Compromesso di Caspe: differenze tra le versioni

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[[File:Ferrando I d'Aragón.jpg|thumb|[[Ferdinando I di Aragona]]]]
Il '''compromesso di Caspe''' fu il procedimento scelto nel 1412 dai parlamentari delle ''Cortes'' dei regni di [[Regno d'Aragona|Aragona]] e [[Regno di Valencia|Valencia]] e dei contadidal [[Principato di Catalogna|catalani]] (non presero parte quelli del [[regnoRegno di Trinacria|regnoRegno di Sicilia]], [[Sardegna]] e [[Maiorca]]) per risolvere l'interregno aragonese motivato dalla morte del re della [[corona d'Aragona]] e ultimo re di [[regnore di Trinacria|Trinacria]] [[Martino I di Aragona|Martino il Vecchio]] ([[1410]]) senza lasciare un legittimo successore.
 
==Storia==
 
Alla morte di Martino il Vecchio, avvenuta il 31 maggio [[1410]], erano già tutti deceduti tutti i suoi discendenti legittimi (nati dal matrimonio con la regina [[Maria de Luna]]). Nessun figlio era nato dalla seconda moglie, [[Margherita di Prades]]. Avendo revocato a [[Giacomo II di Urgell]], per le pressioni del [[Diocesi di Saragozza|vescovo di Saragozza]], il titolo di governatore della [[corona d'Aragona]] (che sarebbe equivalso a una nomina a erede) e non avendo ancora portato a termine la pratica di riconoscimento di suo nipote [[Federico di Luna|Federico, conte di Luna]] (figlio illegittimo del [[Consorti dei sovrani di Sicilia|re consorte]] di [[regno di Trinacria|Trinacria]] [[Martino il Giovane]] e della sua amante ''Tarsia Rizzari'' di [[Catania]]), seguì un periodo di incertezza, detto di interregno, che durò due anni e che, essendo l'[[opinione pubblica]] molto divisa tra i vari pretendenti, portò l'Aragona sull'orlo della [[guerra civile]].
 
I pretendenti al trono della [[corona d'Aragona]] e al regno[[Regno di [[Sicilia]] (o Trinacria) erano i seguenti cinque:
* [[Federico di Luna|Federico, conte di Luna]], figlio illegittimo di [[Martino il Giovane]].
* [[Giacomo II di Urgell|Giacomo II, conte di Urgell]], bisnipote, per linea maschile, di [[Alfonso IV di Aragona|Alfonso IV il Benigno]].
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Le [[Parlamento|cortes]] di [[Catalogna]], di [[Valencia]] e d'[[Aragona]] decisero per un arbitrato: il 15 febbraio 1412 si riunirono ad [[Alcañiz]] e nominarono tre rappresentanti per ogni regno, trascurando però di invitare i rappresentanti di [[Maiorca]], [[Sicilia]] e [[Sardegna]]; i rappresentanti eletti si sarebbero riuniti nella località di [[Caspe]] ([[Aragona]]) e si sarebbero pronunciati sui diritti dei vari pretendenti.<br />I rappresentanti eletti furono:
* [[Domingo Ram]], [[vescovo di [[Huesca]].
* Francisco de Aranda, vecchio consigliere reale e inviato dell'[[antipapa Benedetto XIII]].
* Berenguer de Bardají, giurista delle cortes di [[Aragona]].
* PedroPere de Sagarriga, [[Arcidiocesi di Tarragona|arcivescovo di [[Tarragona]].
* BernardoBernat de Gualbes, consigliere di [[Barcellona]].
* Guillem de Vallseca, giurista delle cortes di [[Catalogna]].
* BonifacioBonifaci Ferrer, priore della [[Ordine Certosino|certosa]] [[valencia]]na di Portaceli.
* [[San Vincenzo Ferreri|San VicenteVicent Ferrer]], domenicano [[valencia]]no, fratello di Bonifacio.
* PedroPere BeltránBertran (che sustituì Ginés Rabassa, giurista), esperto di diritto [[valencia]]no.
 
Il 24 giugno si procedette alla votazione. Mentre in un primo momento i rappresentanti dei catalani furono indecisi, quelli aragonesi e valenzani, più legati al commercio della lana ede altri interessi economici con la Castiglia, optarono per Ferdinando di [[Trastamara]] (anche per le sue doti personali che aveva avuto modo di dimostratedimostrare durante la reggenza del regno di Castiglia dal [[1406]] e la condotta della guerra contro il [[regno di [[Granada]]). A questo proposito fu determinante l'opinione di [[San Vincenzo Ferreri|San Vicente Ferrer]] che subito sostenne la candidatura di Ferdinando di Trastamara. I singoli voti furono così espressi:
* Domingo Ram, '''Ferdinando di Trastamara'''
* Francisco de Aranda, '''Ferdinando di Trastamara'''
* Berenguer de Bardají, '''Ferdinando di Trastamara'''
* PedroPere de Sagarriga, dopo aver elogiato Ferdinando di Trastamara si dichiarò per '''Giacomo IIIII di Urgell''' e '''Alfonso II di Gandia''' a cui andava il suo voto da dividersi. Inoltre dichiarava che il regno di Sicilia spettava di diritto a '''Federico di Luna'''
* BernardoBernat de Gualbes, '''Ferdinando di Trastamara'''
* Guillem de Vallseca, '''Giacomo II di Urgell'''
* BonifacioBonifaci Ferrer, '''Ferdinando di Trastamara'''
* [[San Vincenzo Ferreri|San VicenteVicent Ferrer]], '''Ferdinando di Trastamara'''
* PedroPere BeltránBertran, astenuto perché non aveva avuto il tempo di approfondire, essendo arrivato da poco.
 
Il 28 giugno [[1412]] fu proclamato Re della [[corona d'Aragona]] e [[re di Sicilia]] l'infante castigliano Ferdinando di Trastamara con il nome di [[Ferdinando I di Aragona]], per il voto dei tre rappresentanti aragonesi, dei due ecclesiastici valenzani e del borghese catalano.<br />Comunque, ancheAnche se un valenzano e due catalani non avevano votato per Ferdinando, l'elezione, pur con qualche disappunto, fu ben accolta anche in Valencia e Catalogna.
 
== Schema genealogico ==
In neretto i cinque candidati ede in corsivo il Re Martino il vecchio
 
[[Giacomo II di Aragona]]
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== Collegamenti esterni ==
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