Utente:Pietro Di Fontana/Sandbox: differenze tra le versioni

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{{Infobox militare
| Nome = Sardus Fontana
| Immagine = Sardus Fontana in divisa del Regio Esercito.png
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| Luogo_di_sepoltura = Cimitero Storico di Iglesias
| Nazione_servita = [[File:Flag of Italy (1861-1946) crowned.svg|22px|border]] [[Regno d'Italia (1861-1946)|Regno d'Italia]]
| Forza_armata = [[File:Flag of Italy (1860).svg|18px|border]] [[Regio Esercito Italiano]]
| Grado = [[File:Rank insignia of tenente colonnello of the Italian Army (1940).png|13px|border]] [[Tenente Colonnello]]
| Guerre = [[Prima Guerra Mondiale]], [[Seconda Guerra Mondiale]], [[Guerra di liberazione italiana]], [[Campagna d'Italia (1943-1945)]]
| Pubblicazioni = ''Battesimo di fuoco'' ([[1934]])
|Decorazioni= ([[Utente:Pietro Di Fontana/Sandbox#Decorazioni|dettagli in pagina]])</br />[[File:Valor militare bronze medal BAR.svg|42px|Medaglia di Bronzo al Valor Militare]] [[File:Croce al merito di guerra - 1° concessione (dal 1947)MeritoMilitare2.jpgpng|42px|Croce al merito di guerra]] [[File:1GMx4.png|42px|Medaglia commemorativa della guerra italo-austriaca 1915-1918 (4 anni di campagna)]] [[File:Allied Victory Medal BAR.svg|42px|Medaglia Interalleata della Vittoria]] [[File:Medaglia a ricordo dell'Unità d'Italia BAR.svg|42px|Medaglia commemorativa dell'Unità d'Italia]] [[File:Guerra1940-43Allied Victory Medal BAR.pngsvg|42px|Medaglia commemorativaInteralleata deldella periodo bellico 1940-1943 (4 anni di campagna)Vittoria]] [[File:3Armata1GM.svg|42px|Croce commemorativa della III° Armata]] [[File:TerremotoAvezzano1915.png|42px|Medaglia di benemerenza per il terremoto di Avezzano del 1915]] [[File:CrocePantheon.png|42px|Medaglia d'Argentodi aiBenemerenza Veterani e Reduci,della Guardia d'Onore alle Tombe dei Re]] [[File:Croce di guerra al valor militare BAR.svg|42px|Croce dalmata di Benemerenza]] [[File:Nastro croce reduci delle colonie italiane.jpg|42px|Croce ai reduci delle colonie italiane]]
| Anni_di_servizio = [[1911]] - [[1944]]
| Didascalia = Sardus Fontana in qualità di [[Tenente Colonnello]] del [[Regio Esercito]]
| Ref = Stato di Servizio matricola N.38268 Sardus Fontana - Regio Esercito Italiano
| Altro_lavoro = politico
}}
{{Bio
|Nome = Sardus
|Cognome = Fontana
| PreData = ''Sardus Libero Francesco Antonio Angelo Fontana''
|Sesso = M
|LuogoNascita = Iglesias
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|AnnoMorte = 1948
|Attività = militare
| Attività2 =politico
|Nazionalità = italiano
|PostNazionalità = , [[colonnelloTenente Colonnello]] della [[Brigata meccanizzata "Sassari"|Brigata Sassari]]. Inventore della "pallottola illuminante", dalla quale deriva l'odiernaodierno [[munizione tracciante|proiettile tracciante]], ed autore dello scritto "''Battesimo di fuoco''", opera pubblicata nel [[1934]] quale libro di memorie sul valore degli uomini della [[Brigata meccanizzata "Sassari"|Brigata Sassari]] durante la [[Prima guerra mondiale|Grande Guerra]]
| PreData = ''Sardus Libero Francesco Antonio Angelo Fontana''
}}
 
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==== Nascita ====
Di [[Nobiltà|origini nobiliari]], Sardus Fontana nacque ad [[Iglesias (Italia)|Iglesias]] il [[22 febbraio]] [[1889]] figlio del [[Ordine della Corona d'Italia|Cavalier]] Pietro Fontana e di Veronica Matilde Bernardini <ref> Atto di Nascita di Sardus Fontana,Ufficio dello Stato Civile di Iglesias, 25 febbraio 1889 </ref> . Faceva parte di una famiglia molto numerosa; aveva due fratelli, Iosto e Amsicora, e tre sorelle, Clelia, Ines e Adelasia.
 
==== Primi studi ====
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==== Formazione di caserma ====
Ascritto alla ferma di un anno, Sardus Fontana venne chiamato alle armi il 28 ottobre 1911 e fece domanda per entrare a far parte della [[Brigata meccanizzata "Sassari"|Brigata "Sassari]]", che sapeva in via di costituzione, ma il 3 novembre 1911 è lasciato in congedo illimitato provvisorio fino all'apertura del corso allievi ufficiale di complemento da iniziarsi il primo gennaio 1912.
 
il 31 dicembre 1911 giunse, quale allievo ufficiale, al [[70° Reggimento Fanteria "Ancona"]], ed il 31 maggio 1912 venne nominato [[Caporale]]. Successivamente divenne [[Sergente]] e venne assegnato al [[150° Reggimento Brigata "Parma"]], quindi, poi, [[Sottotenente]] di complemento con riserva di anzianità, il 15 marzo 1914, per compiere il servizio di prima nomina, fu assegnato al [[91º Reggimento fanteria "Basilicata"|91° Reggimento Brigata "Basilicata"]], dove, il 29 marzo, presso [[Torino]], prestò il [[Giuramento militare|giuramento militare di fedeltà al Re e alla Patria]]<ref>Stato di Servizio matricola N.38268 Sardus Fontana - Regio Esercito Italiano</ref>.
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=== La Prima Guerra Mondiale ===
==== Entrata in guerra ====
il 19 luglio 1915 il [[152º Reggimento fanteria "Sassari"|152° Reggimento Fanteria Brigata "Sassari"]] ricevette la [[Bandiera di guerra|Bandiera di Combattimento]] e venne inviata sul [[Carso|fronte carsico]] durante la [[Seconda battaglia dell'Isonzo|Seconda Battaglia dell'Isonzo]]. Durante questo fatto d'armi, Sardus Fontana si distinse, in qualità di comandante di [[plotone]], nell'assalto di una [[trincea]] nemica a Bosco Cappuccio, occupandola e facendo numerosi [[Prigioniero di guerra|prigionieri]] [[austro-ungarici]]; per questa azione fu decorato della [[Medaglia di bronzo al valor militare|Medaglia di Bronzo al Valor Militare]]<ref> Medardo Riccio, ''Il valore dei Sardi in guerra'', pagina 296 </ref>. Durante detto assalto, il 22 agosto, venne ferito alla gamba destra<ref> Medardo Riccio, ''Il valore dei Sardi in guerra'', pagina 296 </ref> e venne quindi ricoverato all'ospedale da campo 210 e successivamente all'[[Ospedale militare|Ospedale Militare]] di [[Brescia]] il 28 agosto 1915.
 
