Le vie del Signore sono finite: differenze tra le versioni

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{{Film
|titolo italiano = Le vie del Signore sono finite
|titolo alfabetico = Vie del Signore sono finite, Le
|immagine = Le vie del Signore sono finite.jpg
|didascalia = [[Jo Champa]] e [[Massimo Troisi]] in una scena del film
|didascalia =
|lingua originale = [[lingua italiana|italiano]]
|paese = [[Italia]]
|anno uscita = [[1987]]
|durata = 117 min
|aspect ratio =
|genere = Commedia
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|produttore = [[Mauro Berardi]]
|produttore esecutivo = [[Gaetano Daniele]]
|attori = * [[Massimo Troisi]]: Camillo Pianese
* [[MassimoMarco TroisiMesseri]]: CamilloLeone PianesiPianese
* [[Marco Messeri]]: Leone Pianesi
* [[Jo Champa]]: Vittoria
* [[Massimo Bonetti]]: Orlando
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* [[Franco Pistoni]]: carabiniere
* [[Giovanni Febraro]]: cameriere
* [[Cosimo Cinieri]]: dirigente ufficio brevetti
|fotografo = [[Camillo Bazzoni]]
|nomefonico =
|montatore = [[Nino Baragli]]
|effetti speciali =
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|casa produzione = [[Esterno Mediterraneo Film]]
|casa distribuzione italiana = [[Columbia Pictures Italia]]
}}
* [[Ciak d'oro]] [[1987]]: migliore attore non protagonista ([[Marco Messeri]])
* [[Nastro d'argento]] [[1988]]: [[Nastro d'argento alla migliore sceneggiatura|migliore sceneggiatura]]}}
 
'''''Le vie del Signore sono finite''''' è un [[film]] del [[1987]] scritto, diretto ed interpretato da [[Massimo Troisi]] e vincitore di un [[Nastro d'Argentoargento]] per la miglior [[sceneggiatura]].
 
==Trama==
La storia si svolge in [[epoca fascista]]. Camillo, un barbiere di Acquasalubre, soffre d'una [[malattia psicosomatica]], di isteria da conversione: ha infatti perso l'uso delle gambe senza avere tuttavia alcuna lesione organica e il suo medico ne indica la causa nell'amore finito tra lui e Vittoria, una ragazza di origine francese da tempo residente in Italia.
La storia si svolge in epoca fascista. Camillo, un barbiere di Acquasalubre, soffre d'una malattia psicosomatica: ha infatti perso l'uso delle gambe senza avere tuttavia alcuna lesione organica e il suo medico ne indica la causa nell'amore finito tra lui e Vittoria, una ragazza di origine francese da tempo residente in Italia.<br />Nel treno di ritorno da [[Lourdes]], Camillo conosce Orlando, che è realmente paralitico. I due chiacchierano, e Camillo gli parla del suo medico, che gli fa anche da psicanalista il quale è seguace e ammiratore di un certo [[Sigmund Freud]], che però non legge le sue lettere, perché cestinate da una cameriera che, memore della sconfitta dell'[[Austria]] nell'ancora recente [[prima guerra mondiale]], ha in odio gli italiani.<br />Qualche giorno dopo, Camillo scopre che Vittoria s'è fidanzata con un altro, un francese di nome Bernard, ma lei non ha interrotto i rapporti con Camillo, dato che s'incontrano ancora. Dopo il loro incontro, Bernard lo scopre e litiga con Vittoria, poiché non sopporta che lei l'incontri ancora dopo essersi sono lasciati. Per la gioia d'un loro possibile riavvicinamento, Camillo guarisce e ritorna a camminare, ma decide di tacere della sua guarigione per non dare un dispiacere a Orlando e rovinare l'amicizia, rivelandolo solamente a Vittoria e al proprio fratello Leone, anche lui barbiere e anche lui anima in pena che, come ammetterà alla fine, esiste solo per accudire il fratello malato.<br />Per tentare di fare uscire Orlando dal suo profondo stato di solitudine, Camillo organizza con Vittoria un incontro in cui finge d'incontrare casualmente la ragazza, accompagnata dall'amica Anita che, secondo Camillo, s'avvicinerebbe ai gusti di Orlando, allo scopo di favorirne un'eventuale relazione. Anita si dichiara però fervente ammiratrice del Duce e abbandona disgustata la sala da tè dopo una battuta di Camillo su Mussolini. Orlando, inoltre, invece che d'Anita, s'innamora di Vittoria e lo rivela all'amico. Qualche giorno dopo, vedendolo per caso uscire dalla vasca da solo, Orlando scopre la guarigione di Camillo.<br />Il giorno dopo, Camillo si reca a Roma per presentare con scarsa fortuna due sue invenzioni, di cui una contro la calvizie, di cui sfortunatamente era affetto anche Mussolini; al suo ritorno verrà arrestato a causa della battuta rivolta ad Anita, che ha fatto la spia e ha mandato una spedizione punitiva. Rimarrà in carcere due anni, dove si riammalerà di nuovo. Uscirà grazie a Orlando, nel frattempo diventato un importante funzionario del partito. Orlando gli assicura che tra lui e Vittoria non c'è mai stato nulla al di là dell'amicizia, e che inoltre s'appresta a partire per un viaggio in [[Etiopia]].<br />Al suo ritorno a casa, troverà una lettera di Vittoria contenente una fotografia in cui la ragazza indossa una paglietta, che Camillo riconosce come da lui regalata in precedenza a Orlando e si convince, anche per una maliziosa insinuazione da parte di Leone, che Orlando e Vittoria vivano insieme a Parigi. Una volta nella capitale transalpina, dopo averla trovata, scopre che le sue erano solo gelosie (Orlando aveva a sua volta regalato la paglietta a Vittoria prima del congedo definitivo) e i due possono finalmente ritornare insieme.
 
