Sinfonia n. 1 (Rachmaninov): differenze tra le versioni
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{{Composizione musicale
|titolo=Sinfonia n. 1
|immagine=Rachmaninoff and Skalon sisters crop.jpg
|didascalia=Il disastroso debutto della prima sinfonia causò a Rachmaninov un crollo psicologico e lo perseguitò per tutta la vita.
|compositore=[[Sergej Vasil'evič Rachmaninov]]
|tonalità=re minore
|forma=[[sinfonia]]
|opus=13
|epocacomposizione=1895
|primaesecuzione=[[San Pietroburgo]], 15 (27) marzo 1897
|pubblicazione=Muzgiz (Mosca), 1947
|autografo=
|dedica=Anna Aleksandrovna Lodyženskaja
|duratamedia=46'
|organico=3 [[flauto da concerto|flauti]] (il terzo anche [[ottavino]]), 2 [[oboe|oboi]], 2 [[clarinetto|clarinetti]], 2 [[fagotto|fagotti]], 4 [[corno (strumento musicale)|corni]], 3 [[tromba|trombe]], 3 [[trombone|tromboni]], [[tuba (strumento musicale)|tuba]], [[timpano (strumento musicale)|timpani]], [[triangolo (strumento musicale)|triangolo]], [[tamburo]], [[tamburello (strumento musicale)|tamburello]], [[piatti orchestrali|piatti]], [[grancassa]], [[tam-tam]], [[archi (musica)|archi]]
#''Allegro animato''▼
#''Allegro con fuoco''▼
}}
La '''Sinfonia n. 1 in re minore, Op. 13''' fu composta da [[Sergej Vasil'evič Rachmaninov]] nel 1895. La sua prima esecuzione, che ebbe luogo a [[San Pietroburgo]] il 15 (27) marzo del 1897, fu un fiasco clamoroso: i motivi sono da ricercare nelle poche prove effettuate e nella cattiva direzione di [[Aleksandr Glazunov]], oltre alla particolare struttura dell’opera, tale da renderla di difficile comprensione al primo ascolto da parte del pubblico di allora. Rachamaninov subì di conseguenza un crollo psicologico, ma non distrusse la partitura<ref>{{Cita|Bertensson|pp. 144-145}}.</ref><ref>{{Cita|Norris|p. 97}}.</ref>, che rimase in Russia quando il compositore andò in esilio nel 1917 e fu perduta<ref>{{Cita|Norris|p. 23}}.</ref>. Nel 1944, un anno dopo la morte del compositore, le parti strumentali separate della sinfonia furono riscoperte ed utilizzate per ricostruire la partitura. La seconda esecuzione dell'opera ebbe luogo al [[conservatorio di Mosca]] il 17 ottobre 1945, sotto la direzione di [[Aleksandr Gauk]]<ref name=H82 >{{Cita|Harrison|p. 82}}.</ref>. In seguito alla generale rivalutazione della musica di Rachmaninov, la sinfonia n. 1 è stata da allora eseguita e registrata molte volte<ref name=H82 />.
==Storia della composizione==
Sergej Rachmaninov iniziò a comporre la sua prima sinfonia nel 1895, lo stesso anno in cui iniziò la sua collaborazione artistica con la allora celebre violinista italiana [[Teresina Tua]] <ref>Grande Enciclopedia della musica classica, vol. 3, pagg. 1108-1110, ed. Curcio</ref>. La partitura lo impegnò da gennaio a ottobre, un tempo insolitamente lungo per Rachmaninov, che trovò l'opera estremamente impegnativa. Il 29 luglio scrisse dalla tenuta di Ivanovka che, benché ci lavorasse per sette ore al giorno, i progressi erano estremamente lenti. Le ore di lavoro giornaliere aumentarono a dieci in settembre, e la sinfonia fu completata e orchestrata prima della partenza di Rachmaninov da Ivanovka in ottobre<ref>{{Cita|Harrison|p. 67}}.</ref>. Nello stesso anno il compositore incontrò il filantropo musicale [[Mitrofan Beljaev]], grazie al cui interesse nel 1897 fu messa in programma l'esecuzione della sinfonia. Tuttavia, quando Rachmaninov suonò la partitura al pianoforte per [[Sergej Taneev]], questi gli fece molte critiche<ref>{{Cita|Bertensson|p. 70}}.</ref>, che lo indussero ad apportare numerosi cambiamenti<ref>{{Cita|Harrison|p. 68}}.</ref>.
