Terra: differenze tra le versioni
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{{Nota disambigua}}
{{Corpo celeste
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|nome = Terra
|stella_madre = Sole
|immagine =
|didascalia = La Terra<ref>{{cita web |lingua=en |url=https://visibleearth.nasa.gov/images/57723/the-blue-marble |titolo=The Blue Marble |editore=NASA |accesso=17 aprile 2020 |dataarchivio=14 aprile 2020 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20200414080928/https://visibleearth.nasa.gov/images/57723/the-blue-marble |urlmorto=no }}</ref> fotografata dagli astronauti dell'Apollo 17.
|categoria = [[Pianeta terrestre]]
|epoca = [[J2000.0|J2000]]
|semiasse_maggiore = {{
|circonferenza_orbitale = {{
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|afelio = {{
|eccentricità = {{Val|0,
|periodo_orbitale = {{Val|1,
|velocità_min = {{M|29,291|
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|argomento_perielio = {{Val|114,
|satelliti = 1
|anelli = 0
|diametro_eq = {{M|12 756,274|
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|periodo_rotaz = 1 [[Giorno#Giorno siderale o sidereo|giorno sidereo]] 0,
|velocità_rotaz = {{M|465,11|
|velocità_rotaz_note = (all'equatore)
|inclinazione_asse_su_eclittica = {{M|23,
|temp_min = {{Converti|184<ref name=asu_lowest_temp>{{cita web|url=http://wmo.asu.edu/world-lowest-temperature|titolo=World: Lowest Temperature|editore=[[Università statale dell'Arizona]]|accesso=27 aprile 2011|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20100616025722/http://wmo.asu.edu/world-lowest-temperature|dataarchivio=16 giugno 2010}}</ref>|K|°C|lk=on|abbr=on}}
|temp_med = {{Converti|288<ref name=kinver20091210>{{cita news |url=http://news.bbc.co.uk/2/hi/science/nature/8406839.stm|titolo=Global average temperature may hit record level in 2010|autore=Mark Kinver |data=10 dicembre 2009|editore=BBC Online |accesso=27 aprile 2011|pubblicazione=|dataarchivio=5 agosto 2010 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20100805084302/http://news.bbc.co.uk/2/hi/science/nature/8406839.stm|urlmorto=no}}</ref>|K|abbr=on}}
|
|pressione_atmosferica = {{M|101 325|ul=Pa}}
|albedo = 0,367 ([[Albedo geometrica|geometrico]])<br/> 0,3 ([[albedo di Bond]])
}}
La '''Terra''' è il terzo [[pianeta]] in ordine di distanza dal [[Sole]]
Dopo l'impresa di [[Jurij Gagarin]] è conosciuta con l'epiteto di "pianeta azzurro", che deriva dalle parole che il primo uomo a poterla guardare dallo spazio ha pronunciato mentre l'osservava<ref>{{Cita web|url=https://www.luoghidellinfinito.it/Editoriali/Pagine/Io-nello-spazio,-affascinato-dal-pianeta-azzurro.aspx|titolo=Io nello spazio, affascinato dal pianeta azzurro|sito=www.luoghidellinfinito.it|accesso=20 agosto 2024}}</ref>. La sua formazione è datata a circa [[Storia della Terra|4,54 miliardi di anni]] fa<ref name="age_earth1">{{cita|Dalrymple}}.</ref><ref name="age_earth2">{{cita pubblicazione | autore= William L. Newman | data = 9 ottobre 1997 | titolo = Age of the Earth | rivista = U.S. Geological Survey's Geologic Time | url = http://pubs.usgs.gov/gip/geotime/age.html | lingua = inglese | accesso = 7 marzo 2012 | dataarchivio = 7 novembre 2015 | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20151107013457/http://pubs.usgs.gov/gip/geotime/age.html | urlmorto = no }}</ref><ref name="age_earth3">{{cita pubblicazione |autore=Gary Brent Dalrymple |titolo= The Age of the Earth in the Twentieth Century: A Problem (Mostly) Solved |rivista= Geological Society |anno= 2001 |volume= 190 |pp= 205-221 |url= http://sp.lyellcollection.org/cgi/content/abstract/190/1/205 |accesso=19 agosto 2009 |doi= 10.1144/GSL.SP.2001.190.01.14 |dataarchivio=11 novembre 2007 |urlarchivio= https://web.archive.org/web/20071111141237/http://sp.lyellcollection.org/cgi/content/abstract/190/1/205 |urlmorto= sì }}</ref><ref name="age_earth4">{{cita news |autore= Chris Stassen |data=10 settembre 2005 |url= http://www.talkorigins.org/faqs/faq-age-of-earth.html |titolo= The Age of the Earth |pubblicazione= Talk Origins |accesso=19 agosto 2009 |dataarchivio=22 agosto 2011 |urlarchivio= https://www.webcitation.org/617EZCiyN?url=http://www.talkorigins.org/faqs/faq-age-of-earth.html |urlmorto= no }}</ref>. La Terra possiede un [[satellite naturale]] chiamato [[Luna]] la cui età, stimata analizzando alcuni campioni delle rocce più antiche, è risultata compresa tra 4,29 e 4,56 miliardi di anni<ref>{{cita web|url=http://www.lpi.usra.edu/meetings/lpsc2002/pdf/1396.pdf|titolo=Isotopic constrains on the origin of the lunar ferroan anorthosite (Lunar and Planetary Science XXXIII (2002))|accesso=23 marzo 2008}}</ref>. L'[[asse terrestre|asse di rotazione]] terrestre è inclinato rispetto alla perpendicolare al piano dell'[[eclittica]]: questa inclinazione combinata con la [[Moto di rivoluzione#La rivoluzione terrestre|rivoluzione della Terra]] intorno al Sole causa l'[[Stagione|alternarsi delle stagioni]]. Le condizioni atmosferiche primordiali sono state alterate in maniera preponderante dalla presenza di forme di vita che hanno creato un diverso [[Ecosistema|equilibrio ecologico]] plasmando la superficie del pianeta. Circa il 71% della superficie è coperta da [[oceani]] di acqua salata e il restante 29% è rappresentato dai [[continenti]] e dalle [[isole]].
La [[Crosta terrestre|superficie esterna]] è suddivisa in diversi segmenti rigidi detti [[Tettonica delle placche|placche tettoniche]] che si spostano lungo la superficie in periodi di diversi milioni di anni. La [[centro della Terra|parte interna]], la quale è attiva dal punto di vista geologico, è composta da uno spesso strato relativamente solido o plastico, denominato [[mantello terrestre|mantello]], e da un [[nucleo terrestre|nucleo]] diviso a sua volta in nucleo esterno, dove si genera il campo magnetico, e nucleo interno solido, costituito principalmente da [[ferro]] e [[nichel]]. Tutto ciò che riguarda la composizione della parte interna della Terra resta comunque una teoria indiretta ovvero mancante di verifica e osservazione diretta.
Importanti sono le influenze esercitate sulla Terra dallo spazio esterno. Infatti la Luna è all'origine del fenomeno delle [[maree]], stabilizza lo spostamento dell'asse terrestre e ha lentamente modificato la lunghezza del periodo di [[Rotazione#Rotazione terrestre|rotazione]] del pianeta rallentandolo; un bombardamento di [[cometa|comete]] durante le fasi primordiali ha giocato un ruolo fondamentale nella formazione degli oceani e in un periodo successivo alcuni impatti di [[asteroide|asteroidi]] hanno provocato significativi cambiamenti delle caratteristiche della superficie e ne hanno alterato la vita presente.
Il [[simbolo astronomico]] della Terra è un cerchio con all'interno una croce [[File:Earth symbol (fixed width).svg|16px|🜨]] e occasionalmente anche [[File:globus cruciger (fixed width).svg|16px|♁]]: la linea orizzontale rappresenta l'[[equatore]] e quella verticale un [[meridiano]].<ref>{{cita web|url=https://solarsystem.nasa.gov/resources/680/solar-system-symbols/|titolo=Solar System Symbols|editore=NASA|accesso=28 gennaio 2021}}</ref>
== Etimologia ==
Il termine "terra" deriva dall'omologo [[Lingua latina|latino]] ''terra'', che probabilmente era originariamente ''
== Storia della Terra ==
{{vedi anche|Storia della Terra}}
[[File:
Gli [[scienziati]] da secoli effettuano ricerche volte a ricostruire la storia della Terra. Secondo le ipotesi più aggiornate la Terra e gli altri pianeti del Sistema Solare si formarono 4,54 miliardi di anni fa.<ref name="age_earth">{{Cita libro | autore=Gary Brent Dalrymple | anno=1991 | titolo=The Age of the Earth | url=https://archive.org/details/ageofearth00unse | editore=Stanford University Press | città=California | ISBN=0-8047-1569-6 }}</ref> Inizialmente liquefatto, il pianeta gradualmente si raffreddò formando una crosta terrestre sempre più di tipo [[granito|granitico]], simile all'odierna. La Luna si formò subito dopo, probabilmente a causa dell'impatto tra la Terra e un protopianeta conosciuto come [[Theia (pianeta ipotetico)|Theia]], grande quanto [[Marte (astronomia)|Marte]] e avente circa il 10% della massa della Terra.<ref>{{Cita conferenza | autore = R. M. Canup | autore2 = E. Asphaug | titolo = An impact origin of the Earth-Moon system | conferenza = Fall meeting 2001, Abstract #U51A-02 | editore = American Geophysical Union | anno = 2001 | url = http://adsabs.harvard.edu/abs/2001AGUFM.U51A..02C | accesso = 10 marzo 2007 | dataarchivio = 11 ottobre 2007 | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20071011075920/http://adsabs.harvard.edu/abs/2001AGUFM.U51A..02C | urlmorto = no }}</ref><ref>{{cita pubblicazione | autore = R. Canup | autore2 = E. Asphaug | titolo = Origin of the Moon in a giant impact near the end of the Earth's formation | rivista = Nature | volume = 412 | pp = 708-712 | anno = 2001 | url = https://www.nature.com/nature/journal/v412/n6848/abs/412708a0.html | accesso = 4 maggio 2019 | dataarchivio = 17 febbraio 2017 | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20170217215618/http://www.nature.com/nature/journal/v412/n6848/abs/412708a0.html | urlmorto = no }}</ref> Nell'urto tra i due corpi un po' della massa di questo piccolo corpo celeste si unì alla Terra e una porzione fu espulsa nello spazio e abbastanza materiale sopravvisse per formare un satellite orbitante.
