Semaan Boutros Awwad: differenze tra le versioni
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{{Vescovo
|tipo = patriarca
|nome = Semaan Boutros Awwad▼
|chiesa = maronita
▲|nome = Semaan Boutros Awwad
|immagine =
|didascalia =
|stemma = Template-Patriarch (Latin Rite) Interwoven with gold.svg
|stemma = PatriarchNonCardinal PioM.svg▼
|motto =
|nato = [[1683]] a [[Hasroun]]
|ordinato = 10 giugno [[1708]]
|consacrato = 27 gennaio [[1716]]
|arcelevato =
|
|deceduto = 12 febbraio [[1756]] ad [[El-Midane]]▼
▲| ruoliricoperti = [[arcieparca]] di [[Arcieparchia di Damasco dei Maroniti|Damasco]]
▲|deceduto = 12 febbraio [[1756]]
}}
{{Bio
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|GiornoMeseMorte = 12 febbraio
|AnnoMorte = 1756
|Epoca = 1700
|
|Nazionalità = libanese
|FineIncipit = è stato [[arcieparca]] di [[Arcieparchia di Damasco dei Maroniti|Damasco]] e [[Patriarcato di Antiochia dei Maroniti|patriarca]] della [[Chiesa maronita]] con il nome di '''Semaan VII Boutros'''<ref>L'aggiunta del nome ''Pietro'' (in [[Lingua araba|arabo]]: ''Boutros'') al proprio nome di battesimo è consuetudine dei neoeletti patriarchi maroniti; circa Awwad, gli atti [[Concistoro|concistoriali]] del [[1744]] lo chiamano ''Simon Petrus'', e allo stesso modo il patriarca si firma ''Simon Petrus Evodius patriarcha Antiochenus''.</ref> (in [[Lingua italiana|italiano]]: '''Simone VII Pietro''')
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Alla morte del patriarca [[Youssef Boutros Dergham El Khazen|Youssef El Khazen]] si produsse all'interno della [[Chiesa maronita]] uno [[scisma]] senza precedenti e non previsto dalla legislazione canonica orientale. Il 14 maggio [[1742]] i vescovi presenti al funerale del defunto patriarca elessero a succedergli l'arcieparca di Damasco, il quale però rinunciò all'incarico; il giorno successivo i vescovi elessero al suo posto Elias Mohasseb, [[Sede titolare di Arca di Fenicia dei Maroniti|vescovo di Arca]]. All'assise elettorale però erano assenti gli arcieparchi di Cipro e di Tiro, i quali, con l'assistenza di un vescovo [[Chiesa cattolica sira|siro]], consacrarono due nuovi vescovi per poter procedere, secondo le norme canoniche, all'elezione di un nuovo patriarca: la scelta cadde sul prelato cipriota, [[Toubia Boutros El Khazen|Toubia El Khazen]]. Entrambi i contendenti si rivolsero a Roma, per ottenere la conferma papale.
[[Papa Benedetto XIV]] dette l'incarico di studiare l'affare ad una speciale commissione cardinalizia, che raggiunse le sue conclusioni il 15 febbraio [[1743]]. Sulla base di queste il papa prese le sue decisioni, espresse nel [[Breve apostolico|breve]] ''Quod non humana'' del 13 marzo [[1743]]<ref>[
Il [[Ordine dei Frati Minori|francescano]] Giacomo di Lucca, fu incaricato, con il breve ''Nuper ad sedendas''<ref>''Iuris pontificii'', vol. III, pp. 103-106.</ref>, di dare attuazione alle decisioni romane. Il 7 ottobre [[1743]] l'episcopato maronita si riunì nel convento di [[Harissa]] ed accettò all'unanimità le scelte di Benedetto XIV; l'11 ottobre il nuovo patriarca fu solennemente intronizzato. [[Giuseppe Simone Assemani]] fu incaricato di sollecitare dal Sommo Pontefice il [[pallio (cattolicesimo)|pallio]] per il patriarca.
