Adriano Prosperi: differenze tra le versioni

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[[File:Adriano Prosperi - Festival Economia 2016.jpg|thumb|Adriano Prosperi al [[Festival dell'Economia di Trento]] nel 2016]]
{{Bio
|Nome = Adriano
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|GiornoMeseMorte =
|AnnoMorte =
|Epoca = 20001900
|Epoca2 = 2000
|Attività = storico
|Attività2 = giornalista
|Nazionalità = italiano
|Immagine = Adriano Prosperi - Festival Economia 2016.jpg
[[File:Adriano|Didascalia Prosperi= - Festival Economia 2016.jpg|thumb|Adriano Prosperi al [[Festival dell'Economiaeconomia di Trento]] nel 2016]]
}}
 
== Biografia ==
=== Carriera accademica ===
Si è formato presso l'[[Università di Pisa]] e la [[Scuola Normale Superiore]], dove, negli stessi anni di [[Carlo Ginzburg]] e di [[Adriano Sofri]], è stato allievo di [[Armando Saitta]] e [[Delio Cantimori]]. Prima del pensionamento, haHa insegnato [[Storia moderna]] presso l'[[Università della Calabria]], l'[[Università di Bologna]], l'[[Università di Pisa]] e la [[Scuola Normale Superiore di Pisa|Scuola Normale Superiore]]. È membro dell'[[Accademia Nazionale dei Lincei]]. I suoi principali interessi di studio hanno riguardato la storia dell'[[Inquisizione]] romana, la storia dei [[eresia|movimenti ereticali]] nell'Italia del [[XVI secolo|Cinquecento]], la storia delle culture e delle mentalità tra [[Medioevo]] ed [[età moderna]].
 
La sua opera più nota è stata ''Tribunali della coscienza. Inquisitori, confessori, missionari'', in cui Prosperi ha presentato una interpretazione dei modi e delle forme con cui l'egemonia cattolica si sarebbe definitivamente affermata in Italia a cavallo tra XVI e XVII sec., interpretazione che ha suscitato un ampio <nowiki></nowiki>[[Adriano Prosperi#La polemica storiografica sul peso dell’Inquisizione nella storia italiana|dibattito storiografico sul peso dell'Inquisizione nella storia italiana]]<ref>Cfr. in particolare: [[Carlo Ginzburg]], [http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1997/01/14/italia-un-paese-fondato-sull-inquisizione.html Italia, un Paese fondato sull'Inquisizione], "La Repubblica", 14 gennaio 1997; [[Massimo Firpo]], [http://www.jstor.org/discover/10.2307/20566828?uid=3739256&uid=2129&uid=2&uid=70&uid=4&sid=56216381333 ''Tribunali della coscienza in età tridentina''] in "Studi Storici", 38, 2. 1997, pp. 355-382; [[Giovanni Romeo]], [https://docs.google.com/file/d/0BxyCYHOrRpjvNjRqeTAzVFBDdzQ/edit?pli=1 ''Sui ''Tribunali della coscienza'' di Adriano Prosperi''] in "Quaderni storici", 35, 1999, pp. 796-800; Giuliana Nobili Schiera, [https://docs.google.com/file/d/0BxyCYHOrRpjvUDhXSlZlbGVoQ00/edit ''Coscienze e politica. A proposito di Adriano Prosperi,'' Tribunali della coscienza. Inquisitori, confessori, missionari] in "Scienza & Politica", 21, 1999, pp. 113-116.</ref>.
 
La sua opera più nota è stata ''Tribunali della coscienza. Inquisitori, confessori, missionari'', in cui Prosperi ha presentato una un'interpretazione dei modi e delle forme con cui l'egemonia cattolica si sarebbe definitivamente affermata in Italia a cavallo tra XVI e XVII sec., interpretazione che ha suscitato un ampio <nowiki></nowiki>[[Adriano Prosperi#La polemica storiografica sul peso dell’Inquisizione nella storia italiana|dibattito storiografico sul peso dell'Inquisizione nella storia italiana]]<ref>Cfr. in particolare: [[Carlo Ginzburg]], [http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1997/01/14/italia-un-paese-fondato-sull-inquisizione.html Italia, un Paese fondato sull'Inquisizione], "''[[La Repubblica" (quotidiano)|La Repubblica]]'', 14 gennaio 1997; [[Massimo Firpo]], [httphttps://www.jstor.org/discover/10.2307/20566828?uid=3739256&uid=2129&uid=2&uid=70&uid=4&sid=56216381333 ''Tribunali della coscienza in età tridentina''] in "Studi Storici", 38, 2. 1997, pp. 355-382; [[Giovanni Romeo]], {{collegamento interrotto|1=[https://docs.google.com/file/d/0BxyCYHOrRpjvNjRqeTAzVFBDdzQ/edit?pli=1 ''Sui ''Tribunali della coscienza'' di Adriano Prosperi''] |data=febbraio 2018 |bot=InternetArchiveBot }} in "Quaderni storici", 35, 1999, pp. 796-800; Giuliana Nobili Schiera, [https://docs.google.com/file/d/0BxyCYHOrRpjvUDhXSlZlbGVoQ00/edit ''Coscienze e politica. A proposito di Adriano Prosperi,'' Tribunali della coscienza. Inquisitori, confessori, missionari] in "Scienza & Politica", 21, 1999, pp. 113-116.</ref>.
=== Attività pubblicistica ===
Ha scritto per le pagine culturali del ''[[Corriere della Sera]]'' e de ''[[Il Sole 24 Ore]]'', occupandosi per lo più di recensioni di libri. In seguito ha collaborato con ''[[La Repubblica (quotidiano)|La Repubblica]]'', estendendo il suo campo di intervento a temi di rilevanza politica e sociale. Ha curato la rubrica ''il taccuino'' sul settimanale ''[[Left]]''.
Ha partecipato ad alcune puntate della trasmissione "''[[L'infedele (programma televisivo)|L'Infedele]]"'', condotta da [[Gad Lerner]] su [[La7LA7]]. I suoi interventi pubblici, tra 2008 e 2012, sono stati caratterizzati da una forte polemica anti-[[berlusconi]]ana e contro il negazionismo della ''Shoah'' e l'antisemitismo.<ref>Cfr., per esempio, [http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2012/06/25/la-malattia-negazionista.html A. Prosperi, ''La malattia negazionista'', Repubblica, 25/6/2012].</ref>
== PolemicheDibattiti storiografici e controversie ==
 
