Eutanasia: differenze tra le versioni

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{{Disclaimer|medico}}
 
L{{'}}'''eutanasia''', letteralmente ''buona morte'' (dal{{Greco [[lingua grecaantico|greco]] εὐθανασία, composta da εὔ-, ''|3=bene''|da=sì|parentesi=sì|testo2=θάνατος|traduzione2=morte}}; e θάνατος,letteralmente ''buona morte''), è ill'atto di procurare intenzionalmente e nel suo interesse la [[morte]] di un [[essere umano|individuo]] lache cuine qualitàfaccia dellaesplicita [[vita]]richiesta,<ref>{{cita siaweb|url=https://www.vidas.it/approfondimenti/eutanasia/|titolo=L’eutanasia|accesso=30 permanentementeaprile compromessa2025}}</ref> daal fine di evitargli sofferenze dovute a una [[condizione di malattia]],.<ref [[menomazione]]name=treccani>{{treccani|eutanasia|Eutanasia|accesso=30 oaprile condizione2025}}</ref><ref [[psichename=fedcp>{{cita web|psichica]]url=https://www.fedcp.org/cure-palliative/glossario/eutanasia|titolo=Eutanasia|accesso=30 aprile 2025}}</ref>
 
È definita eutanasia anche l'omissione delle cure necessarie a prolungare la vita del soggetto interessato,<ref name=treccani/><ref name=fedcp/> mentre è definito [[suicidio assistito]] l'aiuto medico e/o amministrativo portato a un soggetto che ha deciso di morire tramite suicidio, ma senza intervenire nella somministrazione delle sostanze.
== Definizioni ==
{{vedi anche|Suicidio assistito|Eutanasia infantile|Eutanasia animale}}
* l'eutanasia è ''attiva diretta'' quando il decesso è provocato tramite la somministrazione di farmaci che inducono la morte (per esempio sostanze [[tossicologia|tossiche]]).
* l'eutanasia è ''attiva indiretta'' quando l'impiego di mezzi per alleviare la sofferenza (per esempio: l'uso di [[morfina]]) causa, come effetto secondario, la diminuzione dei tempi di vita.
* l'eutanasia è ''passiva'' quando è provocata dall'interruzione o dall'omissione di un trattamento medico necessario alla sopravvivenza dell'individuo (come [[nutrizione artificiale]] e idratazione artificiale) .
* l'eutanasia è detta ''volontaria'' quando segue la richiesta esplicita del soggetto, espressa essendo in grado di intendere e di volere oppure mediante il cosiddetto [[dichiarazione anticipata di trattamento|testamento biologico]].
*l'eutanasia è detta ''non-volontaria'' nei casi in cui non sia il soggetto stesso ad esprimere tale volontà ma un soggetto terzo designato (come nei casi di eutanasia infantile o nei casi di disabilità mentale).
*l'eutanasia è detta ''involontaria'' quando è praticata contro la volontà del paziente.
* il ''[[suicidio assistito]]'' è invece l'aiuto medico e amministrativo portato a un soggetto che ha deciso di morire tramite suicidio ma senza intervenire nella somministrazione delle sostanze.
 
L'eutanasia è oggetto di vivo dibattito e al centro di accese controversie, oltreché nell'ambito strettamente [[medicina|medico]], anche in ambito [[morale]], [[religione|religioso]], [[giurisprudenza|legislativo]], [[scienza|scientifico]], [[filosofia|filosofico]], [[politica|politico]] ed [[etica|etico]].
Facendo riferimento in particolare al panorama legislativo italiano si distingue l'eutanasia da altre pratiche e problematiche concernenti la fine della vita:
* la [[terapia del dolore]] attraverso la somministrazione di farmaci analgesici, che possono condurre il malato ad una morte prematura, non è considerata una forma di eutanasia in quanto l'intenzione del medico è alleviare le sofferenze del paziente e non procurarne la morte. [http://www.governo.it/bioetica/testi/300301.html].
* non si configura come eutanasia il rifiuto dell'[[accanimento terapeutico]]. Il medico, nei casi in cui la morte è imminente e inevitabile, è legittimato (in Italia sia dalla legislazione che dal proprio codice deontologico) ad interrompere o rifiutare trattamenti gravosi per il malato e sproporzionati rispetto ai risultati che è lecito attendersi.
* in Italia è garantita la cosiddetta ''libertà di cura e terapia'' attraverso gli articoli 13 e 32 della costituzione. In particolare l'art. 32, 2º comma, recita: “nessuno può essere obbligato a un determinato trattamento sanitario se non per disposizione di legge”. In base a tale principio nessuna persona capace di intendere e di volere può essere costretta ad un trattamento sanitario anche se indispensabile alla sopravvivenza. Anche da un punto di vista etico la rinuncia ad un intervento necessario alla sopravvivenza {{cn|si configura come suicidio}} e non come eutanasia.
* infine non si può definire eutanasia la cessazione delle cure dopo la diagnosi di morte, in particolare dopo la diagnosi di morte cerebrale.
 
== Storia ==
=== La definizione di eutanasia in passato ===
{{Chiarire|In passato|quando? dove?}} sotto la definizione di "eutanasia" ricadevano anche azioni od omissioni ritenute, anche oggi, giuridicamente ed eticamente ammissibili, come la rinuncia all'[[accanimento terapeutico]] e il ricorso alle [[cure palliative]].<ref>{{collegamento interrotto|[http://www.ordine-medici-firenze.it/Testi%5CTM%202007%5Ctm0407.pdf Toscanamedica, nº 4 aprile 2007 − pag. 23]|data=marzo 2018|bot=InternetArchiveBot}}</ref>
{{Citazione|...se qualcuno non solo è incurabile ma anche oppresso da continue sofferenze, i sacerdoti e i magistrati, poiché non è più in grado di rendersi utile e la sua esistenza, gravosa per gli altri, è per lui solo fonte di dolore (e quindi non fa che sopravvivere alla propria morte), lo esortano a non prolungare quel male pestilenziale...In questo modo li convincono a porre fine alla propria vita digiunando o facendosi addormentare, così da non accorgersi nemmeno di morire. Ma non obbligano comunque nessuno ad uccidersi contro la propria volontà, né gli rivolgono meno cure... Chi invece si toglie la vita senza aver ricevuto prima il permesso dei magistrati e dei sacerdoti è considerato indegno.<ref>Tommaso Moro, ''Utopia'', Giunti Editore, p.118</ref>}}
 
In particolare, l{{'}}eutanasia passiva (od omissiva) comprendeva differenti tipologie di azioni: l'astensione/interruzione di un intervento medico perché non voluto dal morente (oggi chiamata "rifiuto delle cure") o perché ritenuto futile o configurante accanimento terapeutico (oggi chiamata "desistenza terapeutica" o "rinuncia all'accanimento terapeutico": nei casi in cui la morte è imminente e inevitabile, è legittimo interrompere o rifiutare trattamenti gravosi per il malato e sproporzionati rispetto ai risultati che è lecito attendersi) o l'astensione/interruzione arbitraria di un intervento medico indicato, per facilitare il morire di una persona (oggi è solo quest'azione a venire chiamata "eutanasia passiva").<ref>{{Cita pubblicazione|nome=James|cognome=Downar|nome2=Jesse W.|cognome2=Delaney|nome3=Laura|cognome3=Hawryluck|data=2016-06|titolo=Guidelines for the withdrawal of life-sustaining measures|rivista=Intensive Care Medicine|volume=42|numero=6|pp=1003–1017|lingua=en|accesso=2 febbraio 2020|doi=10.1007/s00134-016-4330-7|url=http://link.springer.com/10.1007/s00134-016-4330-7|issn=0342-4642}}</ref>
In passato sotto la definizione di "eutanasia" ricadevano anche azioni od omissioni ritenute, anche oggi, giuridicamente ed eticamente ammissibili, come la rinuncia all'[[accanimento terapeutico]] e il ricorso alle [[cure palliative]].<ref>[http://www.ordine-medici-firenze.it/Testi%5CTM%202007%5Ctm0407.pdf Toscanamedica, nº 4 aprile 2007 − pag. 23]</ref>
 
L{{'}}eutanasia indiretta corrispondeva, invece, al ricorso alle [[cure palliative]], che possono comprendere l'uso di [[analgesici]] e [[sedativi]] in quantità tali da comportare, come [[Effetto indesiderato|effetto secondario e non desiderato]], l'accorciamento della vita del paziente.
In particolare, l''''eutanasia passiva''' (od omissiva) comprendeva − in passato − differenti tipologie di azioni:
=== Nell'antichità ===
{{vedi anche|Giuramento di Ippocrate|Codice di Hammurabi}}
[[File:Codice di hammurabi 01.JPG|thumb|Stele del [[codice di Hammurabi]] al [[Louvre]].]]
 
La questione della correttezza morale della somministrazione della morte è un tema controverso fin dagli albori della [[medicina]].
* L'astensione o l'interruzione di un intervento medico perché non voluto dal morente (oggi chiamata "rifiuto delle cure").
* L'astensione o l'interruzione di un intervento medico perché ritenuto futile o configurante accanimento terapeutico (oggi chiamata "desistenza terapeutica" o "rinuncia all'accanimento terapeutico").
* L'astensione o l'interruzione arbitraria di un intervento medico per facilitare il morire di una persona (oggi è solo quest'azione a venire chiamata "eutanasia passiva").
 
Nell'[[Antico Testamento]] viene citato il caso di un suicidio assistito, quello di [[Saul]]: un soldato uccide Saul su sua richiesta; ma [[Davide|David]] in seguito condanna quel soldato a morte per omicidio ({{passo biblico|2 Samuele|1,6-10}}).
L''''eutanasia indiretta''' corrispondeva, invece, al ricorso alle cure palliative, che possono comprendere l'uso di analgesici e sedativi in quantità tali da comportare − come effetto secondario e non desiderato − l'accorciamento della vita del paziente.
 
== Cenni storici ==
=== Nascita del termine "eutanasia" ===
Il filosofo [[Regno Unito|inglese]] [[Francesco Bacone|Francis Bacon]] introdusse il termine "eutanasia" nelle lingue moderne occidentali nel saggio ''Progresso della conoscenza'' (''Of the Proficience and Advancement of Learning'', [[1605]])<ref>Deleule, Didier, ''Francis Bacon : prolonger la vie, aider à mourir'', Rivista di storia della filosofia : LXVII, 1, 2012, Milano : Franco Angeli, 2012.</ref>. In questo testo, Bacon invitava i [[medico|medici]] a non abbandonare i malati inguaribili, e ad aiutarli a soffrire il meno possibile. Non vi era però, nell'idea di Bacon, il concetto esplicito di ''dare la morte''. Allo stesso termine "eutanasia" Bacon attribuiva solo il significato [[etimologia|etimologico]] di "buona morte" (morte non dolorosa); lo scopo del medico doveva essere quello di far sì che la morte (comunque sopraggiunta in modo "naturale") fosse non dolorosa.
 
Il termine iniziò ad avere corso comune a partire dalla fine del [[XIX secolo]], a indicare un intervento medico tendente a porre fine alle sofferenze di una persona malata. In tale periodo emerse esplicitamente il concetto di "uccisione per pietà" (talora - anche se non sempre - identificabile con la fattispecie dell'''omicidio del consenziente'') come pratica non riprovevole in linea di principio.
 
=== L'eutanasia nell'antichità ===
[[File:Codice di hammurabi 01.JPG|thumb|Stele del [[codice di Hammurabi]] al [[Louvre]].]]
{{vedi anche|Giuramento di Ippocrate|Codice di Hammurabi}}
La questione della correttezza morale della somministrazione della morte è un tema controverso fin dagli albori della [[medicina]]. Nel ''[[Giuramento di Ippocrate]]'' (circa [[420 a.C.]]) si legge: ''Non somministrerò ad alcuno, neppure se richiesto, un farmaco mortale, né suggerirò un tale consiglio; similmente a nessuna donna io darò un medicinale abortivo.''
D'altra parte, nel mondo classico, in determinate condizioni, il suicidio (e l'assistenza allo stesso) era spesso considerato con rispetto.
Simili indicazioni [[etica|etiche]] e [[Deontologia|deontologiche]] si possono rintracciare nel primo corpus legislativo della storia, il ''[[Codice di Hammurabi]]''.
Nell'[[Antico Testamento]] viene citato il caso di un suicidio assistito: quello di [[Saul]] ({{passo biblico2|2 Samuele|1,6-10}}): un soldato uccide Saul su sua richiesta; ma [[Davide|David]] in seguito condanna quel soldato a morte per omicidio. Le correnti di pensiero nell'ambito della [[filosofia morale]] più diffuse in epoca classica pre-cristiana, cioè l'[[epicureismo]] e lo [[stoicismo]], consideravano il [[suicidio]] in linea di massima come un atto eticamente accettabile e degno di rispetto, in determinati contesti, senza trattare l'eutanasia medica come tipologia specifica. Un esempio di suicidio citato tra quelli ritenuti ammirevoli era quello di [[Seneca]], assistito dal proprio medico e dai servitori, anche se in realtà fu condannato al suicidio da Nerone, come forma di condanna a morte "onorevole".<ref>[http://www.geagea.com/29indi/29_04.htm Profili: SENECA]</ref> Comunque, dipendeva molto dalle idee dell'imperatore regnante o dalla sua simpatia per colui che aveva effettuato l'eutanasia: ad esempio [[Domiziano]] condannò il ricco liberto [[Tiberio Claudio Epafrodito]] per aver aiutato Nerone a suicidarsi<ref>Tacito, Annales, XV, 55</ref>, mentre lecito, in passato, era stato considerato l'aiuto per compiere l'atto dato a [[Marco Giunio Bruto]] o [[Gaio Sempronio Gracco]].
 
Nel ''[[Giuramento di Ippocrate]]'' (circa [[420 a.C.]]) si legge: ''Non somministrerò ad alcuno, neppure se richiesto, un farmaco mortale, né suggerirò un tale consiglio; similmente a nessuna donna io darò un medicinale abortivo.''
===Il programma eugenetico nel nazismo===
{{vedi anche|Aktion T4}}
 
D'altra parte, nel mondo classico, in determinate condizioni, il [[suicidio]] (e l'assistenza allo stesso) era spesso considerato con rispetto. Le correnti di pensiero nell'ambito della [[filosofia morale]] più diffuse in epoca classica pre-cristiana, cioè l'[[epicureismo]] e lo [[stoicismo]], consideravano il [[suicidio]] in linea di massima come un atto eticamente accettabile e degno di rispetto, in determinati contesti, senza trattare l'eutanasia medica come tipologia specifica. Un esempio di suicidio citato tra quelli ritenuti ammirevoli era quello di [[Seneca]], assistito dal proprio medico e dai servitori, anche se in realtà fu condannato al suicidio da Nerone, come forma di condanna a morte "onorevole".<ref>[http://www.geagea.com/29indi/29_04.htm Profili: SENECA]</ref> Comunque, dipendeva molto dalle idee dell'imperatore regnante o dalla sua simpatia per colui che aveva effettuato l'eutanasia: ad esempio [[Domiziano]] condannò il ricco liberto [[Tiberio Claudio Epafrodito]] per aver aiutato Nerone a suicidarsi<ref>[[Tacito]], ''[[Annales (Tacito)|Annales]]'', XV, 55</ref>, mentre lecito, in passato, era stato considerato l'aiuto per compiere l'atto dato a [[Marco Giunio Bruto]] o [[Gaio Sempronio Gracco]].
Il programma [[eugenetica|eugenetico]] nazista ''Aktion T4'' fu anche chiamato «programma eutanasia», espressione che venne utilizzata allora da molti di coloro che erano coinvolti in quest'operazione, ma non può essere considerata a tutti gli effetti eutanasia: non prevedeva infatti il consenso dei pazienti, ma la soppressione contro la loro volontà. Il programma non era poi motivato da preoccupazione per il benessere dell'ammalato, come il desiderio di liberarlo dalla sofferenza, l'''Aktion T4'' veniva invece portato avanti principalmente a scopo eugenetico, per migliorare l'«igiene razziale» secondo l'ottica dell'ideologia [[nazismo|nazista]] allora imperante. Mirava inoltre a diminuire le spese sanitarie ed assistenziali statali, considerando che le priorità economiche erano rivolte ad altre voci come il riarmo militare. Il programma fu definito dai contemporanei come una «''eutanasia sociale''».<ref>[[Alfred Hoche]] - [[Karl Binding]], [[Die Freigabe der Vernichtung Lebensunwertem Lebens]], [[Lipsia|Leipzig]], 1920</ref>
A fronte di una grande opposizione interna il programma fu ''ufficialmente'' abbandonato nell'estate del 1941.
 
