Gavello (Mirandola): differenze tra le versioni

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{{WIP|Holapaco77}}
{{Divisione amministrativa
|Nome=Gavello
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|Aggiornamento abitanti=2014
|Divisioni confinanti = [[Mortizzuolo]], [[Quarantoli]], [[San Martino Spino]]
|Lingue = italiano, [[dialetto mirandolese|mirandolese]]
|Codice postale=41037
|Prefisso=0535
|Codice catastale=F240
|Nome abitanti=
|Patrono=
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}}
 
'''Gavello''' (''Gavèl'' in [[dialetto mirandolese]]: ''Gavèl'') è una frazione di [[Mirandola]] in [[provincia di Modena]]. Ci si riferisce spessoaspesso a questa località come "Gavello modenese", per distinguerlo dall'omonima località di Gavello, frazione di [[Bondeno]] (chiamata "Gavello ferrarese").
 
==Storia==
La località prende il suo nome da ''Gabellus'', ovvero il fiume [[Secchia]], che anticamente scorreva in questo luogo da ovest verso est<ref name=Rampoldi>{{cita libro|autore=Giovanni Battista Rampoldi|titolo=Corografia dell'Italia|editore=Per Antonio Fontana|anno=1833|volume=2|p=173|url=https://books.google.it/books?id=lHVUAAAAcAAJ&pg=PA173&dq=mirandola+gavello&hl=it&sa=X&ved=0ahUKEwimxJbbltPTAhUE6xQKHXtuDrE4ChDoAQg5MAU#v=onepage&q=mirandola%20gavello&f=false|urlmorto=no|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180301152534/https://books.google.it/books?id=lHVUAAAAcAAJ&pg=PA173&dq=mirandola+gavello&hl=it&sa=X&ved=0ahUKEwimxJbbltPTAhUE6xQKHXtuDrE4ChDoAQg5MAU#v=onepage&q=mirandola%20gavello&f=false|dataarchivio=1º marzo 2018}}</ref>, come si può osservare in un paleoalveo cretoso in mezzo a due dossi di terra arenaria,<ref name=Ricci>{{cita libro|autore=Lodovico Ricci|titolo=Corografia dei territori di Modena, Reggio, e degli altri stati già appartenenti alla casa d'Este|editore=Soliani|anno=1788|p=105|url=https://books.google.it/books?id=Pvk_AAAAcAAJ&pg=PA174&dq=mirandola+gavello&hl=it&sa=X&ved=0ahUKEwimxJbbltPTAhUE6xQKHXtuDrE4ChDoAQhJMAg#v=onepage&q=gavello&f=false|urlmorto=no|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180301152534/https://books.google.it/books?id=Pvk_AAAAcAAJ&pg=PA174&dq=mirandola+gavello&hl=it&sa=X&ved=0ahUKEwimxJbbltPTAhUE6xQKHXtuDrE4ChDoAQhJMAg#v=onepage&q=gavello&f=false|dataarchivio=1º marzo 2018}}</ref> noto come [[Dosso del Gavello]].
 
Nell'VIII secolo il ''Gabellum Castrum'' venne donato da [[Rachis]], [[re dei Longobardi]], alla [[diocesi di Modena]], come descritto in una donazione dell'817 di [[Ludovico il Pio|Lodovico Pio]] in cui vengono citati anche gli allevamenti ittici della zona e il luogo di nascita di [[San Gemignano]]<ref>''Gabellum Castrum cum suis piscariis quod fuit ab antiquo tempore MassoMassa S.Sancti Geminiani super quibus est praeceptum Rachisii Regis nobis ostensum; similiter et Desiderii'' (Ricci, ''op.cit.'')</ref>.
 
[[File:Chiesa di San Biagio Vescovo e Martire (Gavello).jpg|miniatura|sinistra|Facciata della chiesa di San Biagio vescovo e martire]]
Nel X secolo la chiesa di [[Modena]] concesse ad [[Adalberto Atto di Canossa|Adalberto Azzo]] le terre di Gavello, che nel 1038 vennero restituite dal marchese Bonifazio al vescovo Guiberto di Modena, col patto di poterne disporre in [[enfiteusi]]<ref>{{cita libro|autore=Attilio Zuccagni-Orlandini|titolo=Corografia fisica, storica e statistica dell'Italia e delle sue isole, corredata di un atlante, di mappe geografiche e topografiche, e di altre tavole illustrative: Italia superiore o settentrionale|volume=8.2 6|capitolo=Stati estensi|editore=Presso gli editori|città=Firenze|anno=1845|p=454|url=https://books.google.it/books?id=Yzth-COOem8C&pg=PA454&dq=mirandola+gavello&hl=it&sa=X&ved=0ahUKEwjAy-7sjdPTAhUKuhQKHcHxAI0Q6AEIMzAE#v=onepage&q=mirandola%20gavello&f=false|urlmorto=no|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180301152534/https://books.google.it/books?id=Yzth-COOem8C&pg=PA454&dq=mirandola+gavello&hl=it&sa=X&ved=0ahUKEwjAy-7sjdPTAhUKuhQKHcHxAI0Q6AEIMzAE#v=onepage&q=mirandola%20gavello&f=false|dataarchivio=1º marzo 2018}}</ref>.
 