== Polemiche e controversie ==
=== Il dibattito storiografico su Delio Cantimori ===
{{Vedi anche|Delio Cantimori#Il dibattito storiografico sulla figura di Cantimori}}
Prosperi ha partecipato al dibattito storiografico su [[Delio Cantimori]] in difesa del maestro.
=== LaIl polemicadibattito storiograficastoriografico sul peso dell'Inquisizione nella storia italiana ===
''Tribunali della coscienza. Inquisitori, confessori, missionari'' ([[1996]], [[2009]]<sup>2</sup>) è un libro di [[storia moderna]] che indaga i rapporti tra Chiesa e società, non solo nell'esercizio del potere materiale dello [[Stato Pontificio]] in piena epoca di [[Controriforma]], ma in misura maggiore sul formarsi della coscienza stessa cattolica attraverso tre istituzioni (che corrispondono alle tre parti del libro stesso): l'[[Inquisizione]] (con lo sviluppo del [[Sant'Uffizio]] e dei suoi manuali), la [[Penitenza (sacramento)|confessione]] (come controllo dei singoli e del territorio per la lotta all'[[eresia]], nell'evoluzione tra [[Riforma protestante|Riforma di Lutero]] e [[Concilio di Trento]]) e, infine, la [[predicazione]] dei [[missionari]]. La parte centrale del libro, che è anche la più vasta, ha qualcheinclude capitolocapitoli sulla superstizione, gli esorcisti, la magia, la santità vera e falsa. e altri episodi di lettura controversa (incluse assoggettazioni e deformazioni).
 
La pubblicazione del saggio suscitò apprezzamenti (come la recensione di [[Carlo Ginzburg]] in ''[[La Repubblica (quotidiano)|La Repubblica]]''<ref>C. Ginzburg, [http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1997/01/14/italia-un-paese-fondato-sull-inquisizione.html Italia, un Paese fondato sull'Inquisizione], "''La Repubblica"'', 14 gennaio 1997.</ref>), e anche critiche, alimentando un intenso dibattito storiografico sul ruolo dell'Inquisizione e della Chiesa cattolica nella storia italiana. Il più duro dei critici fu [[Giovanni Romeo]], che nel [[1999]] pubblicò una recensione<ref>[https://docs.google.com/file/d/0BxyCYHOrRpjvbW9Tc0UzRXZFTTQ/edit la recensione]</ref> sulla rivista "''[[Quaderni storici]]"'', sottolineando a suo giudizio le carenze empiriche e documentarie delle teorie di Prosperi ("mi sarei aspettato una diversa articolazione interna del nucleo centrale della ricerca [...] sarebbe stato molto più opportuno — anziché presentare singole tematiche di rilievo inquisitoriale — approfondire, anche in un'area circoscritta e per un periodo limitato, l'andamento complessivo dei controlli di coscienza operati ordinariamente dalle autorità ecclesiastiche, nelle sollecitazioni romane e nelle diverse applicazioni locali"<ref>G. Romeo, {{collegamento interrotto|1=[https://docs.google.com/file/d/0BxyCYHOrRpjvNjRqeTAzVFBDdzQ/edit?pli=1 ''Sui ''Tribunali della coscienza'' di Adriano Prosperi'']|data=febbraio 2018|bot=InternetArchiveBot}} in "[[Quaderni storici]]", 35, 1999, pp. 796-800, citazione ada p. 800</ref>).
=== La polemica storiografica sul peso dell'Inquisizione nella storia italiana ===
''Tribunali della coscienza. Inquisitori, confessori, missionari'' ([[1996]], [[2009]]<sup>2</sup>) è un libro di [[storia moderna]] che indaga i rapporti tra Chiesa e società, non solo nell'esercizio del potere materiale dello [[Stato Pontificio]] in piena epoca di [[Controriforma]], ma in misura maggiore sul formarsi della coscienza stessa cattolica attraverso tre istituzioni (che corrispondono alle tre parti del libro stesso): l'[[Inquisizione]] (con lo sviluppo del [[Sant'Uffizio]] e dei suoi manuali), la [[Penitenza (sacramento)|confessione]] (come controllo dei singoli e del territorio per la lotta all'[[eresia]], nell'evoluzione tra [[Riforma protestante|Riforma di Lutero]] e [[Concilio di Trento]]) e, infine, la [[predicazione]] dei [[missionari]]. La parte centrale del libro, che è anche la più vasta, ha qualche capitolo sulla superstizione, gli esorcisti, la magia, la santità vera e falsa e altri episodi di lettura controversa (incluse assoggettazioni e deformazioni).
 