Fino all'epoca moderna in [[Africa]] presso i [[Dinka]], i sommi sacerdoti giunti alla vecchiaia decidevano il giorno della loro morte nel quale venivano uccisi con un rito su loro esplicita richiesta, da tutta la comunità.<ref>{{cita libro|nome=G.|cognome=Lienhardt|titolo=Divinity and Experience: the Religion of the Dinka|data=|anno=1961|editore=Clarendon Press|città=Oxford|cid=Lienhardt}}</ref>
L'idea di ricorrere all'eugenetica si ripropose già all'inizio dell'anno successivo, con l'insuccesso dell'[[Operazione Barbarossa]], questa volta in un contesto militare. Le notevoli difficoltà che la [[Wehrmacht]] incontrava durante la campagna sul fronte orientale indusse i comandi a prevedere dei «''gruppi di eutanasia''» il cui compito era «''aiutare i soldati feriti''». Anche su questo programma i vertici nazisti cercarono di stendere il velo della segretezza.
Nelle ultime fasi del [[Terzo Reich]] testimonianze dirette riportano addirittura, che nella propaganda fosse prevista una sorta di eutanasia di stato, chiamata dai burocrati del regime «''morte indolore mediante gas''», da preferirsi nettamente al cadere in mano [[Unione Sovietica|sovietica]].<ref>[[Hannah Arendt]], [[La banalità del male]], [[Feltrinelli]], 1999, ISBN 88-07-10266-8, pagg. 117-118</ref>
=== URSS ===
In [[Unione Sovietica]], a partire dalla promulgazione del codice penale del [[1922]], l'eutanasia e il suicidio assistito erano leciti e depenalizzati, se richiesti esplicitamente da una persona sofferente.<ref>art. 143, Nota, Codice penale della RSSFR ([[omicidio del consenziente]] compiuto «per compassione»)</ref>
 
=== ArgomentiNascita prodel etermine contro l'"eutanasia" volontaria ===
Il filosofo [[Regno Unito|inglese]] [[Francesco Bacone|Francis Bacon]] introdusse il termine "eutanasia" nelle lingue moderne occidentali nel saggio del 1605 ''Sull'avanzamento e sul progresso del sapere umano e divino'' (''The Advancement and Proficience of Learning Divine and Human'')<ref>Deleule, Didier, ''Francis Bacon : prolonger la vie, aider à mourir'', Rivista di storia della filosofia : LXVII, 1, 2012, Milano : Franco Angeli, 2012.</ref>. In questo testo, Bacon invitava i [[medico|medici]] a non abbandonare i malati inguaribili, e ad aiutarli a soffrire il meno possibile. Non vi era però, nell'idea di Bacon, il concetto esplicito di “dare la morte”. Allo stesso termine "eutanasia" Bacon attribuiva solo il significato [[etimologia|etimologico]] di "buona morte" (morte non dolorosa); lo scopo del medico doveva essere quello di far sì che la morte (comunque sopraggiunta in modo "naturale") fosse non dolorosa.
=== Ragioni a favore dell'eutanasia volontaria ===
 
Il termine iniziò ad avere corso comune a partire dalla fine del [[XIX secolo]], a indicare un intervento medico tendente a porre fine alle sofferenze di una persona malata. In tale periodo emerse esplicitamente il concetto di "uccisione per pietà" (talora, anche se non sempre, identificabile con la fattispecie dell{{'}}[[omicidio]] del [[Consenso|consenziente]]) come pratica non riprovevole in linea di principio.
* Libera scelta: la scelta è un fondamentale principio democratico. L'idea che il cittadino sia libero nelle sue opinioni e nel suo voto presuppone che egli sia anche sovrano in una sfera privata, dove i suoi valori di coscienza sono insindacabili<ref name="plato"/>
* Qualità della vita: il dolore e la sofferenza che si sperimentano durante una malattia possono risultare incomprensibili ed insostenibili, anche se viene messa in atto una terapiaantigay contro il dolore. Chi non lo ha provato non può capire il dolore dei cazzi in culo, e la decisione pertanto non può spettare ad un terzodegrado. Ignorando poi il dolore fisico, può risultareletale insostenibile per un individuo far fronte alla sofferenza psichica conseguente alla perdita della propria frociaggine. Per questo la società civile non dovrebbe forzare nessuno a sopportare questa condizione.<ref name="plato"/>
* Dignità: la convinzione profonda di sentirsi senza alcuna possibilità di recuperare ciò che rende la vita degna di essere vissuta, ed anzi di dover pesare sui propri cari sempre di più e per tempi lunghissimi, rendendo pure a loro difficile condurre la loro stessa vita come prima.
 
=== Il Novecento ===
=== Ragioni contro l'eutanasia volontaria ===
In [[Unione Sovietica]], a partire dalla promulgazione del codice penale del [[1922]], l'eutanasia e il suicidio assistito erano leciti e depenalizzati, se richiesti esplicitamente da una persona sofferente.<ref>art. 143, Nota, Codice penale della RSSFR ([[omicidio del consenziente]] compiuto «per compassione»)</ref>
* [[Giuramento di Ippocrate]]: ogni medico deve giurare su qualche variante di esso; la versione originale esclude esplicitamente l'eutanasia.
* Morale: per le convinzioni personali di alcune persone, l'eutanasia di alcuni o di tutti i tipi può essere moralmente inaccettabile.<ref name="plato">http://plato.stanford.edu/entries/euthanasia-voluntary/ Una panoramica sull'eutanasia volontaria (''Voluntary Euthanasia'', [[Stanford Encyclopedia of Philosophy]], First published Thu Apr 18, [[1996]]; substantive revision Mon Feb 19, [[2007]])</ref> Questa visione morale di solito vede l'eutanasia come un tipo di [[omicidio]] e l'eutanasia volontaria come un tipo di [[suicidio]], la moralità del quale è oggetto di vivo dibattito.
* Teologica: diverse religioni e moderne interpretazioni religiose considerano sia l'eutanasia che il suicidio come atti "peccaminosi" ([[Eutanasia e religione]]).
* Piena consapevolezza: l'eutanasia può essere considerata "volontaria" soltanto se il paziente è in grado di intendere e di volere affinché possa prendere la decisione, ovvero se ha una comprensione adeguata delle opzioni e delle loro conseguenze. In alcuni casi, tale competenza cognitiva può essere difficile da determinare.<ref name="plato"/>
* Necessità: se vi sono ragioni per supporre che la causa della malattia o della sofferenza di un paziente possa essere presto risolvibile, compatibilmente con la sua situazione clinica, una scelta alternativa all'eutanasia potrebbe essere quella di sperimentare nuovi trattamenti o far ricorso alle cure palliative.<ref name="plato"/>
* Desideri della famiglia: i membri della famiglia potrebbero desiderare di passare più tempo possibile col proprio caro prima che muoia; in alcuni casi, però, questo si può tradurre disfunzionalmente in una forma di incapacità di accettazione dell'inevitabilità del decesso.
 
==== I programmi di eutanasia nel nazismo ====
== Le opinioni ==
{{vedi anche|Aktion T4}}
L'eutanasia è oggetto di vivo dibattito e al centro di accese controversie in ambito [[morale]], [[religione|religioso]], [[giurisprudenza|legislativo]], [[scienza|scientifico]], [[filosofia|filosofico]], [[politica|politico]] ed [[etica|etico]].
 
Il programma [[eugenetica|eugenetico]] nazista ''Aktion T4'' fu anche chiamato «programma eutanasia», espressione che venne utilizzata allora da molti di coloro che erano coinvolti in quest'operazione, ma non può essere considerata a tutti gli effetti eutanasia: non prevedeva infatti il consenso dei pazienti, ma la soppressione contro la loro volontà. Il programma fu definito dai contemporanei come una «eutanasia sociale».<ref>[[Alfred Hoche]] - [[Karl Binding]], [[Die Freigabe der Vernichtung Lebensunwertem Lebens]], [[Lipsia|Leipzig]], 1920</ref> Il programma non era poi motivato da preoccupazione per il benessere dell'ammalato, come il desiderio di liberarlo dalla sofferenza, l{{'}}''Aktion T4'' veniva invece portato avanti principalmente a scopo eugenetico, per migliorare la «igiene razziale» secondo l'ottica dell'ideologia [[nazismo|nazista]] allora imperante. Mirava inoltre a diminuire le spese sanitarie ed assistenziali statali, considerando che le priorità economiche erano rivolte ad altre voci come il riarmo militare. A fronte di una grande opposizione interna il programma fu ufficialmente abbandonato nell'estate del 1941.
=== Distinzioni preliminari ===
Una prima distinzione di massima si può tracciare tra le seguenti posizioni<ref>[http://alessandrocagliostro.wordpress.com/2012/06/29/testamento_biologico/#more-949 Testamento biologico ed eutanasia passiva: un diritto costituzionale]</ref>
* dal punto di vista giuridico, morale e religioso vi è chi tende a considerare l'''eutanasia attiva'' una fattispecie assimilabile all'[[omicidio]]. Anche dal punto di vista della deontologia medica qualche complicazione concettuale sorge dalla non semplice riconducibilità dell'eutanasia attiva ai concetti fondanti della medicina, [[diagnosi]] e [[terapia]];
* riguardo all'''eutanasia passiva'' vi è chi pone in evidenza la sostanziale diversità - nel modo "naturale" con cui avviene la morte - rispetto all'eutanasia attiva (bisogna anche aggiungere, per completezza di trattazione, che molti tendono a non considerare "eutanasia" quella passiva, consistendo tale pratica - in gran parte dei casi - solo nell'astensione a praticare terapie nel pieno diritto - sancito dalla legge italiana - da parte del malato di rifiutarle);
* vi sono differenze di approccio sull'argomento tra gli ambiti ''religioso e morale'', da un lato, e quello ''giuridico'' dall'altro. In realtà, le posizioni bioetiche ufficiali della [[Chiesa cattolica]] sono contrarie all'eutanasia ''attiva diretta'' e la differenziano da quella ''passiva'' intesa come possibile interruzione dell'accanimento terapeutico<ref>[http://www.girodivite.it/L-eutanasia-secondo-la-chiesa.html L'eutanasia secondo la chiesa Cattolica]</ref>, tenendo comunque distinta quest'ultima fattispecie dall'alimentazione e idratazione che secondo la Chiesa vanno sempre garantite, in quanto tendenti a soddisfare semplici bisogni fisiologici come la fame e la sete. Nella giurisprudenza e nel codice di deontologia medica i due casi devono essere considerati in modo nettamente diverso: la legge italiana, infatti, proibisce ad un medico di compiere terapie senza il consenso del paziente, quindi ulteriori limiti e divieti si possono porre solo sull'eutanasia attiva, mentre non si può fare nulla riguardo all'eutanasia passiva che di fatto può essere "garantito" dai diritti del paziente;
* anche il dibattito sul cosiddetto "suicidio assistito" non è esente da distinguo o assimilazioni: mentre, ad esempio, esso viene considerato da taluni analogo all'eutanasia passiva (in quanto mezzo per procurare la morte), esso è una forma "intermedia" che nondimeno mantiene una sostanziale differenza rispetto all'eutanasia attiva, in quanto non prevede, da parte del soggetto ''assistente'', alcuna partecipazione diretta alle azioni che conducono alla morte del richiedente (anche qui varrà la pena di ricordare che, comunque, la fattispecie di assistenza a un suicidio può configurarsi come reato a sé stante, come spiegato più avanti);
* appare largamente condivisa comunque una discriminante fra la situazione di persone che chiedono l'eutanasia in quanto [[malato terminale|malati terminali]], e quelle che invece, pur non essendo prossime alla [[morte]], la richiedono la pratica per porre fine a sofferenze insostenibili di vario tipo e non sufficientemente trattabili da alcuna [[terapia del dolore]];
* altrettanto condivisa - e, in talune forme, anche recepita nella pratica giurisprudenziale e giurisdizionale - appare la discriminante tra persone che richiedano l'eutanasia in condizioni di piena [[capacità di intendere e di volere]] (indipendentemente dal fatto che abbiano la possibilità materiale di attuare praticamente il proposito, vedi il caso-Welby) rispetto a coloro che si trovino in situazioni di incoscienza irreversibile ([[coma]], [[stato vegetativo persistente]]) e, comunque, incapaci di esprimere qualsivoglia volontà;
* abbastanza recepita anche nell'attività giurisdizionale appare anche la distinzione circa la preterintenzionalità o meno dell'azione che causa la morte: per esempio, il decesso sopravvenuto a causa di effetti collaterali (o sovradosaggio resosi necessario a causa di assuefazione a dosi più basse) di un [[farmaco]], è talora trattato in maniera differente da quello che fa seguito alla somministrazione di qualsivoglia sostanza allo scopo primario di procurare la morte; talvolta più dibattuto il caso di sospensione dell'alimentazione che, a seconda degli orientamenti e dei punti di vista, può essere considerata eutanasia passiva ovvero attiva.
 
L'idea di ricorrere all'eugenetica si ripropose già all'inizio dell'anno successivo, con l'insuccesso dell'[[Operazione Barbarossa]], questa volta in un contesto militare: le notevoli difficoltà che la [[Wehrmacht]] incontrava durante la campagna sul fronte orientale indusse i comandi a prevedere dei «gruppi di eutanasia» il cui compito era «aiutare i soldati feriti». Anche su questo programma i vertici nazisti cercarono di stendere il velo della segretezza.
=== Posizioni politiche italiane ===
[[File:Carlo Giovanardi.jpg|thumb|upright=0.7|L'allora ministro [[Carlo Giovanardi]]]]
Nel marzo [[2006]] l'allora [[ministro]] italiano dei Rapporti con il Parlamento [[Carlo Giovanardi]] dichiarò: «…la legislazione [[Nazionalsocialismo|nazista]] e le idee di [[Adolf Hitler|Hitler]] in Europa stanno riemergendo, per esempio in Olanda, attraverso l'eutanasia e il dibattito su come si possono uccidere i bambini affetti da patologie»<ref>Si veda in proposito la voce [[eutanasia infantile]].</ref>. La dichiarazione diede luogo a un contenzioso diplomatico, a seguito del quale l'ambasciatore italiano nei [[Paesi Bassi]] fu formalmente convocato dal governo<ref name=giovan>Il "caso Giovanardi": [http://www.corriere.it/Primo_Piano/Esteri/2006/03_Marzo/17/giovanardi.shtml «Olanda richiama l'ambasciatore italiano»], dal ''[[Il Corriere della Sera|Corriere della Sera]]'', 17 marzo [[2006]]</ref><ref>[http://www.aduc.it/dyn/eutanasia/noti.php?id=139797 ''UE. Eurodeputati chiedono le dimissioni di Giovanardi''], dal sito dell'ADUC.</ref> dell'[[L'Aia|Aja]] per dare spiegazioni. Il ministro in seguito chiarì di aver parlato a titolo personale e non a nome del governo; vari esponenti della sua coalizione hanno comunque difeso il suo pronunciamento. La dichiarazione di Giovanardi fu, altresì, oggetto di pesanti critiche, tra cui quelle di [[Daniele Capezzone]], allora segretario dei [[Radicali Italiani]], che chiese formalmente le dimissioni del ministro, e quelle di 46 europarlamentari, che ne chiesero le dimissioni dal [[parlamento europeo]].<ref name=giovan/>
 
Nelle ultime fasi del [[Terzo Reich]] testimonianze dirette riportano addirittura che nella propaganda fosse prevista una sorta di eutanasia di stato, chiamata dai burocrati del regime «morte indolore mediante gas», da preferirsi nettamente al cadere in mano [[Unione Sovietica|sovietica]].<ref>[[Hannah Arendt]], [[La banalità del male]], [[Feltrinelli]], 1999, ISBN 88-07-10266-8, pagg. 117-118</ref>
Il 22 settembre [[2006]] [[Piergiorgio Welby]] (copresidente dell'[[Associazione Luca Coscioni]], che si batte per il diritto dei malati a decidere della propria sorte, nonché per la libertà di ricerca scientifica), affetto da [[distrofia muscolare]], in una [[Lettera (messaggio)|lettera]] aperta<ref>[http://www.lucacoscioni.it/piero_welby Testo della lettera] di Welby al Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano.</ref> al [[Presidente della Repubblica Italiana|presidente della Repubblica]] chiese il riconoscimento del diritto all'eutanasia. [[Giorgio Napolitano|Napolitano]] rispose<ref>[http://www.lucacoscioni.it/node/7136 Testo della risposta di Giorgio Napolitano] a Pietro Welby.</ref> auspicando un confronto politico sull'argomento.
 
