Antoine d'Agata: differenze tra le versioni

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{{S|fotografi francesi}}
{{Bio
|Nome = Antoine
|Cognome = d'Agata
|ForzaOrdinamento = Agata ,Antoine d'
|Sesso = M
|LuogoNascita = Marsiglia
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|GiornoMeseMorte =
|AnnoMorte =
|Epoca = 1900
|Epoca2 = 2000
|Attività = fotografo
|Nazionalità = francese
}}
 
== Biografia ==
Nasce da genitori siciliani. La famiglia paterna esercita il mestiere di [[macellaio|macellai]], quella materna di pescivendoli.
 
Dall'età di 17 anni Antoine d'Agata si interessa ai movimenti [[Punk (cultura)|punk]] e anarchici marsigliesi. Poco dopo inizia a frequentare case di tolleranza e a drogarsi regolarmente.<ref>Entretien avec Christine Delory in : ''Le désir du monde'', Éditions Téraèdre, 2008.</ref>.
 
Nel 1981 perde l'uso dell'occhio sinistro dopo essere stato colpito da una granata lacrimogena della polizia, nel corso di scontri con membri del movimento neofascista PFN.
 
Nel 1983 lascia la Francia e inizia a viaggiare. Nel 1990 a New York studia fotografia presso l'[[International Center of Photography]], dove frequenta i corsi di [[Larry Clark]] e di  [[Nan Goldin]]. In seguito lavora come reporter e alla divisione editoriale di  [[Magnum Photos]].<ref>[http://www.magnumphotos.com/C.aspx?VP3=CMS3&VF=MAGO31_10_VForm&ERID=24KL53T_6 magnumphotos].</ref>.
 
Tornato in Francia nel 1993, d'Agata decide di interrompere la sua attività di fotografo per quattro anni. Nel 1998 pubblica le sue prime opere  ''De Mala Muerte'' e  ''Mala Noche'' e, un anno dopo, Galerie Vu comincia a distribuire le sue fotografie. Nel 2001 pubblica  ''Hometown'' e vince il premio  Niépce per i giovani fotografi. Continua a pubblicare con regolarità: nel 2003  ''Vortex'' e  ''Insomnia'' accompagnano la sua mostra "1001 Nuits". Nel  [[2004]]  pubblica  ''Stigma''  e nel 2005  ''Manifeste''.
 
Nel [[2004]]  entra nell'agenzia  [[Magnum Photos]] <ref>{{Cita web|url=https://www.liberation.fr/france/2016/11/16/antoine-d-agata-l-oeil-kamikaze_1528879/|titolo=Portrait &#124; Antoine D’Agata : L’œil kamikaze|autore=Sabrina Champenois|sito=[[Libération]]|data=16 novembre 2016|lingua=FR|accesso=24 febbraio 2025|urlarchivio= https://web.archive.org/web/20161117153032/https://www.liberation.fr/france/2016/11/16/antoine-d-agata-l-oeil-kamikaze_1528879/|dataarchivio= 17 novembre 2016|urlmorto=no}}</ref> e realizza il suo primo film, un cortometraggio intitolato  ''Le Ventre du Monde''  (il ventre del mondo); nel  [[2006]]  gira in Giappone il lungometraggio  ''Aka Ana''.
 
Nel 2008 il documentario Aka Ana vince il grand prix al festival cinematografico internazionale  Entrevues  di Belfort''.''
 
Opere di d'Agata sono esposte al festival [[Rencontres d'Arles]] nel 2009, nell'ambito della mostra "Ça me touche" che raggruppa artisti invitati da  [[Nan Goldin]].
 
Nel 2013 è responsabile del progetto   "Marsiglia vista da 1000 fotografi di tutto il mondo" presso la biblioteca dipartimentale di  [[Bocche del Rodano (dipartimento)|Bouches-du-Rhône]].
 
Da molti anni lavora presso studi, impartisce corsi di fotografia e partecipa a iniziative in tutto il mondo. Non ha un luogo di residenza fisso.
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== Cinema ==
Antoine d'Agata ha girato trequattro film:  ''El cielo del muerto'' (2005), ''Aka Ana'' (2008), ''Atlas'' (2013)., ''AtlasWhite Noise'' è stato incluso nella selezione principale del festival CPH:DOX 2013 di [[Copenaghen]](2019).
 