[[Jean-Pierre Dedieu]] e René Millar Carvacho in un articolo pubblicato nel [[2002]] sulla rivista ''Annales. Histoire, Sciences sociales'', giudicano che l'opera «affascinante» di Prosperi è divenuta "un punto di riferimento della scuola italiana» di studi sull'Inquisizione, - e costituisce «- il tentativo più spinto e più compiuto mai intrapreso per integrare il fenomeno inquisitoriale in una storia globale"<ref>{{fr}} J.-P. Dedieu, R. Millar Carvacho, [http://www.persee.fr/web/revues/home/prescript/article/ahess_0395-2649_2002_num_57_2_280051 ''Entre histoire et mémoire. L'Inquisition à l'époque moderne: dix ans d'historiographie''], in “Annales”"Annales", 57, 2002, pp. 349–72, in particolare pp. 358-59 e 370: ''ouvrage fascinant, devenu un point de référence de l'école italienne'' [...] ''Cet ouvrage constitue la tentative la plus poussée et la plus achevée jamais entreprise pour intégrer le phénomène inquisitorial dans une histoire globale''.</ref>.
La pubblicazione del saggio suscitò apprezzamenti (come la recensione di [[Carlo Ginzburg]] in ''[[La Repubblica (quotidiano)|La Repubblica]]''<ref>C. Ginzburg, [http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1997/01/14/italia-un-paese-fondato-sull-inquisizione.html Italia, un Paese fondato sull'Inquisizione], "La Repubblica", 14 gennaio 1997.</ref>), e anche critiche, alimentando un intenso dibattito storiografico sul ruolo dell'Inquisizione e della Chiesa cattolica nella storia italiana. Il più duro dei critici fu [[Giovanni Romeo]], che nel [[1999]] pubblicò una recensione<ref>[https://docs.google.com/file/d/0BxyCYHOrRpjvbW9Tc0UzRXZFTTQ/edit la recensione]</ref> sulla rivista "[[Quaderni storici]]", sottolineando a suo giudizio le carenze empiriche e documentarie delle teorie di Prosperi ("mi sarei aspettato una diversa articolazione interna del nucleo centrale della ricerca [...] sarebbe stato molto più opportuno — anziché presentare singole tematiche di rilievo inquisitoriale — approfondire, anche in un'area circoscritta e per un periodo limitato, l'andamento complessivo dei controlli di coscienza operati ordinariamente dalle autorità ecclesiastiche, nelle sollecitazioni romane e nelle diverse applicazioni locali"<ref>G. Romeo, [https://docs.google.com/file/d/0BxyCYHOrRpjvNjRqeTAzVFBDdzQ/edit?pli=1 ''Sui ''Tribunali della coscienza'' di Adriano Prosperi''] in "[[Quaderni storici]]", 35, 1999, pp. 796-800, citazione a p. 800</ref>).
 
Nel libro ''[[Vittore Soranzo]] vescovo ed eretico. Riforma della Chiesa e Inquisizione nell'Italia del Cinquecento'', pubblicato da [[Casa editrice Giuseppe Laterza & figli|Laterza]] nel [[2006]], [[Massimo Firpo]] riprendesostiene alcuneche critiche sulnel saggio diè Prosperi, accusandolo di averstato attribuito un carattere troppo decisivo all'affermazione dei tribunali inquisitoriali, e di averne sopravvalutatosopravvalutandone il peso nella storia italiana: "Il fascino del potere che emana da quei tribunali, la constatazione della loro pervasiva capacità di ritrovare "in ogni crisi storica del paese Italia antiche e nuove ragioni di egemonia", di adattarsi al mutare delle cose e dei tempi e di trovare sempre nuovi spazi di azione, hanno indotto Prosperi a ritenere fuori dubbio il fatto che "la Chiesa abbia vinto [...]. Il sottrarsi a quel fascino, tuttavia [...] costituisce il presupposto indispensabile per capire il prezzo di quella vittoria e recuperare anche nel presente le tradizioni intellettuali e civili che nel passato cercarono di contrastare quell'egemonia e le sue categorie fondanti, talora all'interno stesso dell'istituzione ecclesiastica, per indicare la strada verso acquisizioni irrinunciabili della nostra civiltà, quali la libertà del sapere, il primato della coscienza, la separazione tra Chiesa e Stato, il diritto al dissenso, la creazione di uno spazio pubblico di discussione e confronto"<ref>M. Firpo, ''Vittore Soranzo vescovo ed eretico. Riforma della Chiesa e Inquisizione nell'Italia del Cinquecento'', Laterza, Roma-Bari 2006, p. 512.</ref>.
[[Jean-Pierre Dedieu]] e René Millar Carvacho in un articolo pubblicato nel [[2002]] sulla rivista ''Annales. Histoire, Sciences sociales'', giudicano che l'opera «affascinante» di Prosperi è divenuta "un punto di riferimento della scuola italiana» di studi sull'Inquisizione, e costituisce «il tentativo più spinto e più compiuto mai intrapreso per integrare il fenomeno inquisitoriale in una storia globale"<ref>J.-P. Dedieu, R. Millar Carvacho, [http://www.persee.fr/web/revues/home/prescript/article/ahess_0395-2649_2002_num_57_2_280051 ''Entre histoire et mémoire. L'Inquisition à l'époque moderne: dix ans d'historiographie''], in “Annales”, 57, 2002, pp. 349–72, in particolare pp. 358-59 e 370: ''ouvrage fascinant, devenu un point de référence de l'école italienne'' [...] ''Cet ouvrage constitue la tentative la plus poussée et la plus achevée jamais entreprise pour intégrer le phénomène inquisitorial dans une histoire globale''.</ref>.
 