Nel treno di ritorno da [[Lourdes]], Camillo conosce Orlando, che è realmente paralitico. I due chiacchierano, e Camillo gli parla del suo medico, che gli fa anche da psicanalista il quale è seguace e ammiratore di un certo [[Sigmund Freud]], che però non legge le sue lettere, perché cestinate da una cameriera che, memore della sconfitta dell'[[Austria-Ungheria|Austria]] nell'ancora recente [[prima guerra mondiale]], ha in odio gli italiani.
 
Qualche giorno dopo, Camillo scopre che Vittoria s'è fidanzata con un altro, un francese di nome Bernard, ma lei non ha interrotto i rapporti con Camillo, dato che s'incontrano ancora. Dopo il loro incontro, Bernard lo scopre e litiga con Vittoria, poiché non sopporta che lei l'incontri ancora dopo essersi lasciati. Per la gioia d'un loro possibile riavvicinamento, Camillo guarisce e ritorna a camminare, ma decide di tacere della sua guarigione per non dare un dispiacere a Orlando e rovinare l'amicizia, rivelandolo solamente a Vittoria e al proprio fratello Leone, anche lui barbiere e anche lui anima in pena che, come ammetterà alla fine, esiste solo per accudire il fratello malato.
 
Per tentare di fare uscire Orlando dal suo profondo stato di solitudine, Camillo organizza con Vittoria un incontro in cui finge d'incontrare casualmente la ragazza, accompagnata dall'amica Anita che, secondo Camillo, s'avvicinerebbe ai gusti di Orlando, allo scopo di favorirne un'eventuale relazione. Anita si dichiara però fervente ammiratrice del Duce e abbandona disgustata la sala da tè dopo una battuta di Camillo su Mussolini. Orlando, inoltre, invece che d'Anita, s'innamora di Vittoria e lo rivela all'amico. Qualche giorno dopo, vedendolo per caso uscire dalla vasca da solo, Orlando scopre la guarigione di Camillo.
 
Il giorno dopo, Camillo si reca a Roma per brevettare due lozioni di sua invenzione, una contro la calvizie ed una contro il dolore, ma il gerarca fascista che presiede l’ufficio brevetti lo arringa, quasi con disprezzo, dicendo che secondo il duce (che era calvo!) la via della salvezza è “segnata dal dolore e dalla sofferenza”. Quindi Camillo ritorna deluso ed amareggiato al paese. Al suo ritorno verrà arrestato a causa della battuta rivolta ad Anita, che ha fatto la spia e ha mandato una spedizione punitiva. Rimarrà in carcere due anni, dove si riammalerà di nuovo. Uscirà grazie a Orlando, nel frattempo diventato un importante funzionario del partito. Orlando gli assicura che tra lui e Vittoria non c'è mai stato nulla al di là dell'amicizia, e che inoltre s'appresta a partire per un viaggio in [[Impero d'Etiopia|Etiopia]].
 