Descrivendo i sanguinosi assalti dei fanti della propria [[Brigata meccanizzata "Sassari"|Brigata]] contro le trincee nemiche, nel suo libro, Sardus Fontana, scrisse come questi non si ponessero alcun problema ad utilizzare la propria arma personale, "sa guspinesa"<ref> trimestrale giugno 2014 dell'Accademia Urbense di Ovada, pagine 160-161 (nota 4) </ref><ref>{{Cita news|lingua=it-IT|url=https://www.avventurosamente.it/xf/threads/alla-ricerca-di-una-resolza.18805/page-14|titolo=Alla ricerca di una Resolza|pubblicazione=Avventurosamente|accesso=2017-03-06}}</ref>: ''"Forza paris! è il richiamo dei nostri fanti, che subito, compatti, si slanciano con impeto travoltente; buttano i fucili per brandire "sa guspinesa", con la quale, nella lotta corpo a corpo, diventano impareggiabili gladiatori"''<ref>{{Cita libro|autore=Sardus Fontana|titolo=''Battesimo di fuoco''|anno=|editore=|città=|p=112|pp=|ISBN=}}</ref>.
==== Carriera da mitragliere e pallottola illuminante ====
Nel frattempo, un suo vecchio comandante, il Maggiore Giovanni De Tullio, lo richiedette per frequentare il corso di mitragliere, Sardus, allora, divenne ''"Mitragliere di Brescia"'' su FIAT e, tale resterà fino al termine del primo conflitto mondiale al servizio di qualsiasi unità del [[Regio Esercito]] operante in guerra. il 3 agosto 1916 raggiunse il [[2° Reggimento Brigata "Re"]] dove divenne dapprima [[Tenente]] (31 agosto 1916) e poi [[Capitano]] il 30 novembre 1916 e con il quale partecipò alla [[Sesta battaglia dell'Isonzo|Presa di Gorizia]] durante la quale si distinse come comandante di una sezione di mitragliatrici, tanto che il [[CappellanoOrdinariato militare per l'Italia|Cappellano]] Generale delle Forze Armate]] [[Giovanni Semeria|Giovanni Semerìa]] riferendosi a lui scrisse: ''"Fontana di forza è la mitragliatrice e chi la maneggia"'' <ref> Medardo Riccio, ''Il valore dei Sardi in guerra'', pagina 174 </ref> .[[File:Capitano Sardus Fontana.png|miniatura|Sardus Fontana in uniforme da Capitano|234x234px]]Sardus Fontana si rivelò anche un valido inventore in campo bellico ottenendo dal [[Comitato Nazionale di esame per le invenzioni attinenti al materiale di guerra]] il 1° giugno 1917 il brevetto e la [[privativa]] industriale per la "''pallottola illuminante", o "fumo illuminante per l'aggiustamento dei tiri sia di giorno che di notte''" col numero 468/160 158540<ref>{{Cita libro|autore=Carlo Belfanti|titolo=Tecnici, munizioneempiristi, visionari: un secolo di innovazioni nell'economia bresciana attraverso i brevetti: 1861-1960|anno=[[2002]]|editore=Grafo|p=154}}</ref><ref>{{Cita libro|titolo=Bollettino della proprieta intellettuale|url=https://books.google.it/books?id=mSqlY3lQq_QC&pg=PP5&hl=it&source=gbs_selected_pages&cad=2#v=onepage&q=sardus&f=false|accesso=2020-04-05|data=1917|editore=Tip. Nazionale G. Bertero|lingua=it}}</ref>. Munizione che, grazie ad una piccola carica [[pirotecnica]] posta alla base della pallottola, permetteva la rilevazione da parte dell'utente della propria linea di tiro permettendo una maggiore precisione di fuoco. A questa, per processo di discendenza e non di perfezionamento, è derivato il [[Munizione tracciante|proiettile tracciante]], munizione tuttora in uso nelle Forze Armate di tutto il mondo <ref> Medardo Riccio, ''Il valore dei Sardi in guerra'', pagina 174 </ref> . Invenzione,quindi ,che ha risolto il problema del nuovo impiego che hanno le mitragliatrici su ciò che riguarda il [[Tiro (balistica)|tiro indiretto]], provocando il plauso generale della commissione d'esame <ref>Medardo Riccio, ''Il valore dei Sardi in guerra'' </ref>.[[File:Progetto Pallottola Illuminante o Fumo Illuminante.jpg|miniatura|272x272px|Progetto della "pallottola illuminante" o "fumo illuminante" del [[Capitano]] Sardus Fontana]] [[File:Modelli Proiettile Illuminante .jpg|miniatura|165x165px|Sezione del proiettile ed un proiettile illuminante completo]]Venne poi assegnato, il 30 maggio 1917, nella 6° Divisione, alla 22° Compagnia mitraglieri del [[139° Reggimento Brigata "Bari"]]<nowiki/>il 6 luglio 1917 Sardus Fontana divenne comandante dei mitraglieri del [[243° Reggimento Brigata "Cosenza"]] a disposizione della [[3ª Armata (Regio Esercito)|III° Armata]] comandata dal [[Generale]] [[Emanuele Filiberto di Savoia-Aosta|e Principe Emanuele Filiberto di Savoia, Duca Dd'Aosta]]. ilIl primo febbraio 1918 Fontana venne assegnato al deposito mitraglieri della [[1ª Armata (Regio Esercito)|I°Armata]], 9° Reparto mitraglieri, fino al 23 maggio dello stesso anno.
=== Primo dopoguerra ===
IlDopo [[Battaglia di Vittorio Veneto|Vittorio Veneto]], il primo gennaio 1919 Sardus Fontana cessò di trovarsi in territorio dichiarato in stato di guerra e, il 4 gennaio e rientrò nel [[45º Reggimento "Reggio"|45° Reggimento Brigata "Reggio"]].
 