Il giornalista Antonio Carioti recensendo Firpo si limitava a riportare le sue frasi contro le interpretazioni dei cattolici [[Hubert Jedin]], [[Giuseppe Alberigo]] e [[Paolo Prodi]], e dei laici Prosperi e [[Alberto Asor Rosa|Asor Rosa]]<ref>A. Carioti, [http://archiviostorico.corriere.it/2006/novembre/26/Quelle_critiche_Alberigo_Paolo_Prodi_co_9_061126048.shtml Quelle critiche ad Alberigo e Prodi], "[[Corriere della Sera]]", 26 novembre 2008</ref>. Prosperi dal canto suo, recensendo il volume di Firpo sul ''[[Sole 24 Ore]]'' del 3 dicembre 2006<ref>A. Prosperi, [http://www.nuovoprogetto.it/docs/soranzo_sole24ore.htm Eroe della Riforma mancata] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20151105203429/http://www.nuovoprogetto.it/docs/soranzo_sole24ore.htm |data=5 novembre 2015 }}, "''Il Sole 24 Ore"'', 3 dicembre 2006.</ref>, valutò l'interpretazione di Firpo come una riproposizione del vetusto paradigma della "mancata Riforma" in Italia, e aggiunse: "Si capirà dunque lo stupore provato dallo scrivente quando si è trovato indicato come succube di una fascinazione dell'Inquisizione che non crede di avere mai avvertito. La verifica è facile: il libro a cui Firpo si riferisce — ''Tribunali della coscienza'' (Einaudi 1996) — cerca di analizzare e di capire le ragioni che permisero alla Chiesa cattolica del Cinquecento di vincere ma anche di convincere e di radicarsi stabilmente nella società italiana; un esito che la sola forza di un tribunale e di una polizia non poteva ottenere. Dunque se qualcuno ha subito la fascinazione dell'Inquisizione, quello non sono io".
Nel libro ''[[Vittore Soranzo]] vescovo ed eretico. Riforma della Chiesa e Inquisizione nell'Italia del Cinquecento'', pubblicato da [[Casa editrice Giuseppe Laterza & figli|Laterza]] nel [[2006]], [[Massimo Firpo]] riprende alcune critiche sul saggio di Prosperi, accusandolo di aver attribuito un carattere troppo decisivo all'affermazione dei tribunali inquisitoriali e di averne sopravvalutato il peso nella storia italiana: "Il fascino del potere che emana da quei tribunali, la constatazione della loro pervasiva capacità di ritrovare "in ogni crisi storica del paese Italia antiche e nuove ragioni di egemonia", di adattarsi al mutare delle cose e dei tempi e di trovare sempre nuovi spazi di azione, hanno indotto Prosperi a ritenere fuori dubbio il fatto che "la Chiesa abbia vinto [...]. Il sottrarsi a quel fascino, tuttavia [...] costituisce il presupposto indispensabile per capire il prezzo di quella vittoria e recuperare anche nel presente le tradizioni intellettuali e civili che nel passato cercarono di contrastare quell'egemonia e le sue categorie fondanti, talora all'interno stesso dell'istituzione ecclesiastica, per indicare la strada verso acquisizioni irrinunciabili della nostra civiltà, quali la libertà del sapere, il primato della coscienza, la separazione tra Chiesa e Stato, il diritto al dissenso, la creazione di uno spazio pubblico di discussione e confronto"<ref>M. Firpo, ''Vittore Soranzo vescovo ed eretico. Riforma della Chiesa e Inquisizione nell'Italia del Cinquecento'', Laterza, Roma-Bari 2006, p. 512.</ref>.
=== La vicenda del "corvo" della Normale in occasione della rielezione di Settis ===
Nel maggio 2007, durante il dibattito sulla rielezione di [[Salvatore Settis]] a direttore della [[Normale di Pisa]] per un terzo mandato, una lettera a firma di Prosperi raggiunse la redazione del quotidiano ''[[La Nazione]]'', che la pubblicò<ref>[https://docs.google.com/file/d/0BxyCYHOrRpjvQjVOd2FWMnVEM28/edit Volantini e lettere al vetriolo], "''La Nazione"'', 16 maggio 2007; [https://docs.google.com/file/d/0BxyCYHOrRpjvVExEa0QtTTdRNm8/edit Volantini e veleni sulle elezioni alla Normale], "''La Nazione"'', 16 maggio 2007</ref>. La lettera polemizzava contro un presunto volantino, circolante alla Normale, in cui lo storico era accusato di opporsi alla conferma di Settis perché quest'ultimo non aveva favorito la chiamata a professore associato presso la prestigiosa università pisana della figlia Valentina Prosperi (allieva di [[Gian Biagio Conte]], anch'essoegli tra gli oppositori di Settis), chiamata come professore associato presso l'Università di Sassari.
 
La direzione della Scuola Normale, in un comunicato<ref>[http://www.sns.it/storiconews/2007/maggio07/prosperi/ Normale, un falso la lettera di Prosperi alla Nazione] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20151105203433/http://www.sns.it/storiconews/2007/maggio07/prosperi/ |data=5 novembre 2015 }}, comunicato ufficiale sul sito della Normale, 16 maggio 2007</ref>, e Prosperi stesso, attraverso una lettera-smentita<ref>[https://docs.google.com/file/d/0BxyCYHOrRpjvV2tNc19tSlU5ZVE/edit Lettera-smentita di Adriano Prosperi], pubblicata su "''La Nazione"'' del 17 maggio 2007. Vedi anche [http://rassegnastampa.unipi.it/rassegna/archivio/2007/05/17SIL4034.PDF Veleni a Pisa. Un "corvo" colpisce la Scuola Normale], "''La Nazione"'', 17 maggio 2007.</ref>, denunciarono che si trattava di un falso, e che il volantino a cui faceva riferimento non esiste. La vicenda finì sulla prima pagina del ''[[Corriere della Sera]]''<ref>[http://archiviostorico.corriere.it/2007/maggio/18/Corvo_Calunnie_veleni_una_lettera_co_9_070518021.shtml Il corvo. Calunnie, veleni e una lettera falsa alla Normale di Pisa], articolo di Dino Messina sul "''Corriere della Sera"'' del 18 maggio 2007</ref>.
Il giornalista Antonio Carioti recensendo Firpo si limitava a riportare le sue frasi contro le interpretazioni dei cattolici [[Hubert Jedin]], [[Giuseppe Alberigo]] e [[Paolo Prodi]], e dei laici Prosperi e [[Alberto Asor Rosa|Asor Rosa]]<ref>A. Carioti, [http://archiviostorico.corriere.it/2006/novembre/26/Quelle_critiche_Alberigo_Paolo_Prodi_co_9_061126048.shtml Quelle critiche ad Alberigo e Prodi], "[[Corriere della Sera]]", 26 novembre 2008</ref>. Prosperi dal canto suo, recensendo il volume di Firpo sul ''[[Sole 24 Ore]]'' del 3 dicembre 2006<ref>A. Prosperi, [http://www.nuovoprogetto.it/docs/soranzo_sole24ore.htm Eroe della Riforma mancata], "Il Sole 24 Ore", 3 dicembre 2006.</ref>, valutò l'interpretazione di Firpo come una riproposizione del vetusto paradigma della "mancata Riforma" in Italia, e aggiunse: "Si capirà dunque lo stupore provato dallo scrivente quando si è trovato indicato come succube di una fascinazione dell'Inquisizione che non crede di avere mai avvertito. La verifica è facile: il libro a cui Firpo si riferisce — ''Tribunali della coscienza'' (Einaudi 1996) — cerca di analizzare e di capire le ragioni che permisero alla Chiesa cattolica del Cinquecento di vincere ma anche di convincere e di radicarsi stabilmente nella società italiana; un esito che la sola forza di un tribunale e di una polizia non poteva ottenere. Dunque se qualcuno ha subito la fascinazione dell'Inquisizione, quello non sono io".
 
