Tiziano Sclavi: differenze tra le versioni

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|AnnoMorte =
|Epoca = 1900
|Epoca2 = 2000
|Attività = scrittore
|Attività2 = fumettistascrittore
|Attività = fumettista
|Nazionalità = italiano
|PostNazionalità =, noto soprattutto per la creazione del personaggio di [[Dylan Dog]], protagonista di una delle serie a fumetti italiane di maggior successo
|Immagine = Tiziano Sclavi anni settanta.jpg
|Didascalia = Tiziano Sclavi nel 1970
}}
 
Noto soprattutto per la creazione di [[Dylan Dog]], una delle serie [[italia]]ne di maggior successo, nel corso della sua carriera ha affrontato numerose e diverse forme di scrittura, spaziando dalla narrativa alle ballate e alle canzoni<ref name=":0">{{Cita web|url=http://www.italialibri.net/autori/sclavit.html|titolo=Tiziano Sclavi - Biografia|cognome=www.nouvalis.it|nome=NOUVALIS, Milano -|sito=www.italialibri.net|accesso=2016-10-06}}</ref>; ha inoltre realizzato alcuni libri per bambini.
== Biografia ==
=== L'infanziaOrigini e la prima giovinezzaformazione ===
Tiziano Sclavi nasce a [[Broni]], in ([[Provincia]]provincia di [[Pavia]]), il 3 aprile [[1953]]<ref name=":2">{{Cita web|url=http://www.ubcfumetti.com/interview/9909.htm|titolo=uBC: Intervista a Tiziano Sclavi (pubblicata in origine sul quotidiano "Il Mattino" di Napoli il 4 Agosto 1999|accesso=2016-10-06}}</ref>, dafiglio madred'un [[insegnantesegretario comunale]] e padredi un'[[segretario comunaleinsegnante]]<ref. name=":0"A />.causa del lavoro del padre, Vivetrascorre l'infanzia e la prima giovinezza nellapresso svariati [[Comune (Italia)|comuni]] del [[provincia di Pavia|pavese]], {{senza fonte|principalmente a [[Stradella]], [[Canneto Pavese]], e [[Certosa di Pavia]]}}, trasferendosi da una località all'altra a causa del lavoro del padre.<ref name=":0">{{Cita web|url=http:/>/www.italialibri.net/autori/sclavit.html|titolo=Tiziano Sclavi - Biografia|cognome=www.nouvalis.it|nome=NOUVALIS, Milano -|accesso=2016-10-06}}</ref>
 
«''Sono cresciuto in un paesino dove quando passava una macchina tutti si fermavano a guardarla, perché non succedeva mai niente. Fino a quattordici anni ho vissuto in un paesino [...] quando passavano le macchine si fermavano! La gente si fermava e tutti i ragazzini guardavano le macchine: le “[[Fiat 1100|1100]]”, cioè passava una 1100...! E allora mi fa paura, anche questa ripetizione, questa... non so, mio papà era impiegato, era segretario comunale... mi fa paura anche la burocrazia, mi fa paura la ripetizione delle cose, la noia, il non senso, poi in realtà ci sono tantissime altre cose! Più che l'ignoto mi fa paura l'ignoranza! Però, vabbe’ questo l'hanno detto altri prima di me, molto meglio!''»<ref name=":1">{{Cita web|url=http://www.griseldaonline.it/temi/l-altro/tiziano-sclavi-profilo-bio-bibliografico-neri.html|titolo=Tiziano Sclavi: un profilo bio-bibliografico {{!}} Andrea Neri {{!}} Griselda Online|sitoaccesso=2016-10-06|dataarchivio=6 ottobre 2016|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20161006124235/http://www.griseldaonline.it|accesso=2016/temi/l-10altro/tiziano-06sclavi-profilo-bio-bibliografico-neri.html|urlmorto=sì}}</ref>
 
Appassionato lettore già da bambino, Sclavi afferma di aver letto l'intera produzione di [[Edgar Allan Poe]] tra i sei e i sette anni<ref name=":1" /> e che sin da bambino gli piacevano le storie che facevano paura. Haoltre letto poco dei soliti libri “''per ragazzi''” e pochissimi “''classici''” ma leggeva comunque molto e vedeva moltiai film: "«''si può dire che io sia nato al cinema: fin dai primi mesi, mia madre, grande appassionata, mi portava sempre al cinema"''». Col tempo ha sviluppato una preferenza per l’horror e la fantascienza.<ref name=":2" /> Incomincia a scrivere quando è ancora molto giovane, spinto dal desiderio di imitare le cose che gli piacevano.
 
«''Mi piacevano i western e in seconda media ho scritto un “romanzo” western. Poi ero fanatico di 007, avevo letto tutti i libri di Fleming e ne volevo ancora, così me ne sono scritto uno da solo.''»<ref>{{Cita pubblicazione|autore=Roberto Colonna|data=2017|titolo=Il fumetto italiano. Saggi e interviste|rivista=Pagine Inattuali|editore=Arcoiris Edizioni|volume=|numero=7|p=115|id=ISBN 978-88-99877-12-5|url=}}</ref>
È molto giovane quando inizia a scrivere, vincendo un concorso di scrittura alle scuole medie con una serie di [[racconto|racconti]] intitolata "''Storie Storte"''<ref name=":1" />.
 
Alle scuole medie vince un concorso di scrittura con una serie di [[racconto|racconti]] intitolata ''Storie Storte.''<ref name=":1" /> Frequenta poi il liceo classico a [[Pavia]]<ref name=":1" />, quando, grazie al suo professore di italiano, pubblica un racconto dal titolo "''Lettere bianche''" in una rivista scolastica, ilche cui animatore era il suo professorecurava e, che, dopo aver letto tutto quello che scrivevalo Tizianostudente scriveva, fu tra i primi a credere nelle sue capacità di scrittore<ref name=":2" />. Nel frattempo collabora con una pubblicazione di fumetti e notizie rivolte ai più giovani: il ''Messaggero dei Ragazzi'' ([[1971]]) di [[Padova]]<ref name=":0" /><ref name=":2" /><ref name=":1" />, scrivendo articoli e racconti<ref name=":2" /> (alcuni firmati con lo pseudonimo di ''Francesco Argento'', un omaggio a due personaggi da lui molto amati: [[Francesco Guccini|Guccini]], [[cantautore]] e a [[Dario Argento|Dario]], [[regista]])<ref name=":0" /><ref name=":1" />, per l'interessamento di [[Grazia Nidasio]], che lo presenta a [[Mino Milani]]<ref name=":1" />. Entrambi saranno suoi colleghi al "''[[Corriere dei Piccoli]]''”<ref name=":1" />. Al Corriere dei piccoli pubblica racconti e fumetti<ref name=":2" />.
 
=== Anni 1970 e le prime opere ===
=== Le collaborazioni per testate giornalistiche e fumettistiche ===
Finito il Liceoliceo classico si iscrive all'[[università]], facoltàalla Facoltà di ''lettereLettere e [[Filosofia]], corso in Lettere moderne'', ma dopo aver dato pochi esami si ritira perché: <nowiki>''</nowiki>«''già lavoravo, intendo pagato, e di studiare non avevo più voglia. Ho dato tre o quattro esami, e ho smesso definitivamente quando sono stato assunto dall'"Editoriale [[Corriere della Sera]]" (...), come redattore al "[[Corriere dei ragazzi]]". Con grande dolore di mia madre, non ho preso mai una laurea.''<nowiki>''</nowiki><ref name=":2">{{Cita web|url=http://www.ubcfumetti.com/interview/9909.htm|titolo=uBC: Intervista a Tiziano Sclavi (pubblicata in origine sul quotidiano "Il Mattino" di Napoli il 4 Agosto 1999|sito=www.ubcfumetti.com|accesso=2016-10-06}}</ref> Si trasferisce poi a Milano su suggerimento di [[Mino Milani]].<ref name=":1" /> {{cn|Scrive anche altre serie tra cui "Archivio zero" disegnato da Morisi.}}
 
Grazie all'interessamento di [[Grazia Nidasio]], che lo presenta a [[Mino Milani]], inizia a collaborare con il ''[[Messaggero dei Ragazzi]]'' ([[1971]]), scrivendo articoli e racconti firmandosi a volte con lo pseudonimo di ''Francesco Argento'', in omaggio a [[Francesco Guccini|Guccini]] e al regista [[Dario Argento|Dario]], i quali entrambi saranno suoi colleghi al ''[[Corriere dei Piccoli]]'' dove pubblica racconti e fumetti.<ref name=":2" /><ref name=":0" /><ref name=":1" />
{{senza fonte|Scrive anche altre serie tra cui "Archivio zero" disegnato da Morisi}}.
 
Nel 1972 conosce [[Raffaele Crovi]], grazie a Mino Milani, che successivamente diverrà prima [[Agente letterario|agente]] e poi [[Editoria|editore]] dei [[Romanzo|romanzi]] e dei [[Racconto|racconti]] di Sclavi.<ref name=":1" /> Nel [[1973]] pubblica una serie di racconti polizieschi su ''Il Corriere dei Ragazzi'' firmandoli con lo [[pseudonimo]] di Francesco Argento.<ref name=":3" /> I racconti scritti per il ''Corriere dei Piccoli'' vengono poi raccolti in volume, con il titolo ''I misteri di Mystère'', dall'[[Editore Bietti]], nel 1974 e poi dalla [[Arnoldo Mondadori Editore|Mondadori]]<ref name=":2" /><ref name=":1" /> e incentrato su un personaggio, Jacques Mystère,<ref name=":2" /><ref name=":3" /> che pochi anni dopo ispirerà il nome di un altro, [[Martin Mystère]], creato dal collega [[Alfredo Castelli]] nel [[1982]]<ref name=":1" />.
 
Nel 1974 pubblica il suo primo romanzo breve, ''Film'', dove si cerca di unire il genere [[horror splatter]] al grottesco, per l'editore ''[[Il Formichiere]]'' e l'opera vince il Premio Scanno.<ref name=":0" /><ref name=":3" /> Nello stesso anno entra nella [[redazione]] del Corriere dei Ragazzi come curatore della rubrica ''Sottosopra''<ref name=":3" /> e dove conosce [[Alfredo Castelli]], con cui collaborerà come [[Ghost Writer|ghost writer]] per la [[serie a fumetti]] ''[[Gli Aristocratici]],'' sceneggiandone molti episodi per poi incominciare a creare personaggi suoi come [[Altai & Jonson]]<ref name=":2" /><ref name=":0" /> disegnati da [[Giorgio Cavazzano]]<ref name=":3" />. Nella prefazione alla nuova edizione del [[2001]] della prima serie di Sclavi, Castelli dice di lui: «''Ho conosciuto Tiziano Sclavi all’inizio degli anni Settanta, quando, giovanissimo, cominciò a frequentare le mostre di fumetti… era di una bravura sorprendente''».<ref name=":0" /> Nello stesso periodo inizia la collaborazione con la [[Rai]] grazie alla mediazione di Crovi e, insieme a [[Bianca Pitzorno]], scrive i testi di ''[[Gioco-città]]''.<ref name=":1" /> Collabora anche con altre testate del gruppo del Corriere della sera e su una rivista femminile, [[Amica (periodico)|''Amica'']], tiene una rubrica umoristica e su ''Salve'' fa il critico cinematografico.<ref name=":1" />
Nel [[1973]] pubblica una serie di racconti polizieschi su ''Il Corriere dei Ragazzi'' firmandoli con lo [[pseudonimo]] di ''Francesco Argento''<ref name=":3" />.
 
