Carlo Airoldi: differenze tra le versioni
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{{Sportivo
|Nome=Carlo Airoldi
|Immagine=Carlo Airoldi.jpg
|Sesso=M
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|AnnoNascita = 1869
|LuogoMorte = Milano
|GiornoMeseMorte =
|AnnoMorte = 1929
|Epoca = 1800
|Epoca2 = 1900
|Attività = maratoneta
|Nazionalità = italiano
}}
Podista e maratoneta, nel 1896 si recò a piedi da [[Milano]] ad [[Atene]] per partecipare alla gara di maratona dei [[Giochi della I Olimpiade|primi giochi olimpici]], ma la sua iscrizione non venne accettata in quanto accusato di professionismo.<ref>{{cita libro|autore=Paul Hellander|titolo=Grecia continentale|editore=EDT Lonely Planet|anno=2008|p=9|url=https://books.google.it/books?id=KZ0M_G37g8MC&pg=PA9}}</ref>
== Biografia ==
=== Gli inizi ===
[[File:Carlo Airoldi - Voluntas.jpg|miniatura|destra|Carlo Airoldi]]
Carlo Airoldi nacque nel [[1869]] alla Cascina
Incominciò a partecipare a gare nel territorio di [[Varese]] (la prima documentata si tenne a [[Gorla Minore|Gorla]] nel 1891<ref name="Air_pt1"/>) per poi arrivare a gare nazionali e internazionali dove si batté con il suo maggiore rivale del tempo, il marsigliese
Divenne ben presto famoso come uno dei migliori [[Fondo (atletica leggera)|fondisti]] della sua epoca. Il suo grande successo fu la vittoria alla [[Milano]]-[[Barcellona]]<ref>{{cita libro|autore-capitolo=[[Alessandro Cecchi Paone]]|autore-capitolo2=Flavio Pagano|capitolo=Il culturista eroe dei fumetti: Carlo Airoldi|titolo=Il campione innamorato: giochi proibiti nello sport|pp=84-87|editore=Giunti Editore|città=Firenze-Milano|anno=2012|ISBN=88-09-77835-9|url=https://books.google.it/books?id=WWwev_g-vXUC&pg=PT84&lpg=PT84}}</ref> nel
Nell'ultima tappa della corsa, quella che avrebbe deciso il vincitore della competizione, quando era a un chilometro circa dal traguardo, riuscì a superare un Ortègue
Nel novembre 1895 sfidò [[Buffalo Bill]], che in quei giorni era in [[Italia]], a una gara di 500 chilometri: Airoldi sarebbe andato a piedi mentre Buffalo Bill a [[Equus caballus|cavallo]]. Tuttavia Buffalo Bill rifiutò perché pretendeva di avere a disposizione due cavalli.<ref name="Air_pt1"/><ref name=bic_n.3>''La Bicicletta - anno II – n. 121 (201), sabato 23 novembre 1895, pag. 3''</ref>
Airoldi, oltre a essere un corridore, praticava altri sport a livello amatoriale come la [[lotta]] e il [[sollevamento pesi]], che lo aiutavano finanziariamente.
=== La I Olimpiade ===
====Il viaggio a piedi====
[[File:Viaggio airoldi.gif|upright=1.6|thumb|Viaggio di Airoldi a piedi da Milano ad Atene]]
Nel [[1896]], Airoldi tentò di partecipare
Il giornale milanese accettò e il viaggio ebbe inizio il giorno 28 febbraio alle ore 16:00;
Dopo queste vicende, Airoldi riprese il viaggio. Prima di giungere a [[Ragusa (Croazia)|Ragusa]] cadde e si ferì una mano, dopo essere stato costretto a trascorrere due notti all'aperto per non aver trovato ospitalità.<ref name=Air>{{cita web|titolo=La vera storia di Carlo Airoldi Olimpionico mancato|sito=atleticanet.it|data=30 novembre 1999|url=http://www.atleticanet.it/component/content/article/134/5083-carlo-airoldi-olimpionico-mancato.html|accesso=28 maggio 2016|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160630132916/http://www.atleticanet.it/component/content/article/134/5083-carlo-airoldi-olimpionico-mancato.html|urlmorto=sì}}</ref> Gli fu sconsigliato di attraversare l'[[Albania]] a piedi per giungere a Corfù perché c'era il rischio di incontrare dei briganti, oltre che per le pessime condizioni delle strade albanesi, per cui si imbarcò sul [[piroscafo]] Tebe del [[Italia Marittima|Lloyd austriaco]] che, dopo aver fatto scalo a [[Corfù]], lo fece sbarcare a [[Patrasso]], da dove raggiunse Atene a piedi, seguendo i binari della [[ferrovia]] in quanto non esisteva altra [[strada]]. Presso [[Eleusi]] Airoldi sbagliò strada, e fece {{M|14|u=km}} inutilmente; decise quindi di pernottare a Eleusi. Il giorno successivo, il 31 marzo 1896, Airoldi percorse gli ultimi {{M|22|u=km}} e arrivò ad Atene.
