Altamura: differenze tra le versioni

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Persone legate ad Altamura: Aggiunte due persone legate alla città
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{{Avvisounicodend}}
{{F|centri abitati della Puglia|data=agostogennaio 20132018|commento=interepagina sezioniper sonolo gravementepiù mancantiscritta dicon fontitoni enfatizzanti la storia, quasi a volerne risaltare la supremazia rispetto a tutto il resto; paragrafi dalle informazioni molto dubbie, da ricerca originale.}}
{{Divisione amministrativa
|Nome = Altamura
|Panorama =Scorcio Altamura, basilica cattedrale palatina di Altamuras.m. assunta, 01.jpg
|Didascalia =
|Bandiera = Flag of Altamura.png
|Voce bandiera =
|Voce stemma =
|Stemma=Altamura-Stemma2.png
|Stato = ITA
|Voce stemma=
|Grado amministrativo = 3
|Stato=ITA
|Divisione amm grado 1 = Puglia
|Grado amministrativo=3
|Divisione amm grado 12 =Puglia Bari
|Amministratore locale = Vitantonio Petronella
|Divisione amm grado 2=Bari
|Partito = [[Indipendente (politica)|indipendente]] di [[centro (politica)|centro]]
|Amministratore locale=Giacinto Forte
|Data elezione = [[Elezioni comunali in Puglia del 2023#Altamura|29-5-2023]]
|Partito=[[centrodestra]]
|Altitudine = 467<ref>{{cita web|url=https://www.tuttitalia.it/puglia/74-comuni/altitudine/|titolo=Comuni pugliesi per altitudine|sito=Tuttitalia|accesso=30 aprile 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180430115430/https://www.tuttitalia.it/puglia/74-comuni/altitudine/|urlmorto=no}}</ref>
|Data elezione=15-6-2015
|Data istituzione =
|Superficie = 431.38
|Altitudine=480
|Note superficie = {{cita web |url=https://www.istat.it/it/archivio/156224 |titolo=Principali statistiche geografiche sui comuni |accesso=2 agosto 2018}}
|Superficie=431.38
|Sottodivisioni = Curtaniello, Fornello, Madonna del Buon Cammino, Masseria Franchini, [[Casal Sabini]], Parisi Vecchia, Selva, Graviscella, Masseria di Pescariello
|Note superficie=
|Divisioni confinanti = [[Bitonto]], [[Cassano delle Murge]], [[Gravina in Puglia]], [[Grumo Appula]], [[Matera]] (MT), [[Ruvo di Puglia]], [[Santeramo in Colle]], [[Toritto]]
|Abitanti=70562
|Zona sismica = 3
|Note abitanti=[http://demo.istat.it/bilmens2016gen/index.html Dato Istat]
|Gradi giorno = 1858
|Aggiornamento abitanti=30-11-2016
|Nome abitanti = altamurani
|Sottodivisioni=Fornello, Madonna del Buon Cammino, Masseria Franchini, [[Casal Sabini]], [[Parisi (Altamura)|Parisi]], [[Selva (Altamura)|Selva]]
|Patrono = [[Irene da Lecce|sant'Irene vergine e martire]]
|Divisioni confinanti=[[Bitonto]], [[Cassano delle Murge]], [[Gravina in Puglia]], [[Grumo Appula]], [[Matera]] (MT), [[Ruvo di Puglia]], [[Santeramo in Colle]], [[Toritto]]
|Festivo = 5 maggio
|Zona sismica=3
|Soprannome = {{Senza fonte|Leonessa di Puglia}}
|Gradi giorno=1858
|PIL =
|Diffusività=
|PIL procapite =
|Nome abitanti=Altamurani
|Mappa = Map of comune of Altamura (metropolitan city of Bari, region Apulia, Italy).svg
|Patrono=[[Assunzione di Maria|santa Maria Assunta]], [[Irene di Tessalonica|Santa Irene]] e [[san Giuseppe]]
|Didascalia mappa = Posizione del comune di Altamura nella città metropolitana di Bari
|Festivo=5 maggio e 15 agosto
|PIL=
|PIL procapite=
|Mappa=Map of comune of Altamura (metropolitan city of Bari, region Apulia, Italy).svg
|Didascalia mappa=Posizione del comune di Altamura nella città metropolitana di Bari
}}
 
'''Altamura''' (<small>[[Alfabeto fonetico internazionale|AFI]]</small>: {{IPA|/altaˈmura/|it}}<ref>• {{DOP|id=85125|lemma=Altamura1003299}}<br />• {{Dipi|Altamura}}</ref>; ù ''Ialtamùre'' in [[Dialetti della Puglia centrale|dialetto locale]]) è un [[ComuniComune d'(Italia)|comune italiano]] di {{formatnum:70562Popolazione|ITA}} abitanti<ref name="template divisione amministrativa-abitanti" /> della [[città metropolitana di Bari]] in [[Puglia]].
 
È l'ottavo comune della regione per popolazione<ref>[http://www.tuttitalia.it/puglia/74-comuni/popolazione/ Comuni pugliesi per popolazione]</ref>, mentre [[Primi 100 comuni italiani per superficie|per estensione è il tredicesimo in Italia e il primo nella provincia di Bari]].
 
Qui vi è prodotto il [[Pane di Altamura|pane]] [[Denominazione di origine protetta|DOP]], tipico nella sua forma (in gergo ''[[dialetto barese|sckuanéte]]'', trad. ''alto''). Il monumento principale è la [[cattedrale]] di Santa Maria Assunta, esempio di [[Romanico pugliese]], stile [[gotico]] (secolo XIII); da aggiungersi l'[[Uomo di Altamura]], scheletro integro di ''[[Homo neanderthalensis]]'', e ''cava dei dinosauri'', giacimento risalente al [[Cretacico]] con impronte di dinosauri.
 
== Geografia fisica ==
 
=== Territorio ===
12.660 ettariParte del territorio di Altamura sonoè inclusiincluso nel [[Parcoparco nazionale dell'Alta Murgia]]. Una delleDelle [[Dolina carsica|doline carsiche]] piùsi note èrileva il [[Pulo di Altamura]], cheessa si presentaapre cometra una cavità dile [[carsismoCollina|origine carsicacolline]] che si apre tra le colline dell'[[Murgia|altopiano murgiano]] a circa 477467 {{m s.l.m.}}; misura 550&nbsp;m di diametro e 92&nbsp;m di profondità.
 
In una grotta in località ''[[Lamalunga]]'', nell'ottobre del 1993, fu ritrovato dagli speleologi del ''[[Centro Altamurano Ricerche Speleologiche|CARS]]'' uno scheletro di [[Homo neanderthalensis]], noto come [[Uomo di Altamura]], oltre a vari resti fossili di altri animali<ref>{{Cita web |url=https://www.youtube.com/watch?v=pDU24aTKCCc |titolo=Copia archiviata |accesso=4 luglio 2020 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20200516115243/https://www.youtube.com/watch?v=pDU24aTKCCc |urlmorto=no }}</ref>.
In loco è stato ritrovato uno scheletro integro di [[Homo neanderthalensis]], noto come [[Uomo di Altamura]].{{chiarire|Esso costituisce il reperto più interessante di un giacimento piuttosto vasto e complesso comprendente resti ossei sia di ominidi vissuti 200-300&nbsp;000 anni fa (Vacca, 1999) che di animali vari|chi Vacca, le vacche?}}. La cavità, scoperta nell'ottobre 1993 dal C.A.R.S. (Centro Altamurano Ricerche Speleologiche), è situata a circa 450 {{m s.l.m.}} e dista 1,2 [[Chilometro|km]] dalla Masseria Lamalunga da cui deriva il toponimo attribuito al luogo del ritrovamento.
 
In localitàuna ''Pontrelli''[[Cava (nome derivante da unadei dinosauri|cava dismessa),]] invece,in località ''[[Pontrelli]]'' sono state rinvenute impronte impresse da [[dinosauria|dinosauri]] vissuti nel [[Cretacico]] Superiore, ovvero circa 80 milioni di anni fa.
 
MurgeGrazie dialla Altamura, grottapresenza di Lamalunga,questi cavadue Desiti, Luciala e[[Murgia Pulodi sonoAltamura]] statifu presentaticandidata dalloper Stato Italiano allala "Listalista propositiva" dell'UNESCO il 1º giugno 2006, candidandolima insenza pratica a divenire uno dei [[Patrimonio dell'umanità|Patrimoni dell'Umanità]] riconosciuti e tutelati dall'[[Organizzazione delle Nazioni Unite|ONU]].successo<ref>{{Cita web|url= http://whc.unesco.org/en/tentativelists/5009/|titolo= Lista propositiva dell'UNESCO|accesso= 20 giugno 2009|urlarchivio= https://web.archive.org/web/20081206025605/http://whc.unesco.org/en/tentativelists/5009/|urlmorto= no}}</ref>,. fattoL'[[altitudine]] maidel realizzatoterritorio comunale varia da 351 {{m s.l.m.}} a 671 {{m s.l.m.}}.
 
L'[[altitudine]] del territorio comunale varia da un minimo di 351 {{m s.l.m.}} fino ad un massimo di 671{{m s.l.m.}}
 
=== Clima ===
Il clima è di Altamuratipo èsubmediterraneo ([[classificazione dei climi di tipoKöppen]] sub-litoraneoCfsa), con inverni moderatamente freddi ed estati calde e asciutte. La temperatura media invernaledel èmese dipiù +5,5°freddo (ilgennaio) minimoè sidi raggiunge a gennaio con +4,86.5°), mentrequella indel estatemese oscillapiù intornocaldo ai(luglio) +21,1è di 25.3°. Le precipitazioni annuali si attestano attorno ai 600550&nbsp;mm, con maggiore frequenza nei mesi autunnalipiù freddi e pochi episodi (anchetalvolta violenti) nei mesi estivi. InLa invernoneve sonosi frequentipresenta lesporadicamente nevicatenel soprattuttoperiodo tra gennaiodicembre e febbraiomarzo, conin accumuligenere variabili,associata nonchéa esteseirruzioni gelatedi earia nebbiefredda (soprattuttodai nellequadranti orenord-orientali. seraliDa esegnalare notturne).la Lanevicata temperaturaavvenuta minimanel registratagennaio in2017, assolutocon èaccumuli stataoltre diil metro anche in città<ref>{{cita web|url=https://www.lagazzettadelmezzogiorno.it/news/home/844462/neve-12e-gelo-bari-imbiancata-laterza-turisti-bloccati-da-24-ore.html|titolo=Neve e gelo,5 gradiAltamura isolata. Il sindaco chiama l'Esercito. Basilicata a -10. Bari imbiancata|sito=LaGazzettaDelMezzogiorno.it|data=7 (gennaio 2017)|accesso=18 luglio 2020|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20210127194252/https://www.lagazzettadelmezzogiorno.it/news/home/844462/neve-e-gelo-bari-imbiancata-laterza-turisti-bloccati-da-24-ore.html|urlmorto=no}}</ref>. Nei mesi autunnali sono piuttosto frequenti le nebbie.
 
Gli estremi termici dal 1925 al 2013 sono stati di -8.7° (14 gennaio 1968) e di 43.3° (10 settembre 1946)<ref name=annali>{{cita web |url=http://www.protezionecivile.puglia.it/centro-funzionale/analisielaborazione-dati/annali-idrologici-parte-i-dati-storici-2 |titolo=Annali idrologici Protezione Civile sez. Puglia |accesso=16 dicembre 2018 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20181217110559/http://www.protezionecivile.puglia.it/centro-funzionale/analisielaborazione-dati/annali-idrologici-parte-i-dati-storici-2 |urlmorto=no }}</ref>.
 
Di seguito sono riportate le medie climatiche e i valori massimi e minimi assoluti relativi al trentennio 1981-2010 registrati dalla stazione meteo gestita dalla [[Protezione Civile]]<ref name=annali />.
 
{{ClimaAnnuale
| nome = Altamura<br /><small>([[19711981]]-[[20002010]])</small>
<!-- Temperature massime mensili (numero anche con cifre decimali, misurato in °C), da gennaio (01) a dicembre (12) -->
| tempmax01 = 89.32
| tempmax02 = 89.9
| tempmax03 = 1113.3
| tempmax04 = 1416.78
| tempmax05 = 2022.45
| tempmax06 = 2527.15
| tempmax07 = 2830.04
| tempmax08 = 2730.81
| tempmax09 = 2324.59
| tempmax10 = 1819.09
| tempmax11 = 1214.60
| tempmax12 = 9.57
<!-- Temperature minime mensili (numero anche con cifre decimali, misurato in °C), da gennaio (01) a dicembre (12) -->
| tempmin01 = 13.47
| tempmin02 = 23.74
| tempmin03 = 25.86
| tempmin04 = 58.05
| tempmin05 = 913.32
| tempmin06 = 1417.03
| tempmin07 = 1520.82
| tempmin08 = 1520.91
| tempmin09 = 1216.85
| tempmin10 = 912.5
| tempmin11 = 57.39
| tempmin12 = 24.67
<!-- Temperature massime assolute mensili e relativo anno di rilevazione (numero anche con cifre decimali, misurato in °C), da gennaio (01) a dicembre (12) -->
| tempassmax01 = 1819.49
| annotempassmax01 = 19862007
| tempassmax02 = 21.45
| annotempassmax02 = 19902008
| tempassmax03 = 2327.67
| annotempassmax03 = 19902001
| tempassmax04 = 2827.43
| annotempassmax04 = 19832000
| tempassmax05 = 34.25
| annotempassmax05 = 1994
| tempassmax06 = 40.8
| annotempassmax06 = 19822006
| tempassmax07 = 4143.80
| annotempassmax07 = 1988
| tempassmax08 = 4042.20
| annotempassmax08 = 20001999
| tempassmax09 = 3638.34
| annotempassmax09 = 20151994
| tempassmax10 = 32.26
| annotempassmax10 = 1981
| tempassmax11 = 2324.8
| annotempassmax11 = 19902009
| tempassmax12 = 2021.01
| annotempassmax12 = 19792004
<!-- Temperature minime assolute mensili e relativo anno di rilevazione (numero anche con cifre decimali, misurato in °C), da gennaio (01) a dicembre (12) -->
| tempassmin01 = -125.0
| annotempassmin01 = 20171993
| tempassmin02 = -105.98
| annotempassmin02 = 1993
| tempassmin03 = -95.70
| annotempassmin03 = 19872005
| tempassmin04 = -4.3.2
| annotempassmin04 = 19882003
| tempassmin05 = -04.98
| annotempassmin05 = 19891991
| tempassmin06 = 58.59
| annotempassmin06 = 19802006
| tempassmin07 = 712.52
| annotempassmin07 = 19801986
| tempassmin08 = 712.10
| annotempassmin08 = 19761989
| tempassmin09 = 37.12
| annotempassmin09 = 19761996
| tempassmin10 = -23.15
| annotempassmin10 = 19721997
| tempassmin11 = -61.70
| annotempassmin11 = 19721981
| tempassmin12 = -85.70
| annotempassmin12 = 19762007
<!-- Giorni di calura e di gelo -->
<!-- Piovosità totali mensili (numero anche con cifre decimali, misurato in mm), da gennaio (01) a dicembre (12) -->
| pioggia01warm01 = 500.20
| pioggia02 = 71.2
| pioggia03 = 60.5
| pioggia04 = 45.7
| pioggia05 = 43.4
| pioggia06 = 29.5
| pioggia07 = 23.6
| pioggia08 = 32.2
| pioggia09 = 45.4
| pioggia10 = 67.7
| pioggia11 = 67.0
| pioggia12 = 60.1
<!-- I giorni di pioggia (numero anche con cifre decimali, senza unità di misura), da gennaio (01) a dicembre (12) -->
| giornipioggia01 = 7
| giornipioggia02 = 8
| giornipioggia03 = 7
| giornipioggia04 = 7
| giornipioggia05 = 6
| giornipioggia06 = 4
| giornipioggia07 = 3
| giornipioggia08 = 3
| giornipioggia09 = 5
| giornipioggia10 = 7
| giornipioggia11 = 8
| giornipioggia12 = 7
<!-- Le onde di calore (numero di giorni, anche con cifre decimali, con T.<small>max</small> ≥ 30 °C), da gennaio (01) a dicembre (12) -->
| warm01 = 0
| warm02 = 0
| warm03 = 0
| warm04 = 0
| warm05 = 01.9
| warm06 = 69.2
| warm07 = 1517.0
| warm08 = 1516.8
| warm09 = 3.2
| warm10 = 0.1
| warm11 = 0
| warm12 = 0
| giornigelo01 = 4.1
<!-- I giorni di gelo (numero anche con cifre decimali, senza unità di misura), da gennaio (01) a dicembre (12) -->
| giornigelo01giornigelo02 = 85.0
| giornigelo02giornigelo03 = 82.2
| giornigelo03giornigelo04 = 40.2
| giornigelo04 = 1
| giornigelo05 = 0
| giornigelo06 = 0
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| giornigelo09 = 0
| giornigelo10 = 0
| giornigelo11 = 20.3
| giornigelo12 = 2.5
<!-- IPiovosità giornitotali di nebbiamensili (numero anche con cifre decimali, senza unitàmisurato diin misuramm), da gennaio (01) a dicembre (12) -->
| giorninebbia01pioggia01 = 950.7
| giorninebbia02pioggia02 = 646.4
| giorninebbia03pioggia03 = 755.9
| giorninebbia04pioggia04 = 641.3
| giorninebbia05pioggia05 = 335.0
| giorninebbia06pioggia06 = 239.6
| giorninebbia07pioggia07 = 126.2
| giorninebbia08pioggia08 = 228.6
| giorninebbia09pioggia09 = 544.6
| giorninebbia10pioggia10 = 1056.1
| giorninebbia11pioggia11 = 1066.1
| giorninebbia12pioggia12 = 1165.6
<!-- UmiditàI percentualigiorni mediedi mensilipioggia (numero anche con cifre decimali, misuratosenza inunità %di misura), da gennaio (01) a dicembre (12) -->
| umido01giornipioggia01 = 797.5
| umido02giornipioggia02 = 757.1
| umido03giornipioggia03 = 737.7
| umido04giornipioggia04 = 706.8
| umido05giornipioggia05 = 685.2
| umido06giornipioggia06 = 634.6
| umido07giornipioggia07 = 612.7
| umido08giornipioggia08 = 633.4
| umido09giornipioggia09 = 695.5
| umido10giornipioggia10 = 756.4
| umido11giornipioggia11 = 807.2
| umido12giornipioggia12 = 808.4
}}
 
Di seguito sono riportati i valori massimi e minimi assoluti registrati dalla stessa stazione dalla sua attivazione nel 1925 al 2020<ref name=annali/>.
* [[Classificazione climatica dei comuni italiani|Classificazione climatica]] di Altamura<ref>[http://www.confedilizia.it/clima-ZONE.htm Pagina con le classificazioni climatiche dei vari comuni italiani]</ref>:
 
{{ClimaAnnuale
| nome = Altamura<br /><small>([[1925]]-[[2020]])</small>
<!-- Temperature massime assolute mensili e relativo anno di rilevazione (numero anche con cifre decimali, misurato in °C), da gennaio (01) a dicembre (12) -->
| tempassmax01 = 19.9
| annotempassmax01 = 2007
| tempassmax02 = 21.5
| annotempassmax02 = 2008, 2016
| tempassmax03 = 28.5
| annotempassmax03 = 1952
| tempassmax04 = 28.9
| annotempassmax04 = 2013
| tempassmax05 = 36.7
| annotempassmax05 = 1945
| tempassmax06 = 41.1
| annotempassmax06 = 1971
| tempassmax07 = 43.0
| annotempassmax07 = 1988
| tempassmax08 = 42.3
| annotempassmax08 = 1946
| tempassmax09 = 43.3
| annotempassmax09 = 1946
| tempassmax10 = 34.0
| annotempassmax10 = 1932
| tempassmax11 = 26.2
| annotempassmax11 = 2015
| tempassmax12 = 21.1
| annotempassmax12 = 2004
<!-- Temperature minime assolute mensili e relativo anno di rilevazione (numero anche con cifre decimali, misurato in °C), da gennaio (01) a dicembre (12) -->
| tempassmin01 = -8.7
| annotempassmin01 = 1968
| tempassmin02 = -7.0
| annotempassmin02 = 1932
| tempassmin03 = -7.0
| annotempassmin03 = 1949
| tempassmin04 = -3.2
| annotempassmin04 = 2003
| tempassmin05 = 0.5
| annotempassmin05 = 1945
| tempassmin06 = 7.3
| annotempassmin06 = 1962
| tempassmin07 = 10.6
| annotempassmin07 = 1969
| tempassmin08 = 9.3
| annotempassmin08 = 1949
| tempassmin09 = 6.0
| annotempassmin09 = 1931
| tempassmin10 = 3.0
| annotempassmin10 = 1936
| tempassmin11 = -2.8
| annotempassmin11 = 1973
| tempassmin12 = -7.0
| annotempassmin12 = 1941
}}
 
* [[Classificazione climatica dei comuni italiani|Classificazione climatica]] di Altamura<ref>{{cita web |url=http://efficienzaenergetica.acs.enea.it/doc/dpr412-93_allA_tabellagradigiorno.pdf |titolo=Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia |accesso=1º agosto 2018 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20170101172416/http://efficienzaenergetica.acs.enea.it/doc/dpr412-93_allA_tabellagradigiorno.pdf |urlmorto=sì }}</ref>:
** [[Zona climatica]] D;
** [[Grado giorno|Gradi giorno]] 1858.
 
Secondo la [[classificazione dei climi di Köppen]] Altamura si trova al limite della fascia ''Csb'', ossia quella dei climi mediterranei con inverni moderatamente freddi e nevosi e stagione estiva tiepida (temperatura media assoluta del mese più caldo inferiore ai 22º) e prevalentemente asciutta.
 
