Brian Eno: differenze tra le versioni
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{{Artista musicale
|nome = Brian Eno
|tipo artista = Strumentista
|nazione = GBR
|immagine = Brian Eno 2015.png
|didascalia = Brian Eno nel 2015
|genere = Musica d'ambiente
|genere2 = Art rock
|genere3 = Glam rock
|nota genere = <ref name="AM">{{allmusic|artist|p74178|Brian Eno|autore=Jason Ankeny}}</ref><ref name="Exclaim">{{cita web|url=http://exclaim.ca/music/article/brian_eno-sweet_science|titolo=Brian Eno Sweet Science|accesso=8 agosto 2017|lingua=en}}</ref><ref name="OndaRock">{{cita testo|url=http://www.ondarock.it/altrisuoni/brianeno.htm|titolo=Brian Eno - biografia, recensioni, discografia, foto :: OndaRock<!-- Titolo generato automaticamente -->}}</ref><ref>{{cita web|url=http://www.factmag.com/2016/11/15/brian-eno-reflection-ambient-warp/|titolo=Brian Eno announces new ambient album Reflection|accesso=6 settembre 2017|lingua=en}}</ref><ref>{{cita web|url=https://www.theguardian.com/music/musicblog/2017/jan/25/brian-eno-10-of-the-best|titolo=Brian Eno – 10 of the best|accesso=6 settembre 2017|lingua=en}}</ref>
|nota genere2 = <ref name=Exclaim/><ref name="OndaRock"/><ref>{{cita libro|titolo=Bring the Noise: 20 Years of Writing About Hip Rock and Hip Hop|url=https://archive.org/details/bringnoise20year0000reyn|autore=Simon Reynolds|editore=Soft Skull Press|anno=2011|p=187|lingua=en}}</ref><ref>{{cita libro|titolo=The Mojo Collection: 4th Edition|autore=Autori vari|editore=Canongate Books|anno=2007|p=418|lingua=en}}</ref>
|nota genere3 = <ref name="AM"/><ref name="Exclaim"/><ref name="OndaRock"/>
|anno inizio attività = 1970
|anno fine attività = in attività
|etichetta = [[Astralwerks]]<br />[[E.G. Records|EG]]<br />[[Obscure Records|Obscure]]<br />[[Thirsty Ear]]
|strumento = [[Sintetizzatore]], [[Canto|voce]]
|band attuale =
|band precedenti = [[Harmonia (gruppo musicale)|Harmonia]], [[Portsmouth Sinfonia]], [[Roxy Music]], [[801 (gruppo musicale)|801]]
|totale album = 71
|album studio = 50
|album live = 1
|raccolte = 11
|colonne sonore = 9
}}
{{Bio
|Nome = Brian Peter George St. John le Baptiste de la Salle
|Cognome = Eno
|PreData = {{IPA|[ˈiːnoʊ]|en}}
|Sesso = M
|LuogoNascita = Woodbridge
|LuogoNascitaLink = Woodbridge (Regno Unito)
|GiornoMeseNascita = 15 maggio
|AnnoNascita = 1948
|LuogoMorte =
|GiornoMeseMorte =
|AnnoMorte =
|Epoca = 1900
|Epoca2 = 2000
|Attività = musicista
|Attività2 = compositore
|Attività3 = produttore discografico
|Nazionalità = britannico
|PostNazionalità = , noto come '''Brian Eno'''
}}
È considerato uno dei più importanti musicisti contemporanei,<ref name="Scaruffi">{{cita web|url=http://www.scaruffi.com/vol3/eno.html|titolo=The History of Rock Music - Brian Eno|editore=[[Piero Scaruffi]]|accesso=8 gennaio 2014}}</ref> nonché l'inventore della [[musica d'ambiente]].
== Biografia ==
=== Origini ed esordi ===
Nato nel 1948 e cresciuto a [[Woodbridge (Regno Unito)|Woodbridge]], nella contea [[inghilterra|inglese]] del [[Suffolk]], vicino a una base militare [[Stati Uniti d'America|statunitense]], fu influenzato nell'infanzia dalle trasmissioni [[Radio (mass media)|radiofoniche]] delle emittenti militari [[NATO]], che all'epoca trasmettevano soprattutto [[rock and roll]].