Dopo questo viaggio avventuroso di ventotto giorni, Airoldi, tuttavia, non poté partecipare alla maratona. La vicenda è paradossale: recatosi a Palazzo Reale per iscriversi ai Giochi, venne ricevuto dal [[Costantino I di Grecia|principe Costantino]], presidente del Comitato Olimpico. Qui venne alla luce il premio in denaro ricevuto grazie alla gara [[Milano]]-[[Barcellona]], ed Airoldi in base a ciò venne considerato un professionista e quindi non accettabile come atleta olimpico.<ref name="Air"/> A niente servirono i telegrammi giunti dall'Italia da parte di associazioni e comitati sportivi che tentarono di convincere il CIO che in Italia non esistevano corridori di professione: Airoldi non poteva partecipare e, già allora, non mancarono i dubbi circa la volontà da parte degli organizzatori di escludere un atleta così forte da una gara a cui i greci tenevano molto.<ref name="Air"/>▼
====Il tentativo di iscrizione====
Nonostante non fosse iscritto alla maratona, Carlo Airoldi cercò di correrla lo stesso come non iscritto nel tentativo di dimostrare di essere il migliore; tuttavia venne fermato da un giudice di gara prima del traguardo e passò una nottata in gattabuia.<ref name="Gaz"/>▼
▲
▲Nonostante non fosse iscritto alla [[Atletica leggera ai Giochi della I Olimpiade - Maratona|maratona]],
Lovati, corrispondente de ''La Bicicletta'', telegrafò da Atene la sera del 10 aprile. Ecco il testo del suo messaggio:<ref name="Air"/>▼
Amareggiato per l'esclusione,
{{Citazione|La corsa Maratona-Atene, che costituiva il classico avvenimento dei giuochi olimpici, ebbe luogo oggi. Vi parteciparono dieci concorrenti fra i quali però nessun italiano, avendo il Comitato mantenuto l'esclusione del nostro Carlo Airoldi.<br />Giunse primo il corridore greco Luis ''(sic)'', che coprì i 42 chilometri nel tempo davvero meraviglioso di ore 2,50.<br />L'arrivo del corridore allo Stadio fu accolto dal maggior entusiasmo del popolo greco, che portò in trionfo il vincitore<br />Non si sa ancora se Luis accetterà la sfida lanciatagli dall'Airoldi.|La Bicicletta - anno III - n. 32 (244) - pag. 1 - sabato 11 aprile [[1896]]}}▼
▲Lovati, corrispondente de ''La Bicicletta'', telegrafò da Atene la sera
Airoldi non accettò mai la decisione. Scrisse su ''La Bicicletta'':▼
▲{{Citazione|La corsa Maratona-Atene, che costituiva il classico avvenimento dei giuochi olimpici, ebbe luogo oggi. Vi parteciparono dieci concorrenti fra i quali però nessun italiano, avendo il Comitato mantenuto l'esclusione del nostro Carlo Airoldi.<br />Giunse primo il corridore greco [[Spyridōn Louīs|Luis]] ''(sic)'', che coprì i 42 chilometri nel tempo davvero meraviglioso di ore 2,50.<br />L'arrivo del corridore allo Stadio fu accolto dal maggior entusiasmo del popolo greco, che portò in trionfo il vincitore<br />Non si sa ancora se Luis accetterà la sfida lanciatagli dall'Airoldi.|La Bicicletta - anno III - n. 32 (244) - pag. 1 - sabato 11 aprile [[1896]]}}
{{Citazione|Fino questa mattina ebbi sempre speranza di correre, ma pur troppo non mi venne nessun avviso e dovetti assistere alla gara di Maratona, per la quale è un mese che mi affaticavo nelle certezza di prendervi parte. Fino all'arrivo mi mantenni tranquillo e calmo, ma quando arrivò il primo e si sentì il colpo di cannone, allorché la bandiera greca s'innalzò, non mi sentii più padrone di me. [...] Vedere arrivare il primo in mezzo a tanta festa ed io non poter correre per delle ragioni assurde fu il più grande dolore della mia vita. L'unica ragione, a quanto parve a molti, è che era desiderio di tutti che il primo fosse un greco e per questo basandosi sul regolamento venni escluso, perché io presi del denaro a Barcellona. Dunque non potevo darmi pace. Il premio d'altra parte era rispettabile: una coppa, una corona e 25.000 lire.
