Vulpini: differenze tra le versioni

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|didascalia=I principali [[clade]]: ''[[Vulpes]]'' ([[Vulpes vulpes|volpe rossa]]), ''[[Nyctereutes procyonoides|Nyctereutes]]'' (nittereute) e ''[[Otocyon megalotis|Otocyon]]'' (otocione)
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Le '''volpi''' (''Vulpini'', {{maiuscoletto|[[Friedrich Wilhelm Hemprich|Hemprich]]}} e {{maiuscoletto|[[Christian Gottfried Ehrenberg|Ehrenberg]]}}, [[1832]]) sono una [[Tribù (tassonomia)|tribù]] di [[Caninae|canini]] che comprende le [[Vulpes|volpi]] propriamente dette, l'otocione (''[[Otocyon megalotis]]'') e il nittereute (''[[Nyctereutes procyonoides]]''). Questa tribù, piuttosto diversificata, ebbe origine in [[Nord America]] durante il [[Miocene]].
[[Image:Fennec Fox @ Africa Alive, Lowestoft.jpg|thumb|Il [[Vulpes zerda|fennec]] è la più piccola specie di volpe.]]
[[Image:Alopex lagopus coiled up in snow.jpg|thumb|[[Alopex lagopus|Volpe polare]] ben nascosta tra la neve.]]
[[Image:FoxSkelLyd1.png|thumb|Scheletro di volpe.]]
[[Image:fox pan de azucar.JPG|thumb|Una [[Pseudalopex griseus|volpe grigia sudamericana]] nel Parco Nazionale di Pan de Azúcar, sulle coste del deserto di Atacama.]]
[[Image:Urocyon littoralis pair.jpg|thumb|La [[Urocyon littoralis|volpe grigia delle isole]] è una [[specie in pericolo critico]].]]
[[File:Sunny Fox.jpg|thumb|[[Vulpes vulpes|Volpe rossa]] davanti a un'abitazione a [[Evergreen (Colorado)|Evergreen]] ([[Colorado]]).]]
 
Le volpi sono generalmente di piccola taglia e si distinguono dagli altri membri della sottofamiglia per i loro corpi allungati, arti brevi, code folte, orecchie larghe e musi appuntiti. Sono [[Onnivorismo|onnivore]] e solitamente vivono in piccoli gruppi familiari.
Con il [[nome volgare|nome comune]] di '''volpe''' vengono indicate 24 specie di [[mammiferi]] [[Onnivoro|onnivori]] appartenenti alla famiglia dei [[Canidae|Canidi]], diffusi in [[Americhe|America]], [[Europa]], [[Asia]] e [[Africa]], dalla [[tundra]] [[Artide|artica]] al centro delle città. Il più vasto dei generi di volpe, ''[[Vulpes]]'', è anche il genere di Canidi con la più ampia distribuzione e uno dei suoi membri, la [[Vulpes vulpes|volpe rossa]], è il più diffuso e con ogni probabilità il più adattabile carnivoro.
 
Il termine "volpe" è talvolta utilizzato in modo informale per descrivere alcune specie di [[Cerdocyonina|cerdocionini]] e [[Urocyon|urocioni]]. Tuttavia, i cerdocionini sono più strettamente imparentati con i [[Canina|canidi lupini]], come [[Canis lupus|lupi]] e [[Canis aureus|sciacalli]], mentre gli urocioni rappresentano una stirpe evolutivamente più antica.
 