== Storia ==
=== Testimonianze archeologiche ===
L'area di Altamura è stata agli inizi abitata dai [[Peuceti]], di cui sono stati ritrovati solo alcuni reperti archeologici di patrimonio locale o nazionale, a causa di una commercializzazione illegale di essi, e con conseguente perdita, testimoniata da autori e documenti del [[XVIII secolo|Settecento]] e dell'[[XIX secolo|Ottocento]].{{senza fonte}}
 
[[Domenico Santoro (giurista)|Domenico Santoro]], ad esempio, afferma che almeno fino al 1688 c'erano, sulla [[via Tarantina]] (via Carpentino), molte urne funerarie vicino a una fonte detta "''Putida''" (che conserva tale nome). Di queste urne non vi è più traccia, secondo quanto riportato dagli studiosi Tommaso Berloco ed Elena Silvana Saponaro.<ref name="storie-inedite_p36-37">{{Cita |storie-inedite |pp. 36-37}} Si consultino anche le note.</ref><ref name="elsaponaro">{{Cita pubblicazione |nome=Elena Silvana |cognome=Saponaro |titolo=Di alcuni vasi figurati rinvenuti in Altamura nell’Ottocento nelle relazioni all’Instituto di Corrispondenza Archeologica di Roma |url=http://docplayer.it/17358044-Elena-silvana-saponaro.html |accesso=2 febbraio 2017 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20170202234429/http://docplayer.it/17358044-Elena-silvana-saponaro.html |urlmorto=no }}</ref> Ciò conferma l'esistenza di una sorta di [[mercato nero]] durante il [[XIX secolo]], e che i reperti (vasi, monete o medaglioni) non erano sufficientemente tutelati. Anche Pietro Viti fornisce informazioni dettagliate su tali ritrovamenti.<ref name="elsaponaro" /> [[Cesare Orlandi]] (1770) parla di ritrovamenti archeologici sia nelle vicinanze sia all'interno del perimetro delle [[mura megalitiche di Altamura]].<ref name="cesare-orlandi-primo_p399">{{Cita |cesare-orlandi-primo |p. 399}}.</ref>
===Testimonianze archeologiche dell'antichità===
La città di Altamura è da sempre stata una fonte inesauribile di reperti archeologici, che sono testimonianza dell'antichità, della ragguardevole estensione e della floridezza della città antica. Spesso questi ritrovamenti sono riconducibili ai [[Peuceti]]. Solo una parte dei reperti archeologici è giunta fino a noi, a causa della loro incauta commercializzazione e successiva perdita, ben testimoniata da autori e documenti del [[Settecento]] e [[Ottocento]]. L'esempio forse più eclatante è fornito dalle testimonianze di [[Domenico Santoro (giurista) |Domenico Santoro]], il quale afferma che c'erano (perlomeno fino al [[1688]]), sulla strada Tarantina (via Carpentino), molte urne funerarie vicino a una fonte vicina detta "Putida" (che tuttora conserva il nome). Di queste urne oggi non vi è più traccia, secondo quanto riportato dagli studiosi Tommaso Berloco ed Elena Silvana Saponaro.<ref name="storie-inedite_p36-37">{{Cita |storie-inedite |p. 36-37}}. Si consultino anche le note.</ref><ref name="elsaponaro">{{Cita pubblicazione |nome=Elena Silvana |cognome=Saponaro |titolo=Di alcuni vasi figurati rinvenuti in Altamura nell’Ottocento nelle relazioni all’Instituto di Corrispondenza Archeologica di Roma |url=http://docplayer.it/17358044-Elena-silvana-saponaro.html |lingua=italiano |accesso=02 febbraio 2017}}</ref>
Testimonianze di un autentico [[mercato nero]] nell'[[Ottocento]], non sempre interessato alla salvaguardia dei reperti ritrovati, fossero essi vasi, monete o medaglioni, è anche fornita dall'altamurano Pietro Viti, vissuto nell'[[Ottocento]], il quale fornisce informazioni dettagliate sui ritrovamenti.<ref name="elsaponaro"></ref>
 
=== I toponimi Petilia e AltiliaIpotesi ===
==== I toponimi ''Petilia'', ''Altilia'' e ''Murum'' ====
Non vi sono documenti storici che indichino con sicurezza il nome originario della città di Altamura prima dell'anno [[1000]]. Nei secoli passati si sono tramandate informazioni fuorvianti che attribuivano ad Altamura gli antichi nomi di ''Petilia'' e ''Altilia''. Tali ipotesi sono state difese da [[Domenico Santoro (giurista)|Domenico Santoro]] (1688) e dal sacerdote D. Vitangelo Frizzale (1755), mentre sono state in seguito del tutto rigettate da [[Ottavio Serena]] (1880) in quanto infondate<ref name="storie-inedite_">{{Cita |storie-inedite}}</ref>, ergo esse non trovano ancora oggi conferma. La principale ragione dietro la confutazione risiede nell'assenza di fonti attendibili, quali ad esempio nomi su mappe oppure documenti commerciali relativi all'[[Alto Medioevo |alto medioevo]], che attestino uno dei suddetti toponimi per Altamura.
Non vi sono documenti storici che indichino con sicurezza il nome originario della città di Altamura prima dell'anno [[1000]]. Nei secoli passati si sono tramandate informazioni fuorvianti che attribuivano ad Altamura gli antichi nomi di ''Petilia'' e ''Altilia''. Tali ipotesi sono state difese da [[Domenico Santoro (giurista)|Domenico Santoro]] (1688) e dal sacerdote D. Vitangelo Frizzale (1755), mentre sono state in seguito del tutto rigettate da [[Ottavio Serena]] (1880) in quanto infondate<ref name="storie-inedite_">{{Cita |storie-inedite}}.</ref>, ergo esse non trovano ancora oggi conferma. La principale ragione dietro la confutazione risiede nell'assenza di fonti attendibili, quali ad esempio nomi su mappe oppure documenti commerciali relativi all'[[Alto Medioevo|alto medioevo]], che attestino uno dei suddetti toponimi per Altamura.<ref name=":0">{{Cita web|url=http://www.vitobarone.it/altamura/storia.htm|titolo=ALTAMURA - Cenni storici|accesso=6 aprile 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20170912060306/http://www.vitobarone.it/altamura/storia.htm|urlmorto=no}}</ref>
 
Nella [[tavola peutingeriana]] compare solo il toponimo ''Sublupatia'', che presuppone l'esistenza di una città chiamata ''Lupatia''.
Nella [[Tavola Peutingeriana]] compare solo il toponimo ''Sublupatia'', il quale potrebbe essere validamente attribuito anche alla città di Altamura. Alcuni studiosi hanno desunto che potesse esserci stata anche una ''Lupatia'', essendo riportata la ''Sublupatia'', sebbene il toponimo ''Lupatia'' non sia riportato. Secondo altri studiosi il toponimo Sublupatia si riferirebbe invece alla limitrofa città di [[Santeramo in Colle]] oppure alla regione "contrada Lupato", nel territorio di quest'ultima città.<ref name=AltamuraAntica>http://emeroteca.provincia.brindisi.it/Archivio%20Storico%20Pugliese/1977/Archivio%20Storico%20pugliese%20A.30%201977%20pdf/AltamuraAntica.pdf</ref><ref name=cslaruna>http://www.centrostudilaruna.it/forumviewtopic.php?t=739</ref>
I toponimi ''Sublupatia'' o ''Lupatia'' potrebbero essere validamente attribuiti anche alla città di Altamura. Alcuni studiosi hanno desunto che potesse esserci stata anche una ''Lupatia'', essendo riportata la ''Sublupatia'', sebbene il toponimo ''Lupatia'' non sia riportato. Secondo altri studiosi il toponimo ''Sublupatia'' (o ''Lupatia'') si riferirebbe invece alla limitrofa città di [[Santeramo in Colle]]<ref name=AltamuraAntica>{{Cita web |url=http://emeroteca.provincia.brindisi.it/Archivio%20Storico%20Pugliese/1977/Archivio%20Storico%20pugliese%20A.30%201977%20pdf/AltamuraAntica.pdf |titolo=Copia archiviata |accesso=17 luglio 2016 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160914215857/http://emeroteca.provincia.brindisi.it/Archivio%20Storico%20Pugliese/1977/Archivio%20Storico%20pugliese%20A.30%201977%20pdf/AltamuraAntica.pdf |urlmorto=no }}</ref><ref name=cslaruna>{{collegamento interrotto|1=http://www.centrostudilaruna.it/forumviewtopic.php?t=739 |date=febbraio 2018 |bot=InternetArchiveBot }}</ref> oppure all'antico insediamento di Jesce, che verosimilmente era vicino al tracciato della [[via Appia]].<ref>{{Cita |pupillo-jesce|pagg. 6-7}}.</ref>
 
L'[[itinerario antonino]] riporta, invece, a SE di [[Gravina in Puglia|Silvium]], oltre a ''Sublupatia'', anche la stazione di Blera, un luogo "di incerta identificazione".<ref name=AltamuraAntica></ref>
 
Sebbene il toponimo ''Lupatia'' non sia riportato nei due itinerari sopracitati, il toponimo è citato dall'[[Anonimo ravennate]] ([[età bizantina]])<ref>''Celia, Ecetium, Norbae, Veneris, Lupicia, Sublupacia, Blera, Silitum, Benusia, Ponti Aufidi, Aquilonia, Submurula''</ref> e dal cosmografo Guidone nella sua opera ''Geographica'' (pieno [[medioevo]]).<ref>Esetium, Norbe, Veneris, Lupicia, Sublupicia, Blera, Silitum, Venusium, Serica, quae nunc Asculus, Aquilonia, Subromula. Item civitas quae dicitur Pissandas</ref><ref>{{Cita |pupillo-jesce|pag. 11}}.</ref>
[[File:Part of Tabula Peutingeriana.jpg|left|thumb|upright=1.4|Tavola Peutingeriana. L'immagine mostra i [[Balcani]], l'ex-[[Jugoslavia]], l'[[mare Adriatico|Adriatico]] con l'isola di [[Cefalonia]], la [[Puglia]], la [[Calabria]], la [[Sicilia]] e la costa libica di fronte]]
 
[[File:Part of Tabula Peutingeriana.jpg|left|thumb|upright=1.4|Tavola peutingeriana. L'immagine mostra i [[Penisola balcanica|Balcani]], l'ex-[[Jugoslavia]], l'[[mare Adriatico|Adriatico]] con l'isola di [[Cefalonia]], la [[Puglia]], la [[Calabria]], la [[Sicilia]] e la [[Libia|costa libica]] di fronte.]]
==== Petilia ====
[[Domenico Santoro (giurista)|Domenico Santoro]] (1688) documentò, nella sua opera, l'attribuzione del toponimo ''Petilia'' ad Altamura sulla base di alcune testimonianze di autori latini e di traduttori del suo periodo, che tuttavia non lasciavano identificare correttamente la posizione dell'abitato. Vi è anche una citazione dello storico [[Strabone]], il quale la definì "posta a capo dei Lucani".<ref name="storie-inedite_p32">{{Cita |storie-inedite |p. 32}}</ref>. Lo storico greco, nella sua opera [[Geografia (Strabone)|Geografia]], confonde spesso la [[Petilia |Petilia lucana]] con [[Petelia]] (forse l'odierna [[Petilia Policastro |Petilia di Policastro]], anche detta Belcastro, oppure [[Strongoli]]). Secondo gli studiosi moderni, la [[Petilia |Petilia lucana]] (quella tra le due che si credeva essere Altamura) andrebbe più propriamente identificata con i ritrovamenti archeologici rinvenuti sul [[Monte Stella (Cilento) |Monte della Stella]].<ref name=strabone>http://www.perseus.tufts.edu/hopper/text?doc=Perseus:text:1999.01.0239:book=6:chapter=1&highlight=petilia#note23</ref>
 
Nel corso del Novecento, lo studioso [[Giuseppe Lugli]] rintracciò, utilizzando la tecnica allora innovativa della [[fotogrammetria]], quello che probabilmente era il percorso della via Appia da [[Gravina in Puglia]] fino a Taranto. In precedenza era infatti noto e studiato solo il percorso che si svolgeva sugli attuali [[Lazio]] e [[Campania]]. Lugli, analizzando le fotogrammetrie della zona, notò il tragitto di un tratturo chiamato la "Tarantina", il cui percorso portava i segni di una precedente [[centuriazione]] e che, secondo Lugli, era ciò che restava della via Appia (considerato che i percorsi delle antiche arterie romane continuarono a essere usati nel corso del Medioevo). A conferma di ciò, vi è anche la presenza di ingenti ritrovamenti archeologici in quella zona (tra i quali l'antico insediamento di Jesce).<ref name="A">{{Cita|lugli-orientate}}.</ref><ref name="B">{{Cita|piepoli-2014}}.</ref>
[[Ottavio Serena]], nella sua ''Storia di Altamura'' (1880), rigetta il toponimo ''Petilia'', e rintraccia in [[Raffaele Maffei]] il primo autore di una certa autorevolezza che ipotizzò che Petilia potesse essere stato l'antico nome di Atamura, non essendoci fonti precedenti che attestino il toponimo. L'ipotesi sul toponimo Petilia sarebbe stata poi ripresa da altri scrittori.<ref name=storie-inedite_pp177-178>{{Cita |storie-inedite |pp. 177-178}}</ref>
 
Analizzando le distanze riportate nell'[[Itinerario antonino]], Lugli ha anche assegnato i toponimi Blera e Sublupatia rispettivamente a Murgia Catena e a Taverna (tra masseria S. Filippo e masseria S. Pietro). Cionondimeno, il toponimo Murgia Catena definiva un'area molto vasta, tale da non consentire una definizione univoca della stazione della via Appia. Luciano Piepoli, in seguito, sempre basandosi sulle distanze fornite nell'[[Itinerario antonino]] e su recenti rinvenimenti archeologici, ha proposto di assegnare al toponimo ''Silvium'' la zona "Santo Staso", prossima a [[Gravina in Puglia]], a Blera l'area di Masseria Castello e a Sublupatia l'area di masseria Caione.<ref name="A" /><ref name="B" />
Nelle traduzioni latine del [[Quattrocento]] e [[Cinquecento]] veniva spesso fatto riferimento ad Altamura nelle note quando si parlava di Petilia. Nella traduzione della [[Geografia]] di [[Claudio Tolomeo]] di quel periodo (tradotto da [[Girolamo Ruscelli]]), il termine Petilia era tradotto in Italiano con "Petilia, oggi Altamura"<ref name=storie-inedite_p29>{{Cita |storie-inedite |p. 29}}</ref>, nonostante le coordinate fornite da [[Claudio Tolomeo |Tolomeo]] puntassero inequivocabilmente verso [[Petelia]] (forse [[Petilia Policastro |Petilia di Policastro]]), come anche Vitangelo Frizzale (1755) fece notare.<ref name=storie-inedite_p134>{{Cita |storie-inedite |p. 134}}</ref><ref>{{en}}https://www.wdl.org/en/item/10664/</ref><ref>{{en}}http://www.bl.uk/learning/timeline/item126360.html</ref>
[[Leandro Alberti]] fu il primo a confutare l'ipotesi che Petilia fosse Altamura nella sua ''Decrittione [sic] di tutta Italia'' (1550).<ref name=storie-inedite_pp177-178>{{Cita |storie-inedite |pp. 177-178}}</ref>
 
===== AltiliaPetilia =====
[[Domenico Santoro (giurista)|Domenico Santoro]] (1688) documentò, nella sua opera, l'attribuzione del toponimo ''Petilia'' ad Altamura sulla base di alcune testimonianze di autori latini e di traduttori del suo periodo, che tuttavia non lasciavano identificare correttamente la posizione dell'abitato. Vi è anche una citazione dello storico [[Strabone]], il quale la definì "posta a capo dei Lucani".<ref name="storie-inedite_p32">{{Cita |storie-inedite |p. 32}}.</ref>. Lo storico greco, nella sua opera [[Geografia (Strabone)|Geografia]], confonde spesso la [[Petilia]] lucana con la [[Petelia]] situata nell'odierna [[Calabria]] (forse l'odierna [[Petilia Policastro|Petilia di Policastro]], anche detta Belcastro, oppure [[Strongoli]]). Secondo gli studiosi moderni, la Petilia lucana (quella tra le due che si credeva essere Altamura) andrebbe più propriamente identificata con i ritrovamenti archeologici rinvenuti sul [[Monte Stella (Cilento)|Monte della Stella]].<ref name=strabone>{{Cita web |url=http://www.perseus.tufts.edu/hopper/text?doc=Perseus:text:1999.01.0239:book=6:chapter=1&highlight=petilia#note23 |titolo=Strabo, Geography, BOOK VI., CHAPTER I. |accesso=17 luglio 2016 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20200910212353/http://www.perseus.tufts.edu/hopper/text?doc=Perseus:text:1999.01.0239:book=6:chapter=1&highlight=petilia#note23 |urlmorto=no }}</ref>
La ricerca di origine mitologiche per una città era molto comune nell'[[antichità]] e nell'[[alto medioevo]] e da questo sarebbero scaturite le leggende sui [[mirmidoni]] e sulla sua regina [[Altea]], fondatrice della città, chiamata Altilia. Secondo un'antica leggenda<ref name=carte>http://emeroteca.provincia.brindisi.it/Japigia/1936/Articoli/fascicolo%204/Osservazioni%20sulle%20Carte%20di%20Altamura.pdf</ref>, il primo nucleo abitativo fu fondato col nome di ''Altilia'' o ''Alter Troia''. Tale leggenda ha avuto una vasta fama nelle epoche successive (ad esempio, il vescovo di Altamura usava l'appellativo "Altiliensis") e la si ritrova in iscrizioni e testi latini. L'iscrizione sul portale della chiesa di S. Lorenzo sembrava essere la più antica prova della validità storica della leggenda, ma [[Ottavio Serena]] già nel 1880 ne postdatò di molti secoli la redazione.
 
[[Ottavio Serena]], nella sua ''Storia di Altamura'' (rimasta incompiuta), rigetta il toponimo ''Petilia'', e rintraccia in [[Raffaele Maffei]] il primo autore di una certa autorevolezza che ipotizzò che Petilia potesse essere stato l'antico nome di Altamura, non essendoci fonti precedenti che attestino il toponimo. L'ipotesi sul toponimo Petilia sarebbe stata poi ripresa come verità da altri scrittori per via dell'autorevolezza di cui Maffei godeva ai suoi tempi.<ref name="storie">{{Cita |storie-inedite |pp. 177-178}}.</ref>
Essa compare per la prima volta in un atto del 1299 ove vi è la testimonianza di un ottantenne di nome "Sire Mundea di Gravina", il quale afferma di aver sentito dai suoi avi che la città si chiamava anticamente Altilia quando era occupata dai [[Saraceni]].
 
Nelle traduzioni latine del [[Quattrocento]] e [[Cinquecento]] veniva spesso fatto riferimento ad Altamura nelle note quando si parlava di Petilia. Nella traduzione della [[Geografia]] di [[Claudio Tolomeo]] di quel periodo (tradotto da [[Girolamo Ruscelli]]), il termine Petilia era tradotto in Italiano con "Petilia, oggi Altamura"<ref name=storie-inedite_p29>{{Cita |storie-inedite |p. 29}}.</ref>, nonostante le coordinate fornite da [[Claudio Tolomeo|Tolomeo]] puntassero inequivocabilmente verso la [[Calabria]] (riferendosi quindi a [[Petelia]] e da identificarsi forse con [[Petilia Policastro|Petilia di Policastro]] oppure [[Strongoli]]), come anche Vitangelo Frizzale (1755) fece notare.<ref name=storie-inedite_p134>{{Cita |storie-inedite |p. 134}}.</ref><ref>{{cita web|lingua=en|url=https://www.wdl.org/en/item/10664/ |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160817183157/https://www.wdl.org/en/item/10664/ |titolo=Geography}}</ref><ref>{{Cita testo|lingua=en|url=https://www.bl.uk/learning/timeline/item126360.html|titolo=Ptolemy's World Map|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20190428022008/http://www.bl.uk/learning/timeline/item126360.html }}</ref>
A tal proposito, [[Ottavio Serena]] riconduce la nascita della leggenda e del toponimo Altilia all'opera di qualche erudito "de' mezzi tempi" ([[Alto Medioevo]]), il quale, forse sulla base di reperti archeologici ritrovati nell'area, avrebbe fatto risalire la città ai [[mirmidoni]] e alla sua regina [[Altea]] e la chiamò Altilia forse rifacendosi al toponimo Altamura. A conferma di ciò, il diploma del 1243 della fondazione di Altamura afferma che quella terra si sarebbe chiamata "ab antico" Altamura, ossia già si chiamava Altamura da parecchio tempo.<ref name=storie-inedite_p171>{{Cita |storie-inedite |p. 171}}</ref> Purtuttavia [[Ottavio Serena]] sembra riconoscere una certa validità al toponimo Altilia, riconoscendo che non ci sarebbe contraddizione tra l'informazione di Sire Mundea e il diploma del 1243, la prima facendo riferimento a un tempo più antico della seconda.<ref name=storie-inedite_p171></ref>
[[Leandro Alberti]] fu il primo a confutare l'ipotesi che Petilia fosse Altamura nella sua ''Decrittione [sic] di tutta Italia'' (1550).<ref name="storie" />
 
===== AltamuraAltilia =====
La ricerca di origini mitologiche per una città era molto comune nell'[[antichità]] e nell'[[alto medioevo]] e da questo sarebbero scaturite le leggende sui [[mirmidoni]] e sulla sua regina [[Altea (mitologia)|Altea]], fondatrice della città, chiamata Altilia. Secondo un'antica leggenda<ref name=carte>{{Cita web |url=http://emeroteca.provincia.brindisi.it/Japigia/1936/Articoli/fascicolo%204/Osservazioni%20sulle%20Carte%20di%20Altamura.pdf |titolo=Copia archiviata |accesso=15 aprile 2013 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150606065844/http://emeroteca.provincia.brindisi.it/Japigia/1936/Articoli/fascicolo%204/Osservazioni%20sulle%20Carte%20di%20Altamura.pdf |urlmorto=no }}</ref>, il primo nucleo abitativo fu fondato col nome di ''Altilia'' o ''Alter Troia''. Tale leggenda ha avuto una vasta fama nelle epoche successive (ad esempio, l'appellativo "Altiliensis" era usato per altamurani illustri, come ad esempio [[Massimo Santoro Tubito]]) e la si ritrova in iscrizioni e testi latini.
Da alcuni documenti notarili della città di [[Gravina in Puglia|Gravina]] dell'inizio del XIII secolo, si evince l'esistenza, nella zona interessata dall'attuale Altamura, di un piccolo centro chiamato ''Murum''<ref name=nard />. Detto toponimo si riferiva all'antica cinta muraria che doveva caratterizzare l'abitato, di cui oggi sono ancora visibili le fondamenta in alcune zone<ref name=nard />.
 
