Northrop F-89 Scorpion: differenze tra le versioni

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{{Infobox aeromobile
|Aeromobile=aereo_militare
|Nome = Northrop F-89 Scorpion
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|Sviluppato_dal =
|Altre_varianti =
|Tavole_prospettiche = Northrop F-89_Scorpion89 Scorpion 3-view.svg
|Lunghezza = 16,40 [[metro|m]] (53 [[piede (unità di misura)|ft]] 9½ [[pollice (unità di misura)|in]] )
|Apertura_alare = 18,20 m (59 ft 8½ in )
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|Capacità =
|Capacità_combustibile =
|Motore = 2 [[turbogetto]] <br/> [[Allison J35|J35-A-35]] <br/> con [[postbruciatore]]
|Potenza =
|Spinta = da 24 a 32 [[Newton (unità di misura)|kN]] ciascuno
|Velocità_max = 0,83 [[Numero di Mach|Mach]] <br/> (1&nbsp;022 [[chilometro orario|km/h]] in quota)
|VNE =
|Velocità_crociera =
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|Mitragliatrici = 6 [[calibro (armi)|calibro]] [[20 mm]]
|Cannoni =
|Bombe = '''caduta libera''': <br/> fino a 3&nbsp;200 lb
|Missili =
|Razzi = 104 [[Mk 4/Mk 40 Folding-Fin Aerial Rocket|FFAR]] da 70 mm <br/> 16 da 127 mm
|Piloni = 2 sub-alari
|Impieghi_sperimentali =
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|Altro_campo =
|Altro =
|Note = dati relativi alla versione <br/> ''F-89D''
|Ref = i dati sono estratti da: <br/> ''Air International''<ref name="AI Jul p49">''Air International'' July 1988, p. 49.</ref>
}}
Il '''Northrop F-89 Scorpion''' era un [[aereo da caccia]] monoplano, biposto e bimotore, realizzato dall'azienda [[Stati Uniti d'America|statunitense]] [[Northrop Corporation]] a partire dalla seconda metà degli [[anni 1940|anni quaranta]].
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== Storia del progetto ==
Nato con la denominazione aziendale di "Model N-35", il P-89 rappresentò una delle quattro proposte approntate dalla Northrop<ref name=MSK83>{{Cita|Size Knaack, 1978|p. 83|MSK}}.</ref> in risposta ad una richiesta avanzata dall'[[United States Army Air Forces|USAAF]] nel corso del 1945 per la sostituzione del precedente [[Northrop P-61 Black Widow]]<ref name=GrGo>{{Cita|The Northrop F-89 Scorpion|in «AirVectors»|GrGo}}.</ref>.
 
Le richieste iniziali delle autorità militari prevedevano un velivolo ancora equipaggiato con [[motore a combustione interna]], ma già nel mese di dicembre del 1945 la richiesta venne modificata prevedendo la possibilità di realizzare anche velivoli dotati di [[motore a reazione]].
 
Furono sei i [[azienda aeronautica|costruttori aeronautici]] a presentare progetti secondo le caratteristiche richieste: oltre alla Northrop si proposero la [[Bell Aircraft Corporation|Bell Aircraft]], la [[Consolidated Aircraft Corporation|Consolidated Aircraft]], la [[Goodyear Aircraft]], la [[Douglas Aircraft Company|Douglas Aircraft]] (con un derivato dell'[[Douglas F3D Skyknight|F3D Skyknight]]) e la [[Curtiss Aeroplane and Motor Company]] (con l'[[Curtiss XF-87 Blackhawk|XF-87 Blackhawk]]); quest'ultimo velivolo ottenne inizialmente i favori delle autorità che ne ordinarono due [[prototipo|prototipi]]<ref name=JB>{{Cita|Northrop F-89 Scorpion|in «American Military Aircraft»|JB}}.</ref>. La scelta finale ricadde in seguito sul progetto denominato XP-89 e, nel giugno del 1946, anche alla Northrop fu richiesta la realizzazione di due prototipi<ref name=MSK84>{{Cita|Size Knaack, 1978|p. 84|MSK}}.</ref>.
 