==Etimologia==
''Volpe''Il termine volpe deriva dal [[lingua latina|latino]] ''vulpēs''<ref>{{cita webtreccani|url=http://www.treccani.it/vocabolario/volpe1/|titolo=Volpe1|editore=treccani.it|accesso=27 dicembre 2012volpe}}</ref> o ''volpēs'', dallauna radiceparola indoeuropeapriva *wlpé-di <ref>[http://www.constellationsofwords.com/Constellations/Vulpecula.htmcorrispondenti Vulpecula<!--diretti Titolonell'area generato automaticamente -->]indoeuropea.</ref>,{{cita conlibro|autore1=Carlo esiti<ref>[http://www.etimo.it/?termBattisti|wkautore1=volpe&findCarlo Battisti|autore2=CercaGiovanni EtimologiaAlessio|wkautore2=Giovanni :Alessio|titolo=Dizionario volpe<!-etimologico italiano|editore=Barbera|città=Firenze|anno=1950-57|sbn=LIA0963830|p=V, Titolo generato automaticamente -->]4085}}</ref> inLe possibili connessioni con il [[lingua greca antica|greco]] [[dialetto attico|attico]] ἀλώπηξ (''alṑpēxalṓpēx'', derivato (da ϝαλώπηξ ''walṑpēxwalṓpēx'', forma conservata in altri [[dialetti greci|dialetti]]), gotico ''vulfo''. Il Pott, non seguito dalil [[Georglingua Curtiuslettone|Curtiuslettone]], connette la stessa radice con il sanscrito ''lopacaslapsa'' per ''*vlopacas'', da cui il lituano ''làpe'' per ''*vlape''. Da confrontare cone il [[lingua goticalituana|goticolituano]] ''volfaslapė'', ilsono tedescoconsiderate ''Wolf'',deboli l'inglesee ''wolf''poco (ambedueprobabili.<ref>{{cita parolelibro|autore=Giacomo cheDevoto|wkautore=Giacomo indicanoDevoto|titolo=Avviamento ilall'etimologia [[Canis lupusitaliana|lupo]]).editore=Mondadori|città=Milano|anno=1979|p=461|isbn=88-04-26789-5}}</ref>
 
Durante la [[colonizzazione europea delle Americhe]], molti canidi indigeni furono chiamati "volpi" per via della loro somiglianza estetica con le volpi propriamente dette, pur non essendo strettamente imparentati. Tra questi figurano gli [[Urocyon|urocioni]], noti anche come "volpi grigie", e alcuni canidi sudamericani, come il [[Cerdocyon thous|maikong]] (spesso chiamato "volpe dei boschi") e le [[Lycalopex|licalopecie]], che gli zoologi hanno etichettato come "volpi false".<ref>M. Wallen, ''Fox'', Reaktion Books, 2006, pp. 28-30, ISBN 1861892977</ref>
 
==Descrizione==
[[File:Vulpes vulpes skeleton.JPG|thumb|Scheletro di [[Vulpes vulpes|volpe rossa]]]]
Le volpi sono piccoli Canidi con il muso appuntito, [[cranio]] leggero e piuttosto appiattito, orecchie larghe e [[Coda (anatomia)|coda]] molto pelosa. La loro taglia varia da una lunghezza totale del corpo di 60–80&nbsp;cm, la lunghezza della coda è di circa 25&nbsp;cm e un peso di 0,7-1,6&nbsp;kg nel [[fennec]], ad una lunghezza totale del corpo di 72–100&nbsp;cm, una lunghezza della coda di 25–35&nbsp;cm e un peso di 9&nbsp;kg nella [[Atelocynus microtis|volpe dalle orecchie corte]].
Tutte le volpi condividono alcune [[Sinapomorfia|sinapomorfie]] distintive, tra cui un processo paroccipitale ampiamente suturato alla superficie posteriore della [[bolla timpanica]] e un secondo molare superiore dotato di metaconulo e postprotocono.<ref name="tedford2009">{{en}} R. H. Tedford, X. Wang, and B. E. Taylor, 2009, Phylogenetic Systematics of the North American Fossil Caninae (Carnivora: Canidae), ''Bulletin of the American Museum of Natural History'' 325:1-218</ref>
 
Il mantello è perlopiù grigio o arancio-rossiccio, ma anche bianco, giallo cuoio e nero (a seconda della specie).
 