L'iscrizione sul portale della [[Chiesa di San Lorenzo (Altamura)|chiesa di San Lorenzo]] sembrava essere la più antica prova della validità storica della leggenda, dal momento che conteneva esplicito riferimento ai mirmidoni, la cui regina era Altea. [[Domenico Santoro (giurista)|Domenico Santoro]] (1688) fu il primo autore che addusse l'iscrizione sul portale a sostegno della validità del nome Altilia, affermando che la chiesa e l'iscrizione risalivano a prima dell'[[anno Mille]] e pertanto anche la leggenda doveva essere antica. [[Ottavio Serena]] confutò le osservazioni di Domenico Santoro e postdatò di molti secoli la costruzione della chiesa e l'iscrizione.<ref name=storie-inedite_p173>{{Cita |storie-inedite |p. 173}}.</ref>
=== Dalla fondazione in poi ===
[[File:Inscrip slor alt.jpg|thumb|Iscrizione sul portale della [[Chiesa di San Lorenzo (Altamura)|chiesa di San Lorenzo]] (si notino il giglio angioino e la rosetta degli [[Orsini Del Balzo]], principi di Altamura dal 1392 al 1486)]]
 
Il toponimo Altilia compare per la prima volta in un atto del 1299 ove vi è la testimonianza di un ottantenne di nome "Sire Mundea di Gravina", il quale afferma di aver sentito dai suoi avi che la città si chiamava anticamente Altilia quando era occupata dai [[Saraceni]].<ref>"audivit ab antiquoribus suis vocabatur idem locus Altilia quando erat locus Saracenorum", http://db.histantartsi.eu/web/rest/Iscrizione/55</ref><ref>{{cita testo|url=https://www.academia.edu/6757463/_De_mandato_Frederici_imperatoris_._L_origine_e_il_popolamento_di_Altamura_nel_secolo_XIII_in_Herbert_Houben_Georg_Vogeler_Hgg._Federico_II_nel_Regno_di_Sicilia_realt%C3%A0_locali_e_aspirazioni_universali_..._Bari_2008_S._149-172|titolo=‘De mandato Frederici imperatoris’. L’origine e il popolamento di Altamura nel secolo XIII, in: Herbert Houben / Georg Vogeler (Hgg.), Federico II nel Regno di Sicilia: realtà locali e aspirazioni universali..., Bari 2008, S. 149-172}}</ref>
L'imperatore [[Federico II di Svevia|Federico II]]<ref name=nard>Notizie storiche della città di Gravina, Domenico Nardone</ref>, nella visita del 1232, decise di costruirvi una basilica dedicata a [[Santa Maria Assunta]], la cui facciata originaria si rivolgeva verso la città di [[Gravina in Puglia|Gravina]]. La chiesa fu successivamente distrutta da un incendio e la successiva ricostruzione ne modificò la posizione.<ref name=nard />
 
A tal proposito, Ottavio Serena riconduce la nascita della leggenda e del toponimo Altilia all'opera di qualche erudito "de' mezzi tempi" ([[Alto Medioevo]]), il quale, forse sulla base dei reperti archeologici ritrovati nell'area, avrebbe fatto risalire la città ai leggendari [[mirmidoni]] e alla sua leggendaria regina Altea e la chiamò Altilia forse rifacendosi al toponimo Altamura. A conferma di ciò, il diploma del 1243 della fondazione di Altamura afferma che quella terra si sarebbe chiamata "ab antico" Altamura, ossia già si chiamava Altamura da parecchio tempo.<ref name=storie-inedite_p171>{{Cita |storie-inedite |p. 171}}.</ref> Purtuttavia Ottavio Serena sembra riconoscere una certa validità al toponimo Altilia, riconoscendo che non ci sarebbe contraddizione tra l'informazione di Sire Mundea e il diploma del 1243, la prima facendo riferimento a un tempo più antico della seconda.<ref name=storie-inedite_p171/>
Nel 1463, lo stemma comunale fu sormontato dalla corona, per volere dell'imperatore Ferdinando I d'Aragona; la città successivamente divenne feudo di varie famiglie nobiliari, a partire dagli [[Orsini Del Balzo]] e dei [[Farnese]] (1538-1734), committenti di numerosi palazzi e chiese. Nel [[1531]], dopo la conquista spagnola della [[Puglia]], i cittadini ne riscattarono l'autonomia amministrativa, pagando alla Corona di [[Spagna]] la somma di 20.000 ducati.<ref>Analogo episodio si verificò negli stessi anni in [[Monopoli (Italia)|Monopoli]]. La città nel 1531 dovette riscattare lo stato di città libera con la somma di 40.000 ducati (anche se invero la somma effettivamente pagata si limitò ad un semplice anticipo mai seguito dal saldo finale); l'evento viene però glorificato da tutti gli storici locali (vedi''La Minopoli, o sia la Monopoli manifestata'' di Alessandro Nardelli, 1773, ''Monopoli e la Monarchie nelle Puglie'' di Luigi Finamore Pepe, 1897,''Monopoli nel Medioevo e nel Rinascimento'' di Francesco Antonio Glianes, ''Istoria di Monopoli del primicerio G. Indelli''''' e per la documentazione specifica i documenti de ''Il libro Rosso della Città di Monopoli''</ref>. Fu poi dote di matrimonio di [[Margherita d'Austria]], e in questo periodo si registrò una notevole espansione al di fuori delle mura cittadine.
Nel [[1648]] l'insurrezione di [[Masaniello]] a [[Napoli]] coinvolse molte altre città del regno in un moto contro la feudalità; tra queste Altamura, che si era opposta con decisione ai tentativi di riconquista da parte di [[Giangirolamo II Acquaviva d'Aragona]], il potente conte di [[Conversano]]. In quell'occasione, Altamura aderì alla [[Repubblica Napoletana (1647)|Repubblica Napoletana]] e per un breve periodo si autogovernò. Nel [[1748]] [[Carlo III di Spagna|Carlo VII di Napoli]] vi fondò una università<ref>[http://www.brera.unimi.it/sisfa/atti/2003/349-361RaucciBari.pdf "La diffusione delle scienze nell'Università degli Studi di Altamura" di Barbara Rauci] [[Università degli Studi di Milano|brera.unimi.it]], Società Nazionale di Scienze Lettere e Arti di [[Napoli]] e [[Istituto nazionale di astrofisica|INAF]] - [[Osservatorio astronomico di Capodimonte]]</ref>: un difficile percorso di affermazione, tra le prime in assoluto in tutta l'[[Italia Meridionale]].
[[File:Altamura illustration 1770.jpg|thumb|Vista da via Bari della città di Altamura nel 1770 circa (sono visibili porta Bari e il castello antico, oggi del tutto demolito)]]
Alla fine del XVIII secolo, e per quasi tutti gli anni novanta, l'antica nobiltà di Altamura era ancora molto potente, sia come censo che per la notevole influenza che aveva alla corte di [[Napoli]]; illuminante è l'episodio dell'aprile del 1797. I rappresentanti dei nobili altamurani, con le loro sollecitazioni riuscirono a modificare il programma del Re, allora in visita a Gravina, quasi costringendolo ad una imprevista permanenza a Altamura. La città fu per l'occasione non solo riccamente addobbata, ma sistemata anche nell'accesso e rifacendo larghi tratti di strada.<ref>Cfr. Chierico, ''Ferdinando IV e Carolina in Altamura il 1797'' in "Rassegna Pugliese" (1900). pp. 90 ss.</ref>
 
Lo storico locale Tommaso Berloco (1985) accetta pienamente la confutazione fatta da Ottavio Serena per il toponimo ''Petilia'', ma sembra anche mostrare delle riserve per quanto riguarda il toponimo ''Altilia''. Tommaso Berloco elogia il lavoro critico di Ottavio Serena, frutto della nuova mentalità positivista e scientifica dell'[[Ottocento]], ma sulla questione del toponimo ''Altilia'' Tommaso Berloco sembra rimproverare a Ottavio Serena un "eccesso di positivismo" dato che il toponimo ''Altilia'' avrebbe delle basi un po' più solide e potrebbe essersi tramandato oralmente attraverso i secoli, sebbene le narrazioni di Altea e dei [[Mirmidoni]] siano puramente leggendarie e da rigettare.<ref name=storie-inedite_p28_n27>{{Cita |storie-inedite |p. 28, nota 27}}.</ref>
Ma i tempi mutano rapidamente; nel 1799, solo 10 anni dopo l'accendersi della [[rivoluzione francese]], venne piantato l'[[Albero della Libertà]] e proclamata la [[repubblica]]. Altamura accolse con entusiasmo le nuove idee giacobine; l'antica nobiltà fu facilmente isolata e in parte incarcerata, tuttavia anche se assai scarsi nel numero i rappresentanti della vecchia classe dirigente conservavano la loro potenza economica e politica. Il sogno di libertà durò perciò molto poco: giunsero quasi subito le truppe della Santafede, guidate dal cardinale [[Fabrizio Ruffo]], alla riconquista della città. Altamura cercò di resistere con ogni mezzo, con soli tre cannoni e poche munizioni; tanto che furono utilizzati nei cannoni, come proiettili per l'ultima disperata resistenza, le monete dell'Erario Municipale: ma fu tutto inutile. Il 10 maggio dello stesso anno, l'esercito filoborbonico entrò in città, saccheggiandola e ristabilendo al potere la nobiltà.
In quell'occasione le truppe “sanfediste” si vendicarono spietatamente della terribile e inutile strage compiuta nel convento di S. Francesco da Paola dal sacerdote e commissario rivoluzionario Palomba<ref>Cfr. Lucarelli, La Puglia nel Risorgimento, cit. II, pp. 397-398.</ref>, che, vista inevitabile la resa agli assedianti, fece fucilare frettolosamente tutti i 150 carcerati filoborbonici presenti in quel momento nel carcere. I corpi dei malcapitati furono gettati nei sepolcreti della chiesa, tra i gemiti dei moribondi e le grida dei feriti, tanto che, alcuni di loro furono salvati il giorno seguente dall'arrivo dei vincitori.<ref>L'episodio è riportato con dovizia di documentazione nell'articolo di Francesco Maria de Robertis: “Altamura 1799: puro olocausto o ritorsione di precedente strage?” in Archivio Storico Pugliese LV 2002. Il de Robertis nota tra l'altro che il Palomba agì "senza alcun riguardo al proprio stato di sacerdote". Della stessa fonte è l'episodio dell'utilizzo nei cannoni, come proiettili per l'ultima disperata resistenza, delle monete dell'Erario Municipale, avendo ormai gli assediati esaurito tutte le munizioni.</ref>
Da allora Altamura ebbe il nome "Leonessa di Puglia" per il coraggio dimostrato durante la ribellione contro i Borboni<ref>{{cita web|url=http://www.comune.altamura.ba.it/index.php|titolo=Città di Altamura|accesso=7 settembre 2010}}</ref>.
 
A tal proposito, il cronista di corte Pseudo Jamsilla (1258-1266) nel narrare le gesta di [[Federico II di Svevia]] cita le città da lui fondate e, tra queste, cita una certa ''Alitea'', posta dall'autore in Calabria. Non avendo l'autore citato Altamura ed essendo Altamura stata fondata da Federico II di Svevia, è stato ipotizzato che ''Alitea'' potrebbe riferirsi alla città di Altamura, oppure potrebbe trattarsi di un'altra città calabrese, come ad esempio [[Altilia]].<ref name=demandato_p150_n3>{{Cita |de-mandato |p. 150, nota 3}}.</ref> La città fu feudo del Principe di Taranto e successivamente di Pirro Del Balzo. Si devono ai due munifici principi i lavori di restauro e ristrutturazione della Cattedrale a seguito del [[terremoto del 1456]]. Ristrutturazione che portò all'ampliamento e probabilmente al cambio di orientamento. Lavori che durarono fino alla fine della seconda metà del Quattrocento<ref>{{Cita pubblicazione|autore=V. C. Galati|autore2=F. Canali|titolo=Architetture e ornamentazioni dalla Toscana agli "Umanesimi baronali" del Regno di Napoli alla fine del Quattrocento, p.III, ... San Mauro Forte, "Bollettino della Società di Studi Fiorentini"|rivista="Bollettino della Società di Studi Fiorentini",, in Bollettino della Società di Studi Fiorentini|volume=2021-2022|numero=30-31.}}</ref>.
Palazzo Viti ospitò, dal 1808 al 1817, la Corte d'Appello di Terra di Bari, Basilicata e Terra d'Otranto, concessa da [[Gioacchino Murat]] per il tributo di fede e di sangue del 1799.
Nel Risorgimento fu sede del Comitato Insurrezionale Barese e, dopo l'Unità del 1860, del primo Governo Provvisorio per la Puglia.
 
===== Lo stemmaMurum =====
Da alcuni documenti notarili della città di [[Gravina in Puglia|Gravina]] dell'inizio del XIII secolo, si evince l'esistenza, nella zona interessata dall'attuale Altamura, di un piccolo centro chiamato ''Murum''<ref name=nard>Notizie storiche della città di Gravina, Domenico Nardone</ref>. Detto toponimo si riferiva alla cinta muraria della città ([[Mura megalitiche di Altamura|mura megalitiche]]), i cui ruderi sono oggi visibili e integrati nei vari edifici.<ref name=nard />
[[File:Altamura-Stemma2.png|left|100px]]
 
=== Federico II e i feudatari altamurani (1232-1799) ===
Descrizione con il rosso, sormontato da una corona regia in oro, con il sottostante motto di Federico II di Svevia: "Federicus me reparavit"<ref>[http://www.comuni-italiani.it/072/004/stemma.html Comuni-Italiani.it]</ref>{{Clear|left}}
L'imperatore [[Federico II di Svevia|Federico II]] nella visita del 1232 vide i ruderi di una città antica e decise di rifondarla costruendovi anche una basilica dedicata a [[Santa Maria Assunta]], la cui facciata originaria si rivolgeva verso Gravina. La rifondazione di città dell'antichità abbandonate è un motivo ricorrente nelle città di nuova fondazione di Federico II di Svevia.<ref name="de-mandato">{{Cita|de-mandato}}.</ref>
 
La città fu ripopolata con gente che fu costretta a trasferirsi da altre regioni, e lo stesso Sire Mundea de Gravina racconta di aver visto piangere molti di coloro che vi si trasferirono.<ref>{{Cita|de-mandato|p. 164}}.</ref> Inoltre, nei primi anni, la città era costantemente presidiata da ufficiali e uomini d'armi del re per assicurarsi che i nuovi abitatori vi restassero e soprattutto per proteggerli dalle incursioni frequenti dei vicini, che avendo perso la loro terra intendevano riprendersela.<ref name="de-mandato" />
== Monumenti e luoghi d'interesse ==
=== Architetture religiose ===
==== Cattedrale di Altamura ====
{{Vedi anche|Cattedrale di Santa Maria Assunta (Altamura)}}
[[File:Cattedrale Altamura interno.jpg|thumb|Interno della cattedrale]]
Il fondatore del Duomo di Altamura, nel [[1232]], fu [[Federico II di Svevia]] [[imperatore del Sacro Romano Impero]] che fece realizzare la chiesa dedicandola alla Maria Assunta di [[Gravina in Puglia|Gravina]] e la pose sotto il regio patronato suo e dei suoi discendenti. Il modello originario è quello che possiamo ammirare in molte cattedrali romaniche pugliesi e che trova uno degli esempi più famosi nella [[Basilica di San Nicola]] a Bari, ma qui viene realizzato con il nitido linguaggio del gotico federiciano che prevede forme cristalline e decori raffinati di ascendenza orientale come quelli che caratterizzano la bifora in facciata.
L'orientamento che oggi caratterizza la [[cattedrale]] è invertito rispetto a quello originario, non si può affermare se questo cambiamento drastico sia stato effettuato all'epoca di [[Roberto d'Angiò]] (prima metà del XIV) o durante i lavori di ampliamento tra il [[1521]] e il [[1547]].
All'epoca del sovrano angioino risale la realizzazione del portale settentrionale che oggi si apre in piazza duomo, mentre la realizzazione di una seconda torre campanaria, l'area dell'[[altare]] e dell'attuale [[sagrestia]] furono aggiunte nella prima metà del Cinquecento, a conclusione di questi lavori l'arciprete Salazar fece aggiungere in facciata gli stemmi di [[Carlo V d'Asburgo]], del governatore [[Pietro da Toledo]] insieme al suo. Opere settecentesche sono invece la loggetta tra i due campanili con le statue della Vergine tra i SS. Pietro e Paolo, le terminazioni delle torri campanarie e il rivestimento interno in marmo. In evidenza i due leoni porta-colonnine ritoccati da un artista di [[Andria]], Maestro Antonio.
[[File:Puglia Altamura1 tango7174.jpg|thumb|Piazza Duomo della Cattedrale]]
 
Federico II chiamò, per abitare la città, gente anche dai paesi vicini, compresi greci ed ebrei delle zone del suo regno, concedendo franchigie e privilegi speciali ovvero la facoltà di coltivare la terra e ricostruire le case senza pagare le tasse, dividendo di fatto la città in quattro quadranti: greco, saraceno a est e latino e [[Comunità ebraica di Altamura|ebraico]] a ovest. Assegnò alla nuova città territorio separato e disgiunto dalle diocesi confinanti, con privilegio spedito in [[Melfi]] nel settembre [[1232]]. Conferì il titolo di arciprete a [[Riccardo da Brindisi]] in quanto la basilica era [[chiesa palatina]] con i relativi privilegi (e tale rimase fino al 1929). In seguito fu emanata anche una bolla del papa [[Papa Innocenzo IV|Innocenzo IV]] ad [[Avignone]] nel [[1248]]. [[Ferdinando Ughelli]] nel Seicento dubitava su questa fondazione, attribuendola piuttosto al [[Diocesi di Gravina|vescovo di Gravina]] tra il 1300 e il 1301. In realtà tra i vescovi di Gravina e gli [[Arciprete di Altamura|arcipreti di Altamura]] ci sono sempre state profonde controversie, poiché i primi volevano esercitare giurisdizione su Altamura, che invece è stata esentata da Federico II. Infatti [[Papa Clemente V|Clemente V]] nella bolla del [[1307]] confermò l'unione che già il re [[Carlo II di Napoli|Carlo II]] aveva operato, dell'[[arcipretura di Altamura]] con la tesoreria della [[Basilica di San Nicola|Basilica di San Nicola di Bari]]. La chiesa fu successivamente distrutta da un incendio e la successiva ricostruzione ne modificò la posizione della facciata, che fu rivolta verso est.<ref name=nard />
==== Altre chiese ====
Nel territorio di Altamura ci sono luoghi di culto:
* [[Chiesa di Sant'Agostino (Altamura)|Chiesa di Sant'Agostino]]
* Chiesa di Sant'Antonio
* Chiesa di Santa Chiara
* [[Chiesa di San Domenico (Altamura)|Chiesa di San Domenico]]
* [[Chiesa di San Francesco da Paola (Altamura)|Chiesa di San Francesco da Paola]]
* [[Chiesa di Santa Maria della Consolazione (Altamura)|Chiesa di Santa Maria della Consolazione]]
* Chiesa di San Michele al corso
* [[Chiesa di San Nicola dei Greci|Chiesa di San Nicola]]
* [[Chiesa di Santa Teresa (Altamura)|Chiesa di Santa Teresa]]
* Chiesa del Santissimo Rosario di Pompei
* [[Chiesa del Sacro Cuore di Gesù (Altamura)|Chiesa del Sacro Cuore di Gesù]]
* [[Chiesa della Trasfigurazione (Altamura)| Chiesa della Trasfigurazione]]
* Chiesa di Santa Lucia
* Chiesa del Santissimo Redentore
* Chiesa della Santissima Trinità
* [[Chiesa di San Sepolcro (Altamura)|Chiesa del Santo Sepolcro]]
* [[Chiesa di Sant'Anna (Altamura)|Chiesa di Sant'Anna]]
* [[Chiesa di San Giovanni Bosco (Altamura)|Chiesa di San Giovanni Bosco]]
* [[San Sabino (Fornello)|Chiesa di San Sabino in Fornello]]
* [[Chiesa di Santa Maria del Carmelo (Altamura)|Chiesa di Santa Maria del Carmelo]]
* [[Chiesa di San Michele Arcangelo (Altamura)|Chiesa di San Michele Arcangelo]]
* [[Santuario di Maria santissima del Buoncammino]]
 