=== FalsaLa letterapolemica insulla occasioneBiblioteca della rielezioneUniversitaria di SettisPisa ===
Il 29 maggio 2012 il sindaco di Pisa, [[Marco Filippeschi]], ha deliberato con una ordinanza la chiusura del Palazzo della Sapienza, sede storica dell'Università di Pisa e della Biblioteca Universitaria, per le necessarie opere di messa in sicurezza dell'immobile. Prosperi si è messo alla testa di una contestazione contro lo spostamento della Biblioteca dalla sua sede storica, polemizzando contro la decisione, temporanea ma ipotizzata anche in via permanente, di spostare il patrimonio librario presso un convento dei cappuccini situato nei pressi del centro di Pisa (San Giusto), da lui considerata "di per sé insoddisfacente da tutti i punti di vista", segnando "la rinuncia e il fallimento delle istituzioni accademiche, del governo cittadino e regionale e dei ministeri nazionali"<ref>[http://firenze.repubblica.it/cronaca/2012/06/01/news/pisa_appello_per_la_biblioteca_deve_restare_alla_sapienza-36369702/ Pisa, appello per la biblioteca: "Deve restare alla Sapienza"], "''La Repubblica - Firenze"'', 1º giugno 2012; [{{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20151105203458/http://pisanotiziefirenze.repubblica.it/cronaca/2012/06/01/news/news_20120809_intervista_adriano_prosperi_trasferimento_biblioteca_convento_cappuccini.html Prosperi: “Dalla città nessuna offerta di spazipisa_appello_per_la_biblioteca_deve_restare_alla_sapienza-36369702/ per|data=5 lanovembre Biblioteca2015 Universitaria”]}}, "''Pisanotizie"'', 2 giugno 2012.</ref>.
Nel maggio 2007, durante il dibattito sulla rielezione di [[Salvatore Settis]] a direttore della [[Normale di Pisa]] per un terzo mandato, una lettera a firma di Prosperi raggiunse la redazione del quotidiano ''[[La Nazione]]'', che la pubblicò<ref>[https://docs.google.com/file/d/0BxyCYHOrRpjvQjVOd2FWMnVEM28/edit Volantini e lettere al vetriolo], "La Nazione", 16 maggio 2007; [https://docs.google.com/file/d/0BxyCYHOrRpjvVExEa0QtTTdRNm8/edit Volantini e veleni sulle elezioni alla Normale], "La Nazione", 16 maggio 2007</ref>. La lettera polemizzava contro un presunto volantino, circolante alla Normale, in cui lo storico era accusato di opporsi alla conferma di Settis perché quest'ultimo non aveva favorito la chiamata a professore associato presso la prestigiosa università pisana della figlia Valentina Prosperi (allieva di [[Gian Biagio Conte]], anch'esso tra gli oppositori di Settis), chiamata come professore associato presso l'Università di Sassari.
 
La decisa presa di posizione di Prosperi ha suscitato una risposta di disappunto da parte del sindaco Filippeschi<ref>{{collegamento interrotto|1=[http://pisanotizie.it/news/news_20120814_filippeschi_risposta_prosperi_biblioteca_universitaria.html Filippeschi risponde a Prosperi sulla biblioteca universitaria: "Il Comune ha fatto la sua parte"] |data=febbraio 2018 |bot=InternetArchiveBot }}, "''Pisanotizie"'', 16 agosto 2012</ref>. [[MIBACMinistero per i beni e le attività culturali|MiBAC]], Comune e Rettorato hanno confermato i loro piani che non escludono l'eventualità di ricollocare permanentemente la Biblioteca in sede più idonea e funzionale rispetto all'antico palazzo. Prosperi ha reagito lanciando un nuovo appello simile al precedente<ref>{{collegamento interrotto|1=[http://www.pisanotizie.it/news/news_20120905_lettera_aperta_appello_associazione_amici_biblioteca_universitaria.html Biblioteca, a tre mesi dalla chiusura ancora nessuna verifica strutturale. Prosperi: "Necessario un confronto pubblico"] |data=febbraio 2018 |bot=InternetArchiveBot }}, "''Pisanotizie"'', 5 settembre 2012</ref>.
La direzione della Scuola Normale, in un comunicato<ref>[http://www.sns.it/storiconews/2007/maggio07/prosperi/ Normale, un falso la lettera di Prosperi alla Nazione], comunicato ufficiale sul sito della Normale, 16 maggio 2007</ref>, e Prosperi stesso, attraverso una lettera-smentita<ref>[https://docs.google.com/file/d/0BxyCYHOrRpjvV2tNc19tSlU5ZVE/edit Lettera-smentita di Adriano Prosperi], pubblicata su "La Nazione" del 17 maggio 2007. Vedi anche [http://rassegnastampa.unipi.it/rassegna/archivio/2007/05/17SIL4034.PDF Veleni a Pisa. Un "corvo" colpisce la Scuola Normale], "La Nazione", 17 maggio 2007.</ref>, denunciarono che si trattava di un falso, e che il volantino a cui faceva riferimento non esiste. La vicenda finì sulla prima pagina del ''[[Corriere della Sera]]''<ref>[http://archiviostorico.corriere.it/2007/maggio/18/Corvo_Calunnie_veleni_una_lettera_co_9_070518021.shtml Il corvo. Calunnie, veleni e una lettera falsa alla Normale di Pisa], articolo di Dino Messina sul "Corriere della Sera" del 18 maggio 2007</ref>.
 