{{senza fonte|Collabora alla terza pagina di Stampa Sera con racconti gialli e fantascientifici.}}
I racconti scritti per il ''Corriere dei Piccoli'' vengono poi raccolti in volume, con il titolo ''“I misteri di Mystère”'', dall'[[Editore Bietti]] nel 1974<ref name=":1" /> e poi riediti dalla [[Arnoldo Mondadori Editore|Mondadori]]<ref name=":2" />. Inizialmente è firmata con lo pseudonimo "''Francesco Argento''"<ref name=":2" /> hanno per protagonista un investigatore privato francese di nome Jacques Mystère<ref name=":3" /> che pochi anni dopo ispirerà il nome del famoso "''Detective dell'Impossibile''" [[Martin Mystère]], creato da [[Alfredo Castelli]] nel [[1982]]<ref name=":1" />.
Nel [[1975]], pubblica ancora come Francesco Argento un [[romanzo]] [[Giallo (genere)|giallo]] intitolato ''Un sogno di sangue''<ref name=":1" /><ref name=":3" /> {{senza fonte|e proseguono tutte le sue collaborazioni anonime o firmate, cominciando a diventare un acquisto appetibile per l'industria culturale}}. Nello stesso periodo scrive anche ''Tre'' e ''[[Mostri (Tiziano Sclavi)|Mostri]]'', che saranno pubblicati solo dieci anni più tardi<ref name=":1" />, nonostante [[Natalia Ginzburg]] lo avesse segnalato alla [[Giulio Einaudi Editore|Einaudi]]<ref name=":0" />. {{senza fonte|Dall'ottobre del 1975 all'ottobre del 1976 Sclavi inventa un personaggio simile a Groucho Marx, che sarà il futuro comprimario di Dylan Dog.}}
 
Diventa giornalista professionista dal 1976.<ref name=":9">{{Cita news|url=http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2013/10/27/tiziano-sclavi.html|titolo=Tiziano Sclavi - la Repubblica.it|pubblicazione=Archivio - la Repubblica.it|accesso=2016-10-11}}</ref>
Nel 1974 pubblica il suo primo romanzo, "''Film''", dove si cerca di unire al genere [[horror splatter]] al [[grottesco]]<ref name=":3" />. per l'editore ''[[Il Formichiere]]'', che vince il Premio Scanno<ref name=":0" />.
 
Quando nel [[1977]] il ''Corriere dei Ragazzi'' chiude, inizia a collaborare con ''Il Corriere dei Piccoli'', creando serie a fumetti per ragazzi, come Allister e Miki e [[Fantòm]]<ref name=":1" /><ref name=":3" /> oltre a Sam Peck, Johnny Bassotto, Il Cavallino Michele<ref name=":1" />, La guerra nell'aria e Le pagine della Befana. Sul [[Messaggero dei Ragazzi]] pubblica ''Silas Finn'', [[Western|serie western]] disegnata da Cavazzano<ref name=":3" />, che verrà pubblicata anche in [[Germania]]; su [[Linus (periodico)|''Alter'']] pubblica ''Devoluzione'' e su [[SuperGulp!]] ''Steve Vandam''<ref name=":1" />. Nel 1978 pubblica la prima versione di ''[[Apocalisse (Sclavi)|Apocalisse]]'', allora intitolata ''Guerre terrestri'' (ambientato nella cittadina di Buffalora che verrà successivamente ripresa in ''Dellamorte Dellamore''), edita da [[Edilio Rusconi|Rusconi]]<ref name=":1" /><ref name=":3" />.
Sempre nel 1974 entra nella [[redazione]] del Corriere dei Ragazzi come curatore della rubrica "''Sottosopra"''<ref name=":3" />. Qui conosce [[Alfredo Castelli]], con cui collaborerà come [[Ghost Writer|ghost writer]] per "''[[Gli Aristocratici]]''" sceneggiandone molti episodi e poi incomincia a creare personaggi suoi come [[Altai & Jonson]]<ref name=":0" /><ref name=":2" /> (due detective di [[San Francisco]]) disegnati da [[Giorgio Cavazzano]]<ref name=":3" />. Nella prefazione alla nuova edizione del [[2001]] della prima serie di Sclavi, Castelli dice di lui: «''Ho conosciuto Tiziano Sclavi all’inizio degli anni Settanta, quando, giovanissimo, cominciò a frequentare le mostre di fumetti… era di una bravura sorprendente''».<ref name=":0" />
 
Nello stesso periodo inizia la collaborazione con la [[Rai]] grazie alla mediazione di Crovi e, insieme a [[Bianca Pitzorno]], scrive i testi di "[[Gioco-città]]"<ref name=":1" />.
 
Collabora anche con altre testate del gruppo "Corriere della sera": su una rivista femminile "[[Amica (periodico)|''Amica'']]" tiene una rubrica umoristica e su "''Salve''" fa il critico cinematografico<ref name=":1" />.
 
{{senza fonte|Collaborerà alla terza pagina dì Stampa Sera con racconti gialli e fantascientifici. A ventun anni presenta tutte le caratteristiche del grande creatore di narrativa popolare. È vorace e prodigo alla stessa misura.}}
 
Nel [[1975]], pubblica ancora come "''Francesco Argento''" un [[romanzo giallo]] intitolato ''Un sogno di sangue''<ref name=":1" /><ref name=":3" /> {{senza fonte|e proseguono tutte le sue collaborazioni anonime o firmate, cominciando a diventare un acquisto appetibile per l'industria culturale}}.
 
Nello stesso periodo scrive anche ''Tre'' e ''[[Mostri (romanzo)|Mostri]]'', che saranno pubblicati solo 10 anni più tardi<ref name=":1" />, nonostante [[Natalia Ginzburg]] li avesse segnalati alla [[Giulio Einaudi Editore|Einaudi]]<ref name=":0" />.
 
{{senza fonte|Dall'ottobre del 1975 all'ottobre del 1976 Sclavi inventa un personaggio simile a Groucho Marx, che sarà il futuro comprimario di Dylan Dog.}}
 
Giornalista professionista dal 1976<ref name=":9" />.
 
{{senza fonte|Si prende un periodo di pausa che userà per scrivere canzoni d'amore. }}
 
Nel [[1977]] chiude il ''Corriere dei Ragazzi e S''clavi inizia a collaborare con ''Il Corriere dei Piccoli'', creando serie a fumetti per ragazzi, come ''Allister e Miki'' e ''Fantòm'', parodia di Fantomas<ref name=":1" /><ref name=":3" />. Altre serie del periodo sono "Sam Peck" {{senza fonte|disegnato da Colombi}}, “Johnny Bassotto”, "Il Cavallino Michele" ispirato a [[Mike Bongiorno]]<ref name=":1" />, {{senza fonte|disegnato da Umberto Manfrin,}} {{senza fonte|"La guerra nell'aria" disegnata da Peg e "Le pagine della Befana" disegnato da Maggioni.}}
 
{{senza fonte|Con Maggioni realizza il fantascientifico racconto "Le avventure del professor Strano" e "Ufo Robot Raggi Cosmici" disegnati dai piccoli lettori del corriere.
Scrive inoltre storie di avventura "John John va nel west" (disegnato da Michelini) in cui il protagonista Bart viaggia su un cavallo chiamato Zoccolone
}}
 
Infine scrive la favola "Bizarro"<ref name=":1" /> {{senza fonte|disegnata da Rizzo, in cui il protagonista Milo ha per amico un folletto chiamato appunto Bizarro (con una z sola).}}
 
{{senza fonte|Mentre pubblica altri romanzi a metà via tra il mystery e l'horror, crea vari personaggi a fumetti per riviste per ragazzi come 'Corrier boy', 'Corriere dei piccoli' ed altre nuove storie.}}
 
Sul “[[Messaggero dei Ragazzi]]” pubblica "''Silas Finn''" disegnata da Cavazzano<ref name=":3" />, serie che verrà pubblicata anche in [[Germania]]; su “[[Alter (rivista)]]” viene pubblicato "''Devoluzione''" e "''Steve Vandam''" su “[[SuperGulp!]]”<ref name=":1" />.
 
Nel 1978 vede la luce anche la prima versione di ''[[Apocalisse (romanzo)|Apocalisse]]'', allora intitolata "''Guerre terrestri"'' ({{senza fonte|ambientato nella cittadina di Buffalora che verrà successivamente ripresa in Dellamorte Dellamore}}), edita da [[Edilio Rusconi|Rusconi]]<ref name=":1" /><ref name=":3" />.
 
{{senza fonte|Collabora in telequiz per telespettatori ragazzi a Rai Uno e scrive libretti per bambini editi da Coccinella.}}
 
=== ApprodoAnni nellaottanta: Bonelli''Dylan Dog'' e la fama ===
{{Vedi anche|Dylan Dog}}
Nel [[1979]] inizia la collaborazione con a quella che oggi è la [[Sergio Bonelli Editore]]<ref name=":1" />. Quando il ''Corriere della Sera'' passò alla [[Rizzoli Editore]], Sclavi voleva cambiare ambiente, anche per via dello scandalo della [[P2]], e così si propose alla Bonelli come redattore<ref name=":3">{{Cita web|url=http://www.ubcfumetti.com/enciclopedia/?12085|titolo=Tiziano Sclavi - uBC Fumetti|sito=www.ubcfumetti.com|accesso=2016-10-06}}</ref> e, nel 1981, venne assunto, in qualità di [[correttore di bozze]] e di [[Sceneggiatura|sceneggiatore]] di fumetti<ref name=":1" />. Lavorerà per le serie di [[Personaggio dei fumetti|personaggi]] quali [[Zagor]], [[Mister No]] e [[Ken Parker]] e, successivamente, creerà propri personaggi<ref name=":1" />.
Quando il ''Corriere della Sera'' passò alla [[Rizzoli Editore]], volendo cambiare ambiente anche per via dello scandalo della [[P2]], Sclavi si propose alla Bonelli come redattore<ref name=":3">{{Cita web|url=http://www.ubcfumetti.com/enciclopedia/?12085|titolo=Tiziano Sclavi - uBC Fumetti|accesso=2016-10-06}}</ref> e, nel 1981, venne assunto, in qualità di [[correttore di bozze]] e di [[Sceneggiatura|sceneggiatore]] di fumetti lavorando a serie di [[Personaggio dei fumetti|personaggi]] come [[Zagor]], [[Mister No]] e [[Ken Parker]] e creandone di propri<ref name=":1" />. Fra i primi lavori scrive due sceneggiature per ''Ken Parker'' (il n.35 ''Il sentiero dei giganti'' e il n.41 ''Alcune signore di piccola virtù'', entrambe su soggetto di [[Giancarlo Berardi]])<ref name=":3" /> e poi passa stabilmente su Zagor, dove prende il posto dell'ideatore del personaggio, [[Guido Nolitta]]. Il riscontro positivo delle prime prove convince l'editore ad affidargli la sceneggiatura di un albo importante, il n. 200 della serie<ref>in queste prime storie non compare l'attribuzione esplicita a Sclavi, che verrà aggiunta nelle ristampe</ref>, diventandone poi anche il [[Curatore editoriale|curatore]] e realizzandone le storie fino al [[1988]]<ref>numeri dal 275 al 280</ref> e, oltre a risultare una delle storie più lunghe mai pubblicate dalla Bonelli, è anche una delle più famose del personaggio<ref name=":3" />. Ritorna a scrivere per Zagor nello speciale annuale fuori serie dedicato a [[Cico]], [[Spalla (attore)|spalla]] messicana di Zagor, intitolata ''Horror Cico'' del [[1990]].<ref>{{Cita news|url=http://www.sergiobonelli.it/scheda/7753/Horror-Cico.html|titolo=Horror Cico|accesso=2016-10-07|pubblicazione=|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20161009190126/http://www.sergiobonelli.it/scheda/7753/Horror-Cico.html|dataarchivio=9 ottobre 2016|urlmorto=sì}}</ref><ref>{{Cita web|url=http://www.lfb.it/fff/fumetto/test/z/zagor07.htm|titolo=FFF - ZAGOR Speciale CICO|accesso=2016-10-07}}</ref> Dal [[1982]] scrive anche per ''Mister No'' scrivendone per due anni la maggior parte delle sceneggiature caratterizzate da una contaminazione con il genere [[horror]]<ref>(come esempio si veda "''Ananga''" (numeri dal 90 al 92) e "''Il fantasma dell'opera''" (numero 97)</ref>.<ref name=":3" /><ref>{{Cita web|lingua=it-IT|autore=Stefano Paparella|url=https://magazineubcfumetti.com/2024/04/17/il-mister-no-di-tiziano-sclavi/|titolo=Il Mister No di Tiziano Sclavi|sito=uBC Fumetti|data=2024-04-17|accesso=2024-12-31}}</ref>
 