Il re [[Carlo I d'Angiò]] nel 1271 concedette Altamura a [[Ludovico de Bellojoco]], e poi al giurista [[Sparano da Bari]]. Fu feudo di Errico de Poheriis o de Poherio e poi del [[Contea di Minervino|conte di Minervino]] Giacomo Arcuzio di Capri alla fine del Trecento. Nel 1463, lo stemma comunale fu sormontato dalla corona, per volere del re [[Ferrante d'Aragona]]; la città successivamente divenne feudo di varie famiglie nobiliari, a partire dagli [[Orsini del Balzo|Orsini Del Balzo]] e dei [[Farnese]] (1538-1734), committenti di numerosi palazzi e chiese. Gli Orsini del Balzo la ottennero nel 1482. Fu concessa a Pirro del Balzo duca di Venosa dal re Ferrante il 16 ottobre 1482, divenendo primo Principe di Altamura. Con ogni probabilità Pirro fu presente a [[Melfi]], nella primavera del [[1485]], al matrimonio di Troiano Caracciolo con Ippolita Sanseverino, a quello che fu il primo atto della [[congiura dei baroni]] contro il re. Nell'autunno anziché recarsi in Abruzzo a fronteggiare [[Giovanni della Rovere]], che aveva invaso le terre del Regno, rimase in Puglia, dove si impadronì di Spinazzola, [[Genzano di Lucania|Genzano]], [[Barletta]]; ma [[Ferrandino d'Aragona]] riuscì a recuperare le terre perdute ed anche Acerra ai danni di Pirro. Nei primi di settembre del [[1486]] Pirro si sottometteva formalmente al re, ma subito dopo fu tra i baroni che giurarono di continuare la lotta contro il sovrano. [[Alfonso II di Napoli|Alfonso II d'Aragona]] allora conquistò Venosa e Pirro prese la dura decisione di sottomettersi a Ferrante (18 dicembre 1486). Ma i baroni continuavano a tramare contro il sovrano. Pirro si sentiva forte del legame con la corte (la figlia [[Isabella del Balzo|Isabella]] aveva appena sposato [[Federico I di Napoli|Federico d'Aragona]], fratello del re) e si accordò con [[Roberto Sanseverino]], [[Principato di Salerno|principe di Salerno]], per un [[Congiura dei baroni|complotto]] decisivo che avrebbe preso le mosse da Roma. Ma la mancanza di determinazione gli impedì di partire: Pirro fu arrestato insieme con numerosi altri baroni il 4 luglio [[1487]] e rinchiuso nel [[Maschio Angioino|Castelnuovo]] di [[Napoli]], da dove non uscì più. Tutte le sue proprietà furono confiscate e finirono nelle mani del genero Federico d'Aragona, che si proclamò Principe di Altamura. Essendo Isabella (1468-1533), figlia di Pirro, divenuta moglie del re di Napoli Federico, alla morte del padre nel 1491 divenne 3ª [[principessa]] di Altamura, dopo che lo era già stata la sorella Isotta Ginevra (1460-1530) prima di lei. Nel [[1506]] [[Ferdinando il Cattolico]], subentrato re di Napoli durante le [[Guerre d'Italia del XVI secolo|Guerre d'Italia]], la donò a Onorato Gaetano.
==== Chiese in disuso ====
* Chiesa sotterranea di S.Angelo della Zezula (di fronte al campanile dell'orologio della Cattedrale)
* [[Chiesa rupestre di San Michele (Altamura)|Chiesa rupestre di S.Michele]] (via Madonna della croce)
 
Nel [[1531]], dopo la conquista spagnola della [[Puglia]], i cittadini ne riscattarono l'autonomia amministrativa, pagando alla Corona di [[Spagna]] la somma di 20.000 ducati.<ref>Analogo episodio si verificò negli stessi anni in [[Monopoli (Italia)|Monopoli]]. La città nel 1531 dovette riscattare lo stato di città libera con la somma di 40.000 ducati (anche se invero la somma effettivamente pagata si limitò ad un semplice anticipo mai seguito dal saldo finale); l'evento viene però glorificato da tutti gli storici locali (vedi''La Minopoli, o sia la Monopoli manifestata'' di Alessandro Nardelli, 1773, ''Monopoli e la Monarchie nelle Puglie'' di Luigi Finamore Pepe, 1897,''Monopoli nel Medioevo e nel Rinascimento'' di Francesco Antonio Glianes, ''Istoria di Monopoli del primicerio G. Indelli'' e per la documentazione specifica i documenti de ''Il libro Rosso della Città di Monopoli''</ref>. Nel [[1538]], ridotta sul lastrico per i debiti, la Città si vendette a [[Ottavio Farnese]], duca di [[Camerino]], genero di [[Carlo V d'Asburgo|Carlo V]]. Fu poi dote di matrimonio di [[Margherita d'Austria]], e in questo periodo si registrò una notevole espansione al di fuori delle mura cittadine.
=== Architetture civili ===
==== I palazzi ====
 
Nel 1601 monsignor Giustiniani, vescovo di Gravina, che pretendeva l'annessione di Altamura alla sua diocesi, lanciò l'[[interdetto]] contro la città e addirittura la [[scomunica]] nel 1605 con l'appoggio di [[Papa Paolo V]]. Tale situazione perdurò addirittura fino al 1622, quando il nuovo [[Papa Gregorio XV]] tolse la scomunica, perché gli abitanti difesero la loro autonomia ecclesiastica<ref>Per la questione si rimanda alla parte storica della voce [[diocesi di Altamura-Gravina-Acquaviva delle Fonti]]</ref> stabilita fin dalla fondazione dell'Imperatore Federico II.
Tra i palazzi, il più antico baggato, è il cinquecentesco Palazzo De Angelis-Viti, anche dimora degli [[Orsini Del Balzo]]. Più volte rimaneggiato, si eleva su tre piani: sontuoso ed austero il portale, elegante il loggiato su cui si apre Porta Bari.
 
Nel [[1647]] l'insurrezione di [[Masaniello]] a [[Napoli]] coinvolse molte altre città del regno in un moto contro la feudalità; tra queste Altamura, che si era opposta con decisione ai tentativi di riconquista da parte di [[Giangirolamo II Acquaviva d'Aragona]], il potente [[Contea di Conversano|conte di Conversano]]. In quell'occasione, Altamura aderì alla [[Repubblica Napoletana (1647)|Repubblica Napoletana]] e per un breve periodo si autogovernò. Nel [[1748]] [[Carlo III di Spagna|Carlo VII di Napoli]] vi fondò una università<ref>{{cita testo|url=http://www.brera.unimi.it/sisfa/atti/2003/349-361RaucciBari.pdf|titolo="La diffusione delle scienze nell'Università degli Studi di Altamura" di Barbara Rauci|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20170826025948/http://www.brera.unimi.it/sisfa/atti/2003/349-361RaucciBari.pdf }} [[Università degli Studi di Milano|brera.unimi.it]], Società Nazionale di Scienze Lettere e Arti di [[Napoli]] e [[Istituto nazionale di astrofisica|INAF]] - [[Osservatorio astronomico di Capodimonte]]</ref>: un difficile percorso di affermazione, tra le prime in assoluto in tutta l'[[Italia meridionale|Italia Meridionale]].
Altri palazzi, come Baldassarre, Martini, de Gemmis Cagnazzi, Filo, Sabini, Melodia, testimoniano le nobili famiglie di Altamura.
 
Alla fine del XVIII secolo, e per quasi tutti gli anni novanta, l'antica nobiltà di Altamura era ancora molto potente, sia come censo che per la notevole influenza che aveva alla corte di [[Napoli]]; illuminante è l'episodio dell'aprile del 1797. I rappresentanti dei nobili altamurani, con le loro sollecitazioni riuscirono a modificare il programma del Re, allora in visita a Gravina, quasi costringendolo ad una imprevista permanenza a Altamura. La città fu per l'occasione non solo riccamente addobbata, ma sistemata anche nell'accesso e rifacendo larghi tratti di strada.<ref>Cfr. Chierico, ''Ferdinando IV e Carolina in Altamura il 1797'' in "Rassegna Pugliese" (1900). pp. 90 ss.</ref>
==== Masserie fortificate ====
{{Vedi anche|Masserie fortificate di Altamura}}
Nel territorio di Altamura si contano molteplici masserie fortificate; tra le più importanti:
 
=== Dalla Rivoluzione altamurana al Regno d'Italia (1799-1861) ===
===== Masseria Calderoni =====
{{Vedi anche|Rivoluzione altamurana}}
L'edificio risale alla prima metà del [[XVI secolo]] ([[1530]] ca) quando un imprecisato ordine religioso costruì il corpo originario. Successivamente, la proprietà fu trasferita alla famiglia Calderoni che effettuò nel [[XVII secolo]] ([[1620]] ca) il più significativo ampliamento e nel [[1758]] la stalla principale. È attualmente di proprietà della famiglia Netti di Altamura.
L'abitazione patronale e la cappella presentano affreschi risalenti al [[XVII secolo]]. Di particolare interesse è la presenza di una [[Ghiacciaia|neviera]] inglobata, come volume interrato, nel corpo principale della masseria.
 
Ma i tempi mutano rapidamente; nel [[1799]], solo 10 anni dopo l'accendersi della [[Rivoluzione francese]], venne piantato l'[[Albero della libertà]] e proclamata la [[repubblica]].
===== Masseria De Angelis =====
Il nucleo originario, rappresentato dall'abitazione dei fattori e dalla gran parte degli edifici produttivi, può farsi risalire agli inizio del [[XVII secolo]], anche se i più significativi ampliamenti edilizi, abitazione patronale, recano la data del [[1893]]. Il Casino De Angelis (Masseria da campo) dal punto di vista funzionale e produttivo, risultava complementare alla masseria da pecora “Corte Cicero” ricadente nella medesima proprietà fondiaria (Famiglia Viti di Altamura).
 
Altamura accolse con entusiasmo le nuove idee giacobine, con sporadiche manifestazioni di diseredati; l'antica nobiltà fu facilmente isolata e in parte incarcerata, tuttavia anche se assai scarsi nel numero i rappresentanti della vecchia classe dirigente conservavano la loro potenza economica e politica. La città divenne il secondo cantone del [[Dipartimento del Bradano (1799)|dipartimento del Bradano]], amministrato dai commissari governativi Don [[Nicola Palomba]] e [[Felice Mastrangelo]]. Il sogno di libertà durò perciò molto poco: giunsero le truppe della Santafede<ref>Cfr. Lucarelli, La Puglia nel Risorgimento, cit. II, pp. 397-398.</ref>, guidate dal cardinale [[Fabrizio Ruffo]], alla riconquista della città. Il 10 maggio dello stesso anno, l'esercito filoborbonico entrò in città, saccheggiandola e ristabilendo al potere la nobiltà.
Altre masserie fortificate sono:
* Masseria Dominante
* Masseria Jesce
* Masseria Laudati
* Masseria Losurdo
* Masseria Marvulli
* Masseria San Giovanni
* Masseria Solagne
 
I corpi dei malcapitati furono gettati nei sepolcreti della chiesa, tra i gemiti dei moribondi e le grida dei feriti, tanto che, alcuni di loro furono salvati il giorno seguente dall'arrivo dei vincitori.<ref>L'episodio è riportato con dovizia di documentazione nell'articolo di Francesco Maria de Robertis: “Altamura 1799: puro olocausto o ritorsione di precedente strage?” in Archivio Storico Pugliese LV 2002. Il de Robertis nota tra l'altro che il Palomba agì "senza alcun riguardo al proprio stato di sacerdote". Della stessa fonte è l'episodio dell'utilizzo nei cannoni, come proiettili per l'ultima disperata resistenza, delle monete dell'Erario Municipale, avendo ormai gli assediati esaurito tutte le munizioni.</ref>
===== I Claustri =====
Da allora Altamura ebbe il nome ''"Leonessa di Puglia"'' per il coraggio dimostrato durante la ribellione contro i Borboni<ref name=":0" /><ref>{{cita web|url=http://www.comune.altamura.ba.it/index.php|titolo=Città di Altamura|accesso=7 settembre 2010|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20100211102910/http://www.comune.altamura.ba.it/index.php|urlmorto=no}}</ref><ref>L'epiteto compare per la prima volta nel 1925 in un fascicolo di [[Giuseppe De Napoli]] dedicato ad Altamura. Esso sarà poi ripreso nei dépliant turistici della Pro Loco del 1973 e del 1994</ref>.
I claustri sono tipiche piazzette o larghi che si aprono sulle vie principali del centro storico altamurano.<br />
[[File:Altamura's Appeal Court (1808-1817).jpg|thumb|Il Palazzo in cui era ospitata la [[Corte d'Appello di Altamura]] (1808-1817) (sull'omonima via Corte d'appello)]]
La denominazione locale è ''gnostre'' e sono unici nell'architettura popolare. Se ne contano circa 80 e rappresentano l'aggregarsi spontaneo di gruppi familiari o etnici ([[Latini]], [[Mori (storia)|Mori]], [[Giudaismo|Giudei]]).<br />
Palazzo Viti ospitò, dal 1808 al 1817, la [[Corte d'Appello di Altamura]], che serviva i territori di [[Terra di Bari (provincia)|Terra di Bari]], [[Basilicata]] e [[Terra d'Otranto]].
La loro conformazione assolveva, oltre che ad una funzione sociale anche ad una difensiva: il claustro, con l'unica entrata, costituiva una trappola per i nemici che, se si fossero avventurati fin lì sarebbero rimasti imprigionati e subissati da lanci di pietre, acqua o altro.<br />
Esistono due tipi di claustri: quello di stile greco con il largo tondeggiante e al centro un pozzo o un albero; quello di stile arabo stretto e lungo con una piccola strada chiusa e in fondo un pozzo per le acque piovane.<br />
Fra i più pittoreschi e caratteristici ci sono i claustri Giudecca, Inferno, Tradimento. Molti claustri sono stati abbandonati e quindi oggi sono disabitati e mal ridotti.
 
Nel 1848 scoppiarono rivolte sotto la guida di [[Domenico Tranaso]], notaio a favore dell'Unità d'Italia. La Guardia Nazionale fu espulsa dalla città e le truppe della vicina Bari furono schierate per riprendere il controllo di Altamura. Tranaso fu arrestato e le rivolte furono represse.
===== I campi di detenzione delle due guerre mondiali =====
 
'''La coscia di Pipino'''
Recentemente è stata scoperta e divulgata la presenza nella città di due campi di concentramento relativi alla prima e alla seconda guerra mondiale. Il campo della prima guerra mondiale era situato nei pressi dell'attuale agriturismo "Il Casale" Falagario Stacca, sito in via Santeramo, e ospitava circa 1000 prigioneri austro-ungarici<ref name="falagariostacca">[http://www.falagariostacca.it/home/storia.html storia<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref><ref>{{Cita news|url=http://www.altamuralive.it/news/Attualità/273/news.aspx|titolo=Visita delegazione austriaca della "Croce Nera" ad Altamura|data=11 aprile 2010}}</ref><ref>{{Cita news|url=http://www.altamuralife.it/notizie/visita-della-delegazione-austriaca-della-croce-nera-ad-altamura|titolo=Visita delegazione austriaca della "Croce Nera" ad Altamura|data=11 aprile 2010}}</ref>. I prigioneri venivano utilizzati per lo spietramento. Le condizioni di lavoro erano dure e il cibo scarseggiava (come per qualsiasi contadino pugliese), sebbene i detenuti venissero trattati con grande umanità<ref name="Commemorazione caduti Comune Altamura">[http://www.comune.altamura.ba.it/news/comunicati-stampa/14772-commemorazioni-per-i-caduti-e-per-falcicchio.html Commemorazioni Per I Caduti E Per Falcicchio<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>. La morte fu dovuta al diffondersi, all'interno del campo, della spagnola<ref name="Commemorazione caduti Comune Altamura" /> e del tifo<ref name="falagariostacca" />.
 
La coscia di pipino, esposta a ''Porta Matera e ancora visibile attraverso un rilievo in pietra, è simbolo di ribellione dei cittadini '''Altamurani''''' verso pipino (probabile esattore di tasse) il quale accusato di ''derubare gli altamurani venne considerato colpevole (dai cittadini, che guidati da Donato Salvaggiulo marito di Lorena Loporcaro, riuscirono a catturarlo) e ucciso pubblicamente attraverso quattro cavalli che, legati agli arti e fatti partire, squartarono pipino.'' La tradizione vuole che una delle sue cosce sia stata appesa all’entrata della città (porta Matera) come simbolo di ribellione. La storia è narrata più accuratamente da una epigrafe situata nei pressi di porta Matera al disotto della coscia di pipino
Il campo di concentramento usato durante la seconda guerra mondiale è ampiamente testimoniato dai documenti presenti nell'USSME (Ufficio Storico dello Stato Maggiore dell'Esercito)<ref>[http://www.campifascisti.it/scheda_campo.php?id_campo=346 I CAMPI FASCISTI - Dalle guerre in Africa alla Repubblica di Salò<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref> e si trovava nei pressi di Villa Serena su via Gravina. Fu attivo dal 1942 al 1943. L'esatta ubicazione del campo è ignota, poiché era composta perlopiù da tende provvisorie. Dagli stessi documenti sopra citati si apprende che ospitava internati inglesi, indiani, australiani, americani, neozelandesi, mediorientali e altri. Fonti orali riferiscono invece di un campo di concentramento sito nelle immediate vicinanze dell'odierno [[Ospedale della Murgia]].
 
=== Stemma ===
Nel libro [[Auschwitz. Ero il numero 220543]] dell'inglese [[Denis Avey]], l'autore racconta di essere stato imprigionato nel campo di concentramento di Altamura e di essere addirittura riuscito a evadere per essere poi ricatturato (pagina 124 del libro)<ref>http://books.google.it/books?id=u4G9XdWdiyIC&printsec=frontcover&hl=it&source=gbs_ge_summary_r&cad=0#v=onepage&q&f=false</ref>. L'autore racconta, inoltre, di essere stato trattato con molta umanità e che i prigionieri erano lasciati liberi di fare ciò che volevano in totale abbandono, sorvegliati a distanza dai carabinieri. Ciò di cui i prigioneri soffrivano era la fame, a causa dell'estrema povertà del territorio, come descritto nel libro.
[[File:Altamura-Stemma.svg|thumb|upright=0.5|Stemma di Altamura]]
Lo stemma è stato concesso con bolla papale di Bonifacio VIII nel 1485. Esso è blasonato:<ref>{{Cita web|url=https://www.araldicacivica.it/comune/altamura/|titolo=Altamura – Araldicacivica|sito=www.araldicacivica.it|accesso=2024-09-08}}</ref>
{{Citazione|Inquartato, con i colori rosso e argento, che si alternano, cominciando, da sinistra in alto, con il rosso, sormontato da una corona regia in oro, con il sottostante motto di Federico II di Svevia: "Federicus me reparavit"<ref>{{Cita web |url=http://www.comuni-italiani.it/072/004/stemma.html |titolo=Comuni-Italiani.it |accesso=16 maggio 2009 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20090228194858/http://www.comuni-italiani.it/072/004/stemma.html |urlmorto=no }}</ref>}}{{Clear|left}}
 
== Monumenti e luoghi d'interesse ==
L'autore è stato compartecipe del conflitto, e riporta i fatti del libro come fatti storici, sebbene ci sia da aspettarsi che non tutto sia attendibile e che qualche notizia sia stata inventata o "colorita" per esigenze letterarie<ref>[http://www.newstatesman.com/blogs/guy-walters/2011/11/avey-book-holocaust-auschwitz The curious case of the "break into Auschwitz"<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>. Ciononostante, le notizie fornite sul campo di Altamura sono assai verosimili. È stato suggerito che l'autore potrebbe anche aiutare a localizzare con esattezza il campo prima che lui e altri suoi coetanei reduci del campo muoiano portandosi il segreto nella tomba.
[[File:Cattedrale Altamura interno.jpg|thumb|Interno della cattedrale]]
=== Architetture religiose ===
* [[Cattedrale di Santa Maria Assunta (Altamura)|Cattedrale di Santa Maria Assunta]]: un esempio di [[romanico pugliese]], risale al [[1232]], quando l'[[Imperatore del Sacro Romano Impero|imperatore]] [[Federico II di Svevia]] fece realizzare la chiesa dedicandola a Maria Assunta e la pose sotto il patronato suo e dei suoi discendenti. Essa rimase (con la relativa prelatura territoriale) quindi [[chiesa palatina]] fino al 1929 ed esente dalle giurisdizioni vescovili fino all'unione con la [[diocesi di Gravina]] nella nuova [[diocesi di Altamura-Gravina-Acquaviva delle Fonti]] nel 1986. L'orientamento della [[cattedrale]] è invertito rispetto all'originario (abside ad est e facciata ad ovest, in origine, poi orientamento invertito con facciata rivolta ad est). All'epoca del sovrano angioino risale la realizzazione del portale settentrionale che oggi si apre in piazza duomo, mentre la realizzazione di una seconda torre campanaria, l'area dell'[[altare]] e dell'attuale [[sagrestia]] furono aggiunte nella prima metà del Cinquecento. Opere settecentesche sono invece la loggetta tra i due campanili con le statue della Vergine tra i SS. Pietro e Paolo, le terminazioni delle torri campanarie e il rivestimento interno in marmo. In evidenza i due leoni porta-colonnine ritoccati da un artista di [[Andria]], Maestro Antonio.
[[File:Puglia Altamura1 tango7174.jpg|thumb|Piazza Duomo della Cattedrale]]
 
{{Div col|cols=strette}}
=== Siti archeologici ===
* [[Chiesa della Madonna dei Martiri (Altamura)|Chiesa della Madonna dei Martiri]]
==== La cava dei dinosauri ====
* Chiesa del Sacro Cuore di Gesù
In località Pontrelli, nota come [[cava dei dinosauri]], sono state rinvenute nel [[1999]], su un'area di dodicimila metri quadrati, trentamila orme di dinosauri. La grande importanza di questo ritrovamento (a oggi questo è il sito più ricco e importante d'[[Europa]] e forse del mondo)<ref>Vedi "bollettino" della Società Paleontologica Italiana di Altamura: http://paleoitalia.org/places/34/altamura/.</ref> sta nell'elevatissima biodiversità che caratterizzava gli individui presenti contemporaneamente nello stesso luogo.
* [[Chiesa di San Biagio (Altamura)|Chiesa di San Biagio]]
* [[Chiesa di San Domenico (Altamura)|Chiesa di San Domenico]]
* [[Chiesa di San Francesco da Paola (Altamura)|Chiesa di San Francesco da Paola]]
* [[Chiesa di San Giacomo (Altamura)|Chiesa di San Giacomo]]
* [[Chiesa di San Giovanni Bosco (Altamura)|Chiesa di San Giovanni Bosco]]
* [[Chiesa di San Leonardo (Altamura)|Chiesa di San Leonardo]]
* [[Chiesa di San Lorenzo (Altamura)|Chiesa di San Lorenzo]]
* Chiesa di San Michele Arcangelo
* [[Chiesa di San Michele al Corso (Altamura)|Chiesa di San Michele al Corso]]
* [[Chiesa di San Nicola dei Greci|Chiesa di San Nicola]]
* Chiesa di San Sabino in Fornello
* [[Chiesa di San Salvatore e Liberatore (Altamura)|Chiesa di San Salvatore e Liberatore]]
* [[Chiesa di San Sepolcro (Altamura)|Chiesa di San Sepolcro]]
* [[Chiesa di Sant'Agostino (Altamura)|Chiesa di Sant'Agostino]]
* [[Chiesa di Santa Chiara (Altamura)|Chiesa di Santa Chiara]] (Monastero delle clarisse)
* Chiesa di Santa Lucia
* [[Chiesa di Santa Maria della Consolazione (Altamura)|Chiesa di Santa Maria della Consolazione]]
* [[Chiesa di Santa Maria Maggiore (Altamura)|Chiesa di Santa Maria Maggiore]]
* Chiesa di Sant'Anna
* [[Chiesa di Sant'Antonio (Altamura)|Chiesa di Sant'Antonio]]
* [[Chiesa di Santa Teresa (Altamura)|Chiesa di Santa Teresa]]
* [[Chiesa di Santa Maria del Carmelo (Altamura)|Chiesa di Santa Maria del Carmelo]]
* [[Chiesa della Santissima Annunziata dei Pastori]]
* [[Chiesa della Santissima Trinità (Altamura)|Chiesa della Santissima Trinità]]
* Chiesa del Santissimo Redentore
* [[Chiesa del Santissimo Rosario di Pompei (Altamura)|Chiesa del Santissimo Rosario di Pompei]]
* Chiesa della Ss.Trasfigurazione
* Chiesa di Santa Maria Madre della Chiesa (Carmine nuovo)
* [[Santuario di Maria Santissima del Buoncammino]]
 
{{Div col end}}
Le impronte risalgono al [[Cretacico superiore]], tra i 70 e gli 80 milioni di anni fa, quando il clima in [[Puglia]] era di tipo tropicale (caldo umido), e testimoniano la presenza di oltre duecento animali, appartenenti almeno a cinque gruppi diversi di dinosauri, erbivori e anche carnivori.
 