Nel [[ 2007]]  è stato presentato a  [[Festival di Cannes|Cannes]] ''Un homme perdu'', di  Danielle Arbid, un film nel quale  [[Melvil Poupaud]] interpreta il ruolo di un fotografo molto ispirato alla vita di D'Agata.<ref>[httphttps://www.imdb.com/name/nm2160876/Filmographie d'Antoine d'Agata] sur IMDb.</ref>.
 
Nel [[2010]]  è uscito ''L'Homme qui voulait vivre sa vie'', film di  Éric Lartigau  in cui  [[Romain Duris]] interpreta un fotografo. Le fotografie mostrate nel film sono di Antoine d'Agata.<ref>[httphttps://www.lemonde.fr/cinema/article/2010/11/02/l-oeil-d-antoine-d-agata-dans-l-objectif-de-romain-duris_1434330_3476.html « L'œil d'Antoine d'Agata dans l'objectif de Romain Duris »] sursu ''lemonde.fr''.</ref>.
 
''Atlas'' è stato incluso nella selezione principale del festival CPH:DOX 2013 di [[Copenaghen]] e presentato in concorso nella sezione CinemaXXI al [[Festival internazionale del film di Roma 2013]].
== Opera ==
 
== Opera ==
=== Temi ===
I temi affrontati da Antoine d'Agata sono la notte, il vagabondaggio, la prostituzione, il sesso, il corpo, le esperienze alternative. Attraverso la fotografia cerca di indagare con un atteggiamento personale ambiti fisici ed emotivi traumatici in uno stile frammentario e brutale.
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=== Attrezzatura ===
 
Antoine d'Agata usa una [[Leica]] piccolo formato, adatta per dimensioni al tipo di situazioni che fotografa abitualmente. Si serve anche di una [[Polaroid Corporation|Polaroid]] e di apparecchi usa e getta. Lavora in analogico e digitale, bianco e nero e colore. Talvolta le sue fotografie vengono scattate dalle prostitute con cui è solito intrattenersi.
 
=== Antoine d'Agata e il «documentario» ===
Antoine d'Agata dichiara di parlare solo di se stesso e della sua vita tramite le sue istantanee. Alla domanda su quale segno vorrebbe lasciare nella storia della fotografia risponde:<ref>{{Cita web|url=http://destrictedrevue.com/photography/740711.html|titolo=ICE - ANTOINE D'AGATA|sito=destrictedrevue.com|accesso=2017-05-16 maggio 2017|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160913211132/http://destrictedrevue.com/photography/740711.html|dataarchivio=13 settembre 2016}}</ref>:
{{QuoteCitazione|<div>Aver cercato di vivere con quelli che fino ad allora la fotografia si era accontentata di vedere. Aver il coraggio di dire ciò che non era stato detto: che non è accettabile per il fotografo di essere solo un voyeur. Aver cercato di vedere ciò che non era stato visto. Aver cercato il di trarre da situazioni di vita vissuta un'opera, per quanto imperfetta. Non aver mai rinunciato a vivere usando la fotografia come scusa. Aver voluto eliminare qualsiasi distanza dal mio soggetto. Aver voluto mettere in pratica, a mio rischio e pericolo, un'antica verità: il mondo non è fatto cdidi ciò che vediamo, ma di ciò che siamo.</div>}}
 
Antoine d'Agata è anche regista di film. Alla domanda sul rapporto che intercorre tra i suoi lavori video, il cinema di finzione e il documentario, risponde:<ref>{{Cita web|url=http://specchioscuro.it/interview-antoine-dagata-intervista-antoine-dagata/|titolo=Quello che mi interessa è la vita, questa posizione in cui tutto è possibile, niente è proibito» - INTERVISTA CON ANTOINE D’AGATA |accesso=9 giugno 2017}}</ref>
{{Citazione|Sinceramente? Io odio il documentario e odio la finzione. Per quel che riguarda la finzione, ho una certa esperienza di lettore, ho letto molto nella mia vita, però non mi interessa inventare cose, così come non mi interessa il documentario, perché lo vedo come una posizione molto passiva, legata al ruolo di testimone. Nessuna di queste due posizioni, documentario e film di finzione, sono per me esteticamente ed eticamente valide o interessanti. L’unica posizione che mi interessa è mettere me stesso nel mondo reale, nella realtà, e provocarla, e decidere se distruggerla, cambiarla. Giocare con la realtà. Quello che mi interessa è la vita, questa posizione in cui tutto è possibile, niente è proibito e vietato. Questa posizione mi interessa: quella attraverso cui provocare la realtà.}}
 
