Castello dei Cotta: differenze tra le versioni
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|Nome = Castello dei Cotta
|Nome originale =
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|Immagine =
|Didascalia =
|Nomemappa = NordItalia
|Stato =
|Stato attuale = ITA
|Suddivisione =
|Città = [[Legnano]]
|LatGradi = 45
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|Comandante attuale =
|Proprietario attuale=
|Comandanti storici = Amizio Cotta<br />Erlembaldo I Cotta<br />Landolfo Cotta<br />[[Erlembaldo Cotta|Erlembaldo II Cotta]]
|Occupanti =
|Azioni di guerra = [[battaglia di Legnano]]
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|Note =
|Sito web =
|Ref = <ref name="
}}
Il '''castello dei Cotta''' è stata una [[fortificazione]] [[Alto Medioevo|altomedievale]] presente a [[Legnano]] dal [[X secolo|X]] al [[XIII secolo|XIII]]/[[XIV secolo]] nella zona dove sorgono i moderni [[palazzo Leone da Perego]] e [[Galleria di Legnano|Galleria INA]]<ref name="
== Posizione nella geografia locale ==
== Storia ==▼
[[File:Mappa seprio.jpg|miniatura|sinistra|Mappa del Seprio.]]▼
{{Doppia immagine verticale|sinistra|Palazzo Leone da Perego Pirovano (Legnano).JPG|Palazzo Leone da Perego (Legnano) - facciata principale 2.JPG|220|L'antico palazzo Leone da Perego, fondato nel Medioevo, in un acquarello di Giuseppe Pirovano|La ricostruzione ottocentesca dell'omonimo edificio medievale}}▼
La presenza di un castello a Legnano è collegata alla funzione strategica che ebbe la località dall'Alto Medioevo al [[XVI secolo]]. Legnano si trovava infatti lungo un'importante via di comunicazione che proveniva dalla [[Valle Olona]] e che collegava [[Milano]] alla [[Lombardia]] nord-occidentale<ref name="cita-Agnoletto-p32"/>. Questa strada, che esisteva fin dall'epoca romana, era la [[via Severiana Augusta]], che congiungeva ''[[Mediolanum]]'' con il ''Verbannus Lacus'', ossia il [[Lago Maggiore]]<ref name="Agnoletto p. 38">{{Cita|Agnoletto|p. 38}}.</ref>. Il suo percorso poi fu ripreso da [[Napoleone Bonaparte]] per realizzare la [[Strada statale 33 del Sempione|strada statale del Sempione]]<ref name="cita-Soprintendenza-p15">{{Cita|Soprintendenza|p. 18}}.</ref>. La difesa di Legnano era importante perché una sua eventuale conquista avrebbe potuto consentire ai nemici della [[Signoria di Milano]] l'accesso al [[Seprio]] tramite la [[Valle Olona]] che termina a [[Castellanza]]<ref name="Autori vari|p. 18">{{Cita|Autori vari|p. 18}}.</ref> e al capoluogo stesso grazie all'utilizzo della citata strada<ref name="Agnoletto p. 38"/>.
Il castello dei Cotta fu edificato molto probabilmente nel [[X secolo]] per contrastare le [[Invasioni barbariche|incursioni]] degli [[Magiari|Ungari]]<ref name="Cita|D'Ilario|p. 211"/>. Il primo nucleo del maniero fu presumibilmente una [[torre]] [[Torre d'avvistamento|di avvistamento]], a cui si aggiunse una cita muraria: la sua struttura era quindi molto semplice<ref name="D'Ilario p. 211">{{Cita| D'Ilario|p. 211}}.</ref><ref name="Cita|Ferrarini|p. 48">{{Cita|Ferrarini|p. 48}}.</ref>. Nell'[[XI secolo]] quest'ultima fu completata dall'aggiunta di un vero e proprio palazzo fortificato<ref name="Cita|D'Ilario|p. 211"/>. ▼
Nel [[Medioevo]] Legnano, sebbene secondo alcuni autori appartenesse al [[Seprio]], gravitava intorno a Milano<ref name="cita-D-Ilario-p20">{{Cita| D'Ilario, 2003|p. 20}}.</ref><ref name="D'Ilario 2003 p. 35">{{Cita| D'Ilario, 2003|p. 35}}.</ref><ref name="D'Ilario p. 23">{{Cita| D'Ilario|p. 23}}.</ref>. Il castello dei Cotta ebbe la funzione di baluardo difensivo del contado milanese e, di riflesso, anche di Milano<ref name="cita-D-Ilario-p211"/>. Il legame tra Milano e la città del Carroccio non fu solo militare ma anche economico, poiché Legnano riforniva derrate alimentari<ref name="D'Ilario p. 23"/>.