Dopo gli studi nella vicina [[Ipswich]],<ref name="Rizzi">{{cita libro|titolo=Enciclopedia rock anni '70 (terzo volume)|autore=Cesare Rizzi|editore=Arcana|anno=2002|pp=173-174}}</ref> svolti in un college cattolico della [[congregazione]] dei [[Fratelli delle scuole cristiane]], entrò nella Winchester School of Art dell'[[università di Southampton]], dove si laureò nel 1969. Durante gli studi fece parte di alcuni gruppi musicali usando come strumento un [[Registratore a nastro|magnetofono]], e la sua prima registrazione pubblicata, a cui partecipò come cantante, è compresa nella lunga opera jazz ''The Great Learning'' della [[Scratch Orchestra]] di [[Cornelius Cardew]].<ref>{{Cita web|lingua=en|url=http://www.lrb.co.uk/v31/n05/richard-gott/liberation-music/print|titolo=Biografia di Cardew}}</ref> La prima composizione fu del 1970, quando scrisse le musiche per ''[[Berlin Horse]]'', un lavoro di nove minuti del [[Regia cinematografica|cineasta]] [[Malcolm Le Grice]].<ref>{{cita web |url=http://www.wkv-stuttgart.de/en/programme/2006/exhibitions/expanded-media/malcolm-le-grice/ |titolo=Malcom Le Grice Installation |data= |accesso=1º agosto 2011 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20110429212557/http://www.wkv-stuttgart.de/en/programme/2006/exhibitions/expanded-media/malcolm-le-grice/ |urlmorto=sì}}</ref>
La sua formazione musicale traeva ispirazione dalla [[musica contemporanea]] dell'epoca, quella di [[John Cage]], [[Steve Reich]],<ref name="RS1999_1">{{en}} [https://www.rollingstone.com/news/story/5922153/the_father_of_sampling_speaks « The Father of Sampling Speaks »], ''[[Rolling Stone]]'', 27 marzo 1999</ref> [[La Monte Young]], [[Terry Riley]], [[John Tilbury]] e [[Cornelius Cardew]].<ref name="OndaRock"/> Nel 1969 lavorò a [[Londra]] come tecnico multimediale e grafico, e poco dopo un casuale incontro in metropolitana con il sassofonista [[Andy Mackay]], nacque verso la fine del 1971 il sodalizio con il gruppo [[glam rock|glam]] e [[art rock]] [[Roxy Music]] di [[Bryan Ferry]] e [[Phil Manzanera]].<ref name="Prendergast">{{Cita libro||lingua = en|autore = Mark Prendergast|titolo = The Ambient Century: From Mahler to Trance: The Evolution of Sound in the Electronic Age|anno = 2000|url = https://archive.org/details/ambientcenturyfr00pren_0|editore = Bloomsbury Publishing|data = 2001|p = {{cita testo|url=https://archive.org/details/ambientcenturyfr00pren_0/page/n133|titolo=118}}|isbn = 1-58234-134-6}}</ref>
=== I Roxy Music ===
{{vedi anche|Roxy Music}}
[[Robert Fripp]], leader dei [[King Crimson]], per i quali Ferry aveva fatto un'audizione come cantante, raccomandò i Roxy Music alla propria etichetta discografica, la [[Island Records]] che, dopo averne apprezzato le tracce, pubblicò due album che contribuirono a rendere noto lo stile di Eno, ''[[Roxy Music (album)|Roxy Music]]'' del 1972 e ''[[For Your Pleasure]]'' del 1973.
Inizialmente Eno si esibiva nei concerti senza apparire sul palco, restando al mixer, e lavorando con un [[sintetizzatore]] [[VCS3]]<ref>{{cita testo|url=https://musicthing.blogspot.it/2006/04/brian-eno-rocking-vcs3.html|titolo=Music Thing: Brian Eno rocking the VCS3<!-- Titolo generato automaticamente -->}}</ref> e dei magnetofoni, cantando inoltre come seconda voce. In seguito prese parte ai concerti più attivamente, presentandosi con costumi eccentrici. Lasciò la band nel 1973, alla fine del tour promozionale del secondo album, in disaccordo con il cantante e leader Brian Ferry, stanco della vita da rock-star.<ref>{{cita web|url=http://www.contactmusic.com/new/xmlfeed.nsf/mndwebpages/eno%20left%20roxy%20music%20to%20do%20his%20laundry |titolo=Eno Left Roxy Music to do His Laundry |editore=Contactmusic.com |lingua=en |accesso=2 agosto 2011}}</ref>
=== I primi lavori da solista ===
[[File:Brian Eno - TopPop 1974 06.png|thumb|Brian Eno nel 1974]]
Lasciato il gruppo, incise l'album sperimentale ''[[(No Pussyfooting)]]'' assieme a Fripp, collaborazione che li portò a incidere quattro album e a svolgere compartecipazioni nei rispettivi album solisti. Il primo lavoro solista a lui accreditato è ''[[Here Come the Warm Jets]]'' del 1973, registrato con un gruppo di musicisti tra i quali [[John Wetton]] e lo stesso Fripp dei King Crimson, [[Bill MacCormick]] dei [[Matching Mole]], [[Chris Spedding]] e tutti i membri dei Roxy eccetto Ferry; il sound ne riprendeva il glam.
Nel 1974 uscì ''[[Taking Tiger Mountain (By Strategy)]]'', con l'apporto di [[Robert Wyatt]] alle percussioni e di [[Phil Manzanera]] alle chitarre. Proseguì nella sperimentazione, discostandosi leggermente dal rock dell'album precedente, con brani come ''Great Pretender'' e ''China My China'', utilizzando echi della tradizione musicale orientale per cercare d'iniettare qualcosa di nuovo nel rock.
Nella realizzazione dell'album i musicisti si aiutarono con l'utilizzo delle "[[Strategie Oblique]]", un mazzo di 100 carte ideate da Eno assieme all'artista anglo-tedesco [[Peter Schmidt (artista)|Peter Schmidt]].<ref>Howard, 2004. p.192</ref> Ogni carta, la cui prima pubblicazione fu del gennaio 1975, contiene un aforisma.<ref>{{en}}Brian Eno: {{cita testo|url=http://www.rtqe.net/ObliqueStrategies/OSintro.html|titolo=Introduzione alle ''Strategie Oblique''}} su rtqe.net</ref> Le ''Strategie Oblique'' saranno d'aiuto anche in molti dei successivi lavori dell'artista.<ref>{{Cita news|url = http://sentireascoltare.com/artisti/brian-eno/|titolo = Brian Eno|editore = Sentireascoltare|accesso = 5 aprile 2017}}</ref>
Con il proprio stile Eno diventò un fenomeno di massa. Dopo un tour con il gruppo inglese dei [[The Winkies|Winkies]] e un concerto londinese con [[Kevin Ayers]], [[John Cale]] e [[Nico (cantante)|Nico]] dei [[Velvet Underground]] (la maggior parte dei brani sono pubblicati nell'album ''[[June 1, 1974]]''), Brian Eno pubblicò nel 1975 il suo terzo disco solista, ''[[Another Green World]]'', dove ritrovò Fripp e musicisti comprendenti [[Phil Collins]], alla batteria, e [[John Cale]], alla viola. L'album, considerato uno dei suoi migliori<ref name="all2">{{en}}Westergaard, Sean: {{cita testo|url=http://www.allmusic.com/album/discreet-music-r2072348/review|titolo=Recensione di ''Discreet Music''}} Allmusic</ref> rappresenta una svolta nella musica di Eno, che smorza i concitati toni rock dei precedenti lavori presentando brani meditativi e rilassati (nove su quindici sono strumentali), ed entra in contatto con le sonorità della [[musica d'ambiente]].<ref name=Eddy>{{cita libro|titolo=Rock. 500 dischi fondamentali|autore=Eddy Cilià, Federico Guglielmi|editore=Giunti|anno=2002|p=95}}</ref>
Polistrumentista, appassionato di scultura, pittura e videoarte, Eno iniziò a realizzare opere di ogni tipo. In questo periodo pubblicò due libri in cui espone le sue teorie "non-musicali": ''Music for Non Musicians'' e ''Oblique Strategy'', corredato dal mazzo di carte/aforismi.