==Biologia==
===Alimentazione===
Tutte le specie mostrano una grande adattabilità rispetto al cibo, e usano tecniche di caccia che possono variare dall'appostamento furtivo fino all'attacco improvviso. Tranne l'[[Otocyon megalotis|otocione]] che si nutre di [[Isoptera|termiti]], non esistono grandi differenze nella [[dieta]] delle varie specie, tranne quelle costituite dal tipo di prede a disposizione in natura. Le [[Alopex lagopus|volpi polari]] si nutrono di [[uccelli]] marini, [[Lagopus|pernici bianche]], [[invertebrati]] marini, [[Frutto|frutti]] e [[Bacca|bacche]] e delle [[Carogna|carcasse]] che trovano nelle loro metodiche esplorazioni delle spiagge. Le puntate sulle spiagge coincidono con la bassa marea, che lascia allo scoperto cibo fresco.
 
Anche le [[Vulpes vulpes|volpi rosse]] hanno una dieta altrettanto varia che consiste di piccoli [[ungulati]], [[Coniglio|conigli]], [[lepus (genere)|lepri]], [[roditori]] e [[uccelli]], ma anche di [[invertebrati]] come [[Coleoptera|scarafaggi]], [[Caelifera|cavallette]] e [[Lumbricus|lombrichi]]. Sono state anche viste volpi rosse intente a pescare sguazzando in stagni poco profondi. Quando è la stagione, il 90% della dieta può essere costituito da [[Rubus ulmifolius|more]], [[Mela|mele]] e dai frutti della [[rosa canina]]<ref name=EoM>{{Cita libro |curatore=Macdonald, D.|autore= Dubost, G.|anno=1984 |titolo= The Encyclopedia of Mammals|editore= Facts on File|città=New York|pagine= 68–73|id=ISBN 0-87196-871-1}}</ref>.
 
Tutte le [[Vulpes|vere volpi]] catturano i roditori saltando a un metro da terra e ricadendo in picchiata sulla preda con le zampe anteriori, e ciò con ogni probabilità per neutralizzare il balzo verticale con cui alcuni [[Rattus|ratti]] cercano di sfuggire ai predatori. Le volpi rosse catturano i lombrichi che abbandonano le loro gallerie nelle notti calde e umide, e per far ciò camminano lentamente avanti e indietro cercando di captare il rumore prodotto dalle setole dei lombrichi contro l'erba. Una volta localizzato il verme, la volpe lo punta prima di afferrarlo: i vermi ancora parzialmente ancorati alla galleria non vengono rotti, ma sono tesi e tirati con delicatezza dopo una pausa momentanea, una tecnica che le volpi condividono con i pescatori in cerca di esche.
 
Poche specie di volpi sono state studiate in differenti habitat, e quelle che lo sono state mostrano di nutrirsi di ogni tipo di cibo a disposizione. Tuttavia hanno alcune preferenze. Le volpi rosse, per esempio, preferiscono i roditori della famiglia dei [[Cricetidae|Cricetidi]], come l'[[Arvicolinae|arvicola]], a membri della famiglia dei [[Muridae|Muridi]], come il [[Apodemus sylvaticus|topo selvatico]].
 
===Ecologia===
Le abitudini alimentari simili delle varie specie possono influenzarne la distribuzione geografica, a causa della competizione per il cibo. Un tempo si pensava che la volpe polare e quella rossa fossero separate a causa della notevole capacità delle volpi polari di resistere alle basse temperature: il loro [[metabolismo]] non inizia a crescere fino a -50&nbsp;°C, mentre quello delle volpi rosse aumenta a partire da -13&nbsp;°C<ref name=EoM/>. Tuttavia le volpi rosse sono state a volte trovate in regioni perfino più fredde di quelle abitate dalle volpi polari, così che sembra logico dedurne che le due specie siano separate dalla competizione alimentare: la volpe rossa pesa oltre il doppio di quella polare e necessita di conseguenza di una maggior quantità di cibo; pertanto nelle regioni più settentrionali, dove scarseggiano le prede, non può controbilanciare adeguatamente i consumi energetici come invece fa la volpe polare.
 
Tuttavia nelle aree dove entrambe le specie potrebbero vivere, la maggior taglia della volpe rossa le permette di sovrastare la volpe polare, costituendo così un limite alla diffusione meridionale delle volpi polari. Il limite fra gli areali delle due specie ha subito delle fluttuazioni durante le varie [[Era glaciale|epoche glaciali]].
 