L'attività vulcanica, decisamente maggiore di quella odierna, produsse l'atmosfera primordiale, molto ricca di [[anidride carbonica]]. Il [[vapore acqueo]] condensandosi produsse gli oceani.<ref>{{cita pubblicazione | autore=[[Alessandro Morbidelli]]; J. Chambers; J. I. Lunine; J. M. Petit; F. Robert; G. B. Valsecchi; K. E. Cyr | titolo=Source regions and time scales for the delivery of water to Earth | rivista=Meteoritics & Planetary Science | anno=2000 | volume=35 | numero=6 | pp=1309-1320 | url=http://adsabs.harvard.edu/abs/2000M&PS...35.1309M | accesso=6 marzo 2007 | dataarchivio=31 dicembre 2006 | urlarchivio=https://web.archive.org/web/20061231142119/http://adsabs.harvard.edu/abs/2000M%26PS...35.1309M | urlmorto=no }}</ref> Circa 3,5 miliardi di anni fa nacque la prima forma di vita.<ref>{{cita pubblicazione|autore=W. Ford Doolittle | titolo=Uprooting the tree of life | rivista=Scientific American | data=febbraio 2000 | volume=282 | numero=6 | pp=90-95 }}</ref>
Lo sviluppo della [[fotosintesi]] permise ad alcune forme di vita di assorbire l'energia solare; l'ossigeno, prodotto di scarto della fotosintesi, si accumulò nell'atmosfera e creò uno strato di [[ozono]] (una forma di [[ossigeno molecolare]] [O<sub>3</sub>]) nell'atmosfera superiore. L'incorporazione di cellule più piccole in altre di dimensioni maggiori fece sì che si sviluppassero cellule più complesse delle cellule [[procarioti]], chiamate [[eucarioti]].<ref>{{Cita pubblicazione | autore=L. V. Berkner | autore2=L. C. Marshall | titolo=On the Origin and Rise of Oxygen Concentration in the Earth's Atmosphere | rivista=Journal of Atmospheric Sciences | anno=1965 | volume=22 | numero=3 | pp=225-261 | url=http://adsabs.harvard.edu/abs/1965JAtS...22..225B | accesso=5 marzo 2007 | dataarchivio=11 luglio 2007 | urlarchivio=https://web.archive.org/web/20070711035958/http://adsabs.harvard.edu/abs/1965JAtS...22..225B | urlmorto=no }}</ref> Protette dallo strato di ozono che impediva ai [[Radiazione ultravioletta|raggi ultravioletti]], dannosi per la vita, di attraversare l'atmosfera le varie forme di vita colonizzarono la superficie della Terra.<ref>{{Cita web | autore=Kathleen Burton | data = 29 novembre 2000 | url = https://www.nasa.gov/centers/ames/news/releases/2000/00_79AR.html | titolo = Astrobiologists Find Evidence of Early Life on Land | editore = NASA | accesso = 5 marzo 2007 | dataarchivio = 22 agosto 2011 | urlarchivio = https://www.webcitation.org/617EZguMg?url=https://www.nasa.gov/centers/ames/news/releases/2000/00_79AR.html | urlmorto = no }}</ref>
La primordiale struttura geologica di microplacche continentali andò verso una primaria aggregazione, formando dei [[continente|continenti]] che occasionalmente si univano per formare un [[supercontinente]]. Circa 750 milioni di anni fa la [[Rodinia]], il primo supercontinente conosciuto, cominciò a dividersi in continenti più piccoli; i continenti in seguito si riunirono per formare la [[Pannotia]] (600–540 milioni di anni fa) e finalmente la [[Pangea]] che si divise in continenti più piccoli circa 180 milioni di anni fa<ref>{{Cita pubblicazione | autore=J. B. Murphy | autore2=R. D. Nance | titolo=How do supercontinents assemble? | rivista=American Scientist | anno=1965 | volume=92 | pp=324-33 | url=http://scienceweek.com/2004/sa040730-5.htm | accesso=5 marzo 2007 | urlarchivio=https://web.archive.org/web/20070713194319/http://scienceweek.com/2004/sa040730-5.htm | dataarchivio=13 luglio 2007 | urlmorto=sì }}</ref> ponendo le basi per la situazione geografica moderna.
Dal [[1960]] si è ipotizzato che diverse [[era glaciale|ere glaciali]] tra i 750 e i 580 milioni di anni fa, durante il [[Neoproterozoico]], abbiano coperto di ghiaccio la maggior parte del pianeta. Questa ipotesi, non ancora accettata dall'intera comunità scientifica, è conosciuta con il nome di [[Terra a palla di neve]] e deve il particolare interesse al fatto che precedette l'esplosione del [[Cambriano]], quando le forme di vita multicellulari cominciarono a proliferare.<ref>{{Cita libro | autore=J. L. Kirschvink |curatori=J.W. Schopf e C. Klein | anno=1992 | titolo=The Proterozoic Biosphere: A Multidisciplinary Study | url=https://archive.org/details/proterozoicbiosp0000unse |pp=[https://archive.org/details/proterozoicbiosp0000unse/page/51 51]-52 | editore=Cambridge University Press | ISBN=0-521-36615-1 }}</ref>
Successivamente al Cambriano, circa 530 milioni di anni fa, si sono succedute cinque [[Transizione biotica|estinzioni di massa]].<ref>{{Cita pubblicazione | autore=[[David M. Raup|D. M. Raup]] | autore2=[[Jack Sepkoski|J. J. Sepkoski]] | titolo=Mass Extinctions in the Marine Fossil Record | rivista=Science | anno=1982 | volume=215 | numero=4539 | pp=1501-1503 | url=http://adsabs.harvard.edu/abs/1982Sci...215.1501R | accesso=5 marzo 2007 | dataarchivio=11 luglio 2007 | urlarchivio=https://web.archive.org/web/20070711040112/http://adsabs.harvard.edu/abs/1982Sci...215.1501R | urlmorto=no }}</ref> L'ultima di esse, avvenuta 65 milioni di anni fa e probabilmente causata da una collisione meteoritica, provocò l'estinzione dei [[dinosauro|dinosauri]] e di altri animali, tra cui le [[ammonoidea|ammonoidee]], ma risparmiò alcuni piccoli animali come i [[mammifero|mammiferi]] che presero il sopravvento nel periodo successivo. In seguito i mammiferi si diversificarono, finché un animale africano, rassomigliante a una [[scimmia]], guadagnò l'abilità di mantenere una posizione eretta.<ref>{{Cita pubblicazione | autore=Stephan J. Gould | titolo=The Evolution of Life on Earth | rivista=Scientific American | data=ottobre 1994 | url=http://brembs.net/gould.html | accesso=5 marzo 2007 | dataarchivio=25 febbraio 2007 | urlarchivio=https://web.archive.org/web/20070225041021/http://brembs.net/gould.html |urlmorto=sì }}</ref> Questa evoluzione liberò le braccia e le mani dal compito della deambulazione, permise l'utilizzo di utensili, incoraggiò la comunicazione al fine di provvedere a una migliore nutrizione e creò i presupposti per lo sviluppo di una maggiore area cerebrale. Lo sviluppo della [[agricoltura]], e della civiltà, permise agli esseri umani di plasmare la Terra in un tempo così breve come nessun'altra forma di vita era riuscita a fare,<ref>{{Cita pubblicazione
| autore=B. H. Wilkinson
| autore2=B. J. McElroy
| titolo=The impact of humans on continental erosion and sedimentation
| rivista=Bulletin of the Geological Society of America
Riga 84 ⟶ 77:
| volume=119
| numero=1-2
| pp=
| url=http://bulletin.geoscienceworld.org/cgi/content/abstract/119/1-2/140
| accesso=22 aprile 2007
| dataarchivio=26 novembre 2010
| urlarchivio=https://web.archive.org/web/20101126091955/http://bulletin.geoscienceworld.org/cgi/content/abstract/119/1-2/140
| urlmorto=no
}}</ref> influenzando sia la natura, sia la quantità delle altre forme di vita.
La fase recente delle ere glaciali incominciò circa 40 milioni di anni fa
=== Età della Terra ===
Modelli chimici basati sull'attuale abbondanza di [[
Le [[roccia|rocce]] più antiche rinvenibili sul pianeta sono rocce continentali, si ritrovano nei [[cratone|cratoni]] e hanno un'età pari a 4,1 miliardi di anni. La maggior parte della crosta oceanica è più giovane, perché continuamente riciclata dai meccanismi legati alla
L'età della Terra fu determinata da [[Clair Patterson]] nel [[1953]]
== Caratteristiche fisiche ==
{{
La Terra, di forma geoide (dalla parola '''Gea''' o '''Geo''' o '''Ge''' ({{lang-grc|Γῆ|Ghḕ}}, oppure '''Gaia''' in greco ionico e quindi nel greco omerico {{lang|grc|Γαῖα}}, ''Gàia'', è, nella [[Religione greca|religione]] e nella [[mitologia greca]], la [[Dio (Greci)|dea]] primordiale, quindi la potenza divina, della Terra) è il maggiore sia per dimensione sia per massa dei quattro pianeti terrestri (insieme a [[Mercurio (astronomia)|Mercurio]], Marte e [[Venere (astronomia)|Venere]]), composto per lo più da roccia e silicati; questo termine è contrapposto a quello di [[gigante gassoso|giganti gassosi]], pianeti appartenenti al [[sistema solare esterno]]. Sempre tra i pianeti terrestri è quello con la maggiore densità, la più alta [[gravità]] e il più forte campo magnetico.<ref>{{Cita web | autore=David P. Stern | data=25 novembre 2001 | url=http://astrogeology.usgs.gov/HotTopics/index.php?/archives/147-Names-for-the-Columbia-astronauts-provisionally-approved.html | titolo=Planetary Magnetism | editore=NASA | accesso=1º aprile 2007 | urlarchivio=https://web.archive.org/web/20060630061535/http://astrogeology.usgs.gov/HotTopics/index.php?%2Farchives%2F147-Names-for-the-Columbia-astronauts-provisionally-approved.html | dataarchivio=30 giugno 2006 | urlmorto=sì}}</ref>
=== Forma ===
{{
La forma della Terra è simile ad uno [[sferoide|sferoide oblato]]. Più precisamente si dice che sia un [[geoide]], solido che per definizione ha la forma della Terra. Un geoide è molto simile ad un [[ellissoide]], detto [[ellissoide di riferimento]], generato dalla rotazione di un'[[ellisse]] attorno al proprio asse minore, rispetto al quale il geoide ha uno scostamento massimo di 100 metri.
Il diametro medio dell'ellissoide di riferimento è circa {{M|12 742|ul=km}}, tuttavia in maniera più approssimativa si può definirlo come {{M|40 009|ul=km}}/π, dato che il [[metro]] è stato originariamente definito come 1/{{M|10000000}} della distanza tra l'equatore e il [[polo nord]] passando per [[Parigi]].<ref>{{Cita web | autore=P.J. Mohr e B.N. Taylor | data=ottobre 2000 | url=http://physics.nist.gov/cuu/Units/meter.html | titolo=Unit of length (meter) | sito=NIST Reference on Constants, Units, and Uncertainty | editore=NIST Physics Laboratory | accesso=23 aprile 2007 | dataarchivio=22 maggio 2018 | urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180522001841/https://physics.nist.gov/cuu/Units/meter.html | urlmorto=si}}</ref>
La [[rotazione]] della Terra è la causa del [[rigonfiamento equatoriale]] che comporta un diametro equatoriale di {{M|43|ul=km}} maggiore di quello polare.<ref name="ngdc2006">{{Cita web |autore = D. T. Sandwell e W. H. F. Smith |data = Jul7 26, 2006 |url = http://www.ngdc.noaa.gov/mgg/bathymetry/predicted/explore.HTML |titolo = Exploring the Ocean Basins with Satellite Altimeter Data |editore = NOAA/NGDC |accesso = 21 aprile 2007 |urlmorto = sì |urlarchivio = https://web.archive.org/web/20070608034527/http://ngdc.noaa.gov/mgg/bathymetry/predicted/explore.HTML |dataarchivio = 8 giugno 2007}}</ref> Le maggiori deviazioni locali sulla superficie sono: il [[Monte Everest]], con {{M|8 848|ul=m}} sopra il locale [[livello del mare]] e la [[Fossa delle Marianne]], con {{M|10 924|ul=m}} sotto il locale livello marino. Se si paragona la Terra a un perfetto ellissoide essa ha una [[tolleranza (ingegneria)|tolleranza]] di circa una parte su 584, o dello 0,17% che è minore dello 0,22% di tolleranza ammesso nelle [[biliardo|palle da biliardo]].<ref>{{Cita web | autore = Staff | data = novembre 2001 | url = http://www.wpa-pool.com/index.asp?content=rules_spec | titolo = WPA Tournament Table & Equipment Specifications | editore = World Pool-Billiards Association | accesso = 10 marzo 2007 | urlmorto = sì | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20070202181203/http://www.wpa-pool.com/index.asp?content=rules_spec | dataarchivio = 2 febbraio 2007 }}</ref> Inoltre a causa della presenza del rigonfiamento il luogo maggiormente distante dal centro della Terra è situato attualmente sul [[Chimborazo|Monte Chimborazo]] in [[Ecuador]].<ref>{{Cita pubblicazione | autore=Joseph H. Senne | titolo=Did Edmund Hillary Climb the Wrong Mountain | rivista=Professional Surveyor | anno=2000 | volume=20 | numero=5}}</ref>
=== Geosfera ===
{{
[[File:Jordens inre.svg|thumb|upright|Modello degli strati]]
L'interno della Terra, detto anche [[geosfera]], è costituito da [[rocce]] di diversa composizione e [[fase (chimica)|fase]] (solida, principalmente, ma talvolta anche liquida).