=== Altro ===
=== La polemica sulla Biblioteca Universitaria di Pisa ===
Nel [[2016]] ha espresso posizioni vicine al movimento [[No Cav]] schierandosi a favore della tutela delle [[Alpi Apuane]]<ref>{{Cita web|url=https://firenze.repubblica.it/cronaca/2016/09/06/news/in_difesa_delle_alpi_apuane_l_appello_di_scrittori_e_intellettuali-147288351/|titolo=Carrara, in difesa delle Alpi Apuane l'appello di scrittori e intellettuali|sito=la Repubblica|data=2016-09-07|lingua=it|accesso=2021-08-03}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://www.ilgiornaledellarte.com/articoli/appello-alla-corte-costituzionale-contro-la-privatizzazione-e-lo-sfruttamento-delle-alpi-apuane/126600.html|titolo=Appello alla Corte Costituzionale contro la privatizzazione e lo sfruttamento delle Alpi Apuane|sito=Il Giornale dell'arte|lingua=IT|accesso=2021-08-03}}</ref>.
Il 29 maggio 2012 il sindaco di Pisa, [[Marco Filippeschi]], ha deliberato con una ordinanza la chiusura del Palazzo della Sapienza, sede storica dell'Università di Pisa e della Biblioteca Universitaria, per le necessarie opere di messa in sicurezza dell'immobile. Prosperi si è messo alla testa di una contestazione contro lo spostamento della Biblioteca dalla sua sede storica, polemizzando contro la decisione, temporanea ma ipotizzata anche in via permanente, di spostare il patrimonio librario presso un convento dei cappuccini situato nei pressi del centro di Pisa (San Giusto), da lui considerata "di per sé insoddisfacente da tutti i punti di vista", segnando "la rinuncia e il fallimento delle istituzioni accademiche, del governo cittadino e regionale e dei ministeri nazionali"<ref>[http://firenze.repubblica.it/cronaca/2012/06/01/news/pisa_appello_per_la_biblioteca_deve_restare_alla_sapienza-36369702/ Pisa, appello per la biblioteca: "Deve restare alla Sapienza"], "La Repubblica - Firenze", 1º giugno 2012; [http://pisanotizie.it/news/news_20120809_intervista_adriano_prosperi_trasferimento_biblioteca_convento_cappuccini.html Prosperi: “Dalla città nessuna offerta di spazi per la Biblioteca Universitaria”], "Pisanotizie", 2 giugno 2012.</ref>.
 
La decisa presa di posizione di Prosperi ha suscitato una risposta di disappunto da parte del sindaco Filippeschi<ref>[http://pisanotizie.it/news/news_20120814_filippeschi_risposta_prosperi_biblioteca_universitaria.html Filippeschi risponde a Prosperi sulla biblioteca universitaria: "Il Comune ha fatto la sua parte"], "Pisanotizie", 16 agosto 2012</ref>. [[MIBAC]], Comune e Rettorato hanno confermato i loro piani che non escludono l'eventualità di ricollocare permanentemente la Biblioteca in sede più idonea e funzionale rispetto all'antico palazzo. Prosperi ha reagito lanciando un nuovo appello simile al precedente<ref>[http://www.pisanotizie.it/news/news_20120905_lettera_aperta_appello_associazione_amici_biblioteca_universitaria.html Biblioteca, a tre mesi dalla chiusura ancora nessuna verifica strutturale. Prosperi: "Necessario un confronto pubblico"], "Pisanotizie", 5 settembre 2012</ref>.
 
