Douglas DC-2: differenze tra le versioni
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|Aeromobile=aereo_civile
|Nome= Douglas DC-2
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|Data_ritiro_dal_servizio=
|Utilizzatore_principale= {{bandiera|USA 1912-1959}} [[Trans World Airlines|TWA]]
|Altri_utilizzatori= {{bandiera|NLD}} [[KLM]]<br/>{{bandiera|
|Esemplari= 193<ref name=RJF167>{{Cita|Francillon, 1988|p. 167|RJF}}.</ref>
|Costo_unitario=
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|Ref= ''Dati tratti da'' "McDonnell Douglas Aircraft since 1920", ''tranne dove diversamente indicato''<ref name=RJF175>{{Cita|Francillon, 1988|p. 175|RJF}}.</ref>.
}}
[[File:Douglas C-39 3-view line drawing.png|thumb|Douglas DC-2 (Douglas C-39)]]
Il '''Douglas DC-2''' era un bimotore [[aereo di linea|di linea]] ad [[ala (aeronautica)|ala bassa]] con [[impennaggio]] [[deriva (aeronautica)|monoderiva]] sviluppato dall'azienda [[Stati Uniti d'America|statunitense]] [[Douglas Aircraft Company]] negli [[anni 1930|anni trenta]] e destinato al traffico commerciale su tratte a medio raggio.
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Il primo esemplare completato, parte dell'ordine originale della [[Trans World Airlines]] di venti esemplari, conobbe il battesimo dell'aria l'11 maggio del 1934, dieci mesi dopo il primo volo del prototipo<ref name=RJF167/>; consegnato tre giorni dopo alla TWA, l'aereo venne immesso in servizio il giorno 18 sulla rotta [[Columbus (Ohio)|Columbus]]-[[Pittsburgh]]-[[Newark]], mettendo subito in evidenza le proprie straordinarie prestazioni<ref name=RJF167/>.
Il DC-2 attirò l'attenzione di molti operatori aeronautici ancora prima di spiccare il primo volo e l'interesse per il velivolo andò oltre i confini nazionali. Fu così che si attivarono per ottenerne la [[licenza (economia)|licenza]] di costruzione le [[Paesi Bassi|olandesi]] [[Fokker]] e [[KLM]], indipendentemente l'una dall'altra, la [[Unione Sovietica|sovietica]] [[Amtorg Trading|Amtorg Trading Corporation]] <ref group=N>In [[alfabeto cirillico|cirillico]] "Амто́рг", contrazione di "Американская Торговля", in [[lingua russa|russo]] letteralmente "Commerciale degli Stati Uniti". Formalmente si trattava di una società per azioni di diritto americano; l'Amtorg occupò una posizione unica nel mercato, come acquirente unico per uno stato comunista. Anche se non rappresentava ufficialmente il governo sovietico, era controllata dal Commissariato del Popolo per il Commercio Estero e, prima della creazione di relazioni diplomatiche tra gli Stati Uniti e l'Unione Sovietica nel 1933, servì di fatto come delegazione commerciale.</ref> e la [[giappone]]se [[Nakajima Hikōki]] K K. L'[[Airspeed]] Ltd. arrivò ad acquisire la licenza come sub-contraente per il [[Regno Unito]] dalla Fokker<ref name=RJF163>{{Cita|Francillon, 1988|p. 163|RJF}}.</ref>.
Anche le autorità militari statunitensi si fecero avanti per richiedere specifiche varianti del velivolo che, al termine della produzione in serie, arrivarono ad essere complessivamente otto, in parte destinate alla [[United States Navy]] ed in parte agli [[United States Army Air Corps]]; in particolare alcuni esemplari destinati alle forze armate furono realizzati utilizzando in parte elementi strutturali del [[Douglas DC-3|DC-3]]<ref name=RJF166>{{Cita|Francillon, 1988|p. 166|RJF}}.</ref>, che nel frattempo aveva visto la luce sul finire del 1935.
