parte, intriso da forti connotazioni [[Ideologia|ideologiche]] di stampo [[liberalismo|liberale]] e [[socialismo|socialista]], in uno strumento di lotta politica completamente al servizio delle campagne adottate rinunciando per sempre, non tanto e non solo alle velleità elettorali, ma soprattutto alla sovrastruttura ideologica che necessariamente le avrebbe connotate. Questa decisione provocherà grande polemicarilievo all’interno del partito e una parte consistentepanorama dei radicali storici lasceranno il partito per continuare la propria attività in altri gruppi o partiti o ritirarsi a vita privataitaliani.<ref>{{cita testo|titolo=Lettera aperta di Mauro Mellini al Primo segretario del Partito Radicale Sergio Stanzani|pubblicazione=Notizie Radicali|data=30 novembre 1988|url=http://www.radioradicale.it/exagora/lettera-aperta-di-mauro-mellini-al-primo-segretario-del-partito-radicale-sergio-stanzani|numero=262|accesso=26 febbraio 2017}}</ref><ref>{{cita testo|autore=Massimo Teodori|titolo=L'illusione transnazionale e transpartitica|pubblicazione=Marco Pannella — un eretico liberale nella crisi della repubblica|editore=Casa editrice Marsilio|città=Venezia|data=1996|url=http://www.eclettico.org/cr/libri/teodori/diaspora.htm#_Toc490915674|accesso=26 febbraio 2017}}</ref> Molti radicali però si impegneranno ancora attivamente in politica, talvolta direttamente o indirettamente supportati anche dal partito stesso, cercando ospitalità nei partiti tradizionali o creando nuove liste elettorali spesso tematiche ([[Federazione dei Verdi|ecologisti]], antiproibizionisti<ref>{{cita testo|url=http://www.radicalparty.org/it/content/lorganizzazione-politica-dellantiproibizionismo|titolo=L'organizzazione politica dell'antiproibizionismo|data=1 luglio 1991|accesso=26 febbraio 2016}}</ref>, ecc. ).<ref>{{cita testo|url=http://www.isimbolidelladiscordia.it/2016/05/in-memoria-di-marco-pannella-una-storia.html|titolo=In memoria di Marco Pannella: una storia, tanti simboli|data=19 maggio 2016|accesso=26 febbraio 2017|autore=Gabriele Maestri}}</ref> Da questo momento la vita del Partito vive un lungo periodo di vera e propria esplosione di interesse nei confronti delle condizioni dello stato di diritto e delle democrazie nel Mondo.<ref>{{cita libro|ISBN= 9788840400587|nome=Massimo|cognome= Lensi|titolo=Oltre Chiasso|editore=Nardini Editore|città= Firenze|anno=2016|url=http://www.nardinieditore.it/prodotto/oltre-chiasso-il-mio-viaggio-con-marco-pannella-e-il-partito-radicale-transnazionale/|lingua=IT|abstract=Il Partito Radicale Transnazionale è una delle più interessanti intuizioni di Marco Pannella. Nato nel 1989 a Budapest, dopo qualche anno di intensa attività e inaspettati successi inizia un lungo declino che lo porterà alla sospensione delle attività congressuali, ma non a cessare di produrre idee e iniziative. Massimo Lensi descrive questa parabola attraverso la sua esperienza personale}}</ref> Pur continuando a trarre la propria linfa vitale e molto delle proprie risorse economiche nella realtà italiana, anche per la sua commistione con le varie forme politiche aggregate attorno a iniziative di derivazione radicali, prima tra tutte quelle di cui [[Marco Pannella]] stesso si fa promotore, il Partito potenzia con particolare vigore la sua attività [[transnazionale]] orientata principalmente verso i [[Paesi dell'Est|paesi dell’Est]].<ref><nowiki>{{cita testo|titolo=Appunti sulle prospettive del partito radicale nell'europa comunista|pubblicazione=Documento preparatorio per il Consiglio Federale di Roma|data=1-5 settembre 1989|autore= Lorenzo Strik-Lievers|autore2=Olivier Dupuis|accesso=26 febbraio 2017</nowiki></ref><ref>{{cita testo|titolo= IL PARTITO TRASNAZIONALE: DEMOCRAZIA E DIRITTO ALL’INFORMAZIONE - LE DIMISSIONI DA DEPUTATO DI MARCO PANNELLA - LE MANIFESTAZIONI DI MOSCA, VARSAVIA, PRAGA, BUDAPEST PER IL DIRITTO ALL’INFORMAZIONE NEI PAESI OCCIDENTALI - LO SCIOPERO DELLA FAME AD OLTRANZA DI MARCO PANNELLA, GIOVANNI NEGRI E LUIGI DEL GATTO - L’ACCETTAZIONE DELLE DIMISSIONI DI MARCO PANNELLA
|data=31 ottobre 1989 |url=http://www.radioradicale.it/il-partito-trasnazionale-democrazia-e-diritto-allinformazione-le-dimissioni-da-deputato-di-marco-pannella-le-manifestazioni-di-m|accesso=26 febbraio 2016}}</ref> A metà degli [[Anni 1990|anni ‘90]] diventa centrale nell’evoluzione transnazionale del Partito la fondazione della [[Bulletin board system|BBS]] chiamata [[Agorà Telematica]],<ref>{{cita testo|titolo=Agorà, rete non solo politica|autore=Caravita Giuseppe|data=26 novembre 1993|pubblicazione=Il Sole 24 Ore|url=http://www.radioradicale.it/exagora/agora-rete-non-solo-politica|accesso=26 febbraio 2017}}</ref><ref>{{cita testo|url=http://www.radioradicale.it/exagora/descrizione-del-sistema-telematico-multilingue-stm|titolo=Descrizione del Sistema Telematico Multilingue - STM|autore=Cicciomessere Roberto|data=4 settembre 1992||pubblicazione=Seminario del Partito radicale|città=Sabaudia}}</ref> che è una delle prime [[BBS]] in Italia a permettere connessioni contemporanee dai molti paesi nei quali il Partito apre punti di presenza o sedi. Nel [[1995]], dopo un intenso lavoro istituzionale, il Partito, pur mantenendo le forme proprie organizzative originali di partito [[Libertarianismo|libertario]], si è di fatto trasformato in una [[organizzazione non governativa]] per la promozione dei [[diritti umani]] e per l'affermazione della [[democrazia]] e della [[libertà]] nel mondo, ottiene la registrazione come con status consultivo di livello generale al Consiglio Economico e Sociale ([[ECOSOC]]) dell’[[ONU]].