Tre mesi dopo, le prime verifiche al [[mockup]] indussero gli ispettori dell'USAAF a richiedere numerose modifiche, non tutte di dettaglio: dall'avanzamento della postazione dell'osservatore alla revisione del disegno del [[cupolino (aeronautica)|cupolino]], fino all'utilizzo di [[magnesio]] nella realizzazione della struttura<ref name=MSK84/>. Un'ulteriore verifica, condotta nel mese di dicembre del 1946, servì a definire quali modifiche potessero essere recepite già nella costruzione del primo esemplare e quali fossero invece da rimandare alla successiva fase di sviluppo<ref name=MSK84/>.
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Malgrado le ultime prove avessero evidenziato il permanere di alcuni fenomeni [[aeroelasticità|aeroelastici]], specificamente ''buffeting'' e ''fluttering'', il primo prototipo (ora designato XF-89, secondo il [[Designazione degli aerei degli Stati Uniti d'America|sistema]] entrato in vigore nel frattempo) ricevette il battesimo dell'aria il giorno 16 agosto 1948 dalla [[Edwards Air Force Base]], in ritardo di nove mesi rispetto al programma originale ma senza manifestare criticità particolari<ref name=MSK84/>.
 
Valutazioni comparative con l'XF-89 videro coinvolto, oltre ai già citati XF-87 ed F3D, il [[Lockheed XF-90]]<ref name=MSK84/> ma non evidenziarono elementi di particolare soddisfazione verso nessuno dei progetti. Con il proprio primo convincente volo l'aviogetto della Northrop non solo si assicurò il contratto di sviluppo ma, completamente dipinto di nero e caratterizzato dalla conformazione della fusoliera e dei piani di coda, si meritò la denominazione ufficiale di "Scorpion"<ref name=GrGo/>. L'ordine di produzione venne concluso nel gennaio del 1949 e comprendeva la modifica del secondo prototipo già in corso di realizzazione (denominato YF-89) e 48 aerei di serie (identificati come '''F-89A'''); nel settembre successivo l'ordine venne incrementato di 27 nuove unità<ref name=MSK85>{{Cita|Size Knaack, 1978|p. 85|MSK}}.</ref>.
 
Il programma di prove si avvalse della presenza del secondo prototipo a partire dal 15 novembre ma mise in luce diversi elementi negativi dell'F-89: insufficiente autonomia, deludenti prestazioni alle alte quote, segnali di instabilità e dubbi sulla solidità della struttura. Un incidente durante le prove, occorso il 22 febbraio del 1950, costò la vita ad uno dei due membri dell'equipaggio e portò alla temporanea sospensione del programma. Il secondo prototipo, modificato ed aggiornato alla denominazione YF-90A tornò a volare al termine del mese di giugno ma la produzione di serie venne sospesa; solo tre esemplari vennero presi in carico dall'USAF prima della fine dell'anno<ref name=MSK86>{{Cita|Size Knaack, 1978|p. 86|MSK}}.</ref>.
 
Dopo una nuova serie di prove svolte in condizioni particolarmente impegnative<ref name=MSK86/>, l'USAF richiese una serie di nuove modifiche alla struttura dello Scorpion e diede il benestare alla ripresa della produzione nel gennaio del 1951; mentre la produzione di esemplari della serie F-89A si arrestò dopo il completamento dell'ottavo esemplare<ref name=UWP>{{Cita|Northrop F-89 Scorpion|in «US Warplanes.net»|UWP}}.</ref>, gli aerei di nuova produzione assunsero dapprima la denominazione di '''F-89B''' e, in un secondo tempo (a fronte di ulteriori aggiornamenti), quella di '''F-89C'''<ref name=MSK86/>.
 
