Ercolano (comune): differenze tra le versioni
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| Riga 1: {{NN|Campania|giugno 2022|Vedi anche [[Wikipedia:Modello di voce/Centro abitato]]}} {{Divisione amministrativa |Nome = Ercolano |Panorama |Didascalia = Villa Campolieto, Ercolano |Bandiera = Ercolano-Gonfalone.png |Voce bandiera =  |Stemma = Ercolano-Stemma.png |Voce stemma =  |Stato = ITA |Grado amministrativo = 3 |Divisione amm grado 1 = Campania |Divisione amm grado 2 = Napoli |Amministratore locale = |Partito = [[Commissario Prefettizio|Commissario]] |Data elezione = |Data  |Data istituzione =  |Altitudine =  |Sottodivisioni = [[San Vito del Vesuvio]] |Divisioni confinanti = [[Boscotrecase]], [[Massa di Somma]], [[Ottaviano (Italia)|Ottaviano]], [[Pollena Trocchia]], [[Portici]], [[San Giorgio a Cremano]], [[San Sebastiano al Vesuvio]], [[Sant'Anastasia (Italia)|Sant'Anastasia]], [[Somma Vesuviana]], [[Torre del Greco]], [[Trecase]] |Zona sismica = 2 |Gradi giorno = 969 |Nome abitanti = ercolanesi o resinesi |Patrono = [[san Gennaro]] |Festivo = 19 settembre  |PIL =  |PIL procapite =  |Mappa = Map of comune of Ercolano (Metropolitan City of Naples, region Campania, Italy).svg |Didascalia mappa = Posizione del comune di Ercolano nella [[città metropolitana di Napoli]] }} '''Ercolano''' (''Resìna'' fino al [[1969]]) è un [[Comune (Italia)|comune italiano]] di {{Popolazione|ITA}} abitanti<ref name="template divisione amministrativa-abitanti" /> della [[città metropolitana di Napoli]] in [[Campania]]. È nota per gli scavi archeologici della città [[antica Roma|romana]], fondata secondo la leggenda da [[Ercole]] e distrutta dall'[[eruzione del Vesuvio del 79]]; insieme a quelli di [[Pompei (città antica)|Pompei]] e [[Oplontis]], gli scavi di Ercolano fanno parte del [[Lista dei patrimoni dell'umanità|patrimonio dell'umanità]] dell'[[UNESCO]]. Il tratto del Corso Resina che dagli Scavi archeologici arriva fino a [[Torre del Greco]] è chiamato [[Miglio d'oro]] per le [[Ville vesuviane del Miglio d'oro|ville vesuviane]] del [[XVIII secolo]] allineate ai suoi lati. Da Ercolano parte la strada che conduce al ''Gran Cono'' del [[Vesuvio]] per la visita al [[cratere vulcanico|cratere]].<ref>{{Cita web |url=https://www.parconazionaledelvesuvio.it/visita-il-parco/i-sentieri-del-vesuvio/il-gran-cono/ |titolo=Il Gran Cono del Vesuvio |sito=Parco Nazionale del Vesuvio |accesso=10 maggio 2025}}</ref> == Storia == === Ercolano antica === {{vedi anche|Ercolano (città antica)}} Secondo la leggenda narrata da [[Dionigi di Alicarnasso]], Ercolano fu fondata da Ercole, di ritorno dall'[[Penisola iberica|Iberia]], nel 1243 a.C. In base a dati storiografici, invece, la città potrebbe esser stata fondata dagli [[Osci]] nel XII secolo a.C.<ref name="Campania">{{Cita web|url=http://www.cir.campania.beniculturali.it/luoghi-della-cultura/ercolano-scavi|titolo=Storia degli scavi archeologici di Ercolano|sito=C.I.R. Campania Beni Culturali|accesso=18 gennaio 2014|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20131015005640/http://www.cir.campania.beniculturali.it/luoghi-della-cultura/ercolano-scavi/}}</ref>, come sostenuto da [[Strabone]], o dagli [[Etruschi]] tra il X e l'VIII secolo a.C.<ref>{{Cita|Touring Club Italiano|p. 485}}.</ref> Conquistata nel 479 a.C. dai [[Greci]], che le diedero l'impianto urbanistico proposto da [[Ippodamo|Ippodamo da Mileto]], passò successivamente sotto il dominio dei [[Sanniti]]. A seguito della guerra sociale<ref name="pag260">{{Cita|De Vos, 1982|p. 260}}.</ref>, nell'89 a.C. fu conquistata dai Romani, diventando un [[municipio (storia romana)|municipio]].<ref name="Campania" /> La città divenne quindi un luogo residenziale per l'aristocrazia romana e visse il suo periodo di massimo splendore grazie al [[tribuno]] [[Marco Nonio Balbo]], il quale l'abbellì facendo costruire nuovi edifici<ref name="pag260" /> e restaurandone altri: nello stesso periodo furono costruiti la [[Basilica (Ercolano)|basilica]], due complessi termali e il [[Teatro romano di Ercolano|teatro]]. In seguito fu dapprima gravemente danneggiata dal [[terremoto di Pompei del 62|terremoto di Pompei del 62 a.C.]], poi completamente sepolta sotto una coltre di fango e materiali piroclastici alta dai dieci<ref>{{Cita|Maiuri, 1998|p. 230}}.</ref> ai venticinque metri<ref name="touring486">{{Cita|Touring Club Italiano|p. 486}}.</ref> a seguito dell'eruzione del Vesuvio del 79<ref name="Campania" />: tale strato, col passare degli anni, si solidificò, formando un piano di roccia chiamato pappamonte, simile al tufo ma più tenero, che protesse i resti della città.