<ref>{{cita testo|titolo=Onu/riconoscimento ngo del partito radicale|autore=Marino Busdachin|data=21 giugno 1995|pubblicazione= appunto di Marino Busdachin per la conferenza segreteria e per Marco Pannella|url=http://www.radioradicale.it/exagora/onu-riconoscimento-ngo-del-partito-radicale-0|accesso=26 febbraio 2017}}</ref> In questa sede il Partito porta avanti una serie di battaglie di alto profilo come la moratoria della [[pena di morte]] e poi la proposta di una sua totale [[Abolizione della pena di morte|abolizione]],<ref>{{cita testo|titolo=La pena di morte a fronte del diritto internazionale vigente.|autore=Caterina Caravaggi|url=http://www.radioradicale.it/exagora/la-pena-di-morte-a-fronte-del-diritto-internazionale-vigente|data= 25 ottobre 1991 |accesso=26 febbraio 2016}}</ref> [[Antiproibizionismo|l’antiproibizionismo]] contro le mafie mondiali,<ref>{{cita testo|titolo=Droga: Il Partito radicale e l'iniziativa contro il traffico clandestino delle droghe|url=http://www.radioradicale.it/exagora/droga-il-partito-radicale-e-liniziativa-contro-il-traffico-clandestino-delle-droghe|autore=Stanzani Sergio|data=1 febbraio 1989|pubblicazione=“I costi del proibizionismo sulle droghe” - Atti del colloquio internazionale sull’antiproibizionismo, Bruxelles 28 settembre - 1 ottobre 1988|editore=Ed. Partito Radicale|accesso=26 febbraio 2017}}</ref> la [[giustizia giusta]],<ref>{{cita testo|url=http://www.radioradicale.it/exagora/giustizia-lappello-del-comitato-per-una-giustizia-giusta|titolo=Giustizia: l'appello del "comitato per una giustizia giusta"|data= 25 febbraio 1985
|autore=Leonardo Sciascia|autore2=Alessandro Galante Garrone|accesso=26 febbraio 2017}}</ref> la [[libertà di ricerca scientifica]] e la battaglia per l’abolizione delle [[mutilazioni genitali femminili]].<ref>{{cita testo|titolo=Quando la religione diventa barbarie|url=http://www.radioradicale.it/exagora/quando-la-religione-diventa-barbarie|pubblicazione=IL QUOTIDIANO RADICALE|data=28 ottobre 1993|accesso=26 febbraio 2017}}</ref> ▼
Il comportamento elettorale dei radicali è sempre stato tutt’altro che lineare, non si presentano volontariamente nei primi 20 anni di vita e successivamente, in molte occasioni, non presentano liste,<ref>{{Cita pubblicazione|autore=|data=3 aprile 1968|titolo=Nè liste nè candidati radicali alle prossime elezioni|rivista=NOTIZIE RADICALI|volume=|numero=22|url=http://www.radioradicale.it/exagora/la-nota-ne-liste-ne-candidati-radicali-alle-prossime-elezioni-secondo-convegno-nazionale-dei-quadri-radicali}}</ref> oppure si limitano a sostenere specifici candidati di altri partiti, mentre talvolta si presenta con apparentamenti e in altre occasioni presenta il proprio simbolo ma per fare però campagna elettorale per l’astensione.
Il Partito sostiene le istanze dei popoli non rappresentati, come il [[Tibetani]], gli [[Uiguri]]<ref>{{cita testo|url=http://www.radioradicale.it/exagora/radio-radicale-turkestan-orientale|titolo= Colloquio con Erkin Alptekin, leader degli Ujguri del Turkestan orientale |autore=Radio radicale turkestan orientale|data=24 luglio 1997}}</ref> e i [[Degar|Montagnard]],<ref>{{cita testo|titolo= I montagnard: una persecuzione nell'indifferenza|url=http://www.radicalparty.org/it/content/i-montagnard-una-persecuzione-nellindifferenza|autore=Gerolamo Fazzini|pubblicazione=Avvenire|data=13 aprile 2005|accesso=26 febbraio 2017}}</ref>ed effettua un monitoraggio attivo dei conflitti contro i paesi [[Tiranno|dispotici]], come quello ucraino contro la [[Russia]], o dà voce alla dissidenza contro i regimi totalitari come quello [[Cuba|cubano]] o [[Turchia|turco]]. In seno all’[[ONU]], non mancano elementi di conflittualità che porteranno il Partito ad entrare in rotta di collisione con la [[Russia]], in particolare per la proposta di un piano di pace nel conflitto [[Prima guerra cecena|ceceno]], tanto da rischiare una procedura di sospensione prima e poi di espulsione, da cui il Partito alla fine riesce a difendersi positivamente.<ref>{{cita testo|url=http://www.radioradicale.it/exagora/espulsione-del-prt-dallonu-articolo-di-le-monde|titolo= LA RUSSIA VUOLE SOFFOCARE OGNI VOCE CECENA ALL’ONU|data=21 luglio 2000|pubblicazione=Le Monde|pagina=4|accesso=26 febbraio 2017}}</ref>
In questa fase in cui il Partito vede continuamente crescere il proprio consenso elettorale ma lo disperder per evitare spinte partitocratiche interne, nel XXXV Congresso del [[1989]],<ref>{{cita testo|titolo= Budapest: il Congresso del Partito radicale|autore=[[Roberto Cicciomessere]]|pubblicazione=Notizie Radicali|numero=55|data=13 marzo 1989 }}</ref> tenuto per la prima volta fuori dai confini nazionali a Budapest, si consuma uno strappo tra quanti vorrebbero sfruttare il Partito nel panorama politico nazionale, e chi, come il leader storico Marco Pannella, preferisce sostenere le caratteristiche innovative del partito libertario come strumento di lotta politica ''non di parte'', riservando gli interventi elettorali a specifici progetti locali o tematici senza usare il nome e il simbolo del Partito stesso.