Grazie allo studio dei [[sismogramma|sismogrammi]] si è giunti a considerare l'interno della Terra suddiviso in una serie di gusci; difatti si è notato che le [[onde sismiche]] subiscono fenomeni di [[rifrazione]] nell'attraversare il pianeta. La rifrazione consiste nella modifica della [[velocità]] e della traiettoria di un'onda quando questa si trasmette a un mezzo con differente [[densità]]. Si sono potute così rilevare superfici in profondità in cui si verificano una brusca [[accelerazione]] e una deviazione delle onde e in base a queste sono state identificate quattro zone sferiche concentriche: la crosta, il mantello, il [[nucleo esterno]] e il [[nucleo interno]].
L'interno della Terra, come quello degli altri
Materiale proveniente dall'astenosfera si riversa continuamente in superficie attraverso [[Vulcano (geologia)|vulcani]] e [[
Lo schema seguente riassume le profondità, la caratteristica principale per la definizione dei vari
{| class="wikitable"
|-
!colspan=2
!
!
!
|-
|style="text-align: center;"|0-60
|
|
|style="text-align: center;"|fisiche
|style="text-align: center;"| —
Riga 163 ⟶ 136:
|
|style="text-align: center;"|0-35
|
|style="text-align: center;"|chimiche
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Riga 169 ⟶ 142:
|
|style="text-align: center;"|35-60
|style="text-align: center;"|fisiche
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Riga 175 ⟶ 148:
|style="text-align: center;"|35-2900
|
|
|style="text-align: center;"|fisiche e chimiche
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Riga 181 ⟶ 154:
|
|style="text-align: center;"|100-700
|
|style="text-align: center;"|fisiche
|style="text-align: center;"| —
Riga 187 ⟶ 160:
|
|style="text-align: center;"|700-2900
|style="text-align: center;"|fisiche
|style="text-align: center;"| —
Riga 193 ⟶ 166:
|style="text-align: center;"|2900-5100
|
|
|style="text-align: center;"|fisiche e chimiche
|style="text-align: center;"|9,9-12,2
|-
|style="text-align: center;"|{{TA|5100-≈6375}}
|
|
|style="text-align: center;"|{{TA|fisiche e chimiche}}
|style="text-align: center;"|{{TA|12,8-13,1}}
|}
==== Proprietà chimico-fisiche della geosfera ====
{| class="wikitable
|+ Tabella degli ossidi della Crosta terrestre di F. W. Clarke
!Composto
Riga 239 ⟶ 212:
|style="text-align: right;"|2,80%
|-
|[[Ossido ferrico|triossido di
|style="text-align: center;"|Fe<sub>2</sub>O<sub>3</sub>
|style="text-align: right;"|2,63%
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La massa della Terra è circa di {{m|5,98|e=24|
È costituita in peso principalmente da<ref>{{Cita web |url=https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC350422/ |titolo=Chemical composition of Earth, Venus, and Mercury |sito=Proceedings of the National Academy of Sciences of the United States of America |data=1980-12 |volume=77 |pp=6973-6977 |accesso=27 novembre 2018 |dataarchivio=8 luglio 2019 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20190708180318/https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC350422/ |urlmorto=no }}</ref>
*
*
* [[silicio]] (15,1%)
* [[magnesio]] (13,9%)
* [[zolfo]] (2,9%)
*
* [[Calcio (elemento chimico)|calcio]] (1,5%)
* [[alluminio]] (1,4%)
* altri elementi (1,2%)
Si ritiene che il nucleo sia costituito principalmente da ferro (88,8%) con piccole quantità di nichel (5,8%) e zolfo (4,5%).<ref>{{Cita pubblicazione | autore=
Il [[geochimica|geochimico]] [[Frank Wigglesworth Clarke|F. W. Clarke]] ha calcolato che poco più del 47% della crosta terrestre è composta da ossigeno. I costituenti più comuni sono rappresentati dagli [[ossidi]]; cloro, zolfo e fluoro sono le uniche importanti eccezioni, sebbene la loro presenza totale nelle rocce sia inferiore all'1%. Gli ossidi principali sono i [[silicati]], gli ossidi di alluminio, di ferro, di calcio, magnesio, potassio e di sodio. I silicati sono la componente acida della crosta terrestre, costituendo tutti i principali minerali delle [[rocce intrusive]]. Analizzando 1672 campioni di tutti i tipi di rocce, Clarke ha dedotto che il 99,22% di esse erano composte da solo undici ossidi (vedere tabella a destra), mentre i rimanenti costituenti erano presenti solo in quantità veramente ridotte.<ref name="EB1911">''[[Enciclopedia Britannica]]'', ed. 1911</ref>
La [[geotermia|temperatura all'interno della Terra]] aumenta con un [[gradiente geotermico]] di circa {{M|25|
La
==== Tettonica delle placche ====
{{vedi anche|Tettonica delle placche}}
[[File:Tectonic plate boundaries2.png|thumb|upright=1.8|'''1'''- Astenosfera<br />'''2'''- Litosfera<br />'''3'''- Punto caldo<br />'''4'''- Crosta oceanica<br />'''5'''- Placca in subduzione<br />'''6'''- Crosta continentale<br />'''7'''- Zona di rift continentale (nuovo margine di placca)<br />'''8'''- Placca a margine convergente<br />'''9'''- Placca a margine divergente<br />'''10'''- Placca a margine trasforme<br />'''11'''- Vulcano a scudo<br />'''12'''- Dorsale oceanica<br />'''13'''- Margine di placca convergente<br />'''14'''- Strato vulcano<br />'''15'''- Arco isola<br />'''16'''- Placca<br />'''17'''- Astenosfera<br />'''18'''- Fossa
]]
[[File:Plates tect2 it.svg|thumb|upright=1.6|Mappa delle placche tettoniche della Terra]]
In accordo con la
La litosfera ''sostanzialmente galleggia'' sull'astenosfera ed è suddivisa in quelle che comunemente sono chiamate [[placca tettonica|placche tettoniche]]. Queste placche sono segmenti rigidi che si muovono le une rispetto alle altre secondo tre tipi di movimento: convergente, divergente e trasforme. Un ultimo tipo di movimento avviene quando due placche si muovono lateralmente rispetto a un'altra, attraverso una [[faglia|faglia strike-slip]].
Il pianeta è stato plasmato dagli spostamenti di queste placche, alternando momenti in cui era presente un solo super-continente a situazioni simili alla odierna. Esistono le placche litosferiche di tipo continentale e di tipo oceanico. Inoltre la collisione tra due o più placche tettoniche è la base per la genesi delle [[catena montuosa|catene montuose]] sulla parte di placca litosferica di tipo continentale; mentre una loro divergenza può portare alla nascita di una [[dorsale oceanica]], sulla parte di placca litosferica di tipo oceanica e quindi di nuova crosta. Pertanto i limiti tra le placche tettoniche sono zone di elevata attività geologica e di intensi [[Tensione interna|sforzi]]
Le placche principali sono:<ref>{{Cita web | autore =
{| class="wikitable"
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!rowspan="2"|Copertura
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| [[Placca africana]] ||style="text-align: center;"| 61,3 ||style="text-align: center;"| 23,7 || [[Africa]]
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Numerose sono le placche minori o di più piccola dimensione, tra esse le principali sono: la [[
=== Superficie ===
{{vedi anche|Superficie terrestre|Pedosfera}}
La superficie terrestre può variare enormemente da luogo a luogo. Circa il 70,8%<ref name="Pidwirny2006">{{Cita web | autore=Michael Pidwirny | anno = 2006 | url = http://www.physicalgeography.net/fundamentals/7h.html | titolo = Fundamentals of Physical Geography | edizione = 2 | editore = PhysicalGeography.net | accesso = 28 gennaio 2022 | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20200801184653/http://www.physicalgeography.net/fundamentals/7h.html
|urlmorto = sì}}</ref> della superficie è coperta da acqua; inoltre la maggior parte della [[piattaforma continentale]] si trova al di sotto del livello marino. Nella parte sommersa del pianeta sono presenti tutte le caratteristiche tipiche di un territorio montuoso, caratteristiche comprendenti un sistema di dorsali medio oceaniche, dei vulcani sommersi,<ref name="ngdc2006"/> delle [[fossa oceanica|fosse oceaniche]], dei [[canyon]] sottomarini, degli altopiani e delle [[piana abissale|piane abissali]]. Il rimanente 29,2% emerso consiste di [[montagna|montagne]], [[deserto|deserti]], [[pianura|pianure]], [[altopiani]] e altre zone geomorfologiche minori.
La superficie planetaria si modifica costantemente secondo tempi geologici a causa dei movimenti delle varie placche tettoniche e dell'[[erosione]]; inoltre le sue caratteristiche geografiche, create o deformate dai movimenti tettonici, sono sottoposte agli influssi meteorologici ([[pioggia]], [[neve]], [[ghiaccio]], [[vento]]), a svariati cicli termici ([[gelo]]/disgelo delle zone alpine, elevata [[escursione termica]] giornaliera nel caso dei deserti) e all'azione chimica. Infine nel modellamento del pianeta sono compresi anche grandi eventi come [[glaciazione|glaciazioni]] e impatti meteorici. Durante la migrazione di due placche tettoniche continentali la crosta oceanica viene [[subduzione|subdotta]] al di sotto dei margini di queste ultime. Nello stesso tempo, a causa della risalita di materiale mantellico, nuova crosta oceanica viene generata lungo margini divergenti nelle dorsali medio oceaniche.