<ref name="pag261">{{Cita|De Vos, 1982|p. 261}}.</ref> === La nascita di Resina === Dopo  Risalgono invece al X secolo i primi riferimenti a un casale di Resina o Risina ("''de alio latere est ribum de Risina [...] de alio capite parte meridiana est Risina''").<ref>Bartolomeo Capasso, Monumenta ad Neapolitani Ducatus Historiam pertinentia, Napoli 1885.</ref> L'origine del nome è alquanto controversa: alcuni studiosi l'attribuiscono alla corruzione del nome  Studi non recenti hanno fornito una diversa interpretazione della prima lettera di Plinio il Giovane, identificando ''Retinae Classiarii'' nella località portuale di Ercolano, luogo in cui stanziavano i [[Classiarius]], personale addetto alle manovre delle navi e veri mandatari della richiesta di aiuto a Plinio il Vecchio. Nell'XI secolo è attestata la presenza di un oratorio dedicato alla Vergine sulla collina denominata Pugliano, il cui nome deriva probabilmente da ''praedium pollianum'', un podere suburbano di Ercolano appartenuto ad un tale Pollio.<ref>{{cita libro|autore= Raffaele Oliviero |titolo= Santa Maria a Pugliano Guida storica e artistica |pp= 16-17 |editore= Edizioni Pro Ercolano |città= Ercolano |anno= 1983 }}</ref> === Il periodo feudale === [[File:Ercolano Basilica di Santa Maria a Pugliano.JPG|thumb|Ercolano: la Basilica di Santa Maria a Pugliano]] Nel 1418 la regina di Napoli [[Giovanna II di Napoli|Giovanna II d'Angiò]] cedette le università di  Le attività principali dei resinesi erano l'agricoltura, la pesca ed è attestato l'utilizzo di barche coralline resinesi insieme a quelle di Torre del Greco.<ref>{{cita libro|autore= Antonio Formicola Nel Cinquecento il culto della Madonna Assunta, la cui festività ricorre il 15 agosto, venerata nella  Ai primi del Seicento risalgono anche la  === L'eruzione del 1631 e il Riscatto Baronale del 1699 === Nel 1631 il Vesuvio si risvegliò dopo un lunghissimo periodo di quiete e devastò il territorio circostante, mietendo {{formatnum:4000}} vittime e provocando ingenti danni. Il territorio di Resìna fu invaso da almeno due colate laviche che si separarono alle spalle del santuario di Pugliano: una andò a riempire il vallone a ovest dell'abitato, area in cui scorreva l'antico fiume, e l'altra invase i campi a oriente fino al mare. I danni e le vittime non furono tuttavia numerosi come nelle vicine Portici e Torre del Greco: l'evento fu sfruttato per l'espansione occidentale dell'abitato con la costruzione di una più larga e comoda via, l'attuale via Pugliano, che saliva alla basilica di Santa Maria a Pugliano. La [[peste del 1656]] colpì Resina mietendo oltre 400 vittime. Alcune famiglie si rifugiarono sulle colline sotto il cratere nel tentativo di respirare aria più salubre e scampare al flagello: in segno di riconoscimento decisero di erigere in quel luogo una cappella dedicata al Salvatore. Nonostante il giogo feudale non fosse eccessivamente oppressivo, i resinesi presero coscienza della necessità di liberarsi dalla condizione  Il riscatto baronale di Resina (Ercolano), Torre del Greco e Portici resta una delle pagine più memorabili della storia delle tre città vesuviane. Riga 78 ⟶ 77: === La scoperta di Ercolano e la nascita del Miglio d'Oro === [[File:Ercolano L'antico ingresso al Teatro Sotterraneo orizzontale.JPG|thumb|L'ingresso al Teatro sotterraneo dell'antica Ercolano]] Nel 1709 [[ [[File:Ercolano A view of the Golden Mile.JPG|thumb|Un tratto del Miglio d'Oro]] Il successo dei ritrovamenti spinse il  Le collezioni si arricchirono Con l'arrivo  Tra le residenze più prestigiose si annoverano [[Villa Campolieto]], progettata da [[Luigi Vanvitelli]], [[Villa Aprile|Villa Riario Sforza Nel  === Dalla Repubblica Partenopea al Regno di Gioacchino Murat === [[File:Ercolano il mercato di Pugliano e il Crocifisso del 1799.jpg|thumb|Il Crocifisso del 1799 in via Pugliano]] Il 14 giugno  === Ottocento e primo Novecento === Nel  Nel  Tra gli ospiti e i cittadini illustri  L'8 gennaio 1887, inoltre la città diede i natali ad [[Adriano Tilgher (filosofo)|Adriano Tilgher]], filosofo e critico letterario, tra i massimi studiosi di [[Luigi Pirandello]]. Due anni dopo, il 13 giugno 1889, nacque in villa Faraone [[Amadeo Bordiga]], fondatore del [[Partito Comunista d'Italia]] con [[Antonio Gramsci]]. Tra il 1879 e il 1885, Villa Favorita ospitò [[Ismail Pascià]], [[Kedivè]] d'[[Egitto]], noto per aver inaugurato il [[Canale di Suez]] ed esiliato in Italia: il governo scelse per lui la storica residenza ercolanese. [[Antonio Salandra]], politico e Primo Ministro del