Gilbert Keith Chesterton: differenze tra le versioni

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{{Citazione|La Bibbia ci dice di amare i nostri vicini e anche di amare i nostri nemici; probabilmente perché generalmente si tratta delle stesse persone|G.K. Chesterton, in un'articolo pubblicato sul [[The Illustrated London News]]; 16 luglio 1910<ref>https://www.chesterton.org/quotations/RELIGION-AND-FAITH/</ref>}}{{Bio
{{Citazione|Tutta la scienza, anche la scienza divina, è una sublime storia gialla. Solo che non è impostata per rivelare perché un uomo sia morto, ma il segreto più oscuro del perché egli viva.|Gilbert Keith Chesterton, ''La mia fede''<ref>Tratto da ''[http://www.cse.dmu.ac.uk/~mward/gkc/books/The_Thing.txt The Thing]'' ("La cosa"), opera tradotta in italiano con molti titoli diversi, ad esempio come ''La mia fede''.</ref>}}
{{Bio
|Nome = Gilbert Keith
|Cognome = Chesterton
|PostCognomeVirgola =a voltespesso citato come '''G. K. Chesterton'''
|Sesso = M
|LuogoNascita = Londra
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|GiornoMeseMorte = 14 giugno
|AnnoMorte = 1936
|AttivitàAltre = , [[critica artistica|critico d'arte]] e [[poeta]]
|Epoca = 1900
|Attività = scrittore
|Attività2 = giornalista
|Attività3 = aforistacritico letterario
|Nazionalità = britannico
|AttivitàAltre= {{sp}}e [[intellettuale]]
|PostNazionalità =
|Nazionalità = inglese
|Immagine = GilbertG. K. Chesterton at work.jpg
|DimImmagine = 300
}}[[File:GK Chesterson signature.svg|thumb|220px|Firma]]
|Didascalia = G. K. Chesterton nel suo studio
}}
 
Chesterton è ampiamente considerato uno degli scrittori più influenti del [[XX secolo|Novecento]],<ref>{{Cita web|lingua=en|autore=Alexia Vazquez|url=https://medium.com/@vazquezalexia3/g-k-chesterton-the-best-writer-of-the-20th-century-09674a75ea69|titolo=G.K. Chesterton: The Best Writer of the 20th Century|sito=Medium|data=2024-10-13|accesso=2025-09-12}}</ref> nonché uno dei massimi rappresentanti [[Chiesa cattolica|cattolici]] della [[storia della letteratura]].<ref>{{Cita web|lingua=it|url=https://www.treccani.it/enciclopedia/gilbert-keith-chesterton/|titolo=Chesterton, Gilbert Keith - Enciclopedia|sito=Treccani|accesso=2025-03-27}}</ref><ref>{{Cita web|lingua=en|url=https://www.ncregister.com/news/g-k-chesterton-became-catholic-100-years-ago-drawn-in-by-jerusalem-and-our-lady|titolo=G.K. Chesterton Became Catholic 100 Years Ago, Drawn in by Jerusalem and Our Lady|sito=NCR|data=2022-03-08|accesso=2025-03-27}}</ref><ref>{{Cita web|lingua=en-US|url=https://www.chesterton.org/|titolo=Home|sito=Society of Gilbert Keith Chesterton|accesso=2025-09-09}}</ref>
Scrittore estremamente prolifico e versatile, scrisse un centinaio di libri, contributi per altri duecento, centinaia di poesie, un poema epico, cinque drammi, cinque romanzi e circa duecento racconti, tra cui la popolare serie con protagonista la figura di [[padre Brown]]. Fu autore inoltre di più di quattromila saggi per giornali.<ref>{{Cita web
[[File:GK Chesterson signature.svg|miniatura|Firma di G.K Chesterton]]
Scrittore estremamente prolifico e versatile, egli scrisse oltre ottanta libri,<ref>{{Cita web|lingua=it|url=https://www.treccani.it/enciclopedia/gilbert-keith-chesterton_(Enciclopedia-Italiana)/|titolo=CHESTERTON, Gilbert Keith - Enciclopedia|sito=Treccani|accesso=2025-06-26}}</ref> centinaia di poesie e racconti e numerose [[Dramma|opere teatrali]].<ref>{{Cita web|url=https://www.iltimone.org/news-timone/la-straordinaria-poesia-lepanto-letta-come-brgk-ch/|titolo=Poetica di G.K Chesterton - Il Timone}}</ref> Egli è anche noto per essere il creatore della popolare serie con protagonista la figura di [[padre Brown]].<ref>{{Cita web|lingua=en-US|autore=Dale Ahlquist|url=https://www.chesterton.org/who-is-this-guy/|titolo=Who is G.K. Chesterton?|sito=Society of Gilbert Keith Chesterton|data=2014-02-26|accesso=2025-03-27}}</ref><ref name="chesterton.org">{{Cita web
|url = http://www.chesterton.org/who-is-this-guy/
|titolo = Who is this Guy and Why Haven’t I Heard of Him?
|autore = [[Dale Ahlquist]]
|sito = chesterton.org - Sito ufficiale della [[Società chestertoniana americana]]
|lingua = en
|accesso = 3 luglio 2016
}}</ref> Tra le figure che hanno elogiato le [[Opere di Gilbert Keith Chesterton|opere di Chesterton]] figurano letterati come il [[premio Nobel]] [[Sigrid Undset]], [[Ernest Hemingway]], [[Italo Calvino]] e [[T. S. Eliot|T.S Eliot]], ma anche intellettuali come [[Antonio Gramsci]] e [[George Bernard Shaw]].<ref>{{Cita web|lingua=en-US|autore=Dale Ahlquist|url=https://www.chesterton.org/who-is-this-guy/|titolo=Who is G.K. Chesterton?|sito=Society of Gilbert Keith Chesterton|data=2014-02-26|accesso=2025-09-12}}</ref><ref>{{Cita web|lingua=en-US|autore=Dale Ahlquist|url=https://www.chesterton.org/lecture-13/|titolo=Lecture 13-George Bernard Shaw|sito=Society of Gilbert Keith Chesterton|data=2010-12-07|accesso=2025-09-12}}</ref>
}}</ref>
 
Amò molto il [[paradosso]] e la [[polemica]], contribuendo inoltre alla teoria economica del [[distributismo]].
Egli utilizzò molto il [[paradosso]] e la [[polemica]],<ref>{{Cita web|lingua=en-US|autore=Joseph Pearce|url=https://theimaginativeconservative.org/2023/02/gk-chesterton-other-brother-joseph-pearce.html|titolo=Chesterton’s Other Brother|sito=The Imaginative Conservative|data=2023-02-20|accesso=2025-06-26}}</ref> contribuendo inoltre alla teoria economica del [[distributismo]], che teorizzò con l'amico e collega [[Hilaire Belloc]]. Con quest'ultimo, Chesterton formò un sodalizio intellettuale e umano, spesso definito ''[[Gilbert Keith Chesterton# Il "Chesterbelloc"|Chesterbelloc]]'', che divenne simbolo di un sofisticato ed originale [[Dottrina della Chiesa cattolica|pensiero cattolico]].<ref>{{Cita web|url=https://www.corsiadeiservi.it/it/default1.asp?page_id=834|titolo=:: Corsia dei Servi :: La proposta distributista di Belloc e Chesterton|sito=www.corsiadeiservi.it|accesso=2025-06-26}}</ref><ref>{{Cita web|lingua=it-IT|url=https://startingfinance.com/approfondimenti/distributismo-il-ritorno-al-sistema-economico-medievale/|titolo=Distributismo, il ritorno al sistema economico medievale {{!}} Starting Finance|data=2016-11-09|accesso=2025-06-27}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://modjourn.org/essay/the-chesterbelloc/|titolo=Modernist Journals {{!}} The Chesterbelloc|sito=modjourn.org|accesso=2025-06-27}}</ref>
 
== Biografia ==
{{Citazione|Tutta la scienza, anche la scienza divina, è una sublime storia gialla. Solo che non è impostata per rivelare perché un uomo sia morto, ma il segreto più oscuro del perché egli viva.|Gilbert Keith Chesterton, ''La mia fede''<ref>Tratto da ''[http://www.cse.dmu.ac.uk/~mward/gkc/books/The_Thing.txt The Thing]'' ("La cosa"), opera tradotta in italiano con molti titoli diversi, ad esempio come ''La mia fede''.</ref>}}
[[File:G. K. Chesterton at the age of 13.jpg|thumb|right|180px|Gilbert all'età di 13 anni.]]
[[File:G. K. Chesterton at the age of 13.jpg|thumb|upright=0.8|Gilbert all'età di 13 anni.]]
=== Infanzia e studi ===
{{Citazione|Inchinandomi con la mia cieca credulità di sempre di fronte alla mera autorità e alla tradizione dei padri, bevendomi superstiziosamente una storia che all'epoca non fui in grado di verificare in persona, sono fermamente convinto di essere nato il 29 maggio del 1874 a Campden Hill, Kensington; e di essere stato battezzato secondo il rito anglicano nella piccola chiesa di Saint George, che si trova di fronte alla torre dell'acquedotto, immensa a dominare quell'altura. Non attribuisco nessun significato al rapporto tra i due edifici; e nego sdegnosamente che la chiesa possa essere stata scelta perché era necessaria l'intera forza idrica della zona occidentale di Londra per fare di me un cristiano.<ref>Chesterton G. K. "Autobiografia", 1936</ref>}}
 
Gilbert Keith Chesterton nacque a [[Londra]] il 29 maggio [[1874]] da una famiglia [[borghesia|borghese]] di confessione [[anglicana]] ma che successivamente aderì alla [[Unitarianismo|Chiesa Unitariana]]. Il padre era Edward Chesterton, originale [[agente immobiliare]] in società con il fratello,<ref>L'agenzia cui diedero vita il padre e lo zio di Gilbert esiste tuttora a Londra.</ref> la mammamadre era Marie-Louise Grosjean, figlia di un predicatore laico [[calvinista]] svizzero e di una donna scozzese che aprì al nipote Gilbert il mondo delle [[fiabe]], cui questi rimarrà legato per sempre.
 
Ebbe una sorella, morta in tenera età, ed il fratello [[Cecil Chesterton|Cecil]], più giovane di lui di cinque anni, con cui costituì un sodalizio culturale oltre che familiare notevolissimo. Alla nascita del fratello Chesterton riferisce − nella—nella sua [[autobiografia]] di aver detto soddisfatto: "«Finalmente avrò un pubblico a cui parlare"».
 
