Matematica della relatività generale: differenze tra le versioni
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{{F|fisica|settembre 2024}}
La '''matematica della relatività generale'''
== Il principio di covarianza generale e l'utilizzo dei tensori ==
Il principio di [[covarianza generale]] è uno dei fondamenti nello sviluppo della [[relatività generale]] e stabilisce che le leggi della [[fisica]] devono mantenere la stessa forma matematica in tutti i [[Sistema di riferimento|sistemi di riferimento]]. Sebbene l'espressione, ''covarianza generale'', sia stata utilizzata nella prima formulazione della relatività generale, oggi si preferisce il termine covarianza del [[diffeomorfismo]]. Anche se quest'ultima non rappresenta l'aspetto centrale della relatività generale e ci sono ancora controversie riguardo al suo ruolo nella teoria, la proprietà di invarianza delle leggi fisiche implicata nel principio, insieme al carattere essenzialmente geometrico della teoria, che fa uso di [[geometria non euclidea]], ha portato alla formulazione della relatività generale attraverso il linguaggio matematico dei [[Tensore|tensori]]. La covarianza del diffeomorfismo implica che le equazioni fisiche devono essere valide indipendentemente dal sistema di coordinate utilizzato, riflettendo così la natura intrinsecamente geometrica dello spaziotempo. Questo approccio ha permesso di unificare la descrizione della [[gravità]] con la geometria, dando origine a una teoria che non solo descrive le interazioni gravitazionali, ma lo fa in modo tale da essere valida in qualsiasi contesto, sia esso [[Inerzia|inerziale]] o non inerziale.
▲== Spazio-tempo come varietà ==
{{vedi anche|Spazio-tempo|Topologia dello spazio-tempo}}
La maggior parte degli approcci moderni alla matematica della [[relatività generale]]
Il fondamento logico per la scelta di una varietà come struttura matematica fondamentale
Il concetto di grafici
Un
▲Un importante problema nella relatività generale è dire quando due spazi-tempi sono "gli stessi", almeno a livello locale. Questo problema ha le sue radici nella teoria della varietà dove si determina se due varietà riemanniane della stessa dimensione siano [[Isometria (geometria riemanniana)|localmente isometriche]] ("localmente le stesse"). Quest'ultimo problema è stato risolto e il suo adattamento per la relatività generale è chiamato [[algoritmo di Cartan-Karlhede]].
== Tensori nella relatività generale ==
{{vedi anche|Tensore|Tensore (definizione intrinseca)}}
<sub>(Viene usata la [[notazione astratta degli indici]].)</sub>
Una delle conseguenze profonde della teoria della relatività fu l'abolizione del [[sistemi di riferimento priviligiati|sistema di riferimento privilegiato]]. La descrizione dei fenomeni fisici non dovrebbero dipendere da chi esegue la misurazione - un sistema di riferimento dovrebbe essere buono come qualunque altro. La relatività ristretta ha dimostrato che nessun [[sistema di riferimento inerziale]] sia preferenziale rispetto a un altro purché essi siano inerziali. La relatività generale ha successivamente eliminato anche il privilegio dei sistemi inerziali rispetto a quelli non inerziali, affermando definitivamente che qualunque sistema di riferimento (inerziale e non) sia identico allo scopo di dare una descrizione della natura.▼
▲
Ogni osservatore può effettuare misurazioni, e
Matematicamente, i tensori sono [[Trasformazione lineare|operatori lineari]] generalizzati,
▲Ogni osservatore può effettuare misurazioni e l'esatta quantità numerica ottenuta dipende esclusivamente dal [[sistema di coordinate]] utilizzato. Ciò ha suggerito un modo di formulare la relatività utilizzando "strutture invarianti", ovvero indipendenti dal sistema di coordinate usato (rappresentato dall'osservatore). La struttura matematica più adatta a questo scopo è il tensore. Per esempio, durante la misurazione del campo elettrico e magnetico prodotti da una carica in accelerazione, i valori dei campi dipenderanno dal sistema di coordinate usato, ma i campi esistono indipendentemente dai loro valori e possono perciò essere rappresentati dal [[Tensore elettromagnetico|tensore di campo elettromagnetico]].
