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{{nd}}
{{D|Balkh (sito archeologico)|Balkh (Afghanistan)|commento=c'è ancora una città a tutti gli effetti}}
{{D|Bactra|Balkh|commento=è forse opportuno dividere la trattazione della città antica da quella moderna}}
{{avvisounicode}}
{{Divisione amministrativa
|Nome = Balkh
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|Sito =
}}
'''Balkh''' (in [[lingua dari|dari]] e [[pashtu]]; {{farsi|بلخ|Balḫ}}; in [[persiano antico]]: 𐎲𐎾𐎧, ''Bāxtri''; {{Lang-grc|Βάκτρα|Báktra}}; in [[lingua battriana|battriano]] Βάχλο, ''Bakhlo''; in italiano ''Bactra'' o ''Battra'') è una città dell'[[Afghanistan]], nell'omonima [[provincia di Balkh]], circa {{M|20|u=km}} a nord-ovest del capoluogo [[Mazar-i Sharif]], {{M|74|u=km}} a sud del fiume [[Amu Darya]], ad un'altitudine di 365 metri [[s.l.m.]]
Nei suoi pressi si trovano le rovine di Bactra, antica e fiorente città, centro di diffusione dello [[Zoroastrismo]], del [[Buddhismo]], e dell'[[Islam]], capitale della [[Battriana]] e una delle maggiori città del [[Grande Khorasan]] e della [[Grande Persia]].
 
==Etimologia==
'''Balkh''' ([[lingua persiana|persiano]]: بلخ - ''Balḫ'', [[Lingua persiana antica|persiano antico]]: 𐎲𐎾𐎧; [[Lingua greca antica|greco antico]]: Βάκτρα ''Báktra'') è stata un'antica città centro dello [[Zoroastrismo]], situata nell'attuale [[Afghanistan]]. Oggi è una piccola città dell'omonima provincia di [[Balkh]], circa 20&nbsp;km a nord-ovest della capitale [[Mazar-i Sharif]], e 74&nbsp;km a sud del fiume [[Amu Darya]]. Ai tempi era una delle maggiori città del [[Grande Khorasan]].
Il nome della provinciacittà e dellodella Statosua provincia appaiono nelle iscrizioni in [[lingua persiana antica]] (B.h.i 16; Dar Pers e.16; Nr. a.23) come Bāxtri, ovvero Bakhtri. È scritto nell'[[Avesta]] Bāxδi. Da quest'ultimo derivano iil passi[[medio intermedi dipersiano]] Bāxli, il [[sanscrito]] Bahlīka, Balhika, ‘Bactrian'il greco Báktra, l'armeno Bahl e, per trasposizione, il persiano moderno Balx, ovvero Balkh.<ref>Daniel Coit Gilman, Harry Thurston Peck, Frank Moore Colby, "The New international encyclopædia, Volume 2", Dodd, Mead and Company, 1902, p. 341.</ref>
 
Era nota soprattutto come centro e capitale della Battria o Takharistan. Balkh è oggi un cumulo di rovine, situate a circa 12&nbsp;km dalla sponda destra del fiume stagionale [[Balkh (fiume)|Balkh]], ad un'altitudine di 365 metri [[s.l.m.]].
 
==Storia==
Balkh è una delle più antiche città del mondo, ed è considerata la prima in cui si trasferirono le tribù [[Indoiranici|indoiraniche]] provenienti dal nord dell'[[Amu Darya]], attorno al 2000 a.C.- 1500 a.C.<ref>[[Nancy Dupree|Nancy Hatch Dupree]], ''An Historical Guide to Afghanistan'', 1977, Kabul, Afghanistan.</ref> Gli [[arabi]] la chiamavano ''Umm al-Bilād'' o "Madre delle città" (cioè "metropoli"), a causa della sua antichità e della sua grandezza.<ref>Frank Harold, ''Balkhi and Mazar-e-Sharif'', Silk Road Seattle.</ref> La città era un tradizionale centro dello [[Zoroastrismo]], [[Buddhismo]] e [[Islam]].<ref name=Tarn>William Woodthorpe, ''The Greeks in Bactria and India'', prima edizione 1938, seconda edizione 1951, terza edizione 1984, pp. 114-115 e n. 1.</ref> Il nome ''Zariaspa'', nome alternativo della città o di una sua parte, potrebbe derivare dell'importante tempio del fuoco zoroastriano Azar-i-Asp.<ref name=Tarn/> Balkh è considerato il primo luogo in cui [[ZoroastroZarathustra]] applicò la propria religione, nonché il luogo dove morì.
 
