Tacfarinas: differenze tra le versioni
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{{Nota disambigua|il cantante rock cabilo
{{Bio
|Cognome =
|PostCognome = ("il '''Tacfarinate'''", ossia "uomo di ''Tacfarin''")
|Sesso = M
|LuogoNascita =
|GiornoMeseNascita =
|AnnoNascita = I secolo a.C.
|LuogoMorte =
|GiornoMeseMorte =
|AnnoMorte = 24
|Epoca = I
|Attività = condottiero
|Nazionalità = berbero
|PostNazionalità = della [[Numidia]], comandante delle [[Truppe ausiliarie dell'esercito romano|forze ausiliarie]] che si ribellò al potere [[impero romano|imperiale romano]] sotto [[Tiberio Claudio Nerone|Tiberio]]
}}
La sua figura viene associata a quella di altri capi ausiliari refrattari all'obbedienza a [[Roma (città antica)|Roma]] come [[Giulio Civile]] e [[Arminio]].
==Biografia==
L'insurrezione viene narrata da [[Publio Cornelio Tacito|Tacito]], che riporta: "
Tacfarinas aveva prestato servizio nelle truppe ausiliarie di Roma prima di disertare e radunare intorno a sé un banda di irregolari. Col tempo, però, sfruttando il malcontento delle tribù indigene amministrate dai Romani, riuscì a porsi a capo della potente tribù dei Musulami e attirò a sé numerosi [[Mauretania|Mauri]], il cui sovrano, [[Tolomeo di Mauretania|Tolomeo]], figlio di [[Giuba II]], era sempre più un
Il primo scontro, avvenuto nel 17, vide la vittoria delle truppe romane della [[Legio III Augusta]] ed il successivo riorganizzarsi delle bande berbere per procedere a frequenti azioni di guerriglia che impedivano il pacifico e completo controllo del territorio.
Nel [[19]] [[Tiberio Claudio Nerone|Tiberio]] decise di trasferire temporaneamente, dalla [[Pannonia]], l'intera [[legio VIIII Hispana|IX Legione ''Hispana'']] e distaccamenti legionari della [[legio VIII Augusta]], agli ordini di [[Quinto Giunio Bleso]] che inflisse all'esercito di Tacfarinas una pesante sconfitta, ma non riuscì a ucciderlo o catturarlo, così permettendogli di tornare a nuocere nel giro di pochi mesi. Alla fine, nel [[24]] il proconsole [[Publio Cornelio Dolabella (console 10)|Dolabella]] riuscì a porre fine alla guerra, espugnando, dopo un lungo assedio, la fortezza di Auzea in cui si era asserragliato Tacfarinas. Quest'ultimo, sconfitto, evitò la cattura con il suicidio.
L'immagine del ribelle che non si sottomette alla forza di un impero ha molto colpito la fantasia dei [[Berberi]] del XX secolo, che nel processo di riscoperta delle proprie origini anteriori all'[[islamizzazione]] gli riservarono un posto d'onore. Cosicché oggi molti danno ai loro figli il nome di ''Tacfarinas''. A conferma di questa popolarità, un giovane cantante [[Cabilia|cabilo]], Ahsen Zermani, ha assunto il nome d'arte ''[[Takfarinas]]'' (da molti abbreviato in ''Tak'').
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===Fonti primarie===
* [[Publio Cornelio Tacito|Tacito]], ''Annales'', II–IV;▼
*Inscriptiones Latinae Africanae 471, 472 (a Thuburnica), che attesterebbero la presenza di militari della [[legio VIII Augusta]] in Africa durante il regno di Tiberio.
===Fonti secondarie===
▲* [[Publio Cornelio Tacito|Tacito]], ''Annales'', II–IV
*C.Daniels, ''Il mondo di Roma imperiale'', a cura di John Wacher, ''parte IV: le frontiere, Africa'', Roma-Bari 1989;
*Lawrence Keppie, ''The making of the roman army from republic to empire'', Oklahoma 1998.
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* [[Giugurta]]
* [[Takfarinas]]
{{portale|Antica Roma|biografie|Nordafrica}}
[[Categoria:Militari della Numidia]]
▲[[de:Tacfarinas]]
[[Categoria:Morti per suicidio]]
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