Pala Gozzi: differenze tra le versioni

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| ubicazione=[[Pinacoteca civica Francesco Podesti]]
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La '''''Pala Gozzi''''' (o '''''MadonnaApparizione indella gloria coi santi Francesco e BiagioVergine''''')<ref>{{Cita web|url=https://cultura.gov.it/luogo/pinacoteca-civica-francesco-podesti|titolo=Pinacoteca civica "Francesco Podesti"}}</ref> è un dipinto a tecnica mista su tavola (312x215 cm) di [[Tiziano]], datato [[1520]] e conservato nella [[Pinacoteca civica Francesco Podesti]] ad [[Ancona]]. L'opera è firmata sul [[cartiglio]] in basso al centro: "<small>ALOYXIUS GOTIUS RAGOSINUS / FECIT FIERI / MDXX / TITIANUS CADORINUS PINSIT</small>".
 
==Storia==
SiIl trattadipinto dellaè primafirmato operae datatariporta dila Tizianodata ed1520; èsi pone dunque importante come riferimentoimportante stilisticoriferimento cronologicamente sicuro., essendo la prima opera datata di Tiziano<ref>
*{{Cita web|url=https://catalogo.beniculturali.it/detail/HistoricOrArtisticProperty/1100115783|titolo=Madonna con Bambino e santi}}
*{{Cita web|url=https://www.tizianovecellio.it/tiziano-vecellio/#:~:text=1520,la%20sua%20prima%20opera%20datata.|titolo=Tiziano Vecellio}}
*{{Cita web|url=https://www.ansa.it/marche/notizie/2021/09/29/la-pala-gozzi-di-tiziano-diventa-digitale-a-110mila-pixel_8f4a4382-aeea-4d7f-8a1e-70aae3e18104.html|titolo=La Pala Gozzi di Tiziano diventa digitale a 110mila pixel}}</ref>, insieme all<nowiki>'</nowiki>''[[Annunciazione Malchiostro|Annunciazione]]'' della cattedrale di Treviso<ref>La data posta sull'''Annunciazione'' è stata scoperta durante il restauro eseguito tra il 2021 e il 2022. Sino a quella data, l<nowiki>'</nowiki>''Apparizione della Vergine'' era considerata la prima e unica opera datata. Si veda: {{Cita web|url=https://www.savevenice.org/project/titians-annunciation-in-the-malchiostro-chapel-of-the-duomo-di-treviso|titolo=Titian’s Annunciation in the Malchiostro Chapel of the Duomo di Treviso|sito=Save Venice|lingua=en|accesso=1º maggio 2022}}<br/> Opera non firmata e datata, ma in cui l'autore e la data sono desumibili dal contratto, è l'affresco con i ''Miracoli di Sant'Antonio'', che Tiziano dipinse per la Scuola del Santo a Padova, nel 1511.</ref>.
 
[[Alvise Gozzi]] era un mercante di [[Ragusa (Croazia)|Ragusa]], trasferitosi ad Ancona per seguire i suoi interessi commerciali<ref>Autori vari, ''Tiziano - la pala Gozzi di Ancona'', Grafis edizioni, 1988 (pagina 34)</ref>; riconoscente alla città che lo aveva accolto e nella quale aveva fatto fortuna, decise di investire una parte dei suoi beni per abbellire la più antica chiesa francescana di Ancona, [[chiesa di San Francesco ad Alto|San Francesco ad alto]], dove finanziò il rifacimento del coro e un nuovo [[altare maggiore]]; per la pala d'altare volle puntare in alto e la commissionò a Tiziano, che allora, e da una decina di anni, era unanimemente considerato il ''principe dei pittori''.
 
Nel 1863, la chiesa ove si trovava l'opera venne demanializzata e trasformata in ospedale militare, e nel 1884 il dipinto fu trasferito nella [[Pinacoteca civica Francesco Podesti|Pinacoteca civica]].
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Su una nuvola che appare in un cielo crepuscolare tinto di toni dorati, arancio e rossi, si manifesta l'apparizione di Maria col Bambino in mano, affiancata da un angelo vestito e due nudi, che porgono corone. In basso, sulla riva deserta di un'isola, si trovano i santi [[Francesco d'Assisi]], che mostra le [[stimmate]], e [[san Biagio]] vescovo, protettore di [[Ragusa (Croazia)|Ragusa]], che indica al committente inginocchiato la Madonna. Estremamente intenso è il ritratto di Alvise Gozzi, che mostra una tonsura molto originale, che ricorda quella dei monaci.
 