Dal 1 maggio al 15 novembre 1919, in qualità di capitano ed unitamente al parigrado Italo Formichella fu inviato all'[[Forte di Fenestrelle|Istituto di correzione militare di [[Fenestrelle]], nel cui [[tribunale militare]] difese 152 disertori dall'accusa di [[Tradimento (reato)|tradimento]], ottenendo l'assoluzione degli stessi.
 
il 4 febbraio 1920 Sardus Fontana si trovava presso la 1615° Compagnia mitraglieri al comando della 17° Squadriglia autoblindo nell'[[83º Reggimento fanteria "Venezia"|83°]]<nowiki/>ed [[84º Reggimento fanteria "Venezia"|84° Reggimento Brigata "Venezia"]]. Dal 21 settembre dello stesso anno rimase a disposizione del Comando del V° Corpo D'Armata all'interno del [[84º Reggimento fanteria "Venezia"|84° Reggimento]].
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''S. Gervasio ([[Provincia di Firenze|FI]]) 10 agosto 1910''
 
''f.to il Colonnello Augusto Vaccani, comandante di Reggimento."''<ref>{{Cita web|url=https://books.google.it/books?id=4mPEdkVNOGgC&pg=PA1906&lpg=PA1906&dq=sardus+fontana+firenze&source=bl&ots=WiJ1RYXPC_&sig=ACfU3U1ifILHfCQR009H1d1HM-F_aKzL0g&hl=it&sa=X&ved=2ahUKEwimrLKM8LHuAhU08uAKHYULBNk4ChDoATAHegQIBxAC#v=onepage&q=sardus%20fontana%20&f=false|titolo=Bollettino ufficiale delle nomine, promozioni e destinazioni negli uffiziali dell'esercito italiano e nel personale dell'amministrazione militare|data=1921}}</ref> <ref> Determinazione Ministeriale 2 giugno 1921 - Bollettino Ufficiale 1921 dispaccio 39, pag. 1906 </ref>
 
=== Laurea, Consolatoperiodo coloniale e incarichi pubblici ===
{{Carica pubblica
| nome = Sardus Fontana
| immagine = Sardus Fontana in abito civile con decorazioni.jpg
| carica = [[Agente consolare|Console]] [[Italia|italiano]] in [[Eritrea]]
| mandatoinizio = [[1921]], 20 dicembre
| mandatofine = [[1922]], 20 ottobre
| monarca = [[Vittorio Emanuele III di Savoia]]
| primoministro = [[Ivanoe Bonomi]], [[Luigi Facta]]
| titolo di studio = Laurea in Scienze Sociali e Diplomatiche
| alma mater = Regio Istituto Superiore "Cesare Alfieri" di Firenze
| firma = Firma di Sardus Fontana.jpg
}}
==== Laurea ====
il 5 dicembre 1921, frequentando il corso di studi, insieme con [[RaimondoItalo CartaBalbo]] Raspi(1920)<ref name=":1">{{Cita web|url=http://www.alumnicesarealfieri.it/laureati-dei-primi-100-anni/|titolo=i Laureati dei primi 100 anni {{!}} Alumni Cesare Alfieri|sito=www.alumnicesarealfieri.it|lingua=it-IT|accesso=2017-11-17}}</ref>, [[Raimondo Carta CraspiRaspi]] (1920)<ref name=":1" /><ref>[http://www.democraziaoggi.it/?p=3747] [[Luciano Marrocu|Luciano Maroccu]] sul sito ''democraziaoggi.it'' </ref><ref name=":2">{{Cita web|url=https://www.cuec.eu/sardus-fontana-battesimo-di-fuoco/|titolo=Sardus Fontana. Battesimo di fuoco {{!}} Cuec Editrice|sito=www.cuec.eu|lingua=it-IT|accesso=2017-11-17}}</ref> ed [[Angelo Corsi]] <ref name=":2" /><ref> Piero Fontana, ''Storia di Iglesias'', pagina 196 </ref>, si [[Laurea|laureò]] in [[Scienze sociali|Scienze Sociali e Diplomatiche]] presso l'allora [[Istituto Cesare Alfieri|Regio Istituto Superiore "Cesare Alfieri"]] di [[Firenze]] con la tesi ''"il movimento operaio sardo"'' <ref> Piero Fontana, ''Storia di Iglesias'', pagina 201 </ref>, per poi frequentare la Scuola Diplomatica di Parigi.
 
A Firenze, come pubblicista e giornalista, fu corrispondente dal 1912 per il quotidiano "''Corriere dell'Isola''" (1907-1913) e diresse "''Il Risveglio''" (1902-1922)<ref>{{Cita libro|autore=Laura Pisano|titolo=Stampa e società in Sardegna dalla grande guerra all'istituzione della regione autonoma|url=https://books.google.it/books?redir_esc=y&hl=it&id=ueYLAQAAMAAJ&focus=searchwithinvolume|data=1986|editore=F. Angeli|p=107}}</ref><ref>{{Cita libro|titolo=Almanacco degli scrittori nostri di oggi e di domani|url=https://books.google.it/books?id=yRgUKhYxn34C&q=sardus+fontana&dq=sardus+fontana&hl=it&sa=X&ved=0ahUKEwiaoZyT0dboAhVql4sKHRbABbA4KBDoAQhVMAY|accesso=2020-04-07|editore=I quaderni di Athena|lingua=it}}</ref>. Dal 1924 fu corrispondente da Iglesias per "''[[Il Mondo (quotidiano)|Il Mondo]]''" (1922-1926, uno degli ultimi indipendenti soppressi dal regime) e, sempre nello stesso periodo, anche per "''[[L'Epoca (1917)|L'Epoca]]''" (1917-1925). {{Carica pubblica
|nome = Sardus Fontana
|immagine = Sardus Fontana in abito civile con decorazioni.jpg
|carica = [[Commissariato di Cheren|Vice Commissario di Cheren]]
|mandatoinizio = [[1921]], 20 dicembre
|mandatofine = [[1922]], 20 ottobre
|monarca = [[Vittorio Emanuele III di Savoia]]
|primoministro = [[Ivanoe Bonomi]], [[Luigi Facta]]
|titolo di studio = Laurea in Scienze Sociali e Diplomatiche
|alma mater = Regio Istituto Superiore "Cesare Alfieri" di Firenze
|firma = Firma di Sardus Fontana.jpg
}}
==== Incarichi coloniali ====
[[File:Il Console Sardus Fontana.jpg|miniatura|Sardus Fontana nel suo studio del periodo coloniale|270x270px|alt=]]Con questio titoli il 20 dicembre dello stesso anno fu nominato, nella residenza di [[Cheren]], [[Divisione amministrativa dell'Africa Orientale Italiana|Vice Commissario]] del [[Commissariato di Cheren]], [[Colonia eritrea|Colonia Eritrea]], carica che manterrà fino al 20 ottobre del 1922, quando farà rientro in Patria <ref> Piero Fontana, ''Storia di Iglesias'', pagina 201 </ref>.
 