Balkh è una delle più antiche città del mondo, ed è considerata la prima in cui si trasferirono le tribù [[Indoiranici|indoiraniche]] provenienti dal nord dell'[[Amu Darya]], attorno al 2000 a.C.- 1500 a.C.<ref>Nancy Hatch Dupree, ''An Historical Guide to Afghanistan'', 1977, Kabul, Afghanistan</ref> Gli [[arabi]] la chiamavano ''Umm al-Bilād'' o "Madre delle città" (cioè "metropoli"), a causa della sua antichità e della sua grandezza.<ref>Frank Harold, ''Balkhi and Mazar-e-Sharif'', Silk Road Seattle</ref> La città era un tradizionale centro dello [[Zoroastrismo]].<ref name=Tarn>William Woodthorpe, ''The Greeks in Bactria and India'', prima edizione 1938, seconda edizione 1951, terza edizione 1984, pp. 114-115 e n. 1</ref> Il nome ''Zariaspa'', nome alternativo della città o di una sua parte, potrebbe derivare dell'importante tempio del fuoco zoroastriano Azar-i-Asp.<ref name=Tarn/> Balkh è considerato il primo luogo in cui [[Zoroastro]] applicò la propria religione, nonché il luogo dove morì.
 
[[File:BactriaMap.jpg|thumb|left|upright=1.4|Mappa indicante Balkh (qui chiamato ''Bactres''), capitale della [[Battria]]]]
 
Dato che gli indoiraniciindoarii costruirono il loro primo regno a Balkh (Battria, Daxia, Bukhdi) alcuni studiosi credono che fu da questa zona che varie ondate di indoiraniciindoarii si sparserodiffusero in [[Iran]] e [[Sistan e Baluchistan|Sistan]], dove si trasformarono in [[Persiani]], [[Pashtun]] e [[Baluchi]]. Coloro che rimasero in Battria divennero gli attuali [[Tagiki]], stanziati nell'odierna Balkh e nei suoi dintorni. Il periodo compreso tra il 2500 a.C. ed il 1900 a.C. fu il più importante nella storia di Balkh, e fu in questo relativamente breve lasso di tempo che fu fondato un regno la cui popolazione iniziò a spargersi, e che il regno guadagnò importanza negli imperi [[Medi|medo]] e [[impero persiano|persiano]] nel [[700 a.C.]], circa {{formatnum:1000}} anni dopo. I cambiamenti climatici portarono alla [[desertificazione]] già in tempi lontani, quando la regione era molto fertile. La lunga storia cittadina e la sua antica importanza sono testimoniate dalla popolazione locale, che ne parla come della "Madre delle città" e luogo di morte di Zoroastro.<ref>[http://tenets.zoroastrianism.com/padshah33.html Padshahs & Pehelvans: by Rohinton G.N. Panthaky]</ref> La sua fondazione viene leggendariamente associata a [[Keyumars]], primo re del mondo in una leggenda persiana; ed è certo che, in tempi molto lontani, era una rivale di [[Ecbàtana]], [[Ninive]] e [[Babilonia]]. Esiste un'antica leggenda secondo la quale in questo posto sarebbe sepolto l'antico santuario di [[Anahita]], talmente ricco da richiamare l'attenzione dei cercatori di tesori.
 