La ricerca di maggiori potenze, rispetto a quanto fino ad ora disponibile grazie ai due turbogetti [[Allison J35]], portò alla realizzazione delle versioni '''F89-D''' (nella quale gli stessi turbogetti furono impiegati in configurazione dotata di [[postbruciatore]]) e '''F89-E''', dotata di motori [[Allison J71]]. Mentre la prima divenne operativa nel corso del 1954<ref name=MSK91>{{Cita|Size Knaack, 1978|p. 91|MSK}}.</ref>, la seconda non andò mai oltre la fase prototipica e l'unico esemplare realizzato venne impiegato dall'USAF come banco di prova volante per motori fino al 1955<ref name=MSK90>{{Cita|Size Knaack, 1978|p. 90|MSK}}.</ref>.
[[File:59fis-f-89-goosebay.jpg|thumb|Sezione di tre velivoli F-89D appartenenti al ''59th Fighter Interceptor Squadrons''.]]
La versione F89-D, caratterizzata anche dal passaggio da un sistema d'arma basato su [[cannone automatico|cannoni]] ad uno basato su [[razzo|razzi]] (questi ultimi non guidati ed alloggiati in un apposito [[Pod (aeronautica)|pod]] alle estremità alari), fu anche quella che alla fine fece registrare il maggior numero di esemplari prodotti (682<ref name=UWP/>).
 
Due nuove versioni (rispettivamente '''F89-F''' e '''F89-G'''), basate ancora una volta sull'impiego del motore Allison J71, avrebbero dovuto seguire la F-89D mantenendone (la prima) e sviluppandone (la seconda) il [[sistema di puntamento]] computerizzato, ma non oltrepassarono la fase progettuale<ref name=MSK94>{{Cita|Size Knaack, 1978|p. 94|MSK}}.</ref>.
 
La fase successiva dello sviluppo dello Scorpion fu rappresentata dall'utilizzo, a fianco dei razzi non guidati, di un sistema d'arma basato sul primo [[missile aria-aria]] a vedere l'impiego operativo sui velivoli dell'USAF, lo [[AIM-4 Falcon|Hughes Falcon]] (nelle varianti all'epoca designate con le sigle GAR-1, 2, 3 e 4). Il nuovo accoppiamento tra lo Scorpion ed il Falcon diede origine alla versione '''F89-H''' del caccia biposto, sperimentata con successo per la prima volta nel gennaio del 1955<ref name=MSK94/> ed entrata definitivamente in servizio nel mese di marzo dell'anno seguente<ref name=MSK95>{{Cita|Size Knaack, 1978|p. 95|MSK}}.</ref>. Questa fu l'ultima versione dello Scorpion prodotta in serie dagli stabilimenti della Northrop.
 
In epoca successiva, per la precisione a partire dal mese di novembre del 1956, ben 350<ref name=UWP/> esemplari della versione F89-D furono aggiornati nel sistema d'arma principale ed adeguati all'impiego del missile aria-aria a testata [[arma nucleare|nucleare]] [[AIR-2 Genie|MB-1 Genie]], non guidato, abbinato ad un nuovo sistema di puntamento computerizzato<ref name=MSK96>{{Cita|Size Knaack, 1978|p. 96|MSK}}.</ref>. Gli esemplari così modificati entrarono in servizio operativo nel gennaio del 1957<ref name=MSK96/>.
 
== Tecnica ==
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I ritardi nel completamento della torretta, uniti al desiderio dell'USAF di rendere operativo quanto prima il nuovo caccia, portarono (nel marzo del 1949) alla definizione di un ordine, questa volta assegnato alla [[Hughes Aircraft]], per la realizzazione di un sistema d'arma basato su sei cannoni [[Hispano-Suiza HS.404|M24]] calibro 20 abbinati al sistema di controllo del tiro "E-1"<ref name=GBMD47/>; quest'ultimo era costituito dal radar AN/APG-33, operante con frequenza comprese nella [[banda X]] ed un [[organi di mira|mirino]] ottico [[computer]]izzato<ref name=GBMD48>{{Cita|Balzer e Dario, 1993|pag. 48|GBMD}}.</ref>. Con questa soluzione (impiegata operativamente nelle versioni F-89A, B e C) lo Scorpion poteva sparare verso il bersaglio 1&nbsp;200 proiettili in circa 15 [[secondo|secondi]] (quantità corrispondente a circa 1 [[chilogrammo|kg]] di esplosivo al secondo)<ref name=GBMD48/>.
 