Regno d'Italia, e il conte [[Carlo Sforza]], diplomatico italiano e Ministro degli Esteri, furono inoltre tra gli ospiti abituali di Villa Aprile. A tali personalità si aggiungono i numerosi e celebri visitatori, giunti in città per ammirare le meraviglie di Ercolano, il suo teatro sotterraneo e per ascendere al cono del Vesuvio. Nel 1904 entrò in funzione anche il ramo della [[ferrovia Circumvesuviana]], che da Napoli conduceva a Torre Annunziata e a Poggiomarino: la linea tagliava il parco superiore della Reggia di Portici fino a raggiungere piazza Pugliano, nei cui pressi era posizionata la fermata cittadina. Dopo la terribile [[Eruzione del Vesuvio del 1906|eruzione del 1906]] le pendici del Vesuvio furono ricoperte da una spessa coltre di cenere, che durante le piogge intense discendeva a valle in forma fangosa. Nel 1911 [[Giuseppe Mercalli]] fu nominato Direttore dell'Osservatorio Vesuviano. Il 21 settembre dello stesso anno, a seguito di un violento nubifragio che si abbatté sulla zona vesuviana, un'enorme colata di fango si riversò sul centro cittadino, invadendo via Trentola fino al primo piano degli edifici e causando numerosi morti. In seguito, durante il periodo fascista, furono realizzati degli alvei protetti per incanalare le acque piovane e farle defluire verso il mare. Nel 1927 il re [[Vittorio Emanuele III]] inaugurò il nuovo ingresso degli Scavi sul corso Ercolano: furono contestualmente avviati i lavori per la costruzione di via IV novembre, che avrebbe collegato la nuova porta d'accesso all'area archeologica alle stazioni della ferrovia Circumvesuviana e della Funicolare del Vesuvio. Nel 1930 fu infine inaugurata l'autostrada Napoli-[[Pompei (comune)|Pompei]] ed aperto il casello di Resina. === Dal dopoguerra ad oggi === [[File:Ercolano il mercato di Pugliano e-la basilica sullo sfondo.jpg|thumb|Il mercato di Pugliano (o di Resina) con la Basilica di Santa Maria a Pugliano sullo sfondo]] Nel [[secondo dopoguerra]], in via Pugliano, si sviluppò il mercato dell’abbigliamento usato, noto come il ''mercato delle pezze'' di Resìna, che tra gli anni Sessanta e Settanta acquisì notorietà a livello nazionale e internazionale.<ref>{{Cita web |url=https://ercolano.cultura.gov.it/pugliano-mercato-resina/ |titolo=Pugliano e il Mercato di Resina |sito=Parco Archeologico di Ercolano |accesso=10 maggio 2025}}</ref><ref>{{Cita web |url=https://ilmanifesto.it/ercolano-il-mercato-delle-pezze |titolo=Ercolano, il mercato delle pezze |sito=Il Manifesto |data=novembre 2024 |accesso=10 maggio 2025}}</ref> Come tutta la fascia costiera vesuviana, Resina fu interessata da una massiccia espansione urbanistica, con la nascita di nuovi quartieri residenziali e l'ampliamento del tessuto edilizio esistente,<ref>{{Cita libro |autore1=Anna Paola Amante | autore2= Giuseppe De Simone |titolo=Il Miglio d’Oro e le Ville Vesuviane di Ercolano. Evoluzione e sviluppo urbano e socio-politico di una contrada vesuviana chiamata Resina |anno=2002 |p=134 |editore=Periodici l'Accademia |città=Napoli}}</ref> nonostante i rischi derivanti dall'attività del  Due anni dopo la delibera del Consiglio Comunale, il [[Presidente della repubblica]] [[Giuseppe Saragat|Saragat]], con decreto n. 40 del 12 febbraio 1969, dispose il cambiamento della denominazione da Resina a Ercolano. Quasi simultaneamente, anche il corso principale della città fu rinominato, passando da Corso Ercolano a Corso Resina.<ref>{{Cita web|url=https://www.normattiva.it/eli/id/1969/03/15/069U0040/ORIGINAL|titolo=Decreto del Presidente della Repubblica 12 febbraio 1969, n. 40 - Normattiva|editore=Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato S.p.A.|accesso=28 settembre 2023}}</ref> Gli anni recenti della  Nel 1971, fu sancita l'istituzione dell{{'}}''Ente per le Ville Vesuviane'' dalla Legge 29 luglio 1971, n. 578, pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale n. 201 del 31 luglio 1971. Questa legge ha istituito un consorzio tra lo [[Italia|stato italiano]], la [[Regione Campania]], la [[Provincia di Napoli]] e i Comuni di Napoli, Ercolano, Portici, San Giorgio a Cremano, [[Torre Annunziata]] e Torre del Greco, con l'obiettivo di provvedere alla conservazione, al restauro e alla valorizzazione del patrimonio artistico costituito dalle ville vesuviane del XVIII secolo.