La lunga storia cittadina e la sua antica importanza sono testimoniate dalla popolazione locale, che ne parla come della "Madre delle città" e luogo di morte di Zarathustra.<ref>[http://tenets.zoroastrianism.com/padshah33.html Padshahs & Pehelvans: by Rohinton G.N. Panthaky]</ref> La sua fondazione viene leggendariamente associata a [[Keyumars]], primo mitico re del mondo secondo una leggenda persiana; ed è certo che, in tempi molto lontani, era una rivale di [[Ecbatana]], [[Ninive]] e [[Babilonia (regione storica)|Babilonia]]. Esiste un'antica leggenda secondo la quale in questo posto sarebbe sepolto l'antico santuario di [[Anahita]], talmente ricco da richiamare l'attenzione dei cercatori di tesori.
Per molto tempo la città fu la sede centrale dello Zoroastrismo, il cui fondatore, Zoroastro, morì all'interno delle sue mura secondo il poeta persiano [[Ferdowsi]]. Le fonti armene affermano che il [[parti]]ano Arsac si insediò qui.
 
Per molto tempo la città fu la sede centrale dello Zoroastrismo, il cui fondatore, ZoroastroZarathustra, morì all'interno delle sue mura secondo il poeta persiano [[Ferdowsi]]. Le fonti armene affermano che il [[parti]]ano Arsac si insediò qui.
=== Buddhismo ===
 
=== Buddhismo ===
Secondo le ''Memorie'' di [[XuanzangXuánzàng]] esistevano circa un centinaio di monasteri buddhisti in città o nelle sue vicinanze quando la visitò, nel [[VII secolo]]. Vi erano <noinclude>3000</noinclude> monaci ed un grande numero di [[stupa]] ed altri monumenti religiosi. Lo stupa più impressionante era il [[Navbahar]] (in [[Lingua sanscrita|sanscrito]] "nuovo monastero") che possedeva una statua molto costosa del [[Gautama Buddha|Buddha]]. Il tempio era guidato da [[Kashmiri]] chiamati Pramukh (che, a causa della forma arabizzata del nome, ''Barmak'', divennero noti come [[Barmecidi]]). Poco prima della conquista araba il monastero divenne un [[Tempio del fuoco|tempio del fuoco Zoroastriano]]. Una notizia curiosa su questo edificio è stata trovata negli scritti del geografo arabo [[Ibn Hawqal]], un viaggiatore arabo del X secolo, il quale descrisse Balkh come costruita con argilla, con mura e sei porte, e grande circa metà [[parasanga]]. Cita anche un castello ed una moschea.
 
{{citazione|Sappiamo inoltre che molti centri religiosi buddhisti fiorirono in Khorasan, e che il più importante era il Nawbahar (Nuovo Tempio) nei pressi della città di Balkh, che evidentemente serviva come meta di pellegrinaggio per i capi politici che giungevano da lontano per rendergli omaggio|''Reinterpreting Islamic historiography: Hārūn al-Rashīd and the narrative of the ʻAbbāsid caliphate''<ref>''Reinterpreting Islamic historiography: Hārūn al-Rashīd and the narrative of the ʻAbbāsid caliphate'', Tayeb El-Hibri Edition Cambridge University Press, 1999, p. 8, ISBN 0-521-65023-2, 9780521650236</ref>| Furthermore we know that a number of Buddhist religious centres had flourished in Khorasan the most important was the Nawbahar (New Temple) near the town of Balkh , which evidently served as a pilgrimage centre for political leaders who came from far and wide to pay homage to it|lingua=en}}
 
{{citazione|Numerosi testi medici, farmacologici e tossicologici in sanscrito furono tradotti in arabo per volere di Khālid al-Barmakī, [[visir]] didel [[califfo]] [[abbaside]] [[al-Mansur]]. Khālid era il figlio del sacerdote capo di un monastero buddhista. Alcuni della famiglia vennero uccisi dagli arabi quando questi conquistarono Balkh; altri tra cui Khālid sopravvissero convertendosi all'Islam. Divennero noti come i [[Barmecidi]] di [[Baghdad]]|''India, the ancient past: a history of the Indian sub-continent from c. 7000 BC to AD 1200''<ref>''India, the ancient past: a history of the Indian sub-continent from c. 7000 BC to AD 1200'', Burjor Avari Edition, Taylor & Francis, 2007, ISBN 0-415-35616-4, ISBN 978-0-415-35616-9, p. 220</ref>|A large number of Sanskrit medical, pharmacological toxicological texts were translated into Arabic under the patronage of Khalid, the vizier of AL-Mansur. Khalid was the son of a chief priest of a Buddhist monastery. Some of the family were killed when the Arabs captured Balkh ; others including Khalid survived by converting to Islam. They were to be known as the Barmikis of Baghdad|lingua=en}}
 