[[File:449th Fighter Interceptor Squadron - F-89D 52-1931.jpg|thumb|Un F-89D con in bella vista il pod alare dotato di lanciarazzi.]]
In alternativa alla soluzione della torretta Martin, alla fine mai impiegata operativamente, (ed anche in questo caso senza alcun impatto sulla produzione in serie) vennero studiate e sperimentate le possibilità di impiegare cannoni di calibro maggiore o razzi aria aria (del tipo [[Folding-Fin Aerial Rocket]]) calibro 2.75 [[pollice (unità di misura)|in]], sempre disposti nel cono di prua<ref name=GrGo/><ref name=GBMD48/>.
 
L'introduzione dei razzi "FFAR" divenne operativa con la comparsa, nel gennaio del 1954, della versione F-89D: in questo caso, tuttavia, i razzi erano alloggiati nei pod disposti alle estremità alari che ne potevano alloggiare 52 ciascuno utilizzabili, secondo la volontà del pilota, in un massimo di tre distinte [[Salva (artiglieriaarmi da fuoco)|salve]]. L'impiego dei razzi aria-aria comportò anche una modifica nella tattica di approccio al bersaglio con una soluzione di "rotta di collisione" che, con il supporto del più recente sistema di controllo del tiro "E-6", consentiva al pilota di coprire con il lancio delle tre salve un'area approssimativamente corrispondente a quella di un campo da calcio<ref name=GBMD48/>.
 
Il passo successivo nello sviluppo dei sistemi d'arma impiegati sullo Scorpion puntò l'attenzione sulla precisione dell'arma utilizzata, più che sulla quantità di esplosivo messa a segno sul bersaglio: la versione H dell'F-89 impiegò così il nuovo missile aria-aria Hughes GAR-1 Falcon, la cui accuratezza nel raggiungimento dell'obbiettivo dipendeva dalla guida radar semi attiva o da un sistema basato sulla ricezione di emissioni di [[radiazione infrarossa]]<ref name=GBMD48/>.
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Lo Scorpion venne equipaggiato con sei missili (tre per ogni pod alare) e dotato di sistema di controllo del tiro "E-9": a quest'ultimo era demandata la scelta di quale dei sei missili impiegare e della tempistica di lancio. In ciascun pod alare erano inoltre alloggiati ventuno razzi aria-aria di tipo FFAR<ref name=GBMD48/>.
 
L'ultima soluzione utilizzata per armare l'F-89 comportò un terribile<ref name=GBMD49>{{Cita|Balzer e Dario, 1993|pag. 49|GBMD}}.</ref> incremento nelle capacità distruttive dell'intercettore: basandosi sulla prospettiva di potersi trovare nella necessità di affrontare un attacco in massa da parte dell'[[Unione Sovietica]], gli Stati Uniti d'America avevano sviluppato un missile aria-aria dotato di testata nucleare, il [[AIR-2 Genie|Douglas MB-1 Genie]]; lo Scorpion nella versione F-89J ne impiegava due, affiancandoli a quattro Falcon e, in alcuni casi, mantenendo anche i razzi FFAR nei pod alari<ref name=GrGo/>. L'impiego del missile nucleare garantiva la capacità di annientare bersagli compresi nel diametro di circa mezzo [[miglio (unità di misura)|miglio]] (circa 800 metri)<ref name=GBMD49/> dalla [[detonazione]]. Mediante l'impiego di quest'arma si pensò di poter contrastare attacchi massicci di bombardieri anche nel caso in cui il rapporto di forze con il nemico fosse inferiore ad "uno contro uno"<ref name=GBMD49/>.
L'unico test con un Genie attivo fu effettuato il 19 luglio 1957, durante l'[[operazione Plumbbob]], con il lancio da parte del F-89 Scorpion dei capitani dell'aeronautica Eric William Hutchison (pilota) e Alfred C. Barbee (operatore radar) da {{M|4500|ul=m}} su un'area desertica del Nevada. Cinque ufficiali volontari e un operatore video stazionarono, senza copricapo e con le loro normali divise estive, sotto l'esplosione per dimostrare che l'arma poteva essere impiegata in modo sicuro anche in aree popolate. Le dosi di [[raggi gamma]] assorbite dal personale a terra si rivelarono trascurabili, mentre erano notevolmente maggiori quelle ricevute dagli equipaggi incaricati di penetrare nella nube dell'esplosione una decina di minuti dopo la detonazione.<ref>{{cita testo|url=http://www.dtra.mil/newsservices/fact_sheets/print/index.cfm?factsheet=ntpr_plumbbomb.cfm|titolo=Defense Threat Reduction Agency. Public Affairs. Factsheet. ''Operation Plumbbob.''|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20080509123533/http://www.dtra.mil/newsservices/fact_sheets/print/index.cfm?factsheet=ntpr_plumbbomb.cfm }}</ref><ref>{{cita testo|url=https://www.gwu.edu/~nsarchiv/radiation/dir/mstreet/commeet/meet6/brief6/tab_f/br6f1l.txt|titolo=Attachment 12. Preliminary report. Operation Plumbbob. Nevada Test Site, May-September 1957. Project 2.9 ''NUCLEAR RADIATION RECEIVED BY AIRCREWS FIRING THE MB-1 ROCKET''|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20130713151900/http://www.gwu.edu/~nsarchiv/radiation/dir/mstreet/commeet/meet6/brief6/tab_f/br6f1l.txt }}</ref>
 