A dispetto del loro successo, in Italia le iniziative del Partito nonviolento transnazionale appaiono distanti e talvolta rarefatte e faticano a trovare spazi sulla stampa che preferisce una rappresentazione del mondo radicale imperniata sui, talvolta inesistenti, conflitti interni tra le varie forti personalità del Partito, o gli aspetti di colore o di costume. La cattiva rappresentazione delle iniziative radicali, denunciata in molte sedi, e minuziosamente verificata attraverso la fondazione del [[Centro di Ascolto RadioTelevisivo]], ha dato adito a numerose condanne e risarcimenti da parte della Televisione di Stato.<ref>Nel maggio 1998, il Presidente della Commissione di vigilanza, Francesco Storace, denuncia il comportamento della Rai nei confronti dei Radicali in una lettera indirizzata all'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni da poco istituita con il compito di garantire il rispetto delle norme sull'informazione politica, parlando di “un’operazione che non esito a definire di autentico genocidio politico-culturale.” ▼
La mozione politica del’89 esplicita le caratteristiche che nei venti anni precedenti avevano connotato l’attività del Partito secondo una concezione propriamente ''pannelliana'': la non-violenza gandhiana come strumento di lotta politica, la transnazionalità della visione e la dimensione inclusiva del transpartitismo. Per rafforzare quest’ultima condizione, invece della «doppia tessera», il congresso a larga maggioranza decide che il Partito non si presenti più alle elezioni sottraendosi così alla competizione con gli altri partiti per stimolarne piuttosto la cooperazione.<ref>{{cita testo|titolo=Un programma politico|autore=Sergio Stanzani|url=http://www.radioradicale.it/exagora/un-programma-politico|pubblicazione=Notizie Radicali|numero=51|data=11 marzo 1988|accesso=26 febbraio 2017}}</ref> La realizzazione del nuovo simbolo in cui viene raffigurato il volto stilizzato di [[Mahatma Gandhi|Gandhi]] composto dalle scritta “Partito Radicale” in differenti grafismi e lingue inscritta in un ottagono<ref>{{cita testo|url=http://www.radioradicale.it/exagora/il-simbolo-di-gandhi-fa-la-differenza|titolo=Il simbolo di Gandhi fa la differenza|autore=Gianfranco Spadaccia|pubblicazione= Atti del convegno “I radicali e la nonviolenza: un metodo, una speranza”|città=Roma|data=29-30 aprile 1988|accesso=26 febbraio 2016}}</ref> è il ''punto di non ritorno'' nella trasformazione del Partito da strumento elettorale, intriso da connotazioni [[Ideologia|ideologiche]] di stampo [[liberalismo|liberale]] e [[socialismo|socialista]], in uno strumento di lotta politica completamente al servizio delle campagne adottate. La decisione provoca grande polemica all’interno del Partito. Una parte dei radicali storici abbandoneranno il Partito per continuare la propria attività in altri partiti o ritirarsi a vita privata.<ref>{{cita testo|titolo=Lettera aperta di Mauro Mellini al Primo segretario del Partito Radicale Sergio Stanzani|pubblicazione=Notizie Radicali|data=30 novembre 1988|url=http://www.radioradicale.it/exagora/lettera-aperta-di-mauro-mellini-al-primo-segretario-del-partito-radicale-sergio-stanzani|numero=262|accesso=26 febbraio 2017}}</ref><ref>{{cita testo|autore=Massimo Teodori|titolo=L'illusione transnazionale e transpartitica|pubblicazione=Marco Pannella — un eretico liberale nella crisi della repubblica|editore=Casa editrice Marsilio|città=Venezia|data=1996|url=http://www.eclettico.org/cr/libri/teodori/diaspora.htm#_Toc490915674|accesso=26 febbraio 2017}}</ref> Molti radicali però si impegnano ancora attivamente in politica, talvolta supportati anche dal Partito, cercando ospitalità nei partiti tradizionali o creando nuove liste elettorali spesso tematiche ([[Federazione dei Verdi|ecologisti]], antiproibizionisti<ref>{{cita testo|url=http://www.radicalparty.org/it/content/lorganizzazione-politica-dellantiproibizionismo|titolo=L'organizzazione politica dell'antiproibizionismo|data=1 luglio 1991|accesso=26 febbraio 2016}}</ref>, ecc. ).<ref>{{cita testo|url=http://www.isimbolidelladiscordia.it/2016/05/in-memoria-di-marco-pannella-una-storia.html|titolo=In memoria di Marco Pannella: una storia, tanti simboli|data=19 maggio 2016|accesso=26 febbraio 2017|autore=Gabriele Maestri}}</ref>
Dal 1998 al 2009, l'AGCOM accerta, praticamente in maniera sistematica, squilibri editoriali e violazioni di legge dalle tre emittenti Rai a danno dei Radicali, per un totale di 40 provvedimenti aventi ad oggetto 47 diversi programmi. Altre decine di provvedimenti riguardano le emittenti Mediaset. ▼