Al tempo della conquista islamica della [[impero persiano|Persia]] nel VII secolo, comunque, Balkh si era dimostrata un avamposto dalla resistenza ed un luogo sicuro per l'imperatore persiano [[Yazdgard III]], il quale si rifugiò qui fuggendo dall'esercito di Umar. In seguito, nel IX secolo, durante il regno di [[Ya'qub ibn al-Layth al-Saffar]], l'Islam divenne particolarmente radicato nella popolazione locale.
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Nel [[1220]] [[Gengis Khan]] saccheggiò Balkh, ne macellò gli abitanti radendo al suolo le difese cittadine. Lo stesso trattamento venne loro riservato nel XIV secolo da [[Tamerlano]]. Nonostante questo, [[Marco Polo]] la descriveva ancora come "una nobile e grande città".
 
Nel [[XVI secolo]] gli [[Usbechi]] entrarono a Balkh. Il sovrano [[Mogol]] [[Shah Jahan]] li combatté senza successo per molti anni, attorno al 1640. Balkh divenne la sede del governo di [[Aurangzeb]] nella sua gioventù. Nel [[1736]] fu conquistata da [[Nadir Shah]]. Sotto la monarchia [[Durani]] cadde in mano agli afganiafghani; venne conquistata dallo [[Scià]] Murad di [[Kunduz]] nel [[1820]], e per qualche tempo fu soggetta all'[[Emirato di Bukhara]]. Nel [[1850]] [[Dost Mohammed]],<ref name="WDL">{{Cita web |url = http://www.wdl.org/en/item/11748/ |titolo = Persia, Arabia, etc. |sito= [[World Digital Library]] |data = 1852 |accesso=27 luglio 2013}}</ref> dei Barakzai, conquistò Balkh, che da quel momento rimase sotto il controllo afgano. Nel [[1866]] Balkh perse il suo status amministrativo di città a favore della vicina di [[Mazar-i Sharif]].<ref name=Iranica>F. Grenet, "[http://www.iranica.com/newsite/articles/v3f6/v3f6a024.html BALK] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20090102204916/http://www.iranica.com/newsite/articles/v3f6/v3f6a024.html |date=2 gennaio 2009 }}", [[Encyclopædia Iranica]], Stati Uniti d'America, Columbia University.</ref>
 
=== Balkh nel [[1911]] ===
Nel [[1911]] Balkh era un insediamento composto da circa 500 case di coloni afgani, da una colonia di [[ebrei]] e da un piccolo [[bazar]] situati in mezzo ad ettari di detriti e macerie. Entrando dalla porta occidentale (''Akcha''), si passava sotto a tre archi in cui si potevano riconoscere i resti dall'antica Moschea del Venerdì (''JamaʿJāmiʿ Masjid''). Le mura esterne, quasi tutte in rovina, avevano un perimetro stimato di 10 o {{M|11&nbsp;|u=km}}. A sud-est vi erano i resti di mura che dimostravano la presenza dei [[Mongoli]].
 