Per un giovane che nulla possiede come me, all'infuori del coraggio e che ha quasi la certezza di arrivare primo è un bel dispiacere. Al Comitato feci valere le mie ragioni, dicendo che in Italia lo sport pedestre non è sviluppato abbastanza per poterlo fare di mestiere, e che il denaro che presi a Barcellona fu una regalia del Municipio, come si è fatto per il vincitore della Maratona, ma tutto fu inutile. [...]
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Mi consolo pensando agli allori riportati in Francia e Spagna, ma se per quel viaggio partii in giovedì per questo partii in venerdì e in Venere ed in Marte né si sposa né si parte.
Ora però tutto è finito e fra poco sarò a Milano.|Carlo Airoldi, La Bicicletta - anno III - n. 35 (247) - pag. 2 - sabato 18 aprile 1896}}
▲Amareggiato per l'esclusione, l'Airoldi lanciò una sfida al vincitore della maratona che non fu mai raccolta.<ref name="Air"/>
=== Gli ultimi anni ===
[[File:Le grandi figurine sportive - Carlo Airoldi.jpg|miniatura|destra|Una figurina di Carlo Airoldi]]
Al ritorno in patria Airoldi tentò di battere il record di [[
Continuò a gareggiare in [[Lombardia]]. Il 26 luglio [[1896]] corse la gara [[Melide (Svizzera)|Melide]]-[[Lugano]] di 11 chilometri e a pochi metri dal traguardo mentre era in terza posizione si fermò per cedere il terzo posto al
Nel [[1898]] si trasferì in [[Svizzera]] per cercare lavoro. Prima della partenza, la società Libertas Torino
In seguito, dopo una breve permanenza a [[Milano]], si spostò in [[America
Morì per complicanze del [[diabete]] a Milano, il 10 giugno [[1929]].<ref>{{Cita web|url=http://www.treccani.it/enciclopedia/temi-olimpici-dilettantismo-e-professionismo_(Enciclopedia-dello-Sport)/|titolo=Temi olimpici: dilettantismo e professionismo in "Enciclopedia dello Sport"|accesso=22 settembre 2017}}</ref>
==Nella cultura di massa==
▲Continuò a gareggiare in [[Lombardia]]. Il 26 luglio [[1896]] corse la gara [[Melide (Svizzera)|Melide]]-[[Lugano]] di 11 chilometri e a pochi metri dal traguardo mentre era in terza posizione si fermò per cedere il terzo posto al dodicenne corridore ''Luigi Lonardini''.<ref name="Air"/><ref name=bic_n.79>''La Bicicletta – anno III – n. 79 (280) –pag. 3, giovedì 30 luglio 1896''</ref> A quei tempi nacque una vera e propria rivalità tra Airoldi e un altro corridore, Gamba. I due si sfidarono nella notte tra il 5 e 6 giugno 1897 sul tratto Milano – Cernobbio – Punta Villa Pizzo – Milano. Airoldi, oltre a vincere la gara, era intenzionato a battere il record di Radaelli che aveva percorso il tragitto in circa 12 ore. Alla fine a vincere la sfida (e a battere il record di Radaelli) fu Gamba che tagliò per primo il traguardo in 9 ore e 13 minuti mentre, stando alle dichiarazioni di alcuni ciclisti, Airoldi si fermò a 30 km dal traguardo.<ref name=bic_n.53>''La Bicicletta, anno IV – n. 53 (384) – pag. 2 – Lunedì/Martedì,7/8 giugno 1897''</ref> Il 31 agosto [[1897]] partecipò al ''primo campionato pedestre italiano'' arrivando secondo dietro a ''Cesare Ferrari''; in quell'occasione fu molto sfortunato perché fu costretto a correre gli ultimi chilometri con una scarpa rotta.<ref name="Air"/><ref name=bic_n.91>''La Bicicletta – anno III –n.91 (422) – pag. 4 – Sab. e Dom. 4-5 settembre 1897''</ref>
La vicenda di Airoldi ha affascinato storici e appassionati di sport.