Il Partito vive un lungo periodo di interesse nei confronti delle condizioni dello [[Stato di diritto]] e delle [[Democrazia|democrazie]] nel Mondo.<ref>{{cita libro|ISBN= 9788840400587|nome=Massimo|cognome= Lensi|titolo=Oltre Chiasso|editore=Nardini Editore|città= Firenze|anno=2016|url=http://www.nardinieditore.it/prodotto/oltre-chiasso-il-mio-viaggio-con-marco-pannella-e-il-partito-radicale-transnazionale/|lingua=IT|abstract=Il Partito Radicale Transnazionale è una delle più interessanti intuizioni di Marco Pannella. Nato nel 1989 a Budapest, dopo qualche anno di intensa attività e inaspettati successi inizia un lungo declino che lo porterà alla sospensione delle attività congressuali, ma non a cessare di produrre idee e iniziative. Massimo Lensi descrive questa parabola attraverso la sua esperienza personale}}</ref> Pur continuando a trarre le risorse economiche e la militanza nella realtà italiana, anche per la sua commistione con le forme politiche aggregate alle iniziative di derivazione radicale, prima tra tutte quelle di [[Marco Pannella]], il Partito potenzia la sua attività [[transnazionale]] nei [[Paesi dell'Est|paesi dell’Est]].<ref><nowiki>{{cita testo|titolo=Appunti sulle prospettive del partito radicale nell'europa comunista|pubblicazione=Documento preparatorio per il Consiglio Federale di Roma|data=1-5 settembre 1989|autore= Lorenzo Strik-Lievers|autore2=Olivier Dupuis|accesso=26 febbraio 2017</nowiki></ref><ref>{{cita testo|titolo= IL PARTITO TRASNAZIONALE: DEMOCRAZIA E DIRITTO ALL’INFORMAZIONE - LE DIMISSIONI DA DEPUTATO DI MARCO PANNELLA - LE MANIFESTAZIONI DI MOSCA, VARSAVIA, PRAGA, BUDAPEST PER IL DIRITTO ALL’INFORMAZIONE NEI PAESI OCCIDENTALI - LO SCIOPERO DELLA FAME AD OLTRANZA DI MARCO PANNELLA, GIOVANNI NEGRI E LUIGI DEL GATTO - L’ACCETTAZIONE DELLE DIMISSIONI DI MARCO PANNELLA
Questi comportamenti si verificano sia nei telegiornali che nei programmi di approfondimento e nelle tribune politiche, nei momenti decisivi dei periodi elettorali e con lunghe assenze nei periodi non elettorali. ▼
|data=31 ottobre 1989 |url=http://www.radioradicale.it/il-partito-trasnazionale-democrazia-e-diritto-allinformazione-le-dimissioni-da-deputato-di-marco-pannella-le-manifestazioni-di-m|accesso=26 febbraio 2016}}</ref> A metà degli [[Anni 1990|anni ‘90]] il Partito fonda e usa il [[Sistema Telematico Multilingue]],<ref>{{cita testo|autore=Cicciomessere Roberto|titolo=Descrizione del Sistema Telematico Multilingue - STM|pubblicazione=Seminario del Partito radicale|città=Sabaudia|data=4 settembre 1992|url=http://www.radioradicale.it/exagora/descrizione-del-sistema-telematico-multilingue-stm|}}</ref> un software di connessione su cui viene sviluppata [[Agorà Telematica]],<ref>{{cita testo|titolo=Agorà, rete non solo politica|autore=Caravita Giuseppe|data=26 novembre 1993|pubblicazione=Il Sole 24 Ore|url=http://www.radioradicale.it/exagora/agora-rete-non-solo-politica|accesso=26 febbraio 2017}}</ref> che è una delle prime [[BBS]] in Italia a permettere connessioni contemporanee dai molti paesi nei quali il Partito apre punti di presenza o sedi.
Nel [[1995]], dopo un intenso lavoro istituzionale, il Partito, pur mantenendo il modello organizzativo di partito [[Libertarianismo|libertario]], ma trasformatosi di fatto in una [[organizzazione non governativa]] per la promozione dei [[diritti umani]] e per l'affermazione della [[democrazia]] e della [[libertà]] nel mondo, ottiene il riconoscimento dello status consultivo di livello generale al Consiglio Economico e Sociale ([[ECOSOC]]) dell’[[ONU]].<ref>{{cita testo|titolo=Onu/riconoscimento ngo del partito radicale|autore=Marino Busdachin|data=21 giugno 1995|pubblicazione= appunto di Marino Busdachin per la conferenza segreteria e per Marco Pannella|url=http://www.radioradicale.it/exagora/onu-riconoscimento-ngo-del-partito-radicale-0|accesso=26 febbraio 2017}}</ref>
Nel triennio 2006-2008, il Tg1 è condannato cinque volte, il Tg2 e il Tg3 quattro volte. Porta a Porta subisce sette condanne; Ballarò cinque; Primo Piano e Telecamere tre; i programmi di Santoro due. Matrix, principale trasmissione di Mediaset, cinque. ▼
All'ONU il Partito porta avanti battaglie di alto profilo come la moratoria della [[pena di morte]] e la proposta della sua totale [[Abolizione della pena di morte|abolizione]],<ref>{{cita testo|titolo=La pena di morte a fronte del diritto internazionale vigente.|autore=Caterina Caravaggi|url=http://www.radioradicale.it/exagora/la-pena-di-morte-a-fronte-del-diritto-internazionale-vigente|data= 25 ottobre 1991 |accesso=26 febbraio 2016}}</ref> [[Antiproibizionismo|l’antiproibizionismo]] contro le mafie mondiali,<ref>{{cita testo|titolo=Droga: Il Partito radicale e l'iniziativa contro il traffico clandestino delle droghe|url=http://www.radioradicale.it/exagora/droga-il-partito-radicale-e-liniziativa-contro-il-traffico-clandestino-delle-droghe|autore=Stanzani Sergio|data=1 febbraio 1989|pubblicazione=“I costi del proibizionismo sulle droghe” - Atti del colloquio internazionale sull’antiproibizionismo, Bruxelles 28 settembre - 1 ottobre 1988|editore=Ed. Partito Radicale|accesso=26 febbraio 2017}}</ref> la [[giustizia giusta]],<ref>{{cita testo|url=http://www.radioradicale.it/exagora/giustizia-lappello-del-comitato-per-una-giustizia-giusta|titolo=Giustizia: l'appello del "comitato per una giustizia giusta"|data= 25 febbraio 1985
▲|autore=Leonardo Sciascia|autore2=Alessandro Galante Garrone|accesso=26 febbraio 2017}}</ref> la [[libertà di ricerca scientifica]] e la battaglia per l’abolizione delle [[mutilazioni genitali femminili]].<ref>{{cita testo|titolo=Quando la religione diventa barbarie|url=http://www.radioradicale.it/exagora/quando-la-religione-diventa-barbarie|pubblicazione=IL QUOTIDIANO RADICALE|data=28 ottobre 1993|accesso=26 febbraio 2017}}</ref>