Nel 1975 uscì, un solo mese dopo ''Another Green World'', ''[[Discreet Music]]'' in puro stile ambient, in cui Eno suona da solo le tastiere e il sintetizzatore nella lunga [[title track]] che copre tutto il lato 1, mentre nel lato 2 è presente l'accompagnamento orchestrale di ''The Cockpit Ensemble''. Il disco ha un'impostazione simile a quella di ''(No Pussyfooting)'', ma le sperimentazioni sono stemperate in un'atmosfera di serenità.<ref name="all2"/> L'album è pubblicato dalla nuova [[etichetta discografica]] di proprietà dello stesso Eno, la [[Obscure Records]], che chiuderà nel 1978.
Nel 1977 uscì l'album ''[[Before and After Science]]'', album di successo concepito in [[Germania]], ove Eno si era trasferito con Fripp e [[David Bowie]]. I brani rock e funky, che occupano la maggior parte della prima facciata, fanno da contraltare a quelli della seconda, più ambient. La formazione che partecipò alle sessioni dell'album includono Bill MacCormick, Phil Manzanera, il batterista [[Dave Mattacks]], Robert Fripp e [[Fred Frith]] degli [[Henry Cow]]. Il brano ''[[By This River]]'', tratto dall'album, verrà poi inserito nel film ''[[La stanza del figlio]]'' di [[Nanni Moretti]].
=== Collaborazione con David Bowie: la trilogia di Berlino ===
Tra il 1977 ed il 1979 Eno collabora alla cosiddetta "[[Trilogia di Berlino|trilogia berlinese]]" di [[David Bowie]], composta dai tre album ''[[Low (David Bowie)|Low]]'', ''[["Heroes" (album David Bowie)|"Heroes"]]'' (con Fripp alla [[chitarra]]) e ''[[Lodger (album)|Lodger]]'', che segnarono il momento più sperimentale dell'opera del "Duca Bianco". Le sonorità di questi tre dischi avranno grande influenza sulle band della successiva stagione [[New wave (musica)|New wave]] europea.<ref name="OndaRock"/><ref>{{cita web|url=http://www.ondarock.it/pietremiliari/bowie_low.htm|titolo=David Bowie - Low :: Le pietre miliari di OndaRock|accesso=25 marzo 2014}}</ref><ref>{{cita web|url=http://www.ondarock.it/pietremiliari/bowie_heroes.htm|titolo=David Bowie - Heroes :: Le pietre miliari di OndaRock|accesso=25 marzo 2014}}</ref>
=== Collaborazione con i Talking Heads ===
Eno partecipò attivamente anche alla musica dei [[Talking Heads]], collaborando sia da produttore che da musicista in ''[[More Songs About Buildings and Food]]'', ''[[Fear of Music]]'' e ''[[Remain in Light]]''. È sua l'idea che dà vita al movimento ''[[No wave]]'', nato dopo che Eno aveva prodotto nel 1978 l'album ''[[No New York]]'', un'antologia in cui compaiono gruppi alternativi della metropoli statunitense quali i [[DNA (gruppo musicale)|DNA]], i [[Teenage Jesus and The Jerks]] e i [[James Chance and the Contortions|Contorsions]].<ref name="Rizzi" />
Sempre della seconda metà degli anni settanta furono le produzioni degli album di esordio degli [[Ultravox]] e dei [[Devo]] in ambito rock, e di alcuni lavori di [[Harold Budd]] e [[Jon Hassell]] nel campo dell'avanguardia. ''[[Music for Films]]'' e ''[[Ambient 1: Music for Airports|Music for Airports]]'', usciti entrambi nel 1978, sono due album composti da Eno in quegli anni. Il secondo rientra in un progetto di "[[Musica d'ambiente|musica per ambienti]]" studiato da Eno con [[Harold Budd]] e [[Jon Hassell]], con l'obiettivo di creare una musica di "sottofondo" per le "fredde atmosfere delle ampie hall degli aeroporti", ma anche per le sale d'attesa, per i padiglioni delle mostre e delle gallerie d'arte.
=== Anni 1980 e 1990 ===
A partire dal 1980 si affermò definitivamente il concetto di [[musica d'ambiente]].<ref name="OndaRock"/> Le prime pubblicazioni del nuovo decennio furono due seguiti della serie "Ambient" inaugurata con ''[[Ambient 1: Music for Airports]]'' e quindi proseguita con ''[[Ambient 2: The Plateaux of Mirror]]'', una collaborazione con [[Harold Budd]], e ''[[Ambient 3: Day of Radiance]]'', l'unico album della quadrilogia a non essere attribuito a Eno in quanto musicato da [[Laraaji]]. Seguirà qualche anno più tardi l'apprezzato ''[[Ambient 4: On Land]]'' (1984), l'ultimo capitolo che vide la partecipazione di [[Bill Laswell]] e [[Michael Beinhorn]].