[[Bruno Bonomelli]], [[giornalista]] appassionato di [[atletica leggera]], volle ripercorrere in auto il tragitto percorso a piedi dall'atleta milanese per giungere ad Atene.
▲Nel [[1898]] si trasferì in [[Svizzera]] per cercare lavoro. Prima della partenza la società Libertas Torino, per la quale era tesserato a partire dal dicembre 1896, gli conferì la fascia d'onore (che era in seta e con i colori sociali rosso e blu) che venne esposta a Torino per alcune settimane nella vetrina di un negozio in piazza Carlo Felice.<ref name=bic_n.31>''La Bicicletta – anno V – n. 31 (489) – pag. 3, lunedì 18 aprile 1898''</ref> Il 4 settembre [[1898]] a [[Zurigo]] gareggiò contro un [[Equus caballus|cavallo]] correndo i 5.000 metri in 19:45. Nel [[1899]] partecipò alla [[Parigi]]-[[Marsiglia]] prima di trasferirsi a [[Berna]] dove lavorò in un'azienda produttrice di biciclette. Il 16 settembre [[1900]] vinse la [[Friburgo (Svizzera)|Friburgo]]-[[Berna]].
▲In seguito, dopo una breve permanenza a [[Milano]], si spostò in [[America Meridionale|Sud America]] a cercare fortuna. Qui, stando ad alcune fonti (come ad esempio il libro ''Storia dell'Atletica Italiana Maschile'' di Marco Martini), Airoldi si esibì, mentre era a [[Rio de Janeiro]], a una prova di forza che consisteva nel trasportare un sacco di 450 kg per 100 m. Pare che a [[Porto Alegre]] rischiò di essere linciato dal pubblico per aver perso una sfida contro un cavallo. Rientrò in [[Italia]] nel [[1902]] e rimase nel mondo dello [[sport]] come organizzatore di gare e poi come dirigente di società sportive, l'ultima delle quali fu il Club ciclistico La Veloce di Legnano.<ref name="Air"/> Airoldi si sposò ed ebbe sei figli.<ref>[http://archiviostorico.gazzetta.it/2004/aprile/04/spiace_signore_Non_dilettante__ga_10_0404043794.shtml Mi dispiace signore, lei non è dilettante]</ref>
Il rapper italiano Ted Bee gli ha dedicato una canzone nel 2019: Corri Carlo.
== Note ==
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== Bibliografia ==
* {{cita libro|autore=[[Gianni Brera]]|titolo=A piedi da Milano ad Atene|opera=L'abatino Berruti. Scritti sull’atletica leggera|anno=1960|url=http://online.scuola.zanichelli.it/trepidoseguo/files/2015/03/Capitolo_4_Brera_A-piedi_da_Milano_ad_Atene.pdf}}
* {{cita libro|autore=Manuel Sgarella
* {{cita libro|autore=Manuel Sgarella|titolo=Il testamento del maratoneta: una storia vera|editore=CreateSpace Independent Publishing Platform|anno=2014|isbn=978-1-4961-5818-5}}
== Voci correlate ==
* [[Giochi della I Olimpiade]]
* [[Spyridōn Louīs]]
== Altri progetti ==
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== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
* {{cita web|url=http://www3.varesenews.it/libri/articolo.php?id=20163|titolo=Recensione al testo di Sgarella|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20051123123137/http://www3.varesenews.it/libri/articolo.php?id=20163}}
* {{cita web | url = http://www.atleticanet.it/altre-news/storia/5083-carlo-airoldi-olimpionico-mancato.html | titolo = Storia a puntate di Carlo Airoldi e del suo viaggio verso Atene | accesso = 21 settembre 2012 | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20170920193136/http://www.atleticanet.it/altre-news/storia/5083-carlo-airoldi-olimpionico-mancato.html | urlmorto = sì }}
▲* {{cita web|http://www.lucabelcastro.it/cat_1896_it.html|"1896 - Pheidippides... corri ancora!" di Luca Belcastro}}
* {{cita web|url=http://www.lucabelcastro.it/cat_1896_it.html|titolo="1896 - Pheidippides... corri ancora!" di Luca Belcastro}}
* {{cita web|url=https://www.oasport.it/2016/06/storia-delle-olimpiadi-carlo-airoldi-lodissea-del-maratoneta-che-non-pote-partecipare-ai-giochi-del-1896/rio-2016/2/|titolo="Storia delle Olimpiadi: Carlo Airoldi. L’Odissea del maratoneta che non poté partecipare ai Giochi del 1896"}}
{{Portale|atletica leggera|biografie}}
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