<ref>{{Cita web |url=https://www.normattiva.it/uri-res/N2Ls?urn%3Anir%3Astato%3Alegge%3A1971%3B578 |titolo=Legge 29 luglio 1971, n. 578 |sito=Normattiva |data=1971 |accesso=10 maggio 2025}}</ref> Nel 1984, la sede operativa dell'Ente è stata trasferita a Villa Campolieto, una delle ville vesuviane di maggiore valore storico e architettonico. Successivamente, l'ente ha assunto la forma giuridica di [[fondazione]], continuando a perseguire gli scopi previsti dalla legge istitutiva. [[File:Ercolano il Museo Archeologico Virtuale.JPG|thumb|Il MAV, il Museo Archeologico Virtuale di Ercolano]] Infine, il 9 luglio 2008 è stato inaugurato il [[Museo archeologico virtuale|Museo archeologico virtuale (MAV)]], nell'edificio restaurato dell'ex mercato coperto comunale.<ref>{{Cita web |url=https://www.museomav.it/fondazione/ |titolo=Fondazione CIVES – Chi siamo |sito=Fondazione CIVES – MAV |accesso=10 maggio 2025}}</ref> == Simboli == Lo stemma e il gonfalone sono stati concessi con decreto del presidente della Repubblica dell'8 aprile 1999.<ref name=ACSFascCom>{{Cita web|url= http://dati.acs.beniculturali.it/comuni/comuni.printDetail.html?6892 | titolo= Ercolano, decreto 1999-04-08 DPR, concessione di stemma e gonfalone |sito= Archivio Centrale dello Stato }}</ref> {{citazione|D’azzurro, all’effigie di [[Ercole Farnese]] d'argento, con la [[spoglia]] del leone d’oro. Ornamenti esteriori da Città.}} Il gonfalone è un drappo di [[bianco]]. === Onorificenze === {{Onorificenze | | | | |data = 25 ottobre 1999<ref>{{Cita web|url= http://dati.acs.beniculturali.it/comuni/comuni.printDetail.html?7011 | titolo= Ercolano, decreto 1999-10-25 DPR, concessione di titolo di città |sito= Archivio Centrale dello Stato }}</ref>}} == Monumenti e luoghi d'interesse == === Architetture religiose === ==== Basilica di Santa Maria a Pugliano ==== {{ Sita nell'omonima piazza, è la ==== Chiesa di Santa Maria della Consolazione ==== Nota anche come  Nel  La chiesa divenne un punto di riferimento e di devozione,  La facciata, modificata nella prima metà dell'Ottocento, è dominata da tre ampie arcate sormontate da un loggione con altrettanti finestroni, a sua volta sormontato da un timpano triangolare. ==== Chiesa di Santa Caterina ==== La chiesa parrocchiale di Santa Caterina fu  La chiesa ==== Chiesa di Santa Maria del Pilar ==== La chiesa di Santa Maria del Pilar fu costruita nel  La chiesa è curiosamente chiamata Cappella  ==== Arciconfraternita della SS. Trinità ==== La chiesa della Reale Arciconfraternita della SS. Trinità fu edificata accanto alla basilica di Santa Maria a Pugliano tra il  La facciata e gli interni sono in stile neoclassico. Nonostante la costruzione ==== Chiesa del Santissimo Redentore ==== Costruita dopo il terremoto del 1980 su un suolo donato alla parrocchia dalle sorelle Ida e Venerina Crippa nel 1981, la Chiesa del Santissimo Redentore fu inaugurata il 25 novembre 1989 dal cardinale [[Michele Giordano]].<ref>{{cita libro |curatore = Comunità del Redentore di Ercolano |titolo = La Casa di Dio tra le case degli uomini |città = Ercolano |editore = tipografia Grafica Vesuviana |anno = 1995 }}</ref> La chiesa si presenta circolare e tendente verso l'alto con un tetto che si avvolge attorno all'elemento centrale a forma di chiocciola. Il complesso, costruito su più piani, risulta costituito da un'ampia aula liturgica e da un'altrettanto ampia aula sottostante, dalla sagrestia, dall'ufficio parrocchiale, dalle aule per la catechesi e dalla casa canonica. L'interno della chiesa si presenta semicircolare, l'elemento centrale fa da sostegno al tetto e da abside all'altare mensa in un ampio presbiterio. La pianta semicircolare dell'aula liturgica trova i suoi motivi ispiratori nei temi della partecipazione, della coralità e della comunione. Il pavimento in marmo policromo sottolinea questi temi attraverso linee colorate: dall'ambone parte una linea rossa, che indica la martyria della Parola, mentre dal battistero una linea blu simboleggia l'acqua del battesimo. Entrambe confluiscono in un quadrato centrale che rappresenta il popolo di Dio chiamato a celebrare l'Eucaristia, rappresentata da una linea nera che collega l'ingresso alla base dell'altare. L'altare rappresenta una roccia spezzata su cui poggia una mensa di marmo con fregi policromi. L'esterno della chiesa è completato da un'ampia scala che si inserisce nella struttura circolare dell'edificio. ==== Chiesa del Salvatore ==== La piccola chiesa del Salvatore fu costruita all'indomani della peste del 1656 come ex voto da parte dei resinesi che salirono sul colle del monte Somma per godere dell'aria salubre e sfuggire al contagio. Da allora il colle  ==== Chiesa di San Vito ==== La chiesa di San Vito fu realizzata nel  === Architetture civili === ==== Ville del Miglio d'Oro ==== [[File:Ercolano il Miglio d'Oro Villa Battista (in primo piano) e la Villa