[[File:G.K. Chesterton at the age of 17.jpg|thumb|left|180pxupright=0.8|Chesterton all'età di 17 anni.]]
Gilbert impara a leggere piuttosto tardi, e nei primi anni della suadi vita viene considerato di intelletto non molto sveglio. Viene educato alla St Paul's School, quindi frequenta la Slade School of Art dove studia pittura e, in seguito, l'[[University College (Londra)|University College di Londra]], che però abbandonerà senza aver conseguito la laurea.
 
=== Depressione e rinascita ===
{{Citazione|Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l'incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Combatteremo per i prodigi visibili come se fossero invisibili. Guarderemo l'erba e i cieli impossibili con uno strano coraggio. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.<ref>[[G. K. Chesterton]], "Eretici", 1921</ref>}}
 
A vent'anni, complici l'insuccesso universitario, l'allontanamento dai rapporti di amicizia del periodo scolastico e l'insorgere di tante domande sulla vita, Chesterton viene colpito da una grave forma di [[disturbo depressivo|depressione]] e da una crisi di [[Scetticismo filosofico|scetticismo]] durante la quale si avvicina al [[solipsismo]] e allo [[spiritismo]]. Ne parlerà esplicitamente anche nella sua ''[[Autobiografia (Chesterton)|Autobiografia]]''.<ref name=bio/> Superata questa grave crisi attraverso le letture, in particolare del ''[[Libro di Giobbe]]'', si assiste ad una vera e propria rinascita e al suo ritorno al [[cristianesimo]].<ref name="bio" />
 
[[File:Gilbert Keith Chesterton01.jpg|thumb|Chesterton fotografato nel 1905.|sinistra|261x261px]]Nel [[1895]] Chesterton inizia a lavorare per l'[[editore]] londinese [[Redway]] e per [[T. Fisher Unwin]]. Molti suoi lavori, poi raccolti nel volume dal titolo ''The defendant'' (l'opera, il cui titolo significa letteralmente ''L'imputato'', è stata inizialmente tradotta in italiano come ''[[Il bello del brutto]]'') vengono pubblicati in giornali come ''The Speaker'', il ''Daily News'', l{{'}}''[[Illustrated London News]]'', l{{'}}''Eye Witness'', il ''New Witness'' (questi ultimi due sono fogli a cui diede vita Chesterton stesso, il primo con suo fratello Cecil e [[Hilaire Belloc]], il secondo con Belloc dopo la morte a causa della [[prima guerra mondiale]] di suo fratello Cecil), e nel settimanale che egli dirige personalmente per undici anni, il ''[[GK's Weekly]]''.<ref name=bio/>
Superata questa grave crisi attraverso le letture, in particolare del ''[[Libro di Giobbe]]'', si assiste ad una vera e propria rinascita e al suo ritorno al [[cristianesimo]].<ref name=bio/>
 
Nel [[1895]] Chesterton inizia a lavorare per l'[[editore]] londinese [[Redway]] e per [[T. Fisher Unwin]]. Molti suoi lavori, poi raccolti nel volume dal titolo ''The defendant'' (l'opera, il cui titolo significa letteralmente ''L'imputato'', è stata inizialmente tradotta in italiano come ''[[Il bello del brutto]]'') vengono pubblicati in giornali come ''The Speaker'', il ''Daily News'', l<nowiki>'</nowiki>''[[Illustrated London News]]'', l<nowiki>'</nowiki>''Eye Witness'', il ''New Witness'' (questi ultimi due sono fogli a cui diede vita Chesterton stesso, il primo con suo fratello Cecil e [[Hilaire Belloc]], il secondo con Belloc dopo la morte a causa della [[prima guerra mondiale]] di suo fratello Cecil), e nel settimanale che egli dirige personalmente per undici anni, il ''[[GK's Weekly]]''.<ref name=bio/>
 
[[File:Gilbert Keith Chesterton01.jpg|thumb|180px|Chesterton fotografato nel 1905.]]
Nel [[1900]] scrive la sua prima raccolta di poesie, ''[[Il cavaliere pazzo e altre poesie|The Wild Knight]]'', a cui seguiranno articoli di critica letteraria sullo ''Speaker'' e sul ''Daily News''. L'anno seguente sposa [[Frances Blogg]]. Nel 1905 pubblica ''[[Eretici (saggio)|Eretici]]''. Tre anni dopo, nel [[1908]], scrive ''[[Ortodossia (saggio)|Ortodossia]]'', forse il suo saggio più importante, una sorta di autobiografia filosofica, che continua in parte tematiche apparse nell'opera del 1905. Nel [[1909]] si trasferisce con la moglie a [[Beaconsfield]] dove vivrà fino alla morte.<ref name=bio/>
 
Tra il [[1911]] e il [[1936]] Chesterton inizia a scrivere i [[Padre Brown|racconti di padre Brown]] (molti dei quali ancora inediti).
Nel 1914 una grave malattia gli fa rischiare la vita.<ref name=bio>[httphttps://uomovivo.blogspot.it/p/chi-e-gilbert-keith-chesterton.html Biografia a cura della Società Chestertoniana Italiana]</ref>
 
Dopo lo scoppio della [[prima guerra mondiale]] Chesterton fonda con lo scrittore Hilaire Belloc la [[Lega distributista]] allo scopo di aiutare lo sviluppo della piccola proprietà e della piccola industria mediante la divisione e la ridistribuzione delle grandi proprietà [[latifondismo|latifondiste]]. Di Belloc fu molto amico, tanto che [[George Bernard Shaw]] coniò il termine "Chesterbelloc" per indicare il loro sodalizio letterario e di amicizia.<ref name=bio/>
Dopo lo scoppio della [[prima guerra mondiale]] Chesterton fonda con lo scrittore [[Hilaire Belloc]] la [[Distributismo|Lega distributista]] allo scopo di aiutare lo sviluppo della piccola proprietà e della piccola industria mediante la divisione e la ridistribuzione delle grandi proprietà [[latifondismo|latifondiste]]. Di Belloc fu molto amico, tanto che [[George Bernard Shaw]] coniò il termine "''Chesterbelloc''" per indicare il loro sodalizio letterario e di amicizia.<ref name="bio" />
 
===Conversione al cattolicesimo===
{{Citazione|Il momento peggiore per un ateo è quando prova un sentimento di gratitudine e non ha nessuno da ringraziare.|G.K Chesterton}}
Nel [[1922]] Chesterton lascia l'[[anglicanesimo]] e si converte al [[cattolicesimo]], anche grazie all'amicizia di padre [[John O'Connor]] (il sacerdote irlandese che gli ispirerà il personaggio di [[padre Brown]]) e di Hilaire Belloc. Viene battezzato da padre [[Vincent McNabb]], frate [[Ordine Domenicano|domenicano]], anche lui fervente distributista ed irlandese come padre O'Connor.<ref name=bio/>
Nel [[1922]] Chesterton lascia l'[[anglicanesimo]] e si converte al [[cattolicesimo]] a cui da molti anni si era già avvicinato, anche grazie all'amicizia di padre [[John O'Connor (religioso inglese)|John O'Connor]] (il sacerdote irlandese che gli ispirerà il personaggio di [[padre Brown]]) e di [[Hilaire Belloc]]. Viene battezzato da [[Vincent McNabb]], padre [[Ordine Domenicano|domenicano]], anche lui fervente distributista ed irlandese come padre O'Connor.<ref name=bio/>
 
Nel [[1934]], dopo aver ricevuto diverse [[laurea ad honorem|lauree ''honoris causa'']] dalle [[Università di Edimburgo]], [[Dublino]] e di [[Università di Notre Dame|Notre Dame]], gli viene conferito il titolo di cavaliere dell'[[Ordine di San Gregorio Magno]].<ref name=bio/>
 
Lontano da ogni forma di [[irenismo]] e di [[ottimismo]] mondano, denunciò la scristianizzazione della modernità, più dovuta allo smarrimento della ragione che della morale: «Il mondo moderno ha subìto un tracollo mentale, molto più consistente del tracollo morale».<ref>{{Cita web|url=https://lanuovabq.it/it/chesterton-compie-150-anni-un-antidoto-contro-il-male-dilagante|titolo=Chesterton compie 150 anni, un antidoto contro il male dilagante|sito=lanuovabq.it|lingua=it|accesso=30 maggio 2024}}</ref>
Nello stesso anno, fu candidato al [[premio Nobel per la letteratura]], poi assegnato a [[Luigi Pirandello]]<ref>Luigi Pirandello, ''Tutti i romanzi'', 2 voll., Milano, A. Mondadori, 1973</ref>.
[[File:GK Chesterton (1920s).jpg|sinistra|miniatura|G.K Chesterton negli [[Anni 1920|anni '20]]]]
 
=== Scomparsa ===
 
Gilbert Keith Chesterton morì la mattina del 14 giugno [[1936]] di [[insufficienza cardiaca]], dopo quella che lui definì "''una vita immeritatamente felice''". Ad assisterlo, nei due giorni precedenti la morte, sua moglie Frances Blogg, la segretaria Dorothy Collins (una sorta di figlia per i Chesterton) ede alcuni amici: padre [[John O'Connor (religioso inglese)|John O'Connor]], che diceva messa per la sua guarigione; padre [[Vincent McNabb]], che cantò secondo l'antico uso domenicano il ''[[Salve Regina]]'' e che, vedendo sul tavolo la penna con cui Gilbert aveva scritto migliaia di pagine, la prese e la benedisse; monsignor Smith, il suo [[parroco]], che gli impartì l'[[estrema unzione]] e l'[[eucaristia]].<ref name=bio/><ref>Maisie Ward, ''Gilbert Keith Chesterton'', p. 552</ref>
 
Le ultime parole, il giorno prima della morte, furono per la moglie ("ciao, mia amata") e per la segretaria ("ciao, cara"). La sua bara, troppo grande per essere trasportata per le scale (Gilbert era alto circa un metro e novanta e pesava oltre centotrenta chilogrammi), dovette essere calata dalla finestra. Il funerale si svolse a Beaconsfield e seguì circa un mese dopo una messa celebrata nella [[cattedrale di Westminster]]; eil panegirico fu officiatopronunciato da mons. [[Ronald Knox]], anche lui convertito e scrittore di gialli.<ref name=bio/><ref>Lauer, Quentin (1991). ''G.K. Chesterton: Philosopher Without Portfolio.'' New York City, NY: Fordham University Press, p. 25.</ref><ref>Barker, Dudley (1973). ''G. K. Chesterton: A Biography.'' New York: Stein and Day, p. 287.</ref>
 