Rimarrà socio della Società Africana d'Italia<ref>{{Cita pubblicazione|autore=Società africana d'Italia|titolo=L'Africa Italiana: bollettino della Società africana d'Italia|rivista=|volume=|numero=|url=https://books.google.it/books?redir_esc=y&hl=it&id=tKIhpCXr07oC&focus=searchwithinvolume}}</ref>.[[File:Sardus Fontana Commissariato di Cheren.png|miniatura|uffici di Sardus Fontana al palazzo del Commissariato di Cheren|270x270px|alt=]] [[File:Domicilio di Sardus Fontana a Cheren.png|miniatura|il domicilio di Sardus Fontana a Cheren|268x268px|alt=]][[File:Sardus Fontana in Eritrea.jpg|miniatura|Sardus Fontana (il terzo da sinistra) in [[Colonia eritrea|Eritrea]] durante il periodo coloniale|264x264px|alt=]]
==== Consolato ====
[[File:Il Console Sardus Fontana.jpg|miniatura|Sardus Fontana nel suo studio presso il [[Consolato (diplomazia)|Consolato]] [[Italia|Italiano]] in [[Colonia eritrea|Eritrea]]|270x270px]]Con questo titolo il 20 dicembre dello stesso anno fu nominato [[Agente consolare|Console]] [[Regno d'Italia (1861-1946)|d'Italia]] in [[Colonia eritrea|Eritrea]] con sede ad [[Asmara]] e domicilio a [[Cheren]], carica che manterrà fino al 20 ottobre del 1922 quando farà rientro in Patria <ref> Piero Fontana, ''Storia di Iglesias'', pagina 201 </ref>.[[File:Consolato del Regno d'Italia ad Asmara.png|miniatura|uffici di Sardus Fontana al [[Consolato (diplomazia)|Consolato]] del [[Regno d'Italia (1861-1946)|Regno d'Italia]] in Eritrea, [[Asmara]]|270x270px]] [[File:Domicilio di Sardus Fontana a Cheren.png|miniatura|il domicilio di Sardus Fontana a [[Cheren]]|268x268px]][[File:Sardus Fontana in Eritrea.jpg|miniatura|Sardus Fontana (il terzo da sinistra) in [[Colonia eritrea|Eritrea]] durante il suo consolato|264x264px]]
==== Incarichi pubblici minori ====
tra le altre cariche di benemerenza l'11 luglio 1923 diviene [[Commissario prefettizio|Commissario Prefettizio]] a [[Villamar]] dove rimase in carica fino al 16 settembre 1923 (essendo stato ricostituito il Consiglio Comunale) <ref> Decreto della Prefettura della Provincia di Cagliari, 11 luglio 1923 </ref>. il 6 ottobre dello stesso anno il [[Tribunale ordinario|Tribunale Civile]] di [[Cagliari]] lo abilitò al patrocinio presso le Preture del circondario giudiziario del capoluogo <ref> Decreto del Tribunale Civile di Cagliari, 6 ottobre 1923 </ref>.
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il 15 marzo 1936 venne collocato in congedo limitato d'ordine dal Comando si Corpo d'Armata della Sardegna.
 
il primo ottobre 1937 divenne [[Tenente colonnello|Tenente Colonnello]] di fanteria di linea per anzianità, venne poi chiamato nuovamente alle armi dal Comando Difesa Territoriale della Sardegna <ref> Decreto Ministeriale 29 novembre 1938 </ref>.[[File:Sardus Fontana il 13 maggio 1938.jpg|miniatura|296x296px|Sardus Fontana da [[Tenente colonnello|Tenente Colonnello]] il 13 maggio 1938]]
==== Movimenti bellici ====
il 30 giugno 1940 venne assegnato al Comando della [[31ª Divisione fanteria "Calabria"|31° Divisione "Calabria"]] e tale territorio fu dichiarato in stato di guerra nella stessa giornata. l'8 aprile 1941 vide Sardus Fontana presso il [[46° Reggimento Fanteria "Reggio"|46° Reggimento Fanteria Brigata "Reggio"]] mentre il 17 agosto dello stesso il militare venne trasferito al Comando Settore Costiero di [[Muravera]] del quale, dal 7 giugno 1941, divenne comandante. [[File:Il Monsignor E.M. Piovella ed il Colonnello Sardus Fontana.png|miniatura|[[Sua Eccellenza|S.E.]] l'[[Arcidiocesi di Cagliari|Arcivescovo di Cagliari]] il [[Monsignore|Monsignor]] [[Ernesto Maria Piovella|Piovella]] ed il [[Tenente colonnello|Tenente Colonnello]] Sardus Fontana a [[Muravera]] il 7 maggio 1942|266x266px]] [[File:Sardus Fontana con l'Arcivescovo E.M. Piovella.png|miniatura|Sardus Fontana seduto al fianco di [[Sua Eccellenza|S.E.]] l'[[Arcivescovo]] [[Ernesto Maria Piovella|Piovella]] sempre a [[Muravera]] nel 1942 |264x264px]]
 
=== Guerra di Liberazione ===
 
==== L'Armistizio ====
lla sera dell'8 settembre 1943, dopoSardus, insieme ad altri suoi ufficiali, si trovava ad una cena con delle controparti tedesche, tra le quali il colonnello [[Kurt Almers]], quando, alle 19:45 della serata, la radio diffuse il [[Proclama Badoglio dell'8 settembre 1943|proclama di Badoglio]] (che comunicava via radio la cessazione delle ostilità, con gli [[Alleati della seconda guerra mondiale|alleati]], ottenuta grazie all'[[Armistizio di Cassibile]]) vied fual quale conseguì il completo disfacimento organizzativo dell'Esercitodel ItalianoRegio Esercito, rimasto senza comandi effettieffettivi, e l'inizio delle ostilità con l'[[Wehrmacht|esercito nazista]]). In questa occasione il colonnello Almers si alzò dal tavolo insieme ai suoi ufficiali, e, in un italiano stentato, indirizzava a Sardus la seguente frase: "Colonnello Fontana, questa me la pagherete", per poi prendere congedo. Difatti in questa situazione Sardus Fontana e il [[403° Battaglione Costiero]], di cui era comandante, continuarono ad appartenere alle unità regolari del Regio Esercito e presero parte alla [[Guerra di liberazione italiana|Guerra di Liberazione Italiana]] contro l'occupazione tedesca in Sardegna, la quale avrebbe dato prova di ostilità solo il giorno seguente.
 