La competizione diretta può aver influenzato anche la distribuzione e la taglia delle varie specie di ''[[Pseudalopex]]''. Nel [[Cile]] centrale e meridionale sia la [[Pseudalopex culpaeus|volpe delle Ande]] sia la [[Pseudalopex griseus|volpe grigia sudamericana]] si nutrono di quantità all'incirca eguali di roditori, uccelli, uova e serpenti. All'interno del loro areale, però, la taglia delle due specie varia secondo la latitudine.
 
Da 34° S a 54° S la lunghezza del corpo della volpe delle Ande aumenta da 70 a 90&nbsp;cm, mentre quella della volpe grigia sudamericana diminuisce da 68 a 42&nbsp;cm<ref name=EoM/>. A 34° S, dove le due specie sono della medesima taglia, la volpe delle Ande popola le regioni più elevate delle [[Ande]], riducendo così la competizione<ref name=EoM/>. Più a sud, dove l'altitudine delle Ande diminuisce portando così apparentemente le due specie in competizione diretta, la minor taglia della volpe grigia sudamericana la predispone a cacciare prede più piccole di quelle della volpe delle Ande, riducendo così le possibilità di una competizione diretta.
 
===Riproduzione===
Le volpi si riproducono una volta all'anno. Il numero dei cuccioli è normalmente da 1 a 6 per cucciolata; a seconda dell'ambiente, la media dei cuccioli di volpe rossa varia da 4 a 8: il numero massimo di [[Feto|feti]] trovati in una femmina di volpe rossa è 12<ref name=EoM/>.
 
Le femmine hanno 6 [[Mammella|mammelle]]<ref name=EoM/>. I periodi di [[gestazione]] noti sono di 60-63 giorni per la volpe rossa e di 51 per il [[Vulpes zerda|fennec]]<ref name=EoM/>. I cuccioli sono in genere messi alla luce in gallerie (scavate dalle stesse femmine o strappate ad altre specie) o in fenditure delle rocce. Piccoli di volpe rossa sono stati trovati anche in alberi cavi, presso i muri delle case o nell'erba alta.
 
Le volpi sono state di solito considerate animali [[Monogamia|monogami]], ma sono state scoperte tane comuni fra le [[Vulpes bengalensis|volpi del Bengala]] e le volpi rosse; nelle tane di queste ultime come anche in quelle delle volpi polari si possono trovare anche degli «aiutanti».
 
Fra le volpi rosse la percentuale delle femmine che si riproducono varia a seconda delle zone dal 30% al 100% circa<ref name=EoM/>.
 
===Struttura sociale===
Le volpi sono state descritte come carnivori solitari che cacciano individualmente piccole prede per le quali una caccia in cooperativa sarebbe più di impedimento che di vantaggio. Il loro comportamento sociale è stato pertanto ritenuto contrapposto a quello dei canidi che cacciano in branco, come i [[Canis lupus|lupi]] o i [[Canis lupus familiaris|cani]].
 
Con le moderne tecniche di studio, che si avvalgono dei [[Telemetria|radiocollari]] e delle attrezzature per la visione notturna, è divenuto chiaro che la società delle volpi è invece complessa. In alcune zone esse sono monogame, in altre, come accade per la volpe rossa e quella polare, possono vivere in gruppi composti solitamente da un maschio adulto e da parecchie femmine.
 
Con l'eccezione della volpe artica, caratterizzata da una mandibola profonda e una dentatura robusta, le volpi si distinguono per le mandibole lunghe e sottili, con denti piccoli e ampiamente spaziati, adatti a catturare prede piccole e agili.<ref name="wang2008 51"/>
Il gruppo più numeroso di volpi polari sin qui osservato è di 3 individui, mentre è di 6 per la volpe rossa<ref name=EoM/>.
 
