Coaching: differenze tra le versioni

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Il coaching è una metodologia di sviluppo personale nella quale una persona (detta coach) supporta uno studente o un cliente (detto coachee) nel raggiungere uno specifico obiettivo personale o professionale fornendo formazione, supporto e guida.
{{U| mental coach | psicologia| settembre 2025 |verso=da }}
 
Il '''coaching''' (o '''affiancamento e guida''') è una metodologia di sviluppo personale nella quale un professionista o maestro (detto ''coach'') supporta un cliente o allievo (detto ''coachee'') nel raggiungimento di uno specifico obiettivo personale, professionale o sportivo. Un coach fornisce il suo supporto verso l’acquisizione di un più alto grado di consapevolezza, responsabilità, scelta, fiducia e autonomia.
A differenza delle professioni regolamentate, questa è priva di un Ordine professionale e lo Stato non ne detta i requisiti minimi per il suo esercizio.
 
==Definizioni==
Il '''coaching''' è una strategia di [[formazione]] che, partendo dall'unicità dell'individuo, si propone di operare un cambiamento, una trasformazione che possa migliorare e amplificare le proprie potenzialità per raggiungere obiettivi personali, di team, manageriali e sportivi.<ref>{{cita web|url=http://www.associazionecoachingitalia.it/il-coaching/|titolo=Cos’è il coaching|editore=Associazione Coaching Italia|accesso=12 aprile 2017}}</ref>
L'''International Coach Federation'' definisce il coaching come una partnership con i clienti che, attraverso un processo creativo, stimola la riflessione, ispirandoli a massimizzare il loro potenziale personale e professionale<ref>{{Cita web|url=https://www.icf-italia.org/cose-il-coaching/|titolo=Cos'è il coaching - ICF Italia|sito=www.icf-italia.org|accesso=20 aprile 2017|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20161019045745/https://www.icf-italia.org/cose-il-coaching/|dataarchivio=19 ottobre 2016|urlmorto=sì}}</ref>.
 
L'Associazione Coaching Italia, invece, definisce il coaching una metodologia che si basa su una relazione di partnership paritaria (tra il coach e il suo cliente) che, attraverso un rapporto commerciale (di espressa natura contrattuale), mira a riconoscere, sviluppare e valorizzare le strategie, le procedure e le azioni utili al raggiungimento di obiettivi operativi collocati nel futuro del cliente.<ref>{{Cita news|url=http://www.associazionecoachingitalia.it/il-coaching/|titolo=Il Coaching secondo l'Associazione Coaching Italia|accesso=25 aprile 2017}}</ref>
==Origine: cenni storici e sviluppo==
La parola ha origine dal termine francese ''coche'', [[carrozza]] o [[cocchio]] (derivato a sua vota dall'ungherese [[Kocs]]is o dal ceco Koczi). Nel [[XVI secolo]] “coche” identificava un mezzo di trasporto trainato da cavalli e condotto da una guida: il cocchiere. Il termine anglosassone invece rinvia il coaching all'ambiente sportivo.<ref>{{cita |Angel, Amar 2008|p.22}}</ref>
Nel [[XIX secolo]] in [[Inghilterra]] gli studenti universitari verso la fine del proprio percorso utilizzavano il termine coach per indicare i migliori tutor, dando loro titolo rispettoso e autorevole.
Negli [[Stati Uniti]], il coach nasce per sviluppare e incrementare la prestazione sportiva; il coach non solo guidava la squadra e la allenava, ma la seguiva dal punto di vista emotivo, la stimolava, creava spirito di gruppo per affrontare gli avversari con maggiore carica e sicurezza. Attraverso la guida costante del coach i giocatori e il team sviluppavano quelle capacità e competenze che rendevano il gruppo stesso motivato e forte capace di raggiungere gli obiettivi attesi.
 