[[File:Douglas DC-2.jpg|thumb|left|Un Douglas DC-2 con le insegne della [[KLM]]]]
Il processo di sviluppo del DC-2 riguardò prevalentemente l'impiego di motori di diverso modello rispetto all'originale [[Wright R-1820|Wright Cyclone]]; in alcuni casi furono anche variate la configurazione delle porte o le finiture interne, in funzione dell'impiego cui erano destinati i singoli esemplari. La struttura, al contrario, non subì particolari modifiche, poiché lo sviluppo del modello venne ben presto indirizzato verso il DC-3: l'ultimo esemplare in configurazione "commerciale" uscì infatti dagli impianti di [[Santa Monica (
== Tecnica ==
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== Bibliografia ==
*{{cita libro|autore=Enzo Angelucci |autore2=Paolo Matricardi |titolo=Guida agli Aeroplani di tutto il Mondo |editore=Arnoldo Mondadori Editore |città=Milano |anno=1979 |pp=261-263 |volume=2 |capitolo=Douglas DC.2 - Douglas DC.3 |ISBN=no |cid=AnMa}}
*{{cita libro|autore=Achille Boroli |autore2=Adolfo Boroli |titolo=L'Aviazione |editore=Istituto Geografico De Agostini |città=Novara |anno=1983 |
*{{cita libro|autore=René J. Francillon |titolo=Japanese Aircraft of the Pacific War |editore=Putnam |città=Londra |anno=1970 |lingua=inglese |ISBN=978-0-370-00033-6 |cid=JAPW}}
*{{cita libro|autore=René J. Francillon |titolo=McDonnell Douglas Aircraft since 1920 |editore=Naval Institute Press |città=Annapolis, MD, USA |anno=1988 |lingua=inglese |volume=1 |pp=162-175 |capitolo=Douglas DC-2 |ISBN=978-0-87021-428-8 |cid=RJF}}
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== Altri progetti ==
{{interprogetto
== Collegamenti esterni ==
*{{cita web|autore=Palt Karsten |url=http://www.flugzeuginfo.net/acdata_php/acdata_dc2_dt.php |titolo=Douglas DC-2 |accesso=17 settembre 2015 |lingua=de, en |editore=http://www.flugzeuginfo.net |sito=das Flugzeuglexicon|data= |cid=PaKa}}
*{{cita web |autore=Simon Beck |url=http://www.uswarplanes.net/dc12.html |titolo=DC-1 / DC-2 |accesso=17 settembre 2015 |lingua=en |editore=http://www.uswarplanes.net/index.html |sito=US Warplanes.net |data= |cid=UWP |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20151004002043/http://www.uswarplanes.net/dc12.html |urlmorto=sì }}
*{{cita web|autore=Maksim Starostin|url=http://www.aviastar.org/air/usa/douglas_dc-2.php|titolo=Douglas DC-2|accesso=1º novembre 2010|lingua=en|editore=http://www.aviastar.org/index2.html|sito=Virtual Aircraft Museum|data= |cid=avs}}
*{{cita web|url=http://www.militaryfactory.com/aircraft/detail.asp?aircraft_id=809 |titolo=Douglas DC-2 - Commercial Airliner / Military Transport |accesso=17 settembre 2015 |lingua=en |editore=http://www.militaryfactory.com |sito=Military Factory |data=12 giugno 2011 |cid=MiFa}}
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*{{cita web|url=http://adf-serials.com.au/2a30.htm |titolo=ADF Serials - DC-2 & DC-3 |accesso=17 settembre 2015 |lingua=en |editore=http://www.adf-serials.com |sito=Australian Military Aircraft Serials and Aircraft History |cid=RAAF |data=10 marzo 2015}}
*{{cita web|autore=Gaëtan Pichon |url=http://www.avionslegendaires.net/avion-militaire/douglas-c-32-33-39/ |titolo=Douglas C-32/33/39 |accesso=17 settembre 2015 |lingua=fr |editore=http://www.avionslegendaires.net/index.php |sito=avionslegendaires.net |data=4 luglio 2012 |cid=avle}}
*{{cita web |autore=Roberto Stocchetti |url=http://www.alieuomini.it/catalogo/dettaglio_catalogo/douglas_dc,62.html |titolo=Douglas DC2 |accesso=1º ottobre 2015 |editore=http://www.alieuomini.it//homepage |sito=Ali e Uomini |data= |cid=aeu |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150713035631/http://www.alieuomini.it/catalogo/dettaglio_catalogo/douglas_dc,62.html |urlmorto=sì }}
*{{cita web|url=http://www.airwar.ru/enc/cw1/dc2.html|titolo=Douglas DC-2|accesso=1º novembre 2010|lingua=ru |editore=http://www.airwar.ru|sito=Уголок неба |data= |cid=aw}}
*{{cita web|autore= |url=
{{Douglas}}
{{McDonnell Douglas}}
{{Controllo di autorità}}
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[[Categoria:Aeromobili Douglas Aircraft Company|DC-2]]
[[Categoria:Aerei civili statunitensi]]
[[Categoria:Aerei militari della guerra civile spagnola]]
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