Le volpi sono canidi di taglia piccola, con scarso [[dimorfismo sessuale]], e si distinguono per i corpi allungati, arti relativamente brevi, musi appuntiti, orecchie larghe e triangolari, e code che misurano almeno la metà della lunghezza del corpo. Tra le caratteristiche distintive vi sono: chiazze triangolari nere tra gli occhi e il muso, baffi lunghi e neri, occhi ovali con pupille ellittiche e una punta della coda di colore diverso dal resto del corpo. La pelliccia varia da rossiccia a [[Sabbia (colore)|sabbia]] o bruna, ma in alcune specie può essere completamente bianca o nera. Il cranio è relativamente appiattito rispetto a quello dei [[Canina|canidi lupini]], con un rostro allungato.
Non vi sono prove di una immigrazione di femmine in tali gruppi, e pertanto i membri femminili sono probabilmente imparentati fra loro, mentre tutti i discendenti maschi emigrano. Le distanze entro le quali si disperdono variano secondo gli ambienti: ne sono state registrate di superiori a 200&nbsp;km, con i maschi che si allontanano più delle femmine<ref name=EoM/>.
 
La formula dentaria delle volpi è tipica della sottofamiglia (I 3/3, C 1/1, P 4/4, M 2/3 = 42), ad eccezione dell'otocione, che possiede sei molari aggiuntivi ma manca di una superficie tagliente sui [[carnassiali]]. La maggior parte delle specie emana un odore pungente, dovuto alle ghiandole sopracaudali.<ref name="castello">{{en}}J. R. Castelló, ''Canids of the World'', Princeton, 2018, p. 172, ISBN 978-0-691-17685-7</ref>
===Territorio===
 
Le volpi sono generalmente solitarie, formando coppie monogame durante la stagione degli amori e vivendo in piccoli gruppi familiari. Possono scavare le proprie tane, anche se spesso ampliano quelle di altre specie.
Le volpi di ogni gruppo possono cacciare perlopiù in zone differenti del loro territorio, e il maschio dominante monopolizza la zona migliore. L'area del territorio delle volpi rosse può variare da 10 a 2000 e più ettari, quella delle volpi polari fra 860 e 6000 ettari; non c'è collegamento fra area del territorio e dimensioni del gruppo<ref name="EoM" />.
 
Sono predatori onnivori e generalisti, con una dieta che comprende principalmente piccoli vertebrati come roditori, lucertole, uccelli e invertebrati. Consumano anche uova, piante e frutta. Il cibo in eccesso viene spesso seppellito per un consumo futuro.
[[Feci]] e [[Urina|urine]] sono abbandonate su punti di riferimento opportuni, come i ciuffi d'erba; questi segnali olfattivi sono distribuiti per tutto il territorio, ma in particolare nei luoghi più visitati dalle volpi stesse. Gli animali dominanti emettono urina più di quanto facciano i subordinati, e ogni individuo è in grado di distinguere le proprie urine da quelle di estranei. Le volpi possiedono un paio di [[Ghiandola anale|ghiandole anali]] su ciascun lato dell'ano; le loro secrezioni possono essere emesse spontaneamente o con le feci. Inoltre sono dotate di una ghiandola cutanea lunga 2&nbsp;cm sulla superficie dorsale della coda, in prossimità della sua base<ref name=EoM/>. Questa «ghiandola supracaudale» o «ghiandola viola» è coperta di setole e appare come una macchia scura sulla coda di tutte le vere volpi; altre ghiandole sono inoltre presenti fra le dita.
 
Tra le eccezioni comportamentali vi sono l'otocione, unico membro puramente insettivoro, e il [[Nyctereutes procyonoides|nittereute]], unico membro capace di arrampicarsi sugli alberi.<ref name="castello"/>
Come altri Canidi, le volpi comunicano per mezzo di suoni e di segnali olfattivi e comportamentali.
 