Fortezza e [[Cittadella (fortezza)|cittadella]] a nord-est erano costruiti su un'altura, cintati da mura e da un fossato. Di loroesse è rimasto molto poco, tra cui alcuni pilastri. La Moschea Verde (''Masjid Sabz'') prende il nome dalla grande cupola che la sovrasta, e si dice che sia stata la tomba del ''[[khwaja]]'' [[Abu-Nasr Parsa]]. Di leiessa resta solo l'entrata della vecchia ''[[madrasa]]''.
Nel [[1911]] Balkh era un insediamento composto da circa 500 case di coloni afgani, da una colonia di [[ebrei]] e da un piccolo [[bazar]] situati in mezzo ad ettari di detriti e macerie. Entrando dalla porta occidentale (''Akcha''), si passava sotto a tre archi in cui si potevano riconoscere i resti dall'antica Moschea del Venerdì (''Jamaʿ Masjid''). Le mura esterne, quasi tutte in rovina, avevano un perimetro stimato di 10 o 11&nbsp;km. A sud-est vi erano i resti di mura che dimostravano la presenza dei [[Mongoli]].
 
La città era difesa da una guarnigione di poche centinaia di irregolari (''kasidarskasidar''), dato che le truppe regolari dell'[[Afghan Turkestan]] erano state dislocate a [[Takhtapul]], vicino a Mazar-i- Sharif. I giardini nord-orientali contenevano un [[caravanserraglio]] che rappresentava un lato della corte, affiancato da un gruppo di ''[[Platanus|Platanus orientalis]]''.<ref>''[[Encyclopædia Britannica]]'', [[Encyclopædia Britannica Eleventh Edition|XI edizione]], [[Cambridge University Press]], 1911.</ref>
Fortezza e [[Cittadella (fortezza)|cittadella]] a nord-est erano costruiti su un'altura, cintati da mura e da un fossato. Di loro è rimasto molto poco, tra cui alcuni pilastri. La Moschea Verde (''Masjid Sabz'') prende il nome dalla grande cupola che la sovrasta, e si dice che sia stata la tomba del ''[[khwaja]]'' [[Abu-Nasr Parsa]]. Di lei resta solo l'entrata della vecchia ''[[madrasa]]''.
 
=== Balkh oggi ===
La città era difesa da una guarnigione di poche centinaia di irregolari (''kasidars''), dato che le truppe regolari dell'[[Afghan Turkestan]] erano state dislocate a [[Takhtapul]], vicino a Mazar-i-Sharif. I giardini nord-orientali contenevano un [[caravanserraglio]] che rappresentava un lato della corte, affiancato da un gruppo di ''[[Platanus|Platanus orientalis]]''.<ref>''[[Encyclopædia Britannica]]'', [[Encyclopædia Britannica Eleventh Edition|XI edizione]], [[Cambridge University Press]], 1911</ref>
 
Un progetto di ammodernamento fu iniziato nel [[1934]], con l'obbiettivoobiettivo di creare otto strade, case e bazar. La moderna Balkh è un centro industriale per la produzione di cotone, noto in Occidente col nome di "agnello persiano" ([[Karakul]]), mandorle e meloni.
== Balkh oggi ==
 
Un progetto di ammodernamento fu iniziato nel [[1934]], con l'obbiettivo di creare otto strade, case e bazar. La moderna Balkh è un centro industriale per la produzione di cotone, noto in Occidente col nome di "agnello persiano" ([[Karakul]]), mandorle e meloni.
 
Nelle sue rovine si trovano molti luoghi di interesse archeologico:
* La ''[[madrasa]]'' dodi Sayed Subhan Quli Khan.
* Bala-Hesar,[[Santuario santuariodi e moschea diKhoja KhwajaAbu Nasr Parsa.]]
* La tomba della poetessa [[Rabia Balkhi|Rabi'a Balkhi]].
* [[Haji Piyada|La Moschea a Nove Cupole]] (''Masjid Now Gumbad''). Questa moschea finemente ornata, chiamata anche ''Haji Piyada'', è il più antico monumento islamico dell'Afghanistan.
* Tap-e Rustam e Takht-e Rustam
* [[Bala Hissar (Balkh)|Bala Hissar]] e mura cittadine
 
== AnticheSito rovine di Balkharcheologico ==
 
[[File:BhalkCapital.jpg|thumb|Resti del capitello ellenistico ritrovati a Balkh]]
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Nel [[2003]] sono iniziati gli scavi per identificare gli strati risalenti al periodo degli [[Achemenidi]] e dei [[Greci]]. Resti delle capitali ellenistiche sono stati trovati, identificati come resti della città [[Dinastia seleucide|seleucide]] e [[Regno greco-battriano|greco-battriana]] di Battra.
 