Nel [[1984]] gli viene proposto di dirigere la Bonelli-Dargaud (una casa editrice metà italiana e metà francese). Insieme a [[Federico Maggioni]] in veste di [[Art Director|art director]], dirige l'edizione italiana della rivista francese [[Pilot (rivista)|''Pilot'']] che negli intenti della casa editrice doveva affiancare la prestigiosa ''Orient Express'', da poco passata alla Bonelli, che voleva affiancare al fumetto popolare quello autoriale e che verrà chiusa nel [[1985]] dopo aver pubblicato quindici numeri. A seguito del mancato successo di questa esperienza, l'editore decise di tornare a occuparsi di fumetti tradizionali.<ref name=":3" />
Fra i primi lavori scrive due sceneggiature per ''Ken Parker'' (il n.35 "''Il sentiero dei giganti''" e il n.41 "''Alcune signore di piccola virtù''", entrambe su soggetto di [[Giancarlo Berardi]])<ref name=":3" />
 
Il primo personaggio creato per Bonelli è [[Kerry il trapper]], del 1983, una serie di genere [[western]] con contaminazioni horror pubblicata in appendice al [[Comandante Mark]] fino al [[1985]];<ref name=":1" /> che rappresenta per alcuni una prova generale per il successivo personaggio di [[Dylan Dog]], in quanto Sclavi vi sperimenta le varie sfaccettature del genere horror.<ref name=":3" /> La nuova serie, ''Dyan Dog'', esordisce nel 1986<ref name=":1" /><ref name=":4">{{Cita web|url=http://www.slumberland.it/contenuto.php?id=2|titolo=Dylan Dog, fumetto cult ed horror d'autore|accesso=2016-10-10}}</ref> ed è apertamente una serie di genere [[horror]] di ambientazione contemporanea con venature ironiche grazie alla presenza di una [[spalla comica]], [[Groucho (personaggio)|Groucho]], sosia di [[Groucho Marx]].<ref name=":4" /> Nella prima proposta la serie avrebbe dovuto essere ambientata in America, ispirata al genere [[hard boiled]] e Dylan avrebbe dovuto essere un detective solitario, senza spalla comica. Si decise di ambientarlo a Londra discutendone con Bonelli perché in America, a New York, c’era già Martin Mystère e anche perché l’Inghilterra sembrava più adatta all’horror per via delle sue antiche tradizioni. Quanto alla scelta di Groucho, per non rendere la serie troppo incentrata sulle indagini, si decise di inserire una spalla comica.<ref name=":6">{{Cita news|url=http://espresso.repubblica.it/visioni/2016/09/26/news/tiziano-sclavi-e-la-fatica-essere-dylan-1.284268|titolo=Tiziano Sclavi e la fatica essere Dylan|pubblicazione=l'Espresso|data=2016-09-26|accesso=2016-10-10}}</ref> La gestazione del personaggio iniziò l'anno prima, quando, chiusa l'esperienza del fumetto d'autore europeo della Bonelli-Dargaud, Sergio Bonelli, proprietario della casa editrice, e [[Decio Canzio]], direttore generale, decisero di tornare a occuparsi di fumetti tradizionali ed, eventualmente, di crearne di nuovi. Sclavi propose un fumetto [[Orrore (genere)|horror]], provvisoriamente chiamato ''Dylan Dog''.<ref name=":2" /> Il personaggio protagonista fu realizzato graficamente da [[Claudio Villa (fumettista)|Claudio Villa]], che lo disegnò con le sembianze di [[Rupert Everett]]; Sclavi racconta: «''Quando ho inventato Dylan Dog, abbiamo chiamato un disegnatore che è Claudio Villa, e gli abbiamo detto fai delle prove. E lui ha fatto un personaggio che sembrava uno spagnolo, un ballerino spagnolo, […] e dico, no, non ci siamo, non ci siamo [...] Poi mi è venuto in mente, dico, guarda, ieri sera ho visto un film, che non c'entra assolutamente niente, [[Another Country - La scelta]]. […] Vai, vai al cinema, […] guarda il film, e tira giù quella faccia lì, che secondo me è una faccia interessante. Lui è andato al cinema, […] al buio ha fatto [[Rupert Everett]]. […] gli ho detto non farmelo così effeminato: un po' più "macho". Sebbene l'equivoco e l'ambiguità di [[Rupert Everett]] sia rimasta tutta in Dylan Dog''».<ref name=":1" />
Dopo l'impegno per "Ken Parker" passa stabilmente su Zagor dove sostituisce ai testi il creatore del personaggio [[Guido Nolitta]] ([[pseudonimo]] di [[Sergio Bonelli]]. Il riscontro positivo delle prime prove convince Bonelli ad affidargli la sceneggiatura del n. 200 "''Il tesoro maledetto''". In queste prime storie non compare l'attribuzione esplicita a Sclavi, che verrà aggiunta nelle ristampe. È anche il [[Curatore editoriale|curatore]] della testata. L'ultima storia di Zagor da lui scritta, "''Incubi''" (numeri dal 275 al 280) risale al [[1988]] e, oltre a risultare una delle storie più lunghe mai pubblicate dalla Bonelli, è anche una delle più famose dello "''Spirito con la Scure"''<ref name=":3" />. Ritorna a scrivere per Zagor nello speciale annuale fuori serie dedicato a [[Cico]], [[Spalla (attore)|spalla]] messicana di Zagor, intitilata "''Horror Cico"'' del [[1990]]<ref>{{Cita news|url=http://www.sergiobonelli.it/scheda/7753/Horror-Cico.html|titolo=Horror Cico|accesso=2016-10-07}}</ref><ref>{{Cita web|url=http://www.lfb.it/fff/fumetto/test/z/zagor07.htm|titolo=FFF - ZAGOR Speciale CICO|sito=www.lfb.it|accesso=2016-10-07}}</ref>.
 
La serie esordisce a ottobre del 1986 e [[Decio Canzio]], all'epoca [[Direttore responsabile]] della testata, ricorda che: «''Un paio di giorni dopo, il distributore telefonò "L'albo è morto in edicola, un fiasco". A Sclavi fu tenuta pietosamente nascosta l'orrenda notizia. Qualche settimana dopo, un'altra telefonata del distributore "È un boom, praticamente esaurito, forse dovremo ristamparlo"».''<ref name=":3" /> Nel giro di pochi anni la serie divenne un [[best seller]] che lo porta, nel [[1990]], a vincere lo [[The Yellow Kid|Yellow Kid]], come miglior autore.<ref name=":0" /> Nel [[1990]] sempre su "Comic Art", Sclavi pubblica una raccolta di tre storie brevi di Dylan Dog a colori (''L'inquilino del terzo piano'', ''L'appartamento n.13'' e ''L'incubo è finito''), disegnate da [[Corrado Roi]], raccolte poi l'anno successivo nel volume ''Gli Inquilini Arcani''<ref name=":3" />. Il [[1991]] è probabilmente il momento di maggior successo per la serie che, con il n.69, arriva a superare Tex per numero di copie vendute, a cui vanno aggiunte le iniziative collaterali, come i diari scolastici e la convention ''Horror Fest''. Il romanzo ''Dellamorte Dellamore'' ottiene un vasto successo di pubblico e nel [[1994]] diventa anche un film, diretto da [[Michele Soavi]] e interpretato da Rupert Everett, l'attore che ha dato i tratti somatici a Dylan Dog<ref name=":3" />. Intanto Sclavi attraversa, ma questo si saprà con precisione solo in seguito, una grave crisi creativa e personale che lo allontana dal personaggio, nonostante in questo periodo escano storie poi ritenute fra le migliori della serie: ''Il lungo addio'' e ''Johnny Freak'', entrambi su soggetto di [[Mauro Marcheselli]], all'epoca curatore della serie. La firma di Sclavi diventa sempre meno frequente fino a scomparire per i mesi precedenti e successivi il n.100, ''La storia di Dylan Dog'', in cui Sclavi tenta di porre fine alla storyline di Xabaras. Da questo punto in poi, le storie firmate da Sclavi perdono l'impronta [[splatter]] che ne aveva caratterizzato gli inizi e si concentreranno maggiormente sull'aspetto surreale e grottesco, con incursioni nel sociale e nella fantascienza<ref name=":3" />.
Dal [[1982]], oltre che per Zagor, scrive alcune sceneggiature per "''Mister No''", caratterizzate da una contaminazione con il genere [[horror]] (come esempio si veda "''Ananga''" (numeri dal 90 al 92) e "''Il fantasma dell'opera''" (numero 97). Sclavi scriverà per due anni la maggior parte delle sceneggiature della serie<ref name=":3" />.
 
Negli anni ottanta e novanta, oltre alla attività principale per la Bonelli, collabora con altri editori: tra il [[1982]] e il [[1984]] pubblica ''Agente Allen'' e ''[[Vita da cani (fumetto)|Vita da cani]]'' sul [[Il Giornalino|Giornalino]],<ref name=":1" /><ref>{{Cita web|url=http://www.guidafumettoitaliano.com/guida/personaggi/personaggio/17|titolo=Agente Allen|accesso=2017-10-10}}</ref> e dal [[1987]] al [[1991]] sulla rivista [[Comic Art]] vengono pubblicate tre storie della serie [[Roy Mann]]<ref name=":1" /> disegnata da [[Attilio Micheluzzi]] e nella quale racconta le avventure di uno sceneggiatore di fumetti che, a causa dell'esplosione di una [[caffettiera]], si ritrova in un [[universo parallelo]].<ref name=":3" /> {{senza fonte|Parodia tra l'altro di Flash Gordon di Alex Raymond e del romanzo ''Assurdo universo'' di Fredric Brown.}} Nel personaggio si ritrovano elementi rintracciabili in Dylan Dog e in alcuni romanzi di Sclavi, ma con molte più contaminazioni con elementi umoristici, fantastici e paradossali.<ref name=":1" /> Realizza anche alcuni lavori per la casa editrice per bambini La Coccinella.<ref name=":1" /> Nel [[1999]] Sclavi partecipa alla realizzazione del [[videogioco]] ''Dylan Dog Horror Luna Park''<ref>{{Cita news|autore=|url=http://www.lospaziobianco.it/1334-dylan-dog-horror-luna-park/|titolo=Dylan Dog Horror Luna Park|pubblicazione=Lo Spazio Bianco|data=2004-07-22|accesso=2016-10-10}}</ref>.
Nel [[1983]] crea "[[Kerry il trapper]]", il suo primo personaggio per la Bonelli. Viene pubblicato in appendice al [[Comandante Mark]] e prosegue fino al [[1985]]<ref name=":1" />. Si tratta di una serie di genere [[western]] ma con contaminazioni horror. Per alcuni critici la serie rappresenta una prova generale per Dylan Dog in quanto Sclavi vi sperimenta le sfaccettature del genere horror<ref name=":3" />.
 