== CriticaStoria ==
Il contributo più importante al coaching moderno fu dato nella seconda metà degli anni '70 del Novecento dal californiano W. Timothy Gallwey, allenatore della squadra di tennis dell'Università di Harvard e primo a mettere nero su bianco i suoi principi di base. "''C’è sempre un gioco interiore in corso nella nostra mente, non importa in che altro gioco siamo impegnati. Il modo in cui lo affrontiamo è quello che spesso fa la differenza tra il nostro successo e il nostro fallimento''"<ref>{{cita pubblicazione |url=http://www.wired.it/lifestyle/salute/2014/12/16/tutto-guida-coaching/ |autore=Alice Pace |titolo=Tutto quello che devi sapere sul coaching |rivista=Wired |editore=ICF Italia |data=16 dicembre 2014}}</ref>
La parola ha origine dal termine francese ''coche'', [[carrozza]] o [[cocchio]] (derivato a sua votavolta dall'ungherese [[Kocs]]is o dal ceco Koczi). Nel [[XVI secolo]] “coche” identificava un mezzo di trasporto trainato da cavalli e condotto da una guida: il cocchiere. Il termine anglosassone, invece, rinvia il coaching all'ambiente sportivo.<ref>{{cita |Angel, Amar 2008|p. 22}}.</ref>
Nel [[XIX secolo]] in [[Inghilterra]] gli studenti universitari, verso la fine del proprioloro percorso, utilizzavano il termine coach per indicare i migliori tutor, dando loro titolo rispettoso e autorevole.
Negli [[Stati Uniti d'America|Stati Uniti]], il coach nasce per sviluppare e incrementare la prestazione sportiva; il coach non solo guidava la squadra e la l'allenava, ma la seguiva dal punto di vista emotivo, la stimolava, creava spirito di gruppo per affrontare gli avversari con maggiore carica e sicurezza. Attraverso la guida costante del coach, i giocatori e il team sviluppavano quelle capacità e competenze che rendevano il gruppo stesso motivato e, forte e capace di raggiungere gli obiettivi attesi.
 
Il contributo più importante al coaching moderno fu dato nella seconda metà degli anni '70settanta del Novecento dal californiano [[Timothy Gallwey|W. Timothy Gallwey]], allenatore della squadra di tennis dell'[[Università di Harvard]] e primo a mettere nero su bianco i suoi principi di base. ("''C’è sempre un gioco interiore in corso nella nostra mente, non importa in che altro gioco siamo impegnati. Il modo in cui lo affrontiamo è quello che spesso fa la differenza tra il nostro successo e il nostro fallimento''"<ref>{{cita pubblicazione |url=http://www).wired.it/lifestyle/salute/2014/12/16/tutto-guida-coaching/ |autore=Alice Pace |titolo=Tutto quello che devi sapere sul coaching |rivista=Wired |editore=ICF Italia |data=16 dicembre 2014}}</ref>
Nei libri pubblicati da Timothy Gallwey proponeva l'applicazione de a molti campi: sportivi come il tennis, il golf, lo sci e la musica, ma anche lavorativi; le sue indicazioni poi sono state applicate anche al campo degli affari, della salute, dell'educazione.<ref>{{cita|Cardani et al 2008|p.25}}</ref>
 
NeiI libri pubblicati da Timothy Gallwey proponevapropongono l'applicazione dedel coaching a molti campi: sportivida quello sportivo, come il tennis, il golf, lo sci, e laalla musica, mae anchea quelli lavorativi; le sue indicazioni, poi, sono state applicate anche al campo degli affari, delladel salutebenessere, dell'educazione.<ref>{{cita|Cardani et al 2008|p. 25}}.</ref>
Soprattutto negli [[anni 1990|anni novanta]] la figura del coach compare nelle imprese. Inizialmente le figure destinatarie dell'intervento del coach furono i manager che per sviluppare e migliorare le loro capacità umane e professionali si affidarono a consiglieri di fiducia quali i coach.<ref>{{cita |Angel, Amar 2008|p.23}}</ref> Fino ad allora era vista come una novità ed una moda nel campo dei direttori della formazione, ma praticamente sconosciuta alle altre professioni.
 
Insieme a Gallwey, un altro ex sportivo è considerato uno dei padri del coaching: [[John Whitmore|Sir John Henry Douglas Whitmore]]. Lasciata la carriera di pilota automobilistico, John Whitmore si dedicò allo studio della [[psicologia transpersonale]]. Grazie alla collaborazione con Gallwey, importò il metodo di questi in Gran Bretagna e lo diffuse anche ad ambiti diversi da quello sportivo. John Whitmore è stato l'ideatore di uno dei modelli più impiegati nel coaching, il modello G.R.O.W., utile a definire gli obiettivi e a migliorare la performance.
 
SoprattuttoGrazie negliall'intuizione di Whitmore, dagli [[anni 1990|anni novanta]] la figura del coach compare nelle impreseaziende. Inizialmente, le figure destinatarie dell'intervento del coach furono i manager che, per sviluppare e migliorare le loro capacità umane e professionali, si affidarono a consiglieri di fiducia, quali i coach.<ref>{{cita |Angel, Amar 2008|p. 23}}.</ref> Fino ad allora, questa pratica era vista come una novità ede una moda nel campo dei direttori della formazione, ma era praticamente sconosciuta alle altre professioni.
 