==== Chiese in disuso o non più esistenti ====
Le dimensioni delle impronte variano dai 5&nbsp;– 6&nbsp;cm fino ai 40&nbsp;– 45&nbsp;cm, facendo supporre di trovarsi di fronte ad animali alti fino a 10 metri. In molte impronte si riesce addirittura a leggere le pieghe della pelle. Tale eccezionale stato di conservazione delle impronte è dovuto molto probabilmente alla presenza di un terreno [[palude|paludoso]] dal fondo fangoso, con tappeti di [[alga|alghe]] che hanno permesso la cementazione dell'impronta. In numerose impronte è infatti ancora visibile la piccola onda di fango generata nel momento in cui l'animale ha poggiato la zampa al suolo. Dalla lettura delle impronte e soprattutto delle piste, ovvero di una serie di almeno tre impronte consecutive, o tre coppie mano - piede nel caso di animali quadrupedi, lasciate dallo stesso animale in movimento, si evince come le andature siano normali, senza tracce di panico, a dimostrazione del fatto che si trattava di un normale spostamento degli animali mentre pascolavano tranquilli in un ambiente presumibilmente lagunare.<br />Dalla quantità delle impronte e dalle loro dimensioni ci si può facilmente rendere conto delle quantità veramente ingenti di vegetali che dovevano essere presenti in loco per poter soddisfare le necessità di sopravvivenza di tanti animali.
* [[Chiesa del Corpus Christi (Altamura)|Chiesa del Corpus Christi]]
* [[Chiesa di San Francesco (Altamura)|Chiesa di San Francesco]] (non più esistente)
* Chiesa rupestre di San Michele (via Madonna Della Croce)
* [[Chiesa di San Pietro (Altamura)|Chiesa di San Pietro]]
* [[Chiesa di Santa Maria della Mena]] (non più esistente)
* [[Chiesa di Santa Maria della Vittoria (Altamura)|Chiesa di Santa Maria della Vittoria]]
* Chiesa sotterranea di Sant'Angelo della Zezula (di fronte al campanile dell'orologio della Cattedrale)
* [[Chiesa di Santa Croce (Altamura)|Chiesa di Santa Croce]]
* [[Chiesa di San Marco (Altamura)|Chiesa di San Marco]] (non più esistente)
 
=== Architetture civili ===
Una delle piste individuate appartiene a un Ceropode (dinosauro erbivoro, quadrupede, di media stazza): essa rivela un'incertezza nell'andamento, forse un cambio brusco di passo, per evitare un ostacolo improvviso oppure cambiare direzione.
* [[Porta Bari (Altamura)|Porta Bari]] e Palazzo De Angelis-Viti, palazzo cinquecentesco dimora anche degli [[Orsini Del Balzo]]. Più volte rimaneggiato, si eleva su tre piani, Ha un portale sontuoso ed austero e sul loggiato si apre Porta Bari.
 
* Palazzi Baldassarre, Martini, de Gemmis Cagnazzi, Filo, Sabini, Melodia, appartenuti a nobili famiglie di Altamura.
==== L'Uomo di Altamura ====
* Claustri, tipiche piazzette o larghi che si aprono sulle vie principali del [[#Urbanistica|centro storico altamurano]]. La denominazione locale è ''gnostre'' e sono unici nell'architettura popolare. Se ne contano circa 80 e rappresentano l'aggregarsi spontaneo di gruppi familiari o etnici ([[Latini]], [[Mori (storia)|Mori]], [[Giudaismo|Giudei]]). La loro conformazione assolveva, oltre che ad una funzione sociale anche ad una difensiva: il claustro, con l'unica entrata, costituiva una trappola per i nemici che, se si fossero avventurati fin lì sarebbero rimasti imprigionati e subissati da lanci di pietre, acqua o altro. Esistono due tipi di claustri: quello di stile greco con il largo tondeggiante e al centro un pozzo o un albero; quello di stile arabo stretto e lungo con una piccola strada chiusa e in fondo un pozzo per le acque piovane. Fra i più pittoreschi e caratteristici ci sono i claustri [[Claustro Giudecca|Giudecca]], Inferno, [[Claustro Tradimento|Tradimento]]. Molti claustri sono stati abbandonati e quindi oggi sono disabitati e mal ridotti.
{{Vedi anche|Uomo di Altamura}}
Il 7 ottobre [[1993]] venne fortuitamente scoperto l'"Uomo di Altamura", unici resti di scheletro umano integro risalenti al [[Paleolitico|paleolitico medio-inferiore.]]
 
=== Architetture militari ===
Il reperto scoperto nella grotta di Lamalunga rappresenta uno dei più grandi rinvenimenti paleontologici. L'ottimo stato di conservazione, l'integrità del reperto, l'assenza di deformazioni e la presenza del cranio, intero, costituiscono una buona occasione per una migliore conoscenza e definizione dei meccanismi di evoluzione che hanno portato al popolamento europeo e al ciclo neanderthaliano. Lo scheletro è infatti riconducibile ad un maschio adulto dell'altezza di 160&nbsp;– 165&nbsp;cm, il cui cranio presenta sia i tratti arcaici che quelle trasformazioni morfologiche, stabilizzatesi nelle popolazioni neanderthaliane, che consentono di collocarlo nel gruppo di fossili del Pleistocene Medio europeo, ovvero tra le forme dell'Homo erectus (400.000 anni fa) e le forme tipiche dell'uomo di Neanderthal (85.000 anni fa), in una fase di passaggio cioè, stimata a circa 200.000 anni fa.
* [[Mura megalitiche di Altamura]]. Erano lunghe {{M|4|u=km}}, alte e larghe {{M|6|u=m}}; e racchiusero nella loro ampia e duplice cerchia (un'altra più piccola è intorno all'acropoli) la parte più alta e più sacra della città. Erette tra il VI e il III secolo a.C. sono visibili per alcuni tratti.
Dopo uno studio effettuato nel 2015 dall'Università La Sapienza di Roma, lo scheletro è stato datato fra i 128.000 e i 187.000 anni fa, e ciò lo rende il più antico reperto di Neanderthal al mondo da cui sia mai stato estratto del DNA. Questo studio è stato ripreso da molte testate internazionali, fra cui la rivista [[Nature]]<ref>{{Cita web|autore = Nature|url = http://www.nature.com/nature/journal/v520/n7545/full/520008a.html|titolo = Human evolution: Neanderthal freed from stone|accesso = |data = }}</ref> e [[CNN]]<ref>{{Cita web|autore = CNN|url = http://edition.cnn.com/2015/04/13/europe/italy-oldest-neanderthal-dna-sample-altamura/index.html|titolo = Oldest DNA taken from Neanderthal fell into well|accesso = |data = }}</ref>.
* [[Masserie fortificate di Altamura]]
* Campi di detenzione delle due guerre mondiali. Il campo della prima guerra mondiale era situato nei pressi de "Il Casale" Falagario Stacca, sito in via Santeramo, e ospitava circa 1000 prigionieri austro-ungarici<ref name="falagariostacca">{{Cita web |url=http://www.falagariostacca.it/home/storia.html |titolo=storia<!-- Titolo generato automaticamente --> |accesso=14 gennaio 2015 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150209134906/http://falagariostacca.it/home/storia.html |urlmorto=no }}</ref><ref>{{Cita news|url=http://www.altamuralive.it/news/Attualità/273/news.aspx|titolo=Visita delegazione austriaca della "Croce Nera" ad Altamura|data=11 aprile 2010|pubblicazione=|accesso=30 maggio 2021|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20210115153729/https://www.altamuralive.it/news/Attualit%C3%A0/273/news.aspx|urlmorto=no}}</ref><ref>{{Cita news|url=http://www.altamuralife.it/notizie/visita-della-delegazione-austriaca-della-croce-nera-ad-altamura|titolo=Visita delegazione austriaca della "Croce Nera" ad Altamura|data=11 aprile 2010|pubblicazione=|accesso=14 gennaio 2015|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150526113858/http://www.altamuralife.it/notizie/visita-della-delegazione-austriaca-della-croce-nera-ad-altamura|urlmorto=no}}</ref>. I prigionieri venivano utilizzati per lo spietramento. Le condizioni di lavoro erano dure e il cibo scarseggiava (come per qualsiasi contadino pugliese), sebbene i detenuti venissero trattati con grande umanità<ref name="Commemorazione caduti Comune Altamura">{{cita testo|url=http://www.comune.altamura.ba.it/news/comunicati-stampa/14772-commemorazioni-per-i-caduti-e-per-falcicchio.html|titolo=Commemorazioni Per I Caduti E Per Falcicchio<!-- Titolo generato automaticamente -->|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150526114127/http://www.comune.altamura.ba.it/news/comunicati-stampa/14772-commemorazioni-per-i-caduti-e-per-falcicchio.html }}</ref>. La morte fu dovuta al diffondersi, all'interno del campo, della spagnola<ref name="Commemorazione caduti Comune Altamura" /> e del tifo<ref name="falagariostacca" />. [[Campo 65]], il campo di detenzione usato durante la seconda guerra mondiale, è ampiamente testimoniato dai documenti presenti nell'USSME (Ufficio Storico dello Stato Maggiore dell'Esercito)<ref>{{Cita web |url=http://www.campifascisti.it/scheda_campo.php?id_campo=346 |titolo=I CAMPI FASCISTI - Dalle guerre in Africa alla Repubblica di Salò<!-- Titolo generato automaticamente --> |accesso=14 gennaio 2015 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140823002635/http://www.campifascisti.it/scheda_campo.php?id_campo=346 |urlmorto=no }}</ref> e si trovava nei pressi di Villa Serena su via Gravina. Fu attivo dal 1942 al 1943. Dagli stessi documenti sopra citati si apprende che ospitava internati inglesi, indiani, australiani, americani, neozelandesi, mediorientali e altri. Nel libro ''[[Auschwitz. Ero il numero 220543]]'', dell'inglese [[Denis Avey]], l'autore racconta di essere stato imprigionato nel campo di concentramento di Altamura e di essere addirittura riuscito a evadere per essere poi ricatturato (pagina 124 del libro)<ref>{{Cita libro|nome=Denis|cognome=Avey|titolo=Auschwitz. Ero il numero 220543|url=http://books.google.it/books?id=u4G9XdWdiyIC&printsec=frontcover&hl=it&source=gbs_ge_summary_r&cad=0#v=onepage&q&f=false|accesso=25 ottobre 2017|data=10 novembre 2011|editore=Newton Compton Editori|ISBN=978-88-541-3677-9}}</ref>. L'autore racconta, inoltre, di essere stato trattato con molta umanità e che i prigionieri erano lasciati liberi di fare ciò che volevano in totale abbandono, sorvegliati a distanza dai carabinieri. Ciò di cui i prigionieri soffrivano era la fame, a causa dell'estrema povertà del territorio, come descritto nel libro. L'autore è stato compartecipe del conflitto, e riporta i fatti del libro come fatti storici, sebbene ci sia da aspettarsi che non tutto sia attendibile e che qualche notizia sia stata inventata o "colorita" per esigenze letterarie<ref>{{Cita web |url=http://www.newstatesman.com/blogs/guy-walters/2011/11/avey-book-holocaust-auschwitz |titolo=The curious case of the "break into Auschwitz"<!-- Titolo generato automaticamente --> |accesso=14 gennaio 2015 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140924042018/http://www.newstatesman.com/blogs/guy-walters/2011/11/avey-book-holocaust-auschwitz |urlmorto=no }}</ref>. Ciononostante, le notizie fornite sul campo di Altamura sono assai verosimili.{{senza fonte}}
 
=== Siti archeologici ===
Subito dopo la scoperta si parlava infatti di rimuovere l'Uomo di Altamura e l'intero blocco di concrezioni calcaree che lo avvolgeva, per esporlo a Roma. Viceversa il progetto "SARASTRO" del Prof. Vittorio Pesce Delfino, proponeva e realizzava una "tele fruizione" del reperto in loco con terminali posizionati nella masseria Ragone (finanziamento nell'ambito del POP Puglia 2° triennio). Dopo la rimozione del costoso e per certi versi dannoso impianto<ref>Nell'estate del 2006 gli studiosi notarono la presenza, su stalattiti e anche su segmenti ossei, di formazioni verdastre, attribuibili all'ingombrate presenza delle attrezzature del progetto SARASTRO. Pertanto, su disposizione della Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici della Puglia, l'impianto fu completamente smontato e rimosso nel 2009.</ref>, per molto tempo non si è proposto niente di concreto in relazione a studi più diretti del reperto. Nel 2010 è stato pubblicato un interessante e completo studio per la rimozione temporanea del solo teschio e mandibola, per effettuare preziosi esami in laboratorio; cosa perfettamente realizzabile in quanto teschio e mandibola risultano quasi privi di aderenze con la matrice stalattitica.
* [[Cava dei dinosauri]]. In una cava abbandonata di località Pontrelli sono state rinvenute nel 1999, su un'area di dodicimila metri quadrati, circa ventimila orme di dinosauri, riferibili a circa 200 esemplari di 5 specie diverse<ref>{{Cita web|url=https://www.comune.altamura.ba.it/index.php/it/vivere-altamura/musei/cava-dei-dinosauri|titolo = Cava dei dinosauri|accesso=12 aprile 2024}}</ref>.
 
* [[Grotta di Lamalunga]] dove nel 1993 furono ritrovati i resti dell'[[Uomo di Altamura]], lo scheletro quasi integro di [[Homo neanderthalensis]] risalente al [[Paleolitico]].<ref>{{Cita web|autore = Nature|url = https://www.nature.com/nature/journal/v520/n7545/full/520008a.html|titolo = Human evolution: Neanderthal freed from stone|accesso = 29 aprile 2019|urlarchivio = https://web.archive.org/web/20170706000156/http://www.nature.com/nature/journal/v520/n7545/full/520008a.html|urlmorto = no}}</ref><ref>{{Cita web|autore = CNN|url = https://edition.cnn.com/2015/04/13/europe/italy-oldest-neanderthal-dna-sample-altamura/index.html|titolo = Oldest DNA taken from Neanderthal fell into well|accesso = 29 aprile 2019|urlarchivio = https://web.archive.org/web/20190615015120/https://edition.cnn.com/2015/04/13/europe/italy-oldest-neanderthal-dna-sample-altamura/index.html|urlmorto = no}}</ref>.
==== Le Mura Megalitiche e i tumuli ====
* [[Pulo di Altamura]]. Si trova nella Murgia Nord, nei pressi della Grotta di Lamalunga e si presenta come la più grande [[dolina carsica]] locale, larga circa 550 metri e profonda 95 metri. Ha pareti scoscese ma erbose, con uno stretto sentiero che scende fino sul fondo dove è presente un tappeto di terra fertile e coltivata. Alla base del Pulo si apre un inghiottitoio (punto della superficie carsica dove l'acqua penetra nel sottosuolo). Le doline per via della loro conformazione permettono la presenza di alcune particolari condizioni (protezione dai venti, basse temperature sul fondo, terreni ricchi di minerali) permettono un habitat che ospita flora e fauna inusuale per la zona (ad esempio il corvo reale). Su una parete rocciosa vi sono alcune caverne. Inoltre i manufatti litici ritrovati testimoniano che le caverne che si aprono nella parete furono abitate nel [[paleolitico]]. Risulta importante l'osservazione dei fronti della dolina. In molte zone, le testate degli strati rocciosi che sporgono dalle pareti sembrano convergere a formare una blanda sinclinale, a conferma dell'origine da crollo della dolina affermata da Colamonico nel 1919. È molto probabile che il solco erosivo di nord-est più di due milioni di anni fa fosse in sotterraneo e che in corrispondenza del Pulo avesse il suo recapito finale in un inghiottitoio allargatosi via via in tal misura da annullare l'effetto arco delle rocce sovrastanti e collassare. La parete settentrionale del Pulo presenta più livelli di grotte e cunicoli, che possono definirsi cavità di interstrato.
Le Mura Megalitiche erano lunghe 4&nbsp;km, alte e larghe 6&nbsp;m; esse racchiusero nella loro ampia cerchia, in cui v'era un'altra più piccola intorno all'Acropoli, cioè la parte più alta e più sacra della città. Erette tra il VI e il III secolo a.C., ora sono visibili per alcuni tratti.
=== Aree naturali ===
La regione inoltre vanta all'incirca una cinquantina [[tumulo|tumuli]].
* ''Grotte di Altamura''. Essendo l'intero territorio murgiano soggetto a fenomeni di natura carsica si trovano, anche nei pressi di Altamura, numerose grotte ricche di [[stalattite|stalattiti]] e [[stalagmite|stalagmiti]] tra cui la così denominata "grotta del lesco" lungo la Statale 96 a {{M|3,5|u=km}} e la grotta di Sant'Angelo su ''via Cassano nuova'' a circa {{M|4,5|u=km}} dalla S.S. 96, oltre a innumerevoli anfratti e inghiottitoi carsici, localmente denominati anche "grave" o "gurghi". Ma l'altopiano murgiano non è costituito unicamente dal basamento calcareo del [[Cretacico]], ma al di sopra di questa bancata di calcare compatto, benché fortemente carsificato, insistono a tratti vasti lembi (superstiti) di [[calcarenite]] di origine più recente, che viene proprio definita col nome di "[[calcarenite|calcarenite di Gravina]]", esattamente quella che ha costituito per secoli il materiale di [[cava (miniera)|cava]] privilegiato per le abitazioni di tutto il territorio pugliese, impropriamente denominato come "[[tufo|tufi]]". La maggiore ''lavorabilità'' di questo materiale rispetto al calcare compatto ha determinato la diffusione delle attività di cava un po' ovunque, dove ce n'era tanto in abbondanza da poterlo sfruttare a sufficienza. In tal modo ha cominciato a svilupparsi una vera e propria cultura rupestre, che trova la massima espressione nella non troppo distante (meno di {{M|20|u=km}} in linea d'aria) ''[[gravina (geologia)|gravina]] di [[Matera]]''. Tutto ciò ha fatto sì che il territorio risulta oltremodo ricco di villaggi ipogei, spesso sviluppatisi attorno ad un culto di natura religiosa presso chiese scavate nella calcarenite, spesso religiosamente affrescate, attorno alle quali si svilupparono vere e proprie piccole comunità rupestri. Ciò anche grazie alla presenza di monaci eremiti o di piccolissimi cenobi di monaci "basiliani" che, soprattutto nell'[[alto Medioevo]], riuscivano ad aggregare attorno all'esigenza di spiritualità e di richiesta di aiuto soprannaturale numerosi nuclei di popolazione sparsa nel territorio, allora molto più ricoperto di foreste boscate a [[macchia mediterranea]], e più facilmente esposta alle incursioni vandaliche e soprattutto, tra l'[[800]] e il [[900]] circa, dei [[saraceni]] che risalivano dal [[metapontino]] lungo il [[Basento]] e la direttrice della "[[Bradano|Fossa Bradanica]]". Nascono così i villaggi rupestri delle località "Fornello", "Pisciulo" (nei pressi della "Masseria Jesce"), "S. Giovanni", e tanti altri nuclei minori o ormai inglobati all'interno del tessuto urbano. Nel Pulo visse [[Guglielmo da Vercelli]], ricordato da [[Domenico Santoro (giurista)|Domenico Santoro]], nella sua ''Descrizione della città di Altamura'' del 1688. Secondo il Santoro san Guglielmo visse per un certo periodo come [[eremita]] all'interno di una caverna nel lato settentrionale del Pulo di Altamura, ma sono ignote le sue fonti<ref name="storie_inedite_p47">{{Cita |storie-inedite |p. 47}}.</ref>. La presenza del santo nella città viene documentata anche da [[Tommaso Costo]].
 
==== Il Pulo di Altamura ====
{{Vedi anche|Pulo di Altamura}}
Nella Murgia Nord, nei pressi della Grotta di Lamalunga si apre una [[dolina carsica]]: il Pulo di Altamura.<br />
Questa è la più grande dolina murgiana, larga circa 550 metri e profonda nel punto più basso 95 metri.<br />
Ha pareti scoscese ma erbose, con uno stretto sentiero che scende fino in fondo. Sul fondo vi è un tappeto di terra fertile coltivata.
 