Chesterton è sepolto nel cimitero cattolico di [[Beaconsfield]], situato avicino fianco dellaalla Chiesa parrocchiale di Santa Teresa del Bambin Gesù, nel [[Buckinghamshire]].<ref name=bio/>
 
[[Papa Pio XI]] inviò un [[telegramma]] al capo della gerarchia ecclesiastica in Inghilterra in cui si diceva che il papaPapa pregava e piangeva la morte di colui che definiva "devoto figlio della Santa Chiesa, difensore ricco di doti della Fede Cattolica" (una parte dell'espressione usata dal papa suonava in latino ''[[defensor fidei]]''). Era la seconda volta che un [[papaPapa]] dava il titolo di ''Difensore della Fede'' a un inglese (la prima era stata adda parte di [[papa Leone X]] a [[Enrico VIII d'Inghilterra|Enrico VIII]]). I giornali laici non vollero pubblicare per intero il telegramma del papaPapa, perché dava ad un suddito un titolo che spetta al [[re d'Inghilterra]].<ref>{{Cita web|url=https://www.osservatoreromano.va/it/news/2022-07/quo-173/il-mio-nome-e-lazzaro-e-sono-vivo.html|titolo=Il mio nome è Lazzaro e sono vivo - L'Osservatore Romano|sito=www.osservatoreromano.va|lingua=it|accesso=30 maggio 2024}}</ref>
 
== Posterità e influenza culturale ==
* Chesterton fu il destinatario postumo di una delle lettere immaginari del volume ''[[Illustrissimi]]'' di [[Albino Luciani]], poi divenuto [[papa Giovanni Paolo I]].
* A Chesterton è intitolato il [[cratere Chesterton]] su [[Mercurio (pianeta)|Mercurio]]<ref>{{Cita web
|url = http://planetarynames.wr.usgs.gov/Feature/15033
|titolo = Chesterton
|sito = Gazetteer of Planetary Nomenclature
|lingua = en
|accesso = 22 dicembre 2015
}}</ref>.
* La Società Chestertoniana Argentina ha proposto ripetutamente alla [[Chiesa cattolica]] che venisse avviato l'iter di [[canonizzazione]] di Chesterton. Il cardinale [[Jorge Mario Bergoglio]], futuro [[Papa Francesco]], ha approvato, per uso privato, tre giorni prima di salire al [[Soglio di Pietro]], la versione spagnola di una preghiera d’intercessione allo scrittore inglese, composta originariamente in inglese sul modello di una orazione al futuro beato [[John Henry Newman]], diffusa in Canada negli anni 1930.<ref>[http://www.lanuovabq.it/it/articoli-gk-chesterton-anche-bergoglio-lo-vuole-santo-7379.htm G.K. Chesterton, anche Bergoglio lo vuole santo]</ref> L'indagine per una possibile apertura di una causa di beatificazione di Chesterton è iniziata il 1º agosto [[2013]], per iniziativa del vescovo britannico Peter John Haworth Doyle.<ref>[http://www.tempi.it/chesterton-avviata-indagine-causa-beatificazione-gkc#.V62ANhK4QdU Avremo un san Chesterton? Avviata l’indagine per la causa di beatificazione di GKC]</ref>
* La [[Chiesa episcopale degli Stati Uniti d'America]], parte della [[Comunione anglicana]], ha deciso invece di commemorare Chesterton il 13 giugno di ogni anno.
* Lo scrittore [[agnostico]] [[Jorge Luis Borges]] e quello cattolico di [[fantasy]] [[J.R.R. Tolkien]] furono grandi appassionati di Chesterton. In particolare, Borges ha detto:
{{quote|La letteratura è una delle forme della felicità; forse nessuno scrittore mi ha dato tante ore felici come Chesterton.}}<ref>Nota biobibliografica in G. K. Chesterton, ''[https://books.google.it/books?id=0cg-DQAAQBAJ&pg=PT166&lpg=PT166&dq=La+letteratura+%C3%A8+una+delle+forme+della+felicit%C3%A0;+forse+nessuno+scrittore+mi+ha+dato+tante+ore+felici+come+Chesterton.&source=bl&ots=9kF-zRHDUu&sig=Z5RMH2Oe5WiL-kt1PE2di09xBF0&hl=it&sa=X&ved=0ahUKEwiG7omS75TQAhWHXhQKHceyCscQ6AEIGzAA#v=onepage&q=La%20letteratura%20%C3%A8%20una%20delle%20forme%20della%20felicit%C3%A0%3B%20forse%20nessuno%20scrittore%20mi%20ha%20dato%20tante%20ore%20felici%20come%20Chesterton.&f=false San Tommaso]'', Edizioni Lindau, 2008</ref>
{{F|scrittori britannici|data=aprile 2008}}
* ''L'Uomo Eterno'' contribuì alla conversione dell'amico di Tolkien [[Clive Staples Lewis]] al cristianesimo, mentre il romanzo ''Il Napoleone di Notting Hill'' ispirò [[Michael Collins (patriota irlandese)|Michael Collins]] a condurre gli irlandesi alla vittoria contro il dominio inglese.
* Chesterton scrisse anche un saggio sull'''[[Illustrated London News]]'' che ispirò [[Mohandas Gandhi]] a guidare il movimento che portò alla fine del dominio coloniale britannico in India.
 
== L'attività di scrittore e pensatore ==
{{Torismo}}
{{quote|Uomini che cominciano a combattere la Chiesa per amore della libertà e dell'umanità, finiscono per combattere anche la libertà e l'umanità pur di combattere la Chiesa.|G.K. Chesterton, ''Ortodossia''}}
{{citazione|Uomini che cominciano a combattere la Chiesa per amore della libertà e dell'umanità, finiscono per combattere anche la libertà e l'umanità pur di combattere la Chiesa.|G.K. Chesterton, ''Ortodossia''}}
Chesterton è stato [[giornalista]], [[polemista]] e [[scrittore]] fertilissimo; in trent'anni ha infatti scritto quasi cento libri tra cui alcuni saggi e biografie (su [[Charles Dickens]], [[Francesco d'Assisi]] e [[Tommaso d'Aquino]]), composto poesie, opere teatrali (''[[Magia: commedia fantastica|Magia]]''), romanzi, racconti brevi, un numero difficilmente calcolabile di articoli di giornale (firmati GKC) e partecipato a numerose dispute con [[H. G. Wells]] e [[George Bernard Shaw]]. È inoltre uno dei pochi intellettuali ad avere avuto il coraggio di opporsi pubblicamente alla [[guerra boera]]. Quando gli fu commissionato di scrivere un libro su [[san Tommaso d'Aquino]], mandò la segretaria a scegliere una pila di libri su san Tommaso in biblioteca, aprì il primo in cima alla pila, lo scorse con il dito, lo chiuse e procedette a dettare un libro su san Tommaso<ref>Maisie Ward, ''Chesterton'', Sheed and Ward, London)</ref>. Scrisse questo libro in contemporanea ad altri, per cui, mentre dettava gli altri libri alla Collins che li dattilografava, ogni tanto intercalava e chiedeva: "Vogliamo fare un po' di ''Tommy''?", riferendosi alla biografia del Santo Aquinate. Il riconosciuto studioso tomistico [[Étienne Gilson]] ne disse: "Lo considero senza possibilità di paragone il miglior libro mai scritto su san Tommaso. Nulla di meno del genio può rendere ragione di un tale risultato...". Oltre alla filosofia del santo della [[Scolastica]], presenta ragionamenti di Chesterton e caustici aforismi:{{quote|Non va bene dire a un [[ateo]] che è un ateo, o attribuire a chi nega l'[[immortalità dell'anima|immortalità]] l'infamia di negarla, o pensare che si possa costringere un avversario ad ammettere di aver torto dimostrandogli che ha torto in base ai principi di qualcun altro, e non ai suoi. [...] È questo il senso di una massima attribuita al grande san [[Luigi IX di Francia|Luigi]], re di Francia, che le persone superficiali citano come un esempio di fanatismo; il senso è che con un infedele si deve o discutere come un vero filosofo sa fare, oppure "infilargli in corpo una spada più profondamente che si può."<ref>Cap. 3, p. 95</ref>}}
 
[[File:Gilbert Keith Chesterton.jpg|thumb|220px|Fotografia di Chesterton]]
Chesterton è stato [[giornalista]], polemista e [[scrittore]] fertilissimo; in trent'anni ha infatti scritto quasi cento libri tra cui alcuni saggi e biografie (su [[Charles Dickens]], [[Francesco d'Assisi]] e [[Tommaso d'Aquino]]), composto poesie, opere teatrali (''[[Magia: commedia fantastica|Magia]]''), romanzi, racconti brevi, un numero difficilmente calcolabile di articoli di giornale (firmati GKC) e partecipato a numerose dispute con [[H. G. Wells]] e [[George Bernard Shaw]]. È stato uno degli scrittori più prolifici del Novecento<ref>{{Cita web|url=https://www.notizie.today/post/chi-era-gilbert-key-chesterton-lo-scrittore-piu-prolifico-del-novecento-294597.html|titolo=Chi era Gilbert Key Chesterton, lo scrittore più prolifico del Novecento|sito=Notizie Today|accesso=30 maggio 2024}}</ref>. È inoltre uno dei pochi intellettuali ad avere avuto il coraggio di opporsi pubblicamente alla [[guerra boera]]. Quando gli fu commissionato di scrivere un libro su [[san Tommaso d'Aquino]], mandò la segretaria a scegliere una pila di libri su san Tommaso in biblioteca, aprì il primo in cima alla pila, lo scorse con il dito, lo chiuse e procedette a dettare un libro su san Tommaso<ref name="chesterton.org" />. Scrisse questo libro in contemporanea ad altri, per cui, mentre dettava gli altri libri alla Collins che li dattilografava, ogni tanto intercalava e chiedeva: "Vogliamo fare un po' di ''Tommy''?", riferendosi alla biografia del Santo Aquinate. Il riconosciuto studioso tomistico [[Étienne Gilson]] ne disse: "Lo considero senza possibilità di paragone il miglior libro mai scritto su san Tommaso. Nulla di meno del genio può rendere ragione di un tale risultato...". Oltre alla filosofia del santo della [[Scolastica (filosofia)|Scolastica]], presenta ragionamenti di Chesterton e caustici aforismi:
Collaborò, tra l'altro, alle riviste italiane ''[[La Ronda]]'' (animata tra gli altri da [[Emilio Cecchi]], che lo incontrò e intervistò più volte) e ''[[Frontespizio (rivista)|Frontespizio]]''.
 