==== Casi celebri ====
Più in generale si manifestarono, in Parlamento, tre aree trasversali agli schieramenti politici, a sostegno di tre distinte posizioni sul tema:
Negli [[Stati Uniti d'America|Stati Uniti]] fece scalpore il caso di [[Terri Schiavo]], in [[stato vegetativo]] dal [[1990]], al cui marito Michael la corte suprema dello Stato della [[Florida]] diede nel [[2005]] il permesso di sospendere l'[[alimentazione forzata]]. Anche in quel caso si discusse sulla correttezza dell'uso del termine eutanasia. La sospensione della terapia in casi di coma irreversibile è prassi normale negli Stati Uniti: il caso nacque perché i genitori di Terri si erano sempre opposti alla richiesta del genero, imputandola solo al suo desiderio di liberarsi della moglie. Terri divenne, suo malgrado, oggetto di battaglia ideologico-politica tra i sostenitori e gli oppositori dell'eutanasia. L'[[autopsia|esame autoptico]] praticato sulla donna dopo la sua morte appurò che il cervello di Terri Schiavo pesava circa la metà di quello di una donna in salute della stessa età, che gran parte delle cellule era irrimediabilmente distrutta o danneggiata, e che essa era totalmente incapace di percepire alcun senso, tanto meno sentire o vedere.
* Un''''area contraria''', comprendente gran parte del centro-destra, che oggi forma, in maggioranza, il partito [[Il Popolo della Libertà]] (come [[Alleanza Nazionale|AN]] e anche l'[[Unione di Centro (2002)|UDC]], legata alla cultura cattolica), frange di [[Forza Italia (1994)|Forza Italia]], della [[Lega Nord]], i cattolici del centro-sinistra (I [[Popolari UDEUR]] e [[Democrazia è Libertà - La Margherita|La Margherita]]). Quest'area affrontò la questione dell'eutanasia aderendo ai principi morali (o religiosi) ai quali si ispirava. Anche gran parte dei movimenti di [[Estrema destra|destra]] si disse contraria.
* Un''''area "possibilista"''', costituita in gran parte dagli ex [[Democratici di Sinistra]], la quale si trovò nell'esigenza di dare risposte alla base laica del suo elettorato e al contempo convivere nella coalizione di governo con gli altri partiti. In particolare si deve ricordare che il [[Partito Democratico (Italia)|Partito Democratico]] era formato da DS e da Margherita, di ispirazione cattolica (tale unione si era realizzata nel [[2007]]). La posizione di quest'area (tranne sporadiche eccezioni) fu quella di procedere per gradi e affrontare per primi temi meno controversi, come il testamento biologico. Il dibattito sull'eutanasia, pur non escluso a priori, venne rimandato a un momento di minore conflittualità ideologica sulla materia. Anche alcuni esponenti della Lega Nord manifestarno una posizione simile.
* Un''''area favorevole''', che comprendeva il gruppo [[Rosa nel Pugno]] (cioè gli attuali [[Partito Socialista Italiano (2007)|socialisti]], i [[Radicali Italiani]]), la [[Sinistra radicale]] ([[Partito dei Comunisti Italiani]], [[Partito della Rifondazione Comunista]] e [[Federazione dei Verdi|Verdi]]) e anche esponenti di altri schieramenti: [[Liberalismo|liberali]] della coalizione di centro-sinistra ma anche di destra ([[Riformatori Liberali]]), repubblicani della coalizione di centro-destra (es. [[Antonio Del Pennino]]), laici dentro Forza Italia (es. l'ex socialista [[Chiara Moroni]]). Tale area caldeggiò un dibattito sul tema e l'allineamento dell'Italia alle legislazioni europee più favorevoli all'eutanasia, segnatamente quella dei [[Paesi Bassi]].
 
Anche in [[Italia]] alcuni casi hanno acceso un forte dibattito sul tema dell'eutanasia; quello di [[Eluana Englaro]] è uno dei più noti. La giovane donna, a seguito di un grave incidente stradale avvenuto nel 1992, rimase in [[stato vegetativo persistente]] fino alla sua morte, sopraggiunta nel 2009 a seguito dell'interruzione della [[nutrizione artificiale]].<ref>{{cita web|autore=Piero Colaprico|url=http://www.repubblica.it/2009/02/sezioni/cronaca/eluana-englaro-3/addio-eluana/addio-eluana.html|titolo=È finita l'agonia di Eluana dopo 17 anni di coma|editore=[[la Repubblica (quotidiano)|la Repubblica]]|data=9 febbraio 2009|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20090211073935/http://www.repubblica.it/2009/02/sezioni/cronaca/eluana-englaro-3/addio-eluana/addio-eluana.html|dataarchivio=11 febbraio 2009|urlmorto=no}}</ref><ref>{{cita news|url=http://www.corriere.it/cronache/09_febbraio_10/eluana_autopsia_vertice_procura_38ddc418-f74f-11dd-8e36-00144f02aabc.shtml|titolo=Eluana, «morta per disidratazione»|data=10 febbraio 2009|rivista=Il Corriere della Sera}}</ref> Il dibattito sull'eutanasia si è riproposto, alla fine del 2006, quando il citato [[Piergiorgio Welby]] ha chiesto che gli venisse staccato il respiratore che lo teneva in vita. Welby è morto il 20 dicembre 2006 per insufficienza respiratoria sopravvenuta a seguito del distacco del respiratore a opera del medico anestesista.<ref>{{Cita web|url=http://qn.quotidiano.net//2006/12/21/5453166-SI-E--SPENTO-NELLA-NOTTE-AVEVA-61-ANNI.shtml|titolo=Si è spento stamane, aveva 61 anni|data=21 dicembre 2006|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20131220051930/http://qn.quotidiano.net//2006/12/21/5453166-SI-E--SPENTO-NELLA-NOTTE-AVEVA-61-ANNI.shtml|urlmorto=sì}}</ref>
La battaglia delle associazioni che si batterono per una regolamentazione dell'eutanasia in senso non restrittivo si interessò, oltre che - ovviamente - sulla richiesta della sua legalizzazione, anche della liceità e del valore legale della sottoscrizione, da parte di chiunque, di cosiddette "dichiarazioni" (o "direttive") "anticipate" qualora questi, in futuro, si venisse a trovare nell'impossibilità di esprimersi in merito alle cure alle quali farsi sottoporre.
== Eutanasia e cure palliative ==
{{Vedi anche|Cure palliative}}
Le cure palliative sono compromesse nelle legislazioni dove l'eutanasia è legalizzata.<ref>https://www.dyingwell.co.uk/study-shows-negative-impact-of-maid-on-palliative-care-in-canada</ref>
 
In uno studio canadese sono emerse infatti una serie di criticità.<ref>{{cita pubblicazione |nome=Jean Jacob |cognome=Mathews |etal=si |titolo=Impact of Medical Assistance in Dying on palliative care: A qualitative study |rivista=Palliative Medicine |editore= |città= |volume=35 |numero=2 |data=30 ottobre 2020 |pp=447–454 |id= |pmid=33126842 |url=https://journals.sagepub.com/doi/10.1177/0269216320968517 |lingua=EN |accesso= |abstract=si }}</ref> Tutti i medici coinvolti hanno parlato di un conflitto tra il mantenimento dei requisiti che rendono possibile l'accesso alla morte assistita (fra cui la condizione di provare sofferenze fisiche o mentali ritenute insopportabili) e un controllo efficace dei sintomi: i medici si sono trovati a sospendere l’uso di farmaci che avrebbero potuto alleviare il dolore, ma che avrebbero fatto perdere l’idoneità all'eutanasia. Molti medici hanno sottolineato il dilemma etico di presentare la morte assistita a pazienti che non l’hanno richiesta, che in questo modo possono sentirsi spinti a domandarla.
Oggi le posizioni sono rimaste pressoché le stesse.
 
Un gran numero di operatori di cure palliative ha confermato il forte impatto causato in loro dall’introduzione di questa legislazione che stravolge il rapporto medico-paziente, descrivendo come i pazienti pensino, a torto, che le cure palliative includano la morte assistita. I medici concordano nel ritenere che tale normativa indirizzi verso l’eutanasia risorse che altrimenti sarebbero destinate alle cure palliative.
=== Comitato nazionale per la bioetica ===
Il [[Comitato nazionale per la bioetica]] (CNB) ha discusso ed effettuato ricerche su varie problematiche legate all'eutanasia e al rispetto delle volontà del malato. Fra i documenti del CNB più attinenti alla tematica del trattamento di quelle fasi in cui il malato non può esprimere volontà si citano:
* le ''Dichiarazioni anticipate di trattamento'' (talora anche chiamate ''Direttive anticipate'')<ref name=cnb>Documenti del CNB: [http://www.governo.it/bioetica/testi/Dichiarazioni_anticipate_trattamento.pdf ''Dichiarazioni anticipate di trattamento''] e [http://www.governo.it/bioetica/testi/PEG.pdf ''L'alimentazione e l'idratazione dei pazienti in stato vegetativo persistente'']</ref> del 18 dicembre [[2003]];<br />Tale documento tratta la natura delle cosiddette "dichiarazioni anticipate": vi si affrontano aspetti tecnico-legali quali la validità delle stesse, la vincolatività - se cioè debbano essere considerate obbligatorie od orientative - l'efficacia delle direttive anche a distanza di anni tra la loro stesura e l'eventuale attuazione di quanto in esse disposto, l'opportunità per il dichiarante di nominare anche un fiduciario che garantisca per l'attuazione delle direttive anticipate.
* ''L'alimentazione e l'idratazione dei pazienti in stato vegetativo persistente''<ref name=cnb/> del 30 settembre [[2005]].<br />In questo documento (composto poco dopo la morte di [[Terri Schiavo]]) la relazione di maggioranza (2/3)<ref>18 favorevoli, 8 contrari, un astenuto a cui si sono aggiunti altri 3 favorevoli che erano assenti</ref> descrive la [[gastrostomia endoscopica percutanea|PEG]] (alimentazione e idratazione con sondino) come non assimilabile al caso di accanimento terapeutico.
 
== Dibattito sull’eutanasia ==
Infine, l'eutanasia è materia d'insegnamento nei corsi di [[bioetica clinica]], nella branca della [[bioetica]]; a partire dal ([[2005]]) sono in attivazione corsi al riguardo in tutte le [[facoltà di medicina]] italiane. Essi prevedono programmi con insegnamenti di etica allo scopo di formare degli operatori in grado di dibattere il problema con cognizione di causa.
{{Citazione|...se qualcuno non solo è incurabile ma anche oppresso da continue sofferenze, i sacerdoti e i magistrati, poiché non è più in grado di rendersi utile e la sua esistenza, gravosa per gli altri, è per lui solo fonte di dolore (e quindi non fa che sopravvivere alla propria morte), lo esortano a non prolungare quel male pestilenziale... In questo modo li convincono a porre fine alla propria vita digiunando o facendosi addormentare, così da non accorgersi nemmeno di morire. Ma non obbligano comunque nessuno ad uccidersi contro la propria volontà, né gli rivolgono meno cure... Chi invece si toglie la vita senza aver ricevuto prima il permesso dei magistrati e dei sacerdoti è considerato indegno.<ref>[[Tommaso Moro]], ''[[Utopia (Tommaso Moro)|Utopia]]'', Giunti Editore, p.118</ref>}}
Una prima distinzione di massima si può tracciare tra le seguenti posizioni<ref>{{Cita web|lingua=it|autore=Cagliostro|url=https://alessandrocagliostro.wordpress.com/2012/06/29/testamento_biologico/#more-949|titolo=Testamento biologico ed eutanasia passiva: un diritto costituzionale|sito=Il blog del Conte Cagliostro|data=2012-06-29|accesso=2025-01-27}}</ref>
* dal punto di vista giuridico, morale e religioso, vi è chi tende a considerare l{{'}}eutanasia attiva una fattispecie assimilabile all'[[omicidio]].
* Anche dal punto di vista della deontologia medica qualche complicazione concettuale sorge dalla non semplice riconducibilità dell'eutanasia attiva ai concetti fondanti della medicina, [[diagnosi]] e [[terapia]]
* riguardo all{{'}}eutanasia passiva vi è chi pone in evidenza la sostanziale diversità - nel modo "naturale" con cui avviene la morte rispetto all'eutanasia attiva; bisogna anche aggiungere, per completezza di trattazione, che molti tendono a non considerare "eutanasia" quella passiva, consistendo tale pratica, in gran parte dei casi, solo nell'astensione a praticare terapie nel pieno diritto da parte del malato di rifiutarle;
* vi sono differenze di approccio sull'argomento tra gli ambiti religioso e morale, da un lato, e quello giuridico dall'altro. In realtà, le posizioni bioetiche ufficiali della [[Chiesa cattolica]] sono contrarie all'eutanasia attiva diretta e la differenziano da quella passiva intesa come possibile interruzione dell'accanimento terapeutico<ref>[http://www.girodivite.it/L-eutanasia-secondo-la-chiesa.html L'eutanasia secondo la chiesa Cattolica]</ref>, tenendo comunque distinta quest'ultima fattispecie dall'alimentazione e idratazione che secondo la Chiesa vanno sempre garantite, in quanto tendenti a soddisfare semplici bisogni fisiologici come la fame e la sete. Nella giurisprudenza e nel codice di deontologia medica i due casi devono essere considerati in modo nettamente diverso: alcune leggi, infatti, proibiscono ad un medico di compiere terapie senza il consenso del paziente, quindi ulteriori limiti e divieti si possono porre solo sull'eutanasia attiva, mentre non si può fare nulla riguardo all'eutanasia passiva che di fatto può essere "garantito" dai diritti del paziente;
* appare largamente condivisa comunque una discriminante fra la situazione di persone che chiedono l'eutanasia in quanto malati terminali, e quelle che invece, pur non essendo prossime alla [[morte]], la richiedono la pratica per porre fine a sofferenze insostenibili di vario tipo e non sufficientemente trattabili da alcuna [[terapia del dolore]];
* altrettanto condivisa e, in talune forme, anche recepita nella pratica giurisprudenziale e giurisdizionale, appare la discriminante tra persone che richiedano l'eutanasia in condizioni di piena [[capacità di intendere e di volere]] (indipendentemente dal fatto che abbiano la possibilità materiale di attuare praticamente il proposito) rispetto a coloro che si trovino in situazioni di incoscienza irreversibile ([[coma]], [[stato vegetativo]]) e, comunque, incapaci di esprimere qualsivoglia volontà;
* abbastanza recepita anche nell'attività giurisdizionale appare anche la distinzione circa la [[Preterintenzione|preterintenzionalità]] o meno dell'azione che causa la morte: per esempio, il decesso sopravvenuto a causa di effetti collaterali (o sovradosaggio resosi necessario a causa di assuefazione a dosi più basse) di un [[farmaco]], è talora trattato in maniera differente da quello che fa seguito alla somministrazione di qualsivoglia sostanza allo scopo primario di procurare la morte; talvolta più dibattuto il caso di sospensione dell'alimentazione che, a seconda degli orientamenti e dei punti di vista, può essere considerata eutanasia passiva o attiva.
* anche il dibattito sul cosiddetto "suicidio assistito" non è esente da distinguo o assimilazioni: mentre, ad esempio, esso viene considerato da taluni analogo all'eutanasia passiva (in quanto mezzo per procurare la morte), esso è una forma "intermedia" che nondimeno mantiene una sostanziale differenza rispetto all'eutanasia attiva, in quanto non prevede, da parte del soggetto assistente, alcuna partecipazione diretta alle azioni che conducono alla morte del richiedente (anche qui varrà la pena di ricordare che, comunque, la fattispecie di assistenza a un suicidio può configurarsi come reato a sé stante, come spiegato più avanti).
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!Ragioni a favore
!Ragioni contrarie
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* Libera scelta: considerando la libertà di scelta come fondamentale principio democratico ogni cittadino dovrebbe potersi esprimere, come nella manifestazione del proprio diritto di voto, anche nella sfera privata, nella quale i valori di coscienza sono insindacabili<ref name="plato">[http://plato.stanford.edu/entries/euthanasia-voluntary/ Voluntary Euthanasia (Stanford Encyclopedia of Philosophy)] Una panoramica sull'eutanasia volontaria (''Voluntary Euthanasia'', [[Stanford Encyclopedia of Philosophy]], First published Thu Apr 18, [[1996]]; substantive revision Mon Feb 19, [[2007]])</ref>
* Qualità della vita: ad alcuni il dolore e la sofferenza che si sperimentano durante una malattia risultano incomprensibili ed insostenibili. Anche la terapia contro il dolore, che limita la sofferenza fisica, può non essere sufficiente a fronteggiare quella psichica conseguente alla situazione, principalmente legata alla perdita della propria indipendenza. Una società civile non dovrebbe imporre a nessuno questa condizione.<ref name="plato" />
* Dignità: la convinzione profonda di non avere alcuna possibilità di recuperare ciò che aveva reso la vita degna di essere vissuta ed inoltre di essere destinati a pesare sempre maggiormente e per tempi indefiniti sui propri cari, rendendo pure a loro impossibile condurre la vita come prima.
* Per il giuramento di Ippocrate, nonostante la versione originale escluda esplicitamente l'eutanasia, per il bene del paziente sarebbe peggio lasciarlo patire piuttosto che eliminare il suddetto paziente
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*[[Giuramento di Ippocrate]]
*Morale: secondo molti essa può essere considerata moralmente inaccettabile.<ref name="plato" /> Questa visione morale di solito vede l'eutanasia come un tipo di [[omicidio]] e l'eutanasia volontaria come un tipo di [[suicidio]], la moralità del quale è oggetto di vivo dibattito.
*Teologica: diverse religioni e moderne interpretazioni religiose considerano sia l'eutanasia che il suicidio come atti peccaminosi ([[Eutanasia e religione]]).
*Piena consapevolezza: l'eutanasia può essere considerata volontaria soltanto se il paziente è in grado di intendere e di volere affinché possa prendere la decisione, ovvero se ha una comprensione adeguata delle opzioni e delle loro conseguenze. In alcuni casi, tale competenza cognitiva può essere difficile da determinare,<ref name="plato" /> o può non esserci, vedi nel caso di disabilità gravi o psichiche dove la volontarietà è difficilmente distinguibile dall'istigazione al suicidio.
*Necessità: se vi sono ragioni per supporre che la causa della malattia o della sofferenza di un paziente possa essere presto risolvibile, compatibilmente con la sua situazione clinica, una scelta alternativa all'eutanasia potrebbe essere quella di sperimentare nuovi trattamenti o far ricorso alle cure palliative.<ref name="plato" />
*Desideri della famiglia: i membri della famiglia potrebbero desiderare di passare più tempo possibile col proprio caro prima che muoia; in alcuni casi, però, questo si può tradurre disfunzionalmente in una forma di incapacità di accettazione dell'inevitabilità del decesso. O viceversa, desiderare che muoia il prima possibile per interessi economici o per evitare di dover assistere l'ammalato.
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=== Posizioni religiose ===
{{vedi anche|Eutanasia e religionereligioni}}
Diverse [[religione|religioni]] hanno preso posizione riguardo l'eutanasia, sebbene le posizioni siano divergenti o talora diametralmente opposte.
 