Il Partito permette l'accesso alle riunioni dell'organismo mondiale dei popoli non rappresentati, come il [[Tibetani]],<ref>{{Cita pubblicazione|autore=Dalai Lama|data=25 marzo 1989|titolo=Tibet: E' il tempo dell'interdipendenza|rivista=Notizie Radicali|volume=|numero=66|accesso=20 marzo 2017|url=http://www.radioradicale.it/exagora/tibet-e-il-tempo-dellinterdipendenza-0}}</ref> gli [[Uiguri]]<ref name=":1">{{cita testo|url=http://www.radioradicale.it/exagora/radio-radicale-turkestan-orientale|titolo= Colloquio con Erkin Alptekin, leader degli Ujguri del Turkestan orientale |autore=Radio radicale turkestan orientale|data=24 luglio 1997}}</ref> e i [[Degar|Montagnard]],<ref>{{cita testo|titolo= I montagnard: una persecuzione nell'indifferenza|url=http://www.radicalparty.org/it/content/i-montagnard-una-persecuzione-nellindifferenza|autore=Gerolamo Fazzini|pubblicazione=Avvenire|data=13 aprile 2005|accesso=26 febbraio 2017}}</ref> ed effettua un monitoraggio attivo dei conflitti contro i paesi [[Tiranno|dispotici]], come nel caso dell'[[Ucraina]] contro la [[Russia]]<ref>{{Cita pubblicazione|autore=Eugenij Pashchenko|data=12-18th of August, 1993|titolo=Radical voices of rome tribune|rivista=Visti z Ukraini|volume=|numero=33(1790)|url=http://www.radioradicale.it/exagora/radical-voices-of-rome-tribune}}</ref> o dà voce alla dissidenza contro i regimi totalitari come quello [[cuba]]no<ref>{{Cita pubblicazione|autore=Luca Frassineti|data=20 agosto 1992|titolo=DEMOCRATIE POUR CUBA|rivista=|volume=|numero=|abstract=D’importantes adhésions à l’appel, promu par le Parti radical à travers le septième numéro du “Parti Nouveau” et “Lettre Radicale 23” et adressé aux autorités cubaines, continuent à parvenir. Ci-après le texte de l’appel et les signatures des députés et des personnalités recueillies à ce jour. »Nous soussignés, membres des Gouvernements et des Parlements démocratiques, demandons aux autorités cubaines la libération des citoyens cubains Luis Alberto Pita Santos et Daniel Azpillaga, emprisonnés pour avoir organisé des manifestations populaires non violentes en faveur des réformes démocratiques à Cuba. Nous demandons aussi qu’il soit permis à Mario Chanes de Armas, prisonnier politique pendant trente ans et remis en liberté récemment, de quitter Cuba et de se réunir à sa famille en exil}}</ref> o [[Turchia|turco]]<ref name=":1" />. Per queste sue attività e in particolare per la proposta di un piano di pace nel conflitto [[Prima guerra cecena|ceceno]]<ref>{{Cita pubblicazione|autore=|data=4 maggio 1995|titolo=MOSCA: L’ADOZIONE DEL MEMORANDUM COLLETTIVO SULLA CECENIA; IL PARTITO RADICALE ADERISCE A QUESTO MEMORANDUM|rivista=|volume=|numero=|accesso=20 marzo 2017|url=http://www.radioradicale.it/exagora/mosca-ladozione-del-memorandum-collettivo-sulla-0}}</ref> il Partito entrerà in rotta di collisione con la [[Russia]] tanto da rischiare una procedura di sospensione e espulsione, da si difenderà positivamente.<ref>{{cita testo|url=http://www.radioradicale.it/exagora/espulsione-del-prt-dallonu-articolo-di-le-monde|titolo= LA RUSSIA VUOLE SOFFOCARE OGNI VOCE CECENA ALL’ONU|data=21 luglio 2000|pubblicazione=Le Monde|pagina=4|accesso=26 febbraio 2017}}</ref>
▲A dispetto del loro successo , in Italia le iniziative del Partito nonviolento transnazionale appaionofaticano distantiin e talvolta rarefatte e faticanoItalia a trovare spazispazio sulla stampa che preferisce una rappresentazione del mondo radicale imperniata sui, talvolta inesistenti, conflitti interni tra le varie forti personalità del Partito .<ref>{{Cita news|autore=Luca Gelmini|url=http://www.corriere.it/Primo_Piano/Politica/2006/10_Ottobre/31/radicali.shtml|titolo=Radicali, oscontro gliPannella-Capezzone|pubblicazione=Corriere aspettidella diSera|data=01 colorenovembre o2006|accesso=20 dimarzo costume2017}}</ref><ref>{{Cita web|url=http://formiche. net/2013/10/29/pannella-staderini-ecco-quanto-si-amano-si-odiano-i-radicali-italiani/|titolo=Pannella Lae cattivaStaderini, rappresentazionequanto dellesi iniziativeamano radicali,(e denunciatasi inodiano) moltei sedi,Radicali eitaliani|autore=Paolo Falliro|sito=Formiche.net|data=2013-10-29|accesso=2017-03-20}}</ref> L'inadeguata rappresentazione delle iniziative radicali viene minuziosamente verificata attraverso la fondazione del [[ Centro did’Ascolto Ascoltodell’Informazione RadioTelevisivoRadiotelevisiva]] , <ref>{{Cita haweb|url=http://www.centrodiascolto.it/content/la-storia|titolo=Centro datod’Ascolto aditodell’Informazione aRadiotelevisiva|citazione=|accesso=20 marzo 2017}}</ref>, e produce numerose condanne e risarcimenti da parte della Televisione di Stato.<ref>Nel maggio 1998, il Presidente della Commissione di vigilanza, Francesco Storace, denuncia il comportamento della Rai nei confronti dei Radicali in una lettera indirizzata all'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni da poco istituita con il compito di garantire il rispetto delle norme sull'informazione politica, parlando di “un’operazione che non esito a definire di autentico genocidio politico-culturale.”
▲Dal 1998 al 2009, l'AGCOM accerta, praticamente in maniera sistematica, squilibri editoriali e violazioni di legge dalle tre emittenti Rai a danno dei Radicali, per un totale di 40 provvedimenti aventi ad oggetto 47 diversi programmi. Altre decine di provvedimenti riguardano le emittenti Mediaset.
▲Questi comportamenti si verificano sia nei telegiornali che nei programmi di approfondimento e nelle tribune politiche, nei momenti decisivi dei periodi elettorali e con lunghe assenze nei periodi non elettorali.