{{citazione|Non va bene dire a un [[ateo]] che è un ateo, o attribuire a chi nega l'[[immortalità dell'anima|immortalità]] l'infamia di negarla, o pensare che si possa costringere un avversario ad ammettere di aver torto dimostrandogli che ha torto in base ai principi di qualcun altro, e non ai suoi. [...] È questo il senso di una massima attribuita al grande san [[Luigi IX di Francia|Luigi]], re di Francia, che le persone superficiali citano come un esempio di fanatismo; il senso è che con un infedele si deve o discutere come un vero filosofo sa fare, oppure "infilargli in corpo una spada più profondamente che si può."<ref>Cap. 3, p. 95</ref>}}
[[File:Gilbert Keith Chesterton.jpg|thumb|Fotografia di Chesterton]]
Collaborò, tra l'altro, alle riviste italiane ''[[La Ronda]]'' (animata tra gli altri da [[Emilio Cecchi]], che lo incontrò e intervistò più volte) e ''[[Il Frontespizio]]''.
 
Chesterton è stato un oppositore del movimento popolare delle cd. suffragette, che rivendicava l'estensione del diritto di voto alle donne che all'epoca (primi anni del Novecento) ne erano prive, avendo tra l'altro affermato, nel proprio libro "Cosa c'è di sbagliato nel mondo" (1910), che la maggior parte delle donne in realtà non avrebbe desiderato votare considerando la partecipazione alla politica indegna della propria identità sessuale, e che quindi sarebbe stato un atto di democrazia negare il voto alle donne. Anche nella raccolta di articoli e saggi intitolata "All things considered" (1908) Chesterton sostiene che la rappresentazione popolare delle suffragette come donne brutte e sciatte sarebbe stata erronea, ma che l'istinto ad essa sottostante sarebbe stato invece giusto, in quanto alla base del movimento vi sarebbe la volontà di rendere la donna priva di dignità e grottesca.
 
===CriticoCritica letteraria e ricerca filosofica===
Gli scritti di Chesterton sono spesso definiti brillanti, arguti, umoristici e spesso anche paradossali, soprattutto quando si tratta di commentare la [[politica]], l'[[economia]], la [[filosofia]], la [[teologia]]. In particolare la sua critica letteraria e filosofica ha fatto sì che Chesterton venisse spesso accostato a scrittori come Charles Dickens, [[Oscar Wilde]], il suo contemporaneo ed amico George Bernard Shaw e [[Samuel Butler]].
Ciò che tuttavia lo contraddistingue è il fatto di pervenire a conclusioni spesso diametralmente opposte rispetto ai suoi predecessori e ai suoi contemporanei. In ''Eretici'' ad esempio, parlando di Oscar Wilde, Chesterton scrive: "La stessa lezione (di chi cerca pessimisticamente il piacere fine a se stesso) viene dalla desolata filosofia di Oscar Wilde. È la religione del ''carpe diem''; ma la religione del ''carpe diem'' non è la religione della gente felice, ma delle persone estremamente infelici. La gioia non coglie i boccioli di rosa mentre ancora può farlo; i suoi occhi fissano la rosa immortale che vide [[Dante]]".
 
Ciò che tuttavia lo contraddistingue è il fatto di pervenire a conclusioni spesso diametralmente opposte rispetto ai suoi predecessori e ai suoi contemporanei. In ''Eretici'' ad esempio, parlando di Oscar Wilde, Chesterton scrive: "La stessa lezione (di chi cerca pessimisticamente il piacere fine a se stesso) viene dalla desolata filosofia di Oscar Wilde. È la religione del ''carpe diem''; ma la religione del ''carpe diem'' non è la religione della gente felice, ma delle persone estremamente infelici. La gioia non coglie i boccioli di rosa mentre ancora può farlo; i suoi occhi fissano la rosa immortale che vide [[Dante]]". Su [[Marx]] e [[Aldous Huxley]] scrisse invece:
Su [[Marx]] e [[Aldous Huxley]] scrisse invece: {{quote|Marx chiamerebbe la fede l’[[oppio]] dei popoli, e io la chiamerei piuttosto il [[vino]] dei popoli. (…) In questo caso è interessante mettere a paragone il logico con il letterato, che da sempre è più logico del logico. Quando il signor Aldous Huxley creò la sua orribile Utopia materialistica fu particolarmente attento ad evitare questa contraddizione. Il punto di ''[[Il mondo nuovo|Brave New World]]'' di Huxley non è che la religione è l’oppio dei popoli. Il punto è che l’oppio è la religione dei popoli.}}
 
{{citazione|Marx chiamerebbe la fede l’[[oppio]] dei popoli, e io la chiamerei piuttosto il [[vino]] dei popoli. (…) In questo caso è interessante mettere a paragone il logico con il letterato, che da sempre è più logico del logico. Quando il signor Aldous Huxley creò la sua orribile Utopia materialistica fu particolarmente attento ad evitare questa contraddizione. Il punto di ''[[Il mondo nuovo|Brave New World]]'' di Huxley non è che la religione è l’oppio dei popoli. Il punto è che l’oppio è la religione dei popoli.}}
 
Questa ricerca intellettuale si fa più intensa ne ''[[L'uomo che fu Giovedì]]'' ([[1908]]) in cui all'ideale della creazione di un mondo nuovo da parte di uno strano gruppo di sette [[anarchici]] che hanno gli stessi nomi dei giorni della settimana, viene contrapposto quello della ricerca della [[felicità]] intesa come il vero compimento dell'uomo, dello scontro tra il bene e il male: "Il male è troppo grande e non possiamo fare a meno di credere che il bene sia un accidente, ma il bene è tanto grande che sentiamo per certo che il male potrà essere spiegato".
 
Lo scontro tra bene e male diventa perciò in Chesterton uno scontro anche tra ottimismo [[laicismo|laico]] e [[ottimismo]] [[cristianesimo|cristiano]]. Così infatti scrive in ''Ortodossia'' ([[1908]]): "Tutto l'ottimismo di quest'epoca è stato falso e scoraggiante, per questa ragione: che ha sempre cercato di provare che noi siamo fatti per il mondo. L'ottimismo cristiano invece è basato sul fatto che noi non siamo fatti per il mondo".Una delle teorie di Shaw che Chesterton non poteva accettare fu quella del [[Superomismo|Superuomo]]. A riguardo di [[Friedrich Nietzsche]], in particolare delle sue teorie espresse in volumi come ''[[La gaia scienza]]'', ''[[Così parlò Zarathustra]]'', ''[[L'Anticristo (saggio)|L'anticristo]]'' e ''[[La volontà di potenza (manoscritto)|La volontà di potenza]]'', si espresse criticamente, definendo Nietzsche come un ripropositore di vecchie teorie (ad esempio dei [[sofisti]] come [[Trasimaco]]) già scartate dal cristianesimo e da grandi letterati come [[Shakespeare]], polemizzando quindi coi sostenitori della presunta novità che il filosofo dello ''Zarathustra'' rappresenterebbe nel pensiero occidentale:
 
Una delle teorie di Shaw che Chesterton non poteva accettare fu quella del [[Superomismo|Superuomo]]. A riguardo di [[Friedrich Nietzsche]], in particolare delle sue teorie espresse in volumi come ''[[La gaia scienza]]'', ''[[Così parlò Zarathustra (Nietzsche)|Così parlò Zarathustra]]'', ''[[L'Anticristo (saggio)|L'anticristo]]'' e ''[[La volontà di potenza (manoscritto)|La volontà di potenza]]'', si espresse criticamente, definendo Nietzsche come un ripropositore di vecchie teorie (ad esempio dei [[sofisti]] come [[Trasimaco]]) già scartate dal cristianesimo e da grandi letterati come [[Shakespeare]], polemizzando quindi coi sostenitori della presunta novità che il filosofo dello ''Zarathustra'' rappresenterebbe nel pensiero occidentale: {{quotecitazione|Non riesco a pensare che uno sprezzo cosmopolita del patriottismo sia semplicemente questione di opinioni, così come non credo che uno sprezzo nietzscheano per la [[Compassione (filosofia)|compassione]] sia semplicemente una questione di opinioni. Penso che entrambe siano eresie tanto orribili che il loro trattamento non dev'essere tanto mentale quanto morale, sempre che non sia solo un caso clinico. Gli uomini non sono sempre morti per una malattia, né sono sempre condannati da una delusioneun'illusione; ma finché ne sono a contatto, ne sono distrutti.<ref>''Illustrated London News'', [http://www.ilnpictures.co.uk/ ILN Picture Library] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20080509092816/http://www.ilnpictures.co.uk/ |data=9 maggio 2008 }}, 31 maggio [[1919]]</ref>}} {{quotecitazione|Come tutti sanno, Nietzsche predicò una dottrina, che egli stesso ede i suoi seguaci mostrano di considerare molto rivoluzionaria; egli sostenne che la comune morale altruistica era stata inventata da una classe di schiavi per impedire il sorgere di tipi superiori capaci di combatterli e di soggiogarli. Orbene, i moderni, sia favorevoli che contrari, vi alludono sempre come se fosse un'idea nuova e del tutto inaudita. Si suppone con la massima calma ed insistenza che i grandi scrittori del passato, come per esempio Shakespeare, non lo sostennero perché non vi avevano mai pensato, perché l'idea non era passata loro per la mente. Ma rileggete l'ultimo atto del [[Riccardo III (Shakespeare)|Riccardo Terzo]] di Shakespeare, e vi troverete, espresso in due versi, non solo tutto ciò che Nietzsche aveva da dire, ma con le sue stesse parole. [[Riccardo III d'Inghilterra|Riccardo il Gobbo]] dice ai suoi nobili: "La coscienza non è che una parola usata dai codardi, al principio creata per mantenere i forti in soggezione". Come ho detto, il fatto è chiaro. Shakespeare aveva pensato a Nietzsche ed alla morale del Super-Uomo, ma ne valutò l'esatta portata, e la collocò esattamente al suo posto: cioè nella bocca di un gobbo mezzo dissennato, che parla alla vigilia della sua disfatta. Questa collera contro i deboli è possibile soltanto in un uomo che sia morbosamente coraggioso, ma fondamentalmente malato; un uomo come Riccardo, un uomo come Nietzsche.<ref>[http://www.gkc.org.uk/gkc/books/Common_Man.html#reading ''On Reading'', articolo di critica letteraria raccolto poi in ''The Common Man''], 1950, riportato anche in ''The Soul of Wit: G. K. Chesterton on William Shakespeare'', ''Richard III and Nietzsche'', pag. 107, e in ''G. K. CHESTERTON Ultimate Collection: 200+ Novels, Historical Works, Theological Books, Essays, Short Stories, Plays & Poems''</ref>}}
 