Diverse [[religione|religioni]] hanno preso posizione riguardo all'eutanasia, sebbene le posizioni siano divergenti o talora diametralmente opposte.
La [[Chiesa cattolica]] è contraria ad ogni forma d'eutanasia, attiva od omissiva, mentre incoraggia il ricorso alle [[cure palliative]] e ritiene moralmente accettabile l'uso di analgesici, per trattare il dolore, anche qualora comportino − come effetto secondario e non desiderato − l'accorciamento della vita del paziente. Consente invece di sospendere, dietro richiesta del paziente, procedure mediche che risultino onerose, pericolose, straordinarie o sproporzionate rispetto ai risultati attesi; vale a dire che configurino [[accanimento terapeutico]]. Tale posizione è confermata nei paragrafi 2277, 2278 e 2279 del [[Catechismo della Chiesa Cattolica|Catechismo]].<ref>[http://www.vatican.va/archive/ITA0014/__P7Y.HTM Catechismo della Chiesa cattolica − "L'eutanasia", par. 2276-2279]</ref>
 
La [[Chiesa cattolica]] è contraria ad ogni forma d'eutanasia, attiva o omissiva, mentre incoraggia il ricorso alle [[cure palliative]] e ritiene moralmente accettabile l'uso di analgesici, per trattare il dolore, anche qualora comportino − come effetto secondario e non desiderato − l'accorciamento della vita del paziente. Consente invece di sospendere, dietro richiesta del paziente, procedure mediche che risultino onerose, pericolose, straordinarie o sproporzionate rispetto ai risultati attesi; vale a dire che configurino [[accanimento terapeutico]]. Tale posizione è confermata nei paragrafi 2277, 2278 e 2279 del [[Catechismo della Chiesa cattolica|Catechismo]].<ref>[http://www.vatican.va/archive/ITA0014/__P7Y.HTM Catechismo della Chiesa cattolica − "L'eutanasia", par. 2276-2279]</ref>
La Chiesa insegna inoltre che le cure che d'ordinario sono dovute all'ammalato, come l'idratazione e la nutrizione artificiale, non possono essere sospese qualora si preveda come conseguenza la morte del paziente per fame e per sete. Si configurerebbe, in questo caso, una vera e propria eutanasia per omissione.<ref>[http://www.vatican.va/holy_father/john_paul_ii/speeches/2004/march/documents/hf_jp-ii_spe_20040320_congress-fiamc_it.html Discorso di Giovanni Paolo II ai partecipanti al Congresso Internazionale su "I trattamenti di sostegno vitale e lo stato vegetativo. Progressi scientifici e dilemmi etici" − 20 marzo 2004. ]</ref>
 
Le [[Chiese riformate]], anche a causa della loro particolare struttura gerarchica, hanno spesso posizioni interne più variegate ed elastiche<ref>Tra le posizioni espresse a titolo personale da loro esponenti, v. [httphttps://www.bbc.com/news/world-africa-37587290 ''Archbishop Desmond Tutu 'wants right to assisted death'''], BBC news 7 ottobre 2016.</ref>.
 
Nell'Islam, ad Allah è attribuito l'epiteto in [[lingua araba|arabo]] di ''Al-MuhyÎ'' (o ''Al-Mumìt''), che significa "Colui che fa vivere o morire"<ref name="Corano Newton Compton, 2001">{{cita libro | autore = [[Hamza Piccardo|Hamza R. Piccardo]] | url = https://books.google.it/books?isbn=8882892239 | titolo = Il Corano (edizione integrale) | editore = [[Newton Compton Editori|Newton & Compton]] | data = 21 marzo 2001 | serie = Newton Biblios (n. 4) | isbn = 88-8289-223-9 |oclc=271773113 |pp=90–91 (nota 35 al verso 29, nota 36 al v. 31) }}, "revisione controllo dottrinale [a cura dell'] [[Unione delle Comunità ed Organizzazioni Islamiche in Italia]]"(p. II, intr. di Pino Blasone)</ref> (Signore della vita e della morte). In base alla Sura IV-an Nisâ, v. 29<ref name="Corano Newton Compton, 2001" />, l'Islam proibisce esplicitamente il [[suicidio]] ed in particolare l'eutanasia, vietando parimenti l'omicidio, che è considerato alla stregua di un "suicidio spirituale" da parte del peccatore, che con la propria condotta determina la sua dannazione eterna.
=== Posizione del movimento per la difesa dei diritti dei disabili ===
Il [[movimento per la difesa dei diritti dei disabili]] ha fin dalla sua nascita negli Stati Uniti agli inizi degli anni 70 contrastato la legalizzazione dell'eutanasia<ref>The Disability Rights Movement, Di Doris Zames Fleischer, Frieda Zames,Temple University Press, Philadelphia, 2001</ref>
Sulla sua scia organizzazioni di disabili espressamente dedicate a contrastare culturalmente e politicamente l'eutanasia sono nate durante gli anni 90. È il caso della statunitense [[Not Dead Yet]] e di Care Not Killing<ref>[http://www.carenotkilling.org.uk/ Promoting palliative care, Opposing euthanasia and assisted suicide - Care Not Killing<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>, una rete di oltre 40 associazioni inglesi. Posizioni analoghe sono sostenute da associazioni di disabili Svedesi<ref name=autogenerato1>[http://www.independentliving.org/docs5/Wolbringeuthanasia.html Why Disability Rights Movements Do Not Support Euthanasia: Safeguards Broken Beyond Repair | Independent Living Institute<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref> e Australiane<ref>[http://www.qai.org.au/ QAI - Home<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>.
Alla base del rifiuto c'è la considerazione che le motivazioni che spingono una persona all'eutanasia potrebbero essere legate più al loro status e condizione sociale che alla loro sofferenza e condizione fisica. In questo senso l'influenza negativa sulla qualità di vita della propria famiglia impegnata economicamente e personalmente nell'accudimento, lo status negativo riservato agli elementi non produttivi dalle culture occidentali e i diffusi e persistenti pregiudizi sociali potrebbero essere considerazioni sufficienti a dettare la scelta suicidaria.<ref name=autogenerato1 />
 
=== I movimenti per la difesa dei diritti dei disabili ===
== Sondaggi e inchieste ==
Il movimento per la difesa dei diritti dei disabili ha, fin dalla sua nascita negli [[Stati Uniti]] agli inizi degli [[Anni 1970|anni 70]], contrastato la legalizzazione dell'eutanasia.<ref>The Disability Rights Movement, Di Doris Zames Fleischer, Frieda Zames, Temple University Press, Philadelphia, 2001</ref> Sulla sua scia, organizzazioni di disabili espressamente dedite a contrastare culturalmente e politicamente l'eutanasia sono nate durante gli [[Anni 1990|anni 90]]. È il caso della statunitense [[Not Dead Yet]] e di [[Care Not Killing]], una rete di oltre 40 associazioni inglesi. Posizioni analoghe sono sostenute da associazioni di disabili svedesi e australiane.
Da un sondaggio dell'aprile [[2006]], pubblicato anche su ''Torino medica'', l'organo ufficiale dell'Ordine provinciale dei [[Medico|Medici]] Chirurghi e degli [[Odontoiatria|Odontoiatri]] della [[Provincia di Torino]], e avente come ''target'' [[Infermiere|infermieri]] (in maggioranza tra i 30 e i 40 anni, impiegati in reparti di terapia intensiva, lungo-degenza e chirurgia), è emerso che:<ref>[http://www.nursind.it/article.php?story=2006042009215133 Articolo sul sondaggio della rivista ''Torino medica'']</ref><ref>[http://www.italiatv.it/storacetv/comunicati/vediitatv.php?id=14570 Articolo su alcuni sondaggi e inchieste sull'eutanasia]</ref>
 
Alla base del rifiuto c'è la considerazione che le motivazioni che spingono una persona all'eutanasia potrebbero essere legate più al loro status e condizione sociale che alla loro sofferenza e condizione fisica. In questo senso l'influenza negativa sulla qualità di vita della propria famiglia impegnata economicamente e personalmente nell'accudimento, lo status negativo riservato agli elementi non produttivi dalle culture occidentali e i diffusi e persistenti pregiudizi sociali potrebbero essere considerazioni sufficienti a dettare la scelta suicidaria.<ref name="autogenerato1">[http://www.independentliving.org/docs5/Wolbringeuthanasia.html Why Disability Rights Movements Do Not Support Euthanasia: Safeguards Broken Beyond Repair | Independent Living Institute<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>
* il 74% degli infermieri interpellati è favorevole alla "dolce morte" passiva
** di cui l'83% anche a quella attiva
* il 44% ha avuto diverse esperienze di pazienti che hanno chiesto espressamente e ripetutamente di morire perché venisse posto fine alle loro sofferenze atroci e senza speranza.
* il 76% invoca il [[testamento biologico]];
* l'8% si dichiara disposto a praticare l'eutanasia anche illegalmente, senza richiesta esplicita del paziente
* il 37% si dice disposto ad aiutare i pazienti a mettere fine a un calvario, anche ricorrendo al suicidio assistito.
* il 76% degli infermieri credenti è favorevole all'eutanasia volontaria.
 
== Le legislazioni ==
I risultati del sondaggio torinese confermano quelli emersi da un'indagine del Centro di Bioetica dell'[[Università Cattolica del Sacro Cuore|Università cattolica di Milano]], e di altri sondaggi:
{{C|Elenco prolisso, riorganizzare sulla base di quanto già presente nella specifica voce|diritto|gennaio 2025}}{{vedi anche|Eutanasia nel mondo}}
* il 4% dei rianimatori interpellati ha ammesso di praticare l'"iniezione letale" (illegalmente, sulla base di quello che dice loro la coscienza).
[[File:Legality of euthanasia.svg|thumb|upright=1.8|{{legenda|0000FF|Legale}}{{legenda|00AFFF|Passivamente legale}}{{legenda|C60000|Illegale}}{{legenda|DDDDDD|Dati non sufficienti}}]]
* Il 92% degli italiani interpellati ritiene che sia necessario superare l'attuale normativa repressiva;
{| class="wikitable sortable"
* il restante 8% si dice contrario all'eutanasia.
|+Paesi in cui l'eutanasia è legalizzata
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! Nazione
! Metodo di legalizzazione
! Data dell’entrata in vigore
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|{{Bandiera|NLD}} [[Paesi Bassi]]||Approvata dagli [[Stati Generali dei Paesi Bassi]]. || 1 aprile 2002
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|{{Bandiera|BEL}} [[Belgio]]||Approvata dal [[Parlamento federale del Belgio]]. || 28 maggio 2002
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|{{Bandiera|LUX}} [[Lussemburgo]]||Approvata dalla [[Camera dei deputati (Lussemburgo)|Camera dei deputati]]. || 19 marzo 2009
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|{{Bandiera|COL}} [[Colombia]]||Sentenza della [[Corte Costituzionale (Colombia)|Corte Costituzionale della Colombia]]. ||15 dicembre 2014
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|{{Bandiera|CAN}} [[Canada]]||Approvata dal [[Parlamento del Canada]]. || 17 giugno 2016
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|{{Bandiera|ESP}} [[Spagna]]||Approvata dalle [[Corti Generali]]. || 25 giugno 2021
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|{{Bandiera|NZL}} [[Nuova Zelanda]]||Approvata dal [[Parlamento della Nuova Zelanda]] e approvata dai cittadini in un [[referendum]].|| 6 novembre 2021
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|{{Bandiera|PRT}} [[Portogallo]]||Promulgata al quarto tentativo dopo l’approvazione dell’[[Assemblea della Repubblica (Portogallo)|Assemblea della Repubblica]], è in attesa dell’emanazione dei relativi decreti attuativi e dunque non è stata definita una data per l’entrata in vigore. Tre disegni di legge precedentemente approvati sono infatti stati nullificati, uno dalla [[Corte Costituzionale del Portogallo]], gli altri due dal mancato raggiungimento del [[Quorum|quorum parlamentare]] per il superamento del [[Veto#Veto presidenziale|veto presidenziale]].
|| da definire
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|{{Bandiera|ECU}} [[Ecuador]]||Sentenza della [[Corte Costituzionale (Ecuador)|Corte Costituzionale dell’Ecuador]]. ||5 febbraio 2024
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|}
 