▲Nel triennio 2006-2008, il Tg1 è condannato cinque volte, il Tg2 e il Tg3 quattro volte. Porta a Porta subisce sette condanne; Ballarò cinque; Primo Piano e Telecamere tre; i programmi di Santoro due. Matrix, principale trasmissione di Mediaset, cinque.
Infine, l’intera programmazione informativa della Rai è oggetto di richiamo per squilibri nei confronti dei Radicali da parte dell’Autorità nel 1999, nel 2001 e nel 2006, da parte della Commissione parlamentare di vigilanza nel 1997, nel 1998, nel 2001, nel 2002 e nel 2007.
</ref> Le iniziative del Partito sono peraltro spesso confuse dalla stampa con quelle del leader storico [[Marco Pannella]] e delle sue [[Associazione Politica Nazionale Lista Marco Pannella|vicissitudini elettorali]]. Ulteriore confusione viene dal fatto che il Partito stesso, a partire dagli [[anni 2000]], piuttosto che rafforzare la sua espansione all’esterno dell’Italia, il Partito preferisce concentrarsi sul «[[caso Italia]]»<ref>{{Cita web|url=http://www.radioradicale.it/exagora/il-caso-italia-1-introduzione-lo-stato-della-giustizia-in-europa-i-convegno|titolo=IL CASO ITALIA: (1) Introduzione - LO STATO DELLA GIUSTIZIA IN EUROPA - I· CONVEGNO {{!}} RadioRadicale.it|sito=www.radioradicale.it|lingua=it|accesso=2017-03-20}}</ref> come emblematico del decadimento di un sistema politico costituzionale in una «[[democrazia reale]]», ovvero in una democrazia nella forma ma in cui nella sostanza le stesse istituzioni agiscono in contrasto con le leggi o la [[Costituzione]].<ref>{{Cita pubblicazione|autore=Marco Pannella|data=10 ottobre 1989|titolo=Diritti democratici nella "Democrazia reale"|rivista=IL GIORNALE D’ITALIA|volume=|numero=|accesso=20 marzo 2017|abstract=|url=http://www.radioradicale.it/exagora/diritti-democratici-nella-democrazia-reale}}</ref> L’[[Italia]] rappresenta, secondo il Partito Radicale, l’apogeo del «regime partitocratico» e come tale pronta a diffondere nel mondo «la peste» della «democrazia reale», come viene denunciato nelle sedi internazionali e con la raccolta di un «Libro Giallo de “La Peste Italiana” (Dopo la rovina del Ventennio fascista, il Sessantennio di metamorfosi del Male)».<ref name=":0">{{cita testo|autore=Gruppo di Iniziativa di Satyagraha 2009 per lo Stato di diritto e la Democrazia cancellati in Italia|titolo=La Peste Italiana|editore=|città=|data=|url=http://www.radicali.it/wp-content/uploads/2010/07/peste_italiana.pdf|autorecitazione=GruppoSolo dinel Iniziativa1976 l’emittente “Radio Radicale” inizia a trasmettere in diretta, senza autorizzazione e rubando il segnale dal circuito interno, i dibattiti delle assemblee di SatyagrahaCamera 2009e perSenato, loinaugurando Statoanche il processo di dirittoarchiviazione delle “voci” di deputati e lasenatori, Democraziacon cancellatiuna insistematica Italiacatalogazione.|accesso=26 febbraio 2017}}</ref>
Nel [[Anni 2000|primo decennio del nuovo millennio]] il Partito entra in crisi per problemi di [[Governo d'impresa|governance]] interna<ref>{{cita testo|autore=Maurizio Turco|titolo=Ai responsabili di Radicali Italiani, Associazione Luca Coscioni, Non c’è pace senza giustizia, Esperanto Radikala Asocio, Nessuno Tocchi Caino|data=23 febbraio 2017|url=https://medium.com/notizie-radicali/ai-responsabili-di-radicali-italiani-associazione-luca-coscioni-non-cè-pace-senza-giustizia-c94255c0097c#.olggziu7d|accesso=26 febbraio 2017}}</ref> . Lo Statuto adottato nel [[1993]]<ref>{{cita testo|titolo=Materiali per il dibattito sullo statuto del partito trasnazionale|url=http://www.radioradicale.it/exagora/materiali-per-il-dibattito-sullo-statuto-del-partito-trasnazionale|autore= Lorenzo Strik Lievers|autore2=Roberto Cicciomessere|pubblicazione= XXXVI· CONGRESSO DEL PARTITO RADICALE|data=30 aprile 1992|accesso=26 febbraio 2017}}</ref> disegna un'evoluzione molto ambiziosa basata su numerose associazioni tematiche e con organi che si rivelano sovradimensionati. Durante tutto il decennio il Partito supporta le associazioni radicali fornendo risorse economiche e mettendo a disposizione contatti, strumenti e relazioni perché queste svolgano al meglio le loro attività, questo comporta un cospicuo aumento di attività delle associazioni radicali e un contrazione di iniziative del Partito.
Nel 2011 viene eletto nel XXXIX Congresso, un nuovo segretario, il maliano [[Demba Traoré]], che però abbandona il Partito senza dimettersi, richiamato da responsabilità di governo nel suo paese. Con un segretario assente il Partito Radicale è all'impasse e non può praticamente condurre alcuna battaglia autonoma.
Dopo la morte del proprio leader carismatico [[Marco Pannella]] nel 2016,, la prima volta nella storia del partito per superare la lunga inazione dovuta all'assenza del Segretario, gli iscritti stessi convocano un Congresso straordinario.