==== [[DylanAnni Dog2000 (fumetto)|Dylan Dog]] ====
Negli anni [[2000]] Sclavi rimane supervisore della serie abbandonandone il ruolo di sceneggiatore con l'eccezione di tre storie pubblicate nel 2006<ref name=":3" /> e altre due nel [[2016]] e nel 2017, la prima in occasione delle celebrazioni per il trentennale, dopo nove anni di assenza, sul n. 362,<ref name=":6" /><ref>{{Cita web|url=http://www.corriere.it/cronache/16_ottobre_06/tiziano-sclavi-torna-scrivere-dylan-dog-dopo-lungo-silenzio-dcbb23a6-8b89-11e6-8000-f6407e3c703c.shtml|titolo=Tiziano Sclavi torna a scrivere Dylan Dog «dopo un lungo silenzio»|cognome=Fulloni|nome=Alessandro|accesso=2016-10-06}}</ref> mentre la seconda sul n. 375 edito a novembre 2017.<ref>{{Cita news|lingua=it-IT|url=http://www.fumettologica.it/2017/09/titolo-trama-nuova-storia-dylan-dog-tiziano-sclavi/|titolo=Titolo e trama della nuova storia di Dylan Dog scritta da Tiziano Sclavi - Fumettologica|pubblicazione=Fumettologica|data=2017-09-01|accesso=2017-11-13}}</ref>
Nel 1986 esordisce la serie del nuovo personaggio creato da Sclavi, [[Dylan Dog]], noto anche come "''l'indagatore dell'incubo''"<ref name=":1" /> e ideato graficamente da Claudio Villa, che sarà il copertinista dei primi 41 numeri della serie<ref name=":4">{{Cita web|url=http://www.slumberland.it/contenuto.php?id=2|titolo=Dylan Dog, fumetto cult ed horror d'autore|sito=www.slumberland.it|accesso=2016-10-10}}</ref>.
 
== Attività ==
La serie è ambientata nella [[Londra]] contemporanea e ha per protagonista il personaggio di Dylan Dog, giovane "investigatore dell'incubo", età di circa 35 anni, con le sembianze dell'attore Rupert Everett. Ha un'assistente di cui si sa solo il nome proprio [[Groucho (personaggio)|Groucho]] (sosia di [[Groucho Marx]] e simile a lui anche per l'abitudine di raccontare barzellette in ogni momento)<ref name=":4" />.
=== Scritti di romanziere ===
Riesce a portare avanti l’attività di romanziere insieme a quella di sceneggiatore di fumetti<ref name=":3" /> pubblicando nel 1974 il suo primo romanzo, ''Film'', di genere [[horror splatter]] con venature grottesche, anche se risulta essere un'opera «''difficilmente inseribile all'interno di un genere o di una corrente romanzesca, e anzi […] difficilmente limitabile nella categoria stessa del romanzo''».<ref name=":1" /> Nei primi [[anni 1980|anni ottanta]] scrive i racconti raccolti, nel 1992, nel volume ''[[Sogni di sangue]]'', oltre ai romanzi: ''[[La circolazione del sangue]]'' (1982), ''[[Dellamorte Dellamore]]'' (1983), che verranno pubblicati solo nel decennio successivo, [[Nero. (romanzo)|''Nero.'']] (1984), ''Tre'' (1988),<ref name=":1" /> oltre a una versione ridotta di ''Mostri'' su ''Il belpaese'' e nel quale il concetto di [[mostro]] viene ribaltato sulla base dell'idea che "''I mostri siamo noi''" e che verrà approfondito sulla serie a fumetti di Dylan Dog.<ref name=":3" /> Da questo momento non scrive più romanzi, fino alla seconda metà degli [[anni 1990|anni novanta]] quando pubblica ''[[Le etichette delle camicie]]'' (1996) e [[Non è successo niente (Sclavi)|''Non è successo niente'']] (1998).<ref name=":1" /> La pubblicazione nel 1991 di ''Dellamorte Dellamore'' ne decreta un certo successo come narratore.<ref name=":1" /> Il romanzo risaliva a diversi anni prima, ma il manoscritto era andato perduto e Sclavi, anni dopo, ne aveva riesumato il protagonista, ''Francesco Dellamorte'', per scrivere una storia di Dylan Dog facendone il suo alter ego; il romanzo venne poi ritrovato e pubblicato. Il personaggio di Dellamorte rappresenta per Sclavi una prova generale per Dylan Dog, in quanto anche questo affronta un'orda di zombi affiancato da una spalla grottesca, Gnaghi, e passa il tempo dedicandosi alla costruzione di un modellino.<ref name=":3" /> Negli anni novanta il successo porta a ripubblicare ''Nero.,'' ''Apocalisse,'' ''Mostri'' e ''[[La circolazione del sangue]],''<ref name=":1" /><ref name=":3" /> tutte opere scritte anni prima e il cui successo come autore di fumetti ne ha permesso la pubblicazione. Sull'onda di questa affermazione, nel [[1995]] Sclavi riprende a scrivere romanzi.<ref name=":0" /><ref name=":1" /> Nel 1997 viene stampata la versione integrale di ''Tre'' e [[Natalia Ginzburg]], dopo aver letto questa versione, ha telefonato a Sclavi per comunicargli il suo apprezzamento.<ref name=":1" /><ref name=":3" /> Il penultimo romanzo, ''Non è successo niente'', è del 1998<ref name=":0" /> ed era considerato l'ultimo romanzo dell'autore, in quanto egli stesso dichiarò di non avere più nulla da raccontare.<ref name=":0" /> È un romanzo autobiografico in cui egli si racconta attraverso tre personaggi: Tiz, sceneggiatore di successo, Tom, alcolista, depresso, in crisi creativa e soggetto a tentazioni suicide, e Cohan, che rappresenta lo Sclavi attuale, che ha raggiunto un equilibrio e una serenità affettiva, ma ha perso la vena creativa; intorno numerosi personaggi in cui si possono riconoscere i colleghi della Bonelli e le dinamiche della vita in [[redazione]].<ref name=":1" /><ref name=":3" /> Intervistato dal [[Il Mattino (quotidiano)|''Mattino'']] nel 1999, afferma che: «''In questo periodo non scrivo neanche le parole incrociate. Ho il cosiddetto blocco dello scrittore, sia per i romanzi sia per i fumetti''».<ref name=":2" /> Annuncia il proposito di non scrivere più romanzi, anche a causa del risultato poco soddisfacente delle vendite dell'ultima fatica, ed anche relativamente alla sua attività di sceneggiatore afferma di essere in aspettativa.<ref name=":2" /> Invece, nel [[2006]] esce un nuovo romanzo, ''[[Il tornado di valle Scuropasso]]'', per la Mondadori, un "''thriller ufologico''" in cui racconta fobie e orrori del quotidiano, con lo stile ironico di sempre.<ref name=":3" />
 
=== Raccolte letterarie ===
Nella prima proposta per la nuova serie horror della Bonelli, avrebbe dovuto essere ambientata in America, ispirata al genere [[hard boiled]] e Dylan avrebbe dovuto essere un detective solitario, senza spalla comica. Si decise di ambientarlo a Londra discutendone con Bonelli perché in America, a New York, c’era già Martin Mystère e poi l’Inghilterra sembrava più adatta per l’horror per via delle sue antiche tradizioni. Sulla scelta di Groucho, per non rendere la serie troppo incentrata sulle indagini, si decise di affiancargli una spalla comica<ref name=":6" />.
Nel 1993 viene pubblicato ''Nel buio'', una raccolta di ballate insieme a [[Francesco Guccini|Guccini]], [[De André]] e [[Claudio Lolli|Lolli]], non poesie, come sottolineato dallo stesso Sclavi, ma componimenti in versi nati per essere musicati. Alcuni di questi, ''I miei sette figli'' e ''Sotto il segno della volpe'', sono divenute canzoni di [[Tiziano Cantatore]] apparse nel disco ''È sparita l'orsa maggiore'' (Eleven, Fonit Cetra, 1978).<ref name=":1" />
 
== Altre attività ==
La gestazione del personaggio iniziò l'anno prima, quando, chiusa l'esperienza della “''Bonelli-Dargaud''”, [[Sergio Bonelli]], proprietario della casa editrice, e [[Decio Canzio]], direttore generale, decisero di tornare a occuparsi di fumetti tradizionali ed, eventualmente, di crearne di nuovi. Sclavi propose un fumetto [[Orrore (genere)|horror]], provvisoriamente chiamato “''Dylan Dog''”<ref name=":2" />.
Sclavi è membro del [[CICAP]] (''Comitato Italiano per il Controllo delle Affermazioni sulle Pseudoscienze''). In interviste ha sottolineato che «''l'occulto, il misterioso, il demoniaco vanno benissimo per le opere di fantasia, ma che la realtà è ben altra cosa. Nella serie ho inserito un personaggio, il professor Adam, che è un po' il simbolo del CICAP […]. Se devo fare un'eccezione, la faccio per gli [[UFO]]: non ci credo, ma ci spero. Tutto il resto è accettabilissimo nelle storie di fantasia, non certo se serve per spillare soldi alla gente, come nel caso dei "maghi" a pagamento, dei "guaritori"''».<ref name=":7">{{Cita web|url=https://www.cicap.org/n/articolo.php?id=100459|titolo=Umberto Eco e Tiziano Sclavi parlano del CICAP|accesso=2016-10-11}}</ref><ref name=":8">{{Cita news|url=http://www.ilgiornale.it/news/cultura/quando-tempo-finir-e-nel-tempo-finirai-neve-nella-neve-nel-904259.html|titolo="Non credo nei fantasmi ma vorrei che esistessero"|pubblicazione=ilGiornale.it|accesso=2016-10-11}}</ref>
 
Nel 2005, Sclavi dona oltre 8000 volumi alla Biblioteca comunale di [[Venegono Superiore]] raccolti e conservati nel ''Fondo Sclavi'', che raccoglie volumi su cinema, musica, una vasta collezione di fumetti e libri sul fumetto, narrativa di genere (giallo, noir e fantascienza), studi sull'occultismo e i fenomeni paranormali, volumi fotografici e testi di grafica.<ref>{{Cita news|autore=|url=http://www.varesenews.it/2016/01/con-dylan-dog-arriva-una-biblioteca-da-paura/477601/|titolo=Con Dylan Dog arriva "Una biblioteca da paura" - VareseNews|pubblicazione=VareseNews|data=2016-01-19|accesso=2016-10-11}}</ref><ref>{{Cita news|autore=|url=http://www.varesenews.it/2005/10/noir-fumetti-e-tanto-cinema-ecco-il-fondo-tiziano-sclavi/271207/|titolo=Noir, fumetti e tanto cinema: ecco il Fondo Tiziano Sclavi - VareseNews|pubblicazione=VareseNews|data=2005-10-01|accesso=2016-10-11}}</ref>
Creato graficamente da Claudio Villa<ref name=":4" />, Sclavi racconta che: «''Quando ho inventato Dylan Dog, abbiamo chiamato un disegnatore che è Claudio Villa, e gli abbiamo detto fai delle prove. E lui ha fatto un personaggio che sembrava uno spagnolo, un ballerino spagnolo, […] e dico, no, non ci siamo, non ci siamo [...] Poi mi è venuto in mente, dico, guarda, ieri sera ho visto un film, che non c'entra assolutamente niente, [[Another Country - La scelta]]. […] Vai, vai al cinema, […] guarda il film, e tira giù quella faccia lì, che secondo me è una faccia interessante. Lui è andato al cinema, […] al buio ha fatto Rupert Everett. […] gli ho detto non farmelo così effeminato: un po' più "macho". Sebbene l'equivoco e l'ambiguità di Ruppert Everet, sia rimasta tutta in Dylan Dog''».<ref name=":1" />
 