Al centro del quadro un ramo di fico che nasce da un tronco spezzato si staglia verso l'alto e, per quanto stentato, porta frutto. Alla base dell'albero un insieme di piante erbacee è mosso dalla brezza marina.
 
Il confronto canonico della pala anconetana di Tiziano è con la ''[[Madonna di Foligno]]'' di [[Raffaello]], di cui sviluppò alcuni elementi, arricchendo in pienezza i colori, incalzando l'eloquenza dei gesti e progettando una composizione più sciolta<ref name=Z62>Zuffi, cit., pag. 62.</ref>. Alla serenità imperturbabile del Sanzio, Tiziano sostituì qui un'eroica energia umana<ref>Valcanover, cit., pag. 102.</ref>.
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==Interpretazione==
Tutti gli studiosi sono d'accordo sul fatto che san Francesco e san Biagio ricordano rispettivamente Ancona (per il riferimento alla chiesa anconitana di [[chiesa di San Francesco ad Alto|San Francesco ad alto]] per la quale era stata dipinta l'opera) e [[Ragusa (Croazia)|Ragusa]] (di cui san Biagio è il patrono).
 
Secondo alcuni<ref name=Z62/>, la presenza di una veduta di [[Venezia]] sullo sfondo conteneva un messaggio politico, legato al dominio della Serenissima: nel [[1510]] [[Giulio II]] infatti aveva posto un freno alla supremazia veneziana sull'Adriatico, garantendo per tutte le marinerie, e dunque anche per Ancona e Ragusa, libertà di navigazione e commercio; nel [[1520]] le nuove convenzioni europee avevano però restituito a Venezia i suoi privilegi sull'Adriatico. Ecco quindi che la presenza di Francesco, simboleggiante Ancona, e Biagio, per Ragusa, apparivano come riconoscenti sottomettendosi a Venezia/Maria, secondo un rapporto tra la Serenissima e la Vergine ormai iconograficamente consolidato.
 
Secondo altri<ref>Autori vari ''Io Adriatico. Civiltà di mare tra frontiere e confini'', Editore Fondo Mole Vanvitelliana, Milano, 2001</ref>, con la compresenza di San Francesco (rappresentante Ancona), di San Biagio (rappresentate Ragusa) e della veduta di Venezia, Tiziano ha voluto evidenziare l'unione artistica tra le tre principali città portuali adriatiche del tempo, rivali nella politica e nell'economia, ma unite dalla cultura: nel Rinascimento si era stabilita una fitta rete di rapporti artistici tra Marche, Veneto e Dalmazia, che andava al di là della contrapposizione commerciale che vedeva la [[repubblica di Ancona]] e [[repubblica di Ragusa|quella di Ragusa]] alleate per resistere alla potenza veneziana<ref>Sergio Anselmi, ''Venezia, Ragusa, Ancona tra Cinque e Seicento: un momento della storia mercantile del Medio Adriatico'' S.I.T.A. 1969</ref>.
 
==Note==
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* Pietro Zampetti, ''Pittura nelle Marche'' (II volume), Nardini, 1991
* Augusto Gentili, ''Venezia tra Ancona e Ragusa: la pala Gozzi di Tiziano'', Bulzoni 2009.
* {{Cita libro|titolo={{cita libro| nome=Valter | cognome=Curzi, ''| titolo=Pittura veneta nelle Marche'', Cariverona,(II volume) | anno=2000. | editore=Cariverona | città=Verona}}}}
* Francesco Valcanover, ''L'opera completa di Tiziano'', Rizzoli, Milano 1969.
* [[Stefano Zuffi]], ''Tiziano'', Mondadori Arte, Milano 2008. ISBN 978-88-370-6436-5
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== Altri progetti ==
{{interprogetto|commons=Category:Pala Gozzi}}
 
{{Controllo di autorità}}
{{Portale|pittura}}
 
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[[Categoria:Sacre conversazioni con la Madonna col Bambino]]
[[Categoria:Dipinti su san Francesco d'Assisi]]
[[Categoria:Dipinti su san Biagio di Sebaste]]