== Impiego operativo ==
Le prime consegne degli F-89A ebbero luogo a partire dal mese di settembre del 1950; gli esemplari, costruiti in numero ridotto (otto<ref name=UWP/> o undici<ref name=MSK98>{{Cita|Size Knaack, 1978|p. 98|MSK}}.</ref>, secondo fonti diverse), furono impiegati prevalentemente in un lungo ciclo di prove che si concluse solo a metà del 1952<ref name=MSK87>{{Cita|Size Knaack, 1978|p. 87|MSK}}.</ref>. In un secondo tempo alcuni di questi esemplari raggiunsero le macchine delle serie successive già schierate presso i reparti dell'[[Air Defense Command]] concentrati prevalentemente nelle regioni settentrionali, al fine di contrastare la potenziale minaccia costituita all'epoca dai [[bombardieri]] [[Unione Sovietica|sovietici]] [[Tupolev Tu-4]].
[[File:74th Fighter-Interceptor Squadron Northrop F-89C-40-NO Scorpion 51-5851.jpg|left|thumb|Un F-89C con le insegne del 74''th Fighter Interceptor Squadron''.]]
Nel giugno del 1951 erano intanto entrati in servizio i primi F-89B presso l'84''th Fighter Interceptor Squadron''<ref name=MSK87/> la cui base operativa, lo [[Hamilton Army Airfield]], era situata a [[Novato]] in [[California]]. Anche in questo caso la produzione riguardò un numero limitato di esemplari (quaranta<ref name=UWP/> o trentasette<ref name=MSK98/>) la cui vita operativa nell'USAF, per altro condizionata dal verificarsi di frequenti problemi ai motori, si concluse nel corso del 1954 quando furono trasferiti nei reparti dell'ANG dove sostituirono gli anziani [[North American P-51 Mustang|P-51]]<ref name=MSK88>{{Cita|Size Knaack, 1978|p. 88|MSK}}.</ref>.
 
Nel mese di gennaio del 1952 fu la volta dei primi F-89C che furono schierati nelle file del 74''th Fighter Interceptor Squadron'' (presso la [[Presque Isle Air Force Base]], nell'[[Presque Isle (Maine)|omonima città]] del [[Maine]]). Anche in questo caso, tuttavia, si registrarono considerevoli problemi operativi e le assegnazioni furono interrotte dopo soli due mesi e diciannove esemplari consegnati<ref name=MSK89>{{Cita|Size Knaack, 1978|p. 89|MSK}}.</ref>. Inizialmente furono, ancora una volta, i motori il punto critico della macchina rivelandosi in grado, anche a causa della disposizione delle prese d'aria, di raccogliere ogni tipo di detrito presente sulla pista di decollo, causando frequenti danni alle parti in movimento e facendo guadagnare allo Scorpion il sarcastico primato di [[aspirapolvere]] più grande del mondo<ref name=MSK89/>.
 