[[File:AYool topography 15min.png|upright=1.5|thumb|Carta della Terra rappresentante le [[altimetria|altimetrie]] e le [[batimetria|batimetrie]]. Dati del Centro dati nazionale geofisico Americano (NGDC)<ref>{{Cita web |1=http://www.ngdc.noaa.gov/seg/fliers/se-1104.shtml |2=TerrainBase Digital Terrain Model |urlmorto=sì |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20070220154801/http://www.ngdc.noaa.gov/seg/fliers/se-1104.shtml |dataarchivio=20 febbraio 2007 |accesso=15 gennaio 2018 }}</ref>]]
Questo ciclo sostituisce continuamente il materiale di crosta oceanica in un processo che l'ha portata ad avere un'età minore di 100 milioni di anni. La placca oceanica più antica, localizzata nel Pacifico occidentale, è stata stimata con un'età di circa 200 milioni di anni. Per comparazione la crosta continentale più antica, datata grazie alla presenza di fossili, ha un'età di circa 3 miliardi di anni.<ref>{{Cita web | autore=Fred Duennebier | data = 12 agosto 1999 | url = http://www.soest.hawaii.edu/GG/ASK/plate-tectonics2.html | titolo = Pacific Plate Motion | editore = University of Hawaii | accesso = 14 marzo 2007 | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20211107074734/http://www.soest.hawaii.edu/GG/ASK/plate-tectonics2.html |urlmorto = sì }}</ref><ref>{{Cita web|autore= R.D. Mueller|autore2= W.R. Roest|autore3= J.-Y. Royer|autore4= L.M. Gahagan|autore5= J.G. Sclater|data=7 marzo 2007|url= http://www.ngdc.noaa.gov/mgg/fliers/96mgg04.html|titolo= Age of the Ocean Floor Poster|editore= NOAA|accesso=14 marzo 2007|dataarchivio=22 agosto 2011|urlarchivio= https://www.webcitation.org/617EiKJ5C?url=http://www.ngdc.noaa.gov/mgg/fliers/96mgg04.html|urlmorto= no}}</ref>
I movimenti subduttivi delle varie placche vengono regolati da contrasti di densità; infatti le placche continentali sono formate da rocce meno dense, specialmente da rocce intrusive come graniti e [[andesite|andesiti]], mentre quelle oceaniche sono formate da [[rocce effusive]], prevalentemente [[basalto|basaltiche]]. Questa differenza costitutiva spiega il perché nel contrasto tra due placche di tipo differente sia sempre quella oceanica ad andare in subduzione. Differente sviluppo ha il caso in cui le due placche appartengano allo stesso tipo, per cui intervengono fattori più sensibili come gli sforzi e le direzioni di movimento.
Su entrambi i tipi di crosta si possono trovare, in casi favorevoli alla loro messa in posto, le [[rocce sedimentarie]]. Esse sono formate dall'accumulo di sedimenti in maniera spesso così individuabile, quando è presente una [[Strato (geologia)|stratificazione]], da poter risalire indietro nel tempo alle condizioni presenti all'atto della formazione di ogni singolo strato e all'evoluzione di queste condizioni verso il presente. Inoltre le rocce sedimentarie sono le uniche in cui possono esser ritrovati [[fossile|fossili]], fondamentali per una datazione precisa della roccia stessa e per trarre informazioni paleoambientali su clima, geografia, fauna e sulla flora presente in quell'epoca. In queste rocce vengono ricercati e sfruttati quasi tutti i principali giacimenti di idrocarburi e carboniferi.
Circa il 75% di tutta la superficie dei continenti è coperta da sedimenti, sebbene essi formino solamente circa il 5% della crosta.<ref>{{Cita web | autore=David Jessey | url=http://geology.csupomona.edu/drjessey/class/Gsc101/Weathering.html | titolo=Weathering and Sedimentary Rocks | editore=Cal Poly Pomona | accesso=28 gennaio 2022 | urlmorto=sì | urlarchivio=https://web.archive.org/web/20120615145742/http://geology.csupomona.edu/drjessey/class/gsc101/weathering.html}}</ref> Il terzo tipo di roccia presente sul pianeta, dopo quelle [[rocce magmatiche|vulcaniche]] intrusive ed effusive e quelle sedimentarie, è quello delle [[roccia metamorfica|rocce metamorfiche]]. Esse derivano dalla trasformazione di rocce preesistenti di qualsiasi tipo attraverso l'influenza di alte pressioni, di alte temperature o di entrambe queste variabili.
Il processo metamorfico può essere di varia intensità, provocando sia una semplice ricristallizzazione di alcune specie minerali verso altre maggiormente stabili, sia la parziale fusione e deformazione della roccia, trasformandola in una completamente differente. Inoltre attraverso i processi di fusione si crea una circolazione di fluidi caldi all'interno della roccia. All'interno di questi fluidi vengono portati in soluzione e concentrati, laddove presenti, elementi rari altrimenti dispersi in quantità infinitesimali. Pertanto le rocce metamorfiche o i depositi derivanti dal loro smantellamento sono uno dei luoghi preferenziali di ricerca di giacimenti di materie prime, di pietre e metalli preziosi.
I minerali maggiormente abbondanti sulla superficie terrestre sono i silicati che includono principalmente: [[quarzo]], [[feldspato]], [[anfibolo]], [[mica]], [[pirosseno]] e [[olivina]].<ref>{{Cita web | autore = Staff | url = http://natural-history.uoregon.edu/Pages/web/mineral.htm | titolo = Minerals | editore = Museum of Natural History, Oregon | accesso = 20 marzo 2007 | urlmorto = sì | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20070703170251/http://natural-history.uoregon.edu/Pages/web/mineral.htm | dataarchivio = 3 luglio 2007 }}</ref> Invece tra i minerali carbonatici i più comuni sono: [[calcite]], [[aragonite]] e [[dolomite]].<ref>{{Cita web |autore=Ronadh Cox |anno = 2003 |url = http://madmonster.williams.edu/geos.302/L.08.html |titolo = Carbonate sediments |editore = Williams College |accesso = 21 aprile 2007 |urlmorto = sì |urlarchivio = https://web.archive.org/web/20090405173359/http://madmonster.williams.edu/geos.302/L.08.html |dataarchivio = 5 aprile 2009}}</ref> La componente [[pedologia|pedologica]] è la parte più esterna della Terra, nonché la più sottile, e riguarda il [[suolo]] e i processi che portano alla sua formazione. La [[pedosfera]] si pone come contatto tra la litosfera, l'atmosfera, l'[[idrosfera]] e la biosfera. Si calcola che la parte arabile di superficie sia il 13,31% della superficie emersa, con solo il 4,71% di essa utilizzata per colture permanenti. Quasi il 40% della terra è attualmente utilizzata per agricoltura e pastorizia, con una stima di circa 1,3 × 10<sup>9</sup> [[ettaro|ettari]] (3,3 × 10<sup>9</sup> [[acro|acri]]) a uso agricolo e 3,4 × 10<sup>9</sup> ettari (8,4 × 10<sup>9</sup> acri) di pastorizia.<ref>{{Cita libro | autore=FAO Staff | anno=1995 | titolo=FAO Production Yearbook 1994 | edizione=Volume 48 | editore=Food and Agriculture Organization of the United Nations | città=[[Roma]] | ISBN=92-5-003844-5}}</ref>
Il rilievo della superficie terrestre varia dal punto più basso a −418 m del [[Mar Morto]] alla massima altitudine di {{M|8848|u=m}} della cima del Monte Everest secondo la stima del 2005; inoltre l'altezza media della superficie terrestre non sommersa dalle acque marine è di {{M|686|u=m}}.<ref name="hr_mill">{{Cita pubblicazione | autore=High Robert Mill | titolo=The Permanence of Ocean Basins | rivista=The Geographical Journal | anno=1893 | volume=1 | numero=3 | pp=230-234 | url=http://www.wku.edu/~smithch/wallace/S453.htm | accesso=25 febbraio 2007 | dataarchivio=25 febbraio 2007 | urlarchivio=https://web.archive.org/web/20070225054604/http://www.wku.edu/~smithch/wallace/S453.htm | urlmorto=sì }}</ref>
=== Atmosfera ===
{{vedi anche|Atmosfera terrestre}}
[[File:Atmo camadas.svg|thumb|Gli strati dell'atmosfera terrestre]]
La Terra ha un'atmosfera relativamente spessa, composta per il 78% di azoto, per il 21% di ossigeno e per l'1% di [[argon]], più tracce di altri gas tra cui l'anidride carbonica e l'acqua. L'atmosfera separa la superficie terrestre dall'ambiente inospitale dello spazio, blocca buona parte delle radiazioni solari nocive, modera le temperature sulla superficie ed è il veicolo di trasporto del vapore acqueo e di altre sostanze gassose. I suoi vari strati, la [[troposfera]], la [[stratosfera]], la mesosfera, la [[termosfera]] e l'[[esosfera]] sono diversi attorno al globo e variano anche assieme alle stagioni.
È proprio dell'atmosfera il fenomeno dell'[[effetto serra]], consistente nell'assorbimento e riemissione dell'infrarosso termico da parte di alcune specie gassose. I principali gas responsabili di questo fenomeno sono il [[diossido di carbonio]], il vapore acqueo, il [[metano]] e l'ozono. L'effetto serra, in misura adeguata, è fondamentale per la vita sul pianeta; infatti senza questo "scudo termico", la temperatura media della superficie terrestre sarebbe di circa −18 °C, incompatibile con il mantenimento dell'acqua allo stato liquido e, di conseguenza, con la vita.<ref name="Pidwirny2006" />
==== Atmosfera superiore ====
Al di sopra della troposfera, l'atmosfera è solitamente suddivisa in: stratosfera, mesosfera e termosfera. Ciascuna di queste zone possiede una tipica variazione della temperatura in funzione dell'altitudine. Proseguendo in altitudine, si incontra l'esosfera e successivamente la magnetosfera (dove avviene l'iterazione tra il [[Geomagnetismo|campo magnetico terrestre]] e il [[vento solare]]).<ref>{{Cita web | autore = Staff | anno = 2004 | url = http://scienceweek.com/2004/rmps-23.htm | titolo = Stratosphere and Weather; Discovery of the Stratosphere | editore = Science Week | accesso = 14 marzo 2007 | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20070713053611/http://scienceweek.com/2004/rmps-23.htm | dataarchivio = 13 luglio 2007 | urlmorto = sì }}</ref> Una fondamentale zona per la vita presente sul pianeta è l'[[ozonosfera]], parte della stratosfera in cui una elevata concentrazione di ozono scherma la superficie terrestre dai raggi ultravioletti. La [[linea di Kármán]], situata a {{M|100|u=km}} di altitudine, è comunemente usata per definire il confine tra l'atmosfera terrestre e lo spazio.<ref>{{Cita web|url=https://www.fai.org/page/icare-boundary|titolo=100km altitude boundary for astronautics|editore=[[Fédération Aéronautique Internationale]]|accesso=28 gennaio 2022|urlmorto=no|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20210620173808/https://www.fai.org/page/icare-boundary}}</ref>
[[File:Full moon partially obscured by atmosphere.jpg|thumb|Luna ripresa dall'orbita terrestre parzialmente oscurata dalla presenza dell'atmosfera.]]
A causa dell'elevata energia termica alcune molecole della parte esterna dell'atmosfera riescono ad accelerare fino a raggiungere una velocità tale che permette loro di fuggire dalla gravità del pianeta. L'effetto è che l'atmosfera è in lentissima, ma costante perdita di materia nello spazio. Dato che l'[[idrogeno]] ha un [[peso molecolare]] basso, raggiunge la sua [[velocità di fuga]] più rapidamente e più facilmente rispetto ad altre molecole, e abbandona l'atmosfera a un tasso maggiore.<ref>{{Cita pubblicazione | autore=S. C. Liu|autore2= T. M. Donahue | titolo=The Aeronomy of Hydrogen in the Atmosphere of the Earth | rivista=Journal of Atmospheric Sciences | anno=1974 | volume=31 | numero=4 | pp=1118-1136 | url=http://adsabs.harvard.edu/abs/1974JAtS...31.1118L | accesso=2 marzo 2007 }}</ref> Per questo motivo, la Terra è in un ambiente [[Ossidoriduzione|ossidante]], piuttosto che [[redox|riducente]], con importanti conseguenze sulla natura chimica della vita. Tuttavia l'atmosfera ricca di ossigeno riesce a preservare la maggior parte dell'idrogeno rimanente legandolo sotto forma di molecole di acqua.<ref>{{Cita web | autore=Stephen T. Abedon | data = 31 marzo 1997 | url = http://www.mansfield.ohio-state.edu/~sabedon/biol1010.htm | titolo = History of Earth | editore = Ohio State University | accesso = 28 gennaio 2022 | urlmorto = sì | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20140703070526/http://www.mansfield.ohio-state.edu/~sabedon/biol1010.htm}}</ref>
=== Magnetosfera ===
{{vedi anche|Campo geomagnetico}}
La magnetosfera è un fenomeno naturale, un [[dipolo magnetico]] con poli non coincidenti con quelli geografici, e non statici, e avente momento dipolare (asse) inclinato di 11,3° rispetto all'asse terrestre. Nonostante le numerose ipotesi sulla presenza di questo campo, le teorie si sono orientate verso un modello analogo a quello di una [[dinamo]] ad autoeccitazione. L'intensità del [[campo magnetico]] terrestre non è costante nel tempo, ma subisce notevoli variazioni. Esse hanno portato, nel corso delle ere geologiche, alla deriva dei poli magnetici rispetto ai continenti e a ripetuti fenomeni di inversione del campo, con scambio reciproco dei poli magnetici Nord e Sud. Il magnetismo terrestre ha una notevole importanza per la vita sulla Terra. Infatti esso si estende per svariate decine di migliaia di chilometri nello spazio, formando una zona chiamata magnetosfera, la cui presenza genera una sorta di "scudo" elettromagnetico che devia e riduce il numero di raggi cosmici che se arrivassero alla superficie del pianeta porterebbero alla sua sterilizzazione. Dall'interazione tra raggi cosmici (vento solare) e magnetosfera viene originato lo splendido fenomeno detto [[aurora boreale]].