In ''Ortodossia'', a proposito del suo amico [[George Bernard Shaw]], il rappresentante della nuova scuola di pensiero dell'[[umanitarismo]], Chesterton scrive: "L'adorazione della volontà è la negazione della volontà... Non è possibile ammirare la volontà in generale perché l'essenza della volontà è nell'essere individuale".
In ''Ortodossia'', a proposito del suo amico [[George Bernard Shaw]], il rappresentante della nuova scuola di pensiero dell'[[umanitarismo]], Chesterton scrive:
 
{{Citazione|L'adorazione della volontà è la negazione della volontà... Non è possibile ammirare la volontà in generale perché l'essenza della volontà è nell'essere individuale}}
 
E in ''Eretici'' (1905):
 
{{Citazione|Il signor Shaw non riesce a capire che ciò che è prezioso e degno d'amore ai nostri occhi è l'uomo, il vecchio bevitore di birra, creatore di fedi, combattivo, fallace, sensuale e rispettabile. E le cose fondate su questa creatura restano in perpetuo; le cose fondate sulla fantasia del Superuomo sono morte con le civiltà morenti che sole le hanno partorite. Quando, in un momento simbolico, stava ponendo le basi della Sua grande società, Cristo non scelse come pietra angolare il geniale Paolo o il mistico Giovanni, ma un imbroglione, uno snob, un codardo: in una parola, un uomo. E su quella pietra Egli ha edificato la Sua Chiesa, e le porte dell'Inferno non hanno prevalso su di essa. Tutti gli imperi e tutti i regni sono crollati, per questa intrinseca e costante debolezza, che furono fondati da uomini forti su uomini forti. Ma quest'unica cosa, la storica Chiesa cristiana, fu fondata su un uomo debole, e per questo motivo è indistruttibile. Poiché nessuna catena è più forte del suo anello più debole.}}
 
=== Critica del romanzo poliziesco ===
{{Vedi anche|Come si scrive un giallo}}
 
Oltre ad essere l'autore della serie di ''Padre Brown'', Chesterton ha dedicato numerosi scritti alla critica del genere poliziesco. Alcuni di brevi saggi sono raccolti in due volumi editi in italiano: ''[[L'imputato (saggio)|L'imputato]]'' e ''Come si scrive un giallo.''
=== Padre Brown ===
{{Vedi anche|Padre Brown}}
Lo stesso amore per l'uomo, per l'uomo a tutto tondo, con i suoi difetti, le sue debolezze, ma anche con la sua capacità di amare che nessun accadimento umano potrà mai spegnere è presente nei racconti di padre Brown. Il personaggio di [[padre Brown]], modellato su quello di padre O'Connor, un sacerdote che ebbe grande parte nella sua conversione al [[cattolicesimo]], è infatti, sotto l'apparenza umile e quasi sciatta, non solo una persona dotata di grande empatia fino al punto di immedesimarsi col [[criminale]] ("''Io sono dentro un uomo. [...] aspetto di essere dentro un assassino [...] finché penso i suoi stessi pensieri, e lotto con le sue stesse passioni, [...] finché vedo il mondo con i suoi stessi biechi occhi [...]. Finché anch'io divento veramente un assassino.''"), ma anche un uomo capace di bontà, di misericordia perché in grado di riconoscere che ogni uomo contiene in sé sia il bene che tutto il male ("''Io non ho proprio ucciso quegli uomini materialmente. Intendo dire che ho pensato e ripensato come un uomo possa diventare così, finché non mi resi conto che ero simile a lui, in tutto, eccetto che nella volontà di compiere l'azione finale''").
 
Lo stesso amore per l'uomo, per l'uomo a tutto tondo, con i suoi difetti, le sue debolezze, ma anche con la sua capacità di amare che nessun accadimento umano potrà mai spegnere ravvisato da alcuni critici secondo gli stessi è presente nei racconti di padre Brown. Il personaggio di [[padre Brown]], modellato su quello di padre O'Connor, un sacerdote che ebbe grande parte nella sua conversione al [[cattolicesimo]], è infatti, sotto l'apparenza umile e quasi sciatta, non solo una persona dotata di grande empatia fino al punto di immedesimarsi col [[criminale]] ("''Io sono dentro un uomo. [...] aspetto di essere dentro un assassino [...] finché penso i suoi stessi pensieri, e lotto con le sue stesse passioni, [...] finché vedo il mondo con i suoi stessi biechi occhi [...]. Finché anch'io divento veramente un assassino.''"), ma anche un uomo capace di bontà, di misericordia perché in grado di riconoscere che ogni uomo contiene in sé sia il bene che tutto il male ("''Io non ho proprio ucciso quegli uomini materialmente. Intendo dire che ho pensato e ripensato come un uomo possa diventare così, finché non mi resi conto che ero simile a lui, in tutto, eccetto che nella volontà di compiere l'azione finale''").Ma soprattutto padre Brown è un amante della verità, un acuto osservatore della realtà che non teme di guardare il male negli occhi in quanto è sicuro che il bene sia sempre più grande del male e quindi in grado di affrontarlo e di sconfiggerlo. Molti critici giudicheranno l'opera giallistica di Chesterton superiore a quella di [[Arthur Conan Doyle]]:
Ma soprattutto padre Brown è un amante della verità, un acuto osservatore della realtà che non teme di guardare il male negli occhi in quanto è sicuro che il bene sia sempre più grande del male e quindi in grado di affrontarlo e di sconfiggerlo. Molti critici giudicheranno l'opera giallistica di Chesterton superiore a quella di [[Arthur Conan Doyle]]:{{quote|Il padre Brown è un cattolico che prende in giro il modo di pensare meccanico dei protestanti e il libro è fondamentalmente un'apologia della Chiesa Romana contro la Chiesa Anglicana. [[Sherlock Holmes]] è il poliziotto "protestante" che trova il bandolo di una matassa criminale partendo dall'esterno, basandosi sulla scienza, sul metodo sperimentale, sull'induzione. Padre Brown è il prete cattolico, che attraverso le raffinate esperienze psicologiche date dalla confessione e dal lavorio di casistica morale dei padri, pur senza trascurare la scienza e l'esperienza, ma basandosi specialmente sulla deduzione e sull'introspezione, batte Sherlock Holmes in pieno, lo fa apparire un ragazzetto pretenzioso, ne mostra l'angustia e la meschinità. D'altra parte Chesterton è grande artista, mentre Conan Doyle era un mediocre scrittore, anche se fatto baronetto per meriti letterari; perciò in Chesterton c'è un distacco stilistico tra il contenuto, l'intrigo poliziesco e la forma, quindi una sottile ironia verso la materia trattata che rende più gustosi i racconti.|[[Antonio Gramsci]], ''[[Lettere dal carcere]]''}}
 
{{citazione|Il padre Brown è un cattolico che prende in giro il modo di pensare meccanico dei protestanti e il libro è fondamentalmente un'apologia della Chiesa Romana contro la Chiesa Anglicana. [[Sherlock Holmes]] è il poliziotto "protestante" che trova il bandolo di una matassa criminale partendo dall'esterno, basandosi sulla scienza, sul metodo sperimentale, sull'induzione. Padre Brown è il prete cattolico, che attraverso le raffinate esperienze psicologiche date dalla confessione e dal lavorio di casistica morale dei padri, pur senza trascurare la scienza e l'esperienza, ma basandosi specialmente sulla deduzione e sull'introspezione, batte Sherlock Holmes in pieno, lo fa apparire un ragazzetto pretenzioso, ne mostra l'angustia e la meschinità. D'altra parte Chesterton è grande artista, mentre Conan Doyle era un mediocre scrittore, anche se fatto baronetto per meriti letterari; perciò in Chesterton c'è un distacco stilistico tra il contenuto, l'intrigo poliziesco e la forma, quindi una sottile ironia verso la materia trattata che rende più gustosi i racconti.|[[Antonio Gramsci]], ''[[Lettere dal carcere]]''}}
 
Altri commentatori tuttavia hanno criticato i racconti di Padre Brown dal punto di vista narrativo e stilistico. Così Oliver Kamm nel quotidiano ''The Jewish Chronicle'' osserva che i racconti di Padre Brown "come racconti polizieschi non funzionano. Si basano infatti sulle intuizioni di Padre Brown sul peccato e spesso su espedienti narrativi che sono sconosciuti al lettore sino allo scioglimento della storia".<ref name="thejc.com" /> Imogen Russel Williams su "The Guardian" del 4 maggio 2016, pur manifestando il proprio apprezzamento per alcuni aspetti dei racconti, ha espresso disagio per gli stereotipi razziali negativi in essi contenuti (ad esempio,espressioni come "L'uomo giallo" per indicare un orientale, oppure con riferimento a un personaggio di origine africana, "Il popolare negro...che fa mostra dei suoi denti da scimmia").
 
Chesterton pubblicò 5 volumi dedicati ai racconti di padre Brown:
 
* ''L'innocenza di padre Brown'' (''The innocence of Father Brown'', 1911)
** ''La croce azzurra'' (''The blue cross'')
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** ''La Luna Rossa di Meru'' (''The Red Moon of Meru'')
** ''Il luttuoso signore di Marne'' (''The chief mourner of Marne'')
** ''Il segreto di [[Flambeau (personaggio)|Flambeau]]'' (''The secret of Flambeau'')
* ''Lo scandalo di padre Brown'' (''The scandal of Father Brown'', 1935)
** ''Lo scandalo di padre Brown'' (''The scandal of Father Brown'')
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** ''Il problema insolubile'' (''The insoluble problem'')
** ''Il vampiro del villaggio'' (''The vampire of the village'')
** ''L'affare Donnington'' (''The Donnington affair'') (scritto con Max Pemberton)
** ''La maschera di Mida'' (''The mask of Midas'')
 
=== Teorie economiche ===
{{vedi anche|Distributismo}}
 
Assieme al collego ed amico Hilaire Belloc, il Chesterton contribuì alla teorizzazione del [[Distributismo]].
 
