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L' '''Azionalità'''
[[Zeno Vendler|Vendler]] (1967 <ref name=Vendler>Z. Vendler. ''Verbs and Times'', in ''Linguistics in Philosophy''. Cornell University Press, Ithaca, NY. 1967</ref>) propone una suddivisione dei verbi in base al loro valore azionale, in quattro categorie
== Tratti azionali ==
{{vedi anche|Tratto distintivo}}
Le caratteristiche azionali di un verbo possono essere descritte utilizzando i tratti semantici di '''duratività''', '''dinamicità''', '''telicità'''. La classificazione secondo il comportamento azionale non è l'unica classificazione semantica possibile per i verbi di una lingua, ma l'Azionalità è particolarmente interessante per i riflessi che ha sulla sintassi, sul sistema del [[Tempo (linguistica)|Tempo]] e su quello dell'[[Aspetto (linguistica)|Aspetto]]. Infatti per verificare se un verbo possiede uno di questi tratti, si utilizzano dei particolari '''test sintattici'''. Ad esempio, gli avverbiali temporali del tipo "a lungo" ("Chiara ha mescolato l'impasto ''a lungo''") sono compatibili con verbi durativi ma non con verbi puntuali: l'avverbiale "a lungo" diventa quindi un test sintattico di verifica della duratività di un verbo.
'''Nota:''' negli esempi riportati, la presenza di un asterisco ('''*''') a inizio frase indica che la frase è percepita come "sbagliata" da un parlante italiano, mentre i punti interrogativi ('''?''' o '''??''') indicano che è poco accettabile.
=== Duratività ===
La '''duratività''' distingue verbi che sono percepiti come prolungati nel tempo (''correre'', ''preparare'', ''cantare'', ''amare'') da altri che sono invece percepiti come istantanei (''cadere'', ''esplodere'', ''morire''). Ovviamente anche un evento non durativo ha
* '''durativo''': "Chiara ''prepara'' la torta"
* '''non durativo''': "La torta ''è caduta'' dal tavolo"
I verbi durativi sono incompatibili con avverbiali puntuali, mentre i verbi non durativi sono incompatibili con avverbiali durativi come "per ''x'' tempo":
* '''*''' "Chiara ha preparato una torta ''alle tre in punto''"
* "La torta è caduta dal tavolo ''alle tre in punto''"
* "Chiara mescolò l'impasto ''per tre ore''"
* '''
=== Dinamicità ===
La '''dinamicità''' distingue tra eventi dinamici e stati (proprietà, qualità, situazioni, ad esempio ''assomigliare'', ''esistere'', ''stare'')
* '''dinamico''': "Chiara ''sta montando'' gli albumi"
* '''non dinamico''': "Chiara ''indossa'' un grembiule a righe"
I verbi non dinamici in italiano sono scarsamente compatibili con l'[[imperativo]] e con la [[perifrasi progressiva]]
* "Chiara ''sta montando'' gli albumi" vs. '''*'''"Chiara ''sta sapendo'' la ricetta a memoria"
* "Chiara, ''monta'' gli albumi!" vs. '''*'''"Chiara ''sappi'' la ricetta a memoria!"
Inoltre, i verbi non dinamici sono incompatibili con la frase scissa e in genere con il verbo vicario ''fare'' ('''*'''"''Ciò che Chiara fece, fu'' sapere a memoria la ricetta della torta", '''*'''"Chiara sapeva a memoria la ricetta, ''e Luca faceva lo stesso''"), con l'avverbio "deliberatamente" ("Chiara sapeva ''deliberatamente'' a memoria la ricetta"), e con verbi di persuasione ('''*'''"Luca ''ha convinto'' Chiara a sapere a memoria la ricetta").
Occorre però fare due precisazioni:
# L'uso della [[perifrasi progressiva]] con i verbi non dinamici è ammessa in un uso non standard dell'italiano (italiano regionale meridionale, '''?'''"Questa torta mi ''sta piacendo'' proprio"), ed esistono anche lingue che si comportano in modo più flessibile, come l'[[lingua inglese|inglese]] e lo [[Lingua spagnola|spagnolo]]. In queste lingue infatti l'uso della [[perifrasi progressiva]] è consentito anche con verbi non dinamici:
#* '''*'''"Chiara sta continuamente dimenticando la ricetta della torta"
#* "Chiara is continuously forgetting the recipe of the cake"
# Esiste una classe particolare di verbi dinamici inagentivi (ad esempio, ''soffrire'', ''ottenere'', ''acquistare una cattiva reputazione'', ''apprendere una brutta notizia'') che è incompatibile con l'imperativo (come i non dinamici), ma non con gli altri test di dinamicità precedentemente elencati (Lee 1973 <ref>D. Lee. ''Stative and case grammar''. Foundations of Language, 8</ref>):
#* '''*'''"Chiara, acquista una cattiva reputazione!" vs. "Chiara sta acquistando una cattiva reputazione!"