== Film tratti dalle sue opere ==
Ad ottobre del 1986 esce in edicola il primo numero di Dylan Dog, ''"[[L'alba dei morti viventi (fumetto)|L'alba dei morti viventi]]"''. L'esordio non è dei migliori tanto che, citanto le parole di [[Decio Canzio]], all'epoca [[Direttore responsabile]] della testata: "''Un paio di giorni dopo, il distributore telefonò «L'albo è morto in edicola, un fiasco». A Sclavi fu tenuta pietosamente nascosta l'orrenda notizia. Qualche settimana dopo, un'altra telefonata del distributore «È un boom, praticamente esaurito, forse dovremo ristamparlo»". Tuttavia il vero successo doveva ancora venire''<ref name=":3" />.
Da alcune sue opere (tra cui due romanzi) sono stati tratti tre film: ''[[Nero. (film 1992)|Nero.]]'', del 1992, regia di Giancarlo Soldi, del quale ha scritto la sceneggiatura; ''[[Dellamorte Dellamore (film)|Dellamorte Dellamore]]'', del 1993, regia di Michele Soavi, con [[Rupert Everett]]<ref name=":0" /><ref name=":3" />, e ''[[Dylan Dog - Il film|Dylan Dog]]'', del 2011, regia di [[Kevin Munroe]], con protagonista [[Brandon Routh]]. Del film ''Dellamorte Dellamore'' Sclavi si è detto entusiasta: "''Secondo me quel film è un piccolo gioiello di umorismo nero e grottesco. Posso dirlo tranquillamente, dato che io ho solo venduto i diritti e non ho fatto altro. La sceneggiatura era dello stesso [[Michele Soavi]] e di [[Gianni Romoli|Giovanni Romoli]]. Quando l’ho letta ho telefonato a Michele con grande entusiasmo: era molto meglio del mio libro! In un altro caso, quello di “Nero.” (con il punto, notare), film diretto da Giancarlo Soldi, ho scritto io la sceneggiatura (che poi ho trasformato in romanzo), e quindi non posso esprimere giudizi''».<ref name=":2" />
 
== Riconoscimenti ==
Nel giro di pochi anni, Dylan Dog diventa un [[best seller]] che lo porta, nel [[1990]], a vincere lo [[The Yellow Kid|Yellow Kid]], l’"''oscar del fumetto''" come miglior autore<ref name=":0" />.
* Nel 1987 e nel 1990 vince per due volte il premio "''ANAF''" come miglior soggettista<ref name=":1" /><ref>{{Cita web|url=http://www.amicidelfumetto.it/albo-doro-dei-premi-anaf-anafi|titolo=Albo d'oro dei Premi ANAF - Anafi {{!}} Amici del fumetto|accesso=2016-10-07|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20161230212442/http://www.amicidelfumetto.it/albo-doro-dei-premi-anaf-anafi|dataarchivio=30 dicembre 2016|urlmorto=sì}}</ref>
* Il [[Salone Internazionale dei Comics]] di [[Lucca]] del 1990 assegna a Sclavi uno [[Premio Yellow Kid|Yellow Kid]] ([[Premio Oscar|Oscar]] del fumetto mondiale) come miglior autore<ref name=":0" /><ref name=":1" />
* Premio Scanno vinto con Film<ref name=":1" />
* Premio Giallo dell'Anno al Festival in Noir di Viareggio, nel 1992, con la raccolta Sogni di sangue<ref name=":0" /><ref name=":1" />
 
== Opere ==
Nel [[1990]] sempre su "Comic Art", Sclavi pubblica una raccolta di tre storie brevi di Dylan Dog a colori ("''L'inquilino del terzo piano''", "''L'appartamento n.13''" e "''L'incubo è finito''"), disegnate da [[Corrado Roi]], raccolte poi l'anno successivo nel volume "''Gli Inquilini Arcani''"<ref name=":3" />.
=== Fumetti ===
;Dylan Dog
 
*''[[Dylan Dog (fumetto)|Dylan Dog]]'' numeri 1-23, 25-26, 28, 30-33, 40-43, 46, 50-52, 56-57, 59, 61-65, 67, 69, 72, 74-77, 80-81, 83-84, 88, 100, 109, 113, 117, 119-121, 123, 125, 127, 129, 131, 133-134, 136, 138, 140, 143, 145-146, 151, 153, 156, 161, 163, 173, 176, 240, 243-244, 250, 362, 375 ([[1986]]-[[2001]], [[2006]]-[[2007]] e [[2016]]-[[2017]])
Il [[1991]] <nowiki/>è probabilmente il momento di maggior successo per la serie che, con il n.69 "''Caccia alle streghe''", arriva a superare Tex per numero di copie vendute, a cui vanno aggiunte le iniziative collaterali, come i diari scolastici e gli ''Horror Fest'' e per Sclavi stesso. Il romanzo "''Dellamorte Dellamore"'' ottiene un vasto successo di pubblico e nel [[1994]] diventa anche un film, diretto da [[Michele Soavi]] e interpretato da Rupert Everett, l'attore che ha dato i tratti somatici a Dylan Dog<ref name=":3" />.
*''Dylan Dog Speciale'' numeri 1-7 ([[1987]]-[[1993]])
*''Dylan Dog & Martin Mystère'' numeri 1-2 ([[1990]] e [[1992]])
*''Dylan Dog: Almanacco della paura'' numeri 1-4 ([[1991]]-[[1994]])
*''Dylan Dog Gigante'' numeri 1-2 e 4-8 ([[1993]]-[[1999]])
*''Maxi Dylan Dog'' n. 2 ([[1999]])
*''[[I racconti di domani|Dylan Dog presenta: I racconti di domani]]'' ([[2019]]-[[2022]])
 
;Zagor
Nel frattempo si continua a parlare insistentemente di film e serie televisive dedicate a Dylan Dog, ma non se ne farà mai niente<ref name=":3" /><ref name=":6" />.
 
* ''[[Zagor]]'' numeri 184-186, 191-203, 221-222, 275-280 ([[1980]]-[[1983]], [[1988]])
Intanto Sclavi attraversa, ma questo si saprà con precisione solo in seguito, una grave crisi creativa e personale che lo allontana da Dylan Dog, nonostante in questo periodo escano due capisaldi come "Il lungo addio" e "Johnny Freak", entrambi su soggetto di [[Mauro Marcheselli]], all'epoca curatore della serie. La firma di Sclavi diventa sempre meno frequente fino a scomparire per i mesi precedenti e successivi il n.100, "''La storia di Dylan Dog''", in cui Sclavi tenta di porre fine alla storyline di ''Xabaras''. Da questo punto in poi, le storie firmate da Sclavi perdono l'impronta [[splatter]] che ne aveva caratterizzato gli inizi e si concentreranno maggiormente sull'aspetto surreale e grottesco, con incursioni nel sociale e nella fantascienza<ref name=":3" />.
* ''Cico Speciale'' n. 6 ([[1990]])
 
;Mister No
Negli anni [[2000]] Sclavi rimane supervisore di Dylan Dog ma abbandona progressivamente il ruolo di sceneggiatore. In questo periodo non pubblica neanche una riga (con l'eccezione di una lettera in occasione del n.200). Poi, nel 2005, con un'intervista a "[[Il mucchio selvaggio]]", annuncia di aver terminato una nuova sceneggiatura per Dylan Dog. La notizia è presto confermata ed ampliata: le storie terminate sono tre, e saranno pubblicate nel 2006.<ref name=":3" />
 
* ''[[Mister No]]'' numeri 90-92, 97-98, 104-108, 138-139, 159-161 ([[1982]]-[[1984]], [[1986]], [[1988]])
Nel [[2016]], in occasione delle celebrazioni per il trentennale, dopo nove anni di assenza, sul numero 362 di Dylan Dog viene pubblicata una nuova storia scritta da Sclavi. Intitolato <nowiki>''</nowiki>''[[Albi di Dylan Dog (2016)#Dopo un lungo silenzio|Dopo un lungo silenzio]]<nowiki>''</nowiki>'', l'albo è disegnato da [[Giampiero Casertano]], tratta il tema dell’[[alcolismo]]<ref>{{Cita web|url=http://www.corriere.it/cronache/16_ottobre_06/tiziano-sclavi-torna-scrivere-dylan-dog-dopo-lungo-silenzio-dcbb23a6-8b89-11e6-8000-f6407e3c703c.shtml|titolo=Tiziano Sclavi torna a scrivere Dylan Dog «dopo un lungo silenzio»|cognome=Fulloni|nome=Alessandro|accesso=2016-10-06}}</ref> e presenta una copertina completamente bianca, fatte salve la testata e l'indicazione "''SCRITTO DA TIZIANO SCLAVI''" sotto la testata stessa<ref name=":6">{{Cita news|url=http://espresso.repubblica.it/visioni/2016/09/26/news/tiziano-sclavi-e-la-fatica-essere-dylan-1.284268|titolo=Tiziano Sclavi e la fatica essere Dylan|pubblicazione=l'Espresso|data=2016-09-26|accesso=2016-10-10}}</ref>. Una seconda storia viene preannunciata dallo stesso sclavi in un'intervista: <nowiki>''</nowiki>[...] ''è composta da due storie intrecciate: su un serial killer e su un barbone che prevede il futuro''<nowiki>''</nowiki><ref name=":6" />.
 
;Ken Parker
=== I lavori extra-Bonelli ===
Tra il [[1982]] e il [[1984]] collabora con "[[Il Giornalino]]" sul quale pubblica "''Agente Allen''" e "''Vita da cani''"<ref name=":1" />.
 
*''[[Ken Parker]]'' numeri 35 e 41 ([[1980]]-[[1981]])
Nel [[1984]] gli viene proposto di dirigere la “''Bonelli-Dargaud''” (una casa editrice metà italiana e metà francese). Insieme a [[Federico Maggioni]] in veste di [[Art Director|art director]], dirige l'edizione italiana della rivista francese "[[Pilot (rivista)|Pilot]]" che negli intenti della casa editrice doveva affiancare la prestigiosa "''Orient Express''", da poco passata alla Bonelli, che voleva affiancare al fumetto popolare quello autoriale<ref name=":3" /> e che verrà chiusa nel [[1985]] dopo aver pubblicato quindici numeri<ref name=":3" />. A seguito del mancato successo di questa esperienza, l'editore decise di tornare a occuparsi di fumetti tradizionali<ref name=":3" />.
 
;Martin Mystere
Dal [[1987]] al [[1991]] sulla rivista [[Comic Art]] vengono pubblicate tre avventure di "''Roy Mann''"<ref name=":1" /> disegnata da [[Attilio Micheluzzi]] e che disegnerà anche il secondo numero speciale di Dylan Dog, "''Gli orrori di Altroquando''". In questa serie Sclavi racconta le avventure di uno sceneggiatore di fumetti che,a causa dell'esplosione di una [[caffettiera]], si ritrova in un [[universo parallelo]]<ref name=":3" />. {{senza fonte|Parodia tra l'altro di Flash Gordon di Alex Raymond e del romanzo Assurdo universo di Fredric Brown.}} Nel personaggio si ritrovano elementi rintracciabili in Dylan Dog e in alcuni romanzi di Sclavi, ma con molte più contaminazioni con elementi umoristici, fantastici e paradossali<ref name=":1" />.
 
*''[[Martin Mystère]]'' numeri 51-52 ([[1986]])
Nel "tempo libero" lasciato da Dylan Dog, c'è il lavoro per la casa editrice per bambini La Coccinella.<ref name=":1" />
 
;Altri
Nel [[1999]] Sclavi partecipa alla realizzazione del [[videogioco]] "''Dylan Dog Horror Luna Park"''<ref>{{Cita news|autore=|url=http://www.lospaziobianco.it/1334-dylan-dog-horror-luna-park/|titolo=Dylan Dog Horror Luna Park|pubblicazione=Lo Spazio Bianco|data=2004-07-22|accesso=2016-10-10}}</ref>.
 