In un secondo momento, tuttavia, una serie di incidenti tra loro molto simili mise in discussione la tenuta della struttura stessa del velivolo; la conseguente decisione dell'USAF fu di sospendere ogni attività con gli Scorpion fino a quando, nel corso del 1953, la causa dei problemi non fu individuata: si trattava di un difetto nella progettazione della struttura alare, la cui genesi non poteva tuttavia essere nota sulla base delle conoscenze disponibili al momento della stesura del progetto<ref name=MSK89/>. Fu così avviato un programma di modifiche a tutti gli Scorpion realizzati che assunse carattere prioritario ma che condizionò comunque sia la disponibilità di velivoli operativi che la possibilità di sfruttarne appieno le potenzialità, poiché l'USAF provvide ad emanare specifiche limitazioni all'impiego della macchina<ref name=MSK89/>.
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Il risultato finale fu che, nella sostanza, gli Scorpion della versione F-89C erano divenuti obsoleti prima di raggiungere la piena operatività: anch'essi, come i velivoli delle serie precedenti, furono dismessi dall'USAF nel corso del 1954 e trasferiti nei reparti dell'ANG presso i quali sarebbero rimasti fino ai primi [[anni 1960|anni sessanta]]<ref name=MSK90/>.
 
Le difficoltà incontrate dallo Scorpion estesero i loro effetti anche sulla produzione successiva, tanto che la presa in carico degli esemplari della versione F-89D avvenne con oltre un anno di ritardo rispetto ai tempi programmati, tempo necessario per recepire le modifiche necessarie per la risoluzione dei problemi emersi nel recente passato<ref name=MSK91/>. Il primo reparto a ricevere gli F-89D fu l' 18''th Fighter Interceptor Squadron'', di base a [[Saint Paul]] nel [[Minnesota]].
 
Con l'entrata in servizio degli F-89D si sintetizzava, nelle file dell'USAF, il processo evolutivo del concetto stesso di aereo da caccia, divenuto ora una piattaforma di tiro per armi missilistiche<ref name=MSK91/>, il cui primo successo su un bersaglio in volo (un [[Boeing B-17 Flying Fortress|B-17]] trasformato in [[Aeromobile a pilotaggio remoto|drone]]) fu registrato il 27 gennaio del 1955<ref name=MSK94/>. Tuttavia questo processo era lontano dal suo definitivo completamento tanto che, pur sperimentati anche sui [[North American F-86 Sabre|Sabre]] e sugli [[Lockheed F-94 Starfire|Starfire]], sia il sistema di controllo del tiro che quello di [[pilota automatico|pilotaggio automatico]] evidenziarono numerosi limiti operativi<ref name=MSK92>{{Cita|Size Knaack, 1978|p. 92|MSK}}.</ref>.
 
La versione D dello Scorpion fu quella prodotta nel maggior numero di esemplari: complessivamente furono 682<ref name=UWP/><ref name=MSK98/> gli aerei di questa variante usciti dagli impianti di [[Hawthorne (California)|Hawthorne]] fino al 1956. Ancora condizionati da problemi ai motori ed ai pod alari lanciarazzi (soggetti a [[corrosione]] già dopo i primi utilizzi<ref name=MSK92/>), rimasero in servizio fino al 1958; successivamente 350 esemplari furono modificati per dar vita alla versione J mentre i rimanenti vennero trasferiti, anche in questo caso, nei reparti dell'ANG<ref name=MSK93>{{Cita|Size Knaack, 1978|p. 93|MSK}}.</ref>.
[[File:Northrop F-89J Scorpion.jpg|thumb|Un Northrop F-89J del 176''th Fighter Interceptor Squadron'' inquadrato nella Wisconsin Air National Guard.]]
Il protrarsi dei problemi ai sistemi [[avionica|avionici]] ed ai pod alari condizionò anche l'entrata in servizio della versione F-89H dello Scorpion che fu ritardata fino al marzo del 1956, in ritardo di due anni rispetto alle date inizialmente programmate. Il primo reparto operativo a ricevere i nuovi velivoli fu il 445''th Fighter Interceptor Squadron'', basato sulla [[Wurtsmith Air Force Base]] (nella [[Contea di Iosco]], in [[Michigan]])<ref name=MSK95/>. Gli ultimi dei 156<ref name=UWP/><ref name=MSK98/> esemplari prodotti furono consegnati entro la fine del mese di agosto dello stesso anno ma la loro dismissione ebbe inizio poco più di un anno dopo: assegnati all'ANG, vennero progressivamente sostituiti nei reparti dagli [[Convair F-102 Delta Dagger|F-102]]<ref name=MSK96/>.
 