Non è infrequente in italiano il caso di verbi che esibiscono alternantivamente, a seconda del contesto, una valenza dinamica e una non dinamica (vedi il paragrafo sulle [[#Opposizioni infralessicali, ibridismo azionale, commutazione azionale|opposizioni infralessicali]], più avanti).
=== Telicità ===
I verbi '''telici''' descrivono eventi che tendono verso un fine, un completamento. Se il verbo è telico, il completamento dell'azione è necessario per dire che l'azione è effettivamente avvenuta.
* '''telico''': "Chiara ''prepara'' la torta"
* '''non telico''': "Chiara ''canta'' in cucina"
Ad esempio, se si dice che ''Chiara stava preparando una torta'', è necessario che la torta sia finita per dire che ''Chiara ha preparato una torta''; se invece Chiara viene interrotta, non sappiamo se la torta è stata finita (''Chiara stava preparando una torta, ma poi ha rotto la teglia''), quindi non possiamo dire che ''Chiara ha preparato una torta''. ''Preparare una torta'' è quindi un verbo telico.
Se invece diciamo che ''Chiara stava cantando in cucina'', se viene interrotta (''Chiara stava cantando in cucina, quando ha rotto la teglia''), possiamo comunque dire che ''Chiara ha cantato'' (..fino a quando non ha rotto la teglia!)
L'avverbiale "in ''x'' tempo" non è compatibile con verbi non telici:
* "Chiara ha preparato una torta ''in due ore''" vs. '''*'''"Chiara ha cantato ''in due ore''"
"Da ''x'' tempo" si comporta in modo diverso con valori [[Aspetto (linguistica)|aspettuali]] diversi: con strutture morfologiche di valore perfettivo mantiene la telicità, mentre con altre, di valore imperfettivo, conferisce al verbo la struttura di un evento non telico:
* "Chiara ha messo la torta in forno ''da mezz'ora''" (ovvero l'evento telico si è concluso mezz'ora fa)
* "Chiara sta mescolando l'impasto ''da mezz'ora''" (ovvero l'evento non telico ha avuto inizio mezz'ora fa)
== Classi azionali ==
Come si può vedere dalla tabella, i tratti appena descritti possono essere utilizzati per descrivere le quattro categorie azionali individuate da [[Zeno Vendler|Vendler]] (1967 <ref name=Vendler />) ovvero '''states'''
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| || duratività || dinamicità || telicità
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===
I verbi di '''State''' (Vendler 1967 <ref name=Vendler />) sono verbi durativi, non dinamici e non telici, che esprimono in genere qualità, abitudini, abilità del soggetto.
* "Chiara ''sa'' la ricetta a memoria"
* "Queste fragole ''non sono mature''"
Possono essere permanenti ('''stativi permanenti''') o transitori ('''stativi non-permanenti'''). Si distingue quindi spesso tra '''stativi permanenti''': gli stativi permanenti non sono compatibili con molti avverbiali temporali, che li renderebbero permanenti (come "da ''x'' tempo", "dal momento ''x''"). Questi stessi avverbiali sono invece perfettamente accettabili con gli stativi non-permanenti:
* '''stativo permanente''': '''??''' "Chiara ha gli occhi azzurri ''da due anni'' "
* '''stativo non-permanente''': "Chiara conosce Luca ''da due anni''"
=== Activity ===
I verbi di '''Activity''' (Vendler 1967 <ref name=Vendler />) sono verbi durativi, non telici e dinamici, che descrivono processi o attività
* "Chiara ''mescola'' l'impasto"
* "Chiara ''canta'' mentre ''cucina''"
=== Achievement ===
I verbi di '''Achievement''' (Vendler 1967 <ref name=Vendler />) sono verbi non durativi, telici e dinamici, che descrivono in genere cambi di stato, trasformazioni
* "La torta ''è caduta'' dal tavolo e ''si è ridotta'' in poltiglia"
* "Il bambino di Chiara ''è nato'' pochi giorni fa"
=== Accomplishment ===
I verbi di '''Accomplishment''' (Vendler 1967 <ref name=Vendler />) sono verbi durativi, telici e dinamici. In genere in italiano sono verbi di attività (quindi non telici) che sono stati "telicizzati" dalla presenza di un [[complemento oggetto]]
* "Chiara ''cucina una torta''" ("Chiara cucina" da solo sarebbe un verbo di Activity, quindi non telico)
* "Chiara ''scrive la ricetta della torta'' su un quaderno ("Chiara scrive" da solo sarebbe un verbo di Activity, quindi non telico)
=== Altre categorie ===
Alle categorie descritte da Vendler <ref name=Vendler /> se ne possono aggiungere altre, più o meno rilevanti.