== Opere ==
* ''{{Cita libro|titolo=Tra evangelismo e controriforma. [[Gian Matteo Giberti]] (1495-1543)'', [[|editore=Edizioni di Storia e Letteratura]], |città=Roma |anno=1969;}}
=== Opere principali ===
* {{Cita libro|autore=A. Prosperi-[[Carlo Ginzburg]]|titolo=Giochi di pazienza. Un seminario sul «Beneficio di Cristo»|edizione=Collana Piccola Biblioteca n.258|editore=Einaudi|città=Torino|anno=1975|isbn=88-06-43778-X}} - con due postfazioni degli autori, Collana Saggi, Quodlibet, 2020, ISBN 978-88-229-0495-9.
* ''Tra evangelismo e controriforma. [[Gian Matteo Giberti]] (1495-1543)'', [[Edizioni di Storia e Letteratura]], Roma 1969;
* {{Cita libro|titolo=Tribunali della coscienza. Inquisitori, confessori, missionari|edizione=Collana Biblioteca di cultura storica|editore=Einaudi|città=Torino|anno=1996|isbn=88-06-12670-9}} ([[Premio Nazionale Letterario Pisa]] per la ''Saggistica'')<ref>{{Cita web|url = http://www.premionazionaleletterariopisa.onweb.it/it/albo-doro|titolo = Albo d'oro|sito = premionazionaleletterariopisa.onweb.it|accesso = 7 novembre 2019}}</ref> - Nuova ed., Einaudi, 2009, ISBN 978-88-06-20052-7.
* ''Giochi di pazienza. Un seminario sul "Beneficio di Cristo"'', [[Einaudi editore|Einaudi]], Torino 1975 (con [[Carlo Ginzburg]]) ISBN 88-06-43778-X;
* ''{{Cita libro|titolo=Il Concilio di Trento e la Controriforma'', |editore=UCT, |città=Trento |anno=1999 ISBN |isbn=88-86246-45-5;}}
* ''Tribunali della coscienza. Inquisitori, confessori, missionari'', Einaudi, Torino 1996 ([[Premio Nazionale Letterario Pisa]] per la ''Saggistica'') ISBN 88-06-12670-9; n.ed. 2009 ISBN 978-88-06-20052-7;
* ''{{Cita libro|titolo=America e apocalisse e altri saggi'', |editore=Istituti editoriali e poligrafici internazionali, |città=Pisa, |anno=1999 ISBN |isbn=88-8147-135-3;}}
* ''Il Concilio di Trento e la Controriforma'', UCT, Trento 1999 ISBN 88-86246-45-5;
* ''{{Cita libro|titolo=Il Concilio di Trento: una introduzione storica'',|edizione=Collana Piccola Biblioteca.Nuova serie|editore=Einaudi, |città=Torino |anno=2001 ISBN 88-06-15877-5 ISBN |isbn=978-88-06-15877-4;}}, - in abbinamento a «[[Il Giornale]]», Milano, 2007;.
* ''America e apocalisse e altri saggi'', Istituti editoriali e poligrafici internazionali, Pisa, 1999 ISBN 88-8147-135-3;
* ''{{Cita libro|autore=A. Prosperi-[[Paolo Viola]]|titolo=Storia del mondo moderno e contemporaneo'', |altri=6 volumi, |città=Torino, |editore=Einaudi |anno=2004 (con [[Paolo Viola]]) ISBN |isbn=978-88-286-0693-2;}}
* ''{{Cita libro|titolo=L'eresia del Libro Grande. Storia di Giorgio Siculo e della sua setta'',|edizione=Collana Milano,Campi [[del sapere|editore=Feltrinelli]], |città=Milano|anno=2000 ISBN |isbn=88-07-10297-8}} e- Feltrinelli, 2011, 9788807723049;ISBN 978-88-07-723049.
* ''{{Cita libro|titolo=L'Inquisizione romana. Letture e ricerche'', |editore=Edizioni di Storia e Letteratura, |città=Roma |anno=2003 ISBN |isbn=88-8498-082-8;}}
* ''{{Cita libro|titolo=Dare l'anima. Storia di un infanticidio'',|edizione=Collana Storia|editore=Einaudi, |città=Torino |anno=2005 ISBN |isbn=88-06-16754-5;}}
* {{Cita libro|titolo=Giustizia bendata. Percorsi storici di un'immagine|edizione=Collana Storia|editore=Einaudi|città=Torino|anno=2008|isbn=978-88-06-19403-1}} ([[Premio Viareggio]] per la saggistica)<ref>{{Cita web|url = http://www.premioletterarioviareggiorepaci.it/premi/vincitori/1-Premio%20Letterario%20Viareggio-R%C3%A8paci|titolo = Premio letterario Viareggio-Rèpaci|sito = premioletterarioviareggiorepaci.it|accesso = 9 agosto 2019|dataarchivio = 15 dicembre 2017|urlarchivio = https://web.archive.org/web/20171215150847/http://www.premioletterarioviareggiorepaci.it/premi/vincitori/1-Premio%20Letterario%20Viareggio-R%C3%A8paci|urlmorto = sì}}</ref>.
* ''Il Concilio di Trento: una introduzione storica'', Einaudi, Torino 2001 ISBN 88-06-15877-5 ISBN 978-88-06-15877-4; «[[Il Giornale]]», Milano, 2007;
* ''{{Cita libro|titolo=Cause perse. Un diario civile'',|edizione=Collana Passaggi|editore=Einaudi, |città=Torino |anno=2010 ISBN |isbn=978-88-06-20432-7;}}
* ''Giustizia bendata. Percorsi storici di un'immagine'', Einaudi, Torino 2008 ([[Premio Viareggio]] per la saggistica) ISBN 88-06-19403-8 ISBN 978-88-06-19403-1;
* {{Cita libro|titolo=Eresie e devozioni. La religione italiana in età moderna. Volume I: Eresie|editore=Storia e Letteratura|città=Roma|anno=2010|isbn=978-88-6372-087-7}}
* ''Cause perse. Un diario civile'', Einaudi, Torino 2010 ISBN 978-88-06-20432-7;
* {{Cita libro|titolo=Eresie e devozioni. La religione italiana in età moderna. Volume II: Inquisitori, ebrei, streghe|editore=Storia e Letteratura|città=Roma|anno=2010|isbn=978-88-6372-102-7}}
* ''Il seme dell'intolleranza. Ebrei, eretici, selvaggi: Granada 1492'', [[Casa editrice Giuseppe Laterza & figli|Laterza]], Roma-Bari 2011 ISBN 978-88-420-9442-5.
* {{Cita libro|titolo=Eresie e devozioni. La religione italiana in età moderna. Volume III: Devozioni e conversioni|editore=Storia e Letteratura|città=Roma|anno=2010|isbn=978-88-6372-155-3}}
* ''La vocazione. Storie di gesuiti tra Cinquecento e Seicento,'' Einaudi, 2016 ISBN 978-88-06-22845-3
* ''{{Cita libro|titolo=Il seme dell'intolleranza. Ebrei, eretici, selvaggi: Granada 1492'',|edizione=Collana [[Casa editrice GiuseppeSaggi tascabili|editore=Laterza & figli|Laterza]], città=Roma-Bari |anno=2011 ISBN |isbn=978-88-420-9442-5.}}
* {{Cita libro|titolo=Delitto e perdono. La pena di morte nell'orizzonte mentale dell'Europa cristiana. XIV-XVIII secolo|edizione=Collana Storia|editore=Einaudi|città=Torino|anno=2013|isbn=978-88-06-20919-3}} [[Premio Brancati]] 2014<ref>{{Cita web|url = http://www.comune.zafferana-etnea.ct.it/Manifestazioni/Albo_doro_brancati.aspx|titolo = Albo d'oro premio Brancati|sito = comune.zafferana-etnea.ct.it|accesso = 14 ottobre 2019|dataarchivio = 30 aprile 2019|urlarchivio = https://web.archive.org/web/20190430182005/http://www.comune.zafferana-etnea.ct.it/Manifestazioni/Albo_doro_brancati.aspx|urlmorto = sì}}</ref> - Nuova edizione riveduta, Collana Piccola Biblioteca.Nuova Serie, Einaudi, 2016, ISBN 978-88-06-22686-2.
* ''{{Cita libro|titolo=La vocazione. Storie di gesuiti tra Cinquecento e Seicento,''|edizione=Collana Storia|editore=Einaudi, |città=Torino|anno=2016 ISBN |isbn=978-88-06-22845-3}}
* {{Cita libro|titolo=Identità. L'altra faccia della storia|edizione=Collana I Robison.Letture|editore=Laterza|città=Roma-Bari|anno=2016|isbn=978-88-581-2591-5}}
* {{Cita libro|titolo=Lutero. Gli anni della fede e della libertà|edizione=Collezione Le Scie|editore=Mondadori|città=Milano|anno=2017|isbn=978-88-04-67703-1}}
* {{Cita libro|titolo=Un volgo disperso. Contadini d'Italia nell'Ottocento|edizione=Collana Storia|editore=Einaudi|città=Torino|anno=2019|isbn=978-88-062-4009-7}} - Nuova ed. ampliata, Collana Piccola Biblioteca. Nuova serie, Torino, Einaudi, 2021, ISBN 978-88-062-5067-6.
* ''La notte del barbagianni. Stregoneria e riti agrari nella Toscana moderna'', Fucecchio, Edizioni Il Padule, 2020.
* {{Cita libro|titolo=Il lato sinistro|edizione=Collana Sassifraga|editore=Mauvais Livres|città=Roma|anno=2021|isbn=979-12-80264-01-5}}
* {{Cita libro|titolo=Un tempo senza storia. La distruzione del passato|edizione=Collana Vele|editore=Einaudi|città=Torino|anno=2021|isbn=978-88-062-0918-6}}
* {{Cita libro|titolo=Tremare è umano. Una breve storia della paura|editore=Solferino|città=Milano|anno=2021|isbn=978-88-282-0643-9}}
* {{Cita libro|titolo=Eresie|edizione=Collana Saggi|editore=Quodlibet|città=Macerata|anno=2021|isbn=978-88-229-0659-5}}
* {{Cita libro|titolo=Una rivoluzione passiva. Chiesa, intellettuali e religione nella storia d'Italia|edizione=Collana Storia|editore=Einaudi|città=Torino|anno=2022|isbn=978-88-062-5018-8}}
* {{Cita libro|titolo=Inquisizioni|edizione=Collana Saggi|editore=Quodlibet|città=Macerata|anno=2023|isbn=978-88-229-0660-1}}
* ''Machiavelli. Tra religione e politica'', Roma, Officina Libraria, 2024, ISBN 978-88-3367239-7
 