=== Approfondimenti per continente ===
Al riguardo, bisogna dire che vi sono differenze di posizione anche in seno ai favorevoli all'eutanasia: vi è infatti chi ne propone la ''[[legalizzazione]]'', altri che invece parlano di ''[[depenalizzazione]]''. Cinzia Caporale<ref>[http://emergenzasalute.blogosfere.it/2006/02/eutanasia_bella.html Commento di Cinzia Caporale del CNB sul sondaggio del 2006 sull'eutanasia tra operatori sanitari]</ref>, del [[Comitato Nazionale di Bioetica]] e fautrice della depenalizzazione, commentando i risultati dei sondaggi, lamentò il fatto che i medici considerino più importante la legalizzazione - con conseguente regolamentazione - dell'eutanasia piuttosto che la sua depenalizzazione, a motivo del fatto che la legalizzazione darebbe loro una protezione legale, lasciandoli invece esposti in caso di semplice depenalizzazione, laddove essi avrebbero potere discrezionale. In definitiva, secondo Cinzia Caporale, la legalizzazione sarebbe più un paravento per i medici che un aiuto per i malati. Questa riflessione sul caso specifico si spiega meglio chiarendo la posizione più ampia della Caporale in merito alla dicotomia diritto-morale.<ref>''«…il diritto […] dev'essere più simile a una scienza empirica che a una scienza formale: deve scoprire, attraverso l'attività di giuristi, giudici ed esperti, quali siano le condotte socialmente riconosciute da tradurre in norme giuridiche. Se il diritto venisse semplicemente inventato, e quindi imposto, le regole sarebbero o pregiudizievoli della libertà, oppure finirebbero con il non essere rispettate. In campo bioetico questo pericolo è assai concreto. Spesso le norme giuridiche corrispondono ad anacronistiche proibizioni di comportamenti comunque praticati dalla gran parte della popolazione, oppure, ove rispettate, sono una violazione dell'autonomia e del benessere fisico, psichico o economico degli individui interessati… Le soluzioni bioetiche sono infatti quasi sempre il risultato di un'applicazione deduttiva di problemi dell'etica o del diritto. Con la conseguenza di rinunciare alla misurazione della realtà individuale e sociale e, quindi, di privilegiare le dispute teologiche rispetto alla ricerca di soluzioni razionali fondate sulla conoscenza della realtà. Un approccio moralmente esecrabile quando si tratti della vita e della morte»'' (''[[Il Sole 24 ore]]'', 20/2/2000, citato in [http://www.swif.uniba.it/lei/rassegna/000220g.htm Rassegna SWIF - Sito Web Italiano per la Filosofia]).</ref>
==== America ====
* '''[[Argentina]]''' - Nel paese, il [[Congresso nazionale dell'Argentina]] ha convertito in legge (con l’ultima approvazione del [[Senato (Argentina)|Senato argentino]] il 9 maggio 2012), una proposta che consentiva di rifiutare i trattamenti che prolungano artificialmente la vita dei pazienti con sintomi terminali o irreversibili. In tali circostanze, dunque, il consenso avrebbe potuto essere prestato dal paziente o, se non in condizione di farlo, dai suoi familiari o rappresentanti legali. È stata promulgata il 24 maggio 2012 come "Legge 26.742".
* '''[[Canada]]''' - L'eutanasia attiva volontaria, chiamata "morte assistita dal medico", è legale per tutte le persone di età superiore ai 18 anni che abbiano una malattia terminale e che è progredita fino al punto in cui la morte naturale è "ragionevolmente prevedibile". Per prevenire il turismo suicida, tuttavia, solo le persone idonee a richiedere l'assicurazione sanitaria canadese possono utilizzarlo. La legalizzazione della pratica è arrivata nel 2015/2016 a seguito di una serie di [[sentenze]] della [[Corte suprema del Canada]] che hanno annullato il divieto nel paese. Di seguito una cronologia degli eventi:
** Il 6 febbraio 2015, la [[Corte suprema del Canada|Corte]] ha stabilito all'unanimità, nella causa “Carter v. Canada”, che gli adulti canadesi mentalmente abili e che soffrono in modo intollerabile e permanente, hanno diritto all'aiuto di un medico in caso di morte. La corte ha comunque sospeso la sua sentenza per 12 mesi per dare al governo l'opportunità di aggiornare il quadro legale in merito. Nel gennaio 2016 il tribunale ha concesso un'ulteriore proroga di 4 mesi alla sospensione della sentenza per consentire al governo liberale neoeletto di consultarsi con i canadesi sulla stesura di una legge. Come misura provvisoria, ha anche stabilito che i tribunali provinciali potevano iniziare ad approvare le domande di eutanasia fino all'approvazione della nuova legge.
** Un rapporto di una commissione parlamentare incaricata di studiare la questione alla luce della sentenza della [[Corte suprema del Canada]] ha raccomandato che chiunque abbia sperimentato "sofferenze intollerabili" dovrebbe poter cercare l'aiuto di un medico per morire. Il 14 aprile 2016, il governo federale liberale del Canada ha finalmente introdotto una legislazione per legalizzare la morte assistita a condizioni più restrittive di quelle raccomandate dal comitato, consentendo l'accesso solo a coloro con malattie terminali per i quali la morte è "ragionevolmente prevedibile". La “British Columbia Civil Liberties Association”, tuttavia, sostiene che la legge sulla morte assistita del governo è incostituzionale, perché limita l'accesso solo a coloro la cui morte è "ragionevolmente prevedibile", piuttosto che fornire l'accesso a chiunque soffra di una condizione "grave e irrimediabile", la definizione utilizzata dalla [[Corte suprema del Canada]] nella sentenza del tribunale secondo cui la BCCLA sostiene che includerebbe condizioni non terminali. Il disegno di legge ha ricevuto una notevole opposizione multipartitica all'interno del [[Senato del Canada|Senato]], dove è stato criticato in quanto redatto troppo rapidamente e troppo restrittivo rispetto alla decisione della Corte suprema. Di conseguenza, il Senato ha apportato una serie di emendamenti al disegno di legge. La [[Camera dei comuni (Canada)|Camera dei comuni]] ha accettato tutti gli emendamenti fatti dal Senato tranne uno, che ha rimosso il requisito che la morte sia "ragionevolmente prevedibile". Il 17 giugno 2016, il disegno di legge è diventato legge dopo essere stato approvato da entrambe le camere del [[Parlamento del Canada|Parlamento canadese]] e aver ricevuto l'assenso reale.
* '''[[Cile]]''' - L'eutanasia attiva o il suicidio assistito sono illegali in [[Cile]]. L'eutanasia passiva, invece, è legale e dal 2012 la regolamentazione dei diritti dei pazienti ha permesso l’istituzione del diritto al consenso informato, che consente di accettare o rifiutare qualsiasi trattamento medico. I pazienti possono rifiutare il trattamento quando sono terminali. In tempi più recenti, il [[Congresso nazionale cileno]] ha discusso un disegno di legge per consentire l'eutanasia attiva e il suicidio assistito. Il disegno di legge è stato approvato in via generale dalla [[Camera dei deputati (Cile)|Camera dei deputati]] il 12 dicembre 2020. Nel [[2022]], il [[Presidente del Cile]] [[Gabriel Boric]] ha invitato i [[Senato (Cile)|senatori]] ad approvare il disegno.
* '''[[Colombia]]''' - Non esiste una legge specifica sull'eutanasia, tuttavia, in una decisione con un risultato di 6-3, la [[Corte Costituzionale (Colombia)|Corte Costituzionale Colombiana]] ha stabilito nel 1997 che "nessuna persona può essere ritenuta penalmente responsabile per aver tolto la vita a un malato terminale che ha dato una chiara autorizzazione a farlo". La corte ha definito "malato terminale" chiunque soffra di malattie come "[[Neoplasia|cancro]], [[AIDS]] e [[insufficienza renale]] o [[insufficienza epatica|epatica]] se sono terminali e causa di estrema sofferenza". La corte, tuttavia, ha specificatamente rifiutato di autorizzare l'eutanasia per le persone con malattie degenerative come l'[[Alzheimer]], il [[Parkinson]] o il [[morbo di Lou Gehrig]]. Il 15 dicembre 2014 la Corte Costituzionale aveva concesso al “Ministero della Salute e della Previdenza Sociale” 30 giorni per pubblicare le linee guida del settore sanitario da utilizzare per garantire ai malati terminati, desiderosi di sottoporsi all'eutanasia, il loro diritto a una morte dignitosa. La [[Corte Costituzionale (Colombia)|Corte costituzionale della Colombia]] ha esteso nel luglio 2021 i requisiti per accedere e praticare l'eutanasia ai pazienti non terminali.
* '''[[Ecuador]]''' - Non esiste una legge specifica sull'eutanasia, tuttavia, in una decisione con un risultato di 7-2, la [[Corte Costituzionale (Ecuador)|Corte Costituzionale ecuadoregna]] ha stabilito nel 2024 una [[depenalizzazione]] della pratica.<ref>{{Cita web|url=https://www.ansa.it/sito/notizie/topnews/2024/02/08/ecuador-la-corte-costituzionale-depenalizza-leutanasia_3d0bc56c-4c16-474b-8b04-aece1ce092ce.html|titolo=Ecuador, la Corte costituzionale depenalizza l'eutanasia|data=8 febbraio 2024|editore=ANSA}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://www.ilpost.it/2024/02/08/ecuador-eutanasia/|titolo=La Corte Costituzionale dell’Ecuador ha decriminalizzato l’eutanasia|data=8 febbraio 2024|editore=Il Post}}</ref>
* '''[[Messico]]'''. In Messico, l'eutanasia attiva è illegale, ma dal 7 gennaio 2008 la legge consente ai malati terminali, o ai parenti più stretti, se incoscienti, di rifiutare farmaci o ulteriori cure mediche per prolungare la vita (nota anche come eutanasia passiva) a [[Città del Messico]], nello stato centrale di [[Aguascalientes (stato)|Aguascalientes]] (dal 6 aprile 2009) e, dal 1º settembre 2009, nello stato occidentale di [[Michoacán]]. Un'analoga legge che estende le stesse disposizioni a livello nazionale è stata approvata dal [[Senato della Repubblica (Messico)|Senato]] e un'iniziativa di depenalizzazione dell'eutanasia attiva è entrata nella stessa [[Camera (politica)|camera legislativa]] il 13 aprile 2007. In tempi più recenti, si avanzata la proposta di una revisione costituzionale.
* '''[[Perù]]''' - L'eutanasia è un delitto secondo le leggi del [[Perù]], anche se ci sono stati alcuni tentativi di riformarle. Nell'ottobre 2009 la “Commissione Speciale dei Revisori del Codice Penale del Parlamento” ha espresso il proprio sostegno ad una proposta che tentava di modificare l'articolo 112 del Codice Penale, ma senza successo. Tuttavia, all'inizio del 2015, il caso della giovane donna cilena [[Valentina Maureira]], che soffriva di [[fibrosi cistica]], malattia incurabile, e che chiedeva che l'eutanasia fosse consentita nel suo Paese, ha suscitato l'interesse della stampa e anche di media stranieri. Il 4 marzo dello stesso anno, il legislatore peruviano [[Roberto Angulo Álvarez]], membro del gruppo parlamentare “Dignità e Democrazia”, motivato da questo caso, ha presentato un disegno di legge che proponeva di consentire la morte assistita in caso di malattia terminale o degenerativa, con l'obiettivo di "evitare i dolori fisici e psicologici del paziente, nonché le spese inutili per i familiari e per lo Stato". Angulo Álvarez ha anche sostenuto che il suo progetto legislativo "contribuirebbe al rispetto della libertà individuale e della dignità umana".
* '''[[Stati Uniti d'America]]'''. L'eutanasia attiva è illegale in tutti gli [[Stati Uniti d'America|Stati Uniti]]. I pazienti conservano il diritto di rifiutare le cure mediche e di ricevere un'adeguata gestione del dolore su loro richiesta (eutanasia passiva), anche se le scelte dei pazienti ne accelerano la morte. Inoltre, trattamenti futili o sproporzionatamente onerosi, come le macchine di supporto vitale, possono essere ritirate in determinate circostanze e, secondo la legge federale e la maggior parte delle leggi statali solo con il consenso informato del paziente o, in caso di incompetenza del paziente, con il consenso informato del surrogato legale. La [[Corte suprema degli Stati Uniti]] non si è occupata di "problemi di qualità della vita" o "problemi di futilità" e sembra tollerare l'"eutanasia" attiva o passiva (non legalmente definita) solo quando vi sono prove chiare e convincenti che il consenso informato all'eutanasia, passiva o attiva, è stata ottenuta dal paziente competente o dal surrogato legale del paziente incompetente. Mentre l'eutanasia attiva è illegale in tutti gli Stati Uniti, il suicidio assistito è legale in [[Colorado]], [[Oregon]], [[Hawaii]], [[Washington (stato)|Washington]], [[Vermont]], [[Maine]], [[New Jersey]], [[California]], [[Distretto di Columbia]], una [[Contea (suddivisione amministrativa)|contea]] nel [[Nuovo Messico]], ed è de facto legale nel [[Montana]]. La [[Louisiana]] invece proibisce specificamente l'eutanasia nel suo “Bill of Rights” come punizione crudele e insolita.
* '''[[Uruguay]]''' - Dal 1933, il codice penale dell'Uruguay, nell’articolo 37, accetta l'omicidio compassionevole, il primo documento legale che include l'eutanasia. È importante dire che questo documento legale non utilizzava questa denominazione. In un altro articolo, 127, il giudice poteva rinunciare a punire il medico, se tale azione fosse fatta per pegno del paziente e il medico avesse una onorevole reputazione. La fonte principale di questo codice penale era [[Jimenéz de Asúa]], un penalista spagnolo, che introdusse questo concetto nel suo libro "Libertad de amar y derecho a morir: ensayos de un criminalista sobre eugenesia, eutanasia, endocrinología", pubblicato a [[Madrid]] ([[Spagna]]), nel 1928. La prima proposta per comprendere l'eutanasia come omicidio è stata fatta da [[Ruy Santos]] nella sua tesi di dottorato, "Da resistencia dos estados mórbidos à terapeutica e da incurabilidade perante a eutanasia", alla Faculdade de Medicina da [[Bahia]] ([[Brasile]]), nel 1928. Ha fatto la differenza tra Eutanasia come omicidio ed Eutanasia come suicidio, probabilmente la prima citazione sul suicidio assistito.
 
==== Asia e Oceania ====
Da un sondaggio promosso dal quotidiano ''[[La Repubblica (quotidiano)|la Repubblica]]'' e condotto dalla rivista ''[[MicroMega (rivista)|MicroMega]]'' emerse che 64% degli intervistati si dichiarò favorevole all'interruzione delle cure mediche per [[Piergiorgio Welby]], come da lui richiesto, contro il 20% contrari. Anche il 50% dei [[cattolico|cattolici praticanti]] risultò favorevole all'eutanasia<ref>[http://www.repubblica.it/2006/11/sezioni/cronaca/welby2/sondaggio-ipr-eutanasia/sondaggio-ipr-eutanasia.html «Eutanasia, anche i cattolici favorevoli»] da ''Repubblica.it'', 29 novembre 2006</ref>, in netta controtendenza rispetto a quanto previsto dal [[magistero|magistero cattolico]].<ref>[http://www.kataweb.it/news/item/258378/welby-card-martino-papa-e-chiesa-sono-contro-eutanasia «Welby: Card. Martino, Papa e Chiesa sono contro eutanasia»] da Kataweb, 12 dicembre [[2006]]</ref>.
* '''[[Australia]]'''. Lo stato australiano di [[Victoria (Australia)|Victoria]] ha una legge che consente il suicidio assistito da un medico che è entrata in vigore nel giugno 2019, con l'[[Australia Occidentale]] che ha approvato una legge simile nel dicembre 2019, la [[Tasmania]] e il [[Queensland]] nel marzo 2021 e l’[[Australia Meridionale]] nel giugno 2021 ma in tutti e tre i casi non entrati in vigore. Il suicidio assistito dal medico e l'eutanasia volontaria sono illegali in tutti gli altri stati e territori australiani. Sebbene rare, sono state formulate accuse per "favorevolezza" al suicidio di altri. L’eutanasia attiva è stata anche legale nel [[Territorio del Nord]], con il “Rights of the Terminally Ill Act” del 1995, ma solo per un breve periodo di tempo: nel 1997, infatti, il governo federale australiano ha annullato la legislazione del [[Territorio del Nord]] attraverso l'introduzione dell' “Euthanasia Laws Act” del 1997, poiché, a differenza degli stati, la legislazione nel [[Territorio del Nord]] e negli altri [[Stati e territori dell'Australia#Territori e territori esterni|territori]] non è garantita del tutto quest’ultimo dalla [[Costituzione dell'Australia|costituzione australiana]], la quale concede il diritto al governo federale di annullare le leggi emanate dai territori. Durante il breve periodo in cui l'eutanasia era legale nel [[Territorio del Nord]], il dottor [[Philip Nitschke]] ha aiutato tre persone a porre fine alla loro vita attraverso il suicidio assistito. Organizzazioni internazionali vorrebbero che il governo riportasse i diritti di eutanasia in [[Australia]].
* '''[[Corea del Sud]]''' - L'[[Assemblea nazionale (Corea del Sud)|Assemblea Nazionale]] e il “Ministero della Salute e della sicurezza sociale” hanno votato a favore dell'eutanasia passiva, entrata in vigore nel febbraio 2018, e hanno annunciato di emettere un disegno di legge denominato "Buona Morte". Tuttavia, il tema e il dibattito sull'eutanasia in [[Corea del Sud]] hanno suscitato a lungo, già a partire dal 4 dicembre 1997, quando un medico è stato mandato in prigione per un lungo periodo per aver tagliato volontariamente il supporto vitale di un paziente con morte cerebrale che si era ferito a causa di un trauma cranico su richiesta della moglie. Questo incidente è ben noto in Corea come "Incidente dell'ospedale di Boramae" (보라매병원 사건). Un altro incidente che ha suscitato ulteriore dibattito è stato l'arresto di un padre che ha scollegato un respiratore per suo figlio morto cerebrale. I pazienti che si qualificano per l'eutanasia attiva o passiva in Corea del Sud sono i malati terminali con possibilità inesistenti di guarigione. I pazienti che hanno una reazione benefica a qualsiasi farmaco o che non sono in uno stato di salute in rapido deterioramento e/o che porta alla morte imminente potrebbero non essere qualificati. I pazienti devono avere la conferma di un medico registrato e di un medico per morire in condizioni dignitose, e i pazienti in coma devono avere l'approvazione di entrambi i tutori.
* '''[[Repubblica Popolare Cinese|Cina]]''' - Una legge del [[1998]] autorizza gli [[Ospedale|ospedali]] a praticare l'eutanasia ai malati terminali. Ma vi sono stati recenti casi di condanna nei [[tribunali]], dunque la situazione giuridica non è chiara.
* '''[[Filippine]]''' - L'eutanasia è illegale nelle Filippine. Nel 1997, il [[Senato delle Filippine|senato filippino]] ha preso in considerazione l'approvazione di un disegno di legge che legalizzasse l'eutanasia passiva, ma quest’ultimo ha incontrato la forte opposizione della Chiesa cattolica del Paese. Secondo le leggi vigenti, i medici che assistono un paziente a morire possono essere imprigionati e accusati di negligenza.
* '''[[Giappone]]''' - Il governo giapponese non ha leggi ufficiali sullo status dell'eutanasia e la [[Corte suprema del Giappone]] non si è mai pronunciata in merito. Piuttosto, fino ad oggi, la politica dell'eutanasia del Giappone è stata decisa da due casi giudiziari locali, uno a [[Nagoya]] nel 1962 e un altro dopo un incidente all'[[Università di Tokai]] nel 1995. Il primo caso riguardava l'"eutanasia passiva" (消極的安楽死, “shōkyokuteki anrakushi”), ovvero consentire a un paziente di morire disattivando il supporto vitale, e l'ultimo caso riguardava l'"eutanasia attiva" (積極的安楽死, “sekkyokuteki anrakushi”), ovvero causare la morte di un paziente ad esempio iniettando farmaci che ne agevolino la morte. Le sentenze in questi casi stabiliscono un quadro giuridico e una serie di condizioni all'interno delle quali l'eutanasia passiva e attiva potrebbe essere legale, tuttavia, in entrambi questi casi i medici sono stati giudicati colpevoli di aver violato queste condizioni quando hanno tolto la vita ai loro pazienti. Inoltre, poiché le conclusioni di questi tribunali devono ancora essere confermate a livello nazionale, questi precedenti non sono necessariamente vincolanti. Per il momento, tuttavia, esiste un quadro giuridico provvisorio per l'attuazione dell'eutanasia in Giappone. In caso di eutanasia passiva, devono essere soddisfatte tre condizioni: il paziente deve essere affetto da una malattia incurabile, e nelle fasi finali della malattia dalla quale difficilmente si riprenderà; il paziente deve dare il consenso espresso all'interruzione del trattamento, e tale consenso deve essere ottenuto e conservato prima della morte. Se il paziente non è in grado di dare un consenso chiaro, il suo consenso può essere determinato da un documento pre-scritto come un testamento biologico o la testimonianza della famiglia; il paziente può essere sottoposto all’eutanasia passiva interrompendo cure mediche, chemioterapia, dialisi, respirazione artificiale, trasfusione di sangue, fleboclisi, ecc... Per l'eutanasia attiva, devono essere soddisfatte quattro condizioni: il paziente deve soffrire di un dolore fisico insopportabile; la morte deve essere inevitabile e vicina; il paziente deve dare il consenso (a differenza dell'eutanasia passiva, il testamento biologico e il consenso familiare non saranno sufficienti); il medico deve aver (inefficacemente) esaurito tutte le altre misure di sollievo dal dolore. I problemi che ne sono scaturiti, oltre al problema affrontato da molte altre famiglie del Paese, hanno portato alla creazione di "squadre SWAT di bioetica": queste squadre saranno messe a disposizione delle famiglie dei malati terminali per aiutarle, insieme ai medici, a prendere una decisione sulla base dei fatti personali del caso. Sebbene nelle sue fasi iniziali e facendo affidamento su "sussidi del Ministero della Salute, del Lavoro e della sicurezza sociale", ci sono piani per creare un'organizzazione senza scopo di lucro per "consentire a questo sforzo di continuare".
* '''[[India]]''' - L'eutanasia passiva è legale in India. Il 7 marzo 2018 la [[Corte suprema dell'India]] ha legalizzato l'eutanasia passiva mediante la sospensione del supporto vitale ai pazienti in stato vegetativo permanente. Le forme di eutanasia attiva, compresa la somministrazione di composti letali, sono ancora illegali.
* '''[[Nuova Zelanda]]''' - Nel [[2020]], tramite un referendum popolare il 65,87% dei votanti ha votato a favore della morte assistita in caso di gravissime condizioni di salute, così a partire dal 7 novembre dello stesso anno sarà legale.
* '''[[Thailandia]]''' - È legale l'eutanasia passiva ed è permessa anche a cittadini stranieri<ref>[http://pattayathailandia.com/morire-in-thailandia-eutanasia-e-cure-inutili-ecco-la-nuova-legge Morire in Thailandia: eutanasia e cure inutili, ecco la nuova legge<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>.
 