==Tassonomia==
La volpe polare emette spesso richiami, per esempio all'approssimarsi di un nemico o durante la stagione degli amori. Il repertorio vocale della volpe rossa comprende uggiolii di aggressione e un sonoro ululato usato dalle giovani volpi d'inverno e più spesso nella stagione degli amori. Del repertorio della volpe rossa fanno parte anche latrati, leggeri uggiolii (fra le femmine e i cuccioli) e strilli.
===Storia evolutiva===
Le volpi discendono dai [[Leptocyon|leptocioni]], canidi di piccola taglia che ebbero origine in [[Nord America]] durante l'[[Oligocene]] inferiore, circa 34 milioni di anni fa. Questi animali erano simili ai [[Borophaginae|borofagini]] contemporanei, ma si distinguevano per mandibole più snelle e denti più piccoli, ideali per catturare prede piccole e veloci.
 
I leptocioni svilupparono arti allungati e persero l'uso del [[pollice (dito)|pollice]], adattamenti che li favorirono in un ambiente sempre più dominato dalle pianure aperte del Nord America [[Oligocene|oligocenico]]. Questi cambiamenti anatomici erano vantaggiosi per una vita dedicata alla corsa, necessaria per sfuggire ai predatori e cacciare efficacemente.
==Conservazione==
A dispetto della loro leggendaria astuzia, anche tra le volpi vi sono [[Specie a rischio|specie minacciate]]. La [[Pseudalopex fulvipes|volpe di Darwin]] e la [[Urocyon littoralis|volpe grigia delle isole]] sono a un passo dall'[[estinzione]], e abbastanza rare sono anche la [[Atelocynus microtis|volpe dalle orecchie corte]] e la [[Pseudalopex sechurae|volpe di Sechura]]; la [[Dusicyon australis|volpe delle Falkland]], invece, è ormai estinta: l'ultimo esemplare venne abbattuto nel 1876.
 
Forme simili alle volpi odierne emersero circa 9 milioni di anni fa, poco prima della scomparsa definitiva dei [[Leptocyon|leptocioni]], coincidente con l'estinzione dei borofagini più piccoli. Durante il [[Pliocene]] inferiore, almeno due specie ancestrali migrarono verso l'[[Asia]] orientale, dove si diversificarono dando origine a numerose specie di canidi eurasiatici e africani. Alcuni di questi migrarono successivamente in Nord America durante il [[Pleistocene]], ampliando ulteriormente la distribuzione dei canidi.<ref name="wang2007">{{en}} Wang, X., e R.H. Tedford, Evolutionary history of canids. In P. Jensen, ed., ''The Behavioural Biology of Dogs'', CABI International, 2007, pp. 3–20, ISBN 1845931874</ref><ref name="wang2008 51">{{en}} X. Wang & R. H. Tedford, ''Dogs: Their Fossil Relatives and Evolutionary History'', Columbia University Press, 2008, pp. 51-55, 130, ISBN 978-0-231-13528-3</ref>
La gestione e la conservazione delle volpi ruotano attorno a tre principali questioni: la [[Caccia alla volpe|caccia per hobby]], la caccia per le pellicce e il controllo della [[rabbia]]. Gli anni settanta hanno conosciuto un ritorno della moda anteguerra delle pellicce di volpe, e ne è conseguita un'enorme caccia.
 