In questa situazione Sardus Fontana e il [[403° Battaglione Costiero|403° Battaglione costiero]] ([[132° Reggimento]]), di cui era comandante, continuarono ad appartenere alle unità regolari del Regio Esercito e presero parte alla [[Guerra di liberazione italiana|Guerra di Liberazione Italiana]] contro l'occupazione tedesca in Sardegna.
 
==== La Difesa di Ponte Mannu ====
il giorno dopo l'Armistizio, il 9 settembre 1943, i fanti del [[403° Battaglione costiero]], impegnati nel presidio del posto di blocco sul Ponte Mannu del [[Tirso (fiume)|fiume Tirso]], vicino [[Baressa]]<ref name=":0">{{Cita web|url=http://amicomario.blogspot.it/2016/09/9-settembre-1943-un-ricordo-storico-di.html|titolo=9 SETTEMBRE 1943, UN RICORDO STORICO DI BEPPE MELONI, DI UNA ORISTANO CHE NON C’È PIÙ!|sito=amicomario.blogspot.it|accesso=2017-11-03}}</ref> e [[Santa Giusta (Italia)|Santa Giusta]], sotto il comando di Sardus Fontana<ref name=":0" /><ref>{{Cita web|url=http://www.iconur.it/storia-degli-uomini/15-sardegna-settembre-1943-la-resistenza-mancata|titolo=Sardegna settembre 1943. La resistenza mancata *|sito=www.iconur.it|lingua=it-it|accesso=2017-02-03}}</ref><ref>{{Cita libro|nome=AA|cognome=VV|titolo=La Sardegna e la guerra di liberazione: Studi di storia militare|url=https://books.google.it/books?id=BuBaDwAAQBAJ&pg=PA22|accesso=2020-04-07|data=2018-05-15|editore=Franco Angeli Edizioni|lingua=it|ISBN=978-88-917-7450-7}}</ref><ref>{{Cita libro|nome=Gloria|cognome=Chianese|titolo=Quando uscimmo dai rifugi: il Mezzogiorno tra guerra e dopoguerra (1943-46)|url=https://books.google.it/books?hl=it&id=uE9nAAAAMAAJ|accesso=2020-04-07|data=2004|editore=Carocci|lingua=it|ISBN=978-88-430-3152-8}}</ref>, come descrive egli stesso nella nota firmata "''Miles''" all'interno del secondo volume della collezione "''Documenti e memorie dell'antifascismo in Sardegna"'' ossia ''"L'antifascismo in Sardegna''”, scritto da [[Manlio Brigaglia]], Francesco Manconi, Antonello Mattone e Guido Melis<ref name=":0" />, e nel suo scritto "''La Difesa di Ponti Mannu d'Oristano''" (ristampato nel 1973)<ref name=":3">[http://www.associazioneminatorinebida.it/download/quaderno_n11_e-iglesias-3.pdf Cronologia Illustrata: Iglesias nel Sulcis Iglesiente -pdf]</ref>, reagirono prontamente ad un attacco a sorpresa tedescodella [[90. leichte Afrika-Division|90. Panzergrenadier-Division]] tedesca, che mirava alla distruzione del guado e della vicina città di [[Oristano]] dopo il proprio valico, cosa che avrebbe diviso in due l'isola di [[Sardegna]]:
 
Nell'informare degli ordini impartiti alle compagnie dipendenti e della situazione in corso al comando del [[132° Reggimento Costiero]] da cui dipende, Sardus Fontana dispose l'immediato schieramento di tutte le armi esistenti sui punti presidiati dalla 665° Compagnia mitraglieri a difesa del ponte.
 
Nonostante la paralisi di tre compagnie circondate dai battaglioni del [[995° Reggimento]] da fortezza tedesca, il comandante Fontana riuscì a tenervisi in contatto, così queste riuscirono a svincolarsi dall'accerchiamento tedesco ed a raggiungere il posto di comando del battaglione per contribuire alla difesa di Ponte Mannu.
 
Il battaglione venne riorganizzato nella predisposizione di un attacco contro i tedeschi.
 
Seguentemente sul ponte transitò una colonna di automezzi tedeschi diretta a Nord, su questo si formò un gruppo di un centinaio di tedeschi che, al lancio a mano di bombe anticarro, fece fuoco sul piccolo presidio italiano per spezzarne la resistenza. i tedeschi ebbero la peggio con 2 morti ed 8 feriti contro un solo morto e 6 feriti italiani<ref name=":0" /><ref>[http://www.italia-liberazione.it/portalenuovo/60moliberazione/PAGINE/REL_27.HTM] [[Manlio Brigaglia]], testi delle 12 conferenze, pagina 7</ref><ref>[http://www.iconur.it/storia-degli-uomini/15-sardegna-settembre-1943-la-resistenza-mancata] Vincenzo Medde, Sardegna settembre 1943</ref> ma non lasciarono l'obbiettivo di Ponte Mannu e col serio proposito di farlo saltare in aria una volta valicato tornarono il giorno seguente.
 
il comandante Fontana allora prontamente fece schierare le compagnie a sua disposizione per accerchiare il ponte; la 4° e la 5° Compagnia venero schierate a destra e a sinistra del [[Tirso (fiume)|fiume Tirso]], pronte a parare la prima mossa del nemico. nel mentre i [[Reggimento "Cavalleggeri di Sardegna"|Cavalleggieri di Sardegna]], al comando del Maggiore Cadeddu, si erano disposti in posizione dominante nell'attesa di caricare i tedeschi<ref>[http://www.ctr.it/back_end/files_news/336.pdf] articolo di Carlo Figari sull'[[Unione Sarda]] </ref>, questa fu l'ultima carica della [[cavalleria italiana]]<ref> [http://www.arsmilitaris.org/pubblicazioni/%20Sardegna%20dr.pdf] Lanfranco Sanna, ''Dai Dragoni di Sardegna ai Cavalleggieri di Sardegna 1726-1744'',pagina 15 </ref>.
 
Questa pronta reazione delle truppe italiane così schierate fece desistere il comando tedesco che sgombrò Ponte Mannu. i comandi superiori, in considerazione della situazione in cui si trovava il [[403° Battaglione]] gli inviò come rinforzi il 30° Gruppo artiglieria motorizzata e 38 carri armati del Gruppo tattico motocorazzato mentre la [[30ª Divisione fanteria "Sabauda"|30° Divisione "Sabauda"]] iniziava il suo trasferimento per l'inseguimento del nemico in ritirata.
 