==== Europa ====
Tra il 24 settembre e il 9 ottobre 2012 l'azienda svizzera [[Isopublic]] ha condotto un sondaggio on line per vagliare il consenso ad eutanasia, [[dichiarazione anticipata di trattamento]], assistenza medica e legiferazione in merito alle politiche di fine vita. Dalla ricerca è emerso come la maggioranza degli europei sia favorevole all'autodeterminazione e, in caso di [[malattia]] incurabile, di una grave [[Disabilità|invalidità]] oppure di [[dolori]] non dominabili, prenderebbe in considerazione l'idea di ricorrere all'eutanasia. La maggioranza degli intervistati si è inoltre detta favorevole alla [[depenalizzazione]] dell'attività di assistenza professionale nel campo del fine vita.<ref>[http://www.fainotizia.it/contributo/27-11-2012/testo/gli-europei-e-leutanasia-i-numeri Gli europei e l'eutanasia: i numeri]</ref>
[[File:Euthanasia in Europe.svg|thumb|
 
== Casi controversi ==
{{L|medicina|maggio 2010}}
[[File:Mina Welby and Beppino Englaro.jpg|thumb|Mina Welby (moglie di [[Piergiorgio Welby]]) e Beppino Englaro (padre di [[Eluana Englaro]]), nel [[2011]]]]
 
=== Elena Moroni ===
Uno dei casi che senza dubbio fece più scalpore in Italia fu quello di un ingegnere di [[Monza]], Ezio Forzatti, che il 21 giugno [[1998]] si introdusse nel reparto di terapia intensiva dove la moglie [[Elena Moroni]], di 46 anni, si trovava ricoverata in [[coma]] irreversibile a seguito di un [[edema]] cerebrale. Egli aveva con sé una pistola scarica, che usò per minacciare il personale di servizio e tenerlo a distanza mentre staccava il respiratore che teneva in vita la moglie e, una volta accertatane la morte, si lasciò arrestare dagli agenti di polizia nel frattempo sopraggiunti.<br />Processato, Forzatti fu condannato nel giugno 2000 dalla [[corte d'Assise]] di Monza a sei anni e sei mesi di reclusione. La richiesta del [[pubblico ministero]] era di 9 anni di reclusione, ma la corte riconobbe a Forzatti l'attenuante della seminfermità mentale<ref>[http://www.repubblica.it//online/societa/eutanasia/condanna/condanna.html «Condannato a 6 anni per eutanasia della moglie»] da ''Repubblica.it'', 20 giugno 2000.</ref>. Al termine del successivo processo d'[[Corte d'Appello|appello]] (aprile [[2002]]), tenutosi a [[Milano]], Forzatti fu ritenuto completamente in grado di intendere e di volere, e assolto perché il fatto non sussisteva.<ref>[http://www.repubblica.it/online/cronaca/eutanasia/assolto/assolto.html «Staccò il respiratore della moglie - assolto al processo d'appello»] da ''Repubblica.it'', 26 aprile [[2002]].</ref><ref>[http://www.corriere.it/Primo_Piano/Cronache/2002/04_Aprile/24/ingegnere.shtml «Assolto l'uomo che staccò respiratore alla moglie»] da ''Corriere.it'', 24 aprile [[2002]].</ref> Tra le motivazioni della sentenza, decisiva fu quella secondo la quale i giudici considerarono la donna clinicamente morta al momento del distacco del respiratore. La sentenza d'assoluzione fu salutata positivamente da molti e, di converso, suscitò prevedibili polemiche da parte degli oppositori dell'eutanasia<ref>[http://www.corriere.it/Primo_Piano/Cronache/2002/04_Aprile/24/eutanasiareazioni.shtml «Eutanasia: politici e intellettuali si dividono»] da ''Corriere.it'', 24 aprile 2002.</ref>.
 
=== Eluana Englaro ===
 
Molto dibattuto in [[Italia]], per le implicazioni etiche e politiche che ha avuto, anche in relazione al dibattito sull'eutanasia e sul [[testamento biologico]], è stato il caso di [[Eluana Englaro]], una giovane donna di [[Lecco]] che, dopo un grave incidente stradale avvenuto nel [[1992]], è rimasta in [[stato vegetativo persistente]] fino alla sua morte nel febbraio del [[2009]]. A seguito della richiesta del padre della donna di sospendere ogni terapia, e dopo una lunga vicenda giudiziaria, un decreto della Corte di Appello di Milano, confermato in Cassazione, ha stabilito l'interruzione del trattamento di sostegno vitale artificiale realizzato mediante alimentazione e idratazione e ha impartito delle disposizioni accessorie circa il protocollo da seguire nell'attuazione dell'interruzione del trattamento. Tra queste, oltre la sospensione dell'erogazione di presidi medici collaterali, anche la somministrazione di sedativi e antiepilettici.<ref name="Appello">{{cita web|url=http://www.corriere.it/Media/Foto/2008/07/09/eluana_low.pdf|titolo=Decreto della Corte di Appello di Milano sul caso di Eluana Englaro, 25 giugno 2008|accesso=10 febbraio 2009}}</ref>
 
Prima e dopo la morte della donna, avvenuta nella clinica di [[Udine]] nella quale era ricoverata per dare attuazione alla sentenza il 9 febbraio [[2009]], la vicenda ha colpito fortemente l'opinione pubblica, spaccata in due, anche con roventi polemiche e strascichi politici. La polemica ha riguardato, oltre alle questioni etiche, scientifiche, giuridiche e politiche, anche le modalità che hanno condotto alla morte della Englaro per le quali si è parlato di eutanasia in relazione al prescritto utilizzo di sedativi.
{{Vedi anche|Eluana Englaro}}
 
=== Giovanni Nuvoli ===
[[Giovanni Nuvoli]], ammalato di [[sclerosi laterale amiotrofica]] e ormai completamente paralizzato, chiese più volte ai medici che gli staccassero il respiratore artificiale che lo manteneva in vita. Il medico anestesista Tommaso Ciacca, che il 10 luglio [[2007]] stava per eseguire le sue volontà, fu bloccato dall'intervento dei carabinieri di [[Alghero]] e della procura di Sassari<ref>[http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2007/07/14/069nuvoli.html Nuvoli stava per morire fermato da agenti e procura] su [[La Repubblica (quotidiano)|La Repubblica]]</ref>. A seguito di ciò, il 16 luglio [[2007]] Giovanni Nuvoli iniziò uno sciopero della sete e della fame che lo portò alla morte il 23 luglio [[2007]]<ref>[http://www.repubblica.it/2007/07/sezioni/cronaca/welby-medico/nuvoli-morto-di-inedia/nuvoli-morto-di-inedia.html Giovanni si è lasciato morire di inedia. Il dolore della moglie di Nuvoli] su [[La Repubblica (quotidiano)|La Repubblica]]</ref>.
{{Vedi anche|Giovanni Nuvoli}}
 
=== Piergiorgio Welby ===
Il dibattito sull'eutanasia si è riproposto, alla fine del [[2006]], quando il citato [[Piergiorgio Welby]] ha chiesto che gli venisse staccato il respiratore che lo teneva in vita. Welby è morto il 20 dicembre [[2006]] per insufficienza respiratoria sopravvenuta a seguito del distacco del respiratore a opera del medico anestesista Mario Riccio, di [[Cremona]]. Questi, in una conferenza stampa tenutasi il giorno dopo, ha confermato le circostanze della morte di Welby e si è autodenunciato. La [[Procura della Repubblica]] presso il tribunale di Roma ha avviato un'indagine sul medico. Nel frattempo, il 1º febbraio [[2007]] l'[[Federazione nazionale degli ordini dei medici chirurghi e degli odontoiatri|Ordine dei medici]] di [[Cremona]] ha stabilito che la condotta tenuta da Riccio è stata corretta e non è meritevole di alcuna sanzione<ref>[http://newscontrol.repubblica.it/item/277767/welby-il-medico-che-stacco-la-spina-non-violo-la-deontologia «Welby, il medico che staccò la spina non violò la deontologia»] da ''Repubblica.it news'', 1º febbraio 2007.</ref> sebbene, anche in questa occasione, la notizia non abbia mancato di suscitare polemiche<ref>[http://newscontrol.repubblica.it/item/278452/welby-scienza-e-vita-su-riccio-cremona-ha-ignorato-css «Welby: Scienza e Vita, su Riccio Cremona ha ignorato CSS»] da ''Repubblica.it news'', 2 febbraio 2007.</ref>. Il 23 luglio 2007 il GUP di Roma, Zaira Secchi, ha definitivamente prosciolto il medico ordinando il non luogo a procedere perché il fatto non costituisce reato.
Secondo alcune posizioni, espresse soprattutto nella Chiesa cattolica, in questo caso, si sarebbe impropriamente tirato in ballo l'argomento "eutanasia", in quanto la questione riguardava solamente se fosse fondata la richiesta di Welby di sospendere qualsiasi terapia che lo tenesse in vita, incluso il distacco dal respiratore artificiale, cosa che lui, immobilizzato per via della [[distrofia muscolare]], non poteva fare. Come per il caso Englaro, il ricorso era motivato dalla lettera del citato articolo 32 Cost.
{{Vedi anche|Piergiorgio Welby}}
 
=== Terri Schiavo ===
Negli [[Stati Uniti]] fece scalpore il caso di [[Terri Schiavo]], in [[stato vegetativo persistente]] (PVS) dal [[1990]], al cui marito Michael la corte suprema dello Stato della [[Florida]] diede nel [[2005]] il permesso di sospendere l'alimentazione forzata. Anche in quel caso si discusse sulla correttezza dell'uso del termine eutanasia. La sospensione della terapia in casi di coma irreversibile o PVS è prassi normale negli Stati Uniti: il caso nacque perché i genitori di Terri si erano sempre opposti alla richiesta del genero, imputandola solo al suo desiderio di liberarsi della moglie. Terri divenne, suo malgrado, oggetto di battaglia ideologico-politica tra i sostenitori e gli oppositori dell'eutanasia.
 
L'[[autopsia|esame autoptico]] praticato sulla donna dopo la sua morte appurò che il cervello di Terri Schiavo pesava circa la metà di quello di una donna in salute della stessa età, che gran parte delle cellule era irrimediabilmente distrutta o danneggiata, e che essa era totalmente incapace di percepire alcun senso, tanto meno sentire o vedere.
{{Vedi anche|Terri Schiavo}}
 
== Le legislazioni sull'eutanasia in vari Paesi del mondo ==
{{vedi anche|Eutanasia nel mondo}}
=== America ===
* '''[[Argentina]]''' L'eutanasia attiva è proibita e punita penalmente al pari dell'omicidio, l'eutanasia passiva è invece ammessa e prevista legalmente nei casi di "malattie irreversibili e incurabili o che sono allo stadio terminale".<ref>[http://www.eilmensile.it/2012/05/11/argentina-si-alla-morte-dignitosa/ E-Il Mensile Online], 11 maggio 2012</ref>
* '''[[Canada]]'''. Negli Stati di [[Manitoba]] e [[Ontario]] le direttive anticipate hanno valore legale.
* '''[[Colombia]]'''. Non esiste una legge specifica sull'eutanasia. Tuttavia, in seguito a un pronunciamento della Corte Costituzionale, la pratica è permessa.
* '''[[Stati Uniti d'America]]'''. La normativa varia a seconda degli Stati. Le direttive anticipate hanno generalmente valore legale. Nello Stato dell'[[Oregon]] è possibile, da parte del malato, richiedere farmaci letali. Una regolamentazione specifica di tale materia è tuttavia bloccata per opposizione di un tribunale federale.
 
=== Asia e Oceania ===
* '''[[Australia]]'''. In alcuni Stati le cosiddette "direttive anticipate" hanno valore legale. Il [[Territorio del Nord]] legalizzò ([[1996]]) l'eutanasia attiva volontaria, ma il parlamento federale annullò tale provvedimento nel [[1998]].
* '''[[Repubblica Popolare Cinese|Cina]]'''. Una legge del [[1998]] autorizza gli [[Ospedale|ospedali]] a praticare l'eutanasia ai malati terminali.
* '''[[Thailandia]]'''. È legale l'eutanasia passiva ed è permessa anche a cittadini stranieri<ref>[http://pattayathailandia.com/morire-in-thailandia-eutanasia-e-cure-inutili-ecco-la-nuova-legge Morire in Thailandia: eutanasia e cure inutili, ecco la nuova legge<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>.
 