Al suo ritorno a casa, troverà una lettera di Vittoria contenente una fotografia in cui la ragazza indossa una paglietta, che Camillo riconosce come quella da lui regalata in precedenza a Orlando e si convince, anche per una maliziosa insinuazione da parte di Leone, che Orlando e Vittoria vivano insieme a Parigi. Una volta nella capitale transalpina, dopo averla trovata, scopre che le sue erano solo gelosie (Orlando aveva a sua volta regalato la paglietta a Vittoria prima del congedo definitivo) e i due possono finalmente ritornare insieme.
 
==Produzione==
Il film è stato quasi interamente girato a [[Lucera]].<ref>{{cita web|url=http://www.apuliafilmcommission.it/category/cinema-in-puglia/page/8/|editore=Apulia Film Commissione|accesso=21 novembre 2010|titolo=Cinema in Puglia}}</ref> L'ambientazione però è nell'immaginario paese di Acquasalubre, che, almeno a giudicare dal dialetto dominante, sembrerebbe situato in [[Campania]].
 
Di Lucera si riconosce laPiazza piazzadel della CattedraleDuomo, che è la sede della maggior parte delle ___location. Alcune riprese furono fatte nel [[Subappennino Dauno]].<ref>''Puglia, scenes to explore'', Apulia Film Commissione, 2010.</ref>
 
Completano il film alcune ambientazioni alle [[Salsomaggiore Terme|terme di Salsomaggiore]], Parigi e Roma, in particolare la stazione di Porta San Paolo, mentre nei teatri di posa De Paolis è stato ricostruito l'interno dei vagoni del treno della Croce Rossa in ritorno da Lourdes.
Completano il film alcune ambientazioni a Parigi e Roma.
 
== IncassiAccoglienza ==
=== Incassi ===
Al botteghino il film incassò 9.660.368.000 {{M|9660368000|u=£}}, cifra che lo pone al 6º posto nella classifica del box office italiano nel biennio 1987-1988<ref>[httphttps://boxofficebenful.blogspot.it/2009/04/box-office-italia-1987-88.html ''Box Office Italia 1987-88'']</ref>.
 
==Colonna sonora==
La colonna sonora, pubblicataè l'omonimo album ''[[Le vie del Signore sono finite (album)|Le vie del Signore sono finite]]'' pubblicato nel 1988, è compostacomposto da [[Pino Daniele]].
 
===Tracce===
{{Tmp|Tracce}}
# ''Qualcosa arriverà''
# ''Promenade''
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==Edizioni home video==
Il [[DVD]] di ''Le vie del Signore sono finite'' è uscito il 26 luglio [[2005]], prodotto dalla Cecchi Gori Home video.<ref>{{cita web|url=http://www.mymovies.it/dizionario/dvd.asp?id=27580|titolo=DVD - Le vie del Signore sono finite|editore=[[MyMovies]]|accesso=21 novembre 2010|dataarchivio=12 marzo 2017|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20170312054708/http://www.mymovies.it/dizionario/dvd.asp?id=27580|urlmorto=sì}}</ref> Esso contiene i seguenti contenuti speciali:
* Trailers
* Biografie degli attori
 
== Riconoscimenti ==
* [[Ciak d'oro 1988|1988]] - [[Ciak d'oro]]
** [[Ciak d'oro per il migliore attore non protagonista|Migliore attore non protagonista]] ([[Marco Messeri]])<ref>{{cita web|url=https://books.google.it/books?id=Yw3Z_YIKOVEC&pg=PA275&lpg=PA275&dq=ciak+d%27oro+1986&source=bl&ots=mrxdn5eK7f&sig=ACfU3U0w2moqIwT0xCX_Umi2Ijgp320hXA&hl=it&sa=X&ved=2ahUKEwjU0K2fjuXoAhVkmVwKHSmzBjEQ6AEwBnoECAwQLA#v=onepage&q=ciak%20d'oro%201986&f=false|autore=Enrico Lancia|titolo=Ciak d'oro|accesso=13/04/20}}</ref>
* 1988 - [[Nastro d'argento]]
* [[Nastro d'argento]] [[1988]]:* [[Nastro d'argento alla migliore sceneggiatura|miglioreMigliore sceneggiatura]]}}
 
==Note==
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== Altri progetti ==
{{interprogetto}}
{{Interprogetto|q|etichetta=''Le vie del Signore sono finite''}}
 
==Collegamenti esterni==
* {{ImdbCollegamenti esterni}}
 
{{Film di Massimo Troisi}}
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[[Categoria:Film ambientati in Campania]]
[[Categoria:Film ambientati negli anni 1930]]
[[Categoria:Film sul fascismo]]