==Struttura della composizione==
Benché Rachmaninov una volta avesse confessato di non sapere se la sua vera vocazione artistica fosse quella del compositore, del pianista o del direttore d’orchestra<ref>Uwe
===Grave - Allegro ma non troppo===
Il [[motto]] iniziale
===Allegro animato===
Nel secondo movimento Rachmaninov ripropone nel tema principale l’idea cromatica dall’accento esotico già incontrata
===Larghetto===
La sezione iniziale del ''Larghetto'' si caratterizza per l’agile cantilena del [[clarinetto]], dal colore anche qui tipicamente orientale. Dopo la riproposizione del “motivo della vendetta”, il clarinetto ritorna protagonista nella sezione conclusiva che suggella il terzo movimento<ref
===Allegro con fuoco===
Il finale presenta un’introduzione dal carattere festoso, con il “motivo della vendetta” che ricompare a opera delle trombe a mo’ di fanfare a tre voci. Successivamente il paesaggio sonoro muta alquanto, assumendo un tono piuttosto offuscato. La musica sale di intensità e verso la fine del movimento si ode il ritorno del motivo costituente il motto dell’intera sinfonia<ref
==La prima esecuzione==
▲Benché Rachmaninov una volta avesse confessato di non sapere se la sua vera vocazione artistica fosse quella del compositore, del pianista o del direttore d’orchestra [4] (in realtà egli seppe eccellere in tutti e tre gli àmbiti), ascoltando oggi la Prima Sinfonia ci si accorge di come non sia affatto un’opera mediocre, tutt’altro. Si può pensare che l’insuccesso della prima esecuzione sia dipeso dalla particolare struttura dell’opera, tale da renderla di difficile comprensione al primo ascolto da parte del pubblico. La predilezione di Rachmaninov per la liturgia cristiana ortodossa lo aveva indotto a inserire alcune formule melodiche (tratte da una raccolta di monodie sacre) in tutti e quattro i movimenti della sinfonia, in funzione di cellule costruttive [3]. Nel complesso, la sinfonia si caratterizza per lo spirito di ardente romanticismo che la pervade e l’avvicina al Secondo Concerto per pianoforte; opera focosa, giovanile, appassionata, essa si situa nel solco del sinfonismo di Aleksandr Borodin più che in quello di Čajkovskij in ragione dell’economia dei mezzi. In effetti, la Prima Sinfonia si basa su tre motivi annunciati nel primo movimento: l’idea intesa all’inizio, cromatica e concisa; l’ampio tema che segue (e che riapparirà nelle Danze Sinfoniche op. 45) ed il ritmo ansimante del secondo soggetto. Degna di nota è anche la scelta del compositore russo di collocare lo scherzo al secondo movimento [2].