A partire da ogni punto
▲Matematicamente, i tensori sono [[Trasformazione lineare|operatori lineari]] generalizzati - [[Mappa (matematica)|mappe]] [[Applicazione multilineare|multilineari]]. Come tali, i concetti di [[algebra lineare]] sono impiegati nello studio dei tensori.
Nel punto <math>\, p</math>,
▲A partire da ogni punto <math>\, p</math> di una [[varietà algebrica|varietà]], si possono costruire gli [[spazio tangente|spazi tangenti]] e [[spazio cotangente|cotangenti]] alla varietà. I [[spazio vettoriale|vettori]] (talvolta riferiti come [[Covarianza e controvarianza|vettori controvarianti]]) sono definiti come elementi dello spazio tangente e i [[spazio duale|covettori]] (talvolta definiti [[Covarianza e controvarianza|vettori covarianti]], ma più comunemente [[spazio duale|vettori duali]] o [[Forma differenziale|uni-formi]]) sono elementi dello spazio cotangente.
Questo significa che la dimensione dello spazio prodotto tensoriale dipende dal numero di copie degli spazi tangente e cotangente utilizzati nella costruzione del tensore. In altre parole, l'operazione di costruzione dei tensori permette di combinare le informazioni geometriche fornite dagli spazi tangente e cotangente, creando una struttura matematica complessa e ricca di significato.
▲Nel punto <math>\, p</math>, questi due [[spazio vettoriale|spazi vettoriali]] possono essere utilizzati per costruire tensori di tipo <math>\, (r,s)</math>, i quali sono mappe multilineari di valore reale che agiscono sulla [[somma diretta]] di <math>\, r</math> copie dello spazio cotangente con <math>\, s</math> copie dello spazio tangente. L'insieme di tutte queste mappe multilineari forma uno spazio vettoriale, detto spazio prodotto tensoriale di tipo <math>\, (r,s)</math> in <math>\, p</math> e denotato da <math>\, (T_p)^r{}_sM</math>. Se lo spazio tangente è n-dimensionale, si può dimostrare che <math>\dim (T_p)^r{}_sM = n^{r+s}</math>.
Nella letteratura della [[relatività generale]], per convenzione si utilizza la sintassi componente per i tensori.
Un tensore di tipo <math>(r,s)</math> può essere scritto come
<!-- NOTE: PNG MODE is being forced ON PURPOSE here. This equation does not come out right otherwise. -->
<math> T \;\! = \;\! {T^{a_1 \ldots a_r}}_{{b_1} \ldots {b_s}} \frac {\partial} {\partial x^{a_1}} \otimes \ldots \otimes \frac {\partial} {\partial x^{a_r}} \otimes dx^{b_1} \otimes \ldots \otimes dx^{b_s} </math>
dove <math>\;\!\frac {\partial} {\partial x^{a_i}}</math> è una base per lo spazio tangente ''i''-esimo
Dato che lo [[spazio-tempo]] si presume quadri-dimensionale, ogni indice su un tensore può essere uno dei quattro valori. Quindi, il numero totale di elementi che un tensore possiede è pari a 4<sup>''R''</sup>, dove R è la somma dei numeri di indici covarianti e controvarianti sul tensore (un numero chiamato [[Tensore#Rango del tensore|rango]] del tensore).
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{{vedi anche|Tensore antisimmetrico|Tensore simmetrico}}
Alcune [[Grandezza fisica|grandezze fisiche]] sono rappresentate da tensori
In un generico tensore di rango R in
Per ranghi superiori a 2, è necessario identificare esplicitamente le coppie di indici che presentano simmetria o antisimmetria.I tensori antisimmetrici di rango 2
=== Tensore metrico ===
{{vedi anche|Tensore metrico}}
Il tensore metrico è un tensore simmetrico
Un modo opportuno per esprimere il tensore metrico è attraverso l'[[elemento di linea]]:
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<math>ds^2 = g_{ab} \, dx^a \, dx^b</math>
<math>g = g_{ab} \, dx^a \otimes dx^b</math>
Il tensore metrico è
=== Invarianti ===
Uno degli aspetti centrali della relatività generale è il concetto di invarianza delle leggi fisiche. Questa invarianza può essere descritta in
Una descrizione più esplicita può essere
* Lo [[scalare di Ricci]]: <math>R \, = R^{ab}g_{ab}</math>
* Lo
Altri esempi di invarianti nella relatività
=== Classificazioni dei tensori ===
La classificazione dei tensori è un problema puramente matematico
== Campi tensoriali nella relatività generale ==
{{vedi anche|Campo tensoriale}}
I campi tensoriali su una varietà sono [[Atlante (topologia)|
La nozione di campo tensoriale è di
I campi vettoriali sono campi tensoriali di un unico [[rango controvariante]].