=== Biosfera ===
{{vedi anche|Biosfera|Vita|Uomo}}
La Terra è l'unico pianeta conosciuto ospitante la
Le forme di vita del pianeta compongono la
La complessa interazione fra biosfera e singole forme di vita ha portato alcuni autori all'[[ipotesi Gaia]] secondo la quale la vita sulla
==== Comparsa e impatto dell'uomo ====
La comparsa dell'[[uomo]] sulla Terra rappresenta uno degli eventi più significativi nella storia del pianeta, segnando l'inizio di un impatto ecologico e culturale senza precedenti. L'Homo sapiens, la specie umana moderna, è emersa in Africa circa 300.000 anni fa, nell'ambito di un lungo processo evolutivo che ha visto la progressiva comparsa di ominidi e altri antenati umani.<ref>{{cita libro |cognome=Stringer |nome=Chris |titolo=The Origin of Our Species |anno=2011 |editore=Penguin Books |ISBN=0141037202 |url=https://books.google.it/books?id=_yhMtQAACAAJ&pg=PA12 |p=12 |lingua=en }}</ref>
L'espansione globale degli esseri umani e il loro sviluppo culturale e tecnologico hanno portato a trasformazioni ambientali profonde, tra cui la deforestazione, l'agricoltura, l'urbanizzazione e il cambiamento climatico indotto dall'attività antropica. Questi cambiamenti sono tali da aver condotto alcuni studiosi a proporre l'istituzione di una nuova epoca geologica denominata [[Antropocene]], caratterizzata dall'impatto globale dell'uomo sulla geologia e sugli ecosistemi terrestri.<ref>{{cita web |autore=Paul J. Crutzen |titolo=Geology of mankind: The Anthropocene |url=https://www.nature.com/articles/415023a |lingua=en | editore=Nature|data=3 gennaio 2022 |accesso=7 giugno 2025}}</ref><ref>{{cita libro |cognome=Steffen |nome=Will |titolo=The Anthropocene: From Global Change to Planetary Stewardship |anno=2011 |editore=Springer Nature |url=https://www.jstor.org/stable/41417334 |accesso=7 giugno 2025}}</ref>
L'uomo, con la sua capacità di modificare l'ambiente su scala planetaria, è così diventato un fattore determinante per l'evoluzione futura della Terra, influenzando il ciclo del carbonio, la biodiversità e il clima globale.<ref>{{cita web |autore=United Nations Environment Programme |titolo=Global Environmental Outlook 6 |url=https://www.unep.org/resources/global-environment-outlook-6 | editore=UNEP |lingua=en | data=4 marzo 2019 |accesso=7 giugno 2025 |}}</ref>
=== Idrosfera ===
{{vedi anche|Idrosfera|Ciclo dell'acqua}}
[[File:Earth-DSCOVR-20150706-IFV.jpg|thumb|
Il termine "idrosfera" si riferirebbe ai soli oceani, tuttavia tecnicamente include tutti i mari interni, i laghi, i fiumi e l'acqua di [[falda acquifera|falda]] fino a {{M|2000|u=m}} di profondità.
La Terra è l'unico pianeta del
L'acqua suddivide il pianeta in cinque
Il punto più profondo sotto la massa d'acqua è rappresentato dalla
La massa stimata dell'acqua oceanica è di circa 1,35 x 10<sup>18</sup> tonnellate, comparabili a 1/4400 dell'intera massa terrestre; essa inoltre occupa un volume di 1,386 x 10<sup>9</sup> km³.
La media salina all'interno dell'acqua oceanica è di 35
Le masse acquee sono, inoltre, enormi serbatoi di sostanze gassose, possiedono un'importante funzione termoregolatrice e mitigatrice del clima e sono agenti attivi dal punto di vista geomorfologico. Al loro interno vive un intero ecosistema acquatico, completo dal punto di vista della [[piramide alimentare]] e integrato con quello di superficie, nonché rivelatosi fondamentale per lo sviluppo umano passato e presente.
La presenza di acqua liquida sulla superficie terrestre è una combinazione delle giuste caratteristiche orbitali, del [[vulcanismo]], della
La Terra è in effetti oltre il bordo esterno delle orbite che permetterebbero a un pianeta di essere abbastanza caldo per formare acqua liquida. Senza una qualche forma di
Sugli altri pianeti, come
Sulla Terra
Infine il
Le correnti oceaniche, inoltre, sono ritenute causa di una particolare oscillazione dell'asse di rotazione terrestre, detta [[oscillazione di Chandler]].
=== Criosfera ===
{{vedi anche|Criosfera}}
[[File:Sea ice terrain.jpg|miniatura|Mare ghiacciato in Alaska]]
La [[criosfera]] è la porzione di
== La Terra nel sistema solare ==
{{Vedi anche|Movimenti della Terra}}
[[File:Rotating earth (large).gif|thumb|La rotazione terrestre.]]
[[File:Terrestrial planet size comparisons.jpg|thumb|upright=1.4|Confronto delle dimensioni dei quattro
La Terra ruota da ovest verso est una volta al giorno, inteso come [[giorno siderale]], attorno all'asse che unisce il
I piani dei movimenti non sono precisamente allineati: l'asse della Terra è inclinato di 23,5 gradi rispetto alla perpendicolare del piano Terra-Sole e il piano Terra-Luna è inclinato di cinque gradi, cosa che impedisce il verificarsi di due [[eclissi]] (una solare e una lunare) ogni mese e le rende invece un evento raro. Sempre a causa dell'inclinazione dell'asse terrestre, la posizione del Sole nel cielo e l'incidenza delle sue radiazioni vista da un osservatore posto sulla superficie varia nel corso dell'anno. Ad esempio un osservatore posto a una latitudine settentrionale, quando il polo nord è inclinato verso il Sole, noterà dei periodi di luce giornaliera più lunghi e un clima più temperato, mentre disporrà di meno ore di luce e di un clima più rigido nel caso opposto. Al di sopra dei due [[circolo polare|circoli polari]] si raggiunge il caso estremo di alternanza di lunghi periodi di assenza di luce (chiamati [[notte polare|notti polari]]), a periodi di non tramonto del Sole.
Questa relazione tra il clima e l'inclinazione dell'asse terrestre viene definita tramite le quattro stagioni. Esse, dal punto di vista astronomico, sono determinate dai [[solstizi]] (i punti di massima inclinazione verso e contro il Sole) e dagli [[equinozi]] (punti in cui l'inclinazione è perpendicolare alla direzione del Sole). Il solstizio invernale cade il 21 dicembre, quello estivo il 21 giugno; mentre i due equinozi cadono, quello primaverile il 21 marzo e quello autunnale il 23 settembre. L'alternanza delle stagioni è opposta da un emisfero terrestre all'altro, data l'opposta inclinazione dell'asse, comportando ad esempio, la presenza in quello nord dell'estate e in quello sud dell'inverno.
L'angolo di inclinazione è relativamente stabile se considerato su lunghi periodi, tuttavia esso compie un lento e irregolare moto (conosciuto come [[nutazione]]), con un periodo di 18,6 anni. L'orientazione dell'asse varia secondo una [[precessione]] intorno a un cerchio completo in un ciclo di poco più di {{M|25800}} anni. La presenza di una precessione è la causa dello sfasamento tra un anno siderale e un [[anno tropico]]. Entrambe le variazioni del movimento dell'asse derivano dalla mutevole attrazione del Sole e della Luna sulla parte equatoriale del pianeta. Anche la velocità di rotazione del pianeta non è costante, ma varia nel tempo secondo un fenomeno noto come "variazione della lunghezza del giorno".<ref>{{Cita web | autore=Rick Fisher | data = 5 febbraio 1996 | url = https://www.cv.nrao.edu/~rfisher/Ephemerides/earth_rot.html | titolo = Earth Rotation and Equatorial Coordinates | editore = National Radio Astronomy Observatory | accesso = 21 marzo 2007 | dataarchivio = 7 aprile 2007 | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20070407135534/http://www.cv.nrao.edu/~rfisher/Ephemerides/earth_rot.html | urlmorto = no }}</ref>
In tempi moderni il [[perielio]] cade il 3 gennaio, mentre l'[[afelio]] circa il 4 luglio (per informazioni circa altre ere, controlla precessione e [[cicli di Milanković]]). La differenza in termini energetici ricevuti dal Sole tra la posizione di perielio e quella di afelio è del 6,9% a favore del primo; inoltre dal momento in cui l'emisfero meridionale è orientato verso il Sole, a quello in cui il pianeta raggiunge il punto di perielio, questo emisfero percepisce una leggera maggiore energia rispetto all'emisfero nord durante l'intero anno. Questa differenza, seppure presente, è decisamente poco significativa rispetto all'energia totale derivante dal cambiamento di orientazione dell'asse, e, nella sua parte maggiore, viene assorbita e compensata dalla più alta presenza di masse acquee dell'emisfero meridionale.<ref>{{Cita web | autore=Jack Williams | data = 20 dicembre 2005 | url = https://www.usatoday.com/weather/tg/wseason/wseason.htm | titolo = Earth's tilt creates seasons | editore = USAToday | accesso = 28 gennaio 2022 | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20120205021026/http://www.usatoday.com/weather/tg/wseason/wseason.htm | urlmorto = sì | dataarchivio = 5 febbraio 2012 }}</ref>
La [[sfera di Hill]] (sfera gravitazionale di influenza) della Terra è di circa 1,5 Gm ({{M|1496620}} km circa) di raggio.<ref>{{Cita web | autore=M. Vázquez | autore2=P. Montañés Rodríguez | autore3=E. Palle | anno=2006 | url=http://www.iac.es/folleto/research/preprints/files/PP06024.pdf | titolo=The Earth as an Object of Astrophysical Interest in the Search for Extrasolar Planets | editore=Instituto de Astrofísica de Canarias | accesso=21 marzo 2007 | urlarchivio=https://www.webcitation.org/617ElSxyd?url=http://www.iac.es/folleto/research/preprints/files/PP06024.pdf | dataarchivio=22 agosto 2011 | urlmorto=sì }}</ref><ref>Il [[raggio di Hill]] della Terra è:
:<math>R_H = a\left ( \frac{m}{3M} \right)^{\frac{1}{3}}</math>,
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dove ''m'' è la massa terrestre, ''a'' è l'Unità Astronomica e ''M'' è la [[massa solare|massa del Sole]]. La misura del raggio in U.A. è di circa:
<math>\left ( \frac{1}{3 \cdot 332{,}946} \right)^{\frac{1}{3}} = 0{,}01</math>.</ref> Questa è la massima distanza a cui l'influenza gravitazionale del pianeta è più forte di quella solare e dei pianeti. Gli oggetti in orbita attorno alla Terra devono rimanere all'interno di questo raggio in ogni punto della loro orbita per non venire strappati alla presa gravitazionale della Terra ed essere immessi in un'orbita eliocentrica: la sfera di Hill cambia leggermente di dimensioni lungo l'orbita della Terra aumentando gradualmente fino all'afelio e diminuendo gradualmente fino al perielio.