*''[[Gli Aristocratici]]'' (1974)
=== Attività di romanziere ===
*''[[Altai & Jonson]]'' ([[1975]]-[[1976]], [[1978]]-[[1979]], [[1985]]), Edizioni BD, 2006, [[Altai & Jonson]] – I maestri del fumetto, Mondadori, 2009
*''Archivio Zero'' ([[1975]]-[[1977]]), Kappa Edizioni, [[2007]]
*''Jonny bassotto'' ([[1977]])
*''Il cavallino Michele'' ([[1977]])
*''[[Fantòm]]'' ([[1977]]-[[1978]])
*''John John va nel West'' ([[1977]]-[[1978]])
*''Sam Peck esploratore solitario'' ([[1977]]-[[1978]])
*''Le avventure del professor Strano'' ([[1977]]-[[1978]])
*''Bizarro'' ([[1977]]-[[1978]])
*''Silas Finn'' ([[1978]])
*''Devoluzione'' ([[1978]])
*''Steve Vandam'' ([[1978]])
*''Agente Allen'' ([[1982]]), SaldaPress, [[2017]]
*''[[Vita da cani (fumetto)|Vita da cani]]'' ([[1982]]), I maestri del fumetto contemporaneo, supplemento a “Il Giornalino” n. 9, [[2008]]
*''[[Kerry il trapper]]'' ([[1983]]), BD Edizioni, [[2008]]
*''[[Roy Mann]]'' ([[1987]]-[[1991]]), Comic Art, [[1993]]
*''La banconota da un milione di sterline'' ([[1990]], adattamento di un racconto di ''Mark Twain'')
*''Il West di Silas Finn'', Massimo Baldini Editore, [[1992]]
*''John Merrick – Medico chirurgo del London Hospital sotto Vittoria Regina'', R&R Editrice, [[1993]]
*''[[Le voci dell'acqua]]''<ref>{{Cita web|url=https://medium.com/askasubi/le-voci-dellacqua-l-atteso-graphic-novel-di-sclavi-6aef34cfb2d4|titolo=Manuel Crispo: "Le voci dell'acqua - L'atteso graphic novel di Sclavi". }} URL consultato il 27 maggio 2021.</ref>, Feltrinelli Comics, [[2019]]
*Zardo<ref>{{Cita libro|cognome=Sclavi, Tiziano, 1953-|cognome2=Saponti, Luca,|titolo=Zardo|url=https://www.worldcat.org/oclc/1184050878|accesso=2020-11-14|edizione=Prima edizione|OCLC=1184050878|ISBN=978-88-6961-484-2}}</ref>, Sergio Bonelli Editore, [[2020]]
 
=== Letteratura ===
Sclavi riesce a portare avanti attività di romanziere insieme a quella di sceneggiatore di fumetti<ref name=":3" />.
==== Narrativa ====
*[[1974]] - ''[[I misteri di Mystère]]'', Bietti Editore<ref name=":2" /><ref name=":1" />
*[[1974]] - [[Film (romanzo)|''Film'']], Il Formichiere Editore<ref name=":1" /><ref name=":3" />
*[[1975]] - ''[[Un sogno di sangue]]''<ref name=":1" /><ref name=":3" />
*[[1978]] - ''[[Guerre terrestri]]'', Rusconi<ref name=":1" /><ref name=":3" />
*[[1988]] - [[Tre (romanzo)|''Tre'']], Camunia Editore, Collana "Fantasia & Memoria"<ref name=":1" />
*[[1991]] - ''[[Dellamorte Dellamore]]'', Camunia Editore<ref name=":1" />
*[[1992]] - ''[[Nero. (romanzo)|Nero.]]'', Camunia Editore, Collana "Fantasia & Memoria"<ref name=":1" />
*[[1992]] - ''[[Sogni di sangue]]'', Camunia Editore, Collana "Brivido Italiano"<ref name=":1" /><ref name=":3" />
*[[1993]] - ''[[Apocalisse (Sclavi)|Apocalisse]]'', Camunia Editore, Collana "Brivido Italiano"; versione definitiva di ''Guerre terrestri'', ristampato nel 1992 come ''Il nemico'' a puntate sul Corriere della Sera e da Mondadori nel 1994<ref name=":1" /><ref name=":3" />
*[[1994]] - ''[[Mostri (Tiziano Sclavi)|Mostri]]'', Camunia Editore<ref name=":1" /><ref name=":3" />
*[[1995]] - ''[[La circolazione del sangue]]'', Camunia Editore<ref name=":1" />
*[[1996]] - ''[[Le etichette delle camicie]]'', Giunti Editore<ref name=":0" /><ref name=":1" />
*[[1998]] - ''[[Non è successo niente (Sclavi)|Non è successo niente]]'', Arnoldo Mondadori Editore<ref name=":1" />
*[[2006]] - ''[[Il tornado di valle Scuropasso]]'', Arnoldo Mondadori Editore<ref name=":3" />
 
==== Per l'infanzia ====
Nel 1974 aveva già pubblicato il suo primo romanzo, "''Film''", dove si cerca di unire al genere [[horror splatter]] al [[grottesco]]. Risulta essere un'opera "''difficilmente inseribile all'interno di un genere o di una corrente romanzesca, e anzi […] difficilmente limitabile nella categoria stessa del romanzo''"<ref name=":1" />.
 
Nei primi [[anni 80]] scrive i racconti raccolti in "''[[Sogni di sangue]]''" e tre romanzi: "''[[La circolazione del sangue]]''" (1982), "''[[Dellamorte Dellamore]]''" (1983) e "[[Nero. (romanzo)|''Nero.'']]" (1984), senza però pubblicarli in questo periodo<ref name=":1" />.
 
La nascita della casa editrice "''Camunia''", fondata da Raffaele Crovi, porta Sclavi a ricominciare a pubblicare romanzi<ref name=":1" />.
 
Nel 1985 pubblica "''Nero.''" e una versione ridotta di "''[[Mostri (romanzo)|Mostri]]''" su "''Il belpaese"'' n. 2 (nel quale il concetto di "[[mostro]]" viene ribaltato sulla base dell'idea che "''I mostri siamo noi''" e che verrà approfondito su Dylan Dog<ref name=":3" />). Da questo momento non scrive più romanzi fino alla seconda metà degli [[anni 90]] quando pubblica "[[Le etichette delle camicie]]" (1996) e "[[Non è successo niente (Sclavi)|Non è successo niente]]" (1998)<ref name=":1" />.
 
Nel 1988 esce "''Tre''"<ref name=":1" />.
 
Nel 1991 viene pubblicato "''Dellamorte Dellamore''", che ne decreta un certo successo come narratore<ref name=":1" />. Come raccontato nella rubrica della posta di un numero di Dylan Dog, il romanzo risaliva a diversi anni prima, prima della creazione di Dylan Dog. Il manoscritto era andato perduto e Sclavi, anni dopo, ne aveva riesumato il protagonista, ''Francesco Dellamorte'', custode del cimitero di Buffalora, per scrivere il terzo numero speciale della serie, "''Orrore Nero''", facendone l'alter ego dell'''indagatore dell'incubo''. Il romanzo venne poi ritrovato permettendone la pubblicazione. Il personaggio di Dellamorte rappresenta per Sclavi una prova generale per Dylan Dog. Dellamorte affronta infatti un'orda di zombi affiancato da una spalla grottesca, Gnaghi, e passa il tempo costruendo un vecchio teschio, il corrispettivo del galeone di Dylan<ref name=":3" />.
 
Nel 1992 viene dato alle stampe "''Sogni di sangue" e'' ripubblicato "''Nero.''"<ref name=":1" /><ref name=":3" />.
 
Nel 1993 viene dato alle stampe la seconda edizione di "''Apocalisse""''<ref name=":1" /><ref name=":3" />''.''
 
Nel 1994 viene dato alle stampe la seconda edizione di "''[[Mostri (romanzo)|Mostri]]''"<ref name=":1" />.
 
Nel 1995 viene dato alle stampe "''[[La circolazione del sangue]]''"<ref name=":1" />.
 
Queste erano tutte opere scritte molti anni prima il cui successo come autore di fumetti ha permesso la pubblicazione e, sull'onda di questa affermazione, nel [[1995]] Sclavi riprende a scrivere romanzi. Nel 1996 esce "''Le etichette delle camicie''"<ref name=":0" /><ref name=":1" />.
 
Nel 1997 viene stampata la versione integrale di "''Tre''". [[Natalia Ginzburg]], dopo aver letto questa versione, aveva telefonato a Sclavi per comunicargli il suo apprezzamento<ref name=":1" /><ref name=":3" />.
 
Nel 1998 l'ultimo romanzo è "''Non è successo niente''", pubblicato nella collana "''Letteratura Contemporanea''" di [[Arnoldo Mondadori Editore|Mondadori]] viene ristampato negli [[Oscar Mondadori]] l’anno seguente<ref name=":0" />.All'epoca venne considerato l'ultimo romanzo di Sclavi in quanto egli stesso dichiarò di non avere più nulla da raccontare<ref name=":0" />. È un romanzo autobiografico in cui Sclavi si racconta attraverso tre personaggi: Tiz (sceneggiatore di successo), Tom (alcolista, depresso, in crisi creativa e soggetto a tentazioni suicide) e Cohan (che rappresenta lo Sclavi attuale, che ha raggiunto un equilibrio e una serenità affettiva, ma ha perso la vena creativa). Intorno numerosi personaggi in cui si possono riconoscere i colleghi della Sergio Bonelli Editore e le dinamiche della vita in [[redazione]]<ref name=":1" /><ref name=":3" />.
 
Intervistato su [[Il Mattino]], nel 1999, afferma che: "''In questo periodo non scrivo neanche le parole incrociate. Ho il cosiddetto blocco dello scrittore, sia per i romanzi sia per i fumetti"''<ref name=":2" />. Annuncia il proposito di non scrivere più romanzi anche a causa del risultato poco soddisfacente delle vendite dell'ultima fatica<ref name=":2" />. Anche relativamente alla sua attività di sceneggiatore, nella stessa intervista, afferma di essere in "''aspettativa''" e di ricevere buste paghe con l'indicazione: "Netto in busta: zero"<ref name=":2" />
 
Invece ne [[2006]] esce un nuovo romanzo [[Il tornado di Valle Scuropasso]] (Mondadori), un "''thriller ufologico''" in cui Sclavi racconta fobie e orrori del quotidiano, con lo stile ironico di sempre<ref name=":3" />.
 
=== Testi di canzoni ===
 
Nel 1993 viene pubblicato ''Nel buio'', una raccolta di ballate nello stile di [[Francesco Guccini|Guccini]], [[De André]] e [[Claudio Lolli|Lolli]], non poesie, come sottolineato dallo stesso Sclavi, ma componimenti in versi nati per essere musicati. Alcuni di questi, ''I miei sette figli'' e ''Sotto il segno della volpe'', sono divenute canzoni di [[Tiziano Cantatore]] apparse nel disco ''È sparita l'orsa maggiore'' (Eleven, Fonit Cetra, 1978)<ref name=":1" />.
 
== Film tratti dalle sue opere ==
Da alcuni suoi romanzi sono stati tratti dei film: "''Nero''", del 1992, regia di Giancarlo Soldi, del quale ha scritto la sceneggiatura e "''Dellamorte, Dellamore''", del 1993, regia di Michele Soavi, con [[Rupert Everett]]<ref name=":0" /><ref name=":3" />. Di quest'ultimo Sclavi si è detto entusiasta: "''Secondo me quel film è un piccolo gioiello di umorismo nero e grottesco. Posso dirlo tranquillamente, dato che io ho solo venduto i diritti e non ho fatto altro. La sceneggiatura era dello stesso Michele Soavi e di Giovanni Romoli. Quando l’ho letta ho telefonato a Michele con grande entusiasmo: era molto meglio del mio libro! In un altro caso, quello di “Nero.” (con il punto, notare), film diretto da Giancarlo Soldi, ho scritto io la sceneggiatura (che poi ho trasformato in romanzo), e quindi non posso esprimere giudizi''».<ref name=":2" />
 
Intervistato poi su quale altro suo libro vorrebbe vedere trasposto al cinema, Sclavi ha affermato che secondo lui, ''“Le etichette delle camicie''” e “''Non è successo niente''” gli sembrano adatti sia per il cinema che per il teatro<ref name=":2" />.
 