In un documento storico è registrato che nel 1198 e nel 1202 gli abitanti di Gavello prestarono il giuramento del cittadinatico al comune di Reggio Emilia<ref>{{cita libro|titolo=Mirandola Nel Duecento: Dai Figli di Manfredo ai Pico|curatore=[[Bruno Andreolli]]|curatore2=Mauro Calzolari|anno=2003|p=65|url=https://books.google.it/books?id=3HJoAAAAMAAJ&q=mirandola+gavello&dq=mirandola+gavello&hl=it&sa=X&ved=0ahUKEwjAy-7sjdPTAhUKuhQKHcHxAI0Q6AEIKTAC|urlmorto=no|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180301152534/https://books.google.it/books?id=3HJoAAAAMAAJ&q=mirandola+gavello&dq=mirandola+gavello&hl=it&sa=X&ved=0ahUKEwjAy-7sjdPTAhUKuhQKHcHxAI0Q6AEIKTAC|dataarchivio=1º marzo 2018}}</ref>.
 
Il 15 luglio 1551 tutta la villa di Gavello viene data alle fiamme e le terre cosparse di sale per essere stata , 50 anni prima, causa della rovina e discordia dell'Italia, dando rifugio a banditi e soldati<ref>{{cita libro|autore=Tommasino de Bianchi|titolo=Cronaca modenese, di Tommasino de' Bianchi detto de' Lancellotti|città=Parma|editore=Pietro Fiaccadori|anno=1875|volume=10|p=476|url=https://books.google.it/books?id=0MIO1sdvPGwC&pg=PA476&dq=mirandola+gavello&hl=it&sa=X&ved=0ahUKEwjtt7fon9PTAhVBtxQKHfYmAuw4HhDoAQg7MAY#v=onepage&q=mirandola%20gavello&f=false|urlmorto=no|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180301152534/https://books.google.it/books?id=0MIO1sdvPGwC&pg=PA476&dq=mirandola+gavello&hl=it&sa=X&ved=0ahUKEwjtt7fon9PTAhVBtxQKHfYmAuw4HhDoAQg7MAY#v=onepage&q=mirandola%20gavello&f=false|dataarchivio=1º marzo 2018}}</ref>. La località viene nuovamente devastata il 13 aprile 1552 dai soldati che [[Assedio della Mirandola (1551)|assediano Mirandola]]<ref>{{cita libro|autore=Anonimo|titolo=Cronaca della nobilissima famiglia Pico, scritta da autore anonimo, illustrata con prefazione, note e documenti|editore=Gaetano Cagarelli|anno=1874|p=226|url=https://books.google.it/books?id=X3PjWaJOAkgC&pg=PA226&dq=mirandola+gavello&hl=it&sa=X&ved=0ahUKEwjtt7fon9PTAhVBtxQKHfYmAuw4HhDoAQhBMAc#v=onepage&q=gavello&f=false|urlmorto=no|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180301152534/https://books.google.it/books?id=X3PjWaJOAkgC&pg=PA226&dq=mirandola+gavello&hl=it&sa=X&ved=0ahUKEwjtt7fon9PTAhVBtxQKHfYmAuw4HhDoAQhBMAc#v=onepage&q=gavello&f=false|dataarchivio=1º marzo 2018}}</ref>.
Nel 1788 la villa del Gavello, nel marchesato del Menafoglio, registra una popolazione di 641 abitanti e un'estensione 3.220 [[biolche mirandolesi]]<ref name=Ricci/>, mentre nel 1833 sono attestate circa 700 persone residenti<ref name=Rampoldi/>.
 