Favorita con il parco veduta da Villa Ruggiero.jpg|thumb|Una veduta parziale del Miglio d'Oro da Villa Ruggiero: in primo piano Villa Battista e, dietro, Villa Favorita con il suo parco. Sullo sfondo, l'isola di Capri]] Corso Resina,  Nel  Negli ultimi anni la definizione precisa di Miglio d'Oro è sfumata poiché, <gallery> File:Ercolano villa Campolieto 010319 15.JPG| File:Ercolano villa Campolieto 010319 23.JPG|Affresco di Villa Campolieto File:Ercolano il Miglio d'Oro Villa Reale della Favorita.JPG|La facciata della  File:Ercolano il Miglio d'Oro Villa Durante.jpg| File:Villa Aprile.JPG| La facciata di Villa Aprile, già Riario Sforza, sul Miglio d'Oro </gallery> === Siti archeologici === {{vedi anche|Scavi archeologici di Ercolano}} ==== Scavi archeologici di Ercolano ==== [[File: Gli scavi archeologici di Ercolano sono meta fissa di circa  Da pochi anni è stato realizzato  ====  [[File:Ercolano Il cratere del Vesuvio.JPG|thumb|Il cratere del Vesuvio]] Ercolano è uno dei tredici  Nel  Lungo la strada è  Sono visitabili anche i sentieri del Parco nazionale del Vesuvio e il museo dell'Osservatorio Vesuviano. === Altro === ==== Mercato di Pugliano ==== [[File:Mercato di Resina 1951.jpg|thumb|Il mercato di Pugliano (o di Resina) nel 1951]] Il mercato di Pugliano, anche noto come mercato di Resina (dal vecchio nome della città) si teneva lungo via Pugliano ed era specializzato nella vendita di abiti usati (localmente chiamati ''pezze''), vintage, pellami e accessori di abbigliamento. Nacque all'indomani dell'arrivo delle truppe alleate a Napoli come spaccio di divise militari lasciate dagli americani. Fiorì a partire dagli anni '60 del secolo scorso con la vendita di vestiti usati, esposti direttamente sul suolo dopo aver aperto le balle nelle quali erano stipati. Trattandosi di abiti usati, non era raro trovare all'interno delle tasche di cappotti e pantaloni oggetti appartenenti ai vecchi proprietari, come orologi o monete: per questo motivo, all'apertura delle balle, le bancarelle venivano letteralmente prese d'assalto al fine di trovare abiti che contenessero piccoli tesori. Dato il posizionamento lungo la strada principale del centro antico, perse notorietà dopo il terremoto del 1980 che causò ingenti danni agli edifici cittadini. Dopo numerosi interventi ha tuttavia riacquistato popolarità, soprattutto per il ritorno di moda degli abiti vintage: non è infatti raro trovarvi capi originali d'epoca. Proprio per questa caratteristica è stato anche utilizzato da registi di cinema e teatro per l'acquisto di abiti di scena. Non mancano iniziative per rendere vivace il rione e rilanciare il mercato, come ad esempio l'organizzazione di "notti bianche". A questo mercato è dedicata una puntata della serie "Diario di un cronista" di [[Sergio Zavoli]] del 1963, dal titolo "La tratta degli stracci".<ref>{{Cita web|url=https://www.raiplay.it/video/2020/08/Diario-di-un-cronista--La-tratta-degli-stracci-d6f67402-84ca-4852-a4ed-4598f0f2d049.html|titolo=Diario di un cronista - La tratta degli stracci - Video|sito=RaiPlay|accesso=6 giugno 2023}}</ref> ==== Approdo borbonico della Favorita ==== L'approdo della Favorita è parte del complesso monumentale della Real Villa della Favorita, del quale costituiva l'accesso al mare. Ancora oggi rappresenta l'unico approdo marittimo della città, utilizzato dal 2001 al 2011 come fermata del servizio di collegamento marittimo [[Metrò del Mare]]. Non offre attualmente alcun tipo di servizio e assistenza di ormeggio. == Società == === Evoluzione demografica === {{Demografia/Ercolano}} === Etnie e minoranze straniere === Al 31 dicembre 2023 la popolazione straniera era di 537 persone, pari all'1,18% della popolazione.<ref>{{cita web|url=https://demo.istat.it/app/?i=P03&l=it|titolo=Bilancio demografico popolazione straniera e popolazione residente straniera per sesso}}</ref> === Religione === La [[religione]] più praticata è il [[cristianesimo]] di rito [[cattolico romano]]. === Tradizioni e folclore === Originariamente era venerata la Madonna di Ampellone, o Madonna delle Viti (''ampelon'' in greco significa vigna), così chiamata per i vigneti che circondavano la collina di Pugliano; alcuni studiosi ipotizzano che il toponimo Pugliano possa derivare proprio dalla deformazione della parola Ampellone. Nel Trecento era già diffuso il culto della [[Madonna delle Grazie]], la cui statua fu realizzata nell'ambito della diffusione del gusto francese presso la corte angioina di Napoli. Benché si tratti evidentemente di una Madonna delle Grazie, in quanto raffigurata seduta in trono mentre