Dopo questo fatto d'armi il Generale Carlo DeVittorio de Benedetti, Comandante della XXXIII Brigata Costiera cui faceva parte il Reggimento quindi il Battaglione di Sardus, gli propose un [[encomio]] a Sardus Fontana per il suo comportamento da Comandante del [[403° Battaglione]] Costiero<ref> Piero Fontana, ''Storia di Iglesias'', pagina 205 </ref>.
 
=== Secondo Dopoguerra ===
 
==== Associazione Nazionale Combattenti e Reduci ====
Nello stesso anno, il 1946, venne nominato Presidente della locale [[Associazione nazionale combattenti e reduci|Associazione Nazionale Combattenti e Reduci]] (ANCR) e mantenne questa carica fino alla morte, quindi fino al 2 agosto 1948<ref> Piero Fontana, ''Storia di Iglesias'', pagina 209 </ref>.
 
==== La processione della Madonna del Buoncammino ====
Si racconta che un pilota nemico, incaricato di bombardare la città, dopo aver superato il massiccio del Morganai, vide nel cielo, sopra un fitto strato di nebbia che proteggeva la città, la sagoma di una Donna con un Bambino. Questo fatto e la mancanza di bombardamenti in una città comunque strategicamente importante, fu interpretato come un vero e proprio intervento miracoloso della Madonna del Buoncammino. In tempo di guerra schiere di fedeli iglesienti salivano in ginocchio il colle per chiedere la protezione della loro Madonna.
 
Alla fine della guerra, in segno di riconoscenza alla Madonna. sotto impulso di Sardus Fontana<ref>''Il Santuario Beata Vergine del Buoncammino'', a cura delle Sorelle Povere di Santa Chiara, Iglesias. II edizione – Ottobre 2019. </ref>, come presidente locale dell'ANCR e discendente, per via di sua nonna Matilde Bernardini, di quell’Antioco Bernardini e Maria Antioca Pisano che avevano fondato il Santuario della Madonna del Buoncammino, per la prima volta il Simulacro della Madonna scese dal colle in città per una solenne processione con pontificale in Cattedrale. Sulle mura esterne della chiesa, una lapide ricorda questo storico evento.
 
==== Referendum istituzionale del 1946 ====
nel 1946, in occasione del [[Referendum istituzionale del 1946|Referendum Istituzionale]] fra Monarchia e Repubblica, Sardus Fontana promosse un'attivissima campagna per la Monarchia da egli ritenuta da sempre ''"simbolo sacro, millenario della Patria"'' e perché, già dal 24 maggio 1915 e poi l'8 settembre 1943, aveva prestato il [[Giuramento militare|Giuramento]] alla [[Italia (regione geografica)|Patria]] ed al [[Vittorio Emanuele III di Savoia|Re]], non al [[Benito Mussolini|Duce]], ricordando con soddisfazione che ''"il [[Vittorio Emanuele III di Savoia|Re Soldato Vittorio Emanuele III]], nella [[Prima guerra mondiale|Grande Guerra]], aveva consumato coi [[Fanteria|fanti]] della [[Brigata meccanizzata "Sassari"|"Sassari"]] il rancio non ottimo nè abbondante"''<ref> Piero Fontana, ''Storia di Iglesias'', pagine 208-209 </ref>.
 
==== Associazione Nazionale Combattenti e Reduci ====
Nello stesso anno, il 1946, venne nominato Presidente della locale [[Associazione nazionale combattenti e reduci|Associazione Nazionale Combattenti e Reduci]] e mantenne questa carica fino alla morte, quindi fino al 2 agosto 1948 <ref> Piero Fontana, ''Storia di Iglesias'', pagina 209 </ref>.
 
==== Attività nel giornalismo sardo ====
sempre nel 1946, il 22 settembre, fondò a [[Carbonia]], la capitale italiana dell'estrazione di carbone, il periodico ''"Il giornale del minatore"''<ref prendendonename=":5">{{Cita lalibro|titolo=Periodici direzionedemocratici e numeri unici|url=https://books.google.it/books?id=gyksAQAAMAAJ&q=sardus+fontana&dq=sardus+fontana&hl=it&sa=X&ved=0ahUKEwjg7Y7wytboAhUntYsKHax2AkIQ6AEIPjAD|accesso=2020-04-07|data=1975|editore=EDES|lingua=it}}</ref>'','' in qualità di direttore responsabile<ref name=":4">{{Cita libro|titolo=Sinistra cristiana|url=https://books.google.it/books?redir_esc=y&hl=it&id=zv0vAQAAMAAJ|accesso=2020-04-07|data=1976|editore=EDES|lingua=it}}</ref>; collaborarono al giornale le maggiori firme politiche regionali del tempo <ref> Piero Fontana, ''Storia di Iglesias'', pagina 209 </ref>. Vi pubblicò peraltro il 14 maggio la tesi "''la classe operaia è moralmente preparata''"<ref name=":4" />.
 
==== Ultime attività politiche ====
== ''"Battesimo di fuoco"'' <ref> [http://www.filologiasarda.eu/files/documenti/pubblicazioni_pdf/cfssardusfontana/04battesimo.pdf] formato PDF di ''Battesimo di Fuoco'', Sardus Fontana </ref> ==
In questo periodo venne eletto (come [[Indipendente (politica)|indipendente]]) [[consigliere comunale]] di [[Iglesias (Italia)|Iglesias]] con la [[Democrazia Cristiana]]. Successivamente<ref name=":5" /><ref>{{Cita libro|nome=Francesco|cognome=Fresu|titolo=La Democrazia cristiana in Sardegna: dalla caduta del fascismo all'autonomia regionale|url=https://books.google.it/books?hl=it&id=FEEWAAAAIAAJ&dq=sardus+fontana&focus=searchwithinvolume&q=fontana|accesso=2020-04-07|data=1991|editore=Edizioni della torre|lingua=it}}</ref>, come suo ultimo impegno politico, corse col [[Fronte Democratico Popolare]] come candidato alla [[Camera dei deputati (Italia)|Camera dei Deputati]] nelle [[elezioni politiche italiane del 1948]]<ref name=":3" />, raggiungendo 875 voti ma non risultando eletto<ref>{{Cita web|url=https://www.cuec.eu/sardus-fontana-battesimo-di-fuoco/|titolo=Sardus Fontana. Battesimo di fuoco|sito=Cuec Editrice|data=2004-10-01|lingua=it-IT|accesso=2019-01-05}}</ref> (contro i 148 del Generale Antonio Basso<ref>https://ricerca.gelocal.it/lanuovasardegna/archivio/lanuovasardegna/2013/09/08/OL_17_04.html</ref>).
 