Il castello dei Cotta aveva una forma rettangolare di 22 [[Metro|m]] per 6,5 m e possedeva vari ambienti che erano destinati alle guarnigioni ed al capitano d'arme<ref name="Cita|D'Ilario|p. 213">{{Cita|D'Ilario|p. 213}}.</ref>. Oltre alle opere difensive del castello, erano anche presenti un [[fossato]] (dentro il quale erano state deviate parte delle acque dell'[[Olonella]]) e delle [[Mura (fortificazione)|mura]] che racchiudevano il centro abitato di Legnano<ref name="Cita|Agnoletto|p. 32">{{Cita|Agnoletto|p. 32}}.</ref>. Le mura, che erano spesse circa 1 metro<ref name="Cita|D'Ilario|p. 213"/>, furono ristrutturate nel XIII secolo<ref name="Cita|D'Ilario|p. 211"/>. Il profilo del centro abitato della Legnano altomedievale era ancora riconoscibile dalla mappa del [[Catasto Teresiano]], che venne realizzata nel 1722, mentre l'andamento di parte delle mura è identificabile ancora oggi seguendo il percorso delle moderne vie Palestro, Giulini e Corridoni<ref name="Cita|Ferrarini|p. 96">{{Cita|Ferrarini|p. 96}}</ref>.▼
Il castello dei Cotta fu poi demolito tra il XIII ed il XIV secolo. Infatti, dal ''Notitie Cleri Mediolanensi'' del 1398, cioè dall'elenco delle chiese presenti nel Milanese che puntualmente veniva compilato dalla [[Chiesa cattolica|Chiesa]], risulta che sull'area occupata dall'attuale Galleria INA, in luogo del castello dei Cotta, erano situati il [[convento degli Umiliati]] e la [[Chiesa di Santa Maria del Priorato (Legnano)|chiesa di Santa Maria del Priorato]], che vennero poi demoliti nel 1953<ref>{{cita web|cognome=|nome=|url=http://web.archive.org/web/20070521173212/www.legnano.org/reteciv/martinella/chiese/smariap.htm|titolo=L'antica chiesa di Santa Maria del Priorato del convento dei frati Umiliati|accesso=12 ottobre 2014|sito=www.legnano.org}}</ref><ref name="Cita|D'Ilario|p. 230">{{Cita|D'Ilario|p. 230}}.</ref>.▼
[[File:Porta di Sotto.JPG|miniatura|La Porta di Sotto in un acquarello del 1875 di Giuseppe Pirovano.<ref group=N>Il pittore legnanese non fu però testimone del soggetto dipinto. Cfr. Ferrarini, p. 101.</ref>]]▼
Il castello dei Cotta fu anche protagonista della [[battaglia di Legnano]]
▲== Storia ==
▲{{Doppia immagine verticale|sinistra|Palazzo Leone da Perego Pirovano (Legnano).JPG|Palazzo Leone da Perego (Legnano) - facciata principale 2.JPG|220|L'antico palazzo Leone da Perego, fondato nel Medioevo, in un acquarello di Giuseppe Pirovano.|La ricostruzione ottocentesca dell'omonimo edificio medievale.}}
▲Il castello dei Cotta fu edificato molto probabilmente nel [[X secolo]] per contrastare le [[Invasioni barbariche|incursioni]] degli [[Magiari|Ungari]]<ref name="
La graduale fortificazione del complesso fu opera della famiglia Cotta<ref name="Cita|D'Ilario|p. 211"/>. Questa famiglia era vassalla dell'[[Arcidiocesi di Milano|arcivescovo di Milano]] e partecipò alla lotta di quest'ultimo contro il contado del [[Seprio]]. I primi Cotta ad insediarsi a Legnano nel castello furono Amizio e suo figlio Erlembaldo nel 1014<ref name="Cita|D'Ilario|p. 211"/>: i due, in particolare, erano due [[Missi dominici|messi imperiali]]<ref name="Cita|Ferrarini|p. 48">{{Cita|Ferrarini|p. 48}}.</ref>. Possedendo una fortificazione a loro nome, è presumibile che parte dell'abitato legnanese fu [[Infeudazione|infeudato]] da questo casato nobiliare, infeudazione avvenuta anche con il beneplacito dell'arcivescovo di Milano<ref name="Cita|Ferrarini|p. 48"/>. Questa epoca fu quindi caratterizzata dalla costante crescita del potere arcivescovile su Legnano, potere che iniziò ad affrancarsi da quello imperiale<ref name="Cita|Ferrarini|p. 48"/>. ▼