{{senza fonte|Nel 2011 esce un film su Dylan Dog, interpretato da Anita Briem, Brandon Routh, David Jensen, Sam Huntington, Taye Diggs, in cui Sclavi viene citato, e appare personalmente, nel Vampiro dormiente che custodisce il "Cuore": la croce che conserva il sangue di un antico demone.}}
 
{{senza fonte|Altro film amatoriale degno di nota, visibile su you tube è: Dylan Dog - La Morte Puttana. Realizzato interamente da fan del personaggio, scritto e diretto da Denis Frison.}}
 
== Vita privata ==
* È un collezionista di dischi e cd, arrivando ad avere in casa dodicimila [[compact disc]], che successivamente ha in parte regalato ad amici e colleghi perché in casa non c’era più posto e non riusciva neanche ad ascoltarli<ref>{{Cita web|url=http://www.lastampa.it/2016/09/26/cultura/tuiziano-sclavi-vi-racconto-la-musica-di-dylan-dog-gdl8SmPTOfkC3BEw8BnGXJ/pagina.html|titolo=Tiziano Sclavi: vi racconto la musica di Dylan Dog|sito=LaStampa.it|accesso=2016-10-11}}</ref>.
* Nel 2005 Sclavi dona oltre 8.000 volumi alla Biblioteca comunale di [[Venegono Superiore|Venegono]] raccolti e conservati nel “''Fondo Sclavi''” che raccoglie un migliaio di volumi su cinema, musica, una vasta collezione di fumetti e libri sul fumetto, narrativa di genere (giallo, noir e fantascienza), studi sull’occultismo e i fenomeni paranormali, volumi fotografici e testi di grafica<ref>{{Cita news|autore=|url=http://www.varesenews.it/2016/01/con-dylan-dog-arriva-una-biblioteca-da-paura/477601/|titolo=Con Dylan Dog arriva "Una biblioteca da paura" - VareseNews|pubblicazione=VareseNews|data=2016-01-19|accesso=2016-10-11}}</ref><ref>{{Cita news|autore=|url=http://www.varesenews.it/2005/10/noir-fumetti-e-tanto-cinema-ecco-il-fondo-tiziano-sclavi/271207/|titolo=Noir, fumetti e tanto cinema: ecco il Fondo Tiziano Sclavi - VareseNews|pubblicazione=VareseNews|data=2005-10-01|accesso=2016-10-11}}</ref>.
* Non legge autori italiani, solo stranieri. Tra i suoi preferiti c'è [[Stephen King]]. Gli piacciono storie dove ci sia un mistero da chiarire o un assassino da scoprire<ref name=":6" />.
* È anche un appassionato di enigmistica oltre che collezionista di giochi da tavolo.<ref>{{Cita news|autore=|url=http://www.fondosclavi.it/il-fondo-sclavi/|titolo=Il Fondo Sclavi - Fondo Sclavi|pubblicazione=Fondo Sclavi|data=|accesso=2016-10-11}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://www.cicap.org/n/articolo.php?id=100403|titolo=Tiziano Sclavi|sito=www.cicap.org|accesso=2016-10-11}}</ref>
* Si definisce un fanatico della tecnologia. Ha in casa decine di computer, senza contare [[tablet]] e [[smartphone]] vari<ref name=":9" />.
* {{senza fonte|Adora David Copperfield «perché riesce a far sparire, e a sparire», e cita spesso Woody Allen: «credo nel sesso e nel decesso». }}
* È membro del [[CICAP]] (''Comitato Italiano per il Controllo delle Affermazioni sul Paranormale'')<ref name=":7">{{Cita web|url=https://www.cicap.org/n/articolo.php?id=100459|titolo=Umberto Eco e Tiziano Sclavi parlano del CICAP|sito=www.cicap.org|accesso=2016-10-11}}</ref><ref name=":8">{{Cita news|url=http://www.ilgiornale.it/news/cultura/quando-tempo-finir-e-nel-tempo-finirai-neve-nella-neve-nel-904259.html|titolo="Non credo nei fantasmi ma vorrei che esistessero"|pubblicazione=ilGiornale.it|accesso=2016-10-11}}</ref>. In interviste ha sottolineato che:«''l'occulto, il misterioso, il demoniaco vanno benissimo per le opere di fantasia, ma che la realtà è ben altra cosa. Nella serie ho inserito un personaggio, il professor Adam, che è un po' il simbolo del CICAP [...] . Se devo fare un'eccezione, la faccio per gli [[UFO]]: non ci credo, ma ci spero. Tutto il resto è accettabilissimo nelle storie di fantasia, non certo se serve per spillare soldi alla gente, come nel caso dei "maghi" a pagamento, dei "guaritori"»''<ref name=":7" /><ref name=":8" />.
* Vive in una villa a [[Venegono Superiore|Venegono]] in [[provincia di Varese]] ed esce raramente di casa «''per pigrizia. Per paura del mondo. Perché non guido quasi più. Perché con l'ecommerce mi portano tutto a casa. E soprattutto per i miei cani: quando ne hai sette spostarsi è un problema. E poi la mia casa mi piace, qui ho i miei libri e i miei film, i miei computer, i miei gadget''»<ref name=":9">{{Cita news|url=http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2013/10/27/tiziano-sclavi.html|titolo=Tiziano Sclavi - la Repubblica.it|pubblicazione=Archivio - la Repubblica.it|accesso=2016-10-11}}</ref>.
* Non rilascia molte interviste. Ci sono poche sue foto in circolazione e per questo viene spesso rappresentato tramite alcuni disegni di [[Angelo Stano]] e una vecchia caricatura di Castelli<ref>{{Cita web|url=http://www.slumberland.it/contenuto.php?id=775|titolo=Tiziano Sclavi, creatore di universi e 'papà' di Dylan Dog|sito=www.slumberland.it|accesso=2016-10-10}}</ref>, anche se lui sostiene che "''non è affatto una caricatura, ma un ritratto iperrealista''"<ref>{{Cita news|url=http://ricerca.gelocal.it/laprovinciapavese/archivio/laprovinciapavese/2009/02/11/PT2PO_PT201.html|titolo=Pavia mette in mostra il mondo di Sclavi - la Provincia Pavese|pubblicazione=Archivio - la Provincia Pavese|accesso=2016-10-10}}</ref>.
* {{senza fonte|Sclavi è comparso più volte come personaggio negli stessi albi di Dylan Dog, ad esempio è uno degli invitati che viene ucciso dalla signora con la falce nell'albo Attraverso lo specchio (Dylan Dog - Serie regolare - n. 10). Afferma di sentirsi "eccessivo", a partire dalla sua descrizione fisica che ha emanato in alcune sue note personali: "altezza: 1,82. Larghezza: 1,82. Profondità: 1,82. Sostiene di avere il doppio dei suoi anni, perché ognuno ha l'età che si sente...".}}
* Il suo tempo libero lo passa leggendo, guardando film, ascoltando musica, giocando ai [[Videogioco|Videogame]]<ref name=":2" />.
 
== Riconoscimenti ==
* Nel 1987 e nel 1990 vince per due volte il premio "''ANAF''" come miglior soggettista<ref name=":1" /><ref>{{Cita web|url=http://www.amicidelfumetto.it/albo-doro-dei-premi-anaf-anafi|titolo=Albo d'oro dei Premi ANAF - Anafi {{!}} Amici del fumetto|sito=www.amicidelfumetto.it|accesso=2016-10-07}}</ref>.
* Il [[Salone Internazionale dei Comics]] di [[Lucca]] assegna a Sclavi uno [[The Yellow Kid|Yellow Kid]] ([[Premio Oscar|Oscar]] del fumetto mondiale) come miglior autore<ref name=":0" /><ref name=":1" />
* Premio Scanno vinto con Film<ref name=":1" />,
* Premio Giallo dell'Anno al Festival in Noir di Viareggio, nel 1992, con la raccolta Sogni di sangue<ref name=":0" /><ref name=":1" />.
 
== Opere ==
=== Fumetti ===
* ''Gli aristocratici (1974)''
* ''[[Altai & Jonson]]'' ([[1975]]-[[1976]], [[1978]]-[[1979]], [[1985]])
* ''Archivio Zero'' ([[1975]]-[[1977]])
* ''Jonny bassotto'' ([[1977]])
* ''Il cavallino Michele'' ([[1977]])
* ''Fantom'' ([[1977]]-[[1978]])
* ''John John va nel West'' ([[1977]]-[[1978]])
* ''Sam Peck esploratore solitario'' ([[1977]]-[[1978]])
* ''Le avventure del professor Strano'' ([[1977]]-[[1978]])
* ''Bizarro'' ([[1977]]-[[1978]])
* ''Silas Finn'' ([[1978]])
* ''Devoluzione'' ([[1978]])
* ''Steve Vandam'' ([[1978]])
* ''[[Zagor]]'' numeri 184-186, 191-203, 221-222, 275-280 ([[1980]]-[[1983]], [[1988]])
* ''[[Ken Parker]]'' numeri 35 e 41 ([[1980]]-[[1981]])
* ''[[Mister No]]'' numeri 90-92, 97-98, 104-108, 138-139, 159-161 ([[1982]]-[[1984]], [[1986]], [[1988]])
* ''Agente Allen'' ([[1982]])
* ''Vita da cani'' ([[1982]])
* ''[[Kerry il trapper]]'' ([[1983]])
* ''[[Martin Mystère]]'' numeri 51-52 ([[1986]])
* ''[[Dylan Dog (fumetto)|Dylan Dog]]'' numeri 1-26, 28, 30-33, 40-43, 46, 50-52, 56-57, 59, 61-65, 67, 69, 72, 74-77, 80-81, 83-84, 88, 100, 109, 113, 117, 119-121, 123, 125, 127, 129, 131, 133-134, 136, 138, 140, 143, 145-146, 151, 153, 156, 161, 163, 173, 176, 240, 243-244, 250, 362 ([[1986]]-[[2001]], [[2006]]-[[2007]] e [[2016]])
* ''Dylan Dog Speciale'' numeri 1-7 ([[1987]]-[[1993]])
* ''Roy Mann'' ([[1987]]-[[1991]])
* ''Dylan Dog & Martin Mystère'' numeri 1-2 ([[1990]] e [[1992]])
* ''Cico Speciale'' numero 6 ([[1990]])
* ''La banconota da un milione di sterline'' ([[1990]], adattamento di un racconto di ''Mark Twain'')
* ''Dylan Dog: Almanacco della paura'' 1991-1994 ([[1991]]-[[1994]])
* ''Dylan Dog Gigante'' numeri 1-2 e 4-8 ([[1993]]-[[1999]])
* ''Maxi Dylan Dog'' 1999 ([[1999]])
 
=== Narrativa ===
* ''I misteri di Mystère'', Bietti Editore ([[1973]], riedito da Mondadori nel [[1992]])<ref name=":2" /><ref name=":1" />
* ''Film'', Il Formichiere Editore, Collana "Terzo Binario" ([[1974]])<ref name=":3" />
* ''Un sogno di sangue'' ([[1975]])<ref name=":1" /><ref name=":3" />
* ''Guerre terrestri (''Playbook, Rusconi, 1978)<ref name=":1" /><ref name=":3" />
* ''Tre'', Camunia Editore, Collana "Fantasia & Memoria" ([[1988]], ristampato da Mondadori nel [[1994]])<ref name=":1" />
* ''Nero.'', Camunia Editore, Collana "Fantasia & Memoria" ([[1991]], ristampato da Rizzoli nel [[1994]])<ref name=":1" />
* ''Dellamorte Dellamore'', Camunia Editore, Collana "Fantasia & Memoria" ([[1991]], ristampato da Rizzoli nel [[1992]])<ref name=":1" />
* ''[[Sogni di sangue]]'', Camunia Editore (Collana "Brivido Italiano", [[1992]])<ref name=":1" /><ref name=":3" />.
* ''[[Apocalisse (romanzo)|Apocalisse]]'', Camunia, Collana "Brivido Italiano"; versione definitiva di ''Guerre terrestri'', 1978, ristampato nel 1992 come ''Il nemico'' a puntate sul Corriere della Sera e da Mondadori nel 1994<ref name=":1" /><ref name=":3" />.
* ''[[Mostri (romanzo)|Mostri]]'', Camunia Editore ([[1994]], ristampato da Mondadori nel [[1997]])<ref name=":1" /><ref name=":3" />
* ''[[La circolazione del sangue]]'', Camunia Editore ([[1995]], ristampato da Mondadori nel [[1996]])<ref name=":1" />
* ''[[Le etichette delle camicie]]'', Giunti Editore ([[1996]])<ref name=":0" /><ref name=":1" />
* ''[[Non è successo niente (Sclavi)|Non è successo niente]]'', Arnoldo Mondadori Editore ([[1998]])<ref name=":1" />
* ''Il tornado di valle Scuropasso'', Arnoldo Mondadori Editore ([[2006]])<ref name=":3" />
 