=== Europa ===
 
[[File:Euthanasia in Europe.png|thumb|
{{legend|#0000FF|Eutanasia attiva legale}}
{{legend|#00FF0000AFFF|Eutanasia passiva legale}}
{{legend|#FFFF64C60000|SuicidioTutte assistitole legaleforme di eutanasia proibite}}
{{legend|#FF0000DDDDDD|TutteSituazione lelegale forme di eutanasia proibiteambigua}}]]
{{legend|#000000|Situazione legale ambigua}}]]
 
* '''[[Albania]]'''. Secondo una legge entrata in vigore nell'anno 1999, precisando che ogni forma di eutanasia volontaria era legale, secondo gli atti precisati prima nel 1995.<ref>[{{Cita web |url=http://biospace.nw.ru/bioethics/bioethics3.htm |titolo=Bioethics<!-- Titolo generato automaticamente -->] |accesso=1º giugno 2009 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20090108214922/http://biospace.nw.ru/bioethics/bioethics3.htm |urlmorto=sì }}</ref>
* '''[[Austria]]'''. Esisteva una legge permissiva sull'eutanasia, ma fu abrogata nel [[1977]]. Nel dicembre [[2021]] tuttavia, il [[Bundesversammlung (Austria)|Parlamento Austriaco]] ha parzialmente colmato il quadro normativo, pur mantenendo illegale l’eutanasia, legalizzando il [[suicidio assistito]]. Ciò è stato fatto per adattarsi a quanto sentenziato dalla [[Corte costituzionale (Austria)|Corte costituzionale austriaca]], la quale aveva definito, nel dicembre [[2020]], “incostituzionale” la punibilità di tale pratica, in quanto “in contrasto con il diritto all’autodeterminazione”. Tale legislazione è entrata in vigore il 1º gennaio [[2022]]<ref>{{Cita web|url=https://www.ilfattoquotidiano.it/2021/10/23/suicidio-assistito-anche-laustria-piu-veloce-dellitalia-dal-2022-in-vigore-la-nuova-legge/6365909/|titolo=Suicidio assistito, anche l’Austria più veloce dell’Italia: dal 2022 in vigore la nuova legge}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://www.associazionelucacoscioni.it/notizie/blog/austria-la-corte-costituzionale-si-occupa-della-costituzionalita-del-divieto-al-suicidio-assistito|titolo=Austria, la Corte costituzionale si occupa della costituzionalità del divieto al suicidio assistito}}</ref>.
* '''[[Austria]]'''. Esisteva una legge permissiva sull'eutanasia, ma fu abrogata nel [[1977]].
* '''[[Belgio]]'''. Dal 13 febbraio [[2014]] diventa il primo stato al mondo a legalizzare l'eutanasia senza alcun limite d'età, compresi i neonati. Uno studio del 2021<ref>{{cita pubblicazione |nome=Laure |cognome=Dombrecht |etal=si |titolo=End-of-life decisions in neonates and infants: a population-level mortality follow-back study |rivista=Arch Dis Child Fetal Neonatal Ed |editore= |città= |numero= |data=15 giugno 2021 |pp= |id= |pmid=34131039 |url=https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/34131039/|lingua=EN |accesso= |abstract=si }}</ref> rivela che il 10% dei bambini morti fino a un anno di età ha ricevuto farmaci dai propri medici con “un’esplicita intenzione di accorciare la vita”.
* '''[[Belgio]]'''. Dal 13 febbraio [[2014]] diventa il primo stato al mondo a legalizzare l'eutanasia senza alcun limite d'età.
* '''[[Cechia]]'''. In Cechia (Repubblica Ceca), l'eutanasia e il suicidio assistito sono illegali. Entrambe le procedure sono considerate omicidio.
* '''[[Danimarca]]'''. Le cosiddette "direttive anticipate" hanno valore legale. I parenti del malato possono autorizzare l'interruzione delle cure.
* '''[[Finlandia]]'''. L'eutanasia attiva è perseguibile. L'eutanasia passiva, invece, è pienamente legale.
* '''[[Francia]]'''. Nel luglio 2013, il [[Presidente della Repubblica francese]] [[François Hollande]] ha dichiarato il suo sostegno personale alla depenalizzazione dell'eutanasia volontaria in Francia, essendo stata una delle sue promesse della campagna presidenziale ("introduzione del diritto di morire con dignità"), nonostante le obiezioni del Comitato etico consultivo nazionale francese (Comité national consultatif d'éthique), il quale ha denunciato "abusi" nelle giurisdizioni adiacenti che hanno depenalizzato e regolamentato l'eutanasia volontaria o il suicidio assistito ([[Belgio]], [[Svizzera]], [[Paesi Bassi]], [[Spagna]] e [[Lussemburgo]]). Membri più socialmente conservatori della Chiesa cattolica e altri importanti gruppi religiosi in Francia avevano annunciato che dopo aver espresso un'opposizione riguardo all'introduzione del matrimonio tra persone dello stesso sesso in Francia, il loro prossimo obiettivo sarebbe stato la possibile depenalizzazione dell'eutanasia volontaria. Nel gennaio 2016 entrambe le [[Camera (politica)|camere]] del [[Parlamento francese]] hanno approvato una misura che, pur interrompendo l'eutanasia, consentirebbe ai medici di mantenere i pazienti terminali sedati fino alla morte.
* '''[[Germania]]'''. Non è reato il suicidio assistito di un malato terminale o già in coma, purché il malato sia capace di intendere e di volere e ne faccia/abbia fatto esplicita richiesta. «L'accanimento terapeutico non può essere esercitato nemmeno su pazienti che non abbiano firmato il testamento biologico» ed è reato<ref>Corte Costituzionale tedesca,su Repubblica, 26 giugno 2010</ref>
* '''[[Irlanda]]'''. In Irlanda è illegale per un medico (o chiunque altro), contribuire attivamente alla morte di qualcuno. Tuttavia, non è illegale rimuovere il supporto vitale e altri trattamenti (il "diritto alla morte") qualora una persona (o un parente più prossimo) lo richieda. Un sondaggio dell'Irish Times del settembre 2010 ha mostrato che la maggioranza della popolazione, il 57% degli adulti, crede che il suicidio assistito da parte del medico dovrebbe essere legale per i malati terminali che lo richiedono. Dopo essere stati sedati, i medici possono smettere di somministrare a un paziente trattamenti che sostengano la vita come ventilatori, tubi per l'alimentazione ed altri strumenti vitali, permettendo al paziente di morire serenamente nel sonno. Il 7 ottobre 2020 il “ ''Dying with Dignity Bill''” è passato in seconda lettura e un emendamento dilatorio è stato respinto, avvicinando l'Irlanda alla legalizzazione della morte assistita.
* '''[[Italia]]'''. Il suicidio e il tentato suicidio non sono reato. L'eutanasia attiva è assimilabile, in generale, all'[[omicidio]] volontario (art. 575 [[codice penale italiano|codice penale]]). In caso di consenso del malato si configura la fattispecie prevista dall'art. 579 c.p. (''Omicidio del consenziente''), punito con [[reclusione]] da 6 a 15 anni. Anche il suicidio assistito è un reato, giusta art. 580 c.p. (''Istigazione o aiuto al suicidio''), punito con [[reclusione]] da 5 a 12 anni, anche per condotta omissìva rispetto ad obblighi di legge. Seguendo la sentenza Cass. Civile Sez. I n. 21748/07, il giudice, su richiesta del tutore legale e sentito un curatore speciale, può autorizzare la disattivazione dei presidi sanitari che tengano artificialmente in vita un paziente ormai in stato vegetativo (nel caso di specie, con sondino naso-gastrico), «di cui sia accertata l'irreversibilità secondo standard internazionali, e che [..] questi, se cosciente, non avrebbe prestato il suo consenso alla continuazione del trattamento» (non è richiesto che si sìa espresso esplicitamente contro, ma che sia ricostruibile anche indirettamente la sua volontà contraria), purtuttavia il «non consenso deve manifestarsi nella sua più ampia, espressa e consapevole forma» (Cass. civile, sez. III n. 23676/ 2008)
* '''[[Italia]]'''. Il suicidio e il tentato suicidio non sono reato. L'eutanasia attiva è assimilabile, in generale, all'[[Omicidio doloso|omicidio volontario]] (art. 575 [[codice penale italiano|c.p.]]). In caso di consenso del malato si configura la fattispecie prevista dall'[[Omicidio del consenziente (ordinamento italiano)|art. 579]] del Codice Penale (''Omicidio del consenziente''), punito con [[reclusione]] da 6 a 15 anni. Seguendo la sentenza Cass. Civile Sez. I n. 21748/07, il giudice, su richiesta del tutore legale e sentito un curatore speciale, può autorizzare la disattivazione dei presidi sanitari che tengano artificialmente in vita un paziente ormai in stato vegetativo (nel caso di specie, con sondino naso-gastrico), «di cui sia accertata l'irreversibilità secondo standard internazionali, e che [..] questi, se cosciente, non avrebbe prestato il suo consenso alla continuazione del trattamento» (non è richiesto che si sìa espresso esplicitamente contro, ma che sia ricostruibile anche indirettamente la sua volontà contraria), purtuttavia il «non consenso deve manifestarsi nella sua più ampia, espressa e consapevole forma» (Cass. civile, sez. III n. 23676/ 2008). Inoltre, la [[Corte costituzionale (Italia)|Consulta]] ha espresso un parere rispetto alla illegittimità costituzionale dell'[[Istigazione o aiuto al suicidio|art. 580]] del Codice Penale (''Istigazione o aiuto al suicidio''), prevedendo una deroga all'applicazione dello stesso (non punibilità) in casi simili a quello posto in giudizio ({{Cita pronuncia costituzionale|tipo=sentenza|numero=242|anno=2019|gazzettaufficiale=27 novembre 2019 n. 48}}). La sentenza arrivò a conclusione della vicenda del tetraplegico Fabiano Antoniani, conosciuto anche come ''DJ Fabo'', trasportato in [[Svizzera]] nel febbraio 2017 dall'attivista [[Marco Cappato]], al fine di ottenere l'eutanasia. Come atto di [[disobbedienza civile]] Cappato al rientro si autodenunciò alla Procura, focalizzando così sulla vicenda un acceso dibattito mediatico e politico.<ref>[https://www.repubblica.it/cronaca/2019/09/25/news/consulta_cappato_dj_fabo_sentenza-236870232/ Eutanasia, caso dj Fabo, storica sentenza della Corte Costituzionale: aiuto al suicidio non sempre punibile - la Repubblica]</ref><ref>[http://www.ansa.it/sito/notizie/politica/2019/09/25/fine-vita-oggi-la-decisione-della-consulta-_a6b95173-5579-46ff-af10-02b202047f78.html Suicidio assistito, la svolta della Consulta: è lecito l'aiuto in casi come quello di dj Fabo - Politica - ANSA]</ref><ref>[https://www.ilfattoquotidiano.it/2019/09/25/fine-vita-la-consulta-non-punibile-chi-a-certe-condizioni-agevola-proposito-di-suicidio/5478063/ Fine vita, sentenza storica della Consulta: "Non punibile chi a certe condizioni agevola proposito di suicidio". Cappato: "Tutti più liberi" - Il Fatto Quotidiano]</ref> Il 30 giugno [[2021]] era iniziata la raccolta firme, promossa dall’[[associazione Luca Coscioni]], per il referendum che puntava a legalizzare l’eutanasia. Il 15 febbraio [[2022]] la [[Corte costituzionale (Italia)|Corte Costituzionale]] ha dichiarato inammissibile il referendum sull'eutanasia.<ref>[https://www.repubblica.it/politica/2022/02/15/news/eutanasia_consulta_inammissibile_referendum_omicidio_consenziente-337892956/ Eutanasia, per la Consulta è inammissibile il referendum sull'eutanasia, Repubblica, 15 febbraio 2022]</ref>
* '''[[Lettonia]]'''. L'eutanasia non è legale in Lettonia, tuttavia, un medico può rifiutare un ulteriore trattamento di un paziente se ritiene che sia la migliore linea d'azione.
* '''[[Lituania]]'''. L'eutanasia non è legale in Lituania, tuttavia, a partire dal 2016 è stata prodotta una bozza di legge sul diritto alla morte.
* '''[[Lussemburgo]]'''. Il 19 febbraio 2008 il parlamento del Granducato di Lussemburgo ha approvato una proposta di legge che prevede l'eliminazione delle sanzioni penali contro i medici che mettono fine, su richiesta, alla vita dei malati. In particolare, il provvedimento prevede che l'eutanasia venga autorizzata per i malati terminali e coloro che soffrono di malattie incurabili, solo su richiesta ripetuta e col consenso di due medici e una commissione di esperti. A questa data il Lussemburgo si colloca terzo, dopo Paesi Bassi e Belgio, ad aver legalizzato l'eutanasia.
* '''[[Norvegia]]'''. L'eutanasia volontaria attiva rimane illegale, sebbene un caregiver possa ricevere una punizione ridotta per aver tolto la vita a qualcuno che vi acconsente.
* '''[[Paesi Bassi]]'''. Dal [[1994]] l'eutanasia cessò di essere perseguita penalmente, pur rimanendo un reato. Nel [[2000]] i Paesi Bassi divennero il primo Paese al mondo a dotarsi di una legge che regolamentava l'eutanasia e dal 1º aprile [[2002]] la legge è in vigore.
* '''[[Paesi Bassi]]'''. Dal 1994 l'eutanasia cessò di essere perseguita penalmente, pur rimanendo un reato. Nel 2000, i Paesi Bassi divennero il primo Paese al mondo a dotarsi di una legge che regolamentava l'eutanasia e dal 1º aprile 2002 la legge è in vigore. Nell'aprile 2023 l'eutanasia è stata ammessa anche per i minori da 1 a 12 anni di età che siano malati terminali e incurabili.<ref>{{cita web|url=https://www.msn.com/it-it/notizie/other/olanda-via-libera-all-eutanasia-per-bimbi-con-malattie-incurabili/ar-AA19SaBx?ocid=BingHPCTop|titolo=Olanda, via libera all'eutanasia per bimbi con malattie incurabili|data=14 aprile 2023}}</ref>
* '''[[Regno Unito]]'''. L'aiuto al suicidio è perseguito a norma del ''Suicide Act'' del [[1961]], anche se sul piano giurisprudenziale e giurisdizionale vi sono aperture consistenti all'eutanasia passiva. È attualmente in discussione alla [[Camera dei comuni (Regno Unito)|Camera dei Comuni]] l'''Assisted Dying for the Terminally Ill Bill'' (''Legge sulla morte assistita per malati terminali''), che permetterebbe una forma di suicidio assistito simile a quella prevista dallo statunitense ''Oregon Death with Dignity Act'' del [[1997]].
* '''[[Polonia]]'''. L'eutanasia attiva nel codice penale polacco è definita sempre come omicidio, seppur trattato come una sorta di omicidio punibile in modo più mite. L'autore è punito con la reclusione da 3 mesi a 5 anni. Eccezionalmente, un tribunale può applicare clemenza o addirittura rinunciare alla sentenza. La previsione dell'articolo 150 del codice penale, che definisce il reato di eutanasia come omicidio, non prevede, tuttavia, esplicitamente che il richiedente sia un malato terminale, ma tale requisito è introdotto dalla giurisprudenza. Una specifica tipologia di reato connesso all'eutanasia in senso lato è l'assistenza al suicidio (art. 151 c.p.), che comprende anche la cosiddetta assistenza eutanasica al suicidio, ossia il favoreggiamento al suicidio di un malato terminale.
* '''[[Portogallo]]'''. La questione è apparsa sui titoli dei giornali a seguito di una petizione che chiedeva la legalizzazione dell'eutanasia, e si è scatenata a capofitto nelle polemiche con la piena conoscenza del personale infermieristico. Uno degli attuali “temi caldi” in Portogallo, la questione è profondamente divisiva ed è stato l'ultimo punto di attrito tra fede e politica in un paese cattolico e repubblicano. La proposta di rendere il Portogallo uno dei pochi paesi che consentono l'eutanasia e il suicidio assistito dai medici è stata respinta di misura (115-110 voti) dai legislatori alla fine di maggio 2018, tuttavia, dopo le [[Elezioni legislative in Portogallo del 2019|elezioni del 2019]] la questione ha ripreso a essere discussa nell'Assemblea della Repubblica, dove, il 20 febbraio 2020, grazie alla forte maggioranza socialista, i legislatori hanno votato l'approvazione dei piani per l'introduzione di leggi sull'eutanasia volontaria. Il 29 gennaio 2021, l'[[Assemblea della Repubblica (Portogallo)|Assemblea della Repubblica]] ha anche approvato la versione finale della legge, con 136 voti a favore, ma il 18 febbraio il [[Presidenti del Portogallo|Presidente della Repubblica]], [[Marcelo Rebelo de Sousa]], ha chiesto alla Corte costituzionale del Paese di verificarne la costituzionalità. Il 15 marzo la Corte ha dichiarato che la legge è “imprecisa nell'individuare le circostanze in cui possono svolgersi le procedure” e l'ha quindi dichiarata incostituzionale. Una volta tornato in parlamento, il 5 novembre è stato nuovamente approvato un disegno di legge revisionato che mira a risolvere le preoccupazioni costituzionali. I sostenitori della legalizzazione sono stati ansiosi di votare il disegno di legge nel parlamento corrente, dove c'era una chiara maggioranza a favore della legalizzazione, in quanto il 30 gennaio 2022 il Portogallo avrebbe dovuto affrontare delle [[Elezioni legislative in Portogallo del 2022|elezioni anticipate]]. Anche in questo caso, il [[Presidenti del Portogallo|Presidente della Repubblica]] si è opposto, usando però il suo potere di [[Veto#Veto presidenziale|veto]]. Il 10 giugno [[2022]] il parlamento, forte di una [[Governo di maggioranza|maggioranza monocolore]] [[Partito Socialista (Portogallo)|socialista]] ha nuovamente approvato un disegno di legge in tal senso ma quest’ultimo è stato [[Veto|sanzionato]] da parte del Presidente. Il 12 maggio [[2023]] il parlamento, ha ancora una volta approvato un disegno di legge in tal senso, ma in quest’ultimo caso il Presidente non si è potuto costituzionalmente imporre e dunque quest’ultimo è in attesa di essere firmato. Un sondaggio del [[2020]] ha mostrato che quasi il 60% dei portoghesi sostiene la depenalizzazione.
* '''[[Regno Unito]]'''. L'aiuto al suicidio è perseguito a norma del ''Suicide Act'' del 1961, anche se sul piano giurisprudenziale e giurisdizionale vi sono aperture consistenti all'eutanasia passiva. È attualmente in discussione alla [[Camera dei comuni (Regno Unito)|Camera dei comuni]] l{{'}}''Assisted Dying for the Terminally Ill Bill'' (''Legge sulla morte assistita per malati terminali''), che permetterebbe una forma di suicidio assistito simile a quella prevista dallo statunitense ''Oregon Death with Dignity Act'' del 1997.
* '''[[Spagna]]'''. L'eutanasia attiva e il suicidio assistito sono legali in Spagna. Nel febbraio 2020 il [[Corti Generali|parlamento spagnolo]] ha votato per approvare i piani per legalizzare l'eutanasia volontaria. Il disegno di legge è passato alla commissione e al [[Senato di Spagna|Senato]] prima della votazione finale al [[Congresso dei deputati]]. Quest’ultimo ha approvato il disegno di legge il 17 dicembre 2020, quando la bozza finale, la cui maternità intellettuale è stata attribuita a [[María Luisa Carcedo]], ha avuto il sostegno di 192 legislatori ([[Partito Socialista Operaio Spagnolo|PSOE]], [[Podemos]], [[Sinistra Repubblicana di Catalogna|ERC]], [[Ciudadanos|Cs]], [[Junts per Catalunya (partito politico)|JxCat]], [[Partito Nazionalista Basco|PNV]], [[Euskal Herria Bildu|Bildu]], [[Candidatura di Unità Popolare|CUP]], [[Más País]], [[Blocco Nazionalista Galiziano|BNG]]), l'opposizione di 138 ([[Partito Popolare (Spagna)|PP]], [[Vox (partito politico)|Vox]], [[Unión del Pueblo Navarro|UPN]]) e 2 astenuti. Data l'inclusione di emendamenti minori, la legge è tornata al Congresso dei Deputati per l'approvazione finale che, tuttavia, ha visto un grande appoggio parlamentare. Il 18 marzo 2021, il parlamento spagnolo ha votato a favore della lettura finale del disegno di legge, rendendolo così effettivo. Fu sancita dal [[Filippo VI di Spagna|Re]] il 24 marzo 2021 e pubblicata nel BOE (la Gazzetta ufficiale dello Stato) il giorno successivo. La legge è entrata in vigore il 25 giugno 2021, tre mesi dopo la sua pubblicazione.
* '''[[Romania]]'''. Secondo il codice penale, l'eutanasia in Romania non è consentita ed è punibile con la reclusione da 1 a 5 anni, come afferma quest’ultimo all’articolo 190: "L'omicidio commesso su esplicita, grave, consapevole e reiterata richiesta della vittima che era affetta da una malattia incurabile o da una grave infermità medica, causa di sofferenza permanente e insopportabile, è punito con la reclusione da uno a cinque anni".
* '''[[Russia]]'''. A partire dal novembre 2011 una legge federale russa (N. 323) vieta l'eutanasia ai sensi del suo articolo 45. Tuttavia, non esiste una legge nota che punisca le pratiche di eutanasia specificamente illegali. L'eutanasia attiva fu resa legale per breve tempo nella Russia sovietica nel 1922.
* '''[[Serbia]]'''. L'eutanasia è illegale in Serbia. Come ricorda l'articolo 117 ("Omicidio compassionevole"): “Chiunque, per compassione, priva un adulto della sua vita a causa della difficile condizione di salute in cui si trova, e su sua grave ed esplicita richiesta, è punito con la reclusione da sei mesi a cinque anni”.
* '''[[Slovacchia]]'''. In Slovacchia l'eutanasia è vietata, perché secondo il diritto penale è un reato e la stessa costituzione, secondo l'art. 15 par. 2 della Costituzione della Repubblica Slovacca, lo vieta esplicitamente affermando che: “nessuno sarà privato della propria vita”.
* '''[[Svezia]]'''. L'eutanasia non è perseguita penalmente.
* '''[[Svizzera]]'''. È previsto il suicidio assistito. Viene praticato al di fuori delle istituzioni mediche statali da alcune associazioni come la [[Dignitas (associazione)|Dignitas]], che accetta le richieste indipendentemente(per dallamalati nazionalitàterminali dele richiedente.affetti Inda Italiagravi lesofferenze) informazioniindipendentemente sull'attivitàdalla svoltanazionalità dall'associazionedel Dignitas sono fornite dall'associazione [[Exit Italia]]<ref>[http://www.exit-italia.it/dignitas.htm Exit Italia presenta Dignitas]</ref>richiedente.
* '''[[Turchia]]'''. L'eutanasia è severamente vietata in Turchia. L'aiutante di una persona che si è suicidata o si è uccisa in altri modi è punita per aver assistito e incoraggiato il suicidio, ai sensi dell'articolo 84 del codice penale turco. In condizione di eutanasia attiva, l'articolo 81 dello stesso codice prevede che chiunque compia tale atto sia giudicato e punito con l'ergastolo, proprio come un semplice omicidio.
 