Alla base del Pulo si apre un inghiottitoio (l'inghiottitoio è il punto su una superficie carsica dove l'acqua penetra o sprofonda nel sottosuolo).<br />
Le doline per via della loro conformazione permettono la presenza di alcune particolari condizioni (protezione dai venti, basse temperature sul fondo, terreni ricchi di minerali) permettono un habitat che ospita flora e fauna inusuale per la zona (ad esempio il corvo reale). Su una parete rocciosa vi sono alcune caverne. Inoltre i manufatti litici ritrovati testimoniano che le caverne che si aprono nella parete furono abitate nel [[paleolitico]].
 
Risulta importante l'osservazione dei fronti della dolina. In molte zone, le testate degli strati rocciosi che sporgono dalle pareti sembrano convergere a formare un blanda sinclinale, a conferma dell'origine da crollo della dolina affermata da Colamonico nel 1919. È molto probabile che il solco erosivo di nord-est più di due milioni di anni fa fosse in sotterraneo e che in corrispondenza del Pulo avesse il suo recapito finale in un inghiottitoio allargatosi via via in tal misura da annullare l'effetto arco delle rocce sovrastanti e collassare.
La parete settentrionale del Pulo presenta più livelli di grotte e cunicoli, che possono definirsi cavità di interstrato.
 
==== Le Grotte di Altamura ====
Essendo l'intero territorio murgiano soggetto a fenomeni di natura carsica si trovano, anche nei pressi di Altamura, numerose grotte ricche di [[stalattite|stalattiti]] e [[stalagmite|stalagmiti]] tra cui la così denominata "grotta del lesco" lungo la Statale 96 a 3,5&nbsp;km e la grotta di Sant'Angelo su ''via Cassano nuova'' a circa 4,5&nbsp;km dalla S.S. 96, oltre a innumerevoli anfratti e inghiottitoi carsici, localmente denominati anche "grave" o "gurghi".<br />
Ma l'altopiano murgiano non è costituito unicamente dal basamento calcareo del [[Cretacico]], ma al di sopra di questa bancata di calcare compatto, benché fortemente carsificato, insistono a tratti vasti lembi (superstiti) di [[calcarenite]] di origine più recente, che viene proprio definita col nome di "[[calcarenite|calcarenite di Gravina]]", esattamente quella che ha costituito per secoli il materiale di [[cava (miniera)|cava]] privilegiato per le abitazioni di tutto il territorio pugliese, impropriamente denominato come "[[tufo|tufi]]". La maggiore ''lavorabilità'' di questo materiale rispetto al calcare compatto ha determinato la diffusione delle attività di cava un po' ovunque, dove ce n'era tanto in abbondanza da poterlo sfruttare a sufficienza.
In tal modo ha cominciato a svilupparsi una vera e propria cultura rupestre, che trova la massima espressione nella non troppo distante (meno di 20&nbsp;km in linea d'aria) ''[[gravina (geologia)|gravina]] di [[Matera]]''.<br />
Tutto ciò ha fatto sì che il territorio risulta oltremodo ricco di villaggi ipogei, spesso sviluppatisi attorno ad un culto di natura religiosa presso chiese scavate nella calcarenite, spesso religiosamente affrescate, attorno alle quali si svilupparono vere e proprie piccole comunità rupestri. Ciò anche grazie alla presenza di monaci eremiti o di piccolissimi cenobi di monaci "basiliani" che, soprattutto nell'[[alto Medioevo]], riuscivano ad aggregare attorno all'esigenza di spiritualità e di richiesta di aiuto soprannaturale numerosi nuclei di popolazione sparsa nel territorio, allora molto più ricoperto di foreste boscate a [[macchia mediterranea]], e più facilmente esposta alle incursioni vandaliche e soprattutto, tra l'[[800]] e il [[900]] circa, dei [[saraceni]] che risalivano dal [[metapontino]] lungo il [[Basento]] e la direttrice della "[[Bradano|Fossa Bradanica]]".<br />
Nascono così i villaggi rupestri delle località "Fornello", "Pisciulo" (nei pressi della "Masseria Jesce"), "S. Giovanni", e tanti altri nuclei minori o ormai inglobati all'interno del tessuto urbano.
 
==== San Guglielmo da Vercelli ====
{{Vedi anche|Guglielmo da Vercelli}}
[[Domenico Santoro (giurista) |Domenico Santoro]], nella sua ''Descrizione della città di Altamura'' (1688), scrive che [[Guglielmo da Vercelli |San Guglielmo da Vercelli]] visse per un certo periodo come [[eremita]] all'interno di una caverna nel lato settentrionale del [[Pulo di Altamura |Pulo]], anche se sono ignote le fonti dalle quali abbia estrapolato quest'informazione.<ref name="storie_inedite_p47">{{Cita |storie-inedite |p. 47 }}</ref>. È altresì documentata dall'agiografo [[Tommaso Costo]] la presenza del santo nella città.
 
== Società ==
=== Evoluzione demografica ===
Prima del 1800, la popolazione della città di Altamura è cresciuta secondo il seguente andamento<ref name="storie-inedite_p302">{{Cita |storie-inedite |p. 302}}.</ref>:
{{Demografia/Altamura}}
 
{| class="wikitable"
La città di Altamura, fin dalla sua fondazione ad opera di [[Federico II di Svevia]], ha avuto una crescita demografica costante e graduale. Oggi con una popolazione di circa 70.500 residenti è l'ottantatreesimo comune più grande d'Italia.
|+ Abitanti della città di Altamura prima del 1800<ref name="storie-inedite_p302" />
Essendo il comune più grande della zona, dal 1861 al 1927 Altamura è stata città capoluogo del circondario.
|-
|Anno || Popolazione (abitanti)
|-
|1415 || {{formatnum:3605}}
|-
|1532 || {{formatnum:7505}}
|-
|1545 || {{formatnum:9385}}
|-
|1561 || {{formatnum:10605}}
|-
|1595 || {{formatnum:13445}}
|-
|1627 || {{formatnum:13445}}
|-
|1648 || {{formatnum:13445}}
|-
|1669 || {{formatnum:13155}}
|-
|1751 || {{formatnum:10845}}
|-
|1789 || {{formatnum:18000}} secondo l'Alfano, {{formatnum:24000}} secondo il Giustiniani<ref>La popolazione altamurana risultò accresciuta fino a {{formatnum:24000}} abitanti a causa dei repubblicani fuggiaschi di Puglia e Basilicata che avevano trovato rifugio ad Altamura. La notizia è confermata anche da [[Domenico Sacchinelli]] nelle sue Memorie ({{Cita|bolognese-zecher|pag. 24}} e {{Cita|sacchinelli-memorie|pag. 161}}).</ref>
|-
|1791 || {{formatnum:16405}} secondo l'economista e consigliere reale [[Giuseppe Maria Galanti]]<ref>{{Cita|bolognese-zecher|pag. 10, cifra fornita dall'economista Giuseppe Maria Galanti, consigliere di [[Ferdinando IV di Borbone]]}}, nel suo ''Relazioni di viaggio in Terra di Bari, Terra d'Otranto'' (1791). La data potrebbe non riferirsi all'anno 1791 (anno di scrittura della relazione), ma a qualche anno prima.</ref>
|}
 
{{Demografia/Altamura}}
 
=== Etnie e minoranze straniere ===
GliAl stranieri31 residenti neldicembre comune2023 sonoerano {{formatnum:36703627}}., Dipari seguito sono riportatial i5,23% gruppidella più consistentipopolazione.<ref>{{cita web|url=http://demo.istat.it/str2013str2019/index.html|editore=ISTAT|titolo=BilancioResidenti Demografico estranieri: popolazione residente stranierae bilancio demografico al 31 dicembre 20132019|accesso=7 persettembre sesso e cittadinanza2020|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20170806142909/http://www.demo.istat.it/bil2016/index.html|urlmorto=no}}</ref>:
 
=== Lingue e dialetti ===
* [[Albania]], 2576
Ad Altamura si parla uno dei [[Dialetti della Puglia centrale|dialetti pugliesi centrali]]. Tratti distintivi del dialetto sono:
* [[Romania]], 297
* a > éi (es. ''informato'' > ''mburméite''; ''mangiato'' > ''mangéite''; ''tuonato'' > ''ndrunéite'')
* [[Tunisia]], 256
* o > ué (es. ''buono'' > ''buéne''; ''duro'' > ''téste'' [riduzione di ''t'''u'''éste'' a ''t'''é'''ste''])
* [[India]], 89
* gr > r (es. ''grano'' > ''réine''; ''grande'' > ''rànne'')
* [[Georgia]], 71
* uso di ''hé'' (es. ''devo andare a suonare'' > ''hé gì a suné'')
* [[Cina]], 55
* uso del dittongo arcaico ''au'' (es. ''dove'' > ''addaue'', ''carbone'' > ''carvaune'', ''pastore'' > ''pastàure'', ''cane di grossa taglia'' > ''cuanagghiàune'')
* [[Marocco]], 51
* inversione di ''nghe'' in ''gn'' (es. ''finghe'' per ''figne'' > ''sino a'', ''vénghe'' per ''végne'' > ''vengo'', ''sànghe'' per ''sàgne'' > ''sangue'')
* [[Polonia]], 42
Ha ricevuto molte influenze dal vicino [[Dialetti dell'area apulo-lucana|dialetto di Matera]] e dalla vicina [[Gravina in Puglia]] e più in generale dalla fascia del dialetto barese.
* [[Ucraina]], 36
Un poemetto del [[Seicento]] in questo dialetto, con elementi dell'italiano arcaico, è il ''Capitolo di S. Iacopo''<ref>Alberto A. Sobrero, Immacolata Tempesta, ''Puglia'', profili linguistici, Laterza Edizioni Scolastiche, 2002, p.57; Pier Paolo Pasolini, ''Canzoniere italiano: antologia della poesia popolare'', Volume 1, p.112 (ivi, p.959: il poemetto "... ci è pervenuto, nella sua totalità se non nella sua integrità, per via orale, per bocca cioè dell'ottuagenario Maino di Altamura che l'ha detto alla raccoglitrice Anna Tragni")</ref>.
* [[Kosovo]], 32
 
== Cultura ==
 
=== Istruzione ===
==== Biblioteche ====
* [[Archivio bibliotecaBiblioteca museoMuseo civicoCivico]] (A.B.M.C.) Custodisce al suo interno, una delle più ricche biblioteche della Regione.- Il nucleo originario di questa imponente raccolta di libri proviene dalla biblioteca comunale nella quale erano confluite, a loro volta, le dotazioni del Regio Liceo Ginnasio e del Monte a Moltiplico, istituzione cittadina che, pur nata con finalità diverse, nel Settecento aveva sostenuto la Regia Università degli Studi di Altamura e nel secolo successivo, le scuole superiori. Il patrimonio iniziale, nell'arco dei 50 anni di vita dell'Ente si è più che raddoppiato raggiungendo gli 80.000 volumi grazie ad acquisti e donazioni.
* Biblioteca del Capitolo della cattedrale palatina di Altamura
* Biblioteca del Centro regionale servizi educativi e culturali
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* Biblioteca del Museo nazionale archeologico di Altamura
 
==== Scuole ====
* [[Scuola secondaria di primo grado in Italia|Scuole secondarie di I grado]]: 5 scuole (Eugenio Pacelli, Saverio Mercadante, Padre Pio, Ottavio Serena, Tommaso Fiore)
* [[Scuola secondaria di secondo grado in Italia|Scuole secondarie di II grado]]: 14 scuole (3 licei, 8 istituti tecnici, 3 istituti professionali)
 
==== Musei ====
* [[Archivio Biblioteca Museo Civico]] (A.B.M.C.) - Museo e biblioteca
* [[Museo nazionale archeologico di Altamura]]
* [[Museo nazionale archeologico di Altamura]] - Collegato con il Centro visite Lamalunga e Palazzo Baldassarre a formare la rete museale ‘Uomo di Altamura’, incentrata sui resti rinvenuti nel 1993, incastonati nelle formazioni carsiche della grotta di Lamalunga<ref>{{Cita web|url=http://www.beniculturali.it/mibac/export/MiBAC/sito-MiBAC/Contenuti/MibacUnif/Eventi/visualizza_asset.html_1435025013.html|titolo='Vieni a scoprire l'Uomo di Altamura'. Inaugurazione Rete Museale: Palazzo Baldassarre Centro Visite di Lamalunga Museo Nazionale Archeologico di Altamura|autore=System|accesso=24 settembre 2018|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180925030156/http://www.beniculturali.it/mibac/export/MiBAC/sito-MiBAC/Contenuti/MibacUnif/Eventi/visualizza_asset.html_1435025013.html}}</ref>.
* Museo della civiltà rurale
* Centro Visite Lamalunga<ref>{{Cita web|url=https://uomodialtamura.it/Centro-Visite-Lamalunga/3|titolo=Portale Uomo di Altamura Rete Museale|autore=Laboratre|sito=uomodialtamura.it|accesso=24 settembre 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180925025603/https://uomodialtamura.it/Centro-Visite-Lamalunga/3|urlmorto=no}}</ref>
* [[Museo dell'Uomo di Altamura|Palazzo Baldassarre]]<ref>{{Cita web|url=https://uomodialtamura.it/Palazzo-Baldassarre/2|titolo=Portale Uomo di Altamura Rete Museale|autore=Laboratre|sito=uomodialtamura.it|accesso=24 settembre 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180925085435/https://uomodialtamura.it/Palazzo-Baldassarre/2|urlmorto=no}}</ref>
* [[Museo Diocesano Matronei Altamura]] (MUDIMA) - Situato all'interno dei matronei della [[Cattedrale di Altamura]]<ref>{{Cita web |url=http://museodiocesano.org/ |titolo=mudima – Museo Diocesano Matronei Altamura |accesso=28 luglio 2018 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180728162323/http://museodiocesano.org/ |urlmorto=no }}</ref>.
* [[Museo d'arte tipografica Portoghese]]
* [[Museo etnografico dell'Alta Murgia]]
* [[Museo del pane]]
 
=== Stampa ===
* ''La Nuova Murgia'' - periodico di cultura, informazione e attualità dell'Alta Murgia.
* ''In Città'' - periodico di cultura, arte e tradizioni popolari
* Free - periodico di informazione, storia, cultura locale.
 
=== MediaRadio ===
* Canale 2 Radio<ref name="canale2.it" /> FM 102,300&nbsp;MHz (copertura locale)
==== Radio ====
* Radio Altamura Uno<ref>{{Cita web|url= http://www.radioaltamurauno.it/|titolo= Sito web di Radio Altamura Uno|accesso= 18 giugno 2009|urlarchivio= https://web.archive.org/web/20090304103802/http://www.radioaltamurauno.it/|urlmorto= no}}</ref> (copertura Altamura e territorio limitrofo)
* Canale 2 Radio<ref name="canale2.it"/> Fm 102,300&nbsp;MHz (copertura locale)
* Radio Regio FM 104,300&nbsp;MHz (copertura locale)
* Radio Altamura Uno<ref>{{Cita web|http://www.radioaltamurauno.it/|titolo= Sito web di Radio Altamura Uno}}</ref> (copertura Altamura,e territorio limitrofo)
 
==== Televisione ====
* Canale 2 Radio-TV, fondata nel 2000.<ref name="canale2.it">{{Cita web|url= http://www.canale2.it/|titolo= Sito web di Canale2|accesso= 4 novembre 2009|urlarchivio= https://web.archive.org/web/20100110085721/http://www.canale2.it/|urlmorto= no}}</ref>
* Tele Appula, fondata nel 1976, poi(attualmente chiusa e recentemente rifondata).
 
==== Teatro ====
* [[Teatro Mercadante (Altamura)|Teatro Mercadante]]: costruito nel 1895 per onorare la memoria del compositore [[Saverio Mercadante]], fu inaugurato il 17 settembre dello stesso anno e per l’occasione fu rappresentata l'opera “La Vestale”<ref name="C">{{Cita web|url=http://teatromercadantealtamura.it/2014/storia-del-teatro-mercadante/|titolo=Storia del Teatro Mercadante {{!}} Teatro Mercadante Altamura|sito=teatromercadantealtamura.it|accesso=24 settembre 2018|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180925031316/http://teatromercadantealtamura.it/2014/storia-del-teatro-mercadante/}}</ref>. Chiuse nel 1990 per inadeguatezza alla nuova normativa in materia di sicurezza, fino al 2003, quando il Consorzio proprietario dell’immobile stipulò un accordo con la società privata Teatro Mercadante srl, che a proprie spese provvide al recupero, riconsegnandolo alla città nel 2014<ref name="C" />. In occasione della riapertura, fu eseguito un concerto diretto dal maestro [[Riccardo Muti]]<ref>{{Cita news|url=https://www.altamuralife.it/notizie/il-teatro-mercadante-riapre-con-il-maestro-riccardo-muti/|titolo=Il Teatro Mercadante riapre con il maestro Riccardo Muti|pubblicazione=AltamuraLife|data=12 dicembre 2014|accesso=24 settembre 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180925025720/https://www.altamuralife.it/notizie/il-teatro-mercadante-riapre-con-il-maestro-riccardo-muti/|urlmorto=no}}</ref>.
* Teatro Saverio Mercadante
 
=== Cinema ===
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* ''[[Tre fratelli (film 1981)|Tre fratelli]]'' ([[1981]]) di [[Francesco Rosi]] con [[Michele Placido]] e [[Vittorio Mezzogiorno]]
* ''[[Io speriamo che me la cavo (film)|Io speriamo che me la cavo]]'' ([[1992]]), con [[Paolo Villaggio]]
* ''[[Da do da]]''<ref>In dialetto "Da qui a là"</ref> ([[1994]]) di [[Nico Cirasola]] con [[Totò Onnis]] e [[Gilla Novak]]
* ''[[Tutto l'amore che c'è]]'' ([[2000]]), di [[Sergio Rubini]] con [[Michele Venitucci]] e [[Margherita Buy]]
* ''[[Pane e libertà]]'' ([[2008]]), di [[Alberto Negrin]], con [[Pierfrancesco Favino]] e [[Raffaella Rea]]
* ''[[Il sottile fascino del peccato]]'' ([[2008]]), di [[Franco Salvia]] con [[Nino Castelnuovo]] e [[Milena Miconi]]
* ''[[Focaccia blues]]'' ([[2009]]) di [[Nico Cirasola]]<ref>[{{Cita web |url=http://www.focacciablues.it/ |titolo=Focaccia Blues<!-- Titolo generato automaticamente -->] |accesso=8 aprile 2009 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20090411214814/http://www.focacciablues.it/ |urlmorto=no }}</ref>
* ''[[L'uomo nero (film 2009)|L'uomo nero]]'' ([[2009]]) di [[Sergio Rubini]]
 
=== Cucina ===
La cucina altamurana offre moltidiversi piatti, unici nel loro genere.quali:<ref>{{cita web|url=http://www.tipicipuglia.it|titolo=Il sito che elenca i prodotti tipici dei comuni della Puglia|accesso=4 giugno 2009|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20090224171147/http://www.tipicipuglia.it/}}</ref>
 
==== Paste fresche e prodotti della panetteria, pasticceria ====
* Il [[pane di Altamura]], con le sue classiche forme skuanètealto (alto''sckuanéte'') e basso (''uàsce''), ha ricevuto nel [[2005]] lail marchio [[denominazione di origine protetta|DOP]]<ref>{{cita (Dweb|url=http://www.Otipicipuglia.Pit/scheda_prodotto.[php?cod_prodotto=Pnd1|titolo=Il portale dei prodotti tipici della Puglia|accesso=25 maggio 2018|dataarchivio=7 marzo 2008|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20080307064154/http://www.tipicipuglia.it/scheda_prodotto.php?cod_prodotto=Pnd1])|urlmorto=sì}}</ref> dall'allora ministro dell'agricoltura [[Gianni Alemanno|Alemanno]]. IlSi pane di Altamura si ottieneprepara mescolando la semola rimacinata di [[Triticum durum|grano duro]] rigorosamente locale con [[acqua]], sale e [[lievito]] naturale, detto "lievito madre", che si ottiene facendo fermentare una piccola quantità di pasta di pane preparata in precedenza; il tutto si lascia riposare per qualche ora e, rispettando le tradizioni, viene cotto nei forni a legna all'alba per essere presente sui banconi già alle prime ore del mattino.<ref>{{Cita web|url= http://www.laterradipuglia.it/italiano/Pane/panedialtamura.htm|titolo= Ricetta del Pane di Altamura|accesso= 18 giugno 2009|urlarchivio= https://web.archive.org/web/20090218131350/http://laterradipuglia.it/italiano/Pane/panedialtamura.htm|urlmorto= no}}</ref>[[File:Pane-di-altamura-dop-official.jpg|sinistra|thumb|upright|Pane di Altamura DOP]]
 
Il pane di Altamura è ufficialmente il primo prodotto in [[Europa]] a fregiarsi del marchio [[Denominazione di origine protetta|DOP]] nella categoria merceologica ''Panetteria e prodotti da forno''. È prodotto solo all'interno della zona d'origine con grano raccolto esclusivamente dai dintorni. Ogni forma è garantita dal Consorzio di Tutela.<ref>{{Cita web|url= http://www.consorziopanedialtamura.it/|titolo= Consorzio tutela Pane di Altamura|accesso= 20 giugno 2009|urlarchivio= https://web.archive.org/web/20090602130213/http://www.consorziopanedialtamura.it/|urlmorto= no}}</ref>
 
Durante gli anni del [[dopoguerra]], il pane veniva preparato dalle massaie nelle proprie case (con dosi settimanali di diversi kg) e consegnato ai fornai, che passando casa per casa, si preoccupavano di raccogliereraccoglievano le pagnotte. Prima di cuocerle ad ogni pagnotta veniva impresso il marchio di ognidella famiglia che aveva preparato il pane e una volta cotto veniva caricato su un carretto trainato da un mulo e riconsegnato alle famiglie.
 
* ''Cialda fredda'' e ''Pane cotto'': tra i piatti tipici preparati con il pane bisogna ricordare la ''ciallédde'' (italianizzato in ''cialda'') preparata con pane di Altamura raffermo al quale vengono aggiunti pomodori, cipolla, uno spicchio di aglio, cime di rape (in alternativa patate e uova) e olive precedentemente bolliti, con l'aggiunta, a crudo, di un filo d'[[olio di oliva|olio extravergine di oliva]] e ''u puène quétte'' (pan cotto) preparato facendo bollire direttamente in acqua salata il pane con verdure di stagione: il tutto viene spolverato con formaggio (meglio se pecorino murgiano).
 