[[File:0317 - Milano - San Calimero - Foto Giovanni Dall'Orto 5-May-2007.jpg|thumb|Medaglione raffigurante Erlembaldo II Cotta nella [[basilica di San Calimero]] a [[Milano]]]]▼
▲Il castello dei Cotta aveva una forma rettangolare di 22 [[Metro|m]] per 6,5 m e possedeva vari ambienti
In seguito due discendenti di Amizio ed Erlembaldo, Landolfo e [[Erlembaldo Cotta|Erlembaldo II]] divennero seguaci della [[Patarini|pataria]], ovvero del movimento sorto in seno alla Chiesa milanese medievale che predicava la povertà, soprattutto nei confronti dell'arcivescovado milanese, e che si impegnava nella lotta alla [[simonia]] al matrimonio o al concubinato dei preti: in seguito questo movimento diventò [[Eresia|eretico]]<ref name="Cita|Ferrarini|p. 49">{{Cita|Ferrarini|p. 49}}.</ref>. Il capo della pataria, [[Arialdo]], a un certo punto si rifugiò a Legnano nel castello dei Cotta, accolto da Erlembaldo II: qui venne individuato e tradito da un prete suo seguace e quindi dato in custodia all'arcivescovo<ref name="Cita|Ferrarini|p. 49"/>. ▼
▲Il castello dei Cotta fu
Successivamente la famiglia Cotta sparì dagli annali e dalle cronache: a metà del XII secolo il potere su Legnano era quindi esercitato solo dall'arcivescovado<ref name="Cita|Ferrarini|p. 49"/>. Infatti, su un documento del 29 luglio 1148, si può leggere che anche "''Legniano''" era nell'orbita dell'arcivescovo di Milano, prerogativa concessa da [[papa Eugenio III]]<ref name="Cita|Ferrarini|p. 49"/>.▼
▲La graduale fortificazione del complesso fu opera della famiglia Cotta<ref name="
Accanto al castello dei Cotta sorsero poi altri edifici, tra cui l'originario palazzo Leone da Perego e l'attuale Palazzo Visconti. Nel 1898 il palazzo Leone da Perego medievale fu demolito venendo sostituito dall'attuale ed omonima struttura<ref>{{cita web|cognome=|nome=|url=http://www.spaziartelegnano.com/palazzo/|titolo=Palazzo Leone da Perego|accesso=9 ottobre 2014|sito=www.spaziartelegnano.com}}</ref>. Questo agglomerato di edifici è conosciuto ancora oggi come "Mensa Arcivescovile" o "Corte Arcivescovile".▼
▲[[File:0317 - Milano - San Calimero - Foto Giovanni Dall'Orto 5-May-2007.jpg|thumb|Medaglione raffigurante Erlembaldo II Cotta nella [[basilica di San Calimero]] a [[Milano]].]]
▲In seguito, due discendenti di Amizio ed Erlembaldo, Landolfo e [[Erlembaldo Cotta|Erlembaldo II]] divennero seguaci della [[Patarini|pataria]], ovvero del movimento sorto in seno alla Chiesa milanese medievale che predicava la povertà, soprattutto nei confronti dell'arcivescovado milanese, e che si impegnava nella lotta alla [[simonia]] al matrimonio o al concubinato dei preti
▲[[File:Mappa seprio.jpg|miniatura|sinistra|Mappa del Seprio]]
{{citazione|nei pressi di Legnano|''Historia Mediolanensis''|[...] iuxta locum Legnani [...]|lingua=la}}
▲Successivamente la famiglia Cotta sparì
▲A Legnano, per questi motivi, soggiornarono spesso alcuni Arcivescovi meneghini come [[Leone da Perego]] ed [[Ottone Visconti]]<ref name="Cita|D'Ilario|p. 211"/><ref name="D'Ilario p. 43">{{Cita| D'Ilario|p. 43}}.</ref>. Ottone Visconti decise di poi stabilire la sua dimora al castello di Legnano perché lo preferiva, come avamposto militare, alla Braida Arcivescovile: sebbene quest'ultima fosse ubicata nel centro cittadino di Legnano, Ottone Visconti non la reputava adatta allo scopo, perché non sufficientemente sicura da un punto di vista militare<ref name="Cita|D'Ilario|p. 216">{{Cita|D'Ilario|p. 216}}.</ref>: il castello dei Cotta, infatti, era difficilmente ampliabile a meno di demolire un numero troppo elevato di abitazioni<ref name="Cita|Sutermeister|p. 7">{{Cita|Sutermeister|p. 7}}.</ref>.