Il XL Congresso tenuto all’interno del carcere di Rebibbia adotta con una schiacciante maggioranza (di oltre 2/3 dei votanti) una mozione «pannelliana» che riassume le tre più recenti lotte di [[Marco Pannella]] per il biennio 2017-2018: il proseguimento della battaglia sulla Giustizia Giusta,<ref>{{cita web|url=http://www.referendumgiustiziagiusta.it/|titolo=Giustizia Giusta|accesso=26 febbraio 2016}}</ref> in particolare per il mezzo della proposta di Amnistia per la Repubblica,<ref>{{cita testo|titolo=Noi sottoscritti abitanti il territorio italiano ci uniamo alla lotta nonviolenta del leader radicale Marco Pannella affinché nel nostro Paese si affermi la legalità nell’amministrazione della Giustizia...|url=http://www.radicalparty.org/it/content/amnistia-la-repubblica-gli-obiettivi-del-nostro-satyagraha-di-natale-con-marco-pannella}}</ref> la promozione degli Stati Uniti d’Europa<ref>La battaglia sugli Stati Uniti d'Europa data indietro al 1994 come in {{cita testo|autore=Bandinelli Angiolo, Cicciomessere Roberto, Dell'Alba Gianfranco, Dupuis Olivier, Frassineti Luca et al.|pubblicazione=Atti del convegno “I radicali e la nonviolenza: un metodo, una speranza”|città=Roma|data=29-30 aprile 1988|url=http://www.radioradicale.it/exagora/stati-uniti-deuropa-subito-0|accesso=26 febbraio 2017|testo=STATI UNITI D'EUROPA subito!}}</ref> come strumento necessario al superamento dei localismi e dei nazionalismi che stanno spezzando il continente, ed infine l’introduzione all’interno della Dichiarazione dei Diritti dell’Uomo del fondamentale Diritto alla Conoscenza come base necessaria della transizione dei paesi verso veri Stati di Diritto.<ref>{{cita testo|titolo=Per un nuovo diritto umano: il DIRITTO ALLA CONOSCENZA|data=3 febbraio 2015|url=http://www.radicalparty.org/it/nuovo-diritto-umano-diritto-alla-conoscenza}}</ref>
Per la prima volta nella storia del Partito viene eletta una Presidenza di 16 persone e viene definita come condizione per il proseguimento delle attività del Partito non solo il completo superamento del debito residuo ma anche la necessità di un consistente apporto di nuova militanza per cambiare completamente la composizione del partito con l'iscrizione di almeno 3000 iscritti nell’anno 2017 e nel 2018.
In mancanza di queste condizioni il Congresso ha stabilito che la Presidenza, senza altre formalità, chiuda il Partito.<ref>{{cita testo|autore=Partito Radicale|titolo=MOZIONE GENERALE DEL 40ESIMO CONGRESSO STRAORDINARIO DEL PARTITO RADICALE NONVIOLENTO, TRANSNAZIONALE E TRANSPARTITO|data=3 settembre 2016|url=http://www.radicalparty.org/it/content/mozione-generale-del-40esimo-congresso-straordinario-del-partito-radicale-nonviolento-transn|accesso=26 febbraio 2017}}</ref>
Nel [[Anni 2000|primo decennio del nuovo millennio]] sul versante transnazionale l’organizzazione non riesce pienamente a cogliere le opportunità offerte dalle nuove forme di comunicazione globale come [[Internet]], che avrebbero potuto rendere agevolare le attività internazionali, soprattutto perché entra in una fase di crisi per problemi di [[Governo d'impresa|governance]] interna. Lo Statuto adottato nel [[1993]],<ref>{{cita testo|titolo=Materiali per il dibattito sullo statuto del partito trasnazionale|url=http://www.radioradicale.it/exagora/materiali-per-il-dibattito-sullo-statuto-del-partito-trasnazionale|autore= Lorenzo Strik Lievers|autore2=Roberto Cicciomessere|pubblicazione= XXXVI· CONGRESSO DEL PARTITO RADICALE|data=30 aprile 1992|accesso=26 febbraio 2017}}</ref> più che registrare lo stato in cui è il Partito, ne disegna una evoluzione ideale molto ambiziosa, con infrastrutture che si rivelano ben presto ampiamente sovradimensionate rispetto all’effettiva numerosità degli iscritti e con la concezione di un sistema plurale basato su associazioni radicali tematiche costituenti del partito specializzate su singole battaglie, che fanno rientrare nel partito quelle strutture burocratiche e gerarchiche di cui si sarebbe voluto fare a meno. A lungo andare, anche a causa dello stallo nella governance del Partito, queste associazioni invece che fornire nuova linfa al partito gliela sottraggono. Proprio mentre nella politica italiana si affermano movimenti popolari portatori di istanze di chiara derivazione dalle battaglie radicali, dalla metà degli anni 2000 in poi il partito entra invece in una crisi profonda.<ref>{{cita testo|titolo=Ai responsabili di Radicali Italiani, Associazione Luca Coscioni, Non c’è pace senza giustizia, Esperanto Radikala Asocio, Nessuno Tocchi Caino|autore=Maurizio Turco|data=23 febbraio 2017|accesso=26 febbraio 2017|url=https://medium.com/notizie-radicali/ai-responsabili-di-radicali-italiani-associazione-luca-coscioni-non-cè-pace-senza-giustizia-c94255c0097c#.olggziu7d}}</ref> Le associazioni costituenti, i cui dirigenti a volte non sono neppure più iscritti al Partito, reclamano via via sempre più ampi margini di indipendenza politica dalla regia centrale del partito, non raramente affermando proprie agende politiche in sovrapposizione, se non in contraddizione, con il Partito stesso, che d'altro canto rimane bloccato dall'elezione di un segretario, [[Demba Traoré]], che ben presto abbandona il Partito a se stesso, richiamato da responsabilità di governo nel suo paese. Si giunge così nel 2011 ad un confronto molto aspro tra lo stesso leader [[Marco Pannella]] e i dirigenti dell’Associazione [[Radicali Italiani]] sostenuti da [[Emma Bonino]], che per la prima volta nella storia rivendicheranno una cospicua autonomia e la determinata scelta di recuperare l’antica tradizione [[Socialismo liberale|liberal-socialista]] del Partito Radicale ante ‘89 piuttosto che l’idea [[Libertarianismo|libertaria]] di partito come strumento di lotta [[Nonviolenza|nonviolenta]], transpartitico e non ideologico propria di [[Marco Pannella]]. I [[Radicali Italiani]] esprimono così la chiara volontà di entrare in conflitto con pezzi importanti del Partito Radicale e con l'anziano leader radicale, il quale peraltro non perde l'occasione di sottolineare la propria distanza dai [[Radicali Italiani]] e [[Emma Bonino]] stessa.