Osservatorio siriano per i diritti umani: differenze tra le versioni

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Il L'''Syrian Observatory for Human Rights''' o in italiano: '''Osservatorio siriano per i diritti umani''' (in sigla: SOHR; Arabo: '''{{arabo|المرصد السوري لحقوق الإنسان''', ''|al-Marṣad al-sūrī li-ḥuqūq al-insān'')}}, fondato nel maggioin [[2006lingua inglese|inglese]] da''Syrian RamiObservatory Abdulrahman,for unHuman commercianteRights'', diin vestiti[[Sigla di(linguistica)|sigla]] origine'''SOHR''') sirianaè eun diufficio religioneinformazioni islamicache sunnita,dalla hasua sede presso l'abitazione di questi a Coventry<ref name="NYT">{{Citadocumenta news|titolo=Al'abuso Verydei Busydiritti Manumani Behindin the Syrian Civil War’s Casualty Count|url=http://www.nytimes.com/2013/04/10/world/middleeast/the-man-behind-the-casualty-figures-in-syria.html?pagewanted=all&_r=0|editore=[[New York TimesSiria]]|data=9, aprilefondato 2013|accesso=31nel maggio 2013}}</ref>,[[2006]]. edDal è[[2011]] unsi ufficiooccupa informazionidel checonflitto documentasiriano. l'abuso dei diritti umani nella [[Guerra civile siriana]].
 
La SOHR, pur essendo composta dal solo Abdulrahman, è tra le organizzazioni più citate dai mezzi di informazione internazionali<ref name="Reuters">{{Cita news|autore= Abbas, Mohammed; Golovnina, Maria (editing) |url= http://uk.reuters.com/article/2011/12/08/uk-britain-syria-idUKTRE7B71XG20111208 |titolo= Coventry – an unlikely home to prominent Syria activist |editore= [[Reuters]] |data= 8 dicembre 2011 |accesso= 11 giugno 2012 |urlarchivio= http://www.webcitation.org/68LZFIQ5S |dataarchivio= 11 giugno 2012 |urlmorto= no}}</ref><ref name="RT-questions-credibility-25-02-2012">[http://rt.com/news/syrian-observatory-human-rights-reliability-223/ "Russia questions credibility of Syrian Observatory for Human Rights,"] RT (25 February 2012). Retrieved 6 May 2013.</ref>. È stata anche accusata di fornire informazioni atte a portare simpatia per gli estremisti arabi sunniti a scapito delle altre etnie e religioni, di distorcere i fatti a scopo di propaganda antigovernativa<ref>[http://www.ossin.org/crisi-siria/1362-la-bufala-dellosservatorio-siriano-dei-diritti-umani La bufala dell'Osservatorio Siriano dei diritti umani]</ref> e di non essere in generale credibile<ref>[[AsiaNews]]: [http://www.asianews.it/news-en/Massacres-by-Islamic-extremists-bolster-Bashar-al-Assad-28219.html ''Massacres by Islamic extremists bolster Bashar al-Assad''], 17 June 2013, retrieved 8 July 2013</ref><ref name="theguardian.com">[http://www.theguardian.com/commentisfree/2012/jul/12/syrian-opposition-doing-the-talking The Syrian opposition: who's doing the talking?], ''[[The Guardian]]'', 12 July 2012</ref>.
Il SOHR è tra le organizzazioni più citate dai mezzi di informazione internazionali in merito alla [[guerra civile siriana]].<ref>{{Cita news|url=https://www.lemonde.fr/proche-orient/article/2013/03/15/oussama-suleiman-le-comptable-de-l-hecatombe-syrienne_1848522_3218.html|titolo=Le comptable de l'hécatombe syrienne|editore=[[Le Monde]]|data=15 marzo 2013|accesso=30 aprile 2017}}</ref>
 