==== Semelfattivi o puntuali ====
Con il termine ''puntuali'' o ''semelfattivi'' si fa riferimento a quei verbi dinamici e non durativi (concettualizzati come istantanei) che però, a differenza degli achievement, non sono telici.
Gli achievements sono compatibili con avverbiali del tipo "in ''x'' tempo" o "ci ha messo 'x' tempo per" ma non con "per x tempo". I puntuali invece si comportano in maniera opposta: sono perfettamente accettabili con "per x tempo", mentre sono genericamente poco accettabili con avverbiali del tipo "in ''x'' tempo" o "ci ha messo 'x' tempo per", che fanno riferimento alla fase preparatoria che conduce al culmine dell'evento telico:
* '''puntuale''': "Chiara starnutì per tre ore"
* '''achievement''': '''?''' "Chiara è partita per tre ore"
* '''puntuale''': '''?''' "Ci ha messo tre ore per singhiozzare"
* '''achievement''': "Al figlio Chiara sono servite tre ore per nascere"
Si noti che "per ''x'' tempo" con i puntuali indica il protrarsi di una catena di piccoli eventi puntuali ripetuti, non di un unico evento di durata ''x'' (non è il singolo starnuto che dura "tre ore", ma la serie degli starnuti).
Con un verbo di achievement "per ''x'' tempo" indica il protrarsi del risultato dell'achievement ("Chiara è partita per tre ore" non indica una serie di partenze ripetute nell'arco di tre ore, ma il fatto che Chiara è assente per tre ore).
==== Incrementativi ====
Ad esempio, una classe che esibisce caratteristiche particolari è quella dei '''gradual completion verbs''' o '''incrementativi''' (come ad esempio ''crescere'', ''ingrassare'', ''ingiallire''), individuata da Bertinetto e Squartini (1995 <ref>P.M. Bertinetto e M. Squartini. ''An attempt at defining the class of gradual completion verbs'', in (P.M. Bertinetto, V. Bianchi, J. Higginbotham, M. Squartini), ''Temporal Reference, Aspect and Actionality: Semantic and Syntactic Perspectives''. Torino, Rosenberg & Sellier. 1995</ref>).
Sono verbi di significato molto particolare, che esprimono una graduale progressione verso un obiettivo più o meno definito (sono quindi [+durativi] e [+dinamici]). Nei tempi perfettivi (come ad esempio nella frase "La pianta è cresciuta") sono ambigui, e oscillano tra due interpretazioni:
* se ''crescere'' = "diventare grande", la frase indica che è stato raggiunto l'obiettivo della crescita;
* se ''crescere'' = "diventare più grande [rispetto a uno stadio precedente]", la frase indica che è stato raggiunto uno stadio nuovo, ma non necessariamente conclusivo, in cui la pianta è più grande di prima.
In ognuna di queste interpretazioni c'è comunque un cambio di stato (anche se nel secondo caso è transitorio) e sono compatibili con il test di telicità "in ''x'' tempo", quindi gli incrementativi possono essere considerati dei verbi telici.
Tuttavia, essi presentano delle caratteristiche particolari che li distinguono da dei normali verbi di accomplishment e dai verbi di activity:
* sono compatibili sia con avverbi come "poco / molto" che con "gradualmente" (mentre gli accomplishment sono compatibili solo con "gradualmente" e le activity solo con "poco / molto")
* sono compatibili con avverbi di significato comparativo, purché venga mantenuto tale significato ("di poco", "di molto", "di parecchio", "ulteriormente", "sensibilmente", "appena", "apprezzabilmente")
== Aspetto e Azionalità ==
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Ogni verbo porta con sè informazioni di tipo [[Tempo (linguistica)|temporale]], [[Aspetto (linguistica)|aspettuale]], azionale e [[Modo (linguistica)|modale]]. Spesso l'Azione è confusa con l'[[Aspetto (linguistica)|Aspetto]], è importante notare però che si tratta di cose diverse.