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Durante il patriarcato di Semaan Awwad, scoppiò il caso della religiosa, visionaria e mistica Hindiyya al-'Ujaimi<ref>Anna Agemi nei documenti pontifici.</ref>, la cui reputazione di santità si diffuse in tutto il [[Libano]] e nella Chiesa maronita. Educata dai [[Compagnia di Gesù|Gesuiti]], che inizialmente l'appoggiarono, la religiosa ebbe l'appoggio di molti vescovi ed anche del patriarca, dopo un'inchiesta da lui ordinata. Il caso fu portato dai Gesuiti a Roma: con il breve ''Ad supremam''<ref>''Iuris pontificii'', vol. III, pp. 482-483.</ref> (4 gennaio [[1742]]), il papa disapprovò l'atteggiamento del patriarca favorevole a Hindiyya, soppresse la congregazione che la religiosa aveva fondato e ordinò il suo trasferimento in un altro monastero. Successivamente dispose un'inchiesta sulle visioni e gli scritti della religiosa, in base alla quale nel gennaio del [[1755]] [[Propaganda Fide]] condannò come "''manifeste illusioni"'' le visioni, le estasi e le rivelazioni di Hindiyya. Il problema però si ripropose anni dopo, con i patriarchi successivi.<ref>Pierre Dib, ''op. cit.'', coll. 89-90.</ref>
Semaan Awwad si distinse anche come scrittore in [[lingua araba]]. Tra le sue opere si ricordano in particolare:<ref>Georg Graf, ''op. cit.''</ref>
Semaan Awwad morì a El-Midane il 12 febbraio [[1756]] e venne sepolto nella chiesa del monastero di Nostra Signora di Machmoucheh.
== Genealogia episcopale e successione apostolica ==
La [[genealogia episcopale]] è:
* Patriarca [[Youhanna Bawab]]
* Patriarca [[Jirjis Rizqallah]]
* Patriarca [[Stefano Douayhy]]
* Patriarca [[Yaaqoub Boutros Awwad]]
* Patriarca Semaan Boutros Awwad
La [[successione apostolica]] è:
* Vescovo [[Antonios Mhasseb]] (1748)
* Patriarca [[Youssef Boutros Estephan]] (1754)
==Note==
<references/>
==Bibliografia==
*{{fr}} Pierre Dib, v. ''Maronite (Eglise)'', in [https://archive.org/stream/dictionnairedet10pt1vaca#page/n49/mode/2up ''Dictionnaire de Théologie Catholique''], Tome Dixième, première partie, Paris 1928, coll. 85-91.▼
*{{lingue|fr|ar}} Joseph Simon Assemani, [
*{{la}} Konrad Eubel, ''Hierarchia Catholica Medii Aevi'', [
*{{cita web|http://www.el-midane.com/character/|''Patriarch Simon Aouad (1683-1756)''|lingua=en}}▼
==Voci correlate==
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*[[Chiesa maronita]]
==Collegamenti esterni==
*{{Collegamenti esterni}}
▲*{{fr}} Pierre Dib, v. ''Maronite (Eglise)'', in [https://archive.org/stream/dictionnairedet10pt1vaca#page/n49/mode/2up ''Dictionnaire de Théologie Catholique''], Tome Dixième, première partie, Paris 1928, coll. 85-91
▲*{{lingue|fr|ar}} Joseph Simon Assemani, [http://archive.org/stream/serieschronologi00asseuoft#page/40/mode/2up ''Series chronologica Patriarcharum Antiochiae''], Roma 1881, p. 40
▲*{{la}} Konrad Eubel, ''Hierarchia Catholica Medii Aevi'', [http://www.archive.org/stream/hierarchiacathol06eubeuoft#page/87/mode/1up vol. 6], p. 87
▲*{{cita web|http://www.el-midane.com/character/|''Patriarch Simon Aouad (1683-1756)''|lingua=en}}
{{
|tipologia=episcopale
|carica=[[Patriarcato di Antiochia dei Maroniti|Patriarca di Antiochia dei Maroniti]]▼
|precedente=[[Youssef Boutros Dergham El Khazen]]
|successivo=[[Toubia Boutros El Khazen]]
▲|carica=[[Patriarcato di Antiochia dei Maroniti|Patriarca di Antiochia dei Maroniti]]
▲|periodo= 16 marzo [[1743]] - 12 febbraio [[1756]]
}}
{{Controllo di autorità}}
{{portale|biografie}}
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