La prima esecuzione della sinfonia di Rachmaninov venne programmata a San Pietroburgo, in occasione di uno dei [[Concerti Sinfonici Russi]], che sarebbe stato diretto da [[Aleksandr Glazunov]], il 15 (27) marzo 1897. Sebbene Glazunov amasse dirigere, non lo fece mai con una padronanza completa<ref>{{Cita|Schwarz|p. 70}}.</ref>. Durante le prove non solo diresse male, ma fece anche dei tagli alla partitura e cambi all'orchestrazione<ref name=Wa37 >{{Cita|Walker|p. 37}}.</ref>. I tagli effettuati musicalmente avevano poco senso<ref name=H82 />, ed il tempo per le prove era molto scarso; Rachmaninov era preoccupato e tentò di parlare a Glazunov durante le pause delle prove, ma senza risultato. La prima fu un vero disastro, tanto che Rachmaninov disperato se ne andò prima della conclusione. Natalija Satina, che sarebbe diventata la moglie di Rachmaninov, più tardi disse che Glazunov sul podio era probabilmente ubriaco. La cosa è plausibile, dato che l'inclinazione di Glazunov per l'alcool era ben nota. Come avrebbe detto in seguito il suo allievo [[Dmitrij Šostakovič]], Glazunov teneva una bottiglia nascosta dietro la sua cattedra al conservatorio di San Pietroburgo, dalla quale beveva con una cannuccia durante le lezioni<ref>{{Cita|Norris|p. 709}}.</ref>. Inoltre il lavoro di Rachmaninov poteva essere considerato offensivo per il suo uso relativamente progressivo della forma sinfonica, che poteva andare contro la sensibilità dei critici e degli insegnamenti di [[Nikolaj Rimskij-Korsakov]] al conservatorio. [[Aleksandr Gauk]], che diresse la trionfante replica della sinfonia nel 1945, ipotizzò che l'opera fu stroncata perché era una composizione moderna, avanti rispetto al suo tempo, che quindi non assecondava i gusti predominanti di allora<ref>Antoni Gronowicz, ''Sergei Rachmaninoff'', E.P. Dutton, New York 1946, pag. 67.</ref>. Il critico [[Cezar' Kjui]] guidò l'attacco al lavoro di Rachamninov:
{{citazione|Se ci fosse un conservatorio all'Inferno, ed un suo talentuoso studente dovesse comporre una sinfonia basata sulla storia delle dieci piaghe d'Egitto, e se egli componesse una sinfonia come quella del sig. Rachmaninov, allora avrebbe realizzato brillantemente il suo scopo ed avrebbe deliziato gli abitanti dell'Inferno. A noi questa musica lascia una pessima impressione con i suoi ritmi spezzati, l'oscurità e la vaghezza della forma, l'insensata ripetizione degli stessi brevi trucchi, il suono nasale dell'orchestra, il fragore sforzato degli ottoni, e più di tutto la sua stucchevole e perversa armonizzazione e gli abbozzi quasi melodici, la completa assenza di semplicità e naturalezza, la completa assenza di temi.<ref>Cezar' Kjui, ''Третий русский синфонический концерт'' in ''Новости и биржевая газета'', 17 marzo 1897, 3.</ref>}}
Molto tempo dopo Rachmaninov avrebbe raccontato al suo biografo Oskar von Riesemann: "Ritornai a Mosca da uomo cambiato. La mia fiducia in me stesso aveva ricevuto un colpo improvviso. Ore trascorse agonizzando tra dubbi e tristi pensieri mi avevano portato alla conclusione che avrei dovuto abbandonare la composizione"<ref>Riesemann, 102.</ref>. Rachamaninov era completamente a pezzi e sarebbe stato incapace di comporre fino al 1899, quando familiari e amici lo avrebbero convinto a tentare la strada dell'ipnosi con il dottor [[Nikolaj Dal']].
▲Grave - Allegro ma non troppo - Allegro vivace
==Note==▼
▲Il motto iniziale dell’opera corrisponde al motto letterario che Rachmaninov aveva premesso alla partitura, tratto dalla Sacra Bibbia: «”A me la vendetta, sono io che ricambierò” dice il Signore » (Lettera ai Romani, 12, 19). Il tema secondario del primo movimento si presenta come una melodia cromatica dal tono esotico e costituisce probabilmente il ritratto sonoro di Anna Lodyšenskaja,moglie di un amico del compositore. Lo sviluppo si apre con un fugato su un tema tratto da materiale compositivo precedente; a questo fa séguito una marcia a un tempo elastica ed energica tipica dello stile di Rachmaninov. Un poco prima della ripresa il tessuto sonoro è percorso da una scala per toni interi formata da note di più lunga durata, secondo uno schema entrato a far parte del repertorio tecnico dei compositori russi dopo l’apparizione di Ruslan e Ludmilla di Mikhail Glinka [3].