===
{{
Poiché la Terra è molto grande, osservando dalla superficie non è immediatamente evidente che abbia forma geoidale, leggermente appiattita, schiacciata ai poli e con un lieve rigonfiamento all'
I [[Grecia|Greci]], circa 2500 anni fa, cominciarono per primi a sostenere che la
Gli studiosi del [[Basso
# Il
# l'ombra proiettata dalla
# la parte che per prima scompare di una nave all'orizzonte è la [[chiglia]].
È da considerarsi infondata la moderna credenza che nel [[Medioevo]] la Terra fosse comunemente ritenuta piatta.<ref>A questo proposito si può considerare definitivo il seguente studio: [[Jeffrey Burton Russell]], ''Inventing the Flat Earth. Columbus and modern historians'', Praeger, New York, Westport, London 1991</ref> Ancora oggi non mancano tuttavia i sostenitori della forma piatta della Terra, molti dei quali aderiscono alla [[Flat Earth Society]] (''Società della Terra Piatta'').
L'errata supposizione della piattezza della Terra nelle civiltà più antiche, era dovuta alla mancata conoscenza della natura centrale della [[forza di gravità]], che permette di avere il cielo sempre come alto e il centro della Terra sempre come basso e quindi superare l'apparente paradosso che si dovesse camminare con la testa rivolta verso il "basso" dall'altra parte della Terra (paradosso che però già Anassimandro aveva saputo superare).
Si ritenne molto più a lungo che la Terra fosse al centro dell'universo perché si ha l'impressione che siano tutti gli altri corpi celesti a girare intorno a essa; inoltre osservando il cielo di notte si ha l'impressione che sia una volta incurvata sulla Terra, illusione dovuta all'immensità dello spazio. Anche se la [[teoria eliocentrica]] fu proposta per primo da [[Aristarco di Samo]] nel [[III secolo a.C.]], la [[teoria geocentrica]], anche a causa della precisione di misurazione astronomica necessaria a confutarla, fu quella dominante fino alla fine del Medioevo.
=== Luna e sua influenza ===
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{| class="wikitable"
! Nome || Diametro || Massa || [[Semiasse maggiore]] || Periodo orbitale
|-
|
|
| {{M|7,349|e=22|
| {{M|384400|u=km}}
| 27 giorni 7 ore 43,7 minuti
|}
La Luna è un satellite relativamente grande, simile a un pianeta terrestre, con un diametro pari a un quarto di quello terrestre e una massa pari a 1/81. Rispetto al suo pianeta madre, è il più grande del sistema solare (ma non in senso assoluto). L'attrazione gravitazionale della Luna causa la maggior parte delle maree terrestri. La stessa azione porta a un lentissimo rallentamento della rotazione della Terra su sé stessa, dell'ordine di un'ora ogni parecchie centinaia di milioni di anni (più precisamente, la lunghezza del giorno terrestre aumenta di 0,0016 secondi ogni secolo). Terra e Luna, a causa delle forze gravitazionali reciproche sono in [[rotazione sincrona]]. Infatti la Luna ruota attorno al proprio asse in un periodo identico a quello di rivoluzione attorno alla Terra presentando quindi sempre la stessa faccia verso il pianeta. Inoltre a causa dell'interazione tra i due campi gravitazionali la Luna si allontana di circa 38 mm ogni anno. L'insieme di queste piccole modifiche, rapportate su tempi geologici di milioni di anni, sono causa di importanti cambiamenti; infatti basta pensare che durante il [[Devoniano]] (circa 410 milioni di anni fa), per esempio, vi erano 400 giorni in un anno terrestre, ed essi duravano circa 21,8 ore l'uno.<ref>{{Cita web | autore=Hannu K. J. Poropudas | data=16 dicembre 1991 | url=http://www.skepticfiles.org/origins/coralclo.htm | titolo=Using Coral as a Clock | editore=Skeptic Tank | accesso=20 aprile 2007 | urlarchivio=https://web.archive.org/web/20141113142156/http://skeptictank.org/files/origins/coralclo.htm | dataarchivio=13 novembre 2014 | urlmorto=sì}}</ref>
[[File:Earth-to-Moon-Scale.jpg|centre|thumb|upright=3.6|Rappresentazione in scala della distanza Terra-Luna]]
[[File:Big Slash.gif|thumb|Animazione sulla formazione della Luna (ipotesi)]]
La Luna potrebbe essere stata fondamentale per la comparsa della vita sulla Terra, causando un
L'origine della Luna è sconosciuta, ma la teoria più quotata è che si sia formata dalla collisione di un [[protopianeta]], chiamato Theia, della grandezza di Marte, con la Terra primitiva. Questa teoria spiega, oltre ad altre cose, la relativa scarsità di ferro e di elementi volatili sulla Luna e la somiglianza della composizione chimica lunare con quella della crosta terrestre.<ref>{{Cita pubblicazione | autore = R. Canup and E. Asphaug | titolo = Origin of the Moon in a giant impact near the end of the Earth's formation | rivista = Nature | volume = 412 | pp = 708-712 | data = 2001| doi= 10.1038/35089010 }}</ref>
Un'altra teoria molto quotata è quella secondo cui la Luna si è formata da polveri che erano intorno alla
La Terra ha anche almeno due
== Geografia ==
{{
<imagemap>
Image:Physical world.jpg|650px|terra
poly 57 87 114 73 120 91 109 119 124 147 149 158 161 153 166 142 176 138 192 113 241 89 227 66 240 54 230 43 254 33 170 41 141 55 111 51 90 60 57 87 [[America
poly 173 174 158 170 143 158 161 153 168 159 169 166 177 167 173 174[[America centrale]]
poly 213 300 192 288 187 225 163 196 180 164 197 162 221 176 251 198 245 231 214 271 214 290 218 294 213 300 [[America
poly 197 141 215 156 213 170 198 162 184 161 174 169 166 160 161 148 180 133 197 141 [[Caraibi]]
poly 122 333 157 348 496 348 542 331 529 316 414 281 380 276 303 300 232 307 212 322 124 330 122 333[[Antartide]]
Riga 606 ⟶ 466:
poly 499 28 157 29 111 48 115 52 144 53 172 40 251 32 256 34 304 33 287 53 323 64 342 50 368 56 391 41 405 48 438 39 456 47 482 50 519 52 562 58 525 39 499 28 [[Mar glaciale artico]]
poly 400 168 380 199 398 216 391 238 370 239 362 254 342 258 330 223 333 206 321 179 295 178 280 162 281 142 298 119 330 115 331 122 343 128 349 123 365 127 386 165 400 165 400 168 [[Africa]]
poly 365 119 364 125 348 123 342 127 330 120 328 115 308 117 313 108 322 104 325 111 337 118 355 118 365 119 [[Mar
poly 394 63 400 87 384 89 387 100 357 102 354 116 335 115 322 101 311 106 305 118 294 120 293 100 306 99 294 83 299 73 276 57 288 52 321 63 343 50 367 57 390 42 404 47 402 59 394 63 [[Europa]]
poly 444 172 423 139 400 165 385 165 366 128 366 117 355 117 355 104 387 100 384 88 399 86 394 62 402 58 405 47 436 40 457 47 482 50 563 60 551 75 553 82 542 119 516 138 533 167 544 203 515 210 485 196 470 162 467 145 450 159 455 176 450 177 444 172 [[Asia]]
Riga 614 ⟶ 474:
desc bottom-right
</imagemap>
La Terra è l'unico pianeta del sistema solare in cui è nota la presenza di acqua alla stato liquido in superficie e in grande quantità, tanto da farle attribuire l'appellativo di "pianeta blu". Le masse d'acqua coprono circa i tre quarti della superficie totale, per un volume totale di circa {{M|1332}} miliardi di chilometri cubi, mentre la restante parte è composta da terre emerse, sia sopra sia sotto il livello medio del mare; più precisamente:
* '''superficie totale:'''
** '''superfici acquee:'''
** '''terre emerse:'''
Le masse acquee possono essere suddivise in
Quelle continentali, invece, dapprima in
{{clear}}
{| class="wikitable
|
|-
!Dati fisici
!Atlantico
!Indiano
!Pacifico
|-
![[Superficie]] (km²)
|{{M|106100000}} (29,38%)
|{{M|74900000}} (20,74 %)
|{{M|179700000}} (47,76%)
|-
|9212 ([[Fossa di Porto Rico]])
|7450 (
|{{M|10911}} (Fossa delle Marianne)
|-
|3314
|3900
|4049
|-
![[Salinità]]
|3,6 %
|2,5 %
|3,5 %
|-
|17 °C
|17 °C
|16 °C
|-
|18 %
|17,8 %
|26 %
|-
|25,4 %
|25,5 %
|49,4 %
|}
{| class="wikitable
|
|-
!Dati fisici
!Africa
!America sett. e cent.
!America merid.