L'[[Aspetto (linguistica)|Aspetto]] è in genere dipendente dalla coniugazione verbale e esprime il punto di vista del parlante, il modo in cui guarda all'evento (ad esempio, se lo percepisce come un evento compiuto -
*'''aspetto imperfettivo''': "Chiara ''sta preparando'' una torta"
*'''aspetto perfettivo''': "Chiara ''ha preparato'' una torta"
Le due frasi di esempio mostrano come l'evento
Il problema dell'interazione tra Azione del verbo e contesto sarà approfondito nel paragrafo successivo.
== Opposizioni infralessicali
=== Opposizioni infralessicali e ibridismo azionale ===
Non tutti i verbi rientrano sempre nella stessa categoria azionale, a prescindere dal contesto. Al contrario, in lingue come l'italiano i verbi caratterizzati da una categoria azionale univoca sono molto rari, mentre sono più frequenti i verbi cosiddetti '''ibridi''' (''ibridismo azionale'', Bertinetto 1986 <ref>P.M. Bertinetto. ''Tempo, Aspetto e Azione nel verbo italiano. Il sistema dell’indicativo''. Firenze, Accademia della Crusca. 1986</ref>)
*'''state''': "''Conosco'' Chiara da quattro anni"
*'''achievement''': "Ieri ''ho conosciuto'' Chiara"
I verbi ibridi, a seconda del contesto in cui compaiono, possono quindi mostrare delle oscillazioni di senso tra due o più categorie. Queste "oscillazioni" (''opposizioni infralessicali'', descritte per l'italiano da Lucchesi 1971) sono in genere determinate da elementi contestuali come ad esempio l'aspetto verbale o l'animatezza del soggetto:
*'''aspetto perfettivo, achievement''': "Chiara ''impugnò il matterello'', e si mise a stendere la pasta"
*'''aspetto imperfettivo, state''': "Chiara ''impugnava minacciosa il matterello'', per dissuadere il gatto dall'avvicinarsi"
*'''aspetto imperfettivo e soggetto inanimato, state''': "La finestra della cucina ''dava sul cortile''" (mentre: '''*''' "La finestra della cucina ''ha dato'' sul cortile")
*'''aspetto perfettivo e soggetto animato, achievement''': "Chiara ''ha dato'' al gatto un pezzo di pasta della torta"
Un'altra alternanza frequente in italiano è quella che manifestano verbi di activity come ''disegnare'', ''cantare'', che possono essere resi telici dalla presenza di un oggetto:
* "Chiara canta in cucina" vs. "Ieri sera Chiara mi ha cantato una romanza"
* "Chiara disegna svogliatamente su un vecchio giornale" vs. "Chiara ha disegnato il suo gatto su un foglio di carta"
=== Commutazione azionale ===
==== L'ipotesi della coercizione ====
Secondo alcuni, come Pustejovsky (che parla di "coercizione azionale" <ref>Pustejovsky e Bouillon. ''Aspectual Coercion and Logical Polysemy''. Journal of Semantics. 12. 1995</ref>) o Rothstein (che parla di "Aspectual shift" <ref name=Rothstein>S. Rothstein. ''Structuring Events - A Study in the Semantics of Lexical Aspect''. Blackwell Publishing. 2004</ref>), anche quei verbi meno "ibridi" (ovvero quei verbi che rientrano tendenzialmente sempre nella stessa categoria azionale) possono cambiare categoria azionale su effetto di particolari elementi contestuali.
Ad esempio, in italiano o in inglese un verbo tipicamente non durativo come ''arrivare'' può essere comunque riportato con la [[perifrasi progressiva]], ma questa operazione avrebbe come risultato una '''commutazione azionale''':
* "Il gatto sta arrivando alla torta"
* "The cat is reaching the cake"
Su effetto della commutazione, il verbo non durativo è quindi riportato alla struttura di un telico durativo.
La commutazione è un fenomeno diverso dall'ibridismo azionale: non è indicativa di una vera [[ambiguità]] del verbo stesso ed è soggetta a particolari restrizioni:
*la conclusione dell'evento non può essere troppo lontana (la frase "Il gatto sta arrivando alla torta" è meno accettabile se il gatto è molto lontano dalla torta)
*la conclusione dell'evento non può essere esplicitamente falsificata (la frase "Il gatto sta arrivando alla torta" è meno accettabile se la torta è riposta nella credenza, chiusa a chiave)
*non sono consentite pause nel percorso (la frase "Il gatto sta arrivando alla torta" è meno accettabile se il gatto viene interrotto nel suo percorso).