===Filogenia===
Tutti i generi di volpi sono soggetti a soffrire di rabbia, malattia da virus che può causare nell'uomo l'idrofobia. Milioni di volpi sono state abbattute nel vano tentativo di controllare la malattia, ma le volpi hanno tali capacità di ripresa che le loro popolazioni possono sopportare una mortalità di circa il 75% senza subire ulteriori cali<ref name=EoM/>. La migliore speranza per eliminare la rabbia viene riposta nella vaccinazione orale realizzata mediante lanci aerei di esche contenenti vaccino antirabbico. Prove preliminari in [[Svizzera]] e [[Canada]] hanno dimostrato che circa il 74% delle volpi mangia le esche<ref name=EoM/>. Comunque, non è ancora stato realizzato un vaccino orale che sia altamente efficace.
Una filogenia proposta nel 2005, basata sull'analisi del [[DNA mitocondriale|genoma mitocondriale]], ha rivelato una stretta parentela tra le vere volpi (''Vulpini'') e il nittereute (''[[Nyctereutes procyonoides]]'').<ref name="lindblad-toh2005">{{en}} {{Cita pubblicazione|autore1=Lindblad-Toh, K. |autore2=Wade, C. M. |autore3=Mikkelsen, T. S. |anno=2005 |titolo=Genome sequence, comparative analysis and haplotype structure of the domestic dog |rivista=Nature |volume=438 |numero=7069 |pp=803-819 |doi=10.1038/nature04338 |pmid=16341006 |bibcode=2005Natur.438..803L }}</ref> In precedenza, il nittereute era ritenuto imparentato con il maikong (''[[Cerdocyon thous]]'') o con altri canidi sudamericani della stessa sottofamiglia.<ref>{{en}} Huxley T.H. (1880). [https://archive.org/details/biostor-108560/page/n0 On the cranial and dental characters of the Canidae]. Proceedings of the Zoological Society of London, 1880, 238-288.</ref><ref>{{en}} {{Cita pubblicazione |cognome1= Clutton-Brock |nome1= J. |cognome2= Corbet |nome2= G.G. |cognome3= Hills |nome3= M. |anno= 1976 |titolo= A review of the family Canidae, with a classification by numerical methods |url= http://biostor.org/reference/65860 |rivista= Bull. Brit. Mus. Nat. Hist. |volume= 29 |pp= 119-199 |accesso= 15 ottobre 2018 |urlarchivio= https://web.archive.org/web/20131217052727/http://biostor.org/reference/65860 |dataarchivio= 17 dicembre 2013 |urlmorto= sì }}</ref>
 
L'otocione (''Otocyon megalotis''), originario dell'Africa, si è invece dimostrato il membro più basale della tribù, rappresentando un ramo divergente rispetto agli altri membri.<ref name="lindblad-toh2005"/>
==Classificazione==
Le 24 specie di volpi appartengono a otto generi della famiglia dei [[Canidae|Canidi]]:
 