== Posterità e influenza culturale ==
{{Citazione|[...] Io volevo essere il Chesterton comunista|[[Italo Calvino]]|}}
* Chesterton fu il destinatario postumo di una delle lettere immaginarie del volume ''[[Illustrissimi]]'' di [[Albino Luciani]], poi divenuto [[papa Giovanni Paolo I]]<ref>{{Cita web |url=http://www.papaluciani.it/illustrissimi/chesterton.html |titolo=::: Illustrissimi:::<!-- Titolo generato automaticamente --> |accesso=3 marzo 2025 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20071006092547/http://www.papaluciani.it/illustrissimi/chesterton.html |urlmorto=sì}}</ref>.
* A Chesterton è intitolato il [[cratere Chesterton]] su [[Mercurio (pianeta)|Mercurio]]<ref>{{Cita web|url = http://planetarynames.wr.usgs.gov/Feature/15033|titolo = Chesterton|sito = Gazetteer of Planetary Nomenclature|lingua = en|accesso = 22 dicembre 2015}}</ref>.
* Lo scrittore [[agnostico]] [[Jorge Luis Borges]], lo scrittore cattolico [[J. R. R. Tolkien]] ed il politico marxista [[Antonio Gramsci]] furono grandi appassionati di Chesterton<ref>{{Cita web |url=https://www.ilgiornale.it/news/spettacoli/quando-rivoluzionario-gramsci-leggeva-i-rivoluzionari-1671258.html| titolo=Quando il rivoluzionario Gramsci leggeva i rivoluzionari Chesterton e Conan Doyle|accesso=3 marzo 2025}}</ref><ref>{{Cita web |url=https://tolkienitalia.net/chesterton-piccola-riflessione/| titolo=Chesterton e Tolkien, una piccola riflessione|accesso=3 marzo 2025}}</ref>. In particolare, Borges disse:
{{citazione|La letteratura è una delle forme della felicità; forse nessuno scrittore mi ha dato tante ore felici come Chesterton.<ref>Nota biobibliografica in G. K. Chesterton, ''[https://books.google.it/books?id=0cg-DQAAQBAJ&pg=PT166&lpg=PT166&dq=La+letteratura+%C3%A8+una+delle+forme+della+felicit%C3%A0;+forse+nessuno+scrittore+mi+ha+dato+tante+ore+felici+come+Chesterton.&source=bl&ots=9kF-zRHDUu&sig=Z5RMH2Oe5WiL-kt1PE2di09xBF0&hl=it&sa=X&ved=0ahUKEwiG7omS75TQAhWHXhQKHceyCscQ6AEIGzAA#v=onepage&q=La%20letteratura%20%C3%A8%20una%20delle%20forme%20della%20felicit%C3%A0%3B%20forse%20nessuno%20scrittore%20mi%20ha%20dato%20tante%20ore%20felici%20come%20Chesterton.&f=false San Tommaso]'', Edizioni Lindau, 2008</ref>}}
* Gli scritti di Chesterton contribuirono alla conversione di [[Clive Staples Lewis]] al cristianesimo<ref>{{cita libro|titolo=Sorpreso dalla gioia. I primi anni della mia vita|anno=1981|mese=novembre|editore=Jaca Book|città=Milano|sbn=CAM0027075|cid=Lewis}}</ref>, mentre il romanzo ''[[L'uomo che fu Giovedì]]'', e altri suoi scritti, furono di ispirazione per il patriota irlandese [[Michael Collins (patriota)|Michael Collins]]<ref>{{Cita web|url=https://www.catholicarena.com/latest/chestertoncollins220822|titolo=How GK Chesterton Inspired Michael Collins|accesso=3 marzo 2025}}</ref>.
* [[Mahatma Gandhi]] si disse interessato ad un articolo pubblicato sull{{'}}''[[Illustrated London News]]'' riguardante il [[movimento d'indipendenza indiano]]<ref>{{cita libro | nome= Mahatma Gandhi| titolo= The Collected Works of Mahatma Gandhi| anno= 1963|p= 425|url= https://www.gandhiheritageportal.org/cwmg_volume_thumbview/OQ%3D%3D#page/12/mode/2up}}</ref>.
* Nel loro speciale concerto in streaming di [[Festa di San Patrizio|San Patrizio]] del 17 marzo 2020, i [[Dropkick Murphys]] hanno suonato con una grande fotografia di Chesterton sulla gran cassa della batteria. Il batterista del gruppo Matt Kelly ha infatti dichiarato in un'intervista che ''Chesterton è stato un uomo grandioso, di una volontà ferrea e di una morale solida a differenza di tanti opinionisti blasonati dei nostri giorni. Rispettava i suoi oppositori, anche quelli che avevano punti di vista diametralmente contrari.''<ref>{{Cita web|titolo=I Dropkick Murphys in concerto con Chesterton|url=https://www.radiospada.org/2020/04/i-dropkick-murphys-in-concerto-con-chesterton/|sito=Radio Spada}}</ref>
 
==Processo di canonizzazione==
 
La Società Chestertoniana Argentina ha proposto ripetutamente alla [[Chiesa cattolica]] che venisse avviato l{{'}}''iter'' di [[canonizzazione]] di Chesterton. Il cardinale [[Papa Francesco|Jorge Mario Bergoglio]], tre giorni prima di salire al [[Soglio pontificio (espressione)|soglio di Pietro]], ha approvato, per uso privato, la versione spagnola di una preghiera d'intercessione allo scrittore inglese, composta originariamente in inglese sul modello di una orazione al futuro beato, ora santo, [[John Henry Newman]], diffusa in Canada negli anni 1930.<ref>{{Cita web |url=http://www.lanuovabq.it/it/articoli-gk-chesterton-anche-bergoglio-lo-vuole-santo-7379.htm |titolo=G.K. Chesterton, anche Bergoglio lo vuole santo |accesso=12 agosto 2016 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160816190249/http://www.lanuovabq.it/it/articoli-gk-chesterton-anche-bergoglio-lo-vuole-santo-7379.htm |dataarchivio=16 agosto 2016 |urlmorto=sì }}</ref>
 
L'indagine per una possibile apertura di una causa di [[beatificazione]] di Chesterton è iniziata il 1º agosto [[2013]], per iniziativa del vescovo britannico Peter John Haworth Doyle<ref>[http://www.tempi.it/chesterton-avviata-indagine-causa-beatificazione-gkc#.V62ANhK4QdU Avremo un san Chesterton? Avviata l’indagine per la causa di beatificazione di GKC]</ref>. La prospettata eventuale apertura del processo di canonizzazione ha generato forti critiche negli ambienti legati alle comunità ebraiche in virtù del [[Gilbert Keith Chesterton#Accuse di antisemitismo|presunto antisemitismo di Chesterton]], come gli articoli di Oliver Kamm e Geoffrey Alderman apparsi nel 2013 sul quotidiano londinese ''The Jewish Chronicle''.<ref>{{Cita web|url=https://www.thejc.com/opinion/can-this-jew-hater-g-k-chesterton-be-a-saint-yngd6c8q|titolo=Can this Jew-hater G K Chesterton be a saint?|accesso=4 marzo 2025|lingua=en}}</ref><ref name="thejc.com">{{Cita web|url=https://www.thejc.com/opinion/g-k-chesterton-a-writer-unfit-to-be-a-saint-ca6cwfj1|titolo=G K Chesterton: a writer unfit to be a saint|lingua=en}}</ref>
 
Nell'aprile del 2019 il vescovo inglese Doyle ha comunicato che la causa di canonizzazione di Chesterton non sarebbe proseguita:
{{quote|La [mia] conclusione è che non posso promuovere la causa di G. K. Chesterton, per tre ragioni. La prima e più importante è che non c'è un culto locale. La seconda è che non sono riuscito a individuare una spiritualità personale ben configurata. In terzo luogo, anche ammettendo il contesto dell'epoca di G. K. Chesterton, la questione dell'antisemitismo è un ostacolo reale, in particolare in questo momento nel Regno Unito.}}
Le motivazioni del vescovo hanno ricevuto critiche da parte cattolica. Secondo i critici, Chesterton ha un séguito amplissimo e fedele diffuso in tutto il mondo; la sua spiritualità è chiara, individuabile; le accuse di antisemitismo sono pregiudizievoli, superficiali o apertamente infondate.<ref>{{Cita web
|url = https://www.chesterton.org/cause/statement/|titolo = G.K. Chesterton Should Be Numbered Among the Saints|titolotradotto = G. K. Chesterton dovrebbe essere nel numero dei santi|autore = D. Ahlquist|wkautore = Dale Ahlquist|sito = chesterton.org|editore = |data = 5 agosto 2019|lingua = en|formato = }}</ref><ref>{{Cita web|url = https://www.patheos.com/blogs/ericbarr/2019/08/chesterton-not-mediocre-enough-to-be-british-saint/|titolo = Chesterton—Not mediocre enough to be a British saint|titolotradotto = Chesterton: Non abbastanza mediocre per essere un santo britannico|autore = Monsignor E. Barr|sito = Patheos|data = 4 agosto 2019|lingua = en}}</ref>
 
La [[Chiesa episcopale degli Stati Uniti d'America]], parte della [[Comunione anglicana]], ha deciso invece di commemorare Chesterton il 14 giugno di ogni anno.<ref>{{cita web|url=http://www.satucket.com/lectionary/Alpha_list.htm|titolo=Saints and Commemorations of the Episcopal Church|lingua=en}}</ref>
 
== Il "Chesterbelloc" ==
[[File:Shaw,_Belloc_e_Chesterton_(cropped).jpg|miniatura|253x253px|Chesterton (a destra) insieme all'amico e collega [[Hilaire Belloc]] ]]
Chesterton è stato spesso associato all'amico poeta e saggista [[Hilaire Belloc]], con cui condivideva sia la fede cattolica che la critica nei confronti del [[capitalismo]] e del [[socialismo]], a cui opponevano il [[distributismo]].
 