=== Curatele ===
* Madeleine Barot, ''Il movimento ecumenico'', [[G.Casa Editrice D'Anna|D'Anna]], Firenze-Messina, 1973;.
* ''Storia moderna attraverso i documenti'', [[Zanichelli Editore|Zanichelli]], Bologna, 1974 e 1980;.
* [[Lucien Febvre]], ''Amor sacro, amor profano: [[Margherita di Navarra]], un caso di psicologia nel '500'', Cappelli, Bologna, 1980;.
* ''I vivi e i morti'', [[Il Mulino]], Bologna, 1982;.
* [[Juan de Valdés]], ''Alfabeto cristiano'', Istituto storicoStorico italianoItaliano per l'età moderna e contemporanea, Roma 1988;.
* [[Delio Cantimori]], ''Eretici italiani del Cinquecento e altri scritti'', Einaudi, Torino, 1992 ISBN 88-06-13024-2 ISBN 88-06-16295-0;.
* [[Robert Hertz]], ''La preminenza della destra e altri saggi'', Einaudi, Torino, 1994 ISBN 88-06-12651-2;.
* ''Il padule di Fucecchio: la lunga storia di un ambiente naturale'', Edizioni di storiaStoria e letteraturaLetteratura, Roma, 1995;.
* [[Erasmo da Rotterdam]], ''Colloquia'', (con Cecilia Asso), Einaudi, Torino 2002;.
* [[Erasmo da Rotterdam]], ''Scritti religiosi e morali'', (con Cecilia Asso), Collezione I Millenni, Einaudi, Torino 2004 ISBN 88-06-16793-6;.
* ''[[Misericordia|Misericordie]]: conversioni sotto il patibolo tra Medioevo ed età moderna'', Ed.Edizioni della Normale, Pisa, 2007, ISBN 978-88-7642-226-3;.
* ''Chiesa cattolica e mondo moderno: scritti in onore di [[Paolo Prodi]]'', (con Pierangelo Schiera e Gabriella Zarri), Il Mulino, Bologna, 2007 ISBN 978-88-15-12073-1;.
* {{cita libro|curatore=Adriano Prosperi|curatore2= Vincenzo Lavenia|curatore3= John Tedeschi|titolo=Dizionario storico dell'Inquisizione|url = https://ricerca.sns.it/handle/11384/39698|editore=Edizioni della Normale|data= 2010|ISBN=8876423230}}
* '' Dizionario storico dell'Inquisizione'', a cura di, con Vincenzo Lavenia e John Alfred Tedeschi, 4 voll., Edizioni della [[Scuola normale superiore di Pisa|Scuola Normale Superiore]], Pisa, 2010 ISBN 978-88-7642-323-9.
* {{Cita libro|titolo=Tortura|altri=con Alberto Di Martino|editore=Scuola Normale Superiore|città=Pisa|anno=2017|isbn=978-88-764-2602-5}}
* {{Cita libro|autore=Delio Cantimori|titolo=Lutero|editore=Edizioni della Normale|città=Pisa|anno=2018|isbn=978-88-764-2614-8}}
* {{Cita libro|autore=[[Antonio Musa Brasavola]]|titolo=La vita di Iesu Cristo|altri=con Anna Corsi Prosperi, 3 voll.|edizione=Collezione Biblioteca|editore=Aragno|città=Torino|anno=2020|isbn=978-88-938-0074-7}}
* {{Cita libro|autore=Delio Cantimori|titolo=Ulrico von Hutten e i rapporti fra Rinascimento e Riforma|editore=Aragno|città=Torino|anno=2022}}
 
== Note ==
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* [[Armando Saitta]]
* [[Inquisizione]]
*[https://edizioni.sns.it/it/testi-online/dizionario-storico-dell-inquisizione-332.html Dizionario storico dell'Inquisizione] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20200813173617/https://edizioni.sns.it/it/testi-online/dizionario-storico-dell-inquisizione-332.html |date=13 agosto 2020 }}
 
== Altri progetti ==
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== Collegamenti esterni ==
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{{Premio Viareggio / Saggistica}}
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