Nel 1788 la villa del Gavello, nel marchesato deldei Menafoglio di [[San Martino Spino]], registra una popolazione di 641 abitanti e un'estensione 3.220 [[biolche mirandolesi]]<ref name=Ricci/>, mentre nel 1833 sono attestate circa 700 persone residenti<ref name=Rampoldi/>.
Nel territorio di Gavello nacque una delle prime leghe cooperative di contadini e braccianti della [[bassa modenese]]<ref name=Cappi>{{cita libro|capitolo=La chiesa parrocchiale di Gavello|titolo=Guida storica ed artistica della Mirandola e dintorni|editore=Lions Club della Mirandola|anno=1981|p=108-111}}</ref>.
 
Durante la [[Repubblica Italiana (1802-1805)|seconda Repubblica cisalpina]] e il [[Regno d'Italia (1805-1814)|Regno Italico]], con legge 23 maggio 1801 fu istituito il Comune di "[[Mortizzuolo]] con Gavello e [[San Martino in Spino]]", abolito con la [[Restaurazione]] a seguito di ratifica del decreto del duca di Modena del 12 gennaio 1815.<ref>{{cita web|titolo=Archivio della Municipalità di Mortizzuolo (1802-1815)|sito=Istituto per i beni artistici culturali e naturali della Regione Emilia-Romagna|url=http://archivi.ibc.regione.emilia-romagna.it/ibc-cms/cms.item?munu_str=0_1_3&numDoc=9&flagview=viewItemCaster&selId=3se4416888a8306d01&itemDoc=630&typeItem=1&itemRef=IT-ER-IBC-036022-001-007&sort=otherdate#nogo}}</ref>
 
All'inizio di giugno del 1879 San Martino Spino e Gavello furono completamente sommerse dalle acque del Po, che ruppe gli argini a Colombaro, fra Revere e Sermide.<ref>{{cita pubblicazione|titolo=Inondazioni del Mirandolese per causa delle rotte del Po|pubblicazione=La Fenice: strenna mirandolese per l'anno 1880|editore=Tipografia Cagarelli|città=Mirandola|anno=1879|p=35}}</ref>
 
Nel territorio di Gavello nacque una delle prime leghe cooperative di contadini e braccianti della [[bassa modenese]]<ref name=Cappi>{{cita libro|capitolo=La chiesa parrocchiale di Gavello|titolo=Guida storica ed artistica della Mirandola e dintorni|editore=Lions Club della Mirandola|anno=1981|ppp=108-111}}</ref>.
 
Il 31 maggio 1944 i partigiani Luigi Gualdi e Riccardo Guandalini furono uccisi mentre tentavano di prelevare una mitragliatrice dall'abitazione di un fascista.<ref>{{cita web|titolo=Luigi Gualdi|sito=ANPI Mirandola|url=http://www.anpimirandola.it/home/pagine-di-storia/foto-storiche/luigi-gualdi}}</ref> Alla loro memoria è dedicato un cippo.<ref>{{cita web|titolo=Cippo a Luigi Gualdi e Riccardo Guandalini – Gavello di Mirandola|sito=Pietre della memoria|url=https://www.pietredellamemoria.it/pietre/cippo-a-luigi-gualdi-e-riccardo-guandalini-gavello-di-mirandola/}}</ref>
 
A partire dagli anni 1970 si è maggiormente diffusa la coltivazione del [[melone]] e dell'[[anguria]], unitamente ai territori di [[San Martino Spino]] e dintorni.
 
==Monumenti e luoghi di interesse==
La '''[[Chiesa di San Biagio Vescovo e Martire (Mirandola)|chiesa di San Biagio vescovo e martire]]''', dedicata a [[Biagio di Sebaste]], venne ricostruita nel 1928 in stile neogotico a tre navate, al posto di una precedente chiesa in stile barocco, di cui sono conservati la pila del fonte battesimale del 1669 e due altari di marmi policromi dedicati alla Madonna del popolo e al Santissimo Crocifisso; sopra quest'ultimo è conservato un crocifisso in cartapesta colorata del XVII-XVIII secolo.<ref name=Cappi/>. La chiesa è stata gravemente danneggiata dal [[terremoto dell'Emilia del 2012]], con il distacco della facciata e il crollo della volta interna; anche il campanile è stato lesionato, così come la casa canonica<ref>{{cita web|titolo=Parrocchia di San Biagio Martire in Gavello di Mirandola|sito=Carpi rinasce|url=http://www.carpirinasce.it/gavello.html|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160221235956/http://carpirinasce.it/gavello.html|dataarchivio=21 febbraio 2016|accesso=3 maggio 2017}}</ref>. In attesa del recupero dell'edificio (non ancora avviato nel maggio 2017), è stata predisposta una piccola chiesa di legno nel prato antistante la chiesa lesionata, mentre le celebrazioni maggiori avvengono nel nuovo centro civico realizzato in sostituzione del vecchio edificio scolastico (raso al suolo dopo il sisma).
 