<ref>{{cita testo|url=http://www.ilfoglio.it/bordin-line/2017/02/17/news/radicali-crisi-non-dipende-da-scomparsa-marco-pannella-120998/|titolo=Ciò che sta accadendo nei Radicali non dipende dalla scomparsa di Pannella|autore=Massimo Bordin|data=17 Febbraio 2017|accesso=26 febbraio 2017}}</ref><ref>{{cita video|url=http://www.radioradicale.it/scheda/449018/conversazione-settimanale-con-marco-pannella|titolo=Conversazione settimanale con Marco Pannella|autore=Massimo Bordin|data=26 luglio 2015|accesso=26 febbraio 2017}}</ref> Le strade delle due organizzazioni sono destinate a separarsi nettamente quando, pochi mesi prima della scomparsa di [[Marco Pannella]], nelle elezioni amministrative del [[2016]] i dirigenti di [[Radicali Italiani]] presenteranno, per la prima volta dalla svolta dell‘89 una lista chiaramente etichettata “Radicali” senza altra specifica, in cui verranno candidati peraltro solo in parte trascurabile iscritti al Partito Radicale. Il Partito invece sottolineerà per l’ennesima volta la sua classica posizione anti-elettorale anti-regime<ref>{{cita video|url=http://www.radioradicale.it/scheda/471317/conferenza-di-presentazione-del-documento-per-il-partito-radicale-sullo-stato-di|titolo=Conferenza di presentazione del Documento per il Partito Radicale sullo Stato di Diritto e dei Diritti Umani|autore=Partito Radicale|editore=Radio Radicale|data=3 aprile 2016|accesso=26 febbraio 2017}}</ref>. In assenza del Segretario, gli iscritti stessi del Partito convocano un Congresso straordinario, mentre le dirigenze delle altre organizzazioni afferenti al Partito prendono una posizione conflittuale quando tentano la convocazione unilaterale del Senato del Partito, mancante il suo Presidente, per evitare la convocazione del Congresso o comunque tentare di gestirne la presidenza, senza peraltro riuscirvi.<ref>{{cita video|url=http://www.radioradicale.it/scheda/481067/senato-del-partito-radicale-nonviolento-transnazionale-e-transpartito|editore=Radio Radicale|titolo=Senato del Partito Radicale Nonviolento Transnazionale e Transpartito|data=14 luglio 2016|accesso=26 febbraio 2017}}</ref> Da questi atti nasce il percorso che porta gli iscritti al Partito Radicale ad adottare con una schiacciante maggioranza (di oltre 2/3 dei votanti), nel XL Congresso tenuto all’interno del carcere di Rebibbia, una mozione rigidamente «pannelliana» e anti-gerarchica, che azzera di fatto l'intermediazione burocratica delle associazioni e che scava un solco molto profondo non solo con i Radicali Italiani ormai orientati a diventare un partito per presentarsi alle imminenti elezioni europee, ma anche con tutte le altre associazioni radicali, disconoscendo il loro ruolo statutario fino al successivo congresso, e ponendo le basi per un generale ripensamento del loro ruolo all'interno della vita del Partito e degli spazi da esso gestiti: sede e Radio Radicale.<ref>{{cita testo|url=http://www.ilpost.it/2017/02/21/perche-i-radicali-sono-implosi/|titolo=Perché i Radicali sono implosi|pubblicazione=IlPost.it|data=21 febbraio 2017|autore=Davide Maria De Luca|accesso=26 febbraio 2017}}</ref><ref>{{cita testo|titolo=Risposta alla comunicazione email inviata dalla Presidenza del Partito radicale|url=https://www.associazionelucacoscioni.it/notizie/comunicati/risposta-alla-comunicazione-email-inviata-dalla-presidenza-del-partito-radicale/}}</ref> La mozione identifica in tre temi l’attività del Partito Radicale: il proseguimento della battaglia sulla Giustizia Giusta,<ref>{{cita web|url=http://www.referendumgiustiziagiusta.it/|titolo=Giustizia Giusta|accesso=26 febbraio 2016}}</ref> in particolare per il mezzo della proposta di Amnistia per la Repubblica,<ref>{{cita testo|url=http://www.radicalparty.org/it/content/amnistia-la-repubblica-gli-obiettivi-del-nostro-satyagraha-di-natale-con-marco-pannella|titolo=Noi sottoscritti abitanti il territorio italiano ci uniamo alla lotta nonviolenta del leader radicale Marco Pannella affinché nel nostro Paese si affermi la legalità nell’amministrazione della Giustizia...}}</ref> la rivendicazione degli Stati Uniti d’Europa<ref>La battaglia sugli Stati Uniti d'Europa data indietro al 1994 come in {{cita testo|url=http://www.radioradicale.it/exagora/stati-uniti-deuropa-subito-0|testo=STATI UNITI D'EUROPA subito!|autore=Bandinelli Angiolo, Cicciomessere Roberto, Dell'Alba Gianfranco, Dupuis Olivier, Frassineti Luca et al.|pubblicazione=Atti del convegno “I radicali e la nonviolenza: un metodo, una speranza”|città=Roma|data=29-30 aprile 1988|accesso=26 febbraio 2017}}</ref> come strumento necessario al superamento dei localismi e dei nazionalismi che stanno spezzando il continente, ed infine l’introduzione all’interno della Dichiarazione dei Diritti dell’Uomo del fondamentale Diritto alla Conoscenza come base necessaria della transizione dei paesi verso veri Stati di Diritto.<ref>{{cita testo|titolo=Per un nuovo diritto umano: il DIRITTO ALLA CONOSCENZA|url=http://www.radicalparty.org/it/nuovo-diritto-umano-diritto-alla-conoscenza|data=3 febbraio 2015}}</ref> La condizione che viene posta nella mozione per il proseguimento delle attività del Partito è quella di registrare 3000 iscritti nell’anno 2017 e nel 2018, in mancanza di questi, senza altre formalità, il Partito chiuderà.<ref>{{cita testo|titolo=MOZIONE GENERALE DEL 40ESIMO CONGRESSO STRAORDINARIO DEL PARTITO RADICALE NONVIOLENTO, TRANSNAZIONALE E TRANSPARTITO|url=http://www.radicalparty.org/it/content/mozione-generale-del-40esimo-congresso-straordinario-del-partito-radicale-nonviolento-transn|data= 3 settembre 2016|autore=Partito Radicale|accesso=26 febbraio 2017}}</ref>
|