!Asia
!Europa
!Oceania
|-
![[Superficie]] (km²)
|{{M|30309677}} (20,35%)
|{{M|24244643}} (16,27%)
|{{M|17846012}} (11,98%)
|{{M|43869576}} (29,45%)
|{{M|10522176}} (7,06%)
|{{M|8945724}} (6,00%)
|-
|5895 ([[Kilimangiaro]])
|6194 ([[Monte McKinley]])
|6962 ([[Aconcagua|Monte Aconcagua]])
|8848 ([[Everest|Monte
|4810 ([[Monte Bianco]]), 5642 ([[Monte El'brus]])<ref>L'appartenenza del M. El'brus al continente europeo o asiatico dipende dalle scuola di pensiero geografico considerata</ref>
|4884 ([[
|-
![[Altitudine]] media (m)
|750
|720
|590
|960
|340
|340
|-
|−150 ([[Lago Assal]]) ([[Gibuti]])
|−86 ([[
|−42 (Salinas Chicas) ([[Argentina]])
|−395 (Mar Morto)
|−28 ([[Mar Caspio]])
|−12 ([[Lago Eyre]])
|-
|{{M|30500}}
|{{M|72500}}
|{{M|28700}}
|{{M|73000}}
|{{M|38000}}
|{{M|19500}}
|-
|{{formatnum:9200000}}
|{{M|100000}}
|{{M|900000}}
|{{formatnum:3300000}}
|—
|{{formatnum:1500000}}
|-
|}
Riga 751 ⟶ 591:
{{vedi anche|Clima terrestre}}
L'
La perdita di densità conseguente all'aumento di [[temperatura]], pone in risalita la massa d'aria, richiamandone altra al suo posto, più fredda e densa, sia da luoghi adiacenti, sia soprastanti. Il risultato di questo processo è la circolazione atmosferica, la quale controlla, tramite la ridistribuzione dell'energia termica, sia il clima sia il tempo atmosferico.<ref name="moran2005">{{Cita web | autore=Joseph M. Moran | anno=2005 | url=https://www.nasa.gov/worldbook/weather_worldbook.html | titolo=Weather | sito=World Book Online Reference Center | editore=NASA/World Book, Inc. | accesso=17 marzo 2007 | urlarchivio=https://web.archive.org/web/20070426210812/https://www.nasa.gov/worldbook/weather_worldbook.html | urlmorto=si}}</ref> Le zone di circolazione atmosferica principali sono situate nella zona equatoriale al di sotto dei 30° di latitudine, tramite l'azione delle [[correnti occidentali]], e nelle medie latitudini, tra i 30° e i 60°, tramite gli [[aliseo|alisei]].<ref name="berger2002">{{Cita web | autore=Wolfgang H. Berger | anno = 2002 | url = http://earthguide.ucsd.edu/virtualmuseum/climatechange1/cc1syllabus.shtml | titolo = The Earth's Climate System | editore = University of California, San Diego | accesso = 24 marzo 2007 |urlmorto = no}}</ref> Inoltre le correnti oceaniche rappresentano un importante fattore di influenza sul clima; particolarmente la circolazione termoalina, che ridistribuisce l'energia termica catturata dall'acqua, dalle zone oceaniche equatoriali verso quelle polari.<ref>{{Cita web | autore=Stefan Rahmstorf | anno=2003 | url=http://www.pik-potsdam.de/~stefan/thc_fact_sheet.html | titolo=The Thermohaline Ocean Circulation | editore=Potsdam Institute for Climate Impact Research | accesso=21 aprile 2007 | dataarchivio=10 marzo 2013 | urlarchivio=https://www.webcitation.org/6F180jPsW?url=http://www.pik-potsdam.de/~stefan/thc_fact_sheet.html | urlmorto=no}}</ref>
[[File:Classificazione climatica mondiale secondo il sistema Köppen–Geiger.png|thumb|upright=1.8|Mappa aggiornata del mondo secondo la classificazione Köppen-Geiger<ref>{{Cita pubblicazione | autore=M. C. Peel | autore2=B. L. Finlayson | autore3=T. A. McMahon | anno=2007 | titolo=Versione aggiornata del mondo secondo la classificazione climatica Köppen-Geiger | rivista=Hydrol. Earth Syst. Sci. | volume=11 | pp=1633-1644 | url=http://www.hydrol-earth-syst-sci.net/11/1633/2007/hess-11-1633-2007.html | issn=1027-5606 | accesso=24 febbraio 2008 | dataarchivio=16 agosto 2019 | urlarchivio=https://web.archive.org/web/20190816162501/https://www.hydrol-earth-syst-sci.net/11/1633/2007/hess-11-1633-2007.html | urlmorto=no }}<br />{{Cita web|1=http://www.hydrol-earth-syst-sci.net/11/1633/2007/hess-11-1633-2007.pdf|2=Updated world map of the Köppen-Geiger climate classification|3=6 luglio 2015|lingua=en|formato=PDF|dataarchivio=3 febbraio 2012|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20120203170339/http://www.hydrol-earth-syst-sci.net/11/1633/2007/hess-11-1633-2007.pdf|urlmorto=no}}</ref>
{{Colonne}}
{{Legenda|#0000FE|[[clima equatoriale|Af]]}}
{{Legenda|#0077FF|[[Monsone|Am]]}}
{{Legenda|#46A9FA|[[Savana|Aw/As]]}}
{{Colonne spezza}}
{{Legenda|#FE0000|[[Deserto|BWh]]}}
{{Legenda|#FE9695|[[Deserto|BWk]]}}
{{Legenda|#F5A301|[[Clima semi arido|BSh]]}}
{{Legenda|#FFDB63|[[Clima semi arido|BSk]]}}
{{Colonne spezza}}
{{Legenda|#FFFF00|[[Clima mediterraneo|Csa]]}}
{{Legenda|#C6C700|[[Clima mediterraneo|Csb]]}}
{{Legenda|#969600|[[Clima mediterraneo|Csc]]}}
{{Colonne spezza}}
{{Legenda|#96FF96|[[Clima subtropicale umido|Cwa]]}}
{{Legenda|#63C764|[[Clima oceanico|Cwb]]}}
{{Legenda|#329633|[[Clima oceanico|Cwc]]}}
{{Colonne spezza}}
{{Legenda|#C6FF4E|[[Clima subtropicale umido|Cfa]]}}
{{Legenda|#66FF33|[[Clima oceanico|Cfb]]}}
{{Legenda|#33C701|[[Clima oceanico|Cfc]]}}
{{Colonne spezza}}
{{
{{
{{
{{Legenda|#966495|[[Clima subartico|Dsd]]}}
{{Colonne spezza}}
{{
{{
{{
{{
{{Colonne spezza}}
{{Legenda|#00FFFF|[[Clima continentale umido|Dfa]]}}
{{
{{
{{Legenda|#00455E|[[Clima subartico|Dfd]]}}
{{Colonne spezza}}
{{
{{
{{Colonne fine}}
]]
Il
Per completare il [[ciclo dell'acqua]], essa viene riconvogliata verso basse quote e verso gli
L'entità delle precipitazioni varia considerevolmente da regione a regione, in base alla
| autore = Various
| data = 21 luglio 1997
| url = http://ww2010.atmos.uiuc.edu/(Gh)/guides/mtr/hyd/home.rxml
| titolo = The Hydrologic Cycle
| editore = University of Illinois
| accesso = 24 marzo 2007
| urlarchivio = https://web.archive.org/web/20211221011702/http://ww2010.atmos.uiuc.edu/(Gh)/guides/mtr/hyd/home.rxml
|urlmorto = no
}}</ref>
Il clima terrestre può esser suddiviso in alcune macro regioni a clima approssimativamente omogeneo in base alla latitudine: spostandoci dall'
Un'altra classificazione climatica può essere basata sulle temperature e sulle precipitazioni, con una suddivisione delle regioni caratterizzate da abbastanza simili e uniformi [[masse d'aria]]. Quella maggiormente utilizzata è la [[classificazione climatica di Köppen]] (nella versione modificata dallo studente di [[Wladimir Köppen]], Rudolph Geiger), che suddivide il mondo in cinque vaste aree: [[Clima tropicale|tropicale umida]], [[Clima arido|area desertica arida]], [[Zona temperata|area umida delle medie latitudini]], [[clima continentale|area a clima continentale]] e [[Clima polare|area di freddo polare]]; le quali sono poi ulteriormente suddivise in molti altri sottotipi più specifici.<ref name="berger2002" />
== Risorse naturali e utilizzo del suolo ==
{{vedi anche|Risorse naturali}}
* la crosta terrestre contiene ampi depositi di combustibili fossili: [[carbone]], [[petrolio]], [[gas naturale]], [[clatrato di metano]]. Questi depositi sono usati dall'uomo sia per la produzione di energia, sia come materiale di base per prodotti chimici.
All'interno della crosta sono anche contenuti i [[
* la biosfera della Terra produce molti utili prodotti biologici tra cui: cibo, legno, prodotti farmacologici, ossigeno e il riciclo dei rifiuti organici. L'ecosistema del terreno dipende dall'acqua dolce e dall'humus; mentre l'ecosistema oceanico dipende da nutrienti portati nell'acqua dalle piogge e dilavati dal terreno.<ref name="cia">{{Cita pubblicazione | autore=Peter A. Rona | titolo=Resources of the Sea Floor | rivista=Science | anno=2003 | volume=299 | numero=5607 | pp=673-674 | url=https://www.science.org/doi/10.1126/science.1080679 | accesso=4 febbraio 2007 | dataarchivio=25 dicembre 2009 | urlarchivio=https://web.archive.org/web/20091225205156/http://www.sciencemag.org/cgi/content/full/299/5607/673?ijkey=AHVbRrqUsmdHY&keytype=ref&siteid=sci | urlmorto=no}}</ref>
Inoltre vengono utilizzati ed estratti, tutti quei materiali, utili o destinabili all'edilizia e alla costruzione di infrastrutture e oggetti, quali, ad esempio: [[ghiaia]], [[argilla]] e pietre come il granito o l'[[
Nel 1993, l'utilizzo da parte dell'umanità del suolo era approssimativamente:
{| class="wikitable sortable"
!Utilizzo del suolo
!Percentuale
|-
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|-
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|-
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|-
|
|}
La quantità stimata di terra irrigata nel 1993, inoltre, era di
== Rischi naturali e ambiente ==
Vaste aree sono sottoposte a fenomeni climatici molto violenti come i [[
L'attività umana, direttamente, o tramite le sostanze tossiche da lei prodotte, ha [[inquinamento|inquinato]] numerose zone del pianeta, comprese
A causa di questo in diverse zone si verificano [[piogge acide]], impoverimento e alterazione del suolo, [[deforestazione]], [[estinzione|estinzioni di specie viventi
Vi è un consenso scientifico abbastanza vasto circa una correlazione tra le attività umane e il [[riscaldamento globale]], soprattutto a causa delle emissioni di
Dal punto di vista astronomico la Terra non è esente da rischi legati ad [[impatto meteoritico]], di [[
== Popolazione umana ==
[[File:Earthlights dmsp 1994–1995.jpg|upright=1.8|thumb|La Terra di notte, composizione del DMSP/OLS dell'illuminazione del terreno su un'immagine mondiale simulata notturna. Questa immagine non è una [[fotografia]] e numerose sue caratteristiche sono più luminose di come le vedrebbe un osservatore.]]
La Terra
| url = https://www.un.org/development/desa/publications/world-population-prospects-the-2017-revision.html
| titolo = World Population Prospects: The 2017 Revision
| editore = United Nations
| accesso =
| dataarchivio = 2 gennaio 2018
| urlarchivio = https://web.archive.org/web/20180102072849/https://www.un.org/development/desa/publications/world-population-prospects-the-2017-revision.html
| urlmorto = no
}}</ref>, con una maggior crescita della popolazione localizzata nei [[paesi in via di sviluppo]]. La regione dell'[[Africa subsahariana|Africa sub-sahariana]] ha il più alto [[tasso di natalità]] al mondo. La [[densità di popolazione]] varia considerevolmente tra le regioni del pianeta, con una presenza maggiore nel continente asiatico.
Si stima che
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|urlmorto = sì
|urlarchivio = https://web.archive.org/web/20120515155136/http://www.prb.org/Educators/TeachersGuides/HumanPopulation/PopulationGrowth/QuestionAnswer.aspx
}}</ref>
* ''0-14 anni:''
** ''maschi:''
** ''femmine:''
* ''15-64 anni:''
** ''maschi:''
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* ''più di 64 anni:''
** ''maschi:''
** ''femmine:''
1,3% (stima
22 nascite/1000 abitanti (stima
9 decessi/1000 abitanti (stima
* ''di nascita:'' 1,05 maschi/femmina
* ''sotto i 15 anni:'' 1,05 maschi/femmina
* ''15-64 anni:'' 1,02 maschi/femmina
* ''più di 64 anni:'' 0,78 maschi/femmina
* ''popolazione totale:'' 1,01 maschi/femmina (stime
54 decessi/1000 nascite di bambini vivi (stima
* ''popolazione mondiale:'' 64 anni
* ''maschi:'' 62 anni
* ''femmine:'' 65 anni (stima
'''Tasso di fertilità:''' 2,8 bambini nati/donna (stima 2018)
L'abitato più a nord del mondo è [[Alert]] in [[Canada]]; mentre l'abitato più a sud è la [[Base Amundsen-Scott|stazione di Amundsen-Scott]] in
Pochissime persone sono in orbita intorno alla Terra a bordo della ISS (la [[Stazione
== Nazioni e governo planetario ==
{{Continenti2 - Mappa attiva}}
La Terra non possiede un [[governo planetario]]; tuttavia Stati indipendenti ([[nazioni]]) reclamano la sovranità su quasi la totalità della superficie planetaria, a eccezione di alcune parti dell'Antartide.