== Nella cultura di massa ==
{{Curiosità}}
 
=== FilmografiaCinema ===
* ''[[Io accuso]]'' (''Ich klage an'', Germania 1941, di Wolfgang Liebeneiner). Il film affronta il tema dell'eutanasia, presentata come scelta personale ma in realtà nel contesto dell'ideologia nazista.
* ''[[E Johnny prese il fucile (film)|E Johnny prese il fucile]]'' (''Johnny Got His Gun'', USA, 1971, regia di [[Dalton Trumbo]]). Il film è tratto dal [[E Johnny prese il fucile (romanzo)|romanzo omonimo]] pubblicato trent'anni prima dal regista del film.
* ''[[Di chi è la mia vita? (film)|Di chi è la mia vita?]]'' (''Whose Life Is It Anyway?'', [[USA]] [[1981]], di [[John Badham]]).
* ''[[Le invasioni barbariche]]'' (''Les invasions barbares'', [[Canada]] [[2003]], di [[Denys Arcand]]).<br />Tocca il tema dell'eutanasia per affermare la perdita di punti di riferimento, anche morali, dopo l'11 settembre.
* ''[[Million Dollar Baby]]'' ([[USA]] [[2004]], di [[Clint Eastwood]]). Tratta, tra l'altro, il tema dell'eutanasia attiva.
* ''[[Mare dentro]]'' (2004, regia di [[Alejandro Amenábar]]).
* ''[[2022: i sopravvissuti]]'' (''Soylent Green'', [[USA]], [[1973]]) di [[Richard Fleischer]] In un mondo sovrappopolato e affamato lo stato fornisce l'assistenza al suicidio nei "Templi".
* ''[[I figli degli uomini]]'' (''Children of Men'', [[Gran Bretagna]]-[[USA]] [[2006]], di [[Alfonso Cuarón]]). In un futuro in cui la società è al collasso, lo stato fornisce gratuitamente ''Quietus'', il kit per l'eutanasia fai da te.
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* ''[[Bella addormentata]]'' (Italia 2012, regia di [[Marco Bellocchio]]).
* ''[[Miele (film)|Miele]]'' (Italia 2013, regia di [[Valeria Golino]]).
* ''[[MareIo dentroprima di te (film)|Io prima di te]]'' (Spagna 2004USA 2016, [[JavierJojo BardemMoyes]]).
* ''[[Premonitions]]'' (USA 2015, Afonso Poyart).
* ''[[Ella & John - The Leisure Seeker]]'' (2017) di Paolo Virzì.
* ''[[Terry Pratchett: Choosing to Die]]'' (2011) diretto e prodotto da [[Charlie Russel]], narrato da [[Terry Pratchett]].
* [[La stanza accanto (film 2024)|''La stanza accanto'']] (2024) diretto da [[Pedro Almodóvar]], con [[Tilda Swinton]] e [[Julianne Moore]]
 
== Note ==
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== Bibliografia ==
* Michele Aramini, ''Eutanasia. Spunti per un dibattito'', [[Milano]], [[Àncora editrice]] 2006, ISBN 88-514-0338-4.
* Alexis Carrel, ''L'uomo, questo sconosciuto''. Milano, Luni Editrice 2006, ISBN 88-7435-076-7.
* Lino Ciccone, ''Eutanasia. Problema cattolico o problema di tutti?'', [[Roma]], [[Città Nuova Editrice]] 1991, ISBN 88-311-3908-8.
* [[Paolo Flores d'Arcais]], ''Questione di vita e di morte'', Torino, Einaudi 2019, ISBN 9788806242558.
* {{cita libro|cognome= |nome= |curatore=Matteo Galletti, Silvia Zullo|titolo= La vita prima della fine. Lo stato vegetativo tra etica, religione e diritto|annooriginale=2008|url= http://digital.casalini.it/9788884537485|formato=PDF|data= |anno= |editore=Firenze University Press |città=Firenze |isbn=978-88-8453-747-8|doi=10.1400/97965 |pagine= 188|cid=Galletti}}
* [[Giovanni Fornero]], ''Indisponibilità e disponibilità della vita: una difesa filosofico giuridica del suicidio assistito e dell'eutanasia volontaria'', Torino, Utet 2020.
* Ray Kluun, ''Love Life'', [[Roma]], [[Fazi Editore]] 2007, ISBN 978-88-8112-885-3
* {{cita libro|cognome= |nome= |curatore=Matteo Galletti, Silvia Zullo|titolo= La vita prima della fine. Lo stato vegetativo tra etica, religione e diritto|annooriginale=2008|url= http://digital.casalini.it/9788884537485|formato=PDF|data= |anno= |editore=Firenze University Press |città=Firenze |isbn=978-88-8453-747-8|doi=10.1400/97965 |p=188|cid=Galletti}}
* Demetrio Neri, ''Eutanasia. Valori, scelte morali, dignità delle persone'', [[Bari]]-[[Roma]], [[Giuseppe Laterza e figli|Laterza]] 1995, ISBN 88-420-4659-0
* Ray Kluun, ''Love Life'', [[Roma]], [[Fazi Editore]] 2007, ISBN 978-88-8112-885-3.
* Demetrio Neri, ''Eutanasia. Valori, scelte morali, dignità delle persone'', [[Bari]]-[[Roma]], [[Giuseppe Laterza e figli|Laterza]] 1995, ISBN 88-420-4659-0.
* Alessandra Sannella, ''Sulle orme di Endimione. Una riflessione sociologica sull'eutanasia'', [[Roma]], [[FrancoAngeli]] 2003.
* Eduardo Savarese, ''Il tempo di morire. Breve esortazione per una cultura della morte'', Wojtek, Napoli, 2019.
* Cesare Sposetti, ''Eutanasia e diritto penale: l'esperienza inglese''.
* [[Umberto Veronesi]], ''Il diritto di morire. La libertà del laico di fronte alla sofferenza'', [[Milano]], [[Arnoldo Mondadori Editore|Mondadori]] 2005, ISBN 88-04-54864-9.
* [[Michela Murgia]], "Accabadora", Torino, Einaudi 2009.
 
== Voci correlate ==
{{Div col}}
* [[Accanimento terapeutico]]
* [[Associazione Luca Coscioni]]
* [[Differenza fra vita e morte]]
* [[Dignitas]]
* [[Diritto di morire]]
* [[Eutanasia animale]]
* [[Eutanasia e religionereligioni]]
* [[Eutanasia infantile]]
* [[ExitEutanasia Italianel mondo]]
* [[GiovanniEuthanasia NuvoliCoaster]]
* [[Morte dignitosa]]
* [[Morte cerebraleSarco]]
* [[ObiezioneStato di coscienzavegetativo]]
* [[PiergiorgioSuicidio Welbyassistito]]
* [[Stato vegetativo persistente]]
* [[Suicidio]]
* [[Terapia del dolore]]
* [[Terri Schiavo]]
* [[Testamento biologico]]
* [[World Federation of Right to Die Societies]]
{{Div col end}}
 
== Altri progetti ==
{{Interprogetto|etichetta=eutanasiainterprogetto|wikt=eutanasia|commons=Category:Euthanasia|q}}
 
== Collegamenti esterni ==
* {{ThesaurusCollegamenti BNCFesterni}}
* {{SEP|euthanasia-voluntary|Voluntary Euthanasia|Robert Young}}
* [https://curlie.org/World/Italiano/Società/Temi_e_Dibattiti/Eutanasia Eutanasia] su [[DMOZ|Curlie (Ex DMoz)]]
 
=== Associazioni e movimenti ===
* {{cita web|http://www.exit-italia.it|Associazione Exit Italia}}
* {{cita web | url = http://www.liberauscita.it | titolo = Associazione Libera Uscita | accesso = 26 settembre 2006 | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20060921144626/http://www.liberauscita.it/ | urlmorto = sì}}
* {{cita web|http://www.lucacoscioni.it|Associazione Luca Coscioni}}
* {{cita web|http://www.mpv.org|Associazione Movimento per la Vita}}
* {{cita web|http://www.scienzaevita.org|Associazione Scienza & Vita}}
* {{de}} [http://www.dignitas.ch Dignitas] associazione svizzera per il suicidio assistito ([http://www.dignitas.ch/index.php?option=com_content&task=view&id=117&Itemid=166 Alcune informazioni in inglese])
* {{cita web|http://www.worldrtd.net|World Federation of Right to Die Societies|lingua=en}}
* {{cita web|http://www.pfli.org|Pharmacists For Life International|lingua=en}}
* {{cita web|url=http://www.qrtl.org.au|titolo=Queensland Right to Life|lingua=en|accesso=10 luglio 2019|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180920134052/http://www.qrtl.org.au/|urlmorto=sì}}
 
=== Bioetica ===
* Comitato nazionale per la bioetica. [http://www.governo.it/bioetica/testi/Dichiarazioni_anticipate_trattamento.pdf ''Dichiarazioni anticipate di trattamento''], documento del 18 dicembre [[2003]].
* Comitato nazionale per la bioetica. [http://www.governo.it/bioetica/testi/PEG.pdf ''L'alimentazione e l'idratazione dei pazienti in stato vegetativo persistente''], documento del 30 settembre [[2005]].
* Consulta di bioetica. [http://www.consultadibioetica.org/index.php?p=eutanasia Documenti sull'eutanasia].
 
=== Posizioni laiche ===
* [http://www.uaar.it/laicita/eutanasia Eutanasia] sul sito dell'[[UAAR|UAAR - Unione degli Atei e degli Agnostici Razionalisti]].
* [https://web.archive.org/web/20070703140925/http://www.lucacoscioni.it/taxonomy/term/182 Eutanasia] sul sito dell'[[Associazione Luca Coscioni]].
* [http://www.liberauscita.it/online/?page_id=31 ''Il Punto''] notiziatio mensile dell'associazione [[Libera Uscita (associazione)|Libera Uscita]].
* [http://www.aduc.it/dyn/eutanasia ''Vivere & Morire''], periodico dell'[[ADUC|ADUC - Associazione per i Diritti degli Utenti e Consumatori]].
* [http://www.partecipasalute.it/cms/files/TestamentoBiologico_FV.pdf Testamento biologico, riflessioni di dieci giuristi], documento scaricabile{{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20140826115457/http://www.partecipasalute.it/cms/files/TestamentoBiologico_FV.pdf |data=26 agosto 2014 }}
 
=== Posizioni religiose ===
* Enciclica ''[http://www.vatican.va/holy_father/john_paul_ii/encyclicals/documents/hf_jp-ii_enc_25031995_evangelium-vitae_it.html Evangelium Vitae]'' (v. §§ 64-67).
* Documenti vaticani: [http://www.vatican.va/roman_curia/congregations/cfaith/documents/rc_con_cfaith_doc_19800505_eutanasia_it.html Dichiarazione sull'eutanasia] (1980); [http://www.vatican.va/roman_curia/pontifical_academies/acdlife/documents/rc_pa_acdlife_doc_20001209_eutanasia_it.html ''La posizione della Pontificia Accademia''].
* [http://www.chiesavaldese.org/pages/archivi/mater_studio/eutanasia.pdf ''L'eutanasia e il suicidio assistito''] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20060424053954/http://www.chiesavaldese.org/pages/archivi/mater_studio/eutanasia.pdf |data=24 aprile 2006 }}, a cura del Gruppo di lavoro sui problemi etici posti dalla scienza, nominato dalla Tavola [[Chiesa Valdese|Valdese]]
* Lorenzo Cantoni. [http://www.alleanzacattolica.org/idis_dpf/voci/e_eutanasia.htm «L'eutanasia»], nel ''Dizionario del Pensiero Forte'', dal sito ''AlleanzaCattolica.org''.
* [https://web.archive.org/web/20070212164330/http://www.acquaviva2000.com/BIOETICA/eutanasia%202.htm ''Cattolici ed eutanasia: guida al dibattito sulla "dolce morte"''], dal sito ''Acquaviva2000.com''
* [https://web.archive.org/web/20110820010201/http://www.avvenire.it/Dossier/Fateli+parlare/index Fateli parlare], dossier del quotidiano ''[[Avvenire]]''.
 
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