== Organizzazione ==
L'organizzazione è gestita solamente da un uomo chiamato Rami Abdulrahman, che dalla sua abitazione a [[Coventry]] documenta i presunti episodi della guerra civile siriana.<ref name="NYT">{{Cita news|titolo=A Very Busy Man Behind the Syrian Civil War’s Casualty Count|url=https://www.nytimes.com/2013/04/10/world/middleeast/the-man-behind-the-casualty-figures-in-syria.html?pagewanted=all|editore=[[New York Times]]|data=9 aprile 2013|accesso=31 maggio 2013}}</ref><ref name="Reuters">{{Cita news |autore= Abbas, Mohammed; Golovnina, Maria (editing) |url= https://uk.reuters.com/article/2011/12/08/uk-britain-syria-idUKTRE7B71XG20111208 |titolo= Coventry – an unlikely home to prominent Syria activist |editore= [[Reuters]] |data= 8 dicembre 2011 |accesso= 11 giugno 2012 |urlarchivio= https://www.webcitation.org/68LZFIQ5S?url=http://uk.reuters.com/article/2011/12/08/uk-britain-syria-idUKTRE7B71XG20111208 |dataarchivio= 11 giugno 2012 |urlmorto= no }}</ref> Abdulrahman è un siriano musulmano sunnita che possiede un negozio di abbigliamento.<ref name="NYT" />
 
In un'intervista della [[Reuters]] del dicembre 2011, Abdulrahman ha dichiarato che l'osservatorio possiede una rete di oltre 200 persone.<ref name="Reuters" /> Nel 2012 Süddeutsche Zeitung ha descritto il SOHR come un'organizzazione composta da un unico membro e con un solo lavoratore fisso, Rami Abdulrahman.<ref>{{Cita news|url=http://www.sueddeutsche.de/politik/syrische-beobachtungsstelle-fuer-menschenrechte-ominoese-protokollanten-des-todes-1.1522443|titolo=Ominöse Protokollanten des Todes|editore=[[Süddeutsche Zeitung]]|data=26 novembre 2012}}</ref> Nell'aprile 2013 il [[New York Times]] lo ha descritto al telefono tutta la giornata con i suoi contatti in Siria, contando su quattro uomini all'interno del paese che raccolgono le informazioni da più di 230 attivisti, mentre si occupa lui stesso di mettere insieme tutte le informazioni.<ref name="NYT" /> In un'intervista dell'ottobre 2015 con la testata Russia Today, Rami Abdulrahman ha affermato di aver visitato il paese natale per l'ultima volta quindici anni prima.<ref>{{Cita news|url=https://www.rt.com/news/317813-sohr-visit-syria-long/|titolo=EXCLUSIVE: Man who runs SOHR admits to RT he last visited Syria 15 years ago|editore=[[Russia Today]]|data=6 ottobre 2015}}</ref>
 
== Controversia sul diritto di usare il nome ==
Nel gennaio 2012 viene pubblicata una lettera dal sito syriahr.org,<ref>Il sito, attualmente offline, era inizialmente stato aperto come edizione in inglese del SOHR.</ref> che sostiene di essere il sito del reale Osservatorio per i diritti umani.<ref name="BBC">{{Cita news|url=https://www.bbc.com/news/world-middle-east-17076386|titolo=UK activist lifting the lid on secret Syria|editore=[[BBC]]|data=18 febbraio 2012|accesso=30 aprile 2017}}</ref> Nella lettera si fa riferimento a Osama Suleiman, vero nome di Rami Abdulrahman, indicato come ex volontario dell'organizzazione.
 
La lettera sostiene che nel mese di agosto 2011 era stato chiesto a Suleiman di rinunciare al suo posto di volontario, dopo presunti legami con [[Rifa'at al-Assad]]. Come prova di tali legami, si afferma che riportava dati sulle vittime dell'esercito siriano, che l'organizzazione, non avendo contatti con il governo, non poteva verificare. Secondo la lettera, Suleiman si sarebbe così vendicato cambiando i dati di username e password del sito ''syriahr.net'', in modo che solo lui potesse accedere e pubblicare materiale, e si sarebbe successivamente dichiarato presidente dell'organizzazione. Avrebbe poi usato l'alias Rami Abdulrahman, che inizialmente era adottato da tutti i membri del SOHR, ma che poi, allo scopo di garantire trasparenza, era stato abbandonato in favore dei nomi reali allo scoppiare della rivolta. Syriahr.org ha inoltre pubblicato una campagna diffamatoria contro Abdulrahman, accusandolo di essere incompetente e di voler screditare le altre fonti che documentavano le vittime. È stato inoltre accusato di essere un membro del [[Partito dei Lavoratori del Kurdistan|PKK]] e di aver ottenuto il supporto di amici affiliati a questa organizzazione.<ref>{{Cita web|url=http://www.syriahr.org/index.php?option=com_content&view=article&id=638&Itemid=7|titolo=Important Letter from the Syrian Observatory for Human Rights about Rami Abdul Rahman|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20120210195145/http://www.syriahr.org/index.php?option=com_content&view=article&id=638&Itemid=7|dataarchivio=10 febbraio 2012}}</ref><ref name="BBC" />
 