== Premi ==
* [[1994]] : primo premio al  Festival des jeunes Créateur, Parigi
* [[1996]] : Premio Voies Off
* [[1999]] : Borsa  [[Villa Medici|Villa Médicis]] Hors les murs, [[Francia]]
* [[1999]] : Priemio Forscher Fellowship, [[Stati Uniti d'America|S]]<nowiki/>tati Uniti
* [[2001]] : Premio[[Prix NiepceNiépce Gens d'images]], [[Parigi|Pari]]<nowiki/>gi
* [[2004]] : Premio del Festival internazionale di fotografia, [[Higashikawa]], [[Giappone|G]]<nowiki/>iappone
* [[2008]] : Grand Premio del documentario, Festival Entrevues di  [[Belfort]]
* [[2011]] : Grand Prix Internationale del 4°º festival Rencontres photographiques di  [[Créteil]]
 
== Note e riferimenti ==
<references />
 
== Bibliografia ==
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* 2002 ''Moussa Konaté'', Paris, Éditions de l'œil
* 2002 ''Home Town'', sans texte, Paris, Le Point du Jour Éditeur
* 2002 ''Le Ventre du Monde'', Phototypie, Galerie Maeght, Paris, 2003. Texte : B. Le Dantec, éditions de l'Œil, Paris
* 2003 ''Psychogeography'', Pays-Bas, éditions Aurora Boréalis
* 2003 ''Position(s)'', texte Magali Jauffret, Paris, Fnac
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* 2004 ''Stigma'', texte de P. Azoury, Marseille, Images en manœuvres Éditions {{ISBN|2-8499-5009-2}}
* 2004 ''La Ville sans Nom'', éd. Le Point du Jour
* 2005 {{Cita libro|ISBN=2-912132-43-6}}
* 2005 {{Cita libro|ISBN=2912132436}}Parametro <code style="color:red;">titolo</code> vuoto o mancante ([[Discussioni modulo:Citazione/Aiuto#citation missing title|aiuto]]) [[Categoria:Errori del modulo citazione - citazioni senza titolo]]
* 2005 ''Manifeste'', Le Point du Jour éditeur, Paris / Galerie le Bleu du Ciel
* 2007 ''Situations'', texte Antoine d'Agata, Hysteric, Tokyo, Japon
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* 2010 ''Aka Ana'' (titre provisoire), Livre / DVD, Textes Philippe Azoury, I.E.M. Éditions
* 2011 ''Situations'' (titre provisoire), Texte Antoine d'Agata, Éditions Actes Sud
* 2012 {{Cita libro|url=http://lejournaldelaphotographie.com/entries/7309/ice-le-dernier-livre-d-antoine-d-agata|ISBN=2849952052}}Parametro <code style="color:red;">titolo</code> vuoto o mancante ([[Discussioni modulo:Citazione/Aiuto#citation missing title|aiuto]]) [[Categoria:Errori del modulo citazione 2- citazioni senza titolo]] [[Categoria:Errori del modulo citazione 84995- citazioni con URL nudi]]205-2}}
* 2012 ''Position(s)''<ref>http://www.avarie-publishing.com</ref>, textes et images Antoine d'Agata, Giuliana Prucca, Paris, Avarie {{ISBN|978-2-9541974-0-1}}
* 2013 ''Anticorps'', Paris, Le Bal & Éditions Xavier Barral {{ISBN|978-2-36511-003-7}}
* 2013 ''Odysseia'', Marseille, André Frère {{ISBN|979-1-09-226505-7}}
* 2015 ''Desordres'', Éditions Voies Off, Arles
 
== Note e riferimenti ==
{{reflist|2}}
 
== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
* [http://www.documentsdartistes.org/artistes/dagata Antoine d'Agata sur Documents d'artistes]<br>
* [http://www.magnumphotos.com/Archive/C.aspx?VP=XSpecific_MAG.PhotographerDetail_VPage&l1=0&pid=2K7O3R14QKXR&nm=Antoine%20D%27Agata Antoine d'Agata sur le site de Magnum Photos]
 
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