Con la collaborazione di [[David Byrne]] dei [[Talking Heads]] compose, nel 1981, ''[[My Life in the Bush of Ghosts]]'', considerato uno dei migliori lavori della musica contemporanea<ref>{{cita testo|url=http://www.ondarock.it/pietremiliari/enobyrne_mylife.htm|titolo=Brian Eno, David Byrne - My Life In The Bush Of Ghosts :: Le pietre miliari di Onda Rock<!-- Titolo generato automaticamente -->}}</ref>, pionieristico nel ricorso all'elettronica e ai campionamenti<ref>{{cita testo|url=http://www.allmusic.com/album/my-life-in-the-bush-of-ghosts-mw0000651183|titolo=My Life in the Bush of Ghosts - David Byrne, Brian Eno | Songs, Reviews, Credits, Awards | AllMusic<!-- Titolo generato automaticamente -->}}</ref>, nonché influente per lo sviluppo della [[world music]].<ref name=Scaruffi/>
Si occupò di comporre la colonna sonora del film ''[[Dune (film 1984)|Dune]]'' diretto da [[David Lynch]], musica che non fu mai pubblicata, in quanto la soundtrack verrà successivamente commissionata ai [[Toto (gruppo musicale)|Toto]], alla loro prima ed unica esperienza nell'ambito delle colonne sonore, con l'eccezione di un brano presente anche nel disco intitolato ''Prophecy Theme'', l'unico accreditato a Brian Eno, Daniel Lanois, Roger Eno. Di quanto composto e prodotto da Eno, ma non presente come traccia sul disco, resta anche della musica di sottofondo di svariate scene del film.
Sempre a partire dagli anni ottanta, Eno si cimentò nell'ambito della [[videoarte]], proponendo installazioni sonore quali ''Fifth Avenue'' e ''Mistaken Memories'', ritenute di particolare innovazione.<ref>{{Cita web|lingua=en|url=http://www.moredarkthanshark.org/eno_bio.html|titolo=Biografia di Eno}}</ref> A Milano nel 1984 propone ''Crystals'', con installazioni di sculture dai colori cangianti accompagnate da musiche ambient nel buio della chiesa di San Carpoforo, e nel 1986 ''Place #16'', una sorta di antologia del lavoro di Eno, che mette insieme tutte le precedenti installazioni curate dall'artista inglese.<ref>{{cita web|url=https://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1986/10/03/brian-verso-il-silenzio.html|titolo=Brian verso il silenzio}}</ref>
Nell'ambito della musica ambientale, iniziò a collaborare con il fratello [[Roger Eno|Roger]] e, soprattutto, con il tecnico del suono canadese [[Daniel Lanois]].<ref>{{Cita libro||lingua = en|autore = Mark Prendergast|titolo = The Ambient Century: From Mahler to Trance: The Evolution of Sound in the Electronic Age|anno = 2000|url = https://archive.org/details/ambientcenturyfr00pren_0|editore = Bloomsbury Publishing|data = 2001|p = {{cita testo|url=https://archive.org/details/ambientcenturyfr00pren_0/page/125|titolo=125}}|isbn = 1-58234-134-6}}</ref> In questo periodo, Eno divenne attento anche a diverse altre realtà, collaborando con gli artisti [[Ghana|ghanesi]] Edikanfo, con i sovietici [[Zvuki Mu]] e con l'italiana [[Teresa De Sio]],<ref name="OndaRock"/> di cui disse:<ref>{{cita web|url=http://www.ilgiornale.it/news/e-torna-pioniere-brian-eno.html|titolo=E torna il pioniere Brian Eno|accesso=7 agosto 2014}}</ref>{{citazione|Non ho mai sentito una cantante suonare così tante note.}}
Non cessò di produrre i lavori di alcuni musicisti emergenti e a suonare nelle opere nate dalle numerose collaborazioni. Tra queste la fortunata produzione di ''[[The Unforgettable Fire]]'' del 1984 e di ''[[The Joshua Tree]]'' del 1987, album degli [[U2]]. In questo periodo delegò questa attività a Lanois. Fondò l'agenzia artistica ''Opal'', a cui fanno riferimento musicisti, tra i quali il fratello Roger, Lanois, [[Michael Brook]] e [[John Paul Jones (musicista)|John Paul Jones]], e artisti visuali ([[regista|registi]], [[fotografo|fotografi]], [[pittore|pittori]]).<ref>{{cita testo|url=http://music.hyperreal.org/artists/brian_eno/opal.html|titolo=Opal - Brian Eno's Musical Vision<!-- Titolo generato automaticamente -->}}</ref>
A partire dalla seconda metà degli anni ottanta, sviluppò il concetto di "Generative Music", una musica che si evolve in continuazione senza ripetersi, con l'aiuto di programmi informatici. Questo progetto sfocia nell'album ''Generative Music 1 with SSEYO Koan software'' del 1996, e continua anche negli anni successivi.<ref>{{Cita testo|lingua=en|url=http://www.intermorphic.com/tools/noatikl/generative_music.html|titolo=Generative Music di Brian Eno}} su intermorphic.com</ref> Nel 1992 collabora nell'album ''[[Us (Peter Gabriel)|Us]]'' di [[Peter Gabriel]], nella colonna sonora di ''Until The End Of The World'' di [[Wim Wenders]], negli album ''[[Achtung Baby]]'' (1991) e ''[[Zooropa]]'' (1993) degli [[U2]], nel progetto [[Passengers (gruppo musicale britannico)|Passengers]] (''[[Original Soundtracks 1]]'' del 1995) e in ''[[1.Outside]]'' di [[David Bowie]] del 1995. Nel 1995 partecipò insieme a [[Laurie Anderson]] al progetto [[Artangel]] con ''Self storage''.<ref>{{Cita web|lingua = en|url = http://www.artangel.org.uk/projects/1995/self_storage/making_self_storage/brian_eno|titolo = As the opening approached, there was still very little evidence of an actual show.|sito = Artangel|accesso = 10 settembre 2013|urlarchivio = https://web.archive.org/web/20140111172455/http://www.artangel.org.uk/projects/1995/self_storage/making_self_storage/brian_eno|urlmorto = sì}}</ref> Nel 1997, Eno celebrò il ritorno di [[Robert Wyatt]] a suonare accompagnandosi con altri musicisti nell'album ''[[Shleep]]'', dopo che per diversi anni aveva inciso i propri lavori suonando da solo.