allatta il [[Bambino Gesù]], la Madonna di Pugliano è venerata anche come [[Madonna Assunta]] e la festa patronale è celebrata proprio il 15 agosto, giorno dell'Assunta. In realtà la confusione è solo apparente in quanto la festività di metà agosto era tra quelle più antiche dedicate alla Vergine, come l'8 settembre, anche prima di essere dedicata all'Assunzione (infatti presso ortodossi e armeni nella stessa data si festeggia la Vergine Dormiente). Anche tra i giorni in cui i pontefici romani concessero l'indulgenza plenaria vi era il 15 agosto. Il culto di [[san Gennaro]], co-patrono di Ercolano, risale con tutta probabilità all'eruzione del 1631, quando Resìna fu risparmiata dalla lava. Da allora il busto ligneo del santo è stato portato in processione in occasione delle eruzioni fino a raggiungere il fronte della colata lavica. In molte residenze è scolpito un busto o un bassorilievo del Santo rivolto verso il Vesuvio a protezione dell'edificio dalla furia del vulcano. Storia, personaggi, simbologia, ritualità, fede e devozione connessi al culto della "Bruna Puglianella" sono stati raccolti da [[Giovanni D'Angelo]] nella [[Lauda (musica)|lauda]] in prosa e musica: ''{{'}}A Maronna 'e mmi'ez' austo''. == Cultura == Sin dai tempi dell'antica Ercolano il territorio ha visto la presenza di illustri artisti e letterati: la Villa dei Pisoni, ad esempio, era un importante centro di studi filosofici epicurei. Alla metà del ‘400 [[Antonio Beccadelli]], detto il [[Panormita]], edificò una villa sul litorale di Resina che chiamò ''Plinianum'', presso la quale si riunivano gli esponenti del ''Porticus Antonianum'' (in seguito chiamato [[Accademia Pontaniana]], da [[Giovanni Pontano]]). La scoperta dell'antica città sepolta e l'avvio degli scavi fecero affluire a Resina scrittori e artisti da tutta Europa e gli Scavi divennero tappa ricorrente del Grand Tour. Con la costruzione della reggia di Portici e delle ville del Miglio d'Oro la città fu meta dei principali architetti, pittori e scultori del Regno e molte ville divennero frequentati salotti culturali. Nel 1863 il pittore Marco De Gregorio fu tra i fondatori della Scuola di Resina, un movimento pittorico che rompeva con la tradizione accademica, avvicinandosi a quello dei [[macchiaioli]], e che ebbe come massimi rappresentanti, oltre al De Gregorio, [[Adriano Cecioni]], [[Giuseppe De Nittis]], [[Federico Rossano]], [[Eduardo Dalbono]], [[Nicola Palizzi]] e [[Antonino Leto]]. Nel 1892 Gabriele D'Annunzio fu ospite a villa Isabella, in cui trovò ispirazione per alcuni lavori letterari.<ref>{{Cita libro|titolo=Virgilio Catalano, "D'Annunzio e la realtà quotidiana" estratto da "Luce serafica", anno XLI, novembre 1968}}</ref> Con l'istituzione dell'Ente per le Ville Vesuviane e il conseguente acquisto e recupero di Villa Campolieto, la città di Ercolano ospitò eventi internazionali come la mostra d'arte contemporanea Terrae Motus del 1984, voluta dal gallerista napoletano [[Lucio Amelio]] all'indomani del sisma del 1980. Villa Campolieto ospita ogni estate il "Festival delle Ville Vesuviane" ed è sede dell'Istituto di studi manageriali e di gestione d'impresa "Stoà". La mostra permanente di sculture in pietra lavica "Creator Vesevo", lungo la strada che sale al cratere del Vesuvio, è considerata una delle più originali installazioni all'aperto in Italia. ===Biblioteche=== In Villa Ruggiero, su via Alessandro Rossi, ha sede la biblioteca civica "Giovanni Buonajuto", istituita nel 1957 e originariamente ubicata all'interno del [[Palazzo Municipale (Ercolano)|Palazzo municipale]]. === Musei === * Museo archeologico virtuale, sito in via IV novembre ed allestito nella struttura dell'ex mercato comunale di inizio Novecento, arricchisce la visita agli Scavi archeologici con originali esposizioni sull'antica città romana, gli usi, i costumi, le tradizioni e la tragica eruzione del 79 d.C. * [[Museo vulcanologico dell'Osservatorio Vesuviano]] == Economia == Le attività storicamente praticate a Resina sono state l'agricoltura, la pesca, l'estrazione e la lavorazione della pietra lavica, la carpenteria edile e il commercio al minuto. L'agricoltura era diffusa su tutto il territorio, fino alle pendici del Vesuvio, beneficiando del clima mite e della fertilità dei suoli di tipo vulcanico che hanno reso eccellenti le produzioni vesuviane. La pesca era praticata lungo il litorale e nel mar Tirreno; fiorente era l'estrazione del corallo, come nella vicina Torre del Greco. Dal secondo dopoguerra si svilupparono il comparto tessile, con particolare riferimento alle attività del mercato