Gruppo T: differenze tra le versioni
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Il '''Gruppo T''' si
Il Gruppo, che formalmente non si è mai sciolto, firma la sua ultima opera collettiva nel 1968.
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La storia del milanese Gruppo T si inserisce in quella più vasta dei gruppi europei che si formano tra la fine degli anni Cinquanta e i primi del Sessanta.
Nell'ottobre del 1959 Giovanni Anceschi, Davide Boriani, Gianni Colombo e Gabriele De Vecchi fondano il Gruppo T. Nel gennaio 1960 alla galleria Pater di Milano è organizzata "Miriorama 1", la prima manifestazione del gruppo, che in quell'occasione redige il manifesto programmatico. Seguono le 4 mostre personali degli artisti e in occasione di "Miriorama 6", seconda mostra collettiva, [[Grazia Varisco]] entra a far parte del gruppo. Dal 1960 al 1964 si svolgono le 14 mostre "Miriorama", in diversi luoghi. Nel 1962 a Milano, presso il negozio Olivetti, il Gruppo T partecipa, con Bruno Munari, Enzo Mari, il Gruppo N, alla mostra "[[Arte programmata|Arte programmata, arte cinetica, opere moltiplicate, opera aperta]]", promossa da Olivetti su
Nel 1961 il Gruppo T aderisce al movimento internazionale che raggruppava l'avanguardia cinetica e programmata "Nove Tendencije" ed è presente alle mostre organizzate a Zagabria, a Parigi, a Venezia. Partecipa negli anni seguenti ad importanti eventi nazionali e internazionali, che testimoniano il riconoscimento di cui godeva l'arte programmata: dalle tappe nazionali e internazionali della mostra "Arte programmata" (NewYork, Londra, Trieste, Venezia) alla Biennale di Venezia del 1964 (con una sala personale), a "[[The Responsive Eye]]" a New York nel 1965, e nello stesso anno alla mostra "Arte cinetica" a Trieste, a "Kunst-Licht-Kunst" a Eindhoven nel 1966, a "Lo spazio dell'immagine" (1967), a "Vitalità del negativo nell'arte italiana" (1970-1971).
Mentre l'azienda Olivetti acquista gli "oggetti" prodotti per la prima mostra di arte programmata, la Galleria Nazionale d'Arte Moderna di Roma
I riferimenti culturali dei giovani artisti, per la maggior parte formatisi all'Accademia di Belle Arti di Brera, sono, tra gli altri, Lucio Fontana e Bruno Munari; prendono le mosse dalla Fenomenologia ma sono interessati anche ai nuovi modelli teorici dell'epoca, come la Teoria dell'informazione. Gli artisti producono oggetti cinetici e programmati manipolabili dal fruitore, a intervento manuale o meccanico che, in variazione o in mutamento, generano, "nella dialettica tra caso e programma", una struttura provvisoria: qualcosa che si fa, per citare ancora Umberto Eco "mentre noi lo ispezionanimo". Il Gruppo T indaga, nell'ambito della ricerca visiva, il principio di gradimento, l'organizzazione interna delle forme, l'instabilità percettiva, la persistenza delle immagini sulla retina, la variazione dell'immagine con il movimento eccentrico, la sua metamorfosi attraverso l'interferenza e la diffrazione della luce.
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== Manifesti programmatici ==
* DICHIARAZIONE DEL GRUPPO T
* "Ogni aspetto della realtà, colore, forma, luce, spazi geometrici e tempo astronomico, è l'aspetto diverso del relazionarsi dello SPAZIO-TEMPO o meglio: modi diversi di percepire il relazionarsi fra SPAZIO e TEMPO. Consideriamo quindi la realtà come continuo divenire di "fenomeni" che noi percepiamo nella "variazione". Da quando una realtà intesa in questi termini ha preso il posto, nella coscienza dell'uomo (o solamente nella sua intuizione) di una realtà fissa e immutabile, noi ravvisiamo nelle arti una tendenza ad esprimere la realtà nei suoi termini di divenire. Quindi considerando l' "opera" come una "realtà" fatta con gli stessi elementi che costituiscono quella "realtà che ci circonda" è
* Giovanni Anceschi, Davide Boriani, Gianni Colombo, Gabriele De Vecchi, 1959: testo pubblicato in occasione della prima mostra del gruppo "Miriorama1" alla galleria Pater di Milano nel gennaio 1960.
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*M. Margozzi, L. Meloni (a cura di), ''Gli ambienti del Gruppo T. Le origini dell'arte interattiva'', catalogo della mostra, Roma, Silvana Editoriale, Cinisello Balsamo 2006
*S. Lemoine, M. Poirier (a cura di), ''Dynamo. Un siècle de lumière et de mouvement dans l'art,'' catalogo della mostra, Editions RMN, Paris 2013
*Cangiano S., Fornari D., Seratoni A., [http://www.reprogrammed-art.cc/assets/pdf/RPA-IT.pdf ''Arte ri-programmata. Un manifesto aperto'']. 2015.
*Lucilla Meloni, ''Davide Boriani Arte cinetica, Programmata, Interattiva'', Manfredi Editore, 2018.
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