=== Anni 2000 ===
La collaborazione tra i due musicisti si rinnovò negli album di Wyatt ''[[Cuckooland]]'', del 2003, e ''[[Comicopera]]'', del 2007. Nel 2001 venne pubblicato l'album di Eno ''[[Drawn from Life]]'', scritto, suonato e prodotto con [[J. Peter Schwalm]], dj e musicista di [[Francoforte]], e la cantante [[Laurie Anderson]]. Gli undici brani che lo compongono spaziano tra [[jazz]], [[musica da camera]] e [[trip hop]]. Riferendosi all'album dichiarò:<ref name="OndaRock"/> {{citazione|Provo sempre a fare la musica che mi piacerebbe sentire. Il processo nasce da una serie di ascolti durante i quali penso: 'Mi piacerebbe che fosse un po' come questo, un po' come quello'. Così trascorro tutto il tempo disegnando nella mia testa il tipo di musica che vorrei comporre. In questo periodo non ho ascoltato molto jazz o musica colta europea ma riconosco che mi hanno suggerito un territorio fertile. L'altra strada era ripiegare verso quei sentimenti che avevo scoperto sulla musica come tipo di [[paesaggio sonoro]]. Ho provato a portare tutto questo verso un tipo di composizione che fosse ritmica e melodica perché per molto tempo ho composto brani senza ritmi ovvi o esili tracce melodiche.}}
Realizzò presso il [[Museum of Modern Art (San Francisco)|SFMOMA]] di [[San Francisco]] ''Compact Forest Proposal'', parte di una mostra che crea un connubio tra la tecnologia digitale e l'arte, intitolata: ''101010''. Sempre in questo periodo, compose musica per le opere scultoree di [[Mimmo Paladino]], ispirato anche dalle poesie di Gian Ruggero Manzoni dedicate all'artista italiano. Brian Eno intendeva creare un ambiente musicale senza parole, senza melodia, senza ritmo e che non suoni mai due volte nello stesso modo; per realizzare ciò è palesemente intenzionato a servirsi di tutto ciò che è in grado di produrre un suono, che sia una campana, un ciocco di legno, una vibrazione elettronica, una voce o il semplice fruscio prodotto da un cenno.<ref>{{cita testo|url=http://www.electaweb.it/home/focus-on/brian-eno-e-mimmo-paladino-allara-pacis/it|titolo=Brian Eno e Mimmo Paladino - Home Page - Electa Mondadori<!-- Titolo generato automaticamente -->}}</ref>
Nel [[2007]] si dichiarò [[ateismo|ateo]] in un'intervista concessa alla [[BBC]]<ref>{{cita testo|url=https://edition.cnn.com/2013/05/25/living/gallery/atheists/index.html?hpt=hp_c4|titolo=Photos: Famous atheists and their beliefs}}, [[CNN]], 25 maggio [[2013]]</ref>. L'anno seguente produsse l'album ''[[Viva la vida or Death and All His Friends]]'' dei [[Coldplay]], che riscosse un buon successo di pubblico e di critica.<ref>{{cita web|url=http://www.metacritic.com/music/viva-la-vida/coldplay|titolo=Reviews for Viva La Vida by Coldplay - Metacritic|accesso=7 agosto 2014|lingua=en}}</ref><ref>{{cita web|url=https://www.musicweek.com/story.asp?sectioncode=1&storycode=1034807&c=3|titolo=Articolo: "Viva La Vida scales global chart heights"|editore=MusicWeek|accesso=6 agosto 2010}}</ref> Eno aveva già collaborato con la band di [[Chris Martin]] all'incisione e alla produzione di alcune tracce dell'album ''X&Y'', oltre che alla registrazione di alcune introduzioni di brani come ''Yellow'' e ''Clocks'', che verranno proposte durante i concerti del gruppo.
Nello stesso anno sviluppò le musiche per il videogame ''[[Spore (videogioco 2008)|Spore]]'' di Will Wright, l'autore della serie ''SimCity'' e ''The Sims'', che sviluppa algoritmi per la creazione di videogames dal contenuto casuale e sempre diverso (procedural generation) come appunto ''Spore'', mentre Brian Eno si occupava di sistemi di generazione automatica di musiche. E già in internet il video popolare intitolato "''Will Wright and Brian Eno - Generative Systems''", che propone una parte della sua conferenza tenuta a San Francisco il 26 giugno 2006.<ref>{{cita testo|url=http://www.virtualworldlets.net/Resources/Hosted/Resource.php?Name=PCGPodcast|titolo=Podcast: Procedural Content Generation & Spore<!-- Titolo generato automaticamente -->}}</ref><ref>{{cita testo|url=https://www.youtube.com/watch?v=UqzVSvqXJYg|titolo=Will Wright and Brian Eno - Generative Systems - YouTube<!-- Titolo generato automaticamente -->}}</ref>
[[File:Eno Illustrated Talk.jpg|thumb|Brian Eno nel 2011]]
Sempre nel 2008 uscì la seconda collaborazione con [[David Byrne]], ''[[Everything That Happens Will Happen Today]]'', il primo dopo le collaborazioni degli anni settanta e ottanta. I due artisti propongono testi che incitano all'umanità ed all'ottimismo alternando atmosfere di [[musica elettronica]] e di [[gospel]]. A fine anno, Eno lavorò allo sviluppo di ''Bloom'', un'applicazione per ''iPhone'' che consente di creare musica ambientale con dei semplici tocchi sullo schermo.<ref>{{cita testo|url=http://www.trackback.it/articolo/bloom-comporre-musica-con-l-iphone-grazie-a-brian-eno/7027/|titolo=''Bloom: comporre musica con l'iPhone grazie a Brian Eno''<!-- Titolo generato automaticamente -->}}, su trackback.it</ref>