L'ultima versione dello Scorpion, denominata F-89J , come già detto non era costituita da velivoli di nuova produzione ma da esemplari della precedente versione D aggiornati per l'impiego del missile aria-aria a testata nucleare MB-1 Genie. Primi intercettori ad impiegare questa tipologia di ordigni, gli F-89J divennero operativi nel gennaio del 1957, ancora una volta, con l'84''th Fighter Interceptor Squadron''<ref name=MSK96/>. Il primo impiego del Genie venne portato a termine il 19 luglio di quello stesso anno nei cieli del [[Nevada Test Site]], al di sopra della zona denominata "Yucca Flat"<ref name=MSK97>{{Cita|Size Knaack, 1978|p. 97|MSK}}.</ref>.
 
Gli ultimi appartenenti alla famiglia degli Scorpion iniziarono il loro passaggio nelle file dell'ANG nel luglio del 1959; la sopravvenuta disponibilità di [[McDonnell F-101 Voodoo|F-101]] ed [[Convair F-106 Delta Dart|F-106]] decretò nell'anno seguente il tramonto della vita operativa dell'F-89 con l'USAF<ref name=MSK97/> mentre alcuni reparti dell'ANG furono dotati di Scorpion almeno fino al 1968<ref name=MSK97/>.
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*{{cita libro|autore=Enzo Angelucci |coautori=Paolo Matricardi |titolo=Guida agli Aeroplani di tutto il Mondo |editore=Arnoldo Mondadori Editore |città=Milano |anno=1979 |pp=86-7 |volume=6 |capitolo=Northrop F-89 Scorpion |isbn=no |cid=AnMa}}
*{{cita libro|autore=Achille Boroli |coautori=Adolfo Boroli |titolo=L'Aviazione |editore=Istituto Geografico De Agostini |città=Novara |anno=1983 |p=53 |volume=11 |capitolo=Northrop F-89 Scorpion |isbn=no |cid=BoBo}}
*{{cita libro|autore=Francis Crosby |titolo=Modern Fighter Aircraft |url=https://archive.org/details/modernfighterair00libg |editore=Southwater |città=Londra, UK |anno=2004 |lingua=inglese |p=[https://archive.org/details/modernfighterair00libg/page/n102 101] |capitolo=Northrop F89 Scorpion |isbn=978-1-84215-991-0 |cid=FrCr}}
*{{cita libro|autore=Robert F. Dorr |coautori=David Donald |titolo=Fighters of the United States Air Force - From the WWI dogfighters to the stealth fighter |url=https://archive.org/details/fightersofunited0000dorr_i3p8 |editore=Military Press |città= |anno=1990 |lingua=inglese |p=[https://archive.org/details/fightersofunited0000dorr_i3p8/page/n147 147] |capitolo=Northrop F89 Scorpion |isbn=978-0-517-66994-5 |cid=RDDD}}
*{{cita libro|autore=John C. Fredriksen |coautori=Walter Boyne |titolo=An Illustrated Guide to World Military Aircraft, 1914-2000 |editore=ABC-CLIO |città=Santa Barbara, CA, USA |anno=2001 |lingua=inglese |p=262 |capitolo=Northrop F89
Scorpion |isbn=978-1-57607-131-1 |cid=JFWB}}
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== Collegamenti esterni ==
*{{cita web|autore=Greg Goebel |url=http://www.airvectors.net/avf89.html |titolo=The Northrop F-89 Scorpion |accesso=14 marzo 2014 |lingua=en |editore=http://www.airvectors.net |sito=AirVectors |data=1º novembre 2012 |cid=GrGo}}