Nel 2016 gli [[stati nel mondo]] includevano i 193 [[Stati membri delle Nazioni Unite]], 59 [[Territorio|territori indipendenti]] e un insieme di [[Entità statuali autonome nel mondo|entità autonome]], territori sotto disputa e altre entità minori.
Le [[Organizzazione delle Nazioni Unite|Nazioni Unite]] sono un'[[organizzazione internazionale]] creata con lo scopo di intervenire nelle dispute tra le varie nazioni, cercando di evitare conflitti armati; tuttavia, possedendo facoltà limitate, possono solo approvare e far rispettare norme di [[diritto internazionale]] e, tramite il consenso dei paesi membri, intervenire tramite [[sanzione|sanzioni]] o con interventi armati.<ref>{{Cita web | autore = Staff | url = http://www.un.org/law/ | titolo = International Law | editore = United Nations | accesso = 27 marzo 2007 | dataarchivio = 31 dicembre 2008 | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20081231055149/http://www.un.org/law/ | urlmorto = no }}</ref> L'organizzazione funge in primo luogo da parlamento per le relazioni internazionali.
;Confini{{dp}}
Le linee di confine del mondo ammontano a {{M|251480,24|u=km}}
;Rivendicazioni marittime{{dp}}
* ''zone contigue:'' 24 [[miglio nautico|miglia nautiche]] per la maggior parte delle nazioni, con variazioni.
* ''
* ''zona di pesca esclusiva:'' 200 miglia marittime, con variazioni.
* ''zona economica esclusiva:'' 200 miglia marittime, con variazioni.
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* ''Nota:'' confini con stati confinanti possono impedire a molte nazioni di estendere la propria zona di pesca o economica fino a 200 miglia nautiche.
Non possiedono un accesso al mare 44
== Futuro ==
{{vedi anche|Futuro della Terra}}
[[File:Solar Life Cycle it.svg|upright=2.5|thumb|Il ciclo vitale del
Il futuro del pianeta è strettamente legato a quello del Sole. Come conseguenza del processo di accumulo del gas [[elio]] all'interno del Sole, la [[luminosità solare|sua luminosità]] tenderà ad aumentare con un ritmo stimato del 10% nel corso dei prossimi 1,1 miliardi di anni e del 40% nei prossimi 3,5.<ref name="sun_future">{{Cita pubblicazione |autore = I.-J. Sackmann, A. I. Boothroyd e K. E. Kraemer |titolo = Our Sun. III. Present and Future |rivista = Astrophysical Journal |anno = 1993 |volume = 418 |pp = 457-468 |url = http://adsabs.harvard.edu/cgi-bin/nph-bib_query?bibcode=1993ApJ...418..457S |accesso = 31 marzo 2007 |dataarchivio = 4 novembre 2015 |urlarchivio = https://web.archive.org/web/20151104075722/http://adsabs.harvard.edu/cgi-bin/nph-bib_query?bibcode=1993ApJ...418..457S |urlmorto = no}}</ref> Modelli climatici indicano che l'aumento delle [[radiazione|radiazioni]] che raggiungono la Terra potrebbe avere conseguenze devastanti, fino alla possibilità di perdita delle masse oceaniche.<ref>{{Cita pubblicazione | autore=J. F. Kasting | titolo=Runaway and Moist Greenhouse Atmospheres and the Evolution of Earth and Venus | rivista=Icarus | anno=1988 | volume=74 | pp=472-494 | url=http://adsabs.harvard.edu/abs/1988Icar...74..472K | accesso=31 marzo 2007 | dataarchivio=11 luglio 2007 | urlarchivio=https://web.archive.org/web/20070711040311/http://adsabs.harvard.edu/abs/1988Icar...74..472K | urlmorto=no}}</ref>
L'incremento conseguente di
In luce di ciò, a meno di [[Ingegneria planetaria|interventi]], la Terra sarà effettivamente abitabile per ancora circa 500 milioni di anni.<ref>{{Cita web |
Successivamente il sole incomincerà a espandersi, fino a raggiungere, in circa 5 miliardi di anni, le dimensioni di una [[gigante rossa]]. Secondo i modelli, esso si espanderà di circa il 99% della distanza di orbita terrestre odierna (1 [[unità astronomica]], o UA). Tuttavia in questo periodo l'orbita terrestre si sarà già spostata di circa 1,7 UA a causa della diminuita massa solare e conseguente minore gravità. Si ritiene che il pianeta possa evitare di essere inglobato dall'aumentato volume solare verso lo spazio esterno, sebbene la maggior parte, se non la totalità, della vita presente sarà estinta.<ref name="sun_future" /> Tuttavia le più recenti simulazioni mostrano che l'orbita terrestre, a causa di effetti di marea, decadrà, causando il suo ingresso nell'atmosfera solare, con conseguente distruzione.<ref>{{Cita news | url=http://space.newscientist.com/article/dn13369-hope-dims-that-earth-will-survive-suns-death.html?feedId=online-news_rss20 | titolo=Hope dims that Earth will survive Sun's death | data=22 febbraio 2008 | editore=NewScientist.com news service | autore=Jason Palmer | accesso=28 febbraio 2008 | urlarchivio=https://web.archive.org/web/20080317001540/http://space.newscientist.com/article/dn13369-hope-dims-that-earth-will-survive-suns-death.html?feedId=online-news_rss20
| dataarchivio=17 marzo 2008 | urlmorto=sì}}</ref>{{-}}
== La Terra nella mitologia e nella fantascienza ==
La Terra è stata spesso personificata come una [[divinità]], più precisamente una divinità femminile
La Terra è anche stata descritta come una voluminosa [[astronave]]
Una foto della Terra scattata dalla [[sonda spaziale]] [[Voyager 1]] ispirò [[Carl Sagan]] nel descriverla per primo come un "puntino azzurro".<ref>{{cita web|titolo=Terra: pallido puntino azzurro|url=
Nella [[fantascienza]] la Terra è spesso la [[Capitale (città)|capitale]] o il principale centro amministrativo di un ipotetico governo galattico,
Nella ''[[Guida galattica per gli autostoppisti (serie)|Guida galattica per gli autostoppisti]]'', una serie di romanzi di [[Douglas Adams]], la Terra è descritta come un pianeta ''"[[Praticamente innocuo]]''".<ref>{{Cita libro
|autore= [[Douglas Adams]]
|titolo= Praticamente innocuo
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|editore= [[Arnoldo Mondadori Editore]]
|edizione= collana Urania (collana) n° 1209
|
}}.
</ref> Nella stessa serie viene detto che la Terra è un [[supercomputer]] costruito da esseri altamente avanzati provenienti da un'[[dimensione parallela|altra dimensione]] per ottenere la "[[
== Note ==
Riga 1 102 ⟶ 821:
== Bibliografia ==
* {{Cita testo | data= 1940 | autore = Julius Bartels |
* {{Cita testo | data= 1970 | annooriginale = 1632 | autore = [[Galileo Galilei]] | curatore = [[Libero Sosio]] | titolo = [[Dialogo sopra i due massimi sistemi del mondo]] | città = Torino | editore = Einaudi | cid = Dialogo }}
* {{Cita testo | data = 1978 | autore = [[Ferruccio Mosetti
* {{Cita testo | data= 1982 | annooriginale = 1634 | autore = Galileo Galilei | curatore = Giulio Barsanti | titolo = Il nuovo universo e la riforma del sapere | editore = Le Monnier | città = Firenze |
* {{Cita testo | data= 1991 | autore = Gary Brent Dalrymple | titolo = The Age of the Earth | editore = Stanford University Press | città = Palo Alto |
* {{Cita testo | data= 1991 | autore = [[James Ephraim Lovelock
* {{Cita testo | data= 1992 | autore = [[James Ephraim Lovelock
* {{Cita testo | data= 1996 | autore = Massimo Boschetti |
* {{Cita testo | data= 1996 | autore = Ronald T. Merrill |
* {{Cita testo | data= 1996 | autore = Franco Ricci Lucchi | titolo = La scienza di Gaia | città = Bologna | editore = Zanichelli |
* {{Cita testo | data= 1998 | autore = Paolo Candy | titolo = Le meraviglie del cielo. Guida al riconoscimento e alla fotografia dei fenomeni atmosferici e astronomici visibili a occhio nudo | città = Cornaredo | editore = Il Castello |
* {{Cita testo | data= 2001 | autore = Frederic G. Bell | titolo = Geologia ambientale | editore = Zanichelli | città = Bologna |
* {{Cita testo | data= 2001 | autore = Lucy Jago | titolo = Aurora boreale | città = Milano | editore = Rizzoli |
* {{Cita testo | data= 2001 | annooriginale = 1995 | autore = David K. Lynch |
* {{Cita testo | data= 2002 | autore = [[James Ephraim Lovelock
* {{Cita testo | data= 2002 | autore = David McWilliams Ludlum | titolo = Weather | città = New York, London | editore = HarperCollins | cid = Weather |
* {{Cita testo | data= 2003 | autore = [[Lucio Russo]] | titolo = Flussi e riflussi. Indagine sull'origine di una teoria scientifica | città = Milano | editore = Feltrinelli |
* {{Cita testo | data= 2004 | autore = Odile Guérin | titolo = Tout savoir sur les marées | città = Rennes | editore = Ouest-France |
* {{Cita testo | data= 2004 | autore = Arthur N. Strahler |
* {{Cita testo | data= 2006 | autore = Roberto Bondì | titolo = Blu come un'arancia. Gaia tra mito e scienza | città = Torino | editore = UTET |
* {{Cita testo | data= 2006 | autore = Steven Hutchinson |
* {{Cita testo | data= 2012 | annooriginale = 1999 | autore = Edward Aguado |
=== Pubblicazioni ===
* {{cita pubblicazione |
* {{cita pubblicazione |
* {{cita pubblicazione |
== Voci correlate ==
{{div col}}
* [[Asse del male (cosmologia)|Asse del male]]
* [[Asse terrestre]]
* [[Astronomia]]
* [[Biologia]]
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* [[Geodesia]]
* [[Geografia]]
* [[Geografia
* [[Geosfera]]
* [[Glaciazione]]
* [[Mondo]]
* [[Raggio
* [[Rigonfiamento equatoriale]]
* [[Scienza del sistema Terra]]
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== Altri progetti ==
{{interprogetto
{{Interprogetto/notizia|Astronomia: scoperto il primo pianeta simile alla Terra|data=25 gennaio 2006}}
== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
* {{Cita web|url=http://worldwind.arc.nasa.gov/|titolo=NASA World Wind|lingua=en|accesso=27 aprile 2005|dataarchivio=6 gennaio 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180106075159/http://worldwind.arc.nasa.gov/|urlmorto=sì}} Grazie alle immagini provenienti dal satellite, questo programma permette di guardare qualunque punto della
* {{Cita web |url = http://www.flashearth.com/ |titolo= Flash Earth
* {{Cita web|
* {{Cita web|url=http://www.geody.com/?world=terra|titolo=Geody Earth|lingua=en}} Motore di ricerca mondiale per località e coordinate che supporta [[Google Earth]], [[NASA World Wind]], [[Celestia]], [[Stellarium]], [[Sistema di posizionamento globale|GPS]] e altre applicazioni.
{{Sistema solare}}
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{{vetrina|25|11|2005|Wikipedia:Articoli in vetrina/Segnalazioni/Terra|arg=astronomia}}
[[Categoria:Terra| ]]
[[Categoria:Pianeti terrestri]]
[[Categoria:Pianeti terrestri nella zona abitabile]]
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