==== Carni fresche ====
''U cutturidde'' e la pecora alla ''rezzaule'' sono due piatti tipici a base di carne ovina. ''U cutturìdde'' è un lesso di agnello e varie erbe selvatiche, come il finocchietto selvatico, e piselli. Un piatto simile viene anche fatto a [[Venosa]] ede a [[Tricarico]] dove si suole, per questa preparazione, usare carne di pecora condendola anche con salsa di pomodoro e peperoncino piccante.<ref>[{{cita testo|url=http://www.ilgiornaledelcibo.it/ricette/ricetta-scheda.asp?id_ricetta=3472&scheda=Acquacotta |titolo=Agnello di primavera, ricetta di cucina: ingredienti, preparazione e suggerimenti<!-- Titolo generato automaticamente -->]|urlmorto=sì}}</ref> ''La péchere alla rezzaule'' è, invece, composta da carne pecorina con aromi e verdure selvatiche, cotta lentamente in [[anfora|anfore]] di terracotta e in forno a legna.
 
==== Prodotti vegetali ====
* I ''lambasciune'' ([[Muscari comosum|lampascione]] in italiano, ''vambasciule'' in gravinese): (''[[Muscari comosum|Leopoldia comosa]]'', muscari in [[lingua italiana|italiano]]), sono dei bulbi di una pianta selvatica tipica dell'Italia meridionale, simili alla cipolla, dal sapore aspro e intenso, utilizzati come contorno per arrosti di carne. Sono degustati anche fritti, cotti sotto la cenere, lessati e conditi.
* La [[Lenticchia di Altamura]] è un'[[Indicazione geografica protetta (Unione europea)|Indicazione Geografica Protetta]], presenta caratteristiche peculiari rispetto alle altre lenticchie. Infatti ha un’ottima consistenza e un alto contenuto di ferro e proteine, facilità di cottura e soprattutto un profumo e un sapore unici, conferiti proprio dalla terra d’origine e difficili da ritrovare altrove. Presenta una colorazione che va dalle diverse gradazioni del verde a quelle del marrone, con una forma appiattita che, in funzione della sua dimensione, sarà identificata come grande o piccola.
 
==== Bevande alcoliche, distillati, liquori ====
* ''Padre Peppe (liquore)'': {{chiarire|prodotto per la prima volta da un frate[[Ordine cappuccinodei difrati unminori monastero locale agli inizi del XIX secolocappuccini|chi è questofrate cappuccino?]], dipadre qualeGiuseppe monastero si parla? perchéRonchi, agli inizi del XIX secolo?<ref>{{cita web|url=http://www.padrepeppe.it/la-storia.html|titolo=La storia|editore=padrepeppe.it|accesso=1º settembre 2017|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20170902015328/http://www.padrepeppe.it/la-storia.html|urlmorto=sì}}</ref>, è oggi il più importante, famoso, diffuso e commercializzato [[liquore]] altamurano. Di colore marrone scuro, ha un sapore e un profumo molto intensi, ma ovviamente ciò dipende dalla preparazione e dagli ingredienti. Secondo la tradizione il Padre Peppe si prepara immergendo i frutti verdi dell'albero delle noci deia primipartire giornidal di24 giugno (giorno di [[San Giovanni Battista]]) in [[Etanolo|alcol]], con l'aggiunta di erbe, spezie e aromi vari tra i quali caffè, [[Eugenia caryophyllata|chiodi di garofano]], [[cinnamomum zeylanicum|cannella]] e [[Myristica fragrans|noce moscata]]. Il tempo di macerazione può variare dai 6 mesi (per i prodotti fatti per consumo personale) ai 4 anni (nel rispetto della tradizione)<ref>[http://www.ilgiornaledelcibo.it/ricette/ricetta-scheda.asp?id_ricetta=3561 PadreAll'olfatto peppe,meno ricettaesperto è possibile riconoscere solo una parte di cucina:tutti ingredientiquesti profumi, preparazionetra ei suggerimenti<!--quali Titolospicca generatola automaticamentecannella. -->]</ref>Si abbina molto bene con la tradizionale pasticceria secca altamurana, a base di mandorle.
 
All'olfatto meno esperto è possibile riconoscere solo una parte di tutti questi profumi, tra i quali spicca la cannella. Si abbina molto bene con la tradizionale pasticceria secca altamurana, a base di mandorle.
 
=== Eventi ===
* ''Festival nazionale del teatro comico'': giunto -nel Festival2016 teatralealla cheXIV da otto edizioniedizione, si svolge ad Altamura nel periodo estivo. IlNella suoserata nomefinale, la giuria assegna al migliore degli spettacoli presentati il premio "bombetta d'oro" fa(così chiamato con riferimento al cappello tipico di [[Totò]], attoretra ei comicopiù napoletano,noti attori comici italiani al cuiquale il festival è dedicato). Dall'edizioneVengono 2009inoltre premioassegnati peri premi secondari (miglior regia, miglior attore, miglior caratterista) e il premio di maggior gradimento del pubblico, che dal 2009 è intitolato all'attoread [[Oreste Lionello]] che l'anno precedente portòsi inesibì scena "E adesso Pover Oblomov?", lanella sua ultima esibizione teatrale.<ref>{{Cita Duranteweb la|url=http://www.notizie-online.it/content/view/22966/41/ serata|titolo=Oreste finaleLionello delchiude Festival, presentiTeatro tutti|autore=Onofrio iBruno gruppi|data=febbraio finalisti,2018 avverrà|accesso=16 lanovembre premiazione2020 e saranno consegnati l'assegno di euro 1|urlarchivio=https://archive.000,00 e la Bombetta d'Oro (opera d'arte di Donato Fiorino) al miglior spettacolo, giudicato dalla giuria tecnica, assieme ai premi secondari: miglior attore, miglior caratterista, miglior regia<ref>[is/20120904180149/http://www.notizie-online.it/content/view/22966/41/ Oreste Lionello chiude Festival Teatro]}}</ref> tor
* ''Festival dei Claustri''<ref>{{Cita web|url=https://festivaldeiclaustri.it/edizione2018/|titolo=Edizione 2018 – Festival dei Claustri|sito=festivaldeiclaustri.it|accesso=23 settembre 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180923204244/https://festivaldeiclaustri.it/edizione2018/|urlmorto=sì}}</ref>
 
* ''Federicus''<ref>{{Cita web |url=https://www.federicus.it/ |titolo=Federicus Festa Medievale - Altamura, dal 25 al 28 Aprile 2019 |accesso=30 maggio 2021 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20210302191016/https://federicus.it/ |urlmorto=no }}</ref>: rievocazione medievale annuale in onore dell'Imperatore [[Federico II di Svevia]], di solito organizzato per tre giorni alla fine di aprile con addobbi medievali, numerosi stand di prodotti tipici, informazioni storiche, attività rievocative della vita medievale e corteo storico in costume.
=== Dialetto ===
Ad Altamura si parla una variante del [[dialetto apulo-barese]]. Tratti distintivi del dialetto sono:
* a > éi (es. ''informato'' > ''mburméite''; ''mangiato'' > ''mangiéite''; ''tuonato'' > ''ndurnéite'')
* o > ué (es. ''buono'' > ''buéne''; ''duro'' > ''tuéste'')
* gr > r (es. ''grano'' > ''réine''; ''grande'' > ''rànne'')
* uso di ''hé'' (es. ''devo andare a suonare'' > ''hé gì a suné'')
* uso del dittongo arcaico ''au'' (es. ''dove'' > ''addaue'', ''carbone'' > ''carvaune'')
* inversione di ''nghe'' in ''gn'' (es. ''finghe'' per ''figne'' > ''sino a'', ''vénghe'' per ''végne'' > ''vengo'')
Ha ricevuto molte influenze dal vicino [[Dialetti dell'area apulo-lucana|dialetto di Matera]], ma anche di [[Gravina in Puglia]] e più in generale dalla fascia del dialetto barese.
Un poemetto del [[Seicento]] in questo dialetto, con elementi dell'italiano arcaico, è il ''Capitolo di S.Iacopo''<ref>Alberto A. Sobrero, Immacolata Tempesta, ''Puglia'', profili linguistici, Laterza Edizioni Scolastiche, 2002, p.57; Pier Paolo Pasolini, ''Canzoniere italiano: antologia della poesia popolare'', Volume 1, p.112 (ivi, p.959: il poemetto "... ci è pervenuto, nella sua totalità se non nella sua integrità, per via orale, per bocca cioè dell'ottuagenario Maino di Altamura che l'ha detto alla raccoglitrice Anna Tragni")</ref>.
 
== Persone legate ad Altamura ==
*[[Giovanni Antonio Orsini Del Balzo]] (1386 o 1393-1463), nobiluomo del [[Regno di Napoli]].
* [[Giacomo Tritto]] (1733 - 1824), compositore.
* [[Luca de Samuele Cagnazzi]] (1764-1852), matematico, filosofo e politico.
* [[Gioacchino de Gemmis]] (1746-1822), vescovo e rettore dell'università di Altamura.
* [[Michele de Gemmis]] (1799-1871), illustre scrittore giuridico, possedette Palazzo de Gemmis di Altamura.
* [[Vincenzo Lavigna]] (1776-1836), compositore, [[clavicembalo|clavicembalista]] e [[Docente|pedagogo]].
* [[Giuseppe Ciccimarra]] (1790-1836), cantante lirico.
* [[Saverio Mercadante]] (1795-1870), musicista.
* [[Tommaso Melodia]], (1802-1888), senatore del Regno d'Italia.
* [[Lodovico Frapolli]] (1815 - 1878), gran maestro del [[Grande Oriente d'Italia]] dal 1867 al 1870, parlamentare eletto ad Altamura per la [[X Legislatura del Regno d'Italia]].
* Melania Calvat (1831-1904), veggente di [[Nostra Signora di La Salette]], che trascorse gli ultimi anni di vita ad Altamura ed è sepolta nella cappella dell'Istituto Antoniano delle [[Figlie del Divino Zelo]].
* [[Ottavio Serena]] (1837-1914), statista e senatore.
* [[Giacomo Bellacchi]] (1838-1924), matematico.
* [[Giuseppe Oronzo Giannuzzi]] (1838-1876), fisiologo.
* [[Nicolò Melodia|Nicola Melodia]], (1840-1929), deputato e senatore del regno d'Italia
* [[Nicola Serena di Lapigio]] (1875-1938), scrittore e giornalista.
* [[Tommaso Fiore]] (1884-1973), scrittore e poeta.
* [[Donato Squicciarini]] (1927-2006), nunzio apostolico in [[Austria]].
* [[Fabio Perinei]] (1945-2009), deputato del [[Partito Comunista Italiano|PCI]].
* [[Romeo Sacchetti]] (1953), allenatore di [[pallacanestro]].
* [[Carlo Vulpio]] (1960), giornalista e politico.
* [[Michele Loporcaro]] (1963), linguista<ref>Nato a Roma, ma originario di Altamura, del cui dialetto ha fornito una dettagliata descrizione storica</ref>.
* [[Francesco Caputo]] (1987), calciatore.
Vito Angelo Maria Manfredi (1996), ex allievo Scuola Militare Nunziatella.
Francesco Leone (1996), ex allievo Scuola Navale Militare F. Morosini.
 
== Geografia antropica ==
=== Urbanistica ===
All'interno delledella mura,[[Muro oggidi abbattutecinta quasidi delAltamura|cinta tutto,muraria]] si sviluppa il centro storico, avente una forma circolare, con una serie di strade e vicoli stretti eche contortisi cheincontrano {{chiarire|sembranoalla quasiCattedrale, ruotaresituata attornoal allacentro cattedraledella città.}} {{chiarire|L'unicaLa strada quasiprincipale perfettamente dritta|perchéche "perfettamente drittataglia"?}}è Corsoil Federicocentro IIin didue Sveviaparti, chedelimitate tagliada in[[Porta dueMatera il(Altamura)|Porta centroMatera]] storicoe [[Porta Bari (Altamura)|Porta Bari]], è detta Corso Federico II di Svevia.
 
L'espansione esterna avviene {{cn|seguendo inizialmente le principali direttrici di traffico, quindi lottizzando secondo uno schema a maglie quadrate.}} Gli interventi urbanistici più significativi, che caratterizzano la città oltre le mura, sono l'ampio rettilineo di viale Martiri 1799, via Vittorio Veneto, corso Vittorio Emanuele e il collegamento, dopo la costruzione della ferrovia, del centro storico con la stazione.
 
SonoLa presentistrada ancheprincipale stradeper ale scorrimentoentrate veloce,è oltre allala SS96, che funge da parziale circonvallazione, tra(oggi allargata parzialmente a quattro corsie e comunicante con la SS99 che porta a Matera); altre strade principali cuisono via San Pio da Pietrelcina, che collega via Gravina a via Corato, via Mura Megalitiche che collega via Santeramo a via Bari incrociando via Cassano, e strade di recente costruzione che collegano via Corato a via Vecchia Buoncammino passando dalla Stazione Ferroviaria.
 
== Economia ==
L'[[economia della Puglia]] tocca la città di Altamura, che presenta un'economia sviluppata e diversificata.
{{vedi anche|Economia della Puglia }}
 
L'agricoltura è sempre stata una delle attività principali della città: infatti la città è noto per la produzione di cereali. Di pari passo alla produzione di cereali si è sviluppata una ricca industria di trasformazione del grano testimoniata dalla presenza di molini di medie e grosse dimensioni che fanno di Altamura uno dei poli nazionali della produzione di semole e farine.
La città di Altamura presenta un'economia sviluppata e diversificata.
La qualità del grano, unita alla tradizione cittadina per la produzione del pane e dei prodotti da forno, hanno reso la città famosa in Italia. Infatti il pane di Altamura è stato il primo prodotto in Europa riconosciuto col marchio DOP nella categoria merceologica Panetteria e prodotti da forno<ref>(Gazzetta ufficiale dell'Unione Europea L 181 del 19 luglio 2003)</ref>. Notevole è anche la rilevanza storica dei forni.<ref>{{Cita libro|titolo=La storia del pane di Altamura. Grano, farina e forni. Dal Medioevo al Novecento}}</ref>
 
Di grande rilievo è l'industria del salotto che per anni è stato il settore trainante dell'economia altamurana. Infatti la città di Altamura, assieme a Santeramo e Matera, fa parte del "triangolo del salotto"<ref>{{Cita news|autore=Francesco Clemente |data=27 marzo 2012|url=http://www.linkiesta.it/distretto-divano|titolo=Così hanno ucciso l'industria del divano in Puglia|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20130803110243/http://www.linkiesta.it/distretto-divano}}</ref>. Nonostante la crisi degli ultimi anni, dovuta essenzialmente alla delocalizzazione della produzione in paesi in via di sviluppo, il salotto rappresenta ancora uno dei settori più importanti per il territorio.
L'agricoltura è sempre stata una delle attività principali della città, infatti il paese è noto per la produzione di cereali. Di pari passo alla produzione di cereali si è sviluppata una ricca industria di trasformazione del grano testimoniata dalla presenza di molini di medie e grosse dimensioni che fanno di Altamura uno dei poli nazionali della produzione di semole e farine.
L'ottima qualità del grano, unita alla grande tradizione cittadina per la produzione del pane e dei prodotti da forno, hanno reso la città famosa in tutta Italia. Infatti il pane di Altamura è stato il primo prodotto in Europa riconosciuto col marchio DOP nella categoria merceologica Panetteria e prodotti da forno (Gazzetta ufficiale dell'Unione Europea L 181 del 19 luglio 2003).
 
Da segnalare anche le potenzialità del settore turistico, che nonostante la presenza di siti importanti notevoli quali le orme dei dinosauri, l'uomo arcaico di Lamalunga e il borgo medievale della città antica, stenta a decollare e a trovare spazio tra le attrattive turistiche regionali, sebbene Altamura sia riconosciuto quale comune ad economia prevalentemente turistica dalla regione Puglia<ref>{{Cita web|url=https://www.altamuralife.it/notizie/altamura-ufficialmente-riconosciuta-citta-turistica/|titolo=Altamura ufficialmente riconosciuta "città turistica"|sito=AltamuraLife|data=16 gennaio 2020|accesso=16 gennaio 2020|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20200116143817/https://www.altamuralife.it/notizie/altamura-ufficialmente-riconosciuta-citta-turistica/|urlmorto=no}}</ref>.
Di grande rilevanza è l'industria del salotto che per anni è stato il settore trainante dell'economia altamurana. Infatti la città di Altamura, assieme alle città di Santeramo e Matera, fa parte del Triangolo del salotto<ref>{{Cita news|autore=Francesco Clemente |data=27 marzo 2012|url=http://www.linkiesta.it/distretto-divano|titolo=Così hanno ucciso l'industria del divano in Puglia|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20130803110243/http://www.linkiesta.it/distretto-divano|dataarchivio=3 agosto 2013}}</ref>. Nonostante la crisi degli ultimi anni, dovuta essenzialmente alla delocalizzazione della produzione in paesi in via di sviluppo, il salotto rappresenta ancora uno dei settori più importanti per il territorio.
 
Da segnalare anche le potenzialità del settore turistico, che nonostante la presenza di siti importanti e unici nel loro genere, come Le orme dei dinosauri, l'uomo arcaico di Lamalunga e il borgo medievale della città antica, stenta a decollare e a trovare spazio tra le attrattive turistiche della regione.
 
Un piccolo contributo all'economia è dato dal turismo legato alla presenza della Cattedrale Federiciana e ai paesaggi tipici murgiani, che sul territorio altamurano si esprimono al meglio con doline, ''cervicali'' e muri a secco
 
== Infrastrutture e trasporti ==
=== Strade ===
{{Vedi anche|Strade provinciali della città metropolitana di Bari}}
 
Altamura è crocevia di molte strade provinciali e statali; tra le più importanti:
* [[Strada statale 99 di Matera|SS 99]], che da Altamura conduce a [[Matera]];
 
* [[Strada statale 9996 di MateraBarese|SS99SS 96]], che, dapartendo dalla [[Basilicata]] passando per [[Gravina in Puglia]] ed Altamura conduce(fungendo anche da circonvallazione), giunge fino a [[MateraBari]];
* SP 18, che si distacca dalla SS 96 e attraversa il centro abitato, passando dalla zona industriale e riallacciandosi nuovamente con la [[strada statale]];
* [[Strada statale 96 Barese|SS96]], che, partendo dalla [[Basilicata]] passando per [[Gravina in Puglia]] ed Altamura (fungendo anche da circonvallazione), giunge fino a [[Bari]];
* [[Strada statale 378 di Altamura|SP 238]] che conduce a [[Corato]] e [[Trani]];
* SP18, che si distacca dalla SS96 e attraversa il centro abitato, passando dalla zona industriale e riallacciandosi nuovamente con la [[strada statale]];
* [[Strada statale 378171 di AltamuraSanteramo|SP238SP 235]](la, strada in realtà passa solo nel territorio comunale altamuranoche, mentrepassando haper inizio[[Santeramo in territorio gravinese)Colle]], che conduce a [[Corato]]Gioia edel [[TraniColle]];
* SP 41, che da Altamura conduce a Laterza.
* [[Strada statale 171 di Santeramo|SP235]], che, passando per [[Santeramo in Colle]], conduce a [[Gioia del Colle]];
* SP41,che da Altamura conduce a Laterza.
 
=== Ferrovie ===
La [[stazione di Altamura (RFI)|stazione RFI di Altamura]] si trova lungo la linea [[ferrovia Rocchetta Sant'Antonio-Gioia del Colle]], priva di traffico ferroviario regolare; la limitrofa [[Stazione di Altamura (FAL)|stazione FAL di Altamura]] si trova lungo la [[Ferrovia Bari-Matera-Montalbano Jonico|ferrovia Bari-Matera]] ed è stazione di diramazione della [[ferrovia Altamura-Avigliano-Potenza]].
La [[stazione di Altamura|stazione RFI]] era toccata dalla linea [[Ferrovia Rocchetta Sant'Antonio-Gioia del Colle|Rocchetta Sant'Antonio - Gioia del Colle]] che dalla rete delle [[Ferrovie Appulo Lucane]]; la limitrofa [[Stazione di Altamura (FAL)|stazione FAL]] è punto di incontro tra la tratta [[Ferrovia Bari-Matera-Montalbano Jonico|Bari - Matera]] e la tratta [[Ferrovia Altamura-Avigliano-Potenza|Altamura-Potenza]].
 
Altre fermate della linea FAL nel territorio comunale di Altamura sono la Stazione[[stazione di Pescariello]] e la [[Stazione di Marinella (Altamura)|stazione di Marinella]].
 
=== Mobilità urbana ===
Il trasporto pubblico all'interno della città è gestito dalle società Autolinee Marino, STP e principalmente FAL; si articola su quattro linee circolari, che toccano tutti i punti più importanti della città, comprese le periferie.<ref>{{cita web|url=http://www.comune.altamura.ba.it/comunicati/Usailbus.pdf|titolo=Trasporto pubblico urbano - città di Altamura|accesso=6 giugno 2009|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20070817184644/http://www.comune.altamura.ba.it/comunicati/Usailbus.pdf}}</ref>
 
=== AmministrazioneAviosuperfici ===
Nel territorio comunale è presente l'[[Aviosuperficie Ceraso]].
Di seguito è presentata una tabella relativa alle amministrazioni che si sono succedute in questo comune.
 