▲[[File:Porta di Sotto.JPG|miniatura|La Porta di Sotto in un acquarello del 1875 di Giuseppe Pirovano<ref group=N>Il pittore legnanese non fu però testimone del soggetto dipinto. Cfr. Ferrarini p. 101.</ref>]]
▲Accanto al castello dei Cotta sorsero poi altri edifici, tra cui l'originario
▲Il castello dei Cotta fu anche protagonista della [[battaglia di Legnano]], che avvenne il 29 maggio 1176<ref name="Cita|D'Ilario|p. 211"/>. Esso fu infatti uno dei presidi militari della [[Lega Lombarda]] durante lo scontro armato con [[Federico Barbarossa]]<ref name="Cita|D'Ilario|p. 211"/>. La scelta della Lega di collocare il [[carroccio]] a Legnano prima dello scontro con il Barbarossa non fu fortuita. Come già accennato, all'epoca il borgo legnanese rappresentava, per chi proveniva da nord, il passaggio di accesso al contado milanese: tale varco doveva essere quindi chiuso e strenuamente difeso per prevenire l'attacco a Milano<ref name="Agnoletto p. 38"/>.
=== Gli scavi archeologici ===
{{vedi anche|Mura e porte urbane di Legnano}}
I resti del castello dei Cotta
Oltre ai resti del castello, durante gli scavi per la costruzione della Galleria INA,
Nell'Alto Medioevo Legnano si presentava quindi come una cittadella fortificata formata dalla [[chiesa di San Salvatore (Legnano)|chiesa di San Salvatore]], il castello dei Cotta, che era la sede del potere politico, e da un piccolo gruppo di case raccolte intorno alla piazza, il tutto racchiuso da mura difensive<ref name="
{{clear}}
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=== Bibliografiche ===
{{
== Bibliografia ==
* {{cita libro | cognome= Agnoletto| nome= Attilio | titolo= San Giorgio su Legnano - storia, società, ambiente| editore= | città= | anno= 1992 |sbn=
* {{cita pubblicazione |autore=Autori vari |anno=2014 |titolo=Di città in città – Insediamenti, strade e vie d'acqua da Milano alla Svizzera lungo la Mediolanum-Verbannus |rivista= |editore=Soprintendenza Archeologia della Lombardia |numero= |pp= |id= |url=http://www.archeologica.lombardia.beniculturali.it/getFile.php?id=239 |lingua= |accesso=16 gennaio 2017 |abstract= |cid=Soprintendenza |dataarchivio=16 febbraio 2017 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20170216131918/http://www.archeologica.lombardia.beniculturali.it/getFile.php?id=239 |urlmorto=sì }}
* {{cita libro | cognome= D'Ilario| nome= Giorgio |coautori = Egidio Gianazza, [[Augusto Marinoni]], Marco Turri| titolo= Profilo storico della città di Legnano| editore= Edizioni Landoni| città= | anno= 1984 |sbn= IT\ICCU\RAV\0221175|cid=D'Ilario}}▼
* {{cita libro |
* {{cita libro |
▲* {{cita libro | cognome=
* {{cita libro |autore =[[Guido Sutermeister]] | titolo= Il castello di Legnano - Memorie n°8| editore= Tipografica Legnanese| città= | anno= 1940|sbn= CUB0533168|cid=Sutermeister}}
== Voci correlate ==
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* [[Fortificazione]]
* [[Galleria di Legnano]]
* [[Mura e porte urbane di Legnano]]
* [[Palazzo Leone da Perego]]
* [[Seprio]]
* [[Lega Lombarda]]
{{Legnano}}
{{Palio di Legnano}}
{{Castelli della Lombardia}}
{{portale|Altomilanese|architettura|guerra|medioevo}}
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