di Pugliano, e il florovivaismo, praticato sui terreni costieri adatti alla coltivazione di fiori e sementi. L'espansione delle attività legate al commercio e al trattamento di abiti usati e pellami è tuttavia entrata in contrasto con i piani di tutela ambientale. Diverse aziende ercolanesi hanno trasferito le proprie sedi in altre località campane, mentre hanno definitivamente abbassato le saracinesche le concerie e gli opifici presenti sulla costa. Il comparto florovivaistico, che si è sviluppato lungo l'intero litorale a sud di Napoli, ha ancora in Ercolano uno dei centri di maggiore produzione. La realizzazione del mercato dei fiori su via Benedetto Cozzolino, che annualmente ospita la fiera internazionale "Flora", ha dato linfa e impulso al settore. === Turismo === Il turismo è incentrato prevalentemente sul [[Scavi archeologici di Ercolano|parco archeologico]]. In seguito all'ampliamento del 2014, i flussi turistici sono stati in continuo aumento, crescita interrotta nel 2020 a causa della [[Pandemia di COVID-19 in Italia|pandemia]]. Nel 2021 l'afflusso di turisti ha fatto registrare un nuovo incremento, anche per effetto di investimenti, progetti e iniziative culturali, tra cui mostre, il restauro di sei [[domus]] e la musealizzazione dell'imbarcazione romana.<ref>{{Cita web|url=https://www.ansa.it/canale_viaggiart/it/notizie/bellezza/2021/01/15/ercolano-riapre-e-si-prepara-a-nuove-scoperte_48146d5c-b835-46b2-9c75-96d6219990bc.html|titolo=Ercolano riaperto e si prepara a nuove scoperte - ViaggiArt|sito=ANSA.it|data=15 gennaio 2021|accesso=1º maggio 2022}}</ref> == Infrastrutture e trasporti == === Strade === La città è servita dai caselli  === Ferrovie === La [[stazione di Portici-Ercolano]], sita nel comune di Portici, si trova lungo la [[ferrovia Napoli-Salerno]] Ercolano è servita anche  === Mobilità urbana === La città è servita da  È inoltre attivo un servizio di taxi collettivo con stazionamento nel piazzale della stazione Ercolano Scavi e corse urbane == Amministrazione == {{ComuniAmminPrecTitolo}} {{ComuniAmminPrec|20 novembre [[1995]]|16 aprile [[2000]]|[[Luisa Bossa]]|[[Partito Democratico della Sinistra|PDS]] e dal 1998 [[Democratici di Sinistra|DS]], eletta con PDS-[[Partito Popolare Italiano (1994)|PPI]]-[[Rifondazione Comunista|PRC]]-[[Patto dei Democratici]]|Sindaco|}} {{ComuniAmminPrec|17  {{ComuniAmminPrec|5 aprile [[2005]]|30 marzo [[2010]]|Gaetano Daniele|DS e dal 2007 [[Partito Democratico (Italia)|PD]], eletto con [[Democrazia è Libertà - La Margherita|DL]]-DS-[[Popolari UDEUR|UDEUR]]-SDI-PRC-[[Federazione dei Verdi|FdV]]-[[Partito dei Comunisti Italiani|PdCI]]-[[Italia dei Valori|IdV]]|Sindaco|}} {{ComuniAmminPrec|30 marzo [[2010]]|1º giugno [[2015]]|Vincenzo Strazzullo|PD, eletto con PD-[[Alleanza per l'Italia|ApI]]-IdV-[[Partito Socialista Italiano (2007)|PSI]]-[[Unione di Centro (2002)|UdC]]-[[Sinistra Ecologia Libertà|SEL]]|Sindaco|}} {{ComuniAmminPrec|1  {{ComuniAmminPrec|21 settembre [[2020]]|21 luglio [[2025]]|Ciro Bonajuto|IV, eletto con PD-IV-[[Alternativa Popolare|AP]]-Lista civica-[[Frammentazione della Democrazia Cristiana|DC]]|Sindaco|}} {{ComuniAmminPrec|22 luglio [[2025]]|''in carica''|Dario Caputo||[[Commissario Prefettizio|Commissario]]|}} {{ComuniAmminPrecFine}} === Gemellaggi === Il comune di Ercolano è gemellato con due città: *{{Gemellaggio|Stati Uniti d'America|Pompano Beach}}<ref>{{Cita web|url=https://comune.ercolano.na.it/ercolano-e-pompano-beach-gemellaggio-nel-segno-della-crescita-economica-e-del-turismo/|titolo=Ercolano e Pompano Beach: gemellaggio nel segno della crescita economica e del turismo|data=2 ottobre 2023}}</ref> dal 2023; *{{Gemellaggio|Giordania|Umm Qais}}<ref>{{Cita web|url=https://comune.ercolano.na.it/gemellaggio-tra-ercolano-e-gadara-unalleanza-sulle-orme-del-filosofo-filodemo/#:~:text=Arte%20e%20Cultura-,Gemellaggio%20tra%20Ercolano%20e%20G%C3%A0dara%3A%20un'alleanza,sulle%20orme%20del%20filosofo%20Filodemo&text=Un%20gemellaggio%20sulle%20orme%20del,della%20cultura%20e%20dell'archeologia.