Luigi Facta: differenze tra le versioni
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{{nota disambigua|il cognome italiano|Fazio (cognome)|Facta}}
{{Carica pubblica
| nome
| immagine = Luigi Facta
| carica
| mandatoinizio
| mandatofine
| monarca
| predecessore
| successore
| carica2 = [[
| mandatoinizio2 =
| mandatofine2 =
| primoministro2 = [[Luigi Luzzatti]]<br>[[Giovanni Giolitti]]
| predecessore2 = [[Enrico Arlotta]]
| successore2 = [[Luigi Rava]]
| carica3 = [[Senato del Regno (Italia)|Senatore del Regno d'Italia]]
| mandatoinizio3 = 18 settembre 1924
| mandatofine3 = 5 novembre 1930
| legislatura3 = [[XXVII legislatura del Regno d'Italia|XXVII]], [[XXVIII legislatura del Regno d'Italia|XXVIII]]
| partito = [[Destra storica]] <small>(1892-1913)</small><br>[[Liberali (Italia)|Liberali]] <small>(1913-1922)</small><br>[[Partito Liberale Italiano]] <small>(1922-1926)
| titolo di studio = Laurea in giurisprudenza
| alma mater = [[Università di Torino]]
| professione = Avvocato
| sito3 = {{Senatori Regno}}
}}
{{Citazione|Nutro fiducia|Intercalare tipico di Luigi Facta<ref>[
{{Bio
|Nome = Luigi
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|Epoca = 1900
|Attività = politico
|Attività2 = avvocato
|Nazionalità = italiano
}}
}} Ha ricoperto per ultimo la carica di [[Presidente del Consiglio dei Ministri|Presidente del Consiglio]] prima del [[governo Mussolini]].▼
[[File:Photo Giovanni Battista Caproni, Italian aeronautical engineer, aircraft designer and aviator (pointing with the finger), and on his right the politician Luigi Facta 1910 - Touring Club Italiano 11.2972.jpg|thumb|Luigi Facta (a sinistra) con [[Gianni Caproni]] (al centro) nel 1910]]
▲
==Biografia==
=== Giovinezza e carriera da avvocato ===
Figlio di Vincenzo Facta, avvocato e procuratore legale, e di Margherita Falconetto, trascorse gran parte della sua giovinezza studiando: riuscì a [[laurea]]rsi in [[giurisprudenza]] presso l'[[Università degli Studi di Torino]] a soli diciotto anni, divenne [[avvocato]] nello studio legale ed entrò in politica nel [[1884]], venendo eletto [[consigliere comunale]] di Pinerolo, comune di cui fu successivamente sindaco<ref>[http://notes9.senato.it/web/senregno.nsf/e38f2b0082a26247c125711400382e85/88d07ab921705b2f4125646f005b7821?OpenDocument Scheda Senatore Facta Luigi]
=== Carriera politica ===
[[Giovanni Giolitti|Giolittiano]], membro del [[Partito Liberale Italiano|Partito Liberale]], si autodefiniva "giolittiano dalla personalità sbiadita"<ref>''Memorie di L. Facta'', in A. Repaci, ''La marcia su Roma'', Milano, 1972, p. 904</ref>. Nel corso della sua carriera, che lo condusse anche a lavorare saltuariamente come giornalista, ebbe numerosi incarichi politici: fu sottosegretario alla [[Ministero della giustizia|giustizia]] (1903-1905) e all'[[Ministero dell'interno|interno]] (1906-1909) per poi divenire [[Ministero delle Finanze|Ministro delle Finanze]] (dal [[1910]] al [[1914]])<ref name="treccani">[[Giuseppe Sircana]], [http://www.treccani.it/enciclopedia/luigi-facta_%28Dizionario-Biografico%29/ FACTA, Luigi] in [[Dizionario Biografico degli Italiani]]</ref>.▼
Nel [[Elezioni politiche italiane del 1892|1892]] divenne [[deputato]] nel collegio della sua città natale, dove fu puntualmente rieletto nel corso dei successivi trent'anni.