A sud dell'abitato si estende la vasta area naturale protetta delle [[Valli mirandolesi]].
[[File:Gavello di Mirandola (panorama).jpg|800px|miniatura|centro|Panorama di Gavello negli anni 1970]]
 
==Economia e sviluppo==
L'attività prevalente della zona è l'agricoltura. I prodotti principali, favoriti dal terreno argilloso e dall'abbondanza di acqua, sono l'[[anguria]] e il [[melone]] (in dialetto mirandolese: ''langòria e mlòn'')<ref>{{cita web|titolo=Ortofrutta: i 50 anni della cooperativa modenese Ital-frutta|data=6 febbraio 2017|sito=Confcooperative|url=http://www.confcooperative.it/LInformazione/Notizie-Quotidiano/ortofrutta-i-50-anni-della-cooperativa-modenese-ital-frutta|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180301152534/http://www.confcooperative.it/LInformazione/Notizie-Quotidiano/ortofrutta-i-50-anni-della-cooperativa-modenese-ital-frutta|dataarchivio=1 marzo 2018|accesso=3 maggio 2017}}</ref>, la cui produzione arriva a 300 quintali/ettaro<ref>{{cita news|titolo=Adriano Pretto: "Il mercato del melone predilige ormai i calibri medio-piccoli"|pubblicazione=Fresh Plaza|url=http://www.freshplaza.it/article/52085/Adriano-Pretto-Il-mercato-del-melone-predilige-ormai-i-calibri-medio-piccoli|accesso=3 maggio 2017|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180301152534/http://www.freshplaza.it/article/52085/Adriano-Pretto-Il-mercato-del-melone-predilige-ormai-i-calibri-medio-piccoli|dataarchivio=1 marzo 2018}}</ref>. Dagli anni 1990, in occasione della Sagra della Madonna del Popolo nel mese di luglio, viene premiata con il "melone d'oro" la migliore produzione della zona<ref>{{cita news|titolo=Sagra del Melone da oggi a Gavello|pubblicazione=Gazzetta di Modena|data=3 luglio 2004|url=http://ricerca.gelocal.it/gazzettadimodena/archivio/gazzettadimodena/2004/07/03/DP5PO_DP516.html|urlmorto=no|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180301152534/http://ricerca.gelocal.it/gazzettadimodena/archivio/gazzettadimodena/2004/07/03/DP5PO_DP516.html|dataarchivio=1º marzo 2018}}</ref>. Fra le varietà coltivate, vi è il [[Melone Mantovano|melone mantovano IGP]] e il [[melone di Cantalupo]]. Altre produzioni agricole della zona sono foraggio, barbabietole da zucchero, pomodoro da conserva, mais e frumento.
L'attività prevalente è l'agricoltura. I prodotti principali sono mele (tra cui quelle [[mela campanina|campanine]]), pere, foraggio, barbabietole da zucchero, mais e frumento, ma anche angurie e meloni nelle [[valli mirandolesi]].
 
==Note==
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==Bibliografia==
*{{cita libro|curatore=[[Bruno Andreolli]]|curatore2=Gino Mantovani|titolo=DaGavello Gabellume aSan GavelloMartino Spino: storia di una chiesavalle edi delbassa suopianura. territorio: attiAtti della Giornatagiornata di studio, inSan occasioneMartino del 70 ̊ anniversario della ricostruzione della chiesa parrocchiale di GavelloSpino, sabatodomenica 1220 dicembreottobre 19981991|autorecittà=Pierpaolo Bonacini|autore2=Gino MantovaniModena|editore=Aedes Muratoriana|anno=20021993|ppsbn=172UBO0076149}}
*{{cita libro|titolo=Da Gabellum a Gavello: storia di una chiesa e del suo territorio: atti della Giornata di studio in occasione del 70 ̊ anniversario della ricostruzione della chiesa parrocchiale di Gavello, sabato 12 dicembre 1998|curatore=Pierpaolo Bonacini|curatore2=Gino Mantovani|editore=Aedes Muratoriana|anno=2002|sbn=MOD0741554}}
 
==Voci correlate==
*[[Dosso del Gavello]]
*[[Mirandola]]
*[[Quarantoli]]
*[[San Martino Spino]]
*[[Valli mirandolesi]]
 
==Altri progetti==
{{interprogetto}}
 
{{Mirandola}}
{{portale|Emilia}}