* [[tensore energia impulso]] <math> \, T^{ab}</math>, un tensore simmetrico di rango due che descrive la densità di energia e il flusso di impulso.
* [[Tensore di Faraday|tensore del campo elettromagnetico]] <math> \, F^{ab}</math>, un tensore antisimmetrico di rango due, che rappresenta le componenti del campo magnetico ed elettrico.
Sebbene
In ogni punto di uno [[spazio-tempo]]
== Derivate tensoriali ==
Prima dell'avvento della relatività generale, i cambiamenti nei processi fisici erano generalmente
Il problema nella definizione delle derivate su [[
=== Connessioni affini ===
{{vedi anche|Connessione affine}}
La curvatura
Per definizione, una connessione affine è una mappa
<math>\nabla _{e_i} e_j = \Gamma ^k _{ji} e_k</math>
Nonostante il loro aspetto allettante, i
È importante sottolineare che, pur nella loro apparente semplicità, i coefficienti di connessione presentano caratteristiche distintive. In particolare, in ogni punto dello spazio-tempo esistono tre coefficienti di connessione indipendenti. Una connessione è definita simmetrica se i coefficienti soddisfano la condizione Γ''ikj''=Γ''kij''. Inoltre, per ogni curva e per due punti ''A'' e ''B'' su questa curva, una connessione affine consente di mappare vettori dallo spazio tangente in ''A'' a vettori nello spazio tangente in ''B''. Questo processo avviene attraverso un'equazione differenziale che calcola il vettore tangente alla curva nel punto considerato. Questa distinzione tra coefficienti di connessione e componenti tensoriali è fondamentale per comprendere le proprietà geometriche e fisiche dello spazio-tempo.
In generale, ci sono coefficienti di connessione D<sup>3</sup> indipendenti in ogni punto dello spazio-tempo. La connessione è chiamata ''simmetrica'' se <math>\Gamma^k_{ji} = \Gamma^k_{ij}</math>. Una connessione simmetrica ha i coefficienti D<sup>2</sup>(D+1)/2.▼
▲In generale, ci sono
Per ogni curva <math>\gamma</math> e due punti <math>A=\gamma(0)</math> e <math>B=\gamma(t)</math> su questa curva, una connessione affine dà origine a una mappa di vettori nello spazio tangente in A dentro vettori nello spazio tangente in B:▼
▲
<math>X(t) \, = \Pi_{0,t,\gamma} X(0)</math>,
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<math>\frac{d}{dt} X^i(t) = \nabla_{C(t)} X^i(t) = \Gamma^i_{jk} X^j(t) C^k(t) </math>
con <math>\, C^j(t)</math>
=== Derivata covariante ===
{{vedi anche|Derivata covariante}}
<math>X \,= \gamma(0)</math> e <math>\vec A = {d \over dt}\gamma(0)</math>.