<references/>
==Bibliografia==
*{{Cita libro|titolo=Sergei Rachmaninoff - A Lifetime in Music|url=https://archive.org/details/sergeirachmanino0000bert|autore=Sergei Bertensson e Jay Leyda, con la collaborazione di Sophia Satina|editore=New York University Press|città=New York|anno=1956|lingua=inglese|cid=Bertensson}}
*{{Cita libro|titolo=Rachmaninoff: Life, Works, Recordings|url=https://archive.org/details/rachmaninofflife0000harr|autore=Max Harrison|editore=Continuum|città=Londra e New York|anno=2005|lingua=inglese|ISBN=978-0-8264-5344-0|cid=Harrison}}
*{{Cita libro|titolo=Rachmaninoff|autore=Gregory Norris|editore=Schirmer Books|città=New York|anno=1993|lingua=inglese|ISBN=978-0-02-870685-6|cid=Norris}}
*{{Cita libro|titolo=The New Grove Dictionary of Music and Musicians|autore=Gregory Norris|editore=Stanley Sadie|città=Londra|anno=1980|lingua=inglese|ISBN=978-0-333-23111-1|cid=Grove}}
*{{Cita libro|titolo=Glazunov, Alexander Konstantinovich, in The New Grove Encyclopedia of Music and Musicians|autore=Boris Schwarz|editore=Stanley Sadie|città=Londra|anno=1980|lingua=inglese|ISBN=0-333-23111-2|cid=Schwarz}}
*{{Cita libro|titolo=Rachmaninoff|autore=Robert Walker|editore=Omnibus Press|città=Londra e New York|anno=1980|lingua=inglese|ISBN=978-0-89524-208-2|cid=Walker}}
*{{Cita libro|titolo=Shostakovich: A Life Remembered|url=https://archive.org/details/shostakovichlife0000wils_m4m8|autore=Elizabeth Wilson|editore=Princeton University Press|città=Princeton|anno=2006|lingua=inglese|ISBN=978-0-691-12886-3|cid=Wilson}}
==Collegamenti esterni==
▲Allegro animato
*{{Collegamenti esterni}}
{{Controllo di autorità}}
▲Nel secondo movimento Rachmaninov ripropone nel tema principale l’idea cromatica dall’accento esotico già incontrata nel primo movimento. Echeggia con chiarezza il “motivo della vendetta” che sarà elaborato nella sezione intermedia del terzo movimento [3].
{{portale|musica classica}}
[[Categoria:Sinfonie di Sergej Vasil'evič Rachmaninov]]
▲Larghetto
▲La sezione iniziale del Larghetto si caratterizza per l’agile cantilena del clarinetto, dal colore anche qui tipicamente orientale. Dopo la riproposizione del “motivo della vendetta”, il clarinetto ritorna protagonista nella sezione conclusiva che suggella il terzo movimento [3].
▲Allegro con fuoco
▲Il finale presenta un’introduzione dal carattere festoso, con il “motivo della vendetta” che ricompare a opera delle trombe a mo’ di fanfare a tre voci. Successivamente il paesaggio sonoro muta alquanto assumendo un tono piuttosto offuscato. La musica sale di intensità e verso la fine del movimento si ode il ritorno del motivo costituente il motto dell’intera sinfonia [3]. Per la sua lunghezza nell’elaborazione degli elementi e per la mancanza di unità formale, la Prima Sinfonia non può dirsi l’opera di un novizio quanto piuttosto un’opera di transizione e di cui si deve riconoscere la riuscita della strumentazione [4].
▲Note
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