Pur avendo origini - come metodologia professionale - relativamente recenti, nel Coaching si possono rintracciare affinità con la maieutica socratica e con il pensiero umanistico di Rogers. Nel corso dei suoi insegnamenti, Socrate utilizzava abilmente le domande per indurre i suoi allievi a esaminare le loro convinzioni e a riflettere profondamente su di sé e sulle proprie capacità. Il suo intento era quello di stimolarli a esprimere appieno il loro potenziale all'interno del loro contesto di vita, avviando così processi di apprendimento e di sviluppo personale. Allo stesso modo lo psicologo americano Carl Rogers, coltivando il suo approccio centrato sulla persona, ha apportato un contributo significativo allo sviluppo del coaching: Rogers credeva infatti nella capacità intrinseca delle persone di crescere e svilupparsi verso il loro pieno potenziale quando venivano fornite le condizioni adeguate, sottolineando come il supporto e la relazione di fiducia potesse stimolare il cliente nel miglioramento di sé e come la collaborazione con il cliente stesso potesse consentire lo svolgimento di percorsi di trasformazione condivisi. Il Coaching, tuttavia, si sviluppa come una disciplina sé, con un orientamento specifico al fare: gli obiettivi che coltiva sono realistici, raggiungibili, specifici e mirati<ref>{{Cita web|lingua=it|autore=Carlo Trionfi|url=https://www.centrostudifamiglia.com/post/la-pratica-del-coaching|titolo=La pratica del COACHING|sito=CSF Psicologia|data=2024-05-08|accesso=2024-12-07}}</ref>.
 
==Obiettivi e metodologia==
Il coaching è una relazione processuale chefondata sulla scoperta e lo sviluppo delle potenzialità personali. Il vuolemetodo offrireoffre al cliente strumenti che gli permettano loro di elaborare ede identificare i propriloro obiettivi e rafforzare la propria efficacia e laprestazione propria prestazionepersonali.
Presupposto di partenza è che ogni persona abbia delle potenzialità latenti,; l'obiettivo del coach è quello di scoprirle ede insegnare al cliente come utilizzarle. Sul piano metodologico, il modello più usato è il G.R.O.W. model di Whitmore.
Il coaching non può essere utilizzato come terapia sostitutiva in caso di [[disturbo mentale|patologie psichiche]] o legate a [[disturbi della personalità]].
 
Il coaching nonsi può essere utilizzato come terapia sostitutiva in caso di patologie psichiche particolari o legaterivolge a disturbi della personalità. Il coaching può essere rivolto a chiunque, e a qualsiasi età. Personepersone che voglionovogliano vivere con maggiore soddisfazione la loro vita, e raggiungere obiettivi significativi, a genitori, adolescenti, imprenditori, manager, insegnanti, atleti e a tutti coloro che desideranodesiderino migliorare le performance e raggiungere obiettivi particolarmente impegnativi. In un rapporto di coaching, l'allenamento e la valorizzazione delle potenzialità personali permette di inquadrare l'essenza stessa del coaching: accompagnare la persona verso il massimo rendimento attraverso un processo autonomo di apprendimento.
 
===L'attività di coaching===
L'attività di coaching si occupa dell'intervento sulla crescita personale dell'individuo.<ref>{{cita |Passmore 2012}}.</ref> Il coaching prevede un'attività professionale specialistica che ha come finalità il raggiungimento degli obiettivi del cliente, in armonia con il mandato istituzionale. L'attività di coaching è spesso affiancata da un termine che ne identifica i destinataril'ambito, per esempio: il business coaching, il life coaching, lo [[health coaching]], il relationship coaching, il parent coaching, il leadership coaching, l'[[executive coaching]], e il [[teamcorporate coaching]]. Il coaching è un processo relazionale con l'obiettivo di aiutare la persona, o il gruppogroup di personecoaching, ad acquisire una maggioreil [[competenzalearning coaching]], professionaleil e/oteam acoaching superaree barrierelo che ostacolano[[health il miglioramento della performancecoaching]].
 