▲[[Giovanni Giolitti|Giolittiano]], membro del [[Partito Liberale Italiano|Partito Liberale]], si autodefiniva "giolittiano dalla personalità sbiadita"<ref>''Memorie di L. Facta'', in A. Repaci, ''La marcia su Roma'', Milano, 1972, p. 904</ref>. Nel corso della sua carriera, che lo condusse anche a lavorare saltuariamente come giornalista, ebbe numerosi incarichi politici: fu sottosegretario alla [[Ministero della giustizia|giustizia]] (1903-1905) e all'[[Ministero dell'interno|interno]] (1906-1909), per poi divenire [[Ministero delle
Allo scoppio della [[prima guerra mondiale]], sostenne le idee dei [[Neutralismo|neutralisti]], ma si schierò con le necessità nazionali dopo l'entrata del Paese nel conflitto. Dopo la morte in battaglia del figlio, affermò di esser fiero di aver consegnato l'esistenza del ragazzo alla Patria. Nel dopoguerra continuò la sua ascesa e venne nominato dapprima Ministro della Giustizia nel [[governo Orlando]] ([[1919]])<ref>[http://storia.camera.it/deputato/luigi-facta-18610913/governi?reloaded#nav Luigi Facta], Camera dei Deputati</ref> e successivamente ancora ministro delle Finanze nel [[governo Giolitti V|quinto esecutivo guidato da Giolitti]] ([[1920]] - [[1921]])<ref name=treccani/>.▼
Allo scoppio della [[prima guerra mondiale]] sostenne le idee dei [[Neutralismo|neutralisti]]{{sf}}, ma si schierò con le necessità nazionali dopo l'entrata del Paese nel conflitto. Dopo la morte in guerra del figlio Giovanni, soldato pilota della [[10ª Squadriglia da bombardamento "Caproni"]]<ref>{{cita web|url=http://www.ilfrontedelcielo.it/files_10/127_piemonte.htm|titolo=Personale Navigante - Regione Piemonte|sito=Il Fronte del Cielo}}</ref> abbattuto il 29 giugno 1916, affermò di esser fiero di aver consegnato l'esistenza del ragazzo alla Patria<ref>{{cita web|url=https://grandeguerra.camera.it/atti_parlamentari/atti_parlamentari/1916/1-07-1916-sed224.pdf|sito=Camera dei Deputati|titolo=Atti Parlamentari - Tornata di sabato 1º luglio 1916|data=1º luglio 1916}}</ref>.
Il re [[Vittorio Emanuele III di Savoia]] lo nominò presidente del [[Consiglio dei ministri]] il 26 febbraio [[1922]] ([[Governo Facta I]]). Facta (che occupò ''ad interim'' anche il ruolo di Ministro degli Interni) fu sfiduciato a luglio; ma il re, non riuscendo a trovare nessuno disposto a formare un nuovo governo rinviò Facta alla camera che votò la fiducia il 1º agosto ([[Governo Facta II]]). Facta conservò tale incarico fino al 27 ottobre dello stesso anno. Quando seppe che i [[fascismo|fascisti]] avrebbero organizzato una [[marcia su Roma]], fu dapprima indeciso sul da farsi e successivamente propose al Re di promulgare lo stato d'assedio, senza però ottenere la firma del sovrano<ref name=treccani/>.▼
▲
Facta non volle mai rivelare a nessuno che cosa fosse successo la notte in cui il re si rifiutò di firmare lo stato d'assedio: l'indomani, lui e il governo rassegnarono le dimissioni, e Vittorio Emanuele III fece telegrafare a Mussolini che si trovava a Milano di recarsi immediatamente a Roma per formare il nuovo governo<ref>[http://www.britannica.com/EBchecked/topic/199996/Luigi-Facta Luigi Facta], [[Enciclopedia Britannica]]</ref>. Facta non si oppose al [[regime fascista|regime]], e nel [[1924]] fu nominato [[senatore del Regno]]<ref>[[Aldo Mola]], [http://archiviostorico.corriere.it/2003/settembre/13/Era_unico_grado_fermare_ascesa_co_0_030913086.shtml ''Era l'unico in grado di fermare l'ascesa di Mussolini ma Facta riuscì a bloccarlo nell'eremo di Cavour''], ''[[Corriere della Sera]]'', 13 settembre 2003</ref>.▼