L'influenza del Belloc sul pensiero di Chesterton è stata notevole, ma tale influsso è stato criticato e giudicato negativamente da diverse figure, tra le quali spicca [[C. S. Lewis|C.S Lewis]].
Chesterton è stato spesso associato all'amico poeta e saggista [[Hilaire Belloc]], con cui condivideva sia la fede cattolica che la critica nei confronti del [[capitalismo]] e del [[socialismo]], a cui opponevano il [[distributismo]]. Fu [[George Bernard Shaw]] a coniare il nome "Chesterbelloc" per indicare i due scrittori. I due scrittori familiarizzarono per la prima volta in occasione della [[guerra anglo-boera]], nella quale i due, cittadini britannici, parteggiavano paradossalmente per i coloni [[boeri]]. Il sodalizio umano e professionale non venne meno che alla morte di Gilbert.
 
L'influenza che il Belloc esercitò su Chesterton, e che taluni reputano negativa, riguarda la posizione nei confronti della [[Rivoluzione francese|Rivoluzione Francese]] la quale viene, seppur con dovuta cautela, talvolta elogiata e posta sotto una luce non del tutto negativa dall'autore franco-inglese.<ref>{{Cita web|lingua=en-US|autore=Alpha History|url=https://alphahistory.com/frenchrevolution/historian-hilaire-belloc/|titolo=Historian: Hilaire Belloc|sito=French Revolution|data=2018-06-16|accesso=2025-09-09}}</ref>
 
[[George Bernard Shaw]] coniò il nome "Chesterbelloc" in un articolo del 1908 della rivista ''The New Age'' per indicare in maniera spregiativa i due scrittori. Il sodalizio umano e professionale non venne meno che alla morte di Chesterton.<ref>{{Cita web|lingua=EN|url=https://modjourn.org/the-new-age-volume-2-october-31-1907-to-april-25-1908-an-introduction/|titolo=Modernist Journals Project {{!}} The New Age, Volume 2 (October 31, 1907 to April 25, 1908)|sito=The Modernist Journals Project|accesso=8 aprile 2025|urlarchivio= https://web.archive.org/web/20250304090439/https://modjourn.org/the-new-age-volume-2-october-31-1907-to-april-25-1908-an-introduction/|dataarchivio=4 marzo 2025|urlmorto=no}}</ref>
 
== Accuse di antisemitismo ==
Sia Chesterton sia Belloc sono stati spesso accusati di [[antisemitismo]].
Sia Chesterton che Belloc sono stati spesso accusati di [[antisemitismo]]. In effetti, in alcune opere di Chesterton, dei personaggi letterari sembrano manifestare opinioni antisemite: ad esempio nel romanzo ''L'osteria volante'', nella raccolta di racconti ''L'uomo che sapeva troppo'' e in alcuni dei racconti di padre Brown quali ad esempio ''Il duello del dottor Hirsh''. Ne ''L'osteria volante'' la Germania - rappresentata come potenza ostile e priva di scrupoli - parla per bocca di un ambasciatore cinico, spietato e calcolatore, di cui si lascia intendere l'origine ebraica. In un racconto (''La torre del tradimento'' nell'antologia ''L'uomo che sapeva troppo'') il personaggio che svolge il ruolo di "[[deus ex machina]]" sostiene la seguente tesi: "è anche vero che gli ebrei hanno tessuto su tutte queste nazioni una rete internazionale, che è anche del tutto antinazionale. Per quanto possa essere inumana la loro [[usura]] e la loro oppressione dei poveri, non sono mai così inumani come quando diventano degli umanitari idealisti". In un altro racconto (''Il pozzo senza fondo'', incluso nell'antologia già citata), il personaggio principale e "deus ex machina" Horne Fisher, presentato come detective che opera essendo al corrente dei retroscena della politica estera inglese, a un certo punto si sfoga nel seguente modo: "È già troppo brutto che una banda di maledetti finanzieri ebrei ci abbia spediti qui, dove non c'è nessun interesse inglese da servire (...)".
 
In alcune opere di Chesterton, dei personaggi letterari sembrano manifestare opinioni antisemite: ad esempio nel romanzo ''L'osteria volante'', nella raccolta di racconti ''L'uomo che sapeva troppo'' e in alcuni dei racconti di padre Brown quali ad esempio ''Il duello del dottor Hirsh''. Ne ''L'osteria volante'' la Germania —rappresentata come potenza ostile e priva di scrupoli— parla per bocca di un ambasciatore cinico, spietato e calcolatore, di cui si lascia intendere l'origine ebraica. In un racconto (''La torre del tradimento'' nell'antologia ''L'uomo che sapeva troppo'') il personaggio che svolge il ruolo di ''[[deus ex machina]]'' sostiene la seguente tesi: «è anche vero che gli ebrei hanno tessuto su tutte queste nazioni una rete internazionale, che è anche del tutto antinazionale. Per quanto possa essere inumana la loro [[usura]] e la loro oppressione dei poveri, non sono mai così inumani come quando diventano degli umanitari idealisti». In un altro racconto (''Il pozzo senza fondo'', incluso nell'antologia già citata), il personaggio principale e ''deus ex machina'' Horne Fisher, presentato come investigatore che opera essendo al corrente dei retroscena della politica estera inglese, a un certo punto si sfoga nel seguente modo: «È già troppo brutto che una banda di maledetti finanzieri ebrei ci abbia spediti qui, dove non c'è nessun interesse inglese da servire [...]».
 
Chesterton rigettò ogni accusa di antisemitismo e fu un oppositore della politica antiebraica di Hitler: nel [[1934]], dopo che [[Adolf Hitler]] ebbe preso il potere, scrisse:
{{Citazione|Sia io che Hilaire Belloc siamo stati accusati di essere antisemiti. Oggi, benché io pensi che esista un problema ebraico, sono inorridito davanti alle atrocità commesse da Hitler. Esse non hanno né ragione né logica. Rappresentano ovviamente l'espediente di un uomo che è stato spinto a cercare un [[capro espiatorio]] ed ha trovato con sollievo il più famoso capro espiatorio d'Europa, il popolo ebraico.<ref>M. Finch, G.K Chesterton, Ed. Paoline, Milano, 1990, pag. 361</ref><ref>[{{Cita web |url=http://unacasasullaroccia.com/2013/06/14/gilbert-keith-chesterton/ |titolo=Gilbert Keith Chesterton « Una casa sulla roccia<!-- Titolo generato automaticamente -->] |accesso=5 maggio 2014 |dataarchivio=6 maggio 2014 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140506012221/http://unacasasullaroccia.com/2013/06/14/gilbert-keith-chesterton/ |urlmorto=sì }}</ref>.}}
 
A proposito dei rapporti tra lo scrittore e gli ebrei, [[Maisie Ward]], autrice di una delle prime biografie su Chesterton, ha scritto<ref>[httphttps://www.gutenberg.org/cache/epub/18707/pg18707.html Gilbert Keith Chesterton, Maisie Ward]</ref>:
{{Citazione|Era verissimo che Gilbert fosse affezionato a molti ebrei. Nel suo gruppo originario del Junior Debating Club, vi erano quattro membri ebrei e con tre di essi l'amicizia continuò per tutta la vita. Lawrence Solomon e sua moglie erano tra i vicini di casa a Beaconsfield e li vedeva spesso (...). Parlando alla Società Letteraria Ebraica del West End nel 1911, formulò la domanda su quale fosse il vero problema giudaico. Gli ebrei, disse, sono una razza nata civilizzata. Non incontrerai mai un ebreo zotico o bifolco. Essi rappresentano uno dei tipi più alti e civilizzati. Ma mentre tutte le razze hanno dei nessi locali, gli ebrei sono universali e disseminati ovunque. Non si poteva aspettare da loro di essere patrioti dei Paesi ove stabilirono le loro case: il loro patriottismo poteva essere solo per la loro razza. In principio credette alla soluzione del sionismo. Allora un reporter scrisse un titolo a grandi caratteri: "Il signor Chesterton ha detto che, parlando in generale, come nella maggior parte delle altre comunità, i poveri ebrei sono simpatici e quelli ricchi antipatici". Molti anni più tardi, in Terra d'Israele, sarebbe stato guidato per il Paese, come descrisse in La Nuova Gerusalemme, da uno di questi meno ricchi ebrei che aveva sacrificato la sua carriera in Inghilterra per i suoi ideali nazionalisti. E più tardi ancora, dopo la morte di G.K., Rabbi Wise, un esponente di spicco dell'ebraismo americano, gli riconobbe un tributo (in una lettera a Cyril Clemens datata 8 settembre 1937): "In verità io sono stato un caldo ammiratore di Gilbert Chesterton. A prescindere dalla sua piacevole arte e il suo genio in molte direzioni, lui fu, come sai, un grande religioso. Egli da cattolico, io da ebreo, non siamo mai stati della stessa opinione (nell'originale: we have never seen eye to eye with each other, letteralmente: non ci siamo mai guardati negli occhi, n.d.r.), ed egli avrebbe detto "in particolare perché sei strabico"; ma io lo rispettavo profondamente. Quando arrivò l'hitlerismo, fu uno dei primi a parlare con tutta la sincerità e la franchezza di un grande ed impassibile spirito. Sia benedetta la sua memoria!.}}
Nel 2008 la Società Chestertoniana Statunitense ha pubblicato, «dopo anni di riflessione», un doppio numero speciale del suo periodico ''Gilbert'' dedicato a discutere la questione del presunto antisemitismo di Chesterton. Il presidente [[Dale Ahlquist]], studioso di Chesterton di fama mondiale, sintetizza il suo parere nell'editoriale introduttivo:
{{quote|[...] Posso dire senza eccezioni di non aver mai incontrato un chestertoniano che avesse un'antipatia o ostilità per gli ebrei. Se Chesterton era un antisemita, ha dei discepoli davvero infedeli. Non interessati, addirittura. Sembra che le uniche persone fissate con le idee di Chesterton sugli ebrei siano quelle che non si sono prese la briga di leggerlo.
[...] L'effetto dell'accusa [di antisemitismo] è semplice: in quattro e quattr'otto si mette da parte Chesterton senza che lui o il suo pensiero siano mai nemmeno presi in considerazione. Il dibattito è concluso prima d'iniziare. E nessuna difesa e nessun difensore sembrano poter togliere l'etichetta una volta che è stata appiccicata. [...] Che cosa significa che rigettò l'accusa di antisemitismo? Significa che o stava mentendo o era un illuso o stava dicendo la verità. Se stava mentendo, quali sono le prove? Qualche frammento poetico citato fuori contesto? Se era un illuso, come si spiega la stupefacente lucidità del suo pensiero su praticamente ogni altra cosa? E se non stava mentendo né era un illuso, allora stava dicendo la verità, e da molto tempo è venuta l'ora di smettere di diffamarlo col velenoso titolo di antisemita. [...]|D. Ahlquist, ''Chesterton and Anti-Semitism: A Personal Reflection'', pp. 6–7 in ''Gilbert Magazine'', vol. 12, [https://www.chesterton.org/wp-content/uploads/2019/01/Gilbert_12.2-3-FREE-DOWNLOAD.pdf numero speciale 2&3], novembre-dicembre 2008, American Chesterton Society}}
 