Rami Abdulrahman ha negato tutte le accuse, pur riconoscendosi nell'identità di Osama Suleiman. In un video ha infatti mostrato i suoi documenti.<ref>{{YouTube|id=932ozP_Krzw|data=25 novembre 2011|accesso=30 aprile 2017}}</ref>
 
Abdulrahman afferma che il sito ''syriahr.org'' è gestito da Musab Azzawi, che traduceva per il SOHR, ma che è stato licenziato dopo aver falsamente dichiarato di essere un portavoce ufficiale dell'organizzazione e aver chiesto un intervento straniero in Siria.<ref name="RT">{{Cita news|url=https://www.rt.com/news/syria-death-count-political-875/|titolo=https://www.rt.com/news/syria-death-count-political-875/|editore=[[Russia Today|RT]]|data=9 febbraio 2012|accesso=30 aprile 2017}}</ref>
 
Le principali organizzazioni internazionali, nonostante la disputa in corso, hanno continuato a ritenere come fonte accreditata il sito originale gestito da Abdulrahman.
 
I siti offrivano diverse statistiche sulle vittime della guerra. Nel febbraio 2012 il sito originale riportava 5.100 morti civili e 2.000 perdite militari, mentre il sito rivale ne riportava rispettivamente 6.500 e 600.<ref name="RT" />
 
== Critiche ==
Neil Sammonds, ricercatore britannico di [[Amnesty International]] ha dichiarato che "in generale le informazioni sulle uccisioni dei civili sono molto buone, sicuramente tra le migliori, inclusi i dettagli sulle condizioni in cui le persone sarebbero state uccise".<ref name="NYT" />
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Fonti filogovernative accusano l'Osservatorio di distorcere i fatti a scopo di propaganda antigovernativa e di non essere in generale credibile.<ref>[[AsiaNews]]: [http://www.asianews.it/news-en/Massacres-by-Islamic-extremists-bolster-Bashar-al-Assad-28219.html ''Massacres by Islamic extremists bolster Bashar al-Assad''], 17 June 2013, retrieved 8 July 2013</ref><ref name="theguardian.com">[https://www.theguardian.com/commentisfree/2012/jul/12/syrian-opposition-doing-the-talking The Syrian opposition: who's doing the talking?], ''[[The Guardian]]'', 12 July 2012</ref><ref name="RT-questions-credibility-25-02-2012">[https://rt.com/news/syrian-observatory-human-rights-reliability-223/ "Russia questions credibility of Syrian Observatory for Human Rights,"] RT (25 February 2012). Retrieved 6 May 2013.</ref>
 
Durante una conferenza stampa a [[Mosca (Russia)|Mosca]] il 22 ottobre 2015 la portavoce del ministro degli esteri russo [[Marija Zacharova]] ha accusato il SOHR di mancanza di credibilità.<ref>{{Cita web|url=http://www.mid.ru/en/foreign_policy/news/-/asset_publisher/cKNonkJE02Bw/content/id/2062481|titolo=Briefing by Foreign Ministry Spokesperson Maria Zakharova, Moscow, February 4, 2016|sito=|data=4 febbraio 2016|accesso=30 aprile 2017}}</ref>
 
== Note ==
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== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
*{{cita web|http://www.syriahr.net/|Syrian Observatory for Human Rights|lingua=en}}
 
{{Controllo di autorità}}
{{Portale|Asia}}
 
[[Categoria:GuerraOrganizzazioni e gruppi armati nella guerra civile siriana]]
[[Categoria:Siria]]
[[Categoria:Guerra civile siriana]]