Nel giugno del 2009, gli venne affidata la super-visione del Luminous Festival alla [[Sydney Opera House]]. Nel corso dell'evento, Eno tornò ad esibirsi dal vivo dopo molti anni, con tre concerti nello stesso giorno. La ''performance'', che prende il nome ''Pure Scenius'', vide tra i musicisti al suo fianco [[Jon Hopkins]] ed il chitarrista [[Leo Abrahams]]. Compose poi le musiche per il film di [[Peter Jackson]] ''[[Amabili resti (film)|Amabili resti]]'', che uscì nel dicembre del 2009.<ref>{{cita web|titolo=Brian Eno: The Lovely Bones |url=https://upcomingfilmscores.blogspot.com/2008/12/brian-eno-lovely-bones.html|lingua=en|sito=upcomingfilmscores.blogspot.com}}</ref>
=== Anni 2010 ===
Nel maggio del 2010, portò in scena al Brighton Festival uno spettacolo con la stessa formazione di Sydney nel 2009. Anche questa volta lo spettacolo si articolò in tre concerti nello stesso giorno. Nella stessa manifestazione, sale nuovamente sul palco per suonare quattro brani del compositore sudcoreano Woojun Lee. Verso fine anno venne pubblicato dalla [[Warp Records]] ''[[Small Craft on a Milk Sea]]'', registrato in collaborazione con [[Leo Abrahams]] e [[Jon Hopkins]].<ref>{{cita web|url=http://pitchfork.com/news/39830-brian-eno-reveals-warp-album-details/|titolo=Pitchfork: Source: Brian Eno Reveals Warp Album Details |editore=Pitchfork.com |data= |accesso=2 novembre 2011|lingua=en}}</ref>
Nel luglio del 2011 pubblicò, ancora per la Warp, l'album ''[[Drums Between the Bells]]'', eseguito insieme a Rick Holland. Nel novembre dello stesso anno uscì il disco ''[[Panic of Looking]]'', frutto della collaborazione tra Holland e Eno.<ref>{{Cita web|lingua=en|url=http://brian-eno.net/drums-between-the-bells/|titolo=''Brian Eno | Drums Between The Bells & Panic Of Looking''<!-- Titolo generato automaticamente -->|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20120320003612/http://brian-eno.net/drums-between-the-bells/ }}</ref> Nel luglio del 2012 realizzò ''12 Seasons. Music for the Great Gallery of the palace of Venaria'', l'installazione sonora creata in collaborazione con Volumina appositamente per la Galleria Grande della ''[[Reggia di Venaria]]'' nei pressi di Torino.<ref>{{Cita web|lingua=en|url=http://www.volumina.net/exhibitions/exhibitions.php?id=161&meta=Music_for_the_Great_Gallery_Eno|titolo=''Exhibitions - Music for the Great Gallery - Eno''|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20131025064230/http://www.volumina.net/exhibitions/exhibitions.php?id=161&meta=Music_for_the_Great_Gallery_Eno }}</ref> Da questo progetto ''ambient'' viene estratto il CD ''[[Lux (album)|Lux]]'',<ref>"Ogni esegesi di ''Lux'' non sarebbe che blasfema, pretendendo di sovrapporre a quest'opera ciò che essa non ha, un significato che oltrepassi il suo stesso farsi"; cfr.: Arena, Leonardo Vittorio, ''Brian Eno. Filosofia per non musicisti,'' Milano-Udine, Mimesis, 2014, p.61</ref> pubblicato dalla Warp nel novembre dello stesso anno con allegato un libretto esplicativo scritto dallo stesso Eno.<ref>{{Cita web|lingua=en|url=http://www.volumina.net/store/store.php?id=162&meta=Music_for_the_Great_Gallery_Eno|titolo=''Store - Music for the Great Gallery - Eno''|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140111183909/http://www.volumina.net/store/store.php?id=162 }}</ref>
Nel maggio del 2014 pubblicò ''[[Someday World]]'', realizzato in collaborazione tra Eno e Karl Hyde degli [[Underworld (gruppo musicale)|Underworld]], con la partecipazione di [[Will Champion]] dei [[Coldplay]] e [[Andy Mackay]] dei Roxy. La musica di quest'album venne composta da Eno e ricorda i suoi primi dischi da solista nonché le collaborazioni con [[Talking Heads]] e [[David Byrne]], mentre i testi sono di natura meditativa e sono stati scritti da Hyde.<ref>{{Cita web|url=http://www.allmusic.com/album/someday-world-mw0002627925 |titolo=Someday World |autore=Thom, Jurek |editore=allmusic.com |accesso= 16 giugno 2014|lingua=en}}</ref> Il mese successivo, ancora Eno e Hyde pubblicarono l'album ''[[High Life (Brian Eno e Karl Hyde)|High Life]]'', la cui musica inaspettatamente si discosta da quella del disco precedente. Per alcuni si tratta dell'album in cui Eno cantò meglio dai tempi di ''[[Wrong Way Up]]'', realizzato nel 1990 assieme a [[John Cale]], disco con il quale ha in comune anche alcuni tratti ispirati dalla musica africana.<ref>{{cita web|url=http://pitchfork.com/reviews/albums/19539-brian-eno-karl-hyde-high-life/|titolo=Brian Eno / Karl Hyde - High Life|autore=Mark Richardson|data=2 luglio 2014|accesso=8 luglio 2015|lingua=en|sito=pitchfork.com}}</ref>
== Stile musicale ==