Muore il 2 agosto 1948<ref>{{Cita libro|nome=Manlio|cognome=Brigaglia|nome2=Simone|cognome2=Sechi|titolo=Cronologia della Sardegna autonomistica, 1948-1985|url=https://books.google.it/books?id=yeWzAAAAIAAJ|accesso=2020-04-07|data=1985|editore=Edizioni della Torre|lingua=it}}</ref>. Il 2 agosto 2018 sono stati celebrati al cimitero d'Iglesias i 70 anni della scomparsa, alla presenza delle autorità civili e miitari, di studiosi, società reducistiche e combattentistiche nonché dei discendenti<ref>{{Cita web|url=https://www.combattentiereduci.it/notizie/federazione-di-cagliari-sezione-ancr-iglesias|titolo=Notiziario: FEDERAZIONE DI CAGLIARI - SEZIONE ANCR IGLESIAS - Associazione Nazionale Combattenti e Reduci|sito=www.combattentiereduci.it|accesso=2021-02-14}}</ref>.
 
== ''"Battesimo di fuoco"'' <ref> [http://www.filologiasarda.eu/files/documenti/pubblicazioni_pdf/cfssardusfontana/04battesimo.pdf] formato PDF di ''Battesimo di Fuoco'', Sardus Fontana </ref><ref>{{Cita web|url=http://cataloghistorici.bdi.sbn.it/file_viewer.php?IDIMG=498055&IDCAT=139&IDGRP=1390546&LEVEL=&PADRE=&PR=25&PROV=INT|titolo=}}</ref> ==
''Battesimo di fuoco,'' Iglesias, ([[Provincia di Carbonia-Iglesias|CI]]) Atzeni e Ferrara Editori 1934 - [http://www.filologiasarda.eu/index.php Centro di Studi Filologici Sardi]/Cuec Editore, 2004<ref> [http://www.cuec.eu/2004/10/01/sardus-fontana-battesimo-di-fuoco/] sito Cuec.eu, descrizione del libro </ref>
 
è una [[monografia]] di Sardus Fontana, composto da 164 pagine totali organizzate in 15 capitoli, decorato dall'illustratore [[Tarquinio Sini]] <ref> [http://www.saribs.com/scheda.asp?id=SBS-978-88-85098-71-8&ver=en&currency=eur][[Paola Pallottino]], ''Tarquinio Sini'' pagine 22,117 e 118 </ref>.[[File:Caricatura di Sardus Fontana.png|miniatura|caricatura di Sardus Fontana realizzata da [[Tarquinio Sini]]]]
 
il volume si apre con una lettera del [[Comando militare autonomo della Sardegna|Comandante Militare della Sardegna]] il Generale [[Emanuele Pugliese]]<ref>Sardus Fontana,''Battesimo di Fuoco,'' pagina 9 </ref>, che, richiamando la principale caratteristica della natura dell'opera, lo definisce come "espressione veritiera" e "spigliata", della vita quotidiana dei soldati della [[Brigata meccanizzata "Sassari"|Brigata Sassari]] durante la [[Prima guerra mondiale|Prima Guerra Mondiale]]; l'opera infatti ne rappresenta uno spaccato autentico e reale che narra dalla stessa creazione della Brigata ai suoi più complessi atti di guerra fino ai momenti di vita più semplice e naturale come un semplice pranzo alle mense da campo, nella continua narrazione del contributo sardo alla guerra<ref>{{Cita libro|autore=La compagnia volontari giuliani e dalmati|titolo=La porta orientale, rivista mensile di studi giuliani e dalmati|url=https://books.google.it/books?redir_esc=y&hl=it&id=yS8sC2o7OBgC&focus=searchwithinvolume|anno=1935}}</ref><ref>{{Cita libro|titolo=Mediterranea rivista mensile di cultura e di problemi isolani|url=https://books.google.it/books?hl=it&id=HpXXNfFJZE0C|accesso=2020-04-07|data=1935|editore=Societa Editoriale Italiana|lingua=it}}</ref>.[[File:Prefazione di Battesimo di Fuoco, Sardus Fontana.jpg|miniatura|Prefazione dell'edizione originale di "''Battesimo di Fuoco"''|264x264px]]
== Decorazioni ==
[[File:Sardus Fontana in alta uniforme .jpg|miniatura|461x461px|Sardus Fontana in alta uniforme del [[Regio Esercito]]]]
{{Onorificenze|
|[[File:Valor militare bronze medal BAR.svg|90x90px|width=106]]
|[[File:MeritoMilitare2.png|90x90px|width=106]]
|[[File:1GMx4.png|90x90px|width=106]]
|[[File:TerremotoAvezzano1915.png|90x90px|width=106]]
|-
||[[File:CrocePantheon.png|90x90px|width=106]]
|[[File:Medaglia a ricordo dell'Unità d'Italia BAR.svg|90x90px|width=106]]
|[[File:Allied Victory Medal BAR.svg|90x90px|width=106]]
|[[File:3Armata1GM.svg|90x90px|width=106]]
|}
 
 
 