La formula:
<math>\nabla _{\vec A} \vec B(X) = \lim_{\varepsilon \rightarrow 0} \frac{\Pi_{(\varepsilon,0,\gamma)} \vec B(\gamma(\varepsilon)) - \vec B(X)}{\varepsilon} </math>
Può essere espressa usando coefficienti di connessione:
Riga 149 ⟶ 153:
<math>\nabla \vec X = X^a{}_{;b} \frac {\partial} {\partial x^a} \otimes dx^b = (X^a{}_{,b}+\Gamma ^a _{bc}X^c) \frac {\partial} {\partial x^a} \otimes dx^b</math>
Nella letteratura,
<math> D_a T^{b\dots c}_{d\dots e} = \nabla_a T^{b\dots c}_{d\dots e} = T^{b\dots c}_{d\dots e;a}</math>
Riga 165 ⟶ 169:
<math> \nabla_a (c X^b) \,= c \nabla_a X^b</math>, se c è una costante
Nella relatività generale, ci si riferisce
<math>\nabla_a T^b = \nabla_a (T_c g^{bc}) = g^{bc} \nabla_a T_c</math>
=== Derivata di Lie. ===
{{vedi anche|Derivata di Lie|Simmetrie dello spazio-tempo}}
Un'altra derivata tensoriale importante è la [[derivata di Lie]]. Mentre la [[derivata covariante]] richiede una [[connessione affine]] per
La derivata di Lie è di
La derivata di Lie di
:<math> \mathcal L_X \phi = X^a \nabla_a \phi = X^a \frac{\partial \phi}{ \partial x^a} </math>
Riga 191 ⟶ 195:
</math>
Uno degli usi principali della derivata di Lie nella [[relatività generale]] è
:<math> \mathcal L_X g_{ab} = 0</math>
Riga 198 ⟶ 202:
== Tensore di curvatura di Riemann ==
{{vedi anche|Tensore di Riemann}}Un aspetto cruciale della [[relatività generale]] è il concetto di varietà curva. Un
Questo tensore
▲Un aspetto cruciale della [[relatività generale]] è il concetto di varietà curva. Un utile modo per misurare la curvatura di una varietà è tramite un oggetto chiamato tensore (curvatura) di Riemann.
▲Questo tensore misura la curvatura tramite l'uso di una [[connessione affine]] che prende in considerazione l'effetto di [[trasporto parallelo|trasportare parallelo]] un vettore tra due punti lungo due curve. La discrepanza tra i risultati di questi due percorsi di trasporto parallelo è essenzialmente quantificata dal [[tensore di Riemann]].
.Utilizzando la procedura
▲Questa proprietà del tensore di Riemann può essere utilizzata per descrivere come le geodetiche parallele inizialmente divergano. Ciò viene espresso tramite l'equazione di [[deviazione geodetica]] e significa che le [[forze di marea|forze mareali]] sperimentate in un campo gravitazionale sono il risultato della curvatura dello [[spazio-tempo]].
Il tensore di Riemann
▲Utilizzando la procedura descritta sopra, il tensore di Riemann è definito come un tensore di tipo (1.3) e una volta completamente scritto contiene esplicitamente i [[simboli di Christoffel]]. Il tensore di Riemann ha 20 componenti indipendenti. La tendenza a zero di tutti questi componenti su una regione indica che lì lo spazio-tempo è [[Spazio-tempo|piatto]]. Dal punto di vista della deviazione geodetica, ciò significa che inizialmente le [[geodetica (relatività generale)|geodetiche]] parallele in quella regione dello spazio-tempo resteranno parallele.
La connessione e la curvatura di ogni [[varietà riemanniana]] sono strettamente correlate; la [[teoria
▲Il tensore di Riemann ha una certo numero di proprietà a volte riferite come [[tensore di Riemann#Simmetrie e identità|simmetrie del tensore di Riemann]]. Di particolare rilevanza per la [[relatività generale]] sono le identità algebriche e differenziali di Bianchi.
▲La connessione e la curvatura di ogni [[varietà riemanniana]] sono strettamente correlate; la teoria di [[gruppi di olonomia]], formati prendendo mappe lineari definite per mezzo del trasporto parallelo intorno a curve sulla varietà, fornisce una descrizione di questa correlazione.
== Tensore energia-impulso ==
{{vedi anche|Tensore energia impulso}}
Le sorgenti di un
=== Conservazione dell'energia ===
Nella relatività generale,
<math>T^{ab}{}_{;b} \, =0.</math>
Riga 227 ⟶ 229:
<math>T^{ab}{}_{,b} \, =0.</math>
== Equazioni di campo di Einstein ==
{{vedi anche|Equazioni di campo di Einstein|Soluzioni delle equazioni di campo di Einstein}}
Le equazioni di campo di Einstein (ECE)
:<math>G_{ab} + \Lambda g_{ab} = {8 \pi G \over c^4} T_{ab}</math>
Riga 238 ⟶ 240:
dove <math>G_{ab}</math> è il [[tensore di Einstein]], <math>\Lambda</math> è la [[costante cosmologica]], <math>c</math> è la [[velocità della luce]] nel vuoto e <math>G</math> è la [[costante gravitazionale]], che deriva dalla [[legge di gravitazione universale|legge di gravitazione universale di Newton]].