▲Il re [[Vittorio Emanuele III di Savoia|Vittorio Emanuele III]] lo nominò [[Presidente del Consiglio dei ministri del Regno d'Italia|presidente del
=== Dimissioni dopo la marcia su Roma ===
▲Facta non volle mai rivelare a nessuno che cosa fosse successo la notte in cui il re si rifiutò di firmare lo stato d'assedio: l'indomani, lui e il governo rassegnarono le dimissioni
Morì a [[Pinerolo]] il 5 novembre 1930.<ref>{{Cita pubblicazione|autore=Giuseppe Sircana|titolo=FACTA, Luigi|rivista=[[Enciclopedia Treccani]]|volume=44|anno=1994|capitolo|Dizionario Biografico degli Italiani}}</ref>
== Nella cultura di massa ==
* Nella serie ''[[M - Il figlio del secolo (miniserie televisiva)|M - Il figlio del secolo]]'', tratta dall'[[M. Il figlio del secolo|omonimo romanzo]] di [[Antonio Scurati]] sull'ascesa del fascismo, è interpretato da Alberto Astorri.
== Note ==
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==Altri progetti==
{{interprogetto
==Collegamenti esterni==
▲{{Presidente del Consiglio Regno d'Italia
* {{collegamenti esterni}}
|periodo = febbraio [[1922]] - ottobre [[1922]]▼
|precedente = [[Ivanoe Bonomi]]▼
{{Presidenti del Consiglio dei ministri del Regno d'Italia
|successivo = [[Benito Mussolini]]▼
}}
{{Box successione
|carica=[[Ministri delle
|immagine=Flag of Italy (1861-1946).svg
|precedente = [[Enrico Arlotta]]
|periodo = 31 marzo [[1910]] - 30 marzo [[1911]]<br/>([[governo Luzzatti]])
|successivo = Luigi Facta
|precedente2 = Luigi Facta
|periodo2 = 30 marzo [[1911]] - 21 marzo [[1914]]<br/>([[governo Giolitti IV]])
|successivo2 = [[Luigi Rava]]
|precedente3 = [[Francesco Tedesco]]
|periodo3 = 10 agosto [[1920]] - 4 luglio [[1921]]<br/>([[governo Giolitti V]])
|successivo3 = [[Marcello Soleri]]
}}
{{Box successione
|carica=[[Ministri di
|immagine=Flag of Italy (1861-1946).svg
|periodo = 18 gennaio [[1919]] - 23 giugno [[1919]]<br/>([[governo Orlando]])
|precedente = [[Ettore Sacchi]]
|successivo = [[Lodovico Mortara]]
}}
{{Box successione
|carica=[[Ministri dell'
|immagine=Flag of Italy (1861-1946).svg
|periodo = 26 febbraio [[1922]] - 1º agosto [[1922]]<br/>([[governo Facta I]])
|precedente = [[Ivanoe Bonomi]]
|successivo = [[Paolino Taddei]]
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{{Portale|biografie|politica}}
[[Categoria:Presidenti del Consiglio dei
[[Categoria:Senatori della XXVII legislatura del Regno d'Italia]]
[[Categoria:Ministri dell'
[[Categoria:Ministri
[[Categoria:Ministri delle
[[Categoria:Ministri
[[Categoria:Deputati della XVIII legislatura del Regno d'Italia]]
[[Categoria:Deputati della XIX legislatura del Regno d'Italia]]
Riga 116 ⟶ 135:
[[Categoria:Governo Facta I]]
[[Categoria:Governo Facta II]]
[[Categoria:Studenti dell'Università degli Studi di Torino]]
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