Il coaching è un processo relazionale avente l'obiettivo di aiutare una persona o un gruppo di persone ad acquisire una maggiore consapevolezza e responsabilità personali e/o a superare barriere che ostacolano il miglioramento della performance.
La parola "coach" evoca quella d'[[allenatore]]. Nel caso del life coaching ad esempio, il coach allena la persona a sviluppare il suo potenziale latente al fine di vivere con più soddisfazione la sua esistenza, a darsi obiettivi concreti allineati ai propri valori personali, e a raggiungerli con motivazione. Il lavoro del coach spesso investe il ragionamento e propone essenzialmente di cambiare abitudini poco funzionali al vivere la vita con soddisfazione, in favore di nuovi comportamenti positivi. Se lavora nell'area business, invece, il coach può essere una persona dell'azienda o un consulente esterno. Nel primo caso il coaching è meno centrato sulla cultura e valori professionali e più sulle competenze tecnico specialistiche. Nel caso del business-coach come consulente esterno l'accento è posto invece sulla [[prestazione]], sul risultato e sul concetto di lavoro di squadra.<ref>{{cita |Di Nubila 2005|pp.285-292}}</ref>
Tale intervento si basa su approcci che lo differenziano dall'ambito psicoterapeutico, in quanto il coach, ispirandosi alla [[psicologia positiva]], anziché soffermarsi sui deficit dell'individuo, aiuta il cliente a individuare in modo autonomo i propri obiettivi, a stendere un piano d'azione e a raggiungere l'autorealizzazione, anche grazie alla scoperta e all'impiego delle proprie potenzialità. Dunque, il coaching cerca di raggiungere risultati non di tipo clinico, ma utili all'accrescimento personale, professionale, relazionale.
 
La parola "coach" evoca quella d'di [[allenatore]]. Nel caso del life coaching, ad esempio, il coach allena la persona a sviluppare il suo potenziale latente al fine di vivere con più soddisfazione la sua esistenza, a darsi obiettivi concreti allineati ai propri valori personali, e a raggiungerli con motivazione. Il lavoro del coach spesso investe il ragionamento e propone essenzialmente di cambiare le abitudini poco funzionali ale viverei lacomportamenti vitache conostacolano soddisfazione,l'individuo innel favoreraggiungimento di nuovifelicità comportamentie positivibenessere. Se lavora nell'area business, invece, il coach può essere una persona dell'azienda o un consulente esterno. Nel primo caso, il coaching è meno centrato sulla cultura e sui valori professionali e più sulle competenze tecnico specialistiche. Nel caso del business- coach come consulente esterno, l'accento è posto invece sulla [[prestazione]], sul risultato e sul concetto di lavoro di squadra.<ref>{{cita |Di Nubila 2005|pp. 285-292}}.</ref>
L'attività di coaching si occupa dell'intervento sulla dimensione psicologico-motivazionale e di crescita personale dell'individuo.<ref>{{cita |Passmore 2101}}</ref>
 
Un aspetto distintivo del Coachingcoaching è che un Coachcoach è un facilitatore di processo e non di contenuto, che interviene in modo "neutro" in una relazione: non indirizza, non consiglia, ma facilita il cliente in una una scoperta autonoma delle "proprie" soluzioni e verità.
 
Negli Stati Uniti molte università offrono attualmente programmi di formazione di coaching. {{chiarire|Alcuni istituti di coaching offrono un "Life Coach Certificate" dopo pochi giorni di lezione, a cui possono partecipare chiunque di qualsiasi qualifica. Considerando che le competenze professionali possono essere acquisite solo dopo alcune ore di pratica, questi corsi sono considerati percorsi formativi "à la carte". Questi programmi non offrono coaching completo o credenziali ICF}}.
== Critica ==
I critici vedono il coaching come un tentativo di emulare la [[Psicoterapia]], ma senza limitazioni, supervisione, regolamentazione ed un codice etico. Il coaching, al pari di tante altre professioni, non è riconosciuto dallo Stato italiano e non esiste nemmeno un formazione obbligatoria statale per chi lo esercita professionalmente.
 
== Critiche al coaching ==
Il vuoto normativo causa perciò una mancanza di controlli, tanto che alcuni dei life coach e dei wellness coach presenti sul mercato non hanno adeguata formazione o certificazione<ref>{{Cita news|lingua=en|nome=Elizabeth|cognome=O'Brien|url=http://www.marketwatch.com/story/10-things-life-coaches-wont-tell-you-2014-09-05|titolo=10 things life coaches won’t tell you|pubblicazione=MarketWatch|accesso=18 marzo 2017}}</ref>.
I critici vedono il coaching come un tentativo di emulare la [[Psicoterapiapsicoterapia]], ma senza limitazioni, supervisione, regolamentazione ede un codice etico. Il coaching, al pari di tante altre professioni, non è riconosciuto dallo Stato italiano e non esiste nemmeno un formazione obbligatoria statale per chi lo esercita professionalmente.
 