{{clade| style=font-size:90%;line-height:100%
* Genere ''[[Alopex]]'' <span style="font-variant: small-caps">Kaup, 1829</span>
|label1=&nbsp;[[Caninae]]&nbsp;
** ''[[Alopex lagopus]]'' <span style="font-variant: small-caps">(Linnaeus, 1758)</span> - volpe polare.
|1={{clade
* Genere ''[[Atelocynus]]'' <span style="font-variant: small-caps">Cabrera, 1940</span>
|1=[[Urocyon|Urocioni]] [[File:Urocyon cinereoargenteus (white background).jpg|50 px]]
** ''[[Atelocynus microtis]]'' <span style="font-variant: small-caps">(Sclater, 1883)</span> - volpe dalle orecchie corte.
|2={{clade
* Genere ''[[Cerdocyon]]'' <span style="font-variant: small-caps">C. E. H. Smith, 1839</span>
|2={{clade
** ''[[Cerdocyon thous]]'' <span style="font-variant: small-caps">(Linnaeus, 1766)</span> - volpe dei boschi.
|label1=
* Genere ''[[Dusicyon]]'' <span style="font-variant: small-caps">C. E. H. Smith, 1839</span>
|1={{clade
** ''[[Dusicyon australis]]'' <span style="font-variant: small-caps">(Kerr, 1792)</span> - volpe delle Falkland (estinta).
|1=[[Canini (tribù)|Veri cani]] (canidi [[Canina|lupini]] e [[Cerdocyonina|sudamericani]]) [[File:Dogs, jackals, wolves, and foxes (Plate X).jpg|50 px]] }} }}
* Genere ''[[Otocyon]]'' <span style="font-variant: small-caps">Müller, 1835</span>
|1={{clade
** ''[[Otocyon megalotis]]'' <span style="font-variant: small-caps">(Desmarest, 1822)</span> - otocione.
|label1='''Volpi'''
* Genere ''[[Pseudalopex]]'' <span style="font-variant: small-caps">Burmeister, 1856</span>
|1={{clade
** ''[[Pseudalopex culpaeus]]'' <span style="font-variant: small-caps">(Molina, 1782)</span> - volpe delle Ande;
|1=[[Otocyon megalotis|Otocione]] [[File:Dogs, jackals, wolves, and foxes BHL19827472 white background.jpg|50 px]]
** ''[[Pseudalopex fulvipes]]'' <span style="font-variant: small-caps">(Martin, 1837)</span> - volpe di Darwin;
|2={{clade
** ''[[Pseudalopex griseus]]'' <span style="font-variant: small-caps">(Gray, 1837)</span> - volpe grigia sudamericana;
|1=[[Nyctereutes procyonoides|Nittereute]] [[File:Nyctereutes procyonoides (white background).png|50 px]]
** ''[[Pseudalopex gymnocercus]]'' <span style="font-variant: small-caps">(G. Fischer, 1814)</span> - volpe delle pampas;
|2=[[Vulpes|Vere volpi]] [[File:Vulpes vulpes (white background).jpg|50 px]] }} }} }}
** ''[[Pseudalopex sechurae]]'' <span style="font-variant: small-caps">(Thomas, 1900)</span> - volpe di Sechura;
}} }} }}
** ''[[Pseudalopex vetulus]]'' <span style="font-variant: small-caps">(Lund, 1842)</span> - volpe del Brasile.
* Genere ''[[Urocyon]]'' <span style="font-variant: small-caps">Baird, 1857</span>
** ''[[Urocyon cinereoargenteus]]'' <span style="font-variant: small-caps">(Schreber, 1775)</span> - volpe grigia;
** ''[[Urocyon littoralis]]'' <span style="font-variant: small-caps">(Baird, 1857)</span> - volpe grigia delle isole.
* Genere ''[[Vulpes]]'' <span style="font-variant: small-caps">Frisch, 1775</span>
** ''[[Vulpes bengalensis]]'' <span style="font-variant: small-caps">(Shaw, 1800)</span> - volpe del Bengala;
** ''[[Vulpes cana]]'' <span style="font-variant: small-caps">Blanford, 1877</span> - volpe di Blanford;
** ''[[Vulpes chama]]'' <span style="font-variant: small-caps">(A. Smith, 1833)</span> - volpe del Capo;
** ''[[Vulpes corsac]]'' <span style="font-variant: small-caps">(Linnaeus, 1768)</span> - corsac;
** ''[[Vulpes ferrilata]]'' <span style="font-variant: small-caps">Hodgson, 1842</span> - volpe delle sabbie tibetana;
** ''[[Vulpes macrotis]]'' <span style="font-variant: small-caps">Merriam, 1888</span> - volpe nana;
** ''[[Vulpes pallida]]'' <span style="font-variant: small-caps">(Cretzschmar, 1826)</span> - volpe pallida;
** ''[[Vulpes rueppellii]]'' <span style="font-variant: small-caps">(Schinz, 1825)</span> - volpe di Rüppell;
** ''[[Vulpes velox]]'' <span style="font-variant: small-caps">(Say, 1823)</span> - volpe veloce;
** ''[[Vulpes vulpes]]'' <span style="font-variant: small-caps">(Linnaeus, 1758)</span> - volpe rossa;
** ''[[Vulpes zerda]]'' <span style="font-variant: small-caps">(Zimmermann, 1780)</span> - fennec.
 
==Note==
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==Altri progetti==
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==Collegamenti esterni==
* {{Collegamenti esterni}}
* {{cita web|url=http://www.bbc.co.uk/wales/nature/mediaexplorer/?theme_group=species&theme=mammals&set=fox|titolo=BBC Wales Nature: Fox videos}}
* {{cita web|http://www.bbc.co.uk/wales/wildaboutnature/azsearch/fox|BBC Wild About Nature: Fox facts and videos}}
* {{cita web|http://www.thefoxwebsite.org/|The fox website}}
* {{cita web|http://www.angelfire.com/ar2/thefoxden/sounds.html|More fox sound files}}
* {{cita web|http://www.environment.gov.au/biodiversity/invasive/publications/pubs/european-red-fox.pdf|Australian Department of the Environment and Heritage fact sheet, 2004}}
* {{Thesaurus BNCF}}
 
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