== Amministrazione ==
{{ComuniAmminPrecTitolo}}
{{ComuniAmminPrec
{{ComuniAmminPrec |Nome = Michele Dibenedetto |Inizio = 6 settembre 1988 |Fine = 29 giugno 1990 |Partito = [[Democrazia Cristiana]] |Note = <ref name=interno>http://amministratori.interno.it/</ref>}}
|Nome = Michele Dibenedetto
{{ComuniAmminPrec |Nome = Raffaele Crivelli |Inizio = 25 settembre 1990 |Fine = 27 febbraio 1992 |Partito = [[Partito Comunista Italiano]], [[Partito Democratico della Sinistra]] |Note = <ref name=interno />}}
|Inizio = 6 settembre [[1988]]
{{ComuniAmminPrec |Nome = Giuseppe Giove |Inizio = 27 aprile 1992 |Fine = 24 giugno 1993 |Partito = [[Democrazia Cristiana]] |Note = <ref name=interno />}}
|Fine = 29 giugno [[1990]]
{{ComuniAmminPrec |Nome = Vito Plotino |Inizio = 24 giugno 1993 |Fine = 12 maggio 1997 |Partito = [[Movimento Sociale Italiano - Destra Nazionale]] |Note = <ref name=interno />}}
|Partito = [[Democrazia Cristiana|DC]]
{{ComuniAmminPrec |Nome = Vito Plotino |Inizio = 3 giugno 1997 |Fine = 14 maggio 2001 |Partito = [[centro-destra]] |Note = <ref name=interno />}}
|Note = <ref name=interno>{{Cita web |url=http://amministratori.interno.it/ |titolo=Copia archiviata |accesso=25 ottobre 2015 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20170107102753/http://amministratori.interno.it/ |urlmorto=no }}</ref>|6 settembre [[1988]]|29 giugno 1990|Michele Dibenedetto
{{ComuniAmminPrec |Nome = Rachele Popolizio |Inizio = 14 maggio 2001 |Fine = 16 novembre 2004 |Partito = [[centro-sinistra]] |Note = <ref name=interno />}}
|5 =
{{ComuniAmminPrec |Nome = Luigi Varratta |Inizio = 16 novembre 2004 |Fine = 5 aprile 2005 |Carica = [[Commissario straordinario|Comm. straordinario]] |Partito = |Note = <ref name=interno />}}
}}
{{ComuniAmminPrec |Nome = Mario Antonio Felice Stacca |Inizio = 5 aprile 2005 |Fine = 30 marzo 2010 |Partito = [[centro-destra]] |Note = <ref name=interno />}}
{{ComuniAmminPrec
{{ComuniAmminPrec |Nome = Mario Antonio Felice Stacca |Inizio = 30 marzo 2010 |Fine = 22 giugno 2015 |Partito = mpa-la destra, [[lista civica]]: rinnovamento altamura, [[lista civica]]: altamura città futuro,<br />[[lista civica]]: movimento politico schittulli, la puglia prima di tutto, [[Unione di Centro (2002)|UDC]] |Note = <ref name=interno />}}
|Nome = [[Fabio Perinei]]
{{ComuniAmminPrec |Nome = Giacinto Forte |Inizio = 22 giugno 2015 |Fine = ''in carica'' |Partito = [[lista civica]]: sindaco forte, [[lista civica]]: cambiamento forte,<br />[[lista civica]]: il popolo con forte, oltre con fitto, [[lista civica]]: unione forte, fratelli d'italia - alleanza nazionale |Note = <ref name=interno />}}
|Inizio = 29 giugno [[1990]]
|Fine = 25 settembre [[1990]]
|Partito = [[Partito Comunista Italiano|PCI]]
|Note = <ref name=interno/>|29 giugno [[1990]]|25 settembre [[1990]]|[[Fabio Perinei]]
|5 =
}}
{{ComuniAmminPrec
|Nome = Raffaele Crivelli
|Inizio = 25 settembre [[1990]]
|Fine = 27 febbraio [[1992]]
|Partito = [[Partito Comunista Italiano|PCI]] / [[Partito Democratico della Sinistra|PDS]]
|Note = <ref name=interno />|25 settembre [[1990]]|27 febbraio [[1992]]|Raffaele Crivelli
|5 =
}}
{{ComuniAmminPrec
|Nome = Giuseppe Giove
|Inizio = 27 aprile [[1992]]
|Fine = 24 giugno [[1993]]
|Partito = [[Democrazia Cristiana|DC]]
|Note = <ref name=interno />|27 aprile [[1992]]|24 giugno [[1993]]|Giuseppe Giove
|5 =
}}
{{ComuniAmminPrec
|Nome = Vito Plotino
|Inizio = 24 giugno [[1993]]
|Fine = 14 maggio [[2001]]
|Partito = [[Movimento Sociale Italiano - Destra Nazionale|MSI-DN]] / [[Alleanza Nazionale|AN]]
|Note = <ref name=interno />|24 giugno [[1993]]|14 maggio [[2001]]|Vito Plotino
|5 =
}}
{{ComuniAmminPrec
|Nome = Rachele Popolizio
|Inizio = 14 maggio [[2001]]
|Fine = 16 novembre [[2004]]
|Partito = [[L'Ulivo]]
|Note = <ref name=interno />|14 maggio [[2001]]|16 novembre [[2004]]|Rachele Popolizio
|5 =
}}
{{ComuniAmminPrec
|Nome = Luigi Varratta
|Inizio = 16 novembre [[2004]]
|Fine = 5 aprile [[2005]]
|Carica = ''[[Commissario straordinario|Commissario]]''
|Partito = -
|Note = <ref name=interno />|16 novembre [[2004]]|5 aprile [[2005]]|Luigi Varratta
|5 = Commissario
}}
{{ComuniAmminPrec
|Nome = 5 aprile [[2005]]
|Inizio = 5 aprile [[2005]]
|Fine = 22 giugno [[2015]]
|Partito = [[Forza Italia (1994)|FI]] / [[Il Popolo della Libertà|PdL]]
|Note = <ref name=interno />|5 aprile [[2005]]|22 giugno [[2015]]|Mario Antonio Felice Stacca
|5 =
}}
{{ComuniAmminPrec
|Nome = Giacinto Forte
|Inizio = 22 giugno [[2015]]
|Fine = 12 luglio [[2017]]
|Partito = Indipendente <br/>di [[centro-destra]]
|Note = <ref name=interno />|22 giugno [[2015]]|12 luglio [[2017]]|Giacinto Forte
|5 =
}}
{{ComuniAmminPrec
|Nome = Enzo Rifino
|Inizio = 12 luglio [[2017]]
|Fine = 1º agosto [[2017]]
|Carica = ''[[Sindaco (Italia)|Vicesindaco f.f.]]''
|Partito = Indipendente <br/>di [[centro-destra]]
|Note = <ref name=interno />|12 luglio [[2017]]|1º agosto [[2017]]|Enzo Rifino
|5 =
}}
{{ComuniAmminPrec
|Nome = Rachele Grandolfo
|Inizio = 1º agosto [[2017]]
|Fine = 21 febbraio [[2018]]
|Carica = ''[[Commissario straordinario|Commissario]]''
|Partito = -
|Note = <ref name=interno />|1º agosto [[2017]]|21 febbraio [[2018]]|Rachele Grandolfo
|5 = Commissario
}}
{{ComuniAmminPrec
|Nome = Vittorio Lapolla
|Inizio = 21 febbraio [[2018]]
|Fine = 25 giugno [[2018]]
|Carica = ''[[Commissario straordinario|Commissario]]''
|Partito = -
|Note = <ref name=interno />|21 febbraio [[2018]]|25 giugno [[2018]]|Vittorio Lapolla
|5 = Commissario
}}
{{ComuniAmminPrec
|Nome = Rosa Melodia
|Inizio = 25 giugno [[2018]]
|Fine = 12 dicembre [[2022]]
|Partito = Indipendente <br/>di [[centro-sinistra]]
|Note = <ref name=interno />|25 giugno [[2018]]|12 dicembre [[2022]]|Rosa Melodia
|5 =
}}
{{ComuniAmminPrec
|Nome = Maria Rita Iaculli
|Inizio = 12 dicembre [[2022]]
|Fine = 29 maggio [[2023]]
|Partito = -
|Note = <ref name=interno />|12 dicembre [[2022]]|29 maggio [[2023]]|Maria Rita Iaculli
|5 = Commissario
}}
{{ComuniAmminPrec
|Nome = Vitantonio Petronella
|Inizio = 29 maggio [[2023]]
|Fine = in carica
|Partito = Indipendente <br/>di [[centro (politica)|centro]]
|Note = <ref name=interno />|29 maggio [[2023]]|in carica|Vitantonio Petronella
|5 =
}}
{{ComuniAmminPrecFine}}
 
=== Gemellaggi ===
* {{gemellaggio|Italia|Lucera|}}<br />
* {{gemellaggio|Italia|Modica|}}<ref name="pane">{{cita web|url=http://www.notizie-online.it/content/view/27163/40/|titolo=Pane Altamura, gemellaggio in Sicilia con Modica e Castellana Sicula|sito=Notizie On Line|accesso=16 novembre 2020|urlarchivio=https://archive.is/20130413072920/http://www.notizie-online.it/content/view/27163/40/}}</ref><br />
* {{gemellaggio|Italia|Castellana Sicula|}}<ref name="pane" />
* {{gemellaggio|Italia|Crotone|}}
* {{gemellaggio|Italia|Novoli|16/10/2024}}
 
== Sport ==
=== Calcio ===
La squadra calcistica storica della città, è stata l'[[Unione Sportiva Altamura]], che militò per cinque anni nel professionismo negli [[anni 1990|anni novanta]], sciolta nel 2015. </br>
[[File:Football Club Altamura Calcio 1988-89.jpg|thumb|L'Altamura vincitore del [[Campionato Interregionale 1988-1989]]]]
Nella stagione 2016-2017 gioca in [[eccellenza (calcio)|Eccellenza]] l'Associazione Sportiva Dilettantistica Team Altamura;<ref>[https://www.tuttocampo.it/Puglia/Eccellenza/GironeUnico/Squadra/TeamAltamura/720688/Scheda#.WMf69tLhC1s Team Altamura] Tuttocampo.it </ref> le altre formazioni calcistiche sono: l'A.S.D. Fortis Altamura (già Fortis Murgia),<ref>[https://www.tuttocampo.it/Puglia/Promozione/GironeA/Squadra/FortisAltamura/917119/Scheda#.WMf6CtLhC1s Fortis Altamura] Tuttocampo.it </ref> che disputa il campionato di [[Promozione (calcio)|Promozione]], il Real Altamura<ref>[https://www.tuttocampo.it/Puglia/TerzaCategoria/GironeABari/Squadra/RealAltamura/1044188/Scheda#.WMf44NLhC1s Real Altamura] Tuttocampo.it</ref> e l'A.S.D. Puglia Sport Altamura,<ref>[https://www.tuttocampo.it/Puglia/TerzaCategoria/GironeABari/Squadra/PugliaSportAltamura/1044187/Scheda#.WMf4eNLhC1t Puglia Sport Altamura] Tuttocampo.it</ref> che militano in [[Terza Categoria]].
 
La squadra calcistica storica della città è stata l'[[Unione Sportiva Altamura]], che militò per cinque anni nel professionismo negli [[anni 1990|anni novanta]] e fu sciolta nel 2015. A inizi [[anni 2000|anni duemila]] nacque il [[Team Altamura]], squadra che nella stagione 2023-2024 ha vinto il girone H di Serie D accedendo in [[Serie C|terza serie]]. È inoltre attiva la società di calcio femminile Pink Altamura militante nel campionato dilettanti di Eccellenza.
Le società di pallacanestro che hanno sede nel comune sono: Asd Libertas Basket Altamura<ref>{{Cita web|http://www.libertasaltamura.it/|titolo= Sito ufficiale della Libertas Altamura Basket Altamura}}</ref>, militante nel Campionato di Serie C Silver, Asd Federiciana Pallacanestro Altamura, disputante il Campionato Regionale di Promozione maschile, Asd Virtus 1987 Pallacanestro Altamura<ref>{{Cita web|url=http://www.virtuspallacanestroaltamura.it|titolo=www.virtuspallacanestroaltamura.it - HOME|sito=www.virtuspallacanestroaltamura.it|accesso=2016-09-13}}</ref>
 
L' A.S.D. Altafutsal milita nel girone C del campionato A2 di calcio a 5, avendo vinto i playoff nel 2024-25 di serie B, nella stagione 2019-20 dopo aver vinto il campionato di C2, vince la Coppa Puglia.
Le squadre di pallavolo sono: [[Jogging Volley Altamura]], attiva da l996 al 2008 e A.S. Murgia Sport Altamura, militante in serie B1.
 
L'Altamura Calcio ''A 5'' milita nel girone A del campionato di calcio a 5 Serie C2 e la Soccer Altamura di calcio A5 femminile che milita in Serie B.
L' A.S.D. Pallamano Altamura, è una società che disputa la serie A1 di pallamano.
 
=== Pallacanestro ===
{{cn|La società di atletica A.S.D. Atletic Club Altamura, fondata nel 1993, organizza il "Trofeo Auxilium" che ogni anno porta nelle strade cittadine oltre mille atleti da tutta la Puglia.}} Altra società che si occupa di atletica è la Futur Atletica Altamura, fondata nel 2011.
Le società di pallacanestro che hanno sede nel comune sono la ASD Libertas Basket Altamura<ref>{{Cita web|url= http://www.libertasaltamura.it/|titolo= Sito ufficiale della Libertas Altamura Basket Altamura|accesso= 5 gennaio 2012|urlarchivio= https://web.archive.org/web/20130415192846/http://www.libertasaltamura.it/|urlmorto= no}}</ref>, militante fino alla stagione 2023-2024 nel Campionato di Serie C. Nella stagione 2024-2025, la stessa, non si è però iscritta al campionato.
 
Sempre nel mondo della pallacanestro altamurana, l'ASD Virtus 1987 Pallacanestro Altamura<ref>{{Cita web|url=http://www.virtusaltamura.it|titolo=www.virtusaltamura.it - HOME|accesso=13 settembre 2016|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20071112210654/http://www.virtusaltamura.it/|urlmorto=sì}}</ref>è inserita nel girone B di Divisione Regionale 3 2023-24.
 
=== Altri sport ===
Tra le squadre di pallavolo l'Enfoservice Altamura, militante durante la stagione 2021-22 nel girone B di Serie C maschile, e la PanBiscò Leonessa Volley Altamura, che gioca nel campionato di Serie A2 femminile nella stagione 2025-26 (girone B). Storica per la città, è stata la [[Jogging Volley Altamura]], squadra pallavolistica attiva dal 1996 al 2008.
 
L'ASD [[Pallamano Altamura]] è una società che nella stagione 2021-22 disputa il campionato di Serie B di pallamano. Nella stagione 2009-10 ha raggiunto la serie A1.
 
Tra le società di atletica attive ci sono l'ASD Atletic Club Altamura, fondata nel 1993, e la ''Futur Atletica Altamura'', fondata nel 2011.
 
=== Impianti sportivi ===
Tra i principali impianti sportivi ci sono:
* lo stadio ''Tonino D'Angelo'';
* il palazzetto dello sport;
* il campo sportivo comunale ''Cagnazzi''.
 
== Note ==
<references/>
 
== Bibliografia ==
* Pubblicazione ufficiale della Città di Altamura e del Ministero dei Beni Culturali: "La grotta di Lamalunga"; Atti della I Conferenza Cittadina; Altamura, 18.12.1993; ed. 1995, V. pag. 16, ultimo capoverso.
* V.Pesce Delfino, E. Vacca, Report of an archaic human skeleton discovered at altamura (Bari), in the “Lamalunga” district in Human Evolution, Volume 9, Issue 1, gennaio 1994, pp 1–9.
* E.Vacca, V.Pesce Delfino, Three-dimensional topographic survey of the human remains in Lamalunga Cave (Altamura, Bari, Southern Italy) in Collegium antropologicum, Volume 28, Issue 1, 2004, pp.&nbsp;113–119.
* Il cranio dell'Uomo di Altamura ipotesi di rimozione, documentazione e studio: [[Giorgio Manzi]], Mario Micheli, [[Giacomo Giacobini]], pp33–37pp.&nbsp;33–37, rivista del MINISTERO PER I BENI E LE ATTIVITA' CULTURALI, Direzione per i Beni Culturali e Paesaggistici di Puglia, 2/2010, Edizioni BetaGamma srl Viterbo, stampa Tifernum srl, Città di Castello (PG), novembre 2010.
* Francesco Maria De Robertis: “Altamura 1799: puro olocausto o ritorsione di precedente strage?” in Archivio Storico Pugliese LV 2002, pp 7–8.
* {{Cita libro|titolo=Istoria dell'origine del sagratissimo luogo di Montevergine |nome=Tommaso |cognome=Costo | |anno=1591 | | url=https://play.google.com/store/books/details?id=djhgAAAAcAAJ&rdid=book-djhgAAAAcAAJ&rdot=1 |cid=istoria-montevergine}}
* {{Cita libro |titolo=Storie inedite della città di Altamura |nome=Tommaso |cognome=Berloco |anno=1985 |editore=ATA - Associazione Turistica Altamurana Pro Loco |url=https://www.scribd.com/document/371395521/Tommaso-Berloco-Storie-inedite-della-citta-di-Altamura |cid=storie-inedite |urlmorto=sì }}
*{{Cita libro|titolo=Delle città d'Italia e sue isole adjacenti [sic] compendiose notizie - Tomo primo |nome=Cesare |cognome=Orlandi |anno=1770 |url=https://books.google.co.uk/books?id=KGUOAAAAQAAJ&pg=PA399&dq=Cesare+Orlandi+Altamura&hl=en&sa=X&redir_esc=y#v=onepage&q=Cesare%20Orlandi%20Altamura&f=false |cid=cesare-orlandi-primo}}
*Sante Cannito, Frammenti di storia altamurana, Ed. Centro Studi Torre di Nebbia, 1994.
*Sante Cutecchia, ''La città di mezzo. Frammenti e testimonianze della storia urbanistica e sociale di Altamura tra XIX e XX secolo'' (postfazione di Ferdinando Mirizzi), Edizioni Esperidi, Monteroni di Lecce (LE), dicembre 2015.
*{{Cita news|titolo=“De mandato Frederici Imperatoris”. L’origine e il popolamento di Altamura nel XIII secolo|nome=Cristina |cognome=Andenna |anno=2008 |città=Bari |editore= |url=https://www.academia.edu/6757463/_De_mandato_Frederici_imperatoris_._L_origine_e_il_popolamento_di_Altamura_nel_secolo_XIII_in_Herbert_Houben_Georg_Vogeler_Hgg._Federico_II_nel_Regno_di_Sicilia_realt%C3%A0_locali_e_aspirazioni_universali_..._Bari_2008_S._149-172 |cid=de-mandato}}
* {{Cita libro |titolo=Zecher la chorban - Memoria del sacrificio |autore=Giuseppe Bolognese |anno=1999 |editore=Tipografia Castellano - Altamura |url=https://www.scribd.com/document/382693220/Giuseppe-Bolognese-Zecher-La-Chorban |cid=bolognese-zecher}}
* {{Cita libro |titolo=Sulla vita del cardinale Fabrizio Ruffo |autore=[[Domenico Sacchinelli]] |anno=1836 |editore=Tipografia di Carlo Calanco |url=https://archive.org/download/bub_gb_dMY8CN8anjAC/bub_gb_dMY8CN8anjAC.pdf |cid=sacchinelli-memorie}}
* {{cita pubblicazione |nome=Giuseppe |cognome=Pupillo |titolo=L'antico casale di Jesce e la sua chiesa ipogea |rivista= Altamura - Rivista storica - Bollettino dell'a.b.m.c. |editore=Corpo 16 s.n.c |città=Bari |numero=55/57 |anno=2014-2016 |cid=pipillo-jesce}}
* {{Cita libro |titolo=Altamura, immagini e descrizioni storiche |nome=Giuseppe |cognome=Pupillo |autore2=Operatori C.R.S.E.C. BA/7 |anno=2017 |editore=Antezza Tipografi |città=Matera |isbn=978-88-89313-28-2 |cid=pupillo-immagini |url=http://www.energheia.org/wp-content/uploads/2017/10/Altamura-Immagini-e-Descrizioni-Storiche-Giuseppe-Pupillo-Operatori-C.R.S.E.C.-BA_7.pdf |accesso=27 ottobre 2019 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20181021190843/http://www.energheia.org/wp-content/uploads/2017/10/Altamura-Immagini-e-Descrizioni-Storiche-Giuseppe-Pupillo-Operatori-C.R.S.E.C.-BA_7.pdf |urlmorto=sì }}
* {{Cita pubblicazione |titolo=Il percorso della via Appia antica nell’Apulia et Calabria: stato dell’arte e nuove acquisizioni sul tratto Gravina-Taranto |autore=Luciano Piepoli |rivista=Vetera Christianorum |anno=2014 |numero=51 |pp=239-261 |url=https://www.academia.edu/19653893/L._Piepoli_Il_percorso_della_via_Appia_antica_nellApulia_et_Calabria_stato_dellarte_e_nuove_acquisizioni_sul_tratto_Gravina-Taranto_in_Vetera_Christianorum_51_2014_pp._239-261 |cid=piepoli-2014}}
* {{Cita pubblicazione |titolo=La via Appia attraverso l'Apulia e un singolare gruppo di strade "orientate" |autore=Giuseppe Lugli |url=http://emeroteca.provincia.brindisi.it/Archivio%20Storico%20Pugliese/1955/Archivio%20Storico%20pugliese%20A.8%201955%20fasc.1-4%20articoli%20PDF/La%20Via%20Appia%20Attraverso%20L'Apulia%20e%20un%20Singolare%20Gruppo%20di%20Strade%20Orientate.pdf |cid=lugli-orientate}}
 
== Voci correlate ==
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* [[Uomo di Altamura]]
* [[Pane di Altamura]]
* [[RivoluzioneCastello di Altamura]]
* [[Rivoluzione altamurana]]
* [[Epitaffio di Altamura]]
* [[Confraternite di Altamura]]
* [[Gravina in Puglia]]
* [[Murgia]]
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* [[Parco nazionale dell'Alta Murgia]]
* [[Altamura Calcio]]
* [[Campo 65]]
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== Altri progetti ==
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== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
 
{{Altamura}}
{{CittàComuni della città metropolitana di Bari}}
{{Comuni del Parco Nazionale dell'Alta Murgia}}
{{Città romane della Regio II Apulia et Calabria}}
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[[Categoria:Altamura| ]]
[[Categoria:ArchitetturaVia megalitica poligonaleAppia]]