IlVero vuotoè normativoche causail perciò unatermine, mancanzamolto di controllimoda, tantoe chel'attuale alcuninormativa deihanno permesso l'uso della parola "coach" da parte di alcuni life coach, ebusiness deicoach e wellness coach presenti sul mercato non hannosenza adeguata formazione o certificazione<ref>{{Cita news|lingua=en|nome=Elizabeth|cognome=O'Brien|url=httphttps://www.marketwatch.com/story/10-things-life-coaches-wont-tell-you-2014-09-05|titolo=10 things life coaches won’t tell you|pubblicazione=MarketWatch|accesso=18 marzo 2017}}</ref>.
Per questa ragione assumono molta importanza le Associazioni Professionali di Categoria (in Italia le più importanti sono A.Co.I. e AICP inserite nell'Elenco Pubblico del Ministero dello Sviluppo Economico) che hanno il ruolo di diffondere e tutelare gli standard etici e professionali del Coaching, di fornire una corretta informazione e di prevedere dei percorsi di certificazione delle competenze (sia per i Coach che per le scuole che formano Coach).
 
== In Italia ==
Con la crescente popolarità del coaching, molte università offrono attualmente negli Stati Uniti programmi di formazione di Coaching. Alcuni corsi offrono un “Life Coach Certificate” dopo appena pochi giorni di lezione, frequentabili da chiunque li richieda e per questo motivo sono considerati dei programmi di formazione "à la carte" nel quale viene "può o può non essere offerta una formazione di Coaching completa dall'inizio alla fine".
Quella del coach (contrariamente ad altre figure come medico, biologo, psicologo, eccetera) è in Italia una professione non regolamentata. Nessuna formazione obbligatoria statale è necessaria per chi lo esercita professionalmente, perciò, non essendo richiesti requisiti specifici, chiunque la può svolgere. {{sf|Di fatto, tutte le associazioni di categoria specificano che il processo di coaching, secondo la Norma UNI 11601, non ha nulla a che vedere con pratiche terapeutiche e se ne dissociano completamente.}}
 
Si precisa che la suddetta attività professionale non rientra tra quelle relative alla professione di [[psicologo]] ai sensi dell’art. 1 della legge 18 febbraio 1989, n. 56, e che i professionisti iscritti alle [[Associazione di categoria|associazioni professionali di categoria]] si impegnano a non svolgere tali attività, salvo che siano dotati del relativo titolo professionale e iscritti all'Ordine degli psicologi.
Questa differenza è in buona parte dovuta al fatto che il coaching (a differenza di altri servizi di supporto alla persona) non è un servizio psicologico, tanto meno è una terapia, ma consiste in una metodologia e in una filosofia di vita. L'apprendimento del "saper fare" e del "saper essere" del Coaching avviene imparando e praticando alcune competenze fondamentali (che sono definite dalle associazioni di categoria). Un buon corso di Coaching può durare da qualche mese fino a un anno.
 
==Note==
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*{{cita libro |autore=Cardani |autore2=Martone, Quintarelli |autore3=Tassinotti |titolo=Business coaching. Una tecnica per migliorare le performance aziendali |url=http://books.google.com/books?id=wSE8-SgfyE0C&pg=PA25 |anno=2008 |editore=IPSOA -Wolters Kluwer Italia |ISBN=978-88-217-2814-3 |cid=Cardani et al 2008}}
*{{cita libro |autore=Renato D. Di Nubila |titolo=Saper fare formazione: manuale di metodologia per giovani formatori |url=http://books.google.com/books?id=cPieAAAACAAJ&pg=PA285 |anno=2005|editore=Pensa Multimedia |isbn=978-88-8232-423-0 |cid=Di Nubila 2005}}
*{{cita libro |autore=Jonathan Passmore |autore2=David Peterson |autore3=Teresa Freire |titolo=The Wiley-Blackwell Handbook of the Psychology of Coaching and Mentoring |url=https://books.google.it/books?id=NQTdmXA7Zc8C |anno=2012 |editore=John Wiley-Blackwell & Sons |isbn=978-1-119118-9931532649-5 7|cid=Passmore 2012}}
*{{cita libro |autore=Richard Bandler |autore2=Owen Fitzpatrick |titolo=Le convinzioni e gli stati che portano al successo |città=Urgnano |editore=Alessio Roberti Editore |anno=2006 |cid=Fitzpatrick 2006}}
 
==Voci correlate==
* [[Counseling]]
* [[Mentoring]]
*[[E-coaching]]
 
== Altri progetti ==
{{interprogetto}}
 
== Collegamenti esterni ==
{{portale|educazione|psicologia}}
* {{Collegamenti esterni}}
 
{{Controllo di autorità}}
{{portale|educazioneistruzione|psicologia|sociologia}}
 
[[Categoria:Formazione]]
[[Categoria:Risorse umane]]