{{Onorificenze
| immagine = Valor militare bronze medal BAR.svg
| nome_onorificenza = Medaglia di Bronzo al Valor Militare
| collegamento_onorificenza = valor militare
| motivazione = ''Decorato della Medaglia di Bronzo al Valor Militare perchè sottotente di fanteria, comandanteComandante d'un plotone, con slancio e coraggio, conduceva il reparto all'assalto d'una trincea nemica, occupandola, e facendo prigionieri, nel successivo inseguimento, parecchi nemici, fratra cui tre ufficiali. - Carso, 25 luglio 1915.''
| data = 25Regio luglioDecreto 191531 agosto 1916, Bollettino Ufficiale 1916 pag. 4056<ref>[http://decoratialvalormilitare.istitutonastroazzurro.org/view_doc.php?img=e-1916%20vol_4/1916%20vol_2_00000397.JPG Regio Decreto 31 agosto 1916, Bollettino Ufficiale 1916 pag,. 4056]</ref>
}}{{Onorificenze
| immagine = MeritoMilitare2.png
| immagine = Croce_al_merito_di_guerra_-_1°_concessione_(dal_1947).jpg
| nome_onorificenza = Croce al Merito di Guerra (2)
| collegamento_onorificenza = Croce al merito di guerra
| data = Decreto Ministeriale 23 luglio 1934, Bollettino Ufficiale 1934
Riga 171 ⟶ 197:
| collegamento_onorificenza = Medaglia commemorativa della guerra italo-austriaca 1915-1918
| data = Regio Drecreto n. 1241 29 luglio 1920
}}
{{Onorificenze
| immagine = 3Armata1GM.svg
| nome_onorificenza = Croce commemorativa della III° Armata
| collegamento_onorificenza = Croce commemorativa della 3ª Armata
| data = 1919, coniazione non statale
}}
{{Onorificenze
Riga 184 ⟶ 216:
}}
{{Onorificenze
| immagine = Guerra1940-43TerremotoAvezzano1915.png
| nome_onorificenza = Medaglia commemorativadi delBenemerenza periodoper bellicoil 1940-1943terremoto (4di anniAvezzano didel campagna)1915
| collegamento_onorificenza = Medaglia commemorativadi delbenemerenza periodoper bellicoil terremoto di Avezzano del 1940-431915
| data = 22 giugno 1959, Decreto dellegislativo Presidente della Repubblicaluogotenenziale n. 3991339 6 maggiodel 19591915
}}
{{Onorificenze
| immagine = 3Armata1GMCrocePantheon.svgpng
| nome_onorificenza = Medaglia ai Benemeriti Veterani degli anni 1848-1870 e reduci dalle campagne nazionali e coloniali
| nome_onorificenza = Croce commemorativa della III° Armata
| collegamento_onorificenza = CroceIstituto commemorativanazionale dellaper la Armataguardia d'onore alle reali tombe del Pantheon#Segni distintivi ed onorificenze
| data = 1919,Regio coniazioneDecreto non23 statalegennaio 1910
}}
{{Onorificenze
|immagine = 1940-1943 Medaglia commemorativa del periodo bellico 4 BAR.svg
| immagine = TerremotoAvezzano1915.png
| nome_onorificenza = Medaglia dicommemorativa benemerenzadel perperiodo ilbellico terremoto1940-1943 di(4 Avezzanoanni deldi 1915campagna)
| collegamento_onorificenza = Medaglia dicommemorativa benemerenzadel perperiodo il terremoto di Avezzano delbellico 19151940-43
|data = Ministero della Guerra–Gabinetto il 4 novembre 1941
| data = Decreto legislativo luogotenenziale n. 1339 del 1915
}}
{{Onorificenze
|nome_onorificenza = Medaglia della guerra di Liberazione in corso contro i tedeschi (3 anni di campagna?)
| immagine = CrocePantheon.png
|immagine = Guerra di liberazione 3 BAR.svg
| nome_onorificenza = Medaglia d'Argento ai Veterani e Reduci, Guardia d'Onore alle Tombe dei Re
| collegamento_onorificenza = Istituto nazionale per la guardia d'onoreMedaglia allecommemorativa realidella tombeguerra deldi Pantheonliberazione
|data = Ministero della guerra-Circolare n. 182 del 21 aprile 1945
| data = Regio Decreto 14 agosto 1920
}}
{{Onorificenze
|immagine = Distintivo d'onore ferito in servizio 2008.jpg
|nome_onorificenza = Distintivo d'Onore per ferite di Guerra
|collegamento_onorificenza = Distintivi dell'Esercito Italiano#Distintivi d'onore
|motivazione = ''Ferita riportata del 22 agosto 1915 nel fatto d'armi di Bosco Cappuccio''
|data =
}}
{{Onorificenze
| immagine = DistintivoCroce d'onoredi feritoguerra inal serviziovalor militare BAR.jpgsvg
| nome_onorificenza = DistintivoCroce d'Onore per feritedalmata di GuerraBenemerenza
| collegamento_onorificenza = DistintiviCroce dell'Esercitodalmata Italiano#Distintividi d'onorebenemerenza
| motivazione = ''Ferita riportata del 22 agosto 1915 nel fatto d'armi di Bosco Cappuccio''
| data =
}}
{{Onorificenze
| immagine = Nastro croce reduci delle colonie italiane.jpg
| nome_onorificenza = Croce ai Reduci delle colonie italiane
| collegamento_onorificenza = Colonialismo italiano
| data =
}}
 
=== controllare ===
==== dal medagliere piccolo ====
{{Onorificenze
| immagine = Knight Order of the Crown Württemberg.png
| nome_onorificenza = Medaglia di benemerenza per i volontari della guerra italo-austriaca 1915-1918
| collegamento_onorificenza = Medaglia di benemerenza per i volontari della guerra italo-austriaca 1915-1918
| data =
}}
 
==== da controllare ====
* manca quella libica blunera?? e il bronzo al valor civile (Pietro), quella del milite ignoto e quella del 1918 ai soldati di roma
* ricontrollare le commemorative dal 40 al 44 (WWII)...
 
=== da vedere ===
[http://cataloghistorici.bdi.sbn.it/file_viewer.php?IDIMG=498055&IDCAT=139&IDGRP=1390546&LEVEL=&PADRE=&PR=25&PROV=INT Battesimo di Fuoco a Firenze http://cataloghistorici.bdi.sbn.it/file_viewer.php?IDIMG=498055&IDCAT=139&IDGRP=1390546&LEVEL=&PADRE=&PR=25&PROV=INT]
 
== Bibliografia ==
Riga 220 ⟶ 280:
* [[Alfredo Graziani]], ''Fanterie sarde all'ombra del Tricolore,'' Sassari (SS) Gallizzi Editore, 1934.
* Giuseppina Fois, ''Storia della Brigata Sassari,'' Sassari (SS) Gallizzi Editore, 1981 - Cagliari (CA) Edizioni della Torre, 2006.
* [[Leonardo Motzo]], ''Gli intrepidi sardi della Brigata Sassari'', Cagliari (CA) il Nuraghe Editore, 1930.
* [[Ezio Maria Gray]], ''Con le fanterie sarde'', Firenze (FI) Bemporad, 1918.
* [[Manlio Brigaglia]], Francesco Manconi, Antonello Mattone e Guido Melis, ''Documenti e memorie dell'antifascismo in Sardegna'': ''L'antifascismo in Sardegna'', Cagliari (CA) Edizioni della Torre, 1986.
 
== Note ==
Riga 234 ⟶ 295:
* [[Campagna d'Italia (1943-1945)|Campagna d'Italia (1943-45)]]
* [[Associazione nazionale combattenti e reduci|Associazione Nazionale Combattenti e Reduci]]
 
== Altri progetti ==
{{Interprogetto|commons=Category:Sardus Fontana}}
 
== Collegamenti esterni ==