Le soluzioni delle [[Equazione di campo di Einstein|Equazioni di Campo di Einstein]] (ECE) sono rappresentate da [[Tensore metrico|tensori metrici.]]
== Equazioni geodetiche ==
{{vedi anche|Geodetica}}
Una volta
<math>\ddot{x}^a + {\Gamma^a}_{bc} \, \dot{x}^b \, \dot{x}^c = 0</math>
dove <math>\dot{} = d/d\tau</math>, ''τ'' parametrizza il [[tempo proprio]] lungo la curva,
Le ECE riguardano la distribuzione della materia
Quando il [[Tensore energia momento|tensore energia-momento]]
▲Le ECE riguardano la distribuzione della materia (energia) complessiva per la curvatura dello [[spazio-tempo]]. la loro non-linearità porta a un problema nel determinare il moto preciso della materia nello spazio-tempo risultante. Per esempio, in un sistema composto da un pianeta orbitante una [[stella]], il moto del pianeta è determinato risolvendo le equazioni di campo con il tensore energia-momento la somma di quello per il [[pianeta]] e la stella. Il [[campo gravitazionale]] del pianeta influenza la geometria complessiva dello spazio-tempo e dunque il moto degli oggetti. È quindi ragionevole supporre che le equazioni di campo possano essere utilizzate per ricavare le equazioni geodetiche.
▲Quando il tensore energia-momento per un sistema è quello del ''fluido perfetto'', esso può essere dimostrato usando la legge di conservazione locale per il tensore energia-momento in modo che le equazioni geodetiche siano soddisfatte in modo esatto.
== Formulazione lagrangiana ==
{{vedi anche|Metodi variazionali nella relatività generale}}
Il problema di
== Tecniche matematiche per l'analisi degli spazio-tempo ==
Dopo aver delineato le strutture matematiche
=== Campi di sistema ===
{{vedi anche|Campi di sistema nella relatività generale}}
Un '''campo di sistema''' è un insieme [[
=== Campi vettoriali di simmetria ===
{{vedi anche|Simmetrie spazio-temporali}}
Alcune tecniche moderne per l'analisi
=== Problema di Cauchy ===
{{vedi anche|Problema di Cauchy nella relatività generale}}
Il [[problema di Cauchy]],
=== Formalismo
Gli [[
Un'altra caratteristica interessante degli spinori nella [[relatività generale]] è
=== Calcolo di Regge ===
{{vedi anche|Calcolo di Regge}}
Il [[calcolo di Regge]] è un formalismo che
=== Teoremi della singolarità ===
Riga 295:
{{S sezione|fisica}}
Nella relatività generale, emerge un nuovo concetto
=== Relatività numerica ===
{{vedi anche|Relatività numerica}}
La relatività numerica è un sottocampo della relatività generale che
=== Metodi di perturbazione ===
Riga 306:
{{S sezione|fisica}}
La non-linearità delle [[Equazione di campo di Einstein|equazioni di campo di Einstein]] porta spesso
== Note ==
<references />
== Bibliografia ==
* {{cita libro|autore=[[Albert Einstein]]|titolo=Relativity: The Special and General Theory|url=https://archive.org/details/relativityspecia00eins_0|città=New York|editore=Crown|anno=1961|isbn=0-517-02961-8|lingua=en}}
* {{cita libro|autore=Charles Misner|coautori=[[Kip Thorne]] e [[John Archibald Wheeler]]|titolo=Gravitation|url=https://archive.org/details/gravitation0000misn_o3a5|città=San Francisco|editore=W. H. Freeman|anno=1973|isbn=0-7167-0344-0|lingua=en}}
* {{cita libro | cognome1=Landau|nome1=Lev D.|wkautore1=Lev Davidovič Landau|cognome2=Lifshitz|nome2=Evgenij M.|wkautore2=Evgenij Michajlovič Lifšic | titolo = Classical Theory of Fields (Fourth Revised English Edition) | url=https://archive.org/details/classicaltheoryo0000land_k6k2| città = Oxford | editore = Pergamon | anno = 1975 | isbn = 0-08-018176-7 | lingua = en}}
▲{{sottocampi della fisica}}
{{portale|fisica|matematica}}
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