*{{cita web|autore=Palt Karsten |url=http://www.flugzeuginfo.net/acdata_php/acdata_northrop_f89_dt.php |titolo=Northrop F-89 Scorpion |accesso=14 marzo 2014 |lingua=de, en |editore=http://www.flugzeuginfo.net |sito=das Flugzeuglexicon|data= |cid=PaKa}}
*{{cita web |autore=Simon Beck |url=http://www.uswarplanes.net/f89.html |titolo=Northrop F-89 Scorpion |accesso=14 marzo 2014 |lingua=en |editore=http://www.uswarplanes.net/index.html |sito=US Warplanes.net |data= |cid=UWP |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20130205153333/http://uswarplanes.net/f89.html |urlmorto=sì }}
*{{cita web|autore=Maksim Starostin |url=http://www.aviastar.org/air/usa/northrop_skorpion.php |titolo=Northrop F-89 Scorpion |accesso=14 marzo 2014 |lingua=en |editore=http://www.aviastar.org/index2.html |sito=Virtual Aircraft Museum |data= |cid=MaSt}}
*{{cita web|url=http://www.militaryfactory.com/aircraft/detail.asp?aircraft_id=362 |titolo=Northrop F-89 Scorpion - All-Weather Interceptor |accesso=14 marzo 2014 |lingua=en |editore=http://www.militaryfactory.com |sito=Military dictionary |data= |cid=MiFa}}
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*{{cita web|autore=Joseph F. Baugher |url=http://www.joebaugher.com/usaf_fighters/p89.html |titolo=Northrop F-89 Scorpion |accesso=14 marzo 2014 |lingua=en |editore=http://www.joebaugher.com/uscombataircraft.html |sito=American Military Aircraft |data=21 novembre 1999 |cid=JB}}
*{{cita web|autore=Ray Crupi |url=http://1000aircraftphotos.com/Contributions/CrupiRay/11414.htm |titolo=Northrop N-35 XF-89 Scorpion |accesso=14 marzo 2014 |lingua=en |editore=http://1000aircraftphotos.com |sito=1000aircraftphotos.com |data=30 giugno 2012 |cid=tap}}
*{{cita web |url=http://www.nationalmuseum.af.mil/factsheets/factsheet.asp?id=2300 |titolo=Northrop F-89 |accesso=14 marzo 2014 |lingua=en |editore=http://www.nationalmuseum.af.mil |sito=National Museum of the US Air Force |data=30 dicembre 2008 |cid=nmaf |urlmorto=sì |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20131017013642/http://www.nationalmuseum.af.mil/factsheets/factsheet.asp?id=2300 }}
*{{cita web |url=http://www.pimaair.org/collection-detail.php?cid=216 |titolo=Northrop Scorpion |accesso=14 marzo 2014 |lingua=en |editore=http://www.pimaair.org |sito=Pima Air & Space Museum |data= |cid=PAM |dataarchivio=29 ottobre 2013 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20131029195956/http://www.pimaair.org/collection-detail.php?cid=216 |urlmorto=sì }}
*{{cita web|autore=Gaëtan Pichon |url=http://www.avionslegendaires.net/avion-militaire/northrop-f-89-scorpion/ |titolo=Northrop F-89 Scorpion |accesso=14 marzo 2014 |lingua=fr |editore=http://www.avionslegendaires.net/index.php |sito=avionslegendaires.net |data= |cid=avle}}
*{{cita web|autore= |url=http://www.airwar.ru/enc/fighter/f89.html |titolo=Northrop F-89 Scorpion |accesso=14 marzo 2014 |lingua=ru |editore=http://www.airwar.ru |sito=Уголок неба |data= |cid=awru}}
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