Celebre per le particolari sonorità e l'uso dell'ambiente sonoro,<ref>{{Cita web|url =http://www.soundsblog.it/post/9984/brian-eno-descrive-e-conferma-il-nuovo-album-dei-coldplay|titolo=Brian Eno descrive (e conferma) il nuovo album dei Coldplay|editore=soundsblog.it|data=10 febbraio 2010|accesso=22 ottobre 2014}}</ref><ref>{{cita web|url=https://www.rollingstone.com/music/artists/brian-eno/biography|titolo=Brian Eno Biography|editore=rollingstone.com|accesso=25 marzo 2014}}</ref> Brian Eno viene considerato l'inventore della musica d'ambiente,<ref name="OndaRock"/> sebbene il suo stile abbia spaziato, lungo la sua prolifica discografia, anche in quella [[musica elettronica|elettronica]],<ref name=Cilia70>{{cita libro|titolo=Enciclopedia Rock - '70 (terzo volume)|autore=Eddy Cilìa|editore=Arcana|anno=2001|pp=173-174}}</ref> in quella [[musica etnica|etnica]],<ref name=Exclaim/> in quella sperimentale<ref name="AM"/> e in varie forme di rock quali l'[[art rock]]<ref name="AM"/> e il [[glam rock]].<ref name=Exclaim/> È stato inoltre precursore di altri generi come la [[New wave (musica)|new wave]], la [[world music]] e la [[New age (musica)|new age]].<ref name="OndaRock"/> Eno suddivide i tempi necessari a comporre le proprie musiche in tre fasi:
* l'idea, da cui il brano nasce;
* l'esecuzione professionale;
* l'ottimizzazione finale, in cui i brani vengono organizzati mediante l'uso di [[nastro magnetico|nastri magnetici]] e strumenti multimediali.<ref name=Scaruffi/>
Il suo stile è cambiato in ogni suo album: se le prime uscite sono debitrici delle sperimentazioni rock dei Roxy Music,<ref name=Dimery3/> quelle seguenti si avvicineranno sempre di più al genere ambient di sua invenzione. Successivamente, Eno avrebbe maturato nuovi linguaggi sonori. Dopo aver registrato un album per chitarra trattata elettronicamente con il compositore [[Robert Fripp]] (''(No Pussyfooting)'' del 1973), a cui seguirà in futuro un nuovo capitolo (''Evening Star'' del 1975), Eno pubblica l'esordio solista ''Here Comes the Warm Jets'' (1973), i cui brani seguono un formato canzone pop rock e melodico<ref name=Eddy/><ref name=Cilia70/><ref name=Dimery3>Dimery; pag. 314</ref> che verrà ripreso nel seguente ''Taking Tiger Mountain (By Strategy)'' (1974).<ref name=Cilia70/> ''Another Green World'' (1975), più astratto e prevalentemente strumentale, si caratterizza invece per la presenza di paesaggi sonori inseriti in un contesto pop-rock e segna i primi passi del musicista verso la musica d'atmosfera in cui si cimenterà specialmente nel periodo a cavallo fra gli anni settanta e i primi anni ottanta.<ref name=Eddy/><ref name=Cilia70/><ref>Dimery; pag. 337</ref><ref name=Buckley>{{cita libro|titolo=The Rough Guide to Rock|url=https://archive.org/details/roughguidetorock0003unse|autore=Peter Buckley|editore=Rough Guides|anno=2003|pp=258-259|lingua=en}}</ref>
Il primo album ambient è però ''Discreet Music'' (1975), contenente brani lunghi, strumentali e ipnotici (fra cui i trenta minuti della title track),<ref name="Cilia70" /><ref name="Dimery2" /> a cui seguirà la "pausa" rock del celebre ''Before and After Science'' (1977), un eterogeneo album rock e in parte ambientale che anticipa i futuri interessi di Eno per la musica etnica e quella minimalista: genere che avrà modo di approfondire con il compositore [[Harold Budd]].<ref>Dimery; pag. 373</ref> Nel frattempo, l'artista inglese ha inciso due album a fianco della formazione [[krautrock]] dei [[Cluster (gruppo musicale tedesco)|Cluster]] che risentono fortemente l'influenza dello stile di questi ultimi (''Cluster & Eno'' del 1977 e ''After the Heat'' del 1978).<ref name="Cilia70" /> La ricerca nell'ambito della musica ambientale prosegue con il sopracitato ''Music for Airports'' (1978),<ref name="Cilia70" /> che presenta quattro lunghe composizioni statiche,<ref name="Buckley" /> ''Music for Films'' (1978), contenente numerosi brani di brevissima durata e ''On Land'' (1982). Quest'ultimo è frutto di una rielaborazione di suoni di varia natura e segnò una nuova fase per l'artista che, secondo le parole del critico [[David Toop]], "si spinse verso una nuova concezione della musica come campo acustico, allontanandosi dall'oggettivazione delle strutture sonore in composizioni prestabilite."<ref>Toop; pag. 153-154</ref>
Negli anni ottanta, Eno si è cimentato nella musica etnica collaborando con [[Jon Hassell]] (''Possible Musics'' del 1980) e [[David Byrne]] (''My Life in the Bush of Ghosts'' del 1981), adattando le sonorità primitive alle moderne tecnologie<ref>{{cita libro|titolo=Enciclopedia Rock - '80 (quarto volume)|autore=Eddy Cilìa|editore=Arcana|anno=2001|p=169}}</ref> e avrebbe intrapreso a più riprese il discorso della musica ambient come dimostrano ''Apollo'' (1983), ''Thursday Afternoon'' (1985) e i due sequel di ''Music for Films'': ''More Music for Films'' (1983) e ''Music for Films III'' (1988). ''Nerve Net'' (1992) segna un momentaneo ritorno al formato canzone, ''Neroli'' (1993) è un'unica lunghissima composizione statica,<ref name="Scaruffi" /> mentre ''Spinner'' (1995), una collaborazione con [[Jah Wobble]] frutto di una reincisione di suoni pre-registrati, segue la scia della musica [[jungle (genere musicale)|jungle]].<ref>{{cita libro|titolo=Enciclopedia Rock - '90 (quinto volume)|autore=Eddy Cilìa|editore=Arcana|anno=2001|p=230}}</ref> Sempre esplorando nuovi linguaggi, il "non musicista" ha pubblicato, fra gli altri, nel nuovo millennio: ''Another Day on Earth'' (2005), vicino al formato della [[ballata (musica)|ballata]], l'improvvisato ''Small Craft on a Milk Sea'' (2010) e ''Drums Between the Bells'' (2011), realizzato sfruttando voci manipolate.<ref name="Scaruffi" />