|titolo=Gemellaggio tra Ercolano e Gàdara: un’alleanza sulle orme del filosofo Filodemo|data=10 ottobre 2024}}</ref> dal 2024. == Sport == La tradizione sportiva ercolanese è stata lungamente ancorata a tre squadre cittadine: l'[[Atletico Vesuvio Ercolanese 1924|Ercolanese]] ([[Calcio (sport)|calcio]]), lo Sporting Club Ercolano ([[basket]]) e l'Ercolano Volley ([[pallavolo]]). La squadra di calcio cittadina, l'Ercolanese, ha militato in [[Serie C]] dal 1981 al 1988. Il basket è presente ad Ercolano dal 1980, anno in cui fu fondato lo Sporting Club, di stanza stabile nel campionato regionale di serie D maschile. Forte è anche la tradizione della pallavolo femminile, sport nel quale la compagine ercolanese ha disputato numerosi campionati di Serie B, sfiorando l'approdo in Serie A. Pochi, invece, i campioni sportivi d'origine ercolanese, anche a causa della carenza di strutture sportive, degne di tale nome, sul territorio comunale. Nel calcio, [[Salvatore Matrecano]], [[Antonio Langella]] e [[Ciro Pezzella]], nel [[judo]] [[Antonio Ciano]]. Il [[Giro d'Italia]] per quattro volte ha fatto tappa ad Ercolano: * Nel [[Giro d'Italia 1959|1959]]: tappa a cronometro individuale Ercolano - Vesuvio con vincitore il lussemburghese [[Charly Gaul]], poi trionfatore del Giro; * Nel [[Giro d'Italia 1990|1990]]: arrivo tappa [[Sala Consilina]] - Vesuvio con vincitore lo spagnolo [[Eduardo Chozas]]; * Nel 1990: partenza tappa Ercolano - [[Nola]] con vincitore l'italiano [[Stefano Allocchio (ciclista)|Stefano Allocchio]]; * Nel [[Giro d'Italia 2009|2009]]: arrivo tappa [[Avellino]] - Vesuvio con vincitore lo spagnolo [[Carlos Sastre]]. == Note == Riga 327 ⟶ 346: == Bibliografia == * Mario Carotenuto, ''Ercolano attraverso i secoli'', Napoli, 1980. * Mario Carotenuto, ''Da Resina ad Ercolano'', Napoli, 1983. * Mario Carotenuto, ''Ercolano e la sua storia'', Napoli, 1984. * C. Celano, '' Notizie del bello, dell'antico e del curioso della città di Napoli per i signori forestieri'', volume IV, Napoli, 1692. * Giovanni D'Angelo, ''Resina da Castellania a Baronia'', Libreria S. Ciro, 1999. * {{cita libro|autore1=Arnold De Vos|autore2=Mariette De Vos|titolo=Pompei, Ercolano, Stabia|città=Roma|editore=Editori Laterza|anno=1982|cid=De Vos, 1982}} *  *  * Antonio Irlanda, ''Noi, oratoriani di Resina'', Ercolano, 2002. * {{cita libro|autore=Amedeo Maiuri|titolo=Pompei ed Ercolano: fra case e abitanti|città=Milano|editore=Giunti Editore|anno=1998|ISBN=88-09-21395-5|cid=Maiuri, 1998}} *  * {{cita libro|autore=Touring Club Italiano|titolo=Guida d'Italia - Napoli e dintorni|città=Milano|editore=[[Touring Club Italiano|Touring Club Editore]]|anno=2008|ISBN=978-88-365-3893-5|cid=Touring Club Italiano}} * Aniello De Rosa, La riscoperta di Ercolano da antiquaria a politica culturale dei Borbone per la gloria del Re, Valtrend Editore, Napoli, 2023 == Voci correlate == * [[Data dell'eruzione del Vesuvio del 79]] * [[Scavi archeologici di Ercolano]] Riga 352 ⟶ 369: == Altri progetti == {{interprogetto}} == Collegamenti esterni == * {{Collegamenti esterni}} * {{cita web | url= http://www.ercolano.unina.it | titolo= Gli scavi archeologici di Ercolano}} * {{cita web | url= http://www.museomav.com/ | titolo= Sito ufficiale del Museo Archeologico Virtuale}} * {{cita web | url = http://www.vesuviopark.it/ | titolo = Ente Parco Nazionale del Vesuvio | accesso = 30 gennaio 2014 | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20040520104652/http://vesuviopark.it/ | urlmorto = sì }} * {{cita web | url= http://www.ov.ingv.it/ | titolo= Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia - Osservatorio Vesuviano}} * {{cita web | url= http://www.villevesuviane.net/ | titolo= Fondazione Ente Ville Vesuviane}} * {{cita web | url= http://www.vesuviolive.it/ercolano/ | titolo= Ercolano, approfondimento di Vesuviolive.it}} * {{cita web | url = http://www.vesuviolive.it/cultura/15568-le-ville-vesuviane-dal-xvi-secolo-ai-giorni-nostri/ | titolo = Ville Vesuviane su Vesuviolive.it | accesso = 18 maggio 2014 | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20140517225129/http://www.vesuviolive.it/cultura/15568-le-ville-vesuviane-dal-xvi-secolo-ai-giorni-nostri/ | urlmorto = sì }} * {{cita web | url = http://www.mercatodiresina.it/ | titolo = Sito dei commercianti del mercato | accesso = 28 novembre 2012 | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20120610005249/http://www.mercatodiresina.it/ | urlmorto = sì }} * {{cita web|url=https://www.youtube.com/watch?v=adN9kQI1Uyg/|titolo=Documentario storico sul mercato}} * {{cita web |url=http://www.lalimonaia.pisa.it/news/ercolano.doc.htm |titolo=CNR, Bologna, 2000 |accesso=16 settembre 2006 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20090404055209/http://www.lalimonaia.pisa.it/news/ercolano.doc.htm |urlmorto=sì}} * Accademia Ercolanese, su accademiaercolanese.it {{Scavi archeologici di Ercolano}} {{Parco Nazionale del Vesuvio}} {{ {{Archeologia vesuviana}} {{Zona rossa del Vesuvio}} {{Controllo di autorità}} {{Portale|Campania}} <!--Non rimuovere lo  [[Categoria:Ercolano|Mercato di Pugliano]] [[Categoria:Mercati d'Italia]] | |||