=== Raccolta di testi di canzoni ===
* ''[[Nel buio (Tiziano Sclavi)|Nel Buio, canzoni e ballate di morte e d'amore]]'', Camunia Editore, Collana "Parole" ([[1993]])<ref name=":1" />
 
=== Narrativa per l'infanzia ===
* ''Nella foresta'' ([[1980]])<ref>{{Cita web|url=http://www.abebooks.co.uk/Foresta-Sclavi-Tiziano-Confezione-Cartotecnica-Montebello/862734668/bd|titolo=Nella Foresta}}</ref>
* ''Dove vai uccellino?'' ([[1982]])<ref>{{Cita web|url=http://www.infoteca.it/bwnet/FormTIT.asp?IDS=29826700&OPAC=bw4|titolo=Dove vai uccellino? http://www.infoteca.it/|urlmorto=sì}}</ref><ref>{{Cita web|url=http://www.libreriafernandez.it/libreria/catalogo/libro/9788877030368/Tiziana-Zanetti--Tiziano-Sclavi-Dove-vai-uccellino-|titolo=Dove vai uccellino? - Tiziana Zanetti, Tiziano Sclavi|cognome=Viterbo|nome=Libreria Fernandez|sito=www.libreriafernandez.it|accesso=2016-10-10}}</ref>
* ''Casa mia, casa mia'' ([[1986]])
* Il Pianeta Putipú (1988)
* ''Guarda di là'', ([[1993]])<ref>{{Cita libro|nome=Tiziano|cognome=Sclavi|nome2=Carlo Alberto|cognome2=Michelini|titolo=Guarda di la|url=http://www.sbn.it/opacsbn/opaclib?db=solr_iccu&rpnquery=%2540attrset+bib-1++%2540attr+1%253D5032+%2540attr+4%253D1+%2522IT%255C%255CICCU%255C%255CCFIV%255C%255C082806%2522&nentries=1&rpnlabel=+Nomi+=+IT%5CICCU%5CCFIV%5C082806+&resultForward=opac/iccu/full.jsp&searchForm=opac/iccu/error.jsp&do_cmd=search_show_cmd&refine=4005%7C%7C%7Cgiocaditino%7C%7C%7Cgiocaditino%7C%7C%7CCollezione&saveparams=false&&fname=none&from=9|accesso=2016-10-10|edizione=2. nuova ed|data=1999-01-01|editore=La coccinella|ISBN=8877032618}}</ref>
* ''MettiGuarda ildi dito'', ([[1993]])<ref>{{Cita libro|nome=Tiziano|cognome=Sclavi|nome2=Carlo Alberto|cognome2=Michelini|titolo=MettiGuarda ildi ditola|url=http://www.sbn.it/opacsbn/opaclib?db=solr_iccu&rpnquery=%2540attrset+bib-1++%2540attr+1%253D5032+%2540attr+4%253D1+%2522IT%255C%255CICCU%255C%255CCFIV%255C%255C082806%2522&nentries=1&rpnlabel=+Nomi+=+IT%5CICCU%5CCFIV%5C082806+&resultForward=opac/iccu/full.jsp&searchForm=opac/iccu/error.jsp&do_cmd=search_show_cmd&refine=4005%7C%7C%7Cgiocaditino%7C%7C%7Cgiocaditino%7C%7C%7CCollezione&saveparams=false&&fname=none&from=29|accesso=2016-10-10|edizione=2. nuova ed|data=19931999-01-01|editore=La Coccinellacoccinella|ISBN=88770325968877032618}}</ref>
* ''ScopriMetti cos'èil dito'', ([[1993]])<ref>{{Cita libro|nome=Tiziano|cognome=Sclavi|nome2=Carlo Alberto|cognome2=Michelini|titolo=ScopriMetti cos'eil dito|url=http://www.sbn.it/opacsbn/opaclib?db=solr_iccu&rpnquery=%2540attrset+bib-1++%2540attr+1%253D5032+%2540attr+4%253D1+%2522IT%255C%255CICCU%255C%255CCFIV%255C%255C082806%2522&nentries=1&rpnlabel=+Nomi+=+IT%5CICCU%5CCFIV%5C082806+&resultForward=opac/iccu/full.jsp&searchForm=opac/iccu/error.jsp&do_cmd=search_show_cmd&refine=4005%7C%7C%7Cgiocaditino%7C%7C%7Cgiocaditino%7C%7C%7CCollezione&saveparams=false&&fname=none&from=62|accesso=2016-10-10|edizione=Nuova ed|data=19861993-01-01|editore=La Coccinella|ISBN=887703260X8877032596}}</ref>
* ''ToccaScopri quicos'è'', ([[1993]])<ref>{{Cita libro|nome=Carlo AlbertoTiziano|cognome=MicheliniSclavi|nome2=TizianoCarlo Alberto|cognome2=SclaviMichelini|titolo=ToccaScopri quicos'e|url=http://www.sbn.it/opacsbn/opaclib?db=solr_iccu&rpnquery=%2540attrset+bib-1++%2540attr+1%253D5032+%2540attr+4%253D1+%2522IT%255C%255CICCU%255C%255CCFIV%255C%255C082806%2522&nentries=1&rpnlabel=+Nomi+=+IT%5CICCU%5CCFIV%5C082806+&resultForward=opac/iccu/full.jsp&searchForm=opac/iccu/error.jsp&do_cmd=search_show_cmd&refine=4005%7C%7C%7Cgiocaditino%7C%7C%7Cgiocaditino%7C%7C%7CCollezione&saveparams=false&&fname=none&from=106|accesso=2016-10-10|edizione=Nuova ed|data=19991986-01-01|editore=La Coccinella|ISBN=887703002X887703260X}}</ref>
* ''Tocca qui'' ([[1993]])<ref>{{Cita libro|nome=Carlo Alberto|cognome=Michelini|nome2=Tiziano|cognome2=Sclavi|titolo=Tocca qui|url=http://www.sbn.it/opacsbn/opaclib?db=solr_iccu&rpnquery=%2540attrset+bib-1++%2540attr+1%253D5032+%2540attr+4%253D1+%2522IT%255C%255CICCU%255C%255CCFIV%255C%255C082806%2522&nentries=1&rpnlabel=+Nomi+=+IT%5CICCU%5CCFIV%5C082806+&resultForward=opac/iccu/full.jsp&searchForm=opac/iccu/error.jsp&do_cmd=search_show_cmd&refine=4005%7C%7C%7Cgiocaditino%7C%7C%7Cgiocaditino%7C%7C%7CCollezione&saveparams=false&&fname=none&from=10|accesso=2016-10-10|data=1999-01-01|editore=La Coccinella|ISBN=887703002X}}</ref>
* ''I sette cammellieri'', Lisciani & Giunti Editore (per l'infanzia, Collana "C'era non c'era") ([[1994]])
* ''Una cosa cos'è'' ([[1997]])
* ''Buchi nell'acqua''<ref name=":5">{{Cita web|url=http://www.coccinella.com/catalogo_files/Catalogo%202016_1.pdf|titolo=catalogo su http://www.coccinella.com|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20161010212803/http://www.coccinella.com/catalogo_files/Catalogo%202016_1.pdf|dataarchivio=10 ottobre 2016}}</ref>
* ''Con tutto il cuore''<ref name=":5" />
 
==== Raccolta di testi di canzoni ====
 
* ''Nel Buio, canzoni e ballate di morte e d'amore'', Camunia Editore, Collana "Parole" ([[1993]])<ref name=":1" />
 
== Filmografia ==
=== Sceneggiatore ===
* ''[[Nero. (film 1992)|Nero]]'', regia di ([[1992Giancarlo Soldi]] (1992)<ref name=":2" />
 
== Videogiochi ==
* ''[[Dylan Dog: Horror Luna Park]]'' ([[1999]]), sceneggiatore
 
== Note ==
<references />
 
== Altri progettiBibliografia ==
* ''Raccontare Dylan Dog'' di [[Michele Masiero]], Alessandro Distribuzioni, Bologna marzo 1990.
* ''I mondi di Dylan Dog'' di [[Graziano Origa]], Unilito, Trezzano sull’Adda (MI) gennaio 1993.
* ''Tiziano Sclavi. Una carriera in horror'', a cura di Pino di Genua e Luigi Marcianò, Tornado Press, Marano di Napoli (NA) aprile 1994.
* ''Dellamorte e altre storie'' di Daniele Bertusi, Periplo, Lecco settembre 1997.
* ''Dylan Dog. Indocili sentimenti, arcane paure'', a cura di [[Alberto Ostini]], Euresis, Milano ottobre 1998.
* ''Dossier Tiziano Sclavi'', in ''Dime Press'' n. 22, Glamour International Production, Firenze giugno 1999, pp.&nbsp;27–64 (con contributi di Giampiero Belardinelli, Daniele Bevilacqua, [[Moreno Burattini]], [[Gianni Brunoro]], Paolo Guiducci, Angelo Palumbo, [[Giuseppe Pollicelli]] e Stefano Priarone).
* ''Tiziano Sclavi'' di Daniele Bertusi, Cadmo, Fiesole (FI) dicembre 2000.
* ''La lingua di Tiziano Sclavi ai confini fra fumetto e narrativa'' di Andrea Neri, L’Harmattan Italia, Torino 2004.
* ''Tiziano Sclavi. Il narratore dell'incubo'', a cura di Franco Busatta e [[Federico Maggioni]], [[Sergio Bonelli Editore]], Milano 2017.
 
== Altri progetti ==
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== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
* {{cita web|http://www.sergiobonellieditore.it/dylan/servizi/creatore.html|Biografia di Tiziano Sclavi su Sergio Bonelli Editore}}
* {{cita web | 1 = http://www.sergiobonellieditore.it/dylan/servizi/creatore.html | 2 = Biografia di Tiziano Sclavi su Sergio Bonelli Editore | accesso = 5 dicembre 2008 | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20081208175037/http://www.sergiobonellieditore.it/dylan/servizi/creatore.html | dataarchivio = 8 dicembre 2008 | urlmorto = sì }}
* {{cita web|url=http://www.italica.rai.it/index.php?categoria=biografie&scheda=sclavi&lingua=ita|titolo=Tiziano Sclavi su Italica}}
* {{cita web|url= http://www.italica.rai.it/index.php?categoria=biografie&scheda=sclavi&lingua=ita |titolo=Tiziano Sclavi su Italica | accesso = 13 dicembre 2022 | urlarchivio = https://archive.is/20130413071713/http://www.italica.rai.it/scheda.php?scheda=sclavi | dataarchivio = 13 aprile 2013 | urlmorto = sì }}
* {{cita web|url=http://www.cravenroad7.it/wikidyd/index.php?title=Tiziano_Sclavi|titolo=Biografia di Tiziano Sclavi in Wikidyd su Craven Road 7}}
 
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