Le prime costruzioni [[Buddhismo|buddhiste]] si sono dimostrate più resistenti di quelle del periodo islamico. Il [[Top-Rustam]] ha 46 metri di diametro alla base e 27 in cima, è circolare ed ha un'altezza di 15 metri. Le quattro volte circolari sono scavate all'interno, ed i quattro passaggi sono stati bucati dall'esterno. La base dell'edificio è costruita con mattoni essiccati di circa {{M|60&nbsp;|u=cm}} e spessi 10–13&nbsp;{{M|10|–|13|u=cm}}. Il [[Takht-e Rustam]] ha una forma a cuneo. È stato apparentemente costruito in fango ''[[pisé]]'' (fango mescolato con paglia e malta). È possibile in queste rovine riconoscere il ''[[Nava Vihara]]'' descritto dal viaggiatore cinese [[Xuánzàng]]. Esistono nelle vicinanze i resti di altri [[stupa]].
 
I mucchi di rovine sulla strada per Mazar-i Sharif rappresentano probabilmente il luogo di una città vecchia quanto quella dove oggi sorge Balkh. Un famoso personaggio della provincia di Balkh fu il [[sultano]] Muhmmad Khan della tribù Mamozai, la persona più ricca del tempo. Si dice che possedesse centinaia di migliaia di acri di terra. Gli abitanti locali lo consideravano il Khan di Balkh.
 
La devastazione degli anni Venti del XXI secolo ha dato luogo a ripetuti furti del materiale archeologico<ref>[https://www.bbc.com/news/world-asia-68311913 Kawoon Khamoosh, ''Afghanistan: Archaeological sites «bulldozed for looting»'', BBC News, 22 febbraio 2024].</ref>.
 
== Ruolo culturale ==
 
Balkh era la principale città da cui partirono gli [[arii|arianiArii]] verso altre parti della Persia e verso l'[[Hindustan]]. Rimase una città chiave per la civiltà ariana nei secoli seguenti.
 
Balkh ebbe un ruolo di primo piano dello sviluppo della [[lingua persiana|lingua]] e [[letteratura persiana]]. Le prime opere della letteratura persiana furono scritte da poeti e scrittori originari di Balkh (es.: [[Rabia Balkhi]]).
 
Nel 1207 Balkh ha dato i natali a Celaleddin[[Gialal al-Din Rumi]], noto come Mevlana (+m. [[Konya]], 1273), fondatoremistico e poeta tra i più significativi dell'ordinedella dei[[letteratura Derviscipersiana]].
 
==Etimologia==
 
Il nome della provincia e dello Stato appaiono nelle iscrizioni in [[lingua persiana antica]] (B.h.i 16; Dar Pers e.16; Nr. a.23) come Bāxtri, ovvero Bakhtri. È scritto nell'Avesta Bāxδi. Da quest'ultimo derivano i passi intermedi di Bāxli, il sanscrito Bahlīka, Balhika ‘Bactrian', l'armeno Bahl e, per trasposizione, il persiano moderno Balx, ovvero Balkh.<ref>Daniel Coit Gilman, Harry Thurston Peck, Frank Moore Colby, "The New international encyclopædia, Volume 2", Dodd, Mead and Company, 1902, p. 341</ref>
 
== Note ==
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== Voci correlate ==
* [[BalhaeBattria]]
* [[Barmecidi]]
* [[Rossane]]
 
== Altri progetti ==
{{Interprogetto|commons=category:Balkhinterprogetto|wikt=Bactra|wikt_etichetta=Bactra}}
 
== Collegamenti esterni ==
{{Controllo di autorità}}
* {{Collegamenti esterni}}
 
{{Zoroastrismo}}
[[Categoria:Siti archeologici del Balkh]]
{{Controllo di autorità}}
{{Portale|Afghanistan}}
[[Categoria:Balkh| ]]
[[Categoria:Città lungo la via della seta]]