== Influenze ==
Il metodo compositivo di Brian Eno segue le complesse teorie di ispirazione matematico taoista descritte nel suo libro ''Music for Non-Musicians'', in cui si dichiara un "non-musicista" (ovvero un artista tecnicamente privo di competenze ma forte del suo genio creativo),<ref name=Scaruffi/><ref>{{cita web|url=https://distorsioni-it.blogspot.it/2011/07/brian-eno-1971-1977-polisemia.html|titolo=Brian Eno, 1971 - 1977|editore=distorsioni-it.blogspot.it|accesso=22 ottobre 2014|lingua=en}}</ref> nonché a quelle espresse nelle sue "[[Strategie Oblique]]", le carte da lui stesso inventate per rompere le barriere creative dell'artista che ne fruisce.<ref name="OndaRock"/> Altre importanti fonti di ispirazione che lo hanno segnato profondamente sono stati i musicisti d'avanguardia (in modo particolare [[John Tilbury]], [[Cornelius Cardew]], i [[musica minimalista|compositori minimalisti]]) e la "[[musique d'ameublement]]" di [[Erik Satie]].<ref name=Dimery2>Dimery; pag. 421</ref>
== Informatica ==
In ambito informatico è principalmente conosciuto per essere il compositore del [[Jingle (musica)|jingle]] utilizzato all'avvio del sistema operativo [[Windows 95]].<ref>{{Cita web|lingua = en|url = http://www.sfgate.com/music/popquiz/article/Q-and-A-With-Brian-Eno-2979740.php|titolo = Q and A With Brian Eno|autore = Joel Selvin|editore = SFGate|data = 2 giugno 1996|accesso = 22 maggio 2016}}</ref> A tale riguardo Brian Eno ha dichiarato:<ref>{{cita web|url=http://news.leonardo.it/accadde-oggi-15-maggio-nasce-lautore-del-jingle-di-windows-e-della-sigla-del-tg3/|titolo=''Accadde oggi, 15 maggio: nasce l'autore del jingle di Windows e della sigla del Tg3''<!-- Titolo generato automaticamente -->|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140107205802/http://news.leonardo.it/accadde-oggi-15-maggio-nasce-lautore-del-jingle-di-windows-e-della-sigla-del-tg3/ }}</ref><ref>{{en}} ''Museum of Curiosity'', programma radiofonico trasmesso il 4 maggio 2009, BBC Radio 4</ref> {{citazione|La Microsoft mi chiese una musica capace di ispirare, universale, ottimistica, sexy, futuristica, sentimentale, emozionale, più un'altra serie di circa centocinquanta aggettivi, e conclusero dicendo che il brano doveva durare tre secondi e un quarto. Da allora ho composto 84 di questi piccoli pezzi, sicché quando ritorno a lavorare su brani della durata di tre minuti questi ultimi mi sembra siano come oceani di tempo.}}
== Discografia ==
=== Da solista ===
{{vedi anche|Discografia di Brian Eno}}
=== Con i Roxy Music ===
* 1972 – ''[[Roxy Music (album)|Roxy Music]]''
* 1973 – ''[[For Your Pleasure]]''
=== Con gli Harmonia '76 ===
* 1997 – ''[[Tracks & Traces]]''
== Note ==
<references/>
== Bibliografia ==
* {{cita libro|titolo=Brian Eno: His Music And the Vertical Color of Sound|url=https://archive.org/details/brianenohismusic0000tamm|autore=Eric Tamm|editore=Da Capo Press|anno=1995|lingua=en}}
* {{cita libro|titolo=A Year with Swollen Appendices|url=https://archive.org/details/yearwithswollena0000enob|autore=Brian Eno|editore=Faber & Faber|anno=1996|lingua=en}}
* {{cita libro|titolo=On Some Faraway Beach: La vita e i tempi di Brian Eno|autore=David Sheppard|editore=Arcana|anno=2011}}
* {{cita libro|titolo=Oceano di suono|autore=David Toop|editore=Costa&Nolan|anno=1995}}
* {{cita libro|autore=Jorge Lima Barreto|titolo=Rock & Droga. Misteri e segreti stupefacenti: una "Bibbia" rock-psichedelica|editore=Gammalibri|città=Milano |anno= 1984}}
* {{cita libro|titolo=1001 album|autore=Robert Dimery|editore=Atlante|anno=2013}}
* {{cita libro | nome=Leonardo | cognome=Arena | titolo=Brian Eno. Filosofia per non musicisti. | anno=2014 | editore=Mimesis | ISBN=978-88-5752-317-0| OCLC=956222497}}
== Voci correlate ==
* [[David Bowie]]
* [[Harold Budd]]
* [[David Byrne]]
* [[Cluster (gruppo musicale tedesco)|Cluster]]
* [[Robert Fripp]]
* [[Jon Hassell]]
* [[U2]]
== Altri progetti ==
{{Interprogetto}}
== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
{{Brian Eno}}
{{Roxy Music}}
{{Controllo di autorità}}
{{Portale|biografie|musica}}
[[Categoria:Brian Eno| ]]
[[Categoria:Studenti dell'Università di Southampton]]
[[Categoria:Tecnici del suono britannici]]
[[Categoria:Gruppi e musicisti associati a Peter Sinfield]]
[[Categoria:Attivisti britannici contro la guerra in Iraq del 2003]]
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