== Chesterton ede il cinema ==
 
Il personaggio di [[padre Brown]] ispirò diverse riuscite opere cinematografiche, tra cui:
* ''[[Father Brown, detective]]'', film del [[1934]], sceneggiato da Chesterton stesso ede il cui protagonista fu impersonato da [[Walter Connolly]], attore statunitense di chiare origini irlandesi divo di [[Hollywood]] di quegli anni. Flambeau assunse le fattezze di [[Paul Lukas]]
* ''[[Uno strano detective - Padre Brown]]'' ([[1954]]), film diretto da [[Robert Hamer]] ede interpretato da sir [[Alec Guinness]] nei panni del prete detective (Guinness, successivamente convertitosi al cattolicesimo, attribuì tale conversione alla conoscenza delle opere di Chesterton)
* ''[[I racconti di padre Brown]]'', [[sceneggiato televisivo]] italiano diretto da [[Vittorio Cottafavi]], andato in onda alla RAI a cavallo degli anni [[1970]]-[[1971]] in sei puntate, interpretato da [[Renato Rascel]]-padre Brown e [[Arnoldo Foà]]-Flambeau.
 
Si ricorda anche una partecipazione di Chesterton stesso come attore ada un film del [[1914]] diretto da [[Percy Nash]] ede intitolato ''[[Rosy Rapture]]'', interpretato insieme a [[George Bernard Shaw]]. Lo scrittore stesso poi racconta nella sua autobiografia di una giornata passata a girare un film di cui furono girate alcune esilaranti scene ma mai prodotto, di ambientazione western e con protagonisti, oltre che lui stesso, anche George Bernard Shaw e come regista ed organizzatore [[James Matthew Barrie]], il creatore di [[Peter Pan]].
 
== Chesterton e l'Italia ==
{{L|biografie|giugno 2023}}
Chesterton amò molto l'[[Italia]]. Definì gli italiani "a nation of gentlemen"<ref>{{Cita libro|autore=Ian Ker|titolo=G. K. Chesterton, A Biography|anno=2011|editore=Oxford University Press|città=Oxford|p=607|pp=|ISBN=978-0-19-960128-8}}</ref>. Oltre ad esservisi recato più volte nella sua vita, vi trovò molto presto un suo pubblico, grazie anche alle primissime traduzioni delle sue opere come ''[[Le avventure di un uomo vivo]]'' e la serie di padre Brown. A lanciarlo fu il giornalista e critico [[Emilio Cecchi]], che pubblicò alcuni articoli di Chesterton nella rivista ''La Ronda'', lo tradusse e lo intervistò ed incontrò almeno tre volte (due in Inghilterra, nella sua Beaconsfield, ed una a [[Roma]]). Alcuni suoi articoli furono pubblicati su ''Il Frontespizio''<ref>[http://www.avvenire.it/Cultura/Pagine/chesterton-la-civilta-si-fa-in-chiesa.aspx ''Avvenire'', 1º giugno 2012]</ref>, e fu recensito da Giovanni Battista Montini (il futuro [[papa Paolo VI]]).
Chesterton amò molto l'[[Italia]]. Definì gli italiani "a nation of gentlemen".<ref>{{Cita libro|autore=Ian Ker|titolo=G. K. Chesterton, A Biography|anno=2011|editore=Oxford University Press|città=Oxford|p=607|pp=|ISBN=978-0-19-960128-8}}</ref> Oltre a esservisi recato più volte nella sua vita, vi trovò molto presto un suo pubblico, grazie anche alle primissime traduzioni delle sue opere come ''[[Le avventure di un uomo vivo]]'' e la serie di padre Brown. A lanciarlo fu il giornalista e critico [[Emilio Cecchi]], che pubblicò alcuni articoli di Chesterton nella rivista ''La Ronda'', lo tradusse e lo intervistò e incontrò almeno tre volte (due in Inghilterra, nella sua Beaconsfield, e una a [[Roma]]). Alcuni suoi articoli furono pubblicati su ''Il Frontespizio''<ref>[http://www.avvenire.it/Cultura/Pagine/chesterton-la-civilta-si-fa-in-chiesa.aspx ''Avvenire'', 1º giugno 2012]</ref>, e fu recensito da Giovanni Battista Montini (il futuro [[papa Paolo VI]]).
 
Chesterton, che era un giornalista, in uno dei suoi viaggi in Italia ebbe modo di intervistare [[Benito Mussolini]], il quale dichiarò di aver letto alcune sue opere e di aver apprezzato ''L'uomo che fu Giovedì''.<ref>[http://books.google.it/books?id=CW6U5YfcmosC&printsec=frontcover&dq=inauthor:%22Ian+Ker%22&source=bl&ots=DCz9DRR-h6&sig=PQ2gAVFnlyTJctUTzDbq3i4sRio&hl=it&sa=X&ei=RcQPUODWNfDa4QS7n4HwDQ&ved=0CEQQ6AEwAg#v=onepage&q&f=false Ian ker, ''G. K. Chesterton: A Biography'']</ref>. Il resoconto di quest'incontro si trova nel suo libro ''La Resurrezione di Roma''.
 
A Chesterton è dedicata una monografia di [[Edoardo Rialti]] a partire da scritti originariamente pubblicati su [[Il Foglio (quotidiano)]] e successivamente raccolti dall’editore ''Cantagalli'' nel volume ''L’uomo che ride'' (2011).<ref>{{Cita web|lingua=it-IT|url=https://centriculturali.org/libro/luomo-che-ride/|titolo=L'UOMO CHE RIDE|sito=AIC|accesso=2025-09-26}}</ref>
La [[Società chestertoniana italiana]] si occupa di divulgare l'opera dell'autore.
 
La Società Chestertoniana italiana si occupa di divulgare l'opera dell'autore.
 
== Opere ==
[[File:Divorce versus Democracy - 1916.jpg|thumb|Copertina di ''[[Divorce versus democracy]]'' ([[Divorzio contro la democrazia]]), [[1916]]]]
{{vedi anche|Opere di Gilbert Keith Chesterton}}
[[File:Divorce versus Democracy - 1916.jpg|thumb|Copertina di ''[[Divorce versus democracy]]'' ([[Divorzio contro la democrazia]]), [[1916]]]]
 
Di seguito un elenco parziale di opere:
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* ''[[Ciò che non va nel mondo]]'' (''What's Wrong With the World'', 1910), Torino, Lindau, 2011
* ''[[L'innocenza di padre Brown]]'' (''The Innocence of Father Brown'', 1911), Agenzia Libraria Editrice, 2004
* ''[[La ballata del cavalloCavallo biancoBianco]]'' (''The ballad of the White Horse'', 1911), Rimini, Raffaelli, 2009
* ''[[Le avventure di un uomo vivo]]'' (''Manalive'', 1912), Casale Monferrato, Piemme 1997
* ''[[L'osteria volante]]'' (''The Flying Inn'', 1914), Milano, Bompiani, 2007, ISBN 88-452-5950-1
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* ''[[Il ritorno di don Chisciotte]]'' (''The Return of Don Quixote'', 1927), Santa Marizza di Varmo, Morganti, 2012
* ''[[Il poeta e i pazzi]]'' (''The Poet and the Lunatics, ''1929), Milano, Bompiani, 2010
* ''[[Perché sono cattolico (e altri scritti)]]''<ref>Quest'ultimo è noto anche coi titoli ''La Chiesa viva'' [[Edizioni Paoline]] 1955 e ''La mia fede'' [[Edizioni Lindau]] 2010.</ref> (''The Thing: Why I am a Catholic'', 1929), Gribaudi, 1994
* ''[[La risurrezione di Roma]]'' (''The Resurrection of Rome'', 1931), Milano, Jaca Book, 1990
* ''[[Il racconto del mondo. Chaucer e il medioevo]]'' (''Chaucer'', 1932), Torino, Lindau, 2012
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* ''[[Come si scrive un giallo]]'', Palermo, Sellerio, 2002
* ''[[L'uomo comune]]'' (''The Common Man'', 1950), Torino, Lindau, 2011
* ''Politica'', con un saggio in appendice di Orazio Maria Gnerre, Milano, NovaEuropa Edizioni, 2017
*''Summa Chesterthelogica'', Macerata Feltria, Casa Editrice Guerrino Leardini & Centro Missionario Francescano Società Chestertoniana Italiana, 2020
 
== Note ==
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== Altri progetti ==
{{Interprogetto|q|commons=G. K. Chesterton}}
 
== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
* [http://uomovivo.blogspot.it Blog ufficiale della Società chestertoniana italiana].
* {{en}} [httphttps://wwwuomovivo.chestertonblogspot.orgit/ SitoBlog ufficiale] della [[Società chestertoniana americana]italiana].
* {{en}} [http://academicwww.shuchesterton.edu/chesterton/org Sito delufficiale] Chestertondella InstituteSocietà forchestertoniana Faith and Culture]americana.
* {{en}} [http://academic.shu.edu/chesterton/ Sito del Chesterton Institute for Faith and Culture]..
* {{Catalogo SF|NILF=10984}}.
* {{en}}''[http://www.fullbooks.com/The-Defendant.html The Defendant]'' saggio del [[1901]] (testo completo)
* {{en}} [http://www.littleflower.co.uk/ Sito internet della parrocchia di Chesterton a Beaconsfield].
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{{Portale|biografie|giallo|letteratura}}
 
[[Categoria:Scrittori cattolici]]
[[Categoria:Gilbert Keith Chesterton| ]]
[[Categoria:Scrittori in lingua inglese]]
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[[Categoria:Autori di gialli britannici]]
[[Categoria:Studenti dell'University College London]]
[[Categoria:Critici dell'ateismo]]