==== Un'ipotesi alternativa ====
Secondo altri invece, l'esistenza di queste restrizioni indica che non c'è vera e propria commutazione, ma che si tratta di proprietà intrinseche alla categoria degli achievement, e che quindi sarebbe improprio parlare di "accomplishment derivato" per gli achievement al progressivo. Il progressivo degli achievement sarebbe invece vago tra un'interpretazione "al rallentatore" e un'interpretazione prospettica (Dowty <ref>Dowty, D. R. ''Toward a semantic analysis of verb aspect and the English 'imperfective progressive' ''. Linguistics and Philosophy. 1: 45-78. 1977.</ref> ; Landman <ref>Landman, F. ''The progressive''. Natural Language Semantics. 1: 1-32. 1992. </ref>; Portner <ref>Portner, P. ''The progressive in modal semantics''. Language. 74: 760-787. 1998.</ref>).
=== L'Azione nelle lingue: un confronto con le lingue slave ===
Il dominio semantico dell'Azionalità può essere veicolato in modo più o meno esplicito nelle varie lingue e può avere diverse articolazioni sia nel lessico che nella morfologia.
Dal punto di vista del lessico, esistono lingue più flessibili, come l'[[Lingua italiana|italiano]], e lingue più rigide come, le [[lingue slave]]. Nelle lingue slave esistono lessemi cosiddetti "perfettivi" di valore azionale inerentemente telico e lessemi "imperfettivi", inerentemente non telici. In queste lingue la commutazione azionale sarebbe impossibile: la stessa marca morfologica di passato, con un verbo "perfettivo" (quindi telico) come il russo ''napisat' ''ne restituisce una lettura aspettuale perfettiva, mentre con il suo corrispettivo atelico ''pisat' '' restituisce un valore aspettuale imperfettivo:
*"On pisal pisma" (egli scriveva lettere - senza terminarle)
*"On napisal pismo" (egli scrisse - tutte - le lettere, terminandole)
Coppie di verbi di significato affine, ma di valore azionale differente sono osservabili anche in tedesco ("backen"/"verbachen" - "cuocere" -, "brennen"/"anbrennen" - "bruciare"), in inglese ("stand"/"stand up", "eat"/"eat up") o in italiano ("dormire"/"addormentarsi", "sedersi"/"sedere" o "stare seduti"), ma in queste lingue il fenomeno è più circoscritto, e sono più diffusi casi di ibridismo.
== Terminologia ==
Altri termini utilizzati per fare riferimento all'Azionalità sono:
* Azione
* Aspetto oggettivo
* Aspetto lessicale (Rothstein 2004 <ref name=Rothstein />)
* Significato intrinseco (Comrie 1976 <ref>Bernard Comrie. ''Aspect'', Cambridge, Cambridge University Press. 1976.</ref>)
Nei testi in lingua italiana, si fa spesso riferimento alle categorie vendleriane con i seguenti termini:
* "Stati" o "Stativi" per i verbi di State
* "Attività" o "Processi" per i verbi di Activity
* "Trasformativi" per i verbi di Achievement
* "Risultativi" per i verbi di Accomplishment
==Note==
<references/>
== Bibliografia ==
*S. Agrell. ''Aspektänderung und Aktionsartbildung beim polnischen Zeitworte: Ein Beitrag zum Studium der indogermanischen Präverbia und ihrer Bedeutungsfunktionen''. Lunds Universitets Arsskrift, new series, I, iv.2. 1908.
*Pier Marco Bertinetto. ''Tempo, Aspetto e Azione nel verbo italiano. Il sistema dell’indicativo''. Firenze, Accademia della Crusca. 1986
*Pier Marco Bertinetto e Mario Squartini. ''An attempt at defining the class of gradual completion verbs'', in (P.M. Bertinetto, V. Bianchi, J. Higginbotham, M. Squartini), ''Temporal Reference, Aspect and Actionality: Semantic and Syntactic Perspectives''. Torino, Rosenberg & Sellier. 1995
*Guglielmo Cinque. ''Can one still talk of predicates as being 'stative' and 'non-stative'?'' in ''Studi di sintassi e pragmatica'', Padova. 1979
*Bernard Comrie. ''Aspect'', Cambridge, Cambridge University Press. 1976.
*George Lakoff. ''Stative adjectives and verbs''. Harvard Computational Laboratory Report, n.NSF-17. trad. it. in (G. Cinque) ''La semantica generativa'', Torino. 1979.
*Valerio Lucchesi. ''Fra grammatica e vocabolario. Studio sull'aspetto del verbo italiano'', in ''Studi di grammatica italiana, 1'', 1971
*Susan Rothstein. ''Structuring Events - A Study in the Semantics of Lexical Aspect''. Blackwell Publishing. 2004
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